Corriere di Romagna - Unindustria Rimini

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Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
UNINDUSTRIA RIMINI
Giovedì, 05 marzo 2015
UNINDUSTRIA RIMINI
Giovedì, 05 marzo 2015
Testate
05/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 4
SPADAZZI MANUEL
Italo torna per tutta l' estate in Riviera:due corse al giorno da e per...
05/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 4
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L' Anello verde si allarga con otto chilometri di ciclabili
05/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 6
SPADAZZI MANUEL
Dalla Regione arriva un milione per i danni dell'alluvione
05/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 8
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Gaiofana, in 35 fanno causa dopo gli allagamenti subiti
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Jobs Act, incontro al centro congressi Sgr
05/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 11
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«Polo al Marano congelato da un anno»
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Si cercano ristoratori per l' antica villa
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Consiglio aperto per decidere come gestire l' acqua pubblica
GRADARA MARIO
Viale Panzini, altre vittime 'in buca'
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Il futuro del 'Franchini' in consiglio
05/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 15
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Via Serra, la frana si è fermata, presto via agli interventi
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Associazioni preoccupate: «Aspettiamo una riapertura che slitta...
ANDREA ROSSINI
Beni sottratti ai creditori, manipolazioni e falsi: non aver rubato...
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Piste ciclabili, 1,6 milioni in tre anni
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Cucina e turismo
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Job act: seminario
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Maltempo, la Gaiofana denuncia il Comune
EMER SANI
Il "giallo" del Polo universitario
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 14
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Servizio idrico integrato la parola al consiglio comunale
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 18
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«Referendum, sono con voi»
«Su Senologia non mollo»
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 19
Bellaria Igea M. Servizio idrico consiglio aperto e monotematico al...
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 39
Più vigili per la sicurezza e meno a far cassa
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 3
Un premio alle eccellenze romagnole
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 8
Gaiofana: in 35 sporgono denuncia
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 10
Domande Sotto a chi cerca casa
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 10
Astolfi: "Nel 2003 le prime interrogazioni"
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 10
Concessioni demaniali: esperti e parlamentari in convegno
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 10
Quasi 9 chilometri in più di piste ciclabili
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 10
Jobs Act Oggi un seminario per parlarne
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Acqua, il consiglio chiede una consulenza esterna
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 19
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«Tagliati gli uffici e gli orari Poste sulle chiusure non dà...
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 13
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«Nessun ospedale verrà chiuso in regione»
05/03/2015 Corriere di Romagna Pagina 8
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«Il nostro funzionario è innocente»
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ANNALISA BOSELLI
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"Ad Aprile si torna a volare". Sarà vero?
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 12
Il Comune è 'assente' e salta il bonus Inps
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 15
Anche Riccione si confronta con il delicato tema dell' acqua pubblica.
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 15
Gestione acqua/2 Coriano chiede secondo studio
05/03/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 16
Gestione acqua pubblica Martedì consiglio aperto
05/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 18
In arrivo 2mila export manager
05/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 25
L' Ance guarda all' estero
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Italo torna per tutta l' estate in Riviera:due corse al
giorno da e per Milano
Ntv prepara il rientro a Rimini, si riparte da giugno.
di MANUEL SPADAZZI SEDOTTI e
abbandonati da Italo. Sono passati solo tre
mesi dal funerale' alla stazione di Rimini per l'
addio del super treno di Ntv, che a dicembre
aveva interrotto i collegamenti con la Riviera e
con le Marche. E' stato solo un arrivederci, non
un addio. Perché dalla prossima estate Italo
tornerà a Rimini, con una o due coppie di treni
al giorno. La notizia è emersa l' altro ieri
durante l' incontro tra la compagnia e i
sindacati, in cui è stato illustrato il nuovo piano
industriale di Ntv. Piano che conferma le
difficoltà della compagnia di Italo, costretta a
una ricapitalizzazione da 100 milioni di euro e
a tagli al personale (almeno 220 i dipendenti in
esubero). Ma nonostante le difficoltà, Ntv ha
deciso di rilanciare con nuove tratte, e di
ripristinare il collegamento con Rimini, solo nel
periodo estivo.
La compagnia per ora non fornisce i dettagli,
ma conferm che ci sarà il ritorno della linea
Milano­Rimini. Una scelta fatta in
concomitanza con l' Expo a Milano, ma anche
sulla base dei conti. Perché i treni di Italo a
Rimini, almeno in estate, hanno sempre dato buoni risultati, raggiungendo e superando, spesso, la
media del 70% di riempimento di passeggeri. Le difficoltà sono cominciate da settembre in poi, per
Rimini ma soprattutto per le Marche, dove Italo non aveva numeri abbastanza elevati da giustificare l'
investimento.
NON A CASO Italo questa volta si fermerà a Rimini, e non arriverà fino ad Ancona come accadeva nel
2014. Da Rimini alle Marche poi verrà allestito, con ogni probabilità, un servizio di navetta. Ancora Ntv
non si sbilancia né sugli orari né sul numero di collegametni, ma è certo che ci sarà almeno una coppia
di treni (uno da Milano a Rimini, l' altro da Rimini a Milano) al giorno, tutti i giorni, per il periodo che va
da giugno fino a settembre. Non è affatto escluso che Ntv possa optare per due coppie di treni (due in
partenza da Milano, e due da Rimini), magari anche solo nel weekend. Ma dopo l' estate? Su questo i
dubbi di Ntv ancora non sono stati affatto sciolti. Da quanto trapela, la compagnia farà una valutazione
anche sulla base dei risultati ottenuti, e poi deciderà. Molto dipenderà anche dal territorio riminese: se ci
saranno accordi e azioni di co­marketing tra Ntv, alberghi e operatori privati, non è da escludere che
Italo resti anche dopo la fine dell' estate. Intanto la notizia è stata accolta con gioia dal gruppo Ridateci
Italo' che, il 13 dicembre scorso, aveva celebrato mestamente il funerale' sui binari del treno in
occasione delle sue ultime corse a Rimini e nelle Marche.
SPADAZZI MANUEL
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Il Resto del Carlino (ed.
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LA GIUNTA STANZIA 1,6 MILIONI PER INTERVENTI DI MOBILITA' SOSTENIBILE NEI
PROSSIMI TRE ANNI.
L' Anello verde si allarga con otto chilometri di
ciclabili
«UNA RETE di piste ciclo­pedonali senza
interruzione, che collegherà l' intero territorio,
senza più frazioni». L' annuncio dell' assessore
all' Ambiente, Sara Visintin. Arriva subito dopo
quello della Casa dei matrimoni' sulla
spiaggia.
Ma stavolta ad andare a nozze saranno i
ciclisti. Infatti la giunta ha dato l' ok a un
« i n t e r v e n t o t r i e n n a l e s u l l e infrastrutture
dedicate alla mobilità da circa 1,6 milioni di
euro, che va a completare il cosiddetto Anello
verde, uno degli obiettivi principali inseriti nel
Masterplan strategico». Tempi non brevissimi
per pedalare senza patemi. Ma il progetto è
stato licenziato. «Non si tratta precisa Visintin,
solo di piste ciclabili».
Di che allora? «Di un nuovo modello di
pianificazione della mobilità sostenibile». L'
intervento approvato dalla giunta è suddiviso
in tre stralci. Per il 2015 sono stati messi a
bilancio 600.000 euro per la
«rifunzionalizzazione» della pista ciclabile da
piazzale Boscovich al faro, e per la
realizzazione di nuovi tratti dal faro a via
Coletti e da qui a via Matteotti. Prevista anche la messa in sicurezza di quattro intersezioni stradali con l'
Anello verde. Altri 500.000 euro a bilancio sia per il 2016 sia per il 2017. L' anno prossimo
«rifunzionalizzazione della ztl nel tratto su via Marecchia, manutenzione dei tratti da via Tiberio a via
Marecchiese e da via Marecchiese a via Acquario, e realizzazione di una nuova pista ciclabile da via
Acquario a via Pomposa». Nel 2017 interventi in via Bastioni Settentrionali, nuova pista ciclabile da via
Pomposa a via Euterpe e «rifunzionalizzazione della pista ciclabile nei tratti all' interno dei parchi urbani
nella zona sud del centro di Rimini». Così la circonferenza' dell' Anello verde passerà dagli attuali 7,6
chilometri a 10,7, mentre gli assi di penetrazione' passeranno da 2,3 a 7,8 chilometri. Previsto un nuovo
logo dedicato alla mobilità attiva che sarà utilizzato per le stazioni del bike sharing.
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Dalla Regione arriva un milione per i danni
dell'alluvione
FIUMI esondati e spiaggia mangiata' dal mare,
sono in arrivo dalla Regione i primi 918mila
euro. A darne comunicazione è il consigliere
regionale Nadia Rossi, Pd, dopo che martedì
nell'assemblea legislativa, la stessa Rossi ha
chiesto alla giunta e al presidente Bonaccini di
intervenire nel minor tempo possibile. «E' una
necessità prima di tutto per la tutela del
territorio e poi per l'economia ­ spiega la Rossi
­, considerando che a breve avrà inizio la
stagione estiva. Nel frattempo serve investire e
programmare uno studio per ottenere un
sistema coordinato e condiviso per una difesa
della costa omogenea». La Regione ha
annunciato di essersi impegnata per
fronteggiare la fase emergenziale con lo
stanziamento di 5 milioni di euro, «tre dei quali
­ riprende il consigliere ­ già autorizzati per
interventi immediati sui danni provocati dal
maltempo del mese di febbraio. Solo per il
territorio provinciale d i Rimini s o n o s t a t i
stanziati circa 918mila euro, spalmati tra i
Comuni d e l l a c o s t a ( B e l l a r i a , M i s a n o ,
Riccione, Rimini) e quelli dell'entroterra
(Santarcangelo e Verucchio) per la messa in sicurezza, manutenzione e ripristino di strade, porti canale
e arenile. Il presidente Bonaccini ha chiarito che l'impegno, per l' intero mandato, dovrà essere diretto
ad un'ampia opera di prevenzione e di tutela delle coste e del territorio collinare e montuoso».
SPADAZZI MANUEL
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«Il nostro funzionario è innocente»
«Desidero intervenire a proposito dell'articolo
apparso a pagina 5 del Carlino' del 3 marzo
scrive il segretario generale della Camera di
commercio di Rimini, Maurizio Temeroli
relativo ad una vicenda giudiziaria in corso,
che coinvolge un dirigente della Camera di
commercio. A mio parere l'articolo presenta la
vicenda in modo non completamente
equanime, il che rende a mio parere
necessarie alcune precisazioni a tutela del
buon nome dell'Ente che dirigo e
dell'onorabilità del funzionario chiamato in
causa. In primo luogo, Giuseppe Mazzarino è
tuttora e non solo all'epoca dei fatti dirigente di
area, vice segretario generale e conservatore
del registro delle imprese della Camera di
commercio di Rimini. Secondo le informazioni
in possesso dell'Ente camerale, il
comportamento del conservatore nella
circostanza contestata è stato corretto, e non
ho dubbi che ciò verrà pienamente chiarito nel
corso del procedimento giudiziario. In secondo
luogo, l'articolo concede un certo spazio alla
replica del notaio, sottolineando che egli
respinge ogni accusa e spiegando perché. Al contrario, non c'è il minimo riferimento alla posizione di
Giuseppe Mazzarino e della Camera di commercio, come se da parte loro non vi fosse una opposizione
altrettanto ferma nei confronti delle imputazioni mosse dall'accusa. È invece vero il contrario: come si
dimostrerà nel corso del dibattimento, il conservatore non solo non ha commesso alcun reato, ma ha
operato attivamente affinché l'esecuzione dei suoi doveri d'ufficio non compromettesse in alcun modo le
misure cautelari disposte nei confronti degli indagati per evasione fiscale».
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Gaiofana, in 35 fanno causa dopo gli allagamenti
subiti
DOPO VERGIANO, scattano le denunce
anche alla Gaiofana per gli allagamenti subiti il
3 dicembre e il 6 febbraio scorso. Ieri
l'avvocato Ingrid Ilardi, che abita nel quartiere,
ha depositato i documenti, ipotizzando i reati
di inondazione e danneggiamento aggravato.
Due le denunce presentate, in rappresentanza
di 35 residenti della Gaiofana. «Era quello che
avevamo promesso ricorda la Ilardi L'avevamo
detto, che saremmo andati fino in fondo nella
nostra battaglia, per capire chi sono i
responsabili dei disagi che abbiamo dovuto
subire». Nelle denunce presentate, l'avvocato
Ilardi ripercorre la situazione della Gaiofana,
che storicamente «ha sempre avuto problemi
di dissesto, tanto che la chiamavano la
palude'. Ricordiamo come già nel 2011, dopo
il primo allagamento significativo che si era
verificato nella zona, il Comune di Rimini e gli
altri enti preposti erano stati informati
dell'accaduto ». Si arriva poi alla descrizione
delle ultime due alluvioni, in particolare quella
del 3 dicembre, che ha avuto alla Gaiofana
l'effetto di uno tsunami. «Quell'evento ha
messo in pericolo la sicurezza stessa delle persone, oltre a provocare danni ingenti. Un disabile è stato
tratto in salvo mentre era rimasto bloccato in ascensore, due macchine si sono rovesciate nel fosso
perché il livello dell'acqua era tale che il canale di scolo non si poteva vedere. A nostro avviso ci sono
delle responsabilità, e sarà poi la magistratura a individuare di chi sono le colpe. E noi, naturalmente,
chiederemo i danni».
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Jobs Act, incontro al centro congressi Sgr
La Riforma del mercato del lavoro c o n l e
novità introdotte dal Jobs Act, sono temi
importanti per le imprese. Unindustria Rimini
organizza oggi alle 1.530 un incontro proprio
sul tema «Jobs Act: la riforma del mercato del
lavoro» al centro congressi Sgr di Rimini.
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AFFONDO DEL PD.
«Polo al Marano congelato da un anno»
Il gruppo del Pd attacca la giunta ulla cittadella
universitaria al Marano e l' accusa di aver fatto
solo proclami elettorali. «Era il 14 maggio dello
scorso anno quando Noi Riccionesi dichiarava
che era stato presentato un nuovo
insediamento con tanto di piano di fattibilità e
piano economico _ dicono dal gruppo guidato
da Fabio Ubaldi_, ma nello scorso consiglio
comunale sono state date le stesse identiche
risposte senza ulteriori dettagli». A proposito si
accusa il sindaco di aver fatto un vero «autogol
politico». «Nel confermare che sta cercando
un nuovo dirigente che si occupi dei progetti
speciali _ prosegue il Pd _, la Tosi ammette
implicitamente che finora non si è fatto niente
e, ancor più grave, che questo progetto non è
stato minimamente portato avanti perché gli
uffici tecnici non hanno conferito incarichi. Nell'
attesa del nuovo responsabile probabilmente i
progetti speciali sono stati portati avanti da
uno studio esterno, ma non abbiamo visto
alcuna determina e nessun incarico».
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Il Resto del Carlino (ed.
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VIA LIBERA AL RESTAURO DELLA STORICA DIMORA DEI CONTI SPINA.
Si cercano ristoratori per l' antica villa
L' ULTIMO scoglio che impediva di
ristrutturare Villa Massani all' incrocio tra viale
Berlinguer e la Flaminia è stato superato. La
proprietà dei conti Spina e la Sovrintendenza
hanno finalmente trovato l' accordo sul
progetto di restauro scientifico che comporterà
una spesa di almeno un milione e mezzo di
euro, compresa la sistemazione dell' area
esterna e un piccolo interrato fuori sedime per
toilette e servizi. Come conferma l' architetto
Giuseppe Anelli, per rimettere in sesto l'
immobile, che il catasto Calindri citava già nel
1763, «ci sono già tutti i permessi».
Considerati i tempi e l' investimento, prima di
aprire il cantiere, come conferma l' avvocato
Piero Spina, s' intende trovare gli affittuari.
Si cercano ristoratori o commercianti per la
parte del cascinale che la Sovrintendenza
consente ora di demolire e ricostruire accanto
al corpo principale, e dei professionisti per la
villa che può ospitare o un unico grande studio
o otto/nove piccoli uffici. La struttura è
modulare, quindi, i piani si possono affittare
anche singolarmente. «Sapendo già quale
attività occuperà gli spazi commerciali, si potrà intervenire in modo più appropriato». AL MOMENTO
sono in corso trattative con alcuni gruppi, ma ancora nessuna firma. La proprietà ha comunque attivato
diversi canali, è sua intenzione procedere al più presto per ridare dignità alla villa, la più antica di
Riccione, un tempo circondata da ampi spazi di verde che comprendevano anche l' area sulla quale
sono sorti i palazzi di Riccione Due e il Centro commerciale della Coop Adriatica. Nives Concolino.
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MARTEDI'
Consiglio aperto per decidere come gestire l' acqua
pubblica
A CHI affidare il servizio idrico? Sul tema, che
condizionerà «il futuro nei prossimi 30 anni»,
s p i e g a i l sindaco E n z o C e c c a r e l l i , l '
amministrazione ha indetto per martedì al
Palaturismo un consiglio comunale aperto.
Titolo: Servizio Idrico: valutazioni delle diverse
modalità di affidamento'. «Un tema di grande
delicatezza ed importanza per il nostro
territorio, nel breve, medio e lungo periodo
ricorda il Comune : si auspica pertanto il
contributo e la partecipazione di quante più
parti in causa possibile, per discutere ed
approfondire le alternative sul piatto in merito
alla futura gestione dell' acqua pubblica.
Ovvero l' esternalizzazione a terzi mediante
bando, la costituzione di società mista
pubblico­privata e la gestione in house
(interna, ndr) affidata ai Comuni». Di recente il
Comune di Belaria (insieme a Coriano e
Riccione) ha chiesto ad Atersir uno studio di
fattibilità che chiarisca costi e benefici delle tre
alternative sul piatto: l' esternalizzazione a
terzi mediante bando, la costituzione di società
mista pubblico­privata e la gestione affidata ai
Comuni. «Il nostro obiettivo spiega il sindaco è quello di ascoltare le diverse proposte, nel rispetto
anche degli esiti del referendum, promuovendo un processo decisionale consapevole e partecipato. L'
affidamento del servizio idrico integrato è un tema chiave, le cui decisioni si ripercuoteranno lungo i
prossimi trent' anni: è giusto tenere vivo il dibattito».
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IL SINDACO: «FACCIAMO INTERVENTI CONTINUI PER VIA DEI PINI»
Viale Panzini, altre vittime 'in buca'
Una parrucchiera l' ultima ferita per l' asfalto rovinato dalle radici.
ALTRE vittime della fossa delle Marianne' di
viale Panzini. Nei giorni scorsi a rimanere
ferita incespicando in una delle tante asperità
è stata una esercente della parte centrale della
strada principale di Bellaria. E' rimasta ferita
Anna Savini, contitolare insieme alla sorella
Cinzia di un notissimo salone di parrucchiere.
«Stavo andando alla macchina che avevo
parcheggiato come sempre davanti al negozio
racconta e cercavo anche di stare attenta,
perché il sollevamento dell' asfalto e delle
piastrelle del selciato causato dalle radici degli
alberi in alcuni punti è molto evidente.
Purtroppo è successo un imprevisto».
Cioè? «Una delle mattonelle del selciato
continua Anna Savini sulla quale avevo
appoggiato un piede, si è letteralmente
ribaltata, facendomi volare in terra». La
signora è rimasta ferita al volto e a un braccio,
medica al pronto soccorso. «Ho consegnato
ad un legale i referti spiegandogli com' era
andata continua la signora e adesso
valuteremo se promuovere una causa di
risarcimento danni nei confronti del Comune».
SEMPRE in viale Panzini, nella zona di fronte alla stazione, come in questo caso, e in diversi altri punti,
gli infortuni a cittadini causati dal sollevamento del suolo provocato dagli alberi sono stati numerosi negli
ultimi anni. Si contano a decine. Per tentare di arginare il fenomeno (e contenere sia i danni a cittadini e
turisti, sia le cause per il risarcimento degli stessi) l' amministrazione comunale negli ultimi anni ha
attuato una serie di interventi anche piuttosto corposi. «Purtroppo nonostante i lavori effettuati spiega il
sindaco con delega ai Lavori pubblici, Enzo Ceccarelli i problemi si ripresentano puntualmente tutti gli
anni. Anche prima dell' estate 2014 abbiamo rimosso parecchie centinaia di metri di piastrelle del
selciato e di asfalto particolarmente ammalorato continua il primo cittadino e lo rifaremo anche quest'
anno». Ma è una battaglia difficile da vincere.
«E' COSÌ continua Ceccarelli perché si tratta di pini, alberi che non sono per niente adatti ad essere
piantumati nel viale di transito di una località, turistica o meno che sia. Quella scelta risale a molti anni
addietro, e non è dipesa da noi. Ci limitiamo per forza a cercare di metterci una pezza». Proprio nella
zona dove si è verificato l' ultimo infortunio in ordine di tempo, l' amministrazione segnala di essere
intervenuta lo scorso anno.
Alcuni pini sono stati rimossi, quando rappresentavano elementi di particolare pericolosità, ma
ovviamente «non è possibile pianificare un intervento di rimozione totale di quel tipo di alberi».
Mario Gradara.
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GRADARA MARIO
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VALMARECCHIA.
«Nessun ospedale verrà chiuso in regione»
«LA PROSSIMA settimana inizieremo a
definire lo scenario regionale sulla sanità. Ma
dico già adesso che nessun ospedale verrà
chiuso». Lo afferma Paolo Zoffoli (Pd),
presidente della Commissione Sanità della
Regione. Il consigliere regionale afferma che l'
ente bolognese e l' Ausl cercheranno «di
venire incontri alle richieste di tutti i territori.
Verranno qualificati servizi in base ai bisogni
legati alle singole aree. Non siamo in un' ottica
di chiudere ma di adeguare i servizi ai bisogni
di oggi, concertando il tutto con numeri, norme
e bilanci, ma anche attraverso conferenze
territoriali. Sarà il mondo locale ad avere voce
in capitolo».
L' applicazione del decreto Balduzzi per l'
ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria (che lo
trasformerebbe in un ospedale di zona
disagiata) potrebbe essere una soluzione, ma
Zoffoli non si sbilancia: «Valuteremo questa
possibilità in un quadro complessivo e di
rete». In difesa del Sacra Famiglia ribatte il
consigliere regionale leghista Massimo
Pompignoli: «Sono stati spesi circa 5 milioni di
euro su quell' ospedale.
Investimenti di questo tipo dovrebbero prevedere una valorizzazione, non un declassamento. Questo
toglierebbe diritti costituzionalmente acquisiti dai cittadini».
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SANTARCANGELO, IL SINDACO: «OCCORRE L' AIUTO DI TUTTI»
Il futuro del 'Franchini' in consiglio
IL FUTURO dell' ospedale di Santarcangelo?
Se ne parlerà la settimana prossima, venerdì
13 marzo, nel consiglio comunale che è stato
convocato ad hoc per discutere delle sorti del
Franchini'.
La data, per chi è scaramantico, non è
probabilmente quella delle migliori, ma l'
occasione sarà importante. Perché quella sera
in consiglio comunale parteciperanno i
dirigenti dell' Ausl, e non è escluso che possa
essere presente anche il neo direttore
generale dell' Ausl della Romagna Marcello
Tonini, che più volte in passato era venuto a
Santarcangelo in aula per parlare delle
prospettive del Franchini'. «Non abbiamo
ancora la certezza su chi sarà presente, da
parte dell' Ausl, alla seduta precisa il sindaco
Alice Parma Sarà una serata tutta dedicata all'
ospedale, in cui chiederemo l' impegno
formale dei consiglieri a sostenere il
documento già discusso nel consiglio dell'
Unione Valmarecchia». Un documento con cui
le amministrazioni chiedono a Regione e Ausl
il mantenimento del reparto di chirurgia a
Santarcangelo e del day surgery a Novafeltria, del pronto intervento 24 ore su 24 al Franchini' e di altre
priorità per il Sacra famiglia'. «Chiedieremo un sostegno convinto a tutti, nella consapevolezza conclude
la Parma che si debba lavorare insieme per preservare i nostri presidi».
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Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Testate
VERUCCHIO IERI IL TAVOLO TECNICO.
Via Serra, la frana si è fermata, presto via agli
interventi
LA FRANA si è fermata. Un movimento di 3
cm registrato negli ultimi 4 giorni, per i
geologici equivale ad uno stop dello
smottamento che ha già causato 15 sfollati e
diverse abitazioni a rischio crollo, in via Serra,
a Verucchio. «Aspettiamo di vedere come
reagirà con il maltempo per sapere se gli
interventi realizzati hanno colto nel segno» ci
va cauto il vicesindaco Alex Urbinati. Se anche
nelle prossime ore non si dovessero segnalare
movimenti significativi, il Servizio Tecnico di
Bacino potrà finalmente mettere in agenda gli
interventi di consolidamento e ripristino, come
è emerso ieri al Tavolo Tecnico nel capoluogo
malatestiano. Il servizio di bacino può contare
su 130.000 euro della Regione: con una
procedura diretta di affidamento si risparmierà
un po' di tempo. La strada è ormai una
voragine: movimenti da 150 cm. E la casa
della famiglia Greco versa in guai seri. L' sos
lanciato dal Comune per aiutare gli sfollati a
conservare mobili e oggetti in depositi e
magazzini, ha sortito effetto: sono arrivate
diverse proposte. La prossima settimana l'
amministrazione comunale sarà ricevuta in Regione e alla Protezione Civile. Ci sono da tirare le fila sui
contributi richiesti. 100.000 andranno a completare il plafond di Stb per il consolidamento, per i 53.000
degli affitti degli sfollati manca solo la firma dell' assessore regionale Gazzolo.
Il Comune ha rilanciato: chiesti 55.000 per le spese geologiche sostenute e per gli interventi urgenti
realizzati (i drenaggi ad esempio). «Il Comune si è esposto in maniera importante pur di intervenire in
via Serra» rilancia Urbinati. Si parla di decine di migliaia di euro, poco meno di 50.000 euro. Nei
prossimi giorni quasi tutti gli sfollati dovrebbero trovare nuovi alloggi tra il capoluogo e Villa Verucchio,
con locazioni transitorie di 12 mesi.
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Corriere di Romagna
Testate
AEROPORTO ANCORA A TERRA.
Associazioni preoccupate: «Aspettiamo una
riapertura che slitta continuamente»
RIMINI. D a Unindustria a l l a Camera d i
commercio passando per la Confcommercio. Il
caso Fellini agita i sonni della città di Rimini e i
presidenti delle singole associazioni n o n
nascondono il loro malessere.
Unindustria. «Siamo tutti in attesa che succeda
qualcosa, ma non accade mai nulla. La
preoccupazione cresce sempre di più e ogni
giorno che passa è un' opportunità persa». Il
presidente d i Unindustria Paolo M a g g i o l i
esterna tutti i timori degli industriali riminesi
per l' aeroporto Fellini chiuso ormai dal lontano
primo novembre del 2014.
Maggioli c o n s i d e r a p i ù c h e l e c i t a l a
preoccupazione della Uil per uno scalo che
continua a rimanere senza voli: «Ci sono
diversi posti di lavoro a rischio oltre all' attività
aerea da sempre irrinunciabile. Siamo inoltre
coscienti che gli altri aeroporti non stanno a
guardare. Assistiamo a un vero e proprio
festival della burocrazia, dal curatore fino all'
Enac: una cosa che ha dell' incredibile e sta
diventando stucchevole».
Maggioli non vede chiaro neppure sulle mosse
di Fincato e compagni: «Finché non c' è il via
libera ufficiale le carte non si scoprono, forse
anche giustamente, però il tempo che passa
non gioca a favore di Rimini.
Come Unindustria vogliamo continuare a essere fiduciosi, perché del Fellini non si può fare a meno.
Però ogni giorno che passa c' è un inciampo, la situazione è complessa ma non possiamo perdere
ulteriore tempo. Siamo preoccupatissimi».
Il numero uno degli industriali racconta che recentemente nessuno di AiRiminum ha chiesto sostegno a
Unindustria: «Alcuni nostri associati già ci sono, se lo scalo decolla può darsi che se ne aggiungano
altri. Noi vogliamo continuare a essere fiduciosi».
Camera di commercio. Anche il presidente della Camera di commercio Fabrizio Moretti (che è anche il
numero uno della Cna) non nasconde i dubbi: «Dopo gli incontri di presentazione avuti con AiRiminum,
ci aspettavamo che l' operazione di rilancio potesse decollare sin dall' inizio del 2015.
Perciò mi sorprende che a marzo siamo ancora fermi al palo e ci siano tutti questi ritardi».
Moretti «auspica che l' aeroporto possa ripartire al più presto perché è un' infrastruttura strategica e
indispensabile per sostenere lo sviluppo del territorio». Ma non nega la sua preoccupazione generale,
per l' attività al massimo risparmio di AiRiminum e non solo sul fronte dei lavoratori: «Chi ha partecipato
al bando per gestire il Fellini sapeva che per rilanciarlo erano necessari almeno 30­40 milioni di euro,
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Corriere di Romagna
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magari non tutti subito. Si può partire con 10 milioni per poi crescere gradualmente con gli investimenti,
ma se non c' è una solida base finanziaria un aeroporto non va avanti. Per questo mi meraviglierebbe
che non ci fossero le risorse necessarie. Fra l' altro il progetto industriale mi è sembrato interessante
con il rilancio dei collegamenti verso alcuni Paesi d' Europa e in direzione Nord Africa. L' obiettivo è di
superare almeno il milione di passeggeri dopo un 2014 chiuso a quota 400mila».
Moretti ricorda infine che AiRiminum ha vinto il bando «con il massimo del punteggio quindi ri tengo che
avessero tutti i requisiti per ottenere la gestione. Però tutte queste difficoltà mi lasciano perplesso: se il
Fellini non decolla è un ulteriore grande problema. Io tifavo e tifo ancora per AiRiminum, speriamo che
ce la facciamo».
Confcommercio. Il più ottimista è il presidente provinciale della Confcommercio Gianni Indino anche per
le rassicurazioni ricevute proprio nella giornata di ieri: «Dalle ultime notizie in mio possesso sembra che
i problemi con l' Enac si stiano risolvendo che l' impasse si possa sbloccare entro breve e si vada nella
direzione auspicata da tutto il territorio».
«Ho incontrarto sia il presidente di AiRiminum Laura Fincato che il direttore generale Marco Con salvo ­
afferma Indino ­ e ne ho ricavato una buona impressione, di imprenditori che vogliono fare business.
Sinora hanno mantenuto i patti e promesso certi passaggi che sono stati rispettati. Sono fiducioso che
ognuno metta da parte smanie di protagonismo e ci si concentri tutti sul bene comune che in questo
caso è l' aeroporto. Ritengo che ci siano le condizioni per fare bene, anche se il rublo non ci aiuta
malgrado negli ultimi giorni abbia recuperato un po' di terreno».
«Il primo anno non sarà facile ma ci sono i presupposti perché Rimini torni ad essere uno scalo che
conta. Confcommercio farà la sua parte indipendentemente da chi sarà alla guida del Fellini, e abbiamo
pure degli imprenditori che vorrebbero acquistare degli spazi pubblicitari in aeroporto sia adesso, sia in
vista della futura ristrutturazione».
Quanto alle spese che sinora sono state centellinate al massimo: «Vista l' allegra gestione del passato
ora capisco anche il braccino corto, ma non si può passare da un eccesso all' altro. Ci sono dei
momenti in cui è opportuno risparmiare e altri in cui investire: se c' è da spendere qualche soldo in più,
mi auguro che questa azienda sia in grado di farlo».
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Corriere di Romagna
Testate
IL GIP SU MASINI, ASPETTANDO IL RIESAME.
Beni sottratti ai creditori, manipolazioni e falsi: non
aver rubato è ininfluente
RIMINI. «Non si sono messi in tasca niente» è
il ricorrente refrain assolutorio che spesso si
sente ripetere in città dove non è certo montata
l' ondata di indignazione che ci si poteva
attendere dopo lo scandalo della disastrosa
gestione dell' aeroporto. N e l r i g e t t a r e l a
richiesta di revoca della misura dell' obbligo di
dimora nei confronti di Massimo Masini, ex
presidente d i Aeradria, uno dei principali
protagonisti del crac, il giudice delle indagini
preliminari Fiorella Casadei sembra
indirettamente dare risposta all' atteggiamento
dell' opinione pubblica e di qualche
commentatore, forse interessato, fin troppo
bonario. «E' inconferente scrive il giudice
Casadei ­ il profilo del mancato perseguimento
di un proprio vantaggio patrimoniale, il
requisito è innanzitutto estraneo alla struttura
normativa dei reati in quanto si tratta di
condotte di sottrazione di beni alla massa dei
creditori s o c i a l i , e d i m a n i p o l a z i o n i e
falsificazioni di dati contabili; lo stesso poi si
legge nell' ordinanza di rigetto notificata a
Masini, obbligato a dimorare a Riccione, suo
comune di residenza non è stato neppure mai
evidenziato negli atti di indagine né tanto
meno ha formato oggetto di contestazione». Il
"prestigio e l' ambizione politica", secondo l'
originaria ordinanza applicativa della misura, avrebbero mosso i protagonisti che hanno addirittura
aggirato la legge per sostenere "a qualunque costo", ma con i soldi pubblici, Aeradria in nome di un
"bene comune" che in realtà non riguardava l' intera collettività, ma semmai al massimo soltanto alcune
categorie economiche. L' interrogatorio di garanzia di Masini, a parere del Gip, «non ha affatto eliminato
o diminuito l' esigenza di sal vaguardare la genuina acquisizione delle prove». Per il giudice, Masini,
come è sua facoltà in veste di indagato, non ha detto il vero e ha «continuato a negare elementi già
documentalmente provati e ulteriormente rafforzati dalla precisa chiamata in correità resa da Massimo
Vannucci». Dallo spaccato dei primi interrogatori, tra l' altro circoscritti al solo crac della società satellite
Rdr, emergerebbe la «conferma del ruolo fondamen tale e principale di Masini nelle scelte gestionali
della società fallita beché non avesse cariche formali». Vannucci avrebbe fatto riferimento per la prima
volta all' esistenza di una «stabile e programmata ideazione secondo cui, certamente dall' anno 2009,
tutte le attività di Rdr (così come Air) nonché le implicazioni emerse in capo agli enti pubblici locali
fossero connesse in modo sistemico in quanto strumentalmente tese a realizzare gli interessi di
Aeradria».
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Corriere di Romagna
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Masini, assistito dall' avvocato Cesarina Mitaritonna, contro il rigetto del Gip Casadei ha fatto ricorso
davanti al Tribunale della libertà di Bologna. L' udienza, riunificata con quella dedicata all' analogo
ricorso presentato per conto di Alessandro Giorgetti dall' avvocato Michela Vecchi, si è svolta lunedì
scorso. I giudici non si sono ancora pronunciati, ma lo faranno entro la settima na.
Per mercoledì 11 marzo è infine fissata a Rimini, davanti al Tribunale del Riesame reale, l' udienza
contro il sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili che coinvolge tutti gli indagati
accusati di associazione per delinquere.
Tra loro anche il sindaco Andrea Gnassi, l' ex sindaco Alberto Ravaioli; gli ex presidenti della provincia
Stefano Vitali e Nando Fabbri, Manlio Maggioli, Lorenzo Cagnoni.
Un doppio appuntamento, quello con il Riesame (personale per Masini e Giorgetti, reale per tutti) che
potrebbe dire già qualcosa sulla solidità o meno dell' inchiesta del Nucleo di polizia tributaria della
guardia di finanza di Rimini che ha scosso il mondo politico ­economico locale, ma non le coscienze
forse intorpidite da anni di "sistema Rimini", all' insegna del consociativismo.
ANDREA ROSSINI
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Corriere di Romagna
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Incontro in Regione a Bologna con l' Uncem.
«Tagliati gli uffici e gli orari Poste sulle chiusure non
dà margini di trattativa»
RIMINI. Razionalizzazioni degli uffici di Poste
dal 15 aprile prossimo. Ci sarebbe una
mediazione, proposta in un incontro ieri in
Regione, che vedrebbe la possibilità di
affidare più compiti ai portalettere, che nelle
zone sguarnite potrebbero, per esempio,
riscuotere i bollettini direttamente a domicilio.
U n a s o l u z i o n e s u l l a q u a l e l ' assessore
regionale al Bilancio, Emma Petitti, assieme
agli enti locali, ha insistito molto e che ora il
presidente d e l l ' U n c e m ( U n i o n e nazionale
Comuni, comunità, enti montani), Giovanni
Battista Pasini vuole portare all' attenzione
degli enti locali. Sono infatti 47 gli uffici che
dovrebbero "sparire"(11 in montagna) e 34
quelli che subiranno tagli di orario o aperture a
giorni alterni, ricorda Pasini, che con l' Anci, in
viale Aldo Moro, ha partecipato all' incontro
con le Poste. Il presidente Uncem, comunque,
pur riconoscendo «gli sforzi e la disponibilità
della Regione», non è affatto soddisfatto della
posizione assunta da Poste italiane. Per
quanto l' incontro «sia stato garbato ­ racconta
­ mi pare che sulle chiusure l' azienda non dia
margini di trattativa, e sulla questione del
potenziamento del lavoro dei portalettere,
bisogna riflettere».
Se non altro perché «non so se i dipendenti
postali che lavorano in montagna hanno il tempo per aggiungere delle attività a quelle che fanno».
Senza contare che «i cittadini, con il timore dei furti nelle abitazioni, si murano in casa e non sono sicuro
che aprirebbero a qualcuno, anche se fosse in alta uniforme». Detto questo, comunque, la questione
sarà discussa coi Comuni montani, per poi tentare di riaprire la trattativa con Poste italiane. Intanto, la
Regione ha continuato a chiedere all' azienda l' avvio di un confronto che coinvolga le amministrazioni
locali interessate dal piano. Se da un lato «è stato definito che il processo di riorganizzazione delle
Poste non avrà alcun impatto sul fronte occupazionale», spiega in una nota Petitti, e si è predisposto
«un percorso di valorizzazione e riqualificazione del personale degli uffici oggetto di chiusura, è anche
vero che servono tempi di confronto maggiori».
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Approvati dal Comune i progetti preliminari. L' assessore Visintin: «Una rete senza interruzioni»
Piste ciclabili, 1,6 milioni in tre anni
Primi interventi da piazzale Boscovich fino a via Coletti e via Matteotti.
RIMINI. Via libera da parte del Comune a un
intervento triennale sulle infrastrutture dedicate
alla mobilità da circa 1,6 milioni di euro, che va
a completare il cosiddetto Anello verde, uno
degli obiettivi principali inseriti nel Masterplan
strategico.
Non si tratta, spiega l' assessore all' Ambiente,
Sara Visintin, solo di piste ciclabili: «E' la
messa in pratica di un nuovo modello di
pianificazione della mobilità sostenibile».
Verrà dunque realizzata «una rete di piste
ciclo ­pedonali praticamente senza
interruzioni, che collegherà l' intero territorio,
senza più frazioni». L' intervento approvato
dalla giunta è suddiviso in tre stralci.
Per il 2015 sono stati messi a bilancio 600mila
euro per «la rifunzionalizzazione della pista
ciclabile da piazzale Boscovich al faro e per la
realizzazione di nuovi tratti dal faro a via Co
letti e da qui a via Matteotti. Inoltre è prevista la
messa in sicurezza di quattro intersezioni
stradali con l' anello verde».
Altri 500.000 euro sono invece a bilancio sia
per il 2016 sia per il 2017, per «la
rifunzionalizzazione della zona traffico limitato
nel tratto su via Marecchia, la manutenzione
dei tratti da via Tiberio a via Marecchiese e da
via Marecchiese a via Acquario, e per la
realizzazione di una nuova pista ciclabile da via Acquario a via Pomposa».
Nel 2017 è prevista la «rifunzionalizzazione di via Bastioni Settentrionali, la realizzazione di una nuova
pista ciclabile da via Pomposa a via Euterpe e la rifunzionalizzazione della pista ciclabile nei tratti all'
interno dei parchi urbani nella zona sud del centro di Rimini». Così la "circonferenza" dell' Anello verde
passerà dagli attuali 7,6 chilometri a 10,7, mentre gli «assi di penetrazione passeranno da 2,3 a 7,8
chilometri».
Coinvolti nel progetto, conclude l' assessore, anche i giovani che hanno lavorato su vari temi, come la
redazione del Bici plan, utilizzato per la progettazione dell' Anello verde, o sul fronte della
comunicazione con un nuovo logo dedicato alla mobilita" attiva che sarà utilizzato per le stazioni del
bike sharing.
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EXPO E REGIONE.
Cucina e turismo
RIMINI. E n t u s i a s m o d a p a r t e d e i m e d i a
internazionali per la cucina emiliano
romagnola e le sue eccellenze. In marzo
previsti tre educational tour a tema food che
coinvolgeranno reporter americani di Wall
Street Journal, Forbes, New York Times, Daily
News e altre testate specializzate in leisure e
travel. "I prodotti enogastronomici tipici del
nostro territorio regionale sono il miglior
ambasciatore turistico dell' Emilia ­Romagna
nel mondo ­ spiega L' Assessore Regionale al
Turismo Andrea C o r s i n i ­ L a V i a E m i l i a ,
scrigno di eccellenze uniche, rappresenta la
naturale porta di ingresso dall"Expo verso l'
Emilia ­Romagna".
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Corriere di Romagna
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AL SGR.
Job act: seminario
RIMINI. Oggi, alle 15.30, presso il Centro
Congressi SGR ­ Sala Acqua (Via Chiabrera
34 ­Rimini), si svolgerà un seminario dal titolo
"Jobs act: la riforma del mercato del lavoro" e
vedrà gli interventi del Dott. Eufranio Massi,
Esperto in Diritto del Lavoro e dell' Avv.
Daniele Donati, Responsabile Area Diritto del
Lavoro e Relazioni Industriali d i Unindustria
Rimini. L' iniziativa è organizzata da
Unindustria Rimini, nell' ambito delle attività
svolta nel sistema Confindustria Romagna.
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Corriere di Romagna
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Dietro l' azione legale i 35 residenti che avevano protestato in Consiglio comunale. L' avvocato:
«Erano stati promessi interventi, presi in giro»
Maltempo, la Gaiofana denuncia il Comune
Dopo i danni di dicembre e febbraio, il legale accusa: «E' stata fatta cementificazione
selvaggia»
RIMINI. In 35 fanno causa al Comune dopo i
danni subiti dal maltempo. Lo avevano
annunciato nel dicembre scorso e hanno
mantenuto la promessa: la denuncia è stata
presentata nella mattinata di ieri, da parte del
legale Ingrid Ilardi, a nome delle decine di
residenti della Gaiofana che il 3 dicembre
scorso erano finiti sotto l' acqua a causa delle
forti piogge che si erano abbattute su Rimini,
provocando una serie di danni alle abitazioni,
alle strade e alle auto della zona. L' avvocato
parla dei reati di «inondazione, disastro e
danneggiamenti, per cui sono previste
condanne dai 5 ai 12 anni». E per supportare
la propria tesi, l' avvocato, che fa parte dei
residenti della frazione riminese travolta dall'
acqua, ha portato «una documentazione
minuziosa, che riempiva un' intera valigia».
Tra le prove a sostegno della denuncia, i
residenti della Gaio fana hanno incluso le
testimonianze, i video, le foto degli ef fetti
devastanti del maltempo.
Ma non solo: «Vogliamo dimostrare che lì alla
Gaiofana è stata fatta una cementificazione
selvaggia, con tanto di concessione di
permessi, senza che venissero fatte le opere
di urbanizzazione, soprattutto a livello idrico».
E non solo, continua la Ilardi, che punta il dito
anche contro «chi non si è presentato nel momento del bisogno, quando c' è chi alla Gaiofana si è
trovato con l' acqua in casa fino a due metri, un disabile che è rimasto bloccato, un bambino che ha
rischiato di annegare».
Un problema che è esploso la prima volta nel 2011, per poi riproporsi in modo più prepotente il 3
dicembre dello scorso anno. Ma l' elenco, chiarisce l' avvocato, non finisce qui: «Non siamo finiti sulle
pagine dei giornali, ma anche tra il 5 e il 6 febbraio scorso, quando c' è stata l' altra ondata di maltempo,
alla Gaiofana sia mo stati costretti a rimettere i sacchi di sabbia a protezione per attenuare l'
inondazione».
La denuncia, tra l' altro, chiariscono i residenti della frazione riminese che si erano presentati per
protestare nel dicembre scorso in Consiglio comunale, è arrivata anche perché «nulla è stato ancora
fatto, siamo ancora punto e a capo dopo le promesse che erano arrivate da parte dell' amministrazione,
ma la pioggia di inizio febbraio e i danni da centinaia di migliaia di euro che abbiamo subito nel
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Corriere di Romagna
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complesso dimostrano che siamo stati presi in giro».
Il Comune, il 23 dicembre scorso, aveva annunciato la «realizzazione entro il 2015 di una canale
scolmatore da via Santa Maria in Cerreto».
E poi entro 90 giorni aveva annunciato la «risagomatura del fosso stradale e manutenzione straordinaria
attraversamento della fossa Tamagnino in via Santa Maria in Cerreto».
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Corriere di Romagna
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Il restyling coinvolge la ex colonia Ferrovieri, la colonia Umbra e la Casa del bimbo. Il sindaco lo
presenterà a maggio.
Il "giallo" del Polo universitario
Il Pd: «I progetti da tempo in mano a studi esterni al Comune»
RICCIONE. Il "giallo" del progetto della
cittadella universitaria alle ex colonie. Secondo
il gruppo Pd «esiste un gruppo di studi esterno
al Comune che da tempo ci stano lavorando».
Tutto parte dall' annuncio del sindaco Renata
Tosi con il quale ha affermato che «a maggio
avrà pronto da presentare il progetto del polo
universitario».
Coinvolgerebbe l' Opafs (ex colonia
Ferrovieri), l' ex colonia Umbra, la Casa del
bimbo e relativa casa del custode.
Nel maggio 2014, prima delle elezioni, Noi
riccionesi, la principale lista di sostegno al
sindaco, dichiarò che era stato presentato loro
un nuovo insediamento con tanto di piano di
fattibilità e piano economico.
«Ora al di là dell' ennesima balla elettorale ­
proseguono dal gruppo Pd ­, non è stato dato
alcun tipo di ulteriore dettaglio.
Ma il vero autogol politico arriva proprio dal
sindaco che sta cercando un nuovo dirigente
che si occupi dei progetti spe ciali (l' annuncio
del bando è stato dato qualche giorno fa, n dr),
ammettendo implicitamente che fino ad ora
non si è fatto niente. È inoltre più grave che
questo progetto del polo universitario non è
stato minimamente portato avanti in questi
mesi all' interno del Comune, perché negli
uffici tecnici a nessuno è stato dato l' incarico.
Probabilmente i progetti spe ciali sono stati quindi elaborati in uno studio o più studi esterni, per i quali
non abbiamo visto nessuna determina a conferimento di tale incarico».
Non solo. «I contribuenti pagano i dipendenti pubblici proprio per fare questo lavoro, inoltre gli studi
privati elaborano gli strumenti urbanistici a loro piacimento. L' amministrazione sta facendo tutto da sola
e ai cittadini non resta che constatarlo con amarezza. Ora ci aspettiamo la classica toppa ripartiva che
sarà la trattativa tra privati o qualche tecnico privato a sorpresa, che porta avanti il progetto da tempo».
La giunta ha dato il via libera alla costituzione di una posizione dirigenziale al di fuori dell' attuale
dotazione organica, chiamata Progetti strategici, che dovrà interagire con il settore Lavori pubblici e
servizi tecnici. Per l' opposizione la stessa metodica si ripeterebbe, «sulle tanto annunciate rivoluzioni di
Psc e Rue per le quali visto che i tempi sono lunghi i lavori sarebbero già dovuti partire ma anche in
questo caso non si muove nulla dentro agli uffici tecnici. Eppure gli annunci si sprecano e a questo
punto crediamo che ad occuparsi di tutto sia sempre lo stesso gruppo di studio, del quale vorremmo
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sapere l' identità e al quale chiediamo di poter illuminare i cittadini più di quanto non abbia fatto l' attuale
amministrazione».
EMER SANI
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Coriano. Il futuro del servizio.
Acqua, il consiglio chiede una consulenza esterna
CORIANO. Si è tenuto mercoledì sera il
consiglio comunale aperto sull' affidamento del
servizio idrico integrato da parte della
Provincia. E' stata anche l' occasione per
presentare l' ordine del giorno, voluto dal
sindaco Domenica Spinelli (ispirato da un
cittadino) che impegna il consiglio ad azioni
concrete in favore della pace e al rispetto della
Costituzione.
Sono intervenuti l' assessore all' Ambiente
Michele Morri e Stefano Gianni Un momento
del consiglio comunale di Coriano ni,
coordinatore di Ater sir, il comitato Acqua bene
comune e i consiglieri.
«Il servizio idrico è un tema molto delicato, il
suo affidamento nelle tre modalità previste,
tenuto conto dei valori del costo del servizio
(che si traduce nelle bollette), dell' esito
referendario e delle norme applicabili, deve
essere scelto con la massima oggettività e
indipendenza. Per questo ­ spiega l'
amministrazione ­ il con siglio, all' unanimità,
ha approvato un atto di indirizzo che impegna
i l sindaco a richiedere uno studio esterno.
Qualora lo studio non venga predisposto il
Comune punterà sull' affidamento in house».
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Ospite il sindaco di Misano Giannini membro di Atersir.
Servizio idrico integrato la parola al consiglio
comunale
RICCIONE. Seduta tematica oggi alle 19 del
consiglio comunale dedicata all' affidamento
del servizio idrico integrato della Provincia.
Saranno presenti il coordinatore provinciale
Atersir e sindaco di Misano, Stefano Giannini,
e i rappresentanti del comitato Acqua bene
comune. Un' occasione anche per il pubblico
di partecipare e fare chiarezza su un tema
significativo. Il mandato di gestione alla società
Hera è scaduto nel 2012, prorogato poi fino a
nuova decisione delle amministrazioni
comunali e della Provincia di Rimini. Sono tre
le alternative previste: la gestione in house
ovvero ad una società di proprietà del
Comune, l' esternalizzazione a terzi mediante
bando, la costituzione di una società mista
pubblico ­privata. «E' molto importante
valutare tutte le opzioni tenendo conto dei costi
e dei benefici, per il territorio e per i cittadini, a
medio e lungo termine» spiega l' assessore all'
Ambiente Susanna Vicarelli.
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OFFICINA CIVICA.
«Referendum, sono con voi»
Casanti: ma l' appoggio delle minoranze può essere dannoso.
CATTOLICA. «Il referendum non ha bisogno di
appoggi politici, ma io sono con voi». E'
questo il messaggio del capogruppo di
Officina Civica Filippo Casanti.
Lo ha lasciato sulla bacheca on­line del
comitato promotore del referendum sulla
viabilità, che si aggiunge agli interventi dei
consiglieri Tonti, Del Prete, Del Corso e
Cecchini. «Condivido il referendum ­ afferma
Casanti ­, non condivido l' attuale senso unico
di marcia, così come non condivido, per le
ragioni già esposte in consiglio comunale, l'
approccio di breve respiro e la visione limitata
dell' amministrazione sul tema viabilità».
L' esponente di Oc sosterrà il referendum
«tuttavia, ritengo che il movimento
referendario non abbia bisogno di appoggio
da parte delle forze consiliari di minoranza,
anzi le reputo controproducenti. Ritengo che la
trasversalità dell' iniziativa, possa essere
accresciuta dalla assenza di connotazione
politica e dalla spontaneità apartitica. E questo
è il suo lato più bello. Pertanto, pur
appoggiandola ­ conclude ­ preferirei
mantenere la distanza ed evitare così che
anche questa bella battaglia degeneri nella
ennesima contesa tra bianchi, rossi e neri».
Ora si attende la posizione del Pd sulla
viabilità, che potrebbe anche condizionare la linea della giunta. La segreteria di partito si riunirà questa
sera per discuterne. (t.d.
)
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Corriere di Romagna
Testate
Santarcangelo. Incontro con Spi Cgil: «Nell' Area Vasta vogliamo entrare con le nostre
eccellenze»
«Su Senologia non mollo»
Il sindaco Alice Parma punta molto sul reparto del Franchini»
SANTARCANGELO. «Non mollerò sul reparto
di Senologia dell' ospedale di Santarcangelo».
A d i r l o è s t a t a A l i c e P a r m a , sindaco d i
Santarcangelo, ieri, nel corso dell' attivo
sindacale della Spi C gil in cui si è parlato
dello sviluppo della sanità nel territorio.
Saranno proprio i Comuni dell' Unione della
Valmarecchia ad adottare al più presto il
documento di tutti gli enti locali, approvato dai
partiti di maggioranza e opposizione, che
prevede la salvaguardia degli ospedali di
Novafeltria e Santarcangelo.
«I sindaci ­ ha spiegato ieri la Parma ­ sono i
responsabili dei presidi sanitari nei territori.
Siamo appieno nell' Area Vasta dove vogliamo
entrare con le nostre eccellenze e la Senologia
di Santarcangelo è la nostra cosa migliore, su
cui non mollerò». A breve, la prossima
settimana, inoltre, si terrà un consiglio
comunale aperto sulla sanità.
D' altronde, quello del mantenimento dei
presidi sanitari sul territorio è il tema cardine
che rischia di essere messo in discussione da
un lato dal decreto Balduzzi e dall' altro dall'
Ausl unica che conta su dimensioni davvero
ampie. In tutta la Romagna sono presenti 17
Case della Salute, 4 ospe dali di comunità, 52
nuclei di cure primarie; vengono effettuate 15
milioni di prestazioni ambulatoriali, inoltre sono attivi 7 presidi ospedalieri con 15 ospedali pubblici, 14
case di cura private accreditate, 4.691 posti letto (4,2 posti letto ogni 1000 abitanti, si effettuano 10mila
parti. Nel 2014 il sistema sanitario nazionale ha erogato 7,8 miliardi all' intera Regione, di cui il 25% all'
Azienda Romagna e il 7% alla provincia di Rimini.
A fronte di questo scenario, la richiesta dello Spi­Cgil è quella di una forte presenza nel territorio di
Case della salute, di un ruolo importante di «distretti sociali e sanitari» vicini ai cittadini, con i relativi
ospedali.
«Gli ospedali ­ ha spiegato Gabriella Dionigi, segretario generale dello Spi Cgil ­ devono dare risposte
di alta e altissima qualità nel momento delle acuzie, mentre per le malattie croniche (diabete, malattie
cardio­vascolari) le risposte devono avvenire nel territorio attraverso i nuclei delle cure primarie (medici
di famiglia che operando insieme ampliano le risposte agli utenti nel corso della giornata e della
settimana), nelle case della salute e negli ospedali di comunità. Tutto questo in un' ottica di prevenzione
e attività».
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Continua ­­>
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Corriere di Romagna
Testate
ANNALISA BOSELLI
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Pagina 19
Corriere di Romagna
Testate
Bellaria Igea M. Servizio idrico consiglio aperto e
monotematico al Palaturismo
BELLARIA IGEA MARINA. Valutare le diverse
modalità di affidamento del servizio idrico. L'
amministrazione comunale ha indetto per
martedì 10, alle 21 al Palazzo del Turismo
(sala grande al primo piano), un consiglio
comunale aperto monotematico in cui sarà
discusso il tema Servizio Idrico: valutazioni
delle diverse modalità di affidamento.
La convocazione di un' assemblea aperta,
spiega una nota del Comune, nasce dalla
consapevolezza che il tema trattato sia di
grande delicatezza e importanza per il nostro
territorio, nel breve, medio e lungo periodo; l'
amministrazione si auspica pertanto il
contributo e la fattiva partecipazione di quante
più parti in causa possibile, per discutere ed
approfondire le alternative sul piatto in merito
alla futura gestione dell' acqua pubblica: l'
esternalizzazione a terzi mediante bando, la
costituzione di società mista pubblico ­privata
e la gestione in house affidata ai Comuni.
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5 marzo 2015
Pagina 39
Corriere di Romagna
Testate
Più vigili per la sicurezza e meno a far cassa
Siamo oramai ostaggio di ladri e delinquenti,
tanto da non sentirci più sicuri nemmeno
all'interno delle nostre case. Furti, scippi e
rapine sono all'ordine del giorno e purtroppo
non tendono a diminuire, mentre aumenta il
senso di paura e di insicurezza dei cittadini.
Una situazione esasperante, che non è certo
riconducibile alla crisi economica visto che,
quando scattano le manette, non si tratta quasi
mai di persone che vivono in condizioni di
disagio economico, ma sempre più spesso ci
troviamo di fronte a gruppetti o bande
organizzate contro le quali può essere efficace
solo una maggior presenza delle forze
dell'ordine sul territorio. Purtroppo questa
mancanza di sicurezza si ripercuote anche
sulla vita sociale, c'è chi si arrangia
barricandosi in casa protetto da allarmi,
inferriate e porte blindate, chi limita le proprie
uscite serali per timore di tornare a casa e
trovarla svuotata, chi la notte dorme ad occhi
aperti. Vivere in città più sicure dovrebbe
essere un obbiettivo comune invece in tante
occasioni sono i cittadini che esasperati si
organizzano con delle passeggiate per la
sicurezza (quelle che impropriamente
chiamiamo ronde), possibile che anche sulla
sicurezza i cittadini debbano arrangiarsi?
Dove sono le istituzioni? Le forze dell'ordine si ritrovano spesso con le mani legate, uomini, mezzi e
risorse sono sempre meno per colpa di una politica nazionale che preferisce tagliare sulla sicurezza
piuttosto che su capitoli di spesa superflui, penalizzati anche da leggi che tutelano maggiormente i
delinquenti anziché i cittadini e gli addetti alla sicurezza. E' i n d i s p e n s a b ile un maggior presidio
del territorio, le amministrazioni locali potrebbero fare molto di più di quanto si stia facendo ora, sembra
invece che la sicurezza dei propri cittadini non rientri tra le priorità. Ci sono amministrazioni comunali
che preferiscono impiegare la polizia municipale quale strumento funzionale alle esigenze di bilancio,
quando devono far cassa non esitano a mandare gli agenti della municipale a far multe nei parcheggi
regolati con disco orario o parchimetro. E' mai possibile che parcheggiare in un posteggio a tempo o a
pagamento oltre il tempo consentito sia un reato da perseguire con tanto vigore? Loris Dall'Acqua
Poggio Torriana
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Testate
FORLÌ Antonio Paolucci e Gianfranco Magnani i primi celebrati col riconoscimento biennale
ideato da Fondazione e Tribunato di Romagna.
Un premio alle eccellenze romagnole
Romandiolae con la consegna dei premi. Un
evento confezionato e fortemente voluto dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e dal
Tribunato con l' intenzione di premiare
"identità, spirito e capacità" delle eccellenze
romagnole. Un' idea nata nel 2011 e che dopo
una lunga ma proficua gestazione trova
adesso il suo riscontro. "Ci sono voluti alcuni
anni per mandare in porto il progetto ­ spiega
il presidente del comitato organizzatore
Sansovini, e aggiunge con una battuta ­,
sembra impossibile essere riusciti ad arrivare
in fondo". Il premio, che avrà una cadenza
biennale, vuole appunto testimoniare le
benemerenze acquisite da romagnoli che, nel
l o r o a m b i t o professionale, h a n n o s a p u t o
rappresentare la creatività, l' intraprendenza, e
le capacità realizzative delle nostre genti quale
e s e m p i o d a e m u l a r e p e r Camera d i
Commercio, Università d i B o l o g n a ,
Sovrintendenza, Banche, C o m u n i , R a i
regionale, e la stessa Voce di Romagna.
Insomma, "tutto il mondo sociale della
Romagna che si occupa dei propri figli". Un
lavoro durato non meno di 6 mesi che ha
espresso nomi, curriculum e graduatoria finale
e che alla fine ha premiato Gianfranco
Magnani per l' imprenditoria e il noto critico e
storico Antonio Paolucci per l' arte e la cultura. "Sul loro esempio è essenziale che nel momento di
difficoltà dell' intera società, i romagnoli sappiano ritrovare in loro stessi le motivazioni ideali e la forza di
reazione corrispondenti alla loro storica identità ­ è stato anche detto ­ . Magnani e Paolucci non sono un
simbolo, ma un esempio della stirpe della Romagna. Un segnale di fiducia sul futuro".
Il premio consiste in un' opera dell' ar tista bertinorese Ivo Gensini il quale, dalla parola ­chiave 'Lavoro'
ha creato un anello cui è annodata una fune; infatti in altra epoca, in campagna, chi sapeva annodare la
fune godeva di maggior considerazione; e ciò non solo tra coloro che lavoravano i campi, ma anche tra
quelle delle attività marittime. Gensini è stato scelto tra una decina di artisti cui è stata fornita una parola
­chiave su cui elaborare un progetto. Quello di Gensini è stato giudicato il più originale e completo.
T. Zucchini.
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5 marzo 2015
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Testate
Gaiofana: in 35 sporgono denuncia
L' ESPOSTO Un nutrito gruppo di residenti ha depositato in Procura la querela per i
danni subìti durante le piogge degli scorsi mesi E con la nuova allerta meteo sale la
tensione.
Alle parole hanno fatto seguire i fatti e 35
residenti del quartiere Gaiofana, fra cui molti
della palazzina 18 in via don Milani, hanno
sporto denuncia per i gravi danni subiti
durante le pioggie dello scorso 3 dicembre e
del 6 febbraio. Ore drammatiche in cui in molti
hanno visto fiumi d' acqua entrare nelle
cantine, nei garage e ai primi piani, rischiando
per la propria incolumità. Macchine e oggetti
completamente da buttare e ancora oggi i
segni del disastro sono ben visibili.
Assistiti dall' avvocato Ingrid Ilardi, fra le
persone che hanno subìto i pesantissimi
disagi, i residenti hanno presentato l' esposto
martedì mattina in Procura a Rimini. U n a
querela contro ignoti per i reati di inondazione
e danneggiamento aggra vato. In un
passaggio successivo sarà compito del
pubblico ministero individuare gli eventuali
responsabili. Nella narrativa della denuncia
vengono citati il Comune di Rimini, Anthea, il
Consorzio di Bonifica, gli uffici tecnici che
rilasciano le concessioni edilizie e lo Studioti, a
c u i i l Comune s i a f f i d a p e r l o s t u d i o
preliminare al rilascio di concessioni edilizie.
L' esperienza vissuta è stato uno choc per tutti.
Temendo per ulteriori alluvioni già da ieri
pomeriggio, vista l' allerta meteo, i residenti si
sono attivati con le protezioni dei sacchi di sabbia.
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Testate
CANONI CALMIERATI
Domande Sotto a chi cerca casa
Da ieri fino al 17 aprile sarà possibile
presentare le domande per l' accesso alla
graduatoria per l' assegnazione di alloggi in
locazione, di proprietà del Comune di Rimini,
a canone calmierato.
Le domande di partecipazione devono essere
compilate esclusivamente sui moduli
predisposti dal Comune, disponibili nel sito del
Comune d i Rimini a l l ' i n d i r i z z o w e b :
http://www.comune.rimini.it/servizi/comune/politiche_abitative_lavoro/ufficio_casa/.
Tra i requisiti richiesti la residenza nel Comune di Rimini, limiti patrimoniali (non superiore ai 35mila
euro) e di reddito (valore isee non superiore ai 25mila euro). Tra le condizioni rilevanti ai fini della
graduatoria ricadono alcuni particolari tipologie: presenza nel nucleo familiare di una persona con
invalidità certificata, famiglie residenti in alloggi con barriere architettoniche, famiglie sottoposte a sfratti
(ad esclusione di quelle per morosità), famiglie con minori.
Gli interessati potranno prendere visione delle graduatorie presso l' Ufficio Casa, in Via Rosaspina n. 21
o c o n s u l t a n d o l l ' i n d i r i z z o
http://www.comune.rimini.it/servizi/comune/politiche_abitative_lavoro/ufficio_casa/.
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5 marzo 2015
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Testate
LA CASA DEI MATRIMONI.
Astolfi: "Nel 2003 le prime interrogazioni"
Sul tema di Rimini Città dei matrimoni "nel
2003/2004 avevo già fatto delle interrogazioni
in consiglio comunale che ho poi ripreso nel
2009 con una mozione". Lo sostiene Bertino
Astolfi, capogruppo della lista civica Rimini per
Rimini. " Q u e s t a i d e a e r a n a t a p e r c h é
conoscevo dei gruppi di turisti inglesi e
svedesi che organizzavano l' addio al celibato
e al nubilato a Rimini. Ritenevo e ritengo che
se avessimo organizzato e gestito questa
moda praticata anche dai nostri cittadini
avremmo sicuramente avuto un grande ritorno
turistico d' immagine ed economico.
Ricordo benissimo la discussione, dove i
dirigenti affermavano che non era possibile
celebrare matrimoni in luoghi che non fossero
di proprietà comunale. All' epoca suggerì di
trovare almeno un ambiente di proprietà
comunale, come proforma, giusto per
celebrare i matrimoni. E' evidente che i luoghi
non mancano, pensiamo al Grand Hotel
oppure al Nettuno. Detto questo, permettetemi
di togliere qualche sassolino dalla scarpa...
perché ricordo benissimo che in passato in
consiglio e in commissione colleghi di
maggioranza e di minoranza non
considerarono valida e realizzabile la mia
proposta di Rimini città dei matrimoni. Oggi,
finalmente, il sindaco e l' amministrazione comunale si sono attivati per fare la casa comunale dei
matrimoni in spiaggia. Dopo avere visto solo il progetto della casa dei matrimoni, quale sarà la vision
del progetto di riqualificazione su tutta l' area portuale, magari con la collaborazione dell' università sul
turismo e della moda? Ritengo sia positivo essere partiti però è importante, ribadisco, oltre la
riqualificazione dell' area anche il collegamento con San Giuliano, così come sempre sostenuto con un
traghetto che sia all' altezza e funzionale ai turisti, oppure con una funivia. La stessa proposta di
riqualificazione deve considerare anche i possibili collegamenti della foce del Marecchia con l'
entroterra e con la Repubblica di San Marino utilizzando i tratti della vecchia ferrovia Rimini ­San
Marino".
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5 marzo 2015
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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SPIAGGIA GIORGIO MUSSONI (OASI CONFARTIGIANATO): "LE NOSTRE POSIZIONI SUL
RICONOSCIMENTO DELL' IMPRESA BALNEARE SONO ORMAI PATRIMONIO COMUNE"
Concessioni demaniali: esperti e parlamentari in
convegno
Si è svolto ieri mattina a Roma un importante
convegno nazionale su tema "La certezza dell'
impresa per il sistema balneare italiano. Un
prodotto tipico vincente, la tradizione che vuole
rinnovarsi", organizzato da Sib
Confcommercio e alla presenza di numerosi
importanti relatori, sono intervenuti fra gli altri
anche Gianluca Gregori (pro ­rettore dell'
Università Politecnica delle Marche), Luca
Anselmi (professore ordinario di Economia
aziendale dell' Università di Pisa, già docente
dell' Università Luiss di Roma), Roberto
Caparvi (direttore sezione Economia e
management dell' Università di Pisa, già
direttore della Scuola Superiore S. Anna di
Pisa), Saverio Sticchi Damiani (avvocato e
professore ordinario di Diritto amministrativo,
vicedirettore del dipartimento di Scienze
economiche dell' Università del Salento),
Felicio Angrisano (ammiraglio ispettore capo,
comandante generale del Corpo delle
Capitanerie di Porto), l' On.
Pier Paolo Baretta (sottosegretario al Ministero
dell' economia e delle finanze) e il
parlamentare riminese On. Sergio Pizzolante.
Al convegno è intervenuto, in qualità di ospite,
anche il presidente di OASI Confartigianato
Giorgio Mussoni (nella foto), che al termine
sottolinea con soddisfazione: "Grazie al Sib per l' invito e per il convegno promosso. Prendiamo atto,
ascoltando anche il parere di così autorevoli tecnici, che la posizione sempre espressa da Oasi
Confartigianato sulla regolamentazione delle concessioni demaniali è quella più corretta e adeguata. Da
sempre diciamo che ogni ipotesi di ridisegno deve tenere pienamente conto del riconoscimento
complessivo del valore dell' impresa balneare, sulla quale gli imprenditori e loro collaboratori hanno
investito, e grazie alla quale hanno contribuito a costruire un modello turistico vincente.
Questo punto fermo è patrimonio comune di tutte le associazioni coinvolte ed ascoltare l' avvallo
sostanziale degli esperti chiamati in causa ci stimola a continuare tutti insieme su questa strada per
proteggere il futuro delle imprese balneari".
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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Quasi 9 chilometri in più di piste ciclabili
ANELLO VERDE Approvata in Giunta la 'rivoluzione' della mobilità. Investimento
complessivo da 1,6 milioni di euro.
E' di circa 1,6 milioni l' investimento che il
Comune d i Rimini farà nel prossimo triennio
sulle infrastrutture dedicate alla mobilità attiva.
La Giunta ha approvato il progetto preliminare
per il completamento dell' Anello verde, uno
degli obiettivi principali inseriti nel Masterplan
strategico.
"Si tratta di portare a termine la grande
'circonvallazione verde' ­ sottolinea l'
assessore all' Ambiente Sara Visintin ­ che
segua le linee naturali del territorio e in grado
di ricomporre le fratture della città,
connettendo il centro storico ai lungomari nord
e sud, ai parchi e allargandosi fino alle zone
cosiddette 'periferiche' di Rimini. Non è solo la
realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili o la
sistemazione di quelle già esistenti, ma è la
messa in pratica di un nuovo modello di
pianificazione della mobilità sostenibile. Oltre
al completamento dell' Anello verde infatti,
procederemo alla riqualificazione di quelli che
vengono chiamati 'assi di penetrazione della
viabilità', ovvero quei percorsi che s' irradiano
nel tessuto urbano della città, collegando l'
Anello verde alle piste ciclabili già esistenti. In
questo modo creeremo una rete di piste ciclo
pedonali praticamente senza interruzioni, che
collegherà l' intero territorio, senza più frazioni.
E' evidente che avere una rete ciclopedonale di questo tipo potrà essere uno stimolo fondamentale per
abbandonare l' utilizzo delle auto a favore della mobilità lenta, almeno per gli spostamenti di breve
distanza: la bicicletta è sicuramente il mezzo più veloce per tragitti fino a 3 km anche rispetto al
trasporto pubblico".
L' intervento approvato dalla Giunta è suddiviso in tre stralci. Per il 2015 sono stati messi a bilancio
600mila euro per la rifunzionalizzazione della attuale pista ciclabile da piazzale Boscovich al Faro e per
la realizzazione di nuovi tratti di pista dal Faro a Via Coletti e da Via Coletti a Via Matteotti. Inoltre è
prevista la messa in sicurezza di quattro intersezioni stradali con l' anello verde, progetto questo che
rientra nel più complesso intervento di riqualificazione degli assi di penetrazione che sarà presentato
nei prossimi giorni. Cinquecento mila euro sono invece stati messi a bilancio sia per il 2016 sia per il
2017, per la rifunzionalizzazione della ZTL nel tratto su Via Marecchia, la manutenzione dei tratti da via
Tiberio a Via Marecchiese e fa Via Marecchiese a Via Acquario e per la realizzazione nuova pista
ciclabile dal Via Acquario a Via Pomposa. Nel 2017 è prevista la rifunzionalizzazione di Via Bastioni
Settentrionali, la realizzazione di una nuova pista ciclabile dal Via Pomposa a Via Euterpe e la
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(ed. Rimini)
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rifunzionalizzazione della pista ciclabile nei tratti all' interno dei parchi urbani nella zona sud del centro
di Rimini.
Attraverso questi interventi, la 'circonferenza' dell' Anello verde passerà dagli attuali 7,6 km a 10,7,
mentre gli 'assi di penetrazione' passeranno da 2,3 a 7,8 km.
Uno degli obiettivi dell' Amministrazione era anche quello di coinvolgere i giovani nella pianificazione
territoriale della città e così è stato grazie al progetto I Like my bike e col supporto del Piano Strategico ­
sottolinea l' assessore Visintin ­ I ragazzi hanno lavorato su vari temi, come la redazione del Bici plan,
che è stato utilizzato per la progettazione dell' Anello verde) o sul fronte della comunicazione. E' stato
ad esempio creato un nuovo logo dedicato alla mobilità attiva che sarà utilizzato per le stazioni del bike
sharing".
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(ed. Rimini)
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UNINDUSTRIA
Jobs Act Oggi un seminario per parlarne
La Riforma del mercato del lavoro con le
novità introdotte dal Jobs Act, sono temi di
grande interesse per le imprese. A fronte di
c i ò Unindustria Rimini organizza l' incontro
"Jobs act: la riforma del mercato del lavoro".
Il seminario, oggi alle ore 15.30 presso il
Centro Congressi SGR ­ Sala Acqua (Via
Chiabrera 34 Rimini), si pone quindi l' obiettivo
di informare gli imprenditori su tutti i dettagli
delle modifiche apportate dal governo al
Mercato del Lavoro.
Un argomento di stretta attualità visti i tempi
che corrono.
All' incontro interverranno: Eufranio Massi,
Esperto in Diritto del Lavoro e l' Avv. Daniele
Donati, Responsabile Area Diritto del Lavoro e
Relazioni Industriali di Unindustria Rimini.
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
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"Ad Aprile si torna a volare". Sarà vero?
L' ANNUNCIO Il direttore generale del 'Fellini' Marco Consalvo davanti alle telecamere
del Tg3 si sbilancia sulla nuova data di riapertura dello scalo riminese.
In principio doveva essere il 4 marzo (ieri), poi
il 7 (sabato) e ora chissà. Anzi no, fermi tutti,
perché "il 'Fellini' riaprirà la prima settimana di
aprile". Ad affermarlo davanti alle telecamere
del Tg3 dell' Emilia Romagna è il direttore
generale dell' aeroporto d i Rimini M a r c o
Consalvo, dopo che il presidente di
AIRiminum Laura Fincato, giusto un paio di
giorni fa, in seguito all' ennesimo slittamento
dell' apertura dello scalo, aveva dichiarato:
"Basta con le date, non ne farò più. Mi sono
stancata di fare figuracce".
Pur continuando a mancare la certificazione
definitiva da parte Enac, il direttore generale
lancia segnali d' ottimi smo: "Probabilmente gli
aspetti burocratici hanno condizionato questa
situazione, però ormai ci sono stati i dovuti
chiarimenti e ci sono tutte le condizioni per
riaprire entro la prima settimana di aprile".
Quindi, per Pasqua il 'Fellini' dovrebbe tornare
finalmente operativo e ospitare una quarantina
di voli in tutto, che nei mesi di luglio e agosto
potrebbero raggiungere quota cento. Per
alcuni previsioni troppo ottimistiche considerati
la crisi del rublo e il conflitto russo ­ucraino.
Due fattori che rischiano di condizionare il vero
core business dello scalo riminese, come
ammette anche lo stesso Consalvo: "Il traffico
russo, purtroppo, appare abbastanza compromesso per le note vicende internazionali".
Appuntamento alla prima settimana di aprile, quando si capirà se le previsioni sulla tanto attesa
riapertura dello scalo riminese verranno rispettate o nuovamente disattese.
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5 marzo 2015
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(ed. Rimini)
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IL CASO Grazia Canella si è rivolta all' istituto di previdenza per ottenere i 1.200 euro a favore
di chi assiste un parente non autosufficiente, nel suo caso la madre. Ma ecco l' amara scoperta:
l' amministrazione non ha aderito al bando.
Il Comune è 'assente' e salta il bonus Inps
uei soldi le avrebbero fatto davvero molto
comodo, perché avrebbe potuto permet Q
tersi una badante che le accudisse per l' intera
giornata l' anziana madre disabile. E invece
Grazia Canella dovrà continuare a fare i salti
mortali.
Già, perché per ottenere i 1.200 euro al mese,
erogati dall' Inps nell' ambito del progetto
'Home care premium', a favore di chi assiste
un parente non autosufficiente, sarebbe stata
necessaria la partecipazione al bando da parte
del Comune d i Rimini. Peccato, però, che l'
amministrazione non vi abbia preso parte e
così addio agevolazione. "Mia madre è affetta
da demenza vascolare, deambula a malapena
e non è più lucida mentalmente. In poche
parole non è più in alcun modo autosufficiente
­ racconta disperata Grazia ­. Avrebbe
bisogno di assistenza h24 e invece con l'
indennità di accompagnamento conseguita
può permettersi una badante che la accudisca
solo per mezza giornata. Io sono separata,
lavoro come impiegata amministrativa e con lo
stipendio percepito devo pensare anche ai
miei due figli, una di 16 anni e uno di 22 al
momento in cerca di un' occupazione".
Ecco perché venuta a conoscenza di questa
opportunità offerta dall' Inps, Grazia ha
contattato immediatamente l' istituto di previdenza sociale che, dopo averla rassicurata sull' effettiva
esistenza del bonus economico e sul fatto che la madre malata ne avrebbe potuto usufruire in virtù della
pensione di reversi bilità del defunto marito, un ex finanziere, l' ha gelata dicendole che il Comune di
Rimini non aveva presentato domanda per aderire al bando. "La stessa impiegata mi ha detto:
«signora, guardi, so no mortificata. E' uno schifo». Ora io vorrei capire ­ domanda indignata Grazia ­
perché, ad esempio, il Comune di Riccione ha preso parte al bando mentre quello di Rimini no. Quei
soldi avrebbero potuto risolvere non solo i miei problemi, ma anche quelli di tante altre famiglie. Con
quei soldi avrei potuto garantire a mia madre un' assistenza h24, dal momento che non ho la possibilità
economica di ricoverarla in una struttura privata. Invece ora dovrò continuare a chiedere aiuto a mia
figlia, che ha solo 16 anni, o a qualche amica".
Grazia, però, non intende arrendersi e spera che questa sua 'denuncia' pubblica possa arrivare in
consiglio comunale sotto forma di interrogazione: "Sarebbe davvero un bel gesto se qualche politico
volesse porre la questione all' attenzione del consiglio. All' Inps non mi hanno saputo dare nessuna
spiegazione sulla mancata partecipazione del Comune al bando, e io stessa ne ignoro i motivi.
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(ed. Rimini)
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Magari, ora che la cosa diventerà di dominio pubblico, qualcuno saprà dirmi il perché".
Lamberto Abbati.
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Anche Riccione si confronta con il delicato tema dell'
acqua pubblica.
Anche Riccione si confronta con il delicato
tema dell' acqua pubblica. Seduta tematica,
stasera alle 19, del consiglio comunale
dedicata al "Nuovo affidamento del servizio
idrico integrato della provincia d i Rimini".
Saranno presenti il coordinatore provinciale
Atersir Stefano Giannini e i rappresentanti del
Comitato Acqua Bene Comune. Un' occasione
anche per il pubblico di partecipare e fare
chiarezza su un tema così significativo. Dopo l'
introduzione dei relatori è infatti prevista per il
pubblico la possibilità di prenotare il proprio
intervento.
Scaduto nel 2012 , il mandato di gestione alla
società Hera è stato prorogato fino a nuova
decisione delle Amministrazioni Comunali
della Provincia di Rimini.
Tre le alternative previste: la gestione "in
house" ovvero ad una società di proprietà del
Comune, l' esternalizzazione a terzi mediante
bando, la costituzione di una società mista
pubblico ­privata.
"E' molto importante valutare tutte le opzioni
possibili tenendo conto dei costi e anche dei
benefici per il territorio e per i cittadini a medio
e lungo termine afferma l' assessore a l l '
Ambiente Susanna Vicarelli ­ per questo
motivo abbiamo chiesto ad Atersir uno studio
di fattibilità per valutare le tre diverse modalità di affidamento. Invito i cittadini ad essere presenti a
questo momento di dialogo e confronto con la città affinché ogni decisione sia consapevole e
trasparente".
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(ed. Rimini)
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Gestione acqua/2 Coriano chiede secondo studio
Sul delicato tema della gestione dell' acqua
pubblica, il consiglio comunale di Coriano, all'
unanimità, ha approvato un atto di indirizzo
che impegna il sindaco a richiedere "uno
studio oggettivo ed indipendente" sulla
fattibilità delle diverse modalità di affidamento.
Questo a tutela dei cittadini delle
amministrazioni e del futuro gestore. Qualora
lo studio non venga predisposto l'
amministrazione di Coriano ­ tenendo conto
principalmente del favor che l' esito
referendario del 2011 ha dato all' affidamento
in house, della sua fattibilità secondo i requisiti
di economicità efficacia ed efficienza e delle
possibili ricadute positive sul territorio ­ opterà
per proporre l' affidamento in house, proprio
perché senza conclusioni oggettive valgono
esclusivamente posizioni ideologiche.
L' Amministrazione Comunale una volta
ricevuto lo studio provvederà a condividerlo
nelle modalità fin d' ora utilizzate per arrivare
ad una scelta che sia positiva in termini di
sostenibilità economica, tecnica e qualità del
servizio per Coriano. Nella serata approvato
anche un ordine del giorno "Contro la guerra".
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La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Testate
BELLARIA IGEA MARINA.
Gestione acqua pubblica Martedì consiglio aperto
A Bellaria Igea Marina un consiglio comunale
aperto sul tema "Servizio Idrico: valutazioni
delle diverse modalità di affidamento".
Appuntamento martedì 10 (ore 21) al Palazzo
d e l Turismo. L a c o n v o c a z i o n e d i u n '
assemblea aperta, spiegano dall'
amministrazione comunale, nasce dalla
consapevolezza che il tema è di grande
importanza per il territorio, nel breve, medio e
lungo periodo. Da qui l' auspicio che della
massima partecipazione per approfondire le
alternative: l' esternalizzazione a terzi
mediante bando, la costituzione di società
mista pubblico privata e la gestione "in house"
affidata ai Comuni.
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Il Sole 24 Ore
Testate
Made in Italy. Tra 15 giorni sarà pronto il decreto del Mise per rendere operativa la figura di
supporto alle piccole imprese.
In arrivo 2mila export manager
A New York, Londra e Dubai i primi tre desk per gli investimenti esteri in Italia.
MONZA Un export manager ogni cinque
aziende (o per network coerenti di imprese),
che dovrà avere determinate caratteristiche
professionali (non essere il consulente
improvvisato o il commercialista di fiducia).
Inoltre, in due mesi, partiranno ­ a New York,
Londra e Dubai ­ i primi tre (dei 10 previsti)
desk per favorire gli investimenti esteri in Italia.
È ripartita ieri da Monza la prima tappa 2015
di "Italia per le imprese", road show sui servizi
di internazionalizzazione coordinato dall' Ice ­
su incarico del ministero dello Sviluppo
economico ­ assieme ad Affari esteri, Sace,
S i m e s t , Confindustria, Unioncamere Rete
Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative.
Con l' obiettivo di avvicinare il "sistema" alle
Pmi che non esportano o che vendono all'
estero ma potrebbero farlo molto di più e
meglio.
«Tra 15 giorni ­ha spiegato il presidente dell'
Ice, Riccardo Monti ­ sarà pronto il decreto del
Mise per rendere operativa la figura dell'
export manager. Un' opportunità concreta per
molto giovani laureati in economica, con
master e che conoscono le lingue.
Per questa figura, che dovrebbe aiutare più
imprese o un network di esse a costruirsi (o a rafforzare) l' ufficio export ma anche a strutturare un vero
e proprio piano per "aggredire" nuovi mercati, il governo ha stanziato 20 milioni di euro». Nella prima
fase saranno 2mila gli export manager che saranno formati anche con corsi confinanziati dalle Regioni.
«Infine ­ ha concluso Monti ­ con i primi tre desk per gli investimenti esteri in Italia avvieremo una serie
di road show one to one , mirati ai grandi international investors ». Sullo sfondo, ci sono i 260 milioni di
euro per il 2015 del piano export, annunciati dal ministro Guidi appena una settimana fa.
Una dote che per la metà coprirà iniziative in Italia ma destina 65 milioni di euro all' America (50 solo
alla penetrazione negli Usa), 45 all' Asia (15 milioni solo per la Cina). Obiettivo, aggiungere 50 miliardi
all' export già nel 2016.
Meccanica e arredo. Destinazioni, Usa e Cina. È stato questo, ieri, invece, il l eit motiv dell' edizione
"brianzola" del roadshow, provincia che da sola fa oltre il 2% dell' export nazionale e il 17% di quello
regionale. Oltre 300 le aziende partecipanti.
La Lombardia rappresenta circa il 27% dell' export italiano del III trimestre 2014 con circa 26,5 miliardi di
euro.
Secondo la Camera di Commercio di Monza e Brianza, nella provincia l' export del trimestre cresce in
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Il Sole 24 Ore
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linea alla media italiana (+2,1%), mentre sono in controtendenza le importazioni, in forte aumento
(+5,2%).
«L' eccellenza della nostra manifattura ­ ha detto Andrea Dell' Orto, presidente di Confindustria Monza e
Brianza ­ deve aver fiducia nelle istituzioni perchè ha tutte le carte in regola per accrescere export e
presenza sui mercati esteri».
«Devo decidere se chiudere o crescere ­ ha spiegato Nicola Capelli (Capmac Srl, 7 addetti e 1 milioni
di fatturato) ­. Siamo leader nelle macchine per l' assemblaggio di manici e pentole e la Cina
rappresenta un mercato immenso. Sono qui per capire come muovermi per avviare una produzione
locale».
«Appena il 25% del nostro export è extra Ue ­ ha aggiunto Gianluca Ottolina (Valli Arredobagno Srl, 11
addetti e 900mila euro di fatturato) ­. Dovrebbe essere più della metà. Usa e Arabia Saudita. Vogliamo
entrare nel mercato del contract. Grosse commesse e pagamenti sicuri, per i quali siamo pronti a
investire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Laura Cavestri Ripartizione dei finanziamenti per macro­aree; dati in
milioni di euro.
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5 marzo 2015
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Il Sole 24 Ore
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i costruttori.
L' Ance guarda all' estero
Ance (costruttori) si presenta quest' anno al
Mipim insieme all' Ice (commercio estero), con
l' obiettivo di massimizzare la visibilità dei
progetti italiani dei propri aderenti e proporli al
pubblico internazionale.
Il calendario degli eventi è ricco e inizia l' 11
marzo alle 10.45 con la presentazione da parte
del presidente dell' Associazione. Tutta la
mattinata viene dedicata alla Lombardia: la
torre Isozaki, i progetti di Borio Mangiarotti
Spa e non poteva mancare quest' anno una
parte dedicata a Expo 2015, in particolare il
tema della rigenerazione urbana e il
Padiglione italiano (Nemesi & Partners). Nel
pomeriggio, si terrà la sessione «The italian
hotel assets: outlook for the next three years»,
con la partecipazione dell' Associazione
italiana Confindustria a l b e r g h i e d i M e l ì a
Hotels International. Il 12 marzo, dopo l' Italian
Summit (vedi articolo a lato), Ance organizza l'
Italian lunch, a cui fa seguito il pomeriggio di
presentazione di altri progetti alla presenza del
viceministro allo Sviluppo economico Carlo
Calenda.
L' 11 marzo Ance Lombardia presenta un
nuovo servizio per le imprese associate,
finalizzato alla promozione di iniziative del mercato immobiliare di lusso, molto appetibile per gli
investitori internazionali. L' Associazione ha infatti costruito un portafoglio di alto profilo ­ costituito da
immobili residenziali, commerciale/alberghiero, nonché da aree per lo sviluppo di progetti ­ che
rappresenta «un' offerta unica nel panorama nazionale in termini di qualità e valore economico dell'
investimento, creando così un circuito relazionale privilegiato tra le imprese associate e gli investitori
istituzionali nazionali ed internazionali e favorendo la nascita di relazioni di natura economico­
commerciale e canali di vendita sofisticati».
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