RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA SABATO 17 GENNAIO 2009 Rassegna per testata/edizione N° Titolo Testata-Edizione 1 Il Gazzettino Udine 17-01-2009 Il Piccolo Gorizia 17-01-2009 La Provincia spende 12mila euro per portare agli emigrati isontini in Argentina 50mila euro diIlaiuti Piccolo Gorizia 17-01-2009 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Brollo benedice Data Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Tavolo della Provincia Enrico Gherghetta - Licia Morsolin - Provincia di Gorizia - Alessandro Fabbro - Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Roberta Demartin - Nuova viabilita' Monfalcone-Grado Il Piccolo Monfalcone 17-01-2009 Il Piccolo Monfalcone 17-01-2009 Il Piccolo Monfalcone 17-01-2009 Il Piccolo Monfalcone 17-01-2009 La Vita Cattolica 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Messaggero Veneto Gorizia 17-01-2009 Provincia di Gorizia - Centro di ricerca sull'amianto a San Polo Enrico Gherghetta - Licia Morsolin - Provincia di Gorizia - Rabbia, vaccinazioni delle volpi Provincia di Gorizia - Esami ospedalieri, a rilento le prenotazioni in farmacia Provincia di Gorizia - Si' all'energia, no ai tralicci Enrico Gherghetta - Benzina, sette distributori saranno chiusi Provincia di Gorizia - Fascismo antislavo, un libro Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Gaza, incontro pubblico venerdi' in Provincia Marco Marincic - Provincia di Gorizia - Motorizzazione: una nota sull'attivita' Enrico Gherghetta - Ufficio istruzione: scade il bando Provincia di Gorizia - E Gherghetta si rivolge ai residenti Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Fratta, giornata di festa per il patrono Provincia di Gorizia - Chiesto un centro per le patologie legate all'amianto Enrico Gherghetta - Licia Morsolin - Provincia di Gorizia - 17 GEN 2009 Il Gazzettino Udine Provincia pagina 9 I MORIEGUANO In dono al presule un cesto di prodotti della terra. E dopo Fontanini., il presidente Tibaldi segna un altro punto a favore Brollo benedice la crociata di Friuli Rlrale L'arcivescovo ha ascoltato le ragioni del comitato contrario all'elettrodotto Ronchi-Udine Udine Continua la serie di incontri ad alto livello del Comitato per la difesa del Friuli rurale. Dopo !'incontro con l'assessore regionale alla viabilità, Rìccardo Riccardi, con i presidenti della provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, e di Udine, Pietro Fontanini, numerosi componenti del Comitato sono stati ricevuti ieri mattina, dall'arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo. «È stata questa l'occasione per esprimere al presule - informa il presidente del Comitato, Aldevis Tibaldi, unitamente ai sensi della filiale devozione, i motivi per cui un gruppo di persone ha ritenuto necessario costituirsi in Comitato per poter salvaguardare i principi morali, la dignità e la terra avita di quel mondo rurale friulano, oggi più che mai minacciato dal consumismo e da un senso di frustrazione che spinge i Un momento dell'incontro a Udine tra gli esponenti del Comitato e l'Arcivescovo suoi figli a non reagire alla perdita della propria identità. Da qui la mancanza di fiducia e della capacità di resistere all'imposizione di opere devastanti che, in nome di un fittizio progresso, nascondono spesso l'insidia di palesi speculazio- Di». Non è il caso dei membri del Comitato che stanno portando i fatti nei luoghi "dove si puote", dìspostì anche a dar vita a ricorsi giudiziari, in ambito europeo, come avvertito nella recente riunione di Pavia di Udi- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. ne. L'arcivescovo è stato informato dei motivi che vedono contrapposto il Comitato non alla realizzazione dell'elettrodotto Ronchi - Udine Ovest, ma alla sua modalità di costruzione, vale a dire aerea e non in- terrata com'è logico, «un vero ecomostro - lo ha descritto Tibaldi - che svetterà ben più alto dei campanili dei borghi rurali della Bassa friulana, invadendo il territorio e modificandone l'aspetto paesaggistico, condizionando lo sviluppo e le attività dei residenti ed attentando, è ipotizzabile, anche alla loro salute». L'arcivescovo, così come i precedenti interlocutori, «ha manifestato il suo stupore rende noto Tibaldi - per la mancata, al momento, favorevole realizzazione della tanto intuitiva soluzione, anche in conseguenza dell'azione già svolta in prima persona, in occasione dell'elettrodotto della Carnia». Monsignor Brollo, che ha molto gradito i prodotti della terra offertigli e prima della benedizione impartita agli astanti ha aggiunto: «Nessuno meglio degli agricoltori, che danno del tu alla terra, la sanno capire e rispettare, può essere ascoltato» . Taglio medio 17 GEN 2009 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 20 DEDICATO ALLE MALATTTIE DELL’ASBESTO Tavolo della Provincia E proprio mentre scoppiava la questione-eternit al San Giovanni di Dio, si riuniva in Provincia un Tavolo di discussione sull’amianto e le problematiche a esso correlate. Il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, e l’assessore alla politiche sociali, Licia Rita Morsolin, hanno mostrato agli intervenuti una delibera giuntale che impegna la Provincia a sottoporre all’attenzione della Regione la richiesta di istituire a Monfalcone un Centro regionale per le patologie asbesto correlate. Il Centro dovrà essere una struttura in grado di fornire informazioni sui percorsi di salute per i Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. cittadini affetti da patologie legate all’amianto. E non solo. Gli altri servizi erogati dal Centro dovranno essere di prevenzione e diagnosi precoce, di assistenza pre e post operatoria, domiciliare e ospedaliera, e di assistenza psicologica. Il Centro, inoltre, dovrà essere dotato di tutti gli strumenti, tecnologici e umani, per garantire tutti i servizi erogati. Nel corso dell’incontro è emersa anche la necessità di trasformare il Tavolo in una struttura di coordinamento di tutte le realtà che agiscono sul territorio provinciale nel campo delle malattie asbesto correlate. Box 17 GEN 2009 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 21 LA TRASFERTA AD AVELLANEDA La Provincia spende 12mila euro per portare agli emigrati isontini in Argentina 50mila euro di aiuti La missione in Argen- to in modo indipendentina organizzata per ce- te a coprire le spese dei lebrare il 130˚ anniver- propri rappresentanti; sario dalla fondazione poi, la moglie del considella comunità di Avel- gliere della Lega Nord laneda de Santa Fe e Morandini non è sulla per portare ai discen- nota spese della stessa denti degli emigranti Provincia. Ciò detto, isontini il contributo da per la Provincia il tota50 mila euro stanziato le segna 11 mila 74 eudalla Provincia per rea- ro. A incidere sul conlizzare opere d’irriga- teggio è in particolare zione, costerà circa 2 la voce trasporti. Divisi mila 750 euper quattro ro per ciagli 8 mila 74 scun parteeuro rivelacipante. Alno che il vol’indomani lo è costato della noti2 mila 18 euzia della ro a testa. I partenza rimanenti 3 per il Sudamila euro merica di sono destiuna deleganati al sogzione di 16 giorno: ma persone non è detto composta che vengada esponenno spesi tutti della Re- Roberta Demartin ti. A confergione, della mare i nuProvincia, del Comune meri è il consigliere redi Gorizia, dell’Ersa, gionale Gaetano Valendel Consorzio di Bonifi- ti. L’ex sindaco aveva ca della Bassa friulana, previsto un conto da del convitto nazionale 2500 euro. «Aveva previPaolo Diacono di Civi- sto» perché alla fine ha dale e dell’ente Friuli preferito non partire. nel Mondo c’è stato chi «Anche se ogni consiha chiesto il conto delle gliere ha a disposizione spese. un budget per le attiviLa prima a risponde- tà fuori regione, non sore è stata la Provincia no uno che va in giro vodi Gorizia. Oltre a forni- lentieri - spiega -. La Rere i dettagli della tra- gione ha dei fondi per i sferta in cui sono coin- corregionali all’estero e volti la vicepresidente per questo dovevamo Roberta Demartin, il partire io e Brandolin. presidente del Consi- Io da sindaco avevo avglio provinciale Ales- viato il gemellaggio con sandro Fabbro e i consi- Avellaneda, lui lo aveva glieri Marco Jarz (per la siglato come presidente maggioranza) e Carlo della Provincia e in più Morandini (per l’opposi- è presidente della I zione), gli uffici dell’en- commissione finanze. te presieduto da Enrico Per quanto mi riguarda Gherghetta hanno forni- quando la cosa si è alto anche due precisazio- largata, ho preferito rini. Per prima cosa, ogni manere qui». istituzione ha provveduStefano Bizzi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 17 GEN 2009 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 20 NUOVA VIABILITÀ, IL VIA IN MARZO Il cantiere che ”avvicina” Monfalcone a Grado MONFALCONE La riorganizzazione e il potenziamento dell’asse di via Grado-via dei Cipressi prenderanno il via all’inizio di marzo per durare un anno e mezzo. L’impresa aggiudicataria dei lavori da 3,433 milioni di euro (ma il costo complessivo dell'opera è di 5), il Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, ha ristretto i tempi di realizzazione di 40 giorni. Si prevede che, dopo la fase di allestimento del cantiere, l’intervento parta dalla zona della rotatoria della Marcelliana. A pagina 20 Apertura 17 GEN 2009 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 20 Nuova viabilità Monfalcone-Grado, da marzo cantieri aperti e deviazioni Il primo intervento riguarderà la rotatoria della Marcelliana La riorganizzazione e il potenziamento dell’asse di via Grado-via dei Cipressi prenderanno il via all’inizio di marzo per durare un anno e mezzo. L’impresa aggiudicataria dei lavori da 3,433 milioni di euro (ma il costo complessivo dell'opera è di 5), il Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, ha ristretto i tempi di realizzazione di 40 giorni. Il cronoprogramma dell’opera, che potrebbe subire alcuni ritocchi, prevede comunque che, dopo la fase di allestimento del cantiere, l’intervento parta dalla zona della rotatoria della Marcelliana. È previsto un allargamento, fuori sede di un tratto di strada a NordOvest dell’attuale incrocio, che sarà modificato ampliando la rotatoria e migliorando le immissioni delle vie che vi convergono. In questo caso non ci saranno modifiche alla viabilità, come non avverrà invece nella fase successiva. I lavori proseguiranno con l’allargamento verso Sud dell’attuale sede stradale di via Grado, compresa tra largo della Marcelliana e via Nuova Bagni. Questa fase dovrebbe durare 60 giorni e comprenderà anche la costruzione della pista ciclabile, richiedendo però che il traffico lungo via Grado in direzione di Monfalcone sia de- La rotatoria della Marcelliana viato lungo via Bagni nuova e poi via Bagni vecchia in direzione della Marcelliana. La sistemazione della parte nord della corsia in direzione di Grado, mediante fresatura e ripavimentazione, dovrebbe richiedere 35 giorni e lo spostamento del traffico in direzione di Bistrigna nella corsia già risistemata, mentre quello in direzione di Monfalcone resterà deviato su via Bagni nuova. La fase 4 dell’intervento è costituita dal completamento dell’isola centrale della nuova rotatoria prevista all’incrocio tra via Grado e via Nuova Bagni. Una volta ultimato questo intervento, che dovrebbe essere realizzato in 10 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. giorni, la viabilità lungo via Grado riprenderà in modo normale. I lavori sposteranno poi in via dei Cipressi, di cui si procederà all’ampliamento nell’arco di 70 giorni, senza che però vi siano deviazioni del traffico. Quando si procederà alla demolizione dell'attuale marciapiede sul lato del parco della Rimembranza, il traffico lungo via dei Cipressi potrà scorrere solo verso Grado, mentre in direzione del centro città dovrà utilizzare percorsi alternativi all’interno di Panzano o o via Aulo Manlio. Lo stesso dovrà avvenire anche quando i lavori si sposteranno sull’altra carreggiata di via dei Cipressi. La parte dell’intervento che interesserà via Cosulich e viale Cosulich, il cui incrocio sarà pure sostituito da una rotatoria, non dovrebbe invece creare modificazioni alla circolazione. Stando al cronoprogramma, l’impresa, che si appoggerà alla sua consorziata locale Ici Coop di Ronchi dei Legionari, procederà poi al completamento dell'isola centrale della rotatoria della Marcelliana e alla stesura del manto finale. L’obiettivo dell’opera, finanziata in toto dalla Regione, è quello di mettere in sicurezza le diverse tipologie di traffico che transitano lungo un as- se fondamentale della viabilità cittadina, da quello pesante a quello pedonale, oltre che l’accesso alla scuola primaria Sauro da via dei Cipressi, e di rendere più fluido lo scorrimento. Il progetto esecutivo-definitivo prevede appunto l’allargamento e la rettifica della sede stradale dell’ex strada provinciale 19, al momento priva di banchine e marciapiedi. Il progetto comprende la revisione della rotatoria della Marcelliana e la creazione di una nuova rotatoria all’incrocio tra via Grado e via Bagni Nuova. L’intero tratto dell’ex provinciale 19 sarà dotata di marciapiede su un lato e sull’altro di una pista ciclopedonale larga 3 metri. L’altra parte del progetto, altrettanto fondamentale, riguarda il riassetto della viabilità compresa tra l'incrocio di viale Cosulich e via dei Cipressi e largo della Marcelliana. L’incrocio di viale Cosulich e via dei Cipressi sarà sostituito da una rotatoria, mentre quella della Marcelliana sarà a 5 braccia. La Provincia ha intanto approvato il progetto preliminare della prosecuzione dell’intervento, dall’incrocio di via Grado con via Bagni nuova all’innesto della bretella proveniente dalla rotatoria dell’aeroporto di Ronchi. Anche il trat- Apertura 17 GEN 2009 Il Piccolo Monfalcone Cronaca Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 20 Apertura 17 GEN 2009 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 21 «MONFALCONE LA CITTÀ PIÙ COLPITA» Pressing sulla Regione «A San Polo il centro di ricerca sull’amianto» Dopo l’ultima vittima, l’ex cestista Papais si intensifica l’iniziativa delle istituzioni locali MONFALCONE La Provincia, il Comune di Monfalcone, l'Associazione esposti amianto e i sindacati torneranno a chiedere alla Regione, già nei prossimi giorni, di fare in modo che l’ospedale di San Polo diventi la sede di un Centro di riferimento regionale per le malattie asbestocorrelate. Una necessità urgente Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. che viene espressa dopo la morte, avvenuta mercoledì sera, dell’ex cestista Tristano Papais, ennesima vittima dell’amianto in città. L’azione è nata un anno fa dall’esigenza di diagnosi e cura sempre più efficace da parte di un territorio pesantemente colpito dall’uso massiccio dell’amianto. Apertura Il Piccolo Monfalcone Cronaca 17 GEN 2009 pagina 21 APPELLOALLA REGIONE DI ISTITUZIONI ED ESPOSTI «Centro di ricerca sull’amianto a San Polo» L’ex cestista Tristano Papais l’ultima vittima. La Provincia accelera l’iter La Provincia, il Comune di Monfalcone, l'Associazione esposti amianto e i sindacati torneranno a chiedere alla Regione, già nei prossimi giorni, di fare in modo che l’ospedale di San Polo diventi la sede di un Centro di riferimento regionale per le malattie asbestocorrelate. Una necessità urgente che viene espressa dopo la morte, avvenuta mercoledì sera, dell’ex cestista Tristano Papais, ennesima vittima dell’amianto in città. L’azione nata un anno fa dall’esigenza di diagnosi e cura sempre più efficace da parte di un territorio pesantemente colpito dall’uso massiccio dell’amianto, come gli ultimi decessi per mesotelioma della pleura dimostrano, ma anche dalle competenze cresciute proprio per questo motivo nella stessa area, è stata rilanciata ieri dal tavolo promosso dall’assessore provinciale alle Politiche sociali Licia Morsolin, che già tra 2007 e inizio 2008 aveva tirato le fila del progetto. A parteciparvi sono stati gli assessori comunali alla Salute Cristiana Morsolin e all’Ambiente Paolo Frittitta, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e di Fim, Fiom e Uilm, l’Associazione esposti amianto e i ca- Tristano Papais Una manifestazione dell’Associazione esposti amianto pigruppo consiliari di Monfalcone del Pd Barbara Zilli, di Rifondazione comunista Emiliano Zotti e del Partito socialista Giacomo Panariello. L’incontro è stato aperto inoltre dal saluto del presidente della Provincia Enrico Gherghetta, che ha annunciato l’approvazione da parte della sua giun- ta della delibera di indirizzo per la costituzione di parte civile dell'ente nei maxi-processi per le morti d’amianto che dovessero aprirsi nel corso dell’anno. «All’assessore regionale alla Salute Vladimiro Kosic avevamo già ripresentato il progetto del Centro per le malattie asbestocorrelate - spiega Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. l’assessore provinciale Licia Morsolin -, senza però ottenere finora una risposta. Abbiamo quindi ritenuto necessario avviare delle azioni utili a rilanciare l’iniziativa». La prima sarà messa in campo già la prossima settimana proprio dall'assessore provinciale, che tornerà a chiedere in modo formale Apertura 17 GEN 2009 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 21 un nuovo incontro con l’ospedale di Monfalcone. l'assessore regionale, in- «Intanto abbiamo chiesto viando inoltre all’assesso- e vogliamo dall’Ass tutti i rato alla Salute l’esito del dati disponibili su esposti tavolo riunito ieri nella all’amianto, decessi, incisede della Provincia a Go- denza delle patologie corrizia. Dall'incontro di ieri relate all’amianto - dice è emersa però anche la Licia Morsolin -. Rimane poi il nodo volontà e la del potennecessità ziamento di mettere dell’Unità in rete le operativa esperienze per la pree le attività Chiesti all’Ass venzione svolte in tutti i dati negli amrapporto albienti di lala questiodisponibili voro delne amianto l’Ass, quelnell’area su ammalati lo dell’opeisontina. e decessi ratività del«Grazie all’Inail e anl’impegno che del ladi molti il to giudiziaproblema rio di quedell’amianto è ormai entrato nella sta dolorosissima vicencoscienza del territorio - da. Insomma, vogliamo afferma Licia Morsolin -, usare il tavolo nato per ma c’è ancora l’esigenza sollecitare la realizzaziodi incidere in modo più ne del Centro di rifericoncreto. Finora non sia- mento anche su altri fronmo riusciti a creare quel- ti». Nell’incontro si è parla rete che invece esiste lato anche della bonifica in una realtà come Casale e dello smaltimento del Monferrato». Un primo minerale killer, ancora passo in questo senso è presente sul territorio, cocomunque rappresentato me la vicenda del paladalla decisione del tavolo sport proprio di Monfalcoconvocato dalla Provincia ne ben rappresenta. La di elaborare e mettere in Provincia riconferma per atto, se possibile, una il 2009 i contributi a favopiattaforma rivendicativa re dei privati per l’elimiche va oltre la nascita del nazione dell’amianto (paCentro per le malattie ri al 50% della spesa). (la. asbestocorrelate nel- bl.) MORSOLIN Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 17 GEN 2009 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 21 DA SABATO 24 GENNAIO Rabbia, vaccinazioni delle volpi Sabato 24 gennaio avranno inizio in provincia di Gorizia le vaccinazioni orale delle volpi contro la rabbia silvestre, che termineranno il giorno successivo. L’intervento, predisposto dalla Regione tramite il suo servizio di sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria, interesserà tutta la provincia dove verranno deposte sul terreno circa 4700 esche vaccinali. Oltre alla provincia di Gorizia, il piano di vaccinazione orale delle volpi interessa anche la provincia di Trieste e parte di quello delle Ass «Alto Friuli» e «Medio Friuli», secondo il calendario di intervento stabilito dall’Autorità sanitaria. Il piano di vaccinazione, predisposto e attuato in collaborazione tra l’Ass, tramite i Servizi veterinario e di igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione, e l’Ispettorato ripartimentale delle foreste, la Provincia e i Distretti venatori, verrà effettuato anche in questa occasione con la partecipazione dei cacciatori delle riserve di caccia provinciali. Questo innovativo intervento di profilassi vaccinale, che integra le misure tradizionali di controllo della rabbia, assicura in particolare i seguenti obiettivi: prevenire e controllare la diffusione dei focolai di rabbia sul territorio mediante l’immu- nizzazione attiva del principale vettore dell’infezione rappresentato dalla volpe rossa europea; salvaguardare la sopravvivenza e la consistenza della popolazione volpina; tutelare l’equilibrio dell’ecosistema naturale. La vaccinazione orale delle volpi contro la rabbia è necessaria quale metodo di profilassi indiretta per pervenire all’eradicazione della malattia in caso di sua riemergenza (come avvenuto in regione nell’ottobre scorso) in un territorio da cui era stata estinta (a partire dal dicembre 1995). Il vaccino è pressoché innocuo per gli animali domestici e per quelli selvatici. Trattandosi di vaccino vivo attenuato è comunque opportuno che le esche non vengano maneggiate dalle persone. In caso di ritrovamento delle esche sul terreno, queste, con forma di parallelepipedo di colore scuro e con forte odore di pesce, non dovranno essere né toccate né, tantomeno, rimosse. Un esemplare di volpe Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto Il Piccolo Monfalcone Cronaca 17 GEN 2009 pagina 22 SERVE PIÙ PUBBLICITÀ Non si può dire che ci sia stato il vero boom. Ma il servizio di prenotazione tramite le farmacie, attivato alla fine del 2008, continuerà comunque anche per il 2009, e sarà maggiormente pubblicizzato e magari anche ampliato. Lo assicura il Comune, che assieme all'Azienda sanitaria ha messo in piedi l'attività grazie anche all'intervento della Provincia di Gorizia, che ha fornito il supporto finanziario. Finora, come detto, i numeri non sono alti. La farmacia Comunale 1 ha visto 20 prenotazioni e 6 richieste che non è stato possibile soddisfare, mentre la farmacia Comunale 2 ne ha viste 52 effettuate e altre 31 che non è stato possi- Esami ospedalieri, a rilento le prenotazioni in farmacia bile portare a termine (visto che le strutture non effettuano tutte le prenotazioni, ma solo quelle previste e indicate da un’apposita conven- Pochi cittadini si rivolgono al servizio partito alla fine del 2008 grazie alla Provincia zione). «Sicuramente il servizio continuerà – spiega l'assessore ai Servizi sociali, Cristiana Morsolin – visto che è appena partito e quindi l'utenza de- ve ancora assimilarlo, capire quali siano gli esami fattibili e quali no. Per cui provvederemo a far pubblicizzare l’iniziativa perchè il servizio ha una sua indubbia importanza e utilità». Nelle farmacie comunali sono stati affissi dei cartelli dove gli utenti potranno trovare le indicazioni di tutti gli esami prenotabili. Si tratta, in linea di massima, di tutti gli esami, tranne alcune tipologie più complicate (che devono comunque essere effettuate tramite il Cup). Comunque la lista è in continua espansione mano a mano che l'Azienda sanitaria provvede a inserirvi nuove tipologie. Come si sa, il progetto è stato sostenuto dalla Provincia di Gorizia, che ha anche stanziato un apposito finanziamento. L'ente aveva deciso di attivarsi in tal senso dopo aver notato gli affollamenti al Cup dell’ospedale legati al ponte di alcune festività. Ecco perché, su proposta della consigliera del Partito democratico Barbara Zilli era stata avanzata la proposta di portare il Centro unificato di prenotazione nelle farmacie della città. Un esperimento, questo, già realizzato e ormai da tempo condotto in provincia di Trieste. Quello che era mancato, però, era il riscontro da parte di Federfarma, e il progetto, nella sua veste originaria, non era potuto partire. Ci si era allora orientati verso una modifica parziale dell'idea iniziale, limitata alle farmacie comunali: due di Gorizia, due di Monfalcone e una a Grado. Il servizio, come si intuisce, è destinato soprattutto ad anziani e utenti con difficoltà motorie, senza naturalmente escludere gli altri. Per questo si sarebbe voluto attivarlo soprattutto nelle farmacie dei piccoli paesi, che sono collegati a Monfalcone da mezzi pubblici con qualche difficoltà per gli anziani senza auto. (e. o.) Una delle due farmacie dove è possibile la prenotazione Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio basso 17 GEN 2009 La Vita Cattolica Basso Friuli pagina 23 REGIONE E PROVINCIA DICONO NO ALL’ELETTRODOTTO DESTINATO AD ATTRAVERSARE LA PIANURA FRIULANA. AL VAGLIO LA PROPOSTA DI TRACCIATO INTERRATO Sì all’energia, no ai tralicci T Il progetto di Terna interessa 32 comuni, in particolare i territori di Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine, Mortegliano e San Vito al Torre. Il portavoce del Comitato per il Friuli rurale, Tibaldi: «No alle compensazioni. Siano creati diritti di pedaggio e il ricavato venga devoluto ai territori marginali» RALICCI ALTI 50-60 metri, una doppia terna da 380kV che sorvola borghi, aziende agricole e aree commerciali, con i ben noti rischi per l’ambiente e la salute e, per contro, dati ancora poco chiari in termini di effettivo fabbisogno energetico della regione. Non piace il progetto dell’elettrodotto Redipuglia-Udine ovest della Terna (la società responsabile del dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete italiana) destinato ad attraversare il Friuli collegando Ronchi dei Legionari a Udine sud (Colloredo di Prato). È stato bocciato dal Comitato per la difesa del Friuli rurale e dai quattro sindaci comunali (su 32) che non hanno sottoscritto l’accordo preliminare per il passaggio della linea proposto da Terna (Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Mortegliano e San Vito al Torre, circa il 30% dell’area attraversata dall’elettrodotto). Ma questo già si sapeva. La novità è che il progetto non piace nemmeno a Regione e Provincia. Pochi giorni prima di Natale, il ministero dello Sviluppo economico ha inviato ai Comuni interessati la comunicazione di avvio di procedimento ministeriale per la realizzazione dell’opera. «Tutto è già deciso», era stata la prima reazione. «La specialità del Friuli-Venezia Giulia è stata scavalcata», aveva osservato in una nota il portavoce del Comitato per la difesa del Friuli rurale, Aldevis Tibaldi. In realtà, non è ancora detta l’ultima parola: le amministrazioni locali, infatti, saranno interpellate in sede di Conferenza dei servizi, che potrebbe essere convocata a breve. Da qui l’esigenza di muoversi con rapidità per suggerire una soluzione alternativa. La proposta c’è già: una linea elettrica interrata, ai bordi della A4, lungo il tratto Redipuglia-Palmanova-Udine. Una proposta in cui è radicata anche una forte componente etica; ecco perché il comitato ha espresso l’intenzione di incontrare l’Arcivescovo. «A mons. Brollo spiegheremo che intendiamo far sì che siano evitate compensazioni economiche ai singoli o alle amministrazioni interessate dall’opera – spiega Tibaldi –. Proporremo, al contrario, la creazione di un diritto di pedaggio, una sorta di “canone di affitto”, come accade già in Val Camonica, da devolvere alla socialità, all’università, ai territori marginali, alle popolazioni deboli. Perché una grande opera deve unire, non dividere la gente». «Non siamo contrari all’elettrodotto in sé stesso – ha proseguito Tibaldi –, a patto che sia interrato e purché porti al soddisfacimento dei fabbisogni energetici delle realtà industriali regionali, piuttosto che a un utilizzo rivolto ad utenze extraregionali». L’idea piace sia all’assessore regionale alla Mobilità ed energia, Riccardo Riccardi, che al presidente di Palazzo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Belgrado, Pietro Fontanini, incontrati nei giorni scorsi dai rappresentanti del comitato e delle amministrazioni comunali. Riccardi, pur precisando che «la procedura di autorizzazione per l’elettrodotto fa capo allo Stato, e non alla Regione, che sarà chiamata invece ad esprimere un parere motivato solo al termine della Conferenza dei servizi», si è sbottonato assicurando che chiederà alla società Terna di rispondere sui motivi per i quali la linea dovrebbe correre su tracciato aereo, anziché interrato. Inoltre, ha affermato di giudicare «fondate» le preoccupazioni dei sindaci e ha proposto di «individuare un professionista da affiancare ai Comuni nella valutazione del progetto». Il presidente della Provincia, Fontanini, dal canto suo, si è schierato in modo ancora più deciso. «Questo progetto va rivisto – ha dichiarato –. Assieme al presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta (che ha già garantito il suo appoggio, ndr.) faremo sentire la voce delle due Province». Questo, ha proseguito Fontanini, «per ricercare, nello spirito di Agenda 21, una soluzione alternativa, valutando seriamente l’ipotesi di realizzare una linea elettrica interrata». Resta, nel frattempo, ancora da determinare l’effettiva necessità dell’opera per il territorio regionale. Secondo i «numeri» riferiti da Terna, relativi al 2006 (gli ultimi disponibili) il FriuliVenezia Giulia avrebbe un deficit energetico del 4,3%. In Campania si arriva all’80,2%. VALENTINA ZANELLA Taglio alto 17 GEN 2009 SUMMIT IN COMUNE Messaggero Veneto Gorizia Cronaca Le proposte di Traini: eliminare le “pompe” che erogano meno carburante rispetto alla media pagina 3 Si libererebbero 4 milioni di litri di benzina dando così ossigeno ai gestori “sopravvissuti” Benzina, sette distributori saranno chiusi Su un totale di 15, in base alla legge regionale. Meno di tre mesi per decidere Il numero di pompe di benzina a Gorizia, per effetto della legge regionale nº 14 del 2008, dovrebbe essere ridotto da 15 a 8. Lostabilirà però il Piano comunale carburanti, che dovrà essere stilato entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, varata il 5 dicembre scorso. I tempi sono stretti e la preoccupazione dei benzinai è palpabile. Ieri mattina una delegazione di gestori di distributori, capitanata da Pio Traini, ha incontrato il sindaco di Gorizia Ettore Romoli per fare il punto della situazione. Il primo cittadino del capoluogo isontino ha sottolineato che 120 giorni di tempo sono pochi, viste le lungaggini burocratiche alle quali è sottoposta l’attività amministrativa,ehaconcordato di vagliare le proposte della Figisc (Federazione gestoriimpiantistradalicarburanti). Fra 15 giorni le parti si riaggiorneranno. Traini ha suggerito di eliminare le pompe di benzina di sicura dismissione da parte delle società petrolifere (secondo irumourscoltiincittàsarebberotre),gliimpiantiincompatibiliconleattualidisposizionivigentiequellicheeroganopochilitridibenzinarispetto alla media. Anche in questo caso a Gorizia sarebbero tre. «Si tratta di distributori situati in prossimità d’incroci, che hanno accessi e uscite disagevoli e pericolosi – ha puntualizzato Traini-.Sarebberodovutiessere chiusi da tempo, invece sono ancora aperti». Intalmodosilibererebbero quattro milioni di litri di benzina (quelli erogati dagli impiantichiusi),cherappresenterebbero una boccata d’ossigeno per i gestori sopravvissuti.Sipotrebberoincrementare i profitti, in conseguenzadelmaggiornumero di litri erogati. I benzinai dellaprovinciadiGorizia,infatti,annaspanoinunasituazione di difficoltà; Traini ha affermato che sierogano appena 600 mila litri all’anno, contro una media ponderata europea di due milioni e mezzodilitri.Partiràlaprossima settimana, inoltre, una Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. petizione popolare in difesa dello sconto di prezzo sui carburanti che la Commissione europea intenderebbe cancellare (la cosiddetta benzina regionale). Trainihasottolineatoche ogni giorno, per via della concorrenzaslovena,idistributori di benzina nostrani pèrdono un utile di 60 mila euro. In tutti i distributori si potràfirmareperrenderelo sconto sui carburanti efficace e competitivo nelle aree della regione dove è più forte la concorrenza slovena, per difendere il potere d’acquistodeicittadiniel’economia di tutta la regione e per il diritto dei cittadini del Friuli Venezia Giulia a esprimerelapropriaopinione nei confronti di Bruxelles e Roma. LaFigiscauspicachel’ente regionale si faccia carico della questione. Ilaria Purassanta Apertura 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 L’INTERVENTO «Potevamo avere ancora la Zf per 2 anni» A un anno dalla perdita della zona franca, si apprende che è a rischio pure la benzina regionale, oggettodiunaprocedurad’infrazioneda parte della Comunità europea. Essendo interessato alla cosa anche per motivi professionali, apprendo che, qualora anche la Comunità europea non accettasse le controdeduzioni fornite dal governo e dalla Regione, fra ricorsi e giudizi, fino ad arrivare al giudizioinappellabiledellaCortedigiustiziaeuropeapasserebberoalmenodueanni.Alloramichiedo e chiedo alle forze politiche, economiche e sindacali chegovernavano lo Stato e la regione: non si sarebbe potuto fare ciò anche con la zona franca? Due anni di carburante e gas agevolati avrebbero significato milioni di euro per Gorizia e migliaia di euro nelle tasche di ogni goriziano. Forse è la strada che, molto saggiamente, sta percorrendo la Valle d’Aosta, che per il secondo anno, pur essendo nellastessasituazione diGorizia,staerogando carburantedizonafrancaalfinediarrivarealmomen- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. to dello stop con un’alternativa pronta di uguale valore economico per le tasche dei suoi cittadini e delle sue imprese (probabilmente sconti sull’energia elettrica). Inoltre, credo meritino spiegazioni anche le affermazioni di chi diceva che non ci sarebbero state perdite di posti di lavoro: è sotto gli occhi di tutti la situazione dei dipendenti, anzi, ex dipendenti,dibenzinaietrasportatori,pernonparlaredelcalodeimezzidelleaziendediautotrasporto, che preferiscono delocalizzare o terziarizzare il lavoro. Senza contare il danno a tutta l’economia goriziana, i cui risultati stanno appena cominciando a farsi sentire. Inutile poi ricordare che a tutti noi cittadini è stato fatto passare il sacrificio della zona franca come un mezzo necessario per blindare la benzina regionale. Evidentemente, stando alla procedura d’infrazione della Comunità europea, o ciò non era vero o qualcuno l’ha blindata male. Tanto alla fine paga sempre il cittadino. Diego Falzari Apertura 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 Fascismo “antislavo”, un libro Lo ha scritto Bartolini ed è stato presentato ieri in Provincia Èstatopresentatoieripomeriggio, nella sala consiliare della Provincia, “Fascismo antislavo. Il tentativo di bonifica etnica al confine nord orientale”, libro scrittodalricercatoreStefano Bartolini dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Pistoia. Si tratta di un saggio che si propone di analizzare la «complessa vicenda» della violenta persecuzione antislava attuata dal regime fascista. Una storia quasi sconosciuta alla gran parte degli italiani. Un lavoro che cerca d’illustrare la peculiarità antislava del fascismo tout court e di quello “di confine” in particolare. Unvolumechecercadimettere in luce l’antislavismo come parte integrante della generale ideologia fascista. StefanoBartolinihaspiegato al folto pubblico presente – fra cui il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, che ha portato il saluto della giunta da lui guidata – che la persecuzionedisloveniecroatipuòapparire come la premessa che guida quanto sarebbe Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. avvenuto dopo l’invasione dellaJugoslavia,neicuiterritori si dispiegò un’azione che può essere letta come una sua estensione estremizzata. Nel suo saggio Bartolini tentadivedereilruolosvolto dalle idee di nazione italiana, di razza italiana, di civiltà italiana nel guidare la snazionalizzazione slava. Inoltre, cerca di descrivere l’immagine dei popoli slavicircolantenel Ventennio e di rintracciare un modello di razzismo italiano autonomo nell’atteggiamento tenuto verso queste Pubblico alla presentazione popolazioni, traendone spunti comparativi con le politicheversol’altraminoranza importante, i tedeschi, e con quelle verso i piùnotidestinataridelleattenzioni del razzismo fascista, africani ed ebrei. Taglio basso 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 IL CONFLITTO Gaza, incontro pubblico venerdì in Provincia Un dibattito pubblico per riflettereeconfrontarsisulconflittotraisraeliani e palestinesi. È quanto si propone l’assessorato alla Pace della Provincia di Gorizia con l’incontro in programma venerdì 23 gennaio nella sala consiliare di corso Italia 55. La drammatica situazione che interessa oggi la Striscia di Gaza, ultima tappa dell’ormai pluridecennaleconflittoisraelo-palestinese,coinvolge tutti coloro che hanno a cuore soprattutto, come per ogni conflitto armato, le sorti di persone inermi e le tante vittime, in particolare bambini,costretteasubireimpotenti.Ecco perché l’assessorato provinciale alla pace, guidato da Marko Marincic, avverte la necessità di richiamare l’attenzione di tutti su tale tematica con l’incontro di venerdì. Il dibattito è organizzato dalla Provincia, con la collaborazione della Comunità Arcobaleno di Gorizia, l’associazione Tenda per la pace e i diritti di Staranzano, il Comune di Medea, il Coordinamento regionale enti locali per la pace e i diritti umani e il Centro interdipartimentale di ricerca sulla pace Irene, Università di Udine, Università di Trieste. Di seguito il programma dell’incontro: alle 17 il saluto delle autorità; alle 17.15 la proiezione del filmdocumentario Feed the peace di TizianoNovellieSilviaGiulietti,vincitore dell’edizione 2007 del festival “Un film per la pace” di Medea. Interverranno in qualità di relatori: Giulia Caccamo, docente di Storiadellerelazioniinternazionali all’Università degli studi di Trieste;Fulvio Salimbeni,direttoredel Centro interdipartimentale di ricercasullapace Ireneall’Università di Udine; Maurizio Scaini, docentediFondamentigeograficidellerelazioniinternazionaliediGeografia economica all’Università di Trieste. Seguirà un dibattito aperto ai partecipanti, moderato da Andrea Bellavite, consigliere del Comune di Gorizia. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio basso 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Motorizzazione: una nota sull’attività Le quattro Motorizzazioni civili della regione continuerannoaespletaretuttelepratiche inerenti alle autorizzazioni ai servizi di trasporto di mercipericolose,nociveeinquinanti. Lo fa sapere in una nota l’assessore regionale Riccardo Riccardi, dopo aver ricevuto rassicurazioni intalsensodalministerodelle infrastrutture e dei trasporti. Una rassicurazione molto attesa sia dalle Motorizzazioni civili, sia dalla diverse categorie interessate. La questione era stata sollevata anche dal presidente di turno dell’Upi Fvg, Enrico Gherghetta.Questi,infatti,at- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. traverso una lettera inviata lo scorso 23 dicembre all’assessoreRiccardi,avevasottolineato il fatto che, all’atto delle consegne tra ministero e regione le deleghe che dovevano fare capo alle Motorizzazionicivilinoneranostatespecificateunaseriediattività, tra cui quelle relative al trasporto merci pericolose. Nella sua lettera, Gherghetta chiedeva un intervento del governo regionale nei confronti del ministero per ottenere entro pochi giorni un atto che autorizzasse le Motorizzazioniciviliregionali a continuare a svolgere quelle attività. Taglio basso 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 IN PROVINCIA Ufficio istruzione: scade il bando Il prossimo 19 gennaio scadrà il bando per l’affidamento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la Provincia di Gorizia. L’incarico fa partedi unprogetto specificorelativoall’attivitàdiconsulenza per la gestione e la promozione di iniziative di carattere educativo promosse dall’Ufficio istruzione. Ladomandadiammissione alla selezione, redatta in lingua italiana e in carta libera, dovrà pervenire alla Provincia di Gorizia, corso Italia55–34170Gorizia,corredatadella documentazione richiesta, tramite posta raccomandata oppure all’Ufficio di protocollo. Permaggioriinformazioni visitare il sito della Provincia(www.provincia.gorizia.it), nella sezione bandi. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Box 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 7 E Gherghetta si rivolge ai residenti: «Non c’è alcun rischio ambientale» Il presidente della Provincia: il comitato ha preoccupazioni infondate CORMONS. «Sono disponibile ad incontrare il Comitato di cittadini di Brazzano per dareognichiarimentosullavicenda e fugare ogni preoccupazioneriguardo ad eventualirischi ambientali relativi alla messa insicurezzadelladiscaricaper inerti in località Cave»: così il presidentedellaProvincia,Enrico Gherghetta,tende la mano ai brazzanesi sul piede di guerra, specificando tuttavia che l’ente provinciale «ha fatto un ottimo lavoro» ed anzi, ha fatto anche più del dovuto. «Le osservazioni tecniche sono bene accette, i pregiudizi invece no - ha proseguitoGherghetta -, siamo riusciti a porre dei paletti precisi e chiari, grazie anche alla collaborazione dell’imprenditore privato che gestirà il sito. Erano previsti 55 codiciautorizzatidirifiuti,l’impresa avrebbe potuto ottenerne36esenzailpianodiadeguamento e invece abbiamo ridottoletipologiea31.Abbiamoeliminato tutti i codici che anche minimamente avrebbero potutosfuggire ai nostri serrati controlli, come i fanghi da dragaggi e qualsiasi tipologia presentasseanchelapiùpiccolaambiguità. In secondo luogo, non ci Il presidente della Provincia è disposto a incontrare il comitato di cittadini di Brazzano per fugare ogni dubbio sulla discarica Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. sarà alcun ampliamento della discarica perché gli undicimila metri cubi di terreno che saranno scavati per smussare la scarpata saranno rimessi dentro.Interzoluogo,ognisettimana sarà effettuata una verifica dei materiali conferiti nel sito, origine e provenienza compresi:i risultati saranno diffusi via internet,nellamassimatrasparenza, cosicchè da casa propria ogni cittadino potrà verificare». Gherghettaha,inoltre,precisato che il parere favorevole al piano di messa in sicurezza è un atto dovuto; che viviamo in uno stato di diritto e che l’ente provinciale ha posto in essere tutte le garanzie di tutela dell’ambienteedellasalutedeicittadini. «É ingiusto dire che abbiamoforzatolamano.Cisonoleggidarispettare.Noncipotevamo certamente opporre all’adeguamentonormativodella discarica - ha proseguito Gherghetta -, stiamo parlando di rifiuti inerti. La fobia circa la denominazione caratteriz- «Abbiamo posto paletti precisi con controlli ferrei» zatièdeltuttoinfondata.Significa semplicemente definire le caratteristiche delle tipologie di rifiuti. Se c’è una preoccupazione sincera sono disposto a venire a Brazzano con un pool di esperti che darà rassicurazioni ai cittadini codice per codice. Non possiamo essere un giorno i primi della classe perché chiudiamo Pecol dei Lupi ed esentiamo dalla Tarsu i borgnanesi e il giorno dopo i cattivi di turno. Mi parecheilComitatodiBrazzano stia gridando al lupo al lupo per niente. Ci vuole senso di responsabilità». (i.p.) Taglio medio 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 8 Romans. Anche l’appuntamento di quest’anno è stato seguito con particolare interesse da pubblico, autorità e fedeli Fratta, giornata di festa per il patrono Momento caratterizzato da una messa e da un concerto nella chiesa di Santo Stefano ROMANS. La comunità di Frattaharecentementecelebrato il suo patrono: Santo Stefano Protomartire. Una giornatadifestacaratterizzata da due momenti diversi: la mattina, nella chiesa parrocchiale, dedicata proprio a Santo Stefano, è stata officiata dal parroco, don Nino Carletti, la messa e, al termine della funzione religiosa, i fedeli, le autorità civili e religiose si sono incontrati per un momento conviviale. Nel pomeriggio, sempre in chiesa, ha avuto luogo il concerto di Natale organizzato dal Circolo Acli Mario Fain, dal gruppo di ricerca I Scussons, dal Comunee dalla parrocchia di Romans d’Isonzo, dalla Provincia di Gorizia, dalBancodicreditocooperativo di Villesse e dalla Cassa di risparmio di Gorizia. Un appuntamento che si ripete ormai da diversi anni nell’ambito di questa ricorrenza e che è sempre molto atteso e seguito con grande interesse dai fedeli e dal pubblico. Èstatocosìancheperl’edi- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. zione di quest’anno. Si sono esibiti i tenori Gianpaolo Lescovelli e Dax Velenich, accompagnatiall’organodaElisa Frausin, che hanno presentatounrepertoriodimusica sacra, della tradizione popolare e gospel con brani di Schubert, Mozart, Haendel, Franck, Puccini, Brahms, Berlin e Wade. L’esecuzione e l’interpretazione dei brani è stata perfetta e il pubblico alterminedelconcertohatributatoai musicisti scroscianti e meritati applausi. Marco Silvestri Taglio medio 17 GEN 2009 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 9 MONFALCONE Chiesto un centro per la patologie legate all’amianto MONFALCONE.Dovràsorgerenell’ospedale di Monfalcone il centro di riferimento regionale per le malattie asbestocorrelate, un centro che trova la sua ragion d’essere a Monfalcone proprio perché la città dei cantieri ha pagato un tributo altissimo in fatto di morti provocati dall’amianto e attende con timore, nei prossimi anni, gli effetti dell’esposizione alla fibra killer. La volontà, fortissima, sostenuta da Provincia,Comune diMonfalcone,Associazione esposti amianto e sindacati è stata ribadita ieri nel corso di un incontro, convocato in Provincia dall’assessore provinciale alle politiche sociali, Licia Morosolin (che già tra 2007 e inizio 2008 aveva tirato le fila del progetto), e a cui hanno partecipato tutti questi soggetti che torneranno a chiedere con forza alla Regione, già nei prossimi giorni, che venga data vita al centro. Al tavolo goriziano erano presenti gli assessori comunali alla salute, Cristiana Morsolin, e all’ambiente, Paolo Frittitta, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e di Fim, Fiom e Uilm, l’Associazioneespostiamiantoeicapigruppo consiliari di Monfalcone del Pd, Barbara Zilli, di Rifondazione comunista, Emiliano Zotti e del Partito socialista, GiacomoPanariello, partiti promotori di un ordine del giorno (approvatoall’unanimitàdalconsigliocomunale monfalconese) sulla necessità di dare una sede monfalconese al centro. Un saluto è stato portato dal presidente, Enrico Gherghetta, che ha annunciato l’approvazione da parte della giunta della delibera di indirizzo perla costituzione di parte civile della Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Provincia nei maxi-processi per le mortid’amianto che dovesseroaprirsi nel corso dell’anno. Licia Morsolin ha spiegato che era già stato presentato all’assessoreregionaleallasalute,Vladimiro Kosic, il progetto del Centro per le malattie asbestocorrelate, senza però ottenere finora una risposta. «Abbiamovolutoquindi–haaggiunto–avviaredelleazioniutiliarilanciare l’iniziativa». La prima sarà messa in campo già la prossima settimana proprio dall’assessore provinciale, chetorneràachiedereinmodoformale un nuovo incontro con l’assessore regionale, a cui sarà inviato anche l’esito dell’incontro di ieri, da cui sono emerse, però, anche la volontà e la necessità di mettere in rete le esperienze e le attività svolte in rapporto alla questione amianto nell’area isontina. Un primo passo potrebbe essere la decisione di elaborare e mettere in atto, se possibile, una “piattaforma rivendicativa” che vada oltre la nascita del centro.«Intanto abbiamo chiesto e vogliamo dall’Azienda sanitaria tutti i datidisponibili suesposti all’amianto, decessi, incidenza delle patologie correlate all’amianto – dice Licia Morsolin –. Rimane poi il nodo del potenziamento dell’Unità operativa per la prevenzione negli ambienti di lavoro dell’Ass, quello dell’operatività dell’Inail e anche del lato giudiziario di questa dolorosissima vicenda. Insomma, vogliamo usare il tavolo nato per sollecitarelarealizzazionedel Centrodiriferimento anche su altri fronti». Nell’incontro di ieri si è parlato anche della bonifica e dello smaltimento dell’amianto, bonifica per cui la Provincia ha riconfermato, per il 2009, i contributi a favore dei privati per l’eliminazione della fibra killer (contributi che possono arrivare al 50% della spesa a carico dei cittadini). Spalla destra