IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE

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IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE
IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE -Fabrizio Casu presenta il suo ultimo libro a Milano
Giovedì 10 e Venerdì 11 marzo alle ore 18.30, Fabrizio Casu presenta il suo ultimo libro, IL
LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE/ UN’EPOCA ATTRAVERSO UN ABITO, a Milano, rispettivamente presso
la Biblioteca Valvassori Peroni (Via Valvassori Peroni 56) e presso la Biblioteca Crescenzago
(Viale Don Orione 19).
Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della modernità più
radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza,
cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò.
Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella
privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e né
lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun.
Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale):
essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a
tutte le donne.
Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche
(dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale:
da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa
elitaria a fenomeno di massa.
In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente
tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo
spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle
ceneri della Rivoluzione.
NOTE BIOGRAFICHE. Fabrizio Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion
design alla NABA di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del
settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting e uno di textile design, matura
esperienza di stage presso la Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La
Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e
private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo
Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato nel 2011 alla Biennale Sardegna, iniziativa
promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di
Venezia. Nel maggio 2013 ha pubblicato due saggi per la casa editrice EDES: “Novecento: il
secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
Cagliari. Giovedì sarà presentato il saggio “La Sardegna nuragica. Società, religione, vita
quotidiana”
Giovedì 4 febbraio, Francesca Mulas presenterà il saggio La Sardegna nuragica. Società,
religione, vita quotidiana, Arkadia Editore collana Historica Paperbacks, ospite
degli Aperitivi culturali curati dall’Associazione culturale Itzokor. L’appuntamento si
svolgerà presso lo spazio Far Ceramica e Piccolo Museo Contus de Arrejolas, in via Lamarmora
67 a Cagliari, a partire dalle 19.
Insieme all’autrice interverranno Gabriele Colombini, direttore della collana Historica
Paperbacks, e Matteo Tatti.
Imponenti torri di pietra, santuari religiosi, statue di piccole dimensioni o sculture
monumentali, manufatti in ceramica e metalli, armi, gioielli e bronzetti sono le tracce più
conosciute della civiltà nuragica che si è sviluppata in Sardegna tra il secondo e il primo
millennio avanti Cristo a opera di un popolo ricco e potente. Eppure sono ancora tanti i
misteri da chiarire attorno all’età dei Nuraghi. Vagliando le tantissime tracce materiali
custodite nei musei e nelle soprintendenze archeologiche La Sardegna nuragica cerca di fare
chiarezza sui tanti punti ancora oscuri della storia nuragica, alla scoperta di una civiltà
antichissima e ricca di fascino.
Francesca Mulas, classe 1976, dopo la laurea in Lettere Classiche e la specializzazione in
Archeologia ottenute presso l’Università degli Studi di Cagliari, ha proseguito gli studi con
il diploma di Archivista nella Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio
di Stato di Cagliari. Giornalista pubblicista, attualmente si occupa di comunicazione dei beni
culturali e collabora con alcuni quotidiani locali.
Gabriele Colombini, autore del saggio Gonario II di Torres. Il re, il monaco e il guerriero e
curatore della collana Historica Paperbacks, è laureato in Storia Medievale all’Università di
Pisa. Livornese di nascita, dal 2006 vive e lavora in Sardegna. Collabora con la rivista
“Medioevo” ed è autore di numerosi saggi e pubblicazioni,. Nel 2012 per Arkadia Editore ha
pubblicato Dai cassinesi ai cistercensi. Il monachesimo benedettino in Sardegna nell’età
giudicale (XI-XII secolo). Nel 2015, sempre per la collana da lui diretta, ha pubblicato il
volume La Prima Guerra Mondiale.
Roma. Fabrizio Casu presenta il nuovo libro “IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE”
Venerdì 12 febbraio Fabrizio Casu presenta, per la prima volta a Roma, il suo nuovo libro: IL
LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE.
Nell’opera l’autore interseca l’evoluzione stilistico-merceologica di un capo d’abbigliamento
con l’affresco socio-culturale di un’epoca di transizione e, supportando l’analisi scientifica
con le molte testimonianze storiche, trasforma un saggio di storia della moda in un racconto
femminile a più voci.
La presentazione come sempre sarà supportata dalle immagini tratte dalla ritrattistica anglo
francese del XVIII e XIX secolo.
ABSTRACT. Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della
modernità più radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata
innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò
Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella
privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e né
lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun.
Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale):
essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a
tutte le donne.
Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche
(dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale:
da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa
elitaria a fenomeno di massa.
In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente
tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo
spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle
ceneri della Rivoluzione.
NOTE BIOGRAFICHE. Fabrizio Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion
design alla NABA di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del
settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting e uno di textile design, matura
esperienza di stage presso la Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La
Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e
private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo
Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato nel 2011 alla Biennale Sardegna, iniziativa
promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di
Venezia. Nel maggio 2013 ha pubblicato due saggi per la casa editrice EDES: “Novecento: il
secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
Centenari di Sardegna – Sarà presentato ad Elmas il nuovo libro di Pierino Vargiu
Le memorie degli anziani fotografate da Pierino Vargiu e documentate attraverso un viaggio nei
paesi dell’isola che l’autore ritrae con passione e presenza. “Centenari di Sardegna” è il
titolo del volume che sarà presentato venerdì 29 gennaio, alle ore 18, nel Teatro Comunale di
Elmas.
Le immagini restituiscono storie di vita che hanno attraversato il secolo per testimoniare il
passaggio del tempo e i suoi mutamenti.
L’evento, presentato da Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu, prevede gli interventi di
Ignazio Boi, giornalista, diacono della Diocesi di Cagliari e funzionario della Regione
Sardegna e Luca Fadda, assessore alle Attività Produttive, Cultura, Spettacolo e Patrimonio
del Comune di Elmas.
I testi del volume di Pierino Vargiu sono a cura di Francesca Murgia che si è avvalsa della
collaborazione di Angela Mereu.
Il libro, pubblicato dalla Casa Editrice Lux Photo Art di Claudia Giuseppetti, è arricchito
dalle testimonianze scritte da Giuliano Marongiu, Roberto Tangianu, Pino Ledda e Alberto
Carboni.
Per l’occasione sarà allestita la mostra “Centenari di Sardegna” dello stesso autore.
Olbia. Pier Bruno Cosso presenta “Dannato cuore” alla Biblioteca Simpliciana
Venerdì 29 gennaio alle 17.30, Pier Bruno Cosso presenta il suo libro “Dannato cuore”
(Parallelo45 Edizioni) alla Biblioteca Simpliciana di Olbia. L’evento, con il patrocinio del
Comune, sarà presentato dalla giornalista Elisa Mascia e si avvarrà della collaborazione
dell’attore Antonello Unida, che interpreterà alcuni brani del romanzo.
“Dannato cuore” racconta la vicenda di Chiara, giovane donna cagliaritana sconvolta dal
terribile lutto della perdita della sorella, in un incidente stradale. Molti anni dopo la
tragedia, Chiara trova un misterioso biglietto di ringraziamento sulla tomba della sorella e
parte alla ricerca dell’autore, in un viaggio lungo le strade della Sardegna che le farà
riscoprire la vita, la felicità e l’amore.
Un romanzo che si sviluppa nel lasso di tempo ristretto di una sola settimana, con due
protagoniste principali: Chiara e la città di Cagliari, controfigura della donna e vero e
proprio personaggio che respira, vive e suscita emozioni.
Pier Bruno Cosso è un informatore scientifico sassarese con la passione per la scrittura; ha
scritto due romanzi “Il giorno della tartaruga” e “Dannato cuore”, dopo una serie di poesie e
racconti pubblicati su diverse antologie locali. È stato premiato per il monologo “Era solo
uno schiaffo” che ha ottenuto numerosi apprezzamenti e che viene oggi interpretato in molte
manifestazioni ed eventi contro la violenza sulle donne.
NUORO. FABRIZIO CASU PRESENTA “IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE/ UN’EPOCA ATTRAVERSO UN ABITO”
Venerdì 15 gennaio alle ore 18.00 Fabrizio Casu presenta il suo ultimo saggio di storia della
moda, IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE/ UN’EPOCA ATTRAVERSO UN ABITO, a Nuoro presso la
Libreria Mieleamaro libri&musica (Corso Garibaldi 60) in collaborazione con l’associazione
Liberos.
L’opera mette in relazione l’ evoluzione di un abito con lo sviluppo di un’intera società a
cavallo fra Settecento ed Ottocento e, come sempre, la presentazione è supportata dalla
proiezione di immagini tratte dalla ritrattistica anglo francese dell’epoca.
Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della modernità più
radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza,
cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò.
Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella
privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e né
lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun.
Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale):
essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a
tutte le donne.
Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche
(dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale:
da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa
elitaria a fenomeno di massa.
In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente
tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo
spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle
ceneri della Rivoluzione.
NOTE BIOGRAFICHE. Fabrizio Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion
design alla NABA di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del
settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting e uno di textile design, matura
esperienza di stage presso la Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La
Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e
private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo
Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato nel 2011 alla Biennale Sardegna, iniziativa
promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di
Venezia. Nel maggio 2013 ha pubblicato due saggi per la casa editrice EDES: “Novecento: il
secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
Nuoro. Presentazione Coordinamento Italia Unica
Nuoro. Presentazione ai media questa mattina del nuovo coordinamento provinciale di Nuoro di
Italia Unica, il partito fondato e guidato a livello nazionale da Corrado Passera. Nella sala
consiliare della Provincia erano presenti il coordinatore provinciale Umberto Puggioni, il
coordinatore cittadino di Nuoro Giancarlo Portas, oltre al coordinatore regionale Tore Piana.
Fanno parte del coordinamento provinciale, che a breve sarà completato nella rappresentanza
territoriale, anche il sindaco di Silanus Luigi Morittu e Andrea Zucca. Hanno inoltre
partecipato i dirigenti Elena Vidili e Mauro Oggiano, vice segretario regionale.
Tra i temi che saranno presto portati all’attenzione da Italia Unica c’è innanzitutto quello
dello spopolamento dei comuni dell’interno dell’Isola. «Nuoro ed il suo territorio devono
acquisire più centralità; al contrario, nella discussione in Consiglio regionale sulla riforma
degli enti locali rischiamo di trovarci esclusi da ragionamenti che puntano su Cagliari e su
Sassari. Abbiamo due grandissime risorse, ambiente e cultura, che ci caratterizzano e che
possono essere un volano di attrazione turistica», ha detto il coordinatore provinciale
Umberto Puggioni.
«Il centrosinistra ha lasciato disastri in Provincia e gli aumenti massimi delle tariffe lo
dimostrano. Ma anche per la città di Nuoro, che merita altro, il discorso è lo stesso», ha
aggiunto il coordinatore cittadino Giancarlo Portas, che insieme a Puggioni lancia un appello
alla società civile, non solo ad artigiani, commercianti, titolari di partite iva, operai,
studenti e disoccupati, ma anche a chi non ha votato alle ultime elezioni: «Guardate con
attenzione a Italia Unica. E lo diciamo anche alle forze politiche di centrodestra. Facciamo
un ragionamento comune sui programmi per il rilancio del territorio senza insistere tanto
sull’ideologia o sul colore politico». Italia Unica, partito che si colloca saldamente
nell’area moderata e liberaldemocratica, non è comunque interessata a decisioni calate
dall’alto, ma punta a dare voce alla partecipazione locale e territoriale.
Grande apprezzamento alla dirigenza locale e provinciale è stato espresso dal coordinatore
regionale Tore Piana. «Il vero problema della Sardegna è costituito dall’inadeguatezza del
governo regionale. Pensiamo a cosa sta accadendo relativamente a temi come la riforma degli
enti locali e della sanità, l’aumento di Irap e Irpef. Il centrosinistra di Pigliaru è confuso
e incapace di governare il momento di crisi economica che la nostra Isola sta attraversando.
Aggiungiamo quanto sta avvedendo sulla continuità territoriale e sui rapporti con il governo
nazionale, per non parlare dell’assenza totale di iniziative sul turismo, su cui dobbiamo
invece puntare».
A Tramazza (OR) il romanzo di Laura Marchi “Solo parti di cielo”
Appuntamento sabato 12 dicembre, alle ore 17.30, presso Casa Enna di Tramatza (Oristano), per
la presentazione del romanzo “Solo parti di cielo” (edito da Parallelo45) di Laura Marchi.
L’evento è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Tramatza, e vedrà la
partecipazione del sindaco Stefano Pala, dell’assessore alla cultura Alessandra Mele.
Il romanzo “Solo parti di cielo” racconta la storia di Rachele, giovane avvocato di successo,
improvvisamente coinvolta in un incidente stradale che provoca la morte di una persona. Da
quel momento, il senso di colpa la trascinerà in una forte depressione e provocherà
l’insorgere della sindrome bipolare. L’impossibilità di proseguire la sua vita porterà Rachele
al ricovero presso una casa famiglia. Da qui, ha inizio la seconda vita della donna, una
rinascita che le aprirà ancora una volta le porte dell’esistenza e della felicità.
Laura Marchi vive e lavora a Cagliari, nell’ambito della salute mentale. Proprio la sua
esperienza professionale, a stretto contatto con persone ricoverate in strutture di recupero,
ha ispirato questo suo romanzo d’esordio.
Dialogheranno con l’autrice, oltre al sindaco e all’assessore, la bibliotecaria del Comune di
Tramatza Paola Fara e una serie di professionalità attive nell’ambito della psichiatria e
della salute mentale: Serafina Orrù, psicoterapeuta; Alessandra Tomassone, coordinatrice della
Casa Famiglia Ctr e Paola Mulas, Beatrice Inzani e Stefania Manconi, educatrici Ctr.
Incontro con lo scrittore Fabrizio Casu ad Alghero
Alghero, 29 Novembre 2015 – Sabato 5 dicembre, in collaborazione con la libreria IL LABIRINTO
– MONDADORI, lo scrittore Fabrizio Casu presenta ad Alghero il suo ultimo saggio di storia
della moda, IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE/UN’EPOCA ATTRAVERSO UN ABITO.
L’incontro si terrà alle 18.30 presso la Sala della Fondazione Meta (Piazza Porta Terra, 9).
Dialogherà con l’autore la prof.ssa Mariolina Cosseddu, docente di Storia dell’Arte presso il
Liceo Classico G. Manno.
L’opera mette in relazione l’evoluzione di un abito (la chemise) con l’evoluzione di un intera
società a cavallo fra XVIII e XIX secolo e, come sempre, la presentazione sarà accompagnata
dalla proiezione di slides tratte dalla ritrattistica anglo francese dell’epoca.
Vi aspettiamo numerosi!
ABSTRACT. Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della
modernità più radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata
innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò.
Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella
privacy fiabesca delPetit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e né
lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun.
Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale):
essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a
tutte le donne.
Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche
(dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale:
da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa
elitaria a fenomeno di massa.
In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente
tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo
spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle
ceneri della Rivoluzione.
NOTE BIOGRAFICHE. Fabrizio Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion
design alla NABA di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del
settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting e uno di textile design, matura
esperienza di stage presso la Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La
Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e
private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo
Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato nel 2011 alla Biennale Sardegna, iniziativa
promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di
Venezia. Nel maggio 2013 ha pubblicato due saggi per la casa editrice EDES: “Novecento: il
secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
Sassari. Natalino Demontis, superstar alla presentazione di “Verso Sud”
SASSARI. Lacrime di nostalgia, singhiozzi, tanta voglia di raccontare i propri sentimenti per
la sua Sassari lontana e infine, sorrisi e ilarità, sentimenti contrastanti che meglio non
avrebbero potuto rappresentare un emigrato di lungo corso. È stato Natalino Demontis, 88 anni,
la superstar della presentazione di “Verso Sud – Storie di Sardegna in America Latina”, il
libro di Antonio Muglia e Salvatore Taras che descrive le esperienze dei nuovi emigrati sardi,
raccolte dai due reporter nel loro lungo viaggio a sud dell’equatore.
All’interno del volume, una special story per rappresentare la vecchia generazione di
migranti: quella di Natalino, tradotta anche in sassarese dal docente e poeta vernacolare
Mario Lucio Marras. La notizia della presentazione è stata un invito irresistibile per
Natalino che, dalla sua residenza di Cabo Frio, in Brasile, ha fatto i biglietti ed è partito
per la sua città natale portando con sé la moglie Ginetta e la nipote Amanda.
Alla presentazione, moderata con piglio e simpatia dalla giornalista Antonella Brianda, sono
intervenuti l’editore Edes Alberto Pinna, la docente ed esperta di migrazione Bianca Biagi, i
due autori Muglia e Taras, Mario Lucio Marras e infine Natalino, che ha raccontato la sua
storia singolare nella Biblioteca comunale di Sassari, di fronte a un pubblico delle grandi
occasioni nonostante il cattivo tempo. Tanta curiosità negli sguardi dei presenti.
Natalino aveva lasciato Sassari nel 1955 a causa di una pesante sanzione dell’Agenzia delle
entrate, che lo aveva spinto a chiudere la sua attività di carrozziere in via Sorso. Partito
per il Brasile, si era fatto apprezzare ovunque per le sue capacità professionali e umane,
tanto che è riuscito a far dedicare una via alla città di Sassari, una via a Cagliari, una al
Gremio dei viandanti e un’altra ancora alla Corale Luigi Canepa. Qualche anno fa aveva
costruito con le sue mani un candeliere per gli emigrati, poi spedito a Palazzo Ducale dov’è
tuttora conservato. «In un paese di ciechi, chi ha un occhio solo è re», ha detto con un
sorriso, in un sassarese schietto che in pochi conoscono ancora in modo così genuino.
Ma nell’incontro si è discusso soprattutto di nuova emigrazione, di storie contenute nel
volume come quella di Silvio Podda, geometra di Ballao ora chef a Rio de Janèiro; di Luca
Lupino, algherese ora manager della Adidas per la squadra di calcio del Flamengo; o di Daniele
Pinna, chef di Guardia Grande che ora è una star televisiva a Buenos Aires; e ancora della
cagliaritana Elisabetta Mannai, che svolge attività di coaching a Lima. A fare da cornice alle
loro storie, scritte in italiano e proposte anche in sardo grazie alle traduzioni di Salvatore
Taras, sono le splendide foto dei loro sguardi realizzate da Antonio Muglia.
«Sono storie di persone comuni riuscite in qualche modo a essere speciali – hanno affermato
gli autori –. Forse perché i sardi riescono a dare il meglio di sé quando stanno lontani dalla
loro terra. Con “Verso Sud” – hanno rimarcato i giornalisti – vorremmo porre l’accento sul
fatto che l’emigrazione sarda in Sudamerica non è solo un fenomeno del passato. Oltreoceano
c’è un’altra Sardegna tutta da scoprire e soprattutto, da non dimenticare».
Il progetto ha goduto del finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna e del Circolo
sportivo italiano di Lima, nonché del patrocino dei circoli dei sardi in Brasile, Argentina e
Perù e del Comune di Sassari.