Schwazer, guerra tra bande

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Schwazer, guerra tra bande
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60623
Giovedì 23 giugno 2016
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ANNO 71 · N. 172
9 770041 444002
Iago-Ljajic: ribaltone Toro
Ultimi dettagli per i primi colpi: scopriamo come Mihajlovic ridisegnerà la squadra,
all’insegna dell’attacco, delle ali e della fantasia. Ma la Roma rilancia per Peres
–> PAG. 22/23
Batshuayi
alla Juve
Si tratta
John Elkann e Paul Pogba
Anche Elkann
blinda Pogba
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Per Iago Falque è ormai fatta con la Roma
MERCATO
Cristian Ansaldi, argentino di 29 anni
Colpo Inter
Preso Ansaldi
Ora Candreva?
Marotta offre 30
milioni: il Marsiglia
ne chiede 38, ma
ha bisogno di soldi
Per l’attacco ora
si segue pure
la pista Sanchez,
perché Zaza...
–> PAG. 25
Berlusconi: ultimi giorni da patron rossonero?
L’Irlanda: grazie Italia. Furia Conte
Brady firma la storica qualificazione, ma il flop azzurro fa arrabbiare il ct
–>EUROPEI PAG. 2/3/5/6/7/8/11
Milan cinese
100 milioni
per i rinforzi
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UN GIALLO INTERNAZIONALE: IL MARCIATORE DI NUOVO POSITIVO AL DOPING
Schwazer, guerra tra bande
E
PIERO VALESIO
’ finito in una guerra fra
bande. In una sorta di sistema-Gomorra che ha
identificato in lui il capro
espiatorio perfetto sulle cui spalle scaricare il peso di inadempienze passate o, peggio, di gravi omissioni. Non c’è altra spiegazione possibile, allo stato attuale delle cose. Alex Schwazer (e
lo possiamo affermare ben forte
noi di Tuttosport che con l’altoatesino e i suoi atteggiamenti non
siamo mai stati teneri, nemmeno all’indomani della sua ottima Alex Schwazer, 31 anni
prestazione di rientro a Roma)
potrebbe essere stato così sommamente stupido da riprendere a drogarsi (con gli anabolizzanti) mentre da due anni sputa l’anima inseguito da Sandro
Donati? Onestamente sarebbe
difficile crederlo, specie considerando che il suo sangue e le
sue urine sono state trovate mostruosamente positive solo il 12
maggio, dopo innumerevoli test
cui erano state sottoposte dopo
il giorno del prelievo, il 1° gennaio. A questo punto ci si possono solo porre domande. Eccole.
1) Siamo di fronte ad un malde-
stro tentativo di togliere di mezzo più Donati e le sue insindacabili battaglie antidoping che
Schwazer? 2) La Iaaf, che ha effettuato il controllo, sta cercando
forse di mostrare i muscoli tentando far dimenticare il doping
russo tollerato per anni, il medonium distribuito come aspirina etc etc? 3) La Wada, l’agenzia mondiale antidoping, che linea sta tenendo al di là del silenzio di queste ore? Che ruolo ha il
fatto che il primo luglio lo svizzero Olivier Niggli diventi direttore generale dell’organizzazione? 4) Non è che l’obiettivo, al di
là dell’esito delle controanalisi,
è già stato raggiunto: coprire di
polvere la redenzione di Schwazer e impedirgli di partecipare a
Rio, dove probabilmente avrebbe pure vinto magari causando
più di un imbarazzo in chi avrebbe voluto far credere che la battaglia contro il doping ora è senza
quartiere? 5) Perchè il controllo proprio il 12 maggio, giusto
pochi giorni dopo il rientro alle
gare? E infine: c’è un mandante
occulto in tutta questa storia?
Un uomo nero esiste sicuro ma
stavolta non è Alex. Allora chi è?
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Federico Di Francesco, 22 anni, figlio di Eusebio
Di Francesco jr
va al Bologna
Bayern-Verratti
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2 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
Poche le emozioni
Insigne trova il palo
Nel finale Brady gol
LA
PARTITA 0
ITALIA
IRLANDA
1
Primo tempo, 10':
sventola di Hendrick
fuori. 21': angolo, testa di Murphy e volo
di Sirigu a deviare.
32': altro corner, esce a vuoto Sirigu, craniata di Duffy out. 43':
destro di Immobile di poco fuori.
44': rigore non dato, Bernardeschi spinge McClean. Secondo
tempo, 8': girata al volo di Zaza
poco alta. 32' palo di Insigne, con
un tiro da fuori a effetto. 39': Ho- mobile 5.5 (30' st Insigne 6). A (25' st McGeady 6). A disp. Weolahan, solo in area, tira su Sirigu. disp. Buffon, Marchetti, Chielli- stwood, Given, Clark, O'Shea,
40: il gol, testa di Brady su cross ni, Parolo, De Rossi, Giaccherini, Whelan,Christie,Walters,Meyler,
di Hoolahan.
El Shaarawy, Candreva, Eder, Keane. Ct O'Neill 7
Pellè. Ct Conte 5
MARCATORI: st 40' Brady
ARBITRO: Hategan (Romania) 5
IRLANDA
(4-2-3-1):
Randolph
ITALIA (3-5-2): Sirigu 5; Barza- 6; Coleman 6.5, Duffy 6.5, Keo- NOTE: spettatori 44.268. Amgli 6, Bonucci 5.5, Ogbonna 6; gh 6.5, Ward 6; McCarthy 6.5 moniti: Sirigu e Long (comportaBernardeschi 5 (15' st Darmian (32' st Hoolahan 6), Brady 7.5; mento non regolamentare), Bar5.5), Sturaro 5, Thiago Motta 5, Long 6.5 (45' st Quinn ng), Hen- zagli, Zaza, Insigne e Ward (gioFlorenzi 5.5, De Sciglio 6 (37' st drick6.5,McClean7;Murphy6.5 co falloso). Angoli: 4-4. RecupeEl Shaarawy ng); Zaza 5.5, Imro: pt 1’; st 3’
POSSESSO %
52
48
TIRI IN PORTA
4
1
TIRI TOTALI
5
12
FALLI FATTI
21
19
TUTTOSPORT 3
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
NAZIONALE
Bonucci
«Impariamo
dal ko: serve
più cattiveria»
LE
PAROLE
Italia 2, brutta roba
Allenamento flop
e regalo all’Irlanda
MARCO BONETTO
INVIATO A LILLA
La Giovine Italia di Mazzini
sbocciò a Marsiglia. A Lilla, che è pur sempre terra
francese, ancorché a mille
chilometri di distanza dal
Mediterraneo, è appassita
la Giovine Italia di Conte.
Eravamo già primi, il nostro
ct ha potuto tirar su dal pozzo il turnover a secchiate,
ma adesso dovremo tornare al canone titolare, per leggere lo spartito degli ottavi.
E va già bene che Bonucci non sarà squalificato: ha
corso il rischio da diffidato
per dare più garanzie dietro, e l'ha sfangata almeno
nei gialli. Ma al di là dell'atteggiamento ultra-offensivo degli irish, che potevano
solo vincere per non andare definitivamente a fondo
in classifica, ma al contrario qualificarsi, la differenza tra l'Italia delle due vittorie e questa del tonfo, dopo
45 minuti di catenaccio, si è
stagliata eccome. Per la serie: abbiamo discreti o buoni rincalzi, ma niente di più.
E i nomi sono sempre i soliti. Con la Spagna sarà comunque tutta un'altra musica: in quanto a tattica, a
ritmo, a protagonisti. Pre-
vediamo una gara imparagonabile con quella di ieri,
contro i campioni in carica dell'arte europea: e indipendentemente dal risultato finale che si verificherà
lunedì, s'intende. Portiamo
a casa una botta a tanti facili entusiasmi. Per la cronaca, potevamo pure vincere,
alla fine: ma il palo ha detto
no a una conclusione a effetto di Insigne, appena entrato, al 32'. Poi proprio Bonucci e compagnia sono andati due volte in tilt: prima
Hoolahan ha tirato su Sirigu, poco dopo Brady ci ha
infilzato di testa come dei
polli, nel burro di un cross
squadra: oltre a Bonucci, rispetto alla Svezia sono partiti titolari solo Florenzi e Barzagli). E quindi non potevamo che soffrire, se l'attacco
loro era guidato da uno con
quel nome. La verità è che
da buoni paladini dell'Eire,
nel gioco molto simili ai britannici, l'hanno messa subito sull'arrembaggio spinto.
Tutti all'assalto o quasi, correndo come dei forsennati. Dovevano fare «la partita della vita» (Conte dixit,
alla vigilia) per accarezzare in extremis la qualificazione, vincendo, nel balletto a distanza con Svezia-Belgio. E così si è subito esaltato anche il loro modulo,
variabile come il meteo (a
proposito: ieri è scoppiata
all'improvviso l'estate anche nel Nord della Francia,
per cui si è giocato in un caldo umido soffocante, visto
che lo stadio di Lilla, con il
suo terreno in pessime condizioni e il tetto semovente
subito e non capito pure dal chiuso, si è rivelato una inportiere. Era l'85': e avevano credibile serra, ma per fare
meritato più loro, nel com- la sauna; non esattamenplesso. Quindi: giusto così, te il clima ideale per giocairish. Passaggio del turno re...). Insomma, ce le hanno
compreso, da terzi.
suonate alla grande, soprattutto tutto nel primo tempo
La legge di Murphy
(nel secondo si è registraAvevamo contro anche la to maggiore equilibrio, tutlegge di Murphy: il pivot to qua), quanto a intensiirish che un po' guardava tà e gioco, verticalizzazionegli occhi Bonucci e un po' ni e predominio. Baricenannusava l'aria dalle par- tro basso, a tratti bassissimo,
ti di Sirigu (uno dei battez- l'Italia: sovente schiacciata,
zati dal massiccio turnover sofferente, con gli irlandesi
contiano, con abbassamen- che venivano avanti a folato anche dell'età media della te. Bucandoci non solo sul-
Fattore climatico
Anche in Francia è
arrivata l’estate: si è
giocato con un caldo
umido e soffocante
IL GOL
subito dalla Nazionale nelle
prime 3 partite dell’Europeo:
ma Buffon resta imbattuto
3
I MARCATORI
azzurri a Euro 2016: a segno
Giaccherini e Pellé contro il
Belgio, Eder contro la Svezia
1
LA SCONFITTA
sotto la gestione Conte tra
qualificazioni europee e fase
finale: 3 i ko in amichevole
22
I GIOCATORI
già impiegati dal ct nelle prime
tre partite in Francia: zero
minuti soltanto per Marchetti
la nostra fascia destra, dove
Bernardeschi e Sturaro subivano il moto (quasi) perpetuo di McClean, un invasato tutto scatti, dribbling e
cross. Non a caso al 44' l'ala del West Bromwich si era
anche meritato un rigore,
per spinta del viola: ma Hategan, sovente criticabile, ha
lasciato correre.
De Rossi, dove sei?
Il 4-2-3-1 di O'Neill ha cam-
ITALIA
SIRIGU 5
BERNARDESCHI 5
INVIATO A LILLA
Subito un cazziatone da Bonucci per una palla non chiamata, si
ricatta al 21' con un colpo di reni
su capocciata di Murphy e su una
conclusione di Hoolan. Alla fine,
però, deve arrendersi. PS C'è da
lavorare sulle uscite aeree.
Al 4' un disimpegno sbagliato, è
un Gronchi Rosa. Segue una prestazione con più sofferenze rispetto al solito. Limita i danni con
mestiere.
Al debutto in un torneo ufficiale.
Ha vinto il duello interno con El
Shaarawy per un posto da titolare contro l'Irlanda; meno dominante invece nel duello con McClean... Al quale anzi fa un fallo
da rigore netto (per tutti, almeno,
tranne l'arbitro). Si vede che le
capacità in potenza ci sono, ma
nella pratica restano offuscate.
Darmian (15' st) 5.5 Il suo ingresso non sposta gli equilibri, anzi...
BONUCCI 5.5
STURARO 5
BARZAGLI 6
Il regista difensivo dà ragione al
ct riuscendo a gestire con le dovute cautele il pericolo giallo, ma
ha più problemi a gestire gli attaccanti irlandesi... Leggerezze
che non sono da lui.
rò non sono in vena di favoritismi
e lo prendono a tenaglia. Di fatto
neutralizzandolo. Alcuni errori
gravi in fase di disimpegno.
FLORENZI 5.5
sto del mondo di non essere soltanto l'uomo buono soltanto per
uno scampolo di tempo. I compagni, però, non fanno molto per
metterlo in condizione di incidere. Occorre aspettare l'8' st per
l'acuto: una girata "ignorante"
che termina poco alta sulla traversa. Poco altro.
Gli Irlandesi gli riservano un duro
trattamento, lui prova a divincolarsene con qualche verticalizzazione e (raro) inserimento. Ma è
decisamente meno brillante ri- IMMOBILE 5.5
spetto al match con la Svezia.
Duffy gli prende le misure, lui faDE SCIGLIO 6
tica a divincolarsi. Ci riesce bene
Qualche critica fors'anche trop- al 43' (primo guizzo della partipo severa, nel recente passato. ta, per gli azzurri) con un destro
La miglior reazione possibile, in da fuori, insidiosissimo. Poi torna
questa nuova chance europea. abbandonato a se stesso. InsiSubito una botta-avvertimento gne (30' st) 6 Palo, sfortunato.
da Coleman. Ma non si scompo- CT CONTE 5
ne, e lascia il segno al 25' con un E' successo esattamente quello
salvataggio su Long che vale che voleva evitare. Pessima prequanto un gol. A inizio ripresa più stazione dei suoi, pessimo risulintraprendente anche in fase of- tato. Ma ora possiamo dirlo: è ininfensiva (all'8' ottimo assist per fluente. Linea sopra, e testa alla
Zaza), cala gradualmente. El Spagna.
Shaarawy (37' st ) ng.
FABIO RIVA
INVIATO A LILLA
biato continuamente più
colori di un camaleonte,
oscillando soprattutto tra il
4-1-3-2 e il 4-4-2. E noi per
85 minuti siamo stati buoni quasi solo a difendere,
cosa che rimane, d'altronde, il nostro mestiere migliore, gol a parte di Brady (non
Liam...). Ma certo la perdita di personalità, di esperienza e di qualità che si è
registrata tra centrocampo
e attacco si è riverberata in
cotanta sofferenza. Questi
irish hanno corsa, ma fondamentali poveri, spesso
stoppano con gli stinchi: ci
permettiamo di pensare che
con in campo i vari De Rossi, Candreva, Giaccherini e
via dicendo avremmo arato di più e meglio i territori
della cifra tecnica, e quindi
il peso specifico delle giocate offensive. E allora anche il Il gol di Robbie Brady che ha regalato la vittoria all’Irlanda (ANSA)
possesso palla sarebbe stato
diverso, relativamente a un
efficace controllo del cen- INNO DI MAMELI RITMATO DAI TIFOSI IRLANDESI
trocampo, dove tutto inizia
(in fase offensiva) e può finire anestetizzato (in fase difensiva). Nei primi 45', appena una sciabolata fuori INVIATO A LILLA
stata un po' più visibile del solito. Quanto ai
di Immobile. Mentre SiriOk, ci siamo. Dopo l'Azzurro di Conte Paolo, si decibel, beh, in quel senso non c'è mai stato
motivo di lamentele: cori e incitamenti
gu era già dovuto volare per può parlare d'un Azzurro di Conte Antonio.
dall'inizio alla fine. In gran sintonia,
deviare una testata veleno- Orbene, ci sono ancora ampi margini di
comunque, con il pubblico irlandese, che ha
crescita. Tuttavia si può dire che il "muro
sa di Murphy. E prim'ancoapplaudito a tempo l'Inno di Mameli. Bene
colorato", sugli spalti, stia gradualmente
ra aveva visto i sorci verdi
per colpa di una rasoiata di iniziando a prendere forma. Ergo, che l'appello anche sotto il profilo della sicurezza: le due
tifoserie non hanno avuto attriti nè in giornata,
fatto dal ct sia stato accolto. Dopo la partita
Hendrick, di poco scentranè in prossimità dello stadio. Anche dal punto
contro la Svezia, Conte era stato chiaro:
ta. Nella ripresa, una girata
«Vorrei che ci sentissimo uniti nell'indossare di vista della sicurezza antiterroristica, tutto è
alta di Zaza e il palo di Insiun colore che da sempre rappresenta un forte filato per il verso giusto.
gne dal limite. Morale: dateci la Spagna, facciamo i seri, segno di identità». E ieri, effettivamente, allo
F.R.
Stade Pierre Mauroy, la chiazza cromatica è
©RIPRODUZIONE RISERVATA
e voltiamo pagina in fretta.
Curve, spuntano sprazzi d’azzurro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Idem come sopra per le sofferenze da pressing: perde qualche pallone di troppo. E resta spiazzato
dal lavorio assiduo e ficcante
dell'asse centro-sinistro irlandese,
ZAZA 5.5
OGBONNA 6
THIAGO MOTTA 5
Contro la Svezia, entrato nella riGli capita per la seconda volta in Prima da titolare per lui in questo presa, aveva contribuito a far svolcarriera uno di quei treni che so- Europeo, dopo le staffette con De tare il match. Ora la chiamata in
litamente non ritornano: l'occa- Rossi nei due precedenti impe- causa dal pirmo minuto, con tansione di dimostrarsi all'altezza gni europei. McCarty e Brady pe- ta tanta voglia di dimostrare al re-
in alto una di Zaza.
COLEMAN 6.5
Anche dalle sue parti, una serata
tutto sommato tranquilla. L'Italia non spinge.
DUFFY 6.5
Se serve il corpo a corpo,
sguazza nel suo habitat naturale e primeggia. Anche se
persino un retropassaggio al
portiere diventa un'impresa
ardua...
KEOGH 6.5
Si mette in mostra al 46',
quando smista in area provvidenzialmente.
WARD 6
Impiega qualche minuto ad entrare in partita, ma gradualmente prende le misure a Bernardeschi,
MCCARTHY 6.5
Se l'Irlanda domina in mediana è
anche merito suo. Dà sostanza
alla manovra e mette pressione
ai portatori di palla azzurri. HooRANDOLPH 6
lahan (32' st) 6 A segno contro
Quasi quasi una serata da spet- la Svezia, ancora in evidenza. Si
tatore. I momenti più impegnati- rende pericoloso e serve l’assist
vi, quando guarda sfilare a lato che decide la gara.
una conclusione di Immobile. Poi BRADY 7.5
IRLANDA
piterà di uscire, dovremo farlo
senza recriminazioni. Lunedì
affronteremo una squadra tra
le più forti al mondo. Di che
stiamo parlando? Lo sappiamo. Detto questo, c’è il campo e il campo dovrà parlare».
Quanto all’arbitro, «L’ammonizione di Barzagli se la poteva proprio evitare. L’Irlanda
ha fatto una gara molto maschia e tosta e non ha avuto
tutte le nostre ammonizioni.
Quella di Barzagli è stata del
tutto gratuita e a scoppio ritardato. Ne prendiamo atto».
Il ct nervoso: «E’ strano
arrivare primi e trovare la
Spagna. Chi è favorito?
Ditelo voi che siete bravi
a giudicare. Ai ragazzi
non rimprovero nulla»
Bernardeschi e Sturaro timidi, bene Ogbonna
d'un mostro sacro come Chiellini (alla Juve non andò benisismo).
Ci riesce per quasi novanta minuti, poi alza bandiera bianca. Ma
senza clamorose colpe.
deve essere un alibi. Dalle
sconfitte ci sono sempre da trarre
insegnamenti: quello di stasera
(ieri, ndr) è che sotto il profilo
della cattiveria dovevamo dare di
più, e anche sul piano del
palleggio».
«L’arbitro? L’ammonizione di Barzagli è stata gratuita»
LE PAGELLE
FABIO RIVA
spada di Damocle come la possibile
squalifica sulla schiena ti condizioni,
ma il nostro dovere è dare sempre il
massimo. Complimenti all’Irlanda
che ha messo in campo tanto cuore,
cattiveria agonistica e fisico. Anche
il campo non ci ha aiutato, ma non
Conte ne ha per tutti
«Tabellone pazzesco»
Abbiamo rincalzi discreti o buoni, ma niente di più
Eppure il palo di Insigne poteva regalarci una vittoria
1
L’Irlanda l’ha messa
subito sull’aggressività,
con un gioco
tipicamente britannico.
Per questo abbiamo
sofferto fin dall’inizio
Leonardo Bonucci è
riuscito a evitare
l’ammonizione che gli
avrebbe fatto saltare la Spagna, ma
l’Italia non ha evitato il ko e il
difensore non lesina l’autocritica:
«E’ normale che giocare con una
Piedino niente male, sui calci da
fermo innesca pericolose mischie
in area. Poi ci mette il testone per
l'1-0.
MURPHY 6.5
Omonimo del teorico della famosa legge. Nel caso adattabile così: se anche hai la fortuna di
LONG 6.5
scampare a Buffon, ti tocca un
Un po' d'attacco, un po' sulla tre- Sirigu in vena di miracoli (sul tuo
quarti. Abile nelle due fasi. Quinn colpo di testa). McGeady (25'
(45' st) ng.
st) 6 Dà manforte all'assalto fiHENDRICK 6.5
nale.
Pericoloso al 10' con una CT O'NEILL 7
botta da fuori a fil d'incro- Lui e i suoi cercavano una vera e
cio dei pali.
propria impresa, missione comMCCLEAN 7
piuta.
Spina nel fianco, vedere
per credere, ad esempio,
una serpentina al cardio- HATEGAN 5
palmo. Manda in tilt Ber- Gestione dei gialli alquanto dinardeschi (il fallo era da ri- scutibile, e c'è la svista sul fallo
gore) e Sturaro, chiama Bar- da rigore di Bernardeschi.
zagli agli straordinari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ARBITRO
Decisamente non è andata come auspicava Antonio Conte. La sfida di ieri
sera contro l'Irlanda, in teoria, poteva e doveva secondo i piani sancire lo strapotere d'un'Italia sdoppiabile.
Un'Italia senza titolari e senza riserve, un'Italia "di gruppo". E invece, al contrario, ha
finito per riportare il gruppo
azzurro con i piedi... diciamo così, un po' più per terra. Tanto girava poco la palla, in campo, quanto invece...
giravan di parecchio a Conte,
a bordo campo. In un match
vissuto a sbraitare, a fornire
dettami (per lo più inascoltati), a sperare in una reazione
d'orgoglio - e di qualità - che
proprio non è arrivata.
Nuovi piani
Rituale
INSIGNE: «LA SPAGNA? ABBIAMO ANCORA IL MORALE ALTO»
Pericolo giallo: dieci diffidati
INVIATO A LILLA
Adesso siamo davvero stracarichi di diffidati,
non abbiamo solo preso una bastonata nella
pancia. A Bonucci, Buffon, Chiellini, De Rossi,
Eder e Thiago Motta si aggiungono Barzagli,
Sirigu, Zaza, Insigne, gli ammoniti di ieri sera.
Dieci azzurri, di cui sei titolari, per quello che
si è visto fin qui. E, in particolare, tutta la BBC.
Se supereremo la Spagna, avremo quasi
certamente un bel problema in più, strada
facendo. Anche perché le diffide pendenti
verranno bonificate soltanto tra le semifinali
e la finale. Insomma, l'abbiamo pagata cara,
anche se non carissima, questa partita.
«CAMPO BRUTTISSIMO»
Le parole di Insigne, l'autore del palo intorno
alla mezz'ora della ripresa, l'unica vera nostra
grande occasione, oltre a una girata di Zaza:
«C'è stata un po' di sfortuna, comunque
l'Italia ha dato anche stavolta il massimo.
Non abbiamo rimpianti, il terreno era brutto,
non si stava in piedi. Conte quando mi ha
mandato in campo mi ha detto di ballare tra le
linee. La Spagna? Non sarà questa sconfitta
a farci crollare il morale. Restiamo un grande
gruppo».
MARCO BONETTO
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E va bene a trincerarsi dietro le classiche frasi di rito, a
fine partita: «Sinceramente
ho poco da rimproverare ai
ragazzi, la partita è stata molto fisica e su un campo ai limiti della praticabilità. Ho comunque avuto le risposte che
cercavo da parte di tutti. Peccato averla persa, questa partita, quando sembrava che l'avessimo in pugno. Ma ripeto,
non ho nulla da rimproverare
ai miei giocatori», ipse dixit.
Ma non era certo un Conte
sinceramente soddisfatto e L’espressione preoccupata di Antonio Conte per la sconfitta contro l’Irlanda (PA)
felice, quello che ieri ha lasciato lo stadio di Lille. Anche
perché all’arbitro e alla Uefa
invece aveva da rimproverare
tanto: «Il calendario poco fortunato? E’ strano essere primi
Le partite di Antonio
Le maglie azzurre
I milioni di euro a
Conte da allenatore
indossate da Conte
stagione che Conte
e sapere che incontreremo la
della Nazionale: 13
tra il ‘94 e il 2000,
andrà a guadagnare
Spagna. E se andiamo avanti,
vittorie, 6 pareggi
nel periodo in cui
per allenare
magari la Germania e la poi la
e 4 sconfitte
giocava nella Juve
il Chelsea
Francia. E’ un percorso quantomeno problematico, ma ci
sta sono i regolamenti. Se ca-
23
20
6,5
Rabbia che ora Conte cercherà di trasmettere al gruppo.
Un gruppo ferito nell'orgoglio e al quale il commissario
tecnico/motivatore - a scopo
propedeutico - è deciso a far
sentire "il rumore dei nemici". Frasi del tipo «chi è favorito tra noi e la Spagna dovete
dirlo voi che siete bravi a giudicare...» (pronunciata a caldo ai giornalisti a fine partita)
servono proprio a spostare
l'attenzione e a ricreare uno
spirito bellicoso nel gruppo.
Come l'Italia contiana è riuscita a sovvertire pronostici e stupire la critica una volta, così può riuscirci una seconda. Auspica l'allenatore
leccese. E peraltro sarà un'altra Italia quella che vedremo
in campo a Parigi nella sfida
contro la Spagna campione in
carica: ben più simile (quantomeno negli uomini, quanto all'atteggiamento lo si vedrà strada facendo), a quella
che ha vinto e convinto contro il Belgio nella sfida d'esordio del torneo.
Scelte
Anche se ovviamente i prossimi giorni serviranno per valutare nel dettaglio qualsiasi
opzione. Una prima considerazione su Insigne, comunque, c'è. E non contempla
rimpianti. «Non so se avrebbe meritato più minutaggio.
Era una partita molto fisica,
l'ho fatto entrare quando gli
spazi si sono allargati».
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2 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
Poche le emozioni
Insigne trova il palo
Nel finale Brady gol
LA
PARTITA 0
ITALIA
IRLANDA
1
Primo tempo, 10':
sventola di Hendrick
fuori. 21': angolo, testa di Murphy e volo
di Sirigu a deviare.
32': altro corner, esce a vuoto Sirigu, craniata di Duffy out. 43':
destro di Immobile di poco fuori.
44': rigore non dato, Bernardeschi spinge McClean. Secondo
tempo, 8': girata al volo di Zaza
poco alta. 32' palo di Insigne, con
un tiro da fuori a effetto. 39': Ho- mobile 5.5 (30' st Insigne 6). A (25' st McGeady 6). A disp. Weolahan, solo in area, tira su Sirigu. disp. Buffon, Marchetti, Chielli- stwood, Given, Clark, O'Shea,
40: il gol, testa di Brady su cross ni, Parolo, De Rossi, Giaccherini, Whelan,Christie,Walters,Meyler,
di Hoolahan.
El Shaarawy, Candreva, Eder, Keane. Ct O'Neill 7
Pellè. Ct Conte 5
MARCATORI: st 40' Brady
ARBITRO: Hategan (Romania) 5
IRLANDA
(4-2-3-1):
Randolph
ITALIA (3-5-2): Sirigu 5; Barza- 6; Coleman 6.5, Duffy 6.5, Keo- NOTE: spettatori 44.268. Amgli 6, Bonucci 5.5, Ogbonna 6; gh 6.5, Ward 6; McCarthy 6.5 moniti: Sirigu e Long (comportaBernardeschi 5 (15' st Darmian (32' st Hoolahan 6), Brady 7.5; mento non regolamentare), Bar5.5), Sturaro 5, Thiago Motta 5, Long 6.5 (45' st Quinn ng), Hen- zagli, Zaza, Insigne e Ward (gioFlorenzi 5.5, De Sciglio 6 (37' st drick6.5,McClean7;Murphy6.5 co falloso). Angoli: 4-4. RecupeEl Shaarawy ng); Zaza 5.5, Imro: pt 1’; st 3’
POSSESSO %
52
48
TIRI IN PORTA
4
1
TIRI TOTALI
5
12
FALLI FATTI
21
19
TUTTOSPORT 3
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
NAZIONALE
Bonucci
«Impariamo
dal ko: serve
più cattiveria»
LE
PAROLE
Italia 2, brutta roba
Allenamento flop
e regalo all’Irlanda
MARCO BONETTO
INVIATO A LILLA
La Giovine Italia di Mazzini
sbocciò a Marsiglia. A Lilla, che è pur sempre terra
francese, ancorché a mille
chilometri di distanza dal
Mediterraneo, è appassita
la Giovine Italia di Conte.
Eravamo già primi, il nostro
ct ha potuto tirar su dal pozzo il turnover a secchiate,
ma adesso dovremo tornare al canone titolare, per leggere lo spartito degli ottavi.
E va già bene che Bonucci non sarà squalificato: ha
corso il rischio da diffidato
per dare più garanzie dietro, e l'ha sfangata almeno
nei gialli. Ma al di là dell'atteggiamento ultra-offensivo degli irish, che potevano
solo vincere per non andare definitivamente a fondo
in classifica, ma al contrario qualificarsi, la differenza tra l'Italia delle due vittorie e questa del tonfo, dopo
45 minuti di catenaccio, si è
stagliata eccome. Per la serie: abbiamo discreti o buoni rincalzi, ma niente di più.
E i nomi sono sempre i soliti. Con la Spagna sarà comunque tutta un'altra musica: in quanto a tattica, a
ritmo, a protagonisti. Pre-
vediamo una gara imparagonabile con quella di ieri,
contro i campioni in carica dell'arte europea: e indipendentemente dal risultato finale che si verificherà
lunedì, s'intende. Portiamo
a casa una botta a tanti facili entusiasmi. Per la cronaca, potevamo pure vincere,
alla fine: ma il palo ha detto
no a una conclusione a effetto di Insigne, appena entrato, al 32'. Poi proprio Bonucci e compagnia sono andati due volte in tilt: prima
Hoolahan ha tirato su Sirigu, poco dopo Brady ci ha
infilzato di testa come dei
polli, nel burro di un cross
squadra: oltre a Bonucci, rispetto alla Svezia sono partiti titolari solo Florenzi e Barzagli). E quindi non potevamo che soffrire, se l'attacco
loro era guidato da uno con
quel nome. La verità è che
da buoni paladini dell'Eire,
nel gioco molto simili ai britannici, l'hanno messa subito sull'arrembaggio spinto.
Tutti all'assalto o quasi, correndo come dei forsennati. Dovevano fare «la partita della vita» (Conte dixit,
alla vigilia) per accarezzare in extremis la qualificazione, vincendo, nel balletto a distanza con Svezia-Belgio. E così si è subito esaltato anche il loro modulo,
variabile come il meteo (a
proposito: ieri è scoppiata
all'improvviso l'estate anche nel Nord della Francia,
per cui si è giocato in un caldo umido soffocante, visto
che lo stadio di Lilla, con il
suo terreno in pessime condizioni e il tetto semovente
subito e non capito pure dal chiuso, si è rivelato una inportiere. Era l'85': e avevano credibile serra, ma per fare
meritato più loro, nel com- la sauna; non esattamenplesso. Quindi: giusto così, te il clima ideale per giocairish. Passaggio del turno re...). Insomma, ce le hanno
compreso, da terzi.
suonate alla grande, soprattutto tutto nel primo tempo
La legge di Murphy
(nel secondo si è registraAvevamo contro anche la to maggiore equilibrio, tutlegge di Murphy: il pivot to qua), quanto a intensiirish che un po' guardava tà e gioco, verticalizzazionegli occhi Bonucci e un po' ni e predominio. Baricenannusava l'aria dalle par- tro basso, a tratti bassissimo,
ti di Sirigu (uno dei battez- l'Italia: sovente schiacciata,
zati dal massiccio turnover sofferente, con gli irlandesi
contiano, con abbassamen- che venivano avanti a folato anche dell'età media della te. Bucandoci non solo sul-
Fattore climatico
Anche in Francia è
arrivata l’estate: si è
giocato con un caldo
umido e soffocante
IL GOL
subito dalla Nazionale nelle
prime 3 partite dell’Europeo:
ma Buffon resta imbattuto
3
I MARCATORI
azzurri a Euro 2016: a segno
Giaccherini e Pellé contro il
Belgio, Eder contro la Svezia
1
LA SCONFITTA
sotto la gestione Conte tra
qualificazioni europee e fase
finale: 3 i ko in amichevole
22
I GIOCATORI
già impiegati dal ct nelle prime
tre partite in Francia: zero
minuti soltanto per Marchetti
la nostra fascia destra, dove
Bernardeschi e Sturaro subivano il moto (quasi) perpetuo di McClean, un invasato tutto scatti, dribbling e
cross. Non a caso al 44' l'ala del West Bromwich si era
anche meritato un rigore,
per spinta del viola: ma Hategan, sovente criticabile, ha
lasciato correre.
De Rossi, dove sei?
Il 4-2-3-1 di O'Neill ha cam-
ITALIA
SIRIGU 5
BERNARDESCHI 5
INVIATO A LILLA
Subito un cazziatone da Bonucci per una palla non chiamata, si
ricatta al 21' con un colpo di reni
su capocciata di Murphy e su una
conclusione di Hoolan. Alla fine,
però, deve arrendersi. PS C'è da
lavorare sulle uscite aeree.
Al 4' un disimpegno sbagliato, è
un Gronchi Rosa. Segue una prestazione con più sofferenze rispetto al solito. Limita i danni con
mestiere.
Al debutto in un torneo ufficiale.
Ha vinto il duello interno con El
Shaarawy per un posto da titolare contro l'Irlanda; meno dominante invece nel duello con McClean... Al quale anzi fa un fallo
da rigore netto (per tutti, almeno,
tranne l'arbitro). Si vede che le
capacità in potenza ci sono, ma
nella pratica restano offuscate.
Darmian (15' st) 5.5 Il suo ingresso non sposta gli equilibri, anzi...
BONUCCI 5.5
STURARO 5
BARZAGLI 6
Il regista difensivo dà ragione al
ct riuscendo a gestire con le dovute cautele il pericolo giallo, ma
ha più problemi a gestire gli attaccanti irlandesi... Leggerezze
che non sono da lui.
rò non sono in vena di favoritismi
e lo prendono a tenaglia. Di fatto
neutralizzandolo. Alcuni errori
gravi in fase di disimpegno.
FLORENZI 5.5
sto del mondo di non essere soltanto l'uomo buono soltanto per
uno scampolo di tempo. I compagni, però, non fanno molto per
metterlo in condizione di incidere. Occorre aspettare l'8' st per
l'acuto: una girata "ignorante"
che termina poco alta sulla traversa. Poco altro.
Gli Irlandesi gli riservano un duro
trattamento, lui prova a divincolarsene con qualche verticalizzazione e (raro) inserimento. Ma è
decisamente meno brillante ri- IMMOBILE 5.5
spetto al match con la Svezia.
Duffy gli prende le misure, lui faDE SCIGLIO 6
tica a divincolarsi. Ci riesce bene
Qualche critica fors'anche trop- al 43' (primo guizzo della partipo severa, nel recente passato. ta, per gli azzurri) con un destro
La miglior reazione possibile, in da fuori, insidiosissimo. Poi torna
questa nuova chance europea. abbandonato a se stesso. InsiSubito una botta-avvertimento gne (30' st) 6 Palo, sfortunato.
da Coleman. Ma non si scompo- CT CONTE 5
ne, e lascia il segno al 25' con un E' successo esattamente quello
salvataggio su Long che vale che voleva evitare. Pessima prequanto un gol. A inizio ripresa più stazione dei suoi, pessimo risulintraprendente anche in fase of- tato. Ma ora possiamo dirlo: è ininfensiva (all'8' ottimo assist per fluente. Linea sopra, e testa alla
Zaza), cala gradualmente. El Spagna.
Shaarawy (37' st ) ng.
FABIO RIVA
INVIATO A LILLA
biato continuamente più
colori di un camaleonte,
oscillando soprattutto tra il
4-1-3-2 e il 4-4-2. E noi per
85 minuti siamo stati buoni quasi solo a difendere,
cosa che rimane, d'altronde, il nostro mestiere migliore, gol a parte di Brady (non
Liam...). Ma certo la perdita di personalità, di esperienza e di qualità che si è
registrata tra centrocampo
e attacco si è riverberata in
cotanta sofferenza. Questi
irish hanno corsa, ma fondamentali poveri, spesso
stoppano con gli stinchi: ci
permettiamo di pensare che
con in campo i vari De Rossi, Candreva, Giaccherini e
via dicendo avremmo arato di più e meglio i territori
della cifra tecnica, e quindi
il peso specifico delle giocate offensive. E allora anche il Il gol di Robbie Brady che ha regalato la vittoria all’Irlanda (ANSA)
possesso palla sarebbe stato
diverso, relativamente a un
efficace controllo del cen- INNO DI MAMELI RITMATO DAI TIFOSI IRLANDESI
trocampo, dove tutto inizia
(in fase offensiva) e può finire anestetizzato (in fase difensiva). Nei primi 45', appena una sciabolata fuori INVIATO A LILLA
stata un po' più visibile del solito. Quanto ai
di Immobile. Mentre SiriOk, ci siamo. Dopo l'Azzurro di Conte Paolo, si decibel, beh, in quel senso non c'è mai stato
motivo di lamentele: cori e incitamenti
gu era già dovuto volare per può parlare d'un Azzurro di Conte Antonio.
dall'inizio alla fine. In gran sintonia,
deviare una testata veleno- Orbene, ci sono ancora ampi margini di
comunque, con il pubblico irlandese, che ha
crescita. Tuttavia si può dire che il "muro
sa di Murphy. E prim'ancoapplaudito a tempo l'Inno di Mameli. Bene
colorato", sugli spalti, stia gradualmente
ra aveva visto i sorci verdi
per colpa di una rasoiata di iniziando a prendere forma. Ergo, che l'appello anche sotto il profilo della sicurezza: le due
tifoserie non hanno avuto attriti nè in giornata,
fatto dal ct sia stato accolto. Dopo la partita
Hendrick, di poco scentranè in prossimità dello stadio. Anche dal punto
contro la Svezia, Conte era stato chiaro:
ta. Nella ripresa, una girata
«Vorrei che ci sentissimo uniti nell'indossare di vista della sicurezza antiterroristica, tutto è
alta di Zaza e il palo di Insiun colore che da sempre rappresenta un forte filato per il verso giusto.
gne dal limite. Morale: dateci la Spagna, facciamo i seri, segno di identità». E ieri, effettivamente, allo
F.R.
Stade Pierre Mauroy, la chiazza cromatica è
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e voltiamo pagina in fretta.
Curve, spuntano sprazzi d’azzurro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Idem come sopra per le sofferenze da pressing: perde qualche pallone di troppo. E resta spiazzato
dal lavorio assiduo e ficcante
dell'asse centro-sinistro irlandese,
ZAZA 5.5
OGBONNA 6
THIAGO MOTTA 5
Contro la Svezia, entrato nella riGli capita per la seconda volta in Prima da titolare per lui in questo presa, aveva contribuito a far svolcarriera uno di quei treni che so- Europeo, dopo le staffette con De tare il match. Ora la chiamata in
litamente non ritornano: l'occa- Rossi nei due precedenti impe- causa dal pirmo minuto, con tansione di dimostrarsi all'altezza gni europei. McCarty e Brady pe- ta tanta voglia di dimostrare al re-
in alto una di Zaza.
COLEMAN 6.5
Anche dalle sue parti, una serata
tutto sommato tranquilla. L'Italia non spinge.
DUFFY 6.5
Se serve il corpo a corpo,
sguazza nel suo habitat naturale e primeggia. Anche se
persino un retropassaggio al
portiere diventa un'impresa
ardua...
KEOGH 6.5
Si mette in mostra al 46',
quando smista in area provvidenzialmente.
WARD 6
Impiega qualche minuto ad entrare in partita, ma gradualmente prende le misure a Bernardeschi,
MCCARTHY 6.5
Se l'Irlanda domina in mediana è
anche merito suo. Dà sostanza
alla manovra e mette pressione
ai portatori di palla azzurri. HooRANDOLPH 6
lahan (32' st) 6 A segno contro
Quasi quasi una serata da spet- la Svezia, ancora in evidenza. Si
tatore. I momenti più impegnati- rende pericoloso e serve l’assist
vi, quando guarda sfilare a lato che decide la gara.
una conclusione di Immobile. Poi BRADY 7.5
IRLANDA
piterà di uscire, dovremo farlo
senza recriminazioni. Lunedì
affronteremo una squadra tra
le più forti al mondo. Di che
stiamo parlando? Lo sappiamo. Detto questo, c’è il campo e il campo dovrà parlare».
Quanto all’arbitro, «L’ammonizione di Barzagli se la poteva proprio evitare. L’Irlanda
ha fatto una gara molto maschia e tosta e non ha avuto
tutte le nostre ammonizioni.
Quella di Barzagli è stata del
tutto gratuita e a scoppio ritardato. Ne prendiamo atto».
Il ct nervoso: «E’ strano
arrivare primi e trovare la
Spagna. Chi è favorito?
Ditelo voi che siete bravi
a giudicare. Ai ragazzi
non rimprovero nulla»
Bernardeschi e Sturaro timidi, bene Ogbonna
d'un mostro sacro come Chiellini (alla Juve non andò benisismo).
Ci riesce per quasi novanta minuti, poi alza bandiera bianca. Ma
senza clamorose colpe.
deve essere un alibi. Dalle
sconfitte ci sono sempre da trarre
insegnamenti: quello di stasera
(ieri, ndr) è che sotto il profilo
della cattiveria dovevamo dare di
più, e anche sul piano del
palleggio».
«L’arbitro? L’ammonizione di Barzagli è stata gratuita»
LE PAGELLE
FABIO RIVA
spada di Damocle come la possibile
squalifica sulla schiena ti condizioni,
ma il nostro dovere è dare sempre il
massimo. Complimenti all’Irlanda
che ha messo in campo tanto cuore,
cattiveria agonistica e fisico. Anche
il campo non ci ha aiutato, ma non
Conte ne ha per tutti
«Tabellone pazzesco»
Abbiamo rincalzi discreti o buoni, ma niente di più
Eppure il palo di Insigne poteva regalarci una vittoria
1
L’Irlanda l’ha messa
subito sull’aggressività,
con un gioco
tipicamente britannico.
Per questo abbiamo
sofferto fin dall’inizio
Leonardo Bonucci è
riuscito a evitare
l’ammonizione che gli
avrebbe fatto saltare la Spagna, ma
l’Italia non ha evitato il ko e il
difensore non lesina l’autocritica:
«E’ normale che giocare con una
Piedino niente male, sui calci da
fermo innesca pericolose mischie
in area. Poi ci mette il testone per
l'1-0.
MURPHY 6.5
Omonimo del teorico della famosa legge. Nel caso adattabile così: se anche hai la fortuna di
LONG 6.5
scampare a Buffon, ti tocca un
Un po' d'attacco, un po' sulla tre- Sirigu in vena di miracoli (sul tuo
quarti. Abile nelle due fasi. Quinn colpo di testa). McGeady (25'
(45' st) ng.
st) 6 Dà manforte all'assalto fiHENDRICK 6.5
nale.
Pericoloso al 10' con una CT O'NEILL 7
botta da fuori a fil d'incro- Lui e i suoi cercavano una vera e
cio dei pali.
propria impresa, missione comMCCLEAN 7
piuta.
Spina nel fianco, vedere
per credere, ad esempio,
una serpentina al cardio- HATEGAN 5
palmo. Manda in tilt Ber- Gestione dei gialli alquanto dinardeschi (il fallo era da ri- scutibile, e c'è la svista sul fallo
gore) e Sturaro, chiama Bar- da rigore di Bernardeschi.
zagli agli straordinari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ARBITRO
Decisamente non è andata come auspicava Antonio Conte. La sfida di ieri
sera contro l'Irlanda, in teoria, poteva e doveva secondo i piani sancire lo strapotere d'un'Italia sdoppiabile.
Un'Italia senza titolari e senza riserve, un'Italia "di gruppo". E invece, al contrario, ha
finito per riportare il gruppo
azzurro con i piedi... diciamo così, un po' più per terra. Tanto girava poco la palla, in campo, quanto invece...
giravan di parecchio a Conte,
a bordo campo. In un match
vissuto a sbraitare, a fornire
dettami (per lo più inascoltati), a sperare in una reazione
d'orgoglio - e di qualità - che
proprio non è arrivata.
Nuovi piani
Rituale
INSIGNE: «LA SPAGNA? ABBIAMO ANCORA IL MORALE ALTO»
Pericolo giallo: dieci diffidati
INVIATO A LILLA
Adesso siamo davvero stracarichi di diffidati,
non abbiamo solo preso una bastonata nella
pancia. A Bonucci, Buffon, Chiellini, De Rossi,
Eder e Thiago Motta si aggiungono Barzagli,
Sirigu, Zaza, Insigne, gli ammoniti di ieri sera.
Dieci azzurri, di cui sei titolari, per quello che
si è visto fin qui. E, in particolare, tutta la BBC.
Se supereremo la Spagna, avremo quasi
certamente un bel problema in più, strada
facendo. Anche perché le diffide pendenti
verranno bonificate soltanto tra le semifinali
e la finale. Insomma, l'abbiamo pagata cara,
anche se non carissima, questa partita.
«CAMPO BRUTTISSIMO»
Le parole di Insigne, l'autore del palo intorno
alla mezz'ora della ripresa, l'unica vera nostra
grande occasione, oltre a una girata di Zaza:
«C'è stata un po' di sfortuna, comunque
l'Italia ha dato anche stavolta il massimo.
Non abbiamo rimpianti, il terreno era brutto,
non si stava in piedi. Conte quando mi ha
mandato in campo mi ha detto di ballare tra le
linee. La Spagna? Non sarà questa sconfitta
a farci crollare il morale. Restiamo un grande
gruppo».
MARCO BONETTO
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E va bene a trincerarsi dietro le classiche frasi di rito, a
fine partita: «Sinceramente
ho poco da rimproverare ai
ragazzi, la partita è stata molto fisica e su un campo ai limiti della praticabilità. Ho comunque avuto le risposte che
cercavo da parte di tutti. Peccato averla persa, questa partita, quando sembrava che l'avessimo in pugno. Ma ripeto,
non ho nulla da rimproverare
ai miei giocatori», ipse dixit.
Ma non era certo un Conte
sinceramente soddisfatto e L’espressione preoccupata di Antonio Conte per la sconfitta contro l’Irlanda (PA)
felice, quello che ieri ha lasciato lo stadio di Lille. Anche
perché all’arbitro e alla Uefa
invece aveva da rimproverare
tanto: «Il calendario poco fortunato? E’ strano essere primi
Le partite di Antonio
Le maglie azzurre
I milioni di euro a
Conte da allenatore
indossate da Conte
stagione che Conte
e sapere che incontreremo la
della Nazionale: 13
tra il ‘94 e il 2000,
andrà a guadagnare
Spagna. E se andiamo avanti,
vittorie, 6 pareggi
nel periodo in cui
per allenare
magari la Germania e la poi la
e 4 sconfitte
giocava nella Juve
il Chelsea
Francia. E’ un percorso quantomeno problematico, ma ci
sta sono i regolamenti. Se ca-
23
20
6,5
Rabbia che ora Conte cercherà di trasmettere al gruppo.
Un gruppo ferito nell'orgoglio e al quale il commissario
tecnico/motivatore - a scopo
propedeutico - è deciso a far
sentire "il rumore dei nemici". Frasi del tipo «chi è favorito tra noi e la Spagna dovete
dirlo voi che siete bravi a giudicare...» (pronunciata a caldo ai giornalisti a fine partita)
servono proprio a spostare
l'attenzione e a ricreare uno
spirito bellicoso nel gruppo.
Come l'Italia contiana è riuscita a sovvertire pronostici e stupire la critica una volta, così può riuscirci una seconda. Auspica l'allenatore
leccese. E peraltro sarà un'altra Italia quella che vedremo
in campo a Parigi nella sfida
contro la Spagna campione in
carica: ben più simile (quantomeno negli uomini, quanto all'atteggiamento lo si vedrà strada facendo), a quella
che ha vinto e convinto contro il Belgio nella sfida d'esordio del torneo.
Scelte
Anche se ovviamente i prossimi giorni serviranno per valutare nel dettaglio qualsiasi
opzione. Una prima considerazione su Insigne, comunque, c'è. E non contempla
rimpianti. «Non so se avrebbe meritato più minutaggio.
Era una partita molto fisica,
l'ho fatto entrare quando gli
spazi si sono allargati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTOSPORT 5
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
EURO 2016 VERSO GLI OTTAVI
Volare oltre la Spagna? Con le ali
L’Italia sfrutta molto le fasce, dove la Spagna soffre: sarà importante recuperare Candreva
solo il belga De Bruyne è riuscito a tenergli testa nello
scorso biennio, tra chi è poi
andato avanti all'Europeo.
Candreva sforna anche assist
vincenti come il pane: 9 in 40
partite in Nazionale. Ed è l'italiano che ha recuperato più
palloni nelle prime 2 gare qui
MARCO BONETTO
in Francia. Inoltre è il 3° azINVIATO A LILLA
zurro per media di chilomeNon è un intervento chirur- tri percorsi a partita, dietro a
gico, ma si può parlare pur Parolo e Giaccherini: più di
sempre di operazione, sot- 11 a incontro. Eccelle nella
to la dicitura: "campioni da fase offensiva e difensiva. E'
fregare". Da oggi si pianifica il nostro alfiere per eccellenanche ufficialmente la pre- za. E non a caso è anche una
sa di Parigi. Per ora siamo in pietra preziosa sul mercato,
orario per la partenza da St. con Lotito che alimenta l'aDenis, lunedì sera: da vede- sta sopra i 25 milioni.
re chi ci salirà sopra, al treno
che porterà ai quarti, e chi ci Juanfran e Jordi Alba
finirà sotto.
Se aggiungiamo che il 70%
In questa stazione c'è già delle nostre azioni offensive
idealmente un azzurro, che si sviluppa sulle corsie, e che
la Spagna al contrario sta da
tempo dimostrando di avere più di un tombino aperto nella propria fase difensiva, quanto alle (balbettanti) marcature sulle fasce, ne
consegue una sentenza tanto ovvia, quanto determinante, per le speranze di qualificazione: se Candreva si atper l'appunto vuole attaccar- tacca al treno, noi dobbiamo
si al treno, in senso buono. Si puntare la sua maglietta, per
chiama Candreva ed è il mi- spingerlo sul convoglio di luglior stantuffo di fascia non nedì. Anche contro la Croasolo dell'Italia, ma di tutto zia, soprattutto con la Croal'Europeo, per produzione di zia, gli spagnoli hanno sofcross (6,5 in media a partita: ferto sulle corsie. E non solo
nessuno tra i centrocampisti per la dinamica dei gol suimpegnati a Euro 2016 vanta biti. Juanfran a destra e Jordati più alti). E ancora: in tut- di Alba a sinistra hanno mote le qualificazioni, la media strato non saltuarie amnesie,
del laziale si è attestata sulla contro la rapidità degli avsoglia dei 5,6 cross a partita: versari e le altrui sovrapposi-
L’UOMO PER SFONDARE SUI LATI
Il 70 per cento degli
attacchi azzurri si
sviluppa sulle corsie
esterne: le zone in cui la
Croazia ha messo in crisi
gli uomini di Del Bosque
Grande attacco, ma...
La fase difensiva punto
debole di Juanfran
e Jordi Alba. E Nolito
e Silva aiutano poco
CANDREVA IN 4 FLASH
A PARTITA
6,5 CROSS
è la media di Candreva contro Belgio
e Svezia. Nessuno tra i centrocampisti
dell’Europeo ha una media migliore
ASSIST VINCENTI
9 GLI
di Candreva in 40 partite con la Nazionale;
4 i gol (l’ultimo il 6 giugno in amichevole con la Finlandia)
RECUPERATI
12 IdaPALLONI
Candreva nelle prime due partite: il migliore degli azzurri
PERCORSI
11,6 IdaKMCandreva
con la Svezia: 3° azzurro
(dietro a Parolo e Giaccherini), così come con il Belgio
LE FASCE: NEL BENE E NEL MALE
L’Italia è terza nella classifica dei cross andati a buon fine (47), nelle
qualificazioni all’Europeo. Meglio solo Svizzera (59) e Bosnia (57)
La Spagna subisce una media di 12 cross a partita, considerando
le qualificazioni e le prime 3 partite all’Europeo
Gli spagnoli
tendono
a occupare
soprattutto le
zone centrali
(in rosso le
parti di campo
più battute)
e a lasciare
scoperte le
corsie esterne
difensive
Antonio Candreva, 29 anni, al cross contro il Belgio. E’ fermo per un problema all’adduttore destro (ANSA)
zioni. In fase difensiva la Nazionale di Del Bosque apre
varchi laterali pure a centrocampo: là dove i ripiegamenti di David Silva e Nolito non
sono all'altezza per quantità
e intensità, secondo il verbo
di Conte. La Spagna subisce
una media di 12 cross a partita: decisamente alta, visto il
valore della squadra. E l'Italia è la terza miglior Nazionale di tutta Europa nell'ul-
timo biennio per produzione di traversoni riusciti. La
sintesi è chiara: sulle corsie
ci giocheremo un bel pezzo
di partita, nella speranza di
colpire a tradimento i fenomeni iberici. Che sono mica
tanto solidi, seppur virtuosi
in fase offensiva.
ma dovrò per forza valutare anche soluzioni alternative». Cioè Florenzi, o Bernardeschi, o El Shaarawy. Candreva è rimasto vittima di
una distrazione all’adduttore destro con piccola lesione
muscolare, figlia della partita con la Svezia di venerdì. Si vedrà di giorno in giorCandreva: altri esami
no: gli faranno nuovi esami
Ha dettato Conte: «Confi- (ecografia e risonanza, per
do di recuperare Candreva, valutare bene anche la ridu-
zione dell’edema, dell’alone
infiammatorio). Lui intanto
ha ricominciato a correre in
modo controllato. Lavora anche in palestra per mantenere il tono muscolare. Si sottopone a sedute di fisioterapia.
Tra le cure, le terapie strumentali più diffuse sono l’elettrostimolazione, la tecar e
il laser. Forza ragazzi: rimettetecelo in piedi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Quasi il 70%
degli attacchi
portati
dagli azzurri
si snoda
sulle due
corsie esterne
34.63%
Italia
30.74%
34.63%
6 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
EURO 2016 IL PROGRAMMA
Galles, ecco un altro derby
Sabato il via agli ottavi: apre Svizzera-Polonia, affascina la sfida tra i Dragoni e l’Irlanda del Nord
OTTAVI DI FINALE
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
LILLE
Svizzera
LENS
25 giugno, ore 15, Saint-Etienne
PARIGI
Polonia
SAINT-DENIS
30 giugno, ore 21, Marsiglia
L’abbraccio tra Bale e Ramsey, con loro il Galles sogna (IMAGE SPORT)
GRUPPO A
Croazia
SAINT-ETIENNE
BORDEAUX
25 giugno, ore 21, Lens
GRUPPO B
2-1
TOLOSA
Portogallo
2-1
Galles-Slovacchia
Albania-Svizzera
0-1
Inghilterra-Russia
1-1
Romania-Svizzera
1-1
Russia-Slovacchia
1-2
Francia-Albania
2-0
Inghilterra-Galles
2-1
Galles
Svizzera-Francia
0-0
Slovacchia-Inghilterra
0-0
Romania-Albania
0-1
Russia-Galles
0-3
25 giugno, ore 18, Parigi
P G V N P GF GS
SQUADRA
P G V N P GF GS
FRANCIA
SVIZZERA
Albania
Romania
7
5
3
1
1
1
3
4
GALLES
INGHILTERRA
SLOVACCHIA
Russia
6
5
4
1
Polonia-Irlanda del Nord
1-0
Turchia-Croazia
0-1
Germania-Ucraina
2-0
Spagna-Rep. Ceca
1-0
Ucraina-Irlanda del Nord
0-2
Rep. Ceca-Croazia
2-2
Germania-Polonia
0-0
Spagna-Turchia
3-0
Irlanda del Nord-Germania
0-1
Croazia-Spagna
2-1
Ucraina-Polonia
0-1
Rep. Ceca-Turchia
0-2
3
3
3
3
2
1
1
0
1
2
0
1
0
0
2
2
4
2
1
2
GRUPPO C
SQUADRA
2
1
1
0
0
2
1
1
1
0
1
2
6
3
3
2
3
2
3
6
3
3
3
3
2
2
1
0
1
1
0
0
0
0
2
3
3
2
2
0
0
0
2
5
GRUPPO E
6 luglio, ore 21, Lione
Irlanda del Nord
1 luglio, ore 21, Lille
Ungheria
26 giugno, ore 21, Tolosa
Belgio
GRUPPO D
P G V N P GF GS
GERMANIA 7
POLONIA
7
NORD IRLANDA 3
Ucraina
0
3
3
3
3
SQUADRA
P G V N P GF GS
CROAZIA
SPAGNA
Turchia
Rep. Ceca
7
6
3
1
3
3
3
3
2
2
1
0
1
0
0
1
0
1
2
2
5
5
2
2
3
2
4
5
10 luglio, ore 21, Saint-Denis
Germania
26 giugno, ore 18, Lille
Slovacchia
2 luglio, ore 21, Bordeaux
Italia
27 giugno, ore 18, Saint-Denis
Spagna
GRUPPO F
7 luglio, ore 21, Marsiglia
Irlanda-Svezia
1-1
Austria-Ungheria
Belgio-ITALIA
0-2
Portogallo-Islanda
1-1
ITALIA-Svezia
1-0
Islanda-Ungheria
1-1
Francia
Belgio-Irlanda
3-0
Portogallo-Austria
0-0
26 giugno, ore 15, Lione
Svezia-Belgio
0-1
Islanda-Austria
2-1
ITALIA-Irlanda
0-1
Ungheria-Portogallo
3-3
Irlanda
0-2
SQUADRA
P G V N P GF GS
SQUADRA
P G V N P GF GS
ITALIA
BELGIO
IRLANDA
Svezia
6
6
4
1
UNGHERIA
ISLANDA
PORTOGALLO
Austria
5
5
3
1
3
3
3
3
2
2
1
0
0
0
1
1
1
1
1
2
3
4
2
1
1
2
4
3
3
3
3
3
1
1
0
0
2
2
3
1
0
0
0
2
6
4
4
1
4
3
4
4
REGOLAMENTO. Agli ottavi le prime due di ogni girone più le 4 mi-
gliori terze. In caso di due o più squadre a pari punti, si terrà conto
nell’ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli
scontri diretti; 3) gol segnati negli scontri diretti; 4) differenza reti nel girone; 5) gol segnati nel girone; 6) classifica Fair Play (cartellino giallo -1 punto; cartellino rosso -3) ; 7) ranking Uefa.
MIGLIORI TERZE. Per stabilire le 4 migliori terze si terrà conto nell’ordine di: 1) punti; 2) differenza reti; 3) gol segnati; 4) classifica Fair
Play; 5) ranking Uefa.
tasse incluse
incluse -- disponibilità
disponibilità limitata
limitata.– bambini sotto i 12 anni (Genova - palermo
tasse
escluso dal 28/7 al 07/08; palermo - Genova escluso dal 12/8 al 03/9).
NIZZA
MARSIGLIA
Francia-Romania
SQUADRA
LIONE
3 luglio, ore 21, Saint-Denis
MARCATORI
Inghilterra
27 giugno, ore 21, Nizza
Islanda
ALBO D’ORO
1960 URSS
1964 SPAGNA
1968 ITALIA
1972 GERMANIAOVEST
1976 CECOSLOVACCHIA
1980 GERMANIAOVEST
1984 FRANCIA
1988 OLANDA
1992 DANIMARCA
1996 GERMANIA
2000 FRANCIA
2004 GRECIA
2008 SPAGNA
2012 SPAGNA
3 GOL: Bale (Galles); Morata (Spagna)
2 GOL: R. Lukaku (Belgio); Perisic (Croazia); Payet (Francia); Nani, Ronaldo (Portogallo); Stancu 2 rig. (Romania); Dzsudzsak (Ungheria)
1 GOL: Sadiku (Albania); Schöpf (Austria); Nainggolan, Witsel (Belgio); N.
Kalinic, Modric, Rakitic (Croazia); Giroud, Griezmann (Francia); Ramsey,
Robson-Kanu, Taylor (Galles); Gomez, Mustafi, Schweinsteiger (Germania); Dier, Sturridge, Vardy (Inghilterra); Brady, Hoolahan (Irlanda); McAuley, McGinn (Irlanda del Nord); B. Bjarnason, Bodvarsson, G. Sigurdsson
rig., Traustason (Islanda); Eder, Giaccherini, Pellè (Italia); Blaszczykowski,
Milik (Polonia); Necid, Skoda rig. (Repubblica Ceca); V. Berezutski, Glushakov (Russia); Duda, Hamsik, Weiss (Slovacchia); Nolito, Piqué (Spagna);
Mehmedi, Schär (Svizzera); Burak Yilmaz, Ozan Tufan (Turchia); Gera,
Stieber, Szalai (Ungheria)
AUTOGOL: Clark (Irlanda) pro Svezia; Saevarsson (Islanda) pro Ungheria
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TUTTOSPORT 7
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
EURO 2016 VERSO GLI OTTAVI
Morata e la Bbc, fratelli coltelli
Il capocannoniere dell’Europeo contro Barzagli, Bonucci e Chiellini: saranno scintille bianconere
Il bomber è l’unica nota
lieta di una Spagna
inquieta. Polemiche
per il rigore scippato
a Iniesta da Ramos:
«Sergio insisteva...»
to l'Italia di Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Zaza e
Sturaro. Insomma una botta,
un cazzottone nello stomaco
quasi pari a quello che Nikola
Kalinic e Ivan Perisic hanno
assestato alla banda di Don
Vicente del Bosque.
ROBERTO COLOMBO
Inutile appello
INVIATO A NIZZA
Amiconi da anni, nemici impacabili per una sera: il caso
ha giocato un bello scherzo a
Morata. Il gol dell'ormai ex juventino alla Croazia nell'ultima gara del Gruppo D non è
riuscito a evitare alla Roja la
sconfitta contro la nazionale
allenata da Cacic e così, pochissime ore dopo l'annuncio ufficiale del Real Madrid
che è stato esercitato il diritto di recompra per l'attaccante, Alvaro ha scoperto che sulla sua strada verso la gloria a
Euro 2016 avrebbe incrocia-
Qualche giorno fa proprio
Morata, dopo la doppietta
che aveva mandato al tappeto la Turchia dell'Imperatore
Fatih Terim, in mixed zone
aveva provato a lanciare un
appello disperato, a far capire urbi et orbi che lui alla Juventus ci stava bene per mille
e un motivo: intanto perché i
bianconeri sono i dominatori
della Serie A da lungo tempo,
poi perché la squadra di Allegri è uno dei team migliori
in Europa e pure, last but not La marcia giusta
least, «A Torino ho tantissimi L'ex juventino, a livello meamici a me molto cari» e «No, ramente realizzativo, dopo Incontro ravvicinato tra Perisic e Morata, protagonisti di Croazia-Spagna (ANSA)
SVEZIA-BELGIO 0-1
Nainggolan gol
lbra, triste addio
Il tiro di Nainggolan che ha consegnato la vittoria al Belgio (ANSA)
La rete del romanista regala
al Belgio l’Ungheria negli
ottavi. Ibrahimovic,
all’ultima in Nazionale, ci
prova ma Courtois lo mura
SVEZIA-BELGIO 0-1
Marcatori: st 39' Nainggolan
Svezia (4-4-2): Isaksson 6.5; Lindelof 5, Johansson 6, Granqvist 6.5,
Olsson 5; Larsson 6 (25' st Durmaz
ng),Ekdal6.5,Kallstrom5.5,Forsberg
5.5 (40' st Zengin ng); Berg 6.5 (18'
st Guidetti 6), Ibrahimovic 6.5. A disp. Olsen, Carlgren, Lustig, Jansson,
Hiljemark, Wernbloom, Augustinsson, Lewicki, Kujovic. Ct Hamrén 5.5
Belgio(4-3-2-1): Courtois 6; Meunier 6.5, Alderweireld 6, Vermaelen
6,Vertonghen6.5;Nainggolan7,Witsel 7; Carrasco 6.5 (26' st Mertens
6.5), De Bruyne 7, Hazard 7 (46' st
Origi ng); R. Lukaku 6.5 (42' st Benteke ng). A disp. Mignolet, Gillet, Fellaini, Denayer, Kabasele, Dembélé, J.
Lukaku, Batsuhayu, Ciman. Ct Wilmots 7
Arbitro: Brych (Germania) 7
Note: ammoniti Meunier, Ekdal, Johansson,Witselpergiocofalloso.Angoli:12-4perilBelgio.Recuperotempo: pt 1'; st 3'
ROBERTO COLOMBO
INVIATO A NIZZA
Nainggolan rovina l'addio di
Ibra alla Svezia: a 6' dalla fine
di una sfida splendida e ricca di occasioni, il romanista
indovina il tiro imparabile e
Isaksson nulla può. Il Belgio
agli ottavi troverà l'Ungheria,
mentre la Svezia saluta il suo
miglior giocatore dell'era moderna e pure Euro 2016.
Zlatan e gli altri 10
Praticamente tutto confermato per la Svezia, il modulo è il
4-4-2: il partner offensivo di
Ibrahimovic è Berg, che ha
soffiato il posto a Guidetti. A
centrocampo spazio a Ekdal
con a Larsson, Kallstrom e
Forsberg. Il cuore e il cervello dei Gialli però è lui, Zlatan:
l'ex Psg torna spesso e volen-
non ho ancora voglia di salutarli, non vorrei davvero dire
loro addio». In poco più di 48
ore lo scenario per lui è radicalmente cambiato, dunque:
dovrà dire addio agli amici
più cari, ma avrà l'occasione di riabbracciarli tra poco
più di 3 giorni. Anche lui proverà le stesse sensazioni che
provano, da anni, moltissimi altri attaccanti del continente, quando si trovano a
affrontare l'Italia o la Juventus, quando vedono, dall'altra parte della barricata, gli
occhi convinti di Buffon, il nasone di Chiellini, Bonucci che
sbuffa, Barzagli che ringhia.
Finalmente anche Alvaro, al
fischio d'inizio, per un secondo penserà: "E quando segno
io, a questi quattro mostri?".
tieri a centrocampo per prendersi il pallone e impostare
l'azione. Insomma, Ibra alla
Messi, in pratica, più "enganche" che punta pura. Wilmots
dà spazio al 4-2-3-1 con Lukaku centroboa e alle sue spalle il trio di fenomeni composto da Carrasco, De Bruyne
e Hazard. Il compito di agire
come frangiflutti davanti alla
difesa è affidato al romanista
Nainggolan e a Witsel, stella dello Zenit che tanto piace alla Juventus.
A viso aperto
Il match è subito bello e frizzante: la Svezia ci mette grinta, cuore e rabbia per evitare
che quella dell'Allianz Riviera sia l'ultima recita di Ibrahimovic in Nazionale, il Belgio
ogni volta che parte in velocità crea infiniti guai ai nordici. La prima chanche per
i Diavoli Rossi nasce dai piedi di Hazard, che al 3' scarica per Witsel, ma la conclusione sibila a lato. La Svezia
ci prova con Berg, ma sulla
sua mezza girata è strepitoso Courtois. C'è gloria anche
per Meunier, esterno difensivo del Brugge che tanto piace
al Torino: il colpo di testa del
terzino, su angolo del solito
De Bruyne, termina però fuori di nulla. A inizio ripresa Ibra
visto che i compagni non trovano la via della rete ci prova
in prima persona per due volte, ma in entrambi i casi è ottimo Courtois, così come se la
cava egregiamente il suo collega svedese Isaksson su un
siluro di De Bruyne. Il Belgio
preme e dopo aver ringraziato proprio De Bruyne (salvataggio sulla linea su colpo di
testa di Granqvist), fa un monumento a Radja Nainggolan
che a 6' dalla fine batte Isakksson con un missile terra aria e
mette la parola fine al film di
Ibra nella Svezia. Un kolossal,
sì, ma degno di Bollywood:
denso di lacrime e tristezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
aver faticato e tanto nella prima sfida contro la Repubblica
Ceca e aver sciupato alcune
chance da rete assai ghiotte,
si è sbloccato coi turchi e ha
segnato pure nell'ultima gara:
al momento è con il gallese
Gareth Bale (guarda caso anche lui un meréngue) il re dei
bomber dell'Europeo. Morata pare dunque aver ingranato la marcia giusta, quella che
invece sembra aver smarrito la sua nazionale. Ieri non
si erano ancora spente le discussioni per il ko contro la
Croazia e nemmeno le polemiche per la decisione di
Sergio Ramos di "scippare"
il rigore del possibile 2-1 (poi
fallito dal centrale difensivo
madridista) a Andrés Iniesta. Proprio il fuoriclasse del
Barcellona ha spiegato, senza però fare alcuna polemica, cosa che non appartiene
al suo stile, che «sarei io il ri-
gorista, ma Sergio insisteva
e insisteva...». Ieri per tentare di riportare la serenità nel
gruppo, Del Bosque ha concesso la giornata libera e nel
ritiro di Saint-Martin-de-Ré
è stato organizzato un asado
a cui non hanno partecipato
Busquets e Davìd Silva che
hanno ottenuto un permesso per visitare, assieme alle
rispettive famiglie, l'incantevole cittadina di La Rochelle, a pochi km dalla sede del
ritiro della Roja. Tra odore di
costine e choripàn, i sorrisi si
sono sprecati. Scommettiamo che tra poche ore ai sorrisi farà posto uno stato d'ansia
tipico di chi deve affrontare i
mostri Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, quello stato d'ansia che ti porta a pensare, anche solo un secondo:
"E adesso io a questi 4 fenomeni come segno?".
©RIPRODUZIONE RISERVATA
8 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
euro 2016 ungheria-portogallo 3-3
Ronaldo: nervi, magie e record
Assist e due gol, uno di tacco, dopo il rischio eliminazione: Portogallo agli ottavi contro la Croazia
CR7 si riprende la scena:
è l’unico ad avere
segnato in 7 fasi finali
tra Europei e Mondiali.
L’Ungheria sorprende
ancora: chiude in vetta
UNGHERIA PORTOGALLO 3-3
Marcatori: pt 19' Gera, 42' Nani; st
2' Dzsudzsak, 5' Ronaldo, 10’
Dzsudzsak, 17' Ronaldo
Ungheria (4-2-3-1): Kiraly 5; Lang
6, Guzmics 5, Juhasz 5.5, Korhut
5.5; Gera 7 (1' st Bese 6), Pinter 7;
Dzsudzsak 9, Elek 7, Lovrencsics 7
(37' st Stleber ng); Szalai 7 (25' st
Nemeth ng). A disp. Dibusz, Gulacsi,
Kadar,Fiola,Nagy,Bode,Kleinheisler,
Nikolic, Priskin. Ct Storck 7
Portogallo (4-4-2): Rui Patricio
5.5; Vierinha 5, Pepe 7, R. Carvalho
5,Eliseu5;JoaoMario6.5,Moutinho
5 (1' st Renato Sanches 6), W. Carvalho 6, Andr Gomes 5 (16' st Quaresma 6); Nani 7 (35' st Danilo ng),
Ronaldo 9. A disp. Lopes, Eduardo,
Bruno Alves, Fonte, Raphael Guerreiro, Eder, Cedric, Adrian Silva. Ct
Santos 5
Arbitro: Atkinson (Inghilterra) 6
Note: spettatori 55.514. Ammoniti:Guzmics,Juhasz,Gera,Dzsudzsak.
Angoli: 3-9. Recupero tempo: pt 1';
st 3.
STEFANO SALANDIN
INVIATO A LIONE
Nel giorno in cui all'Europeo
irrompe la classe di Cristiano Ronaldo, l'Europeo ha rischiato di perdere il Portogallo. E, di conseguenza, lo
stesso Ronaldo che, con l'immaginifico colpo di tacco del
primo gol e il colpo di testa
ha messo in fila una serie di
statistiche impressionanti:
il primo giocatore ad andare a segno in 4 edizioni diverse degli Europei (dove è
ormai a un gol dal capocannoniere di tutti i tempi Platini ed è già il più presente di
sempre con 17 partite giocatenella fase finale) e il primo
ad averlo fatto in sette grandi
tornei, inclusi quindi i Mondiali. Era ovvio che il problema del Portogallo non potesse essere Cristiano Ronaldo, ma da ieri sera è evidente a tutti, anche a coloro che
- per guadagnare un clic - si
ostinano a confondere sempre più il gioco del pallone
con il teatrino dell'apparenza. Certo: Cristiano ci sguazza, nei social e nell'immagine, ma sul campo non si discute. E' stato lui, con l'assist
a Nani e con due reti, a tenere a galla una squadra scombiccherata e preda di un'ottima Ungheria che si è trovata per ben tre volte in vantaggio. Lui e Pepe: un altro che
si sa rendere antipatico solo
a guardarlo, ma che nel primo tempo ha salvato almeno 4 volte una difesa che si
era lasciata prendere d'infilata dagli ungheresi: «E' stata una partita folle, con molti gol e molte emozioni - ha
commentato lo stesso Ronaldo, premiato come migliore
in campo - .Un bel premio,
sì, ma avrei preferito vincere
e nom ci siamo riusciti. Nel
finale ci siamo fermati perché pensavamo di essere secondi e invece ha segnato l'Islanda...».
LE PAGELLE
Dzsudzsak da applausi
INVIATO A LIONE
gol. Poi lo stendono i compagni...
UNGHERIA
VIERINHA 5
KIRALY 5
PEPE 7
Prima parata al 28' pt su Ronaldo, ma Nani lo "spigiama" nella
prima occasione. Dopo latita.
LANG 6
Passano molti cross dalla sua zona, almeno spinge parecchio.
GUZMICS 5
Si fa sorprendere dal "taglio" di
Nani sul primo gol.
PINTER 7
Dà grande equilibrio
ISLANDA-AUSTRIA 2-1
JOAO MARIO 6.5
Sovrastato. Sanches (1' st) 6
Guizzante e "pasticciante".
W. CARVALHO 6
Corre tanto se non altro.
ANDRÉ GOMES 5
ELEK 7
LOVRENCSICS 7
Alla prima vera occasione la butta dentro. Danilo (35' st) ng.
SZALAI 7
Un assist e due gol di cui il primo,
di tacco, semplicemente sublime.
Bravo e fortunato: due reti da deviazioni. Da comprare subito.
Per rendere l'idea di che cosa
potesse diventare questa partita e, di conseguenza, tutto il
girone, vi basti pensare che
al 20' del primo tempo erano qualificate solo l'Ungheria e l'Islanda. Poi la doppietta di Ronaldo ha consentito
di qualificarsi come "terza"
e di sfidare la Croazia (brutta
gatta...) nell'ottavo che si gio-
Concede moltissimo, tanto è vero che Pepe lo... sgrida.
Devia in rete il secondo gol ungherese ma ci si continua a domandare se davvero valga 40 milioni.
Quaresma (16' st) 6 Subito l'assist per Ronaldo. Poi a sprazzi.
DZSUDZSAK 9
abbinato alla indubbia stazza
fisica un ottimo dinamismo,
tanto da sovrastare il centrocampo lusitano, compreso
quell'André Gomes bramato dalla Juventus e ieri parecchio deludente. «Era una situazione delicata: per tre volte fuori dall'Europa e per tre
volte abbiamo recuperato»,
ha concluso Ronaldo.
ELISEU 5
MOUTINHO 5
Segna un gol bellissimo. Bese (1'
st) 6 Positivo impatto sulla gara.
tori a cominciare da capitan
Dzsudszak, di buona qualità tecnica. E vero: la sua doppietta è stata propiziata da deviazioni, ma è altrettanto innegabile come l'Ungheria abbia creato altre occasioni (in
una delle quali ha colpito il
palo) e come abbia rischiato
molto poco a parte i gol subiti. Anzi, soprattutto nel primo
tempo gli ungheresi hanno
Approssimativo, fuori posizione:
due falli al limite, due gol.
KORHUT 5.5
GERA 7
cherà sabato a Lens. Se grande demerito va al Portogallo,
lento e capace solo di cross
velleitari, da apprezzare è stata invece la prova di un'Ungheria che paga sì la lentezza dei propri centrali difensivi
e l'ormai patetica inadeguatezza del proprio portiere, ma
che ha un'efficace organizzazione tattica, un'adeguata tenuta atletica e alcuni gioca-
R. CARVALHO 5
Tra i più intraprendenti e belli: con
qualità sia largo che esterno.
Pena da matti con Joao Mario
Incroci continui
Determinante: nel primo tempo
salva almeno quattro volte i suoi.
Di quelli che soffrono nel breve.
JUHASZ 5.5
La fantastica prodezza di Cristiano Ronaldo che di tacco firma il secondo pareggio del Portogallo contro l’Ungheria (ANSA)
Si limita a svolgere il compitino.
Un altro ragazzone per nulla imbranato nonostante la stazza.
Gran lavoratore, non perde mai le
misure. Stleber (37' st) ng.
Un metro e 93 di sostanza, pure
una traversa al 19' st. Nemeth
(25' st) ng.
NANI 7
RONALDO 9
CT SANTOS 5
Il Portogallo nel primo tempo è
stato imbarazzante.
CT STORCK 7
ARBITRO
PORTOGALLO
ATKINSON 6
Impresa costruita con il gioco.
RUI PATRICIO 5.5
Non adeguatamente reattivo sul
Imprecisioni veniali
STS
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTO NOTIZIE
COPPA AMERICA: ARGENTINA IN FINALE
Islanda, la storia più bella Scommesse: scende l’Italia Messi alla Diego
Lavezzi
da
paura
«Inghilterra, arriviamo!» La Francia resta la favorita
OTTAVI: AZZURRI A 2,3O E SPAGNA A 1,55
la sulla testa di Arnason, tocco
per Bodvarson e tiro a incrociare sull’altro palo. La svista di
Marciniak è stata sulla rimessa laterale: Gunnarsson aveva un piede dentro il campo,
quando non si può nemmeno metterlo sulla linea.
Vittoria al 94’ e 2° posto:
lunedì sera gli ottavi contro
Rooney & C. Festa per
ventimila allo stadio e in
città. Austria a casa
ISLANDA-AUSTRIA
2-1
Marcatori: pt 18’ Bodvarsson; st 27’
Schöpf, 49’ Traustason
Islanda(4-4-2): Halldorsson 7; Saevarsson 6.5, Arnason 7, R. Sigurdsson 6.5, Skulason 6; Gudmundsson
7 (41' stIngason ng),Gunnarson 7,G.
Sigurdsson 6.5, B. Bjarnason 7; Sigthorsson 6.5 (35' st Traustason 7.5),
Bodvarsson 7 (26' st E. Bjarnason
6.5). A disp. Kristinsson, Hauksson,
Hermannsson, Magnusson, Sigurjònsson,Halfredsson,Finbogason,
Gudjohnsen, Jönsson. Ct Lägerback
7.5
Austria (3-4-3): Almer 6.5; Dragovic 5,Prödl 5.5 (1' st Janko 4.5),Hinteregger 6; Klein 5.5, Ilsanker 5.5 (1'
st Schöfpf 6.5),Baumgartlinger 6.5,
Fuchs5;Sabitzer5(33'stJantscher
ng), Alaba 6, Arnautovic 5. A disp.
Lindner,Suttner,Wimmer,Garics,Junuzovic, Harnik, Okotie, Hinterseer,
Özcan. Ct Koller 5
Arbitro: Marciniak (Polonia) 5
Note: spettatori 68.714. Ammoniti
Skulason, Sightòrsson, Janko, Arnason per gioco falloso, Halldorsson per
comportamento non regolamentare.
Angoli: 7-3 per l’Austria.Recupero: pt
0; st 4'. Al 38’ pt Dragovic ha colpito
il palo su rigore
Tutti dietro
La gioia di Bodvarsson dopo il gol dell’1-0 (LAPRESSE)
le onde dell’Atlantico, ma qui
a Parigi sembrava sul punto
di affondare. Una sconfitta le
avrebbe tolto la qualificazione
per assegnarla agli austriaci, il
pari invece l’avrebbe portata
agli ottavi fra le migliori terze.
Dalla panchina islandese stavano tutti gridando verso l’arbitro Marciniak, «è finita, è finita», in effetti il 48' era pasALBERTO POLVEROSI
sato quando Haldorsson ha
PARIGI
rinviato lungo e sono scattaE’ la storia più bella dell’Eu- ti in tre in contropiede, i due
ropeo, ma se storica era già la Bjarnason e Traustason che
sua qualificazione alle finali in ha avuto la palla buona e in
Francia, da ieri l’Islanda è nel scivolata l’ha messa dentro.
mito. Si è qualificata agli ottavi
vincendo la sua prima partita, La grande festa
arrivando seconda nel girone Non c’è stato più tempo per
ma con gli stessi punti della riprendere il gioco, ma solo
capolista Ungheria e segnan- per una festa gigantesca, con
do il gol della vittoria oltre i 3' i ventimila tifosi islandesi imdi recupero. L’Austria l’aveva pazziti di gioia. La squadra
assediata, l’Islanda è abitua- sotto la curva cantava e balta a trovarsi accerchiata dal- lava, non voleva lasciare un
campo che era diventato la
sua leggenda. Halldorsson, il
portiere, ha preso un bandierone enorme e ha cominciato a sventolarlo in quel pezzo
di curva del Saint-Denis. Venti minuti dopo la fine, erano
ancora tutti lì, tifosi e giocatori. Uno spettacolo bellissimo, il meglio che può offrire
una partita di calcio. Poi tutti
a Montmatre, perché la festa
continua. Appuntamento a
Nizza, lunedì prossimo, contro l’Inghilterra. Per la verità,
la festa era iniziata presto, con
un gol che l’Islanda ha segnato con uno schema da fallo laterale perfettamente eseguito,
anche se favorito da una svista
dell’arbitro polacco Marciniak
e del suo guardalinee Sokolnicki. Il barbuto capitano Guannarsson ha una rimessa con le
mani della stessa potenza di
un angolo, ha piazzato la pal-
Il vantaggio era meritato,
anche perché era stato preceduto da una traversa di
Gudmundsson, centrata con
un sinistro terrificante da fuori area. L’Austria avrebbe dovuto vincere per qualificarsi,
ora che si trovava sotto di un
gol si è rovesciata nel centrocampo islandese e ha iniziato a spingere. Sono mancati,
in quel momento decisivo, i
due giocatori di maggior classe, Alaba e Arnautovic. Koller
aveva schierato Alaba come
centravanti, con due ali molto
larghe: è vero che nel Bayern
gioca ovunque, ma quella posizione e quel ruolo non sembravano fatti per lui. Si è visto
solo quando Skulason lo ha
tenuto per un braccio e l’arbitro ha fischiato il rigore che
Dragovic ha calciato sul palo.
Partito con la difesa a tre, Koller ha cambiato a inizio ripresa per inserire Janko al centro
dell’attacco: ha tolto Prödl, sistemato la difesa a quattro e riportato più dietro Alaba, che
ha avuto subito la palla del pareggio, ma sulla linea gliel’ha
respinta il sempre presente
Arnason. Che poi, non contento, ha salvato un’altra palla-gol. Quando Schöpf, entrato anche lui a inizio ripresa,
ha segnato il gol del pareggio,
è sembrato che l’Islanda potesse crollare da un momento
all’altro. Non usciva più dalla
sua area. Invece, con coraggio,
forza, sofferenza e passione è
rimasta aggrappata al suo sogno fino a realizzarlo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Europeo vicino alla fine per l’Italia, secondo le quote Snai
già calcolate per l’ottavo di finale contro la Spagna: il
passaggio del turno delle Furie Rosse paga 1,55, quello
degli azzurri 2,30. L’Italia scivola anche nelle quote per la
vittoria finale: è pagata 13, mentre in precedenza era 9.
Scende a 7,5 la quota della Croazia, mentre le favorite
rimangono Francia (5), Germania (6) e Spagna (6,50).
Davanti all’Italia anche il Belgio, pur battuto dagli azzurri
(8) e l’Inghilterra (12).
CROAZIA
Perisic: «E’ il primo passo
Vogliamo andare avanti»
Dopo aver firmato la vittoria
sulla Spagna, l’interista Ivan
Perisic esalta la Croazia, ora
attesa dal Portogallo: «Siamo
un grande gruppo, sono
orgoglioso di farne parte. Ogni
giocatore merita di essere qui.
La nostra rimonta dopo quel
gol in apertura della Spagna
testimonia il nostro carattere.
Non molte squadre avrebbero
reagito così dopo essere
andate sotto contro i campioni
d’Europa. Abbiamo fatto il
primo passo. Conosciamo la
nostra forza e siamo motivati
ad andare avanti».
INGHILTERRA
Hodgson nel mirino
della Federazione
Roy Hodgson nel mirino della
Football Association. Ai vertici
della FA non sarebbe piaciuta
la decisione del ct di
rivoluzionare la squadra,
inserendo sei giocatori nuovi
nel match poi finito senza reti
contro lo Slovacchia, risultato
che è costato il primo posto
nel girone B. Hodgson
continua a dire di non essersi
pentito della scelta, ma il suo
operato è sotto osservazione.
Anche perché l’ex tecnico
dell’Inter, il cui contratto è in
scadenza a fine Europei, era
già stato avvisato dal
presidente della FA, Greg
Dyke, prima della sfida agli
slovacchi: «Resti solo se
raggiungi la semifinale».
L’Inghilterra agli ottavi
affronterà l’Islanda, ma
soprattutto c’è il rischio
Francia ai quarti.
SLOVACCHIA
Skriniar: «La Germania?
Che bello vincere ancora»
Appreso davanti alla tv di
essere passati agli ottavi, i
giocatori della Slovacchia
affronteranno proprio quella
Germania che, battendo
l’Irlanda del Nord, ha garantito
loro la qualificazione. Impegno
duro, ma la Slovacchia ha
battuto i tedeschi 3-1 giusto
un mese fa in amichevole:
«Non sarebbe male vincere di
nuovo», ha commentato il
difensore sampdoriano Milan
Skriniar.
REPUBBLICA CECA
Plasil dice addio
alla Nazionale
Oltre che all’Europeo, da cui la
sua Repubblica Ceca è stata
eliminata dopo la sconfitta
contro la Turchia, Jaroslav
Plasil dice addio anche alla
Nazionale. Il centrocampista
del Bordeaux lo ha annunciato
sulla propria pagina Facebook.
Lascia da quarto nella
graduatoria delle presenze
nella Repubblica Ceca a quota
103 (davanti a lui Cech con
124, Poborsky con 118 e
Rosicky con 105), dopo aver
giocato quattro Europei
(2004, 2008, 2012 e 2016)
e il Mondiale 2006.
Lavezzi dolorante dopo avere urtato i cartelloni e una telecamera
La Pulce segna e diventa
il capocannoniere della
Seleccion (55 gol).
Higuain, altra doppietta. Il
Pocho si frattura il gomito
ALESSIA SCURATI
L'Argentina disputerà la terza
finale in tre anni in una manifestazione internazionale, dopo quella mondiale del
2014 (persa con la Germania)
e quella nella Coppa America 2015 (persa col Cile). Leo
Messi l’artefice del 4-0 agli Stati Uniti e, ora, capocannoniere di sempre in maglia albiceleste. La Pulce ha segnato
il secondo gol e toccato quota 55 in Nazionale: mai nessuno come lui. Un capolavoro la punizione di sinistro
a incrociare, come gli assist
per Lavezzi e Higuain. «Muy
lindo», ha commentato Leo
a fine gara. Molto bello, sì, il
suo gol, quasi un omaggio a
quello segnato il 22 giugno
'86 dal suo idolo Maradona
all'Inghilterra. Tanto che l'invasore di campo, che a inizio
secondo tempo ha causato
qualche minuto di impasse,
si è inginocchiato davanti al
suo sinistro. Oltre a Messi, da
segnalare un'altra prestazione
sontuosa di Gonzalo Higuain:
seconda doppietta consecutiva dopo quella messa a segno
contro il Venezuela nei quarti. È lui il compagno ideale di
Messi per riportare la Coppa
America in Argentina.
Che dolore!
L'unica nota dolente in questa serata magica per l'Argentina riguarda Ezequiel Lavezzi. Il Pocho aveva dato il via
alle danze con un gol su colpo di testa (seguito da un'esultanza spiritata alla Maradona) dopo 3 minuti di gioco. Ma nel finale, mentre rincorreva un pallone, ha urtato
i cartelloni pubblicitari e una
telecamera posti a bordocampo con il braccio sinistro, rimediando una frattura al gomito. Per lui Coppa America
finita, come per Augusto Fernandez, che non giocherà la
finale per una lesione di primo grado al bicipite femorale
destro. Il posto di Lavezzi verrà coperto da Lamela, con Di
Maria che potrebbe dare una
mano a partita in corso.
STATI UNITI-ARGENTINA 0-4
Marcatori: pt 3' Lavezzi, 32' Messi;
st 5', 41' Higuain
Stati Uniti (4-4-2): Guzan; Yedlin,
Cameron, Brooks, Johnson; Zardes,
Bradley,Beckerman(15'stBirnbaum),
Zusi;Dempsey(33'stNagbe),Wondolowski (1' st Pulisic).Ct Klinsmann
Argentina (4-3-3): Romero; Mercado,Otamendi,FunesMori,Rojo(44'
st Cuesta); Fernandez (9' st Biglia),
Mascherano,Banega;Messi,Higuain,
Lavezzi. Ct Martino
Arbitro: Caceres (Paraguay)
10 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
EURO 2016 L’INIZIATIVA
PIENO DI EUROPEI
LA FORTUNA BACIA
SEI NOSTRI LETTORI
Ieri il concorso ha regalato altri 2000 euro in buoni
carburante TotalErg: ogni giorno è una festa continua
TORINO
Torna puntuale come sempre l’appuntamento con il concorso Pieno di Europei
che regala ai vincitori buoni carburante
TotalErg di 2000 euro al giorno. Insieme al
concorso continua anche il nostro viaggio
tra le divise delle nazionali che partecipano all’Europeo. Oggi parleremo della Romania, nazione che ha dato i natali al “Maradona dei Carpazi” Gheorghe Hagi che nella sua gloriosa carriera ha vestito le maglie
di molte squadre tra cui quella del Barcellona e del Real Madrid.
Il giallo della Romania
Dal dopoguerra la prima maglia della Romania è stata sempre gialla con inserti blu
e rossi – colori che hanno caratterizzato da
sempre la storia della nazionale – praticamente gli stessi della bandiera, sintomo di
grande appartenenza al proprio Paese. La
Federcalcio in vista di questi Europei ha deciso di abbandonare lo sponsor tecnico storico dell’Adidas, che affiancava la nazionale
rumena da 35 anni, per affidarsi alla Joma.
Calcio e matematica
Alquanto particolare l’iniziativa adottata
dalla Federcalcio rumena nell’amichevole contro al Spagna dello scorso marzo. La
squadra è scesa in campo con delle maglie
I VINCITORI
I buoni carburante
a Milano, Roma,
Cosenza e Padova
Si continua a vincere e a far festa
con il concorso Pieno di Europei.
Durante la giornata di ieri ad
aggiudicarsi i 2000 euro,
equamente distribuiti, di buoni
carburante TotalErg sono stati
ben sei fortunati lettori. I premi
sono andati a Gianni e Olinto a
Milano, a Andrea a Roma e a
Tiziana nella vicina Ardea (Rm). A
loro vanno aggiunti anche Vito di
Villapiana Scalo in provincia di
Cosenza e Marco Ennio a Codevigo
nel padovano. Ecco le combinazioni
per vincere: Germania/20,
Inghilterra/10, Turchia/08,
Repubblica Ceca/08, Croazia/03,
Irlanca/14.
che costringevano tutti gli spettatori del
match a risolvere una semplice espressione per conoscere il numero giocatori. Ad
esempio l’attaccante Claudiu Keseru aveva sulle spalle (6x5-4)/2, il cui risultato è 13,
il numero scelto dalla punta rumena. L’obiettivo di questa iniziativa era sensibilizzare tutti i giovani allo studio e alla matematica come ha ammesso il numero uno
della Federcalcio, Burleanu: «Lo sport è un
elemento di educazione fondamentale nella formazione dei bambini. Attraverso questo progetto i bambini potranno interessarsi alla matematica seguendo la loro passione per il calcio e avranno un incentivo allo
studio diverso, più accattivante. Dobbiamo
guardare lo sport e l’educazione non solo
come elementi complementari, ma perfettamente integrati nella formazione dei
bambini. Vogliamo avere una generazione sana e studenti intelligenti».
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TUTTOSPORT 11
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
euro 2016 il personaggio
Gomez, gol e riscatto
La Fiorentina sorride
Ha dato il 1° posto alla Germania e scalato le gerarchie
Il suo cartellino è ancora dei viola: ora può rivalutarsi
Per Löw era l’ultima
opzione per l’attacco,
ma chi gli stava davanti
ha deluso e adesso
SuperMario può ambire
a un posto da titolare
ALBERTO POLVEROSI
PARIGI
Era l’ultimo della lista di Joachim Löw, era entrato soltanto in fondo a una stagione che lo aveva rivisto finalmente protagonista, seppure in un campionato minore
come quello turco. Davanti a Mario Gomez c’era la
nobiltà dell’attacco tedesco: Götze, Müller, Draxler,
Özil e anche Schürrle. Marione aveva segnato più di
tutti nel proprio club, certo, il Besiktas, peraltro campione di Turchia, ma erano pur sempre 26 gol, contro i 20 del suo ex compagno bavarese Müller. Quei
gol gli avevano permesso di
ritrovare la Nazionale dopo
i due anni fallimentari di Firenze, quando le reti arrivavano con 9l contagocce:
tre nel primo campionato di
Serie A, quattro nel secondo. I fiorentini aspettavano
il trio dei sogni, CuadradoMario Gomez-Pepito Rossi ma andò tutto alla rovescia. Cuadrado al Chelsea
e poi alla Juventus, Rossi di
nuovo fermo per infortunio
e poi spedito in prestito al
Levante, Gomez offerto al
Besiktas in prestito.
Il gol del riscatto
La forza del gol è straordinaria. E’ bastato che ne segnasse uno all’Irlanda del Nord,
non proprio uno squadrone,
per recuperare spazio nella
Germania e sul mercato. O
meglio, per sfruttare in pieno lo spazio che Löw gli aveva concesso, non essendo in
grado di tirare fuori niente
di buono da una batteria di
attaccanti del livello tedesco. Nel prime due partite, la
Germania aveva segnato in
tutto due gol, con un difensore (Mustafi) e con un centrocampista (Schweinsteiger) entrato dalla panchina
e in pieno recupero. Due gol
contro l’Ucraina, zero contro
la Polonia, poi è arrivata l’Irlanda e Löw ha pensato che,
fra tanti giocatori tecnici,
bellini e leggerini, sarebbe
stato utile uno con il fisicone, appunto Mario Gomez.
Al quale aveva concesso gli
ultimi 20' contro la Polonia
al posto di Draxler ma per
la verità in quel pezzetto di
gara dall’ex viola non era arrivato nessun segnale incoraggiante. Il ct ci ha riprovato contro l’Irlanda fin dall’inizio: fuori Draxler, dentro
Gomez nel ruolo di centravanti vero (suo unico ruolo),
La rincorsa
Protagonista in
Turchia con il Besiktas
dopo l’esperienza
fallimentare in Italia
Le richieste
Finora sono arrivate
da Francia e Inghilterra,
però lui spera di
tornare in Germania
con Götze (per ora una delusione) tolto dalla posizione centrale dell’attacco tedesco e spostato sulla fascia
sinistra. Ha fatto un gol alla
sua maniera, non di quelli spettacolari però è stato
decisivo. Ha inciampato un
paio di volte sul pallone ma
ha fatto molto bene la sponda. Insomma, esame ampiamente superato, soprattutto rispetto ai suoi compagni di reparto che non sono
ancora riusciti a centrare il
bersaglio.
Il futuro
Il cartellino di Mario Gomez è della Fiorentina, ben
felice che il suo attaccante
abbia già iniziato a segnare all’Europeo. Mario ha 31
anni, ha ancora qualche stagione buona davanti a sé. Lo
cercano in Germania (dove
vorrebbe tornare) e in Inghilterra, ne parlano anche
qui in Francia per il Monaco.
Adesso deve solo continuare su questa strada. Intanto
ha messo nelle condizioni
Löw di pensare soprattutto a
lui come centravanti titolare
della Gemania negli ottavi di
finale di Lilla. E’ troppo leggero (troppo frivolo, pure)
l’attacco con Götze centravanti e Draxler sulla fascia.
E poi c’è una vecchia intesa
da sfruttare, quella bavarese fra Mario e Müller. Qui in
Francia potrebbe rinascere
il vero Mario Gomez.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO IL KO DI MAGGIO
Ancora Hamsik
La Germania
fa gli scongiuri
«Che goduria battere la
Germania!». Chissà se
Marek Hamsik, domenica,
si ripeterà. Quando dalle
parti del quartier generale
tedesco hanno preso atto
dell’ottavo di finale che
metterà di fronte la
Slovacchia alla Germania,
un brivido è corso lungo la
schiena dei campioni del
mondo. Fresco è il ricordo
della scoppola subita il
29 maggio: 3-1 per gli
slovacchi nel test pre
Europei griffato dalle reti
“italiane” di Hamsik e
Kucka (terzo gol di Duris
e rete tedesca dell’ex
viola Mario Gomez). Un
precedente poco
confortante, per una
Germania che comunque
si presenta agli ottavi
dopo due successi e un
pareggio (0 gol subiti).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Gomez, 30 anni, a segno contro l’Irlanda del Nord (IMAGE SPORT)
TUTTOSPORT 13
La strategia per l’attacco in un lungo elenco
IL
FATTO
Morata è andato. La
Juventus ha tre punte. Il che
significa che almeno una la
deve acquistare e, considerando che
deve prendere il posto di Morata, non
può essere un attaccante di secondo
piano. Marotta e Paratici, come
sempre sistematici, hanno un elenco
e Batshuayi è fra le prime posizioni.
Nonè detto che sia lui, ma in questo
momento c’è una trattativa in corso.
Ma attenzione, perché alla fine
potrebbe andare via anche
l’irrequieto Zaza e allora la Juventus
dovrebbe acquistare due punte.
po
ttos rt.c
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JUVE
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GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
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2020
LA SCADENZA
del contratto di Batshuayi
con l’Olympique Marsiglia,
dove è arrivato nel 2014
1,2
I MILIONI
d’ingaggio che l’attaccante
della Nazionale belga
percepisce dal club francese
17
I GOL
realizzati dal centravanti
nell’ultimo campionato:
9 quelli del 2014-15
2
I CLUB
con cui la punta ha giocato
in massima serie:
Marsiglia e Standard Liegi
Michy Batshuayi, 22 anni, centravanti del Marsiglia e del Belgio. Con la Nazionale ha collezionato 5 presenze e 2 reti: Wilmots lo ha portato all’Europeo (IMAGE SPORT)
BATSHUAYI-JUVE
IL MARSIGLIA TRATTA
Marotta ha offerto 30 milioni: i francesi ne chiedono 38, ma i conti...
Per il dopo Morata,
avanza il bomber
belga, protagonista
nella Ligue 1 a suon di
gol. C’è la concorrenza
del Tottenham
FILIPPO CORNACCHIA
TORINO
La Juventus non ha fretta
di comprare, il Marsiglia ha
necessità di vendere. Una
differenza di priorità che
potrebbe avvicinare i due
club su Michy Batshuayi,
22enne attaccante della Nazionale belga di Marc Wilmots. I bianconeri hanno in
mano una lista di nomi (da
Cavani a Sanchez a Pellé: i
dettagli a pagina 15), ma negli ultimi giorni è diventata
più consistente la candidatura dell’attaccante dei francesi. La Juventus, fiutando
in anticipo che il Real Madrid avrebbe riscattato Alvaro Morata (l’ufficialità è
arrivata martedì), si è buttata su Batshuayi, offrendo
al Marsiglia 30 milioni (bonus compresi). Una proposta importante, al momento
non ritenuta sufficiente da
parte dell’OM.
Il bilancio chiama
Già, il presidente Vincent
Labrune intende incassare almeno 38 milioni dalla sua stella, protagonista
a suon di gol dell’ultima
Ligue 1 (17 reti). Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, impegnati su più tavo-
li, non hanno in mente rialzi. La sensazione dei ben
informati è che possa essere il Marsiglia a rivedere le
pretese verso il basso. Il club
del Velodrome è in vendita, ma finora non si è fatto avanti in modo concreto nessun acquirente. E Labrune, a prescindere dalla
cessione della società, deve
ripianare il bilancio. Entro la
prossima settimana - 30 giugno - il massimo dirigente
dei transalpini deve cercare di incassare una trentina
di milioni. Il modo più veloce sarebbe quello di vendere Batshuayi, che della rosa
è quello dal valore più alto.
Un buon mercato ha pure
Romain Alessandrini, finito sul taccuino della Lazio,
il cui cartellino però è valutato meno di 10 milioni
di euro.
Percentuale
La miniera d’oro dei francesi è Batshuayi. Così il Marsiglia, forte dell’interessamento del Tottenham, sta
cercando di tenere il prezzo al di sopra dei 30 milioni. L’asticella a quota 38 non
è casuale: una percentuale
della vendita del bomber
belga spetta allo Standard
Liegi, precedente club della punta. La scadenza di fine
mese obbliga Labrune a individuare un piano B, che
potrebbe essere ridimensionare le richieste e avvicinarsi alla proposta juventina.
Seppur senza clausola, la
situazione è simile a quella che ha permesso a Marotta e Paratici di ingaggiare
Miralem Pjanic, vero e proprio colpaccio di inizio mercato. La Roma aveva bisogno di soldi, proprio come
Fretta
Il presidente Labrune
entro il 30 giugno
deve incassare 30
milioni per il bilancio
L’intreccio
L’OM vuole 38 milioni
perché parte del
ricavato spetterà
allo Standard Liegi
Ragionamenti
I bianconeri non
intendono alzare la
proposta: si valutano
contropartite
il Marsiglia. Ecco perché i 30
milioni messi sul piatto nei
giorni scorsi dalla Juventus,
di fatto l’assegno incassato dal Real Madrid per Morata, col passare dei giorni
potrebbe diventare sempre
più interessante agli occhi
dei dirigenti biancazzurri.
A meno di un’accelerazione da parte del Tottenham,
dell’Arsenal o di un’altra big
inglese.
Compromesso
I campioni d’Italia non alzeranno la proposta, a certe
condizioni è più facile che
intraprendano altre strade
per rimpiazzare la partenza
di Morata (e ci riproveranno
per Morata stesso, soprattutto in caso di cessione di
Zaza). Di sicuro Batshuayi
piace, ma in corso Galileo
Ferraris è valutato non più
di 30 milioni. Visti i buoni rapporti con il Marsiglia
(vedi i recenti affari Lemina,
De Ceglie e Isla), non è da
escludere un compromesso con l’inserimento di contropartite tecniche: ai francesi non dispiacerebbe trattenere Isla, sul quale però si
registrano gli interessamenti di Lazio e Siviglia.
Valutazioni
Decisiva sarà anche la volontà di Batshuayi, ingolosito dalla Juventus (dove
otterrebbe un ingaggio più
che doppio: al Marsiglia
guadagna 1,2 milioni), ma
allo stesso tempo attratto
dalla prospettiva di raggiungere i compagni di Nazionale Romelu Lukaku (Everton)
e Christian Benteke (Liverpool) in Premier League.
NELLA LIGUE 1
E’ micidiale in area
Da lì 17 gol su 17
TORINO. Di destro, di sinistro,
di testa: segna in ogni modo.
Rapace d'area e
contropiedista naturale,
generoso e mobile, fatto
apposta per attaccare
costantemente la profondità
senza disdegnare la
partecipazione alla manovra.
Prima o seconda punta, a
suo agio come unico uomo
sul fronte d'attacco. Difficile
paragonarlo ad un’altra
punta, ma questo e tanto
altro è Michy Batshuayi, il
cui repertorio completo lo ha
visto scalare posizioni in
tempi non sospetti nella
gerarchia dei “nuovi Morata“
graditi in casa Juventus:
classe ’93, con una discreta
esperienza internazionale
alle spalle ed ancora grandi,
grandissimi margini di
miglioramento per un
potenziale fin qui solo in
parte espresso.
I NUMERI
Pur agendo spesso e
volentieri sul filo del
fuorigioco, in campionato
tutti e 17 i gol segnati sono
arrivati da dentro l'area di
rigore. Complessivamente,
però, sono state 23 le reti
realizzate in 50 presenze tra
Ligue 1, Europa League,
Coppa di Francia e Coppa di
Lega. A queste si aggiunge il
gol segnato con la Nazionale
contro l'Italia in amichevole
a novembre, per quella che è
stata la stagione della
consacrazione dopo l’annata
del debutto all'Olympique
Marsiglia (10 gol in 28
presenze l'anno precedente
in Ligue 1) e quelle
dell'esplosione in Belgio.
LA STORIA
In Italia ci si è accorti di lui il
13 novembre quando firmò il
gol del 3-1 contro la
Nazionale di Antonio Conte:
subentrato a Lukaku sull'1-1,
il suo ingresso contribuì in
maniera determinante alla
vittoria del Belgio. Ma sul
taccuino di Fabio Paratici il
nome di Batshuayi era
presente già da tempo, in
virtù degli ottimi rapporti
con lo Standard Liegi che
segnalarono l'attaccante
belga già da giovanissimo e
che gli osservatori
bianconeri hanno seguito fin
dal debutto in prima
squadra: 9 gol in 33
presenze a 18 anni, 35 nelle
due stagioni successive. Poi
il passaggio in Francia e
l'apprendistato a Marsiglia.
NICOLA BALICE
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LE MOSSE PER LO SPAGNOLO
Allegri insiste per Morata: i bianconeri ci riproveranno col Real
TORINO. Il Real Madrid ha effettuato la prima mossa per Alvaro Morata, ma la Juventus sta studiando come rispondere. Florentino Perez, come
previsto, martedì ha comunicato ufficialmente ai bianconeri la decisione di sfruttare il “diritto di recompra” e riscattare così l’attaccante
spagnolo. Un riacquisto che ha fruttato ai campioni d’Italia una bella plusvalenza a bilancio
(16,7 milioni).
Ma l’obiettivo della Juventus è più ambizioso:
tanto i dirigenti quanto Allegri non si sono arresi
all’idea di aver perso Morata. Alvaro - come annunciato dai campioni d’Europa - comincerà il
precampionato agli ordini di Zinedine Zidane.
Potrebbe non essere uno svantaggio, anzi...
La strategia
A quel punto i ricchi d’Europa (Chelsea, Manchester United, Arsenaql, Psg...) molto probabilmente avranno già risolto il problema dell’attacco. La Juventus, invece, è abituata a pazientare
alla ricerca di opportunità di qualità. Si verificassero queste condizioni, un nuovo matrimonio Juve-Morata potrebbe accontentare tutti, a
partire dal giocatore e da Allegri. Lo scenario è
possibile, anche se le varianti sono tante e quindi servirà tempo per capire l’effettiva possibilità
di completare il puzzle.
Già, perché il fatto che il Real voglia cominciare l’estate con Morata potrebbe anche trasformarsi in un assist per la corsa bianconera al suo
uomo Champions 2015. Zidane potrebbe chiedere la conferma di Morata in rosa, ma lo spagnolo è molto ambizioso e soprattutto ha voglia
di giocare. Se Alvaro in agosto dovesse capire di
non avere troppe chance, chiuso dalla concorrenza di big del calibro di Ronaldo, Benzema e
Bale, quasi sicuramente - proprio come nel 2014 Sacrificare Zaza
- chiederà a Florentino Perez di essere ceduto. Se nei prossimi mesi si aprisse un canale, i bian-
coneri lo percorreranno senz’altro, a costo di
sacrificare Simone Zaza (corteggiatissimo dal
Wolfsburg e dalla Premier e valutato 30 milioni).
I soldi incassati dalla cessione dell’ex Sassuolo
più un conguaglio sui 15 milioni potrebbero bastare per accontentare Florentino Perez a cedere a titolo definitivo il madridista. Anche perché
attorno al 10-15 agosto, quando i top club in linea di massima avranno già ultimato il reparto offensivo , il Real Madrid potrebbe avere una
scelta molto limitata. Sicuramente più ristretta
rispetto ad ora. Tutto a vantaggio della Juventus.
F.C.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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TUTTOSPORT 15
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
tra europeo e mercato juve
IL
FATTO
Nuovi talenti
e giocatori
d’esperienza
in vetrina
La vetrina è ricca,
variegata, intrigante.
Il giovane sconosciuto
ai più procede a
braccetto con il
“vecchietto” che
studia il ritorno in
Italia quale opzione
per rifarsi l’immagine:
da Arkadiusz Milik,
polacco di spessore, a
Ciro Immobile, di
formazione
bianconera, passando
per Graziano Pellè e
con tutte le
suggestioni legate a
un Alexis Sanchez-bis
nel nostro Paese. La
Juventus non vuole
farsi prendere dalla
fretta di sostituire
Alvaro Morata e
Simone Zaza, a patto
che entrambi abbiano
davvero chiuso la loro
esperienza torinese.
Ci si guarda attorno, a
caccia dell’elemento
migliore nel rapporto
qualità-prezzo.
E la Juve segue pure Sanchez
Non solo Batshuayi: Marotta scandaglia il mercato punte. Anche perché Zaza...
I bianconeri sono a
caccia dell’erede di
Morata e seguono più
piste che potrebbero
tornare utili qualora
pure l’azzurro partisse
ANTONINO MILONE
TORINO
C’è il conoscitore della realtà
calcistica italiana, seppur in
provincia, e chi non appena
ha lasciato il suo Paese è entrato in un gorgo di profonde delusioni. Al suo fianco, Alexis Sanchez, 27 anni, nazionale cileno dell’Arsenal (LAPRESSE)
c’è chi ha dovuto emigrare
per raccogliere soddisfazioni. E l’effetto sorpresa? E’ dietro l’angolo. La caccia all’attaccante in casa Juventus
non è legata a un identikit
univoco: il panorama è vasto, la margherita ha petali
Compro italiano
I nazionali Pellè e
Immobile potenziali
alternative gradite
ad Allegri
infiniti, il taccuino è pieno
zeppo di profili interessanti. Con Alvaro Morata rientrato (per ora) al Real Madrid e Simone Zaza a rischio
(tra Swansea e West Ham si
è inserito pesantemente il
Wolfsburg che ha offerto 27
milioni con i bonus), Beppe
Marotta e Fabio Paratici trascorrono giorni di solo apparente tranquillità.
Arkadiusz Milik, 22 anni, nazionale polacco dell’Ajax (LIVERANI)
Meglio gli italiani
L’azzurro Graziano Pellè, 30 anni, ora al Southampton (CANONIERO) L’azzurro Ciro Immobile, 26 anni, è di proprietà del Siviglia (CANONIERO)
Riecco il Nino
L’ultimo nome è quello di
Alexis Sanchez, razza di
campioncino come pochi
altri. A Londra, con vista
sull’Emirates, il 27enne cileno ha trascorso le ultime due
stagioni segnando il giusto
(42 gol in 92 presenze). La
Juventus segue il Nino Maravilla dai tempi dell’Udinese, quando il sudamericano
amava seminare il panico
nelle difese avversarie. Poi
Sanchez firmò per il Barcellona alla modica cifra di 37,5
milioni con i bonus, mentre
nel 2014 l’Arsenal lo ingaggiò
spendendone 42. Ora il cileno ne vale una quarantina,
secondo le più ottimistiche
fonti d’Oltremanica, e i dirigenti juventini sembrano alletati dal prezzo di un cartellino sicuramente meno caro
di profili “alla Lukaku” (brac-
dalle notevolissime qualità,
il Barcellona si è già visto rispedire al mittente una prima offerta, il Paris Saint-Germain si è iscritto alla corsa,
la Juventus lo ritiene troppo
giovane e comunque costoso (dai 35 milioni in su).
cato dal Chelsea) o “alla Cavani”. La velocità con la quale s’infila negli spazi, unita
a quell’essere peperino che
può ricordare il primo Morata bianconero (o lo stesso
Morata devastante di Monaco di Baviera) risultano parecchio graditi alla Juventus.
atipici. Più trequartisti che
altro, come il 24enne Mario Gotze, in scadenza con
il Bayern fra un anno e in
cerca di riscossa dopo una
stagione da comprimario.
Non il massimo, per il goleador della finale nell’ultimo
Mondiale. Attenzione, tornando alle punte vere, anDalla Polonia con furore
che ai prospetti osservati di
Ma la lista è allargata, anche persona all’Europeo in cora profili di attaccanti un po’ so: raccoglie consensi il po-
lacco Arkadiusz Milik, classe ’94, legato all’Ajax fino al
2019, compagno d’attacco
del più celebre e celebrato
Robert Lewandowski, nonché autore di 24 gol in 42
partite nell’ultima stagione. Descritto come un calciatore fisico e tecnico, potrebbe dare il cambio a Mario Mandzukic con il quale
condivide la predisposizione al sacrificio. Ma nell’ottica
del parziale rinnovamento
della prima linea bianconera, se partisse Zaza il nome
di Milik sarebbe tra i più indicati. Costa 12-15 milioni,
anche grazie alla rete segnata al debutto nell’Europeo.
Quanto al 19enne Gabriel Jesus, lui sì attaccante esterno
Detto che Edinson Cavani
resta nel mirino a patto di
non rinnovare a Parigi (sebbene sia carissimo), non si
mollano le piste italiane.
Quelle che, sorprese a parte, riguardano Ciro Immobile, 26 anni, appena tornato al Siviglia dal prestito al
Torino e valutato una decina di milioni dagli spagnoli, oltre a Graziano Pellè che
lascerà il Southampton. Per
il pugliese la Juventus ha effettuato più di un sondaggio, riscontrando una naturale apertura all’ipotesi. Marotta, in sostanza, sa che l’ex
Feyenoord è lì, alla finestra,
pronto a sbarcare a Torino.
Quanto all’ex granata, utilizzabile come CTP (Club Trained Player), la soluzione del
prestito è l’unica percorribile. Ultima nota: su Immobile e Milik c’è anche il Napoli
se saltasse l’affare Lapadula.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
18 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
tra europeo e mercato juve
IL
FATTO
Zero offerte
Di cosa
stiamo
parlando?
po
ttos rt.c
om
tu
E’ da un mese che
parlando di Pogba si
parla del nulla.
Perché la situazione
del francese è molto
semplice. La
Juventus non ha
bisogno e non vuole
vendere Pogba. Per
cui non sta cercando
un compratore e in
assenza di offerte,
tira dritta per la sua
strada. Se, invece,
un’offerta dai 120
milioni in su dovesse
pervenire a Marotta,
lo scenario
cambierebbe e, a quel
punto, ma solo a quel
punto, si inizierebbe a
ragionare
sull’opportunità di
cedere o provare a
trattenere Pogba. E’
probabile che se
l’offerta fosse
davvero di 120/130
milioni la Juventus
venderebbe, ma
finora quell’offerta
non esiste e quindi
qualsiasi
ragionamento è
fondamentalmente
inutile. La Juventus,
da parte sua, non può
che ribadire
l’intenzione a
trattenere Pogba,
anche perché quello
sarebbe l’obiettivo
numero uno, ma gli
incedibili non
esistono, esistono
solo i prezzi giusti.
Tutto su Pogba
e Dybala, tutto
in diretta, sul
nostro sito
Pogba, arriva un altro no
Pure Elkann chiude alla cessione. Raiola: «Decide la Juve». E il Real per ora tace
La proprietà: «Marotta
è stato chiarissimo su
Paul». La Juve non ha
bisogno di vendere e
Pogba fa parte del
progetto Champions
GUIDO VACIAGO
TORINO
«Marotta è stato molto
chiaro in proposito», John
Elkann blinda nuovamente
Pogba meno di 24 ore dopo
il suo amministratore delegato. La posizione della Juventus viene dunque
certificata dalla proprietà,
in modo sostanzialmente definitivo. E la posizione della Juventus è: Pogba
non è in vendita, perché
fa parte del nostro progetto tecnico per la prossima
stagione e perché non abbiamo bisogno di venderlo, non dovendo affrontare
problemi finanziari. Questo è il punto di partenza
di qualsiasi ragionamento e il fatto che sia proprio
John Elkann, uomo di conti oltre che di tifo, rende ancora più solido il muro costruito dalla società intorno al suo formidabile numero dieci.
Torino sta bene e non l’ha
mai negato. La Juventus è
una grandissima società e
una grande squadra. I giocatori puntano sempre a
muoversi, non è questo il
problema. Il vero problema
è che ormai il calciomercato è diventato più importante del calcio giocato e
questo non va bene. Il calciomercato è una cosa finta,
è diventato un reality show
e questa cosa non va bene»,
Raiola/1
«Se Pogba non si
trovasse più bene,
la Juve dovrebbe
prenderne atto»
Raiola/2
«Ma Paul sta
benissimo a Torino,
non lo ha mai negato,
e la Juve è una big»
Il piano di Marotta
E infatti l’operazione chiusa da Luciano Moggi e Antonio Giraudo, nell’estate del 2001, con l’approvazione di Umberto Agnelli,
il papà di Andrea, è quella che potrebbe spingere i
dirigenti juventini all’eventuale cessione di Pogba per
finanziare altri “salti di qualità” come quelli di Pjanic
e Dani Alves. Ma ci troviamo di fronte a uno scenario fondamentalmente diverso: quindici anni fa la
dirigenza aveva deciso di
cambiare modo di giocare
e aveva deciso di cedere Zidane a marzo, prendendo
una lunga rincorsa per scegliere il modo con cui investire quei soldi, a partire
dall’acquisto di Nedved che
ne prese il posto in campo.
Oggi la Juventus sogna di
dare l’assalto alla prossima
Champions League contando su un centrocampo
micidiale nel quale alternare Pogba, Pjanic, Khedira, Marchisio e probabilmente un altro elemento di
spessore internazionale (un
Witsel, tanto per dire). Marotta e Paratici sono pronti
a cambiare i loro piani, ma
se non vengono fatti sobbalzare sulle loro sedie da
un’offerta esplosiva, continueranno serafici e soddisfatti a portare avanti il
loro piano. Con Pogba in
squadra.
riflette uno dei più grandi
personaggi del circo in cui
si comprano e si vendono
i giocatori che poi torna a
bomba sull’argomento caldo: «La Juventus potrebbe
Le parole di Raiola
decidere di cederlo per 100
E, pur senza aver ascol- milioni per poi ricostruire?
tato le parole di John In passato l’ha già fatto con
Elkann, anche l’agente di Zidane, l’ha venduto e poi
Paul Pogba sembra riba- ha vinto tutto».
dire il concetto, in un’in®RIPRODUZIONE RISERVATA John Elkann, 40 anni, sorride al fianco di un Paul Pogba più stravagante che mai durante la cena del 10 maggio a Villar Perosa (LAPRESSE)
tervista a Mediaset Premium: «Pogba adesso è
della Juve, quindi qualsiasi trasferimento deve pas- IL BARCELLONA LO CORTEGGIA, MA L’ARGENTINO E’ INCEDIBILE
sare prima dal club bianconero. Ho detto che gli piace Zidane, trova il Real Madrid affascinante così come
il Barcellona, il Manchester United, il PSG, il City,
Ecco il rinnovo: l’argentino al top
per coccolarlo, tenendo conto del modo in
il Chelsea e anche la Juve, A breve i dirigenti juventini e l’entourage
Su Dybala ha investito e scommesso molto
cui a Dybala la Juventus abbia chiesto di riche è proprietaria del suo del bomber cominceranno a discutere del la Juventus nel delicato passaggio del dopo
nunciare - in tempi non sospetti - all'immicartellino». Sembra quasi prolungamento del contratto con ingaggio Tevez-Pirlo-Vidal, anche attorno a Dybala
nente Olimpiade di Rio. E’ pronto, quindi,
fare un passo indietro il vul- adeguato al livello dei altri top bianconeri
sarà costruita sempre di più la Juventus del
il nuovo accordo che vedrà Dybala passare
canico manager, dopo aver
futuro. Motivo per cui, a stretto giro di posta,
dai tre milioni attuali ad un ingaggio da olflirtato con il Real Madrid NICOLA BALICE
la dirigenza bianconera e l'entourage del giotre quattro netti più bonus, con prolungain un’analoga intervista al TORINO
catore si ritroveranno per discutere il nuovo
mento di una stagione fino al 2021.
quotidiano madrileno Mar- Su di lui la Juventus non ha mai avuto contratto che potrebbe portare ad un proca: «Sono sei le squadre che dubbi, trasformandolo nell'acquisto più lungamento con adeguamento dell’ingagBarça a bocca asciutta
possono permettersi Paul e oneroso dell'era Agnelli-Marotta-Parati- gio a livelli da top player secondo i parameInutile fissare o ipotizzare prezzi: Dybala
sono facili da indovinare. ci. Ed ora che su Paulo Dybala è pronta tri della società di corso Galileo Ferraris. Un
non si vende e la Juventus non è una socieSe una di queste lo volesse a scatenarsi la fantasia dei club più ric- modo per lanciare diversi messaggi, tutti intà venditrice, come ha ribadito una volta di
e ci presentasse un progetto chi d'Europa, con il Barcellona in testa, sieme. Un rinnovo per blindare Dybala, da
più l’amministratore delegato Beppe Marotnoi lo valuteremo. Marotta ecco che la società bianconera è pronta un mercato che lo vedrà insidiare persino
ta al J Medical. Con buona pace del Barcelha detto che alla fine conte- a blindarlo per tenerlo stretto a sé. Non Paul Pogba nella hit parade dei più richiesti.
lona che avrebbe individuato il profilo iderà la volontà del ragazzo e è questione di 80 milioni o di qualunque Un rinnovo per premiare la Joya, dopo una
ale per affrontare un eventuale dopo Neyla mia? Questa è la cosa im- altra cifra: il valore della Joya in questo stagione vissuta da leader totale e con numar, o andando più in là con le previsioni
portante, se Pogba non sta momento è assolutamente inestimabi- meri da predestinato. Un rinnovo per moquale erede potenziale di Leo Messi. Dybapiù bene alla Juve o se tro- le, per il semplice motivo che Dybala è tivarlo, portandolo anche formalmente al
la piace e non potrebbe essere altrimenti, al
vasse un progetto più im- incedibile. Quest'anno senza ombra di centro del progetto Juventus, con la conBarcellona come a ogni altro top club euportante la Juve deve pren- dubbio, con ogni probabilità anche nel- siderazione e il trattamento che i top playropeo. Ma è della Juventus. Che se lo tiene
derne atto. Lui comunque a le stagioni a venire.
er bianconeri meritano. Un rinnovo anche Paulo Dybala, 22 anni, bomber da 23 gol (LIVERANI) sempre più stretto.
Dybala fino al 2021: sono prove di rinnovo
TUTTOSPORT 19
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
TRA EUROPEO E MERCATO JUVE
IL
FATTO
2
1
Il tesoretto
che cambia
le possibilità
di spesa
La necessità di
prestare ascolto alle
offerte in arrivo per
chi gioca meno
condiziona il mercato
della Juventus. Sì,
ma in senso positivo:
in questo modo il
tesoretto si
autoalimenta, mentre
i giocatori a rischio
cessione (dopo
Padoin che è stato
“svenduto” al Cagliari
per 500 mila euro) si
guardano attorno,
avendo compreso che
in bianconero non c’è
futuro per loro. Beppe
Marotta, dal canto
suo, fa due conti e
nota con piacere
quanto la vendita di
ben sei elementi della
rosa possa fruttare
almeno 60-65
milioni. Non male,
come prospettiva, per
chi vuole costruire
una squadra da
Champions...
6
5
4
3
PEREYRA
LEMINA
ASAMOAH
NETO
ISLA
HERNANES
Guarda come ti piazzo Isla...
Il cileno è nel mirino di Lazio e Siviglia. Ecco i 6 affari con cui la Juve può incassare
sti, cambiano anche le gerarchie dei possibili partenti. In
linea di massima Giuseppe
Marotta e Fabio Paratici, di
comune accordo con Massimiliano Allegri, non vorrebbero sacrificare né Mario
Lemina (appena riscattato
dal Marsiglia per 9.5 milioFILIPPO CORNACCHIA
ni, ma corteggiato da Lipsia,
ANTONINO MILONE
Leicester e Tottenham) né
TORINO
Kwadwo Asamoah (Chelsea
Magari non andranno via e Leicester). L’idea, in corso
tutti, forse qualcuno riuscirà Galileo Ferraris, è quella di
a mantenere il proprio posto sforbiciare la rosa e monetizin squadra, anche se da ri- zare al massimo soprattutto
cambio. Dipenderà dalle of- incassando milioni dai “diferte che arriveranno alla Ju- vorzi” con Hernanes, Roberventus. Come per gli acqui- to Pereyra e Mauricio Isla.
Bielsa e Sampaoli,
che hanno allenato
Isla in Nazionale, lo
vorrebbero nelle loro
nuove squadre. Pereyra
è il pezzo più pregiato
Derby sudamericano
Quest’ultimo, rientrato dal
prestito al Marsiglia, potrebbe diventare un’opportunità
inattesa per gli uomini mercato bianconeri. Se i francesi lo tratterrebero volentieri
al Velodrome, magari come
parziale contropartita nell’operazione Batshuayi (di cui
parliamo a pag 13), la sfida
vera è un’altra. Il terzino cileno è nel mirino della Lazio di Bielsa e del Siviglia di
Sampaoli. Il “loco” è il maestro del nuovo tecnico degli
andalusi ed entrambi hanno allenato Isla nella Roja,
dove negli ultimi anni il late-
Le altre situazioni
Neto può rimanere,
Lemina ha molte
offerte, ma Allegri
lo vorrebbe tenere
rale ha offerto il rendimento
migliore. La concorrenza di
solito fa lievitare il prezzo e
per la Juventus potrebbe trasformarsi in un “regalo” quasi insperato. Viste le ultime
stagioni dell’ex Udinese incassare 6-7 milioni sarebbe
molto più che un buon affare. Il cileno è a un anno dal-
la scadenza e di sicuro non
punterà i piedi: per sua stessa ammissione la Juventus
è una realtà troppo grande.
Gli altri
Più di una telefonata è giunta anche per Roberto Pereyra, destinato a lasciare Torino dopo una stagione con più bassi che alti a
causa dei continui infortuni. Per il jolly argentino si è
fatto avanti lo Zenit di Mircea Lucescu (possibile uno
scambio con Witsel, obiettivo Juve per il centrocampo) e soprattutto il Watford: Walter Mazzarri lo ha
inserito nella lista presentata ai Pozzo in vista della
sua prima stagione in Premier League. Il Tucumano
pare più attratto dall’Inghilterra, però nel mercato gli
uomori cambiano in fretta.
Di sicuro l’arrivo di Miralem
Pjanic e i continui sondaggi
su centrocampisti di qualità (da André Gomes a Witsel a Mascherano...) rafforzano l’ipotesi d’addio di Pereyra. In bilico anche Hernanes, che però non pare avere
tutta questa voglia di traslocare nuovamente: per il brasiliano sono arrivate avances
da Cina e Emirati.
Un capitolo a parte è quello di Neto: la Juventus, in
caso di proposta allettante,
è disposta ad accontentare
l’ex viola, dandogli la possibilità di giocare con continuità. La cessione del brasiliano, ingaggiato a parametro zero, garantirebbe una
discreta plusvalenza. Per il
momento, però, Neto non
ha ricevuto offerte particolarmente intriganti (la migliore è quella dell’Everton)
e anche per questa ragione
sta prendendo in considerazione una nuova stagione da vice Buffon.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTOSPORT 21
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
CALCIO JUVE
nuovo talentino croato: 21
centrocampista della
Pjanic: «Tedeschi super anni,
Dinamo Zagabria, potrebbe
Quanto mi piace Ozil»
essere il prossimo grande
colpo del mercato. Il suo
Intervistato dal quotidiano
tedesco Bild, il neojuventino agente Marko Naletilic,
intervistato da Violanews, ha
Pjanic ha parlato degli
Europei: «I tedeschi giocano svelato: «Fiorentina su di lui?
Il giocatore piace tanto a
un buon calcio e la vostra
Corvino, che lo segue da tre
nazionale ha dei campioni
anni. Ho un rapporto molto
autentici e per me è
stretto con il direttore, ci
certamente tra le squadre
favorite alla vittoria finale. Mi sentiamo spesso e mi
piace molto Ozil, è forse tra i piacerebbe portarlo a
calciatori più importanti della Firenze. Ma anche Paratici lo
segue con attenzione, e oltre
nazionale tedesca».
alla Juve ci sono anche molti
altri top club italiani ed
TALENTO CROATO
E la valutazione è
Juve-Fiorentina per Pjaca europei.
molto alta. 15 milioni? Come
minimo...».
Occhio a Marko Pjaca, il
IL NUOVO ACQUISTO
DA NON PERDERE
Allegri e la Champions
sul Guerin Sportivo
Galeone
«Allegri pazzo
di Hamsik»
Che Giovanni Galeone
sia non solo il maestro,
ma anche uno dei
migliori amici e
confidenti di Allegri è
noto. Così le sue
rivelazioni sono
particolarmente
frizzanti: «Allegri ha
grandissima stima di
Marek, è un suo pallino.
Sono anni che vorrebbe
allenarlo, ma dovrà
rassegnarsi: è un
simbolo del Napoli,
potrebbe andar via,
solo a fine carriera», ha
dichiarato Galeone a
Radio Kiss Kiss-
Marcel Buchel, 25 anni: 2 gol in 28 presenze stagionali (LAPRESSE)
Buchel è tutto dell’Empoli
Alla Juve vanno 1,2 milioni
Marcel Buchel è stato ufficialmente riscattato
dall’Empoli. Il centrocampista del Liechtenstein,
cresciuto nella Primavera juventina, si è reso
protagonista nell’ultima stagione di A con la maglia dei
toscani, collezionando 28 presenze e impreziosendole
con 2 reti. La società del presidente Corsi lo ha
acquistato a titolo definitivo dalla Juventus. Alla società
bianconera andranno 1,2 milioni di euro per la metà del
cartellino di Buchel.
CHE REGALO!
LA BANDIERA
PER TIFARE
ITALIA
AGLI EUROPEI
STRATEGIE
CONTRO I FRANCESI
E Lichtsteiner difende Pogba
L
O AL REA
ATTACC SQUADRA
PER
SQUADRA MPIONS
CHA
LA NUOVA
TO
MERCA
RICA
O SUDAME I
OBIETTIV
COLP
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ECCO I CINQ
RI IN A
CAGLIA NTI
: PRO
RASTELLI
ANCORA
A STUPIRE
TALIA
GIRO D’I ETI
TUTTI I SEGR LI
NIBA
DEL MITICO
Tempestato dalle critiche
dei media francesi, Paul
ESCLUSIVO
Pogba trova nel suo comLA MIA
pagno juventino Stephen
Lichtsteiner un arrabbiaJUVE
tissimo (e come se no?) diSEGRETA
fesore. Intervistato dall’EC’è Allegri in copertina
quipe , il terzino di Juventus e Svizzera ha incalzato
crack della Coppa America. E i giornalisti francesi: «Sieper chi si fosse perso l’avvio te troppo duri con Pogba,
dell’Europeo, da non perdere esagerate con le critiche.
uno speciale con tutte le rose, Ho visto le partite e per me
i numeri, le statistiche, le cu- ha disputato delle ottime
riosità sulla rassegna conti- gare e praticamente ha gionentale in corso in Francia. cato sempre. Ricordatevi
©RIPRODUZIONE RISERVATA che non è la stessa cosa gio-
ALLEGRI
771122
9
“
171008
60007
“
care nella Juventus e nella
Francia, le critiche su Paul
non sono state giuste». E
lo svizzero non è l’unico a
difendere Paul. Perché è
intervenuto nel dibattito
anche Didier Deschamps:
«C’è sempre troppa pressione su di lui, non si ricorda che lui è un numero
8, un centrocampista non
un finalizzatore, certo può
fare tutto con le sue qualità, può fare sempre la differenza, segnare o far segnare, ma non deve e non può
fare tutto lui: è un centro- Lichtsteiner, 32 anni (ANSA)
campista moderno che può
giocare dalla difesa all’attacco, ma non è uno Zidane!». E anche il centrocampista albanese Basha, coinvolto nell’inchiesta dell’Equipe difende lo juventino:
«Quando le partite diventano importanti, lui è sempre decisivo. In Italia nei
big match è spesso stato il
migliore in campo». Chiude il nostro Gennaro Gattuso: «Assurdo criticarlo.
Pogba é un campione: il
centrocampista moderno
per eccellenza».
Asse Juve-Cesena
per i giovani talenti
I contatti tra Juventus e
Cesena sono fittissimi
negli ultimi giorni: i due
club, tra un incontro e
l’altro, stanno portando a
termine una maxi
operazione con vista sul
futuro. Una vera e propria
alleanza di mercato, una
sorta di 3x2. I bianconeri
campioni d’Italia sono
pronti a girare ai
romagnoli tre giocatori
reduci da prestito in
provincia: Andrea
Schiavone (ultima
stagione a Livorno),
Mattia Vitale (ex
Lanciano) e il portiere
Alberto Brignoli (ex
Sampdoria). Si attende
soltanto l’ok di
quest’ultimo, che vuole
prima verificare eventuali
possibilità di collocazione
in serie A. Dal quartier
generale del Cesena, però,
filtra ottimismo per il
terzetto juventino a cui in
un secondo tempo
potrebbe aggiungersi,
sempre in prestito, anche
l’attaccante Alberto Cerri
(ultima stagione al
Cagliari). In cambio dei tre
prestiti, la Juventus
metterà le mani su due
talenti del settore
giovanile del Cesena: Elia
Petrelli (classe 2001) e
Alessandro Amhetaj
(classe 2000).
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Allegri, intervistato in esclusiva, ma non solo. La ricchezza del nuovo numero del
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nelle dichiarazioni del tecnico bianconero che ha saputo trascinare i suoi ragazzi alla conquista dell’accoppiata scudetto-Coppa Italia
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22 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
CALCIO TORO
IL
FATTO
La trattativa con la
Roma per Iago Falque
e Ljajic va in questa
direzione: il nuovo
modulo gioverà
soprattutto a Belotti
ALESSANDRO BARETTI
TORINO
Le idee
del tecnico
ora vanno
assecondate
po
ttos rt.c
om
tu
La tendenza,
maturata nelle
ultime sessioni del
mercato, porta
troppi club ad
aspettare l’ultimo
giorno di mercato
per chiudere più di
una trattativa. Una
strategia che farà
anche risparmiare
qualcosa ai
presidenti, ma che
mette in grande
difficoltà gli
allenatori. Retorico
spiegare come sia
importante lavorare
fin da subito con la
rosa completa o
quasi, per ottenere
risultati lusinghieri.
Ecco perché, una
volta che Mihajlovic
ha dato le linee
guida, a Cairo e
Petrachi tocca
muoversi sul
mercato con una
certa rapidità. Che
non vuol dire con
fretta - sarebbe folle
a estate appena
iniziata -, ma con
convinzione rispetto
agli obiettivi
individuati. Il
tecnico serbo
inizierà ad
assemblare la
squadra, a Bormio, a
partire dal 14 luglio.
Data entro la quale il
Torino, in buona
parte, dovrà essere
strutturato.
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Un pizzico di fantasia di qua,
un tocco di inventiva di là. Sinisa Mihajlovic vuole un Toro
che abbia quella creatività che
nel 3-5-2 di Giampiero Ventura mancava. Per questo, fin dai
primi confronti con il ds granata Gianluca Petrachi, ha caldeggiato l’arrivo di qualche
elemento in grado di imprimere una svolta alla piccola,
grande rivoluzione granata. E
la società, considerati i fitti colloqui con la Roma e con l’entourage dI Ljajic e Iago Falque,
sta cercando di accontentarlo
in tempi brevi.
TORO FANTASY
Sinisa vuol dire inventiva
Dalla difesa a quattro ai due esterni offensivi: con Mihajlovic
i granata proporranno un gioco con molteplici soluzioni d’attacco
Balzo avanti
Ma per leggere la svolta di
Miha non ci si può fermare
al reparto offensivo. Le differenze, rispetto al passato, saranno evidenti fin dall’assetto difensivo: la difesa a 3 sarà
abbandonata in virtù del passaggio a una linea a 4. All’interno della quale dovrebbe
trovare posto Nenad Tomovic, connazionale di Mihajlo-
Alle spalle del riferimento
centrale Marco Benassi e Daniele Baselli, oltre alla fase di
interdizione dovranno moltiplicare gli sforzi per appoggiare l’azione offensiva. Che si svilupperà sia attraverso il fraseggio tecnico con i compagni,
che con gli inserimenti senza palla. I due centrocampisti
dal presente granata e dal futuro azzurro, insomma, sono
chiamati a un’ulteriore maturazione tecnica e tattica. Ba-
In mediana
Interdizione e
inserimenti: Benassi
e Baselli sono attesi
da un lavoro duro
Fase di non possesso
In copertura sarà
fondamentale
il lavoro dei due
attaccanti esterni
vic che il nuovo allenatore granata potrà utilizzare sia sulla
corsia che, prevalentemente,
in posizione centrale. Dove la
coppia di difensori potrà essere interamente serba, visto che
tra le altre richieste di Miha c’è
la conferma di Nikola Maksimovic.
selli, se ne convinca, ha talento puro che lo può far diventare l’Hamsik d’Italia, mentre
Benassi, dopo gli alti e bassi fisiologici nella fase di apprendistato (biennale), nella prossima stagione dovrà acquisire quella continuità di rendimento - mondato da amnesie
-, che lo potrà far diventare un
punto fermo oltre che del Toro
della Nazionale di Ventura.
Quattro difensori e una cerniera mediana di tre elementi
non potrà esonerare i tre davanti dal partecipare alla fase
difensiva. Che coinvolgerà la
punta in uscita sul primo portatore di palla e i due esterni
sui centrocampisti bassi avversari. Al trequartista, quando Miha si affiderà al suggeritore per gli attaccanti, toccherebbe invece l’interdizione
sul regista basso. Ma dal nuovo Toro è in fase di possesso
palla che ci si aspetta un deciso balzo in avanti. Mihajlovic pretende dalla società due
o tre “numero 10” perché negli ultimi trenta metri vuole
giocatori che sappiano toccare il pallone e creare superiorità numerica. Proprio come
Iago Falque e Ljajic, espressamente richiesti dal tecnico
granata, e ora come ora vicini ad abbracciare la nuova avventura in granata.
Prima mossa
Più opzioni
La struttura della mediana
sarà a tre, con un classico regista “protetto” da due interni. Chiaro che il maestro d’orchestra, a centrocampo, non
potrà essere (solo) Giuseppe
Vives, il quale compirà 36 anni
il 14 luglio. Mihajlovic si aspetta un profilo alla De Roon, rivelazione nell’ultimo campionato con l’Atalanta. Cioè Adem Ljajic, 24 anni: ha segnato 32 gol in A (IMAGE SPORT)
un giocatore che, come l’olandese, abbia la capacità di
raccordo tra i reparti. Sia nel
TORINO 3-5-2
4-3-3 che a maggior ragione
nel 4-3-1-2 è assai probabile ALL. VENTURA
che si vedrà suddetto regista
schierato qualche metro dieMORETTI
MOLINARO
tro rispetto agli interni. Così da
PADELLI
dare un’immediata soluzione
BASELLI
ai difensori in fase di uscita,
GLIK
avendo a sua volta più opzioBELOTTI
VIVES
ni di scarico: il regista di Miha
MAKSIMOVIC
potrà innestare il terzino che
BENASSI
accompagnerà l’azione, uno
IMMOBILE
tra i due interni oppure uno
BRUNO PERES
dei tre giocatori schierati nel
tridente.
Iago Falque, 26 anni: giovanili con Real, Barça e Juve (LIVERANI)
TORINO 4-3-3
ALL. MIHAJLOVIC
AVELAR
PADELLI
MAKSIMOVIC
TOMOVIC*
BASELLI
LJAJIC*
VIVES
ZAPPACOSTA
BELOTTI
BENASSI
IAGO FALQUE*
*GIOCATORI IN TRATTATIVA
AVANZATA CON IL TORINO
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PARERE DELL’EX ALA GRANATA
Fuser: «Ljajic-Iago Falque, potere agli esterni!»
serbo, salvo situazioni molto particolari, presupporrà l’impiego di un unico attaccante.
Nello specifico Andrea Belotti, 12 reti al primo campionato con il Torino. «Con due giocatori alle spalle dalle caratteristiche di Falque e Ljajic invidio il centravanti che sarà impiegato da Mihajlovic - prosegue Fuser -. In
TORINO. Dal 3-5-2 di Giampiero Ventura al 4-3- particolare ho una passione per l’ex dell’In3 (o 4-3-1-2) di Sinisa Mihajlovic. Il Toro si ri- ter. Ljajic mi è piaciuto molto fin da quando,
appropria degli esterni offensivi, tanto che il ragazzino, era stato acquistato dalla Fiorenmercato granata, in questa prima fase di trat- tina. Ha numeri fuori dal comunque, e solo
tative, si concentra su Adem Ljajic e Iago Fal- in parte già espressi. Se il tecnico serbo saque (le novità sull’operazione in apertura di prà toccare le corde giuste, dargli fiducia, repagina 23). Un giudizio sulsponsabilizzarlo e caricarlo, a
la squadra che sta nascendo,
Torino si vedrà un calciatore
sul nuovo corso che il tecnico
che ha tutto per diventare un
serbo vuole inaugurare, arricampione. Dall’idea che mi
va da Diego Fuser, ex granasono fatto, il serbo, per fare
ta che proprio in virtù delle
davvero la differenza, ha solo
sgroppate sulla fascia destra
bisogno di un allenatore che
aveva conquistato anche la
creda fortemente in lui».
maglia azzurra.
«Cross dal fondo o assist per la
punta: il serbo e lo spagnolo sanno
fare bene entrambe le cose. E di Ljajic
sono calcisticamente innamorato»
Il sacrificio
«Non sarà facile, ma
spero che Cairo avrà la
forza per confermare
i giocatori migliori»
«Numeri pazzeschi»
Appello per Maksimovic
Per finanziare il mercato e non solo in riferi«Finalmente torna il gusto per il gioco sulle mento agli esterni Cairo ha messo in conto
corsie - attacca Fuser -. Si torneranno a ve- un paio di cessioni eccellenti. Quello di Fudere i cross dal fondo, e se mi dite che è forte ser, in proposito, suona quasi come l’appella trattativa sia per Iago Falque che per Ljajic, lo di un tifoso innamorato: «Capisco le logianche tanti assist decisivi per la punta». Non che del mercato e la necessità di trovare un
a caso al singolare, visto che l’eventuale im- equilibrio nei conti economici, però spero
piego contemporaneo dello spagnolo e del tanto che Cairo possa avere la forza per con- Andrea Belotti, 22 anni: 12 gol alla 1ª stagione col Toro (SPORTINFOTO)
fermare gli elementi di maggior talento. Non
sarà facile, me ne rendo conto, ma sarebbe
un segnale decisivo tenere in rosa i vari Bruno Peres e Zappacosta, Glik e Maksimovic.
Quest’ultimo l’anno scorso non ha ripetuto la precedente, brillante stagione, però rimane un centrale di grande affidabilità. Zappacosta è stato criticato, ma non avrei alcun
dubbio e gli ridarei fiducia. E, ancora, Bruno Peres lavorando con Mihajlovic vedrebbe il suo valore moltiplicato, tra un anno. In
proposito sono contento della scelta fatta
per la panchina. Conosco bene Sinisa, abbiamo giocato assieme diverse partite per beneficenza
e in carriera me lo sono trovato di fronte da avversario
in diverse occasioni. Saprà
trasmettere la giusta grinta,
l’attaccamento alla maglia,
la necessità di non mollare
mai. Gli auguro davvero tutto il bene possibile, e spero e
credo che con i tifosi granata si creerà la giusta sintonia».
ventare la naturale collocazione dei granata.
«Se Cairo riuscirà a confermare tutti o quasi i giocatori di maggiore qualità, il Torino
potrà stabilmente piazzarsi tra le prime sei
o sette del campionato», aggiunge l’ex granata, oggi allenatore per diletto (nell’ultima
stagione, collaborando con Franco Moretti,
ha contribuito alla promozione in Eccellenza del Colline Alfieri).
«Vorrei Pinilla»
Uscendo dalla stretta attualità, prestandosi cioè a un gioco vecchio come il mercato,
Diego Fuser lancia un’idea che i dirigenti granata si erano già fatti venire, in passato
-, su un possibile colpo per il
mercato. «Beh, se posso fare
il nome di un giocatore qualsiasi dico che in granata vorrei vedere Pinilla. Ha lo spirito giusto per esaltarsi a Torino, e una capacità rara di segnare gol spettacolari, di quelli che fanno
venire alla gente la voglia di venire allo stadio». Difficile, comunque, arrivare al cileno
che l’Atalanta ha blindato. A estate appena
iniziata, però, sperare non solo è lecito, ma
pure doveroso.
L’investitura
«Conosco molto
bene Mihajlovic:
con i tifosi si creerà
la giusta sintonia»
Coppa fissa
Un’unità d’intenti che risulterà decisiva per
le sorti di un Toro chiamato a riconquistare
l’Europa. Che, nei piani di Cairo, non dovrà
arrivare una stagione sì e quattro no, ma di-
A.B.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTOSPORT 23
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
calcio toro
Se cedi Bruno Peres
hai i soldi per 3 colpi
Con i milioni ricavati dalla cessione dell’esterno brasiliano
possono arrivare Tomovic, Kucka e Djuricic o Henriksen
avrà bisogno di un po’ di tem- lioni, salvo sconti, incassati il
nir loro richiesto Daniele Bapo. La Roma, prima di affon- Torino potrebbe concentrarselli, giocatore su cui il Torino
DELL’ATALANTA
dare i colpi, deve sistemare al- si su trattative aperte da tempunta fortemente. Infine c’è
tre questioni prioritarie all’in- po e chiuderle con successo.
un trequartista di talento che
terno del proprio organico. E tre, al momento, parrebbetanto piace a Mihajlovic. E’ FiMentre sull’altro fronte il To- ro colpi alla portata nel mirilip Djuricic, rientrato al Benfirino aspetta che si materializzi no granata.
ca dopo il prestito all’Anderalmeno una delle faraoniche Nenad Tomovic, difensolecht. La società portoghese
offerte annunciate ma mai ar- re eclettico serbo, presente ai
per ora spara alto: otto milioANSELMO GRAMIGNI
rivate dall’estero. L’impressio- primi posti nella lista per gli
TORINO. Il club granata
ni. Per raggiungerlo occorrerà
TORINO
ne è che il destino di Bruno acquisti stilata da Mihajlovic, guarda sempre a Bergamo.
pazienza e un sacrifiico ecoD’altronde l’Atalanta di
Continuano i contatti e le di- Peres, salvo imprevisti, si de- rinforzerebbe non poco il setnomico. Possibile con i soldi
scussione tra i dirigenti gra- ciderà entro il 10 luglio, gior- tore arretrato. La Fiorentina gli questi anni è una fucina
ricavati dalla cessione di Brunata e i colleghi giallorossi. no del raduno granata. Infi- ha rinnovato da poco il con- inesauribile di talenti.
no Peres. La prima alternativa
Discorsi che man mano che ne sembra che Roma e Tori- tratto ma non l’ha inserito tra Ormai da parecchie
sarebbe Markus Henrikssen,
passa il tempo tendono ad no abbiano toccato anche la gli incedibili. La richiesta viola settimane il Torino ha
norvegese dell’Az Alkmaar.
allargarsi coinvolgendo al- questione del difensore cen- è di 5 milioni, l’impressione è messo nel mirino il giovane
Costa pure lui ma...
difensore Mattia Caldara,
tri giocatori e altre situazio- trale brasiliano Leandro Ca©RIPRODUZIONE RISERVATA
reduce da un’ottima
ni. Non si tratta però di una stan, offerto ai granata e che
stagione in prestito con il
“Santa alleanza” di mercato è inseguito dalle genovesi e
Cesena in Serie B e ormai
ma semplicemente del ten- dal Bologna. Mentre è stato
nel giro dell’Under 21 di
tativo di soddisfare interessi smentito un interessamento
Gigi Di Biagio, ma il club
per certi versi comuni. E così romanista per Andrea Belotnerazzurro resiste perché
ieri a Trigoria, Gian Luca Pe- ti.
vorrebbe tenerselo per
trachi e Walter Sabatini hanalmeno un campionato
no chiuso per il trasferimento Investire
prima, eventualmente,
di Iago Falque all’ombra del- Nessun obbligo di vendedi privarsene nel giugno
la Mole e definito anche quel- re per il club granata, i con- che i granata potrebbero chiu2017. All’Atalanta c’è un
lo di Adem Ljajic. Ma, con il ti sono a posto e quindi può dere con 3,5-4 milioni. Senza
serbo, il Torino deve ancora agire senza particolare af- contare che potrebbe riaprir- altro elemento che
ingolosisce parecchio i
trovare l’intesa per la durata fanni. Ma per salire in quali- si il fronte Mati Fernandez.
dirigenti granata, Marco
del nuovo contratto (l’attua- tà e per provare a conquista- Per il centrocampo anche i
D’Alessandro, 25 anni,
le scade nel giugno 2017) e in- re quell’Europa che Mihajlo- muri sanno che il tecnico sergaggio. I due dirigenti hanno vic ha messo tra gli obiettivi bo farebbe carte false pur di mezzala-trequartista di
altresì affrontato il tema or- stagionali occorrono rinforzi poter tornare ad allenare Ju- rendimento e qualità.
mai ricorrente tra i due club importanti in tutti i settori. E raj Kucka, slovacco del Milan, Anche in questo caso la
da almeno un anno mezzo: per acquistare giocatori do- sondato e tenuto d’occhio con società bergamasca fa
resistenza. Inoltre sul
il cartellino di Bruno Peres. tati, senza sconvolgere i bi- attenzione dai dirigenti gragiocatore sta andando con
Già, l’estroso sudamericano lanci, occorrono risorse. Così nata. Il valore attuale del suo
decisione anche il Bologna.
per cui il Torino ha fissato un si spiega l’imminente cessio- cartellino si aggira attorno ai
prezzo alto, tra i 20 e i 25 mi- ne di Kamil Glik e così si spie- sei milioni ma il Torino teme
A.G.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
lioni di euro, che nessuno, per gherà, se accadrà, la vendita di che, in sede di trattativa con
ora, ha provato a raggiungere Bruno Peres. Con i 20-25 mi- il club rossonero, possa venell’offerta. E la Roma, ieri, potrebbe aver detto al Torino: visto che non ho tirato sul prezzo per due miei giocatori di ALTRI AFFARI
valore ora potresti fare altrettanto tu con il tuo brasiliano.
In sintesi, quindi, il club capitolino chiede un forte sconto
per raggiungere quello che
resta un proprio obiettivo di
da impreviste contingenze di mercato. Ieri, per
Si offre anche Bjarnason. Il papà di
mercato.
esempio, gli agenti di Birkir Bjarnason, attual La parola sconto normal- Immobile spinge Ciro verso il Napoli.
mente in forza al Basilea, si sono fatti vivi con
mente viene presa in consi- Situazione di stallo per De Silvestri. Prcic
Roma, Samp (dove ha già militato) e proprio
derazione molto malvolen- non verrà riscattato e tornerà al Rennes
Torino per proporre il loro assistito. Pare abtieri in casa granata ma il rapbiano ricevuto per adesso risposte, diciamo,
porto che si è creato con i gial- TORINO. La campagna romana di Gianluca Peinterlocutorie... E sia a Roma che al club di Urlorossi impedisce una brusca trachi finalizzata alla chiusura degli acquisti di
bano Cairo è stato proposto Alex Silva, 23 anni,
chiusura da parte del Torino, Iago Falque e Adem Ljajic non è certo l’unico
esterno di destra uruguaiano del Wanderers
anzi, consiglia l’apertura di un fronte su cui si sta muovendo la società granache avrebbe già rifiutato numerose proposte
tavolo di trattativa. E così è sta- ta. Offerte di nuovi giocatori arrivano quotidiadalla Germania proprio perché preferirebbe
to e sarà nelle prossime setti- namente così come spuntano idee originali a
trasferirsi in Italia. Sondate anche Lazio e Namane. Perché se l’affare si farà getto continuo magari scaturite unicamente Salvador Ichazo, 24 anni
poli. A proposito di uruguaiani Salvador Icha-
La Roma chiede uno
sconto sul prezzo
fissato dal Toro, ma i
granata attendono (non
ancora per molto) una
maxi offerta dall’estero
Nel mirino
D’Alessandro
e Caldara
In arrivo
Fatta per Falque,
con Ljajic ancora si
discute per l’ingaggio. E
MIhajlovic aspetta altro
Bruno Peres, 26 anni, esterno brasiliano che piace a molti (ANSA)
Offerto l’uruguaiano Alex Silva. Ichazo piace al Penarol
zo potrebbe tornare in patria. Il Peñarol avrebbe infatti messo nel mirino il giovane portiere
granata e potrebbe avviare una trattativa finalizzata a un acquisto a titolo definitivo. Ichazo
ha trascorso una stagione e mezza nel Torino
quasi sempre in panchina, tuttavia ha suscitato l’interesse di club nostrani, interessati però
al solo prestito: Crotone e Cesena. Proprio nel
club romagnolo ha giocato e bene, fino a un
mese fa, Alfred Gomis. Sembrano in stand by
i discorsi tra Torino e Sampdoria per Lorenzo
De Silvestri. Il difensore blucerchiato, giocatore che sarebbe graditissimo a Sinisa Mihajlo-
L’ADDIO DI MEZZANO
«Grazie Toro! Qui sono
diventato un allenatore»
(oggi Under 15) e Under 16. «Cosa rimane di
questi 5 anni? Prima di tutto la consapevolezza di poter e voler fare questo nella vita. Purtroppo ho dovuto interrompere in maniera
prematura la carriera da calciatore, non ero
preparato al dopo. Benedetti e Comi mi hanno dato l'opportunità di allenare il gruppo deNICOLA BALICE
gli Esordienti '99 nel 2011 e da
TORINO
lì è stata un folgorazione. Poi
Si è conclusa la seconda vita in granata di Luca Bava mi ha fatto salire nel setMezzano. La prima, quella da calciatore, lo ha tore giovanile puro, insieme ci
visto nascere e crescere al Fila, diventare gran- siamo tolti tante soddisfazioni.
de nel Toro e tornarci dopo aver girovagato A loro tre, al presidente Cairo
mezza Italia per poi concludere la carriera lon- e a tutti quelli con cui ho coltano da Torino. La seconda, quella da allenato- laborato va il mio più grande
re, lo ha visto nuovamente nascere e crescere ringraziamento».
nel vivaio granata per poi decidere di comune
accordo con la società di separarsi per tenta- >> Com'è il Mezzano allenatore?
re un nuovo percorso nel calcio dei grandi. E «Sicuramente diverso da come ero da giocaquesto passaggio si è concluso con una vitto- tore, pur essendo stato sempre un vero profesria, all'Alpignano Cup, dove ha guidato i 2000 sionista l'immagine del bravo ragazzo mi ha
del Toro contro i '99 di Pro Vercelli e Novara, sempre accompagnato anche troppo. Sono
a margine della quale è stato possibile trarre molto determinato, sono motivato e maniaun bilancio: 5 anni di formazione e soddisfa- cale nel curare i minimi dettagli. L'esperienzioni, tra Esordienti, Giovanissimi nazionali za nel settore giovanile mi è servita per capi-
«Dopo cinque anni nelle giovanili
voglio provare nel calcio dei grandi.
Mi sento pronto per una nuova
esperienza e aspetto la piazza giusta»
re quanto sia fondamentale sapersi adattare
alle rose a disposizione. E ora mi sento pronto per una nuova esperienza, mi sto guardando attorno alla ricerca della piazza giusta per
testarmi nel calcio dei grandi».
vic, al momento pare ancora distante dal granata. Secondo indiscrezioni il colloquio dell’altro ieri in Lega tra i presidenti, Cairo e Ferrero,
non avrebbero toccato questo argomento. Infine Sanjin Prcic sembra destinato al ritorno al
Rennes. Il Torino, infatti, non eserciterà il diritto di riscatto a 1,5 milioni di euro. Discorso simile per Ciro Immobile, su cui pare esserci la Lazio. Ma il papà del bomber ha confidato: «Sarebbe un sogno vedere Ciro con la
maglia del Napoli».
A.G.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
>> Come cambierà il Toro da Ventura a
Mihajlovic?
«L'eredità di Ventura è di quelle pesanti da
gestire, ha avuto grandissimi meriti in questi
cinque anni di crescita costante. Sarà in ogni
caso una squadra diversa quella di Mihajlovic, non soltanto per il ritorno della difesa a
quattro che non sarà un problema proporre
anche con gli stessi giocatori»
>> Tempo di calciomercato, quale può essere l'uomo giusto per il nuovo Toro?
«A centrocampo servirà qualcuno che sappia prendere per mano la squadra, se arrivasse a Torino uno come Kucka sarebbe un
grande colpo».
Luca Mezzano, 38 anni, una vita nel vivaio granata (LAPRESSE)
>> In cinque anni, quanto è cambiato il Toro?
«Tanto, sempre in meglio. La
società sta dimostrando di voler crescere e di aver capito in
che direzione andare. Ed ora
penso che abbia tutto ciò che
serva per diventare una squadra capace di lottare sempre
per un posto in Europa»
Sinisa è ok
«Mihajlovic sembra
fatto apposta per il
Toro e non solo sotto
l’aspetto caratteriale»
>> E' Mihajlovic l'uomo giusto?
«A guardarlo da fuori sembra fatto apposta
per il Toro, a livello caratteriale e di personalità prima di tutto. Ha già dimostrato di essere
un ottimo allenatore anche sul campo, penso
che pure al Milan abbia fatto un ottimo lavoro
in una condizione oggettivamente complicata da gestire per chiunque».
Massimo Bava, direttore del settore giovanile (LAPRESSE)
>> Di chi invece non si dovrebbe privare?
«La volontà dei giocatori ormai è fondamentale, trattenere giocatori non motivati a restare non è mai conveniente. Dovendo fare un
nome però penso che un giovane in rampa
di lancio come Baselli possa avere a sua volta ancora bisogno di una stagione da protagonista al Toro».
>> I lavori al Fila intanto procedono spediti...ci sarà all'inaugurazione?
«Non so ancora dove mi troverò ma farò di
tutto per non mancare. Il mio primo ricordo
di Toro è legato al provino al Fila con il grande Rino che mi apriva il cancello, poi la scalata cominciata da quelli che una volta si chiamavano mini-mini-Pulcini. Ho avuto l’onore
di giocare e vincere da tanto al Fila da giocatore del vivaio, di disputare un’amichevole anche sul terreno che era stato calcato dal Grande Torino. Sapere che sia vicino il momento
di rivedere il Filadelfia mi riempie di gioia».
TUTTOSPORT 25
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
CALCIO INTER
Preso Ansaldi
Ora Berardi
o Candreva
All’ex genoano contratto di 4 anni
L’Inter lavora per l’esterno d’attacco
All’argentino 1,6 milioni a stagione.
Il suo arrivo non esclude quello
di Zabaleta, ma deve uscire
uno tra Nagatomo e D’Ambrosio
STEFANO PASQUINO
Dopo Javier Zanetti per Massimo Moratti e
Danilo D'Ambrosio per Erick Thohir, anche
il primo acquisto effettuato da Zhang Jindong
è un terzino, ovvero Cristian Ansaldi. La trattativa era caldissima e ha subìto un'accelerazione nella serata tra martedì e mercoledì
quando Ausilio, anche alla luce della possibile intrommissione della Lazio (l'argentino
era stato richiesto espressamente da Bielsa), ha deciso
di dare l'ultima, definitiva sgasata per distanziare la concorrenza. Operazione, quella per il laterale, da 7 milioni complessivi: al Genoa andranno 4,7 milioni, mentre
verranno scontati i 2,3 previsti dal riscatto di Diego Laxalt.
A ufficializzare la fumata bianca ha provveduto l'interessato immortalandosi in un selfie dall'aereo Iberia che lo ha portato a Milano per le visite mediche: «Ci siamo. Grazie a
Dio che continua ad aprire le porte per la mia
carriera». Una volta atterrato, Ansaldi è stato preso in consegna dagli uomini del club e
portato all'Humanitas dove ha svolto la prima parte delle visite mediche sotto l'egida del
dottor Volpi. L'argentino (dal passaporto italiano) ha firmato un contratto quadriennale,
con scadenza nel 2020 e prenderà 1,6 milioni a stagione più bonus.
Garay se Murillo dice sì allo Zenit
Grazie agli arrivi di Erkin e Ansaldi, Roberto Mancini ha dato un bel restyling alle corsie laterali però l'opera di ammodernamento potrebbe non finire qui considerato che in
caso di cessione di due tra Santon, D'Ambrosio e Nagatomo potrebbe essere tentato pure
il colpo Zabaleta per cui, come spiegato, al di
là del conguaglio chiesto dal
City (5-6 milioni) l'ostacolo
maggiore è rappresentato dai
4 milioni percepiti dallo spagnolo. Più semplice la trattativa che porta a Garay, considerato che l'Inter ha già il
sì del giocatore e che, qualora Murillo dovesse accettare
lo Zenit, si aprirebbe un'autostrada verso l'approdo a Milano dell'ex centrale del Benfica.
Veti incrociati
No di Ausilio al Sassuolo
per Ranocchia, Squinzi
fa muro su Berardi.
Summit per Candreva
Metti un caffè col Sassuolo
Restando in argomento centrali, ieri Ausilio
ha preso un caffé nel centro di Milano con
Guido Angelozzi, ds del Sassuolo. Obiettivo
IL CROATO VALE OLTRE 30 MILIONI
MILAN
Cento milioni
dai cinesi
per il mercato
Potrebbe essere spostato
all’8 luglio il termine per
la cessione del club. Nella
cordata pure il colosso dei
liquori Kweichow Moutai
PIETRO MAZZARA
MILANO
Potrebbe essere spostato
all'8 luglio il termine ultimo sulla decisione che Silvio Berlusconi dovrà prendere in merito alla possibile cessione del Milan alla
cordata cinese. L'eventuale
slittamento sarebbe dovuto
a meri motivi tecnici, anche
se la volontà delle parti è di
arrivare a giovedì prossimo,
ovvero al 30 giugno, con il
testo del contratto preliminare stilato in ogni suo dettaglio e tradotto in tre lingue (italiano, inglese e cinese). In questi giorni, inoltre, lo stesso Berlusconi sta
valutando con il suo medico personale, il dottor Zangrillo, e con lo staff del San
Cristian Ansaldi, 29 anni, è il primo colpo dell’Inter sotto la gestione Zhang (ANSA)
Raffaele, il programma che
lo porterà alle dimissioni
dell'incontro l'ennesima richiesta da parte anche se su quest'ultimo l'Inter attende che dall'ospedale dopo l'operadel club di Squinzi di Ranocchia: a corredo sia l'interessato a forzare la mano chieden- zione al cuore per la sostiperò gli emiliani vorrebbero il giocatore in do la cessione.
tuzione della valvola aortiprestito con buona parte dell'ingaggio paca. La volontà del presidengato, inevitabile il no da parte dell'interista. Se Lotito abbassa le pretese...
te del Milan - che potrebbe
Ausilio piuttosto ha chiesto aggiornamen- Il piano B, come arcinoto, porta a Candreva. tornare a casa tra 7-10 giorti sulla questione Berardi, ma Angelozzi ha Ieri Federico Pastorello, procuratore dell’az- ni - è quella di potersi dediriferito l'incedibilità, dopo la partenza di Vr- zuro, ha incontrato Lotito con l'obiettivo di care a pieno al dossier Misaljko per Madrid (l'Atletico garantirà 18 mi- limare le richieste del presidente della Lazio lan in assoluta tranquillità,
lioni per il cartellino), di tutti gli altri big. Un che non si schioda da quota 25 milioni. L'Inter anche se è stato costantediktat arrivato direttamente da Squinzi che per un giocatore che compirà 30 anni a feb- mente relazionato dai mavuole onorare i preliminari di Europa Lea- braio, non vuole spendere più di 15 milioni nager di Fininvest sugli ultigue nel miglior modo possibile. Porte chiu- più 3 di bonus. E la prima scelta, resta Berardi. mi sviluppi e sullo stato dei
se quindi per Duncan, Acerbi e per Berardi,
©RIPRODUZIONE RISERVATA lavori. Il posticipo della decisione è stato ben accolto
anche da Sal Galatioto (che
settimana prossima tornerà
a Milano) e dal suo braccio
destro Nicholas Gancikoff i
quali sono impegnati nella
costituzione della società
che dovrebbe acquisire il
71% delle azioni del Milan
to il nerazzurro è solo un
attraverso un "Special pur“piano B”. Le performance
pose vehicle" ovvero una
di Perisic con la maglia delsocietà di scopo che avrà
la Croazia confermano che
sede o a Hong Kong o nel’Inter ha fatto un buon affagli USA. Escluse, in questo
re la scorsa estate: il giocamomento, le costituzioni
tore acquistato per 16 miliodi un fondo d'investimenVediamoci in edicola con il
ni adesso potrebbe valerne
to e di una newco. Una volpoco meno di 30. Ma in Corta concluso l'ultimo studio
so Vittorio Emanuele forse
delle carte, Berluscoavrebbero preferito veder
ni prenderà la sua deimpennare anche la valutacisione con la stagiozione di Brozovic, candidane che sarà ufficialmento ideale alla cessione come
te già partita.
dimostra anche la sua decisione di affidarsi ai servizi
Voglia di chiudere
della Doyen Sports. Invece
Intanto, secondo quanto
le copertine sono soprattutriferisce Milano Finanza,
to per Perisic. Come dice lui
la cordata cinese avrebbe
stesso, del suo futuro si parvoglia di accelerare i temlerà a Europeo terminato.
pi per chiudere l’affare. La
Barça e Chelsea, assalto a Perisic
dell'Inter viene considerato
dai blaugrana un'alternativa a Nolito. La trattativa con
l'ala del Celta Vigo prosegue
a rilento: così dalla parti del
Camp Nou si tengono d'occhio anche altre soluzioni. I
STEFANO SCACCHI
dirigenti del Barça valutano
MILANO
positivamente anche la coDa stella della prima fase noscenza tra Perisic e Radell'Europeo a uomo mer- kitic, compagno di Naziocato, il passo è quasi auto- nale già agli ordini di Luis
matico. Le prestazioni nel Enrique.
torneo francese stanno allargando la rosa delle preten- Futuro dopo l'Europeo
denti di Ivan Perisic. Al Chel- Il nerazzurro commenta
sea si è aggiunto il Barcel- questo scenario nel modo
lona (qualche sondaggio è ormai consueto per i calciastato effettuato anche dal Li- tori di livello internazionaverpool). Secondo il Mundo le: «Non parlo del mio fuDeportivo, l'esterno croato turo, ora sono concentrato
Con Icardi e Miranda è tra
gli incedibili per Mancini,
però pesa il fatto che l’Inter
non giochi in Champions:
vertice dopo gli Europei?
solo sulla Croazia e sull'Europeo». Non è più tempo di
dichiarazioni di fedeltà per
i campioni inseguiti da tutti. Mancini considera incedibile Perisic. Lo aveva messo
in cima alla lista dei desideri
un anno fa e adesso lo ritiene un elemento indispensabile per l'Inter 2016-17. Il
club nerazzurro, a livello di
appeal derivante dalle prossime competizioni Uefa, può
temere soprattutto il Barcellona perché Chelsea e Liverpool non giocheranno nemmeno l'Europa League a differenza dell'Inter.
Piano B al Camp Nou
Ma per i catalani al momen-
Perisic sogna la
Champions, Icardi pure:
Zhang dovrà costruire
la... muraglia milanese
Silvio Berlusconi, 79 anni
conglomerata asiatica, oltre
all’Evergrande Group, dovrebbe esserci anche il colosso dei liquori Kweichow
Moutai (che vanta un capitale di oltre 40 miliardi di
euro) oltre ad un importante (e molto ricco) immobiliare e un operatore
dei beni di consumo. Inoltre, una volta entrati in possesso della maggioranza del
Milan, i cinesi avrebbero in
programma un aumento
di capitale da 100 milioni
di euro che consentirebbe
una sostenibilità importante sul mercato. Infine,
nel dossier per l’acquisizione del Milan, non dovrebbe essere previsto - a breve
termine - il piano per la costruzione del nuovo stadio
di proprietà, progetto invece molto caro a Barbara
Berlusconi.
NON SOLO CLUB DI A
Pure Espanyol
e Osasuna
vogliono Suso
I sei gol nei mesi passati a
Genova hanno fatto di
Suso un uomo mercato e
permetteranno al Milan di
realizzare una importante
plusvalenza. Lo spagnolo
(strappato a zero al
Liverpool) vale oggi 8
milioni. Per lui si sono
mosse concretamente
Osasuna ed Espanyol
mentre in Italia, oltre al
Genoa (che può offrire
Izzo come contropartita),
si sono fatte avanti
Atalanta (su richiesta di
Gasperini), Bologna e
Sassuolo.
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26 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
calcio mercato
C’è Di Francesco
per il Bologna
Arriva il figlio di Eusebio, tecnico del Sassuolo
Ipotesi Iturbe e Lopez, ma c’è il nodo Diawara
La cessione del
centrocampista deve
contribuire al
finanziamento del
mercato. Lasagna tra
Empoli e Udinese
RAFFAELE AURIEMMA
SANDRO BOCCHIO
Ventiquattr’ore di ritardo sulla tabella di marcia per giungere all’ultimo atto tra Gianluca Lapadula e il Napoli. Ieri
il giocatore era atteso dal rientro dalle vacanze, rientro posticipato a oggi. Previsto un
incontro a Torino con l’agente Alessandro Moggi, che ieri
si è visto a Pescara con il presidente Daniele Sebastiani.
Briefing telefonico con Aurelio
De Laurentiis e tutto rimandato a oggi, giorni del “dentro
o fuori” a Napoli. C’è l’accordo tra le società, c’è il via libera di Moggi, tocca a Lapadula decidere: Sassuolo e Genoa
sono alla finestra. I rossoblù
hanno nel frattempo messo
un primo (importante) tassello nella squadra da affidare a Ivan Juric, che verrà ufficializzato quando il Crotone
troverà l’allenatore: oggi vertice decisivo con Davide Nico-
la. I liguri hanno preso Lucas
Ocampos, 21 anni, attaccante, considerato un talento del
calcio argentino. Cresciuto nel
River, la scorsa stagione era a
Marsiglia. Il Genoa lo preleva in prestito con diritto di riscatto (a 8 milioni) dal Monaco. Ieri Ocampos era in città
per sostenere le visite mediche: «Sono molto contento
di questa scelta».
Cristante per Pescara
Tornando al Napoli, i prossimi giorni saranno decisivi per
portare a termine alcune trattative: con il Monaco per Fabinho, con il Porto per Hector Herrera, con l’Udinese per
Silvan Wimder. Proseguono i
contatti con il Bruges per Thomas Meunier. I campani stanno per prendere Cheick Keita
dall’Entella per girarlo al Chievo. Il Pescara ha raggiunto un
accordo per il prestito di Bryan
Cristante dal Benfica. Albano
Bizzarri, Fabio Ceravolo e Arlind Ajeti sono in via di definizione. Raggiunto l’accordo
con la Roma per tenere Alessandro Crescenzi e con il Palermo per confermare Ahmad
Benali. Piace parecchio Raffaele Bianco, in uscita dal Carpi: ci sono Crotone e Chievo.
Ancora Lapadula
Oggi vertice decisivo
con l’attaccante, il
Napoli pretende una
risposta definitiva
Genoa: Ocampos
Il talento argentino
arriva in prestito, a
centrocampo si pensa
sempre a Cigarini
Sampdoria: Alvarez
Il giocatore vuole
restare: pronto un
triennale. Vicini
Budimir e Schick
Gli emiliani non riscattano Simone Verdi dal Milan, il centrocampista potrebbe andare allo stesso Pescara, ancora
al Chievo oppure a Bologna.
Mosse Bologna
A proposito di Bologna. Ieri
sono state poste le basi per un
ingresso importante e di prospettiva. Si tratta di Federico
Di Francesco, figlio di Eusebio, allenatore del Sassuolo.
Era a Lanciano dove, nonostante la retrocessione, è stato
una delle sorprese della serie
B: attaccante esterno, per lui
8 reti che l’hanno portato fino
alla convocazione con l’Under
21. Il Bologna, poi, deve vendere Amadou Diawara, trattato da Siviglia e Napoli. Occorre trovare fondi con cui finanziare la campagna acquisti,
visto che Joey Saputo stringe i cordoni della borsa, anche in chiave stadio. A centrocampo piace Luca Cigarini, conteso anche dal Genoa,
mentre in attacco ci sono varie idee: da Giuseppe Rossi a
Suso, da Juan Manuel Iturbe
a Edu Vargas e a Nico Lopez.
Ciao Vrsaljko
La Sampdoria è a un passo
dalla conferma di Ricky Al-
SERIE B
Bari, si chiude l’era Paparesta
E Lucchesi dice addio al Pisa
In Toscana potrebbe
lasciare anche Gattuso.
Il Benevento passa a
Vigorito: torna Auteri?
La Pro Vercelli su Palazzi
Giornata importante per tre
club in serie B. A Bari si è chiusa l’era di Gianluca Paparesta:
l’ex arbitro non è riuscito a raccogliere i soldi necessari per
finanziare l’aumento di capitale, la società è passata nelle
mani di Cosmo Giancaspro,
socio di minoranza. Ieri sera
il passaggio all’assemblea, con
l’ennesimo duello tra i due.
A Pisa comunicato fragoroso di Fabrizio Lucchesi, socio al 50% del club: «Dopo
due mesi in cui ho chiesto il
prezzo per liquidare il 50% di
Britaly non ho avuto risposte.
Una follia rinviare al 15 luglio
la definizione dell’assetto societario. Termino qui l’avven-
gio delle quote, prende forma il ritorno in panchina di
Auteri.
Ferretti a Trapani
La Salernitana fa firmare un
triennale a Caccavallo e stringe i tempi con Garofalo, a scadenza con il Novara. Per il portiere l’Avellino potrebbe virare
su Matteo Ricci, che era a Livorno. La Spal tratta Scavone
e Marchi, in uscita dalla Pro
Vercelli, mentre quest’ultima
appare in vantaggio su Palazzi, centrocampista di proprieRino Gattuso, 38 anni, può lasciare il Pisa (IMAGE SPORT)
tà Inter, anch’egli reduce da Livorno: piace pure a Latina ed
tura nel Pisa, metto a dispo- che aveva puntato molto sul Entella. Quest’ultima viene
sione le mie quote». Un’u- tecnico ceco. L’ultimo club in segnalata decisa su Tremolascita che rimette in bilico an- ballo è il Benevento, da cui si da. Il Trapani chiude per Ferche il destino di Gattuso, che congeda il presidente Fabri- retti, in uscita dal Pavia in crisarebbe rimasto in panchina zio Pallotta. A questo punto si (per lui 32 gol nelle ultime
in caso di pieni poteri a Luc- si sono aperte le porte per un due stagioni). Vicenza vicino
chesi: ora torna di moda l’i- ritorno di Oreste Vigorito: po- al difensore croato Bogdan.
potesi Zeman, uno sviluppo sitivo l’incontro in serata con i
S.BO.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
che spiazzerebbe il Brescia, commercialisti per il passag-
LEGA PRO
Parma-Livorno, duello per Evacuo
Diaspora Pavia: Facchin e
Malomo a Venezia, Casarini
tra Parma e Livorno.
Viterbese su Scappini.
Croce: biennale a Teramo
GUIDO FERRARO
Attaccanti sempre più richiesti. Il Teramo fa firmare un biennale ad Antonio
Croce, 14 reti nel Monopoli.
La Viterbese non può essere considerata una neopromossa quando alle sue spalle c'è Piero Camilli. Il primo botto può essere Stefano Scappini, top-scorer del
Pontedera con 14 reti. Nel
mirino pure Gianluca Litteri (era al Cittadella) di proprietà del Latina. La Casertana, in attesa di ufficializ-
zare il tecnico Beppe Incocciati (a Martina con il nuovo
proprietario Tillia), può lasciar partire Luca Giannone, che piace alla Juve Stabia. Tante big su Felice Evacuo, le più decise Parma e
Livorno (che fa firmare un
biennale a Martino Borghese), pronte a convincere il
capitano del Novara con un
sontuoso biennale. Evacuo
interessa anche a Catania e
Lecce. I salentini intendono
riscattare la punta Salvatore Caturano (proprietà Bari)
prelevato a gennaio dall'Ascoli. Da Cosenza il nuovo
ds Mauro Meluso si porta
in Puglia Simone Ciancio
e Andrea Arrigoni. Il Padova ottiene dallo Spezia Nicola Madonna, che era al
Como. I veneti stanno la- tuazioni societarie tutte da
vorando per chiudere sul- verificare per Rimini e Siena
lo svincolato attaccante Ni- dove si complica il passagcholas Siega ex Reggiana. gio dal presidente Antonio
Ponte alla nuova proprietà
Crisi Siena
rappresentata da Anna DuIl Venezia prende Luigi Vi- rio. Squadra da rifondare,
tale, in scadenza a Terni e solo sette giocatori più tre
pensa al trequartista Da- under i contrattualizzati e
vide Lanzafame del Nova- di questi, probabilmente,
ra, quasi fatta per il portiere ne rimarranno solo due o
Davide Facchin e per il di- tre, con una rosa biancofensore Alessandro Malo- nera dovrà essere rifondamo del Pavia. Su Alessan- ta. La Sambenedettese sui
dro Casarini ci sono Parma centrocampisti Lorenzo Pae Livorno, toscani su Dario olucci (era a Teramo) e NiToninelli del Bassano. L'An- cholas Bensaja (era a L'Acona cerca di convincere il quila), Nadir Minotti dell'Atecnico Giovanni Cornac- talanta. La punta Mohamed
chini (sotto contratto sino Soumarè (proprietà Avellial 2018) a rimanere malgra- no) era al Melfi e va verso
do un budget ridotto con la Catanzaro.
politica della linea verde. Si(CREAZ)
Federico Di Francesco, 22 anni: 8 gol con il Lanciano in Serie B (LAPRESSE)
varez: pronto un triennale a
800.000 euro, decisivo il desiderio del giocatore di non
muoversi da Genova. Vicino
gli annunci di Ante Budimir e
Patrik Schick, la Roma ribadisce il no per Leandro Paredes.
L’Empoli riscatta Marcel Buchel dalla Juventus e pensa a
Kevin Lasagna per l’attacco.
Sulla punta del Carpi anche
l’Udinese, che farà rientrare
Gabriele Angella dall’Inghilterra. Ufficiale Sime Vrsaljko
all’Atletico Madrid: al Sassuolo 16 milioni più bonus,
e il patron Squinzi ha dichiarato chiuse le cessioni.
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ALL’ESTERO
Bayern, tentativo per Verratti
MILANO. Verratti ha rinnovato a gennaio il
contratto che lo lega al Psg, fino al 2020.
Resta però uno dei sogni di mercato di tante
big europee. Piace a mezza Premier, lo
apprezza molto (e non lo ha mai negato)
anche Ancelotti. Il fatto è che Verratti negli
scorsi giorni era proprio a Monaco.
Ufficialmente in vacanza, anche se alcune
foto (che hanno fatto immediatamente il
giro del web) a pochi metri dallo studio del
dottor Müller-Wohlfahrt, ex medico sociale
del Bayern, potrebbero indicare motivi legati
al decorso del suo infortunio. Fatto sta, che i
bavaresi un pensierino a Verratti potrebbero
anche farlo. Intanto in Bundesliga si è mosso
lo Schalke, che ha chiuso con una trattativa
lampo per Embolo, classe '97 prelevato dal
Basilea e seguito, tra le altre dallo United.
Toulalan ha lasciato il Monaco per accasarsi
con il Bordeaux. Roberto dall'Olympiacos
all'Espanyol e Keko al Malaga, mentre si
attende nelle prossime ore l'ufficialità del
rinnovo di Bale con il Real Madrid.
A.SCU.
TUTTOSPORT 27
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
DOPING INTRIGO INTERNAZIONALE
IL
FATTO
Trovato
positivo
a un test
di gennaio
Alex Schwazer,
rientrato in maniera
trionfale dopo la
squalifica per doping,
incappa di nuovo nello
stesso errore. Anzi, lui
dice che la “prima
volta” doveva
chiedere scusa a
tutti, mentre
“adesso” non deve
farlo, perché di errori
non ce ne sono stati,
Ovvero: lui non
avrebbe assunto
alcuna sostanza
dopante, tantomeno
gli anabolizzanti. La
tesi è che il suo rientro
abbia dato fastidio a
troppi. Non parla di
complotto, ma di
questo (secondo lui e
il suo staff) si tratta.
Certo, i test sono stati
effettuati con
modalità insolita e
per questo sospetta.
Ma Rio, a questo
punto, pare troppo
distante. E la parola
fine tanto, tanto
vicina.
Tanti i dubbi del giallo:
perché la positività
non è emersa subito
ma solo dopo il rientro
alle gare? Perplessità
sulle procedure
OTTAVIO DAVIDDI
Sarà davvero un complotto?
E davvero, come dice l’avvocato Gerhard Brandstetter,
“tutta l’Italia, non solo quella
sportiva, merita questo trattamento? Realmente siamo di
fronte a un’ingiustizia? Parliamo Di Alex Schwazer, ovviamente. E della sua positività al doping. Questa volta agli anabolizzanti. Ieri a
Bolzano, tra avvocati e manager, con Sandro Donati al
suo fianco, Schwazer ha tenuto una conferenza stampa. Ma la sua presenza dietro a un sobrio tavolo pareva tanto, troppo, la comparizione in aula di un imputato.
>> 1. Grande imbarazzo
Il personaggio divide, questo è assodato. Divide l’opinione pubblica, divide i tifosi. Divide anche il mondo del-
IAAF AL QUIRINALE!
«Scusate, è qui
la Rigaudo?»
Gaffe della Iaaf al Quirinale.
Mentre al Colle il Capo dello
stato riceveva gli azzurri per
consegnare la bandiera che
sventolerà a Rio durante la
cerimonia di apertura dei
Giochi, un ispettore della
Iaaf, forse ignaro che quella
che aveva di fronte non era
un'abitazione qualsiasi, si è
presentato per fare un
controllo antidoping alla
marciatrice Elisa Rigaudo. Il
medico tedesco ovviamente
non è potuto entrare (il
protocollo non lo
prevedeva), e il controllo a
sorpresa si è trasformato in
una clamorosa gaffe.
L'azzurra della marcia ha poi
effettuato il controllo
presso una sede idonea del
Coni.
CHE INCUBO!
IL CALVARIO
30 LUGLIO 2012
Schwazer viene sottoposto a un
controllo antidoping da parte della Wada
(Agenzia mondiale antidoping).
SCHWAZER INCASTRATO?
Stavolta si tratta di anabolizzanti, che però il corpo non produce
Dunque o Alex li ha assunti oppure qualcuno ha manomesso i test
16
0
2
/
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/
2
2
2
8/8/201
6 AGOSTO 2012
Viene annunciato che Schwazer è
risultato positivo all’eritropoietina
(EPO). Il marciatore, che si trova a
Londra per le Olimpiadi, viene escluso
dal Coni dalla squadra della 50
chilometri di marcia prevista per l’11
agosto.
7 AGOSTO 2012
Il Coni sospende Schwazer su richiesta
del Tribunale Nazionale Antidoping.
9 AGOSTO 2012
Alle 9.30 del mattino il marciatore si
presenta dai carabinieri di Bologna per
consegnare pistola e tesserino. Viene
sospeso dal servizio.
23 APRILE 2013
Il Tribunale Nazionale Antidoping lo
squalifica per 3 anni e 6 mesi. La procura
del Coni aveva chiesto per lui 4 anni
di squalifica. Schwazer definisce la
sentenza “dura e severa”.
28 NOVEMBRE 2014
L’ex fidanzata di Schwazer, la
pattinatrice Carolina Kostner (con cui
è stato fidanzato dal 2008 al 2012),
viene deferita dalla Procura antidoping
del Coni con una richiesta di 4 anni e 3
mesi di squalifica: è accusata di aver
“coperto” il marciatore.
22 DICEMBRE 2014
Schwazer patteggia una pena di 8 mesi
e una multa di 6mila euro davanti alla
Procura di Bolzano. Il patteggiamento
non ha conseguenze sulla squalifica
sportiva, che resta di tre anni e mezzo.
16 GENNAIO 2015
La seconda sezione del Tribunale
Nazionale Antidoping del Coni squalifica
per un anno e quattro mesi Carolina
Kostner nell’ambito dell’inchiesta sulla
positività al doping dell’ex fidanzato. Per
la pattinatrice anche mille euro di multa.
12 FEBBRAIO 2015
La II sezione del Tribunale nazionale
antidoping del Coni aggiunge altri 3 mesi
di squalifica a Schwazer aver eluso il
prelievo dei campioni biologici violando
l’articolo 2.3 delle Norme sportive
antidoping: il 30 luglio 2012, l’atleta
aveva eluso i controlli antidoping.
Alex Schwazer, 31 anni, in versione 2012: contrito e con lacrime (ANSA)
Schwazer in versione 2016: più arrabbiato che addolorato (ANSA)
lo sport. Ieri al Quirinale erano di scena gli azzurri, dove il
Presidente Mattarella ha consegnato il tricolore a Federica Pellegrini, che sarà portabandiera ai Giochi. Le reazioni sono state più che altro imbarazzate. E’ prevalsa
l’incredulità. Tra gli atleti - nei
mesi scorsi - c’è chi ha chiesto che non vestisse la maglia azzurra.
Di complotto, s’è detto, nessuno dei diretti interessati vuole
parlare. Ma di questo si tratta,
almeno nelle ipotesi. L’avvocato annuncia una denuncia
contro ignoti, atto dovuto se si
sostiene la tesi dell’innocenza
ad oltranza. Ma - bisogna dirlo - un passo che difficilmente
potrà avere un peso nella risoluzione del caso-Schwazer.
Più chiaro Donati, che lascia
intendere che la piena e totale
disponibilità dell’atleta a farsi
testare (e la scelta di sottoporsi a test volontari) non sia stata gradita a chi i test deve farli per ruolo istituzionale. Ora
verrà organizzata una difesa,
la più efficace possibile, ma
ieri non s’è parlato di test di
Dna sul campione d’urina.
Dunque si tende a confutare
il modo in cui è stato compiuto il controllo più che a entrare nel merito del test.
>> 2. Ipotesi? Solo tre
Ieri la parola complotto non
è stata pronunciata, al solo
sentirla pronunciare l’avvocato Brandstetter ha avuto un
sussulto. Però, alla fine, gira
i rigira, la tesi è questa. Alex
non si è dopato, ma è accaduto che il campione d’urina
analizzato dalla Iaaf (la federazione mondiale di atletica)
sia risultato positivo.
Non sono possibili tante ipotesi. Si può lavorare di fantasia
fin che si vuole, ma alla fine la
logica restringe i casi. Il primo
è che Schwazer si sia dopato.
Lui si difende così: «Quando
facevo uso del doping ho preso di tutto, non solo l’epo, persino gli spray contro l’asma
anche se asmatico non sono.
Ma gli anabolizzanti mai». Se-
condo lui, l’uso di anabolizzanti avrebbe comportato
anche il cambiamento delle
metodologie di allenamento, cosa che invece non è avvenuta. Donati conferma. E
conferma anche che gli steroidi in questione non possono essere endogeni. O si assumono o non si assumono.
>> 4. Nemmeno 007
Il secondo caso è un’assunzione involontaria. Possibile
Capodanno noir
Il prelievo è avvenuto
il 1° gennaio ma in
quei giorni Alex era
con persone fidate
anche questo, però difficile da
dimostrare. Ancora l’avvocato: «In meno di 24 ore nemmeno James Bond potrebbe
trovare il colpevole». Donati, più semplicemente, spiega che Alex è sempre rimasto
a contatto con persone fidate,
amici stretti. Nessuno che abbia potuto o voluto tendergli
un trappolone. Il terzo caso è
che qualche sostanza sia stata aggiunta alla provetta. Ma a
questo non crede nemmeno
Donati: «In passato è successo, ma oggi i controlli sono di
qualità più elevata».
>> 5. Mesi si attesa
Dunque il giallo, l’intrigo internazionale, ruota attorno a
questo: perché un campione
di urine prelevato il 1° di gennaio, analizzato in un laboratorio avanzato come quello di
Colonia, e ritenuto “negativo”
è stato nuovamente esaminato a distanza di mesi (ossia a
metà di maggio). Solitamente, quando c’è qualche valore che non convince, si effettua subito una controanalisi.
Stavolta sono passati quattro
mesi e mezzo. Perché?
>> 6. Ci vorrebbe il Dna
>> 7. Corruzione e sospetti
Poi Donati ha ricordato quel
che è accaduto ai vertice della Iaaf sui controlli. Qui siamo alla cronaca, non alle illazioni. E stiamo parlando dei
presunti casi di corruzione al
vertice della federazione internazionale per fare “com-
mercio” di controlli antidoping, di esiti positivi o negativi, di possibili coinvolgimenti dell’ex presidente e di tante
persone a lui vicine.
e mezzo di distanza) non è
stato fatto bene, che esiste un
“vulnus” nella gestione del
caso, un “fumus persecutionis” nei confronti di Alex. Tra
l’altro ci si chiede: perché, con
>> 8. Ora la controanalisi
tutti i controlli che ha sosteIl 5 luglio ci sarà una contro- nuto, c’è stata la necessità di
analisi. Ma non c’è nessuno, organizzarne uno proprio il
nell’entourage di Donati ,che 1° gennaio, dopo i comprensi faccia delle illusioni. Il pun- sibili festeggiamenti cui parto cruciaile è dunque un’altro: tecipano anche gli atleti? E
dimostrare che quel che è sta- ancora: il caso-Russia ha into fatto (il controllo a 4 mesi fluito? La domanda, rivolta
durante la conferenza stampa di Bolzano, non trova risposte se non nelle parole vaghe dell’avvocato: «Pensiamo di no». E se invece la risposta fosse sì?
Difesa complicata
Test sul Dna? Non
si sa. Controanalisi
il 5 luglio, ma Rio si
allontana
>> 9. Il sogno svanito
A questo punto, Schwazer
andrà a Rio? Questo è il domandone. Ora come ora appare difficile, ma non si può
escludere. «Da oggi torno ad
allenarmi», dice Alex. Ma con
quale stato psicologico? Se
anche ci andasse, in quale
condizioni di spirito - e anche
fisica - si presenterà? Lui dice
che “con Rio” o “senza Rio” il
suo futuro è deciso. «C’è chi
non mi vuole più nello sport».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
1 APRILE 2015
Alex Schwazer presenta un nuovo
progetto con Sandro Donati, consulente
Wada e storico paladino della lotta al
doping.
10 LUGLIO 2015
L’Ufficio di procura antidoping del
Coni annuncia che non ci sarà alcuno
“sconto“ di pena per Schwazer, in merito
alla decisione con cui il 23 aprile 2013
il Tna aveva deciso per altri tre mesi di
qualifica.
5 OTTOBRE 2015
La seconda sezione del Tribunale
nazionale antidoping conferma la
squalifica fino al 29 aprile 2016.
1 GENNAIO 2016
Schwazer viene sottoposto a un
controllo antidoping della Iaaf e le
analisi su un campione di sangue e urina
inizialmente danno esito negativo.
2 MAGGIO 2016
La Iaaf, in vista dei campionati del mondo
a squadre di marcia, annuncia che
Schwazer figura tra i convocati azzurri.
8 MAGGIO 2016
Dopo tre anni e 9 mesi di squalifica Alex
Schwazer torna in gara e vince la 50 km
di marcia del Mondiale a squadre di Roma
in 3h39’00. Un tempo e un piazzamento
che per il campione olimpico di Pechino
2008 valgono la qualificazione ai Giochi
di Rio 2016.
22 GIUGNO 2016
Nuova - presunta - positività sui
campioni già analizzati in gennaio.
ALEX AL CONTRATTACCO: «NON HO SBAGLIATO NULLA»
Donati: «Emerge l’odio contro di me»
«Gli resterò accanto, il
nostro è un progetto
unico al mondo». Ma
intanto aleggia anche la
parola ritiro
BOLZANO. Questa volta, Alex
Schwazer si è presentato a
testa alta, convinto di essere
nel giusto. Niente a che vedere con le lacrime del passato.
«Non devo scusarmi, non ho
fatto alcun errore - ha esordito il marciatore azzurro -. Non
devo scusarmi con il mio allenatore e con chi mi è vicino».
Questo nuovo scandalo arriva a poco più di un mese dalle
Olimpiadi di Rio de Janeiro, il
vero obiettivo dell'atleta alto-
atesino. «E' un incubo per me,
è la peggior cosa che mi poteva succedere - ha ammesso -.
Qui si va fino in fondo, probabilmente qualcuno non vuole che vada alle Olimpiadi».
Nonostante i tempi stretti - le
controanalisi sono previste
per il 5 luglio - Schwazer credere ancora ai Giochi. «Credo ancora nella possibilità di
andare a Rio, darò il cento per
cento per chiarire. Voglio le
Olimpiadi per cercare di dare
il massimo, io fantasmi non ne
ho mai avuti. Volevo tornare
per chiudere la mia avventura
sportiva con buone sensazioni. Ho pensato a come poteva essere questo ritorno, questi 4 anni non sono stati facili
per me, per due anni e mezzo sono stato in aule di tribunale, sono cambiate parecchie cose nella vita personale». Ma, tra una dichiarazione
e l’altra, aleggia anche la possibilità di un ritiro. Dopo Rio,
se dovesse andraci. In tempi
brevi se alle Olimpiadi non
potrà partecipare.
In questa battaglia Schwazer è accompagnato da Sandro Donati, il suo allenatore e
storico paladino della lotta al
doping. «Resterò accanto ad
Alex - ha sottolineato -. Quale migliore pretesto avrei avuto per abbandonarlo in questo momento, magari facendo
la figura di quello che non se
n’è accorto. Questo non acca-
drà mai, abbiamo intrapreso
un progetto unico al mondo».
Donati ha evidenziato come
Schwazer abbia dato disponibilità agli ispettori Wada di
reperibilità per 24 ore su 24.
«Abbiamo comunicato che
Alex rinunciava alla finestra
oraria, la non mi risposta mi
ha fatto pensare - ha evidenziato -. L’atleta positivo per
doping diventa la preda sulla quale il sistema sportivo
può dimostrare in ogni momento la propria durezza e la
propria inflessibilità, peccato
che questa venga mostrata nei
soggetti singoli e deboli». Poi
arriva l’affondo. «Alex è vittima di una vendetta per l’odio
nei miei confronti - ha sottoli-
neato -. Noi andremo fino in
fondo fino alla fine». La tesi è
chiara: «Le incongruenze ci
sono e devono essere spiegate,
la tempistica è assolutamente
strana - ha ammesso Donati
-. Il laboratorio di Colonia è di
alto livello, il risultato è affidabile. Il punto sono le dinamiche che hanno portato al riesame di un campione di urine». Anche perché il campione olimpico di Pechino 2008,
come ha ricordato il suo legale Gerhard Brandstaetter elencandole con esattezza, è stato
controllato in nove occasioni
tra gennaio e maggio. «E’ una
vicenda brutta e sporca Vogliamo la verità, il suo percorso è limpido e trasparente». Sandro Donati, 69 anni, durante la conferenza di ieri (ANSA)
28 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
VOLLEY VERSO LA WORLD LEAGUE
Centoni
Vettori, uomo di ghiaccio Saggia
«Questa Italia
«Ma a Rio avrò i brividi» sta crescendo»
GRAND PRIX DONNE
L’azzurro cela sempre le emozioni: «I Giochi però sono un’altra cosa»
«So che sarà un’esperienza
sconvolgente. Abbiamo un gruppo
con tante punte di diamante ma
che deve ancora lavorare»
LUCA MUZZIOLI
L'uomo che "suda internamente", ieri ha avvertito un brivido quando nei Giardini del
Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il tricolore alla
portabandiera azzurra Federica Pellegrini.
Luca Vettori, opposto azzurro, quest'anno
protagonista vincente del triplete con Modena, non è uno che lascia trasparire troppo
le emozioni. L'immagine esatta di lui la diede un suo ex allenatore qualche tempo fa.
Luca Monti lo tratteggiò così: «Vettori è uno
che suda internamente». Opposto di ghiaccio
che non lascia trasparire le emozioni, nemmeno il sudore durante una partita. Ieri invece il "Vetto" ha toccato con mano il suo prossimo appuntamento con la storia, la sua prima
partecipazione olimpica a Rio. E ha vibrato.
«Quella odierna è stata una giornata speciale
per cui ringrazio. La presenza del Presidente della Repubblica, la consegna del tricolore alla Pellegrini... Emozionato? Non credevo di poterlo essere così tanto. E' stato un momento da brividi. Ora penso che l'esperienza
di Rio potrà essere sconvolgente». Campione d'Italia, nuovo opposto titolare dell'Italia
di Blengini, top scorer azzurro con 40 punti nelle prime tre gare di World League, lo
schiacciatore parmigiano, classe 1991, si è
proiettato in azzurro dopo una stagione vissuta da vincente. Qual è oggi il principale ricordo della stagione con il club? «E' stato un
anno molto appassionante, sia per le vicende sportive e che umane. Entrambe mi hanno lasciato un segno. Spero di proseguire su
quella strada...». La vittoria più importante tra
Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa? «Tra le
tre vittorie quella della svolta è stata la Coppa Italia. Nonostante tutte siano belle e importanti, quel successo ha spaccato l'anno,
dandoci fiducia in noi stessi».
Nadia Centoni, 35 anni, veste la maglia azzurra dal 2003 (GALBIATI)
L’opposta ci crede:
«Abbiamo raccolto pochi
punti ma saremo pronte
per i Giochi». Domani ad
Ankara sfida con il Brasile
Luca Vettori, 25 anni, si concede per un selfie con una tifosa. Quest’anno è stato uno dei protagonisti del triplete firmato da Modena (LIVERANI)
chio le differenze, ma so anche che non è giusto fare confronti. Sono consapevole che qui
si sta creando un qualcosa di diverso». Un
“qualcosa” che ha mosso i primi passi in Australia. Quali sono state le prime sensazioni
azzurre? «Tra acciacchi e preparazione fisica
importante oltre a un gruppo
che vuole trovare il giusto afIl gruppo
fiatamento, stiamo lavorando
Il bomber azzurro ha vissuto
per consolidare le fondamenuna stagione da protagonista
ta. Siamo una squadra che
in campionato, periodo che
ha tante punte di diamante
non sembra avere fine. Quama che deve ancora lavorale il segreto? «Non so quale
re su difesa, ricezione e nella
possa essere la ricetta per giogestione di quelle situazioni
care bene tutte le partite. Ho
in cui si deve saper mostrare
fatto un bel campionato, crepazienza e meno veemenza».
do che tutto nasca dalla forza
Il lungo weekend romano ofdel gruppo. Dà fiducia e confre la possibilità per fare altri
sapevolezza nei propri mezpassi avanti, ma sarà ancora
zi, ora sono abbastanza tranuna volta anche emozionanquillo». Modena ha brillato
te. «Un anno fa abbiamo asanche per la forza del grupsaporato l’emozione di giopo, ora si cambia, c’è quello
care al Foro Italico, all’aperto,
azzurro. Il Ct ne parla già bene, lei? «Quello per una serata magica, oggi torniamo al pala
di Modena era particolare, con soggetti par- Eur, sempre seguiti da grandi platee. Cercheticolari. Grazie anche a Lorenzetti, il nostro remo di offrire spettacolo e, contemporaneaallenatore, si era creato un rapporto unico tra mente, consolidare quello che il nostro pernoi. Tornato in azzurro mi sono saltate all’oc- corso di crescita tecnica».
Cannoniere
E’ il top scorer azzurro
con 40 punti nelle
prime tre partite di
World League
Obiettivi
«Ci concentriamo sui
fondamentali e sulla
ricerca del giusto
affiatamento»
LA VISITA AL QUIRINALE
Zaytsev: «Momento toccante»
La tre giorni romana della World League è
stata la ghiotta occasione per gli azzurri di
Gianlorenzo Blengini per essere presenti al
Quirinale, alla cerimonia di consegna del
Tricolore da parte di Sergio Mattarella,
Presidente della Repubblica, alla
portabandiera azzurra Federica Pellegrini.
Un appuntamento che si è rivelato anche
una nuova occasione per arricchire i canali
social degli azzurri di selfie, non ultimo
quello orchestrato da Osmany Juantorena
tra il gruppo azzurro e il padrone di casa del
Quirinale.
Zaytsev, schiacciatore della nazionale
azzurra di casa nella Capitale,
protagonista di un selfie con la Pellegrini,
manifesta l'emozione per la mattinata,
preludio alle prossime Olimpiadi: «E' stata
come quattro anni fa una grande
emozione. La vera differenza è stato il
cambio del Presidente della Repubblica,
allora c'era Napolitano, oggi c'è
Mattarella. E' una sensazione bella ed
emozionate stare lì insieme a tanti altri
atleti e campioni, mentre viene
consegnato il Tricolore, questa volta a
Federica Pellegrini che sarà la nostra
portabandiera. Un momento molto bello
che ti fa capire l'importanza dei sacrifici
che fai».
IL PROGRAMMA - Si goca al PalaLottomatica.
24/6: Belgio-Usa (ore 17); Italia-Australia
(ore 20); 25/6: Usa-Australia (ore 17);
Italia-Belgio (ore 20) 26/6: AustraliaBelgio (ore 15.30); USA-Italia (ore
18.30). Si gioca anche a Lodz (Polonia) e
Belgrado (Serbia). Classifica: Serbia 3
vittorie (9 punti), Brasile 3 (9), Francia 2
(7), Italia 2 (7), Russia 2 (6), Stati Uniti 2
(6), Belgio 2 (5), Polonia 1 (3), Iran 1 (2),
Argentina 0 (1), Bulgaria 0 (0), Australia
0 (0).
L. MUZZ.
Domani l'Italia di Marco
Bonitta con la sfida al Brasile (ore 13.30 italiane) apre
l'ultimo weekend di qualificazione di Grand Prix.
Una tre giorni in quel di
Ankara che si completerà
con le sfide alla Turchia e al
Belgio. Si giocherà sul campo della Baskent Volleyball
Hall, struttura che a gennaio ha regalato all'Italia il
pass per il torneo di Qualificazione Olimpica mondiale che poi ha portato le
azzurre a centrale il passaporto per i Giochi Olimpici. Un impianto, quello di
Ankara, che è rimasto caro
a Nadia Centoni, qui protagonista anche nelle sfide del campionato turco
con la maglia del Galatasaray Istanbul. L'opposta toscana, in corsa per un posto tra le 12 di Bonitta per
Rio2016, sa con chiarezza
il valore delle tre sfide che
attendono la nazionale azzurra: «Sappiamo che saranno tre partite toste, nelle quali vogliamo fare assolutamente punti. Saranno
test molto importanti anche per proseguire nel nostro percorso di crescita in
vista delle Olimpiadi. Nella prima partita affronteremo il Brasile che conosciamo molto bene. La loro caratura tecnica è eccezionale, ma noi non abbiamo
niente da perdere e quindi
scenderemo in campo per
giocarcela al massimo. La
Turchia, invece, è vogliosa di riscatto dopo la bruciante eliminazione subita
a gennaio. Sono convinta
che davanti al proprio pubblico farà di tutto per batterci: sarà un match dall'alto pathos agonistico. Da
non sottovalutare l'impegno contro il Belgio, anche
se finora non ha raccolto
vittorie». Centoni parla poi
della squadra in proiezione
Rio: «Nelle prime due settimane del Grand Prix ho
visto una squadra che sta
crescendo passo dopo passo. Abbiamo provato tante cose nuove che sono sicura ci saranno molto utili
durante il torneo olimpico.
Secondo me questo gruppo
ha un buon atteggiamento,
anche se nell'ultimo week
end a livello di punti abbiamo raccolto molto poco».
Orro recupera
Da Roma intanto buone notizie arrivano dalla palleggiatrice azzurra Alessia Orro,
infortunatasi a Bari. La risonanza magnetica ha rilevato soltanto una distorsione
tra il primo e secondo grado alla caviglia sinistra. La
palleggiatrice sarda proseguirà quindi nella terapia riabilitativa, iniziata dallo staff
sanitario azzurro immediatamente dopo l'infortunio.
Il programma
Il torneo delle azzurre ad
Ankara si apre con la sfida
al Brasile di domani (ore
13.30), alle padrone di casa
della Turchia (ore 16.30, Sabato 25 giugno) e, domenica 26 giugno, il Belgio (ore
13.30). Classifica generale:
Cina 6 vittorie, Russia 6, Usa
5, Brasile 4, Olanda 4, Turchia 3, Giappone 2, (8 punti), Italia 2 (7), Serbia 2 (5),
Thailandia 2 (5), Belgio 0,
Germania 0. Le prime cinque più la Thailandia paese
organizzatore alla Final Six.
L. MUZZ.
TUTTOSPORT 29
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
MOTO VERSO IL GP DI OLANDA
Allora Vale, è la volta buona?
Il Dottore è stato paparazzato a Ibiza con una nuova fidanzata
L’ultima compagna di Rossi era stata
Linda Morselli; chissà che questa
new entry non contribuisca a
lanciarlo verso il successo Mondiale
MIRCO MELLONI
Alla vigilia dell'appuntamento di Assen, che
può consentirgli di avvicinare ulteriormente Marc Marquez e Jorge Lorenzo, Valentino Rossi giura amore eterno per il tracciato olandese, dove ha vinto nove volte. Quella per l'ex università della moto è l'unica dichiarazione d'affetto pubblica, ma forse non
è l'unica in assoluto di questo periodo: pochi
mesi dopo la rottura con la fidanzata Linda
Morselli, infatti, il cuore di Valentino sembra
battere per una nuova fiamma. Una nuova
passione che, magari, ha ispirato il Dottore,
che in questa fase del Mondiale 2016 sta vivendo un autentico stato di grazia.
La vacanza ad Ibiza, prima della partenza per Assen, Rossi l'ha trascorsa con
una ragazza mora e tatuatissima, e le foto pubblicate
da Vanity Fair non mostrano
soltanto complicità - i due si
scambiano le chiavi e guardano i messaggi sul cellulare altrui - ma anche un bacio appassionato. E proprio
la nuova fiamma ha accompagnato Valentino all'aeroporto, per prendere il volo
alla volta dell'Olanda. Qualcosa di simile, e al contempo diverso, dal presunto flirt
tra Iannone e Belen. Ma, si
sa, l’estate è la stagione degli amori...
Appuntamento presentato con un accenno
al periodo di pausa, senza però approfondire la presenza di una nuova fidanzata: «Ho
utilizzato questo piccolo break per riposarmi un po' e ora sono pronto per la prossima gara. Amo Assen, è uno dei miei circuiti preferiti» ha detto il 37enne.
Per Rossi, l'obiettivo è ripetere il 2015,
quando battè Marquez all'ultima curva,
dopo un duello senza esclusione di colpi.
Ora che tra i due sembra scoppiata la pace,
Valentino cerca di ricucire il distacco di 22
punti dal catalano della Hrc, che non vince da quattro gare, conquistate da Lorenzo
e Rossi. «Dobbiamo rimanere concentrati
- ha detto il pesarese - e lavorare nel modo
migliore, poi andremo a tirare le somme. Al
Montmelò siamo andati bene in gara, e anche i successivi test sono stati molto positivi». Un'iniezione di fiducia alla vigilia di una
tappa tradizionalmente favorevole alla Yamaha, e che Rossi ha conquistato in due delle ultime tre stagioni, ma Valentino tiene i piedi per terra: «L'equilibrio di quest'anno rende ogni gara aperta. E
questa incertezza vale anche
per i circuiti preferiti come,
nel mio caso, Assen».
Valentino Rossi, 37 anni, si rilassa ad Ibiza con la sua nuova fidanzata (DA WWW.VANITYFAIR.COM)
Di certo, Rossi non nasconde il momento positivo, dato che ha preceduto
LA NOVITA’
Lorenzo in due delle ultime quattro gare sull’asciutto, e al Mugello - senza il ritiro per i guai al motore avrebbe potuto fare altret- Il weekend di Assen spezza una lunga
qualifiche: la griglia della Moto3 verrà decisa
parentesi senza corse: l'8ª tappa del
dalle 12.35, quella della MotoGP dalle 14.10 e
tanto. «Quest’anno ho meno
quella della Moto2 dalle 15.05. Le gare
punti in classifica» ha dichia- Mondiale, infatti, arriva a tre settimane da
Barcellona - fine settimana funestato dalla
saranno domenica, sconvolgendo la
rato ad Autosport, ricordanscomparsa di Luis Salom nelle prove della
tradizione del Dutch TT, dove si era sempre
do che nel 2015 dopo sette gare era a quogareggiato il sabato: alle 11 la Moto3, alle
ta 138, contro gli attuali 103 punti. «Però mi Moto2 - e precede di venti giorni
12.20 la Moto2, alle 14 il clou della MotoGP.
sento più forte. L’anno scorso ho lottato per il l'appuntamento tedesco al Sachsenring.
L'odierna conferenza stampa dei piloti (ore
Accanto alla diretta Sky, in chiaro su TV8
titolo fino all’ultima gara, ma a volte non ero
17) apre il programma di SkySportMotoGP,
sintesi delle qualifiche (sabato alle 15.35) e
veloce come Lorenzo e Marquez. Mi piace
domani le libere dalle 9 (MotoGP in pista alle le gare in differita (domenica alle 14 la Moto3,
la mia Yamaha, che è molto competitiva. E
9.55 e 14.05). Sabato le ultime libere dalle 9 alle 15.20 la Moto2, alle 17 la MotoGP).
mi piace molto la gomma Michelin, che per
me è familiare. E’ un bel momento». Un bel (MotoGP alle 9.55 e 13.30) e poi le
M.M.
momento in pista, ma forse anche fuori.
Dichiarazione
«Amo Assen, è uno dei
miei circuiti preferiti.
Ma c’è molto equilibrio
in ogni gara»
Il ruggito
«Sono più forte
dell’anno scorso. Mi
piace la mia Yamaha.
E’ un bel momento»
L’obiettivo
Come da costume Rossi - che ha sempre
tenuto gli affari di cuore fuori dai circuiti, e
i suoi risultati sono stati inversamente proporzionali ad una vita sentimentale che mai
l'ha avvicinato al matrimonio - cercherà di
allontanare il gossip dal paddock di Assen.
Addio tradizione: domenica gara
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GLI AVVERSARI
Tra Lorenzo
e Marquez
che differenza
Il pilota della Yamaha
cerca rivincita dopo
Barcellona, la prima guida
della Honda ricorda il
periodo positivo del 2015
Uno vuole ricordare, l'altro
preferisce dimenticare. La
vigilia di Assen separa Marc
Marquez e Jorge Lorenzo:
Marc viene da una prova
convincente a Barcellona,
dove è stato l'unico pilota
in grado di insidiare Valentino Rossi, Jorge invece ha
lasciato il Montmelò nero
di rabbia, dopo la caduta
causata da Andrea Iannone. «Sapevo che sarebbe
stata una gara complicata,
con le gomme che andavano in crisi dopo pochi giri,
però l'incidente ha rovinato
tutto» ricorda il campione
del Mondo, costretto a vedere Rossi e Marquez battagliare per il successo. Proprio Marc sorride di fronte
all'arrivo ad Assen, dove un
anno fa iniziò il periodo più
positivo della sua annata,
con due vittorie e due secondi posti nella parentesi estiva che aveva compreso anche Germania, Indianapolis e Repubblica Ceca.
«Assen è tradizionalmente
il primo di una serie di circuiti che esaltano il mio stile di guida, sono fiducioso»
dice il catalano della Hrc,
che si presenta all'ottava
tappa con 10 punti di vantaggio su Lorenzo e 22 su
Jorge Lorenzo, 29 anni
Rossi.
Ducati, dubbio gomme
Per la Ducati, l'auspicio è
che il weekend olandese riporti la Rossa ai livelli del
Mugello, dove Iannone e
Dovizioso chiusero terzo e
quinto. «Sono fiducioso, il
lavoro sulle nuove mescole portate dalla Michelin è
stato proficuo» spiega Iannone. Più scettico, invece,
Dovizioso, che parlando
degli pneumatici dice: «E'
difficile prevedere il comportamento delle gomme,
anche se in gara mi aspetto un degrado inferiore rispetto a Barcellona. Siamo
competitivi ma ci manca
ancora qualcosa per tornare davanti e giocarci il podio».
M.M.
30 TUTTOSPORT
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
SPECIALE BOCCE
Gianluca, il computer
che non si spegne mai
L’ANGOLO
Gare nazionali raffa, l’ennesimo botto di Formicone
Formicone, 44 anni, il capataz dell’Aquila
A Verona ha
strapazzato senza
pietà le primedonne
della specialità.
Resterà con la Virtus
Aquila anche nel 2017
FRANCESCO FERRETTI
Quando i trasferimenti stanno gradualmente divenendo
realtà, in vista della prossima
stagione agonistica a squadre,
i giocatori di grido della raffa
proseguono nell’attuale regalando a sé stessi, ai propri tifosi e alle “vecchie” società ulteriori soddisfazioni nelle gare
nazionali del weekend. Diversi gli esempi di casi simili.
Non varierà team e non sarà
mai sazio, tanto per cambiare,
il vincente per antonomasia
degli ultimi 15 anni, Gianluca Formicone, Virtus L’Aquila. Suo il primo posto nella 5°
edizione del Trofeo La Preonda organizzato dalla società
Bardolino di Verona, commentato con un «Con questa
sono 9» e tanto di muscoletti
esibiti sotto forma di emoticons nel suo profilo personale su Facebook. I suoi avversa-
ri del quadro finale, selezionati a suon di scontri diretti
tra i 120 ai nastri di partenza,
sono di quelli da far giocare
teso chiunque al posto suo,
ma non lui. Dopo il girone eliminatorio infatti, batte negli
ottavi 12-8 un big come Giuseppe D’Alterio, neoacquisto
che in realtà è un ritorno della
Monastier di Treviso il prossimo anno, ma ancora in forze
all’Alto Verbano di Varese neoscudettata. Ai quarti supera sul filo di lana, come si sarebbe detto una volta, 12-11
il mancino prodigioso Luca
Viscusi della neopromossa in
A (e ambiziosa) Caccialanza
di Milano. In semifinale tocca quindi ad un altro grosso
calibro quale Alfonso Nanni
del Boville di Roma, 12-9, e in
finale al talentuoso e sempre
più a suo agio ad altissimi livelli Daniel Tarantino della
Rubierese di Reggio Emilia, liquidato con un perentorio 125. Insomma, non una passeggiata e qualche brivido lungo
la strada inevitabile gestito
come al solito dal campione
abruzzese, chiamato “computer” dal presidente federale Rizzoli svariati anni fa, affa-
IL PERSONAGGIO
Valenti, il talento
costruito in casa
(f.f.) Uno sport nel quale il
divario tecnico-fisico tra
settore maschile e femminile
esiste e tuttavia, per diverse
ragioni, potrebbe non essere
netto e marcato come in altre
discipline? Le bocce, senza
dubbio. Soprattutto nelle
categorie giovanili. Un’altra
riprova di questa che è più di
una teoria, arriva dal torneo
juniores organizzato in terra
abruzzese e più
precisamente presso la
società Villa Mosca di
Teramo. Due le
manifestazioni, riservate agli
under 15 e under 18. Nella
categoria dei più piccoli a
trionfare è stata Alessia
Valenti del Sambucheto di
Macerata, non certo nuova a
exploit del genere. 12-11
all’ultima boccia dell’ultimo
tiro contro Christian Martella
della Pinetese di Teramo.
Figlia d’arte poiché sua
madre, Cristina Bara, è stata
la prima campionessa
italiana del movimento in
rosa, Alessia ha vinto a sua
volta l’alloro tricolore già in
due occasioni. Nella
categoria dei più grandi
continua invece l’incetta di
risultati targati Lucrezia di
Pesaro Urbino. Le maglie
gialloblù colpiscono ancora,
stavolta portando a casa il
primo posto nella
competizione under 18
grazie all’autorevole prova di
Enrico Lisotta. Il
diciassettenne di Fano è una
realtà del movimento
giovanile e da un po’pure le
sue incursioni tra gli adulti
cominciano a farsi sentire.
Nitida la sua affermazione in
finale contro Iafrate.
mato come il “cannibale” per
eccellenza Merckx per tanti
altri. “Doppia C” potremmo
dunque chiamarlo, evitando di fare torti a chicchessia.
Un altro giocatore esperto e
assai valido, Enrico Cambieri della Nuova Paolo Colombo di Milano, si aggiudica l’altra gara di rilievo individuale della domenica. Si tratta
dell’82° Gran Premio Lombardia, organizzato dalla società San Mauro di Como. Il
bocciatore con licenza di accostare lombardo, regola gli
88 iscritti superando in finale un altro nome noto del panorama boccistico regionale e nazionale, Paolo Proserpio della Sulbiatese di Monza.
Anche lui esperto, affidabile
e costantemente a ottimi livelli ma di ruolo opposto rispetto al suo avversario: 12-7
il risultato finale, in un match
dal doppio volto evidente nello score, con la prima parte
tutto sommato a favore del
brianzolo e la seconda decisamente ad appannaggio
del meneghino. Nomi noti
e giocatori di esperienza anche nel torneo a coppia del
fine settimana. A farla da padroni nella capitale, precisamente a Fiumicino nel Trofeo Lido del Faro, due atleti del genere “sempreverdi”:
Rega Santolo Nunziata (anche ex del club), meglio noto
come “Lino” e Americo Diomei, della Eretum Bocce. Formazione spesso vincente in
questi anni la loro e nondimeno già divisa seppur ancora non ufficialmente nella
prossima stagione. Diomei
dovrebbe infatti approdare
al Boville e Nunziata al Flaminio. Il condizionale è poco più
di una formalità. Intanto però
fanno loro l’ennesima gara
nazionale personale, battendo 12-5 Roberto Crognaletti e
Pierluigi Caperna del Donato Boscherini, coppia cadetta contenta in ogni caso di essere arrivata a tanto. Giustamente. Ben più dura invece
la semifinale, contro un’altra
formazione “locale” agguerrita e sempre ostica da affrontare: Massimiliano Paolucci e
Gianluca Salutari del Castelverde, 12-11 il risultato finale.
A concludere la giornata il
torneo riservato alla categoria d’ingresso nel mondo delle bocce sintetiche, ancora
nella società marittima, in cui
a svolgere il ruolo di propheta
in patria tocca al duo Francesco Piacenti e Giuseppe Bentivegna.
LA CAMPIONESSA
Simona, 41 tacche sul polso
Insaziabile la Bagalà,
portacolori del San
Giacomo. Che però sogna
sempre il podio mondiale.
Quando lo raggiungerà?
MAURO TRAVERSO
Nell’iconografia boccistica
si è più propensi ad esaltare
con soprannomi le gesta dei
maschi, scordandoci spesso di quelle femminili, parimenti degne di attenzione.
E succede che se Diego Rizzi e Simona Bagalà conquistano l’ennesimo titolo italiano, è più facile che si parli del “Golden Boy” piuttosto
che della nostrana “Wonder
Woman”. Anche l’interessata
è di questo avviso, pur precisando che Diego è un gran-
de e merita i titoloni». A proposito di titoli. «Sono arrivata a quota quarantuno – sottolinea la Bagalà – compresi
quelli di società. Non chiedetemi il dettaglio perché non li
ricordo». Ci pensiamo noi: 12
individuali, nove a terne, sette a coppie e quattro di tiro di
precisione. Un percorso tricolore iniziato nel 1993 quando, quindicenne, trionfò a terne insieme a mamma Rosa e
zia Silvana. Fu l’avvio di una
carriera cadenzata ogni anno
da almeno un titolo, sino al
2010. «Poi – aggiunge Simona – qualche problemino fisico non mi permise di essere sempre al top, ma riuscii
ugualmente a rifarmi negli
anni successivi». Per la ventimigliese cresciuta nel Gruppo
Sportivo Petanque dove papà
Luigi era il vice di Zuppardo
alla presidenza del club frontaliero, non sono mancate le
soddisfazioni con la maglia
della nazionale. Ci ricorda la
disputa di otto mondiali e sei
europei, ma «purtroppo, tranne una medaglia di bronzo a
terne ai Giochi del Mediterraneo del 2005, sto ancora inseguendo qualcosa di prestigioso, con la consapevolezza
che, sebbene sia cresciuto, il
livello della petanque femminile italiana nel contesto internazionale deve ancora migliorare per diventare competitivo». Intanto la trentottenne Bagalà, dallo scorso anno
tesserata per l’imperiese San
Giacomo dopo aver vestito altre maglie di club importan-
OVER 60
Accominotti
e Carzaghi ok
Pio Carzaghi e Bruno
Accominotti della
Capannina di Biella sono i
nuovi campioni italiani
della categoria over 60
del volo. A Novara hanno
superato in finale per
13-5 Pier Carlo Scarafiotti
e Claudio Marangoni del
San Mauro. Nella seconda
selezione per i tricolori a
coppie di A, settore Ovest,
disputata a Pianezza,
successo di Piero Amerio
e Mauro Bunino.
ti, ci tiene che si sottolinei «il
fatto che ho vinto anche tante gare maschili a livello internazionale, insieme a Benito Campagna». Sul ricordo più bello del suo quarto
di secolo dedicato alla petanque, Simona non ha dubbi:
«Il titolo individuale vinto il
24 giugno del 2001, quando
nacque la mia nipotina Giulia». Ma significativa è pure
la considerazione che la nostra Wonder Woman ricopre
in seno alle avversarie. Una
di queste, Valentina Petulicchio, l’ultima alla quale Simona ha negato il titolo, dice di
lei: «E’ la giocatrice con la G
maiuscola. Gioca con la testa
oltre che usare la tecnica. E’
la più completa in assoluto e
potrebbe dare di più».
Giovani azzurre in allenamento. Il volto moderno del gioco più antico del mondo
La dura scalata
per arrivare
al rango di sport
Novanta anni fa il primo
riconoscimento del Coni
alle bocce. La scintilla
scoccò ai Giochi di Parigi.
L’ok definitivo nel ‘79
DANIELE DI CHIARA
Oggi le bocce sono uno degli
sport che regalano più medaglie all’Italia. Campionati del
mondo, Giochi del Mediterraneo, World Games. Non c’è
manifestazione dove le magliette azzurre della Federbocce non salgano sul podio. Ma
per arrivare a quello scalino,
dopo secoli di ostracismo, c’è
voluto tanto sudore. Nel 1897
nacque l’Ubp, Unione bocciofila piemontese. La prima federazione. Nel 1924 le bocce
furono ammesse come sport
dimostrativo alle olimpiadi di
Parigi. Il Comitato Olimpico
internazionale di allora aveva un occhio di riguardo per
il così detto sport sociale. Fu
organizzato un torneo a Charrenton, nella periferia parigina, quattro case tagliate fuori
dal giro di sportivi e turisti che
affollavano il Parco dei Principi dove si svolgevano i Giochi.
Si confrontarono le quadrette nazionali di Francia, Italia
e Principato di Monaco. Arrivammo secondi dietro i monegaschi con i torinesi Domenico Rossi, Rodolfo Bertone e Francesco Novarese,
l’astigiano Giuseppe Garri e
i liguri Emanuele Galletto e
Francesco Marasso. Questa
piccola pattuglia, che si pagò
di tasca propria il soggiorno
in Francia, diede la scossa. La
Gazzetta del Popolo di Torino li considerò eroi: «Gli uomini che compongono la nostra nazionale sono degni per
il loro passato sportivo di vestire la maglia azzurra scudata, concessa all’Unione Bocciofila Italiana dal Comitato
Olimpico Nazionale Italiano.
Aspra fu la lotta. Come facilmente era prevedibile la squadra di Monaco, conoscitrice
profonda di tutte le malizie
e sottigliezze del gioco francese, riuscì, sebbene solo di
misura, a piegare i nostri forti rappresentanti che a Charrenton ebbero l’incoraggiamento della numerosa colonia italiana». Il Coni, sull’onda del successo parigino, due
anni dopo riconobbe come
sport effettivo l’Ubi, Unione
bocciofila italiana, il nuovo
nome che si era data l’Ubp.
Era il 1926 e la federazione si
era irrobustita allargandosi il
tutto il nord Italia con quasi
duecento società. Poi la doccia fredda. Nel 1929 un decreto ministeriale trasferì le bocce dal Coni all’Ond, l’Opera
Nazionale Dopolavoro, ritenendole non sport ma attività ricreativa. Consorelle del
tiro alla fune, del tamburello
e della corsa coi sacchi. Nacuqe la Figb, Federazione italiana gioco bocce, che riunì
tutte le realtà della Penisola e
adottò un unico regolamento di gioco. Nel 1945, caduto il
fascismo, sparì anche l’Ond le
cui funzioni passarono all’Enal, Ente nazionale assistenza
lavoratori. Il mondo delle bocce esplose. Sorsero come funghi numerose federazioni che
praticavano diversi sistemi di
gioco. La prima che tornò a
bussare al Coni per il riconoscimento fu nel 1947 l’Ubi di
Genova. La porta non si aprì.
Ci riprovò l’anno dopo L’Ufib, Unione federazioni bocciofile italiane, che ebbe più
fortuna: aggregata. Nel 1953
chiese di diventare effettiva.
Secco no. Anzi, mostrando
l’Ufib qualche crepa (si stava
spaccando tra praticanti raffa
e volo) nel 1957 le venne tolta
anche la qualifica di aggrega-
ta. Ci vollero sei anni per rientrare al Foro Italico. Nel 1963
la spuntò come aggregata l’Ubi di Torino che diventò effettiva nel 1969. Ma la poltrona
era traballante. Oltre all’Ubi
operavano e premevano altre federazioni. La Fisb, Federazione italiana sport bocce, la Figp, Federazione italiana gioco petanque, e la rinata Figb, quest’ultima protetta
dal colosso Enal, che vantava
il maggior numero di società
e giocatori. Nel 1979 la svolta. Alla presenza di Mario Pescante, le firme. «Nella sede
del Coni, in Roma, il giorno
21 marzo 1979, le delegazioni dell’Unione Bocciofila Italiana e della Federazione Italiana Gioco Bocce hanno sottoscritto i protocolli che sanzionano l’unificazione di tutte
le forze boccistiche italiane».
LA CURIOSITA’
La rissosa
taverna...
Nel 1926, quando il Coni
riconobbe per la prima
volta le bocce come sport
effettivo, presidente del
Comitato olimpico era
Lando Ferretti, un avvocato
di Pontedera, pluridecorato
per le imprese sul Carso e
sull’Adamello. Per capire
quanti pregiudizi
sopravvivevano allora, è
illuminante la stupefacente
dedica che Ferretti scrisse
sulla copertina del primo
numero del quindicinale
“Le Bocce”: «Ai bocciofili
d’Italia perché preferiscano
sempre le nobili gare sotto
il cielo più bello del mondo
alla rissosa e viziosa
taverna».
5x 1000
80083470015
le bocce, uno sport solare
TUTTOSPORT 31
GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016
TUTTONOTIZIE TUTTONOTIZIE TUTTONOTIZIE TUTTONOTIZIE
RUGBY
TENNIS/A WIMBLEDON
GOLF
Masi, il tendine non va
«Il ritiro è inevitabile»
McIlroy
«No ai Giochi
c’è lo Zika»
Un’altro pezzo dell’Italia
dell’età dell’oro alza bandiera bianca. Federazione
Italiana Rugby e Wasps Rugby hanno annunciato che
il trequarti della Nazionale e del club giallonero Andrea Masi non ha recuperato dall'infortunio al tendine
d'Achille riportato lo scorso settembre in occasione
del match inaugurale della
Rugby World Cup contro la
Francia a Twickenham. Su
indicazione di medici specializzati, Masi è stato costretto al ritiro immediato
dal rugby professionistico,
ponendo fine ad una carriera che ha visto il 35enne trequarti conquistare 95 caps
per la Nazionale Italiana e
prendere parte a quattro
World Cup: «Il rugby è stato
al centro della mia vita negli ultimi vent'anni e non è
semplice chiudere un capitolo tanto importante. Ma
sono consapevole che que-
Il torneo olimpico di
golf perde il suo
numero uno. Rory
McIlroy ha
annunciato che non
andrà a Rio de
Janerio perché teme
per la sua incolumità
fisica per il rischio di
contagio dal virus
Zika. «Nonostante il
rischio di infezione
sia considerato
basso, rimane
comunque un rischio
che non voglio
prendere» ha
spiegato McIlroy,
vincitore di quattro
tornei Major ed ex
n.1 del ranking.
(ANSA)
Andrea Masi, 35 anni
sta sia, oggi, l'unica scelta
percorribile» - ha commentato il giocatore. «Purtroppo il tendine non è guarito
come ci aspettavamo. E' un
momento difficile ma lo affronto con serenità. Ho dato
molto al rugby ed il rugby
mi ha dato almeno altrettanto: guardo alle sfide che
mi aspettano con curiosità
ed entusiasmo».
Il Centrale di Wimbledon: che spettacolo (LIVERANI)
Contro il match fixing
telecamere e sorveglianza
Sorveglianza severissima e telecamere a circuito chiuso
per evitare ogni rischio di match fixing. A Wimbledon
sale il livello di allerta dopo le inchieste sulle partite
truccate che negli ultimi mesi hanno coinvolto i tornei
Futures, i Challenger, ma anche match di alto livello. Su
tutti i sedici i campi, inoltre, sono state installate te
impiegati appositamente per l'occasione, oltre al
consueto lavoro di studio su scommesse e variazioni di
quote.
F.1 / TORINO
F.1 / MARANELLO
di Prost
Abiura di Seb (per amor di Rossa) L’allarme
«Mancano i giovani»
«Se vince l’Italia, mi sta bene»
ENRICO CAPELLO
zico di sana invidia le vettu- ne, molto più che pressioVettel parla di calcio:
re che hanno portato il tito- ne».
«Certo della vittoria degli lo iridato a Maranello, com- Parlando di pressione,
azzurri contro la Spagna. presa quella del suo attuale Vettel fornisce un assist inPoi con la Germania
compagno Kimi Raikko- volontario a Maurizio Arripotrei tifare per voi...»
nen. Anche se per il taglio vabene: «E' inevitabile sendel nastro della mostra - che tirla, se fai questo mestieMIRCO MELLONI
durerà un anno, obiettivo re, e non credo che Antonio
A metà tra il politically cor- 500.000 visitatori entro fine Conte abbia meno presrect e il quieto vivere («Dato 2016 - si fa ritrarre accanto sione sulle spalle di me in
che corro per una scuderia alla 125S di Tazio Nuvolari questi giorni. La pressioitaliana...») Sebastian Vettel (la prima Ferrari da com- ne va controllata, sopratammette che di fronte ad petizione). E poi si mangia tutto quella delle gomme»
un'eliminazione della Ger- con gli occhi la 126C di Gil- dice il team principal, con
mania per mano degli az- les Villenueve, la prima Ros- un riferimento nemmeno
zurri a Euro 2016, non sa- sa a vincere nell'era turbo, a troppo velato alla gestione
rebbe infelice: «Per la pri- Monaco nel 1981. «La ragio- delle temperature del batma volta, forse, sarei con- ne del mio amore per que- tistrada, aspetto sul quale
tento dato che lavoro con sti colori è legata anche a la Fia è vigile. Ma è un altanti italiani. Ma di una Michael Schumacher: da tro il nodo regolamentare
cosa sono certo: lunedì l'I- bambino vidi un suo test a che sta a cuore ad Arrivatalia batterà la Spagna». Seb Fiorano, e ancora oggi que- bene, le restrizioni nel diaè pronto a sacrificare la gio- sti colori significano passio- logo tra piloti e box: «Paria da tifoso per viverne una,
molto più grande, a livello
professionale, e all'inaugurazione della mostra "Ferraristi per sempre" al Museo Ferrari di Maranello il
quattro volte iridato mostra
fiducia da vendere: «L'inizio del 2016 non è stato secondo le nostre aspettative,
ma sono ottimista di natura e non guardo la classifica:
è un gesto che va compiuto soltanto una volta ogni
anno, dopo l'ultima gara...».
Vettel guarda con un piz- Vettel e Arrivabene con la Rossa di Gilles Villeneuve
liamo di auto complesse,
togliere completamente le
comunicazioni radio non è
stata una gran cosa. A suo
tempo, questa norma venne approvata, però come in
tante cose, se ci si è resi conto di aver sbagliato si può
sempre tornare indietro...».
Chi non vuole tornare indietro è la Ferrari, che in Austria cercherà di interrompere un digiuno che dura da
14 gare, ma che non sembra
destabilizzare nemmeno i
vertici di Fca («La Ferrari
sta vivendo un momento di
grande e continuo progresso» ha detto John Elkann a
margine di un evento della
Fondazione Agnelli). Arrivabene si è uniformato al
messaggio lanciato alla
Conferenza Fia di Torino
dal presidente Sergio Marchionne. «Non c’è una sola
area su cui dobbiamo lavorare, semmai cerchiamo di
migliorare in ogni aspetto,
a 360 gradi, è nel Dna della
nostra Casa. Ma non parlo
di Mondiale, sono già caduto una volta nella trappola,
a Natale, e la risposta me la
sono tirata dietro per mesi?
Sono ottimista, non illusionista, ma ai tifosi diciamo di
stare tranquilli: stiamo arrivando».
TORINO. Il direttore tecnico
della Ferrari, James Allison,
è stato l'ospite più atteso della seconda giornata della Fia
Sport Conference al Lingotto di Torino. A tre mesi dalla
scomparsa della moglie, l'ingegnere di Maranello ha parlato del presente e del futuro
della Formula 1 alla luce dei
nuovi regolamenti che nel
2017 consentiranno di vedere in pista monoposto più veloci. «La prossima stagione ci
saranno auto molto più belle, ben proporzionate e performanti. Per noi ingegneri
che vediamo nascere in anticipo le nuove monoposto
sarà una sfida intrigante. Si
abbasseranno i tempi a giro,
cosa che non accade da qualche anno. La nuova aerodinamica avrà un ruolo importante ma non farà passare in
secondo piano le power unit
che restano una potenza di
fuoco da cui spremere il massimo. Ritengo che nell'economia di una corsa il motore conti ancora per un buon
40% mentre per il pilota siamo al 20%. La Formula 1 è
un mix di fattori in cui ha il
suo peso l'elettronica da cui
non si può prescindere». Parlando della Ferrari, Allison
ha tracciato una linea tra ciò
“che è oggi e ciò che sarà domani”. «La nostra mission è
Alain Prost, 61 anni
RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
RETEQUATTRO
CANALE 5
ITALIA 1
LA7
6.00 Il caffè di Raiuno
6.30 TG1 - Previsioni
sulla viabilità
CCISS Viaggiare
informati
6.45 Unomattina
Estate
10.35 Cedar Cove
11.15 Don Matteo 7
13.30 TG1
14.00 TG1 Economia
14.05 Estate in diretta
15.35 Prima tv Legàmi
16.30 TG1
16.40 Estate in diretta
18.45 Reazione a catena
20.00 TG1
20.30 Techetecheté
2016...
Vorrei rivedere
21.25 Porta a Porta
1.20 TG1 Notte Che tempo fa
1.35 Sottovoce
2.05 La diga del disonore (Drammatico
2001) Con Michel
Serrault
8.45 Il nostro amico
Kalle
9.30 Spaziolibero
9.40 TG2 Insieme
Estate
10.30 Summer Voyager
10.55 Corte dei Conti
12.10 La nostra amica
Robbie
13.00 TG2 Giorno /Il
caffè degli Europei
14.00 Tutto per mio
marito (Drammatico 2011)
15.35 Elementary
16.15 Guardia Costiera
17.50 Rai Parlamento Tg
18.05 TG Sport - TG2
18.50 N.C.I.S.:
Los Angeles
19.40 N.C.I.S.
20.30 TG2 - 20.30
21.05 Novità - Prima tv
Jane the Virgin
23.35 TG2 - TG2 Punto
di vista
23.50 Donne ad Alta
Quota
6.00
6.30
8.00
10.00
11.00
12.00
12.25
12.45
13.10
14.00
14.50
15.05
6.55
8.55
9.45
10.45
11.30
12.00
6.00
7.55
8.00
8.45
9.45
10.55
11.00
13.00
13.40
14.10
14.45
15.45
16.45
7.45
6.00 Meteo - Traffico
7.00 Omnibus - News
(Diretta)
7.30 TG La7
7.50 Meteo
7.55 Omnibus (Diretta)
9.45 Coffee Break
(Diretta)
11.00 L’aria che tira
(Diretta)
13.30 TG La7
14.00 TG La7 Cronache
14.20 Tagadà (Diretta)
16.20 Sfera
17.15 Joséphine, ange
gardien
19.00 A cena da me Come Dine
With Me
20.00 TG La7
20.35 Otto e mezzo
(Diretta)
21.10 Speciale TG La7
(Diretta)
1.00 Otto e mezzo (R)
1.35 A cena da me Come Dine With
Me (Replica)
15.50
17.40
19.00
20.00
20.10
20.35
21.05
23.05
0.00
1.05
1.15
13.00
14.00
15.30
16.35
18.55
19.35
19.55
20.30
21.15
23.10
0.10
0.15
Hunter
Cuore Ribelle
Carabinieri 3
Ricette all’italiana
TG4 - Meteo.it
Un detective in
corsia
La signora in giallo
Forum
Hamburg
Distretto 21
Io so che tu sai
che io so (Drammatico 1982)
TG4
Dentro la Notizia Meteo.it
Tempesta
d’amore
Dalla vostra parte
Asso (Commedia
1981) Con
Adriano Celentano
Il labirinto
I bellissimi di R4
Michael Jackson:
The life of an icon
(Doc. 2011)
18.45
19.55
20.00
20.40
21.10
0.00
2.20
Prima pagina Tg5
Traffico - Meteo.it
TG5 Mattina
CentoVetrine
Le tre rose di Eva
TG5 - Ore 10
Forum
TG5 - Meteo.it
Beautiful
Una vita
Cherry Season
Il segreto
Rosamunde
Pilcher: Quando
il cuore si spezza
(Drammatico
2010) Con Alissa
Jung
Caduta libera
smile
TG5 Prima Pagina
TG5 - Meteo.it
Paperissima
Sprint Estate
Masters of Magic
Matrix
TG5 Notte Meteo.it
8.10
8.35
9.00
9.25
10.25
12.25
13.05
13.45
14.35
15.00
15.35
16.05
16.35
17.00
18.00
18.30
19.25
21.10
23.35
1.35
Una per tutte,
tutte per una
Belle e Sebastien
Georgie
Sailor Moon
Chuck
White Collar
Studio Aperto
Sport Mediaset
I Simpson
I Griffin
The Big Bang
Theory
My name is Earl
Due uomini e
mezzo
Suburgatory
Friends
Dharma & Greg
Studio Aperto
C.S.I. Miami
Prima tv free
Insieme per forza
(Commedia
2014)
Libera uscita
(Commedia 2011)
Suits
PREMIUM SPORT
EUROSPORT
SKY SPORT 1
SKY SPORT 2
SKY SPORT 3
9.00 Premium Sport Edicola; 9.30 Premium Sport Edicola; 10.00 Premium
Sport Edicola; 10.30 Premium Sport
Edicola; 11.00 Calcio Mercato; 11.35
Calcio Mercato; 12.15 Premium Show;
12.40 Premium Show; 13.00 Premium
Moments; 13.10 Sport Mediaset Notiziario; 13.45 Premium Sport News Notiziario; 15.00 Calcio, Premium Calcio
Classic Borussia Dortmund - Juventus; 16.45 Quante ne sai R; 16.55 Premium Moments; 17.00 Premium Sport
News Notiziario 19.30 YouPremium;
20.05 YouPremium; 21.00 Calcio, Premium Calcio Classic Real Madrid Inter 1998/99; 22.45 Calcio Mercato;
23.20 Calcio Mercato; 0.00 Premium
Sport News Notiziario
8.30 Euro Fans; 8.40 Tennis, ATP
World Tour 250 Series 2016 Nottingham: secondo turno; 10.00 Calcio,
Major League Soccer 2016 Kansas
City Sporting - FC Dallas (15a giornata); 11.20 Euro Fans; 11.30 Tennis,
ATP World Tour 250 Series 2016
Nottingham: secondo turno; 13.00
Tennis, ATP World Tour 250 Series
2016 Nottingham: quarti di finale
(Dir.); 20.55 News I; 21.00 Biliardo,
Snooker European Tour 2016 Riga
(Lettonia): 2a giornata; 23.25 News I;
23.30 Tennis, ATP World Tour 250
Series 2016 Nottingham: quarti di finale; 1.30 Biliardo, Snooker European
Tour 2016 Riga (Lettonia): 2a giornata
13.30 Estate Mondiale (Diretta); 14.00
Calcio, UEFA Euro 2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a giornata, da Lille);
16.00 Calcio, UEFA Euro 2016 Islanda
- Austria (Gruppo F. 3a giornta, da
Saint-Denis); 16.30 Calcio, UEFA Euro
2016 Ungheria - Portogallo (Gruppo
F. 3a giornata, da Lione); 17.00 Calcio,
UEFA Euro 2016 Svezia - Belgio
(Gruppo E. 3a giornata, da Nizza);
19.00 Estate Mondiale; 19.30 Paris Nuit
Live (Diretta); 20.30 Euro Mix; 21.00
Euro Mix; 21.30 Calcio, UEFA Euro
2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a
giornata, da Lille); 22.00 Paris Nuit
Live; 23.00 Euro Mix; 23.30 Euro Calciomercato - L’originale (Diretta); 0.30
Euro Mix
11.30 Golf, PGA European Tour 2016
Da Pulheim BMW International Open:
1a giornata - 1a parte (Dir.); 13.30 Wrestling, WWE NXT; 14.30 I Signori del
Tennis; 15.00 Icarus; 15.30 Golf, PGA
European Tour 2016 Da Pulheim
BMW International Open: 1a giornata
- 2a parte (Dir.); 18.30 PGA European
Tour Weekly Magazine; 19.00 Nissan
the Quest X-Over Sports R; 19.15 MotorSport; 19.45 The Boat Show R;
20.15 Basket, Serie A2 2015/2016
Fortitudo Bologna - Brescia (Playoff.
Finale Gara 4); 22.00 I Signori del Tennis; 22.30 Tennis, Grande Slam 2015
Da Londra Wimbledon finale maschile: Novak Djokovic - Roger Federer; 0.30 I Signori del Tennis
12.00 Basket, Serie A Beko
2015/2016 Grissin Bon Reggio Emilia - EA7 Emporio Armani Milano
(Playoff. Finale. Gara 6); 13.45 Icarus;
14.15 Nissan the Quest X-Over Sports
R; 14.30 Estate Mondiale; 15.00 Calcio,
Copa America 2016 Stati Uniti - Argentina (1a semifinale); 17.00 Calcio,
UEFA Euro 2016 Italia - Irlanda
(Gruppo E. 3a giornata, da Lille); 19.00
Calcio, Copa America 2016 Colombia
- Cile (2a semifinale); 21.00 Sky Golf
Club; 21.15 Sky Golf Club; 21.30 Golf,
PGA European Tour 2016 Da Pulheim
(Germania) BMW International Open:
1a giornata; 23.30 Calcio, UEFA Euro
2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a
giornata, da Lille)
Thomas Fabbiano è al turno
decisivo delle qualificazioni
maschili di Wimbledon.
Ultimo ostacolo per lui il
rumeno Marius Copil.
Nottingham: Seppi ok
Ai quarti c’è Sela
(e. mor.) Inatteso ko del
Settebello nella Superfinal
di World League, a Huizhou
in Cina. L’Italia ha perso con
la Grecia per 15-4. Ed oggi si
conclude la fase preliminare
con il Settebello che
affronta il Giappone alle
11,40.
La tris di ieri
(m.sp) Galoppo, Milano
(San Siro), Tris Quarté
Quinté sui 1.600 metri,
Premio Novedrate. Arrivo: 1.
La Procura federale,
Sporty Doll (13), 2.
nell’ambito dell’indagine
Colpevole (3), 3. Ipazia (4),
aperta nei confronti della
4. Black Imagin (10), 5.
società Mens Sana Siena
Sooner Green (2). Tris:
Basket Spa in liquidazione,
ha inviato l’intendimento di 13-3-4 da 274,12 euro.
deferimento ai dirigenti della Quarté: 13-3-4-10 da
società che vinse sette titoli 1.562,32 euro (nessuna
vincita per il Quinté).
tricolori. Si tratta dell’inizio
dell’iter che, nel caso di
conferma delle irregolarità di La tris di oggi
bilancio, potrà portare alla
(m.sp) La Tris di trotto,
revoca di scudetti.
valida per il Quarté e il
Quinté, si corre ad Agnano
Torino dà in prestito
(ippodromo di Napoli),
Mascolo a Latina
Premio Sax. Puntiamo su
Puccy Italia (16), Langdon
(gt) La Manital avrebbe
scelto di dare in prestito per Grif (2) e Obelisco Dif (13).
Potrebbero inserirsi anche
la prossima stagione al
Lorenz del Ronco (8) e
Latina, formazione di A2, il
giovane play Bruno Mascolo. Rassel D’Ete (14).
Mens Sana, la Procura
per il deferimento
METEO
Oggi
ARIETE 21-3/20-4: Giornata piuttosto tranquilla.
Qualche tensione con un collega potrebbe disturbare
il pomeriggio, ma tutto si risolverà in fretta.
TORO 21-4/20-5: Qualche incombenza straordinaria
potrebbe rallentare i vostri ritmi, e potreste ritrovarvi
costretti a rimandare alcuni impegni.
GEMELLI 21-5/21-6: La giornata di oggi vi vede piuttosto meditativi. Con i pensieri provate a fare una
sorta di bilancio che vi aiuti a programmare il futuro.
CANCRO 22-6/22-7: Originali e briosi, sarete particolarmente convincenti e affascinanti, capaci di esprimere in modo diretto le vostre idee ed emozioni.
LEONE 23-7/23-8: Qualche tensione potrebbe riemergere improvvisamente e minare la vostra serenità. Cercate di pensare e non agite di impulso.
VERGINE 24-8/22-9: Sarete piuttosto annoiati e
svogliati e anche sul fronte professionale svolgerete
le vostre mansioni con poca concentrazione.
BILANCIA 23-9/22-10: Lavoro, sogni e amore: tutto
oggi procede per il verso giusto, regalandovi momenti
di soddisfazione professionale e sentimentale...
SCORPIONE 23-10/22-11: Quel che ci vuole è una
giornata di shopping. Programmatela per questo fine
settimana, magari coinvolgendo qualche amico.
SAGITTARIO 23-11/21-12: A volte un sorriso può fare
miracoli. è quel che vi accadrà oggi, quando da chi
non vi aspettavate arriverà una parola gentile.
CAPRICORNO 22-12/20-1: Cresce la voglia di vacanza. Ultimamente il lavoro ha messo a dura prova
la vostra resistenza... Pazientate!
ACQUARIO 21-1/19-2: Avete fretta di raggiungere i
vostri obiettivi, ma dovrete invece tirare il freno e
considerare i vari aspetti della situazione.
PESCI 20-2/20-3: Un interlocutore particolarmente
aggressivo potrebbe innervosirvi non poco, cercate di
fare appello a tutte le vostre qualità diplomatiche...
World League, Italia
travolta dalla Grecia
Andreas Seppi guadagna i
quarti a Nottingham.
L’azzurro ha superato con il
punteggio di 6-2 6-3, il
CICLISMO
francese Adrian Mannarino.
Ora l’azzurro dovrà vedersela Quinziato tricolore
della cronometro
con l’israeliano Dudi Sela.
Manuel Quinziato è il nuovo
campione italiano della
LA CERIMONIA
cronometro. Il bolzanino ha
Alla Pellegrini
vinto ieri la prova disputatasi
la bandiera per Rio
a Romanengo, precedendo
nell’ordine Manuel Boaro e
Federica Pellegrini ha
Moreno Mose.
ricevuto al Qurinale la
bandiera dell’Italia per i
Giochi di Rio.
IPPICA
BASKET
solo vincere. Quest'anno dovremo dare fondo a ogni risorsa per cercare di tornare
sul gradino più alto del podio ma già da adesso dovremo creare i presupposti per
fare meglio nel 2017». Sullo
spettacolo, Allison si è detto “soddisfatto. Le gare del
mondiale sono interessanti”.
Non la pensa così l’ex ferrarista Alain Prost, altro relatore della “conference” torinese. «La Formula 1 ha perso un’intera generazione di
pubblico giovane. Negli ultimi 20 anni le decisioni sono
state spesso sbagliate e hanno danneggiato lo spettacolo. Emozioniamo di meno
e fatichiamo a far capire le
continue modifiche regolamentari. Sarà dura recuperare la passione dei ragazzi».
OROSCOPO
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CIELO
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Sereno
Domani
MARI
Calmo
Poco
mosso
Poco
Nuvoloso
Mosso
Nuvoloso
Molto
mosso
Molto
nuvoloso
Agitato
Pioggia
VENTI
Rovesci
Forza
1-3
Temporale
Forza
4-6
Grandine
Forza
7-9
Neve
Nebbia o
Foschia
Le temperature Brindisi
di oggi in città Cagliari
MIN MAX
Alghero
Ancona
Aosta
Bari
Bologna
Bolzano
20 28
22 27
17 33
23 28
21 33
20 33
22
20
Campobasso 19
Catania
22
Firenze
19
Genova
24
Imperia
25
L’Aquila
15
Messina
21
Milano
24
27
29
30
27
35
30
30
31
24
33
Napoli
Olbia
Palermo
Perugia
Pescara
Pisa
Potenza
Roma Urbe
Torino
Venezia
21 29
20 28
21 25
24 31
22 26
20 36
18 28
20 33
20 33
20 30
PAOLO DE PAOLA
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NUOVA EDITORIALE SPORTIVA s.r.l.
Direzione, Redazione, Amministrazione,
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