Schwazer, guerra tra bande
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Schwazer, guerra tra bande
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Marotta offre 30 milioni: il Marsiglia ne chiede 38, ma ha bisogno di soldi Per l’attacco ora si segue pure la pista Sanchez, perché Zaza... –> PAG. 25 Berlusconi: ultimi giorni da patron rossonero? L’Irlanda: grazie Italia. Furia Conte Brady firma la storica qualificazione, ma il flop azzurro fa arrabbiare il ct –>EUROPEI PAG. 2/3/5/6/7/8/11 Milan cinese 100 milioni per i rinforzi –> PAG. 25 UN GIALLO INTERNAZIONALE: IL MARCIATORE DI NUOVO POSITIVO AL DOPING Schwazer, guerra tra bande E PIERO VALESIO ’ finito in una guerra fra bande. In una sorta di sistema-Gomorra che ha identificato in lui il capro espiatorio perfetto sulle cui spalle scaricare il peso di inadempienze passate o, peggio, di gravi omissioni. Non c’è altra spiegazione possibile, allo stato attuale delle cose. Alex Schwazer (e lo possiamo affermare ben forte noi di Tuttosport che con l’altoatesino e i suoi atteggiamenti non siamo mai stati teneri, nemmeno all’indomani della sua ottima Alex Schwazer, 31 anni prestazione di rientro a Roma) potrebbe essere stato così sommamente stupido da riprendere a drogarsi (con gli anabolizzanti) mentre da due anni sputa l’anima inseguito da Sandro Donati? Onestamente sarebbe difficile crederlo, specie considerando che il suo sangue e le sue urine sono state trovate mostruosamente positive solo il 12 maggio, dopo innumerevoli test cui erano state sottoposte dopo il giorno del prelievo, il 1° gennaio. A questo punto ci si possono solo porre domande. Eccole. 1) Siamo di fronte ad un malde- stro tentativo di togliere di mezzo più Donati e le sue insindacabili battaglie antidoping che Schwazer? 2) La Iaaf, che ha effettuato il controllo, sta cercando forse di mostrare i muscoli tentando far dimenticare il doping russo tollerato per anni, il medonium distribuito come aspirina etc etc? 3) La Wada, l’agenzia mondiale antidoping, che linea sta tenendo al di là del silenzio di queste ore? Che ruolo ha il fatto che il primo luglio lo svizzero Olivier Niggli diventi direttore generale dell’organizzazione? 4) Non è che l’obiettivo, al di là dell’esito delle controanalisi, è già stato raggiunto: coprire di polvere la redenzione di Schwazer e impedirgli di partecipare a Rio, dove probabilmente avrebbe pure vinto magari causando più di un imbarazzo in chi avrebbe voluto far credere che la battaglia contro il doping ora è senza quartiere? 5) Perchè il controllo proprio il 12 maggio, giusto pochi giorni dopo il rientro alle gare? E infine: c’è un mandante occulto in tutta questa storia? Un uomo nero esiste sicuro ma stavolta non è Alex. Allora chi è? ©RIPRODUZIONE RISERVATA Federico Di Francesco, 22 anni, figlio di Eusebio Di Francesco jr va al Bologna Bayern-Verratti –> PAG. 26 2 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 Poche le emozioni Insigne trova il palo Nel finale Brady gol LA PARTITA 0 ITALIA IRLANDA 1 Primo tempo, 10': sventola di Hendrick fuori. 21': angolo, testa di Murphy e volo di Sirigu a deviare. 32': altro corner, esce a vuoto Sirigu, craniata di Duffy out. 43': destro di Immobile di poco fuori. 44': rigore non dato, Bernardeschi spinge McClean. Secondo tempo, 8': girata al volo di Zaza poco alta. 32' palo di Insigne, con un tiro da fuori a effetto. 39': Ho- mobile 5.5 (30' st Insigne 6). A (25' st McGeady 6). A disp. Weolahan, solo in area, tira su Sirigu. disp. Buffon, Marchetti, Chielli- stwood, Given, Clark, O'Shea, 40: il gol, testa di Brady su cross ni, Parolo, De Rossi, Giaccherini, Whelan,Christie,Walters,Meyler, di Hoolahan. El Shaarawy, Candreva, Eder, Keane. Ct O'Neill 7 Pellè. Ct Conte 5 MARCATORI: st 40' Brady ARBITRO: Hategan (Romania) 5 IRLANDA (4-2-3-1): Randolph ITALIA (3-5-2): Sirigu 5; Barza- 6; Coleman 6.5, Duffy 6.5, Keo- NOTE: spettatori 44.268. Amgli 6, Bonucci 5.5, Ogbonna 6; gh 6.5, Ward 6; McCarthy 6.5 moniti: Sirigu e Long (comportaBernardeschi 5 (15' st Darmian (32' st Hoolahan 6), Brady 7.5; mento non regolamentare), Bar5.5), Sturaro 5, Thiago Motta 5, Long 6.5 (45' st Quinn ng), Hen- zagli, Zaza, Insigne e Ward (gioFlorenzi 5.5, De Sciglio 6 (37' st drick6.5,McClean7;Murphy6.5 co falloso). Angoli: 4-4. RecupeEl Shaarawy ng); Zaza 5.5, Imro: pt 1’; st 3’ POSSESSO % 52 48 TIRI IN PORTA 4 1 TIRI TOTALI 5 12 FALLI FATTI 21 19 TUTTOSPORT 3 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 NAZIONALE Bonucci «Impariamo dal ko: serve più cattiveria» LE PAROLE Italia 2, brutta roba Allenamento flop e regalo all’Irlanda MARCO BONETTO INVIATO A LILLA La Giovine Italia di Mazzini sbocciò a Marsiglia. A Lilla, che è pur sempre terra francese, ancorché a mille chilometri di distanza dal Mediterraneo, è appassita la Giovine Italia di Conte. Eravamo già primi, il nostro ct ha potuto tirar su dal pozzo il turnover a secchiate, ma adesso dovremo tornare al canone titolare, per leggere lo spartito degli ottavi. E va già bene che Bonucci non sarà squalificato: ha corso il rischio da diffidato per dare più garanzie dietro, e l'ha sfangata almeno nei gialli. Ma al di là dell'atteggiamento ultra-offensivo degli irish, che potevano solo vincere per non andare definitivamente a fondo in classifica, ma al contrario qualificarsi, la differenza tra l'Italia delle due vittorie e questa del tonfo, dopo 45 minuti di catenaccio, si è stagliata eccome. Per la serie: abbiamo discreti o buoni rincalzi, ma niente di più. E i nomi sono sempre i soliti. Con la Spagna sarà comunque tutta un'altra musica: in quanto a tattica, a ritmo, a protagonisti. Pre- vediamo una gara imparagonabile con quella di ieri, contro i campioni in carica dell'arte europea: e indipendentemente dal risultato finale che si verificherà lunedì, s'intende. Portiamo a casa una botta a tanti facili entusiasmi. Per la cronaca, potevamo pure vincere, alla fine: ma il palo ha detto no a una conclusione a effetto di Insigne, appena entrato, al 32'. Poi proprio Bonucci e compagnia sono andati due volte in tilt: prima Hoolahan ha tirato su Sirigu, poco dopo Brady ci ha infilzato di testa come dei polli, nel burro di un cross squadra: oltre a Bonucci, rispetto alla Svezia sono partiti titolari solo Florenzi e Barzagli). E quindi non potevamo che soffrire, se l'attacco loro era guidato da uno con quel nome. La verità è che da buoni paladini dell'Eire, nel gioco molto simili ai britannici, l'hanno messa subito sull'arrembaggio spinto. Tutti all'assalto o quasi, correndo come dei forsennati. Dovevano fare «la partita della vita» (Conte dixit, alla vigilia) per accarezzare in extremis la qualificazione, vincendo, nel balletto a distanza con Svezia-Belgio. E così si è subito esaltato anche il loro modulo, variabile come il meteo (a proposito: ieri è scoppiata all'improvviso l'estate anche nel Nord della Francia, per cui si è giocato in un caldo umido soffocante, visto che lo stadio di Lilla, con il suo terreno in pessime condizioni e il tetto semovente subito e non capito pure dal chiuso, si è rivelato una inportiere. Era l'85': e avevano credibile serra, ma per fare meritato più loro, nel com- la sauna; non esattamenplesso. Quindi: giusto così, te il clima ideale per giocairish. Passaggio del turno re...). Insomma, ce le hanno compreso, da terzi. suonate alla grande, soprattutto tutto nel primo tempo La legge di Murphy (nel secondo si è registraAvevamo contro anche la to maggiore equilibrio, tutlegge di Murphy: il pivot to qua), quanto a intensiirish che un po' guardava tà e gioco, verticalizzazionegli occhi Bonucci e un po' ni e predominio. Baricenannusava l'aria dalle par- tro basso, a tratti bassissimo, ti di Sirigu (uno dei battez- l'Italia: sovente schiacciata, zati dal massiccio turnover sofferente, con gli irlandesi contiano, con abbassamen- che venivano avanti a folato anche dell'età media della te. Bucandoci non solo sul- Fattore climatico Anche in Francia è arrivata l’estate: si è giocato con un caldo umido e soffocante IL GOL subito dalla Nazionale nelle prime 3 partite dell’Europeo: ma Buffon resta imbattuto 3 I MARCATORI azzurri a Euro 2016: a segno Giaccherini e Pellé contro il Belgio, Eder contro la Svezia 1 LA SCONFITTA sotto la gestione Conte tra qualificazioni europee e fase finale: 3 i ko in amichevole 22 I GIOCATORI già impiegati dal ct nelle prime tre partite in Francia: zero minuti soltanto per Marchetti la nostra fascia destra, dove Bernardeschi e Sturaro subivano il moto (quasi) perpetuo di McClean, un invasato tutto scatti, dribbling e cross. Non a caso al 44' l'ala del West Bromwich si era anche meritato un rigore, per spinta del viola: ma Hategan, sovente criticabile, ha lasciato correre. De Rossi, dove sei? Il 4-2-3-1 di O'Neill ha cam- ITALIA SIRIGU 5 BERNARDESCHI 5 INVIATO A LILLA Subito un cazziatone da Bonucci per una palla non chiamata, si ricatta al 21' con un colpo di reni su capocciata di Murphy e su una conclusione di Hoolan. Alla fine, però, deve arrendersi. PS C'è da lavorare sulle uscite aeree. Al 4' un disimpegno sbagliato, è un Gronchi Rosa. Segue una prestazione con più sofferenze rispetto al solito. Limita i danni con mestiere. Al debutto in un torneo ufficiale. Ha vinto il duello interno con El Shaarawy per un posto da titolare contro l'Irlanda; meno dominante invece nel duello con McClean... Al quale anzi fa un fallo da rigore netto (per tutti, almeno, tranne l'arbitro). Si vede che le capacità in potenza ci sono, ma nella pratica restano offuscate. Darmian (15' st) 5.5 Il suo ingresso non sposta gli equilibri, anzi... BONUCCI 5.5 STURARO 5 BARZAGLI 6 Il regista difensivo dà ragione al ct riuscendo a gestire con le dovute cautele il pericolo giallo, ma ha più problemi a gestire gli attaccanti irlandesi... Leggerezze che non sono da lui. rò non sono in vena di favoritismi e lo prendono a tenaglia. Di fatto neutralizzandolo. Alcuni errori gravi in fase di disimpegno. FLORENZI 5.5 sto del mondo di non essere soltanto l'uomo buono soltanto per uno scampolo di tempo. I compagni, però, non fanno molto per metterlo in condizione di incidere. Occorre aspettare l'8' st per l'acuto: una girata "ignorante" che termina poco alta sulla traversa. Poco altro. Gli Irlandesi gli riservano un duro trattamento, lui prova a divincolarsene con qualche verticalizzazione e (raro) inserimento. Ma è decisamente meno brillante ri- IMMOBILE 5.5 spetto al match con la Svezia. Duffy gli prende le misure, lui faDE SCIGLIO 6 tica a divincolarsi. Ci riesce bene Qualche critica fors'anche trop- al 43' (primo guizzo della partipo severa, nel recente passato. ta, per gli azzurri) con un destro La miglior reazione possibile, in da fuori, insidiosissimo. Poi torna questa nuova chance europea. abbandonato a se stesso. InsiSubito una botta-avvertimento gne (30' st) 6 Palo, sfortunato. da Coleman. Ma non si scompo- CT CONTE 5 ne, e lascia il segno al 25' con un E' successo esattamente quello salvataggio su Long che vale che voleva evitare. Pessima prequanto un gol. A inizio ripresa più stazione dei suoi, pessimo risulintraprendente anche in fase of- tato. Ma ora possiamo dirlo: è ininfensiva (all'8' ottimo assist per fluente. Linea sopra, e testa alla Zaza), cala gradualmente. El Spagna. Shaarawy (37' st ) ng. FABIO RIVA INVIATO A LILLA biato continuamente più colori di un camaleonte, oscillando soprattutto tra il 4-1-3-2 e il 4-4-2. E noi per 85 minuti siamo stati buoni quasi solo a difendere, cosa che rimane, d'altronde, il nostro mestiere migliore, gol a parte di Brady (non Liam...). Ma certo la perdita di personalità, di esperienza e di qualità che si è registrata tra centrocampo e attacco si è riverberata in cotanta sofferenza. Questi irish hanno corsa, ma fondamentali poveri, spesso stoppano con gli stinchi: ci permettiamo di pensare che con in campo i vari De Rossi, Candreva, Giaccherini e via dicendo avremmo arato di più e meglio i territori della cifra tecnica, e quindi il peso specifico delle giocate offensive. E allora anche il Il gol di Robbie Brady che ha regalato la vittoria all’Irlanda (ANSA) possesso palla sarebbe stato diverso, relativamente a un efficace controllo del cen- INNO DI MAMELI RITMATO DAI TIFOSI IRLANDESI trocampo, dove tutto inizia (in fase offensiva) e può finire anestetizzato (in fase difensiva). Nei primi 45', appena una sciabolata fuori INVIATO A LILLA stata un po' più visibile del solito. Quanto ai di Immobile. Mentre SiriOk, ci siamo. Dopo l'Azzurro di Conte Paolo, si decibel, beh, in quel senso non c'è mai stato motivo di lamentele: cori e incitamenti gu era già dovuto volare per può parlare d'un Azzurro di Conte Antonio. dall'inizio alla fine. In gran sintonia, deviare una testata veleno- Orbene, ci sono ancora ampi margini di comunque, con il pubblico irlandese, che ha crescita. Tuttavia si può dire che il "muro sa di Murphy. E prim'ancoapplaudito a tempo l'Inno di Mameli. Bene colorato", sugli spalti, stia gradualmente ra aveva visto i sorci verdi per colpa di una rasoiata di iniziando a prendere forma. Ergo, che l'appello anche sotto il profilo della sicurezza: le due tifoserie non hanno avuto attriti nè in giornata, fatto dal ct sia stato accolto. Dopo la partita Hendrick, di poco scentranè in prossimità dello stadio. Anche dal punto contro la Svezia, Conte era stato chiaro: ta. Nella ripresa, una girata «Vorrei che ci sentissimo uniti nell'indossare di vista della sicurezza antiterroristica, tutto è alta di Zaza e il palo di Insiun colore che da sempre rappresenta un forte filato per il verso giusto. gne dal limite. Morale: dateci la Spagna, facciamo i seri, segno di identità». E ieri, effettivamente, allo F.R. Stade Pierre Mauroy, la chiazza cromatica è ©RIPRODUZIONE RISERVATA e voltiamo pagina in fretta. Curve, spuntano sprazzi d’azzurro ©RIPRODUZIONE RISERVATA Idem come sopra per le sofferenze da pressing: perde qualche pallone di troppo. E resta spiazzato dal lavorio assiduo e ficcante dell'asse centro-sinistro irlandese, ZAZA 5.5 OGBONNA 6 THIAGO MOTTA 5 Contro la Svezia, entrato nella riGli capita per la seconda volta in Prima da titolare per lui in questo presa, aveva contribuito a far svolcarriera uno di quei treni che so- Europeo, dopo le staffette con De tare il match. Ora la chiamata in litamente non ritornano: l'occa- Rossi nei due precedenti impe- causa dal pirmo minuto, con tansione di dimostrarsi all'altezza gni europei. McCarty e Brady pe- ta tanta voglia di dimostrare al re- in alto una di Zaza. COLEMAN 6.5 Anche dalle sue parti, una serata tutto sommato tranquilla. L'Italia non spinge. DUFFY 6.5 Se serve il corpo a corpo, sguazza nel suo habitat naturale e primeggia. Anche se persino un retropassaggio al portiere diventa un'impresa ardua... KEOGH 6.5 Si mette in mostra al 46', quando smista in area provvidenzialmente. WARD 6 Impiega qualche minuto ad entrare in partita, ma gradualmente prende le misure a Bernardeschi, MCCARTHY 6.5 Se l'Irlanda domina in mediana è anche merito suo. Dà sostanza alla manovra e mette pressione ai portatori di palla azzurri. HooRANDOLPH 6 lahan (32' st) 6 A segno contro Quasi quasi una serata da spet- la Svezia, ancora in evidenza. Si tatore. I momenti più impegnati- rende pericoloso e serve l’assist vi, quando guarda sfilare a lato che decide la gara. una conclusione di Immobile. Poi BRADY 7.5 IRLANDA piterà di uscire, dovremo farlo senza recriminazioni. Lunedì affronteremo una squadra tra le più forti al mondo. Di che stiamo parlando? Lo sappiamo. Detto questo, c’è il campo e il campo dovrà parlare». Quanto all’arbitro, «L’ammonizione di Barzagli se la poteva proprio evitare. L’Irlanda ha fatto una gara molto maschia e tosta e non ha avuto tutte le nostre ammonizioni. Quella di Barzagli è stata del tutto gratuita e a scoppio ritardato. Ne prendiamo atto». Il ct nervoso: «E’ strano arrivare primi e trovare la Spagna. Chi è favorito? Ditelo voi che siete bravi a giudicare. Ai ragazzi non rimprovero nulla» Bernardeschi e Sturaro timidi, bene Ogbonna d'un mostro sacro come Chiellini (alla Juve non andò benisismo). Ci riesce per quasi novanta minuti, poi alza bandiera bianca. Ma senza clamorose colpe. deve essere un alibi. Dalle sconfitte ci sono sempre da trarre insegnamenti: quello di stasera (ieri, ndr) è che sotto il profilo della cattiveria dovevamo dare di più, e anche sul piano del palleggio». «L’arbitro? L’ammonizione di Barzagli è stata gratuita» LE PAGELLE FABIO RIVA spada di Damocle come la possibile squalifica sulla schiena ti condizioni, ma il nostro dovere è dare sempre il massimo. Complimenti all’Irlanda che ha messo in campo tanto cuore, cattiveria agonistica e fisico. Anche il campo non ci ha aiutato, ma non Conte ne ha per tutti «Tabellone pazzesco» Abbiamo rincalzi discreti o buoni, ma niente di più Eppure il palo di Insigne poteva regalarci una vittoria 1 L’Irlanda l’ha messa subito sull’aggressività, con un gioco tipicamente britannico. Per questo abbiamo sofferto fin dall’inizio Leonardo Bonucci è riuscito a evitare l’ammonizione che gli avrebbe fatto saltare la Spagna, ma l’Italia non ha evitato il ko e il difensore non lesina l’autocritica: «E’ normale che giocare con una Piedino niente male, sui calci da fermo innesca pericolose mischie in area. Poi ci mette il testone per l'1-0. MURPHY 6.5 Omonimo del teorico della famosa legge. Nel caso adattabile così: se anche hai la fortuna di LONG 6.5 scampare a Buffon, ti tocca un Un po' d'attacco, un po' sulla tre- Sirigu in vena di miracoli (sul tuo quarti. Abile nelle due fasi. Quinn colpo di testa). McGeady (25' (45' st) ng. st) 6 Dà manforte all'assalto fiHENDRICK 6.5 nale. Pericoloso al 10' con una CT O'NEILL 7 botta da fuori a fil d'incro- Lui e i suoi cercavano una vera e cio dei pali. propria impresa, missione comMCCLEAN 7 piuta. Spina nel fianco, vedere per credere, ad esempio, una serpentina al cardio- HATEGAN 5 palmo. Manda in tilt Ber- Gestione dei gialli alquanto dinardeschi (il fallo era da ri- scutibile, e c'è la svista sul fallo gore) e Sturaro, chiama Bar- da rigore di Bernardeschi. zagli agli straordinari. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ARBITRO Decisamente non è andata come auspicava Antonio Conte. La sfida di ieri sera contro l'Irlanda, in teoria, poteva e doveva secondo i piani sancire lo strapotere d'un'Italia sdoppiabile. Un'Italia senza titolari e senza riserve, un'Italia "di gruppo". E invece, al contrario, ha finito per riportare il gruppo azzurro con i piedi... diciamo così, un po' più per terra. Tanto girava poco la palla, in campo, quanto invece... giravan di parecchio a Conte, a bordo campo. In un match vissuto a sbraitare, a fornire dettami (per lo più inascoltati), a sperare in una reazione d'orgoglio - e di qualità - che proprio non è arrivata. Nuovi piani Rituale INSIGNE: «LA SPAGNA? ABBIAMO ANCORA IL MORALE ALTO» Pericolo giallo: dieci diffidati INVIATO A LILLA Adesso siamo davvero stracarichi di diffidati, non abbiamo solo preso una bastonata nella pancia. A Bonucci, Buffon, Chiellini, De Rossi, Eder e Thiago Motta si aggiungono Barzagli, Sirigu, Zaza, Insigne, gli ammoniti di ieri sera. Dieci azzurri, di cui sei titolari, per quello che si è visto fin qui. E, in particolare, tutta la BBC. Se supereremo la Spagna, avremo quasi certamente un bel problema in più, strada facendo. Anche perché le diffide pendenti verranno bonificate soltanto tra le semifinali e la finale. Insomma, l'abbiamo pagata cara, anche se non carissima, questa partita. «CAMPO BRUTTISSIMO» Le parole di Insigne, l'autore del palo intorno alla mezz'ora della ripresa, l'unica vera nostra grande occasione, oltre a una girata di Zaza: «C'è stata un po' di sfortuna, comunque l'Italia ha dato anche stavolta il massimo. Non abbiamo rimpianti, il terreno era brutto, non si stava in piedi. Conte quando mi ha mandato in campo mi ha detto di ballare tra le linee. La Spagna? Non sarà questa sconfitta a farci crollare il morale. Restiamo un grande gruppo». MARCO BONETTO ©RIPRODUZIONE RISERVATA E va bene a trincerarsi dietro le classiche frasi di rito, a fine partita: «Sinceramente ho poco da rimproverare ai ragazzi, la partita è stata molto fisica e su un campo ai limiti della praticabilità. Ho comunque avuto le risposte che cercavo da parte di tutti. Peccato averla persa, questa partita, quando sembrava che l'avessimo in pugno. Ma ripeto, non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori», ipse dixit. Ma non era certo un Conte sinceramente soddisfatto e L’espressione preoccupata di Antonio Conte per la sconfitta contro l’Irlanda (PA) felice, quello che ieri ha lasciato lo stadio di Lille. Anche perché all’arbitro e alla Uefa invece aveva da rimproverare tanto: «Il calendario poco fortunato? E’ strano essere primi Le partite di Antonio Le maglie azzurre I milioni di euro a Conte da allenatore indossate da Conte stagione che Conte e sapere che incontreremo la della Nazionale: 13 tra il ‘94 e il 2000, andrà a guadagnare Spagna. E se andiamo avanti, vittorie, 6 pareggi nel periodo in cui per allenare magari la Germania e la poi la e 4 sconfitte giocava nella Juve il Chelsea Francia. E’ un percorso quantomeno problematico, ma ci sta sono i regolamenti. Se ca- 23 20 6,5 Rabbia che ora Conte cercherà di trasmettere al gruppo. Un gruppo ferito nell'orgoglio e al quale il commissario tecnico/motivatore - a scopo propedeutico - è deciso a far sentire "il rumore dei nemici". Frasi del tipo «chi è favorito tra noi e la Spagna dovete dirlo voi che siete bravi a giudicare...» (pronunciata a caldo ai giornalisti a fine partita) servono proprio a spostare l'attenzione e a ricreare uno spirito bellicoso nel gruppo. Come l'Italia contiana è riuscita a sovvertire pronostici e stupire la critica una volta, così può riuscirci una seconda. Auspica l'allenatore leccese. E peraltro sarà un'altra Italia quella che vedremo in campo a Parigi nella sfida contro la Spagna campione in carica: ben più simile (quantomeno negli uomini, quanto all'atteggiamento lo si vedrà strada facendo), a quella che ha vinto e convinto contro il Belgio nella sfida d'esordio del torneo. Scelte Anche se ovviamente i prossimi giorni serviranno per valutare nel dettaglio qualsiasi opzione. Una prima considerazione su Insigne, comunque, c'è. E non contempla rimpianti. «Non so se avrebbe meritato più minutaggio. Era una partita molto fisica, l'ho fatto entrare quando gli spazi si sono allargati». ©RIPRODUZIONE RISERVATA 2 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 Poche le emozioni Insigne trova il palo Nel finale Brady gol LA PARTITA 0 ITALIA IRLANDA 1 Primo tempo, 10': sventola di Hendrick fuori. 21': angolo, testa di Murphy e volo di Sirigu a deviare. 32': altro corner, esce a vuoto Sirigu, craniata di Duffy out. 43': destro di Immobile di poco fuori. 44': rigore non dato, Bernardeschi spinge McClean. Secondo tempo, 8': girata al volo di Zaza poco alta. 32' palo di Insigne, con un tiro da fuori a effetto. 39': Ho- mobile 5.5 (30' st Insigne 6). A (25' st McGeady 6). A disp. Weolahan, solo in area, tira su Sirigu. disp. Buffon, Marchetti, Chielli- stwood, Given, Clark, O'Shea, 40: il gol, testa di Brady su cross ni, Parolo, De Rossi, Giaccherini, Whelan,Christie,Walters,Meyler, di Hoolahan. El Shaarawy, Candreva, Eder, Keane. Ct O'Neill 7 Pellè. Ct Conte 5 MARCATORI: st 40' Brady ARBITRO: Hategan (Romania) 5 IRLANDA (4-2-3-1): Randolph ITALIA (3-5-2): Sirigu 5; Barza- 6; Coleman 6.5, Duffy 6.5, Keo- NOTE: spettatori 44.268. Amgli 6, Bonucci 5.5, Ogbonna 6; gh 6.5, Ward 6; McCarthy 6.5 moniti: Sirigu e Long (comportaBernardeschi 5 (15' st Darmian (32' st Hoolahan 6), Brady 7.5; mento non regolamentare), Bar5.5), Sturaro 5, Thiago Motta 5, Long 6.5 (45' st Quinn ng), Hen- zagli, Zaza, Insigne e Ward (gioFlorenzi 5.5, De Sciglio 6 (37' st drick6.5,McClean7;Murphy6.5 co falloso). Angoli: 4-4. RecupeEl Shaarawy ng); Zaza 5.5, Imro: pt 1’; st 3’ POSSESSO % 52 48 TIRI IN PORTA 4 1 TIRI TOTALI 5 12 FALLI FATTI 21 19 TUTTOSPORT 3 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 NAZIONALE Bonucci «Impariamo dal ko: serve più cattiveria» LE PAROLE Italia 2, brutta roba Allenamento flop e regalo all’Irlanda MARCO BONETTO INVIATO A LILLA La Giovine Italia di Mazzini sbocciò a Marsiglia. A Lilla, che è pur sempre terra francese, ancorché a mille chilometri di distanza dal Mediterraneo, è appassita la Giovine Italia di Conte. Eravamo già primi, il nostro ct ha potuto tirar su dal pozzo il turnover a secchiate, ma adesso dovremo tornare al canone titolare, per leggere lo spartito degli ottavi. E va già bene che Bonucci non sarà squalificato: ha corso il rischio da diffidato per dare più garanzie dietro, e l'ha sfangata almeno nei gialli. Ma al di là dell'atteggiamento ultra-offensivo degli irish, che potevano solo vincere per non andare definitivamente a fondo in classifica, ma al contrario qualificarsi, la differenza tra l'Italia delle due vittorie e questa del tonfo, dopo 45 minuti di catenaccio, si è stagliata eccome. Per la serie: abbiamo discreti o buoni rincalzi, ma niente di più. E i nomi sono sempre i soliti. Con la Spagna sarà comunque tutta un'altra musica: in quanto a tattica, a ritmo, a protagonisti. Pre- vediamo una gara imparagonabile con quella di ieri, contro i campioni in carica dell'arte europea: e indipendentemente dal risultato finale che si verificherà lunedì, s'intende. Portiamo a casa una botta a tanti facili entusiasmi. Per la cronaca, potevamo pure vincere, alla fine: ma il palo ha detto no a una conclusione a effetto di Insigne, appena entrato, al 32'. Poi proprio Bonucci e compagnia sono andati due volte in tilt: prima Hoolahan ha tirato su Sirigu, poco dopo Brady ci ha infilzato di testa come dei polli, nel burro di un cross squadra: oltre a Bonucci, rispetto alla Svezia sono partiti titolari solo Florenzi e Barzagli). E quindi non potevamo che soffrire, se l'attacco loro era guidato da uno con quel nome. La verità è che da buoni paladini dell'Eire, nel gioco molto simili ai britannici, l'hanno messa subito sull'arrembaggio spinto. Tutti all'assalto o quasi, correndo come dei forsennati. Dovevano fare «la partita della vita» (Conte dixit, alla vigilia) per accarezzare in extremis la qualificazione, vincendo, nel balletto a distanza con Svezia-Belgio. E così si è subito esaltato anche il loro modulo, variabile come il meteo (a proposito: ieri è scoppiata all'improvviso l'estate anche nel Nord della Francia, per cui si è giocato in un caldo umido soffocante, visto che lo stadio di Lilla, con il suo terreno in pessime condizioni e il tetto semovente subito e non capito pure dal chiuso, si è rivelato una inportiere. Era l'85': e avevano credibile serra, ma per fare meritato più loro, nel com- la sauna; non esattamenplesso. Quindi: giusto così, te il clima ideale per giocairish. Passaggio del turno re...). Insomma, ce le hanno compreso, da terzi. suonate alla grande, soprattutto tutto nel primo tempo La legge di Murphy (nel secondo si è registraAvevamo contro anche la to maggiore equilibrio, tutlegge di Murphy: il pivot to qua), quanto a intensiirish che un po' guardava tà e gioco, verticalizzazionegli occhi Bonucci e un po' ni e predominio. Baricenannusava l'aria dalle par- tro basso, a tratti bassissimo, ti di Sirigu (uno dei battez- l'Italia: sovente schiacciata, zati dal massiccio turnover sofferente, con gli irlandesi contiano, con abbassamen- che venivano avanti a folato anche dell'età media della te. Bucandoci non solo sul- Fattore climatico Anche in Francia è arrivata l’estate: si è giocato con un caldo umido e soffocante IL GOL subito dalla Nazionale nelle prime 3 partite dell’Europeo: ma Buffon resta imbattuto 3 I MARCATORI azzurri a Euro 2016: a segno Giaccherini e Pellé contro il Belgio, Eder contro la Svezia 1 LA SCONFITTA sotto la gestione Conte tra qualificazioni europee e fase finale: 3 i ko in amichevole 22 I GIOCATORI già impiegati dal ct nelle prime tre partite in Francia: zero minuti soltanto per Marchetti la nostra fascia destra, dove Bernardeschi e Sturaro subivano il moto (quasi) perpetuo di McClean, un invasato tutto scatti, dribbling e cross. Non a caso al 44' l'ala del West Bromwich si era anche meritato un rigore, per spinta del viola: ma Hategan, sovente criticabile, ha lasciato correre. De Rossi, dove sei? Il 4-2-3-1 di O'Neill ha cam- ITALIA SIRIGU 5 BERNARDESCHI 5 INVIATO A LILLA Subito un cazziatone da Bonucci per una palla non chiamata, si ricatta al 21' con un colpo di reni su capocciata di Murphy e su una conclusione di Hoolan. Alla fine, però, deve arrendersi. PS C'è da lavorare sulle uscite aeree. Al 4' un disimpegno sbagliato, è un Gronchi Rosa. Segue una prestazione con più sofferenze rispetto al solito. Limita i danni con mestiere. Al debutto in un torneo ufficiale. Ha vinto il duello interno con El Shaarawy per un posto da titolare contro l'Irlanda; meno dominante invece nel duello con McClean... Al quale anzi fa un fallo da rigore netto (per tutti, almeno, tranne l'arbitro). Si vede che le capacità in potenza ci sono, ma nella pratica restano offuscate. Darmian (15' st) 5.5 Il suo ingresso non sposta gli equilibri, anzi... BONUCCI 5.5 STURARO 5 BARZAGLI 6 Il regista difensivo dà ragione al ct riuscendo a gestire con le dovute cautele il pericolo giallo, ma ha più problemi a gestire gli attaccanti irlandesi... Leggerezze che non sono da lui. rò non sono in vena di favoritismi e lo prendono a tenaglia. Di fatto neutralizzandolo. Alcuni errori gravi in fase di disimpegno. FLORENZI 5.5 sto del mondo di non essere soltanto l'uomo buono soltanto per uno scampolo di tempo. I compagni, però, non fanno molto per metterlo in condizione di incidere. Occorre aspettare l'8' st per l'acuto: una girata "ignorante" che termina poco alta sulla traversa. Poco altro. Gli Irlandesi gli riservano un duro trattamento, lui prova a divincolarsene con qualche verticalizzazione e (raro) inserimento. Ma è decisamente meno brillante ri- IMMOBILE 5.5 spetto al match con la Svezia. Duffy gli prende le misure, lui faDE SCIGLIO 6 tica a divincolarsi. Ci riesce bene Qualche critica fors'anche trop- al 43' (primo guizzo della partipo severa, nel recente passato. ta, per gli azzurri) con un destro La miglior reazione possibile, in da fuori, insidiosissimo. Poi torna questa nuova chance europea. abbandonato a se stesso. InsiSubito una botta-avvertimento gne (30' st) 6 Palo, sfortunato. da Coleman. Ma non si scompo- CT CONTE 5 ne, e lascia il segno al 25' con un E' successo esattamente quello salvataggio su Long che vale che voleva evitare. Pessima prequanto un gol. A inizio ripresa più stazione dei suoi, pessimo risulintraprendente anche in fase of- tato. Ma ora possiamo dirlo: è ininfensiva (all'8' ottimo assist per fluente. Linea sopra, e testa alla Zaza), cala gradualmente. El Spagna. Shaarawy (37' st ) ng. FABIO RIVA INVIATO A LILLA biato continuamente più colori di un camaleonte, oscillando soprattutto tra il 4-1-3-2 e il 4-4-2. E noi per 85 minuti siamo stati buoni quasi solo a difendere, cosa che rimane, d'altronde, il nostro mestiere migliore, gol a parte di Brady (non Liam...). Ma certo la perdita di personalità, di esperienza e di qualità che si è registrata tra centrocampo e attacco si è riverberata in cotanta sofferenza. Questi irish hanno corsa, ma fondamentali poveri, spesso stoppano con gli stinchi: ci permettiamo di pensare che con in campo i vari De Rossi, Candreva, Giaccherini e via dicendo avremmo arato di più e meglio i territori della cifra tecnica, e quindi il peso specifico delle giocate offensive. E allora anche il Il gol di Robbie Brady che ha regalato la vittoria all’Irlanda (ANSA) possesso palla sarebbe stato diverso, relativamente a un efficace controllo del cen- INNO DI MAMELI RITMATO DAI TIFOSI IRLANDESI trocampo, dove tutto inizia (in fase offensiva) e può finire anestetizzato (in fase difensiva). Nei primi 45', appena una sciabolata fuori INVIATO A LILLA stata un po' più visibile del solito. Quanto ai di Immobile. Mentre SiriOk, ci siamo. Dopo l'Azzurro di Conte Paolo, si decibel, beh, in quel senso non c'è mai stato motivo di lamentele: cori e incitamenti gu era già dovuto volare per può parlare d'un Azzurro di Conte Antonio. dall'inizio alla fine. In gran sintonia, deviare una testata veleno- Orbene, ci sono ancora ampi margini di comunque, con il pubblico irlandese, che ha crescita. Tuttavia si può dire che il "muro sa di Murphy. E prim'ancoapplaudito a tempo l'Inno di Mameli. Bene colorato", sugli spalti, stia gradualmente ra aveva visto i sorci verdi per colpa di una rasoiata di iniziando a prendere forma. Ergo, che l'appello anche sotto il profilo della sicurezza: le due tifoserie non hanno avuto attriti nè in giornata, fatto dal ct sia stato accolto. Dopo la partita Hendrick, di poco scentranè in prossimità dello stadio. Anche dal punto contro la Svezia, Conte era stato chiaro: ta. Nella ripresa, una girata «Vorrei che ci sentissimo uniti nell'indossare di vista della sicurezza antiterroristica, tutto è alta di Zaza e il palo di Insiun colore che da sempre rappresenta un forte filato per il verso giusto. gne dal limite. Morale: dateci la Spagna, facciamo i seri, segno di identità». E ieri, effettivamente, allo F.R. Stade Pierre Mauroy, la chiazza cromatica è ©RIPRODUZIONE RISERVATA e voltiamo pagina in fretta. Curve, spuntano sprazzi d’azzurro ©RIPRODUZIONE RISERVATA Idem come sopra per le sofferenze da pressing: perde qualche pallone di troppo. E resta spiazzato dal lavorio assiduo e ficcante dell'asse centro-sinistro irlandese, ZAZA 5.5 OGBONNA 6 THIAGO MOTTA 5 Contro la Svezia, entrato nella riGli capita per la seconda volta in Prima da titolare per lui in questo presa, aveva contribuito a far svolcarriera uno di quei treni che so- Europeo, dopo le staffette con De tare il match. Ora la chiamata in litamente non ritornano: l'occa- Rossi nei due precedenti impe- causa dal pirmo minuto, con tansione di dimostrarsi all'altezza gni europei. McCarty e Brady pe- ta tanta voglia di dimostrare al re- in alto una di Zaza. COLEMAN 6.5 Anche dalle sue parti, una serata tutto sommato tranquilla. L'Italia non spinge. DUFFY 6.5 Se serve il corpo a corpo, sguazza nel suo habitat naturale e primeggia. Anche se persino un retropassaggio al portiere diventa un'impresa ardua... KEOGH 6.5 Si mette in mostra al 46', quando smista in area provvidenzialmente. WARD 6 Impiega qualche minuto ad entrare in partita, ma gradualmente prende le misure a Bernardeschi, MCCARTHY 6.5 Se l'Irlanda domina in mediana è anche merito suo. Dà sostanza alla manovra e mette pressione ai portatori di palla azzurri. HooRANDOLPH 6 lahan (32' st) 6 A segno contro Quasi quasi una serata da spet- la Svezia, ancora in evidenza. Si tatore. I momenti più impegnati- rende pericoloso e serve l’assist vi, quando guarda sfilare a lato che decide la gara. una conclusione di Immobile. Poi BRADY 7.5 IRLANDA piterà di uscire, dovremo farlo senza recriminazioni. Lunedì affronteremo una squadra tra le più forti al mondo. Di che stiamo parlando? Lo sappiamo. Detto questo, c’è il campo e il campo dovrà parlare». Quanto all’arbitro, «L’ammonizione di Barzagli se la poteva proprio evitare. L’Irlanda ha fatto una gara molto maschia e tosta e non ha avuto tutte le nostre ammonizioni. Quella di Barzagli è stata del tutto gratuita e a scoppio ritardato. Ne prendiamo atto». Il ct nervoso: «E’ strano arrivare primi e trovare la Spagna. Chi è favorito? Ditelo voi che siete bravi a giudicare. Ai ragazzi non rimprovero nulla» Bernardeschi e Sturaro timidi, bene Ogbonna d'un mostro sacro come Chiellini (alla Juve non andò benisismo). Ci riesce per quasi novanta minuti, poi alza bandiera bianca. Ma senza clamorose colpe. deve essere un alibi. Dalle sconfitte ci sono sempre da trarre insegnamenti: quello di stasera (ieri, ndr) è che sotto il profilo della cattiveria dovevamo dare di più, e anche sul piano del palleggio». «L’arbitro? L’ammonizione di Barzagli è stata gratuita» LE PAGELLE FABIO RIVA spada di Damocle come la possibile squalifica sulla schiena ti condizioni, ma il nostro dovere è dare sempre il massimo. Complimenti all’Irlanda che ha messo in campo tanto cuore, cattiveria agonistica e fisico. Anche il campo non ci ha aiutato, ma non Conte ne ha per tutti «Tabellone pazzesco» Abbiamo rincalzi discreti o buoni, ma niente di più Eppure il palo di Insigne poteva regalarci una vittoria 1 L’Irlanda l’ha messa subito sull’aggressività, con un gioco tipicamente britannico. Per questo abbiamo sofferto fin dall’inizio Leonardo Bonucci è riuscito a evitare l’ammonizione che gli avrebbe fatto saltare la Spagna, ma l’Italia non ha evitato il ko e il difensore non lesina l’autocritica: «E’ normale che giocare con una Piedino niente male, sui calci da fermo innesca pericolose mischie in area. Poi ci mette il testone per l'1-0. MURPHY 6.5 Omonimo del teorico della famosa legge. Nel caso adattabile così: se anche hai la fortuna di LONG 6.5 scampare a Buffon, ti tocca un Un po' d'attacco, un po' sulla tre- Sirigu in vena di miracoli (sul tuo quarti. Abile nelle due fasi. Quinn colpo di testa). McGeady (25' (45' st) ng. st) 6 Dà manforte all'assalto fiHENDRICK 6.5 nale. Pericoloso al 10' con una CT O'NEILL 7 botta da fuori a fil d'incro- Lui e i suoi cercavano una vera e cio dei pali. propria impresa, missione comMCCLEAN 7 piuta. Spina nel fianco, vedere per credere, ad esempio, una serpentina al cardio- HATEGAN 5 palmo. Manda in tilt Ber- Gestione dei gialli alquanto dinardeschi (il fallo era da ri- scutibile, e c'è la svista sul fallo gore) e Sturaro, chiama Bar- da rigore di Bernardeschi. zagli agli straordinari. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ARBITRO Decisamente non è andata come auspicava Antonio Conte. La sfida di ieri sera contro l'Irlanda, in teoria, poteva e doveva secondo i piani sancire lo strapotere d'un'Italia sdoppiabile. Un'Italia senza titolari e senza riserve, un'Italia "di gruppo". E invece, al contrario, ha finito per riportare il gruppo azzurro con i piedi... diciamo così, un po' più per terra. Tanto girava poco la palla, in campo, quanto invece... giravan di parecchio a Conte, a bordo campo. In un match vissuto a sbraitare, a fornire dettami (per lo più inascoltati), a sperare in una reazione d'orgoglio - e di qualità - che proprio non è arrivata. Nuovi piani Rituale INSIGNE: «LA SPAGNA? ABBIAMO ANCORA IL MORALE ALTO» Pericolo giallo: dieci diffidati INVIATO A LILLA Adesso siamo davvero stracarichi di diffidati, non abbiamo solo preso una bastonata nella pancia. A Bonucci, Buffon, Chiellini, De Rossi, Eder e Thiago Motta si aggiungono Barzagli, Sirigu, Zaza, Insigne, gli ammoniti di ieri sera. Dieci azzurri, di cui sei titolari, per quello che si è visto fin qui. E, in particolare, tutta la BBC. Se supereremo la Spagna, avremo quasi certamente un bel problema in più, strada facendo. Anche perché le diffide pendenti verranno bonificate soltanto tra le semifinali e la finale. Insomma, l'abbiamo pagata cara, anche se non carissima, questa partita. «CAMPO BRUTTISSIMO» Le parole di Insigne, l'autore del palo intorno alla mezz'ora della ripresa, l'unica vera nostra grande occasione, oltre a una girata di Zaza: «C'è stata un po' di sfortuna, comunque l'Italia ha dato anche stavolta il massimo. Non abbiamo rimpianti, il terreno era brutto, non si stava in piedi. Conte quando mi ha mandato in campo mi ha detto di ballare tra le linee. La Spagna? Non sarà questa sconfitta a farci crollare il morale. Restiamo un grande gruppo». MARCO BONETTO ©RIPRODUZIONE RISERVATA E va bene a trincerarsi dietro le classiche frasi di rito, a fine partita: «Sinceramente ho poco da rimproverare ai ragazzi, la partita è stata molto fisica e su un campo ai limiti della praticabilità. Ho comunque avuto le risposte che cercavo da parte di tutti. Peccato averla persa, questa partita, quando sembrava che l'avessimo in pugno. Ma ripeto, non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori», ipse dixit. Ma non era certo un Conte sinceramente soddisfatto e L’espressione preoccupata di Antonio Conte per la sconfitta contro l’Irlanda (PA) felice, quello che ieri ha lasciato lo stadio di Lille. Anche perché all’arbitro e alla Uefa invece aveva da rimproverare tanto: «Il calendario poco fortunato? E’ strano essere primi Le partite di Antonio Le maglie azzurre I milioni di euro a Conte da allenatore indossate da Conte stagione che Conte e sapere che incontreremo la della Nazionale: 13 tra il ‘94 e il 2000, andrà a guadagnare Spagna. E se andiamo avanti, vittorie, 6 pareggi nel periodo in cui per allenare magari la Germania e la poi la e 4 sconfitte giocava nella Juve il Chelsea Francia. E’ un percorso quantomeno problematico, ma ci sta sono i regolamenti. Se ca- 23 20 6,5 Rabbia che ora Conte cercherà di trasmettere al gruppo. Un gruppo ferito nell'orgoglio e al quale il commissario tecnico/motivatore - a scopo propedeutico - è deciso a far sentire "il rumore dei nemici". Frasi del tipo «chi è favorito tra noi e la Spagna dovete dirlo voi che siete bravi a giudicare...» (pronunciata a caldo ai giornalisti a fine partita) servono proprio a spostare l'attenzione e a ricreare uno spirito bellicoso nel gruppo. Come l'Italia contiana è riuscita a sovvertire pronostici e stupire la critica una volta, così può riuscirci una seconda. Auspica l'allenatore leccese. E peraltro sarà un'altra Italia quella che vedremo in campo a Parigi nella sfida contro la Spagna campione in carica: ben più simile (quantomeno negli uomini, quanto all'atteggiamento lo si vedrà strada facendo), a quella che ha vinto e convinto contro il Belgio nella sfida d'esordio del torneo. Scelte Anche se ovviamente i prossimi giorni serviranno per valutare nel dettaglio qualsiasi opzione. Una prima considerazione su Insigne, comunque, c'è. E non contempla rimpianti. «Non so se avrebbe meritato più minutaggio. Era una partita molto fisica, l'ho fatto entrare quando gli spazi si sono allargati». ©RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTOSPORT 5 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 EURO 2016 VERSO GLI OTTAVI Volare oltre la Spagna? Con le ali L’Italia sfrutta molto le fasce, dove la Spagna soffre: sarà importante recuperare Candreva solo il belga De Bruyne è riuscito a tenergli testa nello scorso biennio, tra chi è poi andato avanti all'Europeo. Candreva sforna anche assist vincenti come il pane: 9 in 40 partite in Nazionale. Ed è l'italiano che ha recuperato più palloni nelle prime 2 gare qui MARCO BONETTO in Francia. Inoltre è il 3° azINVIATO A LILLA zurro per media di chilomeNon è un intervento chirur- tri percorsi a partita, dietro a gico, ma si può parlare pur Parolo e Giaccherini: più di sempre di operazione, sot- 11 a incontro. Eccelle nella to la dicitura: "campioni da fase offensiva e difensiva. E' fregare". Da oggi si pianifica il nostro alfiere per eccellenanche ufficialmente la pre- za. E non a caso è anche una sa di Parigi. Per ora siamo in pietra preziosa sul mercato, orario per la partenza da St. con Lotito che alimenta l'aDenis, lunedì sera: da vede- sta sopra i 25 milioni. re chi ci salirà sopra, al treno che porterà ai quarti, e chi ci Juanfran e Jordi Alba finirà sotto. Se aggiungiamo che il 70% In questa stazione c'è già delle nostre azioni offensive idealmente un azzurro, che si sviluppa sulle corsie, e che la Spagna al contrario sta da tempo dimostrando di avere più di un tombino aperto nella propria fase difensiva, quanto alle (balbettanti) marcature sulle fasce, ne consegue una sentenza tanto ovvia, quanto determinante, per le speranze di qualificazione: se Candreva si atper l'appunto vuole attaccar- tacca al treno, noi dobbiamo si al treno, in senso buono. Si puntare la sua maglietta, per chiama Candreva ed è il mi- spingerlo sul convoglio di luglior stantuffo di fascia non nedì. Anche contro la Croasolo dell'Italia, ma di tutto zia, soprattutto con la Croal'Europeo, per produzione di zia, gli spagnoli hanno sofcross (6,5 in media a partita: ferto sulle corsie. E non solo nessuno tra i centrocampisti per la dinamica dei gol suimpegnati a Euro 2016 vanta biti. Juanfran a destra e Jordati più alti). E ancora: in tut- di Alba a sinistra hanno mote le qualificazioni, la media strato non saltuarie amnesie, del laziale si è attestata sulla contro la rapidità degli avsoglia dei 5,6 cross a partita: versari e le altrui sovrapposi- L’UOMO PER SFONDARE SUI LATI Il 70 per cento degli attacchi azzurri si sviluppa sulle corsie esterne: le zone in cui la Croazia ha messo in crisi gli uomini di Del Bosque Grande attacco, ma... La fase difensiva punto debole di Juanfran e Jordi Alba. E Nolito e Silva aiutano poco CANDREVA IN 4 FLASH A PARTITA 6,5 CROSS è la media di Candreva contro Belgio e Svezia. Nessuno tra i centrocampisti dell’Europeo ha una media migliore ASSIST VINCENTI 9 GLI di Candreva in 40 partite con la Nazionale; 4 i gol (l’ultimo il 6 giugno in amichevole con la Finlandia) RECUPERATI 12 IdaPALLONI Candreva nelle prime due partite: il migliore degli azzurri PERCORSI 11,6 IdaKMCandreva con la Svezia: 3° azzurro (dietro a Parolo e Giaccherini), così come con il Belgio LE FASCE: NEL BENE E NEL MALE L’Italia è terza nella classifica dei cross andati a buon fine (47), nelle qualificazioni all’Europeo. Meglio solo Svizzera (59) e Bosnia (57) La Spagna subisce una media di 12 cross a partita, considerando le qualificazioni e le prime 3 partite all’Europeo Gli spagnoli tendono a occupare soprattutto le zone centrali (in rosso le parti di campo più battute) e a lasciare scoperte le corsie esterne difensive Antonio Candreva, 29 anni, al cross contro il Belgio. E’ fermo per un problema all’adduttore destro (ANSA) zioni. In fase difensiva la Nazionale di Del Bosque apre varchi laterali pure a centrocampo: là dove i ripiegamenti di David Silva e Nolito non sono all'altezza per quantità e intensità, secondo il verbo di Conte. La Spagna subisce una media di 12 cross a partita: decisamente alta, visto il valore della squadra. E l'Italia è la terza miglior Nazionale di tutta Europa nell'ul- timo biennio per produzione di traversoni riusciti. La sintesi è chiara: sulle corsie ci giocheremo un bel pezzo di partita, nella speranza di colpire a tradimento i fenomeni iberici. Che sono mica tanto solidi, seppur virtuosi in fase offensiva. ma dovrò per forza valutare anche soluzioni alternative». Cioè Florenzi, o Bernardeschi, o El Shaarawy. Candreva è rimasto vittima di una distrazione all’adduttore destro con piccola lesione muscolare, figlia della partita con la Svezia di venerdì. Si vedrà di giorno in giorCandreva: altri esami no: gli faranno nuovi esami Ha dettato Conte: «Confi- (ecografia e risonanza, per do di recuperare Candreva, valutare bene anche la ridu- zione dell’edema, dell’alone infiammatorio). Lui intanto ha ricominciato a correre in modo controllato. Lavora anche in palestra per mantenere il tono muscolare. Si sottopone a sedute di fisioterapia. Tra le cure, le terapie strumentali più diffuse sono l’elettrostimolazione, la tecar e il laser. Forza ragazzi: rimettetecelo in piedi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Quasi il 70% degli attacchi portati dagli azzurri si snoda sulle due corsie esterne 34.63% Italia 30.74% 34.63% 6 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 EURO 2016 IL PROGRAMMA Galles, ecco un altro derby Sabato il via agli ottavi: apre Svizzera-Polonia, affascina la sfida tra i Dragoni e l’Irlanda del Nord OTTAVI DI FINALE QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE LILLE Svizzera LENS 25 giugno, ore 15, Saint-Etienne PARIGI Polonia SAINT-DENIS 30 giugno, ore 21, Marsiglia L’abbraccio tra Bale e Ramsey, con loro il Galles sogna (IMAGE SPORT) GRUPPO A Croazia SAINT-ETIENNE BORDEAUX 25 giugno, ore 21, Lens GRUPPO B 2-1 TOLOSA Portogallo 2-1 Galles-Slovacchia Albania-Svizzera 0-1 Inghilterra-Russia 1-1 Romania-Svizzera 1-1 Russia-Slovacchia 1-2 Francia-Albania 2-0 Inghilterra-Galles 2-1 Galles Svizzera-Francia 0-0 Slovacchia-Inghilterra 0-0 Romania-Albania 0-1 Russia-Galles 0-3 25 giugno, ore 18, Parigi P G V N P GF GS SQUADRA P G V N P GF GS FRANCIA SVIZZERA Albania Romania 7 5 3 1 1 1 3 4 GALLES INGHILTERRA SLOVACCHIA Russia 6 5 4 1 Polonia-Irlanda del Nord 1-0 Turchia-Croazia 0-1 Germania-Ucraina 2-0 Spagna-Rep. Ceca 1-0 Ucraina-Irlanda del Nord 0-2 Rep. Ceca-Croazia 2-2 Germania-Polonia 0-0 Spagna-Turchia 3-0 Irlanda del Nord-Germania 0-1 Croazia-Spagna 2-1 Ucraina-Polonia 0-1 Rep. Ceca-Turchia 0-2 3 3 3 3 2 1 1 0 1 2 0 1 0 0 2 2 4 2 1 2 GRUPPO C SQUADRA 2 1 1 0 0 2 1 1 1 0 1 2 6 3 3 2 3 2 3 6 3 3 3 3 2 2 1 0 1 1 0 0 0 0 2 3 3 2 2 0 0 0 2 5 GRUPPO E 6 luglio, ore 21, Lione Irlanda del Nord 1 luglio, ore 21, Lille Ungheria 26 giugno, ore 21, Tolosa Belgio GRUPPO D P G V N P GF GS GERMANIA 7 POLONIA 7 NORD IRLANDA 3 Ucraina 0 3 3 3 3 SQUADRA P G V N P GF GS CROAZIA SPAGNA Turchia Rep. Ceca 7 6 3 1 3 3 3 3 2 2 1 0 1 0 0 1 0 1 2 2 5 5 2 2 3 2 4 5 10 luglio, ore 21, Saint-Denis Germania 26 giugno, ore 18, Lille Slovacchia 2 luglio, ore 21, Bordeaux Italia 27 giugno, ore 18, Saint-Denis Spagna GRUPPO F 7 luglio, ore 21, Marsiglia Irlanda-Svezia 1-1 Austria-Ungheria Belgio-ITALIA 0-2 Portogallo-Islanda 1-1 ITALIA-Svezia 1-0 Islanda-Ungheria 1-1 Francia Belgio-Irlanda 3-0 Portogallo-Austria 0-0 26 giugno, ore 15, Lione Svezia-Belgio 0-1 Islanda-Austria 2-1 ITALIA-Irlanda 0-1 Ungheria-Portogallo 3-3 Irlanda 0-2 SQUADRA P G V N P GF GS SQUADRA P G V N P GF GS ITALIA BELGIO IRLANDA Svezia 6 6 4 1 UNGHERIA ISLANDA PORTOGALLO Austria 5 5 3 1 3 3 3 3 2 2 1 0 0 0 1 1 1 1 1 2 3 4 2 1 1 2 4 3 3 3 3 3 1 1 0 0 2 2 3 1 0 0 0 2 6 4 4 1 4 3 4 4 REGOLAMENTO. Agli ottavi le prime due di ogni girone più le 4 mi- gliori terze. In caso di due o più squadre a pari punti, si terrà conto nell’ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) gol segnati negli scontri diretti; 4) differenza reti nel girone; 5) gol segnati nel girone; 6) classifica Fair Play (cartellino giallo -1 punto; cartellino rosso -3) ; 7) ranking Uefa. MIGLIORI TERZE. Per stabilire le 4 migliori terze si terrà conto nell’ordine di: 1) punti; 2) differenza reti; 3) gol segnati; 4) classifica Fair Play; 5) ranking Uefa. tasse incluse incluse -- disponibilità disponibilità limitata limitata.– bambini sotto i 12 anni (Genova - palermo tasse escluso dal 28/7 al 07/08; palermo - Genova escluso dal 12/8 al 03/9). NIZZA MARSIGLIA Francia-Romania SQUADRA LIONE 3 luglio, ore 21, Saint-Denis MARCATORI Inghilterra 27 giugno, ore 21, Nizza Islanda ALBO D’ORO 1960 URSS 1964 SPAGNA 1968 ITALIA 1972 GERMANIAOVEST 1976 CECOSLOVACCHIA 1980 GERMANIAOVEST 1984 FRANCIA 1988 OLANDA 1992 DANIMARCA 1996 GERMANIA 2000 FRANCIA 2004 GRECIA 2008 SPAGNA 2012 SPAGNA 3 GOL: Bale (Galles); Morata (Spagna) 2 GOL: R. Lukaku (Belgio); Perisic (Croazia); Payet (Francia); Nani, Ronaldo (Portogallo); Stancu 2 rig. (Romania); Dzsudzsak (Ungheria) 1 GOL: Sadiku (Albania); Schöpf (Austria); Nainggolan, Witsel (Belgio); N. Kalinic, Modric, Rakitic (Croazia); Giroud, Griezmann (Francia); Ramsey, Robson-Kanu, Taylor (Galles); Gomez, Mustafi, Schweinsteiger (Germania); Dier, Sturridge, Vardy (Inghilterra); Brady, Hoolahan (Irlanda); McAuley, McGinn (Irlanda del Nord); B. Bjarnason, Bodvarsson, G. Sigurdsson rig., Traustason (Islanda); Eder, Giaccherini, Pellè (Italia); Blaszczykowski, Milik (Polonia); Necid, Skoda rig. (Repubblica Ceca); V. Berezutski, Glushakov (Russia); Duda, Hamsik, Weiss (Slovacchia); Nolito, Piqué (Spagna); Mehmedi, Schär (Svizzera); Burak Yilmaz, Ozan Tufan (Turchia); Gera, Stieber, Szalai (Ungheria) AUTOGOL: Clark (Irlanda) pro Svezia; Saevarsson (Islanda) pro Ungheria NAVIGHIAMO per per NAVIGHIAMO cHI VuOle IldAVVerO MAre IMbArcAre tuttI bAGAGlI. IN uNAI VOstrI stANzA. viaggia comododa dagenova genovaa a palermo. viaggia comodo porto torreS. 2 adulti in cabina con auto da 255€ 2 adulti in cabina con auto da 163€. e i bambini viaggiano gratis. navighiamo per ciascuno di voi. traghetti per sardegna, sicilia, spagna, tunisia, marocco e albania. info e prenotazioni: www.gnv.it - 0102094591 - agenzie viaggi TUTTOSPORT 7 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 EURO 2016 VERSO GLI OTTAVI Morata e la Bbc, fratelli coltelli Il capocannoniere dell’Europeo contro Barzagli, Bonucci e Chiellini: saranno scintille bianconere Il bomber è l’unica nota lieta di una Spagna inquieta. Polemiche per il rigore scippato a Iniesta da Ramos: «Sergio insisteva...» to l'Italia di Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Zaza e Sturaro. Insomma una botta, un cazzottone nello stomaco quasi pari a quello che Nikola Kalinic e Ivan Perisic hanno assestato alla banda di Don Vicente del Bosque. ROBERTO COLOMBO Inutile appello INVIATO A NIZZA Amiconi da anni, nemici impacabili per una sera: il caso ha giocato un bello scherzo a Morata. Il gol dell'ormai ex juventino alla Croazia nell'ultima gara del Gruppo D non è riuscito a evitare alla Roja la sconfitta contro la nazionale allenata da Cacic e così, pochissime ore dopo l'annuncio ufficiale del Real Madrid che è stato esercitato il diritto di recompra per l'attaccante, Alvaro ha scoperto che sulla sua strada verso la gloria a Euro 2016 avrebbe incrocia- Qualche giorno fa proprio Morata, dopo la doppietta che aveva mandato al tappeto la Turchia dell'Imperatore Fatih Terim, in mixed zone aveva provato a lanciare un appello disperato, a far capire urbi et orbi che lui alla Juventus ci stava bene per mille e un motivo: intanto perché i bianconeri sono i dominatori della Serie A da lungo tempo, poi perché la squadra di Allegri è uno dei team migliori in Europa e pure, last but not La marcia giusta least, «A Torino ho tantissimi L'ex juventino, a livello meamici a me molto cari» e «No, ramente realizzativo, dopo Incontro ravvicinato tra Perisic e Morata, protagonisti di Croazia-Spagna (ANSA) SVEZIA-BELGIO 0-1 Nainggolan gol lbra, triste addio Il tiro di Nainggolan che ha consegnato la vittoria al Belgio (ANSA) La rete del romanista regala al Belgio l’Ungheria negli ottavi. Ibrahimovic, all’ultima in Nazionale, ci prova ma Courtois lo mura SVEZIA-BELGIO 0-1 Marcatori: st 39' Nainggolan Svezia (4-4-2): Isaksson 6.5; Lindelof 5, Johansson 6, Granqvist 6.5, Olsson 5; Larsson 6 (25' st Durmaz ng),Ekdal6.5,Kallstrom5.5,Forsberg 5.5 (40' st Zengin ng); Berg 6.5 (18' st Guidetti 6), Ibrahimovic 6.5. A disp. Olsen, Carlgren, Lustig, Jansson, Hiljemark, Wernbloom, Augustinsson, Lewicki, Kujovic. Ct Hamrén 5.5 Belgio(4-3-2-1): Courtois 6; Meunier 6.5, Alderweireld 6, Vermaelen 6,Vertonghen6.5;Nainggolan7,Witsel 7; Carrasco 6.5 (26' st Mertens 6.5), De Bruyne 7, Hazard 7 (46' st Origi ng); R. Lukaku 6.5 (42' st Benteke ng). A disp. Mignolet, Gillet, Fellaini, Denayer, Kabasele, Dembélé, J. Lukaku, Batsuhayu, Ciman. Ct Wilmots 7 Arbitro: Brych (Germania) 7 Note: ammoniti Meunier, Ekdal, Johansson,Witselpergiocofalloso.Angoli:12-4perilBelgio.Recuperotempo: pt 1'; st 3' ROBERTO COLOMBO INVIATO A NIZZA Nainggolan rovina l'addio di Ibra alla Svezia: a 6' dalla fine di una sfida splendida e ricca di occasioni, il romanista indovina il tiro imparabile e Isaksson nulla può. Il Belgio agli ottavi troverà l'Ungheria, mentre la Svezia saluta il suo miglior giocatore dell'era moderna e pure Euro 2016. Zlatan e gli altri 10 Praticamente tutto confermato per la Svezia, il modulo è il 4-4-2: il partner offensivo di Ibrahimovic è Berg, che ha soffiato il posto a Guidetti. A centrocampo spazio a Ekdal con a Larsson, Kallstrom e Forsberg. Il cuore e il cervello dei Gialli però è lui, Zlatan: l'ex Psg torna spesso e volen- non ho ancora voglia di salutarli, non vorrei davvero dire loro addio». In poco più di 48 ore lo scenario per lui è radicalmente cambiato, dunque: dovrà dire addio agli amici più cari, ma avrà l'occasione di riabbracciarli tra poco più di 3 giorni. Anche lui proverà le stesse sensazioni che provano, da anni, moltissimi altri attaccanti del continente, quando si trovano a affrontare l'Italia o la Juventus, quando vedono, dall'altra parte della barricata, gli occhi convinti di Buffon, il nasone di Chiellini, Bonucci che sbuffa, Barzagli che ringhia. Finalmente anche Alvaro, al fischio d'inizio, per un secondo penserà: "E quando segno io, a questi quattro mostri?". tieri a centrocampo per prendersi il pallone e impostare l'azione. Insomma, Ibra alla Messi, in pratica, più "enganche" che punta pura. Wilmots dà spazio al 4-2-3-1 con Lukaku centroboa e alle sue spalle il trio di fenomeni composto da Carrasco, De Bruyne e Hazard. Il compito di agire come frangiflutti davanti alla difesa è affidato al romanista Nainggolan e a Witsel, stella dello Zenit che tanto piace alla Juventus. A viso aperto Il match è subito bello e frizzante: la Svezia ci mette grinta, cuore e rabbia per evitare che quella dell'Allianz Riviera sia l'ultima recita di Ibrahimovic in Nazionale, il Belgio ogni volta che parte in velocità crea infiniti guai ai nordici. La prima chanche per i Diavoli Rossi nasce dai piedi di Hazard, che al 3' scarica per Witsel, ma la conclusione sibila a lato. La Svezia ci prova con Berg, ma sulla sua mezza girata è strepitoso Courtois. C'è gloria anche per Meunier, esterno difensivo del Brugge che tanto piace al Torino: il colpo di testa del terzino, su angolo del solito De Bruyne, termina però fuori di nulla. A inizio ripresa Ibra visto che i compagni non trovano la via della rete ci prova in prima persona per due volte, ma in entrambi i casi è ottimo Courtois, così come se la cava egregiamente il suo collega svedese Isaksson su un siluro di De Bruyne. Il Belgio preme e dopo aver ringraziato proprio De Bruyne (salvataggio sulla linea su colpo di testa di Granqvist), fa un monumento a Radja Nainggolan che a 6' dalla fine batte Isakksson con un missile terra aria e mette la parola fine al film di Ibra nella Svezia. Un kolossal, sì, ma degno di Bollywood: denso di lacrime e tristezza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA aver faticato e tanto nella prima sfida contro la Repubblica Ceca e aver sciupato alcune chance da rete assai ghiotte, si è sbloccato coi turchi e ha segnato pure nell'ultima gara: al momento è con il gallese Gareth Bale (guarda caso anche lui un meréngue) il re dei bomber dell'Europeo. Morata pare dunque aver ingranato la marcia giusta, quella che invece sembra aver smarrito la sua nazionale. Ieri non si erano ancora spente le discussioni per il ko contro la Croazia e nemmeno le polemiche per la decisione di Sergio Ramos di "scippare" il rigore del possibile 2-1 (poi fallito dal centrale difensivo madridista) a Andrés Iniesta. Proprio il fuoriclasse del Barcellona ha spiegato, senza però fare alcuna polemica, cosa che non appartiene al suo stile, che «sarei io il ri- gorista, ma Sergio insisteva e insisteva...». Ieri per tentare di riportare la serenità nel gruppo, Del Bosque ha concesso la giornata libera e nel ritiro di Saint-Martin-de-Ré è stato organizzato un asado a cui non hanno partecipato Busquets e Davìd Silva che hanno ottenuto un permesso per visitare, assieme alle rispettive famiglie, l'incantevole cittadina di La Rochelle, a pochi km dalla sede del ritiro della Roja. Tra odore di costine e choripàn, i sorrisi si sono sprecati. Scommettiamo che tra poche ore ai sorrisi farà posto uno stato d'ansia tipico di chi deve affrontare i mostri Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, quello stato d'ansia che ti porta a pensare, anche solo un secondo: "E adesso io a questi 4 fenomeni come segno?". ©RIPRODUZIONE RISERVATA 8 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 euro 2016 ungheria-portogallo 3-3 Ronaldo: nervi, magie e record Assist e due gol, uno di tacco, dopo il rischio eliminazione: Portogallo agli ottavi contro la Croazia CR7 si riprende la scena: è l’unico ad avere segnato in 7 fasi finali tra Europei e Mondiali. L’Ungheria sorprende ancora: chiude in vetta UNGHERIA PORTOGALLO 3-3 Marcatori: pt 19' Gera, 42' Nani; st 2' Dzsudzsak, 5' Ronaldo, 10’ Dzsudzsak, 17' Ronaldo Ungheria (4-2-3-1): Kiraly 5; Lang 6, Guzmics 5, Juhasz 5.5, Korhut 5.5; Gera 7 (1' st Bese 6), Pinter 7; Dzsudzsak 9, Elek 7, Lovrencsics 7 (37' st Stleber ng); Szalai 7 (25' st Nemeth ng). A disp. Dibusz, Gulacsi, Kadar,Fiola,Nagy,Bode,Kleinheisler, Nikolic, Priskin. Ct Storck 7 Portogallo (4-4-2): Rui Patricio 5.5; Vierinha 5, Pepe 7, R. Carvalho 5,Eliseu5;JoaoMario6.5,Moutinho 5 (1' st Renato Sanches 6), W. Carvalho 6, Andr Gomes 5 (16' st Quaresma 6); Nani 7 (35' st Danilo ng), Ronaldo 9. A disp. Lopes, Eduardo, Bruno Alves, Fonte, Raphael Guerreiro, Eder, Cedric, Adrian Silva. Ct Santos 5 Arbitro: Atkinson (Inghilterra) 6 Note: spettatori 55.514. Ammoniti:Guzmics,Juhasz,Gera,Dzsudzsak. Angoli: 3-9. Recupero tempo: pt 1'; st 3. STEFANO SALANDIN INVIATO A LIONE Nel giorno in cui all'Europeo irrompe la classe di Cristiano Ronaldo, l'Europeo ha rischiato di perdere il Portogallo. E, di conseguenza, lo stesso Ronaldo che, con l'immaginifico colpo di tacco del primo gol e il colpo di testa ha messo in fila una serie di statistiche impressionanti: il primo giocatore ad andare a segno in 4 edizioni diverse degli Europei (dove è ormai a un gol dal capocannoniere di tutti i tempi Platini ed è già il più presente di sempre con 17 partite giocatenella fase finale) e il primo ad averlo fatto in sette grandi tornei, inclusi quindi i Mondiali. Era ovvio che il problema del Portogallo non potesse essere Cristiano Ronaldo, ma da ieri sera è evidente a tutti, anche a coloro che - per guadagnare un clic - si ostinano a confondere sempre più il gioco del pallone con il teatrino dell'apparenza. Certo: Cristiano ci sguazza, nei social e nell'immagine, ma sul campo non si discute. E' stato lui, con l'assist a Nani e con due reti, a tenere a galla una squadra scombiccherata e preda di un'ottima Ungheria che si è trovata per ben tre volte in vantaggio. Lui e Pepe: un altro che si sa rendere antipatico solo a guardarlo, ma che nel primo tempo ha salvato almeno 4 volte una difesa che si era lasciata prendere d'infilata dagli ungheresi: «E' stata una partita folle, con molti gol e molte emozioni - ha commentato lo stesso Ronaldo, premiato come migliore in campo - .Un bel premio, sì, ma avrei preferito vincere e nom ci siamo riusciti. Nel finale ci siamo fermati perché pensavamo di essere secondi e invece ha segnato l'Islanda...». LE PAGELLE Dzsudzsak da applausi INVIATO A LIONE gol. Poi lo stendono i compagni... UNGHERIA VIERINHA 5 KIRALY 5 PEPE 7 Prima parata al 28' pt su Ronaldo, ma Nani lo "spigiama" nella prima occasione. Dopo latita. LANG 6 Passano molti cross dalla sua zona, almeno spinge parecchio. GUZMICS 5 Si fa sorprendere dal "taglio" di Nani sul primo gol. PINTER 7 Dà grande equilibrio ISLANDA-AUSTRIA 2-1 JOAO MARIO 6.5 Sovrastato. Sanches (1' st) 6 Guizzante e "pasticciante". W. CARVALHO 6 Corre tanto se non altro. ANDRÉ GOMES 5 ELEK 7 LOVRENCSICS 7 Alla prima vera occasione la butta dentro. Danilo (35' st) ng. SZALAI 7 Un assist e due gol di cui il primo, di tacco, semplicemente sublime. Bravo e fortunato: due reti da deviazioni. Da comprare subito. Per rendere l'idea di che cosa potesse diventare questa partita e, di conseguenza, tutto il girone, vi basti pensare che al 20' del primo tempo erano qualificate solo l'Ungheria e l'Islanda. Poi la doppietta di Ronaldo ha consentito di qualificarsi come "terza" e di sfidare la Croazia (brutta gatta...) nell'ottavo che si gio- Concede moltissimo, tanto è vero che Pepe lo... sgrida. Devia in rete il secondo gol ungherese ma ci si continua a domandare se davvero valga 40 milioni. Quaresma (16' st) 6 Subito l'assist per Ronaldo. Poi a sprazzi. DZSUDZSAK 9 abbinato alla indubbia stazza fisica un ottimo dinamismo, tanto da sovrastare il centrocampo lusitano, compreso quell'André Gomes bramato dalla Juventus e ieri parecchio deludente. «Era una situazione delicata: per tre volte fuori dall'Europa e per tre volte abbiamo recuperato», ha concluso Ronaldo. ELISEU 5 MOUTINHO 5 Segna un gol bellissimo. Bese (1' st) 6 Positivo impatto sulla gara. tori a cominciare da capitan Dzsudszak, di buona qualità tecnica. E vero: la sua doppietta è stata propiziata da deviazioni, ma è altrettanto innegabile come l'Ungheria abbia creato altre occasioni (in una delle quali ha colpito il palo) e come abbia rischiato molto poco a parte i gol subiti. Anzi, soprattutto nel primo tempo gli ungheresi hanno Approssimativo, fuori posizione: due falli al limite, due gol. KORHUT 5.5 GERA 7 cherà sabato a Lens. Se grande demerito va al Portogallo, lento e capace solo di cross velleitari, da apprezzare è stata invece la prova di un'Ungheria che paga sì la lentezza dei propri centrali difensivi e l'ormai patetica inadeguatezza del proprio portiere, ma che ha un'efficace organizzazione tattica, un'adeguata tenuta atletica e alcuni gioca- R. CARVALHO 5 Tra i più intraprendenti e belli: con qualità sia largo che esterno. Pena da matti con Joao Mario Incroci continui Determinante: nel primo tempo salva almeno quattro volte i suoi. Di quelli che soffrono nel breve. JUHASZ 5.5 La fantastica prodezza di Cristiano Ronaldo che di tacco firma il secondo pareggio del Portogallo contro l’Ungheria (ANSA) Si limita a svolgere il compitino. Un altro ragazzone per nulla imbranato nonostante la stazza. Gran lavoratore, non perde mai le misure. Stleber (37' st) ng. Un metro e 93 di sostanza, pure una traversa al 19' st. Nemeth (25' st) ng. NANI 7 RONALDO 9 CT SANTOS 5 Il Portogallo nel primo tempo è stato imbarazzante. CT STORCK 7 ARBITRO PORTOGALLO ATKINSON 6 Impresa costruita con il gioco. RUI PATRICIO 5.5 Non adeguatamente reattivo sul Imprecisioni veniali STS ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTO NOTIZIE COPPA AMERICA: ARGENTINA IN FINALE Islanda, la storia più bella Scommesse: scende l’Italia Messi alla Diego Lavezzi da paura «Inghilterra, arriviamo!» La Francia resta la favorita OTTAVI: AZZURRI A 2,3O E SPAGNA A 1,55 la sulla testa di Arnason, tocco per Bodvarson e tiro a incrociare sull’altro palo. La svista di Marciniak è stata sulla rimessa laterale: Gunnarsson aveva un piede dentro il campo, quando non si può nemmeno metterlo sulla linea. Vittoria al 94’ e 2° posto: lunedì sera gli ottavi contro Rooney & C. Festa per ventimila allo stadio e in città. Austria a casa ISLANDA-AUSTRIA 2-1 Marcatori: pt 18’ Bodvarsson; st 27’ Schöpf, 49’ Traustason Islanda(4-4-2): Halldorsson 7; Saevarsson 6.5, Arnason 7, R. Sigurdsson 6.5, Skulason 6; Gudmundsson 7 (41' stIngason ng),Gunnarson 7,G. Sigurdsson 6.5, B. Bjarnason 7; Sigthorsson 6.5 (35' st Traustason 7.5), Bodvarsson 7 (26' st E. Bjarnason 6.5). A disp. Kristinsson, Hauksson, Hermannsson, Magnusson, Sigurjònsson,Halfredsson,Finbogason, Gudjohnsen, Jönsson. Ct Lägerback 7.5 Austria (3-4-3): Almer 6.5; Dragovic 5,Prödl 5.5 (1' st Janko 4.5),Hinteregger 6; Klein 5.5, Ilsanker 5.5 (1' st Schöfpf 6.5),Baumgartlinger 6.5, Fuchs5;Sabitzer5(33'stJantscher ng), Alaba 6, Arnautovic 5. A disp. Lindner,Suttner,Wimmer,Garics,Junuzovic, Harnik, Okotie, Hinterseer, Özcan. Ct Koller 5 Arbitro: Marciniak (Polonia) 5 Note: spettatori 68.714. Ammoniti Skulason, Sightòrsson, Janko, Arnason per gioco falloso, Halldorsson per comportamento non regolamentare. Angoli: 7-3 per l’Austria.Recupero: pt 0; st 4'. Al 38’ pt Dragovic ha colpito il palo su rigore Tutti dietro La gioia di Bodvarsson dopo il gol dell’1-0 (LAPRESSE) le onde dell’Atlantico, ma qui a Parigi sembrava sul punto di affondare. Una sconfitta le avrebbe tolto la qualificazione per assegnarla agli austriaci, il pari invece l’avrebbe portata agli ottavi fra le migliori terze. Dalla panchina islandese stavano tutti gridando verso l’arbitro Marciniak, «è finita, è finita», in effetti il 48' era pasALBERTO POLVEROSI sato quando Haldorsson ha PARIGI rinviato lungo e sono scattaE’ la storia più bella dell’Eu- ti in tre in contropiede, i due ropeo, ma se storica era già la Bjarnason e Traustason che sua qualificazione alle finali in ha avuto la palla buona e in Francia, da ieri l’Islanda è nel scivolata l’ha messa dentro. mito. Si è qualificata agli ottavi vincendo la sua prima partita, La grande festa arrivando seconda nel girone Non c’è stato più tempo per ma con gli stessi punti della riprendere il gioco, ma solo capolista Ungheria e segnan- per una festa gigantesca, con do il gol della vittoria oltre i 3' i ventimila tifosi islandesi imdi recupero. L’Austria l’aveva pazziti di gioia. La squadra assediata, l’Islanda è abitua- sotto la curva cantava e balta a trovarsi accerchiata dal- lava, non voleva lasciare un campo che era diventato la sua leggenda. Halldorsson, il portiere, ha preso un bandierone enorme e ha cominciato a sventolarlo in quel pezzo di curva del Saint-Denis. Venti minuti dopo la fine, erano ancora tutti lì, tifosi e giocatori. Uno spettacolo bellissimo, il meglio che può offrire una partita di calcio. Poi tutti a Montmatre, perché la festa continua. Appuntamento a Nizza, lunedì prossimo, contro l’Inghilterra. Per la verità, la festa era iniziata presto, con un gol che l’Islanda ha segnato con uno schema da fallo laterale perfettamente eseguito, anche se favorito da una svista dell’arbitro polacco Marciniak e del suo guardalinee Sokolnicki. Il barbuto capitano Guannarsson ha una rimessa con le mani della stessa potenza di un angolo, ha piazzato la pal- Il vantaggio era meritato, anche perché era stato preceduto da una traversa di Gudmundsson, centrata con un sinistro terrificante da fuori area. L’Austria avrebbe dovuto vincere per qualificarsi, ora che si trovava sotto di un gol si è rovesciata nel centrocampo islandese e ha iniziato a spingere. Sono mancati, in quel momento decisivo, i due giocatori di maggior classe, Alaba e Arnautovic. Koller aveva schierato Alaba come centravanti, con due ali molto larghe: è vero che nel Bayern gioca ovunque, ma quella posizione e quel ruolo non sembravano fatti per lui. Si è visto solo quando Skulason lo ha tenuto per un braccio e l’arbitro ha fischiato il rigore che Dragovic ha calciato sul palo. Partito con la difesa a tre, Koller ha cambiato a inizio ripresa per inserire Janko al centro dell’attacco: ha tolto Prödl, sistemato la difesa a quattro e riportato più dietro Alaba, che ha avuto subito la palla del pareggio, ma sulla linea gliel’ha respinta il sempre presente Arnason. Che poi, non contento, ha salvato un’altra palla-gol. Quando Schöpf, entrato anche lui a inizio ripresa, ha segnato il gol del pareggio, è sembrato che l’Islanda potesse crollare da un momento all’altro. Non usciva più dalla sua area. Invece, con coraggio, forza, sofferenza e passione è rimasta aggrappata al suo sogno fino a realizzarlo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Europeo vicino alla fine per l’Italia, secondo le quote Snai già calcolate per l’ottavo di finale contro la Spagna: il passaggio del turno delle Furie Rosse paga 1,55, quello degli azzurri 2,30. L’Italia scivola anche nelle quote per la vittoria finale: è pagata 13, mentre in precedenza era 9. Scende a 7,5 la quota della Croazia, mentre le favorite rimangono Francia (5), Germania (6) e Spagna (6,50). Davanti all’Italia anche il Belgio, pur battuto dagli azzurri (8) e l’Inghilterra (12). CROAZIA Perisic: «E’ il primo passo Vogliamo andare avanti» Dopo aver firmato la vittoria sulla Spagna, l’interista Ivan Perisic esalta la Croazia, ora attesa dal Portogallo: «Siamo un grande gruppo, sono orgoglioso di farne parte. Ogni giocatore merita di essere qui. La nostra rimonta dopo quel gol in apertura della Spagna testimonia il nostro carattere. Non molte squadre avrebbero reagito così dopo essere andate sotto contro i campioni d’Europa. Abbiamo fatto il primo passo. Conosciamo la nostra forza e siamo motivati ad andare avanti». INGHILTERRA Hodgson nel mirino della Federazione Roy Hodgson nel mirino della Football Association. Ai vertici della FA non sarebbe piaciuta la decisione del ct di rivoluzionare la squadra, inserendo sei giocatori nuovi nel match poi finito senza reti contro lo Slovacchia, risultato che è costato il primo posto nel girone B. Hodgson continua a dire di non essersi pentito della scelta, ma il suo operato è sotto osservazione. Anche perché l’ex tecnico dell’Inter, il cui contratto è in scadenza a fine Europei, era già stato avvisato dal presidente della FA, Greg Dyke, prima della sfida agli slovacchi: «Resti solo se raggiungi la semifinale». L’Inghilterra agli ottavi affronterà l’Islanda, ma soprattutto c’è il rischio Francia ai quarti. SLOVACCHIA Skriniar: «La Germania? Che bello vincere ancora» Appreso davanti alla tv di essere passati agli ottavi, i giocatori della Slovacchia affronteranno proprio quella Germania che, battendo l’Irlanda del Nord, ha garantito loro la qualificazione. Impegno duro, ma la Slovacchia ha battuto i tedeschi 3-1 giusto un mese fa in amichevole: «Non sarebbe male vincere di nuovo», ha commentato il difensore sampdoriano Milan Skriniar. REPUBBLICA CECA Plasil dice addio alla Nazionale Oltre che all’Europeo, da cui la sua Repubblica Ceca è stata eliminata dopo la sconfitta contro la Turchia, Jaroslav Plasil dice addio anche alla Nazionale. Il centrocampista del Bordeaux lo ha annunciato sulla propria pagina Facebook. Lascia da quarto nella graduatoria delle presenze nella Repubblica Ceca a quota 103 (davanti a lui Cech con 124, Poborsky con 118 e Rosicky con 105), dopo aver giocato quattro Europei (2004, 2008, 2012 e 2016) e il Mondiale 2006. Lavezzi dolorante dopo avere urtato i cartelloni e una telecamera La Pulce segna e diventa il capocannoniere della Seleccion (55 gol). Higuain, altra doppietta. Il Pocho si frattura il gomito ALESSIA SCURATI L'Argentina disputerà la terza finale in tre anni in una manifestazione internazionale, dopo quella mondiale del 2014 (persa con la Germania) e quella nella Coppa America 2015 (persa col Cile). Leo Messi l’artefice del 4-0 agli Stati Uniti e, ora, capocannoniere di sempre in maglia albiceleste. La Pulce ha segnato il secondo gol e toccato quota 55 in Nazionale: mai nessuno come lui. Un capolavoro la punizione di sinistro a incrociare, come gli assist per Lavezzi e Higuain. «Muy lindo», ha commentato Leo a fine gara. Molto bello, sì, il suo gol, quasi un omaggio a quello segnato il 22 giugno '86 dal suo idolo Maradona all'Inghilterra. Tanto che l'invasore di campo, che a inizio secondo tempo ha causato qualche minuto di impasse, si è inginocchiato davanti al suo sinistro. Oltre a Messi, da segnalare un'altra prestazione sontuosa di Gonzalo Higuain: seconda doppietta consecutiva dopo quella messa a segno contro il Venezuela nei quarti. È lui il compagno ideale di Messi per riportare la Coppa America in Argentina. Che dolore! L'unica nota dolente in questa serata magica per l'Argentina riguarda Ezequiel Lavezzi. Il Pocho aveva dato il via alle danze con un gol su colpo di testa (seguito da un'esultanza spiritata alla Maradona) dopo 3 minuti di gioco. Ma nel finale, mentre rincorreva un pallone, ha urtato i cartelloni pubblicitari e una telecamera posti a bordocampo con il braccio sinistro, rimediando una frattura al gomito. Per lui Coppa America finita, come per Augusto Fernandez, che non giocherà la finale per una lesione di primo grado al bicipite femorale destro. Il posto di Lavezzi verrà coperto da Lamela, con Di Maria che potrebbe dare una mano a partita in corso. STATI UNITI-ARGENTINA 0-4 Marcatori: pt 3' Lavezzi, 32' Messi; st 5', 41' Higuain Stati Uniti (4-4-2): Guzan; Yedlin, Cameron, Brooks, Johnson; Zardes, Bradley,Beckerman(15'stBirnbaum), Zusi;Dempsey(33'stNagbe),Wondolowski (1' st Pulisic).Ct Klinsmann Argentina (4-3-3): Romero; Mercado,Otamendi,FunesMori,Rojo(44' st Cuesta); Fernandez (9' st Biglia), Mascherano,Banega;Messi,Higuain, Lavezzi. Ct Martino Arbitro: Caceres (Paraguay) 10 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 EURO 2016 L’INIZIATIVA PIENO DI EUROPEI LA FORTUNA BACIA SEI NOSTRI LETTORI Ieri il concorso ha regalato altri 2000 euro in buoni carburante TotalErg: ogni giorno è una festa continua TORINO Torna puntuale come sempre l’appuntamento con il concorso Pieno di Europei che regala ai vincitori buoni carburante TotalErg di 2000 euro al giorno. Insieme al concorso continua anche il nostro viaggio tra le divise delle nazionali che partecipano all’Europeo. Oggi parleremo della Romania, nazione che ha dato i natali al “Maradona dei Carpazi” Gheorghe Hagi che nella sua gloriosa carriera ha vestito le maglie di molte squadre tra cui quella del Barcellona e del Real Madrid. Il giallo della Romania Dal dopoguerra la prima maglia della Romania è stata sempre gialla con inserti blu e rossi – colori che hanno caratterizzato da sempre la storia della nazionale – praticamente gli stessi della bandiera, sintomo di grande appartenenza al proprio Paese. La Federcalcio in vista di questi Europei ha deciso di abbandonare lo sponsor tecnico storico dell’Adidas, che affiancava la nazionale rumena da 35 anni, per affidarsi alla Joma. Calcio e matematica Alquanto particolare l’iniziativa adottata dalla Federcalcio rumena nell’amichevole contro al Spagna dello scorso marzo. La squadra è scesa in campo con delle maglie I VINCITORI I buoni carburante a Milano, Roma, Cosenza e Padova Si continua a vincere e a far festa con il concorso Pieno di Europei. Durante la giornata di ieri ad aggiudicarsi i 2000 euro, equamente distribuiti, di buoni carburante TotalErg sono stati ben sei fortunati lettori. I premi sono andati a Gianni e Olinto a Milano, a Andrea a Roma e a Tiziana nella vicina Ardea (Rm). A loro vanno aggiunti anche Vito di Villapiana Scalo in provincia di Cosenza e Marco Ennio a Codevigo nel padovano. Ecco le combinazioni per vincere: Germania/20, Inghilterra/10, Turchia/08, Repubblica Ceca/08, Croazia/03, Irlanca/14. che costringevano tutti gli spettatori del match a risolvere una semplice espressione per conoscere il numero giocatori. Ad esempio l’attaccante Claudiu Keseru aveva sulle spalle (6x5-4)/2, il cui risultato è 13, il numero scelto dalla punta rumena. L’obiettivo di questa iniziativa era sensibilizzare tutti i giovani allo studio e alla matematica come ha ammesso il numero uno della Federcalcio, Burleanu: «Lo sport è un elemento di educazione fondamentale nella formazione dei bambini. Attraverso questo progetto i bambini potranno interessarsi alla matematica seguendo la loro passione per il calcio e avranno un incentivo allo studio diverso, più accattivante. Dobbiamo guardare lo sport e l’educazione non solo come elementi complementari, ma perfettamente integrati nella formazione dei bambini. Vogliamo avere una generazione sana e studenti intelligenti». 2010 EDIPRESS Se la combin a è vincentezione chia ma subito 800 943 8 44 2016 Se non hai vinto non buttare la card è valida per l’intera durata del concorso! Collegandosi al sito www. pienodieuropei.it e inserendo il codice della propria cartolina (CS e 9 cifre) si potrà giocare online e vincere 50 euro di buoni carburante TotalErg, da utilizzare con Carta Fedeltà, al giorno (ogni codice dà diritto a una sola animazione di gioco). TUTTOSPORT 11 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 euro 2016 il personaggio Gomez, gol e riscatto La Fiorentina sorride Ha dato il 1° posto alla Germania e scalato le gerarchie Il suo cartellino è ancora dei viola: ora può rivalutarsi Per Löw era l’ultima opzione per l’attacco, ma chi gli stava davanti ha deluso e adesso SuperMario può ambire a un posto da titolare ALBERTO POLVEROSI PARIGI Era l’ultimo della lista di Joachim Löw, era entrato soltanto in fondo a una stagione che lo aveva rivisto finalmente protagonista, seppure in un campionato minore come quello turco. Davanti a Mario Gomez c’era la nobiltà dell’attacco tedesco: Götze, Müller, Draxler, Özil e anche Schürrle. Marione aveva segnato più di tutti nel proprio club, certo, il Besiktas, peraltro campione di Turchia, ma erano pur sempre 26 gol, contro i 20 del suo ex compagno bavarese Müller. Quei gol gli avevano permesso di ritrovare la Nazionale dopo i due anni fallimentari di Firenze, quando le reti arrivavano con 9l contagocce: tre nel primo campionato di Serie A, quattro nel secondo. I fiorentini aspettavano il trio dei sogni, CuadradoMario Gomez-Pepito Rossi ma andò tutto alla rovescia. Cuadrado al Chelsea e poi alla Juventus, Rossi di nuovo fermo per infortunio e poi spedito in prestito al Levante, Gomez offerto al Besiktas in prestito. Il gol del riscatto La forza del gol è straordinaria. E’ bastato che ne segnasse uno all’Irlanda del Nord, non proprio uno squadrone, per recuperare spazio nella Germania e sul mercato. O meglio, per sfruttare in pieno lo spazio che Löw gli aveva concesso, non essendo in grado di tirare fuori niente di buono da una batteria di attaccanti del livello tedesco. Nel prime due partite, la Germania aveva segnato in tutto due gol, con un difensore (Mustafi) e con un centrocampista (Schweinsteiger) entrato dalla panchina e in pieno recupero. Due gol contro l’Ucraina, zero contro la Polonia, poi è arrivata l’Irlanda e Löw ha pensato che, fra tanti giocatori tecnici, bellini e leggerini, sarebbe stato utile uno con il fisicone, appunto Mario Gomez. Al quale aveva concesso gli ultimi 20' contro la Polonia al posto di Draxler ma per la verità in quel pezzetto di gara dall’ex viola non era arrivato nessun segnale incoraggiante. Il ct ci ha riprovato contro l’Irlanda fin dall’inizio: fuori Draxler, dentro Gomez nel ruolo di centravanti vero (suo unico ruolo), La rincorsa Protagonista in Turchia con il Besiktas dopo l’esperienza fallimentare in Italia Le richieste Finora sono arrivate da Francia e Inghilterra, però lui spera di tornare in Germania con Götze (per ora una delusione) tolto dalla posizione centrale dell’attacco tedesco e spostato sulla fascia sinistra. Ha fatto un gol alla sua maniera, non di quelli spettacolari però è stato decisivo. Ha inciampato un paio di volte sul pallone ma ha fatto molto bene la sponda. Insomma, esame ampiamente superato, soprattutto rispetto ai suoi compagni di reparto che non sono ancora riusciti a centrare il bersaglio. Il futuro Il cartellino di Mario Gomez è della Fiorentina, ben felice che il suo attaccante abbia già iniziato a segnare all’Europeo. Mario ha 31 anni, ha ancora qualche stagione buona davanti a sé. Lo cercano in Germania (dove vorrebbe tornare) e in Inghilterra, ne parlano anche qui in Francia per il Monaco. Adesso deve solo continuare su questa strada. Intanto ha messo nelle condizioni Löw di pensare soprattutto a lui come centravanti titolare della Gemania negli ottavi di finale di Lilla. E’ troppo leggero (troppo frivolo, pure) l’attacco con Götze centravanti e Draxler sulla fascia. E poi c’è una vecchia intesa da sfruttare, quella bavarese fra Mario e Müller. Qui in Francia potrebbe rinascere il vero Mario Gomez. ©RIPRODUZIONE RISERVATA DOPO IL KO DI MAGGIO Ancora Hamsik La Germania fa gli scongiuri «Che goduria battere la Germania!». Chissà se Marek Hamsik, domenica, si ripeterà. Quando dalle parti del quartier generale tedesco hanno preso atto dell’ottavo di finale che metterà di fronte la Slovacchia alla Germania, un brivido è corso lungo la schiena dei campioni del mondo. Fresco è il ricordo della scoppola subita il 29 maggio: 3-1 per gli slovacchi nel test pre Europei griffato dalle reti “italiane” di Hamsik e Kucka (terzo gol di Duris e rete tedesca dell’ex viola Mario Gomez). Un precedente poco confortante, per una Germania che comunque si presenta agli ottavi dopo due successi e un pareggio (0 gol subiti). ©RIPRODUZIONE RISERVATA Mario Gomez, 30 anni, a segno contro l’Irlanda del Nord (IMAGE SPORT) TUTTOSPORT 13 La strategia per l’attacco in un lungo elenco IL FATTO Morata è andato. La Juventus ha tre punte. Il che significa che almeno una la deve acquistare e, considerando che deve prendere il posto di Morata, non può essere un attaccante di secondo piano. Marotta e Paratici, come sempre sistematici, hanno un elenco e Batshuayi è fra le prime posizioni. Nonè detto che sia lui, ma in questo momento c’è una trattativa in corso. Ma attenzione, perché alla fine potrebbe andare via anche l’irrequieto Zaza e allora la Juventus dovrebbe acquistare due punte. po ttos rt.c om JUVE tu GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 Tutto sulla Juve e tutto in diretta. Clicca sul nostro sito 2020 LA SCADENZA del contratto di Batshuayi con l’Olympique Marsiglia, dove è arrivato nel 2014 1,2 I MILIONI d’ingaggio che l’attaccante della Nazionale belga percepisce dal club francese 17 I GOL realizzati dal centravanti nell’ultimo campionato: 9 quelli del 2014-15 2 I CLUB con cui la punta ha giocato in massima serie: Marsiglia e Standard Liegi Michy Batshuayi, 22 anni, centravanti del Marsiglia e del Belgio. Con la Nazionale ha collezionato 5 presenze e 2 reti: Wilmots lo ha portato all’Europeo (IMAGE SPORT) BATSHUAYI-JUVE IL MARSIGLIA TRATTA Marotta ha offerto 30 milioni: i francesi ne chiedono 38, ma i conti... Per il dopo Morata, avanza il bomber belga, protagonista nella Ligue 1 a suon di gol. C’è la concorrenza del Tottenham FILIPPO CORNACCHIA TORINO La Juventus non ha fretta di comprare, il Marsiglia ha necessità di vendere. Una differenza di priorità che potrebbe avvicinare i due club su Michy Batshuayi, 22enne attaccante della Nazionale belga di Marc Wilmots. I bianconeri hanno in mano una lista di nomi (da Cavani a Sanchez a Pellé: i dettagli a pagina 15), ma negli ultimi giorni è diventata più consistente la candidatura dell’attaccante dei francesi. La Juventus, fiutando in anticipo che il Real Madrid avrebbe riscattato Alvaro Morata (l’ufficialità è arrivata martedì), si è buttata su Batshuayi, offrendo al Marsiglia 30 milioni (bonus compresi). Una proposta importante, al momento non ritenuta sufficiente da parte dell’OM. Il bilancio chiama Già, il presidente Vincent Labrune intende incassare almeno 38 milioni dalla sua stella, protagonista a suon di gol dell’ultima Ligue 1 (17 reti). Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, impegnati su più tavo- li, non hanno in mente rialzi. La sensazione dei ben informati è che possa essere il Marsiglia a rivedere le pretese verso il basso. Il club del Velodrome è in vendita, ma finora non si è fatto avanti in modo concreto nessun acquirente. E Labrune, a prescindere dalla cessione della società, deve ripianare il bilancio. Entro la prossima settimana - 30 giugno - il massimo dirigente dei transalpini deve cercare di incassare una trentina di milioni. Il modo più veloce sarebbe quello di vendere Batshuayi, che della rosa è quello dal valore più alto. Un buon mercato ha pure Romain Alessandrini, finito sul taccuino della Lazio, il cui cartellino però è valutato meno di 10 milioni di euro. Percentuale La miniera d’oro dei francesi è Batshuayi. Così il Marsiglia, forte dell’interessamento del Tottenham, sta cercando di tenere il prezzo al di sopra dei 30 milioni. L’asticella a quota 38 non è casuale: una percentuale della vendita del bomber belga spetta allo Standard Liegi, precedente club della punta. La scadenza di fine mese obbliga Labrune a individuare un piano B, che potrebbe essere ridimensionare le richieste e avvicinarsi alla proposta juventina. Seppur senza clausola, la situazione è simile a quella che ha permesso a Marotta e Paratici di ingaggiare Miralem Pjanic, vero e proprio colpaccio di inizio mercato. La Roma aveva bisogno di soldi, proprio come Fretta Il presidente Labrune entro il 30 giugno deve incassare 30 milioni per il bilancio L’intreccio L’OM vuole 38 milioni perché parte del ricavato spetterà allo Standard Liegi Ragionamenti I bianconeri non intendono alzare la proposta: si valutano contropartite il Marsiglia. Ecco perché i 30 milioni messi sul piatto nei giorni scorsi dalla Juventus, di fatto l’assegno incassato dal Real Madrid per Morata, col passare dei giorni potrebbe diventare sempre più interessante agli occhi dei dirigenti biancazzurri. A meno di un’accelerazione da parte del Tottenham, dell’Arsenal o di un’altra big inglese. Compromesso I campioni d’Italia non alzeranno la proposta, a certe condizioni è più facile che intraprendano altre strade per rimpiazzare la partenza di Morata (e ci riproveranno per Morata stesso, soprattutto in caso di cessione di Zaza). Di sicuro Batshuayi piace, ma in corso Galileo Ferraris è valutato non più di 30 milioni. Visti i buoni rapporti con il Marsiglia (vedi i recenti affari Lemina, De Ceglie e Isla), non è da escludere un compromesso con l’inserimento di contropartite tecniche: ai francesi non dispiacerebbe trattenere Isla, sul quale però si registrano gli interessamenti di Lazio e Siviglia. Valutazioni Decisiva sarà anche la volontà di Batshuayi, ingolosito dalla Juventus (dove otterrebbe un ingaggio più che doppio: al Marsiglia guadagna 1,2 milioni), ma allo stesso tempo attratto dalla prospettiva di raggiungere i compagni di Nazionale Romelu Lukaku (Everton) e Christian Benteke (Liverpool) in Premier League. NELLA LIGUE 1 E’ micidiale in area Da lì 17 gol su 17 TORINO. Di destro, di sinistro, di testa: segna in ogni modo. Rapace d'area e contropiedista naturale, generoso e mobile, fatto apposta per attaccare costantemente la profondità senza disdegnare la partecipazione alla manovra. Prima o seconda punta, a suo agio come unico uomo sul fronte d'attacco. Difficile paragonarlo ad un’altra punta, ma questo e tanto altro è Michy Batshuayi, il cui repertorio completo lo ha visto scalare posizioni in tempi non sospetti nella gerarchia dei “nuovi Morata“ graditi in casa Juventus: classe ’93, con una discreta esperienza internazionale alle spalle ed ancora grandi, grandissimi margini di miglioramento per un potenziale fin qui solo in parte espresso. I NUMERI Pur agendo spesso e volentieri sul filo del fuorigioco, in campionato tutti e 17 i gol segnati sono arrivati da dentro l'area di rigore. Complessivamente, però, sono state 23 le reti realizzate in 50 presenze tra Ligue 1, Europa League, Coppa di Francia e Coppa di Lega. A queste si aggiunge il gol segnato con la Nazionale contro l'Italia in amichevole a novembre, per quella che è stata la stagione della consacrazione dopo l’annata del debutto all'Olympique Marsiglia (10 gol in 28 presenze l'anno precedente in Ligue 1) e quelle dell'esplosione in Belgio. LA STORIA In Italia ci si è accorti di lui il 13 novembre quando firmò il gol del 3-1 contro la Nazionale di Antonio Conte: subentrato a Lukaku sull'1-1, il suo ingresso contribuì in maniera determinante alla vittoria del Belgio. Ma sul taccuino di Fabio Paratici il nome di Batshuayi era presente già da tempo, in virtù degli ottimi rapporti con lo Standard Liegi che segnalarono l'attaccante belga già da giovanissimo e che gli osservatori bianconeri hanno seguito fin dal debutto in prima squadra: 9 gol in 33 presenze a 18 anni, 35 nelle due stagioni successive. Poi il passaggio in Francia e l'apprendistato a Marsiglia. NICOLA BALICE ©RIPRODUZIONE RISERVATA LE MOSSE PER LO SPAGNOLO Allegri insiste per Morata: i bianconeri ci riproveranno col Real TORINO. Il Real Madrid ha effettuato la prima mossa per Alvaro Morata, ma la Juventus sta studiando come rispondere. Florentino Perez, come previsto, martedì ha comunicato ufficialmente ai bianconeri la decisione di sfruttare il “diritto di recompra” e riscattare così l’attaccante spagnolo. Un riacquisto che ha fruttato ai campioni d’Italia una bella plusvalenza a bilancio (16,7 milioni). Ma l’obiettivo della Juventus è più ambizioso: tanto i dirigenti quanto Allegri non si sono arresi all’idea di aver perso Morata. Alvaro - come annunciato dai campioni d’Europa - comincerà il precampionato agli ordini di Zinedine Zidane. Potrebbe non essere uno svantaggio, anzi... La strategia A quel punto i ricchi d’Europa (Chelsea, Manchester United, Arsenaql, Psg...) molto probabilmente avranno già risolto il problema dell’attacco. La Juventus, invece, è abituata a pazientare alla ricerca di opportunità di qualità. Si verificassero queste condizioni, un nuovo matrimonio Juve-Morata potrebbe accontentare tutti, a partire dal giocatore e da Allegri. Lo scenario è possibile, anche se le varianti sono tante e quindi servirà tempo per capire l’effettiva possibilità di completare il puzzle. Già, perché il fatto che il Real voglia cominciare l’estate con Morata potrebbe anche trasformarsi in un assist per la corsa bianconera al suo uomo Champions 2015. Zidane potrebbe chiedere la conferma di Morata in rosa, ma lo spagnolo è molto ambizioso e soprattutto ha voglia di giocare. Se Alvaro in agosto dovesse capire di non avere troppe chance, chiuso dalla concorrenza di big del calibro di Ronaldo, Benzema e Bale, quasi sicuramente - proprio come nel 2014 Sacrificare Zaza - chiederà a Florentino Perez di essere ceduto. Se nei prossimi mesi si aprisse un canale, i bian- coneri lo percorreranno senz’altro, a costo di sacrificare Simone Zaza (corteggiatissimo dal Wolfsburg e dalla Premier e valutato 30 milioni). I soldi incassati dalla cessione dell’ex Sassuolo più un conguaglio sui 15 milioni potrebbero bastare per accontentare Florentino Perez a cedere a titolo definitivo il madridista. Anche perché attorno al 10-15 agosto, quando i top club in linea di massima avranno già ultimato il reparto offensivo , il Real Madrid potrebbe avere una scelta molto limitata. Sicuramente più ristretta rispetto ad ora. Tutto a vantaggio della Juventus. F.C. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Serie Limitata Renault HYPNOTIC Live Crossover. Renault KADJAR HYPNOTIC Solo con finanziamento Gamma CROSSOVER da Renault CAPTUR HYPNOTIC 13.950€ * Oltre oneri finanziari** TAN 5,99% - TAEG 8,47%** Scopri Renault Absolute Drive: cambio automatico EDC su tutta la gamma. 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Il giovane sconosciuto ai più procede a braccetto con il “vecchietto” che studia il ritorno in Italia quale opzione per rifarsi l’immagine: da Arkadiusz Milik, polacco di spessore, a Ciro Immobile, di formazione bianconera, passando per Graziano Pellè e con tutte le suggestioni legate a un Alexis Sanchez-bis nel nostro Paese. La Juventus non vuole farsi prendere dalla fretta di sostituire Alvaro Morata e Simone Zaza, a patto che entrambi abbiano davvero chiuso la loro esperienza torinese. Ci si guarda attorno, a caccia dell’elemento migliore nel rapporto qualità-prezzo. E la Juve segue pure Sanchez Non solo Batshuayi: Marotta scandaglia il mercato punte. Anche perché Zaza... I bianconeri sono a caccia dell’erede di Morata e seguono più piste che potrebbero tornare utili qualora pure l’azzurro partisse ANTONINO MILONE TORINO C’è il conoscitore della realtà calcistica italiana, seppur in provincia, e chi non appena ha lasciato il suo Paese è entrato in un gorgo di profonde delusioni. Al suo fianco, Alexis Sanchez, 27 anni, nazionale cileno dell’Arsenal (LAPRESSE) c’è chi ha dovuto emigrare per raccogliere soddisfazioni. E l’effetto sorpresa? E’ dietro l’angolo. La caccia all’attaccante in casa Juventus non è legata a un identikit univoco: il panorama è vasto, la margherita ha petali Compro italiano I nazionali Pellè e Immobile potenziali alternative gradite ad Allegri infiniti, il taccuino è pieno zeppo di profili interessanti. Con Alvaro Morata rientrato (per ora) al Real Madrid e Simone Zaza a rischio (tra Swansea e West Ham si è inserito pesantemente il Wolfsburg che ha offerto 27 milioni con i bonus), Beppe Marotta e Fabio Paratici trascorrono giorni di solo apparente tranquillità. Arkadiusz Milik, 22 anni, nazionale polacco dell’Ajax (LIVERANI) Meglio gli italiani L’azzurro Graziano Pellè, 30 anni, ora al Southampton (CANONIERO) L’azzurro Ciro Immobile, 26 anni, è di proprietà del Siviglia (CANONIERO) Riecco il Nino L’ultimo nome è quello di Alexis Sanchez, razza di campioncino come pochi altri. A Londra, con vista sull’Emirates, il 27enne cileno ha trascorso le ultime due stagioni segnando il giusto (42 gol in 92 presenze). La Juventus segue il Nino Maravilla dai tempi dell’Udinese, quando il sudamericano amava seminare il panico nelle difese avversarie. Poi Sanchez firmò per il Barcellona alla modica cifra di 37,5 milioni con i bonus, mentre nel 2014 l’Arsenal lo ingaggiò spendendone 42. Ora il cileno ne vale una quarantina, secondo le più ottimistiche fonti d’Oltremanica, e i dirigenti juventini sembrano alletati dal prezzo di un cartellino sicuramente meno caro di profili “alla Lukaku” (brac- dalle notevolissime qualità, il Barcellona si è già visto rispedire al mittente una prima offerta, il Paris Saint-Germain si è iscritto alla corsa, la Juventus lo ritiene troppo giovane e comunque costoso (dai 35 milioni in su). cato dal Chelsea) o “alla Cavani”. La velocità con la quale s’infila negli spazi, unita a quell’essere peperino che può ricordare il primo Morata bianconero (o lo stesso Morata devastante di Monaco di Baviera) risultano parecchio graditi alla Juventus. atipici. Più trequartisti che altro, come il 24enne Mario Gotze, in scadenza con il Bayern fra un anno e in cerca di riscossa dopo una stagione da comprimario. Non il massimo, per il goleador della finale nell’ultimo Mondiale. Attenzione, tornando alle punte vere, anDalla Polonia con furore che ai prospetti osservati di Ma la lista è allargata, anche persona all’Europeo in cora profili di attaccanti un po’ so: raccoglie consensi il po- lacco Arkadiusz Milik, classe ’94, legato all’Ajax fino al 2019, compagno d’attacco del più celebre e celebrato Robert Lewandowski, nonché autore di 24 gol in 42 partite nell’ultima stagione. Descritto come un calciatore fisico e tecnico, potrebbe dare il cambio a Mario Mandzukic con il quale condivide la predisposizione al sacrificio. Ma nell’ottica del parziale rinnovamento della prima linea bianconera, se partisse Zaza il nome di Milik sarebbe tra i più indicati. Costa 12-15 milioni, anche grazie alla rete segnata al debutto nell’Europeo. Quanto al 19enne Gabriel Jesus, lui sì attaccante esterno Detto che Edinson Cavani resta nel mirino a patto di non rinnovare a Parigi (sebbene sia carissimo), non si mollano le piste italiane. Quelle che, sorprese a parte, riguardano Ciro Immobile, 26 anni, appena tornato al Siviglia dal prestito al Torino e valutato una decina di milioni dagli spagnoli, oltre a Graziano Pellè che lascerà il Southampton. Per il pugliese la Juventus ha effettuato più di un sondaggio, riscontrando una naturale apertura all’ipotesi. Marotta, in sostanza, sa che l’ex Feyenoord è lì, alla finestra, pronto a sbarcare a Torino. Quanto all’ex granata, utilizzabile come CTP (Club Trained Player), la soluzione del prestito è l’unica percorribile. Ultima nota: su Immobile e Milik c’è anche il Napoli se saltasse l’affare Lapadula. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 18 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 tra europeo e mercato juve IL FATTO Zero offerte Di cosa stiamo parlando? po ttos rt.c om tu E’ da un mese che parlando di Pogba si parla del nulla. Perché la situazione del francese è molto semplice. La Juventus non ha bisogno e non vuole vendere Pogba. Per cui non sta cercando un compratore e in assenza di offerte, tira dritta per la sua strada. Se, invece, un’offerta dai 120 milioni in su dovesse pervenire a Marotta, lo scenario cambierebbe e, a quel punto, ma solo a quel punto, si inizierebbe a ragionare sull’opportunità di cedere o provare a trattenere Pogba. E’ probabile che se l’offerta fosse davvero di 120/130 milioni la Juventus venderebbe, ma finora quell’offerta non esiste e quindi qualsiasi ragionamento è fondamentalmente inutile. La Juventus, da parte sua, non può che ribadire l’intenzione a trattenere Pogba, anche perché quello sarebbe l’obiettivo numero uno, ma gli incedibili non esistono, esistono solo i prezzi giusti. Tutto su Pogba e Dybala, tutto in diretta, sul nostro sito Pogba, arriva un altro no Pure Elkann chiude alla cessione. Raiola: «Decide la Juve». E il Real per ora tace La proprietà: «Marotta è stato chiarissimo su Paul». La Juve non ha bisogno di vendere e Pogba fa parte del progetto Champions GUIDO VACIAGO TORINO «Marotta è stato molto chiaro in proposito», John Elkann blinda nuovamente Pogba meno di 24 ore dopo il suo amministratore delegato. La posizione della Juventus viene dunque certificata dalla proprietà, in modo sostanzialmente definitivo. E la posizione della Juventus è: Pogba non è in vendita, perché fa parte del nostro progetto tecnico per la prossima stagione e perché non abbiamo bisogno di venderlo, non dovendo affrontare problemi finanziari. Questo è il punto di partenza di qualsiasi ragionamento e il fatto che sia proprio John Elkann, uomo di conti oltre che di tifo, rende ancora più solido il muro costruito dalla società intorno al suo formidabile numero dieci. Torino sta bene e non l’ha mai negato. La Juventus è una grandissima società e una grande squadra. I giocatori puntano sempre a muoversi, non è questo il problema. Il vero problema è che ormai il calciomercato è diventato più importante del calcio giocato e questo non va bene. Il calciomercato è una cosa finta, è diventato un reality show e questa cosa non va bene», Raiola/1 «Se Pogba non si trovasse più bene, la Juve dovrebbe prenderne atto» Raiola/2 «Ma Paul sta benissimo a Torino, non lo ha mai negato, e la Juve è una big» Il piano di Marotta E infatti l’operazione chiusa da Luciano Moggi e Antonio Giraudo, nell’estate del 2001, con l’approvazione di Umberto Agnelli, il papà di Andrea, è quella che potrebbe spingere i dirigenti juventini all’eventuale cessione di Pogba per finanziare altri “salti di qualità” come quelli di Pjanic e Dani Alves. Ma ci troviamo di fronte a uno scenario fondamentalmente diverso: quindici anni fa la dirigenza aveva deciso di cambiare modo di giocare e aveva deciso di cedere Zidane a marzo, prendendo una lunga rincorsa per scegliere il modo con cui investire quei soldi, a partire dall’acquisto di Nedved che ne prese il posto in campo. Oggi la Juventus sogna di dare l’assalto alla prossima Champions League contando su un centrocampo micidiale nel quale alternare Pogba, Pjanic, Khedira, Marchisio e probabilmente un altro elemento di spessore internazionale (un Witsel, tanto per dire). Marotta e Paratici sono pronti a cambiare i loro piani, ma se non vengono fatti sobbalzare sulle loro sedie da un’offerta esplosiva, continueranno serafici e soddisfatti a portare avanti il loro piano. Con Pogba in squadra. riflette uno dei più grandi personaggi del circo in cui si comprano e si vendono i giocatori che poi torna a bomba sull’argomento caldo: «La Juventus potrebbe Le parole di Raiola decidere di cederlo per 100 E, pur senza aver ascol- milioni per poi ricostruire? tato le parole di John In passato l’ha già fatto con Elkann, anche l’agente di Zidane, l’ha venduto e poi Paul Pogba sembra riba- ha vinto tutto». dire il concetto, in un’in®RIPRODUZIONE RISERVATA John Elkann, 40 anni, sorride al fianco di un Paul Pogba più stravagante che mai durante la cena del 10 maggio a Villar Perosa (LAPRESSE) tervista a Mediaset Premium: «Pogba adesso è della Juve, quindi qualsiasi trasferimento deve pas- IL BARCELLONA LO CORTEGGIA, MA L’ARGENTINO E’ INCEDIBILE sare prima dal club bianconero. Ho detto che gli piace Zidane, trova il Real Madrid affascinante così come il Barcellona, il Manchester United, il PSG, il City, Ecco il rinnovo: l’argentino al top per coccolarlo, tenendo conto del modo in il Chelsea e anche la Juve, A breve i dirigenti juventini e l’entourage Su Dybala ha investito e scommesso molto cui a Dybala la Juventus abbia chiesto di riche è proprietaria del suo del bomber cominceranno a discutere del la Juventus nel delicato passaggio del dopo nunciare - in tempi non sospetti - all'immicartellino». Sembra quasi prolungamento del contratto con ingaggio Tevez-Pirlo-Vidal, anche attorno a Dybala nente Olimpiade di Rio. E’ pronto, quindi, fare un passo indietro il vul- adeguato al livello dei altri top bianconeri sarà costruita sempre di più la Juventus del il nuovo accordo che vedrà Dybala passare canico manager, dopo aver futuro. Motivo per cui, a stretto giro di posta, dai tre milioni attuali ad un ingaggio da olflirtato con il Real Madrid NICOLA BALICE la dirigenza bianconera e l'entourage del giotre quattro netti più bonus, con prolungain un’analoga intervista al TORINO catore si ritroveranno per discutere il nuovo mento di una stagione fino al 2021. quotidiano madrileno Mar- Su di lui la Juventus non ha mai avuto contratto che potrebbe portare ad un proca: «Sono sei le squadre che dubbi, trasformandolo nell'acquisto più lungamento con adeguamento dell’ingagBarça a bocca asciutta possono permettersi Paul e oneroso dell'era Agnelli-Marotta-Parati- gio a livelli da top player secondo i parameInutile fissare o ipotizzare prezzi: Dybala sono facili da indovinare. ci. Ed ora che su Paulo Dybala è pronta tri della società di corso Galileo Ferraris. Un non si vende e la Juventus non è una socieSe una di queste lo volesse a scatenarsi la fantasia dei club più ric- modo per lanciare diversi messaggi, tutti intà venditrice, come ha ribadito una volta di e ci presentasse un progetto chi d'Europa, con il Barcellona in testa, sieme. Un rinnovo per blindare Dybala, da più l’amministratore delegato Beppe Marotnoi lo valuteremo. Marotta ecco che la società bianconera è pronta un mercato che lo vedrà insidiare persino ta al J Medical. Con buona pace del Barcelha detto che alla fine conte- a blindarlo per tenerlo stretto a sé. Non Paul Pogba nella hit parade dei più richiesti. lona che avrebbe individuato il profilo iderà la volontà del ragazzo e è questione di 80 milioni o di qualunque Un rinnovo per premiare la Joya, dopo una ale per affrontare un eventuale dopo Neyla mia? Questa è la cosa im- altra cifra: il valore della Joya in questo stagione vissuta da leader totale e con numar, o andando più in là con le previsioni portante, se Pogba non sta momento è assolutamente inestimabi- meri da predestinato. Un rinnovo per moquale erede potenziale di Leo Messi. Dybapiù bene alla Juve o se tro- le, per il semplice motivo che Dybala è tivarlo, portandolo anche formalmente al la piace e non potrebbe essere altrimenti, al vasse un progetto più im- incedibile. Quest'anno senza ombra di centro del progetto Juventus, con la conBarcellona come a ogni altro top club euportante la Juve deve pren- dubbio, con ogni probabilità anche nel- siderazione e il trattamento che i top playropeo. Ma è della Juventus. Che se lo tiene derne atto. Lui comunque a le stagioni a venire. er bianconeri meritano. Un rinnovo anche Paulo Dybala, 22 anni, bomber da 23 gol (LIVERANI) sempre più stretto. Dybala fino al 2021: sono prove di rinnovo TUTTOSPORT 19 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 TRA EUROPEO E MERCATO JUVE IL FATTO 2 1 Il tesoretto che cambia le possibilità di spesa La necessità di prestare ascolto alle offerte in arrivo per chi gioca meno condiziona il mercato della Juventus. Sì, ma in senso positivo: in questo modo il tesoretto si autoalimenta, mentre i giocatori a rischio cessione (dopo Padoin che è stato “svenduto” al Cagliari per 500 mila euro) si guardano attorno, avendo compreso che in bianconero non c’è futuro per loro. Beppe Marotta, dal canto suo, fa due conti e nota con piacere quanto la vendita di ben sei elementi della rosa possa fruttare almeno 60-65 milioni. Non male, come prospettiva, per chi vuole costruire una squadra da Champions... 6 5 4 3 PEREYRA LEMINA ASAMOAH NETO ISLA HERNANES Guarda come ti piazzo Isla... Il cileno è nel mirino di Lazio e Siviglia. Ecco i 6 affari con cui la Juve può incassare sti, cambiano anche le gerarchie dei possibili partenti. In linea di massima Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, di comune accordo con Massimiliano Allegri, non vorrebbero sacrificare né Mario Lemina (appena riscattato dal Marsiglia per 9.5 milioFILIPPO CORNACCHIA ni, ma corteggiato da Lipsia, ANTONINO MILONE Leicester e Tottenham) né TORINO Kwadwo Asamoah (Chelsea Magari non andranno via e Leicester). L’idea, in corso tutti, forse qualcuno riuscirà Galileo Ferraris, è quella di a mantenere il proprio posto sforbiciare la rosa e monetizin squadra, anche se da ri- zare al massimo soprattutto cambio. Dipenderà dalle of- incassando milioni dai “diferte che arriveranno alla Ju- vorzi” con Hernanes, Roberventus. Come per gli acqui- to Pereyra e Mauricio Isla. Bielsa e Sampaoli, che hanno allenato Isla in Nazionale, lo vorrebbero nelle loro nuove squadre. Pereyra è il pezzo più pregiato Derby sudamericano Quest’ultimo, rientrato dal prestito al Marsiglia, potrebbe diventare un’opportunità inattesa per gli uomini mercato bianconeri. Se i francesi lo tratterrebero volentieri al Velodrome, magari come parziale contropartita nell’operazione Batshuayi (di cui parliamo a pag 13), la sfida vera è un’altra. Il terzino cileno è nel mirino della Lazio di Bielsa e del Siviglia di Sampaoli. Il “loco” è il maestro del nuovo tecnico degli andalusi ed entrambi hanno allenato Isla nella Roja, dove negli ultimi anni il late- Le altre situazioni Neto può rimanere, Lemina ha molte offerte, ma Allegri lo vorrebbe tenere rale ha offerto il rendimento migliore. La concorrenza di solito fa lievitare il prezzo e per la Juventus potrebbe trasformarsi in un “regalo” quasi insperato. Viste le ultime stagioni dell’ex Udinese incassare 6-7 milioni sarebbe molto più che un buon affare. Il cileno è a un anno dal- la scadenza e di sicuro non punterà i piedi: per sua stessa ammissione la Juventus è una realtà troppo grande. Gli altri Più di una telefonata è giunta anche per Roberto Pereyra, destinato a lasciare Torino dopo una stagione con più bassi che alti a causa dei continui infortuni. Per il jolly argentino si è fatto avanti lo Zenit di Mircea Lucescu (possibile uno scambio con Witsel, obiettivo Juve per il centrocampo) e soprattutto il Watford: Walter Mazzarri lo ha inserito nella lista presentata ai Pozzo in vista della sua prima stagione in Premier League. Il Tucumano pare più attratto dall’Inghilterra, però nel mercato gli uomori cambiano in fretta. Di sicuro l’arrivo di Miralem Pjanic e i continui sondaggi su centrocampisti di qualità (da André Gomes a Witsel a Mascherano...) rafforzano l’ipotesi d’addio di Pereyra. In bilico anche Hernanes, che però non pare avere tutta questa voglia di traslocare nuovamente: per il brasiliano sono arrivate avances da Cina e Emirati. Un capitolo a parte è quello di Neto: la Juventus, in caso di proposta allettante, è disposta ad accontentare l’ex viola, dandogli la possibilità di giocare con continuità. La cessione del brasiliano, ingaggiato a parametro zero, garantirebbe una discreta plusvalenza. Per il momento, però, Neto non ha ricevuto offerte particolarmente intriganti (la migliore è quella dell’Everton) e anche per questa ragione sta prendendo in considerazione una nuova stagione da vice Buffon. ©RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTOSPORT 21 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 CALCIO JUVE nuovo talentino croato: 21 centrocampista della Pjanic: «Tedeschi super anni, Dinamo Zagabria, potrebbe Quanto mi piace Ozil» essere il prossimo grande colpo del mercato. Il suo Intervistato dal quotidiano tedesco Bild, il neojuventino agente Marko Naletilic, intervistato da Violanews, ha Pjanic ha parlato degli Europei: «I tedeschi giocano svelato: «Fiorentina su di lui? Il giocatore piace tanto a un buon calcio e la vostra Corvino, che lo segue da tre nazionale ha dei campioni anni. Ho un rapporto molto autentici e per me è stretto con il direttore, ci certamente tra le squadre favorite alla vittoria finale. Mi sentiamo spesso e mi piace molto Ozil, è forse tra i piacerebbe portarlo a calciatori più importanti della Firenze. Ma anche Paratici lo segue con attenzione, e oltre nazionale tedesca». alla Juve ci sono anche molti altri top club italiani ed TALENTO CROATO E la valutazione è Juve-Fiorentina per Pjaca europei. molto alta. 15 milioni? Come minimo...». Occhio a Marko Pjaca, il IL NUOVO ACQUISTO DA NON PERDERE Allegri e la Champions sul Guerin Sportivo Galeone «Allegri pazzo di Hamsik» Che Giovanni Galeone sia non solo il maestro, ma anche uno dei migliori amici e confidenti di Allegri è noto. Così le sue rivelazioni sono particolarmente frizzanti: «Allegri ha grandissima stima di Marek, è un suo pallino. Sono anni che vorrebbe allenarlo, ma dovrà rassegnarsi: è un simbolo del Napoli, potrebbe andar via, solo a fine carriera», ha dichiarato Galeone a Radio Kiss Kiss- Marcel Buchel, 25 anni: 2 gol in 28 presenze stagionali (LAPRESSE) Buchel è tutto dell’Empoli Alla Juve vanno 1,2 milioni Marcel Buchel è stato ufficialmente riscattato dall’Empoli. Il centrocampista del Liechtenstein, cresciuto nella Primavera juventina, si è reso protagonista nell’ultima stagione di A con la maglia dei toscani, collezionando 28 presenze e impreziosendole con 2 reti. La società del presidente Corsi lo ha acquistato a titolo definitivo dalla Juventus. Alla società bianconera andranno 1,2 milioni di euro per la metà del cartellino di Buchel. CHE REGALO! LA BANDIERA PER TIFARE ITALIA AGLI EUROPEI STRATEGIE CONTRO I FRANCESI E Lichtsteiner difende Pogba L O AL REA ATTACC SQUADRA PER SQUADRA MPIONS CHA LA NUOVA TO MERCA RICA O SUDAME I OBIETTIV COLP UANTA ECCO I CINQ RI IN A CAGLIA NTI : PRO RASTELLI ANCORA A STUPIRE TALIA GIRO D’I ETI TUTTI I SEGR LI NIBA DEL MITICO Tempestato dalle critiche dei media francesi, Paul ESCLUSIVO Pogba trova nel suo comLA MIA pagno juventino Stephen Lichtsteiner un arrabbiaJUVE tissimo (e come se no?) diSEGRETA fesore. Intervistato dall’EC’è Allegri in copertina quipe , il terzino di Juventus e Svizzera ha incalzato crack della Coppa America. E i giornalisti francesi: «Sieper chi si fosse perso l’avvio te troppo duri con Pogba, dell’Europeo, da non perdere esagerate con le critiche. uno speciale con tutte le rose, Ho visto le partite e per me i numeri, le statistiche, le cu- ha disputato delle ottime riosità sulla rassegna conti- gare e praticamente ha gionentale in corso in Francia. cato sempre. Ricordatevi ©RIPRODUZIONE RISERVATA che non è la stessa cosa gio- ALLEGRI 771122 9 “ 171008 60007 “ care nella Juventus e nella Francia, le critiche su Paul non sono state giuste». E lo svizzero non è l’unico a difendere Paul. Perché è intervenuto nel dibattito anche Didier Deschamps: «C’è sempre troppa pressione su di lui, non si ricorda che lui è un numero 8, un centrocampista non un finalizzatore, certo può fare tutto con le sue qualità, può fare sempre la differenza, segnare o far segnare, ma non deve e non può fare tutto lui: è un centro- Lichtsteiner, 32 anni (ANSA) campista moderno che può giocare dalla difesa all’attacco, ma non è uno Zidane!». E anche il centrocampista albanese Basha, coinvolto nell’inchiesta dell’Equipe difende lo juventino: «Quando le partite diventano importanti, lui è sempre decisivo. In Italia nei big match è spesso stato il migliore in campo». Chiude il nostro Gennaro Gattuso: «Assurdo criticarlo. Pogba é un campione: il centrocampista moderno per eccellenza». Asse Juve-Cesena per i giovani talenti I contatti tra Juventus e Cesena sono fittissimi negli ultimi giorni: i due club, tra un incontro e l’altro, stanno portando a termine una maxi operazione con vista sul futuro. Una vera e propria alleanza di mercato, una sorta di 3x2. I bianconeri campioni d’Italia sono pronti a girare ai romagnoli tre giocatori reduci da prestito in provincia: Andrea Schiavone (ultima stagione a Livorno), Mattia Vitale (ex Lanciano) e il portiere Alberto Brignoli (ex Sampdoria). Si attende soltanto l’ok di quest’ultimo, che vuole prima verificare eventuali possibilità di collocazione in serie A. Dal quartier generale del Cesena, però, filtra ottimismo per il terzetto juventino a cui in un secondo tempo potrebbe aggiungersi, sempre in prestito, anche l’attaccante Alberto Cerri (ultima stagione al Cagliari). In cambio dei tre prestiti, la Juventus metterà le mani su due talenti del settore giovanile del Cesena: Elia Petrelli (classe 2001) e Alessandro Amhetaj (classe 2000). LA COLLEZIONE DELLE STATUINE CONTINUA E SI ARRICCHISCE DI ALTRI PEZZI UNICI ED ESCLUSIVI. IN EDICOLA OGNI LUNEDÌ CON TUTTOSPORT. LA NUOVA USCITA, CON TED CARTER, TI ASPETTA IN EDICOLA . * ©1983-2016 YOICHI TAKAHASHI/SHUEISHA, ENOKI FILMS, TV TOKYO ©2001-2016 YOICHI TAKAHASHI/SHUEISHA • AVEX • TV TOKYO MENSILE N. 7 LUGLIO 2016 € 3,90 MENSILE ANNO CIV Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1, c.1, Aut. n° 07006813/08/2007 - DCB Bologna Tutti i segreti della Juventus nelle parole di Massimiliano Allegri, intervistato in esclusiva, ma non solo. La ricchezza del nuovo numero del Guerin Sportivo si misura nelle dichiarazioni del tecnico bianconero che ha saputo trascinare i suoi ragazzi alla conquista dell’accoppiata scudetto-Coppa Italia per il secondo anno di fila, con interessanti spunti legati al futuro dell’allenatore livornese. Altrettanto intrigante è l’ampio dossier dedicato alla Champions League, nonché le pagine riservate ai migliori GIORNALE DI CRITICA E DI POLITICA SPORTIVA FONDATO NEL 1912 AUT 8,80 e - BE 8,50 e - F 8,00 e - D 10,70 e - E 7,70 e - NL 8,50 e PT CONT. 7,70 e - SVIZZERA 8,80 CHF - CANTON TICINO 8,60 CHF - UK 7,00 £ L’intervista rilasciata dal tecnico juventino al centro del nuovo numero del mensile. Segreti e curiosità sui trionfi bianconeri L’ALTRO MERCATO L’OBIETTIVO BIANCONERO Completa la collezione con i nuovi campioni. Se non trovi le statuine in edicola o se ti sei perso l’uscita di Holly e di Benji o di un altro personaggio della vecchia collezione, puoi scrivere all’indirizzo mail [email protected]. Ricordati di scrivere il nome del personaggio al quale sei interessato, il tuo nome e cognome e l’indirizzo dell’edicola dove vuoi ritirare la statuina. * A SOLI € 10,90 PIÙ IL PREZZO DEL QUOTIDIANO. JUVE POCKET 22 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 CALCIO TORO IL FATTO La trattativa con la Roma per Iago Falque e Ljajic va in questa direzione: il nuovo modulo gioverà soprattutto a Belotti ALESSANDRO BARETTI TORINO Le idee del tecnico ora vanno assecondate po ttos rt.c om tu La tendenza, maturata nelle ultime sessioni del mercato, porta troppi club ad aspettare l’ultimo giorno di mercato per chiudere più di una trattativa. Una strategia che farà anche risparmiare qualcosa ai presidenti, ma che mette in grande difficoltà gli allenatori. Retorico spiegare come sia importante lavorare fin da subito con la rosa completa o quasi, per ottenere risultati lusinghieri. Ecco perché, una volta che Mihajlovic ha dato le linee guida, a Cairo e Petrachi tocca muoversi sul mercato con una certa rapidità. Che non vuol dire con fretta - sarebbe folle a estate appena iniziata -, ma con convinzione rispetto agli obiettivi individuati. Il tecnico serbo inizierà ad assemblare la squadra, a Bormio, a partire dal 14 luglio. Data entro la quale il Torino, in buona parte, dovrà essere strutturato. Tutto sul Toro, tutto in diretta. Clicca sul nostro sito Un pizzico di fantasia di qua, un tocco di inventiva di là. Sinisa Mihajlovic vuole un Toro che abbia quella creatività che nel 3-5-2 di Giampiero Ventura mancava. Per questo, fin dai primi confronti con il ds granata Gianluca Petrachi, ha caldeggiato l’arrivo di qualche elemento in grado di imprimere una svolta alla piccola, grande rivoluzione granata. E la società, considerati i fitti colloqui con la Roma e con l’entourage dI Ljajic e Iago Falque, sta cercando di accontentarlo in tempi brevi. TORO FANTASY Sinisa vuol dire inventiva Dalla difesa a quattro ai due esterni offensivi: con Mihajlovic i granata proporranno un gioco con molteplici soluzioni d’attacco Balzo avanti Ma per leggere la svolta di Miha non ci si può fermare al reparto offensivo. Le differenze, rispetto al passato, saranno evidenti fin dall’assetto difensivo: la difesa a 3 sarà abbandonata in virtù del passaggio a una linea a 4. All’interno della quale dovrebbe trovare posto Nenad Tomovic, connazionale di Mihajlo- Alle spalle del riferimento centrale Marco Benassi e Daniele Baselli, oltre alla fase di interdizione dovranno moltiplicare gli sforzi per appoggiare l’azione offensiva. Che si svilupperà sia attraverso il fraseggio tecnico con i compagni, che con gli inserimenti senza palla. I due centrocampisti dal presente granata e dal futuro azzurro, insomma, sono chiamati a un’ulteriore maturazione tecnica e tattica. Ba- In mediana Interdizione e inserimenti: Benassi e Baselli sono attesi da un lavoro duro Fase di non possesso In copertura sarà fondamentale il lavoro dei due attaccanti esterni vic che il nuovo allenatore granata potrà utilizzare sia sulla corsia che, prevalentemente, in posizione centrale. Dove la coppia di difensori potrà essere interamente serba, visto che tra le altre richieste di Miha c’è la conferma di Nikola Maksimovic. selli, se ne convinca, ha talento puro che lo può far diventare l’Hamsik d’Italia, mentre Benassi, dopo gli alti e bassi fisiologici nella fase di apprendistato (biennale), nella prossima stagione dovrà acquisire quella continuità di rendimento - mondato da amnesie -, che lo potrà far diventare un punto fermo oltre che del Toro della Nazionale di Ventura. Quattro difensori e una cerniera mediana di tre elementi non potrà esonerare i tre davanti dal partecipare alla fase difensiva. Che coinvolgerà la punta in uscita sul primo portatore di palla e i due esterni sui centrocampisti bassi avversari. Al trequartista, quando Miha si affiderà al suggeritore per gli attaccanti, toccherebbe invece l’interdizione sul regista basso. Ma dal nuovo Toro è in fase di possesso palla che ci si aspetta un deciso balzo in avanti. Mihajlovic pretende dalla società due o tre “numero 10” perché negli ultimi trenta metri vuole giocatori che sappiano toccare il pallone e creare superiorità numerica. Proprio come Iago Falque e Ljajic, espressamente richiesti dal tecnico granata, e ora come ora vicini ad abbracciare la nuova avventura in granata. Prima mossa Più opzioni La struttura della mediana sarà a tre, con un classico regista “protetto” da due interni. Chiaro che il maestro d’orchestra, a centrocampo, non potrà essere (solo) Giuseppe Vives, il quale compirà 36 anni il 14 luglio. Mihajlovic si aspetta un profilo alla De Roon, rivelazione nell’ultimo campionato con l’Atalanta. Cioè Adem Ljajic, 24 anni: ha segnato 32 gol in A (IMAGE SPORT) un giocatore che, come l’olandese, abbia la capacità di raccordo tra i reparti. Sia nel TORINO 3-5-2 4-3-3 che a maggior ragione nel 4-3-1-2 è assai probabile ALL. VENTURA che si vedrà suddetto regista schierato qualche metro dieMORETTI MOLINARO tro rispetto agli interni. Così da PADELLI dare un’immediata soluzione BASELLI ai difensori in fase di uscita, GLIK avendo a sua volta più opzioBELOTTI VIVES ni di scarico: il regista di Miha MAKSIMOVIC potrà innestare il terzino che BENASSI accompagnerà l’azione, uno IMMOBILE tra i due interni oppure uno BRUNO PERES dei tre giocatori schierati nel tridente. Iago Falque, 26 anni: giovanili con Real, Barça e Juve (LIVERANI) TORINO 4-3-3 ALL. MIHAJLOVIC AVELAR PADELLI MAKSIMOVIC TOMOVIC* BASELLI LJAJIC* VIVES ZAPPACOSTA BELOTTI BENASSI IAGO FALQUE* *GIOCATORI IN TRATTATIVA AVANZATA CON IL TORINO ©RIPRODUZIONE RISERVATA IL PARERE DELL’EX ALA GRANATA Fuser: «Ljajic-Iago Falque, potere agli esterni!» serbo, salvo situazioni molto particolari, presupporrà l’impiego di un unico attaccante. Nello specifico Andrea Belotti, 12 reti al primo campionato con il Torino. «Con due giocatori alle spalle dalle caratteristiche di Falque e Ljajic invidio il centravanti che sarà impiegato da Mihajlovic - prosegue Fuser -. In TORINO. Dal 3-5-2 di Giampiero Ventura al 4-3- particolare ho una passione per l’ex dell’In3 (o 4-3-1-2) di Sinisa Mihajlovic. Il Toro si ri- ter. Ljajic mi è piaciuto molto fin da quando, appropria degli esterni offensivi, tanto che il ragazzino, era stato acquistato dalla Fiorenmercato granata, in questa prima fase di trat- tina. Ha numeri fuori dal comunque, e solo tative, si concentra su Adem Ljajic e Iago Fal- in parte già espressi. Se il tecnico serbo saque (le novità sull’operazione in apertura di prà toccare le corde giuste, dargli fiducia, repagina 23). Un giudizio sulsponsabilizzarlo e caricarlo, a la squadra che sta nascendo, Torino si vedrà un calciatore sul nuovo corso che il tecnico che ha tutto per diventare un serbo vuole inaugurare, arricampione. Dall’idea che mi va da Diego Fuser, ex granasono fatto, il serbo, per fare ta che proprio in virtù delle davvero la differenza, ha solo sgroppate sulla fascia destra bisogno di un allenatore che aveva conquistato anche la creda fortemente in lui». maglia azzurra. «Cross dal fondo o assist per la punta: il serbo e lo spagnolo sanno fare bene entrambe le cose. E di Ljajic sono calcisticamente innamorato» Il sacrificio «Non sarà facile, ma spero che Cairo avrà la forza per confermare i giocatori migliori» «Numeri pazzeschi» Appello per Maksimovic Per finanziare il mercato e non solo in riferi«Finalmente torna il gusto per il gioco sulle mento agli esterni Cairo ha messo in conto corsie - attacca Fuser -. Si torneranno a ve- un paio di cessioni eccellenti. Quello di Fudere i cross dal fondo, e se mi dite che è forte ser, in proposito, suona quasi come l’appella trattativa sia per Iago Falque che per Ljajic, lo di un tifoso innamorato: «Capisco le logianche tanti assist decisivi per la punta». Non che del mercato e la necessità di trovare un a caso al singolare, visto che l’eventuale im- equilibrio nei conti economici, però spero piego contemporaneo dello spagnolo e del tanto che Cairo possa avere la forza per con- Andrea Belotti, 22 anni: 12 gol alla 1ª stagione col Toro (SPORTINFOTO) fermare gli elementi di maggior talento. Non sarà facile, me ne rendo conto, ma sarebbe un segnale decisivo tenere in rosa i vari Bruno Peres e Zappacosta, Glik e Maksimovic. Quest’ultimo l’anno scorso non ha ripetuto la precedente, brillante stagione, però rimane un centrale di grande affidabilità. Zappacosta è stato criticato, ma non avrei alcun dubbio e gli ridarei fiducia. E, ancora, Bruno Peres lavorando con Mihajlovic vedrebbe il suo valore moltiplicato, tra un anno. In proposito sono contento della scelta fatta per la panchina. Conosco bene Sinisa, abbiamo giocato assieme diverse partite per beneficenza e in carriera me lo sono trovato di fronte da avversario in diverse occasioni. Saprà trasmettere la giusta grinta, l’attaccamento alla maglia, la necessità di non mollare mai. Gli auguro davvero tutto il bene possibile, e spero e credo che con i tifosi granata si creerà la giusta sintonia». ventare la naturale collocazione dei granata. «Se Cairo riuscirà a confermare tutti o quasi i giocatori di maggiore qualità, il Torino potrà stabilmente piazzarsi tra le prime sei o sette del campionato», aggiunge l’ex granata, oggi allenatore per diletto (nell’ultima stagione, collaborando con Franco Moretti, ha contribuito alla promozione in Eccellenza del Colline Alfieri). «Vorrei Pinilla» Uscendo dalla stretta attualità, prestandosi cioè a un gioco vecchio come il mercato, Diego Fuser lancia un’idea che i dirigenti granata si erano già fatti venire, in passato -, su un possibile colpo per il mercato. «Beh, se posso fare il nome di un giocatore qualsiasi dico che in granata vorrei vedere Pinilla. Ha lo spirito giusto per esaltarsi a Torino, e una capacità rara di segnare gol spettacolari, di quelli che fanno venire alla gente la voglia di venire allo stadio». Difficile, comunque, arrivare al cileno che l’Atalanta ha blindato. A estate appena iniziata, però, sperare non solo è lecito, ma pure doveroso. L’investitura «Conosco molto bene Mihajlovic: con i tifosi si creerà la giusta sintonia» Coppa fissa Un’unità d’intenti che risulterà decisiva per le sorti di un Toro chiamato a riconquistare l’Europa. Che, nei piani di Cairo, non dovrà arrivare una stagione sì e quattro no, ma di- A.B. ©RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTOSPORT 23 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 calcio toro Se cedi Bruno Peres hai i soldi per 3 colpi Con i milioni ricavati dalla cessione dell’esterno brasiliano possono arrivare Tomovic, Kucka e Djuricic o Henriksen avrà bisogno di un po’ di tem- lioni, salvo sconti, incassati il nir loro richiesto Daniele Bapo. La Roma, prima di affon- Torino potrebbe concentrarselli, giocatore su cui il Torino DELL’ATALANTA dare i colpi, deve sistemare al- si su trattative aperte da tempunta fortemente. Infine c’è tre questioni prioritarie all’in- po e chiuderle con successo. un trequartista di talento che terno del proprio organico. E tre, al momento, parrebbetanto piace a Mihajlovic. E’ FiMentre sull’altro fronte il To- ro colpi alla portata nel mirilip Djuricic, rientrato al Benfirino aspetta che si materializzi no granata. ca dopo il prestito all’Anderalmeno una delle faraoniche Nenad Tomovic, difensolecht. La società portoghese offerte annunciate ma mai ar- re eclettico serbo, presente ai per ora spara alto: otto milioANSELMO GRAMIGNI rivate dall’estero. L’impressio- primi posti nella lista per gli TORINO. Il club granata ni. Per raggiungerlo occorrerà TORINO ne è che il destino di Bruno acquisti stilata da Mihajlovic, guarda sempre a Bergamo. pazienza e un sacrifiico ecoD’altronde l’Atalanta di Continuano i contatti e le di- Peres, salvo imprevisti, si de- rinforzerebbe non poco il setnomico. Possibile con i soldi scussione tra i dirigenti gra- ciderà entro il 10 luglio, gior- tore arretrato. La Fiorentina gli questi anni è una fucina ricavati dalla cessione di Brunata e i colleghi giallorossi. no del raduno granata. Infi- ha rinnovato da poco il con- inesauribile di talenti. no Peres. La prima alternativa Discorsi che man mano che ne sembra che Roma e Tori- tratto ma non l’ha inserito tra Ormai da parecchie sarebbe Markus Henrikssen, passa il tempo tendono ad no abbiano toccato anche la gli incedibili. La richiesta viola settimane il Torino ha norvegese dell’Az Alkmaar. allargarsi coinvolgendo al- questione del difensore cen- è di 5 milioni, l’impressione è messo nel mirino il giovane Costa pure lui ma... difensore Mattia Caldara, tri giocatori e altre situazio- trale brasiliano Leandro Ca©RIPRODUZIONE RISERVATA reduce da un’ottima ni. Non si tratta però di una stan, offerto ai granata e che stagione in prestito con il “Santa alleanza” di mercato è inseguito dalle genovesi e Cesena in Serie B e ormai ma semplicemente del ten- dal Bologna. Mentre è stato nel giro dell’Under 21 di tativo di soddisfare interessi smentito un interessamento Gigi Di Biagio, ma il club per certi versi comuni. E così romanista per Andrea Belotnerazzurro resiste perché ieri a Trigoria, Gian Luca Pe- ti. vorrebbe tenerselo per trachi e Walter Sabatini hanalmeno un campionato no chiuso per il trasferimento Investire prima, eventualmente, di Iago Falque all’ombra del- Nessun obbligo di vendedi privarsene nel giugno la Mole e definito anche quel- re per il club granata, i con- che i granata potrebbero chiu2017. All’Atalanta c’è un lo di Adem Ljajic. Ma, con il ti sono a posto e quindi può dere con 3,5-4 milioni. Senza serbo, il Torino deve ancora agire senza particolare af- contare che potrebbe riaprir- altro elemento che ingolosisce parecchio i trovare l’intesa per la durata fanni. Ma per salire in quali- si il fronte Mati Fernandez. dirigenti granata, Marco del nuovo contratto (l’attua- tà e per provare a conquista- Per il centrocampo anche i D’Alessandro, 25 anni, le scade nel giugno 2017) e in- re quell’Europa che Mihajlo- muri sanno che il tecnico sergaggio. I due dirigenti hanno vic ha messo tra gli obiettivi bo farebbe carte false pur di mezzala-trequartista di altresì affrontato il tema or- stagionali occorrono rinforzi poter tornare ad allenare Ju- rendimento e qualità. mai ricorrente tra i due club importanti in tutti i settori. E raj Kucka, slovacco del Milan, Anche in questo caso la da almeno un anno mezzo: per acquistare giocatori do- sondato e tenuto d’occhio con società bergamasca fa resistenza. Inoltre sul il cartellino di Bruno Peres. tati, senza sconvolgere i bi- attenzione dai dirigenti gragiocatore sta andando con Già, l’estroso sudamericano lanci, occorrono risorse. Così nata. Il valore attuale del suo decisione anche il Bologna. per cui il Torino ha fissato un si spiega l’imminente cessio- cartellino si aggira attorno ai prezzo alto, tra i 20 e i 25 mi- ne di Kamil Glik e così si spie- sei milioni ma il Torino teme A.G. ©RIPRODUZIONE RISERVATA lioni di euro, che nessuno, per gherà, se accadrà, la vendita di che, in sede di trattativa con ora, ha provato a raggiungere Bruno Peres. Con i 20-25 mi- il club rossonero, possa venell’offerta. E la Roma, ieri, potrebbe aver detto al Torino: visto che non ho tirato sul prezzo per due miei giocatori di ALTRI AFFARI valore ora potresti fare altrettanto tu con il tuo brasiliano. In sintesi, quindi, il club capitolino chiede un forte sconto per raggiungere quello che resta un proprio obiettivo di da impreviste contingenze di mercato. Ieri, per Si offre anche Bjarnason. Il papà di mercato. esempio, gli agenti di Birkir Bjarnason, attual La parola sconto normal- Immobile spinge Ciro verso il Napoli. mente in forza al Basilea, si sono fatti vivi con mente viene presa in consi- Situazione di stallo per De Silvestri. Prcic Roma, Samp (dove ha già militato) e proprio derazione molto malvolen- non verrà riscattato e tornerà al Rennes Torino per proporre il loro assistito. Pare abtieri in casa granata ma il rapbiano ricevuto per adesso risposte, diciamo, porto che si è creato con i gial- TORINO. La campagna romana di Gianluca Peinterlocutorie... E sia a Roma che al club di Urlorossi impedisce una brusca trachi finalizzata alla chiusura degli acquisti di bano Cairo è stato proposto Alex Silva, 23 anni, chiusura da parte del Torino, Iago Falque e Adem Ljajic non è certo l’unico esterno di destra uruguaiano del Wanderers anzi, consiglia l’apertura di un fronte su cui si sta muovendo la società granache avrebbe già rifiutato numerose proposte tavolo di trattativa. E così è sta- ta. Offerte di nuovi giocatori arrivano quotidiadalla Germania proprio perché preferirebbe to e sarà nelle prossime setti- namente così come spuntano idee originali a trasferirsi in Italia. Sondate anche Lazio e Namane. Perché se l’affare si farà getto continuo magari scaturite unicamente Salvador Ichazo, 24 anni poli. A proposito di uruguaiani Salvador Icha- La Roma chiede uno sconto sul prezzo fissato dal Toro, ma i granata attendono (non ancora per molto) una maxi offerta dall’estero Nel mirino D’Alessandro e Caldara In arrivo Fatta per Falque, con Ljajic ancora si discute per l’ingaggio. E MIhajlovic aspetta altro Bruno Peres, 26 anni, esterno brasiliano che piace a molti (ANSA) Offerto l’uruguaiano Alex Silva. Ichazo piace al Penarol zo potrebbe tornare in patria. Il Peñarol avrebbe infatti messo nel mirino il giovane portiere granata e potrebbe avviare una trattativa finalizzata a un acquisto a titolo definitivo. Ichazo ha trascorso una stagione e mezza nel Torino quasi sempre in panchina, tuttavia ha suscitato l’interesse di club nostrani, interessati però al solo prestito: Crotone e Cesena. Proprio nel club romagnolo ha giocato e bene, fino a un mese fa, Alfred Gomis. Sembrano in stand by i discorsi tra Torino e Sampdoria per Lorenzo De Silvestri. Il difensore blucerchiato, giocatore che sarebbe graditissimo a Sinisa Mihajlo- L’ADDIO DI MEZZANO «Grazie Toro! Qui sono diventato un allenatore» (oggi Under 15) e Under 16. «Cosa rimane di questi 5 anni? Prima di tutto la consapevolezza di poter e voler fare questo nella vita. Purtroppo ho dovuto interrompere in maniera prematura la carriera da calciatore, non ero preparato al dopo. Benedetti e Comi mi hanno dato l'opportunità di allenare il gruppo deNICOLA BALICE gli Esordienti '99 nel 2011 e da TORINO lì è stata un folgorazione. Poi Si è conclusa la seconda vita in granata di Luca Bava mi ha fatto salire nel setMezzano. La prima, quella da calciatore, lo ha tore giovanile puro, insieme ci visto nascere e crescere al Fila, diventare gran- siamo tolti tante soddisfazioni. de nel Toro e tornarci dopo aver girovagato A loro tre, al presidente Cairo mezza Italia per poi concludere la carriera lon- e a tutti quelli con cui ho coltano da Torino. La seconda, quella da allenato- laborato va il mio più grande re, lo ha visto nuovamente nascere e crescere ringraziamento». nel vivaio granata per poi decidere di comune accordo con la società di separarsi per tenta- >> Com'è il Mezzano allenatore? re un nuovo percorso nel calcio dei grandi. E «Sicuramente diverso da come ero da giocaquesto passaggio si è concluso con una vitto- tore, pur essendo stato sempre un vero profesria, all'Alpignano Cup, dove ha guidato i 2000 sionista l'immagine del bravo ragazzo mi ha del Toro contro i '99 di Pro Vercelli e Novara, sempre accompagnato anche troppo. Sono a margine della quale è stato possibile trarre molto determinato, sono motivato e maniaun bilancio: 5 anni di formazione e soddisfa- cale nel curare i minimi dettagli. L'esperienzioni, tra Esordienti, Giovanissimi nazionali za nel settore giovanile mi è servita per capi- «Dopo cinque anni nelle giovanili voglio provare nel calcio dei grandi. Mi sento pronto per una nuova esperienza e aspetto la piazza giusta» re quanto sia fondamentale sapersi adattare alle rose a disposizione. E ora mi sento pronto per una nuova esperienza, mi sto guardando attorno alla ricerca della piazza giusta per testarmi nel calcio dei grandi». vic, al momento pare ancora distante dal granata. Secondo indiscrezioni il colloquio dell’altro ieri in Lega tra i presidenti, Cairo e Ferrero, non avrebbero toccato questo argomento. Infine Sanjin Prcic sembra destinato al ritorno al Rennes. Il Torino, infatti, non eserciterà il diritto di riscatto a 1,5 milioni di euro. Discorso simile per Ciro Immobile, su cui pare esserci la Lazio. Ma il papà del bomber ha confidato: «Sarebbe un sogno vedere Ciro con la maglia del Napoli». A.G. ©RIPRODUZIONE RISERVATA >> Come cambierà il Toro da Ventura a Mihajlovic? «L'eredità di Ventura è di quelle pesanti da gestire, ha avuto grandissimi meriti in questi cinque anni di crescita costante. Sarà in ogni caso una squadra diversa quella di Mihajlovic, non soltanto per il ritorno della difesa a quattro che non sarà un problema proporre anche con gli stessi giocatori» >> Tempo di calciomercato, quale può essere l'uomo giusto per il nuovo Toro? «A centrocampo servirà qualcuno che sappia prendere per mano la squadra, se arrivasse a Torino uno come Kucka sarebbe un grande colpo». Luca Mezzano, 38 anni, una vita nel vivaio granata (LAPRESSE) >> In cinque anni, quanto è cambiato il Toro? «Tanto, sempre in meglio. La società sta dimostrando di voler crescere e di aver capito in che direzione andare. Ed ora penso che abbia tutto ciò che serva per diventare una squadra capace di lottare sempre per un posto in Europa» Sinisa è ok «Mihajlovic sembra fatto apposta per il Toro e non solo sotto l’aspetto caratteriale» >> E' Mihajlovic l'uomo giusto? «A guardarlo da fuori sembra fatto apposta per il Toro, a livello caratteriale e di personalità prima di tutto. Ha già dimostrato di essere un ottimo allenatore anche sul campo, penso che pure al Milan abbia fatto un ottimo lavoro in una condizione oggettivamente complicata da gestire per chiunque». Massimo Bava, direttore del settore giovanile (LAPRESSE) >> Di chi invece non si dovrebbe privare? «La volontà dei giocatori ormai è fondamentale, trattenere giocatori non motivati a restare non è mai conveniente. Dovendo fare un nome però penso che un giovane in rampa di lancio come Baselli possa avere a sua volta ancora bisogno di una stagione da protagonista al Toro». >> I lavori al Fila intanto procedono spediti...ci sarà all'inaugurazione? «Non so ancora dove mi troverò ma farò di tutto per non mancare. Il mio primo ricordo di Toro è legato al provino al Fila con il grande Rino che mi apriva il cancello, poi la scalata cominciata da quelli che una volta si chiamavano mini-mini-Pulcini. Ho avuto l’onore di giocare e vincere da tanto al Fila da giocatore del vivaio, di disputare un’amichevole anche sul terreno che era stato calcato dal Grande Torino. Sapere che sia vicino il momento di rivedere il Filadelfia mi riempie di gioia». TUTTOSPORT 25 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 CALCIO INTER Preso Ansaldi Ora Berardi o Candreva All’ex genoano contratto di 4 anni L’Inter lavora per l’esterno d’attacco All’argentino 1,6 milioni a stagione. Il suo arrivo non esclude quello di Zabaleta, ma deve uscire uno tra Nagatomo e D’Ambrosio STEFANO PASQUINO Dopo Javier Zanetti per Massimo Moratti e Danilo D'Ambrosio per Erick Thohir, anche il primo acquisto effettuato da Zhang Jindong è un terzino, ovvero Cristian Ansaldi. La trattativa era caldissima e ha subìto un'accelerazione nella serata tra martedì e mercoledì quando Ausilio, anche alla luce della possibile intrommissione della Lazio (l'argentino era stato richiesto espressamente da Bielsa), ha deciso di dare l'ultima, definitiva sgasata per distanziare la concorrenza. Operazione, quella per il laterale, da 7 milioni complessivi: al Genoa andranno 4,7 milioni, mentre verranno scontati i 2,3 previsti dal riscatto di Diego Laxalt. A ufficializzare la fumata bianca ha provveduto l'interessato immortalandosi in un selfie dall'aereo Iberia che lo ha portato a Milano per le visite mediche: «Ci siamo. Grazie a Dio che continua ad aprire le porte per la mia carriera». Una volta atterrato, Ansaldi è stato preso in consegna dagli uomini del club e portato all'Humanitas dove ha svolto la prima parte delle visite mediche sotto l'egida del dottor Volpi. L'argentino (dal passaporto italiano) ha firmato un contratto quadriennale, con scadenza nel 2020 e prenderà 1,6 milioni a stagione più bonus. Garay se Murillo dice sì allo Zenit Grazie agli arrivi di Erkin e Ansaldi, Roberto Mancini ha dato un bel restyling alle corsie laterali però l'opera di ammodernamento potrebbe non finire qui considerato che in caso di cessione di due tra Santon, D'Ambrosio e Nagatomo potrebbe essere tentato pure il colpo Zabaleta per cui, come spiegato, al di là del conguaglio chiesto dal City (5-6 milioni) l'ostacolo maggiore è rappresentato dai 4 milioni percepiti dallo spagnolo. Più semplice la trattativa che porta a Garay, considerato che l'Inter ha già il sì del giocatore e che, qualora Murillo dovesse accettare lo Zenit, si aprirebbe un'autostrada verso l'approdo a Milano dell'ex centrale del Benfica. Veti incrociati No di Ausilio al Sassuolo per Ranocchia, Squinzi fa muro su Berardi. Summit per Candreva Metti un caffè col Sassuolo Restando in argomento centrali, ieri Ausilio ha preso un caffé nel centro di Milano con Guido Angelozzi, ds del Sassuolo. Obiettivo IL CROATO VALE OLTRE 30 MILIONI MILAN Cento milioni dai cinesi per il mercato Potrebbe essere spostato all’8 luglio il termine per la cessione del club. Nella cordata pure il colosso dei liquori Kweichow Moutai PIETRO MAZZARA MILANO Potrebbe essere spostato all'8 luglio il termine ultimo sulla decisione che Silvio Berlusconi dovrà prendere in merito alla possibile cessione del Milan alla cordata cinese. L'eventuale slittamento sarebbe dovuto a meri motivi tecnici, anche se la volontà delle parti è di arrivare a giovedì prossimo, ovvero al 30 giugno, con il testo del contratto preliminare stilato in ogni suo dettaglio e tradotto in tre lingue (italiano, inglese e cinese). In questi giorni, inoltre, lo stesso Berlusconi sta valutando con il suo medico personale, il dottor Zangrillo, e con lo staff del San Cristian Ansaldi, 29 anni, è il primo colpo dell’Inter sotto la gestione Zhang (ANSA) Raffaele, il programma che lo porterà alle dimissioni dell'incontro l'ennesima richiesta da parte anche se su quest'ultimo l'Inter attende che dall'ospedale dopo l'operadel club di Squinzi di Ranocchia: a corredo sia l'interessato a forzare la mano chieden- zione al cuore per la sostiperò gli emiliani vorrebbero il giocatore in do la cessione. tuzione della valvola aortiprestito con buona parte dell'ingaggio paca. La volontà del presidengato, inevitabile il no da parte dell'interista. Se Lotito abbassa le pretese... te del Milan - che potrebbe Ausilio piuttosto ha chiesto aggiornamen- Il piano B, come arcinoto, porta a Candreva. tornare a casa tra 7-10 giorti sulla questione Berardi, ma Angelozzi ha Ieri Federico Pastorello, procuratore dell’az- ni - è quella di potersi dediriferito l'incedibilità, dopo la partenza di Vr- zuro, ha incontrato Lotito con l'obiettivo di care a pieno al dossier Misaljko per Madrid (l'Atletico garantirà 18 mi- limare le richieste del presidente della Lazio lan in assoluta tranquillità, lioni per il cartellino), di tutti gli altri big. Un che non si schioda da quota 25 milioni. L'Inter anche se è stato costantediktat arrivato direttamente da Squinzi che per un giocatore che compirà 30 anni a feb- mente relazionato dai mavuole onorare i preliminari di Europa Lea- braio, non vuole spendere più di 15 milioni nager di Fininvest sugli ultigue nel miglior modo possibile. Porte chiu- più 3 di bonus. E la prima scelta, resta Berardi. mi sviluppi e sullo stato dei se quindi per Duncan, Acerbi e per Berardi, ©RIPRODUZIONE RISERVATA lavori. Il posticipo della decisione è stato ben accolto anche da Sal Galatioto (che settimana prossima tornerà a Milano) e dal suo braccio destro Nicholas Gancikoff i quali sono impegnati nella costituzione della società che dovrebbe acquisire il 71% delle azioni del Milan to il nerazzurro è solo un attraverso un "Special pur“piano B”. Le performance pose vehicle" ovvero una di Perisic con la maglia delsocietà di scopo che avrà la Croazia confermano che sede o a Hong Kong o nel’Inter ha fatto un buon affagli USA. Escluse, in questo re la scorsa estate: il giocamomento, le costituzioni tore acquistato per 16 miliodi un fondo d'investimenVediamoci in edicola con il ni adesso potrebbe valerne to e di una newco. Una volpoco meno di 30. Ma in Corta concluso l'ultimo studio so Vittorio Emanuele forse delle carte, Berluscoavrebbero preferito veder ni prenderà la sua deimpennare anche la valutacisione con la stagiozione di Brozovic, candidane che sarà ufficialmento ideale alla cessione come te già partita. dimostra anche la sua decisione di affidarsi ai servizi Voglia di chiudere della Doyen Sports. Invece Intanto, secondo quanto le copertine sono soprattutriferisce Milano Finanza, to per Perisic. Come dice lui la cordata cinese avrebbe stesso, del suo futuro si parvoglia di accelerare i temlerà a Europeo terminato. pi per chiudere l’affare. La Barça e Chelsea, assalto a Perisic dell'Inter viene considerato dai blaugrana un'alternativa a Nolito. La trattativa con l'ala del Celta Vigo prosegue a rilento: così dalla parti del Camp Nou si tengono d'occhio anche altre soluzioni. I STEFANO SCACCHI dirigenti del Barça valutano MILANO positivamente anche la coDa stella della prima fase noscenza tra Perisic e Radell'Europeo a uomo mer- kitic, compagno di Naziocato, il passo è quasi auto- nale già agli ordini di Luis matico. Le prestazioni nel Enrique. torneo francese stanno allargando la rosa delle preten- Futuro dopo l'Europeo denti di Ivan Perisic. Al Chel- Il nerazzurro commenta sea si è aggiunto il Barcel- questo scenario nel modo lona (qualche sondaggio è ormai consueto per i calciastato effettuato anche dal Li- tori di livello internazionaverpool). Secondo il Mundo le: «Non parlo del mio fuDeportivo, l'esterno croato turo, ora sono concentrato Con Icardi e Miranda è tra gli incedibili per Mancini, però pesa il fatto che l’Inter non giochi in Champions: vertice dopo gli Europei? solo sulla Croazia e sull'Europeo». Non è più tempo di dichiarazioni di fedeltà per i campioni inseguiti da tutti. Mancini considera incedibile Perisic. Lo aveva messo in cima alla lista dei desideri un anno fa e adesso lo ritiene un elemento indispensabile per l'Inter 2016-17. Il club nerazzurro, a livello di appeal derivante dalle prossime competizioni Uefa, può temere soprattutto il Barcellona perché Chelsea e Liverpool non giocheranno nemmeno l'Europa League a differenza dell'Inter. Piano B al Camp Nou Ma per i catalani al momen- Perisic sogna la Champions, Icardi pure: Zhang dovrà costruire la... muraglia milanese Silvio Berlusconi, 79 anni conglomerata asiatica, oltre all’Evergrande Group, dovrebbe esserci anche il colosso dei liquori Kweichow Moutai (che vanta un capitale di oltre 40 miliardi di euro) oltre ad un importante (e molto ricco) immobiliare e un operatore dei beni di consumo. Inoltre, una volta entrati in possesso della maggioranza del Milan, i cinesi avrebbero in programma un aumento di capitale da 100 milioni di euro che consentirebbe una sostenibilità importante sul mercato. Infine, nel dossier per l’acquisizione del Milan, non dovrebbe essere previsto - a breve termine - il piano per la costruzione del nuovo stadio di proprietà, progetto invece molto caro a Barbara Berlusconi. NON SOLO CLUB DI A Pure Espanyol e Osasuna vogliono Suso I sei gol nei mesi passati a Genova hanno fatto di Suso un uomo mercato e permetteranno al Milan di realizzare una importante plusvalenza. Lo spagnolo (strappato a zero al Liverpool) vale oggi 8 milioni. Per lui si sono mosse concretamente Osasuna ed Espanyol mentre in Italia, oltre al Genoa (che può offrire Izzo come contropartita), si sono fatte avanti Atalanta (su richiesta di Gasperini), Bologna e Sassuolo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 26 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 calcio mercato C’è Di Francesco per il Bologna Arriva il figlio di Eusebio, tecnico del Sassuolo Ipotesi Iturbe e Lopez, ma c’è il nodo Diawara La cessione del centrocampista deve contribuire al finanziamento del mercato. Lasagna tra Empoli e Udinese RAFFAELE AURIEMMA SANDRO BOCCHIO Ventiquattr’ore di ritardo sulla tabella di marcia per giungere all’ultimo atto tra Gianluca Lapadula e il Napoli. Ieri il giocatore era atteso dal rientro dalle vacanze, rientro posticipato a oggi. Previsto un incontro a Torino con l’agente Alessandro Moggi, che ieri si è visto a Pescara con il presidente Daniele Sebastiani. Briefing telefonico con Aurelio De Laurentiis e tutto rimandato a oggi, giorni del “dentro o fuori” a Napoli. C’è l’accordo tra le società, c’è il via libera di Moggi, tocca a Lapadula decidere: Sassuolo e Genoa sono alla finestra. I rossoblù hanno nel frattempo messo un primo (importante) tassello nella squadra da affidare a Ivan Juric, che verrà ufficializzato quando il Crotone troverà l’allenatore: oggi vertice decisivo con Davide Nico- la. I liguri hanno preso Lucas Ocampos, 21 anni, attaccante, considerato un talento del calcio argentino. Cresciuto nel River, la scorsa stagione era a Marsiglia. Il Genoa lo preleva in prestito con diritto di riscatto (a 8 milioni) dal Monaco. Ieri Ocampos era in città per sostenere le visite mediche: «Sono molto contento di questa scelta». Cristante per Pescara Tornando al Napoli, i prossimi giorni saranno decisivi per portare a termine alcune trattative: con il Monaco per Fabinho, con il Porto per Hector Herrera, con l’Udinese per Silvan Wimder. Proseguono i contatti con il Bruges per Thomas Meunier. I campani stanno per prendere Cheick Keita dall’Entella per girarlo al Chievo. Il Pescara ha raggiunto un accordo per il prestito di Bryan Cristante dal Benfica. Albano Bizzarri, Fabio Ceravolo e Arlind Ajeti sono in via di definizione. Raggiunto l’accordo con la Roma per tenere Alessandro Crescenzi e con il Palermo per confermare Ahmad Benali. Piace parecchio Raffaele Bianco, in uscita dal Carpi: ci sono Crotone e Chievo. Ancora Lapadula Oggi vertice decisivo con l’attaccante, il Napoli pretende una risposta definitiva Genoa: Ocampos Il talento argentino arriva in prestito, a centrocampo si pensa sempre a Cigarini Sampdoria: Alvarez Il giocatore vuole restare: pronto un triennale. Vicini Budimir e Schick Gli emiliani non riscattano Simone Verdi dal Milan, il centrocampista potrebbe andare allo stesso Pescara, ancora al Chievo oppure a Bologna. Mosse Bologna A proposito di Bologna. Ieri sono state poste le basi per un ingresso importante e di prospettiva. Si tratta di Federico Di Francesco, figlio di Eusebio, allenatore del Sassuolo. Era a Lanciano dove, nonostante la retrocessione, è stato una delle sorprese della serie B: attaccante esterno, per lui 8 reti che l’hanno portato fino alla convocazione con l’Under 21. Il Bologna, poi, deve vendere Amadou Diawara, trattato da Siviglia e Napoli. Occorre trovare fondi con cui finanziare la campagna acquisti, visto che Joey Saputo stringe i cordoni della borsa, anche in chiave stadio. A centrocampo piace Luca Cigarini, conteso anche dal Genoa, mentre in attacco ci sono varie idee: da Giuseppe Rossi a Suso, da Juan Manuel Iturbe a Edu Vargas e a Nico Lopez. Ciao Vrsaljko La Sampdoria è a un passo dalla conferma di Ricky Al- SERIE B Bari, si chiude l’era Paparesta E Lucchesi dice addio al Pisa In Toscana potrebbe lasciare anche Gattuso. Il Benevento passa a Vigorito: torna Auteri? La Pro Vercelli su Palazzi Giornata importante per tre club in serie B. A Bari si è chiusa l’era di Gianluca Paparesta: l’ex arbitro non è riuscito a raccogliere i soldi necessari per finanziare l’aumento di capitale, la società è passata nelle mani di Cosmo Giancaspro, socio di minoranza. Ieri sera il passaggio all’assemblea, con l’ennesimo duello tra i due. A Pisa comunicato fragoroso di Fabrizio Lucchesi, socio al 50% del club: «Dopo due mesi in cui ho chiesto il prezzo per liquidare il 50% di Britaly non ho avuto risposte. Una follia rinviare al 15 luglio la definizione dell’assetto societario. Termino qui l’avven- gio delle quote, prende forma il ritorno in panchina di Auteri. Ferretti a Trapani La Salernitana fa firmare un triennale a Caccavallo e stringe i tempi con Garofalo, a scadenza con il Novara. Per il portiere l’Avellino potrebbe virare su Matteo Ricci, che era a Livorno. La Spal tratta Scavone e Marchi, in uscita dalla Pro Vercelli, mentre quest’ultima appare in vantaggio su Palazzi, centrocampista di proprieRino Gattuso, 38 anni, può lasciare il Pisa (IMAGE SPORT) tà Inter, anch’egli reduce da Livorno: piace pure a Latina ed tura nel Pisa, metto a dispo- che aveva puntato molto sul Entella. Quest’ultima viene sione le mie quote». Un’u- tecnico ceco. L’ultimo club in segnalata decisa su Tremolascita che rimette in bilico an- ballo è il Benevento, da cui si da. Il Trapani chiude per Ferche il destino di Gattuso, che congeda il presidente Fabri- retti, in uscita dal Pavia in crisarebbe rimasto in panchina zio Pallotta. A questo punto si (per lui 32 gol nelle ultime in caso di pieni poteri a Luc- si sono aperte le porte per un due stagioni). Vicenza vicino chesi: ora torna di moda l’i- ritorno di Oreste Vigorito: po- al difensore croato Bogdan. potesi Zeman, uno sviluppo sitivo l’incontro in serata con i S.BO. ©RIPRODUZIONE RISERVATA che spiazzerebbe il Brescia, commercialisti per il passag- LEGA PRO Parma-Livorno, duello per Evacuo Diaspora Pavia: Facchin e Malomo a Venezia, Casarini tra Parma e Livorno. Viterbese su Scappini. Croce: biennale a Teramo GUIDO FERRARO Attaccanti sempre più richiesti. Il Teramo fa firmare un biennale ad Antonio Croce, 14 reti nel Monopoli. La Viterbese non può essere considerata una neopromossa quando alle sue spalle c'è Piero Camilli. Il primo botto può essere Stefano Scappini, top-scorer del Pontedera con 14 reti. Nel mirino pure Gianluca Litteri (era al Cittadella) di proprietà del Latina. La Casertana, in attesa di ufficializ- zare il tecnico Beppe Incocciati (a Martina con il nuovo proprietario Tillia), può lasciar partire Luca Giannone, che piace alla Juve Stabia. Tante big su Felice Evacuo, le più decise Parma e Livorno (che fa firmare un biennale a Martino Borghese), pronte a convincere il capitano del Novara con un sontuoso biennale. Evacuo interessa anche a Catania e Lecce. I salentini intendono riscattare la punta Salvatore Caturano (proprietà Bari) prelevato a gennaio dall'Ascoli. Da Cosenza il nuovo ds Mauro Meluso si porta in Puglia Simone Ciancio e Andrea Arrigoni. Il Padova ottiene dallo Spezia Nicola Madonna, che era al Como. I veneti stanno la- tuazioni societarie tutte da vorando per chiudere sul- verificare per Rimini e Siena lo svincolato attaccante Ni- dove si complica il passagcholas Siega ex Reggiana. gio dal presidente Antonio Ponte alla nuova proprietà Crisi Siena rappresentata da Anna DuIl Venezia prende Luigi Vi- rio. Squadra da rifondare, tale, in scadenza a Terni e solo sette giocatori più tre pensa al trequartista Da- under i contrattualizzati e vide Lanzafame del Nova- di questi, probabilmente, ra, quasi fatta per il portiere ne rimarranno solo due o Davide Facchin e per il di- tre, con una rosa biancofensore Alessandro Malo- nera dovrà essere rifondamo del Pavia. Su Alessan- ta. La Sambenedettese sui dro Casarini ci sono Parma centrocampisti Lorenzo Pae Livorno, toscani su Dario olucci (era a Teramo) e NiToninelli del Bassano. L'An- cholas Bensaja (era a L'Acona cerca di convincere il quila), Nadir Minotti dell'Atecnico Giovanni Cornac- talanta. La punta Mohamed chini (sotto contratto sino Soumarè (proprietà Avellial 2018) a rimanere malgra- no) era al Melfi e va verso do un budget ridotto con la Catanzaro. politica della linea verde. Si(CREAZ) Federico Di Francesco, 22 anni: 8 gol con il Lanciano in Serie B (LAPRESSE) varez: pronto un triennale a 800.000 euro, decisivo il desiderio del giocatore di non muoversi da Genova. Vicino gli annunci di Ante Budimir e Patrik Schick, la Roma ribadisce il no per Leandro Paredes. L’Empoli riscatta Marcel Buchel dalla Juventus e pensa a Kevin Lasagna per l’attacco. Sulla punta del Carpi anche l’Udinese, che farà rientrare Gabriele Angella dall’Inghilterra. Ufficiale Sime Vrsaljko all’Atletico Madrid: al Sassuolo 16 milioni più bonus, e il patron Squinzi ha dichiarato chiuse le cessioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ALL’ESTERO Bayern, tentativo per Verratti MILANO. Verratti ha rinnovato a gennaio il contratto che lo lega al Psg, fino al 2020. Resta però uno dei sogni di mercato di tante big europee. Piace a mezza Premier, lo apprezza molto (e non lo ha mai negato) anche Ancelotti. Il fatto è che Verratti negli scorsi giorni era proprio a Monaco. Ufficialmente in vacanza, anche se alcune foto (che hanno fatto immediatamente il giro del web) a pochi metri dallo studio del dottor Müller-Wohlfahrt, ex medico sociale del Bayern, potrebbero indicare motivi legati al decorso del suo infortunio. Fatto sta, che i bavaresi un pensierino a Verratti potrebbero anche farlo. Intanto in Bundesliga si è mosso lo Schalke, che ha chiuso con una trattativa lampo per Embolo, classe '97 prelevato dal Basilea e seguito, tra le altre dallo United. Toulalan ha lasciato il Monaco per accasarsi con il Bordeaux. Roberto dall'Olympiacos all'Espanyol e Keko al Malaga, mentre si attende nelle prossime ore l'ufficialità del rinnovo di Bale con il Real Madrid. A.SCU. TUTTOSPORT 27 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 DOPING INTRIGO INTERNAZIONALE IL FATTO Trovato positivo a un test di gennaio Alex Schwazer, rientrato in maniera trionfale dopo la squalifica per doping, incappa di nuovo nello stesso errore. Anzi, lui dice che la “prima volta” doveva chiedere scusa a tutti, mentre “adesso” non deve farlo, perché di errori non ce ne sono stati, Ovvero: lui non avrebbe assunto alcuna sostanza dopante, tantomeno gli anabolizzanti. La tesi è che il suo rientro abbia dato fastidio a troppi. Non parla di complotto, ma di questo (secondo lui e il suo staff) si tratta. Certo, i test sono stati effettuati con modalità insolita e per questo sospetta. Ma Rio, a questo punto, pare troppo distante. E la parola fine tanto, tanto vicina. Tanti i dubbi del giallo: perché la positività non è emersa subito ma solo dopo il rientro alle gare? Perplessità sulle procedure OTTAVIO DAVIDDI Sarà davvero un complotto? E davvero, come dice l’avvocato Gerhard Brandstetter, “tutta l’Italia, non solo quella sportiva, merita questo trattamento? Realmente siamo di fronte a un’ingiustizia? Parliamo Di Alex Schwazer, ovviamente. E della sua positività al doping. Questa volta agli anabolizzanti. Ieri a Bolzano, tra avvocati e manager, con Sandro Donati al suo fianco, Schwazer ha tenuto una conferenza stampa. Ma la sua presenza dietro a un sobrio tavolo pareva tanto, troppo, la comparizione in aula di un imputato. >> 1. Grande imbarazzo Il personaggio divide, questo è assodato. Divide l’opinione pubblica, divide i tifosi. Divide anche il mondo del- IAAF AL QUIRINALE! «Scusate, è qui la Rigaudo?» Gaffe della Iaaf al Quirinale. Mentre al Colle il Capo dello stato riceveva gli azzurri per consegnare la bandiera che sventolerà a Rio durante la cerimonia di apertura dei Giochi, un ispettore della Iaaf, forse ignaro che quella che aveva di fronte non era un'abitazione qualsiasi, si è presentato per fare un controllo antidoping alla marciatrice Elisa Rigaudo. Il medico tedesco ovviamente non è potuto entrare (il protocollo non lo prevedeva), e il controllo a sorpresa si è trasformato in una clamorosa gaffe. L'azzurra della marcia ha poi effettuato il controllo presso una sede idonea del Coni. CHE INCUBO! IL CALVARIO 30 LUGLIO 2012 Schwazer viene sottoposto a un controllo antidoping da parte della Wada (Agenzia mondiale antidoping). SCHWAZER INCASTRATO? Stavolta si tratta di anabolizzanti, che però il corpo non produce Dunque o Alex li ha assunti oppure qualcuno ha manomesso i test 16 0 2 / 6 / 2 2 2 8/8/201 6 AGOSTO 2012 Viene annunciato che Schwazer è risultato positivo all’eritropoietina (EPO). Il marciatore, che si trova a Londra per le Olimpiadi, viene escluso dal Coni dalla squadra della 50 chilometri di marcia prevista per l’11 agosto. 7 AGOSTO 2012 Il Coni sospende Schwazer su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping. 9 AGOSTO 2012 Alle 9.30 del mattino il marciatore si presenta dai carabinieri di Bologna per consegnare pistola e tesserino. Viene sospeso dal servizio. 23 APRILE 2013 Il Tribunale Nazionale Antidoping lo squalifica per 3 anni e 6 mesi. La procura del Coni aveva chiesto per lui 4 anni di squalifica. Schwazer definisce la sentenza “dura e severa”. 28 NOVEMBRE 2014 L’ex fidanzata di Schwazer, la pattinatrice Carolina Kostner (con cui è stato fidanzato dal 2008 al 2012), viene deferita dalla Procura antidoping del Coni con una richiesta di 4 anni e 3 mesi di squalifica: è accusata di aver “coperto” il marciatore. 22 DICEMBRE 2014 Schwazer patteggia una pena di 8 mesi e una multa di 6mila euro davanti alla Procura di Bolzano. Il patteggiamento non ha conseguenze sulla squalifica sportiva, che resta di tre anni e mezzo. 16 GENNAIO 2015 La seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del Coni squalifica per un anno e quattro mesi Carolina Kostner nell’ambito dell’inchiesta sulla positività al doping dell’ex fidanzato. Per la pattinatrice anche mille euro di multa. 12 FEBBRAIO 2015 La II sezione del Tribunale nazionale antidoping del Coni aggiunge altri 3 mesi di squalifica a Schwazer aver eluso il prelievo dei campioni biologici violando l’articolo 2.3 delle Norme sportive antidoping: il 30 luglio 2012, l’atleta aveva eluso i controlli antidoping. Alex Schwazer, 31 anni, in versione 2012: contrito e con lacrime (ANSA) Schwazer in versione 2016: più arrabbiato che addolorato (ANSA) lo sport. Ieri al Quirinale erano di scena gli azzurri, dove il Presidente Mattarella ha consegnato il tricolore a Federica Pellegrini, che sarà portabandiera ai Giochi. Le reazioni sono state più che altro imbarazzate. E’ prevalsa l’incredulità. Tra gli atleti - nei mesi scorsi - c’è chi ha chiesto che non vestisse la maglia azzurra. Di complotto, s’è detto, nessuno dei diretti interessati vuole parlare. Ma di questo si tratta, almeno nelle ipotesi. L’avvocato annuncia una denuncia contro ignoti, atto dovuto se si sostiene la tesi dell’innocenza ad oltranza. Ma - bisogna dirlo - un passo che difficilmente potrà avere un peso nella risoluzione del caso-Schwazer. Più chiaro Donati, che lascia intendere che la piena e totale disponibilità dell’atleta a farsi testare (e la scelta di sottoporsi a test volontari) non sia stata gradita a chi i test deve farli per ruolo istituzionale. Ora verrà organizzata una difesa, la più efficace possibile, ma ieri non s’è parlato di test di Dna sul campione d’urina. Dunque si tende a confutare il modo in cui è stato compiuto il controllo più che a entrare nel merito del test. >> 2. Ipotesi? Solo tre Ieri la parola complotto non è stata pronunciata, al solo sentirla pronunciare l’avvocato Brandstetter ha avuto un sussulto. Però, alla fine, gira i rigira, la tesi è questa. Alex non si è dopato, ma è accaduto che il campione d’urina analizzato dalla Iaaf (la federazione mondiale di atletica) sia risultato positivo. Non sono possibili tante ipotesi. Si può lavorare di fantasia fin che si vuole, ma alla fine la logica restringe i casi. Il primo è che Schwazer si sia dopato. Lui si difende così: «Quando facevo uso del doping ho preso di tutto, non solo l’epo, persino gli spray contro l’asma anche se asmatico non sono. Ma gli anabolizzanti mai». Se- condo lui, l’uso di anabolizzanti avrebbe comportato anche il cambiamento delle metodologie di allenamento, cosa che invece non è avvenuta. Donati conferma. E conferma anche che gli steroidi in questione non possono essere endogeni. O si assumono o non si assumono. >> 4. Nemmeno 007 Il secondo caso è un’assunzione involontaria. Possibile Capodanno noir Il prelievo è avvenuto il 1° gennaio ma in quei giorni Alex era con persone fidate anche questo, però difficile da dimostrare. Ancora l’avvocato: «In meno di 24 ore nemmeno James Bond potrebbe trovare il colpevole». Donati, più semplicemente, spiega che Alex è sempre rimasto a contatto con persone fidate, amici stretti. Nessuno che abbia potuto o voluto tendergli un trappolone. Il terzo caso è che qualche sostanza sia stata aggiunta alla provetta. Ma a questo non crede nemmeno Donati: «In passato è successo, ma oggi i controlli sono di qualità più elevata». >> 5. Mesi si attesa Dunque il giallo, l’intrigo internazionale, ruota attorno a questo: perché un campione di urine prelevato il 1° di gennaio, analizzato in un laboratorio avanzato come quello di Colonia, e ritenuto “negativo” è stato nuovamente esaminato a distanza di mesi (ossia a metà di maggio). Solitamente, quando c’è qualche valore che non convince, si effettua subito una controanalisi. Stavolta sono passati quattro mesi e mezzo. Perché? >> 6. Ci vorrebbe il Dna >> 7. Corruzione e sospetti Poi Donati ha ricordato quel che è accaduto ai vertice della Iaaf sui controlli. Qui siamo alla cronaca, non alle illazioni. E stiamo parlando dei presunti casi di corruzione al vertice della federazione internazionale per fare “com- mercio” di controlli antidoping, di esiti positivi o negativi, di possibili coinvolgimenti dell’ex presidente e di tante persone a lui vicine. e mezzo di distanza) non è stato fatto bene, che esiste un “vulnus” nella gestione del caso, un “fumus persecutionis” nei confronti di Alex. Tra l’altro ci si chiede: perché, con >> 8. Ora la controanalisi tutti i controlli che ha sosteIl 5 luglio ci sarà una contro- nuto, c’è stata la necessità di analisi. Ma non c’è nessuno, organizzarne uno proprio il nell’entourage di Donati ,che 1° gennaio, dopo i comprensi faccia delle illusioni. Il pun- sibili festeggiamenti cui parto cruciaile è dunque un’altro: tecipano anche gli atleti? E dimostrare che quel che è sta- ancora: il caso-Russia ha into fatto (il controllo a 4 mesi fluito? La domanda, rivolta durante la conferenza stampa di Bolzano, non trova risposte se non nelle parole vaghe dell’avvocato: «Pensiamo di no». E se invece la risposta fosse sì? Difesa complicata Test sul Dna? Non si sa. Controanalisi il 5 luglio, ma Rio si allontana >> 9. Il sogno svanito A questo punto, Schwazer andrà a Rio? Questo è il domandone. Ora come ora appare difficile, ma non si può escludere. «Da oggi torno ad allenarmi», dice Alex. Ma con quale stato psicologico? Se anche ci andasse, in quale condizioni di spirito - e anche fisica - si presenterà? Lui dice che “con Rio” o “senza Rio” il suo futuro è deciso. «C’è chi non mi vuole più nello sport». ©RIPRODUZIONE RISERVATA 1 APRILE 2015 Alex Schwazer presenta un nuovo progetto con Sandro Donati, consulente Wada e storico paladino della lotta al doping. 10 LUGLIO 2015 L’Ufficio di procura antidoping del Coni annuncia che non ci sarà alcuno “sconto“ di pena per Schwazer, in merito alla decisione con cui il 23 aprile 2013 il Tna aveva deciso per altri tre mesi di qualifica. 5 OTTOBRE 2015 La seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping conferma la squalifica fino al 29 aprile 2016. 1 GENNAIO 2016 Schwazer viene sottoposto a un controllo antidoping della Iaaf e le analisi su un campione di sangue e urina inizialmente danno esito negativo. 2 MAGGIO 2016 La Iaaf, in vista dei campionati del mondo a squadre di marcia, annuncia che Schwazer figura tra i convocati azzurri. 8 MAGGIO 2016 Dopo tre anni e 9 mesi di squalifica Alex Schwazer torna in gara e vince la 50 km di marcia del Mondiale a squadre di Roma in 3h39’00. Un tempo e un piazzamento che per il campione olimpico di Pechino 2008 valgono la qualificazione ai Giochi di Rio 2016. 22 GIUGNO 2016 Nuova - presunta - positività sui campioni già analizzati in gennaio. ALEX AL CONTRATTACCO: «NON HO SBAGLIATO NULLA» Donati: «Emerge l’odio contro di me» «Gli resterò accanto, il nostro è un progetto unico al mondo». Ma intanto aleggia anche la parola ritiro BOLZANO. Questa volta, Alex Schwazer si è presentato a testa alta, convinto di essere nel giusto. Niente a che vedere con le lacrime del passato. «Non devo scusarmi, non ho fatto alcun errore - ha esordito il marciatore azzurro -. Non devo scusarmi con il mio allenatore e con chi mi è vicino». Questo nuovo scandalo arriva a poco più di un mese dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro, il vero obiettivo dell'atleta alto- atesino. «E' un incubo per me, è la peggior cosa che mi poteva succedere - ha ammesso -. Qui si va fino in fondo, probabilmente qualcuno non vuole che vada alle Olimpiadi». Nonostante i tempi stretti - le controanalisi sono previste per il 5 luglio - Schwazer credere ancora ai Giochi. «Credo ancora nella possibilità di andare a Rio, darò il cento per cento per chiarire. Voglio le Olimpiadi per cercare di dare il massimo, io fantasmi non ne ho mai avuti. Volevo tornare per chiudere la mia avventura sportiva con buone sensazioni. Ho pensato a come poteva essere questo ritorno, questi 4 anni non sono stati facili per me, per due anni e mezzo sono stato in aule di tribunale, sono cambiate parecchie cose nella vita personale». Ma, tra una dichiarazione e l’altra, aleggia anche la possibilità di un ritiro. Dopo Rio, se dovesse andraci. In tempi brevi se alle Olimpiadi non potrà partecipare. In questa battaglia Schwazer è accompagnato da Sandro Donati, il suo allenatore e storico paladino della lotta al doping. «Resterò accanto ad Alex - ha sottolineato -. Quale migliore pretesto avrei avuto per abbandonarlo in questo momento, magari facendo la figura di quello che non se n’è accorto. Questo non acca- drà mai, abbiamo intrapreso un progetto unico al mondo». Donati ha evidenziato come Schwazer abbia dato disponibilità agli ispettori Wada di reperibilità per 24 ore su 24. «Abbiamo comunicato che Alex rinunciava alla finestra oraria, la non mi risposta mi ha fatto pensare - ha evidenziato -. L’atleta positivo per doping diventa la preda sulla quale il sistema sportivo può dimostrare in ogni momento la propria durezza e la propria inflessibilità, peccato che questa venga mostrata nei soggetti singoli e deboli». Poi arriva l’affondo. «Alex è vittima di una vendetta per l’odio nei miei confronti - ha sottoli- neato -. Noi andremo fino in fondo fino alla fine». La tesi è chiara: «Le incongruenze ci sono e devono essere spiegate, la tempistica è assolutamente strana - ha ammesso Donati -. Il laboratorio di Colonia è di alto livello, il risultato è affidabile. Il punto sono le dinamiche che hanno portato al riesame di un campione di urine». Anche perché il campione olimpico di Pechino 2008, come ha ricordato il suo legale Gerhard Brandstaetter elencandole con esattezza, è stato controllato in nove occasioni tra gennaio e maggio. «E’ una vicenda brutta e sporca Vogliamo la verità, il suo percorso è limpido e trasparente». Sandro Donati, 69 anni, durante la conferenza di ieri (ANSA) 28 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 VOLLEY VERSO LA WORLD LEAGUE Centoni Vettori, uomo di ghiaccio Saggia «Questa Italia «Ma a Rio avrò i brividi» sta crescendo» GRAND PRIX DONNE L’azzurro cela sempre le emozioni: «I Giochi però sono un’altra cosa» «So che sarà un’esperienza sconvolgente. Abbiamo un gruppo con tante punte di diamante ma che deve ancora lavorare» LUCA MUZZIOLI L'uomo che "suda internamente", ieri ha avvertito un brivido quando nei Giardini del Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il tricolore alla portabandiera azzurra Federica Pellegrini. Luca Vettori, opposto azzurro, quest'anno protagonista vincente del triplete con Modena, non è uno che lascia trasparire troppo le emozioni. L'immagine esatta di lui la diede un suo ex allenatore qualche tempo fa. Luca Monti lo tratteggiò così: «Vettori è uno che suda internamente». Opposto di ghiaccio che non lascia trasparire le emozioni, nemmeno il sudore durante una partita. Ieri invece il "Vetto" ha toccato con mano il suo prossimo appuntamento con la storia, la sua prima partecipazione olimpica a Rio. E ha vibrato. «Quella odierna è stata una giornata speciale per cui ringrazio. La presenza del Presidente della Repubblica, la consegna del tricolore alla Pellegrini... Emozionato? Non credevo di poterlo essere così tanto. E' stato un momento da brividi. Ora penso che l'esperienza di Rio potrà essere sconvolgente». Campione d'Italia, nuovo opposto titolare dell'Italia di Blengini, top scorer azzurro con 40 punti nelle prime tre gare di World League, lo schiacciatore parmigiano, classe 1991, si è proiettato in azzurro dopo una stagione vissuta da vincente. Qual è oggi il principale ricordo della stagione con il club? «E' stato un anno molto appassionante, sia per le vicende sportive e che umane. Entrambe mi hanno lasciato un segno. Spero di proseguire su quella strada...». La vittoria più importante tra Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa? «Tra le tre vittorie quella della svolta è stata la Coppa Italia. Nonostante tutte siano belle e importanti, quel successo ha spaccato l'anno, dandoci fiducia in noi stessi». Nadia Centoni, 35 anni, veste la maglia azzurra dal 2003 (GALBIATI) L’opposta ci crede: «Abbiamo raccolto pochi punti ma saremo pronte per i Giochi». Domani ad Ankara sfida con il Brasile Luca Vettori, 25 anni, si concede per un selfie con una tifosa. Quest’anno è stato uno dei protagonisti del triplete firmato da Modena (LIVERANI) chio le differenze, ma so anche che non è giusto fare confronti. Sono consapevole che qui si sta creando un qualcosa di diverso». Un “qualcosa” che ha mosso i primi passi in Australia. Quali sono state le prime sensazioni azzurre? «Tra acciacchi e preparazione fisica importante oltre a un gruppo che vuole trovare il giusto afIl gruppo fiatamento, stiamo lavorando Il bomber azzurro ha vissuto per consolidare le fondamenuna stagione da protagonista ta. Siamo una squadra che in campionato, periodo che ha tante punte di diamante non sembra avere fine. Quama che deve ancora lavorale il segreto? «Non so quale re su difesa, ricezione e nella possa essere la ricetta per giogestione di quelle situazioni care bene tutte le partite. Ho in cui si deve saper mostrare fatto un bel campionato, crepazienza e meno veemenza». do che tutto nasca dalla forza Il lungo weekend romano ofdel gruppo. Dà fiducia e confre la possibilità per fare altri sapevolezza nei propri mezpassi avanti, ma sarà ancora zi, ora sono abbastanza tranuna volta anche emozionanquillo». Modena ha brillato te. «Un anno fa abbiamo asanche per la forza del grupsaporato l’emozione di giopo, ora si cambia, c’è quello care al Foro Italico, all’aperto, azzurro. Il Ct ne parla già bene, lei? «Quello per una serata magica, oggi torniamo al pala di Modena era particolare, con soggetti par- Eur, sempre seguiti da grandi platee. Cercheticolari. Grazie anche a Lorenzetti, il nostro remo di offrire spettacolo e, contemporaneaallenatore, si era creato un rapporto unico tra mente, consolidare quello che il nostro pernoi. Tornato in azzurro mi sono saltate all’oc- corso di crescita tecnica». Cannoniere E’ il top scorer azzurro con 40 punti nelle prime tre partite di World League Obiettivi «Ci concentriamo sui fondamentali e sulla ricerca del giusto affiatamento» LA VISITA AL QUIRINALE Zaytsev: «Momento toccante» La tre giorni romana della World League è stata la ghiotta occasione per gli azzurri di Gianlorenzo Blengini per essere presenti al Quirinale, alla cerimonia di consegna del Tricolore da parte di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, alla portabandiera azzurra Federica Pellegrini. Un appuntamento che si è rivelato anche una nuova occasione per arricchire i canali social degli azzurri di selfie, non ultimo quello orchestrato da Osmany Juantorena tra il gruppo azzurro e il padrone di casa del Quirinale. Zaytsev, schiacciatore della nazionale azzurra di casa nella Capitale, protagonista di un selfie con la Pellegrini, manifesta l'emozione per la mattinata, preludio alle prossime Olimpiadi: «E' stata come quattro anni fa una grande emozione. La vera differenza è stato il cambio del Presidente della Repubblica, allora c'era Napolitano, oggi c'è Mattarella. E' una sensazione bella ed emozionate stare lì insieme a tanti altri atleti e campioni, mentre viene consegnato il Tricolore, questa volta a Federica Pellegrini che sarà la nostra portabandiera. Un momento molto bello che ti fa capire l'importanza dei sacrifici che fai». IL PROGRAMMA - Si goca al PalaLottomatica. 24/6: Belgio-Usa (ore 17); Italia-Australia (ore 20); 25/6: Usa-Australia (ore 17); Italia-Belgio (ore 20) 26/6: AustraliaBelgio (ore 15.30); USA-Italia (ore 18.30). Si gioca anche a Lodz (Polonia) e Belgrado (Serbia). Classifica: Serbia 3 vittorie (9 punti), Brasile 3 (9), Francia 2 (7), Italia 2 (7), Russia 2 (6), Stati Uniti 2 (6), Belgio 2 (5), Polonia 1 (3), Iran 1 (2), Argentina 0 (1), Bulgaria 0 (0), Australia 0 (0). L. MUZZ. Domani l'Italia di Marco Bonitta con la sfida al Brasile (ore 13.30 italiane) apre l'ultimo weekend di qualificazione di Grand Prix. Una tre giorni in quel di Ankara che si completerà con le sfide alla Turchia e al Belgio. Si giocherà sul campo della Baskent Volleyball Hall, struttura che a gennaio ha regalato all'Italia il pass per il torneo di Qualificazione Olimpica mondiale che poi ha portato le azzurre a centrale il passaporto per i Giochi Olimpici. Un impianto, quello di Ankara, che è rimasto caro a Nadia Centoni, qui protagonista anche nelle sfide del campionato turco con la maglia del Galatasaray Istanbul. L'opposta toscana, in corsa per un posto tra le 12 di Bonitta per Rio2016, sa con chiarezza il valore delle tre sfide che attendono la nazionale azzurra: «Sappiamo che saranno tre partite toste, nelle quali vogliamo fare assolutamente punti. Saranno test molto importanti anche per proseguire nel nostro percorso di crescita in vista delle Olimpiadi. Nella prima partita affronteremo il Brasile che conosciamo molto bene. La loro caratura tecnica è eccezionale, ma noi non abbiamo niente da perdere e quindi scenderemo in campo per giocarcela al massimo. La Turchia, invece, è vogliosa di riscatto dopo la bruciante eliminazione subita a gennaio. Sono convinta che davanti al proprio pubblico farà di tutto per batterci: sarà un match dall'alto pathos agonistico. Da non sottovalutare l'impegno contro il Belgio, anche se finora non ha raccolto vittorie». Centoni parla poi della squadra in proiezione Rio: «Nelle prime due settimane del Grand Prix ho visto una squadra che sta crescendo passo dopo passo. Abbiamo provato tante cose nuove che sono sicura ci saranno molto utili durante il torneo olimpico. Secondo me questo gruppo ha un buon atteggiamento, anche se nell'ultimo week end a livello di punti abbiamo raccolto molto poco». Orro recupera Da Roma intanto buone notizie arrivano dalla palleggiatrice azzurra Alessia Orro, infortunatasi a Bari. La risonanza magnetica ha rilevato soltanto una distorsione tra il primo e secondo grado alla caviglia sinistra. La palleggiatrice sarda proseguirà quindi nella terapia riabilitativa, iniziata dallo staff sanitario azzurro immediatamente dopo l'infortunio. Il programma Il torneo delle azzurre ad Ankara si apre con la sfida al Brasile di domani (ore 13.30), alle padrone di casa della Turchia (ore 16.30, Sabato 25 giugno) e, domenica 26 giugno, il Belgio (ore 13.30). Classifica generale: Cina 6 vittorie, Russia 6, Usa 5, Brasile 4, Olanda 4, Turchia 3, Giappone 2, (8 punti), Italia 2 (7), Serbia 2 (5), Thailandia 2 (5), Belgio 0, Germania 0. Le prime cinque più la Thailandia paese organizzatore alla Final Six. L. MUZZ. TUTTOSPORT 29 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 MOTO VERSO IL GP DI OLANDA Allora Vale, è la volta buona? Il Dottore è stato paparazzato a Ibiza con una nuova fidanzata L’ultima compagna di Rossi era stata Linda Morselli; chissà che questa new entry non contribuisca a lanciarlo verso il successo Mondiale MIRCO MELLONI Alla vigilia dell'appuntamento di Assen, che può consentirgli di avvicinare ulteriormente Marc Marquez e Jorge Lorenzo, Valentino Rossi giura amore eterno per il tracciato olandese, dove ha vinto nove volte. Quella per l'ex università della moto è l'unica dichiarazione d'affetto pubblica, ma forse non è l'unica in assoluto di questo periodo: pochi mesi dopo la rottura con la fidanzata Linda Morselli, infatti, il cuore di Valentino sembra battere per una nuova fiamma. Una nuova passione che, magari, ha ispirato il Dottore, che in questa fase del Mondiale 2016 sta vivendo un autentico stato di grazia. La vacanza ad Ibiza, prima della partenza per Assen, Rossi l'ha trascorsa con una ragazza mora e tatuatissima, e le foto pubblicate da Vanity Fair non mostrano soltanto complicità - i due si scambiano le chiavi e guardano i messaggi sul cellulare altrui - ma anche un bacio appassionato. E proprio la nuova fiamma ha accompagnato Valentino all'aeroporto, per prendere il volo alla volta dell'Olanda. Qualcosa di simile, e al contempo diverso, dal presunto flirt tra Iannone e Belen. Ma, si sa, l’estate è la stagione degli amori... Appuntamento presentato con un accenno al periodo di pausa, senza però approfondire la presenza di una nuova fidanzata: «Ho utilizzato questo piccolo break per riposarmi un po' e ora sono pronto per la prossima gara. Amo Assen, è uno dei miei circuiti preferiti» ha detto il 37enne. Per Rossi, l'obiettivo è ripetere il 2015, quando battè Marquez all'ultima curva, dopo un duello senza esclusione di colpi. Ora che tra i due sembra scoppiata la pace, Valentino cerca di ricucire il distacco di 22 punti dal catalano della Hrc, che non vince da quattro gare, conquistate da Lorenzo e Rossi. «Dobbiamo rimanere concentrati - ha detto il pesarese - e lavorare nel modo migliore, poi andremo a tirare le somme. Al Montmelò siamo andati bene in gara, e anche i successivi test sono stati molto positivi». Un'iniezione di fiducia alla vigilia di una tappa tradizionalmente favorevole alla Yamaha, e che Rossi ha conquistato in due delle ultime tre stagioni, ma Valentino tiene i piedi per terra: «L'equilibrio di quest'anno rende ogni gara aperta. E questa incertezza vale anche per i circuiti preferiti come, nel mio caso, Assen». Valentino Rossi, 37 anni, si rilassa ad Ibiza con la sua nuova fidanzata (DA WWW.VANITYFAIR.COM) Di certo, Rossi non nasconde il momento positivo, dato che ha preceduto LA NOVITA’ Lorenzo in due delle ultime quattro gare sull’asciutto, e al Mugello - senza il ritiro per i guai al motore avrebbe potuto fare altret- Il weekend di Assen spezza una lunga qualifiche: la griglia della Moto3 verrà decisa parentesi senza corse: l'8ª tappa del dalle 12.35, quella della MotoGP dalle 14.10 e tanto. «Quest’anno ho meno quella della Moto2 dalle 15.05. Le gare punti in classifica» ha dichia- Mondiale, infatti, arriva a tre settimane da Barcellona - fine settimana funestato dalla saranno domenica, sconvolgendo la rato ad Autosport, ricordanscomparsa di Luis Salom nelle prove della tradizione del Dutch TT, dove si era sempre do che nel 2015 dopo sette gare era a quogareggiato il sabato: alle 11 la Moto3, alle ta 138, contro gli attuali 103 punti. «Però mi Moto2 - e precede di venti giorni 12.20 la Moto2, alle 14 il clou della MotoGP. sento più forte. L’anno scorso ho lottato per il l'appuntamento tedesco al Sachsenring. L'odierna conferenza stampa dei piloti (ore Accanto alla diretta Sky, in chiaro su TV8 titolo fino all’ultima gara, ma a volte non ero 17) apre il programma di SkySportMotoGP, sintesi delle qualifiche (sabato alle 15.35) e veloce come Lorenzo e Marquez. Mi piace domani le libere dalle 9 (MotoGP in pista alle le gare in differita (domenica alle 14 la Moto3, la mia Yamaha, che è molto competitiva. E 9.55 e 14.05). Sabato le ultime libere dalle 9 alle 15.20 la Moto2, alle 17 la MotoGP). mi piace molto la gomma Michelin, che per me è familiare. E’ un bel momento». Un bel (MotoGP alle 9.55 e 13.30) e poi le M.M. momento in pista, ma forse anche fuori. Dichiarazione «Amo Assen, è uno dei miei circuiti preferiti. Ma c’è molto equilibrio in ogni gara» Il ruggito «Sono più forte dell’anno scorso. Mi piace la mia Yamaha. E’ un bel momento» L’obiettivo Come da costume Rossi - che ha sempre tenuto gli affari di cuore fuori dai circuiti, e i suoi risultati sono stati inversamente proporzionali ad una vita sentimentale che mai l'ha avvicinato al matrimonio - cercherà di allontanare il gossip dal paddock di Assen. Addio tradizione: domenica gara CAMPAGNA ABBONAMENTI CAMPIONATO SERIE A 2016/17 Coach UN GRANDE SPETTACOLO PER TUTTI ABBONAMENTO CAMPIONATO SERIE A STAGIONE 2016/17 ACQUISTA QUI IL TUO ABBONAMENTO: SEDE AUXILIUM - Corso Siracusa, 10 - Torino CIRCUITO VIVA TICKET - www.vivaticket.it Abbonamenti a partire da 96 euro Figli under 14 di coppia abbonata: 38 euro Ingresso gratuito per i bambini under 5 Sconto 10% per abbonati 2015/16 e prelazione posto Sconto 50% per gli under 14 Sconto 10% per gli under 19 Sconto 10% per gli over 65 Sconto 10% per universitari under 28 con Cus Card GLI AVVERSARI Tra Lorenzo e Marquez che differenza Il pilota della Yamaha cerca rivincita dopo Barcellona, la prima guida della Honda ricorda il periodo positivo del 2015 Uno vuole ricordare, l'altro preferisce dimenticare. La vigilia di Assen separa Marc Marquez e Jorge Lorenzo: Marc viene da una prova convincente a Barcellona, dove è stato l'unico pilota in grado di insidiare Valentino Rossi, Jorge invece ha lasciato il Montmelò nero di rabbia, dopo la caduta causata da Andrea Iannone. «Sapevo che sarebbe stata una gara complicata, con le gomme che andavano in crisi dopo pochi giri, però l'incidente ha rovinato tutto» ricorda il campione del Mondo, costretto a vedere Rossi e Marquez battagliare per il successo. Proprio Marc sorride di fronte all'arrivo ad Assen, dove un anno fa iniziò il periodo più positivo della sua annata, con due vittorie e due secondi posti nella parentesi estiva che aveva compreso anche Germania, Indianapolis e Repubblica Ceca. «Assen è tradizionalmente il primo di una serie di circuiti che esaltano il mio stile di guida, sono fiducioso» dice il catalano della Hrc, che si presenta all'ottava tappa con 10 punti di vantaggio su Lorenzo e 22 su Jorge Lorenzo, 29 anni Rossi. Ducati, dubbio gomme Per la Ducati, l'auspicio è che il weekend olandese riporti la Rossa ai livelli del Mugello, dove Iannone e Dovizioso chiusero terzo e quinto. «Sono fiducioso, il lavoro sulle nuove mescole portate dalla Michelin è stato proficuo» spiega Iannone. Più scettico, invece, Dovizioso, che parlando degli pneumatici dice: «E' difficile prevedere il comportamento delle gomme, anche se in gara mi aspetto un degrado inferiore rispetto a Barcellona. Siamo competitivi ma ci manca ancora qualcosa per tornare davanti e giocarci il podio». M.M. 30 TUTTOSPORT GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 SPECIALE BOCCE Gianluca, il computer che non si spegne mai L’ANGOLO Gare nazionali raffa, l’ennesimo botto di Formicone Formicone, 44 anni, il capataz dell’Aquila A Verona ha strapazzato senza pietà le primedonne della specialità. Resterà con la Virtus Aquila anche nel 2017 FRANCESCO FERRETTI Quando i trasferimenti stanno gradualmente divenendo realtà, in vista della prossima stagione agonistica a squadre, i giocatori di grido della raffa proseguono nell’attuale regalando a sé stessi, ai propri tifosi e alle “vecchie” società ulteriori soddisfazioni nelle gare nazionali del weekend. Diversi gli esempi di casi simili. Non varierà team e non sarà mai sazio, tanto per cambiare, il vincente per antonomasia degli ultimi 15 anni, Gianluca Formicone, Virtus L’Aquila. Suo il primo posto nella 5° edizione del Trofeo La Preonda organizzato dalla società Bardolino di Verona, commentato con un «Con questa sono 9» e tanto di muscoletti esibiti sotto forma di emoticons nel suo profilo personale su Facebook. I suoi avversa- ri del quadro finale, selezionati a suon di scontri diretti tra i 120 ai nastri di partenza, sono di quelli da far giocare teso chiunque al posto suo, ma non lui. Dopo il girone eliminatorio infatti, batte negli ottavi 12-8 un big come Giuseppe D’Alterio, neoacquisto che in realtà è un ritorno della Monastier di Treviso il prossimo anno, ma ancora in forze all’Alto Verbano di Varese neoscudettata. Ai quarti supera sul filo di lana, come si sarebbe detto una volta, 12-11 il mancino prodigioso Luca Viscusi della neopromossa in A (e ambiziosa) Caccialanza di Milano. In semifinale tocca quindi ad un altro grosso calibro quale Alfonso Nanni del Boville di Roma, 12-9, e in finale al talentuoso e sempre più a suo agio ad altissimi livelli Daniel Tarantino della Rubierese di Reggio Emilia, liquidato con un perentorio 125. Insomma, non una passeggiata e qualche brivido lungo la strada inevitabile gestito come al solito dal campione abruzzese, chiamato “computer” dal presidente federale Rizzoli svariati anni fa, affa- IL PERSONAGGIO Valenti, il talento costruito in casa (f.f.) Uno sport nel quale il divario tecnico-fisico tra settore maschile e femminile esiste e tuttavia, per diverse ragioni, potrebbe non essere netto e marcato come in altre discipline? Le bocce, senza dubbio. Soprattutto nelle categorie giovanili. Un’altra riprova di questa che è più di una teoria, arriva dal torneo juniores organizzato in terra abruzzese e più precisamente presso la società Villa Mosca di Teramo. Due le manifestazioni, riservate agli under 15 e under 18. Nella categoria dei più piccoli a trionfare è stata Alessia Valenti del Sambucheto di Macerata, non certo nuova a exploit del genere. 12-11 all’ultima boccia dell’ultimo tiro contro Christian Martella della Pinetese di Teramo. Figlia d’arte poiché sua madre, Cristina Bara, è stata la prima campionessa italiana del movimento in rosa, Alessia ha vinto a sua volta l’alloro tricolore già in due occasioni. Nella categoria dei più grandi continua invece l’incetta di risultati targati Lucrezia di Pesaro Urbino. Le maglie gialloblù colpiscono ancora, stavolta portando a casa il primo posto nella competizione under 18 grazie all’autorevole prova di Enrico Lisotta. Il diciassettenne di Fano è una realtà del movimento giovanile e da un po’pure le sue incursioni tra gli adulti cominciano a farsi sentire. Nitida la sua affermazione in finale contro Iafrate. mato come il “cannibale” per eccellenza Merckx per tanti altri. “Doppia C” potremmo dunque chiamarlo, evitando di fare torti a chicchessia. Un altro giocatore esperto e assai valido, Enrico Cambieri della Nuova Paolo Colombo di Milano, si aggiudica l’altra gara di rilievo individuale della domenica. Si tratta dell’82° Gran Premio Lombardia, organizzato dalla società San Mauro di Como. Il bocciatore con licenza di accostare lombardo, regola gli 88 iscritti superando in finale un altro nome noto del panorama boccistico regionale e nazionale, Paolo Proserpio della Sulbiatese di Monza. Anche lui esperto, affidabile e costantemente a ottimi livelli ma di ruolo opposto rispetto al suo avversario: 12-7 il risultato finale, in un match dal doppio volto evidente nello score, con la prima parte tutto sommato a favore del brianzolo e la seconda decisamente ad appannaggio del meneghino. Nomi noti e giocatori di esperienza anche nel torneo a coppia del fine settimana. A farla da padroni nella capitale, precisamente a Fiumicino nel Trofeo Lido del Faro, due atleti del genere “sempreverdi”: Rega Santolo Nunziata (anche ex del club), meglio noto come “Lino” e Americo Diomei, della Eretum Bocce. Formazione spesso vincente in questi anni la loro e nondimeno già divisa seppur ancora non ufficialmente nella prossima stagione. Diomei dovrebbe infatti approdare al Boville e Nunziata al Flaminio. Il condizionale è poco più di una formalità. Intanto però fanno loro l’ennesima gara nazionale personale, battendo 12-5 Roberto Crognaletti e Pierluigi Caperna del Donato Boscherini, coppia cadetta contenta in ogni caso di essere arrivata a tanto. Giustamente. Ben più dura invece la semifinale, contro un’altra formazione “locale” agguerrita e sempre ostica da affrontare: Massimiliano Paolucci e Gianluca Salutari del Castelverde, 12-11 il risultato finale. A concludere la giornata il torneo riservato alla categoria d’ingresso nel mondo delle bocce sintetiche, ancora nella società marittima, in cui a svolgere il ruolo di propheta in patria tocca al duo Francesco Piacenti e Giuseppe Bentivegna. LA CAMPIONESSA Simona, 41 tacche sul polso Insaziabile la Bagalà, portacolori del San Giacomo. Che però sogna sempre il podio mondiale. Quando lo raggiungerà? MAURO TRAVERSO Nell’iconografia boccistica si è più propensi ad esaltare con soprannomi le gesta dei maschi, scordandoci spesso di quelle femminili, parimenti degne di attenzione. E succede che se Diego Rizzi e Simona Bagalà conquistano l’ennesimo titolo italiano, è più facile che si parli del “Golden Boy” piuttosto che della nostrana “Wonder Woman”. Anche l’interessata è di questo avviso, pur precisando che Diego è un gran- de e merita i titoloni». A proposito di titoli. «Sono arrivata a quota quarantuno – sottolinea la Bagalà – compresi quelli di società. Non chiedetemi il dettaglio perché non li ricordo». Ci pensiamo noi: 12 individuali, nove a terne, sette a coppie e quattro di tiro di precisione. Un percorso tricolore iniziato nel 1993 quando, quindicenne, trionfò a terne insieme a mamma Rosa e zia Silvana. Fu l’avvio di una carriera cadenzata ogni anno da almeno un titolo, sino al 2010. «Poi – aggiunge Simona – qualche problemino fisico non mi permise di essere sempre al top, ma riuscii ugualmente a rifarmi negli anni successivi». Per la ventimigliese cresciuta nel Gruppo Sportivo Petanque dove papà Luigi era il vice di Zuppardo alla presidenza del club frontaliero, non sono mancate le soddisfazioni con la maglia della nazionale. Ci ricorda la disputa di otto mondiali e sei europei, ma «purtroppo, tranne una medaglia di bronzo a terne ai Giochi del Mediterraneo del 2005, sto ancora inseguendo qualcosa di prestigioso, con la consapevolezza che, sebbene sia cresciuto, il livello della petanque femminile italiana nel contesto internazionale deve ancora migliorare per diventare competitivo». Intanto la trentottenne Bagalà, dallo scorso anno tesserata per l’imperiese San Giacomo dopo aver vestito altre maglie di club importan- OVER 60 Accominotti e Carzaghi ok Pio Carzaghi e Bruno Accominotti della Capannina di Biella sono i nuovi campioni italiani della categoria over 60 del volo. A Novara hanno superato in finale per 13-5 Pier Carlo Scarafiotti e Claudio Marangoni del San Mauro. Nella seconda selezione per i tricolori a coppie di A, settore Ovest, disputata a Pianezza, successo di Piero Amerio e Mauro Bunino. ti, ci tiene che si sottolinei «il fatto che ho vinto anche tante gare maschili a livello internazionale, insieme a Benito Campagna». Sul ricordo più bello del suo quarto di secolo dedicato alla petanque, Simona non ha dubbi: «Il titolo individuale vinto il 24 giugno del 2001, quando nacque la mia nipotina Giulia». Ma significativa è pure la considerazione che la nostra Wonder Woman ricopre in seno alle avversarie. Una di queste, Valentina Petulicchio, l’ultima alla quale Simona ha negato il titolo, dice di lei: «E’ la giocatrice con la G maiuscola. Gioca con la testa oltre che usare la tecnica. E’ la più completa in assoluto e potrebbe dare di più». Giovani azzurre in allenamento. Il volto moderno del gioco più antico del mondo La dura scalata per arrivare al rango di sport Novanta anni fa il primo riconoscimento del Coni alle bocce. La scintilla scoccò ai Giochi di Parigi. L’ok definitivo nel ‘79 DANIELE DI CHIARA Oggi le bocce sono uno degli sport che regalano più medaglie all’Italia. Campionati del mondo, Giochi del Mediterraneo, World Games. Non c’è manifestazione dove le magliette azzurre della Federbocce non salgano sul podio. Ma per arrivare a quello scalino, dopo secoli di ostracismo, c’è voluto tanto sudore. Nel 1897 nacque l’Ubp, Unione bocciofila piemontese. La prima federazione. Nel 1924 le bocce furono ammesse come sport dimostrativo alle olimpiadi di Parigi. Il Comitato Olimpico internazionale di allora aveva un occhio di riguardo per il così detto sport sociale. Fu organizzato un torneo a Charrenton, nella periferia parigina, quattro case tagliate fuori dal giro di sportivi e turisti che affollavano il Parco dei Principi dove si svolgevano i Giochi. Si confrontarono le quadrette nazionali di Francia, Italia e Principato di Monaco. Arrivammo secondi dietro i monegaschi con i torinesi Domenico Rossi, Rodolfo Bertone e Francesco Novarese, l’astigiano Giuseppe Garri e i liguri Emanuele Galletto e Francesco Marasso. Questa piccola pattuglia, che si pagò di tasca propria il soggiorno in Francia, diede la scossa. La Gazzetta del Popolo di Torino li considerò eroi: «Gli uomini che compongono la nostra nazionale sono degni per il loro passato sportivo di vestire la maglia azzurra scudata, concessa all’Unione Bocciofila Italiana dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Aspra fu la lotta. Come facilmente era prevedibile la squadra di Monaco, conoscitrice profonda di tutte le malizie e sottigliezze del gioco francese, riuscì, sebbene solo di misura, a piegare i nostri forti rappresentanti che a Charrenton ebbero l’incoraggiamento della numerosa colonia italiana». Il Coni, sull’onda del successo parigino, due anni dopo riconobbe come sport effettivo l’Ubi, Unione bocciofila italiana, il nuovo nome che si era data l’Ubp. Era il 1926 e la federazione si era irrobustita allargandosi il tutto il nord Italia con quasi duecento società. Poi la doccia fredda. Nel 1929 un decreto ministeriale trasferì le bocce dal Coni all’Ond, l’Opera Nazionale Dopolavoro, ritenendole non sport ma attività ricreativa. Consorelle del tiro alla fune, del tamburello e della corsa coi sacchi. Nacuqe la Figb, Federazione italiana gioco bocce, che riunì tutte le realtà della Penisola e adottò un unico regolamento di gioco. Nel 1945, caduto il fascismo, sparì anche l’Ond le cui funzioni passarono all’Enal, Ente nazionale assistenza lavoratori. Il mondo delle bocce esplose. Sorsero come funghi numerose federazioni che praticavano diversi sistemi di gioco. La prima che tornò a bussare al Coni per il riconoscimento fu nel 1947 l’Ubi di Genova. La porta non si aprì. Ci riprovò l’anno dopo L’Ufib, Unione federazioni bocciofile italiane, che ebbe più fortuna: aggregata. Nel 1953 chiese di diventare effettiva. Secco no. Anzi, mostrando l’Ufib qualche crepa (si stava spaccando tra praticanti raffa e volo) nel 1957 le venne tolta anche la qualifica di aggrega- ta. Ci vollero sei anni per rientrare al Foro Italico. Nel 1963 la spuntò come aggregata l’Ubi di Torino che diventò effettiva nel 1969. Ma la poltrona era traballante. Oltre all’Ubi operavano e premevano altre federazioni. La Fisb, Federazione italiana sport bocce, la Figp, Federazione italiana gioco petanque, e la rinata Figb, quest’ultima protetta dal colosso Enal, che vantava il maggior numero di società e giocatori. Nel 1979 la svolta. Alla presenza di Mario Pescante, le firme. «Nella sede del Coni, in Roma, il giorno 21 marzo 1979, le delegazioni dell’Unione Bocciofila Italiana e della Federazione Italiana Gioco Bocce hanno sottoscritto i protocolli che sanzionano l’unificazione di tutte le forze boccistiche italiane». LA CURIOSITA’ La rissosa taverna... Nel 1926, quando il Coni riconobbe per la prima volta le bocce come sport effettivo, presidente del Comitato olimpico era Lando Ferretti, un avvocato di Pontedera, pluridecorato per le imprese sul Carso e sull’Adamello. Per capire quanti pregiudizi sopravvivevano allora, è illuminante la stupefacente dedica che Ferretti scrisse sulla copertina del primo numero del quindicinale “Le Bocce”: «Ai bocciofili d’Italia perché preferiscano sempre le nobili gare sotto il cielo più bello del mondo alla rissosa e viziosa taverna». 5x 1000 80083470015 le bocce, uno sport solare TUTTOSPORT 31 GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2016 TUTTONOTIZIE TUTTONOTIZIE TUTTONOTIZIE TUTTONOTIZIE RUGBY TENNIS/A WIMBLEDON GOLF Masi, il tendine non va «Il ritiro è inevitabile» McIlroy «No ai Giochi c’è lo Zika» Un’altro pezzo dell’Italia dell’età dell’oro alza bandiera bianca. Federazione Italiana Rugby e Wasps Rugby hanno annunciato che il trequarti della Nazionale e del club giallonero Andrea Masi non ha recuperato dall'infortunio al tendine d'Achille riportato lo scorso settembre in occasione del match inaugurale della Rugby World Cup contro la Francia a Twickenham. Su indicazione di medici specializzati, Masi è stato costretto al ritiro immediato dal rugby professionistico, ponendo fine ad una carriera che ha visto il 35enne trequarti conquistare 95 caps per la Nazionale Italiana e prendere parte a quattro World Cup: «Il rugby è stato al centro della mia vita negli ultimi vent'anni e non è semplice chiudere un capitolo tanto importante. Ma sono consapevole che que- Il torneo olimpico di golf perde il suo numero uno. Rory McIlroy ha annunciato che non andrà a Rio de Janerio perché teme per la sua incolumità fisica per il rischio di contagio dal virus Zika. «Nonostante il rischio di infezione sia considerato basso, rimane comunque un rischio che non voglio prendere» ha spiegato McIlroy, vincitore di quattro tornei Major ed ex n.1 del ranking. (ANSA) Andrea Masi, 35 anni sta sia, oggi, l'unica scelta percorribile» - ha commentato il giocatore. «Purtroppo il tendine non è guarito come ci aspettavamo. E' un momento difficile ma lo affronto con serenità. Ho dato molto al rugby ed il rugby mi ha dato almeno altrettanto: guardo alle sfide che mi aspettano con curiosità ed entusiasmo». Il Centrale di Wimbledon: che spettacolo (LIVERANI) Contro il match fixing telecamere e sorveglianza Sorveglianza severissima e telecamere a circuito chiuso per evitare ogni rischio di match fixing. A Wimbledon sale il livello di allerta dopo le inchieste sulle partite truccate che negli ultimi mesi hanno coinvolto i tornei Futures, i Challenger, ma anche match di alto livello. Su tutti i sedici i campi, inoltre, sono state installate te impiegati appositamente per l'occasione, oltre al consueto lavoro di studio su scommesse e variazioni di quote. F.1 / TORINO F.1 / MARANELLO di Prost Abiura di Seb (per amor di Rossa) L’allarme «Mancano i giovani» «Se vince l’Italia, mi sta bene» ENRICO CAPELLO zico di sana invidia le vettu- ne, molto più che pressioVettel parla di calcio: re che hanno portato il tito- ne». «Certo della vittoria degli lo iridato a Maranello, com- Parlando di pressione, azzurri contro la Spagna. presa quella del suo attuale Vettel fornisce un assist inPoi con la Germania compagno Kimi Raikko- volontario a Maurizio Arripotrei tifare per voi...» nen. Anche se per il taglio vabene: «E' inevitabile sendel nastro della mostra - che tirla, se fai questo mestieMIRCO MELLONI durerà un anno, obiettivo re, e non credo che Antonio A metà tra il politically cor- 500.000 visitatori entro fine Conte abbia meno presrect e il quieto vivere («Dato 2016 - si fa ritrarre accanto sione sulle spalle di me in che corro per una scuderia alla 125S di Tazio Nuvolari questi giorni. La pressioitaliana...») Sebastian Vettel (la prima Ferrari da com- ne va controllata, sopratammette che di fronte ad petizione). E poi si mangia tutto quella delle gomme» un'eliminazione della Ger- con gli occhi la 126C di Gil- dice il team principal, con mania per mano degli az- les Villenueve, la prima Ros- un riferimento nemmeno zurri a Euro 2016, non sa- sa a vincere nell'era turbo, a troppo velato alla gestione rebbe infelice: «Per la pri- Monaco nel 1981. «La ragio- delle temperature del batma volta, forse, sarei con- ne del mio amore per que- tistrada, aspetto sul quale tento dato che lavoro con sti colori è legata anche a la Fia è vigile. Ma è un altanti italiani. Ma di una Michael Schumacher: da tro il nodo regolamentare cosa sono certo: lunedì l'I- bambino vidi un suo test a che sta a cuore ad Arrivatalia batterà la Spagna». Seb Fiorano, e ancora oggi que- bene, le restrizioni nel diaè pronto a sacrificare la gio- sti colori significano passio- logo tra piloti e box: «Paria da tifoso per viverne una, molto più grande, a livello professionale, e all'inaugurazione della mostra "Ferraristi per sempre" al Museo Ferrari di Maranello il quattro volte iridato mostra fiducia da vendere: «L'inizio del 2016 non è stato secondo le nostre aspettative, ma sono ottimista di natura e non guardo la classifica: è un gesto che va compiuto soltanto una volta ogni anno, dopo l'ultima gara...». Vettel guarda con un piz- Vettel e Arrivabene con la Rossa di Gilles Villeneuve liamo di auto complesse, togliere completamente le comunicazioni radio non è stata una gran cosa. A suo tempo, questa norma venne approvata, però come in tante cose, se ci si è resi conto di aver sbagliato si può sempre tornare indietro...». Chi non vuole tornare indietro è la Ferrari, che in Austria cercherà di interrompere un digiuno che dura da 14 gare, ma che non sembra destabilizzare nemmeno i vertici di Fca («La Ferrari sta vivendo un momento di grande e continuo progresso» ha detto John Elkann a margine di un evento della Fondazione Agnelli). Arrivabene si è uniformato al messaggio lanciato alla Conferenza Fia di Torino dal presidente Sergio Marchionne. «Non c’è una sola area su cui dobbiamo lavorare, semmai cerchiamo di migliorare in ogni aspetto, a 360 gradi, è nel Dna della nostra Casa. Ma non parlo di Mondiale, sono già caduto una volta nella trappola, a Natale, e la risposta me la sono tirata dietro per mesi? Sono ottimista, non illusionista, ma ai tifosi diciamo di stare tranquilli: stiamo arrivando». TORINO. Il direttore tecnico della Ferrari, James Allison, è stato l'ospite più atteso della seconda giornata della Fia Sport Conference al Lingotto di Torino. A tre mesi dalla scomparsa della moglie, l'ingegnere di Maranello ha parlato del presente e del futuro della Formula 1 alla luce dei nuovi regolamenti che nel 2017 consentiranno di vedere in pista monoposto più veloci. «La prossima stagione ci saranno auto molto più belle, ben proporzionate e performanti. Per noi ingegneri che vediamo nascere in anticipo le nuove monoposto sarà una sfida intrigante. Si abbasseranno i tempi a giro, cosa che non accade da qualche anno. La nuova aerodinamica avrà un ruolo importante ma non farà passare in secondo piano le power unit che restano una potenza di fuoco da cui spremere il massimo. Ritengo che nell'economia di una corsa il motore conti ancora per un buon 40% mentre per il pilota siamo al 20%. La Formula 1 è un mix di fattori in cui ha il suo peso l'elettronica da cui non si può prescindere». Parlando della Ferrari, Allison ha tracciato una linea tra ciò “che è oggi e ciò che sarà domani”. «La nostra mission è Alain Prost, 61 anni RAIUNO RAIDUE RAITRE RETEQUATTRO CANALE 5 ITALIA 1 LA7 6.00 Il caffè di Raiuno 6.30 TG1 - Previsioni sulla viabilità CCISS Viaggiare informati 6.45 Unomattina Estate 10.35 Cedar Cove 11.15 Don Matteo 7 13.30 TG1 14.00 TG1 Economia 14.05 Estate in diretta 15.35 Prima tv Legàmi 16.30 TG1 16.40 Estate in diretta 18.45 Reazione a catena 20.00 TG1 20.30 Techetecheté 2016... Vorrei rivedere 21.25 Porta a Porta 1.20 TG1 Notte Che tempo fa 1.35 Sottovoce 2.05 La diga del disonore (Drammatico 2001) Con Michel Serrault 8.45 Il nostro amico Kalle 9.30 Spaziolibero 9.40 TG2 Insieme Estate 10.30 Summer Voyager 10.55 Corte dei Conti 12.10 La nostra amica Robbie 13.00 TG2 Giorno /Il caffè degli Europei 14.00 Tutto per mio marito (Drammatico 2011) 15.35 Elementary 16.15 Guardia Costiera 17.50 Rai Parlamento Tg 18.05 TG Sport - TG2 18.50 N.C.I.S.: Los Angeles 19.40 N.C.I.S. 20.30 TG2 - 20.30 21.05 Novità - Prima tv Jane the Virgin 23.35 TG2 - TG2 Punto di vista 23.50 Donne ad Alta Quota 6.00 6.30 8.00 10.00 11.00 12.00 12.25 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 6.55 8.55 9.45 10.45 11.30 12.00 6.00 7.55 8.00 8.45 9.45 10.55 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 15.45 16.45 7.45 6.00 Meteo - Traffico 7.00 Omnibus - News (Diretta) 7.30 TG La7 7.50 Meteo 7.55 Omnibus (Diretta) 9.45 Coffee Break (Diretta) 11.00 L’aria che tira (Diretta) 13.30 TG La7 14.00 TG La7 Cronache 14.20 Tagadà (Diretta) 16.20 Sfera 17.15 Joséphine, ange gardien 19.00 A cena da me Come Dine With Me 20.00 TG La7 20.35 Otto e mezzo (Diretta) 21.10 Speciale TG La7 (Diretta) 1.00 Otto e mezzo (R) 1.35 A cena da me Come Dine With Me (Replica) 15.50 17.40 19.00 20.00 20.10 20.35 21.05 23.05 0.00 1.05 1.15 13.00 14.00 15.30 16.35 18.55 19.35 19.55 20.30 21.15 23.10 0.10 0.15 Hunter Cuore Ribelle Carabinieri 3 Ricette all’italiana TG4 - Meteo.it Un detective in corsia La signora in giallo Forum Hamburg Distretto 21 Io so che tu sai che io so (Drammatico 1982) TG4 Dentro la Notizia Meteo.it Tempesta d’amore Dalla vostra parte Asso (Commedia 1981) Con Adriano Celentano Il labirinto I bellissimi di R4 Michael Jackson: The life of an icon (Doc. 2011) 18.45 19.55 20.00 20.40 21.10 0.00 2.20 Prima pagina Tg5 Traffico - Meteo.it TG5 Mattina CentoVetrine Le tre rose di Eva TG5 - Ore 10 Forum TG5 - Meteo.it Beautiful Una vita Cherry Season Il segreto Rosamunde Pilcher: Quando il cuore si spezza (Drammatico 2010) Con Alissa Jung Caduta libera smile TG5 Prima Pagina TG5 - Meteo.it Paperissima Sprint Estate Masters of Magic Matrix TG5 Notte Meteo.it 8.10 8.35 9.00 9.25 10.25 12.25 13.05 13.45 14.35 15.00 15.35 16.05 16.35 17.00 18.00 18.30 19.25 21.10 23.35 1.35 Una per tutte, tutte per una Belle e Sebastien Georgie Sailor Moon Chuck White Collar Studio Aperto Sport Mediaset I Simpson I Griffin The Big Bang Theory My name is Earl Due uomini e mezzo Suburgatory Friends Dharma & Greg Studio Aperto C.S.I. Miami Prima tv free Insieme per forza (Commedia 2014) Libera uscita (Commedia 2011) Suits PREMIUM SPORT EUROSPORT SKY SPORT 1 SKY SPORT 2 SKY SPORT 3 9.00 Premium Sport Edicola; 9.30 Premium Sport Edicola; 10.00 Premium Sport Edicola; 10.30 Premium Sport Edicola; 11.00 Calcio Mercato; 11.35 Calcio Mercato; 12.15 Premium Show; 12.40 Premium Show; 13.00 Premium Moments; 13.10 Sport Mediaset Notiziario; 13.45 Premium Sport News Notiziario; 15.00 Calcio, Premium Calcio Classic Borussia Dortmund - Juventus; 16.45 Quante ne sai R; 16.55 Premium Moments; 17.00 Premium Sport News Notiziario 19.30 YouPremium; 20.05 YouPremium; 21.00 Calcio, Premium Calcio Classic Real Madrid Inter 1998/99; 22.45 Calcio Mercato; 23.20 Calcio Mercato; 0.00 Premium Sport News Notiziario 8.30 Euro Fans; 8.40 Tennis, ATP World Tour 250 Series 2016 Nottingham: secondo turno; 10.00 Calcio, Major League Soccer 2016 Kansas City Sporting - FC Dallas (15a giornata); 11.20 Euro Fans; 11.30 Tennis, ATP World Tour 250 Series 2016 Nottingham: secondo turno; 13.00 Tennis, ATP World Tour 250 Series 2016 Nottingham: quarti di finale (Dir.); 20.55 News I; 21.00 Biliardo, Snooker European Tour 2016 Riga (Lettonia): 2a giornata; 23.25 News I; 23.30 Tennis, ATP World Tour 250 Series 2016 Nottingham: quarti di finale; 1.30 Biliardo, Snooker European Tour 2016 Riga (Lettonia): 2a giornata 13.30 Estate Mondiale (Diretta); 14.00 Calcio, UEFA Euro 2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a giornata, da Lille); 16.00 Calcio, UEFA Euro 2016 Islanda - Austria (Gruppo F. 3a giornta, da Saint-Denis); 16.30 Calcio, UEFA Euro 2016 Ungheria - Portogallo (Gruppo F. 3a giornata, da Lione); 17.00 Calcio, UEFA Euro 2016 Svezia - Belgio (Gruppo E. 3a giornata, da Nizza); 19.00 Estate Mondiale; 19.30 Paris Nuit Live (Diretta); 20.30 Euro Mix; 21.00 Euro Mix; 21.30 Calcio, UEFA Euro 2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a giornata, da Lille); 22.00 Paris Nuit Live; 23.00 Euro Mix; 23.30 Euro Calciomercato - L’originale (Diretta); 0.30 Euro Mix 11.30 Golf, PGA European Tour 2016 Da Pulheim BMW International Open: 1a giornata - 1a parte (Dir.); 13.30 Wrestling, WWE NXT; 14.30 I Signori del Tennis; 15.00 Icarus; 15.30 Golf, PGA European Tour 2016 Da Pulheim BMW International Open: 1a giornata - 2a parte (Dir.); 18.30 PGA European Tour Weekly Magazine; 19.00 Nissan the Quest X-Over Sports R; 19.15 MotorSport; 19.45 The Boat Show R; 20.15 Basket, Serie A2 2015/2016 Fortitudo Bologna - Brescia (Playoff. Finale Gara 4); 22.00 I Signori del Tennis; 22.30 Tennis, Grande Slam 2015 Da Londra Wimbledon finale maschile: Novak Djokovic - Roger Federer; 0.30 I Signori del Tennis 12.00 Basket, Serie A Beko 2015/2016 Grissin Bon Reggio Emilia - EA7 Emporio Armani Milano (Playoff. Finale. Gara 6); 13.45 Icarus; 14.15 Nissan the Quest X-Over Sports R; 14.30 Estate Mondiale; 15.00 Calcio, Copa America 2016 Stati Uniti - Argentina (1a semifinale); 17.00 Calcio, UEFA Euro 2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a giornata, da Lille); 19.00 Calcio, Copa America 2016 Colombia - Cile (2a semifinale); 21.00 Sky Golf Club; 21.15 Sky Golf Club; 21.30 Golf, PGA European Tour 2016 Da Pulheim (Germania) BMW International Open: 1a giornata; 23.30 Calcio, UEFA Euro 2016 Italia - Irlanda (Gruppo E. 3a giornata, da Lille) Thomas Fabbiano è al turno decisivo delle qualificazioni maschili di Wimbledon. Ultimo ostacolo per lui il rumeno Marius Copil. Nottingham: Seppi ok Ai quarti c’è Sela (e. mor.) Inatteso ko del Settebello nella Superfinal di World League, a Huizhou in Cina. L’Italia ha perso con la Grecia per 15-4. Ed oggi si conclude la fase preliminare con il Settebello che affronta il Giappone alle 11,40. La tris di ieri (m.sp) Galoppo, Milano (San Siro), Tris Quarté Quinté sui 1.600 metri, Premio Novedrate. Arrivo: 1. La Procura federale, Sporty Doll (13), 2. nell’ambito dell’indagine Colpevole (3), 3. Ipazia (4), aperta nei confronti della 4. Black Imagin (10), 5. società Mens Sana Siena Sooner Green (2). Tris: Basket Spa in liquidazione, ha inviato l’intendimento di 13-3-4 da 274,12 euro. deferimento ai dirigenti della Quarté: 13-3-4-10 da società che vinse sette titoli 1.562,32 euro (nessuna vincita per il Quinté). tricolori. Si tratta dell’inizio dell’iter che, nel caso di conferma delle irregolarità di La tris di oggi bilancio, potrà portare alla (m.sp) La Tris di trotto, revoca di scudetti. valida per il Quarté e il Quinté, si corre ad Agnano Torino dà in prestito (ippodromo di Napoli), Mascolo a Latina Premio Sax. Puntiamo su Puccy Italia (16), Langdon (gt) La Manital avrebbe scelto di dare in prestito per Grif (2) e Obelisco Dif (13). Potrebbero inserirsi anche la prossima stagione al Lorenz del Ronco (8) e Latina, formazione di A2, il giovane play Bruno Mascolo. Rassel D’Ete (14). Mens Sana, la Procura per il deferimento METEO Oggi ARIETE 21-3/20-4: Giornata piuttosto tranquilla. Qualche tensione con un collega potrebbe disturbare il pomeriggio, ma tutto si risolverà in fretta. TORO 21-4/20-5: Qualche incombenza straordinaria potrebbe rallentare i vostri ritmi, e potreste ritrovarvi costretti a rimandare alcuni impegni. GEMELLI 21-5/21-6: La giornata di oggi vi vede piuttosto meditativi. Con i pensieri provate a fare una sorta di bilancio che vi aiuti a programmare il futuro. CANCRO 22-6/22-7: Originali e briosi, sarete particolarmente convincenti e affascinanti, capaci di esprimere in modo diretto le vostre idee ed emozioni. LEONE 23-7/23-8: Qualche tensione potrebbe riemergere improvvisamente e minare la vostra serenità. Cercate di pensare e non agite di impulso. VERGINE 24-8/22-9: Sarete piuttosto annoiati e svogliati e anche sul fronte professionale svolgerete le vostre mansioni con poca concentrazione. BILANCIA 23-9/22-10: Lavoro, sogni e amore: tutto oggi procede per il verso giusto, regalandovi momenti di soddisfazione professionale e sentimentale... SCORPIONE 23-10/22-11: Quel che ci vuole è una giornata di shopping. Programmatela per questo fine settimana, magari coinvolgendo qualche amico. SAGITTARIO 23-11/21-12: A volte un sorriso può fare miracoli. è quel che vi accadrà oggi, quando da chi non vi aspettavate arriverà una parola gentile. CAPRICORNO 22-12/20-1: Cresce la voglia di vacanza. Ultimamente il lavoro ha messo a dura prova la vostra resistenza... Pazientate! ACQUARIO 21-1/19-2: Avete fretta di raggiungere i vostri obiettivi, ma dovrete invece tirare il freno e considerare i vari aspetti della situazione. PESCI 20-2/20-3: Un interlocutore particolarmente aggressivo potrebbe innervosirvi non poco, cercate di fare appello a tutte le vostre qualità diplomatiche... World League, Italia travolta dalla Grecia Andreas Seppi guadagna i quarti a Nottingham. L’azzurro ha superato con il punteggio di 6-2 6-3, il CICLISMO francese Adrian Mannarino. Ora l’azzurro dovrà vedersela Quinziato tricolore della cronometro con l’israeliano Dudi Sela. Manuel Quinziato è il nuovo campione italiano della LA CERIMONIA cronometro. Il bolzanino ha Alla Pellegrini vinto ieri la prova disputatasi la bandiera per Rio a Romanengo, precedendo nell’ordine Manuel Boaro e Federica Pellegrini ha Moreno Mose. ricevuto al Qurinale la bandiera dell’Italia per i Giochi di Rio. IPPICA BASKET solo vincere. Quest'anno dovremo dare fondo a ogni risorsa per cercare di tornare sul gradino più alto del podio ma già da adesso dovremo creare i presupposti per fare meglio nel 2017». Sullo spettacolo, Allison si è detto “soddisfatto. Le gare del mondiale sono interessanti”. Non la pensa così l’ex ferrarista Alain Prost, altro relatore della “conference” torinese. «La Formula 1 ha perso un’intera generazione di pubblico giovane. Negli ultimi 20 anni le decisioni sono state spesso sbagliate e hanno danneggiato lo spettacolo. Emozioniamo di meno e fatichiamo a far capire le continue modifiche regolamentari. Sarà dura recuperare la passione dei ragazzi». OROSCOPO I PROGRAMMI TV DI OGGI RAI News 24 Rassegna stampa Agorà Mi manda Raitre Elisir TG3 TG3 Fuori TG Pane quotidiano Il tempo e la storia TG Regione - TG3 TGR Piazza Affari La casa nella prateria Rally Geo Magazine TG3 - TG Regione Blob I giorni di Parigi Un posto al sole Prima tv Amore criminale Prima tv Il Grande Freddo TG3 Linea notte Rai Parlamento Telegiornale Rai Cultura W La storia PALLANUOTO Le qualificazioni Fabbiano in corsa CIELO Cielo Sereno Domani MARI Calmo Poco mosso Poco Nuvoloso Mosso Nuvoloso Molto mosso Molto nuvoloso Agitato Pioggia VENTI Rovesci Forza 1-3 Temporale Forza 4-6 Grandine Forza 7-9 Neve Nebbia o Foschia Le temperature Brindisi di oggi in città Cagliari MIN MAX Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Bolzano 20 28 22 27 17 33 23 28 21 33 20 33 22 20 Campobasso 19 Catania 22 Firenze 19 Genova 24 Imperia 25 L’Aquila 15 Messina 21 Milano 24 27 29 30 27 35 30 30 31 24 33 Napoli Olbia Palermo Perugia Pescara Pisa Potenza Roma Urbe Torino Venezia 21 29 20 28 21 25 24 31 22 26 20 36 18 28 20 33 20 33 20 30 PAOLO DE PAOLA DIRETTORE RESPONSABILE NUOVA EDITORIALE SPORTIVA s.r.l. 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