TUTTA LA VERITÀ SHOCK

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TUTTA LA VERITÀ SHOCK
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UN MISTERO MAI SPIEGATO
La cantante aveva una malattia segreta
COME MORÌ
MARIA CALLAS?
TUTTA LA VERITÀ
IN UNA BIOGRAFIA
SHOCK
AVEVA SOLO
54 ANNI!
Quando la Callas morì, si pensò che
si fosse suicidata per il dolore causato
dalla separazione da Onassis o che
fosse morta per i troppi sonniferi, in
realtà, invece, questa biografia super
informata ci racconta un’altra verità…
aria Callas non
si suicidò. Né
fu uccisa dai
sonniferi. Eppure, quando
il 16 settembre del 1977, fu
trovata morta cominciarono subito le leggende. Il
suo corpo giaceva nel bagno dell’appartamento parigino di Rue Georges Mandel: 400 metri quadri con
vista sulla Tour Eiffel, dove
viveva da reclusa, dopo l’abbandono di Onassis per
Jackie Kennedy. Sola, con i
suoi domestici, ascoltava le
registrazioni del passato
che avevano infiammato i
teatri di tutto il mondo. Il
medico parlò di collasso
cardiocircolatorio; il corpo
fu cremato e, rispettando le
sue volontà, le ceneri furono disperse nel mar Egeo.
amore con Onassis, partorito
con il cesareo all’ottavo mese, e vissuto solo un giorno?
M
MORTA DI DOLORE?
A 36 anni dalla sua tragica
morte, la verità viene a galla nel libro Maria Callas
40 Fatti di Cronaca
UN MALE
MAI CONFESSATO
ROBERTA MAR
E SCI
(Gremese – Diva
Universal) di Roberta
Maresci. È la storia di
una donna vissuta d’arte e d’amore, nata
grassa, ma mai accettata dalla mamma, che
la spinse a esibirsi in
stamberghe piene di
soldati e, invano, a farla prostituire. Insonne,
miope e grafomane,
scaramantica e ambiziosa, davvero morì
d’amore quando l’armatore greco la lasciò?
O la distrusse il dolore
per la morte del figlio
Omero, nato dal suo
Nel libro, l’incredibile rivelazione: la Callas soffriva di dermatomiosite, una malattia
degenerativa che attacca i
muscoli. Forse, la terapia per
un dimagrimento veloce pri-
La Callas incontrò Aristotele Onassis nel 1957 e perse subito la testa per lui. Il loro amore andò avanti, tra alti e bassi, fino al 1968,
quando l’armatore greco la lasciò per sposare Jacqueline Kennedy.
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OM E RO
BRINDISI
AVVELENATO
Della nascita di Omero, figlio “segreto” della Callas e di Onassis, si
è sempre parlato molto poco e questa è l’unica foto esistente. Il bambino nacque prematuro e purtroppo sopravvisse solo per una notte.
Alcuni amici
hanno pensato
che la causa della
morte della più
grande cantante
del mondo sia
stata la tragica
fine di Omero,
il figlio avuto
da Onassis, nato
all’ottavo mese,
con parto cesareo
e vissuto soltanto
fino all’indomani
ma di voler ritornare in pubblico, aveva interferito con il
Mandrax, il sonnifero che
prendeva per dormire, ma le
conseguenze furono fatali per
il suo cuore già indebolito. Il
referto ufficiale, che parlava
di arresto cardiaco, non è
quindi un paravento, ma la
conseguenza della malattia
muscolare. Parola di due foniatri, Franco Fussi e Nico
Paolillo, che hanno presentato gli esiti della ricerca all’Università di Bologna. Secondo loro, la perdita di peso
comportò un minor sostegno
fisico dell’apparato vocale.
ECCO LA PROVA
Osservazione che fa luce anche sul famoso episodio che
vide la Callas interrompere la
prima della Norma di Bellini
all’Opera di Roma il 2 genna-
io 1958, mandando a casa
(dopo il primo atto) anche il
Presidente della Repubblica
Giovanni Gronchi. Non fu una
capriccio da primadonna, la
Callas stava davvero male,
aveva la tracheite e i muscoli
stavano già cedendo: il declino era iniziato. Lo conferma
anche il professor Mario Giacovazzo, internista del Policlinico di Roma. «Quando la visitai era il 1975; a quei tempi
ero il medico di Moro. Vennero a cercarmi il suo ex capo di gabinetto, Luigi Cottafavi, e l’ambasciatore presso
l’Unesco a Parigi, Gian Franco
Maria Callas è famosa per aver ottenuto un clamoroso
dimagrimento inghiottendo un verme solitario. La leggenda racconta che lo mandò giù con un bicchiere di
champagne. Dimagrì molto, ma la sua salute ne soffrì.
la pelle brunastro e una sfumatura violacea sul collo, a sinistra, mi misero in allarme.
Poi, mi impressionai quando
vidi le sue mani, piene di bitorzoli, segno della malattia.
Lei mi disse: “Vede professore, queste non sono più le
dolci mani mansuete e pure
di Floria Tosca, ma quelle di
un operaio”. Poi mi pregò di
lasciar perdere tutte le ipotesi sulla sua condizione avanzate fino a quel momento dai
migliori otorinolaringoiatri del
mondo. Secondo loro, i suoi
LE CENERI
IN MARE
Pompei. Mi dissero, Mario chi
più di te, che conosci l’opera,
è adatto a visitare la Callas?».
UNA DIAGNOSI
IMPEGNATIVA
Con l’aereo dello Stato Maggiore, il medico la raggiunse:
«La trovai bene – racconta –
ma spenta. Però, il colorito del-
disturbi della voce erano dovuti a un uso troppo frequente e prolungato della laringe. Consigliavano riposo,
suffumigi, inalazioni, gargarismi con cloruro di sodio. C’è
chi aveva azzardato che i disturbi potessero essere dovuti all’effetto tossico di un
trattamento con il verme so-
In realtà è ormai
accertato che
la Callas soffriva
di una sindrome
degenerativa che
colpisce i muscoli
e la pelle. Questa
malattia, unita
al malessere
provocato da
una dieta feroce
e dai sonniferi,
le procurò un
arresto cardiaco
litario con cui la Callas aveva fronteggiato l’obesità».
E invece le cose erano ben
diverse. «Non esitai – continua Giacovazzo – a fare
una diagnosi di dermatomiosite. Lei mi scongiurò
di non sottoporla a nuove torture con le analisi e,
costretto ad agire in fretta, prescrissi una terapia
che, dopo soli tre mesi fece effetto anche sui suoi
disturbi vocali. Per telefono, Maria mi raccontò di
sentirsi pronta a riprendere i concerti. Poi, non
ebbi più sue notizie, fino
al fatidico settembre ‘77,
anno in cui si spense».
Anna Piervergili
Fatti di Cronaca 41