CARLO FONTANA SAN UA IO ILOYOLA SANTUARIODILOYOLA

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CARLO FONTANA SAN UA IO ILOYOLA SANTUARIODILOYOLA
CARLO FONTANA
e il
SAN UA IO DII LOYOLA
SANTUARIO
progettazione italiana e pratiche costruttive spagnole
Iacopo Benincampi
Il santuario di Loyola in costruzione sullo sfondo del piccolo paese di Azpeitia.
Immagine inedita conservata presso l’Archivio Storico di Loyola.
La valle di Loyola con il santuario, a metà strada fra le comunità montane di Azpeitia e
Azcoitia nei paesi Baschi spagnoli.
Pianta attuale del complesso con individuata la Santa Casa (il quadrato in grigio),
nucleo originario di tutto il complesso e reliquia della Compagnia di Gesù.
“no haya la fabrica nueva de demoler pared alguna de la casa antigua que hoy està,
permitiendose solo que se fabrique contiguamente a ella” (cedula reale Julio 14, 1681).
Si potrebbe considerare la Santa Casa come modulo di riferimento dimensionale per la
progettazione della chiesa e del collegio.
Il disegno della collezione Busiri Vici rinvenuto da H. Hager assimilabile al progetto per
il Santuario di Loyola. Il disegno è copia del progetto di Fontana.
L’impianto della chiesa di Loyola risulta in continuità con le ricerche di Fontana.
Ne è prova il progetto per una chiesa da erigersi nel Colosseo (1679).
Medaglia commemorativa di Santa Maria in Campitelli e foto storica del santuario.
santuario
Notare l’analogia nel portico tripartito, le colonne parietali e l’idea di avere una chiesa
centrale su cui si innestano edifici simmetrici destinati alla comunità.
Il progetto di Loyola posto a confronto con il progetto di Pompeo Ferrari vincitore del
concorso dell’Accademia di San Luca sul tema di un collegio monastico con cappella.
La scala Imperiale detta «dei Santi» così come venne rappresentata dai Padri
Bollandisti nel 1721. Fu progettata e costruita dal maestro de obras Martin de Zaldua.
La pianta della collezione Busiri Vici di Loyola a confronto con la rappresentazione del
complesso dei P. Bollandisti basata su disegni forniti loro dal P. Rettore.
E’ la prima rappresentazione nota dello stato del cantiere e la più antica dopo il
disegno rinvenuto da Hager nel 1974.
“que haga hazer el Maestro traza ajustada de la Yglesia segun està planeada con la
mudanza hecha del ensache mayor de los pasadizos de las capillas,
capillas porque sin esta
nueva traza se caminaria a ciegas es su prosecucion”.
(Libro de Visitas (1684 1765), AHL, p.19)
Collegio di Sant’Ignazio a Bormio in alta Valtellina (a sinistra) e il Collegio e chiesa di
San Rocco a Parma (a destra), entrambi risalenti alla seconda metà del XVII secolo.
Il santuario di Oropa secondo il progetto di Guarino Guarini: una pianta centrale
ottagonale, coronata da una serie di cappelle ovali connesse da stretti passaggi.
Loyola fu l’ultima costruzione a pianta centrale dei padri gesuiti spagnoli.
Il cantiere infatti della chiesa rotonda di Burgos
g p
prese avvio p
prima che a Loyola,
y , mentre
la costruzione del Noviziato di Siviglia, seppure cominciò con un decennio di ritardo
rispetto alla fabbrica fontaniana, terminò molto prima di questa.
La decorazione richiama la tradizione locale,
locale il churriguerismo,
churriguerismo esperienza artistica
connessa con l’ultima fase del Barocco spagnolo, caratterizzata da un processo di
dissoluzione della struttura architettonica in pure forme decorative.
“los padres comuinieron en el parecer que dieron acerca de la Media Naranja interior y
su construcciòn que fuesse de piedra” (Diario Historico de Loyola, (1713 1763), p.96 ).
Per tagliare gli elementi si è proceduto attraverso le regole della STEREOTOMIA,
STEREOTOMIA un
insieme di conoscenze geometriche e tecniche tradizionali relative alla tracciatura ed
all’intaglio di conci di pietra nonché il loro successivo assemblaggio ed impiego.
La cupola è semisferica, a doppia calotta, con una intercapedine di circa 32 cm.
Ogni elemento è stato tagliato e montato. Le nervature grantiscono la stabilità.
La decorazione è intagliata sui conci di pietra attraverso ll’uso
uso della plantilla associato a
una lavorazione dei conci completamente fuori opera. Il tracciato decorativo viene
sviluppato con lo stesso metodo dello sviluppo dei conci.
I conci sono tutti uguali all’interno, per favorire il posizionamento della decorazione, e
tutti differenti all’esterno per sfruttare al meglio ogni singolo concio.
“el churriguerismo es el triunfo de las formas no estructurales sobre su proprio suporte y
la exacerbacion de la tendencia de los españoles hacia lo ornamental” (P. De Ceballos)
“se trata de arcos raros, abocinados en sus lados, y rebajados en el remate
de su porcion exterior ” (P. Eguillor)
Quattro costruzioni privilegiate dell’ovale furono già individuate
da Serlio. In particolare, ll’ultima
ultima si adatta bene a Loyola anche in
ragione della semplificazione costruttiva che genera qualora si
proceda, come si è fatto, alla costruzione con conci di pietra.
Foto inedita del complesso religioso di Loyola in una foto antecedente al 1885.
Manca ancora dell’ala nord, destinata ad ospitare un collegio per nobili mai realizzato.
Un’immagine ravvicinata dell’ala nord incompleta ed abbandonata dal 1767 al 1885,
anno in cui i gesuiti riprendono il cantiere sotto la guida dell’arch. Don Pedro Recondo.
GRAZIE
GRACIAS