Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione
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Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione
Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione Per gli organismi di accreditamento e certificazione Adottato dal Consiglio di Amministrazione RSPO in data 21 novembre 2014 Sommario 1. Introduzione .................................................................................................................................... 3 2. Definizioni ........................................................................................................................................ 5 3. Standard di certificazione .............................................................................................................. 11 4. Requisiti di accreditamento: modello di omologazione e monitoraggio di organismi di certificazione terzi ................................................................................................................................. 13 5. Requisiti del processo di certificazione dei sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture ................................................................................................................................................ 15 Allegato 1: Relazione di certificazione della catena delle forniture ...................................................... 27 Allegato 2: Certificazione multi-sito ...................................................................................................... 30 Allegato 3: Certificazione di gruppo ...................................................................................................... 33 Allegato 4: Certificato – Modello .......................................................................................................... 36 Allegato 5: Regimi di rendimento.......................................................................................................... 38 Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 2 1. Introduzione La Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile (RSPO - Roundtable on Sustainable Palm Oil) è un’iniziativa globale multi-stakeholder per i prodotti derivati dalla coltivazione sostenibile di palme da olio. I membri della RSPO e quanti partecipano alle sue attività hanno diversi background (società di sfruttamento delle piantagioni, fabbricanti e rivenditori di prodotti a base di olio di palma, ONG ambientali e sociali) e sono originari di numerosi paesi che fabbricano o utilizzano prodotti a base di olio di palma. Il principale obiettivo della RSPO è quello di “promuovere la coltivazione e l’utilizzo di olio di palma sostenibile attraverso la cooperazione all’interno della catena di distribuzione e aprire il dialogo tra le parti interessate”. Tra i metodi adottati dalla RSPO per realizzare questo obiettivo figurano: Lo sviluppo di uno standard per la certificazione della produzione di olio di palma sostenibile e di opportuni modelli per la verifica della produzione responsabile di olio di palma. Lo Standard RSPO per la produzione di olio di palma sostenibile, approvato ad aprile 2013, si articola in una serie di Principi, Criteri, Indicatori e Linee Guida ed è destinato ad essere applicato sia dai produttori di olio di palma per attuare pratiche produttive sostenibili, sia dagli organismi di certificazione a fini di verifica sul campo. Lo sviluppo di uno Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Il presente documento illustra i requisiti relativi al controllo dei prodotti a base di olio palma certificati da RSPO all’interno della catena di distribuzione, compresi i flussi di materiali e le relative dichiarazioni. Lo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione è articolato in una serie di requisiti verificabili ad uso delle organizzazioni che operano nell’ambito della catena di valore della palma, per attestare i sistemi messi in atto per il controllo dei prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO. I trasformatori a valle o gli utilizzatori di prodotti a base di olio di palma sostenibile certificati da RSPO possono dichiarare l’impiego (o il sostegno) di prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO qualora aderiscano ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione e il loro rispetto sia verificato da un organismo di certificazione accreditato da RSPO. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 3 Lo scopo del presente documento è quello di: stabilire i requisiti minimi per una metodologia coerente che consenta di ottenere la certificazione in base ai criteri dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione, per permettere a tutti gli organismidi certificazione di operare in maniera coerente e controllata; fornire la documentazione necessaria per garantire la continuità e la coerenza a lungo termine del rilascio della certificazione rispetto ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione; garantire la veridicità delle dichiarazioni dei membri RSPO in merito alla produzione, all’approvvigionamento e all’utilizzo di prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO. Il presente documento è analogo allo Standard di certificazione RSPO che definisce lo standard di certificazione. Esso sarà oggetto di revisione ad intervalli non superiori a 5 (cinque) anni. 1.1 Elementi di un programma di certificazione I programmi di certificazione sono generalmente costituiti da tre elementi chiave: Standard di certificazione. Stabiliscono i requisiti che devono essere soddisfatti e in base ai quali si effettuano gli audit di certificazione. Gli standard RSPO sono illustrati in dettaglio nel documento Standard di certificazione della catena di distribuzione. Requisiti di accreditamento. Si tratta del meccanismo di omologazione teso ad assicurare che le organizzazioni che intraprendono il processo di certificazione siano competenti e producano risultati credibili e coerenti. I requisiti di accreditamento RSPO sono illustrati in dettaglio nella sezione 4 del presente documento. Requisiti del processo di certificazione. Si tratta del processo destinato a stabilire il rispetto o meno di una serie di requisiti (cioè dello standard) ed è generalmente condotto da un organismo di certificazione. I sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione sono descritti in dettaglio nella sezione 5 del presente documento. 1.2 Ambito Il presente documento stabilisce i sistemi di certificazione dei requisiti RSPO per i Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 4 modelli di Identità Preservata, Segregazione e Bilancio di massa della catena di distribuzione: I requisiti necessari affinché un organismo di certificazione sia accreditato come organismo competente, in grado di condurre gli audit e di emettere i certificati di conformità rispetto allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione (requisiti di accreditamento). La maniera in cui la certificazione debba essere condotta dai suddetti organismi (requisiti del processo di certificazione). 2. Definizioni Acquirente L’entità commerciale successiva nella catena di distribuzione; il fornitore (o venditore) è l’entità commerciale precedente nella catena di distribuzione. Ambito Le attività contemplate dalla certificazione della catena didistribuzione dell’organizzazione. Audit Valutazione indipendente di conformità ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione, da parte di un organismo di certificazione accreditato da RSPO, nell’ambito del processo di certificazione. Audit on-site Visita fisica presso un sito permanente da parte di un team o rappresentante/i di un organismo di certificazione accreditato da RSPO. Bilancio di massa (MB Mass Balance) Modello della catena di distribuzione che consente di trasferire dichiarazioni certificate da un prodotto a base di olio di palma ad un altro attraverso la miscelazione fisica oppure per via amministrativa, in casi rigorosamente controllati. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 5 Book and Claim (BC) Il sistema Book and Claim consente il trasferimento di soggetti del settore dell’olio di palma certificati da RSPO all’interno della catena delle forniture. Cf. Standard di certificazione della catena della forniture, Allegato 1: Book and Claim (BC) per oli e grassi. Catena di distribuzione Insieme di processi/fasi attraverso i quali le materie prime agricole passano dal produttore primario al fabbricante del prodotto finale (coltivazione, estrazione, conservazione, trasporto, raffinazione, fabbricazione, prodotto finale, ecc.). Certificazione di gruppo Opzione della Certificazione RSPO della catena delle forniture, attraverso la quale i costi diretti di certificazione sono suddivisi tra i membri ammissibili di un gruppo. Certificazione multi-sito Opzione di certificazione per un gruppo di siti che abbiano un legame contrattuale, con una Sede centrale definita e almeno due siti partecipanti. Tali siti possono essere gruppi di piantagioni, fattorie, frantoi o raffinerie, ecc., riuniti in una Sede centrale e gestiti attraverso un Sistema di controlli interni (ICS). Le Sedi centrali con funzioni di trasformazione contano sia come Sede centrale che come sito partecipante. Codice di comportamento Il Codice di comportamento RSPO è un insieme di requisiti che i membri della RSPO sono tenuti a rispettare. Il Codice è disponibile sul sito RSPO (www.rspo.org). Dichiarazione Qualunque comunicazione, destinata ad un gruppo interessato e in qualunque formato, in merito alla presenza di olio di palma sostenibile certificato in un determinato prodotto o gruppo di prodotti. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 6 Fabbricante del prodotto finale Fabbricante/trasformatore che utilizza prodotti a base di olio di palma per fabbricare prodotti destinati al consumo o a qualsiasi utilizzo finale senza ulteriore confezionamento o trasformazione. Ad esempio, i rivenditori che fabbricano internamente prodotti con il proprio marchio, i produttori di beni di consumo, i produttori di biocarburante, i produttori di mangimi.La Certificazione della catena della fornituredi distribuzione non è necessaria per i rivenditori e i fabbricanti distributori di prodotti finali non sottoposti ad ulteriori modifiche.. Fornitore (o venditore) L’entità commerciale precedente nella catena delle forniture; l’acquirente (o cliente) è l’entità commerciale successiva nella catena di distribuzione. Frantoio indipendente Frantoio che opera in maniera indipendente, in assenza di rapporti giuridici con una determinata piantagione, anche attraverso società madri o affiliate. Grappoli di frutti freschi (FFB - Fresh Fruit Bunches) Grappoli di frutti di palma, raccolti presso piantagioni/fattorie per la produzione di olio di palma. Inoltro Trasferimento di proprietà da un’organizzazione ad un’altra Olio di palma con preservazione dell’identitàIdentità Preservata (IP – Preserved) Il modello di Preservazione dell’identitàIdentità Preservata della catena delle fornituredi distribuzione garantisce che il prodotto a base di olio di palma certificato da RSPO e fornito all’utilizzatore finale sia attribuibile in maniera univoca ad un frantoio certificato da RSPO e alla sua base di fornitura certificata. Olio di palma grezzo (CPO Crude Palm Oil) Primo stadio della produzione di olio di palma, ottenuto da grappoli di frutti freschi (FBB - Fresh Fruit Bunches) presso un frantoio. Olio di palma sostenibile certificato da RSPO (RSPO CSPO) Olio di palma prodotto da un frantoio (e dalla relativa base di fornitura) sottoposto con successo ad audit secondo i Principi e Criteri RSPO, da parte di un organismo di certificazione accreditato da RSPO e ritenuto conforme ai criteri contenuti nel documento Sistemi di certificazione RSPO. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 7 Operatore commerciale Partecipante alla catena della forniture di prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO, che acquista e vende prodotti a base di olio di palma, derivati e/o future senza movimentazione fisica dei prodotti. Organismo di accreditamento (AB Accreditation Body) Organizzazione responsabile dell’audit degli organismi di certificazione RSPO rispetto ai requisiti della norma ISO/IEC Guide 17065:2012. L’organizzazione deve essere firmataria di un International Accreditation Forum (IAF) o Multilateral Recognition Arrangement (MLA), oppure membro a pieno titolo dell’International Social and Environmental Accreditation and Labelling Alliance (ISEAL). Organismo di certificazione (CB - Certification Body) Organismo indipendente accreditato da RSPO per condurre gli audit di certificazione rispetto ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena delle forniture. Piantagioni non certificate Frantoi e rispettive basi di fornitura non certificati da un organismo di certificazione accreditato RSPO. Piattaforma IT RSPO Sistema web per la tracciabilità dei prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO attraverso l’intera catena di distribuzione (dal frantoio alla raffineria), in base ai modelli di Bilancio di massa, Segregazione e/o Identità Preservata. Procedura di reclamo Il sistema dei reclami RSPO si occupa dei reclami presentati contro la RSPO stessa e i suoi membri, in maniera coerente con la natura, la missione e gli obiettivi di RSPO. Fare riferimento al sito RSPO (www.rspo.org). Prodotti a base di olio di palma Prodotti ottenuti dalla palma da olio, compresi frutti e palmisti. A seconda del contesto, in questo documento, l’espressione “prodotti delle palme da olio” può riferirsi anche a prodotti quali gusci, palmisti, panelli di palmisti, olio di palmisti (PKO - Palm Kernel Oil) o prodotti derivati, acidi grassi di palma (palmisti) (P(K)FAD), oleina, stearina o prodotti derivati dal frazionamento dell’olio di palma grezzo (CPO). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 8 Prodotto finale Prodotto che non sarà oggetto di ulteriore confezionamento o trasformazione prima della vendita al consumatore finale. Proprietario Persona o entità che detiene la proprietà fisica di beni/impianti/fabbricati, ecc. Proprietario legittimo Entità detentrice di un titolo esecutivo o di un diritto di proprietà, riconosciuta come tale dalla legge. Raffineria Sito di produzione che trasforma grassi e oli in prodotti di maggior valore. Regole RSPO in materia di comunicazione e dichiarazioni Regole per l’utilizzo delle comunicazioni e delle dichiarazioni connesse all’uso o al sostegno di prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO. Richiedente (o Cliente) L’azienda che richiede o detiene la certificazione. Segregazione (SG) Il modello di Segregazione (SG) della catena di distribuzione garantisce che i prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO e forniti all’utilizzatore finale provengano esclusivamente da fonti certificate da RSPO. Sistema di controlli interni (ICS - Internal Control System) Insieme documentato di procedure e processi, destinato a definire le modalità operative del sistema di certificazione della catena delle forniture, a garantire la conservazione della documentazione, a tenere traccia degli audit interni e ad illustrare le responsabilità. Esso definisce gli standard applicabili e assicura la gestione delle non conformità in base ad una serie di procedure e sanzioni. Sistemi di certificazione della catena di distribuzione (SCCS - Supply Chain Certification Systems) I trasformatori a valle o gli utilizzatori di prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO possono dichiarare l’impiego (o il sostegno) di prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO qualora aderiscano ai Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione e il loro rispetto sia verificato in maniera indipendente da un organismo di certificazione accreditato da RSPO. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 9 Sito Singola unità funzionale di un’organizzazione o combinazione di unità situate in una singola località, geograficamente distinta da altre unità. Stazione prodotti sfusi Impianto di conservazione temporanea di prodotti a base di olio di palma. Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile (RSPO) Fondazione svizzera senza scopo di lucro che opera per migliorare la sostenibilità della produzione e dell’utilizzo mondiali dell’olio di palma. Unità di certificazione Tutti gli operatori che assumono la proprietà giuridica e movimentano fisicamente (compresa la raccolta in serbatoi di conservazione) prodotti a base di olio di palma certificati da RSPO devono ottenere la certificazione di RSPO per la loro catena di distribuzione. Questo requisito si applica fino al fabbricante dei prodotti finali (incluso). Vendite allo scoperto (sell short) Stipulazione di un contratto a termine per la fornitura di prodotti che non sono ancora stati ricevuti. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 10 3. Standard di certificazione Gli standard di certificazione RSPO sono i seguenti. 3.1 Fabbricazione sostenibile di prodotti a base di olio di palma 3.1.1 La fabbricazione di prodotti a base di olio di palma sostenibile è indissociabile da una gestione e da attività legali, economicamente valide, ecocompatibili e socialmente utili. Ciò è possibile attraverso l’applicazione dei Principi e Criteri RSPO per la produzione di olio di palma sostenibile, nonché dei relativi indicatori e delle linee guida, stabiliti nel documento RSPO Principles and Criteria for Sustainable Palm OilProduction including indicators and guidance (disponibile sul sito www.rspo.org) (collettivamente denominati nel presente documento “Principi e Criteri RSPO” o “RSPO P&C”). Tutti i Principi e i Criteri RSPO si applicano alla gestione delle palme da olio. Tutti i Principi e i Criteri RSPO pertinenti si applicano anche alle piantagioni di palme da olio e ai relativi frantoi. I frantoi indipendenti saranno certificati in base ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione. 3.1.2 Laddove disponibili, si osserveranno le interpretazioni nazionali degli indicatori e delle linee guida internazionali. Al fine di mantenere un controllo globale sulla qualità di qualunque insieme di indicatori e linee guida nazionali ritenute interpretazioni ufficiali, soprattutto nell’ambito giuridico locale, dette interpretazioni nazionali dovranno essere avallate o riconosciute da RSPO. 3.2 Requisiti della catena di distribuzione per i prodotti a base di olio di palma sostenibile 3.2.1 I prodotti a base di olio di palma possono attraversare numerosi stadi produttivi e logistici tra il coltivatore e il prodotto finale. Un singolo lotto di prodotti a base di olio di palma può essere scambiato tramite uno dei quattro modelli della catena delle forniture approvati da RSPO: Identità Preservata (IP - Identity Preserved) Segregazione (SG) Bilancio di massa (MB - Mass Balance) Book and Claim (B&C). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 11 3.2.2 Per i primi tre modelli (Identità Preservata, Segregazione e Bilancio di massa), sono necessari controlli della catena didistribuzione dalla piantagione al prodotto finale, come previsto dallo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Tale documento definisce i sistemi di certificazione per la valutazione rispetto allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Gli utenti del sistema Book and Claim RSPO, che non sono produttori, devono dimostrare la conformità alle regole previste per l’utilizzo di tale sistema, riportate separatamente (cf. www.rspo.org). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 12 4. Requisiti di accreditamento: modello di omologazione e monitoraggio di organismi di certificazione terzi 4.1 Accreditamento: cenni generali 4.1.1 Qualunque organismo di certificazione (CB - Certification Body) che desideri offrire un servizio di audit di certificazione rispetto allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione deve essere espressamente accreditato da RSPO. I singoli non possono essere accreditati come organismi di certificazione. 4.1.2 RSPO ha inoltre disposto che tutti gli organismi di certificazione accreditati in base ai Principi e ai Criteri RSPO possano sottoporre i frantoi di olio di palma grezzo agli audit della catena di distribuzione rispetto ai requisiti dello Standard RSPO della catena di distribuzione. Ciò allo scopo di consentire l’audit dei requisiti della catena di distribuzione dei frantoi di olio di palma grezzo in concomitanza con le visite locali di certificazione P&C. Per quanto riguarda i frantoi indipendenti e autonomi, privi di una base di fornitura fissa e che non sono quindi stati sottoposti all’audit P&C, sono necessari un audit e un certificato della catena di distribuzione . Un frantoio di palmisti non può fare parte di una certificazione P&C e richiede sempre un audit e un certificato della catena di distribuzione . 4.1.3 RSPO pubblica un elenco degli organismi di certificazione accreditati sul proprio sito web (www.rspo.org). 4.2 Requisiti degli organismi di accreditamento (AB - Accreditation Body) 4.2.1 Un organismo di accreditamento deve operare conformemente ai requisiti della norma ISO 17011:2004Valutazione della conformità – Requisiti generali per gli organismi di accreditamento che accreditano organismi di valutazione della conformità. Tale organismo deve dimostrare di essere firmatario di un International Accreditation Forum (IAF) o Multilateral Recognition Arrangement (MLA) oppure membro a pieno titolo dell’International Social and Environmental Accreditation and Labelling Alliance (ISEAL). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 13 4.2.2 La RSPO richiede all’organismo di accreditamento di notificarle eventuali reclami presentanti da parti interessate RSPO in relazione alla competenza di tale organismo, al processo, all’esito o all’attuazione di un audit di accreditamento. L’organismo di accreditamento dovrà gestire i reclami conformemente alla norma ISO/IEC 17011:2004. Qualora un organismo di accreditamento ometta di risolvere un reclamo entro i termini prescritti, ne dovrà informare la Segreteria RSPO. 4.3 Requisiti di accreditamento per gli organismi di certificazione 4.3.1 Gli organismi di certificazione sono tenuti a dimostrare che tutti gli aspetti della loro organizzazione, i sistemi e le procedure di svolgimento della certificazione in base all’intento e ai requisiti dei Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture sono inclusi in sistemi di gestione documentati e risultano conformi alle disposizioni dei requisiti RSPO specifici di cui alla sezione 5 del presente documento. 4.3.2 Gli organismi di certificazione sono tenuti a dimostrare che tutti gli aspetti della loro organizzazione, i sistemi e le procedure di svolgimento della certificazione in base all’intento e ai requisiti dei Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture sono conformi alle disposizioni della norma ISO/IEC 17065:2012 Valutazione della conformità – Requisiti per organismi che certificano prodotti, processi e servizi. 4.3.3 La conformità ai requisiti di cui ai paragrafi 4.3.1 e 4.3.2 del presente documento sarà valutata prima dell’accreditamento e monitorata poi annualmente. 4.3.4 L’organismo di certificazione deve conformarsi ai requisiti degli organismi di accreditamento in materia di decisioni di accreditamento. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 14 5. Requisiti del processo di certificazione dei sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione La presente sezione illustra il processo che deve essere seguito da un organismo di certificazione nell’esecuzione dell’audit di un sito che richieda la certificazione in base ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione . 5.1 Competenze specifiche dei team di audit 5.1.1 L’organismo di certificazione accreditato applicherà tutte le disposizioni, comprese quelle legali, necessarie per fare sì che tutte le persone, i subappaltatori o altre entità (ad esempio, auditor stabilmente impiegati o freelance, periti, consulenti, ecc.), impegnate per suo conto in attività di audit rispetto ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione , siano competenti in materia di processi, procedure e documenti applicabili e si conformino all’insieme dei requisiti dei Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione. 5.1.2 L’organismo di certificazione deve definire le competenze minime dei lead auditor e i requisiti dei team di audit. Essi dovranno essere perlomeno in linea con le specifiche definite nella normaISO 19011:2011 Linee guida per audit di sistemi di gestione, con le modifiche necessarie per tenere conto dei requisiti specifici della Certificazione RSPO della catena di distribuzione, illustrati qui di seguito. 5.1.3 In base alle procedure degli audit di certificazione rispetto ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione , gli auditor devono dimostrare di possedere una conoscenza della catena di distribuzione sufficiente per prendere in esame tutti i requisiti del suddetto Standard. I lead auditor devono dimostrare come minimo: il positivo completamento di un corso per lead auditor accreditati (ad esempio, corso per lead auditor ISO 9000/19011); il positivo completamento di un corso di formazione approvato da RSPO in materia di Certificazione RSPO della catena di distribuzione ; competenze linguistiche adeguate per la comunicazione verbale e scritta con il cliente e i relativi gruppi di persone interessate; Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 15 esperienza di lavoro sul campo in catene di distribuzione analoghe o equivalenti, a seconda del processo di certificazione; un periodo di formazione nell’attività pratica di audit con supervisione da parte di un lead auditor qualificato in programmi analoghi di certificazione (cioè comprendenti la tracciabilità) che abbia condotto con successo almeno 2 (due) audit presso organizzazioni diverse. 5.2 Unità di certificazione 5.2.1 I requisiti della Catena generale di custodia dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione si applicherà a qualsiasi organizzazione della catena di distribuzione che assuma la proprietà giuridica e movimenti fisicamente prodotti a base di olio di palma sostenibile certificato da RSPO in luoghi posti sotto il controllo dell’organizzazione stessa, compresi i terzisti. I requisiti di certificazione cessano dopo il fabbricante del prodotto finale. 5.2.2 La Certificazione della catena di distribuzione avverrà a livello di sito. La certificazione multi-sito (Allegato 2) o di gruppo (Allegato 3) è possibile, fatti salvi requisiti specifici. 5.2.3 I terzisti saranno considerati ad alto rischio se trasformano fisicamente il prodotto o qualora esista un rischio di contaminazione incrociata incontrollata, non deliberata o accidentale che dia luogo alla miscelazione di prodotti certificati con prodotti non certificati. 5.3 Requisiti del processo di audit Richiesta del cliente e contratto 5.3.1 L’organismo di certificazione provvederà affinché qualsiasi azienda che richieda o detenga la certificazione rispetto ai requisiti RSPO abbia la disponibilitàdelle necessarie informazioni riguardanti la Certificazione RSPO della catena di distribuzione e le Regole RSPO in materia di comunicazione e dichiarazioni. Qualora potenziali clienti abbiano ulteriori domande relative a RSPO, saranno orientati verso la Segreteria RSPO. 5.3.2 L’organismo di certificazione stipulerà un accordo contrattuale per servizi di certificazione con un’azienda che richieda o detenga la certificazione rispetto allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione e provvederà alla registrazione di qualunque accordo prima di provvedere all’erogazione dei servizi. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 16 I documenti contrattuali dovranno specificare l’ambito, la durata e i costi di audit, oltre a definire i diritti e gli obblighi contrattuali dell’organismo di certificazione e del cliente. Tra questi dovrà figurare il diritto del cliente di sollevare obiezioni in merito al processo di audit dell’organismo di certificazione, diritto che deve essere riportato nelle procedure di quest’ultimo. L’accordo contrattuale dovrà includere adeguate clausole di riservatezza e dichiarazioni di interesse. Pianificazione dell’audit 5.3.3 L’organismo di certificazione pianificherà l’audit on-site, conformemente alle linee guida definite nella norma ISO 19011:2011. 5.3.4 Laddove possibile e opportuno, l’organismo di certificazione ha la facoltà di sincronizzare e combinare gli audit della catena della forniture RSPO con altri audit on-site (ad esempio, sicurezza alimentare, qualità, ecc.). 5.3.5 Gli organismi di certificazione riconosceranno i certificati precedentemente emessi ai sensi dei Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione da altri organismi di certificazione accreditati da RSPO. Audit di certificazione 5.3.6 L’audit inizierà con una riunione di apertura nel corso della quale il lead auditor informerà il richiedente in merito al processo di certificazione, definirà gli aspetti logistici dell’audit, verificherà l’accesso ai documenti, ai luoghi e al personale pertinenti, illustrerà i principi di riservatezza e di conflitto d’interessi e concorderà l’orario della riunione di chiusura. 5.3.7 L’organismo di certificazione esaminerà la documentazione di gestione del richiedente per verificare che tutti gli elementi siano perfettamente conformi ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione . L’organismo di certificazione chiarirà eventuali problemi o criticità con l’azienda che richiede o detiene la certificazione. Gli audit interni dovranno essere interamente pianificati e avviati prima del rilascio della certificazione. 5.3.8 L’audit di certificazione dovrà verificare se i sistemi aziendali, di gestione e operativi, comprese le politiche e le procedure documentate dell’azienda che richiede o detiene la certificazione, siano sufficienti e attuati in maniera adeguata per soddisfare l’intento e i requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catenadi distribuzione. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 17 Qualora l’azienda che richiede o detiene la certificazione esternalizzi attività a soggetti terzi indipendenti, l’auditor o l’organismo di certificazione valuteranno se occorra o meno fare visita ai terzisti. Se il terzista detiene la certificazione RSPO, non sarà necessario un audit aggiuntivo. 5.3.9 Nel corso dell’audit di certificazione, saranno esaminati i documenti relativi alla catena di distribuzione RSPO, per quanto riguarda il ricevimento, la trasformazione e la fornitura di prodotti certificati a base di olio di palma. 5.3.10 L’organismo di certificazione verificherà la conformità di tutte le attività svolte dai terzistiincaricati dall’azienda che richiede o detiene la certificazione, rispetto all’intento e ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 18 5.3.11 Al termine dell’audit di certificazione, l’auditor dell’organismo di certificazione convocherà una riunione di chiusura con uno o più rappresentanti del cliente. Nel corso della riunione di chiusura, l’organismo di certificazione provvederà affinché: il cliente sia informato del fatto che non sarà certificato e non potrà rivendicare la certificazione finché non avrà ricevuto la conferma scritta dell’avvenuta registrazione della certificazione RSPO della sua catena di distribuzione e della relativa data di scadenza; il cliente sia messo al corrente delle risultanze constatate dal team di audit, comprese eventuali carenze che potrebbero tradursi in una decisione di certificazione negativa o che richiedano ulteriori azioni prima che possa essere presa una decisione di certificazione; venga stilato un verbale dettagliato della riunione di chiusura, comprendente: l’elenco dei partecipanti alla riunione; la descrizione dettagliata delle informazioni fornite all’azienda che richiede o detiene la certificazione; qualunque informazione aggiuntiva fornita all’azienda; qualunque altra informazione scambiata, compresa la dichiarazione scritta secondo la quale le risultanze del team di audit sono provvisorie, in attesa dell’esame e della decisione da parte dei rappresentanti autorizzati dell’organismo di certificazione; il verbale della riunione di chiusura sia firmato (anche tramite firma elettronica) dal lead auditor e dal rappresentante di più alto grado della Direzione dell’azienda che richiede o detiene la certificazione. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 19 Certificazioni multi-sito e di gruppo 5.3.12 In alcuni casi, sono consentite le certificazioni multi-sito e di gruppo. Nel caso di una certificazione o di un audit multi-sito, si applicheranno tutte le regole riportate nell’Allegato 2. Nel caso di una certificazione o di un audit di gruppo, si applicheranno tutte le regole riportate nell’Allegato 3. 5.3.13 Risultati 5.3.14 Nel corso di una certificazione o di un audit multi-sito o di gruppo, uno o più auditor dovranno stabilire se il sistema di gestione del cliente sia tale da garantire che tutti i siti posti sotto il suo controllo siano conformi allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione e al suo intento. La certificazione multisito o di gruppo sarà concessa solo se: il sistema di gestione del cliente risulta conforme allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione per tutti i siti posti sotto il suo controllo; e la conformità allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione è stabilita in tutti i siti inclusi nel campione sottoposto all’audit. L’auditor dell’organismo di certificazione stilerà una relazione sul processo di certificazione rispetto ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione (cf. Allegato 1 per i contenuti minimi della relazione). 5.3.15 Tutte le non conformità dovranno essere risolte dall’azienda con piena soddisfazione dell’organismo di certificazione prima che quest’ultimo rilasci la certificazione. Qualora le non conformità non vengano risolte entro 3 (tre) mesi dall’audit, sarà necessario ripetere l’intera procedura di audit. Prima di chiudere le non conformità, l’organismo di certificazione valuterà l’efficacia delle azioni correttive e/o preventive intraprese. 5.3.16 Le non conformità sollevate in un secondo tempo nei confronti di un’azienda certificata sono gravi e mettono a rischio l’integrità della Certificazione RSPO della catena di distribuzione. L’azienda certificata dispone del termine massimo di un mese per risolvere le non conformità in maniera soddisfacente. L’organismo di certificazione valuterà l’efficacia delle azioni correttive e/o preventive intraprese. Qualora le non-conformità non vengano risolte entro il termine massimo di un mese, si procederà alla sospensione o al ritiro della certificazione e sarà necessario ripetere l’intera procedura di audit. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 20 5.3.17 Qualora prove oggettive indichino che vi sia stata una rottura dimostrabile della catena di distribuzione, dovuta ad azioni o inazioni del cliente certificato e che siano stati o stiano per essere spediti prodotti a base di olio di palma falsamente contrassegnato come prodotti certificati RSPO, l’organismo di certificazione agirà immediatamente e la certificazione RSPO della catena di distribuzione sarà sospesa in attesa dell’esame della situazione. L’organismo di certificazione è tenuto ad informare RSPO entro 24 ore della decisione di sospendere la certificazione. 5.3.18 Qualora l’audit non evidenzi non conformità o il piano di azioni correttive abbia risolto con successo le non conformità constatate, il cliente sarà oggetto di una raccomandazione di (ri)certificazione. 5.3.19 In caso di sospensione o di ritiro della certificazione (ad esempio, per mancanza di azioni correttive efficaci), il sito informerà i clienti della propria catena delle forniture entro 3 (tre) giorni lavorativi. 5.3.20 L’organismo di certificazione inoltrerà a RSPO la relazione di audit entro 2 (due) settimane dalla chiusura di eventuali non conformità. Rilascio della certificazione 5.3.21 L’organismo di certificazione della catena di distribuzione compilerà il Modello di certificato (Allegato 4 del presente documento) ed elaborerà una Relazione di certificazione della catena delle forniture in base all’Allegato 1 del presente documento. 5.3.22 Al momento del rilascio della certificazione all’azienda, l’organismo di certificazione invierà una copia del certificato e della Relazione di certificazione della catena di distribuzione alla Segreteria RSPO, attraverso la piattaforma IT RSPO. 5.3.23 RSPO caricherà il certificato sul proprio sito entro 1 (una) settimana lavorativa. Per le informazioni di contatto, si rimanda al sito RSPO www.rspo.org. 5.3.24 La validità dei certificati sarà di 5 (cinque) anni, con sorveglianza annuale. Audit di sorveglianza Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 21 5.3.25 Gli audit di sorveglianza devono essere condotti entro 12 mesi dall’audit precedente. Se un audit di sorveglianza non viene condotto entro 12 mesi, l’organismo di certificazione informerà l’azienda e RSPO della sospensione del certificato. 5.3.26 L’audit di sorveglianza dovrà verificare se i sistemi aziendali, di gestione e operativi, comprese le politiche e le procedure documentate dell’azienda titolare della certificazione, siano sufficienti e attuati in maniera adeguata per soddisfare l’intento e i requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Qualora l’azienda titolare della certificazione esternalizzi attività a soggetti terzi indipendenti, l’auditor o l’organismo di certificazione valuteranno se occorra o meno fare visita ai terzistii. 5.3.27 Nel corso dell’audit di sorveglianza, saranno esaminati i documenti relativi alla catena di distribuzione RSPO, per quanto riguarda il ricevimento, la trasformazione e la fornitura di prodotti certificati a base di olio di palma. Tali documenti saranno esaminati retroattivamente rispetto alla data dell’audit precedente. 5.3.28 Al fine di preservare la continuità di certificazione, un nuovo audit completo avrà luogo prima della fine del periodo di certificazione. 5.3.29 In sede di audit di sorveglianza, l’organismo di certificazione verificherà la documentazione annuale di sintesi dell’azienda per stabilire se siano state dichiarate maggiori quantità di prodotti a base di olio di palma certificato rispetto a quelle effettivamente acquistate nell’arco di un determinato periodo. L’organismo di certificazione confermerà le quantità acquistate e dichiarate nell’ambito della relazione di audit. L’organismo di certificazione confermerà la corretta categoria di appartenenza dell’azienda. 5.3.30 Solo nel caso degli audit dei frantoi, l’organismo di certificazione valuterà se sia necessaria una visita intermedia per confermare le quantità qualora un sito abbia annunciato una prevista sovrapproduzione. 5.3.31 Solo nel caso degli audit dei frantoi, se il maggiore volume di produzione si rivela corretto, l’organismo di certificazione comunicherà l’informazione alla piattaforma IT RSPO. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 22 5.3.32 Al fine di minimizzare i costi e la complessità per i micro-utilizzatori di olio di palma (aziende che utilizzano modeste quantità di olio di palma, cioè meno di 1000 kg all’anno) e incentivare l’impiego di catene di distribuzione di olio di palma sostenibili, tali aziende dovranno presentare a RSPO un modulo di autocertificazione in sostituzione degli audit di sorveglianza. Gli audit di certificazione iniziale e di ri-certificazione si svolgeranno normalmente. 5.4 Trasferimento dell’organismo di certificazione 5.4.1 Il nuovo organismo di certificazione comunicherà ufficialmente con il suo predecessore. 5.4.2 Al nuovo organismo di certificazione dovrà essere trasmessa la precedente relazione di audit, comprensiva dei dettagli relativi ad eventuali non conformità. 5.4.3 Il trasferimento dell’organismo di certificazione non sarà consentito finché non saranno state risolte tutte le non conformità o non saranno stati onorati tutti gli obblighi finanziari. 5.4.4 Dopo l’esame della documentazione, il nuovo organismo di certificazione emetterà un nuovo certificato, mantenendo la data di scadenza precedente. RSPO sarà informata al momento dell’emissione del nuovo certificato. 5.5 Pubblica disponibilità della documentazione 5.5.1 I seguenti documenti saranno messi a disposizione del pubblico dall’organismo di certificazione e/o da RSPO su richiesta (e accessibili sul relativo sito web): Certificato di conformità della catena di distribuzione (RSPO). Procedure dell’organismo di certificazione in relazione a reclami, lamentele e appelli, compresi i meccanismi di risoluzione (CB). Registro delle organizzazioni certificate, con l’indicazione dell’ambito di ogni certificato, cioè i siti e/o i processi approvati (RSPO). 5.6 Conflitto d’interessi Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 23 5.6.1 Le procedure di identificazione e gestione dei conflitti d’interessi devono includere la presenza di un comitato indipendente, appositamente istituito dall’organismo di certificazione. Il comitato indipendente deve essere costituito da almeno 3 (tre) membri esterni e deve riunirsi almeno una volta all’anno con i manager dell’organismo di certificazione per l’esame formale delle performance di quest’ultimo. 5.6.2 Affinché non vi siano conflitti d’interessi, gli organismi di certificazione e i membri dei team di audit devono avere mantenuto l’indipendenza dalla società o dal gruppo di società per almeno 2 (due) anni. In tale contesto, il termine “indipendenza” significa non avere rapporti familiari/personali con persone appartenenti all’azienda, non essere stati impiegati presso o dall’azienda oggetto di valutazione, non svolgere attività di consulenza o altri servizi diversi dalle attività di certificazione o verifica. 5.6.3 L’organismo di certificazione non proporrà audit di certificazione o di sorveglianza ad organizzazioni alle quali abbia fornito consulenze di management o supporto tecnico in relazione all’ambito della certificazione RSPO o con le quali intrattenga rapporti tali da compromettere la sua imparzialità. È esclusa la fornitura di corsi di formazioni avallati da RSPO. 5.6.4 La documentazione relativa alle discussioni, alle raccomandazioni e alle conseguenti azioni correttive del comitato per i conflitti d’interessi dovrà essere conservata per almeno 5 (cinque) anni. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 24 5.6.5 5.6.6 Qualsiasi persona o entità assunta dall’organismo certificatore o l’organismo certificatore stesso dovranno: dichiarare qualsiasi e tutti gli interessi potenzialmente in grado di influire sul processo di certificazione e/o che potrebbero eventualmente configurare un conflitto d’interessi, prima di impegnarsi in un processo di certificazione in base ai requisiti dello Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione furniture; riferire immediatamente qualunque circostanza o pressione che possa influire sulla loro indipendenza o riservatezza alla Direzione esecutiva dell’organismo di certificazione; La Direzione esecutiva dell’organismo di certificazione informerà RSPO e il suo organismo di accreditamento prescelto di qualunque segnalazione di questo tipo e provvederà affinché quest’ultima sia inclusa nella relazione del processo di certificazione e nel dossier del cliente; accettare di fornire servizi ad un cliente solo nel caso in cui l’organismo di certificazione possa dimostrare di non essersi impegnato nella certificazione dello stesso cliente in base ai requisiti dei Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione.I casi dubbi saranno esaminati con RSPO prima di impegnarsi con il cliente. Le procedure dell’organismo di certificazione devono contemplare l’obbligo contrattuale per l’intero personale (compresi i subfornitori, come i consulenti che concorrono alle decisioni di certificazione) di dichiarare per iscritto all’organismo di certificazione qualunque possibile ed effettivo conflitto d’interessi, nel momento in cui il conflitto o la possibilità di conflitto diventano palesi. Nota: un rapporto che comprometta l’imparzialità dell’organismo di certificazione può essere basato su proprietà, governance, management, personale, risorse condivise, finanze, contratti, marketing e versamento di una commissione sulle vendite o qualsiasi altro incentivo per la segnalazione di nuovi clienti, ecc. (cf. definizione IAF di organismo correlato). 5.7 Meccanismi per reclami e lamentele 5.7.1 Le procedure devono includere un meccanismo per i reclami, le lamentele e gli appelli riguardanti le organizzazioni certificate, aperto a tutte le parti interessate. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 25 5.8 Controllo delle dichiarazioni 5.8.1 Le procedure di audit di certificazione e di sorveglianza devono includere disposizioni che garantiscano la conformità ai requisiti RSPO in materia di controllo delle dichiarazioni, come specificato in dettaglio nelle Regole RSPO in materia di comunicazione e dichiarazioni. In caso di utilizzo parallelo di più modelli di catena di distribuzione, dovrà essere verificato un campione delle dichiarazioni relative all’uso di prodotti a base di olio di palma sostenibile certificato da RSPO. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 26 Allegato 1: Relazione di certificazione della catena di distribuzione A.1.1 Contenuti richiesti La relazione di audit può essere una raccolta di più documenti. Nell’elaborare una relazione di certificazione della catena di distribuzione, l’auditor dovrà includervi i seguenti contenuti minimi: Dati della società certificata Nome, n. di appartenenza RSPO, indirizzo dell’attività certificata e di tutti i siti operativi che richiedono o detengono la certificazione, comprese le informazioni di contatto del rappresentante della Direzione responsabile della supervisione del processo di certificazione e i dati dell’eventuale società madre. Dati dell’organismo di certificazione N. certificato e data di accreditamento dell’organismo di certificazione. Sintesi Sintesi della relazione, comprensiva di una breve descrizione dell’ambito di certificazione. Dati del certificato N. certificato, validità (date di inizio/fine) e data della prima certificazione. Background della relazione a) Autore/i: Nome del/i auditor Nomi dei rappresentanti della Direzione dell’organismo di certificazione impegnati nella decisione di certificazione. b) Audit precedenti (se applicabili): Sintesi dei precedenti audit di certificazione e relative conclusioni, comprese raccomandazioni e non conformità. c) Visite on-site: Itinerario completo di date Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 27 Ambito Principali elementi e luoghi ispezionati Nomi e qualifiche delle persone consultate. Una chiara descrizione dell’ambito dell’audit, compreso/i il/i modello/i di catena di distribuzione utilizzato/i. La versione dei Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione adottata dall’azienda. Descrizione del sistema di gestione dell’azienda Una chiara descrizione dei sistemi aziendali, di gestione e operativi messi in atto per garantire la conformità ai Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Quantità acquistate e dichiarate certificate Conferma del consuntivo del tonnellaggio certificato annuale di prodotti a base di olio di palma certificato da RSPO, acquistati e dichiarati nell’arco di un determinato periodo. A.1.2 Informazioni richieste Per il frantoio La capacità del frantoio (in termini di produzione di olio di palma sostenibile certificato (CSPO - Certified Sustainable Palm Oil) è riportata nella prima pagina della relazione. Documentazione relativa ai grappoli di frutti freschi (FFB) ricevuti mensilmente. Documentazione relativa al CSPO e all’olio di palmisti (PK) certificato prodotti. Documentazione relativa al CSPO e al PK certificato venduti (in base al sistema Book and Claim e sulla piattaforma IT RSPO) ad ogni acquirente. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 28 Per la raffineria, il produttore, ecc. Questi dati possono essere consolidati su base annua. Documentazione relativa alla materia prima acquistata/ricevuta Fornitore N. certificato RSPO Prodotto Volume Documentazione relativa ai prodotti a base di olio di palma venduti Acquirente N. certificato RSPO Prodotto Volume Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 29 Allegato 2: Certificazione multi-sito A.2.1 Criteri di ammissibilità Tutti gli impianti inclusi nella certificazione multi-sito dovranno essere rappresentati da una Sede centrale. La Sede centrale dovrà documentare e attuare regole chiare in materia di ammissibilità per la partecipazione dei siti al certificato. La certificazione multi-sito non è limitata ad un singolo paese e può avvenire a livello transnazionale. A.2.2 Criteri operativi La Certificazione della catena di distribuzione RSPO deve essere condotta da un sito identificato, cioè la Sede centrale. Tutti i siti partecipanti dovranno intrattenere rapporti legali e/o contrattuali con la Sede centrale. Un sistema comune di controlli interni e di resoconti, gestito e documentato a livello centrale, sarà utilizzato e monitorato dalla Sede centrale. La Sede centrale nominerà un rappresentante della Direzione con il compito globale di garantire la conformità di tutte le unità operative ai requisiti RSPO di certificazione della catena di distribuzione. Gli audit interni di tutti i siti/attività saranno condotti annualmente e saranno esaminati e documentati presso la Sede centrale. Nell’ambito della certificazione multi-sito, sarà possibile riunire in gruppi diverse attività. I principali gruppi avranno un sistema di gestione comune e potranno essere così classificati: Estrazione Raffinazione Trasporto e distribuzione Trasformazione (compresa la lavorazione secondaria dopo la raffinazione) Produzione (fabbricazione del prodotto finale) Miscelazione Outsourcing (magazzini, ecc.). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 30 Almeno un sito di ogni gruppo dovrà essere incluso nel campione di audit. Almeno una volta all’anno, si eseguirà inoltre un audit delle funzioni della Sede centrale. A.2.3 Certificati I certificati di conformità al Sistema di certificazione multi-sito SCCS RSPO saranno rilasciati alle società che siano state sottoposte all’audit dall’organismo di certificazione (CB) e che abbiano dimostrato la loro piena conformità a tale sistema. Il certificato sarà emesso a nome della Sede centrale, con l’elenco di tutte le altre società/attività/siti. I certificati saranno validi per un periodo di 5 (cinque) anni e oggetto di audit annuali di sorveglianza. A.2.4 Formula di audit a campione Audit di certificazione Radice quadrata del numero complessivo di siti partecipanti, arrotondata al numero intero successivo, più la Sede centrale. Audit di sorveglianza Radice quadrata del numero complessivo di siti partecipanti, moltiplicata per un coefficiente di 0,6 e arrotondata al numero intero successivo, più la Sede centrale. Audit di ri-certificazione Radice quadrata del numero complessivo di siti partecipanti, moltiplicata per un coefficiente di 0,8 e arrotondata al numero intero successivo, più la Sede centrale. A.2.5 Ampliamento dell’ambito Per aggiungere un sito in una certificazione multi-sito esistente: Radice quadrata del numero di siti partecipanti, arrotondata al numero intero successivo, più le funzioni della Sede centrale. Gli audit interni dei siti da aggiungere devono essere completati prima della loro inclusione nella certificazione multi-sito. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 31 Se l’ampliamento dell’ambito multi-sito è associato agli audit di sorveglianza esistenti, esso avverrà in aggiunta ad essi (cioè, saranno necessari audit supplementari per tenere conto di queste aggiunte, indipendentemente dal numero di audit già realizzati). A.3.6 Sospensione/ritiro Una non conformità constatata presso un singolo sito può dare luogo alla sospensione dell’intero certificato multi-sito. Il titolare del certificato ha la facoltà di eliminare volontariamente il sito in questione dal certificato multi-sito. Per ripristinare il sito, si applicheranno le regole previste in materia di ampliamento dell’ambito (cf. sezione A.2.5 precedente). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 32 Allegato 3: Certificazione di gruppo A.3.1 Criteri di ammissibilità Tutti i siti inclusi nella certificazione di gruppo dovranno essere rappresentati da un manager di Gruppo. Il manager di Gruppo dovrà documentare e attuare regole chiare in materia di ammissibilità per la partecipazione dei siti al certificato. La certificazione di gruppo non è limitata ad un singolo paese e può avvenire a livello transnazionale. I membri del Gruppo devono: essere entità giuridiche separate; utilizzare fino ad un massimo di 500 MT di prodotti a base di olio di palma all’anno; avere al massimo 100 dipendenti. A.3.2 Criteri operativi La Certificazione della catena di distribuzione RSPO deve essere condotta da un sito identificato, cioè la Sede centrale. Tutti i siti partecipanti dovranno intrattenere rapporti legali e/o contrattuali con la Sede centrale. Un sistema comune di controlli interni e di resoconti, gestito e documentato a livello centrale, sarà utilizzato e monitorato dal manager di Gruppo. L’entità del Gruppo nominerà un rappresentante della Direzione con il compito globale di garantire la conformità di tutte le unità operative ai requisiti RSPO di certificazione della catena di distribuzione . Gli audit interni di tutti i siti/attività saranno condotti annualmente e saranno esaminati e documentati presso la Sede centrale. Nell’ambito della certificazione di Gruppo, sarà possibile riunire in gruppi diverse attività. I principali gruppi avranno un sistema di gestione comune e potranno essere così classificati: Estrazione Raffinazione Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 33 Trasporto e distribuzione Trasformazione (compresa la lavorazione secondaria dopo la raffinazione) Produzione (fabbricazione del prodotto finale) Miscelazione Outsourcing (magazzini, ecc.). Almeno un sito di ogni gruppo dovrà essere incluso nel campione di audit. Almeno una volta all’anno, verrà inoltre condotto un audit della Sede centrale. A.3.3 Certificazione I certificati di conformità al Sistema di certificazione di Gruppo SCCS RSPO saranno rilasciati alle entità del Gruppo che siano state sottoposte all’audit dall’organismo di certificazione (CB) e che abbiano dimostrato la loro piena conformità a tale sistema. Il certificato sarà emesso a nome dell’entità di Gruppo, con l’elenco di tutti gli altri membri del Gruppo. I certificati saranno validi per un periodo di 5 (cinque) anni e oggetto di audit annuali di sorveglianza. A.3.4 Formula di audit Audit iniziale del manager di Gruppo All’atto della richiesta, il manager di Gruppo sarà oggetto di audit per accertare che sia effettivamente in grado di gestire un programma di Gruppo; verrà inoltre definito un tasso massimo di crescita del programma di Gruppo per il primo anno. Il tasso massimo di crescita sarà di 40 membri. Nel corso del primo anno, il manager di Gruppo condurrà audit interni che sottoporrà all’organismo di certificazione, il quale aggiungerà poi i nuovi membri al certificato, fino al numero massimo previsto. Audit iniziale dei membri del Gruppo Dopo 12 mesi, al raggiungimento del numero massimo previsto, l’organismo di certificazione calcolerà come segue i criteri di audit per il programma di Gruppo. Radice quadrata del numero complessivo di membri, arrotondata al numero Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 34 intero successivo, più l’audit del manager di Gruppo. A.3.5 Audit di sorveglianza Dopo il primo anno, ad un Gruppo è consentito crescere al massimo del doppio rispetto al numero di membri all’inizio dell’anno. Al termine del secondo anno o al raggiungimento della crescita massima, si stabilisce come segue il campione di audit per i 12 mesi successivi. Radice quadrata del numero di membri esistenti, moltiplicata per 0,6 (o 0,8 nel quinto anno di certificazione del Gruppo, quando è necessario procedere ad una nuova certificazione) e arrotondata al numero intero successivo, più la radice quadrata del numero di nuovi membri, arrotondata al numero intero successivo, più l’audit de manager di Gruppo. Questo processo si ripete ogni anno in cui cresce il programma. Se, in un determinato anno, il programma non cresce o registra una crescita negativa, è richiesto il calcolo di un solo campione. Per aggiungere un sito in una certificazione di gruppo esistente: Radice quadrata del numero di siti partecipanti, da aggiungere alle funzioni della Sede centrale da sottoporre ad audit. Gli audit interni dei siti da aggiungere devono essere completati prima della loro inclusione nella certificazione di gruppo. Il manager di Gruppo deve apportare la prova dell’audit interno del nuovo sito. Se l’ampliamento dell’ambito di gruppo è associato agli audit di sorveglianza esistenti, esso avverrà in aggiunta ad essi (cioè, saranno necessari audit supplementari per tenere conto di queste aggiunte, indipendentemente dal numero di audit già realizzati). A.3.6 Sospensione/ritiro Una non conformità constatata presso un singolo sito può dare luogo alla sospensione dell’intero certificato di gruppo. Il titolare del certificato ha la facoltà di eliminare volontariamente il sito in questione dal certificato di gruppo. Per ripristinare il sito, si applicheranno le regole previste in materia di ampliamento dell’ambito (cf. sezione A.3.5 precedente). Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 35 Allegato 4: Certificato – Modello In seguito all’audit condotto in base ai requisiti di cui ai Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione , versione [mese, anno] e ai sensi del contratto sottoscritto, [Nome CB] ivi certifica che il/i sito/i sotto riportato/i è/sono risultato/i conforme/i allo Standard RSPO di certificazione della catena di distribuzione , versione [mese, anno]. Si garantisce che sono stati soddisfatti i criteri di trasformazione di prodotti a base di olio di palma certificato da RSPO, attraverso uno o più modelli di catena di distribuzione previsti nei Sistemi RSPO di certificazione della catena di distribuzione . Il seguente modello deve essere utilizzato e posto al centro del certificato. Lo spazio circostante può essere utilizzato per inserire un logo specifico, un marchio colorato e altre informazioni che l’organismo di certificazione desideri includere nel certificato. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 36 Nome della società certificata ABCDEF Sdn.Bhd. Indirizzo completo della società certificata Oil Processing Road Industrial complex refinery 12 Selangor, Malesia N. RSPO (se applicabile) Altri siti certificati (cf. pag. 2) SÌ/NO Società madre registrata RSPO (se applicabile) KLMNOP Sdn.Bhd. N. RSPO della società madre 12-3456-000-00 Ambito di valutazione: Acquisto di olio di palma e olio di palmisti certificati RSPO, trasformazione in prodotti derivati e commercializzazione sul mercato Data di decorrenza del certificato GG-MM-AAAA Data di scadenza del certificato GG-MM-AAAA Data della prima certificazione GG-MM-AAAA N. certificato XYZ-123-456-789 Modello di catena delle forniture Preservazione dell’identità (IP) Segregazione (SG) Bilancio di massa (MB) Emesso da Organismo di certificazione Nome del rappresentante autorizzato NOME Firma del rappresentante autorizzato xxxx [Nome CB] è stato accreditato in data xxxx per rilasciare la Certificazione della catena delle forniture RSPO. Il presente certificato resta di proprietà di [Nome CB] e può essere ritirato in caso di estinzione contrattuale o di variazioni o scostamenti dei dati sopra riportati. Il licenziatario è tenuto ad informare immediatamente [Nome CB] di qualsiasi Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 37 variazione dei dati sopra riportati. È valido solo un certificato originale e firmato. Allegato 5: Regimi di rendimento A.5.1 Regime di rendimento del modello di catena di distribuzione con bilancio di massa I valori riportati nel modello di catena di distribuzione con bilancio di massa sono fissi e non possono essere modificati. Le organizzazioni possono utilizzare i loro rendimenti effettivi, purché possano essere giustificati in sede di audit. In caso contrario, si applicheranno i valori sotto indicati. Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 38 A.5.2 Regime di rendimento del modello di catena di distribuzione con segregazione A.5.3 Regime di rendimento dei palmisti con bilancio di massa Le società che acquistano prodotti a base di palmisti sostenibili con bilancio di massa utilizzeranno il seguente regime di rendimento armonizzato per calcolare le quantità di prodotti sostenibili con bilancio di massa che possono essere vendute o dichiarate: Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 39 Le società che acquistano prodotti a base di palmisti sostenibili segregati possono scegliere una delle due opzioni per calcolare le quantità di prodotti a base di palmisti sostenibili che possono essere vendute o dichiarate: Applicare la dichiarazione di Segregazione a tutti i successivi derivati. Utilizzare l’acquisto di prodotti a base di palmisti sostenibili per compensare le vendite di pari volumi di derivati da palmisti con bilancio di massa (non necessariamente derivati dai prodotti segregati acquistati). (www.rspo.org) Sistemi RSPO di certificazione della catena delle forniture 40