Transformers Romance / Angst Rating: M Personaggi Principali: un
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Transformers Romance / Angst Rating: M Personaggi Principali: un
Transformers Romance / Angst Rating: M Personaggi Principali: un gran numero di Originali (xD), Thundercracker, Megatron, Skywarp, Soundwave, Starscream, un altro po' di Decepticons, e un bel numero di Autobots! Sommario: Dopo la guerra sulla Terra, mentre Cybertron sembra destinato a non poter essere salvato... cosa resta? Forse tutto è perduto. O forse no. We Were Born to Survive by Alracairam / DamaVerde File 02.01.06... [Capitolo 6 – L'Asso nella Manica] La parte peggiore della faccenda era stata staccare i denti di Ravage dal fondoschiena di Cliffjumper. Una volta Dialpulse aveva portato un cane randagio in casa di sua madre, e quello si era avventato su un vestito che la donna aveva lasciato sul letto pronto per essere indossato, rifiutandosi ostinatamente di mollarlo. Disperata, spaventata dall'idea che sua madre la avrebbe fatta a pezzi, Kae le aveva tentate tutte; aveva praticamente svuotato il frigorifero per sventolare pezzi di carne di ogni forma e dimensione sotto il muso della bestiola. Ma lui aveva continuato a masticare l'abito che sua madre avrebbe dovuto indossare per il suo appuntamento, come se un po' di seta rosa fosse più saporita di un piatto di polpette. Era stato in quel momento esatto che la piccola Kae aveva realizzato che non avrebbe mai avuto un gran rapporto con gli animali, e che portare un cane randagio grosso come un cavallo in camera di sua madre non era stata un'idea brillante. Un po' come portare un giaguaro Decepticon sulla Endless. Il fatto che fossero passati più di quindici anni da quel giorno, si disse, non era una giustificazione sufficiente per essersi cacciata un'altra volta in un guaio a base di quadrupedi e code. E denti. Cliffjumper aveva imprecato per tutto il tempo, mentre Thundercracker teneva fermo Ravage e Dialpulse tentava di aprirgli la bocca. Dopo c'erano voluti quattro Autobots per portare Cliffjumper in infermeria ed impedirgli di infilare Ravage su uno spiedo e di fare a pezzi lei. La femme sospirò, sapendo che quella storia non sarebbe finita così in fretta. Prima o poi Cliffjumper sarebbe uscito dall'infermeria. Prima o poi Nebula le avrebbe chiesto spiegazioni per quello che avevano visto Prowl e Drift. Dialpulse, restando seduta a terra, provò l'impulso di raggomitolarsi e lasciarsi andare all'autocommiserazione. Prima o poi Proteus o Mistcore le avrebbero chiesto di lasciare la Endless per ritirarsi in un convento su qualche pianeta sperduto. Quando Clearsmoke si avvicinò per darle una mano ad alzarsi, Dialpulse lo ignorò, coprendosi la testa con le braccia - Ora non prendertela anche tu con me! La faccenda delle mutande è stata inventata da Clover, io non c'entro nulla... - Oh, per favore! - Clearsmoke le afferrò i polsi e la rimise in piedi. Dialpulse si trovò obbligata a fronteggiare lo sguardo dei propri compagni e di tutti gli altri. - Che diavolo ti è venuto in mente? Dialpulse deglutì, a volte Rocket sapeva essere dannatamente teatrale - Un bel niente. Non ho fatto nulla di male. Rocket scosse la testa e disegnò qualcosa di osceno in aria, con una mano. - E la comunicazione? - Cosa? - si voltò a fissare Mistcore. - La comunicazione di Soundwave! Dialpulse si picchiò una mano sulla fronte. - Ho ricevuto su un canale privato una richiesta di contatto. Vuole essere messo in comunicazione con l'equipaggio della Endless attraverso uno dei canali che Ravage può metterci a disposizione, in modo da essere sicuri che nessun altro possa riceverci. - Nessun altro, cioè nessun altro Starscream? - osservò Thundercracker, e Dialpulse fece spallucce. - Quello che è. Rocket rabbrividì - Non ne verrà nulla di buono. - Forse. - Mistcore si strofinò due dita sulla fronte - Ma ascoltare non costa nulla. - Ascoltare significa aver già intrapreso un passo verso il rispondere. - Rocket sbuffò. - Non fare filosofia da due soldi! - Dialpulse incrociò le braccia - Potrebbero aver finito il carburante ed essere alla deriva nello spazio. Potrebbero avere un'epidemia a bordo. Li vorresti avere sulla coscienza? I sensori ottici di Rocket scintillarono - Oh, non di nuovo! Stavolta no! Hai già fatto così quando ci hai costretti a portare il gatto a bordo! - Malefica cagna, come osi chiamarmi gatto?! - ringhiò Ravage. - Perché, cosa sei? Una tartaruga? - Non sappiamo cosa vogliano. - Dialpulse si infilò nuovamente nel discorso. Voglio dire... credo che abbiano bisogno di aiuto. Ma non lo sappiamo. Se non gli diamo la possibilità di dircelo come... - Bubbole! - sibilò Rocket con una smorfia incredula - Si sono cacciati in qualche guaio e adesso si aspettano di vederci arrivare in loro soccorso! - Non lo sai! Come diavolo fai a dirlo? Forse... - Fanfaluche! Ci scommetto le orecchie che non ho più; Starscream deve aver tentato di infilare Megatron in un tritacarne, e Soundwave ha bisogno di qualcuno che gli cambi il pannolino! - Come osi, scherzo della natura? - ruggì Ravage - Come osi parlare in questo modo di Soundwave? Soundwave è superiore! - Attenti, tutti a terra! A Pinocchio sta crescendo il naso! - Rocket gettò indietro la testa e rise - Col cavolo che è superiore. - Stai esagerando... - soffiò Dialpulse. - E invece no! Solo perché qualcuno qui si è preso una cotta io non intendo infilarmi in un casino cosmico! - Finitela! - Mistcore si guardò intorno, come cercando un'uscita di sicurezza magicamente comparsa dal nulla, una porticina in stile Alice nel Paese delle Meraviglie da aprire per precipitarsi in un mondo senza complicazioni. Sfortunatamente non esistevano mondi senza complicazione, non in questa Galassia e non in nessun'altra. - Mistcore. - Rocket le adagiò una mano sulla spalla - Perché ascoltarli? Probabilmente non possiamo fare nulla in ogni caso. - Sì che possiamo! - Dialpulse avvertì la collera montarle dentro - Con i nostri mezzi possiamo aiutarli senza alcun dubbio! Rocket ruggì - Ma non capisci che è una causa persa? Quello che credi di provare non è abbastanza per cambiare le cose; hai giurato di essere neutrale! Pensi che Soundwave te lo permetterà? - rise con un pizzico di amarezza - Apri gli occhi, Dialpulse! Non pensare solo a te stessa! Pensa a quello che loro hanno fatto alla Terra. A Cybertron. Thundercracker si irrigidì, continuando a trattenere Ravage, ma senza prestare ascolto alle sue imprecazioni. La mano di Nebula si posò delicatamente sul suo braccio. - Questo non è vero. - tutti si voltarono verso di lei. Rocket la guardò con tutto lo scetticismo possibile - Sei impazzita anche tu?! Eppure sai, meglio di tutti noi, di chi, di cosa stiamo parlando. Nebula rabbrividì - Non ho dimenticato un minuto, non ho dimenticato un attimo... - Allora non capisco. - Rocket sollevò la testa ed espirò con forza - Io non ero lì, ma ho visto come ti avevano ridotta. Ho visto le immagini. Le città distrutte, la gente polverizzata come formiche... Mistcore scosse la testa - E noi dovremmo fare lo stesso? Polverizzarli se ne avessimo l'occasione, cioè? Dare un'altra spinta a questa guerra? A volte ho l'impressione che la nostra umanità sia tutto quello che conta davvero. L'unica cosa che dovremmo proteggere in ogni modo. - Mistcore... - Rocket si concesse una piccola smorfia - Non portarla sul piano della filosofia. Potresti vendermi del piombo come oro, ma abbiamo bisogno di essere pratici. - Dovresti esserlo un po' di più anche tu, Rocket. - Shell e Clover superarono la soglia. - Siamo al completo... - Clearsmoke fece spallucce - Adeguato. Adesso possiamo fare sul serio. Shell annuì - Hanno portato Cliffjumper in infermeria e sono venuto a controllare se ci fosse bisogno di aiuto. - E a quanto sembra... ce n'è bisogno. - Clover inclinò il capo - Abbiamo raggiunto il momento della grande discussione, non è vero? - si guardò intorno con un pizzico di nervosismo, scrutando le espressioni di tutti. Sapendo che ognuno di loro si era aspettato che quel momento arrivasse. Il momento in cui non sarebbero più stati semplicemente sette ex terrestri. Ma qualcosa di più. Una squadra in azione, davvero. Sotto le direttive di nessuno, ma alle prese con la propria autodeterminazione. - Chi mi ha salvata dal laboratorio, alla fine? - Nebula attese per un istante che qualcuno la contraddicesse - E' stato un Decepticon. Non si può scegliere di non dare ascolto ad una richiesta di aiuto. - scambiò uno sguardo con Thundercracker e sorrise - Non cambierà un accidente se hanno bisogno di soccorsi e non li aiutiamo. Gli unici a cambiare saremo noi. - Ah, bah! - Rocket sbuffò. - Forse è giusto lasciarvi da soli. Questa decisione non deve essere influenzata. - Optimus fece un cenno verso i suoi compagni perché lasciassero la stanza, muovendosi per seguirli. - No, aspetta! - Mistcore lo bloccò - Rimani. - Sicura? La femme annuì - Quello che faremo riguarda tutti. E Proteus anche, soprattutto. La voce gentile del Computer si diffuse attraverso gli altoparlanti - Sono qui, come sempre. - Mi sforzo di capire. - Rocket scosse la testa - Ma non ci riesco! Ogni volta mi vengono in mente tutti gli orrori della guerra. Non... non provo piacere all'idea che Soundwave e gli altri Decepticons saltino in aria o peggio, però quello che hanno fatto è davvero troppo. Non riesco a fronteggiarlo lucidamente. Non penso che si possa essere generosi o filosofici quando si parla di loro. Quando si parla di noi. Quando si parla di vite! - Dialpulse tentò di interromperla, ma Rocket la fermò con un piccolo gesto - Lasciami finire. Non penso che le loro non valgano nulla. E sapere di essere responsabile della morte di qualcuno mi strapperebbe il cuore. Ma... ma mi dico che ogni effetto ha una causa. E salvare molte vite umane o aliene sarebbe proprio l'effetto della dipartita di Soundwave, Megatron e degli altri. E' così assurdo? Thundercracker la fissò dritto nei sensori ottici - Non è così semplice, però. I Decepticons a bordo della Nemesis non sono gli unici nella Galassia, Rocket. Clearsmoke si schiarì la voce - Megatron è il vostro capo. Tolto di mezzo... è probabile che le cose cambino. Ravage rise - Tolto di mezzo Megatron ti troveresti attaccato da ogni parte, coinvolto in lotte di potere senza fine, imbecille! Non mi aspettavo che dicessi nulla di meno, bestiaccia! - Se posso permettermi di dire ciò che penso liberamente, e so di poterlo fare... - Shell si avvicinò - Come medico non posso decidere, quando mi trovo davanti ad un malato, se sia giusto o meno aiutarlo a causa delle sue scelte passate. Ho curato vittime e criminali quando lavoravo in ospedale, entrambi. Li ho curati per i malati che erano, non per ciò che avevano fatto o avrebbero fatto. Ma è il punto di vista di un dottore... - fece spallucce - E capisco che non possa essere lo stesso per tutti. Tuttavia se è possibile aiutare qualcuno io lo farò sempre, perché ho giurato di farlo. E perché farlo è la mia natura. - Superficiale... - gracchiò Rocket. - Penso che se vogliamo cambiare le cose non possiamo seguire vecchie strade. - Clover fece una piccola smorfia - Siamo tutti in grado di parlare di filosofia, di cercare di discernere cosa sia giusto e sbagliato. E, di sicuro, arriveremo tutti a grandi risposte, incontrando alti ideali. Ma la verità... quello che voglio dire più di tutto è, semplicemente, che su quella nave c'è Skywarp. - E Soundwave! - Dialpulse si guardò intorno - E sì, anche Megatron! E Frenzy, e Rumble che sono stati qui con noi anche se erano degli imbecilli! E Starscream, anche se Rocket lo odia più di quanto Clearsmoke e Shell odino Rumble e Frenzy. E siamo legati. E, ok, sono dei grandissimi bastardi... ma siamo legati. Dialpulse si guardò intorno, sfidando qualcuno a dire il contrario. - Non voglio diventare come loro... - Nebula aveva continuato a tenere una mano premuta sul braccio di Thundercracker - Mentre ero in quel laboratorio... - rabbrividì - Pensavo a questo. Sono sicura che se Megatron o Starscream avessero ricevuto una chiamata d'emergenza da parte nostra la avrebbero ignorata. Per me è un motivo sufficiente per non fare lo stesso. Mistcore annuì. - La maggioranza vince. - Clearsmoke fece spallucce - Anche se i Decepticons sono delle spine nel fianco, preferisco sbagliare lungo questa strada piuttosto che seguendo l'altra. - Ma io... - Rocket si guardò intorno e scosse la testa - D'accordo. D'accordo... che diamine! Ascoltiamoli, aiutiamoli. Mistcore le diede una delicata pacca - Va tutto bene. - No, non va bene. - sussurrò l'altra femme - Perché adesso mi sento come se fossi l'essere meno compassionevole nella Galassia. E non è quello che voglio, Mistcore. Io non volevo... - sbuffò e scosse la testa, incapace di tirare fuori la spiegazione che avrebbe voluto dare. Optimus Prime fece scorrere lo sguardo sul piccolo gruppo - Credo che ascoltarli, aiutarli, se potrete... sia la scelta giusta. - lo disse a voce bassa, lentamente. Prima che qualcuno potesse trattenerla, Dialpulse saltò verso di lui, abbracciandolo di slancio - Oh, grazie! - squittì - Grazie! - Ma perché? - Thundercracker gli scoccò un'occhiata scettica - Anche se ti sei sempre schierato a favore dei più stravaganti ideali, Prime... perché? Non ti irrita l'idea che i padroni del Bright Energon siano in così stretto contatto con i tuoi nemici? Questa è l'occasione per liberarsi di Megatron. Sai che con Starscream potresti ottenere di più. Optimus si prese qualche istante prima di rispondere - Mi irriterebbe di più, immagino, sapere i padroni del Bright Energon privi di quella che definiscono umanità. Suo malgrado, Thundercracker sorrise. La Sala di Comando della Endless non le era mai sembrata tanto affollata. Dialpulse tirò un respiro profondo. Niente più scherzi, adesso. Niente più leggerezze. Utilizzando il canale fornito da Ravage la richiesta di contatto per la Nemesis era stata inoltrata a Soundwave; o almeno... Dialpulse sperava che fosse lui a riceverla, e non Starscream. - Li abbiamo in linea? Pulse sollevò lo sguardo, incontrando quello di Mistcore che se ne stava piegata su di lei, incombendo sulla sua postazione con una traccia di preoccupazione incisa sul viso. - Ancora no. Resto in attesa di risposta. Mistcore annuì, allontanandosi e tornando verso il computer principale. Dialpulse la seguì con lo sguardo, domandandosi se sarebbe sembrato strano che una Cybertroniana si mangiasse la punta delle dita al posto delle unghie. Era tutto così dannatamente incerto. Tutto così imprevedibile. Con un sospiro, Dialpulse si rese conto di essere cambiata almeno in una cosa. Un tempo aveva adorato tutto quel che era capace di metterla in ansia, il brivido dell'attesa. Adesso tutto quello di cui aveva bisogno erano delle certezze. Perché Soundwave non aveva ancora risposto? Ravage se ne stava al suo fianco, immobile e concentrato sul monitor. Diviso a metà tra il bisogno di ricevere notizie quanto lei, ed il tentativo di ignorare gli Autobots. Almeno erano arrivati ad una tregua. Erano proprio tutti lì. Dialpulse sospirò, ticchettando con un dito su una tastiera. Era il momento di imparare qualcosa, forse. Un po' come quando sua madre la trascinava a far visita a qualche vicino malato, o ad una veglia per delle condoglianze; le ripeteva sempre che c'era qualcosa da apprendere nel dolore. Che le persone diventavano migliori nel dolore. Ma Kae non ci aveva creduto mai davvero. Nel dolore la gente poteva diventare anche peggiore. Scosse la testa, cercando di schiarirsi le idee. Pregando di non aver spinto le cose su una china pericolosa. Ma, dannazione, non riusciva a pensare ad altro. Soundwave, Soundwave, Soundwave. Se fosse stata sola si sarebbe presa la testa tra le mani. La verità era che non poteva fare a meno di sentirsi inadeguata; una donnetta stupida infilata in un film di fantascienza. Un Frodo incapace in missione verso Mordor. Sto per fottere l'Unico Anello? I suoi compagni, gli Autobots... li avrebbe fottuti tutti? L'idea che Soundwave la stesse infilando in una trappola le era balenata in mente in continuazione, dall'inizio. Perché, riflettendoci, per quale motivo un essere vecchio milioni di anni e potente come nessuna cosa al mondo avrebbe dovuto chiedere il loro aiuto? Non aveva senso. Avvertendo il panico crescere dentro di lei, Dialpulse, fece scorrere ancora una volta lo sguardo sugli altri, sentendosi comunque responsabile. Le espressioni sul viso di Mistcore scorrevano così in fretta da rendere evidente il fatto che fosse immersa in una delle sue conversazioni private con Proteus; Dialpulse non era certa di averla capita. Mistcore aveva paura di nominare Megatron, di far trasparire un brandello di emozioni. Pulse non lo trovava assurdo; solo... diverso. Molto diverso da lei, dal proprio modo di fare. Nebula era accanto a Thundercracker; invidiarli doveva essere la cosa più facile al mondo per chiunque. Qualunque cosa fosse accaduta, era evidente che a Thundercracker non sarebbe importato neanche un po', purché fosse rimasto al fianco della propria compagna. E lei... lei era una persona forte. Dialpulse era sicura che si sarebbe tirata fuori da qualunque situazione con dignità. Rocket non si era mossa da un angolo. Ecco, quella faccenda la faceva sentire più in colpa che mai; Dio, non si sarebbe perdonata se avesse incrinato l'equilibrio tra tutti loro. Se i suoi tentativi di mettere le cose in favore di Soundwave avessero fatto del male ai suoi amici. Shell stava chiacchierando a bassa voce con Clover. L'ammissione dei propri sentimenti aveva creato un sodalizio bizzarro tra lei e Pulse. Clover era una piccola contraddizione in termini. Un insieme di spinte coraggiose e incertezze che la rendevano talmente familiare... come qualcuno che avesse conosciuto da sempre. Come un'amica di lunghissima data. E Shell, beh, Shell era un'oasi di fiducia in un mare in burrasca. Clearsmoke non si era fermato un attimo, continuando a trafficare con alcuni strumenti, come se non si fossero trovati tutti in un casino. Dialpulse lo avrebbe adorato anche solo per questo. Erano tutti lì come facce diverse di una stessa medaglia, simili ma tutti terribilmente diversi. Il suo sguardo si posò su Optimus, gli sorrise. Persino lui era diventato, per Pulse, una parte importante della nuova vita. Era come un esempio, qualcosa di simile ad un Gandhi alieno o giù di lì. Certo, un Gandhi molto ben armato e costretto alla violenza, ma... - Dialpulse! - il ruggito di Ravage la riportò al presente. - La comunicazione! Chiamata in arrivo! - strillò. - Sul monitor principale. - Mistcore fece un gesto verso il grande pannello che occupava una delle pareti. - Sì... ecco fatto. L'immagine non era perfetta, tremolante e disturbata dalle interferenze. Tuttavia le tolse il fiato. Erano lì, come se fossero stati semplicemente in una stanza vicina. E dopo quasi un intero mese trascorso senza notizie. Soundwave, Frenzy, Rumble, e Skywarp. - Al comandante della Endless, qui Soundwave. - Soundwave riceviamo. - la voce di Mistcore era strana, solo un po'... ma Pulse pensò che stesse nascondendo la stessa emozione di tutti gli altri. - Richiesta assistenza. - A quale titolo? - Rilevata impossibilità di permanenza a bordo della Nemesis in sicurezza. Le dita di Mistcore si contrassero, come costrette da un piccolo tic - Non ci sono altri... Decepticons fedeli a Megatron? - Negativo. Tentativo di contattare agente sulla Terra: fallito. - Cosa è richiesto? - Equipaggio della Endless: superiore abilità di mascheramento sulla Terra. Possibilità di contattare il nostro agente: superiore. - Altro? - Richiesto sostegno in trasferimento dalla Nemesis. Richiesto sostegno in trasferimento del nostro agente. Coordinate della Nemesis: inviate con questa trasmissione. Coordinate per recuperare il nostro agente: sconosciute. Ultime coordinate disponibili in possesso di Laserbeak. Dati necessari al contatto con Laserbeak: in possesso di Ravage. - Le condizioni di Megatron sono... - Critiche. Thundercracker lasciò andare la mano di Nebula, spostandosi al centro della stanza, in modo da poter essere inquadrato. Il suo sguardo cercò quello di Skywarp, si scambiarono un piccolo cenno, quasi impercettibile. - E Starscream? - domandò. Skywarp rispose prima di Soundwave - Ecco... lui è un po' perso, al momento. - Starscream inferiore. - la voce di Soundwave zittì il Seeker - Rischio di distruzione della nave: elevato. Rischio di tradimento: effettivo. Il silenzio scivolò sulla Sala di Comando della Endless. Dialpulse lottò contro l'impulso di interferire, di dire qualcosa. A pochi metri di distanza, Shell stava tenendo una mano sulla spalla di Clover per impedirle di fare altrettanto. Le dita di Mistcore avevano continuato a tremare, probabilmente i suoi pensieri stavano facendo lo stesso, incapaci di trovare requie, di prendere una direzione. Ma il suo viso era una maschera. - Non è una richiesta da poco. - soffiò - E' necessario valutarla con attenzione. - Soundwave: ricevuto. Ulteriore perdita di tempo: futile. Mistcore inclinò il capo. - Assistenza: necessaria. Priorità: assoluta. Determinazione: obbligo al soccorso del tuo compagno. Dialpulse gettò un'occhiata a Mistcore, senza capire esattamente la natura della faccenda. Quello che vide le fece credere che se Mistcore fosse stata ancora un'umana sarebbe stata sul punto di cadere preda di un attacco di cuore. - Ma cosa... La sua voce venne coperta da quella sconvolta di Thundercracker - Siete... legati?! - sibilò. (… To Be Continued.) Disclaimer: questa è una fanfiction, dunque è scritta senza alcun fine di lucro, solo per puro piacere e intrattenimento personale, da fan! I Transformers appartengono, ovviamente, a chi ne detiene i diritti! Ciò che è mio è l'idea originale della storia, la trama, e miei sono anche i vari personaggi originali che, dunque, NON possono essere riutilizzati altrove senza il mio esplicito permesso. Fate i bravi e NIENTE PLAGI! ;-) http://alracairam.deviantart.com/ http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=117897 http://www.fanfiction.net/u/674001/
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