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PROGRAMMA DI SVILUPPO UMANO SEHD U N D P, I N C O L L A B O R A Z I O N E C O N I L O , U N O P S s u d a f r i c a IN SUDAFRICA s u d a f r i c a s u d a f r i c a P R E S E N TA Z I O N E Pietersburg/Polokwane LIMPOPO PRETORIA Malelane Johannesburg GAUTENG NORTH WEST MPUMALANGA ORANGE FREE STATE KWAZULU-NATAL Kimberly Bloemfontein NORTHERN CAPE EASTERN CAPE Bisho WESTERN CAPE CAPE TOWN Durata delle attività Finanziamenti Iniziato nel settembre 1998, al dicembre 2003 il programma è in corso. Il Governo italiano, dal 1999 al 2003, ha contribuito al SEHD con 8.680.800 USD. Il Governo della Provincia di Mpumalanga ha apportato 350.000 USD per il funzionamento e per le attività creditizie dell’Agenzia NKEDU. Il Governo della Provincia di Limpopo ha apportato 300.000 USD, per il funzionamento e per le attività dell’Agenzia VHEDA. Il Governo della Provincia di Northern Cape ha apportato 40.000 USD per il funzionamento dell’Agenzia LOREDA e ha preso l’impegno di contribuire con 160.000 USD alle attività creditizie. Il Governo della Provincia di Eastern Cape ha apportato 400.000 USD per il funzionamento e le attività creditizie dell’Agenzia ORTEDA. Coordinamento nazionale Il Ministero del Commercio e Industria ha incaricato il proprio Dipartimento per il Commercio e l’Industria (Department of Trade and Industry DTI) come coordinatore del programma. Il Direttore Generale del Dipartimento è l’autorità nazionale responsabile del SEHD. Dal giugno 2001, il National Steering Committee, (NSC) garantisce il monitoraggio del SEHD e il suo apporto alle politiche nazionali. Il NSC è composto dal DTI, dai rappresentanti dei 4 Governi provinciali e dai Ministeri dei Governi locali, dell’Agricoltura, del Lavoro, dei Minerali ed Energia, del Territorio e del Welfare. Governi cooperanti Governo italiano 206 I protagonisti territoriali Agenzia di Sviluppo Economico di Nkomazi NKEDU, nella Provincia di Mpumalanga. Fondata nel settembre 2001, l’Agenzia NKEDU (Nkomazi Economic Development Unit), è formata da 12 soci: 4 del settore pubblico, 2 del settore parastatale, 3 del settore privato, 2 ONG, 1 cooperativa. Agenzia di sviluppo economico VHEDA (Vhembe Economic Development Agency) nel Provincia di Limpopo. Fondata nel 2002, L’Agenzia è formata da 10 soci: 3 del settore pubblico, 1 del settore parastatale, 3 del settore privato, 2 ONG ed 1 cooperativa. Agenzia di Sviluppo Economico Locale LOREDA (Lower-Orange Economic Development Activator), nella Provincia di Northern Cape. Fondata nel 2001, l’Agenzia è formata da 10 soci: 4 del settore pubblico, 1 del settore parastatale, 4 ONG ed 1 cooperativa. Agenzia di sviluppo economico ORTEDA (O.R. Tambo Economic Development Agency), nella Provincia di Eastern Cape. Fondata nel 2002, l’Agenzia è formata da 18 soci: 10 del settore pubblico, 1 del settore parastatale, 1 del settore privato e 6 ONG. I partenariati territoriali • Agenzia NKEDU della Provincia di Mpumalanga • Regione Emilia Romagna; Comune di Milano. • Agenzia VHEDA della Provincia di Limpopo • Comune di Reggio Emilia (Italia). • Agenzia LOREDA della Provincia di Northen Cape • Provincia di Biscaglia (Spagna). In evidenza Alla fine del 2002, il DTI ha creato nel proprio ambito una Direzione per lo Sviluppo Economico Locale (LED) e ne ha designato, come Direttore nazionale, il coordinatore operativo del SEHD. La Direzione LED ha notevolmente incrementato la presenza del livello nazionale nelle Province ed ha rafforzato le relazioni tra il DTI ed i 4 Dipartimenti Provinciali per gli Affari Economici e il Turismo, che coordinano il Programma nelle Province. La creazione di questa nuova Direzione rappresenta un risultato strutturale del Programma SEHD, perché favorisce notevolmente la diffusione delle strategie di sviluppo economico locale promosse dal programma ad altre Province e Regioni del Sudafrica. L’apporto finanziario dei Governi delle Province di Mpumalanga, Limpopo, Northern Cape e Eastern Cape al funzionamento e attività nel territorio delle rispettive Agenzie, che ammonta complessivamente a 1.200.000 USD, rappresenta un indicatore più che significativo dell’importanza accordata a queste strutture promosse dal programma SEHD. Nel mese di dicembre 2002, il Programma SEHD e l’Absa Bank, una delle maggiori banche private sudafricane, hanno firmato un accordo per creare il Fondo per lo sviluppo delle imprese locali (LEF-Local Enterprise Development Fund). Le risorse finanziarie del LEF, costituite dai depositi del SEHD e dei 4 Governi provinciali, ammontano a 2.680.000 USD. L’ABSA Bank si è impegnata ad erogare prestiti per un totale di 4.500.000 USD, attingendo anche alle proprie risorse. s u d a f r i c a 207 ASPETTI GENERALI Il Programma Small Enterprise and Human Development SEHD, ha avuto inizio in Sudafrica nel settembre 1998, con l’installazione dell’équipe tecnica UNDP/UNOPS incaricata della sua progettazione. Il Governo italiano, infatti, nel gennaio 1998, ha approvato un contributo all'UNDP/UNOPS di 17 miliardi di Lire, suddiviso in una Fase di progettazione e una fase operativa. Nel 1998, è stato erogato il contributo Lit. 780.800.000, per la fase di progettazione. Nel suo corso, sono state concordate con le istituzioni sudafricane la struttura del programma, le aree d’intervento e le modalità operative.È stato prodotto anche il 1° Piano Operativo del SEHD, che prevedeva un contributo all'UNDP/UNOPS di 2,6 milioni di dollari USA da parte del Governo italiano. Il 5 maggio 1999 si è tenuta a Pretoria la Riunione Tripartita Italia/Sudafrica/UNDP/UNOPS, che ha approvato il 1°Piano Operativo del SEHD. Nel novembre 1999, i fondi sono stati versati all'UNDP/UNOPS e le attività del 1° Piano Operativo sono state immediatamente avviate. Il Ministero del Commercio e Industria ha incaricato il proprio Dipartimento per il Commercio e l’Industria (Department of Trade and Industry DTI) come coordinatore del programma.Il Direttore Generale del Dipartimento è l’autorità nazionale responsabile del SEHD. Il Programma interviene nelle Province di Eastern Cape, Northern Cape, Mpumalanga e Northern Province, coinvolgendo 4 Distretti e 18 Municipi. In occasione delle elezioni amministrative del dicembre 2000, i confini municipali e distrettuali hanno subito dei cambiamenti. In particolare, la Provincia del Northern Province ha preso il nome di Limpopo. Nel giugno 1999, è stata installata la sede nazionale del SEHD presso gli uffici dell’ILO di Pretoria. Un esperto internazionale contrattato dall’UNOPS ha svolto le attività di Coordinamento internazionale, nazionale e locale. Il 16 febbraio 2001, si è svolta, presso il Dipartimento del Commercio e dell'Industria (DTI), una nuova Riunione Tripartita fra il Governo sudafricano, il Governo italiano, l'UNDP e l'UNOPS. Nel corso dell'incontro, sono stati valutati positivamente i risultati raggiunti ed è stata estesa la durata del 1° Piano Operativo al mese di giugno 2001. È stato inoltre approvato il contenuto del 2° Piano Operativo. Il Governo del Sudafrica ha dichiarato che lo sviluppo economico locale costituisce parte integrante della strategia nazionale del DTI, per la promozione delle piccole e medie imprese, e la sua intenzione di estendere l'approccio del SEHD ad altre Province del paese. Ha valo- 208 rizzato l’apporto del Programma per la costituzione delle Agenzie di Sviluppo Economico Locale e per l’innovazione costituita dalla cooperazione decentrata. Tenendo conto dei risultati della Riunione Tripartita, nel febbraio 2002, il Governo italiano ha approvato un nuovo contributo all'UNDP/UNOPS di 5,3 milioni di dollari USA, per realizzare le attività previste dal 2° Piano Operativo. La seconda fase del Programma SEHD è iniziata nell'aprile 2002. Tenendo conto delle indicazioni della Riunione Tripartita, dal 19 settembre al 18 ottobre 2003, è stata realizzata una valutazione esterna del Programma, che ha coinvolto un docente universitario italiano ed un consulente sudafricano. Alla fine del mese di ottobre, i professori C.Panico e S.Rensburg, hanno messo a disposizione dei committenti il documento conclusivo “Assessment Report on Sustainability and Pertinency”. Le principali conclusioni della commissione di valutazione indicano che il Programma SEHD ha dato un contributo significativo alle politiche pubbliche di sviluppo del paese; che ha conseguito risultati soddisfacenti sia per gli aspetti di cooperazione tecnica che in termini di proposta di strategia di sviluppo economico, visto che si è svolto in un periodo in cui le autorità sudafricane stavano definendo una politica di sviluppo locale applicabile strutturalmente in tutto il paese.La Commissione ha constatato che, a causa dei ritardi dei finanziamenti, le ADEL e i modelli di micro-credito hanno appena iniziato ad operare e a produrre risultati. Il loro pieno impatto sullo sviluppo economico locale e sull’uso efficiente delle risorse, richiede dunque tempi più lunghi per essere verificato. La Commissione ha raccomandato che la durata del Programma SEHD sia estesa di 18 mesi; che le 4 ADEL costituite continuino ad operare come “modelli pilota”, e che l’esperienza delle ADEL sia replicata dal DTI in altre Province del Paese. A seguito della valutazione, il DTI ha manifestato l’intenzione di continuare il programma SEHD per altri 24 mesi, dal gennaio 2004 al dicembre 2005, in modo che l’Unità di Sviluppo Imprenditoriale (EDI) possa garantire stabilità agli staff delle ADEL, e per consentire al SEHD di assistere il DTI nelle attività di fund raising. Utilizzando alcune risorse economizzate dal bilancio del Piano operativo 2002/2003, il Programma SEHD è stato esteso fino al marzo 2004, per consolidare il processo di sostenibilità delle ADEL, concludere con successo le attività previste dalla strategia finanziaria delle ADEL e sostenere l’iniziativa di fund raising del DTI. L’UNDP ha appoggiato la decisione del DTI e ha offerto appoggio nella ricerca di finanziamenti presso i donatori che operano in Sudafrica. S T R U T T U R A O P E R AT I VA E DI GESTIONE L’istituzione governativa responsabile del programma SEHD è il Dipartimento di Industria e Commercio DTI (Department of Trade and Industry). L'autorità nazionale responsabile del Programma è il Direttore generale del Dipartimento. Il DTI ha assicurato una collaborazione operativa con le Direzioni generali dei Ministeri dell’Ambiente, del Turismo, del Lavoro, della Terra e Agricoltura, degli Affari Provinciali e Sviluppo Costituzionale, della Previdenza e Sviluppo della Popolazione. Dal 2001 il Programma è coordinato dall’Enterprise Industry Development Division (EIDD). Per gli aspetti operativi, il Programma è seguito dalle Unità operative dell'EIDD, Enterprise Development Unit (EDU) e dalla Black Economic Empowerment Unit (BEEU), per gli aspetti di sviluppo delle cooperative. Nel giugno 2001, ha iniziato ad operare il National Steering Committee, (NSC), come indicato nella presentazione. Partecipano al NSC anche rappresentanti dell’Ambasciata italiana, dell'UNDP, dell'ILO e dell'UNOPS. Alla fine del 2002, il DTI ha creato una Direzione per lo Sviluppo Economico Locale (LED) nel proprio ambito e ne ha designato come Direttore nazionale il coordinatore operativo del SEHD. Il Programma ha contribuito al funzionamento della Direzione LED, migliorando le comunicazioni con le Province con scambi di esperienze, seminari, eventi di formazione e consulenze specifiche. In ognuna delle 4 Province, il Programma collabora con il Dipartimento per gli Affari Economici del Governo provinciale. Il MEC (Ministro del Consiglio Esecutivo) è l’autorità responsabile del Programma. Nelle Province di Mpumalanga, di Northern Cape e Limpopo il MEC ha designato come principale punto di riferimento il Direttore provinciale per le piccole e medie imprese (SMME), mentre nella Provincia di Eastern Cape, questa funzione è svolta dall'Eastern Cape Development Corporation (ECDC). Nei Distretti e nei Municipi, il SEHD collabora con i Sindaci e con gli amministratori locali responsabili dei differenti Dipartimenti interessati. Nelle 4 Province, sono stati costituiti e sono operativi i Comitati di coordinamento provinciale, presieduti dai delegati del MEC. In tutte le Province e Regioni sono stati costituiti, inoltre, Task Team che rappresentano l’istanza di partecipazione e concertazione dei processi economici locali. Ognuno dei Task Team è assistito da un coordinatore di zona del SEHD. Il Direttore provinciale responsabile delle attività SMME, partecipa a tutte le attività dei Task Team in prima persona o delegando rappresentanti del Dipartimento. Fino alla fine del 2001, l’équipe del programma è stata composta da 1 Coordinatore internazionale, 1 coordinatore nazionale, 1 amministratore, 1 assistente alla logistica, 4 coordinatori provinciali, 7 segretarie (2 presso la sede nazionale e 5 presso le sedi provinciali). Nei primi mesi del 2002, l'équipe è stata ristrutturata e composta da 1 Coordinatore internazionale, 1 amministratore, 1 esperto finanziario, 1 assistente per le operazioni, 1 assistente alla logistica, 2 coordinatori provinciali (ognuno incaricato di operare in 2 Province), 3 segretarie (1 per la sede centrale e 2 per le sedi provinciali). Alla fine del 2002, è stato contrattato un consulente nazionale esperto in micro finanza, per definire gli strumenti finanziari più adeguati per l'accesso delle piccole imprese al credito e ai mercati finanziari. La selezione e assunzione di tutto il personale è stata effettuata secondo le procedure UNOPS, che prevedono la pubblicazione delle offerte di lavoro sui principali quotidiani locali e nazionali, e la partecipazione diretta delle autorità responsabili del SEHD. Nel corso del 2003, la struttura tecnica di gestione è rimasta invariata. Sono state potenziate le capacità tecniche dello staff nelle strategie di sviluppo economico locale, sviluppo delle piccole e medie imprese, gestione di micro imprese. EDINFODEC, su richiesta del SEHD, ha fornito sostegno tecnico attraverso giovani professionisti competenti in campi specifici dello sviluppo delle piccole imprese. 8 studenti italiani ed uno studente della Germania hanno operato nell’ambito del SEHD, collaborando con differenti incarichi strategici con l’Ufficio di Coordinamento nazionale e con le 4 ADEL. Nel 2000, la Social Finance Unit (SFU) dell'ILO ha iniziato a collaborare con il Programma SEHD. L’Accordo fra l'UNOPS e l'ILO prevedeva l’assistenza al DTI per lo sviluppo di politiche di credito e finanziarie per le piccole imprese; l’assistenza tecnica all'ECDC, per sostenere la riorganizzazione delle sue operazioni di credito; l’assistenza alle ADEL nella creazione di meccanismi di credito. Nel 2003, è stato sottoscritto un nuovo accordo tra ILO e UNOPS, per realizzare diverse attività: assistere il DTI nella definizione e formulazione della Legislazione Cooperativa e della Politica e Strategia di Sviluppo Cooperativo; appoggiare la formazione e il capacity building delle cooperative e piccole e medie imprese, in particolare per gli imprenditori, lo staff del- s u d a f r i c a 209 le ADEL, lo staff e i funzionari nazionali e provinciali del SEHD; introdurre, infine, l’approccio di Sviluppo Cooperativo nel modello istituzionale delle ADEL. Questo partenariato ha permesso di coinvolgere i più importanti attori del settore cooperativo nazionale e locale, ed ha potenziato le ADEL come strumenti appropriati e strutture di riferimento per lo sviluppo cooperativo nel territorio. Nella fase di avvio, la sede nazionale del Programma è stata ospitata nelle installazioni dell’ILO a Pretoria. Il Programma ha un proprio sito Internet: www.unopssehd.org.za, aggiornato permanentemente, e tutto il personale dispone di un proprio indirizzo E-mail. Nel corso del 2001, il Programma SEHD ha ubicato la propria sede nazionale in un appartamento proprio, con un canone d'affitto più favorevole. Le sedi provinciali sono ospitate in locali messi a disposizione gratuitamente dalle Amministrazioni pubbliche. Il Programma le ha attrezzate con computer e sistemi di comunicazione. Da gennaio 2000, su richiesta del MEC, è stata aperta una nuova sede nell’Eastern Region, a Umtata, ospitata gratuitamente nei locali dell’ufficio regionale dell’ECDC. La sede è risultata necessaria, tenendo conto della grande estensione dell’area d’intervento nell’Eastern Cape, che ha più di due milioni e mezzo di abitanti ed è tra le più povere del Sudafrica (il tasso di disoccupazione supera il 60%). R I S U LTAT I D E L L E AT T I V I T À INTERNAZIONALI Come negli anni precedenti, anche nel corso del 2003 il programma SEHD ha continuato a svolgere attività internazionali a sostegno dei processi di sviluppo nelle Province sudafricane. Nel gennaio 2000, in collaborazione con il programma EDINFODEC, è iniziata la promozione della cooperazione decentrata. Una delegazione sudafricana, composta dai Ministri delle Finanze, Affari economici, Ambiente e Turismo della Provincia di Eastern Cape e dall’Ambasciatore del Sudafrica in Italia, ha partecipato a Roma alla prima riunione di coordinamento nazionale della Cooperazione Decentrata nell’ambito del SEHD. A seguito della missione svolta in Sudafrica nel novembre 2000, la Lega delle Cooperative di Modena e la Lega ANCA, hanno sostenuto i piccoli agricoltori del Distretto di Lower Orange nella creazione di una cantina sociale. Nel 2002, le due organizzazioni hanno offerto assistenza ai coltivatori del Distretto di Syianda, per sviluppare i potenziali viticoli 210 e creare una cantina sociale. 2 esperti della Lega hanno fornito assistenza tecnica al progetto, attraverso una missione nel Distretto. Nel giugno 2001, una delegazione dell’UNICOOP di Firenze e della COOP/Italia ha visitato il Programma SEHD e il Nelson Mandela Children's Fund, per programmare iniziative congiunte. Nel mese di agosto 2001, dirigenti del Fondo hanno visitato l’Italia, incontrando cooperative e autorità della Regione Toscana. A seguito della visita è stato avviato nel Municipio di Qawukeni (Eastern Cape) un progetto di appoggio ai bambini svantaggiati. La Regione Toscana ha collaborato al progetto con due missioni di propri esperti sanitari. Nel novembre 2001, a Johannesburg, si è svolto un incontro fra tutti gli attori del progetto (SEHD, NMCF, rappresentanti dell'ANCC/COOP e della Regione Toscana), per definire le attività da realizzare. L'ANCC/COOP ha impegnato un fondo iniziale di 250.000 USD, da incrementare con fondi di una campagna di solidarietà COOP in Italia. Nelson Mandela ha presieduto la cerimonia d'inaugurazione del progetto. Nel 2002, delegazioni dell'ANCC e della COOP/Italia hanno realizzato una nuova missione in Sudafrica. Nel novembre 2002, è iniziata la realizzazione della prima fase, terminata con successo nel luglio 2003. Successivamente, nel corso della programmazione della seconda fase, il Nelson Mandela Children's Fund e la COOP/Italia hanno deciso di cambiare le aree territoriali di intervento. Il programma SEHD ha dunque dovuto finanziare con propri fondi le attività previste dalla seconda fase del progetto (50.000 USD) fino al dicembre 2003, consentendo ai 200 bambini coinvolti di concludere l’anno scolastico con i benefici previsti. Nell’ottobre 2001, le piccole imprese delle comunità svantaggiate delle 4 Province hanno partecipato alla Local Economic Development Trade Fair, organizzata a Johannesburg dal Ministero dei Governi provinciali e locali. Il SEHD ha organizzato gli stand di tutti i piccoli imprenditori e della Virginia Jewellery School. Nel corso del 2002, i Task Team delle 4 Province hanno prodotto i documenti di marketing dei rispettivi territori, per promuoverli presso gli enti locali europei. Nel dicembre 2002, 2 delegazioni sudafricane hanno realizzato missioni in Spagna e in Italia. Alla missione in Spagna (Bilbao e Vittoria) hanno partecipato i rappresentanti della Provincia di Northern Cape. La delegazione ha incontrato il Sindaco di Bilbao, autorità pubbliche, organizzazioni private e parastatali, rappresentanti della società civile e dei servizi, definendo accordi di cooperazione decentrata. La missione in Italia ha coinvolto rappresentanti delle 4 Province, dei Distretti e delle istituzioni nazionali. La delegazione ha visitato la Regione Toscana (Arezzo), la Regione Lombardia (Milano), la Regione Emilia Romagna (Bologna), la Regione Veneto (Venezia), le Province Autonome di Trento e Bolzano, partecipando a numerosi incontri con autorità locali, imprenditori, rappresentanti delle organizzazioni della società civile, imprese commerciali. Sono stati definiti i settori di possibile cooperazione: promozione delle camere di commercio e industria; commercio e investimenti tra piccole e medie imprese; turismo sostenibile nel Kruger Park; sviluppo delle cooperative; sostegno alla Scuola di Gioielleria di Virginia. Sono stati stabiliti accordi preliminari di cooperazione decentrata nell’ambito del Programma SEHD e con l’appoggio del Servizio ILS/LEDA. Nel 2003, sono state realizzate diverse missioni tecniche di partner italiani e spagnoli in Sudafrica, per concretizzare gli accordi sottoscritti nel corso del 2002. Il Comune di Reggio Emilia ha realizzato 2 missioni nella Provincia di Limpopo, identificando iniziative di cooperazione da realizzare nel corso del 2004 in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Economico di Vhenda (VHEDA). Le missioni della Provincia di Biscaglia (Paesi Bassi, Spagna), della Provincia di Arezzo e della Regione Veneto, sono state riprogrammate per il 2004, in base alle disponibilità dei partner europei. L’interesse delle Amministrazioni locali sudafricane ed europee a stabilire partenariati è cresciuto significativamente. Agli inizi del 2003, il Governo provinciale del Northen Cape è stato invitato dalla Provincia di Biscaglia a partecipare alla Fiera Internazionale del Turismo, tenuta a Madrid. Nell’ottobre 2003, la Provincia di Mpumalanga, rispondendo all’invito della Regione Emilia Romagna, ha realizzato una missione in Italia, visitando l’Agenzia di Sviluppo di Milano Nord, l’Istituto Italiano per il Commercio Estero, l’Associazione degli industriali di Bologna, la LEGA/COOP e la Promos & Agriteam, Divisione della Camera di Commercio di Milano. Il SEHD ha partecipato all’iniziativa dell’ILO per rafforzare la collaborazione tra le ADEL dell’Angola, del Mozambico e del Sudafrica. Nel corso della visita del Direttore Generale dell’ILO alle ADEL del Mozambico, nel giugno 2003, hanno partecipato anche le ADEL del Sudafrica, valorizzando le proprie esperienze in corso. Il Programma SEHD ha anche partecipato alla formulazione di un programma sub-regionale dell’ILO, che interesserà le ADEL di Mozambico, Angola e Sudafrica. L’approvazione del programma è prevista per febbraio 2004, e prevede un contributo di 2 milioni di USD del Governo olandese. Nel 2002 e 2003, il programma SEHD e le ADEL sono stati invitati a partecipare a diverse conferenze internazionali di investitori, a Durban, nelle Province di Limpopo e del Northern Cape. Questi eventi hanno consentito alle ADEL di stabilire contatti internazionali con la comunità imprenditoriale. Nell’ottobre 2003, il Coordinatore internazionale del SEHD è stato invitato come relatore principale per l’UNDP al “Fifth Annual Africa Investment Conference and Africa SMME Award”, a Johannesburg. La Conferenza era organizzata dall’African Centre for Investment Analysis (ACIA) della Business School dell’Università di Stellenbosh (USB), in collaborazione con UNDP, SABC Africa (South Africa Broadcasting Corporation) e NEPAD (New Economic Partnership for African Development). L’evento, che ha riunito relatori e partecipanti di Africa, Europa e America, ha permesso di esaminare aspetti di economia dello sviluppo di particolare rilievo per lo sviluppo sostenibile in Africa. La relazione “Ruolo del Governo, del Settore privato e delle Agenzie di donatori nel sostegno allo sviluppo e alla crescita delle SMME”, illustrava le migliori pratiche e ricerche empiriche sull’economia dello sviluppo che sono state realizzate in Sudafrica nell’ambito del programma SEHD. R I S U LTAT I D E L L E AT T I V I T À N A Z I O N A L I Anche nel corso del 2003, il SEHD ha continuato a realizzare attività nazionali in appoggio ai processi di sviluppo economico delle 4 Province d’intervento. Già nel 2000, il DTI aveva richiesto l’assistenza tecnica del SEHD, per elaborare una politica nazionale per l'accesso ai finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese. Era stato costituito un Gruppo di lavoro ad hoc, formato dalla Reserve Bank, dal Dipartimento delle Finanze, della Tesoreria, dal Banking Council, dalla Micro Enterprise Alliance, da rappresentanti delle principali banche sudafricane. Il documento conclusivo fu approvato, nel novembre 2001, dai Ministri e Direttori generali del DTI e dalle istituzioni bancarie. Il Programma SEHD, inoltre, ha realizzato 2 studi per sostenere il DTI: "An Overwiev of the Demand and Supply for SMME finance in South Africa between R10.000 and R100.000", in collaborazione con la Social Finance Unit dell'ILO e "Strategy and Policy Paper on Micro-Finance", che identifica i punti di convergenza fra le operazioni di microcredito delle ADEL e le locali politiche di microfinanza. Con l’appoggio del DTI, nel 2000, in ogni Regione è stata realizzata la Conferenza sullo sviluppo economico, con la partecipazione dei Governi provinciali, dei Consigli municipali e dei Distretti, per programmare la s u d a f r i c a 211 realizzazione delle Mappe delle Risorse e uno Studio sulle opportunità d'investimento, realizzato con il Centro di Ricerca per l’Agricoltura (ARC) e il Centro di Ricerca Scientifica e Industriale (CSIR). Anche nel 2002, il Programma ha fornito sostegno tecnico permanente al DTI per lo sviluppo delle piccole imprese. Nel corso del Reference Group on Access to Finance by SMME, sostenuto dal Programma dal novembre 2000 al novembre 2001, il Governo del Sudafrica aveva identificato il bisogno di disporre d'informazioni aggiornate sulle condizioni di prestito del settore bancario, in particolare in relazione alle piccole imprese. Il DTI ha chiesto al Programma SEHD assistenza tecnica per la stesura della legislazione in materia e per la riformulazione della normativa bancaria. Nel corso del 2002, il Programma ha appoggiato il funzionamento della nuova Direzione per gli aspetti di sviluppo economico locale. La Direzione è parte dell'Unità di Sviluppo delle piccole imprese che, fra le altre attività, fornisce sostegno istituzionale e segue tutte le dimensioni operative del Programma SEHD. La scuola di gioielleria del Free State Nella Provincia del Free State, il SEHD ha realizzato un progetto speciale per sostenere la Scuola di Gioielleria della città di Virginia, situata nel Municipio di Matjhabeng (Distretto di Lejweleputswa). Il progetto beneficia le comunità più svantaggiate ed è gestito dall’ufficio del “Director Metal and Allied Industries Department” del DTI. È stato costituito un Comitato Direttivo della Scuola, presieduto dal Segretario Regionale dell’Unione Nazionale Minatori del Free State. Una delegazione sudafricana ha visitato, nel gennaio 2000, i laboratori di gioielleria e centri di formazione di Arezzo e Vicenza. La scuola, la cui sede è stata messa a disposizione dall'Harmony Mine, è stata inaugurata e ha iniziato ad operare nel settembre 2000, con 20 studenti. Nel giugno 2002, la VJS è stata iscritta nella Sezione 21 del Registro sudafricano delle Compagnie, come impresa no-profit. La nuova condizione legale della Scuola ha permesso al suo Consiglio di Amministrazione di mettere a punto un nuovo piano strategico, concordato con il SEHD, che prevede tre componenti: consolidare la VJS come istituzione culturale sostenibile, competitiva e vantaggiosa dal punto di vista economico; realizzare un programma di formazione pluriennale, che comprenda il "jewellery design" e sia orientato allo sviluppo di competenze imprenditoriali ed informatiche; sostenere lo sviluppo del marketing mirato alla vendita dei prodotti della VJS sui mercati locali e internazionali. 212 La fase di consolidamento del progetto è stata realizzata nel corso del 2003. La VJS ha raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi strategici e l’autosostenibilità. Il contributo finanziario del Programma SEHD alla Scuola, dal settembre 2002 al dicembre 2003, è ammontato a 210.000 USD. Sviluppo delle cooperative Il SEHD è stato incaricato dal DTI di fornire assistenza tecnica e stimolare il processo di costituzione di cooperative nei settori dei servizi, del commercio e dell’agricoltura. Nel giugno 2001, a Johannesburg, il SEHD ha organizzato una conferenza sullo sviluppo delle cooperative, con la partecipazione di 80 delegati da tutto il paese, rappresentanti di Spagna, India, Brasile e dell’International Cooperative Alliance. Il Governo ha costituito un Forum nazionale per la promozione delle cooperative e il SEHD ha sostenuto l'organizzazione di un primo evento nazionale, nel settembre 2001, e dei Forum nelle Province SEHD. Nel 2002, Il Programma, su incarico del DTI, ha fornito assistenza tecnica per la messa a punto della nuova legislazione sulle "Cooperative in Sudafrica". Nel 2002 è stato realizzato anche un accordo fra il Programma, il DTI e l’ILO, per sviluppare il quadro legislativo delle cooperative, sostenere le politiche e le strategie di sviluppo delle cooperative, realizzare attività di formazione e capacity building, rafforzare, infine, le cooperative attraverso la cooperazione decentrata. Nel corso del 2003, il SEHD ha potenziato le capacità delle 4 ADEL di assistere le cooperative dei rispettivi territori. Con l’assistenza tecnica dell’ILO, circa 40 imprese cooperative hanno ricevuto formazione sulla normativa e la gestione cooperativa e 8 cooperative sono state identificate come potenziali beneficiari di credito, attraverso il Fondo per le Imprese Locali delle ADEL. La messa in opera delle ADEL Nei primi mesi del 2002, le autorità competenti sudafricane nazionali e locali, hanno chiesto l’appoggio del Programma SEHD per costituire le Agenzie di Sviluppo Economico (ADEL) nelle Province d'intervento. Le ADEL sono state promosse ed attivate nelle 4 Province per promuovere lo sviluppo economico sostenibile, favorire i piccoli e medi imprenditori e il coinvolgimento attivo delle donne, contribuire all'integrazione dei territori nei mercati nazionali e internazionali, tenendo conto dei loro vantaggi comparativi (risorse naturali, dotazioni primarie) e concorrenziali (gestione, ambito normativo ed istituzionale, incentivi, cluster, associazioni di sviluppo). Già nel 2001, nelle 4 Province, erano stati realizzati 42 seminari e corsi di formazione sui temi dello sviluppo economico e imprenditoriale e sulle ADEL, con la partecipazione complessiva di 1119 rappresentanti di organizzazioni, istituzioni pubbliche e private, di livello provinciale e nazionale. Gli attori locali hanno partecipato direttamente ai Task Team delle ADEL, organizzando 37 seminari frequentati da 458 partecipanti, sui temi dello sviluppo umano, dello sviluppo economico locale e delle ADEL. Nelle attività di formazione e capacity building, è stata rafforzata la partecipazione delle donne, anche attraverso lo sviluppo della componente del gender mainstreaming nell’approccio e nelle attività delle ADEL. Agli inizi del 2002, erano in fase avanzata di costituzione l’Agenzia LOREDA del Distretto di Syianda della Provincia di Northern Cape e l’Agenzia NKEDU del Distretto di Nkomazi, nella Provincia di Mpumalanga. Nella Provincia di Limpopo, le attività di promozione dell’ADEL hanno interessato il Distretto di Vhembe, in stretta collaborazione con la Northern Province Development Corporation e i Local Business Center. Nell'Eastern Cape, i lavori hanno avuto tempi più dilatati a causa del cambiamento dei confini municipali e distrettuali. I Governi delle Province di Limpopo, Mpumalanga Northern Cape hanno assicurato propri fondi aggiuntivi per il funzionamento delle ADEL. Gli attori locali delle 4 Province hanno partecipato attivamente alla creazione delle ADEL ed alla realizzazione dei primi progetti dimostrativi e d’impatto. Le 4 ADEL sono state inaugurate ufficialmente dai governi provinciali e nel 2003 sono state rese pienamente operative. Le Agenzie rappresentano le comunità imprenditoriali di 4 Distretti e 18 Municipi delle 4 Province di Mpumalanga, Limpopo, Northern Cape e Eastern Cape. Tra giugno 2002 e ottobre 2003, con l’appoggio delle istituzioni nazionali, le 4 ADEL sono state iscritte nel Registro delle Compagnie del Sudafrica come imprese Sezione 21 (compagnie non-profit secondo la normativa sudafricana). I Consigli d’Amministrazione, nominati dall'Assemblea generale, hanno identificato le strutture operative di ognuna delle Agenzie. Le ADEL sono organizzazioni democratiche la cui struttura funzionale è articolata in un ‘governing body’, costituito dall’Assemblea Generale, un “Board of Directors” e un ‘technical body”. Il Dipartimento provinciale per gli Affari Economici e il Programma SEHD sono i patrocinatori delle ADEL. I soci delle ADEL rappresentano tutti gli attori principali dei territori. L’Ufficio direttivo è nominato dall’Assemblea Generale. Lo staff professionale delle ADEL è composto da un manager, un analista finanziario, uno specialista di progetti e uno specialista di sistemi informatici. Il team tecnico delle ADEL è stato nominato e tutte le ADEL sono operative. Gli organismi di gestione delle ADEL (Assemblea Generale e Consiglio direttivo) e lo staff tecnico (Senior Manager e Field Specialists) sono stati formati in: amministrazione di cooperative; strategie competitive; identificazione e formulazione di progetti strategici; sviluppo e gestione cooperativistica; analisi finanziaria e management. I corsi di formazione per le ADEL, per lo staff SEHD e per i funzionari governativi sono stati tenuti da prestigiose istituzioni accademiche sudafricane (Università del Free State e Università di Stellenbosh), da docenti dell’INCAE (Harvard University, USA) e della Perdue University (USA). Le ADEL rappresentano un mezzo per indirizzare verso le SMME risorse finanziarie, tecniche e istituzionali di differenti organizzazioni pubbliche e parastatali, attraverso un approccio “one-stop shop”, che consiste nel mettere insieme un pacchetto completo di servizi e di coordinarli utilizzando la competenza dell’ADEL e/o coinvolgendo altri fornitori di servizi. Per avere un’organizzazione di rete efficace, è stato sviluppato il sistema di comunicazione per mantenere tutti i soci costantemente informati e per promuovere attività condivise di apprendimento organizzativo. Le ADEL sono inoltre strutturate programmaticamente per rispondere ai bisogni, interessi e richieste dei clienti, secondo il metodo “one-stop shop”. I clienti costituiscono dunque una componente chiave dell’organizzazione, interagendo con i differenti servizi offerti dalle ADEL. Sulla base delle metodologie di “One-StopShop” e “One Start-Shop”, le ADEL mettono in relazione tra loro le due componenti del processo di sviluppo dello SMME, la domanda dei clienti e la fornitura di servizi finanziari e non finanziari. Le ADEL sudafricane forniscono servizi alle SMME attraverso prodotti specifici, che raggruppano i differenti fornitori, e assicurando che ogni attività crei valore aggiunto. Infatti le ADEL sono molto più che semplici organizzazioni di servizi. Il loro ruolo è quello di “organizzazioni intelligenti”, capaci di sviluppare i propri servizi sulla base delle necessità e richieste dei clienti. Le principali attività svolte dalle ADEL sono le seguenti: • Credito e finanza: installazione e gestione di un fondo locale per la micro-finanza, amministrato e monitorato da una banca. Il Programma e i Governi provinciali apportano contributi finanziari al Fondo. Sono adottati appropriati modelli di micro-finanza (Prestiti garantiti, linee di credito con investimenti collaterali di capitali propri e di impresa). s u d a f r i c a 213 • • • • Assistenza tecnica alle imprese: formulazione e fornitura di servizi non finanziari (Piani di impresa e piani operativi). Capacity building: formulazione e fornitura di pacchetti formativi rivolti ai gruppi-obiettivo su strategie di competitività, valutazione degli investimenti, sviluppo d’impresa. Sviluppo del mercato: identificazione e sostegno a progetti di sviluppo strategici, strettamente articolati con i settori economici principali e generatori di effetti positivi per le piccole imprese. Informazione e ricerca: indagine sulle imprese per identificare gruppi-obiettivo e attività di ricerca. L’indagine permette di produrre un catalogo completo dell’imprenditoria, in grado di fornire informazioni essenziali su tipo di attività, dimensioni e indirizzo delle imprese. Le ADEL affidano specifiche operazioni funzionali ad altre organizzazioni locali specializzate, creando sinergie ed utilizzando le loro capacità competitive. Questa strategia gestionale, basata su alleanze territoriali, ha il vantaggio di aprire il mercato a tutti gli attori locali, prevenendo l’emergere di monopoli regionali che potrebbero compromettere la trasparenza dei processi decisionali e di sviluppo. Per garantire l’integrazione orizzontale attraverso le reti, le ADEL sono state potenziate nei processi di comunicazione, informazione e coordinamento. Il governo nazionale e tutti i governi provinciali hanno destinato risorse finanziarie per la copertura dei costi operativi delle ADEL fino alla chiusura delle operazioni del programma, prevista per il 2004. I Governi provinciali e il DTI si sono impegnati ad assicurare la sostenibilità economica delle ADEL anche successivamente alla chiusura del Programma SEHD. La costituzione del Fondo Locale per le Imprese Nel mese di dicembre 2002, il Programma SEHD e una delle maggiori banche private sudafricane hanno firmato un accordo per creare il Fondo per lo sviluppo delle imprese locali (LEF-Local Enterprise Development Fund). L'accordo stabilisce i meccanismi per lo stanziamento di fondi destinati a progetti sostenibili delle micro, piccole e medie imprese identificate dalle ADEL, attraverso l'accesso al locale sistema bancario. Le risorse finanziarie del LEF, costituite dai depositi del SEHD e dei 4 Governi provinciali, ammontano a 2,68 milioni di USD. L’ABSA Bank si è impegnata ad erogare prestiti per un totale di 40 milioni di Rand (circa 4,5 milioni di USD), attingendo anche alle proprie risorse. La strategia finanziaria del SEHD ha suscitato anche l’interesse dell’Agenzia Finanziaria KHULA a partecipare al LEF, attraverso l’offerta di diverse opzioni collegate alla sua gamma di prodotti e servizi (Fondi di garanzia, Programma nazionale di mentoring e assistenza tecnica). Le parti coinvolte hanno costituito un Comitato di Coordinamento (COC), formato da rappresentanti dell'UNOPS, della sede centrale della banca, delle 4 ADEL, del Dipartimento provinciale per gli Affari Economici. Il COC assicura l'amministrazione centrale ed il coordinamento fra le parti interessate. Ognuno dei LEF provinciali è gestito da un apposito Comitato di credito, composto da un rappresentante per ogni sede locale della banca che gestisce il Fondo, da un rappresentante del SEHD e dai rappresentanti delle ADEL. Il Comitato di credito approva l'erogazione dei prestiti, in conformità a specifiche norme operative. Composizione dei Comitati locali di Credito LIVELLO/ ORGANIZZAZIONE NAZIONALE LIMPOPO MPUMALANGA NORTHERN EASTERN TOTALE 214 DTI KHULA 1 1 1 1 1 3 DEAT DEVEL. CORP. 1 1 1 2 1 2 ADEL Board Staff 1 1 2 2 6 2 2 2 1 7 SEHD TOTALE 2 1 1 4 6 6 5 4 25 4 Nel corso del 2003 è stata approntata una Contingency Financial Strategy (CFS), per definire la fornitura di servizi finanziari e non finanziari da parte delle ADEL a clienti e imprese identificati come affidabili. La CFS si basa sulla gestione simultanea di quattro processi: • Avvio metodologico: definizione della metodologia per l’identificazione dei beneficiari dei prestiti attraverso analisi di mercato, sondaggi e valutazione dei bisogni; formulazione di pacchetti d'assistenza e formazione; creazione di un sistema di monitoraggio e valutazione. • Ingegneria finanziaria: avvio di politiche creditizie e finanziarie; creazione e sviluppo di strumenti per la richiesta e la valutazione di prestiti; formulazione di accordi di partenariato. • Formazione e capacity building in gestione finanziaria: istituzione di quattro Comitati Locali di Credito e formazione in gestione creditizia e finanziaria, valutazione e approvazione di prestiti. • Accordi istituzionali con partner-chiave per la fornitura di servizi finanziari e non finanziari. Nel dicembre 2003, le prime tre componenti della strategia sono state completate. Sono riassunti di seguito i risultati raggiunti nella messa in opera della Contingency Strategy. Avvio metodologico Per l’avvio metodologico della Contingency Strategy, è stato costituito un Task Team istituzionale, composto da rappresentanti delle 4 ADEL (Ufficio direttivo e staff tecnico), da 4 fornitori di servizi responsabili dell’analisi imprenditoriale nelle Province, dai Governi provinciali e/o imprese di sviluppo, e dallo staff del SEHD. Il SEHD ha assunto la responsabilità del coordinamento tecnico del Task Team, i cui lavori hanno riguardato 4 obiettivi principali: definizione dei Gruppi-obiettivo per le operazioni delle ADEL; formulazione e attuazione di un sistema per la selezione dei clienti; formula- zione e attuazione di pacchetti di assistenza finanziaria e non finanziaria delle ADEL; formulazione di un sistema di monitoraggio e valutazione per le attività di assistenza delle ADEL. Il processo operativo del Task Team si è articolato in quattro fasi: sviluppo di proposte di strumenti metodologici per la loro attuazione da parte dei partner operativi; discussione e adeguamento delle proposte, nel corso di seminari nazionali dei Task Team; sperimentazione degli strumenti nelle Province, a cura dello staff delle ADEL e dei partner operativi; rapporto sulle esperienze realizzate e adeguamento degli strumenti, nel corso di seminari nazionali dei Task Team. I Seminari nazionali di Coordinamento hanno permesso ai Task Team di raggiungere risultati importanti per il coordinamento e la definizione dei nuovi passi da compiere per il pieno raggiungimento degli obiettivi. I principali risultati raggiunti dal Task Team sono indicati di seguito. Sono stati definiti 4 gruppi-obiettivo delle attività delle ADEL:“survivalist”; cooperative e associazioni; micro imprese; piccolissime imprese. Sono stati prodotti un glossario dei termini usati e un sistema per la selezione dei clienti, consistente in un primo modello per la selezione dei “survivalist” e in un secondo modello per le cooperative e le micro e piccolissime imprese. Sono stati formulati pacchetti di assistenza incentrati su tre aspetti principali: il ruolo delle ADEL nei processi di assistenza; la formulazione e l’avvio dello schema per la micro-finanza; il sostegno non finanziario ai beneficiari di prestiti, attraverso la fornitura di pacchetti formativi. Alla conclusione dei lavori, il risultato dei Task Team e degli staff tecnici delle ADEL è consistito in una “Lista preliminare dei potenziali beneficiari”, illustrata nella tabella seguente. I team delle ADEL hanno visitato la maggior parte dei potenziali clienti e svolto una valutazione dei fabbisogni, per formulare pacchetti di assistenza, in termini di concessione di prestiti, formazione e consulenza. Lista preliminare dei potenziali beneficiari e fabbisogno dei prestiti P ROVINCIA Eastern Cape Mpumalanga Northern Cape Limpopo Totale S URVIVALISTS (G RUPPI ) 20 * 7 4 7 38 C OOPERATIVE E A SSOCIAZIONI 3 2 2 5 12 M ICRO I MPRESE 6 6 6 2 20 P ICCOLISSIME I MPRESE 3 3 3 5 14 T OTALE C LIENTI FABBISOGNO 32 677.000 18 636.000 15 696.000 17 613.000 82 2.622.000 s u d a f r i c a 215 Ingegneria finanziaria Nel settembre 2003, il Programma ha contrattato un consulente finanziario per svolgere diversi compiti: definire la politica creditizia e finanziaria delle ADEL; formulare e sviluppare strumenti per la richiesta e valutazione di prestiti; stabilire accordi di partenariato. Il consulente finanziario ha visitato le 4 Province, incontrando i principali attori nazionali e locali, verificando motivazioni, interessi e aspettative dei principali partner sulla Contingency Strategy e l’utilizzazione del Fondo LEF. Inoltre, in collaborazione con tutti i partecipanti, sono state preparate le “Linee guida di base” per la costituzione del Comitati di Credito Locali (LCC). Si sintetizzano i risultati raggiunti. • • Politica creditizia e finanziaria. I partecipanti hanno concordato una Piattaforma della Contingency Strategy, come guida per le operazioni creditizie del LEF. Fondamentalmente, la Piattaforma stabilisce obiettivi, politiche creditizie e meccanismi di concessione dei prestiti differenziati per i Gruppi A e B (‘survivalist’ e microimprenditori) e per i gruppi C e D (cooperative e piccolissime imprese), alla luce delle differenti caratteristiche strutturali, bisogni e potenziale economico. La bozza della Piattaforma sarà discussa e approvata dal Comitato di Coordinamento Nazionale del Fondo LEF. Formulazione di politiche, meccanismi e strumenti per l’approvazione e la concessione di prestiti. Attraverso un accurato processo di consultazione di banche e istituzioni finanziarie, e dei principali attori partecipanti ai Comitati di Credito Locali (LCC), è stata formulata una gamma completa di strumenti e meccanismi per l’approvazione e la concessione di prestiti, Sono stati identificati i seguenti strumenti: meccanismo di concessione di prestiti per ‘survivalist’ e micro-imprese; meccanismo di concessione di prestiti per cooperative e piccolissime imprese; ciclo creditizio per ‘survivalist’ e micro-imprese; ciclo creditizio per cooperative e piccolissime imprese; linee di valutazione familiare e imprenditoriale dei clienti; linee di valutazione della volontà di rimborsare il prestito per i clienti di tutte le categorie; linee di valutazione della capacità di rimborsare il prestito per i clienti di tutte le categorie; modelli e strumenti di valutazione, approvazione e monitoraggio. Accordi istituzionali Nella Contingency Strategy, sono previsti accordi di partenariato con RFIs (Servizi finanziari Marang); KHULA Enterprise Finance (Agenzia finanziaria); NTSIKA Enterprise Promotion Agency (sostegno non finanzia- 216 rio). Questi accordi complementano e rafforzano gli accordi già sottoscritti con l'ABSA Bank e accrescono la capacità delle ADEL nel fornire servizi finanziari e non finanziari. I principali risultati raggiunti dalla Contingency Strategy , sono i seguenti: • 82 potenziali clienti sono stati identificati, contattati e orientati (38 gruppi “survivalist”, 20 microimprenditori, 14 piccolissimi imprenditori e 14 cooperative); è stato determinato l’ammontare dei prestiti (2,6 milioni di Rand); • è stato realizzato un manuale operativo per l’approvazione e la concessione di prestiti, secondo le differenti politiche e strategie creditizie; quattro LCC (Comitati di Credito Locali) sono stati ufficialmente istituiti e formati in gestione finanziaria e creditizia; i LCC sono formati da rappresentanti del Governo provinciale, del SEHD, dell’ADEL, del KHULA e del sistema bancario; • un accordo specifico è stato inoltre raggiunto tra KHULA e l’istituzione finanziaria MARANG per la vendita al dettaglio; le prime operazioni di credito sono previste per il gennaio 2004. Nel gennaio 2004, è previsto l’avvio del primo ciclo di prestiti, per i beneficiari selezionati e l’ammontare previsto, per poi accrescere progressivamente il numero dei clienti e il portafoglio creditizio in base ai fondi disponibili. Il primo ciclo di prestiti dovrebbe generare significative esperienze per l’elaborazione di politiche, meccanismi e strumenti di microcredito stabili e sostenibili. Il sistema di monitoraggio delle ADEL Nel contesto della Contingency Strategy, è stato formulato e proposto un sistema di monitoraggio e valutazione per le attività delle ADEL. Il sistema di valutazione è stato formulato con un approccio “step-bystep”, come strumento di “valutazione d'impatto del cliente”. Per potenziare il funzionamento delle ADEL, sono stati anche sviluppati: uno strumento di “Client Exit Strategy” ed un modello per la valutazione dell’assistenza formativa. Capacity building e formazione Fin dal suo avvio, e lungo tutto il corso del suo svolgimento, il Programma SEHD ha realizzato importanti iniziative per la formazione degli attori locali e dei tecnici delle ADEL sulle differenti tematiche dello sviluppo economico locale. Queste attività sono prevalentemente descritte nei differenti capitoli del rapporto. In particolare, nel corso del 2002, sono state realizzate le seguenti attività formative specifiche. • • • Gestione democratica collegiale. Corso di formazione di 6 giorni, rivolto ai 25 membri dei Consigli di Amministrazione delle ADEL. Il corso ha permesso di: ampliare le competenze analitiche e le capacità decisionali dei Consigli d’Amministrazione delle ADEL per la soluzione di problemi di carattere strategico, imprenditoriale e finanziario; migliorare la competitività dei Consigli attraverso modalità di gestione collegiale; creare spirito di gruppo e collaborazioni fra il settore pubblico e privato. Il corso ha fornito ai Consigli gli strumenti necessari per assicurare che l'organizzazione delle ADEL sia in grado di soddisfare pienamente i propositi di tutti gli attori. Competitività globale e locale. Corso di formazione di 6 giorni, sull’acquisizione da parte delle nazioni e delle regioni di caratteristiche (maggiori risorse, maggiori competenze, posizione di supremazia) che le rendano competitive rispetto ad altre nazioni e regioni. Il corso era rivolto a 25 rappresentanti degli attori locali e operatori delle ADEL. Il corso in particolare, ha approfondito i temi legati alla collaborazione fra il settore pubblico e privato, per lo sviluppo delle piccole imprese. Analisi finanziaria, formulazione e valutazione di progetti strategici. Corso di formazione di 9 giorni, rivolto alle équipe tecniche delle ADEL. Il Corso ha approfondito le metodologie d'identificazione di progetti di sviluppo strategici per opportunità di esportazioni, generazione di reddito e creazione di posti di lavoro. Il corso, realizzato presso la Business School della Free State University, ha fornito ai partecipanti anche le competenze di base nel settore della gestione finanziaria, per valutare i progetti in corso e formularne di nuovi da un punto di vista economico e di gestione finanziaria. Nel corso del 2003, le attività di formazione del SEHD sono state articolate in quattro componenti, sulla base degli interessi e dei bisogni di differenti gruppiobiettivo: uffici direttivi delle ADEL; principali attori locali; membri di Comitati di credito locali; potenziali clienti delle ADEL. I risultati raggiunti sono i seguenti: • 25 uffici direttivi delle ADEL sono stati formati in “Efficienza dirigenziale”, sulla base del testo “King • • • Report on Corporate Governance for South Africa – 2002”; il corso è stato tenuto dall’ENF Corporate Governance; 50 attori del SEHD sono stati formati in “Sviluppo cooperativo e sua introduzione nel contesto istituzionale delle ADEL”; il corso è stato tenuto dall’ILO e sostenuto da DTI e NCASA (Associazione Nazionale delle Cooperative del Sudafrica); 27 membri dei Comitati di Credito Locali hanno partecipato ad un corso di formazione in “Gestione creditizia e finanziaria”, organizzato dal Centro Africano per l’Analisi degli Investimenti dell’Università di Stellenbosh; 112 potenziali clienti delle ADEL sono stati formati dall’ILO con 2 pacchetti formativi: MATCOM (Materiali e Tecniche per la formazione in Gestione Cooperativa) e SIYB (Avvia e potenzia il tuo business). Inoltre, nel dicembre 2003, sono stati formati i partecipanti ai Comitati di Credito Locali delle 4 Province (DTI, KHULA, DEAT Development Corporations, ADEL, SEHD). Il Centro Africano di Analisi Finanziarie (ACIA) dell’Università di Stellenbosh ha organizzato un corso di formazione di 4 giorni in Gestione creditizia e finanziaria. Il corso si è tenuto dal 20 al 25 ottobre 2003, nella sede dell’ACIA di Cape Town. 29 persone dei Comitati LCC hanno partecipato al corso. L’obiettivo del corso era di fornire ai Comitati LCC e alle ADEL gli strumenti necessari per l’analisi e la valutazione delle richieste di prestito, in un ambiente creditizio dinamico. Nel dicembre 2003, è stato realizzato un corso di formazione, nel contesto della Contingency Strategy, per i potenziali beneficiari dei crediti. Il Corso ha presentato ai partecipanti i materiali formativi sviluppati dall’ILO. La formazione dei potenziali beneficiari dei prestiti rappresenta, infatti, una priorità della Contingency Strategy, non solo per i contenuti e le caratteristiche dei pacchetti formativi. I corsi consentono alle ADEL di incontrare i loro potenziali clienti, passando da un approccio di fornitura di servizi ad un approccio di risposta a richieste specifiche, elemento fondamentale per il successo dell’intera strategia imprenditoriale. Formazione di potenziali clienti del Fondo LEF PROVINCE ADEL Limpopo Mpumalanga Northern Cape Eastern Cape Totale VHEDA NKEDU SIYEDA ORTEDA SURVIVALIST _ 5 8 20 33 NUMERO E CATEGORIA DEI PARTECIPANTI MICRO PICCOLISSIMI COOPERATIVE IMPRENDITORI IMPRENDITORI 4 14 7 8 3 5 9 4 1 6 3 7 27 24 20 ALTRI 2 _ 6 _ 8 TOTALE 27 21 28 36 112 s u d a f r i c a 217 La formulazione e realizzazione dei progetti speciali • • Dal marzo 1999, il Programma SEHD ha identificato, ed in alcuni casi promosso finanziariamente, alcuni progetti speciali, che rappresentano un prodotto delle esercitazioni di pianificazione partecipata condotti dai Task Team incaricati della costituzione delle ADEL. L’identificazione di progetti strategici di sviluppo è stata una delle attività-chiave per la promozione dello sviluppo economico e per l’identificazione di opportunità d’investimento che coinvolgessero le SMME. Nella prima fase del SEHD, da marzo 1999 a marzo 2002, diversi progetti di sviluppo strategici sono stati identificati e, in alcuni casi, formulati con studi di fattibilità. Per progetti di sviluppo strategici si intendono progetti potenziali o già esistenti, che presentano le seguenti caratteristiche: progetti fortemente in linea con i principali processi economici di un paese o di una regione e che producono effetti positivi in termini di crescita, export, valore aggiunto, impiego e reddito; progetti funzionalmente integrati ad un sistema di valori di mercato (preferibilmente orientati verso l’export), che generano economie di scala; progetti che possiedono tassi di profitto elevati in termini di relazione costi/benefici; progetti che coinvolgono gli attori del SEHD; progetti di impatto ambientale positivo. Anche nel corso del 2003, il programma ha dato continuità all’identificazione di progetti strategici, attraverso uno studio condotto dal Centro per il Sostegno allo Sviluppo (CDS) dell’Università del Free State. Lo studio ha permesso di sviluppare e classificare 46 profili di progetto. Inoltre, sono stati elaborati profili economici regionali per ciascuna della 4 Province e dei Municipi, evidenziando gli aspetti vantaggiosi in termini di competitività. Lo staff delle ADEL e del SEHD hanno partecipato all’identificazione dei progetti e alla preparazione dei profili, attraverso uno speciale corso di formazione di una settimana tenuto dal Centro per il Sostegno allo Sviluppo. Le ADEL utilizzano il portfolio dei progetti per la ricerca di possibili investimenti nazionali o esteri. I risultati di questi progetti sono indicati nella parte riservata alle specifiche Province. R I S U LTAT I D E L L E AT T I V I T À LO C A L I Il Programma SEHD opera in 4 Province, 4 Distretti e 18 Municipi del Sudafrica. I territori dove opera il Programma, in particolare, sono i seguenti: • Provincia di Mpumalanga. Municipio di Nkomazi (Distretto di Ehlanzeni) 218 • Provincia di Limpopo. Distretto di Vhembe (4 Municipi) Provincia del Northern Cape. Distretto di Syianda (6 Municipi) Provincia dell'Eastern Cape. Distretto Oliver Tambo (7 Municipi). Nel complesso, i 18 Municipi rappresentano circa il 12% del territorio sudafricano e l'8% della popolazione nazionale. La densità di popolazione varia dai 2 abitanti per kmq. nel Distretto di Syianda (Northern Cape), ai circa 100 abitanti per kmq. nel Distretto Oliver Tambo (Eastern Cape). Nelle 4 Province, l'Indice di Sviluppo Umano (ISU) è più basso della media nazionale ed i tassi di povertà e disoccupazione sono più alti della media nazionale, con la sola eccezione di Mpumalanga e Northern Cape. La diffusione dell'AIDS/HIV è inferiore alla media nazionale, fatta eccezione per la Provincia di Mpumalanga. Nella fase di avvio, sono stati creati e sostenuti i Task Team nelle Province, e realizzate attività di capacity building per i Governi provinciali, per pianificare ed avviare programmi di credito per le piccole e medie imprese. Il SEHD ha fornito assistenza tecnica ai Task Team sui seguenti aspetti: preparazione delle “Mappe delle risorse” e delle “Mappe delle opportunità”; preparazione delle Conferenze regionali. Sono stati organizzati seminari sui seguenti temi: Modelli e Strategie di Sviluppo Economico Locale; Diagnosi preliminare sulle possibilità commerciali; Processi e metodologie per il passaggio dall’idea all’iniziativa commerciale; Selezione di fornitori di servizi di training e di capacity building. Dal giugno 2000, il Programma ha iniziato, in collaborazione con l’ILO, a promuovere nelle Province le Agenzie di Sviluppo Economico Locale. I Task Team, nel corso del 2002 e del 2003, sono divenuti l’Assemblea Generale di ognuna delle ADEL. Hanno ricevuto formazione ed assistenza tecnica. Un risultato nazionale di particolare rilievo è rappresentato dal sostegno istituzionale e finanziario dei Governi provinciali al funzionamento ed alle attività delle ADEL Nei primi mesi del 2002 il Programma SEHD, in collaborazione con le istanze nazionali e locali, ha elaborato una riprogrammazione strategica, che teneva anche conto della conclusione del Programma, prevista per dicembre 2003. La strategia del Programma SEHD ha previsto le seguenti priorità: il consolidamento dei risultati conseguiti nella prima fase, ed in particolare l’avvio immediato delle ADEL di Mpumalanga e del Northern Cape, e la costituzione di ADEL nelle Province di Limpopo ed Eastern Cape; il completamento dei progetti dimostrativi di svi- luppo economico; la riattivazione e l’ampliamento della cooperazione decentrata; la creazione di condizioni di sostenibilità delle ADEL, attraverso una strategia finanziaria ben delineata; l’avvio di meccanismi di microcredito e microfinanza e delle operazioni di erogazione dei prestiti; la creazione di un ambito politico ed istituzionale favorevole a dare sostenibilità ai risultati del Programma; l’identificazione delle migliori esperienze realizzate, per la loro applicazione in altre Province e Distretti del Paese, nel quadro della strategia nazionale contro la povertà e del "Quadro di Assistenza per lo Sviluppo del Sudafrica (UNDAF 2002-2006)" delle Nazioni Unite. R I S U LTAT I N E L L A PROVINCIA DI MPUMALANGA Il 27 marzo 2000, il Ministro delle Finanze, Economia, Ambiente e Turismo ha presieduto la prima Conferenza Economica Regionale, che ha coinvolto 290 rappresentanti del Governo provinciale e dei Municipi, ONG, capi villaggio, guaritori tradizionali, settore privato. L'evento è stato pubblicizzato con servizi radiofonici e televisivi. Nel 1999, su richiesta del Dipartimento economico del Governo provinciale, è stato realizzato uno studio sulla lavorazione della lana nelle comunità svantaggiate di Ermelo. Lo studio, realizzato dal Centre for Scientific and Industrial Research, ha favorito nuove opportunità di lavoro. Nel 2001, su richiesta del Governo provinciale, lo studio è stato ampliato ad un nuovo gruppo di donne, creando nuovi posti di lavoro. È stato dato sostegno alla cooperativa Izandla Zethu che fabbricava mattoni, e che ha avviato un piccolo commercio di ortofrutta e una panetteria. Basato a Steenbok, il progetto è stato avviato con fondi del Dipartimento della Previdenza Sociale. Impiega 48 donne ed offre lavoro a molti giovani del villaggio. Le donne producono giornalmente 3.000 forme di pane e dolci. Sono stati organizzati corsi aziendali per i soci della Izandla Zethu, per metterli in grado di consolidare ed espandere le loro attività. striale nell'area di Nkomazi. È stato prodotto un business plan, per accedere ai fondi della Land Bank. A partire dal 2000, sono stati realizzati corsi per 40 operatori sociali, in collaborazione con il Ministero della Sanità e degli Affari Sociali. I corsi hanno interessato i temi della lotta all'AIDS nel Distretto Nkomazi dove, in 8 villaggi, ci sono 1000 orfani al di sotto dei 17 anni. Le stagiste hanno poi costituito l'ONG Thembalethu, il cui lavoro è stato indicato come modello nel giugno 2001 dal Nelson Mandela Children's Fund. Nel 2001, i corsi sono stati ripetuti in tutta l'area di Nkomazi e sono stati formati e diplomati ufficialmente 120 operatori che forniscono assistenza medica e sostegno ai pazienti affetti da AIDS. L'ONG Thembalethu è stata eletta come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia NKEDU. Il Ministro per gli Affari Economici ha sostenuto attivamente la costituzione dell'Agenzia di sviluppo economico di Nkomazi (NKEDU) e si è impegnato a stanziare la somma di 2 milioni di Rand, aggiuntivi ai finanziamenti del Programma SEHD. Per avviare la NKEDU, è stato organizzato e realizzato un corso su formazione d'impresa e gestione finanziaria, rivolto ad un gruppo di potenziali piccoli imprenditori (38 donne e 28 uomini). La NKEDU è stata ufficialmente inaugurata il 29 settembre 2001, nel corso di una cerimonia pubblica, presieduta dal Ministro provinciale per gli Affari Economici e dal Sindaco di Nkomazi, con la partecipazione di attori pubblici e privati, locali e nazionali. Il Governo della Provincia di Mpumalanga ha apportato 350.000 dollari USA per il funzionamento e per le attività creditizie dell’Agenzia NKEDU. L’Agenzia NKEDU (Nkomazi Economic Development Unit), opera nei Municipi di Nkomazi della Provincia di Mpumalanga. L’Agenzia è formata da 12 soci: 4 del settore pubblico, 2 del settore parastatale, 3 del settore privato, 2 ONG, 1 Cooperativa. Progetti speciali • Nel 2000, 90 piccoli agricoltori sono stati formati sulla gestione e innovazione nelle aziende agricole. Le autorità tradizionali della zona hanno messo a disposizione le terre per gli agricoltori emergenti della zona, e il Consiglio per la Ricerca Agricola ha realizzato uno studio sui tipi di colture maggiormente indicati. Un altro studio è stato realizzato nel corso del 2000 dall'Agricultural Research Council, sulla coltivazione di manioca ad ampia scala. Lo studio è stato presentato, nel 2001, ai Dipartimenti governativi provinciali di Affari Economici e Agricoltura, e ai coltivatori della zona, ed è stato adottato per la promozione agro-indu- • Studio di fattibilità nel settore del turismo. Mpumalanga. Il progetto identifica il potenziale dell'industria turistica come fonte d’impiego per i gruppi svantaggiati della popolazione. Lo studio è stato completato ed adottato dal Dipartimento Provinciale per la Finanza e gli Affari Economici. Il Tourist Route Lake Matzamo-Samora. Mpumalanga. L'itinerario costituisce parte del Wild Frontier Route lungo il Corridoio di Maputo nel Distretto di Nkomazi. Il Programma SEHD ha assistito la LTO (Local Tourism Organization) e il Tourism Forum di Nkomazi. Sono in corso attività per la costituzione di un Centro di prodotti artigianali e di un Centro d'in- s u d a f r i c a 219 • formazione. Sono stati identificati i bisogni di formazione dei tour operator locali ed i siti dove installare l'apposita segnaletica. Lo studio è stato completato e consente di orientare in forma organica gli interventi dei diversi attori che vi concorrono. Coltivazione della manioca e sviluppo di nuovi prodotti per piccoli coltivatori. Mpumalanga. Il progetto fornisce una valutazione precisa sulle potenzialità della coltivazione della manioca come alternativa alla canna da zucchero, attribuendo alla regione di Nkomazi un ruolo primario nel Corridoio di Maputo. I beneficiari del progetto sono i piccoli coltivatori e permette di creare un posto di lavoro fisso ogni 4 ettari di colture. È stato completato lo studio di fattibilità. Progetti identificati nel corso del 2003 • Agriturismo • Coccodrilli Matsamo – Azienda per l’allevamento di coccodrilli, turismo e esportazione di pelli e carne. • Manifatturiero • Fabbrica di tegole e mattoni Middelplaas – produzione di tegole, mattoni e recinzioni di qualità. Manifatturiero • • Riciclaggio della carta Zimiseleni – Vendita di carta riciclata e dei suoi derivati in tutto il paese. • Manifatturiero • Associazione di falegnami Mpumalanga – manifattura di mobili per il mercato interno con potenzialità di export verso i paesi vicini. Manifatturiero • • Afri-sana – produzione di bambole per il mercato interno con potenzialità di export verso i paesi vicini. • Turismo • “Bush world adventure camp” – fornitura di servizi collegati al turismo. • Turismo • Associazione Turistica Sikhule – fornitura di servizi (pulizia, mantenimento degli alloggi, catering, pesca, accoglienza). Manifatturiero • • Progetto Cappeo – progetto incentrato sulla manifattura di prodotti in legno. • Agrotrasformazione • Lekusasa Leftu Leather fern – produzione e lavorazione di cuoio. • Agriturismo • Coccodrilli Gcinimxelo – turismo e produzione di pelli e carne. R I S U LTAT I N E L L A PROVINCIA DI LIMPOPO dotti. È stato realizzato un corso di formazione in Farm Management, per 26 coltivatori e funzionari pubblici. Il 6 aprile 2000, si è svolta a Thohyandou la Conferenza Economica della Northern Region, che ha coinvolto 180 rappresentanti del Consiglio Regionale, delle istituzioni locali e del Municipi, Camera di Commercio, Università di Venda, capi villaggio. Alla conferenza è stata presentata la Mappa delle Risorse e delle Opportunità, preparata con l’aiuto del Dipartimento di Sviluppo Imprenditoriale dell’Università di Venda, che identifica nel turismo una delle filiere economiche portanti della zona. Nel 2002, il Governo provinciale ha sostenuto la creazione dell'Agenzia di sviluppo economico nella Provincia, la VHEDA (Vhembe Economic Development Agency), che opera nei Municipi del Distretto di Vhembe. Il Dipartimento di Economia e Finanze della Northern Province ha messo a disposizione dell’Agenzia un finanziamento di 300.000 USD, per contribuire alle spese di funzionamento e alle attività dell’ADEL. L’Agenzia è formata da 10 soci: 3 del settore pubblico, 1 del settore parastatale, 3 del settore privato, 2 ONG ed 1 cooperativa. Il programma ha promosso la creazione di un Centro provinciale per i Servizi di Sostegno alle Imprese, fornendo le attrezzature necessarie. È stata realizzata un’esposizione degli operatori del piccolo commercio a Thohoyandou, alla quale hanno partecipato i Ministri del Governo nazionale ed il Primo Ministro provinciale. Il Programma ha fornito assistenza tecnica a 3 progetti strategici per la creazione di posti di lavoro. Riguardano cooperative di 40 donne, che producono ceramiche e costumi tradizionali e la Thohoyandou Producer's Co-operative,che impiega 20 persone nella produzione di succhi di frutta e marmellate. Nel corso del 2000 e 2001 è stata fornita assistenza tecnica per creare competenze imprenditoriali e sono state realizzate attività formative su organizzazione del lavoro, marketing e concezione dei pro- 220 Progetti strategici di sviluppo “La Via Africana dell’Avorio (AIR)” costituisce il perno della strategia provinciale per il turismo naturalistico, ed è stata sostenuta dal SEHD su richiesta del Dipartimento provinciale per il Turismo. L’AIR interessa la Northern Province, Mpumalanga e la Northern Region. Il Programma ha realizzato attività di formazione delle guide e degli operatori turistici e collabora al miglioramento del Piano Maestro. 12 campi base sono stati realizzati in una zona che si estende da sud a nord, lungo il confine con il Botswana, da ovest ad est, lungo il confine con il Mozambico e lo Zimbabwe, e da nord a sud, lungo il Kruger National Park. Sono stati creati 50 posti di lavoro permanenti, e molti di più su base stagionale. Nel 2000, sono stati formati gli abitanti delle comunità locali, sugli aspetti di conduzione e gestione di un campo base: guida alle escursioni, ospitalità e catering. Nel 2001, il Programma ha garantito la formulazione di progetti, l'elaborazione del Piano Maestro, lo sviluppo del sistema di monitoraggio e valutazione. A settembre 2001, è stata completata la formazione di 50 studenti presso la George Masebe Nature Reserve. Nell’inaugurazione, l’iniziativa è stata valorizzata dal Primo Ministro della Northern Province e dal Ministro per gli Affari Economici, Finanza, Ambiente e Turismo. Progetti strategici identificati nel corso del 2003 Turismo • Villaggio culturale Luvhola – sviluppo di attività culturali venda, quali cucina tradizionale, danze e strumenti. Manifatturiero • • Progetto per lo sviluppo della comunità Ngwenani – produzione di burro di noccioline e marmellate. • Manifatturiero • Artigianato in legno moderno – produzione di mobili, tavoli, credenze. • Agricoltura e • Progetto Musina Spirulina – allestimento di un impianto di trasformazione della Agrotrasformazione Spirulina, pianta medicinale usata come integratore alimentare. • Turismo • Parco tradizionale Zwavhunga – fornitura di servizi (cucina tradizionale, danze, racconti) in un parco culturale con una lunga tradizione. Turismo • • Vevisa Lodge – complesso turistico noto per i suoi servizi, quali il “Venda times” dove si offrono cibi Venda e raccontano storie tradizionali. • R I S U LTAT I N E L L A PROVINCIA DI NORTHERN CAPE La prima Conferenza Economica Regionale si è svolta nel marzo 2000 e vi hanno partecipato 103 rappresentanti delle amministrazioni locali e provinciali e attori dello sviluppo economico della Regione. Il Task Team della Provincia, composto da 18 membri, ha realizzato 12 seminari. Nel 1999, è stato realizzato un corso di formazione per 17 operatrici del Ministero Affari Sociali; un corso per 24 artisti e artigiani; un corso sulle coltivazioni in tunnel per 13 imprenditori coinvolti in un progetto del Ministero Affari Sociali; corsi sulla gestione di attività economiche per 80 agricoltori; un corso su produzione agricola intensiva, per il Sindacato degli Agricoltori di Eksteenskuil; 2 corsi sull'analisi delle opportunità di mercato, per 35 potenziali imprenditori. Nel 2000, è stata fornita assistenza tecnica al Governo provinciale per un training imprenditoriale in campo turistico, con 200 partecipanti. È stata fornita assistenza tecnica per la nascita del Lower Orange Emerging Farmers Union (Sindacato degli Agricoltori Emergenti). 120 delegati, in rappresentanza di 5 sindacati della Regione, hanno partecipato alla conferenza inaugurale, nel marzo 2001, con la partecipazione del Ministro provinciale dell’Agricoltura. Nel giugno 2001, la seconda riunione annuale del sindacato è stata organizzata con l'assistenza tecnica del SEHD. Il Programma ha organizzato 2 corsi di formazione per l'Emerging Farmer Union. È stata data assistenza tecnica al Municipio di Keimoes, per elaborare il piano di sviluppo turistico della città. È stato dato appoggio al Consiglio distrettuale per il processo d'integrazione economica tra i Governi di Sudafrica e Botswana, in particolare per la definizione di un percorso turistico tra i due paesi. Nel Distretto di Siyanda, in collaborazione con il Dipartimento del Welfare, nel 2001, sono stati realizzati due corsi di formazione per 21 operatori, su imprenditorialità e gestione finanziaria. Il SEHD ha promosso anche due iniziative innovative per la floricoltura e per la creazione di una cantina sociale. Lo studio di fattibilità ha indicato concrete opportunità di commercializzazione ed esportazione di fiori e le potenzialità della floricoltura per la creazione d'impiego e per attivare economicamente un gran numero di abitanti. La creazione di una cantina sociale per gli agricoltori emergenti è stata accolta con entusiasmo dai piccoli coltivatori della Regione. È stato realizzato lo studio di fattibilità. Un enologo delle cooperative toscane, ha appoggiato la formazione tecnica degli agricoltori per la creazione della cantina e per la costituzione di una cooperativa. I 3 workshop tenuti dall'esperto hanno visto la partecipazione di 39 piccoli coltivatori della Regione. La terra da coltivare è stata ceduta alla cooperativa da 2 Municipi del Distretto di Siyanda, che partecipano al Task Team. Il Dipartimento per l'Economia ha svolto un ruolo propulsivo per la costituzione dell’Agenzia di Sviluppo Economico Locale (LOREDA), orientandovi parte dei fondi del Centro Servizi per le Aziende Locali. Nominato il Direttore, la LOREDA ha iniziato le attività nel febbraio del 2001. 14 persone hanno partecipato al corso di formazione imprenditoriale organizzato per l'attivazione della LOREDA. Nel 2001, è stato nomi- s u d a f r i c a 221 nato il Direttore dell'Agenzia. Il Dipartimento degli Affari Economici e Turismo ha sostenuto l’Agenzia, fornendo i locali per ospitarne gli uffici. Il Governo del Northern Cape ha contribuito con 40.000 USD a coprire i costi operativi dell'ADEL e si è impegnato a sostenere finanziariamente il Fondo fiduciario per il microcredito con altri 160.000 USD nel corso del 2004. La LOREDA (Lower-Orange Economic Development Activator), opera nei Municipi del Distretto di Siyanda della Provincia di Northern Cape. L’Agenzia è formata da 10 soci: 4 del settore pubblico, 1 del settore parastatale, 4 ONG ed 1 cooperativa. Progetti speciali Progetto di Vino e floricoltura. Nel Northern Cape (Lower Orange) è stata valutata la possibilità di sviluppare la floricoltura e la produzione vinicola, per il mercato domestico e l'esportazione. Lo studio di fattibilità per la floricoltura è stato completato e discusso con gli attori interessati nel corso di un seminario. Lo studio di fattibilità per la produzione vinicola è stato completato con la collaborazione di esperti italiani, ed è stato discusso con gli attori interessati nel corso di un seminario. Progetti identificati nel corso del 2003 • Turismo • Sviluppo del Boegoebergdam – L’area è situata lungo l’Orange River e si caratterizza per grandi potenzialità turistiche, da sviluppare attraverso la riabilitazione della piscina e la costruzione di nuovi chalet. Agrotrasformazione • • “Eksteenskuil Vegetable Garden” – Con il sostegno dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo, produce vegetali. Il progetto prevede di aumentare la produzione ed avviare attività di inscatolamento e imbottigliamento. • Agricoltura • Associazione di agricoltori Eksteenskuil – Aumento della produzione di uva, cotone e foraggio. Installazione di sistemi idroponici per ridurre i rischi legati alle condizioni climatiche. • Floricoltura • Floricoltura – Produzione e vendita di piante da bulbo indigene. Si prevede che un 55% della produzione venga destinato all’export. Agrotrasformazione • • Impianto di trasformazione della carne di Rietfontein – installazione di un impianto per trasformazione, confezionamento e distribuzione di prodotti carnei. Rimodernamento del mattatoio (l’unico del Municipio). • Agricoltura • Progetto Agricolo di Remvasmaak – Aumento della produzione ed esportazione di uva. Installazione di sistemi d'irrigazione e di pompaggio, e di un ponte per il trasporto dell’uva. • Turismo • Turismo di Riemvasmaak – Sviluppo delle potenzialità turistiche e valorizzazione delle sorgenti calde del territorio, sviluppo della viabilità 4x4, percorsi a cavallo, piste per mountain bike, danza indigena Nama. Agrotrasformazione • • Produzione di vino – la produzione di vino nel Northen Cape è appannaggio delle grandi aziende commerciali. Il progetto intende sviluppare una cooperativa di piccoli produttori di vino capace di produrre in proprio. R I S U LTAT I N E L L A PROVINCIA DI EASTERN CAPE Nella Provincia di Eastern Cape, il programma ha iniziato ad operare nella Eastern Region e nella Regione EG Kei, alla fine del 1999. Due Conferenze per lo Sviluppo Economico Regionale sono state realizzate nel mese di luglio 2000, presso l'Università del Transkei a Umtata e a Mt Ayliff. Alla conferenza di Umtata hanno partecipato 177 rappresentanti di Amministrazioni locali, ONG, aziende di servizi, attori economici locali. Alla Conferenza di Mt Ayliff, hanno partecipato 163 rappresentanti locali. Nel 2000, sono stati formati artigiani di prodotti artistici e tradizionali, operatori turistici e pescatori artigianali; Sono stati prodotti dépliant e mate- 222 riali pubblicitari per la partecipazione dell’Ente Locale per il Turismo alla Tourism Indaga di Durban. Sono stati realizzati corsi di formazione e tirocini per i centri di servizi su gare d'appalto, allevamento del pollame, analisi di mercato. Per promuovere lo sviluppo dell'industria laniera, è stato realizzato uno studio con il Dipartimento tessile del CSIR di Port Elizabeth. Nella Regione dell’EG Kei, nel 2000, si è svolto un corso per 80 allevatori di capre sulle tecniche di allevamento e produzione dei derivati primari (carne, formaggio). Il nuovo Governo provinciale, installato nel 2001, ha chiesto al SEHD di concentrare le attività nel Distretto di Tambo, che include parte dell’Eastern Region e dell'EG Region, comprende 7 Municipi, una popolazione di un milione e mezzo di abitanti e costituisce uno dei Distretti più poveri del Paese. Nel 2001, il programma ha dunque collaborato con l'Eastern Cape Development Corporation (ECDC) e la Spatial Development Initiative, e concentrato le attività nell'area di Qawukeni/Lusikisiki. Sono proseguite le attività di capacity building, per il miglioramento delle competenze imprenditoriali e delle opportunità d'impresa nei settori dell'agricoltura, artigianato e turismo. Sono stati realizzati 10 workshop sull'allevamento delle capre per 235 allevatori; 3 workshop di formazione per l’artigianato per 56 donne; 1 corso di carattere gestionale e tecnico, per 23 donne, sull'allevamento del pollame; 3 corsi di formazione imprenditoriale per 71 partecipanti; 1 corso di formazione imprenditoriale per 20 Consiglieri municipali. Tambo, della Provincia di Eastern Cape. L’Agenzia è formata da 18 soci: 10 del settore pubblico, 1 del settore parastatale, 1 del settore privato e 6 ONG. Il Governo della Provincia di Eastern Cape ha dato un contributo per il funzionamento dell’ADEL e per il Fondo LEF ammontante a 400.000 dollari USA. I progetti speciali • È stato fornito all’ECDC supporto tecnico e finanziario per realizzare il workshop "Sviluppo economico locale nel Municipio del Distretto di Tambo O.R.". All’evento, svolto a Port St.John, hanno partecipato 160 tecnici e funzionari del settore pubblico, privato e accademico. Seminari per tecnici e funzionari locali sono stati realizzati a Qawukeni. Nel novembre 2002, nella Provincia di Eastern Cape, la Eastern Cape Development Corporation (ECDC) ha firmato, per conto del Governo provinciale, un accordo con il SEHD per “sostenere lo sviluppo economico locale nella Municipalità di O.R.Tambo”. In particolare, l’accordo prevedeva l’istituzione di un'ADEL comprendente 7 Municipi e il sostegno economico al Fondo Locale per le Imprese (LEF). Si tratta di un accordo al quale le parti contribuiscono al 50%, per un ammontare di 12.242.000 Rand. 8.000.000 di Rand sono stati destinati al sostegno delle attività del LEF e il rimanente per sostenere le attività dell’ADEL. • • Anche sulla base di questo accordo, è stata costituita ORTEDA (O.R. Tambo Economic Development Agency), che opera nei Municipi del Distretto di Oliver Sostegno al Mineworkers Development Agency (MDA). La MDA, che opera nell’Eastern Cape, sostiene le piccole attività imprenditoriali dei minatori disoccupati, nella regione di maggior reclutamento dei lavoratori dell'industria mineraria in Sudafrica. Il Programma SEHD ha appoggiato la creazione di un servizio di vendita al dettaglio presso il Centro imprenditoriale MDA di Lusikisiki. Nel corso del 2002, una crisi strutturale ha coinvolto la MDA, il cui Consiglio d’Amministrazione ha modificato l'intera struttura direttiva e introdotto sostanziali cambiamenti nell'approccio operativo. Nel 2003, il programma ha sostenuto il Centro imprenditoriale di Lusikisiki, ha rafforzato la capacità della MDA nell’amministrare il Centro. Alla fine del 2003, il nuovo staff della MDA ha proposto al SEHD di modificare il progetto di sostegno al Centro La proposta del MDA prevede un maggiore accesso degli ex-minatori a servizi di sostegno finanziari e non finanziari, anche attraverso un collegamento strutturale con i servizi dell’Agenzia ORTEDA. Appoggio al Turismo. È stata appoggiata l'Organizzazione per il Turismo di Port St.John, in collaborazione con la Port St.John Development Foundation, stampando 15.000 opuscoli informativi, per pubblicizzare la città nella Fiera nazionale del turismo svolta a Durban nel maggio 2001. Concerie. Eastern Cape. LOREDA avvierà nel 2004 tre progetti per lo sviluppo della conceria: pelli non conciate e cuoio; formazione; sostegno alle micro e piccole imprese. Progetti identificati nel corso del 2003 • Agricoltura • “Beef Project” – Sviluppo della produzione di carne e della distribuzione diretta dai produttori alle aree municipali. • Manifatturiero • Progetto di falegnameria – Manifattura di mobili a partire dal legname disponibile nel territorio provinciale. Agricoltura • • Allevamento di capre – Creazione di allevamenti di capre e commercializzazione della produzione esistente. • Agricoltura • Produzione di canapa – L’Eastern Cape è l’unica Provincia sudafricana dotata di licenza e Agrotrasformazione per produrre la canapa. Agricoltura • • Progetto integrato per la terra e la foresta – Utilizzazione sostenibile delle risorse foree Agrotrasformazione stali e produzione di manufatti in legno. • Agricoltura • Produzione di mais –L’area ha grandi potenzialità di espansione della produzione. • Agricoltura • Produzione di vegetali Mhlontlo– Aumento della produzione di vegetali per il mercato locale. Agricoltura • • Sviluppo dell’ovinocultura di Viedgeville – Aumento della produzione della lana. s u d a f r i c a 223