letter a Gesù bambino vincitrici
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letter a Gesù bambino vincitrici
II edizione del Concorso “Una lettera a Gesù Bambino” e “Un disegno per Gesù Bambino” Anche la seconda edizione del Concorso “Una lettera a Gesù bambino”, proposto dalla nostra Associazione, con gli oltre centocinquanta elaborati pervenuti, è stata coronata da pieno successo, con la premiazione avvenuta il 17 dicembre nella gremitissima sala “Madre Teresa di Calcutta”. Successo dovuto non solo alla quantità ma anche e soprattutto alla qualità dei loro contenuti. Pace nel mondo, calore di una famiglia per tutti, salute per i familiari, benessere anche per i più poveri, tanto amore verso tutti, il vero senso che dovrebbe avere il Natale cristiano, questi nella quali totalità i desideri espressi a Gesù bambino dai fanciulli, sintetizzati nelle letterine vincitrici, scelte per la pubblicazione e la lettura, qui di seguito riportate: Caro Gesù Bambino, mi chiamo Vincenzo e ho sei anni. Visto che sono piccolo non so scrivere tanto bene, ma volevo chiederti con queste mie semplici parole che tutti i bambini del mondo possono essere felici come me, perché siamo tutti fratelli e sorelle. Un grande bacio da Vincenzo Bruno Bossio (scuola primaria, classe prima) Caro Gesù Bambino, ti prego fai stare bene tutti i bambini, soprattutto quelli poveri e senza una famiglia. Non fare venire più la guerra e punisci tutte le persone che ammazzano. Grazie che mi hai dato una sorellina che desideravo tanto e grazie ancora che mi hai dato l’intelligenza, e fai che la mia casse sia più buona e meno chiassosa e cerca di non farli litigare più. Fai stare bene la mia amica Mariawanda che si va ad operare, perché sono molto preoccupata per lei; io le voglio bene e falla guarire presto. Grazie di tutto cuore. Claudia Motta (scuola primaria, classe terza) Caro Gesù Bambino, ti ricordi di me? Sono Marika. Ti ho scritto l’anno scorso con il desiderio di fare tornare insieme i miei genitori. Non è accaduto, ma tranquillo non è colpa tua, sono loro un po’ testardi. Quest’anno per me non chiedo nulla, voglio ringraziarti per quello che ho, che mi fai vivere una vita serena e per fortuna non mi manca nulla. Potrei addirittura dire che sono la bambina più fortunata al mondo, perché trovo ogni giorno un pasto caldo sulla tavola, per le cure mediche e i medicinali di cui ho bisogno quando sono malata e per l’istruzione scolastica. Non chiedo per me, la mia casa è piena di giochi, quindi chiedo per altri adulti e bambini che non hanno né mangiare né vestiti; dagli cure mediche e l’istruzione scolastica; loro non muoiono solo di fame ma anche per la guerra, quindi prima di dargli cibo porta la pece nei paesi di guerra. Marika Lombardi (scuola primaria, classe quarta) Caro Gesù Bambino, mi chiamo Anna e frequento la classe quinta e voglio raccontarti i miei più grandi desideri. Il mio primo desiderio è che la pace e la tua venuta possano fare sparire in un attimo tutto il male che c’è nel mondo: trasformare le armi in tanti fiori e la tristezza in sorrisi. Vorrei che i bambini poveri avessero sempre da mangiare, una casa per ripararsi e dormire perché ognuno di noi ha diritto di vivere la propria vita. La cultura, la razza e la religione non contano, noi tutti siamo tuoi figli. L’altro mio desiderio, quello che sogno da tempo, è che quando vedo una stella cadente penso sempre a Lui, come un punto fermo, come un chiodo nel legno che dalla mia vita non svanirà facilmente. Gesù, quel desiderio è di abbracciare Papa Francesco. Un’ultima cosa, dona un sorriso a chi non sorride più da tanto tempo . ti porterò sempre nel mio cuore, ti voglio bene. Anna Bruno Bossio (scuola primaria, classe quinta) Caro Gesù , ho proprio voglia di scriverti, perché non trovo giusto che in questo bellissimo momento di gioia, in cui tu vieni sulla terra, ci siano delle persone che soffrono perché non hanno niente e pregano per il tuo aiuto. Io vorrei che nel mondo ci sia solo pace e che non ci siano persone che scambiano la guerra per un volere di Dio. La pace, però, non deve essere solo nei nostri cuori, ma anche nel cuore di tutti gli uomini del mondo. Vorrei anche che tutti capiscano la bellezza di essere buoni e non cattivi e che tutte le persone sono uguali e fratelli in te, Gesù. Caro Gesù Bambino, vorrei ringraziarti per il dono della vita, per il tuo amore e per i momenti belli passati grazie a te. Grazie a te, Gesù, ho capito che le persone, soprattutto quelle più cattive, possono diventare buone e che i tuoi nemici possono diventare amici. Ti prego, fa che tutti i bambini del mondo stiano bene e che tutti quelli colpiti da malattie e dalla guerra non muoiano. Ti voglio tanto bene. Iole Alessandra Berardi (scuola secondaria di primo grado, classe prima) Caro Gesù Bambino, ti scrivo perché vorrei che per questo Natale tutti vivessero in pace, vorrei che le guerre finissero. Sono sicura che nella tua infinita bontà troverai il modo che tutti noi potremmo crescere in pace, senza discriminazioni. Caro Gesù, ti chiedo che tutti i bambini che stanno male, che non hanno cibo e vivono nella miseria possano non soffrire più . vorrei che questi bambini abbiano cure, cibo e l’amore necessario per poter crescere. Io ripeto a loro che sono molto fortunata, posso andare a scuola, ho una casa, ho da mangiare, vestiti nuovi, un telefonino, dei genitori che mi amano e mi danno tutto ciò di cui ho bisogno. Non chiedo regali, ho tutto ciò di cui una ragazzina della mia età ha bisogno, vorrei solo la pace nel mondo; spero che tu possa esaudire il mio desiderio. Enza Albo (scuola secondaria di primo grado, classe seconda) Caro Gesù bambino, ti parlo con il cuore in mano, sperando che mi stai ascoltando. Questo mondo sta cambiando e purtroppo non in meglio. Caro Gesù, si avvicina il Natale, la tua festa; tu sei la pace, tu vieni nel mondo per portarvi amore e tranquillità, ma molte persone rifiutano tutto ciò. Negli ultimi periodi si stanno verificando cose veramente crudeli, attacchi terroristici, nei quali si uccidono centinaia di persone, senza un perché. L’ultimo è avvenuto a Parigi, sono state uccise più di cento persone, una strage di innocenti sacrificati dai folli kamikaze che prima di suicidarsi uccidono tanti innocenti, perché convinti che il loro Dio, Allah, voglia questo. Non ti chiedo molto, piccolo Gesù, ma solamente di perdonare queste persone che credono che il loro Dio li provochi ad uccidere, ma io so che Dio sei Tu, e si un Dio di Amore e Misericordia. Con affetto dal tuo Eugenio Ianni (scuola secondaria di primo grado, classe terza). Realizzato da tutti i bambini delle due sezioni della scuola dell’Infanzia “Per l’originalità, la tecnica di esecuzione e il messaggio contenuto nel disegno fatto di sogni e speranze che da sempre il natale porta con sé”