direzione didattica di san giuseppe jato

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direzione didattica di san giuseppe jato
DIREZIONE DIDATTICA DI SAN GIUSEPPE JATO
Programma Operativo Nazionale
Fondo Sociale Europeo - “Competenze per lo sviluppo”
Cos’è un computer?
Un computer (o elaboratore elettronico) è uno strumento utilizzato per
elaborare le informazioni. Il computer lavora dunque partendo da una
informazione in ingresso (l’input del processo di elaborazione), la
elabora in base a una serie di regole (un programma), e restituisce una
informazione in uscita (l’output del processo).
I computer lavorano con informazioni in formato digitale, lavorano cioè
con informazioni “convertite in numeri” (digit = cifra).
Input
Elaborazione
Output
Il computer è costituito da un insieme di dispositivi fisici (hardware)
predisposti per ricevere dati dall’esterno, elaborarli seguendo
determinate istruzioni contenute in programmi (software) e produrre
risultati alla fine del processo di elaborazione.
Hardware (componenti fisici)
dispositivi di ingresso
dispositivi di uscita
unità di elaborazione
unità di memorizzazione
l’insieme dei BUS
Software (programmi)
Software di base (sistema operativo, linguaggi di
programmazione)
Software applicativo (foglio elettronico, trattamento testi,
data base, presentazioni, etc.)
L’hardware (hard = “solido”, ware = “componente”) è l’insieme delle
componenti fisiche (meccaniche, elettriche, elettroniche, magnetiche e
ottiche) che costituiscono l’elaboratore.
Esistono vari tipi di computer che vengono impiegati in diversi campi e
che sono classificati sulla base delle loro prestazioni e caratteristiche.
Personal computer (desktop PC)
Noto come PC, è un elaboratore monoutente (o stand-alone), più o
meno potente. Rispetto al laptop o al tablet PC, si distingue per
l’espandibilità (si possono potenziare alcune componenti, come la
memoria RAM, installare ulteriori hard disk, sostituire schede video
ecc.) e il prezzo, inferiore a parità di prestazioni. Gli utenti tipici di
questo computer sono, per esempio, cittadini privati che lo utilizzano
per scopi personali; studenti che lo adoperano per attività didattiche;
impiegati di aziende che lo usano per svolgere mansioni lavorative
(gestione della corrispondenza, tenuta della contabilità ecc.).
Laptop computer (portatile o notebook)
Dispositivo monoutente, di dimensioni ridotte,
trasportabile, molto leggero e con possibilità
di alimentazione autonoma mediante batterie.
A parità di prestazioni, il costo è superiore
rispetto at desktop PC in quanto i componenti
elettronici che lo compongono sono
miniaturizzati e ottimizzati per un minore
consumo di energia. Gli utenti tipici di questo
computer sono, per esempio, studenti
universitari che seguono il proprio corso di
studi in luoghi diversi rispetto alla loro
residenza e necessitano di un portatile per
predisporre relazioni o tesi; agenti di
commercio la cui attività si svolge
prevalentemente fuori dalla sede dell’azienda
e necessitano di un computer portatile per
registrare nuovi clienti o inviare ordini alla
propria azienda.
Tablet PC
Computer con prestazioni simili al portatile, ma di dimensioni e peso
più ridotti, il tablet PC (PC tavotetta) offre la possibilità di scrivere e
convertire la grafia in testo. Si opera con un dispositivo detto digitizer
(o stilo), una penna che consente la “scrittura” su schermo. I tablet PC
si possono utilizzare anche stando in piedi, e si distinguono in puri (o
slate), solo con penna e schermo, e in convertibili, dotati anche di
tastiera. Gli utenti tipici di questo tipo di computer sono persone che
per lavoro viaggiano molto (agenti di commercio, operatori sanitari,
architetti, ingegneri, ricercatori, studenti ecc.) o si spostano spesso
all’interno della sede aziendale. Mediante il tablet PC alcuni docenti
universitari registrano con audio e immagini le lezioni e, grazie a
Internet, le rendono disponibili agli studenti.
Personal Ditigal Assistant (PDA) o palmare
Piccolissimo computer dotato di schede magnetiche di memoria in
grado di assolvere a funzioni come prendere appunti, gestire una
rubrica ed elaborare dati, ma anche di connettersi a Internet e ad altri
PC. Dispone di un minischermo che raccoglie le indicazioni dell’utente,
impartite in genere tramite un’apposita penna. Le nuove tecnologie
hanno reso i PDA sempre più potenti e accessoriati, integrando
funzionalità di telefono cellulare, navigatore satellitare, consolle per
giochi ecc.
Telefono cellulare
Comunemente denominato cellulare, permette di avere sempre a
disposizione un collegamento telefonico. Oltre alla possibilità di
telefonare offre ulteriori servizi quali, per esempio, la gestione di
messaggi di testo e/o multimediali (SMS e MMS), di e-mail, accesso a
Internet ecc.
Smartphone
Si tratta di un telefono con integrate funzioni di PDA, in grado di
comunicare con altri dispositivi, connettersi a Internet, accedere alle email. Vi si possono installare programmi applicativi e dispone di sistemi
di messaggistica istantanea (IM) e delle applicazioni VoIP, utili per
abbattere la spesa telefonica soprattutto per le chiamate a lunga
distanza.
Lettore multimediale o multimedia player
Dispositivo che consente di visualizzare o ascoltare film e musica in
diversi formati. Esistono multimedia player con funzionalità di
videoregistratori digitali che permettono la registrazione di file
multimediali su memory card e su dispositivi USB esterni, in grado di
collegarsi tramite Internet e mostrare i filmati su uno schermo senza
l’uso di un PC.
La struttura hardware di un elaboratore può essere così schematizzata:
CPU (Central Processing Unit, “unità centrale di elaborazione”): è il
cervello della macchina in cui avvengono tutti i processi di
elaborazione.
Memoria centrale: è un dispositivo elettronico che conserva le
istruzioni per l’avvio del PC e memorizza informazioni, istruzioni e
dati per l’elaborazione.
Memorie di massa: sono supporti magneto-ottici-elettronici che
permettono di memorizzare dati e programmi in modo permanente.
Periferiche di input: sono tutti quei dispositivi che consentono
l’immissione dei dati e delle istruzioni dall’esterno all’interno del
computer.
Periferiche di output: sono tutti quei dispositivi che consentono la
comunicazione all’esterno (emissione) dei dati elaborati, intermedi o
finali.
La trasmissione di dati e istruzioni fra dispositivi interni al computer
avviene attraverso i bus, che costituiscono la struttura di canali
attraverso cui passano le informazioni.
Memoria
di massa
Memoria
centrale
RAM + ROM
Periferiche
di input
CPU
Unità centrale
di elaborazione
CU + ALU
Periferiche
di output
I dispositivi (o device) che consentono di interagire con il computer
sono detti periferiche e consentono la trasmissione di dati e istruzioni
dall’interno all’esterno del computer e viceversa. Si possono collegare
al computer mediante diverse tecnologie oppure “fisicamente”, tramite
cavi le cui prese vanno inserite nelle corrispondenti porte, che
permettono la connessione delle periferiche alla CPU.
A seconda delle funzioni, esistono vari tipi di porta: USB, seriale,
parallela, porta di rete, FireWire.
La porta USB (Universal Serial Bus) è il nuovo modello di porta
seriale, consente un’altissima velocità di trasferimento dati e dà la
possibilità di collegare o scollegare periferiche a computer acceso.
La porta seriale (o COM, Communication) consente la trasmissione
dell’informazione un bit per volta; viene utilizzata, per esempio, per
collegare il modem al PC.
La porta parallela (o LPT, Line Printer) permette la trasmissione di
dati 8 bit alla volta; è utilizzata per trasmettere dati alla stampante,
ma anche ad altre periferiche quali webcam, lettori CD, scanner, hard
disk ecc.
La porta di rete serve per collegare dispositivi hardware quali switch,
hub e router. Tali apparecchiature consentono il funzionamento della
rete, le connessioni tra le vane postazioni o tra le diverse topologie di
reti, nonché la trasmissione dei dati.
a porta FireWire viene in genere utilizzata per collegare dispositivi di
archiviazione o di acquisizione video. È in grado di trasferire dati
multimediali a una velocità superiore rispetto alla porta USB e per
questo motivo è presente nelle webcam, nei lettori di musica digitale
e nelle TV digitali.
Ciò che viene comunemente indicato come computer è in realtà un
sistema che funziona e assolve i propri compiti con diversa efficacia ed
efficienza a causa di molti fattori che ne influenzano le prestazioni.
Velocità della CPU. Il tipo di processore installato su un computer è
un parametro fondamentale per determinarne le prestazioni in
termini di potenza, ovvero di velocità di esecuzione dei calcoli. I
processori di nuova generazione consentono velocità di elaborazione
elevatissime.
Dimensioni della memoria RAM. Entro certi limiti, maggiore è lo
spazio in cui mantenere le informazioni in fase di elaborazione, più
potente, in termini di velocità di elaborazione, risulta il computer. I
programmi installati sono memorizzati nell’hard disk e, a ogni loro
utilizzo, vengono caricati nella RAM in modo che la CPU possa
reperire velocemente le istruzioni necessarie per eseguire le
elaborazioni richieste. Se la RAM non ha una capacità sufficiente a
contenere i dati in fase di elaborazione e le istruzioni dei programmi,
queste ultime devono essere lette ogni volta nell’hard disk e il tempo
di accesso aumenta, rallentando cosi le prestazioni del computer.
Scheda grafica con acceleratore grafico e alta capacità di memoria.
Le moderne schede grafiche sono state dotate di una propria
memoria RAM e di processori aggiuntivi (acceleratori grafici)
specializzati nella visualizzazione della grafica sul monitor ad
altissima velocità. L'esecuzione delle istruzioni avviene in modo
autonomo, richiedendo solo in minima parte l’intervento della CPU,
che perciò rimane libera per ulteriori elaborazioni. Il termine refresh
indica il caricamento delle immagini nel passaggio da una videata
all’altra. Il microprocessore di una scheda grafica viene definito GPU
(Graphics Processing Unit).
Numero delle applicazioni in esecuzione. È possibile mantenere attivi
più programmi contemporaneamente (multitasking), ma la CPU è in
grado di eseguire una sola istruzione alla volta, quindi se è
impegnata nell’esecuzione di un’istruzione di un programma le altre
applicazioni attive rimangono in attesa. Ne consegue che la RAM,
occupata dalle istruzioni di più applicazioni, può rallentare
l’elaborazione delle informazioni a causa del limitato spazio a
disposizione.
Definita con la sigla CPU (Central Processing Unit), l’unità centrale di
elaborazione è un circuito integrato (microprocessore) in cui
avvengono i processi di elaborazione. La CPU è costituita da:
ALU (Arithmetic and Logic Unit), unità di elaborazione in grado di
compiere le operazioni di calcolo richieste ed eseguire le istruzioni
del programma (confronto, trasformazione delle informazioni e
operazioni aritmetiche);
CU (Control Unit), unità di governo collegata a tutte le parti della CPU
che coordina lo svolgimento dell’esecuzione delle operazioni.
La CPU, per svolgere il proprio compito, si avvale di registri speciali e
generali che sono piccole porzioni di memoria capaci di registrare
temporaneamente i dati e i risultati parziali delle elaborazioni da
trasmettere ai circuiti di controllo.
Il microprocessore risiede sulla motherboard (scheda madre),
elemento fondamentale all’interno del computer, alla quale si
collegano i vari componenti interni, i moduli di memoria RAM e,
attraverso connettori (slot), le schede grafica, audio, video, di rete ecc.
La velocità di lavoro della CPU e determinata dalla frequenza del clock,
un orologio interno che scandisce l’esecuzione delle operazioni. A ogni
scatto del clock viene inviato all’unità centrale un segnale: una
operazione elementare dura un ciclo di clock.
L’unità di misura della velocità (frequenza) di un microprocessore è
l’hertz, che misura il numero di cicli al secondo effettuati dal clock. I
suoi multipli sono:
il megahertz (MHz), che indica un milione di cicli di clock al secondo;
il gigahertz (GHz), che corrisponde a un miliardo di cicli di clock al
secondo.
La memoria del computer, definita anche con i termini memoria
centrale o memoria veloce, in base alla conservazione temporanea o
permanente dei dati, si distingue in:
RAM: memoria di lettura/scrittura;
ROM: memoria di sola lettura.
I chip (circuiti integrati) di RAM sono collocati sulle SIMM, schede che
sono inserite in appositi supporti (slot) sulla scheda madre.
L’acronimo RAM deriva da Random Access Memory. Si tratta di una
memoria:
volatile, perché il suo funzionamento è subordinato alla presenza
della corrente elettrica, e nel caso di spegnimento della macchina
tutto il suo contenuto si perde;
ad accesso casuale, perché, a differenza dei nastri in cui per arrivare
a una informazione occorre scorrere prima tutte quelle che la
precedono, nella RAM si può accedere direttamente al dato che
interessa;
di lavoro e dinamica, perché, oltre a mantenere i dati in fase di
elaborazione consentendone la modifica, immagazzina le istruzioni
dei programmi attivi.
L’acronimo ROM deriva da Read Only Memory. È
una memoria di sola lettura il cui contenuto non
varia nel tempo.
Negli elaboratori esiste una particolare ROM,
denominata BIOS ROM, predisposta dal costruttore
della macchina, al cui interno si trova il firmware,
routine software che avvia un insieme di istruzioni
(software di boot) le quali consentono l’esecuzione
delle funzioni di base dell’elaboratore, quali:
l’autodiagnostica (autotest), preposta a
controllare, in fase di accensione, la funzionalità
di ogni componente hardware;
il riconoscimento e la gestione delle periferiche
di input e di output (BIOS, Basic Input/Output
System);
il caricamento del sistema operativo dal disco
fisso a una zona della RAM affinché esso abbia il
controllo dell’hardware e gestisca i programmi
applicativi.
Considerato che le memorie di un computer sono dispositivi preposti a
memorizzare dati codificati secondo il byte e i suoi multipli, per
misurarne la capacità, ossia le dimensioni, ci si riferisce alle unità di
misura indicate nella seguente tabella.
UNITÀ DI MISURA
byte
kilobyte
megabyte
gigabyte
terabyte
petabyte
exabyte
zettabyte
yottabyte
SIMBOLO
B
KB
MB
GB
TB
PB
EB
ZB
YB
CAPACITÀ
8 bit
1024 byte
1024 kilobyte
1024 megabyte
1024 gigabyte
1024 terabyte
1024 petabyte
1024 exabyte
1024 zettabyte
Durante l’elaborazione i dati risiedono nella RAM, parte della memoria
centrale del computer. Al termine del lavoro, per conservare tali dati è
necessario trasferirli in un dispositivo di memorizzazione, altrimenti,
con lo spegnimento del computer, essi andranno persi.
Quando si opera su dati archiviati su dispositivi di memorizzazione si
verifica un frequente scambio di informazioni fra questi, memoria RAM
e viceversa: un file memorizzato, sul quale debbono essere eseguite
delle modifiche, viene prelevato dalla memoria di massa in cui risiede e
trasferito nella RAM per poi essere elaborato dalla CPU. Al termine
delle operazioni le modifiche apportate verranno registrate nella
memoria di massa.
Per memorie di massa si intendono i dispositivi magnetici, ottici ed
elettronici che permettono di memorizzare dati e programmi in modo
permanente, per conservarli finché I’utente non decide di eliminarli; di
norma la loro capacità è espressa in megabyte, gigabyte o terabyte. II
dispositivo di lettura/scrittura dei dischi è il drive. I principali tipi di
memorie di massa sono i nastri, i dischi e le USB flash drive (le
cosiddette chiavette USB o flash memory, o ancora, pen drive). In base
al supporto sul quale i dati vengono scritti si distinguono in dispositivi
magnetici, ottici ed elettronici.
I dispositivi magnetici
I dispositivi magnetici sono i nastri, gli hard disk, i floppy disk.
I nastri sono gli unici dispositivi di memoria ad accesso sequenziale;
in essi le informazioni vengono registrate una di seguito all’altra e
per reperirle è necessario far scorrere il nastro dall’inizio fino al
punto in cui il dato è stato memorizzato. Tali dispositivi sono lenti,
con tempi di accesso dilatati, di elevata capacità; possono avere la
forma di una cartuccia (data cartridge) oppure di una bobina; sono
supporti mobili e riscrivibili, solitamente impiegati per fare copie di
backup (copie di sicurezza).
L’hard disk, o disco fisso interno, è posizionato nel cabinet e
generalmente è costituito da una serie di dischi sovrapposti che
ruotano sullo stesso asse; tali dischi hanno la superficie magnetizzata
e la registrazione dei dati può avvenire sulle due facce. L’hard disk è
utilizzato per memorizzare e conservare i programmi che vengono
installati e i dati salvati dall’utente.
Gli hard disk USB sono dischi esterni che, collegati alla CPU
attraverso porte USB, si utilizzano come periferiche consentendo così
il trasferimento di grandi quantitativi di dati fra PC non collegati in
rete.
I dischi di rete sono supporti di memorizzazione che, grazie alla rete
che connette le diverse postazioni o dispositivi, possono essere
utilizzati come memorie di massa da ogni elaboratore collegato.
I floppy disk sono supporti di limitata capacità (1,44 MB) che
possono essere utilizzati per trasferire piccole quantità di dati tra PC
non collegati in rete. In seguito alla diffusione di altri dispositivi
molto più capienti, quali le chiavette USB, il loro uso è cessato quasi
del tutto.
L’hard disk, l’hard disk USB e i dischi di rete sono memorie di elevata
capacità, espressa in gigabyte o terabyte.
I dispositivi ottici
I dispositivi ottici sono i CD e i DVD.
I CD (Compact Disk) si distinguono in CD-ROM (dischi di sola lettura),
CD-R (dischi scrivibili una sola volta) e CD-RW (dischi cancellabili
totalmente e riscrivibili). Essi sono impiegati per la memorizzazione di
programmi, suoni, immagini, animazioni e foto: possono contenere fino
a 800 MB di dati.
Il DVD (Digital Versatile Disk) è un disco utilizzato per memorizzare
filmati o prodotti multimediali; nonostante abbia le dimensioni fisiche di
un CD, il DVD può contenere da 4,7 GB fino a circa 17 GB di dati, la cui
registrazione può avvenire su entrambi i lati e su due strati per facciata.
La grande differenza di capacità rispetto al CD è dovuta al tipo di
tecnologia digitale per la compressione dei dati di cui si avvale il DVD.
La registrazione dei dati su CD e DVD avviene mediante l’uso di
un’apparecchiatura detta masterizzatore.
I CD e i DVD sono dispositivi che permettono di registrare le informazioni
ma non di cancellarle o modificarle; tuttavia in commercio esistono dischi
riscrivibili CD-RW e DVD-RW (Re-Writable) sui quali possibile salvare,
cancellare e salvare ulteriormente dati.
I dispositivi elettronici
I dispositivi elettronici sono la chiavetta USB e la memory card (scheda
di memoria).
La USB flash drive (o chiavetta USB), grazie alle sue ridotte
dimensioni, alla grande capacità (espressa in GB) e alla facilità di
utilizzo è un supporto di memorizzazione ideale per copiare o
trasferire dati fra elaboratori non collegati in rete. Si connette
tramite una porta USB al computer, che la rileva come “disco
rimovibile”.
La memory card è una scheda di memoria estraibile di piccole
dimensioni e di elevata capacità (espressa in gigabyte). Tale supporto
di memorizzazione viene spesso aggiunto a quelli di cui sono già
dotati cellulari, smartphone, palmari, lettori mp3 in quanto la
registrazione di foto, musica, video digitali ecc. comporta la necessità
di avere a disposizione memorie capienti.
Le unità di memorizzazione online rendono possibile memorizzare o
prelevare file da altri elaboratori connessi in rete. In alcuni casi
sfruttando una LAN, in altri mediante Internet o attraverso LAN
collegate a Internet, si possono archiviare file in computer (in genere
server) più o meno lontani dal luogo in cui si sta lavorando.
Anche la condivisione di file mediante la messaggistica istantanea,
grazie a programmi e siti che offrono tale servizio, si basa su unità di
memorizzazione online. Gli utenti creano sul sito di tali organizzazioni
delle cartelle condivise per mettere a disposizione di altri (contatti) file
online.
Prima di utilizzare alcuni dispositivi di memorizzazione di massa (ad
esempio il disco rigido, il floppy disk, ecc.) bisogna ricorrere alla
formattazione, cioè una procedura che cancella tutti i dati
eventualmente presenti sul disco, controlla eventuali difetti e prepara il
supporto per la registrazione di nuovi dati, organizzando
opportunamente lo spazio disponibile.
Denominata anche keyboard, la tastiera è la periferica più diretta per
comunicare con il computer: permette di inserire testo, numeri,
comandi e, con l’uso di tasti speciali, di compiere determinate attività.
La tastiera più utilizzata è la “Qwerty”, il cui nome è dato dalla
sequenza delle lettere dei primi 6 tasti delle lettere.
La tastiera è composta da: tasti funzione, gruppo alfanumerico, tasti di
controllo e tastierino numerico .
Il mouse è uno dei dispositivi necessari per lavorare con il personal
computer. Spostando il mouse si sposta sullo schermo una freccia (il
puntatore), con cui è possibile indicare, selezionare e spostare gli
oggetti. Il mouse ha almeno due pulsanti (il tasto sinistro e il tasto
destro) posti sulla parte superiore, e una piccola sfera sporgente nella
parte inferiore, che capta i movimenti del mouse e li invia al computer.
Ultimamente trovano ampia diffusione i mouse ottici. In questi
dispositivi una luce rossa generata da un LED e focalizzata da un sistema
di lenti illumina la superficie su cui si muove il mouse. In ogni istante una
microtelecamera acquisisce l’immagine della superficie, la confronta con
l’immagine precedente e calcola la distanza e la direzione dello
spostamento.
Il trackball è come il mouse un
dispositivo di puntamento. Si
distingue dal primo in quanto non è
necessario trascinarlo, ma basta far
ruotare con le dita la sfera presente
al suo interno. Il trackball può
essere dotato di due o tre pulsanti
con le stesse funzioni di quelli del
mouse.
Anche il touchpad, tipico
strumento di input dei PC portatili,
ha la stessa funzione del mouse; in
questo caso, però, lo spostamento
del puntatore si ottiene facendo
scorrere il polpastrello di un dito su
una superficie piana di piccole
dimensioni.
Lo scanner permette l’acquisizione
di disegni, immagini, fotografie e
testi in formato immagine. I
programmi di riconoscimento dei
caratteri (OCR, Optical Character
Recognition) consentono di
trasformare testi acquisiti come
immagini in normali file di testo.
Il joystick, o leva di comando, è
costituito da una leva manovrabile
manualmente munita di due o più
pulsanti. Viene utilizzato
soprattutto nei videogiochi.
La webcam (o telecamera digitale)
permette di acquisire successioni di
immagini in formato digitate e
produrne filmati.
La macchina fotografica digitale dà la
possibilità di acquisire fotografie che
possono in seguito essere trasferite sul
computer e ritoccate con programmi di
elaborazione grafica.
Il microfono consente di acquisire dei
suoni in forma digitale, che possono
essere utilizzati, ad esempio, in
applicazioni multimediali.
La penna ottica è un lettore di codici a
barre, ossia un dispositivo capace di
leggere caratteri rappresentati da
sequenze di linee verticali e
trasmettere i dati al computer a cui è
collegata. Un esempio di utilizzo dei
codici a barre lo troviamo sulle
confezioni dei prodotti in un negozio.
Il monitor, denominato anche
display o schermo, è il dispositivo
output per eccellenza, che
consente di visualizzare i dati
elaborati, sia in itinere, sia finali.
Esistono in commercio vari tipi di
monitor con caratteristiche
diverse che ne determinano le
prestazioni:
a cristalli liquidi, o LCD;
a LED;
al plasma;
a tubo catodico, o RCT (un
tempo molto diffuso, oggi è
stato sostituito con altri tipi di
monitor).
Il monitor funziona in modo molto simile ad un televisore: traduce in
immagini i dati ricevuti dalla scheda grafica del computer. Le immagini
sono costituite da puntini luminosi chiamati pixel, che è l’unità minima
in cui può essere suddivisa un’immagine digitale.
La risoluzione dello schermo è data dal numero di pixel che il monitor
può visualizzare (ad esempio 800x600 pixel o 1.280x1.024).
L’unità in cui si misurano le dimensioni di un monitor è il pollice, che
equivale a circa 2,6 centimetri. Il numero dei pollici indica la lunghezza
della diagonale dell’area visibile rettangolare del monitor.
La stampante consente all’utente di ottenere una
copia cartacea dei dati elaborati dal computer.
Nelle stampanti la qualità delle stampe è misurata
in dpi (dots per inch), ovvero punti per pollice, e
la velocità di stampa in pagine per minuto (ppm).
Esistono vari tipi di stampanti:
stampanti ad aghi (a impatto), in cui i caratteri
e la grafica sono generati da un insieme di
punti prodotti dal contatto tra la carta ed un
nastro inchiostrato, mediante la pressione di
piccoli aghi metallici contenuti in una testina
mobile.
stampanti a getto d’inchiostro o inkjet, in cui i
caratteri e la grafica sono generati da
microscopiche gocce di inchiostro espulse sulla
carta da ugelli contenuti in una testina mobile.
stampanti laser, in cui i caratteri e la grafica
sono generati con un processo simile a quello
usato nelle fotocopiatrici.
Il plotter è un dispositivo per la stampa costituito da un carrello in
grado di muoversi liberamente sulla superficie di un foglio secondo le
coordinate cartesiane. Viene utilizzato per la stampa di prospetti e
progetti architettonici e supporta formati di carta che vanno dalla A4
fino a rotoli larghi 914 mm o più. Attualmente l’uso del plotter è in gran
parte sostituito da stampanti per grande formato, che consentono una
maggiore flessibilità e velocità, dotate di software che emulano le
funzioni di un plotter.
Alcune periferiche di output come le casse, gli altoparlanti, le cuffie e
gli auricolari trovano un grande utilizzo nelle applicazioni multimediali e
permettono di avere un output sonoro.
Periferiche di input/output
Ci sono alcune unità periferiche che svolgono sia le funzioni di input
che di output tra cui:
modem, apparecchio per la trasmissione di dati lungo le linee
telefoniche;
touch screen, schermi sensibili al tatto, su cui è possibile selezionare
le opzioni presenti sullo schermo utilizzando il dito come puntatore;
essi sono dispositivi che hanno la possibilità sia di leggere che di
scrivere caratteri magnetici (ad esempio i terminali self-service
bancari).