Barlett - Editrice Rotas

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Barlett - Editrice Rotas
Anno XLII - SETTEMBRE 2015 - Una copia
Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti
e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non
nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)
3,00
9/2015
w w w. i l f i e r a m o s c a . i t
N. Sanesi, Il ritorno dei cavalieri vittoriosi, 1865
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
Mensile di cultura, informazione e attualità
UNA
DISFIDA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
[…] I quali accolti con grandissima letizia da’ suoi, e incontrando poi Consalvo che gli aspettava a mezzo il cammino,
ricevuti con incredibile festa e onore, ringraziandogli ciascuno come restitutore della gloria italiana, entrarono come
trionfanti, conducendosi i prigioni innanzi, in Barletta; rimbombando l’aria di suono di trombe e di tamburi, di tuoni
d’artiglierie e di plauso e grida militari, degni che ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro trapassino alla
posteriorità mediante lo instrumento delle lettere.
(Francesco Guicciardini)
RENATO RUSSO
L
RENATO RUSSO
LA DISFIDA DI BARLETTA
FONTI STORICHE DEL CINQUECENTO
Editrice Rotas
ISBN 978-88-98679-35-5
E 9,00
LA DISFIDA DI BARLETTA
con ristampa anastatica dell’Anonimo
Autore di Veduta che vi intervenne
Editrice Rotas
STORIA E STORIE DI PUGLIA
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9/2015
(FOTORUDY)
(FOTORUDY)
10
10
13
Torna la Disfida e lo fa in modo
nuovo: eventi, campus, storia e rievocazione
La Disfida di Barletta
Eventi, campus, storia e rievocazione per celebrare in modo rinnovato
la Disfida
Ambiente
Ofanto: un vaso di Pandora che
qualcuno vuole tenere chiuso
di Franco Ferrara
14
Caracciolo in commissione sulle
criticità di natura ambientale emerse
nelle scorse settimane a Barletta
15
Comune di Barletta
Interventi di restauro e valorizzazione beni architettonici e artistici
comuni
di Giuliana Damato
13
Emergenza Ofanto, un vaso di Pandora che qualcuno vuole tenere
chiuso
della Provincia non è mai stato così
semplice ed economico
2429
Gateaux Pâtisserie, la pasticceria di
Via Vitrani, ha compiuto trent’anni
di attività
delle Litoranee di Ponente e Levante
di Luigi Fruscio
Salviamo lecci e palme
18
Euro*Idees Bruxelles
La Bat e il turismo che verrà
di Emmanuele Daluiso
27
29
20
Fisco
Ridurre le tasse per dare maggiore
slancio all’occupazione
di Gaetano Nanula
30
21
Riconoscimenti
Due importanti riconoscimenti al
prof. Villani
31
23
Chiesa
L’ordinazione sacerdotale di don
Massimo Serio
Ricordo
Inaugurato il monumento al donatore
di Rosaria Cuccorese
33
Università della Terza Età
Unitre: 25 anni di attività, sul “filo
della tradizione”
di Antonella Mazzoni
35
Recensione
Antologia Musicale Concentrazionaria
di Francesco Lotoro
16
Io, assessore, ecco cosa intendo realizzare per Barletta
di Giuseppe Gammarota
24
Ricorrenza
Trent’anni di dolcezza della pasticceria Gateaux
17
Provincia di Barletta Andria Trani
“Gift 2.0”, visitare i luoghi simbolo
26
Bar.S.A.
Servizio di pulizia delle spiagge e
Storia locale
Il corpo di polizia municipale nella
storia
di Michele Grimaldi
31
36
37
Musica
32a stagione concertistica “Autunno
Musicale”
38
39
40
Inaugurato il monumento al donatore nel ricordo del prof. Lattanzio
e di Mennea
Estate Barlettana
Ameluk e l’integrazione tra i popoli
VII edizione Festa della Musica
Francesco Renga in concerto
Nei giardini del Castello, teatro e disabilità
La libreria Einaudi animatrice di una
letteratura per l’infanzia
Gran Galà dell’Operetta nella piazza
d’armi del Castello
Anastacia un gran ritorno
La Biblioteca “Loffredo” s’apre ai
ragazzini
Barletta Jazz Festival
Dominae Ensemble
Hobbit Village
Va bene la festa… ma con moderazione
Francesco De Gregori in concerto
Nina Zilli, Frasi & fumo tour 2015
La Stradina dei Poeti alla IX edizione
Libri
Andria, Bisceglie, Trani: tre grandi
appuntamenti
43
Rendere omaggio alla barlettanità
è la principale finalità degli organizzatori di Barletta e Avest
43
Estate Barlettana
Barlett e Avest la vera sorpresa
dell’Estate Barlettana
45
Arte
Il magico mondo di D. Lasala
di Franco Lamonaca
47
Enigmistica
Cruciverba simmetrico
di Franco Lamonaca
48
Canne della Battaglia
Il 2 agosto a Canne Michele Placido
celebra… Omero
di Renato Russo
50
8
48
9
25
49
Brevi di sport
RUBRICHE
Lettere al direttore
- Peppino Colasanto moroteo della
prima ora sempre presente a Barletta
52
Michele Placido con una sua performance recitativa su Omero vivacizza il sito di Canne il 2 agosto
- Volumi su Federico II
- Recensione su “Operazione Salvataggio”
- La Stradina dei Poeti un talvolta di
troppo
- A proposito di via Pistergola: una
precisazione e un ricordo
- Grazie Rotas
- Non dimenticare le vittime di via
Canosa
In città
Notizie in breve
Vernacolo
- U disct d’ Fieramosch, di Rino del
Vino
- Quann Carmelein scett a cas d’Antoniett, di Michele Vitobello
- Estate da “vip” a Barlett, di M’arress
Vivicittà
Orario ferroviario
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6 IL FIERAMOSCA
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
IL FIERAMOSCA
7
Lettere al direttore
Lettere al direttore
www.ilfieramosca.it
e-mail
[email protected]
[email protected]
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Anno XLII - SETTEMBRE 2015 - Una copia
3,00
9/2015
Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti
e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non
nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)
w w w. i l f i e r a m o s c a . i t
N. Sanesi, Il ritorno dei cavalieri vittoriosi, 1865
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(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
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UNA
DISFIDA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
[…] I quali accolti con grandissima letizia da’ suoi, e incontrando poi Consalvo che gli aspettava a mezzo il cammino,
ricevuti con incredibile festa e onore, ringraziandogli ciascuno come restitutore della gloria italiana, entrarono come
trionfanti, conducendosi i prigioni innanzi, in Barletta; rimbombando l’aria di suono di trombe e di tamburi, di tuoni
d’artiglierie e di plauso e grida militari, degni che ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro trapassino alla
posteriorità mediante lo instrumento delle lettere.
(Francesco Guicciardini)
n° 9 - settembre 2015
anno XLII
Direttore responsabile
RENATO RUSSO
Spedizione
in abbonamento postale 45%
Registrazione presso Tribunale
di Trani n. 140 del 1-3-1975
Stampa in proprio
su carta ecologica ECF
certificata FSC con finitura Satin
Direzione, Redazione
e Amministrazione
Editrice Rotas s.r.l.
Via Risorgimento, 8
Tel. 0883.536323
Fax 0883.535664
BARLETTA
e-mail: [email protected]
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ISSN 1722-8972
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• Abbonamento annuale
30,00
per l’Italia per l’estero 85,00
per le Americhe 110,00
8 IL FIERAMOSCA
Peppino Colasanto
moroteo della prima ora
sempre presente a Barletta
Caro Direttore,
nel numero di luglio ho
letto con interesse la prefazione dell’on. Gero Grassi al tuo
ultimo interessante volume di
storia locale sulla presenza di
Moro a Barletta.
Mi sono sinceramente meravigliato
che tra i
tanti politici citati,
sempre
presenti
quando Moro
veniva a
Barletta, e
non solo,
mancasse
proprio quello del compianto
presidente del Comprensorio
del Nord Barese Peppino Colasanto (nella foto), tant’è che
egli stesso mi confidava quando io fui addetto stampa del
Comprensorio per 5 anni, che
spesso gli andriesi si lamentavano con lui perché fosse più
presente a Barletta che non ad
Andria (…)
Un’ultima
annotazione
desidero fare. Moro quando
veniva nelle nostre piazze
(ricordo una grande manifestazione svoltasi nel piazzale
della stazione di Barletta nel
1976) le riempiva sempre,
tant’è che erano stracolme
di gente di tutti i ceti sociali
che amavano ascoltare in silenzio con profondo rispetto.
Eppure, tanti Soloni dell’epoca, della carta stampata e
non, continuavano a ripetere
che i discorsi di Moro erano
astrusi, incomprensibili, ma
la piazza continuava sempre
a smentirli. La verità è che
Moro sapeva parlare ai cuori
ed alle intelligenze con grande capacità e sensibilità.
Con i più cordiali saluti
Franco Di Pinto
Caro Franco, non capisco
il tuo stupore. Nel libro io ho
commentato le foto delle occasioni in cui Moro è stato a
Barletta e i suoi incontri naturalmente coi barlettani. Il
libro è strutturato
sulla presenza di
Moro a Barletta
in occasione di
importanti eventi
pubblici e io ho riportato i fatti (con
relative fotografie).
Che Peppino
Colasanto venisse
spesso a Barletta
lo ricordo benissimo (per tantissimi anni è stato presidente
- e animatore - del Comprensorio Nord Barese) e sarebbe
stato l’ideale primo presidente della nuova Provincia,
chi meglio di lui! Non ho mai
mancato di ricordare il suo
contributo per questo obiettivo, basta rileggere le pagine
che lo ricordano nella storia
del Novecento. Essendo andriese per questo io concludo
la storia del mio libro su Andria proprio con una sua foto.
Volumi su Federico II
Gentilissimo Direttore,
ho ricevuto con molto piacere i suoi volumi su Federico
II, che ho trovato molto interessanti per l’approfondimento delle radici delle relazioni
culturali tra la Puglia e la Germania.
Con i miei più cordiali saluti
Recensione su
“Operazione Salvataggio”
Caro direttore,
Grazie per avermi segnalato la
splendida recensione della Gazzetta, a firma dell’ingegnere-filosofo
Gianfranco Dioguardi, del mio
libro “Operazione Salvataggio”
(Chiarelettere) dedicato ai Salvatori
dell’arte in tutte le guerre del Novecento (libro, peraltro, illustrato da
Maria Giovanna Regano sulle pagine del Fieramosca alla sua uscita).
Sono felice di annunciarti, a
questo proposito, che su mia idea
collegata a un capitolo del libro, è
nato nella città dove risiedo, Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano, il MAIO, Museo dell’Arte in
Ostaggio, dedicato ai 1.651 tesori
culturali trafugati in Italia durante
la Seconda Guerra Mondiale. Per
saperne di più, ti invito (e invito i
lettori del Fieramosca) sul mio blog
“Giannella Channel” e inserisci nella stringa di ricerca la parola MAIO.
Un museo piccolo e suggestivo,
unico nel suo genere in Italia e terzo nel mondo (ma a differenza degli altri due, sorti negli Stati Uniti e
in Olanda, ravvivato da nuove tecnologie digitali opera di una giovane start up milanese, Streamcolors).
Museo nato in un antico e ristrutturato granaio grazie ai finanziamenti
indirizzati al Comune dalla cassa
vuota per la spending review da parte di mecenati privati convinti della
bontà dell’idea. Perché oggi più che
mai contano le buone idee e le risorse immateriali più che il denaro.
Un abbraccio
Salvatore Giannella
avv. Caterina Calia
(Console onorario tedesco - Bari)
La Stradina dei Poeti
un talvolta di troppo
A proposito di via Pistergola:
una precisazione e un ricordo
Caro Direttore,
ti ringraziamo per la tua
disponibilità a riportare puntualmente informazioni sulla
“Stradina dei Poeti”. È importante che ogni iniziativa possa
trovare uno spazio informativo
dove poter dare ogni dovuta informazione. Spesso mi domando cosa passa nella mente dei
giornalisti, quando danno ampi
spazi a notizie “vuote”, mentre
ignorano informazioni culturali, di una certa importanza.
È immancabile nelle mie
lezioni di Italiano il percorso
dedicato al giornale e alla lettura di un quotidiano alla settimana, importante leggere la
notizia, ma anche come viene
scritta ed il confronto con la
notizia data al telegiornale.
Di solito evito di partecipare agli “agorà” inseriti nei
quotidiani del territorio perché
mi sembra un pur parlare, invece di un confronto costruttivo. Oggi mi sono permesso di
scriverti solo per puntualizzare
che anche un semplice “avverbio” può variare il significato
di un concetto. Talvolta questo
“piccolo” particolare sfugge ai
più, ma non ritengo possa essere così per chi cerca di svolgere al meglio quello che sente
nell’animo al di là delle mille
oggettive difficoltà.
Nel numero di luglio de “Il
Fieramosca” a pag. 34 leggo
con piacere de “La Stradina
dei Poeti”, ma con rammarico
quando giungo a fine sesto rigo
e il mio sguardo si sofferma su
“…poeti non solo barlettani,
ma anche pugliesi e talvolta nazionali”. Ti rispondo allegandoti, fin dalla prima edizione,
le città da dove sono pervenuti i
componimenti e non certo solo
uno… per. Nell’edizione attuale, andando a memoria perché
scrivo da casa, ti informo che
solo da Roma sono giunte ben
4 iscrizioni. Noi, come ben sai,
siamo per le “piccole cose”, di
qui l’attenzione ad un “avverbio” impreciso.
Grazie e a ben risentirci.
In riferimento alla lettera
pubblicata sul Fieramosca di
agosto, riguardo le precedenti
denominazioni di via Pistergola, e cioè: Strada de li mulini
a vento; Strada de li ciucci;
Strada di Tommaso Gammarota; Strada Porta piccola
Gennaro Capriuolo
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
Spirito Santo, voglio precisare che queste denominazioni
fanno parte della ricerca storico-documentaria della toponomastica barlettana, fatta dal
compianto Luigi Ficco - di cui
allego foto - e non Biagio, che
è l’ingegnere, suo fratello.
Colgo l’occasione per ricordare che “Gigino, o Gino” - come
amichevolmente lo chiamavamo
- amava la storia e le tradizioni
di Barletta, di cui era un buon
conoscitore. Si deve a lui se sulle nuove targhe toponomastiche
sono riportate date e brevi note
esplicative; grazie all’accennata
sua ricerca per il nuovo stradario, fatto per la commissione comunale per la toponomastica, di
cui faceva parte.
D’indole modesta e riservata, ma socievole, soleva fare
ricerche - se ne contano una
ventina - su svariati argomenti di storia locale, che scriveva
in modo sintetico e chiaro - rigorosamente a mano - in bella
grafia leggibile su normali fogli, che fotocopiava e ne faceva omaggio solo ad alcuni amici ed estimatori.
Francesco Luigi Ficco era
nato a Teramo il 5 luglio 1934
ed è scomparso a Barletta il 29
aprile 2007.
Franco Lamonaca
Grazie Rotas
Gentilissima Casa editrice
anche se con un po’ di ritardo,
ci tenevo a ringraziarvi per la
vostra donazione a sostegno
del “Festival Il libro possibile”.
Il vostro contributo ci aiuta, in questi tempi di magra, ad
autofinanziare la nostra manifestazione per renderla sempre
più ricca in termini di proposte
culturali e ad accrescere l’attenzione dei media nazionali sui
nostri contenuti. Quest’anno ,
effettivamente, la visibilità de
“Il libro possibile” e’ stata rilevantissima, con servizi e articoli
dedicati su settimanali e quotidiani, anche in prima pagina.
Naturalmente, i nostri canali ufficiali, sito, brochure,
Facebook, hanno pubblicizzato
e dato il dovuto spazio alla vostra iniziativa solidale.
Ma, ci tenevo a dirvelo,
attraverso i miei contatti personali, ho provveduto e provvedo a rimarcare il bel gesto di
sensibilità e generosità che la
rassegna ha ricevuto da parte
vostra. Abbiamo confezionato,
infatti, degli eleganti baulettiregalo che contengono i vostri
libri e alcuni prodotti tipici della gastronomia pugliese. Stiamo
procedendo alla vendita il cui
ricavato potrà costituire un tesoretto per le casse del Festival.
Grazie di tutto
Rosella Santoro e lo staff
Non dimenticare
le vittime di via Canosa
Egregio Direttore,
Se Barletta in questi ultimi
anni ha ricordato le 58 vittime
del crollo che ci fu in Via Canosa nel 1959 è grazie a noi
parenti che ci siam dati da fare
per ottenere dal Comune una
Stele in memoria in Via Palmitessa, qualche riunione al
Comune e presso il Liceo Casardi. Ogni anno “noi parenti”
facciamo dire una S. Messa
mentre secondo me il Comune doveva deliberare che ogni
anno il 16 settembre si doveva
far dire una S. Messa. In altri
Comuni con vittime di minor
numero ricordano...
Nel 1959 ci furono i funerali di Stato con la presenza
dell’allora Presidente della
Repubblica Gronchi e lutto cittadino poi il processo ai colpevoli. I giornali dell’epoca ogni
giorno ne parlavano e anche la
TV. Ma Barletta ha dimenticato facilmente.
Grazie se pubblicherà questa mail e La saluto cordialmente.
Angela Straniero
Francamente mi consenta di
dissentire da queste sue amare
valutazioni. Nessuno ha dimenticato, è una tragedia che non
si cancellerà mai dalla nostra
mente.
Problemi al mio rientro? Non credo proprio!
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ILIL
FIERAMOSCA
FIERAMOSCA
La Disfida di Barletta
La Disfida di Barletta
•sabato 19 settembre - Il Trionfo dei Cavalieri - Corteo
storico spettacolarizzato
Sfilata di un corteo trionfale in costume d’epoca per le vie
del centro storico e spettacolo itinerante.
Nella piena tradizione della festa rinascimentale, particolari momenti spettacolari saranno collocati in studiate
location dislocate lungo il percorso del corteo: oltre alle
performance di musici, giocolieri, trombonieri e sbandieratori che costituiranno elemento sostanziale del corteo,
elemento di novità saranno i tableau vivant realizzati dai
partecipanti ai laboratori di arti performative e di attori
professionisti del territorio sui temi della Sfida, dell’Onore e del Trionfo, temi cari all’elaborazione letteraria medievale e rinascimentale. Inoltre, alcuni attori di chiara
fama nazionale (ipoteticamente 3 testimonial) saranno
collocati sui tetti di alcuni palazzi storici lungo il percorso e leggeranno testi narrativi rappresentativi delle tappe
principali della storia, scritti per l’occasione a partire da
fonti storiche documentate. L’itinerario si snoderà lungo
un percorso elaborato sulle tracce storiche esistenti.
Eventi, campus, storia e rievocazione per celebrare in modo rinnovato la Disfida
T
orna la Disfida e lo fa in modo nuovo, con due settimane di attività ed eventi ad animare la città, festeggiando il trionfo dei tredici cavalieri italiani negli avvenimenti del 1503.
Le manifestazioni di celebrazione in programma per settembre così come saranno realizzate quest’anno sono parte
di un percorso cominciato alcuni mesi fa, ma guardano in
prospettiva e nutrono un’ambizione per il lungo periodo:
confrontarsi con la scena europea e diventare una festa che
riaffermi le molteplici identità di Barletta nello scenario europeo e mediterraneo attraverso il suo evento più noto. La
Disfida è un grande patrimonio immateriale che, valorizzato, può diventare un’importante risorsa. Nel corso del 2014,
l’Assessorato alle Politiche dell’Identità Culturale del Comune di Barletta ha ripreso la tradizione delle rievocazioni
che per alcuni anni erano mancate; poi ha sollecitato attività
di supporto, elaborazione scientifica e coinvolgimento degli
operatori territoriali interessati a collaborare alla realizzazione di un progetto Disfida pluriennale, economicamente
sostenibile, capace di proiettare la città verso la costruzione
di un evento internazionale ripetibile nel tempo.
Attraverso alcuni focus group tematici si è condotta un’analisi di quanto realizzato in passato e ne sono stati messi
in evidenza punti di forza e debolezze. Poi si è cominciato a
pensare al futuro e si sono raccolti spunti e idee. A conclusione e come risultato, è stato elaborato uno studio di fatti(FOTORUDY)
10 IL FIERAMOSCA
bilità, non un progetto, che ha sintetizzato quanto emerso
dalle discussioni e ha tracciato una direzione per il futuro.
L’impegno economico che l’Amministrazione è stata in grado di poter assumere per quest’anno sull’iniziativa è pari a
circa un terzo rispetto a quanto ipotizzato nello studio, ma
l’Amministrazione ha voluto lo stesso sollecitare una proposta progettuale che tenesse conto di quanto elaborato ma
fosse realizzabile già a partire da settembre, conservandone
lo stesso spirito. Proprio gli alti costi delle esperienze passate avevano fatto perdere la manifestazione alla città. Di qui
la scelta di puntare più sul richiamo storico-culturale e identitario che su quello spettacolare - per forza di cose costoso a
fronte delle risorse sempre più limitate a disposizione degli
enti locali.
È nato così un progetto che è rispettoso della tradizione
ma anche innovativo, in grado di inserire elementi di novità
reale e, ove possibile, di rigore storico. Nella sua elaborazione si sono rese disponibili a collaborare alcune delle realtà
che nel tempo hanno maturato una significativa esperienza
nelle celebrazioni e che hanno messo a disposizione la loro
capacità organizzativa per valorizzare al meglio gli attori
territoriali. Nella progettazione esecutiva si sono conservati
quegli aspetti che nello studio sono emersi come più caratterizzanti la Disfida - come il corteo storico - e si sono introdotti alcuni nuovi elementi che consentono di arricchire la
programmazione prolungandola nel tempo e coordinando
le varie iniziative che sono state proposte.
Le celebrazioni della Disfida 2015 riguarderanno un periodo di due settimane tra il 7 e il 20 settembre, con un momento di grande coinvolgimento urbano sabato 19.
Verranno realizzati laboratori didattici, lezioni aperte, premiazioni e eventi legati al settore eno-gastronomico
in collaborazione con gli esercenti, presentazioni di libri e
riflessioni sulla storia della città e dell’evento, attività per
bambini sino a un corteo trionfale che si concluderà con la
ormai consueta Notte bianca.
L’evento è promosso dal Comune di Barletta, sotto l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio
del Ministero dei Beni e delle Attività del Turismo, della Regione Puglia - Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, della Provincia di Barletta-Andria-Trani e di PugliaproSETTEMBRE
2015
•19 settembre - Spettacolo piromusicale - Terrazzamenti
del Castello
Uno spettacolo piromusicale originale di grande suggestione a conclusione del grande corteo trionfale. Lo spettacolo intende al contempo collocarsi come evento di apertura della Notte Bianca della Disfida.
Alcune scene delle precedenti edizioni della Disfida di Barletta (FOTORUDY)
mozione, con il sostegno di Banca Carige e di alcuni sponsor
privati.
Sui campus ci intratteremo nel prossimo numero. Questa volta basterà ricordare che essi saranno realizzati presso
Palazzo S. Domenico, IAT, Teatro Curci, Cantina della Sfida, maneggio “Borgo dei Ricordi”.
Il coordinamento organizzativo è curato da Gianpiero
Borgia, Margherita Cristiani, Francesco Gorgoglione, Victor Rivera Magos. E inoltre Associazione Brancaleone, La
Compagnia delle Formiche, Lanotte GMP srl - Creatività e
Comunicazione, Livis srl, Setterue coop a.r.l.
Il programma di massima della Disfida di Barletta approvato dalla Giunta è così articolato*:
•dal 7 al 17 settembre - “Disfida Campus”
Un percorso di formazione organizzato in laboratori divisi per aree tematiche con un palinsesto che consenta
trasversalità e possibilità di crossover per i partecipanti.
Si organizzeranno laboratori di addestramento equestre,
sartoria storica, scenografia e decorazione, arti performative, approfondimento storico-didattico e reading teatrali.
•19 settembre - La Notte Bianca della Disfida
In collaborazione con gli esercenti della città verrà organizzata la tradizionale Notte Bianca, che verrà inserita nel
programma generale delle attività come conclusione della parte più ludica e giovanile della Disfida: una sorta di
grande festa di fine estate.
•19 settembre - Giornate Europee del Patrimonio
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è
prevista l’apertura prolungata della Pinacoteca Giuseppe
De Nittis e della mostra temporanea “De Nittis e l’EXPO”
fino alle ore 02.00 con ingresso gratuito.
Il programma su richiamato si completa con attività collaterali di supporto che, se realizzate anche grazie ad eventuali accordi di sponsorizzazione da parte di privati e promossi dagli stessi soggetti attuatori del progetto, verranno
inserite nel cartellone generale della manifestazione, sotto
il titolo Aspettando la Disfida dal 12-18 settembre 2015- location varie della città.
•venerdì 11 settembre - “La Disfida dei Festival”
Una serata nella quale si esibiranno i migliori artisti che
hanno preso parte alle specifiche manifestazioni dell’estate, nell’ambito del “Barletta Art Festival” a cui sarà assegnato il premio “I Cavalieri della Sfida”.
* a causa dei tempi di stampa, per uscire per il 12 settembre,
non abbiamo potuto attendere le ultime modifiche al programma
SETTEMBRE
2015
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IL FIERAMOSCA
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Ambiente
OFANTO: UN VASO DI PANDORA CHE
QUALCUNO VUOLE TENERE CHIUSO
di Franco Ferrara*
P
er capire le cause della formazione di schiuma nel nostro
mare, basta prendere una bacinella piena d’acqua e versarvi dentro del comune detersivo liquido. Tranne la presenza di una
insignificante serie di bollicine galleggianti, non vediamo altro,
e se nessuno ci dice del detersivo, continueremo a ritenere l’acqua limpida e chiara. Poi, agitiamo l’acqua energicamente con la
mano, si formerà una schiuma intensa che diventa più solida e abbondante se continuiamo ad agitare. Esattamente quello che succede nel nostro mare dopo una violenta mareggiata. Da dove arriva il detersivo? ho posto l’interrogativo a chi certamente ne sa più
di me e la risposta è stata inequivocabile: nel mare se c’è schiuma
c’è detersivo e se c’è detersivo c’è fogna e se c’è fogna c’è di tutto,
anche se a volte ci appare “pulita”. Questa constatazione indurrebbe i meno informati a indicare come colpevole il depuratore,
stoicamente e impropriamente assolto dai suoi gestori, nato già
vecchio in fase di progettazione e insufficiente oggi. Un’attenta
analisi ampiamente dibattuta in Commissione Ambiente Interna
del PD di Barletta con l’intervento di valenti tecnici esperti, ha
dimostrato però, che il nostro depuratore rimane solo una delle
diverse cause che contribuiscono al disastro. Ci sono concause
ben note da decenni agli addetti ai lavori, politici di destra e di
sinistra compresi, e che non si possono più nascondere alla città. E
se queste concause fossero analizzate e risolte seriamente una per
volta, anche da una politica più attenta al “bene comune”, ai vari
livelli, potremmo dire, finalmente, di aver cominciato a salire il
primo gradino della lunga scala che porta al “mare pulito”. Perché,
grazie a Dio il mare ha la proprietà di autodepurarsi se smettiamo
di inquinarlo. Sulla litoranea di Ponente, oltre al depuratore insufficiente, ci sono il canale H e i suoi fratelli, che sversano in mare il
loro misterioso contenuto, sui quali, è inutile appuntarsi patacche
al merito, si è semplicemente avviato uno studio di fattibilità per
un metodo che li intercetti e li depuri. A questi va sommato lo sca-
12 IL FIERAMOSCA
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
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rico dei reflui della Fiumara
anch’essa dotata di un microdepuratore, certamente
non sufficiente, poi, aggiungiamo anche il depuratore di Margherita di Savoia, che d’estate non scherza
per numero di vacanzieri e
nonostante la bandiera blu
per i servizi, contribuisce a
sporcare il “mare nostrum”.
Non dimentichiamo gli scarichi dei lidi, ormai tanti.
Ho volutamente lasciato per ultimo l’Ofanto, che mi piace definire in una incontestabile evidenza la “fogna delle fogne” che il
mare riceve. Qualcuno mi aveva assicurato che in questo periodo,
il letto del fiume fosse in secca e facilmente attraversabile e allora
ho deciso con amici di risalire il fiume a mò di un Camel Trophy
locale, per capire, se possibile, come e cosa scaricano nel fiume
i 50 comuni che da esso ne traggono benefici, alimentazione e
acqua potabile. Siamo partiti dalla foce su una vecchia jeep Uaz
capace di affrontare il duro percorso. No, il fiume non era in secca,
almeno 60 cm di un liquido marrone e maleodorante ci ha accompagnato ansa dopo ansa per diversi chilometri, in un panorama
stupendo tipico di un documentario Discovery. Personalmente
insisterei sul progetto-percorso naturalistico, vista la bellezza dei
posti e il tipo di fauna incontrata. Ma la fotografia viene disturbata
oltre dall’anomalia dell’acqua putrida, anche dalla visione di argini in alcuni tratti modificati, cementificati e con strane rampe di
accesso al fiume come a volerci fare arrivare grossi mezzi. Dice un
contadino “idrovore per rubare l’acqua che - si vanno a vendere - e
per scaricare gli autospurgo di notte o per rubare sabbia e pietre”.
Ingombranti sono le presenze di carcasse di auto, immondizia e
enormi cumuli di fetenti materiali inerti da demolizione, già segnalati con tanto di cartello “sottoposto a sequestro” o recentissimi ancora da segnalare. Lampante la mancanza di un minimo di
manutenzione dell’alveo, in alcuni punti con gradoni di cemento,
che impedirebbero un’eventuale risalita in canoa e degli argini
bassi a tratti assenti perché sostituiti da vigneti spudoratamente
abusivi su terreno demaniale, e irrigati con quell’acqua marrone.
Evidente la conseguente mancanza di quella flora indigena drenante naturale, tipica dei fiumi che oltre ad essere depurante è un
freno alla prepotenza delle piene. Ha ragione il prof. Ruggiero
Dellisanti, profondo conoscitore del sito, quando lancia l’allarme
per il pericolo delle bombe d’acqua, che ingrossando la portata
del fiume, nella sua discesa violenta a mare, non avrebbe freni
nel devastare gli argini, esondando fino alla statale 16, come già
successo in passato ma con conseguenze più gravi.
Scusate, forse ricordo male io, stiamo parlando di competenza
e responsabilità Provinciale, ma non era stato un assessore della
IL FIERAMOSCA
13
Ambiente
Comune di Barletta
Giunta Ventola a gridare ai 4 venti che
l’Ofanto grazie a quella Giunta sarebbe
stato risanato? Vorrei chiedergli a che
punto si è fermato o se ha mai avviato
un’indagine sulle condizioni sia idromorfologiche che inquinanti del fiume.
Come mai non c’è traccia di sorveglianza provinciale o della forestale, visto
che dovrebbe essere in funzione un Ufficio Direzionale del cosiddetto “Parco
dell’Ofanto”? Ma chi della nuova Provincia, se ancora esiste, ha la delega al
Fiume? Ho visto solo la macchina dei
volontari del nucleo di vigilanza IFAE
con Pino Cava scendere da un argine. “Sorvegliamo per quanto possiamo con forze e mezzi limitatissimi su un territorio vastissimo, segnalando alle forze dell’Ordine gli abusi ma anche per noi c’è crisi e mezzi
e uscite costano. E nessuno ci aiuta!”. La passione e la sensibilità sono
bei valori, ma senza soldi, non si canta nemmeno la Messa.
L’acqua putrida continua a scorrere lentamente dalle anse canosine
nei pressi del ponte romano, mentre risaliamo dopo le rapide di Casalonga. Bel panorama, un tempo lì con l’acqua verde smeraldo, si pescavano
carpe e cavedani. La puzza tipica di un “canalone” ci assale. Cartelli
dell’AQP avvisano che è vietato fare il bagno e pescare. Un’ordinanza
del Sindaco dice che un nuovo invaso per la fitodepurazione dovrebbe
entrare in funzione, lo stanno collaudando, intanto dal Lamapopoli su
cui è dirottato il refluo del depuratore principale si scarica nel fiume “l’ira di Dio”. Mi raccontano di altro scarico incredibile all’altezza di San
Ferdinando e cominciamo a chiederci, se tutto questo avviene nell’ambito BAT, sulla sponda opposta alta dove la competenza è la provincia
di Foggia, tanto per capirci, dove scaricano Cerignola e sobborghi? E
nell’Ofanto alto, quindi Irpinia e provincia di Avellino dove tempo fa
a seguito di una misteriosa moria di pesci fu organizzata una petizione
per il salvataggio del fiume, cosa succede? Gli ammortizzatori dell’Uaz
hanno chiesto aiuto e il nostro viaggio purtroppo si è dovuto concludere,
ma l’intenzione di ritornare su quei luoghi magari per un reportage fotografico da inviare a chi ha la responsabilità della salvaguardia del fiume,
è molto forte e credo che “l’orgoglio barlettano” a prescindere dai colori
politici, dovrebbe farsi sentire. Come intervenire? Insistere sulla pubblica denuncia evidenziando il problema ambientale in presa diretta. Certamente il mio impegno e quello della mia Segreteria non verrà meno,
se passa l’estate sarebbe come rinviare ancora una volta il problema e la
prossima estate canteremo con Pino Daniele “…e o mar sta semp là, tutt
spuorc e chin e munnezz e nisciun o và guardà…”.
Ho riferito a Filippo Caracciolo, attivissimo nel suo rinnovato incarico di Presidente della V Commissione Regionale Ambiente, chiedendogli di incontrare prima tutti i tecnici esperti e conoscitori del fiume
e poi i sindaci della BAT con
l’Autorità di Bacino per un
aggiornamento sulle situazioni dei relativi depuratori comunali e per capire se
relazioni interregionali con
la Campania e la Basilicata
possono dar vita a un “vero”
progetto di risanamento del
fiume, che permetta il recupero di fondi della Comunità
Europea a cui è possibile accedere fino al 2020. E sono
convinto che Caracciolo lo
farà!
(FOTORUDY)
* Segretario PD Barletta
14 IL FIERAMOSCA
CARACCIOLO IN COMMISSIONE
sulle criticità di natura ambientale
emerse nelle scorse settimane a Barletta
L’
incontro da me voluto in V Commissione
Ambiente concordato con l’assessore Santorsola è servito a rimettere la tematica della questione
ambientale sui giusti binari della tutela della salute
dei cittadini e dell’ambiente con un confronto diretto tra gli enti. La discussione tra i soggetti coinvolti,
a tratti vivace, è stata utile per ripristinare un dialogo tra i soggetti pubblici ed una volontà condivisa
di perseguire le attività necessarie per venire a capo
della situazione evitando contrasti o contrapposizioni che alimentano preoccupazione nell’opinione
pubblica.
Visto il complesso quadro ambientale e la responsabilità a cui siamo chiamati la Regione Puglia, con
l’attivo coinvolgimento dell’assessorato all’Ambiente, d’accordo con la Provincia di Barletta Andria Trani
ed il Comune di Barletta ha lanciato l’idea di promuovere un piano di investigazione riferito alla città
di Barletta finanziato dagli enti in modo da conoscere
il reale stato dell’arte circa le condizioni ambientali
della città. Il piano, da realizzare con il necessario
supporto di soggetti qualificati come ARPA Puglia e
CNR-IRSA, ha lo scopo di investigare l’inquinamento della falda nell’area industriale, in un territorio
che va oltre l’insediamento produttivo della TIMAC,
con un fondo di rotazione che consentirà di rivalersi
sui responsabili della contaminazione.
L’azione di monitoraggio e la realizzazione di un
apposito studio idrogeologico ci daranno la possibilità di rispondere in maniera compiuta alle preoccupazioni dei cittadini. Per una più approfondita analisi della situazione ambientale a 360 gradi lo studio
idrogeologico dovrà essere integrato affinché si possano valutare tutti gli impatti sulle matrici ambientali
interessate. Da Presidente della V Commissione Ambiente e in raccordo con l’assessore regionale all’Ambiente Santorsola abbiamo voluto a nome della Regione Puglia, con Provincia e Comune di Barletta,
offrire una risposta politica alle tante sollecitazioni
che arrivano dal territorio. Mai più dovrà succedere
che si possa parlare di inquinamento senza riferire
in maniera certa ed oggettiva sulle cause e sulle responsabilità collegate alle contaminazioni. Il costante
monitoraggio della qualità ambientale rappresenta
anche una sorta di spartiacque a tutela della salute
dei cittadini. Ho apprezzato e faccio mie le parole del
direttore generale di ARPA Puglia Giorgio Assennato
che nel corso dell’incontro ha parlato della necessità
di una governance integrata. I rappresentanti della Timac convocati in audizione a margine dell’incontro
tra i soggetti pubblici hanno riferito di voler proseguire gli adempimenti già in corso per accertare le
responsabilità della contaminazione.
Interventi di restauro e valorizzazione
beni architettonici e artistici comuni
Scade il 15 settembre 2015, l’avviso della Regione Puglia per accedere ai finanziamenti
di Giuliana Damato*
I
ll.mo Sindaco,
nell’ultima riunione di consiglio comunale, lo scorso 29 Luglio, ci
siamo occupati di un tema di fondamentale importanza per il futuro della nostra città. Approvando lo schema che regolamenta le procedure di
valorizzazione e concessione del nostro patrimonio immobiliare abbiamo
avuto occasione di discutere dell’esigenza vitale, per città come la nostra,
di disegnare il futuro intorno all’immenso capitale di cui siamo detentori:
i tanti nostri beni architettonici e artistici, alcuni dei quali purtroppo in
condizioni di preoccupante degrado.
In quell’occasione ho sottolineato quanto, al di là del valore in sé dei
beni in oggetto, un serio programma di valorizzazioni debba considerare
gli stessi non già soltanto “monumenti” en plein air, ma veri e propri “epicentri della trasformazione”.
Veniamo da una lunga stagione in cui l’idea di sviluppo è stata collegata spesso e malamente al concetto di “espansione”, che si è tradotto
in molti casi in costruzione smodata e consumo esagerato di suolo, con i
risultati di vivibilità e qualità degli spazi urbani che sono sotto gli occhi di
tutti. Noi abbiamo ereditato questo. Ma cosa vogliamo lasciare in eredità
a chi verrà dopo di noi, alle generazioni future?
Io penso a trasformazioni sostenibili dei nostri quartieri, penso che
dobbiamo “costruire sviluppo” guardando all’esistente e laddove l’esistente è decadente, dobbiamo adoperarci per recuperarlo, riqualificarlo,
salvaguardarlo. Dobbiamo immaginare insieme come trasformare certi
vuoti in pieni, come fare del patrimonio pubblico una risorsa centrale per
la “rigenerazione urbana” quella vera, che faccia percepire davvero come
“di tutti i cittadini” il patrimonio e che trasformi certi bellissimi palazzoni abbandonati in epicentri, luoghi vitali in cui il capitale storico-artistico
genera capitale culturale e stimola il capitale sociale. Penso che luoghi
urbani trascurati possano diventare spazi vivibili, in particolare se nel loro
perimetro ricadono vere “perle” (come alcuni dei nostri straordinari immobili) - un po’ malconce, certo, ma da rimettere in piedi per rivitalizzare
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2015
non solo gli spazi, ma anche le persone e l’economia. Penso a come
interventi di valorizzazione di alcuni dei preziosi immobili del nostro patrimonio possano potenziare aspetti e attitudini naturali - forse mai emersi
- del contesto urbano in cui si trovano.
Proprio in riferimento a questo, apprendo che la Regione Puglia ha
avviato l’attuazione della Scheda n. 45 “Restauro e valorizzazione di beni
architettonici ed artistici” dell’Accordo di Programma Quadro rafforzato
“Beni ed Attività Culturali”, stipulato tra la Regione Puglia e il MIBACT
(DGR n. 1269/2015). La finalità degli interventi previsti dalla Scheda è di
“qualificare, attraverso il potenziamento della valorizzazione e fruizione
dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza”.
L’attuazione della Scheda n. 45 è basata su un Avviso pubblico per
il finanziamento di “interventi di recupero, restauro e valorizzazione di
beni culturali architettonici e di beni artistici ad essi strettamente integrati, aventi rilevante interesse storico-culturale ai sensi del Codice dei
beni culturali e del paesaggio (Dlgs 22 gennaio 2004 n. 42) e/o di leggi
regionali specificatamente finalizzate alla valorizzazione del patrimonio
culturale”.
L’Avviso è rivolto a noi, Enti pubblici locali territoriali (comuni singoli o
associati, province) e prevede finanziamenti fino ad 1 milione di euro ad
ente (non tanto ma neanche poco) per proposte progettuali da presentarsi dal 1° settembre 2015 al 15 settembre 2015. I progetti saranno selezionati in base alla loro capacità di “stimolare l’occupazione e l’economia
locale, attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e promuovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale”. Esattamente quello che renderebbe certi beni “epicentri di trasformazione”.
Sindaco, propongo di candidare il Comune di Barletta ad ottenere
questo finanziamento. Glielo chiedo perché non possiamo permetterci
di sfuggirne una, di occasioni come queste, con tutti gli interventi di cui
i nostri beni necessitano e a cui con le risicate risorse municipali non
riusciamo a far fronte.
Apprendo che tra le tipologie di spese ammissibili nella progettazione
vi sarebbero quelle relative ad esempio ad esecuzione di lavori, impianti
e forniture, al potenziamento ed al miglioramento dei servizi di fruizione, di accoglienza, per la didattica e di conservazione del patrimonio compresi gli eventuali restauri delle opere da esporre, ad attrezzature,
impianti e beni strumentali finalizzati all’adeguamento degli standard di
sicurezza e della fruibilità da parte dei soggetti disabili. Praticamente tutto ciò che serve ai nostri beni, di rilevanza eccezionale e però non tutti
completamente e pienamente fruibili per la cittadinanza (la insopportabile
permanenza di barriere architettoniche è uno dei guasti a cui porre quanto prima rimedio).
Nella speranza che i nostri uffici siano preparati con una qualche
proposta progettuale da candidare nei termini e per la quale Le chiedo
di informarmi, non posso non raccontarLe che il mio pensiero - quando
si parla di interventi sul patrimonio architettonico - va inevitabilmente a
IL FIERAMOSCA
15
Provincia di Barletta Andria Trani
Comune di Barletta
quell’elenco di immobili da valorizzare che per il terzo anno
di seguito abbiamo approvato in occasione del bilancio di
previsione 2015, lo scorso aprile: la palazzina di Villa Bonelli, l’ex convento di Sant’Andrea, l’ex convento dei Teatini (già
anagrafe), l’ex Convento di S. Lucia, l’ex scuola di Montaltino, l’ex caserma dei Carabinieri del porto, l’ex convento di
S. Antonio. Intervenendo su questi, prima ancora che sugli
ormai consolidati beni culturali “di punta” (Castello, Palazzo
della Marra…), avvieremmo quella rigenerazione di cui parlavo in apertura.
Abbiamo un progetto di valorizzazione per questi immobili? I “progetti” - ciò che il metodo della programmazione europea delle risorse ci guida a produrre - sono il miglior modo
per trasformare i problemi in soluzioni. Quegli immobili oggi
considerati problemi, per le condizioni in cui sono e per gli
insostenibili costi di manutenzione e restauro, se valorizzati,
rappresenterebbero esattamente la soluzione per certi spazi
urbani che urlano il proprio bisogno di “rigenerazione”.
Stiamo facendo il possibile perché tutti i nostri uffici siano pronti ad intercettare i fondi della programmazione 20142020?
Mi auguro proprio di sì, Sindaco, perché questo farebbe
di noi una buona Amministrazione.
* Consigliere comunale - Partito Democratico
Rosa Tupputi aderisce al movimento
politico “Conservatori e Riformisti”
Già candidata al consiglio regionale per la lista
“Oltre con Fitto”, Rosa Tupputi conferma la sua
adesione al nuovo movimento politico: «L’indirizzo dato da Raffaele Fitto
nel corso dell’assemblea
fondativa del movimento
politico “Conservatori e
Riformisti” è quello di dar
vita ad un nuovo centrodestra, in grado di buttarsi alle
spalle il passato, guardando
al futuro con rinnovato entusiasmo, sulla base di un programma fatto di proposte concrete.
Proposte in grado di garantire davvero un approccio moderno su temi fondamentali come la tassazione, che attualmente soffoca le reali possibilità
di ripresa economica, e la burocrazia che blocca il
percorso di sviluppo e crescita delle imprese. L’obiettivo finale è costruire uno Stato molto più funzionale di quello attuale.
Il movimento Conservatori e Riformisti è nato
per dare una rappresentanza finalmente credibile
ai tantissimi italiani moderati e legati ai valori del
centrodestra, che oggi non hanno un punto di riferimento autorevole, anche a livello europeo, garantendo così un’alternativa seria e responsabile al
governo Renzi.
L’impegno di tutti noi è lavorare a livello locale
con il massimo impegno affinché ciò avvenga in
tempi rapidi».
16 IL FIERAMOSCA
Io, assessore, ecco cosa intendo
realizzare per Barletta
di Giuseppe Gammarota*
A
un mese di distanza credo sia opportuno scattare una fotografia dei
servizi associati alla mia delega e rappresentare sinteticamente l’indirizzo politico che governerà le azioni dell’assessorato alle politiche urbane
al demanio e alle società partecipate che mi è stato affidato dal sindaco di
Barletta, Pasquale Cascella.
Andiamo con ordine: se un mese è notoriamente un periodo limitato per
un bilancio in senso tecnico, esso si è rivelato, invece, sufficiente, anche per
merito della collaborazione dei componenti della struttura amministrativa comunale, per conoscere ciò che “bolle in pentola”, ciò che necessita, in altri
termini, di essere portato a termine salvaguardando il lavoro già fatto da chi
mi ha preceduto, oltre che per delineare, con la necessaria obiettività e concretezza, gli interventi di sviluppo e di miglioramento possibili e sostenibili.
Partendo dall’analisi delle informazioni sulle dinamiche fra domanda e
offerta di servizi di manutenzione, disponibili presso gli uffici, e dal programma di mandato amministrativo approvato in consiglio comunale nel 2013, ho
potuto verificare che, anche se fra mille difficoltà determinate dalla scarsezza
di risorse economiche, dai vincoli di finanza pubblica, dai nuovi adempimenti
in materia di fatturazione elettronica e dal percorso di revisione normativa
in atto sui processi amministrativi, nonché, dalla ridotta dotazione organica
del servizio, sebbene sia auspicabile un adeguato e tempestivo potenziamento
della struttura comunale oggi assegnata alle attività di gestione, monitoraggio
e controllo degli interventi ordinari e straordinari necessari, l’Amministrazione Comunale non è stata ferma. Sono partiti diversi cantieri fra i quali l’ex
mercato ittico di piazza Marina, la consegna del cantiere per il ripristino dei
16 alloggi per anziani dell’ex Distilleria, i lavori urgenti presso il palazzo
della Marra, la conclusione dell’iter burocratico per la sostituzione delle panchine delle litoranee di Levante e Ponente, messa in sicurezza del tetto della
palazzina di villa Bonelli, lavori di messa in sicurezza delle mura del Carmine, la ristrutturazione della palazzina comunale di via Galvani da destinare
a Centro Servizi per l’Internazionalizzazione, l’adeguamento dell’impianto
elettrico e messa a terra del cimitero comunale, l’adeguamento impianti, messa in sicurezza e manutenzione straordinaria di molte scuole, ecc… naturalmente da parte mia, l’impegno è sempre alto per realizzare l’apertura della
Galleria Curci, la sistemazione del muro di cinta di Villa Bonelli, il recupero
del Trabucco e relativo camminamento del braccio di Levante.
Il dialogo con la struttura e la consultazione dei cittadini comuni si sono
rivelati molto utili per capire quali sono i fattori interni e esterni che caratterizzano un assessorato fondamentale e strategico come quello che ho l’onore
di ricoprire.
L’assessorato alle manutenzioni è certamente uno degli assessorati più
esposto alle richieste e alle segnalazioni che quotidianamente l’intera comunità non si risparmia di inoltrare. Va detto che la struttura interna, in considerazione delle evoluzioni che si sono avute negli anni, è completamente diversa sia nella forma che nella sostanza rispetto a quella di alcuni anni
fa. Prima c’era la cosiddetta “squadra operativa del municipio”, ovvero un
gruppo di lavoro, quasi sempre dipendenti comunali, che si organizzava per
sistemare i vari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Oggi di
quella struttura organizzativa è rimasto ben poco perché il lavoro operativo
è stato esternalizzato, inoltre, il patrimonio immobiliare da manutenere è invecchiato ed è notevolmente aumentato. Nuove strade, nuove piazze e nuove
opere pubbliche sono state completate negli ultimi quindici anni con la conseguente necessità di potenziare tutte le risorse precedentemente assegnate alle
SETTEMBRE
2015
manutenzioni a fronte della riduzione dei
trasferimenti dello stato. Va ricordato che
con il processo di decentramento attivato
con il federalismo fiscale quello che prima
veniva sostenuto con le tasse statali oggi
deve essere sostenuto con le tasse locali.
La più importante impresa a cui sono
stati affidati una serie di interventi nella nostra città, è la Bar.S.A. La Bar.S.A.
(Barletta Servizi Ambientali), oggi a totale
capitale pubblico. Essa si occupa oltre che
della raccolta di rifiuti solidi urbani anche
di molti servizi di supporto al comune. Con
la Bar.S.A. abbiamo subito costituito un tavolo operativo per ottimizzare la tracciabilità e l’efficacia degli interventi.
Il servizio Demanio Comunale con delega di funzioni per il Demanio Marittimo
l’ho trovato impegnato sulle operazioni di
mappatura e informatizzazione di tutte le
banche dati cartacee presenti nell’ente. C’è
un grosso lavoro di dematerializzazione
da portare a termine al fine di poter gestire
on line, con maggiore certezza e maggiore tempestività, tutte le autorizzazioni e
le concessioni demaniali, in modo da poter realizzare quelle politiche sulle entrate
ispirate ai principi di equità e trasparenza
dell’azione amministrativa.
L’azione dell’assessorato sarà incentrata su rispetto del diritto alla trasparenza
verso il cittadino allargando al massimo
l’accesso a tutte le informazioni necessarie al miglioramento della qualità della vita
dei cittadini e alla rendicontazione sociale dell’azione assessorile. Sarà senz’altro
promossa una revisione di alcune pagine
web del servizio manutenzioni soprattutto a causa della recente attività di ristrutturazione del portale web comunale che,
per quanto attiene ai contenuti dell’organizzazione e dei servizi non risulta ancora
completata per le pagine del servizi manutenzioni.
Sono certo di poter ricevere tutto il sostegno della parte “sana” della nostra comunità ed ecco perché mi piace parafrasare un concetto Kennediano: “non chiederti
cosa Barletta può fare per te, chiediti cosa
puoi fare tu per la città nella quale vivi, lavori e fai crescere i tuoi figli. Con questo
spirito affronto il prosieguo di questa stimolante avventura. Lo farò avvalendomi
della condivisione dei programmi con il
Sindaco Cascella, con i colleghi Assessori
e con le professionalità di alcuni dipendenti comunali che nonostante gli impegnativi
carichi di lavoro, sono sempre disposti ad
affrontare le questioni più complesse.
Non è facile, non lo è affatto ma è oltremodo stimolante come possono essere solo
le sfide più impegnative.
“Gift 2.0”, visitare i luoghi simbolo
della Provincia non è mai stato così
semplice ed economico
S
i chiama “Gift 2.0” il servizio gratuito, attivato lo scorso 1 agosto, grazie al
quale cittadini e turisti potranno usufruire di un bus (disponibile ogni sabato,
domenica e lunedì fino al prossimo 30 ottobre) per visitare i luoghi simbolo del territorio della Provincia di Barletta Andria Trani.
Il tutto con modalità di trasporto ecologiche e sostenibili e con servizi multimediali che elaboreranno in tempo reale informazioni, dati, biglietti e tempi di percorrenza.
Oltre alla Provincia, sono partner del progetto Regione Puglia, Provincia di Bari,
Università del Salento, Camera di Commercio, Innopolis - Centro per l’innovazione
e la cultura, Regione della Grecia occidentale, Università di Patrasso, Camera di Ioannina e Camera di Achaia, nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale
“Grecia - Italia 2007-2013”.
Il finanziamento destinato alla Provincia di Barletta Andria Trani per la realizzazione delle attività ammonta a 190mila euro, finanziati con fondi Fesr e fondi nazionali.
Saranno garantite due tratte turistico-culturali (con percorso Andria, Castel del
Monte, Canosa, Canne della Battaglia, Barletta, Andria) ed una tratta religiosa (con
percorso Andria, Barletta, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e ritorno), oltre ad un servizio GPS necessario al monitoraggio degli orari di arrivo e partenza delle tratte, al servizio di
(FOTORUDY)
SOS turistico, ad una guida
interattiva con georeferenziazione e due velostazioni
presso le fermate cittadine di
Andria e Barletta con servizio di nolo di biciclette e risciò. I percorsi osserveranno
le seguenti fermate: Piazza
Bersaglieri Andria (stazione
Bari nord), Castel del Monte
(Taverna Sforza c/o piazzale
della pineta), Piazza Vittorio Veneto Canosa di Puglia,
Canne della Battaglia, Piazza
Castello Barletta e Piazza Bersaglieri Andria.
«Visitare le eccellenze ed i luoghi di maggior richiamo del nostro territorio non
è mai stato così semplice ed economico - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Spina -. “Gift 2.0” è un progetto con finalità
sperimentali che vuol promuovere il territorio attraverso percorsi turistici, culturali
e religiosi, a basso impatto ambientale ed in forma completamente gratuita. Con gli
itinerari realizzati, abbiamo integrato i percorsi già serviti dal servizio di trasporto
pubblico locale, coinvolgendo località come Canne della Battaglia e Castel del Monte che, per mancanza di collegamenti di trasporto pubblico locale, non sono ben collegati con porti, aeroporti o stazioni ferroviarie. Sono certo che i nostri concittadini
ed i turisti che ospiteremo nel nostro territorio potranno ammirare le nostre bellezze
utilizzando questo servizio economico, innovativo e sostenibile».
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il portale http://giorgioviaggiandria.
it/progetto-gift-2-0/
* Assessore alle Politiche Urbane
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2015
IL FIERAMOSCA
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Euro*Idees Bruxelles
Euro*Idees Bruxelles
LA BAT E IL TURISMO CHE VERRÀ
turisticità è poco più della metà
di quello medio nazionale e quello della BAT è il più basso fra le
province pugliesi, pari ad appena
il 12% della media nazionale.
La BAT è al quart’ ultimo posto nella graduatoria delle province italiane per competitività turistica. Concorrono a questo risultato sia la debolezza di fattori strettamente turistici che la scarsa qualità del contesto
territoriale. Lo scenario di crescita del turismo rimane positivo, ma serve una strategia di sviluppo di lungo
periodo, una governance e progetti all’altezza della sfida.
Gli scenari di crescita del
turismo pugliese al 2020
di Emmanuele Daluiso*
I dati Euro*IDEES sulla
competitività turistica della BAT
Sono stati diffusi in questi giorni da
Euro*IDEES-Bruxelles due studi sul turismo che riguardano anche la Puglia e la
provincia di Barletta Andria Trani. Il primo riguarda la competitività turistica delle
regioni e delle province italiane, il secondo
riguarda gli scenari di sviluppo al 2020 del
turismo pugliese.
Il quadro che emerge per la Puglia e, in
particolare, per la BAT non è dei più rosei.
Proviamo a riassumere alcuni dati e
fare delle ulteriori considerazioni specifiche per la BAT.
La scarsa competitività
turistica della BAT
La
graduatoria
prodotta
da
Euro*IDEES sulla competitività turistica
delle regioni e province italiane è stata costruita su un gruppo di indicatori, alcuni di
natura strettamente turistica, altri riguardanti il contesto territoriale.
La competitività turistica di una regione, più in generale di un territorio, esprime
la capacità di un territorio di competere sui
mercati nazionali e internazionali del turismo e quindi la capacità di attrazione di
flussi turistici.
La competitività turistica tende a cambiare nel tempo, per cui un territorio deve
saper migliorare e mantenere nel tempo la
sua capacità competitiva, attraverso specifiche politiche in grado di mobilitare e
coordinare soggetti pubblici e privati, in
via diretta o indiretta coinvolti nel settore
turistico.
Fatte queste premesse, dalle analisi
Euro*IDEES emerge che la Puglia si colloca al terzultimo posto fra le venti regioni
italiane e dopo una fase di miglioramento della sua competitività turistica, che ha
interessato tutto il decennio 2000-2010,
18 IL FIERAMOSCA
negli ultimi anni mostra segnali di
arretramento, d’inversione di tendenza, ascrivibili soprattutto a fattori competitivi relativi alla qualità
del contesto territoriale.
Per quanto riguarda la BAT,
questa si colloca al quart’ultimo
posto della graduatoria nazionale e
il suo trend competitivo degli ultimi anni tende a peggiorare, per una
negativa evoluzione sia del contesto territoriale che del settore turistico in senso stretto.
I dati sul turismo nel 2014
e nei primi mesi 2015
Il 2014 ha rappresentato per
l’intera Puglia un anno di lieve
flessione delle presenze turistiche,
che sono diminuite dello 0,64%. A
diminuire sono state però le presenze italiane (-1,70%), mentre quelle
straniere sono aumentate (+4,11%), anche
se in misura non sufficiente a coprire il negativo risultato delle prime.
Più promettenti sono stati i dati della
BAT che hanno visto un incremento più rilevante degli stranieri (+5,92%) a fronte di
una sostanziale stabilità degli italiani. Nel
complesso la crescita di presenze turistiche
è stata pari all’1,35%.
Il 2015, pur in un contesto nazionale che registra per il primo quadrimestre
dell’anno un trend negativo, soprattutto
per le presenze italiane, la Puglia sembra
stia facendo meglio. I recentissimi dati diffusi dalla Regione parlano di un trend positivo tanto per le presenze straniere quanto
per quelle italiane.
Non sono stati diffusi i dati relativi alle
singole province, ma possiamo ritenere
che - poiché il turismo dei primi mesi, sino
a maggio, non è legato al mare, ma è piuttosto un turismo culturale, verde, d’affari
- la BAT abbia usufruito positivamente di
questo trend regionale. Guardando i trend
dei singoli comuni della BAT, notiamo che
nell’ultimo decennio, dal 2005 al 2014, i
comuni più dinamici sono stati quelli di
Canosa, Barletta e Margherita. In termini
assoluti, il comune con le maggiori presenze turistiche nel 2014 è stato Barletta,
con circa 80 mila presenze, seguito da Bisceglie con circa 70 mila e Trani con circa 60 mila. Dieci anni fa le differenze fra
questi tre comuni erano irrilevanti poiché
Bisceglie registrava circa 55 mila presenze, Trani circa 49 mila e Barletta circa 48
mila.
stanti dopo il 2011, nell’insieme del periodo 2007-2014 ha visto aumentare non solo
le presenze turistiche estere (+59,1%), ma
anche quelle nazionali (+8,6%). Queste
tendenze hanno riguardato in varia misura tutte le province pugliesi. Per quanto
riguarda la BAT si registra un incremento
complessivo di presenze pari al 26% circa,
derivante da un incremento di presenze nazionali pari al 20,5% e di presenze estere
pari al 46,3%.
La turisticità della Puglia ha continuato
a fare progressi anche negli anni di quella
che è passata alla storia come la “grande
recessione”, ma i progressi che dovrà fare
nei prossimi anni per diventare una vera
e propria meta turistica, nel suo insieme
e non solo per alcune sue località, sono
ancora tanti. Attualmente il suo tasso di
Le analisi prodotte da
Euro*IDEES evidenziano tre possibili scenari di crescita del turismo in Puglia nei prossimi anni,
sulla base dei dati storici espressi
tra il 1998 e il 2014.
Lo scenario di “crescita alta”
prefigura al 2020 la possibilità che
dagli attuali 13 milioni di presenze
turistiche annue si arrivi a superare la soglia dei 18 milioni; lo scenario di “crescita media” ipotizza
di superare la soglia dei 16 milioni, mentre quello della “crescita
bassa” prevede che non venga superata la soglia di 14 milioni.
I risultati relativi alle analisi
sulla competitività turistica delle
regioni italiane e lo stesso coefficiente di determinazione statistico
dei trend elaborati portano a credere che lo
scenario di “crescita bassa” sia quello più
probabile. Ma, ovviamente, le previsioni
sono fatte per essere smentite e quindi c’è
da augurarsi che questa previsione venga
smentita, che si possa registrare una crescita turistica più sostenuta.
Una strategia pugliese per lo
sviluppo turistico dei territori
Gli scenari prefigurati da Euro*IDEES
dipenderanno sicuramente dalle dinamiche
nazionali e internazionali del mercato turistico, ma dipenderanno anche dalle azioni
messe in campo dalla pubblica amministrazione.
Gran parte delle responsabilità delle
politiche turistiche dipendono dalle re-
gioni, così come stabilito dalle modifiche
costituzionali approvate dal Parlamento
italiano nel 2001, c’è quindi da auspicarsi
che la Regione Puglia riesca a mettere in
campo una strategia adeguata di sviluppo
turistico, in grado di puntare allo scenario di “crescita media”, se non a quello di
“crescita alta”.
Utilizzare al meglio i fondi europei
della programmazione 2014-2020
Le analisi di Euro*IDEES mettono in
evidenza l’importanza per la Puglia e, in
particolare, per la BAT di puntare ad azioni tese a migliorare il contesto territoriale,
a creare le precondizioni di una competitività turistica sostenibile e duratura nel
tempo. Le azioni prodotte al riguardo negli
ultimi anni vanno in questa direzione, ma
i risultati sembrano ancora insoddisfacenti. Occorrerà migliorare le infrastrutture e
i servizi rilevanti per il turismo, fra cui la
valorizzazione e una adeguata gestione integrata degli attrattori turistici.
Poi occorrerà puntare a una maggiore
presenza di turisti esteri e a una maggiore
destagionalizzazione, nonché al miglioramento dell’offerta di ospitalità in linea con
le tendenze della domanda turistica, così
da renderla più produttiva.
Occorrerà anche puntare a favorire un
più equilibrato sviluppo turistico a livello
territoriale, poiché attualmente solo le prime località turistiche pugliesi totalizzano
oltre il 50% delle presenze turistiche, e le
prime venti località oltre il 70%. Gran parte del potenziale turistico regionale resta
dunque inespresso.
La nuova programmazione europea
2014-2020 pone una significativa attenzione allo sviluppo del turismo, mettendo
a disposizione risorse finanziarie di una
certa rilevanza. Sarà necessario utilizzare
al meglio tali risorse sulla base di una strategia chiara e progettualità coerenti.
* Vice Presidente Euro*IDEES- Bruxelles
Gli anni della “grande recessione”
Negli anni della crisi economica, avviatasi nel 2008 e tuttora ancora non conclusa, soprattutto nel Mezzogiorno, vi è
stata una contrazione a livello nazionale
di presenze turistiche italiane, mentre sono
aumentate quelle straniere.
La Puglia è riuscita a reggere il peso
della crisi e, pur a fronte di risultati contraSETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
IL FIERAMOSCA
19
Fisco
Riconoscimenti
RIDURRE LE TASSE PER DARE MAGGIORE
SLANCIO ALL’OCCUPAZIONE
di Gaetano Nanula
R
idurre le tasse si può, anzi, si deve. Il problema sta in gran
parte nella previsione fiscale: eccessiva, soffocante, da
primato europeo, che scoraggia le iniziative produttive e obbliga
gli imprenditori - nella cui attività soltanto risiede la creazione di
nuova ricchezza - a un atteggiamento semplicemente conservativo
delle posizioni acquisite, senza impulsi a nuove programmazioni
ed espansioni.
Aggiungasi che questa pressione non è poi neanche tanto ben
conosciuta, se ancora domenica 26 luglio il Corriere, accreditava
la tesi che nel 2014 sia stata del 43,5% del Pil (vedi l’intervento di
Alesina-Giavazzi: “La via giusta per tagliare le tasse”). La pressione vera è invece di gran lunga superiore. Forse, quella percentuale,
ripete il dato riferito dal Def (Documento di economia e finanza)
2015, che riporta però la “Pressione fiscale al netto degli interessi
passivi”. Ora, è chiaro che anche gli interessi passivi sul grande
debito pubblico italiano - che, nel 2014, sono stati di 75 miliardi devono essere coperti dal gettito fiscale, per cui anch’essi devono
ovviamente entrare nel computo della pressione fiscale effettiva,
cioè quella vera. Non si capisce bene il perché sia riportato nel
Def questo dato, come a voler evidenziare che la pressione sarebbe
inferiore se non si dovessero pagare gli interessi passivi sul debito:
e allora, qual è la lezione?
L’indicazione della pressione fiscale vera del 2014 è data invece dall’incidenza del totale delle tasse pagate dagli italiani - che
sono state di 777 miliardi - sul Pil - l’ammontare della nuova ricchezza prodotta dagli italiani in quell’anno - che è stato di 1616
miliardi: quell’incidenza è stata esattamente del 48%.
Cioè, nel 2014, il 48% della nuova ricchezza prodotta dagli italiani è stato assorbito dallo Stato, un po’ troppo per incentivarli nel
rischio imprenditoriale o ad allargare le loro iniziative di lavoro.
Occorre dunque procedere senz’altro ad una riduzione delle tasse.
Ma come?
A questo proposito, una parte dei commentatori si pone il problema della copertura della perdita di gettito determinata dalle tasse eliminate o ridotte, concludendo che non si possano ridurre le
tasse se prima non sia corrispondentemente aumentato il gettito:
ragionamento evidentemente contraddittorio.
Non si deve commettere l’errore di ritenere che riducendo le
aliquote delle tasse si riduca automaticamente anche il loro gettito:
di fronte ad una conclamata evasione fiscale di 120-160 miliardi
all’anno, il rapporto con il contribuente presenta ancora livelli di
notevole elasticità.
A un abbassamento delle aliquote, è molto probabile che il contribuente infedele - il quale voglia stare più tranquillo di fronte al
pericolo incombente di un imprevedibile accertamento particolarmente gravoso - sia portato ad allargare la dichiarazione della sua
base imponibile, portandola a dimensioni più veritiere. Si applicherebbero aliquote ridotte su una base imponibile allargata, dando
quindi un gettito probabilmente equivalente.
20 IL FIERAMOSCA
Va poi considerato che una riduzione delle tasse metterebbe in
moto - dapprima psicologicamente ma poi anche materialmente
- un congegno virtuoso di incentivazione alla produttività, sia associativa d’impresa e sia personale, che consentirebbe di sfruttare
al meglio e più in profondità le capacità d’iniziativa e d’ingegno
della gente: insomma, una riduzione delle tasse si trasformerebbe
in una migliore produttività della Nazione, con un più intenso
svolgimento degli affari, maggiori investimenti, e un aumento
dunque del PIL, di fronte al quale l’incidenza suddetta del gettito
scenderebbe; cioè, a parità di gettito, scenderebbe il suo rapporto
col PIL, essendo questo aumentato: in definitiva, scenderebbe la
pressione fiscale.
Questo teorema fu a suo tempo - fin dal 1985 - ampiamente
sperimentato con successo dal presidente Reagan negli Stati Uniti, convinto che le minori tasse avrebbero innescato un processo
di espansione economica e contemporaneamente salvaguardato
anche il livello del gettito.
Naturalmente, nella riduzione o eliminazione delle tasse, bisogna iniziare da quelle più ingiuste e inique e allora è fuori di
dubbio che, nella graduatoria italiana, bisogna subito incominciare con l’eliminazione dell’Imu e della Tasi e di ogni altra sovrimposta locale sulla casa.
Il reddito della casa è già tradizionalmente tassato col metodo
catastale, un metodo che accerta un rendimento medio standardizzato; si potrà discutere se debba essere aggiornato o meglio
precisato, ma più in là di questo non si può andare.
Tassare anche il valore capitale della casa è invece veramente un’aberrazione, perché la ricchezza in esso investita è fatta di
redditi già tassati: normalmente, da redditi di lavoro regolarmente
tassati, risparmiati e poi investiti nell’acquisto della casa. Tassare
il valore capitale della casa significa dunque tassare due volte il
reddito utilizzato per il suo acquisto.
L’Imu e la Tasi sono dunque tasse ingiuste, inique, scientificamente inaccettabili, da abolire al più presto.
Un certo discorso va fatto anche per l’Iva, l’imposta generale sui consumi, il cui difetto principale è quello di assomigliare
troppo a un’imposta sul reddito, con la conseguenza di un suo
eccessivo effetto di cumulo nella tassazione della nuova ricchezza creata dall’attività imprenditoriale. L’Iva ha poi l’aggravante
di trasformarsi in una imposta sul lavoro dipendente, in contrasto
con le esigenze di nuove assunzioni da parte delle imprese.
Già la sua attuale aliquota del 22% appare conseguente a una
incontrollata follia maturatasi nel tempo. Prima della riforma Cosciani-Visentino del 1971, la tassazione dei consumi era affidata
all’Ige - Imposta generale sull’entrata - che colpiva “a cascata”
- con la piccola aliquota del 3% - ogni compravendita di beni e
siccome i loro passaggi dal produttore al consumatore - tramite
grossista e dettagliante - erano normalmente tre, i beni arrivavano sul mercato con una incidenza fiscale intorno al 9%. L’Ige
SETTEMBRE
2015
fu una buona imposta che aiutò egregiamente le
casse dello Stato nell’impegnativa opera di ricostruzione dell’Italia nel Secondo dopoguerra.
Intervenendo in sua sostituzione nel 1972, l’Iva
iniziò con l’aliquota del 12%, che poi con una
serie incontrollata di aumenti - non sorretti da
un’attenta analisi dei limiti di sopportazione del
sistema economico - è stata via via portata, nel
2013, all’attuale aliquota del 22%.
Il suo maggiore inconveniente deriva dal fatto
che il valore aggiunto viene determinato - come
dicevamo - con gli stessi criteri di determinazione
del reddito, con immancabili conseguenze quindi di accumulo della tassazione sulla stessa base
imponibile: reddito e valore aggiunto sono determinati infatti come differenza fra ricavi e costi;
sono misurati cioè dall’eccedenza con cui i ricavi sopravanzano i costi. Non solo, ma nel 1997
è stata introdotta - ad imitazione dell’Iva - una
terza tassa, l’Irap, che funziona più o meno allo
stesso modo.
Attualmente - in una società - la misura con
cui i ricavi superano i costi, viene chiamata con
tre nomi diversi: reddito, valore aggiunto e valore
netto della produzione, per applicare tre imposte
diverse; l’imposta sul reddito (Ires) del 27,5%;
l’imposta sul valore aggiunto (Iva) del 22% e
l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap)
del 3,9%, per un totale del 53,4%.
Ma la base imponibile è unica, è sempre la
stessa, per cui - da una parte - l’incentivo all’evasione è altissimo e - dall’altra - l’evasione stessa è di facilissima attuazione, perché riducendo
quell’unica base imponibile si evadono contemporaneamente le tre imposte.
Tutti sanno come ridurre quell’eccedenza dei
ricavi sui costi: o tagliando una parte dei ricavi non fatturando e non registrando una parte delle
vendite - o gonfiando i costi, fatturando e registrando costi fittizi, costi mai sostenuti.
L’Iva - dicevamo - ha inoltre un altro difetto,
molto grave, perché si trasforma in un’imposta
sul lavoro dipendente, penalizzando l’impresa
che voglia fare nuove assunzioni, la quale circostanza è bene che sia finalmente e definitivamente
capita in modo chiaro. Ed infatti, nella determinazione del valore aggiunto tassabile, non è deducibile dai ricavi la remunerazione del lavoro dipendente, per cui questa remunerazione diventa essa
stessa valore aggiunto tassabile. Tanto per fare un
semplice esempio, se un’impresa ha realizzato ricavi per dieci milioni e sostenuto costi per otto, di
cui tre milioni per remunerare i suoi lavoratori dipendenti, contabilizzerà un reddito di due milioni
ma un valore aggiunto tassabile di cinque.
L’Iva confligge dunque platealmente, clamorosamente con una politica di espansione del
lavoro. Un pensiero nella ristrutturazione del sistema tributario dovremo dunque pur farlo per
l’eliminazione dei non lievi difetti dell’Iva.
In conclusione, ridurre le tasse si può, anzi si
deve per ridare nuovo slancio e fiducia al nostro
Paese.
SETTEMBRE
2015
Due importanti riconoscimenti al prof. Villani
Eletto presidente della “Società Italiana di Diritto
Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea”
Il Rettore e la comunità scientifica dell’Università degli Studi di Bari “A.
Moro” sono lieti di comunicare che il prof. Ugo Villani - ordinario di diritto internazionale nel Dipartimento di Scienze politiche e nel Dipartimento di Scienze
della formazione, psicologia, comunicazione nonché Presidente del Collegio dei
garanti dei comportamenti - è stato eletto Presidente della “Società Italiana di
Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea”. Il prestigioso riconoscimento ne premia l’alta figura di studioso con monografie e saggi che spaziano
dal diritto internazionale pubblico, al diritto internazionale privato ed al diritto
dell’Unione europea.
Villani ha insegnato anche nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università
“La Sapienza” di Roma e in quella di Scienze politiche della LUISS “Guido
Carli” di Roma. Ha tenuto un corso presso l’Académie de Droit International
dell’Aja su “Les rapports entre l’ONU et les organisations régionales dans le
domaine du maintien de la paix”.
È membro dei comitati scientifici di vari enti e riviste. Condirettore della Rivista “Studi sull’integrazione europea” e della relativa Collana edite da Cacucci
nonché della collana “Studi di diritto internazionale” dell’editore Giappichelli
di Torino. Coordinatore scientifico per il diritto internazionale e per il diritto
dell’Unione europea degli Annali della Enciclopedia del diritto dell’editore
Giuffré di Milano.
Insignito del Premio Internazionale
“Mons. Pompeo Sarnelli” - Bisceglie
Il prof. Ugo Villani, nel corso di
una significativa cerimonia, è stato
insignito dal sindaco di Bisceglie avv.
Francesco Spina del Premio Internazionale “Mons. Pompeo Sarnelli”.
Con lui premiati altri illustri esponenti del mondo della nostra cultura
fra cui mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, Giuseppe
De Tomaso direttore de “La Gazzetta
del Mezzogiorno”, Marco Tarquinio direttore de “L’Avvenire”. Questa la motivazione del conferimento
del Premio: Perché nelle attività di produzione scientifica e di magistero nel
campo del diritto internazionale e dell’integrazione europea, svolte da oltre
quarant’anni in prestigiose università italiane, ha costantemente profuso il
suo impegno per trasmettere, specie alle giovani generazioni, passione per lo
studio, capacità di analisi critica delle vicende internazionali e attaccamento
ai valori fondamentali della pace, della giustizia, del rispetto della persona e
dei suoi diritti.
L’evento giunto alla sua XII edizione è organizzato in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale di Bisceglie.
La manifestazione si pregia dell’adesione del Presidente della Repubblica
Italiana, e dei patrocini del Ministro dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo, della Regione Puglia, della Provincia di BT, dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth, del Museo Dioceano di Bisceglie.
Il Premio è intitolato alla grande figura del Presule e umanista Mons. Pompeo Sarnelli il quale fu Vicario Generale e “fidato amico” del cardinal Fra’ Vincenzo Maria Orsini salito al soglio pontificio col nome di Benedetto XIII. Il
Sarnelli fu Vescovo di Bisceglie dal 1692 al 1724.
IL FIERAMOSCA
21
Chiesa
70° di fondazione
SOTTOSEZIONE
DI BARLETTA
1945 - 2015
da 70 anni
MISSIONARI
DELLA GIOIA
Celebrazioni del 70° di fondazione
della Sottosezione UNITALSI di Barletta
con l’accoglienza delle
RELIQUIE di S. BERNADETTE
27-31 agosto 2015
Cattedrale: Conferenza “da 70 anni Missionari della Gioia”
Cosimo Cilli, Presidente Unitalsi sottosezione Barletta
Antonio Diella, Vice presidente Unitalsi sezione Pugliese
Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale Unitalsi
S.E. Mons. G. Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
Pasquale Cascella, Sindaco della Città di Barletta
Francesco Maria Spinazzola, già Presidente Unitalsi sottosezione Barletta
L’ordinazione sacerdotale
di don Massimo Serio
Il diacono Massimo Serio è stato ordinato presbitero, durante una solenne concelebrazione presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri,
Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, sabato
5 settembre 2015, a Barletta, nella Parrocchia SS.
Crocifisso, memoria della Beata Madre Teresa di
Calcutta a cui è molto legato.
Il novello sacerdote ha presieduto l’Eucaristia
domenica 6 settembre presso la Parrocchia SS. Crocifisso.
Con l’ordinazione Don Massimo assumerà l’incarico di Vice Rettore del Seminario Arcivescovile
di Bisceglie. Altri incarichi già assunti: Direttore
Comitato Don Salvatore Mellone e Assistente diocesano di Azione Cattolica ragazzi.
SCHEDA
Quarto di cinque figli, Massimo nasce a Barletta l’11 giugno del 1982 da una famiglia laboriosa
e molto religiosa. Ricevette il sacramento del Battesimo il 1° agosto dello stesso anno nel Santuario
della Madonna dello Sterpeto in Barletta. Amante
dello sport, Massimo si appassionerà molto al gioco
del calcio e arriverà ad indossare casacche di alcune
squadre militanti nella Lega Nazionale Dilettanti.
Raggiunta la maturità scientifica, decise di abbandonare il mondo del calcio per dedicarsi assiduamente allo studio universitario e si iscrive alla
Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università
di Bari. Sarà a contatto con la scienza e la sofferenza
che Massimo sarà condotto dal Signore a rispondere a quelle domande profonde ed esistenziali che da
sempre lo incalzavano. Di qui la scelta di seguire
il Signore, risposta definitiva ad ogni interrogativo.
L’attrazione per la persona di Gesù Cristo sarà così
forte che al quinto anno di corso deciderà di congelare temporaneamente gli studi universitari intrapresi per porsi in ascolto della volontà di Dio.
Così entra nel Seminario Pontificio Regionale di
Molfetta nel 2009.
BENEDETTE E PRESENTATE LE
VETRATE ARTISTICHE DELLA
PARROCCHIA SAN GIOVANNI APOSTOLO
Venerdì 24 luglio presso la Parrocchia San
Giovanni Apostolo si è tenuta la benedizione
e presentazione delle vetrate artistiche. Ha presieduto Mons. Giovan Battista Pichierri. Don
Rino Mastrodomenico ha relazionato su “Dio
è luce”, cenni biblici e teologici che ne hanno ispirato la progettazione. Di seguito hanno
parlato il maestro Antonio Mauro Mezzina con
una relazione tecnico-artistica e mons. Angelo
Dipasquale su “Le opere di culto”.
I NUOVI INCARICHI PASTORALI
ASSEGNATI DALL’ARCIVESCOVO
Si porge l’elenco dei nuovi incarichi pastorali
assegnati da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie:
Nomine dall’1 Agosto 2015
• Can. Gaetano Adalberto CORVASCE, referente dell’Arcidiocesi per il
Giubileo della Misericordia.
• Mons. Domenico CAPONE, esorcista.
• P. Giuseppe ANTONINO ofm. cap., Assistente religioso del Presidio Ospedaliero di Barletta.
• Diac. Francesco DEL CONTE, collaboratore della Parrocchia Maria SS.
Incoronata, Corato.
Nomine dall’1 Settembre 2015
Parroci
• P. Francesco VISCIANO c.ss.r., Parrocchia di S. Gerardo Maiella, Corato.
• Fr. Emanuele FIORELLA, Parrocchia dell’Immacolata, Trinitapoli.
• Sac. Matteo MARTIRE, Parrocchia del SS. Salvatore, Margherita di Savoia.
• Sac. Michele SCHIAVONE, Parrocchia B.V.M. Ausiliatrice, Margherita di
Savoia.
• P. Savino Alberto BARBARO osj, Parrocchia Maria SS. Addolorata, Margherita di Savoia.
Amministratore parrocchiale
• P. Pasquale RAGO cm, Parrocchia di S. Vincenzo De’ Paoli, Bisceglie.
Vicari parrocchiali
• Sac. Cosimo Damiano FIORELLA, Parrocchia della Sacra Famiglia, Barletta.
• Sac. Giuseppe RIZZI, Parrocchia S. Giovanni apostolo, Barletta.
• Sac. Domenico BRUNO, fidei donum per la diocesi di Roma, Parrocchia S.
Maria della Presentazione, Roma.
Altro
• Sac. Vito CARPENTIERE, Padre spirituale del Seminario Diocesano, Bisceglie.
• Sac. Alessandro BRANDI, Vice Rettore del Pontificio Collegio Urbano
“Propaganda Fide”, Roma, per il triennio 2015-2018.
• Acc. Pietro d’ALBA, inserito nella Parrocchia di S. Andrea apostolo, Bisceglie.
• Acc. Ruggiero FIORE, inserito nella Parrocchia S. Paolo apostolo, Barletta
22Gazebo
IL FIERAMOSCA
Città dei Progetti Unitalsi - Via Nazareth
Concerto Musicale - Piazza Mons. G. Damato
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
IL FIERAMOSCA
23
Ricorrenza
In città
NOTIZIE IN BREVE
Trent’anni di dolcezza della pasticceria Gateaux
I
n periodo di crisi sono poche le aziende che riescono ad
andare avanti a testa alta e la Pasticceria Gateaux è una
di queste.
Qual è il segreto per raggiungere un traguardo così importante, unendo tradizione e innovazione?
Non ci sono segreti, risponde Raffaele Sforza, la cosa importante è avere passione e determinazione, sapersi rinnovare
continuamente prestando attenzione al mondo che cambia, tutto questo rimanendo fedeli alla tradizione e soprattutto preservando e ricercando sempre la qualità e la genuinità dei prodotti
e delle materie prime da utilizzare in laboratorio.
Lo scorso 6 agosto grande festa per i 30 anni di attività della
Pasticceria Gateaux.
Raffaele Sforza, titolare dell’azienda, pasticcere dal 1965 e
sempre al passo con i tempi, con la sua famiglia ha voluto condividere con una grande festa questo importante traguardo con
Raffaele Sforza, con la moglie Anna e i figli Francesca, Giuseppe e
tutti i clienti, amici e collaboratori, che hanno mostrato fiducia
Veronica, festeggia i 30 anni della pasticceria
e sostegno nel corso di questi anni e continuano a farlo tutt’ora
apprezzando l’arte e la genuinità dei prodotti Gateaux che si
contraddistinguono non solo per la bellezza, ma per il sapore e il per il trentennale impegno imprenditoriale ad alto senso di professionalità finalizzato con il raggiungimento dell’eccellenza nel
gusto decisamente unico.
settore.
La giornata del 6 agosto è stata intensa e ricca di emozioni, è
Sforza, sensibile ai progetti e alle iniziative di arricchimento
cominciata in mattinata con la degustazione della TORTA TRENculturale ed enogastronomico della propria Città, quando era preTENNIO, un semifreddo dedicato a questo traguardo, composto
sidente, si è occupato insieme ai suoi soci dell’organizzazione di
da un biscotto alle mandorle, mousse al cioccolato e caramello,
un’importante iniziativa denominata la “Disfida di Barletta” che
bavarese all’arancia, coulis di lamponi ricoperto da una glassa al
ha visto partecipare 13 pasticceri francesi di rilevanza ormai incioccolato fondente, un dolce adatto ad ogni tipo di occasione,
ternazionale contro 13 italiani, iniziativa nata prendendo spunto
prezioso all’esterno e passionale al suo interno, racconta e rac- dall’avvenimento storico della Disfida di Barletta del 1503.
chiude nel suo gioco di sapori e di equilibri la pluriennale espeIn famiglia, non è festa se non si balla, infatti non è solo l’arte
rienza di Raffaele Sforza, e la sua professionalità e passione rico- pasticcera ad essere protagonista in questa famiglia, ma anche il
nosciuta nel settore dell’alta pasticceria. Nel pomeriggio c’è stato ballo e la danza fa parte delle loro vite. La serata del 30° anniverl’allestimento esterno per il taglio della megatorta e successivo sario, tolti i banchetti dei festeggiamenti, si è conclusa a ritmo
brindisi. Ma prima di dare il via ai festeggiamenti non potevano di pizzica. Veronica, la figlia più piccola, ha voluto sorprendere
mancare la benedizione di Don Mimmo parroco della chiesa del i familiari e chi è rimasto fino a tardi con una ballata di buon auBuon Pastore e il discorso di Raffaele Sforza volto a ringraziare spicio, liberatoria e piena di energia coinvolgendo il pubblico che
tutti i presenti aggiungendo una nota speciale per la sua famiglia, entusiasta seguiva il ritmo con il battito di mani.
che come dice è il suo punto di forza e la sua fortuna.
Punta di diamante della produzione firmata Gateaux sono i
Infatti ognuno dei componenti della famiglia all’interno semifreddi. Ce ne sono per tutti i gusti e adatti ad ogni tipo di
dell’impresa ha il proprio ruolo, la moglie Anna Daloiso figlia di occasione, una linea curata nel gusto e nel design che conquista il
pasticcere migrato in Venezuela, da sempre al suo fianco, si oc- palato anche dei più esigenti.
cupa della parte commerciale e ed è esperta di vetrinistica e di
Un’altra grande specialità della Gateaux sono i lievitati a parallestimenti, un talento che l’ha portata ad avere riconoscimenti tire dagli ottimi cornetti per la prima colazione, prodotti quotia livello nazionale in concorsi di settore, e i suoi 3 figli, France- dianamente con il lievito madre e burro di prima qualità, fino ad
sca, Giuseppe e Veronica che in base alle loro capacità hanno as- arrivare ai lievitati per le festività. Tra le specialità vi sono il Pan
sunto ruoli rilevanti all’interno dell’attività, chi per la produzione Morbido al mandarino, denominato anche il Dolce della Disfida
di cioccolato, chi per il laboratorio, chi per il cake design; una ricoperto con glassa di cioccolato bianco e mandorle filettate, con
passione che si tramanda di padre in figlio, perfezionata parteci- un morbidissimo interno al mandarino e il Panett’oliva, un morbipando a continui corsi d’aggiornamento e conseguendo riconosci- do lievitato con olio extravergine d’oliva pugliese invece che del
menti in concorsi di livello nazionale e internazionale. All’interno burro e olive candite del Salento, un prodotto decisamente made
dell’attività, pur essendo a conduzione familiare, ci sono anche in Puglia, adatto anche per gli intolleranti al lattosio. Per quanto
altri collaboratori.
riguarda la gelateria, novità di quest’anno, oltre al gelato tradizionaRaffaele Sforza ex presidente CONPAI Puglia e attualmente le, c’è Olvi, il gelato all’olio d’oliva, sano, nutriente e leggero, una
vice presidente dell’associazione cuochi e pasticceri della nuova produzione per gli intolleranti al glutine e al lattosio, un insieme
provincia BAT, durante la serata ha ricevuto dall’attuale presiden- d’ingredienti che riservano l’autentico gusto del gelato.
te dell’associazione Michele Erriquez l’attestato di Benemerenza
24 IL FIERAMOSCA
SETTEMBRE
2015
INCONTRO A BARLETTA FRA TRE CLUB “LEO”
Incontro, a Barletta, nel segno dell’amicizia e della cultura, fra tre
Leo Club: quello di Barletta (Host), di Altamura e Casarano, più
15 ragazzi provenienti da diversi paesi del mondo: Svezia, Repubblica Ceca, Grecia, Danimarca, Turchia, Giappone, per realizzare
il progetto Lions Camp “Italo Ladisa”. La finalità dell’incontro,
quella di allargare gli orizzonti culturali attraverso la reciproca
conoscenza di differenti realtà etniche. Nonostante il giorno di
chiusura, in virtù della disponibilità dell’Amministrazione Comunale si sono aperte le porte agli ospiti che hanno potuto così visitare i principali monumenti della città: il Castello, la Cattedrale,
Eraclio, Palazzo della Marra. Come capirsi? Usando l’inglese, la
lingua più diffusa.
FREE WALKING TOUR BARLETTA.
UNA PASSEGGIATA DINAMICA E PARTECIPATA
In risposta ad un fabbisogno crescente di informazione ed assistenza da parte dei turisti abbiamo pensato di
introdurre nella nostra
città (Barletta in Puglia)
il collaudato format del
Free Walking Tour. Da
Venerdì 24 luglio, infatti, ha preso il via “Free
Walking Tour Barletta”:
un tour della città della
Disfida che scorta il visitatore lungo una piacevole passeggiata per il centro storico cittadino, alla scoperta dei suoi monumenti, delle sue chiese ma soprattutto delle sue leggende e tradizioni.
Come potete intuire dal nome stesso dell’iniziativa, la visita guidata
è “free” e cioè non vincolata al pagamento di alcun biglietto. Basta
presentarsi alle 18.00 presso il piazzale antistante il Castello dove
troverete le nostre giovani guide, OGNI GIORNO della settimana.
Le guide indossano la T-Shirt ufficiale del Free Walking Tour e sono
SETTEMBRE
2015
facilmente riconoscibili. Free Walking Tour Barletta è un tour dalla
durata di circa due ore, dinamico e partecipato, ed è letteralmente
impossibile annoiarsi. Se al termine del tour i partecipanti avranno
gradito, sarà possibile corrispondere una mancia alle guide, che saranno a completa disposizione del turista per ogni evenienza.
BARLETTA, LA DISFIDA SI DISPUTA
TRA VINI CON CARLO CRACCO IN GIURIA
In occasione della Disfida di Barletta organizzato presso il Castello un evento attesissimo dal titolo “Nero di Sera-La Disfida” che
ha rievocato la famosa battaglia prendendo le sembianze di una
sfida enologica: a sfidarsi, infatti, non sono stati tredici cavalieri
con spade e lance, ma bensì tredici vini DOC italiani (capeggiati
dal Nero di Troia) e altrettanti francesi che si sono sfidati a colpi
di qualità e buon gusto. A rappresentare le due squadre e a giudicare i vini protagonisti d’eccezione: gli italiani sono capitanati da
Giancarlo Giannini mentre i francesi da Philippe Leroy che hanno
sottoposto i vini al giudizio dell’enologo e scrittore Roberto Cipresso e dello chef di fama internazionale Carlo Cracco. Questa
tipologia di sfida prende il nome di “Wine Challenge”, un format
nuovo che vede sfidarsi i vini in una gara all’ultima degustazione.
L’evento è stato ideato da Stefano Remigi e ci si augura che venga reso non solo un’occasione di lancio per il Nero di Troia, ma
anche un evento internazionale sul territorio che possa accogliere
partecipanti da tutto il mondo e ospiti sempre più esclusivi. (B. R.
Corvasce, BarlettaNews)
DEGRADO NELL’EX AREA DI SERVIZIO “ERG” IN VIA
REGINA MARGHERITA. APPELLO DEL CONSIGLIERE
RUGGIERO MARZOCCA
Ritengo che la suddetta ex area di servizio di carburante debba
essere recuperata e riqualificata con urgenza e che la sistemazione
della suddetta area permetterebbe di poter creare una nuova area
verde nella ridetta zona a beneficio di tutti i cittadini oltre ad essere un fiore all’occhiello per la città di Barletta.
IL FIERAMOSCA
25
Bar.S.A.
Bar.S.A.
SERVIZIO DI PULIZIA DELLE SPIAGGE E
DELLE LITORANEE DI PONENTE E LEVANTE
SALVIAMO LECCI E PALME
di Luigi Fruscio*
D
opo la pulizia preparatoria degli arenili, eseguita prima
della stagione estiva a partire dal 16 maggio, il servizio
di pulizia spiagge prevede la pulizia ordinaria del litorale manuale
e meccanizzata, compreso il ritiro dei rifiuti urbani indifferenziati
e differenziati, effettuata a giorni alterni nei periodi dall’1 giugno
al 5 luglio e dal 21 agosto all’1 settembre, in cui si avvicenda la
pulizia manuale con quella meccanizzata. Proprio in virtù della
maggiore frequentazione dei luoghi nella parte centrale della stagione estiva - continua l’amministratore unico di Bar.S.A. Luigi
Fruscio - dal 6 luglio al 20 agosto la pulizia ordinaria manuale
del litorale è effettuata con frequenza giornaliera, così come la
pulizia ordinaria meccanizzata, garantendo un’adeguata rotazione
delle attività di setaccio degli arenili. Per assicurare la possibilità di conferire i rifiuti sulle litoranee, sono stati posizionati sugli
arenili circa 200 trespoli per la raccolta dei rifiuti indifferenziati,
con ricambio delle buste in plastica in occasione della raccolta,
nonché 14 isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti differenziati
plastica, vetro e carta, mentre sui marciapiedi delle litoranee sono
state posizionate n. 15 isole ecologiche in metallo (10 a Ponente e
5 a Levante) per la raccolta dei rifiuti differenziati plastica, vetro,
carta, umido e indifferenziato.
Dall’1 giugno al 20 settembre Bar.S.A presso gli stabilimenti
balneari, previa distribuzione delle attrezzature previste, è svolto il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti con le modalità
operative riferite al calendario ed orari di servizio già in essere
per le utenze non domestiche alimentari del Centro Storico. Tutto
questo con un impegno di personale e mezzi che vado di seguito
a riassumere: 5 operatori dalle ore 4:00 (+2 operatori dal 6 luglio
al 20 agosto, 3 operatori dalle ore 3:00 con: trattore attrezzato
con pulisci spiaggia, pala gommata/fresa e vasca per raccolta rifiuti. Per la raccolta lungo le litoranee: umido (1 operatore con
costipatore 5 mc), secco (1 operatore con compattatore), vetro: (1
operatore con vasca da 5 mc), cartone (1 operatore con minicompattatore da 10 mc), carta (1 operatore con minicompattatore da 6
mc), plastica (1 operatore con minicompattatore da 6 mc).
Alla luce di quanto descritto sulle azioni predisposte da
Bar.S.A. per garantire un servizio di pulizia degno di questo nome
lungo le Litoranee della città fa male da Barlettano ancor prima
che da Amministratore unico dell’Azienda preposta a svolgere
il servizio leggere di segnalazioni sul degrado e sulla sporcizia
delle Litoranee. Siamo impegnati ogni giorno a fare del nostro
meglio e come detto sin dal mio insediamento siamo pronti ad
accogliere segnalazioni e sollecitazioni ma sappiamo altrettanto
bene di avere bisogno della collaborazione di tutti. Continuare a
26 IL FIERAMOSCA
raccogliere rifiuti a ridosso delle isole ecologiche in metallo non è
un segnale incoraggiante. E ancora: non si può definire civile chi
abbandona rifiuti lungo la Litoranea dopo aver improvvisato un
banchetto in luogo pubblico sottraendolo di fatto alla disponibilità
della collettività. Tutti noi, ad iniziare dagli operatori impegnati
in prima linea, diamo il massimo per tenere pulita Barletta. Mi
permetto infine di rilevare che sarebbe più opportuno accompagnare le segnalazioni con dettagli circostanziati sui luoghi critici
affinché non assumano le sembianze di critiche sommarie su ‘degrado e sporcizia’ e soprattutto per dare a Bar.S.A la possibilità di
intervenire con tempestività.
Assemblea dell’ambito di raccolta ottimale
AL VIA LA GESTIONE UNITARIA
DEL SERVIZIO RIFIUTI
È stata pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune, e vi resterà
per 30 giorni, la relazione sul “Progetto unitario del servizio di
raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, del servizio
di spazzamento delle strade e di altri complementari dell’Ambito di Raccolta Ottimale (Aro) 1 Barletta, Bisceglie, Trani” che
il Dirigente della Regione Puglia, ing. Antonello Antonicelli,
Commissario ad Acta, ha presentato all’assemblea riunitasi a
Palazzo di Città. Presieduta dal sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, e composta dai sindaci di Bisceglie, Francesco Spina e di
Trani, Amedeo Bottaro, l’assemblea ha preso atto della relazione
e adottato i provvedimenti conseguenti che prevedono una fase
transitoria nella quale ciascuno dei tre Comuni definirà e applicherà, con le rispettive società, le modalità e i nuovi contenuti
operativi di gestione unitaria del servizio, adeguando a partire
dal mese di agosto 2015, se necessario, i contratti di affidamento.
Entro il termine massimo di un anno in tutti e tre i Comuni la raccolta dei rifiuti avverrà secondo il metodo del “porta a
porta” per giungere, a livello di ARO, a percentuali di raccolta
differenziata coerenti con gli obiettivi fissati dalle norme vigenti
in materia.
Una volta entrate a regime le nuove modalità, è prevista la
costituzione di un soggetto giuridico partecipato dai tre Comuni per l’affidamento del servizio unico, relativamente al quale è
stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di definire il cronoprogramma per l’attuazione dell’innovativo percorso.
SETTEMBRE
SETTEMBRE
2015
2015
I
n sinergia con gli uffici comunali competenti e dell’Asl
di Barletta Andria Trani, Barletta servizi ambientali ha
predisposto un piano d’intervento fitosanitario per l’anno in
corso, per contrastare la suddetta infestazione sulle palme e sui
lecci, a salvaguardia del patrimonio verde comunale in linea
con il rispetto delle normative in vigore e in generale della tutela dell’ambiente.
Barletta servizi ambientali già in primavera, ha realizzato
due interventi biologici, a fine marzo e fine maggio, a base di
nematodi entomopatogeni sul patrimonio palmizio comunale
della varietà “phoenix canariensis”, del tutto innocui per le specie non target e per l’uomo, associati ad uno stimolatore dell’attività fisiologica e di ripresa vegetativa delle piante trattate. Il
terzo intervento è attualmente in corso. Tali operazioni vengono effettuate mediante irrorazione a doccia, con lancia a bassa
pressione, di acqua trattata nella parte apicale di ogni esemplare
(centro della corona, inserzione delle fogli e stipiti), attraverso
l’utilizzo di un’asta telescopica e/o piattaforma aerea. Ad ultimazione del terzo trattamento biologico, al fine di debellare anche
l’infestazione di esemplari adulti, sarà eseguito un primo intervento fitosanitario adulticida con l’impiego di insetticida fosforganico
composto da clorpirifos-metile e coformulanti tipo “Reldan 22”,
da riproporre ad intervallo di circa un mese.
A completamento del piano operativo, sono stati programmati,
nei mesi di ottobre e novembre - altri due interventi biologici.
Al fine di debellare l’infestazione spropositata di cocciniglia
presente sugli alberi di leccio nell’anno 2014, su tutti gli esemplari
del patrimonio comunale, sono stati effettuati nei mesi di marzo,
aprile e giugno dei trattamenti fitosanitari mirati, mediante nebulizzazione di olio minerale bianco attivato con insetticida e stimolatore fogliare, che sarà riproposta anche ad ottobre 2015.
Stando ai riscontri, i trattamenti effettuati sul patrimonio pubblico comunale si rivelano molto efficaci nel debellare l’infesta-
© 2011 Bar.S.a. S.p.A.
Intervento dell’Amministratore unico di Bar.S.A. avvocato Luigi Fruscio, sull’impegno
nel servizio di pulizia stradale e di raccolta rifiuti in riferimento alle litoranee
zione sulle palme e sui lecci, tanto che si registrano numerosi episodi della normale ripresa vegetativa. Purtroppo, non avendo la
sicurezza che analoghi trattamenti siano stati effettuati in tempi
utili anche sul patrimonio palmizio privato presente sul territorio,
è inevitabile la presenza di esemplari adulti di punteruolo rosso,
motivo per cui saranno eseguiti i trattamenti adulticidi descritti.
A completamento delle attività, sempre in collaborazione con
l’Amministrazione, stiamo gradualmente procedendo alla rimozione dei tronchi di palme non più vegete, al fine di salvaguardare
la pubblica e privata incolumità, oltre che il decoro urbano. Nel
2015 sono stati rimossi circa 50 esemplari, fermo restando che è in
atto un costante monitoraggio per intervenire celermente nei casi
di instabilità del capitello.
* Amministratore unico della Bar.S.A.
Sul lavaggio dei carrellati degli esercenti commerciali
Ringrazio il Presidente dell’Associazione Pubblici Esercenti Pino Centaro per la sollecitazione relativa al lavaggio ed alla sanificazione dei carrellati della frazione organica
in dotazione agli stessi esercenti commerciali.
Bar.S.A. ha regolarmente svolto lavaggi e sanificazione rispettando le frequenze dovute. In ogni caso per ottemperare agli obblighi contrattuali, alle rassicurazioni effettuate
dall’Amministrazione e accogliere la segnalazione ricevuta l’Azienda ha provveduto a
partire da giovedì 20 agosto alla programmazione degli interventi potenziati di lavaggio
e sanificazione che è stata completata a fine mese tenuto conto anche dell’aumento dei
rifiuti prodotti e raccolti in questo periodo che fisiologicamente ha causato un ritardo
nell’espletamento di queste attività. Comunico e anticipo la volontà di incontrare le associazioni di categoria ed i rappresentanti degli esercenti delle attività commerciali al
fine di condividere un confronto costruttivo ed un percorso sulle azioni di Bar.S.A. per
migliorare in modo costante i servizi offerti.
Luigi Fruscio
SETTEMBRE
2015
IL FIERAMOSCA
27
Storia locale
Il corpo di polizia municipale nella storia
PEDICO
Viaggio alle origini dei vigili urbani
di Michele Grimaldi
O
gni anno, il 12 settembre, la nostra
Città ricorda il martirio di 12 vigili urbani che, all’indomani dell’armistizio
dell’8 settembre del 1943, furono barbaramente trucidati dai tedeschi sulla parete
esterna dell’ex Ufficio Postale cittadino.
Quel sacrificio di vite innocenti ha fatto sì
che il corpo dei Vigili Urbani di Barletta,
da quel momento in poi, fosse portato come
fulgido esempio di eroismo all’intero territorio nazionale.
La Polizia Municipale è uno dei corpi di
polizia del nostro Paese. Tuttavia, a differenza delle forze di polizia dello Stato, non
ha un coordinamento nazionale, ma solo a
livello locale, cioè della Regione e del Comune. Quindi ogni Regione regolamenta la
polizia locale in maniera diversa definendo
divise e distintivi propri e, in genere, ogni
Comune ha un proprio regolamento organizzativo. L’attività della Polizia Municipale sottostà alle leggi dello Stato che ne
stabiliscono i principali compiti ed in particolare della legge quadro del 1986.
La Polizia Municipale trae origine dal
corpo della “guardia nazionale” che ogni
Comune ha istituito nel passato in tempi e con modalità diverse, per garantire il
rispetto delle proprie regole. Le guardie,
alle dirette dipendenze delle autorità locali, hanno da sempre svolto le loro funzioni affiancandosi alle forze di polizia dello
Stato. L’obiettivo della Guardia Nazionale
era garantire il “buon ordine della città”,
sorvegliando in particolare le porte ed affiancando i gabellieri (guardie addette alla
riscossione del tributo dai commercianti che portavano all’interno delle mura la
merce soggetta al dazio per la vendita). La
Guardia Nazionale era un corpo formato da
poche persone, tutti volontari, vestiti a proprie spese.
Le guardie erano abbastanza giovani,
circa 30 anni, in genere non erano sposate, avevano un proprio lavoro o erano benestanti che vivevano di rendita. Nella seconda metà dell’Ottocento Barletta era già
una città industriale, ma la vita si svolgeva
tranquillamente, senza creare troppi impegni alle guardie del comune le quali vigilavano soprattutto le porte della città, che a
quei tempi era ancora recintate dalle mura.
Nel nostro Comune si iniziò a parlare di
guardie municipali “solo” 150 anni fa. Infatti il primo atto ufficiale è la delibera n. 58
del Consiglio Comunale che più ampiamente trattava della pianta organica del Comune
di Barletta. Durante la seduta del massimo
consesso cittadino tenutasi il 31 dicembre
1861, l’assessore anziano facente funzioni
di Sindaco Gaetano Pappalettere proponeva
che “…partendo dalla già stabilita pianta
organica … invita il consiglio a voler nominare quattro Guardie Municipali col mensile compenso di ducati otto cadauno senza
l’obbligo del cavallo. Propone come primi
nomi
Nicola
Centaro di Domenico e Giuseppe Saponaro
fu Francesco.
Ed onde munire
le quattro dette
Guardie delle
novelle divise
(fig. 1), autorizza il Sindaco e la Giunta
a provvederle
loro, prelevandone la spesa
127
dall’art.
dell’esercizio
corrente”.
Forse non Fig. 1. La nuova divisa
proprio in ma- delle guardie municipali
niera corretta, (1861)
dopo aver formato il Corpo delle Guardie, gli amministratori dell’epoca pensarono bene di
munirsi del regolamento. La prima bozza, datata 26 novembre 1862 (fig. 2), che
all’art. 1 recitava “È costituita in Barletta
una forza destinata alla Civica Polizia. Detta prenderà il nome di Guardia Municipale
della Città di Barletta”, riguardava tutti gli
aspetti della città e prevedeva, tra l’altro,
il controllo: dell’occupazione del suolo
pubblico delle fiere e dei mercati del patri-
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Barletta
28 IL FIERAMOSCA
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SETTEMBRE
2015
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IL FIERAMOSCA
29
Ricordo
Storia locale
Fig. 2 - 26 novembre 1862, prima bozza del
regolamento del Corpo delle Guardie municipali
Fig. 3 - Decreto Reale di Vittorio Emanuele
II del 3 dicembre 1863
monio artistico dell’igiene e della decenza
della città, dell’edilizia, della macellazione
degli animali.
Il definitivo regolamento venne redatto
solo dopo quasi due anni, nelle sedute del
consiglio comunale del 30 maggio e 13 novembre 1863, e che fu approvato con Decreto Reale di Vittorio Emanuele II del 3
dicembre 1863 (fig. 3).
Le funzioni delle guardie, previste nel
Decreto, si fecero più precise e articolate:
avevano il compito di far rispettare i regolamenti comunali, di consegnare lettere o
avvisi dell’autorità municipale, di garantire
l’ordine pubblico e di sorvegliare la circolazione stradale in città e nei sobborghi secon-
30 IL FIERAMOSCA
do gli ordini ricevuti dall’ufficio di polizia
municipale al quale dovevano trasmettere
un rapporto giornaliero. Il corpo di guardie
dipendeva direttamente dal Sindaco e dalla
Giunta Municipale. La vita delle guardie,
sino agli albori del XX secolo considerata
non difficilissima, incominciò ad assumere
aspetti più problematici allorché dovette
affrontare i primi problemi con il traffico,
soprattutto a causa delle biciclette, le cui
regole di circolazione furono fissate per la
prima volta nel regolamento del 1914.
In quei tempi la città si sviluppava industrialmente e demograficamente in maniera
vertiginosa e la circolazione, anche delle
auto, aumentava sempre di più. Proprio il
1914, venne introdotta la denominazione
“vigili”. Da allora anche a Barletta il termine “vigile” venne a sostituire per sempre
quello di “guardia”.
Nel 1921, l’aumento del traffico stradale indusse a mettere a punto un regolamento
disciplinare che fosse più rispondente alle
esigenze della viabilità dell’epoca in fase di
trasformazione ed espansione.
Negli anni Venti venne inoltre introdotta nell’organico dei vigili una squadra ciclisti poi sostituita, negli anni Cinquanta, da
una squadra di motociclisti.
Si presentarono, come era ovvio, anche
difficoltà con le prime auto, che raggiungevano le “impressionanti” velocità di 30 ed
anche 50 km/h.
Le sanzioni per le violazioni al regolamento erano previste multe sino a 10 lire
(per avere un raffronto si tenga conto che
gli operai venivano pagati circa 2,5 lire per
12 ore di lavoro).
Negli anni le modifiche, anche parziali,
al Testo Unico del Regolamento per la Polizia Urbana furono diverse fino a giungere
al 1929 allorquando il Consiglio Comunale deliberava di modificarlo ulteriormente
e di inserire nuove norme e modificarne
altre (per lo più amministrative come l’innalzamento dell’età per entrare nel Corpo
da 25 a 30 con agevolazioni per gli invalidi
di guerra) e dopo cinque anni, nel 1934, la
denominazione mutò in “Corpo di Polizia
Municipale” e cioè l’attuale.
Coloro i quali hanno avuto la compiacenza di dare una veloce lettura a questi
brevi cenni storici sul Corpo dei “Vigili Urbani”, avranno sicuramente notato come le
modifiche, anche importanti, al Testo Unico
che ha regolato da 150 anni a questa parte la vita della polizia cittadina, sono state
tante ed anche importanti ma l’articolo che
non è mai mutato nel corso del tempo e che
forse resta il più importante di tutti è quello
che recita “… Il corpo dei Vigili Urbani ha
come compito precipuo quello di far rispettare le regole del vivere civile”.
Cosa dire di più?
31ma stagione concertistica
autunno musicale
A cura dell’Associazione Artistico Culturale
Cultura e Musica “G. Curci” in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali Regione Puglia - Assessorato al
Mediterraneo Comune di Barletta
Domenica 20 settembre
“La Musica Barocca tra Pop e Rock”
Ensemble “Rondò Veneziano”
Domenica 27 settembre
Pianista Fan Yu
1° Premio Assoluto 24° Concorso
Internazionale “Città di Barletta
Giovedì 1 ottobre
“Nuove frontiere musicali: omaggio
alla musica elettroacustica”
Pietro Doronzo - flauto
Alberto Signorile - oboe
Carmine Marcello Rizzi - violino
Domenica 4 ottobre
“Clair de lune… emozioni di un
viaggio tra finito ed infinito”
Giuseppe Nese - flauto
Yolanta Stanelite - soprano
Gabriella Orlando - pianoforte
Luigi Minischetti - voce recitante
Domenica 11 ottobre
Duo
Mauro Paolo Monopoli - violoncello
Mariano Antonio Fiorella - pianoforte
Domenica 18 ottobre
Quartetto “De Nittis”
Pianista Francesco Monopoli
Domenica 8 novembre
Pianista Woojin Kim
1° Premio 17° Concorso di Esecuzione Pianistica “Premio Mauro Paolo
Monopoli”
Per informazioni
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Biglietti posto unico e 10.00
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SETTEMBRE
2015
INAUGURATO IL MONUMENTO AL DONATORE
Nel ricordo del prof. Lattanzio e di Pietro Mennea
di Rosaria Cuccorese*
F
inalmente il monumento celebrativo di tutti gli attuali,
passati e futuri donatori di sangue. E non solo della città di
Barletta. Mi piace condividere questa gioia alla nostra provincia
di Barletta Andria Trani, alla Regione Puglia e all’intera famiglia
italiana dei donatori di sangue dell’Avis. Mi corre l’obbligo, anche oggi, di ricordare due simboli della nostra sezione: il nostro
fondatore Ruggero Lattanzio e il nostro campione Pietro Mennea. Sono certa che entrambi oggi gioiscono per questo evento.
Ho aperto questo mio intervento con “finalmente” perché da tanti
anni, forse troppi, abbiamo inseguito questo sogno. Ma oggi è il
giorno della festa. della festa dei donatori viventi e di chi riposa in
pace. La presenza di tanti donatori della provincia e della Regione Puglia e l’intera dirigenza mi onora particolarmente. Altresì la
presenza del nostro presidente nazionale, dottor Vincenzo Saturni, è un evento tanto
particolare quanto storico per
questa città.
A lui e a tutti coloro che
oggi sono con noi il più affettuoso ringraziamento mio
personale e delle donatrici e
dei donatori di Barletta. Un
pensiero particolare, in tal
senso, desidero porgerlo al
sindaco di Barletta Pasquale
Cascella che con Azzurra Pelle e Giusy Caroppo, assessori
della sua giunta, hanno fatto
in modo che Barletta potesPietro Mennea e il prof. Ruggero se avere questo monumento.
Essi hanno dato una risoluta
Lattanzio
accelerazione a tutto l’iter
consentendo in tempi ragionevoli di poter raggiungere il risultato tanto atteso. L’iter per giungere a questo monumento è stato
lungo e non privo di difficoltà burocratiche, ma la caparbietà e
l’ostinazione dei precedenti presidenti e qui vorrei menzionare il
cav. dott. Francesco Marino e il prof. Ruggiero Maria Dellisanti,
congiuntamente a tutto il consiglio e alla base dei donatori, hanno
permesso di raggiungere il risultato che oggi ammiriamo.
Il monumento al donatore Avis Barletta non è una stele finalizzata solo a commemorare l’attività del donatore anonimo, esso
rappresenta una testimonianza tangibile, concreta per i donatori attivi e per quelli non più attivi, esso vuole rappresentare per
l’intera comunità cittadina un omaggio alla solidarietà, poiché in
pochi decenni ha saputo scrollarsi di dosso la nefandezza della
piaga dei mercenari del sangue. Oggi, con orgoglio e in pochi
anni, posso affermare che non solo la piaga è stata sanata ma, la
comunale Avis “Ruggero Lattanzio”, con le 4.693 unità di sangue
ed emoderivanti donate soltanto nell’anno 2014, è un riferimento
SETTEMBRE
2015
Inaugurazione del monumento del donatore AVIS. Al centro il sindaco Cascella e la presidente Cuccorese
imprescindibile a livello regionale capace di soddisfare le numerose richieste provenienti al Centro Trasfusionale di Barletta, dai
diversi ospedali pugliesi. L’aver voluto privilegiare la formula del
concorso d’idee, rispetto al semplice affidamento d’incarico, ci ha
permesso di poter spaziare in una dimensione nazionale in grado
di poter cogliere la proposta che più identificava il donatore e la
donazione.
L’idea che meglio ha saputo interpretare questo spirito è stata
quella dell’artista Cristian Biasci da Cascina, provincia di Pisa.
Egli ha saputo coniugare due elementi a noi particolarmente a
cuore: il “socio donatore”, l’eroe anonimo qual è il donatore di
sangue ed il “rapporto esistente con la quotidianità della solidarietà e del donatore” quale strumento essenziale per una crescita
sostenibile del nostro futuro. Grazie di cuore al maestro Biasci per
aver dato forma artistica ai nostri sentimenti. In ultimo ma non
per ultimo desidero salutare il nostro direttore generale dell’Asl
Bt Ottavio Narracci ribadendo a lui la nostra più completa disponibilità a servire la Asl Bt con le donazioni di sangue. Evviva tutti
i donatori di sangue.
* Presidente comunale Avis Barletta “prof. Ruggero Lattanzio”
Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTA
tel. 0883 331 566
barletta@otticalamusta
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IL FIERAMOSCA
31
Università della Terza Età
UNITRE: 25 ANNI DI ATTIVITÀ,
SUL “FILO DELLA TRADIZIONE”
APERTE LE ISCRIZIONI PER IL NUOVO ANNO ACCADEMICO
di Antonella Mazzoni
C
on la Mostra “Sul filo della tradizione: l’arte… di prender moglie”, presso la Sala della comunità S. Antonio, l’Università
della Terza Età di Barletta ha concluso l’anno accademico 2014-15.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il locale Club Unesco, il
Liceo musicale paritario “L’Opera” di Barletta e patrocinata dall’Amministrazione comunale, è stato il frutto di un progetto teso a valorizzare le
tradizioni e l’artigianato, legati alle tappe principali della vita dell’uomo.
L’argomento prescelto per chiudere il venticinquesimo anno di attività
dell’Università della terza età locale, costituita il 13 novembre del 1989,
è stato volutamente legato ad un tema culturalmente ricco di sfaccettature, ponendo sempre al centro dell’attenzione l’importanza della manualità e delle capacità creative, da coltivare a tutte le età.
Nel corso della serata inaugurale il saluto dell’assessore alle politiche sociali Anna Rizzi Francabandiera, l’intervento dei presidenti
dell’Unitre, Angela Paolillo e dell’Unesco Daniela Ruggiero. Nel percorso espositivo, hanno trovato spazio oggetti e manufatti legati alle
nozze: corredi, fotografie, capitoli matrimoniali e partecipazioni, accanto ai lavori realizzati dal laboratorio “La bottega della creatività” inserito
nell’attività didattica dell’Unitre, e guidato da Elisabetta Landriscina.
Il tema è ricco di sfaccettature, ha dichiarato Marcella Ruggiero,
direttrice dei corsi Unitre, prendendo spunto da alcuni pezzi in mostra,
come l’atto notarile sottoscritto a Barletta nel 1891, teso a “stabilire i
patti e le condizioni che regolar dovranno la nuova e ben augurata famiglia”, protagonisti gli sposi, comparsi “dietro loro reciproca simpatia
ed amore”.
La dote era un bagaglio indispensabile per la sposa e un onere
per padri e fratelli: non averla poneva un serio ostacolo nel trovare un
marito; proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo
status sociale dello sposo a cui veniva concessa, consisteva in un numero codificato di biancheria per la casa e personale, alcuni esemplari di fine ‘800 arricchiscono la mostra. Accanto a questi elementi, non
meno rilevanti sono gli aspetti simbolici, le partecipazioni, i confetti, le
bomboniere, il tradizionale “pacco a ritirare”, l’abito nuziale e il velo. In
32 IL FIERAMOSCA
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
mostra anche fotografie di nozze degli anni passati e riproduzioni di
tele sul tema. Grazie alla collaborazione con il Liceo musicale paritario
“L’Opera” nella mostra figura anche una ricerca sulle nozze nella musica classica e l’allievo Francesco Tedeschi ha eseguito alcuni brani alla
chitarra. Stornelli ma anche poesie hanno da sempre accompagnato gli
sposalizi, per questo Carmela Dimastromatteo e Antonietta Fioravante
Esperti hanno letto due loro composizioni. Il vice sindaco Anna Rizzi
Francabandiera, ha sottolineato come, i non più giovani, possono approfittare del tempo che finalmente hanno a disposizione per coltivare
le loro passioni, il piacere della cultura fa crescere tutti e il volontariato
rende più solidale la città.
Secondo un’impostazione, ormai consolidata, gli studenti sono protagonisti dei percorsi didattici, così come dell’allestimento della mostra
di fine anno accademico.
A partire da ottobre l’Unitre, presso la sede del Centro Polifunzionale S. Francesco in via del Salvatore, 48, riproporrà le attività didattiche
indirizzate a quanti, superato il trentesimo anno di età, vogliano arricchire il proprio bagaglio culturale ma soprattutto sperimentare la condivisione e il piacere di stare insieme. Per informazioni cell. 339 2598664.
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Terzo Reich, Italia, Giappone, Repubblica Sociale Italiana,
État français ossia Francia di Vichy e altri Paesi dell’Asse
che da Gran Bretagna, Francia, U.R.S.S. e altri Paesi Alleati
in Europa, U.S.A., Canada, America Latina, Africa, Asia e
Oceania dal 1933 al 1953 da musicisti di qualsiasi contesto
nazionale, sociale e religioso.
L’Istituto dispone di una Bibliomediateca contenente il
materiale cartaceo e fonografico in dotazione alla Fondazione e costituito da 5.000 spartiti pubblicati o inediti, 13.000
documenti concernenti la produzione musicale in cattività
(microfilm, diari di prigionia e quaderni musicali, registrazioni su audio&videocassetta in corso di masterizzazione),
letteratura poetica, scientifica e teoretica sulla materia, pubblicazioni universitarie e saggistica, 100 ore di interviste a
strumentisti e compositori sopravvissuti, i 24 CD-volumi di
Agenzia generale del Nord Barese:
BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982
RISTORANTE
RICEVIMENTI
CONGRESSI
Subagenzie di Barletta:
Agenzia Italia t. 0883 521 218 - Delvecchio Promot. Finanziario t. 393 047 7273 - Dicandia
Promot. Finanziario t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 Lattanzio t. 347 645 7257 - Rizzitelli t. 339 420 6003
Sul restante territorio:
34 ILt.FIERAMOSCA
Andria
0883 595 122 - Bisceglie t. 080 395 75 69 - Canosa di Puglia t. 0883 880 803
Giovinazzo t. 080 394 44 83 - Molfetta t. 080 334 92 47
SETTEMBRE
Al centro, tu.
2015
SETTEMBRE
2015
Allo scopo di sostenere la Fondazione
è possibile effettuare una donazione sul conto bancario:
BANCA PROSSIMA - FILIALE 05000
IBAN: IT34 C033 5901 6001 0000 0103 682
BIC/SWIFT CODE: BCITITMX
intestato: ISTITUTO DI LETTERATURA
MUSICALE CONCENTRAZIONARIA
KZ Musik (Enciclopedia discografica sulla musica prodotta
in cattività civile e militare dal 1933 al 1953), il Fondo Musicale Berto Boccosi, il costituendo Polo italiano della musica
ebraica e l’Archivio storico dei compositori barlettani.
In attesa del completamento del Thesaurus Musicae
Concentrationariae (Enciclopedia in 12 volumi & 2 DVD in
4 lingue) previsto per il 2020, l’Istituto ha ritenuto utile pubblicare un’ampia scelta di opere musicali scritte in cattività
civile e militare durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’Antologia Musicale Concentrazionaria è particolarmente rivolta a studiosi, ricercatori e musicisti ma nondimeno intende rivolgersi a Scuole medie e superiori in grado di organizzare una propria attività didattica e musicale
aperta ai patrimoni musicali del sec. XX tuttora da scoprire
e promuovere.
Con il sentito auspicio che le opere musicali contenute
nella presente Antologia possano lasciare segni indelebili di
solidarietà e condivisione della Memoria storica e artistica.
* pianista
presidente dell’I.L.M.C.
Viale R. Elena
(Lit. di Levante)
tel. 0883 347741
IL FIERAMOSCA
35
Estate barlettana
Cinema al Castello con dibattito
Ameluk e l’integrazione tra i popoli
Nella piazza d’arme del
Castello, evento programmato
in occasione della XXVII rassegna cinematografica Castello
Cinema 2015 organizzata dalla
Società Cooperativa Sette Rue
e da Cinema 80 di Giuseppe
Paolillo con il patrocinio del
Comune.
La proiezione è stata preceduta da un incontro dibattito
aperto al pubblico su “Integrazione tra popoli e dialogo tra
religioni, coordinato da Floriana Tolve, con il regista Mimmo
Mancini e alcuni interpreti del film come Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli e Teodosio Barresi. E inoltre il prof. Ugo
Villani, l’assessore Anna Francabandiera, e il responsabile dello Sportello immigrazione Badr Fakouri. Il film, interamente
girato in Puglia, tratta della integrazione. La storia si svolge a
Mariotto dove sta per svolgersi la tradizionale Via Crucis del
Venerdì Santo quando l’attore che interpreta Gesù si ferisce e
viene sostituito da un musulmano che dovrà quindi portare la
Croce di Cristo!
VII edizione Festa della Musica
Sabato 8 agosto si è tenuta la
VII edizione della “Festa della
Musica”, l’evento estivo promosso dal circolo Arci “C. Cafiero”
di Barletta, presso la location del
Summer Cafè Lido Pascià, lungo
la litoranea di Ponente.
Ad esibirsi sul palco i finalisti
dell’Arci Cafiero Live Contest,
Deus of Machine e Gerardo Tango & Band. Ospiti d’onore della
serata saranno i Rezophonic, un
progetto discografico ventennale,
nato dall’Idea di Mario Riso, ex
batterista dei Royal Air Force e dei Movida e cofondatore di
RockTV. Al loro ultimo disco “Rezophonic - III” hanno partecipato i più famosi e talentuosi artisti italiani ed i ricavati
sono devoluti all’African Medical and Research Foundation
(AMREF) per un progetto idrico nella regione del Kajiado tra
Kenya e Tanzania, con il coinvolgimento delle popolazioni locali. A precedere il concerto, un dibattito sulla Coalizione Sociale, il nuovo progetto di rete e di mutualismo che coinvolge
associazioni e movimenti al fine di dare una risposta politica e
sociale alla crisi economica.
36 IL FIERAMOSCA
Estate barlettana
Francesco Renga in concerto
Nel fossato del Castello,
Francesco
Renga si è
presentato
al pubblico
barlettano
con il concerto “Tempo
Reale Extra
Tour”. Renga
è un cantautore che sa unire
alla graffiante
qualità della
sua voce, anche la incisività delle sue creazioni poetiche. Basta ricordare alcuni titoli per rendersene conto:
Dove il mondo non c’è più, Cambio direzione, Ferro e Cartone,
Tracce, tutte istantanee di vita vissuta, dove l’autore coltiva sogni
e speranze.
Sa come coinvolgere il pubblico, Francesco, come ammaliarlo
con la lirica modularità della sua voce potente eppure fragile, a
seconda delle tonalità delle sue creazioni musicali.
Dai toni alti a quelli melodici, appena sussurrati come ne “La
tua bellezza” dove canta l’amore, e ancora, nelle canzone “Un
giorno bellissimo”, “Il mio giorno più bello nel mondo”. Dalle
sue canzoni, dal suo modo di interpretarle, un ritorno di vibrante
emozione, che si conclude con un ricordo per l’amico Pino Daniele recentemente scomparso.
Nei giardini del Castello,
teatro e disabilità
Abbinamento insolito,
quello di teatro
e disabili. Una
serata indimenticabile nei giardini del Castello,
dove su proposta
della “Associazione Culturale
Teatro Nuovo”,
il pubblico è
stato intrattenuMarco Defazio e Sergio
to in una serata
presentata e condotta con mestiere e amabilità da Sergio ed Alessandro, nel corso della quale hanno fatto emozionare, anche attraverso modesti attrezzi e piccoli espedienti, un sorriso, delle sfere
magiche, palloncini colorati o bolle di sapone. Ad affiancare Davide e Sergio, un gruppo di bambini del Teatro Curci. L’anfiteatro
dei giardini del Castello è stato il fondale ideale per lo spettacolo,
ricreando l’atmosfera di un grande villaggio. Bella la colonna musicale realizzata da Marco De Fazio.
SETTEMBRE
2015
La libreria Einaudi animatrice
di una letteratura per l’infanzia
Nell’ambito delle iniziative
promosse dal Comune per l’Estate
Barlettana, la libreria Einaudi, ha
organizzato laboratori e animazioni: Viaggio al centro della terra di
Giulio Verne; Gioconda nel regno
del Sale di Francesca Bellafronte
e Vita Piazzolla; Pesce arcobaleno di Marcus Pfisterediz; Mandala
dedicato al mare e al mondo sottomarino utilizzando conchiglie,
stelle marine, ciottoli, a cura di
Giorgia Allegretta; Bolidi cromati,
tecnologia e arte ad alta velocità,
laboratorio curato da Giorgia Allegretta e Luca Mele. Buon divertimento.
Anastacia un gran ritorno
Resurrection Tour, il titolo del concerto offerto al pubblico da Anastacia nel fossato del Castello, rende bene il senso
dell’ultima fase della sua esperienza artistica, che aveva visto
un momento di eclisse per ragioni di salute per poi riprendersi
e tornare alla ribalta.
Pensate, Anastacia da ragazza faceva la panettiera in un forno di Broadway, e di qui decise che le canzoni dalla panetteria
spiccassero il volo per il mondo.
Una carriera stratosferica, la sua, con 85 milioni di dischi
venduti in tutto il mondo.
Nel fossato del Castello non ha deluso i suoi tanti fan con
una prestazione vigorosa e intensa, 19 brani in diretta con una
solo pausa in cui ha risposto alle domande di tre fan sorteggiati.
Impeccabile l’organizzazione affidata a Scorcia Eventi.
Gran Galà dell’Operetta
nella piazza d’Armi del Castello
Nella piazza d’armi del Castello, col Gran Galà dell’Operetta, si è conclusa la 7a edizione del “Barletta Opera Festival”
organizzata dalla Associazione Cultura e Musica “G. Curci”,
in collaborazione con l’assessorato alla Cultura. Uno spettacolo ricco di musiche tratte dai più prestigiosi autori del passato e
coevi: Lombardo, Ranzato, Tauber, Offembach, Lehàr, Strauss
interpretato da un cast straordinario presentato, all’inizio dello spettacolo, dal maestro Francesco Monopoli: l’Orchestra
Filarmonica Pugliese diretta dal maestro Giovanni Minafra e
quattro grandi artisti pugliesi affermatisi in campo nazionale e
internazionale: Carlo Monopoli, Raffaella Montini, Marilena
Gaudio e Nicola Domenico Cuocci che hanno dato vita ad una
indovinata selezione di operette. L’operetta - è stato detto - è il
senso della leggerezza musicale che si fa teatro, dove parodia e
trasgressione sono gli ingredienti di questa arte del sorriso che
ha attraversato la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà
del Novecento, da Offembach che ha vissuto gli ultimi bagliori del Secondo Impero, alla divertente sensualità trasgressiva
dell’operetta viennese di Strauss, all’operetta italiana caratterizzata dagli scintillanti lustrini della rivista segnata da Vanda
Osiris, un mondo sconvolto dalla prima guerra mondiale, e che
tuttavia passerà indenne anche dalla seconda, sopravvivendo
fino a noi con la sua leggerezza sorridente e popolare. Una
grande cornice di pubblico ha accompagnato questa indimenticabile serata che sarà ricordata dal folto pubblico non solo per
le splendide musiche dell’operetta francese, viennese e italiana, ma anche per le magistrali esecuzioni dei suoi cantanti-attori nella bella interpretazione dei rispettivi ruoli, capaci di dar
vita ad uno spettacolo ricco di memoria, nostalgia, emozioni,
allietata da una scintillante coreografia.
SETTEMBRE
2015
La Biblioteca “Loffredo”
s’apre ai ragazzini
Anche la Biblioteca comunale “S. Loffredo” si è inserita, con
successo, nel cartellone delle iniziative dell’Estate Barlettana, in
collaborazione con le bibliotecarie della cooperativa Lilith Med
2000. Ogni domenica di luglio, e le prime due di agosto, dalle 20
alle 23, la biblioteca si è trasferita nell’atrio esterno del castello
dove è stato allestito un gazebo appositamente predisposto per
fornire informazioni sui servizi bibliotecari, effettuare iscrizioni
e distribuire materiale informativo. L’iniziativa, già sperimentata l’anno scorso, ha registrato un notevole interesse di pubblico,
tanto che sono state rilasciate 105 tessere di iscrizione e 224 libri
prestati. È veramente interessante che il maggior successo dell’iniziativa abbia coinvolto i più giovani, fino al punto che oggi la
biblioteca “S. Loffredo” annovera fra i suoi iscritti oltre 3000 tesserati, frutto di un costante impegno profuso nella realizzazione di
iniziative finalizzate alla promozione della lettura.
IL FIERAMOSCA
37
Estate barlettana
In Piazza Pescheria
Barletta Jazz Festival
Nel corso di una intensa serata, in Piazza Pescheria, si è
esibito il “Francesco Bearzatti Tinissima Quartet”, un quartetto che suona il Jazz, che oltre a suonarlo lo interpreta, cercando di coinvolgere gli spettatori emotivamente, senza però
illudersi di spiegarlo, perché il Jazz non è tecnica, ma sentimento musicale, è un modo di vivere. Qualcuno ha detto che
se Dio fosse un musicista, sicuramente sceglierebbe il jazz
come linguaggio musicale. Il Jazz è anche storia di popoli
perché il blues, per esempio, segnò momenti drammatici nella storia dell’emancipazione dei negri. Allegra, spensierata,
ma talvolta drammatica, la senti a pelle. Barletta ha il suo
Festival Jazz chiamato semplicemente Barletta Jazz Festival,
che dura da tredici anni e che ha visto esibirsi interpreti del
calibro di David Binney, Kurt Rosenwinkel, John Scofield,
Chris Potter, Danilo Rea, Roberta Gambarini, Dave Holland.
Il quartetto presente in Piazza Pescheria, nel corso della
sua esibizione, ha proposto l’ultimo progetto discografico
intitolato Monk’n’roll’. Il quartetto è costituito dallo stesso Francesco Bearzatti (sax e clarinetto), Giovanni Falzone (tromba), Danilo Gallo (contrabbasso) e Zeno De Rossi
(percussioni e batteria). I concerti gratis, un vero regalo per i
barlettani. A chiudere la rassegna, un gradito ritorno, la BJF
Collective, formata da giovani talenti barlettani che incontrano sul palco il sassofonista Roberto Ottaviano dalla trentennale carriera che ha suonato musica di Dizzie Gillespie, Chet
Baker, Giorgio Gaslini, Pierre Favre ed altri.
Estate barlettana
Dominae Ensemble
a Palazzo della Marra
Va bene la festa… ma con moderazione Nina Zilli
(ordinanza del sindaco)
Frasi & fumo tour 2015
Il “Dominae Ensemble” ha regalato agli spettatori una straordinaria serata di musica di alto livello, presentando lo spettacolo
“… e di Soavi Accenti”, una selezione di musiche del Seicento
con voci e strumenti del Rinascimento musicale italiano, con Valeria Polizio soprano, Maria Dituri soprano, Annarita Lorusso violino barocco, Mariangela Lippolis flauto dolce, Beatrice Birardi
percussioni, Vita Perilli violoncello, Eloise Ameruoso clavicembalo, tutte brave interpreti della musica rinascimentale e barocca
eseguita con rigore filologico.
L’Ensemble, recente vincitore di un concorso internazionale, si
è già esibito in vari festival di musica antica, facendosi apprezzare
per la perfetta esecuzione di madrigali, capricci, fantasie, serenate, dialoghi. Fra gli autori interpretati, di particolare spicco Girolamo Frescobaldi, uno dei maggiori compositori di clavicembalo
del XVII secolo, Barbara Strozzi e Claudio Monteverdi. Indovinatissimo poi l’accostamento del concerto con il tempo barocco del
Palazzo.
Va bene la festa, le numerose iniziative che riempiono le serate
agostane, che si accompagnano ad un chiassoso divertimento, ma
non troppo. Durante l’estate c’è il popolo dei vacanzieri, ma ci
sono anche i residenti che vogliono riposare negli orari canonici e
invece spesso, quando abitano proprio a ridosso dei luoghi di intrattenimento, sono costretti a subire le intemperanze sonore di chi
non ha il senso della misura. Basti pensare, per esempio, a quello
che succede ogni sera - con prolungamento notturno - in via Nazareth e su piazzetta Monte di Pietà (oggi mons. Giuseppe Damato).
Così il sindaco, che deve contemperare le esigenze degli uni e
degli altri, è intervenuto con un’ordinanza che limita l’orario oltre il quale sono vietate le manifestazioni sonore, cioè l’ordinanza
prevede che tutti gli esercizi pubblici del centro storico sospendano ogni tipo di emissione sonora a mezzanotte dal lunedì al giovedì, ed entro le ore 1 di venerdì e nei prefestivi e festivi, mentre per
gli esercizi pubblici delle litoranee il limite delle giornate estive
è invece fissato alle 2 fermo restando per tutti il dovere di rispettare i limiti della pressione sonora fissati dalle norme regionali e
nazionali.
Nessuna deroga per l’uso di fuochi d’artificio. Le sanzioni amministrative vanno da un minimo di 150 euro a un massimo di
500 euro in caso di reiterazione della violazione, con l’aggravante
del possibile provvedimento della sospensione dell’attività fino a
sette giorni.
Superfluo riferire che gli operatori interessati a queste limitazioni sono restati fortemente contrariati dal provvedimento, lamentando il fatto che per le stesse intemperanze le città vicine non
hanno colpito con analoghi provvedimenti gli esercizi di intrattenimento.
A Barletta Hobbit Village
di J.R.R. Tolkien
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38 IL FIERAMOSCA
Francesco De Gregori in concerto
Barletta torna a ospitare un grande evento dedicato allo
scrittore inglese J.R.R. Tolkien e alle sue celebri opere de Il
Signore degli Anelli e Lo Hobbit: Hobbit Village. Il 5 e 6 settembre il Castello di Barletta ha ospitato la Terra di Mezzo del
Sud popolata da hobbit, elfi, nani, raminghi, stregoni e perché
no, goblin, orchi, troll, Nazgul e draghi! Tanti gli ospiti così
come le attività, gli stand, i giochi e le sorprese. Organizzato
dall’Associazione Collezionisti Tolkieniani Italiani in collaborazione con il FIOF, Fondo Internazionale per la Fotografia e
la Comunicazione col patrocinio del Comune di Barletta, che
ha voluto inserire nel proprio calendario degli eventi estivi
questa grande kermesse. Una Festa capace di offrire un programma che lo ha reso l’evento per eccellenza per curiosi e
appassionati di Tolkien e del genere fantasy. Mostre, ospiti
speciali, conferenze, stand, sessioni cosplay, presentazioni di
libri, sessioni di disegno, giochi da tavolo e dal vivo, collezionismo, animazione per bambini, Quidditch, sessioni trucco
e tantissimo altro ancora per un appuntamento assolutamente
gratuito.
SETTEMBRE
2015
L’ultima volta venne a Barletta con Lucio Dalla. Sembra
ieri e invece sono passati
cinque anni. In comune, la
capacità di tradurre in musica i sentimenti. Dalla bolognese, esperto clarinettista;
De Gregori romano maestro
di chitarra. De Gregori ha
cantato e suonato per il pubblico barlettano nel fossato
del Castello, le canzoni in
uno stile nuovo, canzoni tradizionali ma anche nuove,
temi impegnativi: il rifiuto
per la politica, l’ironia, l’attenzione per gli emarginati. E poi
l’interpretazione delle canzoni del suo ultimo album “Viva
voce” nel quale si confondono le voci dei nostri figli con quelle
dei padri. Poi alcune composizioni speciali come Il panorama
di Betlemme, una ballata folk. E ancora il sentimento dell’amore declinato in ogni sfaccettatura.
SETTEMBRE
2015
Ancora un grande
spettacolo musicale nel
fossato del Castello, l’ha
proposto ad un pubblico
attento la cantante piacentina Nina Zilli a Barletta nel calendario estivo
col suo fortunato “Frasi
& Fumo Tour 2015”. Accompagnata da un complesso di sette musicisti,
Nina Zilli, ancorché giovane, ha maturato una buona esperienza prima in Irlanda e poi negli Stati Uniti. Partita dalla
musica italiana anni Settanta (Mina e Adriano Celentano tanto per intenderci), piano piano si è avvicinata a più recenti
esperienze musicali come la Motown, l’R&B della Stax, il
soul, il pop rock. E inoltre Reggae rocksteady e fra i cantanti
Alton Ellis e Phyllis Dillon.
La Stradina dei Poeti alla IX edizione
C’è ancora voglia di poesia ai giorni nostri?
Anche quest’anno dal 13 al 16 agosto si è celebrato il rito della
kermesse poetica “La Stradina dei Poeti”: questa volta sono giunte
117 composizioni, come le altre volte appese con delle semplici mollette a fili stesi “come panni al vento”. La gente si inoltra
lungo la Strictùla, lungo Vico Stretto, e si sofferma a leggere, poi
prende nota per dare il suo voto, sulla base del quale l’organizzazione stilerà una graduatoria di meriti.
La premiazione avverrà la sera di sabato 12 settembre nella
Sala Athenaeum, come già avvenuto in altre edizioni.
C’è ancora voglia di poesia ai nostri giorni? Sembrerebbe di
sì, se dura ancora questo premio, con la stessa emotiva partecipazione della prima edizione. La cosa è tanto più strana in quanto la
città non brilla per amore della lettura per cui è apprezzabile l’iniziativa della Cesacoop che da tanti anni realizza questo concorso.
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IL FIERAMOSCA
39
Libri
Libri
Andria, Bisceglie, Trani:
tre grandi appuntamenti
“I dialoghi di TRANI”
ovvero Progetto Lettura
A Barletta poche iniziative in ordine sparso
ANDRIA - FEstival internazionale
Castel dei Mondi
MATERIA, PAESAGGI, SAPERI
“Materia, Paesaggi e Saperi” sono
le parole chiave della XIX edizione
del Festival internazionale Castel dei
Mondi, realizzato ad Andria dal 23 al
30 agosto e che ha coinvolto l’intero
centro storico della città grazie al programma studiato dai tre direttori artistici Riccardo Carbutti, Mario De Vivo e
Antonella Papeo, che hanno messo su
una vera kermesse di spettacoli, installazioni, incontri e concerti in spazi dedicati all’arte e all’innovazione.
Sono all’insegna di immersività e
sapere, gli eventi italiani e internazionali selezionati da Riccardo Carbutti,
che ha aperto il festival.
La ricca serie di eventi e concerti proposta da Mario De Vivo è partita
domenica 23 agosto, con Luca Aquino in OVERDOORS e DJ Papaceccio.
La programmazione teatrale curata da Antonella Papeo ha confermato
il suo impegno nel cogliere quanto di più interessante offre la produzione
nazionale più innovativa.
I pomeriggi del festival sono stati animati dagli ospiti dei talk in programma ogni giorno all’Officina San Domenico. Mentre da ultimo con
STRIP BLOG ON LINE è entrato in azione un nuovo spazio: il web. Marco Petrella, illustratore e fumettista (Tango, Cuore, Unità, Manifesto, I
giorni cantati, Corriere della Sera, Repubblica), ha seguito il festival fra
scena e backstage matite alla mano, e ha pubblicato ogni giorno un reportage aggiornato in chiave webcomics.
Un tuffo nella filosofia, Les Thermes
40 IL FIERAMOSCA
BISCEGLIE - Libri nel Borgo Antico
Tre giorni di conversazioni e 100 autori
Alla sua sesta edizione, la rassegna “Libri nel
Borgo Antico” ha mantenuto la stessa qualità partecipativa ed
organizzativa
delle prime
cinque edizioni,
con
una presenza
capace di alternare, sui
diversi più
rappresentativi siti del centro storico, autori locali (non solo biscegliesi ma della provincia BAT) ad autori di livello
nazionale.
A questa rassegna hanno partecipato cinque autori barlettani. Tommy Di Bari con Sarò vostra figlia
se non mi fate mangiare le zucchine” (Cairo editore), Matteo Bonadies con Aniway 25 anni dopo (Ed.
Bonfirraro), Enza Piccolo con La partenza (Editrice
Rotas), Giuseppe Di Pace con Oltre il limite (Besa
edizioni), Antonella Loffredo con Ballata di fratello
sole e sorella luna (Editrice Rotas).
Un momento della manifestazione
I dialoghi di Trani cominceranno fra un mese. L’associazione
“La
Maria del porto” è
stata costituita nel
1993 con l’obiettivo di promuovere e
diffondere la cultura nelle sue diverse
manifestazioni.
Le
iniziative
sono
composite,
abbracciano l’educazione alla lettura
e all’ascolto della
musica, l’organizzazione di spettacoli teatrali, la realizzazione di mostre. La costante è
“Progetto Lettura”, iniziativa giunta alla IX edizione che
consente ai lettori interessati di interloquire direttamente
con gli scrittori coinvolti.
“La Maria del porto” è un’Associazione culturale
senza scopo di lucro.
Dal 2002 organizza, presso il castello svevo, “I dialoghi di Trani”: tre giornate di confronto fra scrittori, filosofi, scienziati, giornalisti, artisti su temi di pressante
attualità.
Generare è un atto fondativo: è nascita, è momento
intimo che si apre all’universale, proietta nel tempo le
nostre esistenze.
l dialoghi di Trani intendono cogliere le istanze profonde del reale che possono tradursi in progettualità, in
scelte, in azioni, attivando le potenzialità di generare
pratiche riflessioni, opportunità in questa realtà in rapido movimento.
Approfondiremo le possibilità di generare risorse per
il bene comune, generare reddito e lavoro, educare per
generare futuro, generare diritti e protagonismo sociale,
ri-generare ambiente e territorio, generare per lasciare
andare.
BARLETTA: su libri e lettura
otto presentazioni di Cialuna
Al contrario degli anni passati, le pur estemporanee iniziative dedicate alla lettura, quest’anno si sono ulteriormente ridotte: quella allestita a cura della Biblioteca Comunale “S. Loffredo”, due ore ogni sabato
sera nel mese di luglio e metà agosto, qualche pomeriggio dedicato ai
bambini organizzato dalla libreria “Einaudi” (v. pag. 37) e otto presentazioni di libri organizzate da Cialuna, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Liberincipit” Presidio del Libro, presso la piazzetta
letteraria del Lido “Il Brigantino” o sulla terrazza della stessa struttura.
La rassegna “Un’estate al mare” è un connubio perfetto fra la grande
letteratura e la musica jazz.
Per quanto riguarda i libri dobbiamo essere grati alla libreria Cialuna di aver intrapreso, e intensificato, quest’attività di promozione
della lettura. Se un consiglio possiamo permetterci, è quello di dare
maggiore visibilità ai libri sulla città e sul territorio atteso che è una
sensazione diffusa che i barlettani non conoscano né l’una né l’altro.
Venendo alle presentazioni organizzate nel corso dei mesi estivi (giugno-luglio-agosto):
- Venerdì 19 giugno Il caffé dei miracoli (ed. Rizzoli), di Franco Di
Mare (giornalista di “Uno Mattina”) già corrispondente di guerra,
volto molto noto della nostra televisione. Il suo ultimo romanzo, già
quasi un classico, un canovaccio di situazioni rocambolesche capace
di strappare lacrime e sorrisi;
- 25 giugno presentazione del romanzo storico La leonessa lasciva
(ed. Galassia Arte) di Francesca Di Gioia, storica dell’arte e scrittrice
che tratteggia la figura controversa di Giacomo Savonarola bruciato
sul rogo - a Firenze - considerato eretico per le sue teorie anticuriali;
- 26 giugno La forza dei fragili incontro con l’autore Corrado De Bari;
- 2 luglio Pietro Battipiede ha presentato il romanzo Colpevole di un
omicidio futuro;
- 18 luglio Mastica bene che stanno le spine incontro con l’autore
Giorgio Damato;
- 23 luglio Spaghetti all’assassina (ed. Sonzogno), incontro con la
scrittrice Gabriella Genisi;
- 28 agosto Ancora più vita (ed. Mondadori) di Angelo Roma;
- 3 settembre Clinica della TV (ed. Mimesis) incontro con l’autore
Carmine Castoro.
Una passata edizione
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
IL FIERAMOSCA
41
Estate Barlettana
Maestro Dunnel
Conte Cagliostro
Barlett e Avest la vera sorpresa di
questa edizione dell’estate barlettana
I
l grande anfiteatro, immerso nel
de risposta da parte del pubblico. Gli
verde dei giardini del Castello, e
organizzatori a cui vanno i miei sentiti
la grande partecipazione di pubblico
complimenti hanno saputo promuoveche hanno fatto da cornice allo spettare uno spettacolo che ha reso omaggio
colo, hanno fatto riscoprire ai barlettaalla barlettanità. Lo spettacolo organizni un gruppo appassionato della “barzato, senza alcun contributo economico
lettanità” che, guidato da Lello il Rosso
da parte dell’Amministrazione ma solo
ha organizzato tre serate che hanno
con l’ausilio degli sponsor coinvolti, dicontribuito a vivacizzare il programma
mostra che è possibile promuovere modell’Estate Barlettana.
menti di spensierato e sano divertimenRendere omaggio alla barlettanità:
to senza per forza far ricorso a richiesta
è questa la principale finalità degli ordi contributi pubblici. Avendo assistito
ganizzatori che hanno promosso ‘BARallo spettacolo - continua il consigliere
LETTA E AVEST’. Musica e spettacolo
regionale Filippo Caracciolo - posso teBarletta
28
agosto
2015.
Anfiteatro
del
Cagli ingredienti delle serate svoltasi nelstimoniare che si è trattato anche di una
stello. Il giornalista Giuseppe Dimiccoli, e il
le giornate del 16 luglio, 14 agosto e 22
forma di promozione del nostro territomassaggiatore del Barletta Calcio Sebastiaagosto.
rio e delle sue tradizioni artistiche.
no Lavecchia e l’industriale Savino Maffei
Agli eventi, promossi da Raffaele
BARLETTA E AVEST è la dimostraDi Pietro conosciuto come ‘Lello il Rosso’, Enzo Delvy Dj e zione che è possibile promuovere il territorio offrendo moAntonio Piccolo, hanno preso parte più di duemila spettato- menti di svago e divertimento anche uscendo da quelli che
ri. Lo spettacolo è stato organizzato all’insegna del folklore, vengono spesso considerati come gli esclusivi luoghi della
dei costumi e tradizioni della città.
cultura come può essere il teatro. Invito chi è incline solo a
“Un’iniziativa di grande successo - sottolinea il consi- valorizzare le espressioni classiche della cultura e della progliere regionale Filippo Caracciolo - che ha visto una gran- mozione del territorio a prendere in considerazione anche
12 settembre 1943
Esponete il vostro problema,
massima riservatezza e segretezza.
È una data luttuosa nella storia della nostra città: il giorno in cui Barletta provò
sulla viva carne dei suoi figli la crudeltà
e l’assurdità della guerra e dell’odio trasformato in macchina di distruzione e di
morte.
Ricordare quei dolori, lo sgomento di
quei giorni, significa anche impedire che
essi tornino a ripetersi. A questo proposito pubblichiamo la toccante poesia di
Sebastiano Lavecchia: la sua lirica dialettale ha contribuito a radicare nella coscienza popolare più profonda l’orrore
di quel crimine e il rispetto per la vita
umana.
Il mago dell’amore, Maestro Dunnel,
Conte Cagliostro, Capurso Giuseppe
astrologo, parapsicologo, chiromante, erborista, ecc.
42 IL FIERAMOSCA
riceve a Molfetta (BA) in Via Madonna degli Angeli,
52
SETTEMBRE 2015
Tel. 080 397 63 82 - Cell. 34 77 33 22 83
SETTEMBRE
2015
Sta dat a Barlett,
non ce l’avissema mé scurdé,
pe ched ca a guerr, ce scett
[a lassé.
Dumenecr,
sciurnat de fest,
all’arreiv de Tedesck,
dudece m’nucind
furene pigghiat a trademint,
senz nu salout,
a memm, migghir
e figghie gié crisciout.
Arrengat, sop o marciappid,
core e cor,
cunfurtennese tra lor,
gié penzevene e cas lor
e u dlor, jer’assé,
penzenn, ca i steven a spetté.
All’empid, sped o mour,
feccia a fecc e tradetour,
sa scurderen a pagour,
receteven i preghir,
satt e mitr di frastir.
Colp, sop a colp
e satt o mitr ca sparav,
a joune a joun
n’derr ti stennov
e senza greid de vendett,
a lasserene sta Barlett.
Nu mour, abbianchesciout,
na leped,
a recourd, de c’è cadout
e ancor josc
ce te firme a guardé
e i dudece noum,
te mitt a chiamé:
Cassatell, Iurill, Del Re,
Paulill, Falconett
e l’alt sett figghie, d sta Barlett,
da luntan, pe dudece volt
i pute cunté:
Present… Present… Present…
sa’ i dudece frat… d’arrecurdé.
IL FIERAMOSCA
43
Arte
ciò che la città ed i cittadini sentono
come espressioni artistiche a loro vicine e dimostrano di apprezzare”.
Nel corso dell’ultima serata è stato
presentato l’inno ufficiale di Barletta e
Avest presentato da Enzo Delvy, cantato dai giovani rapper barlettani South
Station e dallo stesso Enzo Delvy.
Tra varie performance musicali,
quelle degli Arcadya e di Roby Dance, e lo spettacolo offerto dai giovani
artisti della Barlett Art Academy, che
hanno interpretato alcune canzoni del
musical “Cats”, hanno trovato il loro
spazio le poesie in vernacolo di Fedele
Catapano che hanno riportato l’atmosfera della Barletta di un tempo.
Nel corso delle tre serate sono stati
premiati barlettani che hanno dato lustro alla città: Antonio Damato arbitro
internazionale, Paki Mele affermato
D.J., Francesco Petruzzelli titolare del
noto locale Saint Patrick, Giancarlo
Gianfrancesco Presidente dell’Associazione Culturale Kuka, Antonio
Marmo esportatore della barlettanità
nel mondo. Nell’ultima serata lo storico massaggiatore del Barletta Calcio
Sebastiano Lavecchia, il giornalista
Giuseppe Dimiccoli e Savino Maffei,
che ha esportato la qualità della nostra
pasta in tutto il mondo.
Altri ospiti della serata sono stati i responsabili dell’iniziativa Free
Walking Tour, che ogni giorno organizzano visite guidate nella città della
Disfida.
Le serate sono state rallegrate dalle immancabili barzellette di Lello il
Rosso, membro fondatore dell’associazione Barlett e Avest, rigorosamente
in vernacolo barlettano. «Spettacolo
come questi danno nuova dignità all’estate barlettana, quest’anno già ricca
di eventi - ha dichiarato l’assessore
Antonio Divincenzo - il prossimo anno
ci impegneremo nell'organizzare più
eventi gratuiti, in modo da offrire un
servizio a tutti i cittadini».
Nel corso dell’ultima serata, Sebastiano Lavecchia ha interpretato una
commovente poesia per ricordare le
12 vittime della ferocia nazista del 12
settembre del 1943 in piazza Caduti,
ascoltata con grande commossa attenzione dal pubblico dei presenti.
44 IL FIERAMOSCA
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
MOSTRA A PALAZZO PALMIERI A TRANI 7-18 AGOSTO 2015
Il magico mondo di Domenico Lasala
di Franco Lamonaca
I
battenti della galleria di Palazzo Palmieri, a Trani, si sono aperti
ancora una volta all’amena
vista della marina del porto,
dando ampia fruizione alla
recente mostra pittorica di
Domenico Lasala: ospite di
ritorno in queste sale con
ben quaranta opere, la cui
acclarata valenza compositiva continua a destare interesse, sia di pubblico che
di critica.
Ancorato saldamente ad
una leziosa figurazione, interpretata sempre in chiave
ironico-favolistica, e poetica, Lasala prosegue scientemente alla presentazione
dei suoi amabili personag- Domenico Lasala, Musicante nella sera, olio e acriligi, nell’introspettiva ottica co su tela, cm. 60x80, 2012
d’una pur sempre quotidiana realtà, affiancando all’accattivante ciclo dei “musici” - suonatori di
trombe, tamburini, coristi, concertisti… - quello di placidi giocatori e
giocatrici di carte, il cui filo metaforico è sempre lo stesso: il gioco della
vita sul palcoscenico, o, nel salotto del mondo. È una fine arguzia che
si fa pacata denuncia, quando l’estroverso flautista della tela, si volge
con le sue note alla luna nella quiete notturna; come dire: nello sfilacciamento sociale delle usuali relazioni, ci si trova un po’ “fuori scena”,
alquanto estraniati, e, quindi, ci si affida agli eterni simboli dell’arcano,
come la luna: compagna serena e fascinosa nello scorrere del tempo.
E proprio l’idea del tempo, il cui fluire, nell’afflato di queste sequenze pare essersi bloccato nell’apparente staticità delle figure, ci dà la
magica visione d’un mondo rapito dal sogno, nella suggestiva proiezione d’incantevoli scenari, che, privandosi ora delle sue creature, trova
piena autonomia visiva a tutto campo, delineandoci un paesaggio sempre surreale - la cui cifra stilistica passa agevolmente dal figurato
al geometrico - ancor sazia di vigore volumetrico e vivacità cromatica
- rappresentando vistosi scorci d’agglomerati paesistici, dove l’immaginario gioca con la forma e il colore a dar netto risalto a nudi parallelepipedi e alte ciminiere, con l’intermezzo di qualche rotondità e solitaria
palma, nel puro contrasto tonale di luce-ombra.
E anche in questa tematica il fiabesco lascia spazio a sfumature di
verità, nell’allusivo assunto d’un eccessivo abuso dell’ambiente: un richiamo ecologico che può leggersi in tutta l’opera di Lasala, marcata da
un’estrema pulizia e ordinata stesura del dipinto.
L’allestimento di quest’ultima personale - curata col solito rigore e
meticolosità - avvalora certamente l’iter artistico di Domenico, il quale
continua a darci ulteriori spunti emozionali della sua estrosa e ben codificata proposta d’arte.
IL FIERAMOSCA
45
Enigmistica
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
La figura a centro schema: Oltre ad aver raggiunto l’apice della carriera e pubblicato diversi volumi di carattere
amministrativo, si è rivelato anche un fine narratore e acuto osservatore della vita culturale. Se ne saprà di più a
fine soluzione, leggendo di seguito il 20 e 51 orizzontali
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Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*)
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(Soluzione a pag. 51)
Orizzontali
Verticali
1. Morbido pellame per abbigliamento. - 5. La cittadina siciliana d’uno storico proclama di Garibaldi. - 10. Cose fatte
male, imbrogli. - 17.* La maglieria che impiantò Riccheo.
- 18. Lo sono a Tripoli come a Bengasi. - 19.* Il generale
della parallela di via Carli. - 20.* (non definito). - 24. Rimini. - 25.* Monterisi che fu arcivescovo di Salerno. - 26.
Provvisorio incarico d’un ufficio. - 27. Unità di misura di
pressione. - 28. Canapi per ancorar navi. - 29. L’acido ribonucleico. - 30. Quella da raggiungere. - 31. Pensieri arguti
e derisori. - 32. Primo pronome. - 33. Ettore di “Senza famiglia”. - 34. La città veneta del vetro. - 36. Concernente le
guance. - 37.* Usciti a stampa dalla Rotas. - 38. Bari. - 39.
Osservato attentamente. - 40. Reggono gli orecchini. - 41.
Sigla automobilistica della Libia. - 42. Il vescovo di Sirmio condannato per eresia. - 44. La segnano due sfere. - 45.
L’istituzione cattolica che fa opera di beneficenza. - 49. È
glacé in pasticceria. - 50. Isernia. - 51.* (non definito). - 55.
Dissodate, scassate. - 56. Ha ville d’epoca in provincia di
Venezia. - 57. Indeterminate persone. - 58. Proprio d’un affermato gruppo sociale. - 59. Promontorio e parco nazionale
in provincia di Latina. - 60. Il nome della Ricciarelli.
1.* La “famiglia” de “Il Brigantino”. - 2. Chiude la preghiera. - 3. Il Peter di Walt Disney. - 4. Lo sono molti posti in treno. - 5. Ignazio, politico
e scrittore del ‘900. - 6. Il secondo figlio della prima famiglia. - 7. Quella
veneta della politica. - 8.* Prestava assistenza presso Santa Lucia. - 9.
Né tuoi, né suoi. - 10. Neologismo di panificio. - 11. Ornato, decorato. 12. Nome di donna. - 13. Lo guida il manovratore. - 14. Confluisce nel
Danubio presso Passau. - 15. Assicurato, garantito. - 16. Terre salde, non
solcate. - 18. Strappato, ridotto a brandelli. - 19. Categoria in etichetta.
- 21. La città romagnola dell’industria vacanziera. - 22. Trento. - 23.* Il
maestro nominato Cavaliere della Repubblica Italiana. - 28.* Un corso,
e un busto dei giardini De Nittis. - 30.* Il nostro “anno di carestia”. - 31.
Gronda dalla fronte. - 33. Isola dell’Oceano Indiano appartenente alla Repubblica del Sudafrica. - 34. Caratterizzano le musiche orecchiabili. - 35.
Lo è il dente corroso. - 36.* In testa a San Ruggero. - 38.* Barletta antica.
- 39. Il figlio del Sonno che porta i sogni. - 41. I campi di concentramento
tedeschi. - 42. Martore rubagalline. - 43. Previde la nascita di Gesù. - 45.*
Quella di San Procopio è tufacea. - 46.* Il giorno di novembre di una
nota strada. - 47. Anno Domini. - 48. Storica marca italiana di calze. - 49.
L’anno prima del ‘600 a Roma. - 50.* Il garibaldino Luigi della penultima
traversa di via Canosa. - 52. Significava lire italiane. - 53. Il quarto mese
sul calendario. - 54. Unità di misura della luminescenza.
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2015
IL FIERAMOSCA
47
Canne della Battaglia
Vernacolo
Il 2 agosto a Canne Michele Placido celebra… Omero
di Renato Russo
I
l 2 agosto a Canne di solito si celebra la famosa battaglia vinta dal grande cartaginese, mentre questa
volta a vivacizzare il famoso rilievo collinare è stato Michele Placido con una sua performance recitativa su Omero
e l’Iliade, dove protagonisti, anziché Romani e Cartaginesi,
sono stati Greci e Troiani: Achille, Agamennone, Menelao
da una parte, Ettore e Paride dall’altra, in una drammatica
contesa che troverà il suo tragico epilogo nella morte di
Ettore.
Tra i resti dell’antica collina, Michele Placido e Daniela
Scarlatti sono stati protagonisti di un reading al quale hanno dato un tocco di musicalità il violoncellista Francesco
Montaruli e l’arpista Roberta Procaccini.
Se molto intensa è stata l’interpretazione di Placido delle vicende della famosa guerra, con accenti di intenso lirismo, drammatica l’interpretazione che la Scarlatti ha saputo dare delle poesie di Saffo: pareva che la stessa poetessa
interpretasse se stessa.
Lettura greca ispirata, un reading organizzato dal Teatro
Pubblico Pugliese affidato a Michele Placido che ha letto
con voce potente ed espressiva brani scelti di un percorso letterario che partendo da Omero e Saffo, s’inoltra però
lungo i sentieri poetici di Alceo, Anacreonte, Antiloco. Tra
storia e leggenda tra l’epos omerico e le delicate dolenti liriche di Saffo, e sullo sfondo di un cielo stellato, i due attori
hanno saputo trasmettere emozioni legate al grande scenario cannense. E mentre interpretava Omero, l’attore si
lasciava andare a qualche amaro commento, attualizzando
la sua poesia: “Sto qui a raccontarvi - diceva - le stagioni
di quei lontani popoli sanguinari… perché oggi che succede in tante parti del mondo?”. E continuava di essere
emozionato “di recitare a Canne, un luogo dell’antichità e
dell’archeologia, un luogo che dovrebbe meglio essere valorizzato ed apprezzato”.
48 IL FIERAMOSCA
U disct d’ Fieramosch
“C’u disct a Fieramosch
non giu’ vulim accumigghie’,
cise’ quend turist, s’ n’ stann
a sci’ da de’.”
E timp di preim, u poter e u cumend,
ch l’abilite’ e ca forz s’avava
[dimustre’;
cudd ca na tinav, jnd a palv
e satt a terr avava alluche’.
Quend l’om tan abilite’ forz
[e curegg,
pigghj a dicisione, ve a lutte’ o,
all’arrembegg.
Fieramosch acchissi’ facett e,
[a chidd timb
e francis, ammagghiucchett
e, tenn, ca cap satt, chiu’ di jun
[s’ni scett.
Josc se’ girat a viole, e furastir
da Varrett non l’ama allundane’.
Cudd bun turism, quett bell sold,
[ngi va lasse’;
percio’ josc Fieramosch avissa dic:
“Avut jnd e recchj car Lamott,
ti doch na bella buttiglj d’ vein e,
d’amich t’aspett a Varrett,
ca ngi ma fe’ nzim, nu bun falzett”.
Sop a sta propost, si java
arragiune’;
u fett va fe rejt e, asse’, curiose’
i turist franceis, janna rumani’ do’,
a reit, a mange’
e, a pernotte’,
e i categorej di ristorent e l’al-
Due momenti della manifestazione (FOTO DI PASQUALE DIVINCENZO)
E allora ti prende un crampo allo stomaco, per avere
tante grandi potenzialità di valorizzazione della nostra
storia antica, e dover invece “tentare” di dialogare con chi
neppure ti ascolta per cercare di dare una mano, con la
tua esperienza, a valorizzare questo sito. Una volta parlai
con un abitante di un paesino delle Alpi dove ogni anno
valorizzano una stradicciola percorsa dal mitico Annibale
durante la traversata alpina, duemila anni fa e quando seppe ch’ero di Barletta, nei pressi di Canne, mi chiese quanti
miliardi ne ricavassimo. Niente - risposi amareggiato - solo
cattivo sangue.
Povero Ele Iorio! Parole al vento, l’invito alla valorizzazione del sito annibalico di Canne, lui che era un convinto
medievista, ma che alla fine - prendendo le distanze dalla
Sovrintendenza alle Antichità di Taranto - invitò invano
per anni gli amministratori di Barletta a svegliarsi dal loro
torpore e dalla loro ritrosia a recepire qualunque consiglio
venga da gente esperta del sito.
SETTEMBRE
2015
SETTEMBRE
2015
berghatour, janna nzuppie’
tu di non (jo’ ciucc mej).
“Ca c’u disct a Fieramosch
non giu’ vulim accumigghie’,
cise’ quend turist s’n’ stann a sci’…
da de’!
Rino Del Vino
Quann Carmelein
scett a cas d’Antoniett
Carmelein strett strett
scett a cas d’Antoniett
s’uncuntrett ch Ninett
ca iavtav d’rmpett
ne’n sapeim com a pnzett
nzim scern d’Antoniett
chian chian accumnzett
ma tutt u fett no dcett
a mizz a mizz s n scett
perà, Antoniett u capscett
e a poch a poch s’ncuriosett
ma u dscurs ne quadrett
nu picch confous rumanett
po Ninett l’accumpagnett
ma Carmelein c facett
a frttat a ruvltett.
Qualch turt s pgghiett
acchssì u fett s calmett
ma po u dscurs scaturett
sop a figgh d Pepett
ca sciav sop a bc’clett
semp spuntat a camicett
ma u fett a ched ne’nteressett,
facett fint ca ne sntett
e mentr u fett s’arraggiunett
tost’a tost ca bc’clett
arreiv a figgh d Pepett.
Qualche ioun l’avvsett,
a Carmelein a maltrattett
chi capidd l’auantett
perà a man sa scurcett
prcè i cadett pour a rusett
tenn l’ecqu s’ntruvtett,
Carmelein ca borsett
dritt mbecc ngià scaffett
nu vuzz mbrand a procurett
pour Ninett ntrvnett
nu muzzch nghenn l’angarrett,
Antoniett rumanett
quenn a figgh d Pepett
sattabbatt mbstialett,
sattepid sa’ mttett
a fecc, tutt ngià raschett.
Aggend a spert s mttett
a sceneggiat s facett
nu muntaron addvntett
e c cos ng’ vulett
ch spzzchè a figgh d Pepett
da mbecc e capidd d Ninett
u paieis s’allarmett,
Telenorb s’affaccett
a trasmssion s parlett
d Carmelein e d Ninett
d ched’a bon d’Antoniett
e d cheddalt’a bella
figgh d…Pepett.
Michele Vitobello, detto Lillino
Estate da “vip” a Barlett
“M’arrè, a sciout a levent
a fert na camm’nat d’sar!?”.
“M’mè, ià nu spettecul unico,
ca da n’sciouna venn s’ vad!
Tutti sti crestian, chi sigg’,
sop o marciappid assettat,
ca perl’n e s’ fenn nu tramot
[d’ resat!”.
“Madonna maie, sasora leng’l,
stà sar, accom parlav,
m’è fett scuppiè a cap!”.
D’ciav zia Marei, ca segg’ satt
[o v’rezz,
quenn a cas’ s’ retrav!
Pasquà, mitt dò panchein
[ioun d’frant all’altr,
sop o marciappid, abbesc’ o mar.
Assettat sop e sigg’, i barlettan,
pern avvedè ca fenn tutt i sar,
assemblaie condomnial.
M’arress
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Brevi di sport
Brevi di sport
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Tiro con l’arco
Vittoriosi gli Arcieri del Sud a Montalcino
Ottima partecipazione per gli atleti della Polisportiva Arcieri del Sud Barletta nella gara interregionale di Montalcino (Siena) organizzata dalla Compagnia Ilcinese Arcieri
di Montalcino. Hanno conquistato un posto sul podio Loredana Spera, Stefano Andrea Memeo e Antonio Picciarella, Pia Lionetti. In evidenza anche Martina Alfarano e
Rosa Di Candia. Ancora meglio hanno fatto i nostri atleti
nella gara FITA del giorno dopo dove hanno vinto Antonio
Picciarella tra i senior e tra gli junior Stefano Andrea Memeo e Loredana Spera, mentre Pia Lionetti si è classificata
seconda nell’arco olimpico senior.
Motociclismo
Cosimo Diviccaro terzo
Il centauro barlettano Cosimo Diviccaro è giunto terzo al
termine della sesta e penultima prova della Coppa Italia
di motociclismo categoria suberbike sul prestigioso circuito dell’autodromo internazionale del Mugello. Questo
piazzamento gli ha consentito di mantenere la seconda
posizione nella classifica generale e quindi di restare in
corsa per il successo finale. Terzo podio stagionale, dopo
la vittoria conquistata a Vallelunga, e il terzo posto ottenuto a Misano Adriatico. Ultimo atto della Coppia Italia, il 27
settembre, al Mugello.
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Il CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha
conferito alla scacchista barlettana Alessia Santeramo
la prestigiosa medaglia di
bronzo al valore atletico. Nonostante la sua giovanissima
età (ha solo 16 anni) la nostra
campionessa ha colto numerosi allori, come il titolo assoluto a livello giovanile l’anno scorso, e inoltre ha rappresentato l’Italia in numerose
competizioni all’estero.
Alessia, che ha ricevuto i complimenti del presidente della Federazione Scacchistica Italiana Giampietro Pagnoncelli, ha partecipato con successo di recente ai campionati italiani, tenutisi a Giovinazzo, dove ha conquistato il
titolo italiano nella categoria under 20 femminile.
V E
Anche quest’anno, come puntualmente avviene da 17 anni, la Polisportiva “Ettore Fieramosca” (bellissimo il logo
che rappresenta “Ettorino”) ha aperto le iscrizioni per la partecipazione ai corsi di calcio. Cinque le categorie - per
fascia di età - alle quali ci si può iscrivere: I “Piccoli Amici” (5-8); II “Pulcini” (8-10); III “Esordienti” (10-12);
IV “Giovanissimi” (13-14); V “Allievi” (14-16). Le ultime due fasce svolgono attività agonistica, quindi sui campi
principali della città; le prime tre invece svolgono la loro attività presso il Centro Sportivo Rossini sull’omonima
strada (angolo via Pizzetti). Responsabile tecnico e allenatore di base, Giuseppe Larosa. Numero di cellulare per
qualsiasi informazione 338. 3219. 987.
Alessia Santeramo
premiata dal Coni
I
Aperte le iscrizioni alla Polisportiva “Ettore Fieramosca”
Scacchi
T
Calcio
La Polisportiva Acsi Onmic Lamusta sta lavorando, in
queste settimane, per formare le quattro compagini
che parteciperanno ai prossimi campionati maschili a
squadre. In C2 l’impegno maggiore dove la formazione milita da ben 35 anni! Confermati Giuseppe Damato
e Giuseppe Memeo, si stanno cercando altri due atleti
per completare il gruppo. Quindi in D1 sempre valido
l’apporto di Giuseppe Gaggiano. In D2 molti giovani
promettenti che però devono fare esperienza come
Sardella, Spadaro e De Giovanni. La Polisportiva Lamusta parteciperà al campionato di serie B Veterani con
l’ambizione di provare a conquistare la promozione in
A2 nazionale.
I
Poteva essere sul podio, e conquistare il bronzo, Vito Incantalupo, nella finale dei 400 metri
e invece un quarto posto che
gli sta stretto, tanto più che dal
bronzo è stato diviso per appena due centesimi e dall’argento
per diciotto. Parliamo della staffetta sul miglio, gara disputata
al “Primo Nebiolo” di Torino,
agli Assoluti di Atletica Leggera. Tra l’Enterprise Sport
& Service di Benevento (dove è iscritto Incantalupo) e la
Cus Pro Patria di Milano, lo stesso tempo 3’12” con uno
Quattro formazioni in allestimento
D
Organizzata da Barletta Sportiva la prima edizione dell’ultramaratona “Sei ore di
Barletta” alla quale hanno
partecipato oltre duecento atleti su un percorso di
1500 metri da percorrere
intorno al Castello. Per
360 minuti. A vincere, chi,
in quel tempo, percorreva
più chilometri. In campo
maschile ha vinto la prova Marco Lombardo di Un gruppo della Barletta Sportiva
Livorno con 77,298 km, che ha partecipato alla Sei Ore
Vito Incantalupo quarto
nella staffetta agli Assoluti di Torino
Successo della prima edizione
della ultramaratona “Sei ore di Barletta”
Tennis tavolo
L
Atletica leggera
(Soluzione di pag. 47)
I
Atletica
Raduno dell’Asd New Axia Volley Barletta
scarto di due centesimi, 21 a 23. Purtroppo 17° il suo tempo “singolo” per cui non ha potuto accedere alla finale dei
400 metri piani. Ora però deve riprendersi dalla delusione e cominciare a pensare di allenarsi per ben figurare al
“Mennea Day”, a settembre.
E
In previsione della partecipazione al campionato regionale di serie D femminile, raduno dell’Asd New Axia Volley Barletta.
Raduno in spiaggia agli ordini del coach Dino Porcelluzzi
per dare inizio alla preparazione atletica. Oltre alle titolari
della squadra anche numerosi volti nuovi alla ricerca di
qualche potenziale fuoriclasse: servirebbe, per esempio,
una brava schiacciatrice che però sappia reggere anche
le bande laterali del campo di gioco. Soddisfatta la presidente della squadra Maria Dibenedetto.
secondo l’andriese Nicolangelo D’Avanzo con 73,324 km;
in campo femminile ha vinto Erika Delfine di Putignano
con 63.861 km. che ha preceduto due atlete della Barletta
Sportiva: Mariella Dibenedetto con 63.500 km e Roberta
Dalba con 61.982 km.
La gara, già dura di per sé, lo è diventata ancora di più per
il clima, torrido (35 gradi) e nonostante l’altissima temperatura, si sono realizzati ottimi tempi.
A premiare i vincitori Isidoro Alvisi delegato provinciale
CONI e Angela Gargano e Michele Rizzitelli in rappresentanza dello IUTA, cioè l’Associazione Italiana di Ultramaratona.
58
Volley donne
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26
27
Polisportiva “Ettore Fieramosca”. Categoria “Piccoli amici” 5/8 anni. Da sinistra in alto: 1. Clelia Corvasce (Mister); 2. Andrea Balestrucci; 3. Savino Cafagna; 4. Andrea Felcini: 5. Marco Felcini; 6. Andrea Salvemini; 7. Daniele Damico; 8. Fabio Crudele; 9. Ruggiero
Filannino; 10. Alessio Tatò, 11. Antonio Piazzolla; 12. Luca Zagaria; 13. Domenico Santeramo; 14. Salvatore Corvasce; 15. Antonio Cassatella (Mister); 16. Fabiana Di Pinto; 17. Rossella Di Pinto; 18. Alessandro Di Benedetto; 19. Gianluca Verroca; 20. Tommaso Distaso; 21
Saverio Rociola; 22. Gianluca Morelli; 23. Simone Cafagna; 24. Lucia Capuano; 25. Ruggiero Sguera; 26. Pasquale Piazzolla; 27. Michele
Cafagna
5050IL ILFIERAMOSCA
FIERAMOSCA
2015
2015
SETTEMBRE
SETTEMBRE
SETTEMBRE
2015
IL FIERAMOSCA
51
INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI
Archeoclub di Barletta
348 3739839
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
0883 331002
ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015
BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA
[email protected]
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
329 8449777
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
FOTORUDY
SERVIZI SOCIALI
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
Casa di riposo “R. Margherita”
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16)
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 527859
0883 310230
0883 521686
0883 522446
0883 310293
0883.510181
0883 572557
0883.310387
0883 520395
0883 531274
0883 518002
GOS Laboratorio urbano
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
TAXI - AUTOAMBULANZE
E TRASPORTO INFERMI
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale
329 0536112
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
0883 531274
Cantina della Sfida
0883 532204
Castello 0883 578620
Centro Culturale Zerouno
0883 333807
C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170
IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331
Lega Navale
0883 533354
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510993
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020 - 1530
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato
1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità
117
- Gruppo Barletta
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Locale - Pronto intervento
0883 332370
Polizia Stradale
0883 341711
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Prefettura - centralino
0883 539111
Pronto Intervento
118
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 577781
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Soccorso Pubblico
113
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30
7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10*
14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46
18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03
21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03*
Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00
8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38*
13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38*
16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05
20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09*
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
*= il servizio si effettua anche la domenica
Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56
9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08*
14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22
18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57*
Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10
7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20
15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25
19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
CHIESE: orari Ss. Messe
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI SETTEMBRE e OTTOBRE 2015
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
12-13 Settembre
TURNO A 10-11 Ottobre
IP
ESSO
ESSO
TAMOIL
ESSO
via L. Da Vinci
via R. Margherita
p.za 13 febbr. 1503
via S. Samuele
via Trani
26-27 Settembre
TURNO C 24-25 Ottobre
ERG
AGIP
IP
IP
Q8
SETTEMBRE
via Canosa, 84
via Foggia
via Andria
lit. di Ponente
via Trani
2015
TURNO B
19-20 Settembre
17-18 Ottobre
AGIP
IP
ERG
TOTALERG
TOTALERG
via Canosa
via Trani
via Parrilli
lit. di Ponente
via Barberini
5-6Settembre
TURNO D 3-4Ottobre
ERG
ERG
TOTAL
AGIP
Q8
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
sabato sera domenica
BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
CARMINE 17.30
via Mura del Carmine
CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via Barberini
IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
OSPEDALE CIVILE 9.00
PURGATORIO 19.30 9.00 19.30
corso Garibaldi
S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 19.00
9.00 10.30 19.00
via M. Bruno
S. BENEDETTO 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. CATALDO 10.00 20.00
via Mura S. Cataldo
S. DOMENICO 19.30 19.30
corso Garibaldi, 198
S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00
via Mons. Dimiccoli, 116
S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00
via Cialdini, 70
S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth
S. NICOLA
19.00 8.15 11.00 19.30
via Canne, 195 12.15
S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. RUGGERO 7.30
via Cialdini
19.00
SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 via Canosa, 143
11.00
SANTA M. MAGGIORE
via Duomo
SANTO SEPOLCRO
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
8.30 10.00 11.30 19.00
SS. CROCIFISSO 19.00
via Petrarca
10.00 11.00 19.00
SS. TRINITÀ 19.00
via Palmitessa, 38
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