seminario - Comune di Monserrato
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SEMINARIO Da Momoti a Babau I mille volti degli spauracchi. Paure infantili ed immaginario popolare. Culture a confronto. Seminario di studio sulla figura di Momoti. Esperti, antropologi, archeologi, psicologi, pedagogisti, scrittori, artisti, musicisti e mediatori culturali di differenti nazionalità si confronteranno in un modo “teatrale” sul ruolo degli “spauracchi” che rappresentano nodi di senso significativi per la cultura e la tradizione locali. Questi concetti saranno oggetto di analisi, approfondimento e rielaborazione artistica con una lettura sperimentale ed innovativa . Primo tra tutti, sarà sondato oltre che nel suo valore identitario ed antropologico ancestrale, anche rispetto al rapporto con l’Ignoto pauroso, dal punto di vista pedagogico e educativo, per il suo valore di minaccia rispetto al mondo infantile. Secondo alcune in Sardegna “Momoti” sarebbe una storpiatura del nome “Mohammed”, feroce arabo dalla pelle nera che depredava i villaggi durante la notte. In Senegal, ad esempio, origini simili ma ovviamente è riferita all’uomo dalla pelle bianca. La paura come immagine, suono, ricordo, sensazione o preconcetto… “La paura bussò alla porta...il coraggio andò ad aprire...NON ERA NESSUNO!” La Dr.ssa Valeria Mainas psicologa, psicoterapeuta ci introduce, con queste parole, al suo laboratorio esperienziale … “Ogni bambino, venendo al mondo, entra in contatto con una realtà sconosciuta e incontrollabile: gli adulti che si prendono cura di loro rappresentano il ponte fra la fantasia e la realtà. I bambini nel corso del loro sviluppo evolutivo devono fare i conti con fantasmi e paure e purtroppo occorre prendere atto che spesso, noi adulti, gli complichiamo la vita o in maniera passiva - ovvero lasciandoli esposti a queste immagini (v.telegiornali, film, cartoni e giochi violenti)- oppure utilizzandole, noi stessi, per ridurli all’obbedienza. Infatti, alcuni genitori ed educatori, fanno ancora ricorso a dei personaggi minacciosi, ad immagini negative per ottenere l’obbedienza dal bambino, ignari di come questo “abuso educativo” possa suscitargli ansia ed angoscia, nell’attesa della punizione. Fortunatamente oggi il “genitore pro Momoti” non è più di moda; cresce il numero degli adulti che non parlano più di uomini neri o di orchi che puniscono. Tuttavia molti pretendono dai loro figli autosufficienza ed autonomia in tempi sempre più brevi: nella nostra società, mentre il genitore è al lavoro o occupato, i bambini sono sempre più soli e l’unica compagnia è la televisione che li bombarda con immagini di guerre, di violenza e di mostri ….. Ma questa è un’altra storia! Il Dr. Daniele Pisu, Psicologo e Psicoterapeuta e la Dr.ssa Alessandra Storari, Pedagogista, seguiranno un laboratorio per piccoli che si effettuerà in alcune scuole di Monserrato. “Piccoli cacciatori di mostri” , questo è il titolo dell’intervento, per utilizzare in maniera generativa la tradizione. Le opere prodotte dai bambini saranno poi esposte nelle scuole. L’intervento del Dr. Pier Paolo Argiolas mira a offrire una piccola ma ragionata rassegna delle diverse manifestazioni fantastiche degli spauracchi nella tradizione letteraria sarda. Con riferimento alle concrete realizzazioni testuali, verrà illustrata la correlazione tra continuità dei grandi archetipi della paura, connessione tra elementi culturali e immaginario letterario e, infine, adeguamento delle strategie narrative alla materia orrorifica. Gli insegnanti e musicisti Marco Maxia e Angelica Turno esamineranno i corrispondenti che Momoti ha in tutto il mondo. Da una loro citazione: Sono mostri che si affacciano nelle filastrocche,saltano fuori da canzoni per bambini e per adulti con l'intento, dai tempi più antichi, di far paura a grandi e piccini. “Le note e le parole che li descrivono suoneranno forse un po' diverse, ma ciò che le accomuna è la medesima emozione: la paura di ciò che è sconosciuto” La Dr.ssa M.Grazia Arru, Archeologa porterà varie testimonianze sulla paura nell’antichità soprattutto nel Medioevo. Certamente gli uomini del Medioevo vivevano nell’attesa della fine dei tempi ma più che questo, essi temevano il Giudizio di Dio, la punizione nell’aldilà. L’arte medievale testimonia l'onnipresenza di rappresentazioni relative ai tormenti dell'inferno, alla dannazione eterna o ai diavoli le cui icone rivedremo durante il seminario. “Su Momoti” è la creatura della mitologia sarda che da secoli spaventa i bambini più monelli! Un Antropologo ne descriverà le origini e le tradizioni che la circondano, in uno spaccato della Sardegna più oscura, tra mito e realtà. L’autore del libro di racconti “Storie di Monte Noddisco” Giorgio Polo leggerà alcuni deliziosi racconti legati alla figura “Momoti” creando, con l’intervento musicale del musicista e compositore Carlo Cabiddu, un’atmosfera fiabesca attraverso attimi d’angoscia intercalati da momenti di tenerezza, sfiorando baleni di goliardia. Oltre le leggende resta la necessità di approfondire il tema degli stereotipi e dei pregiudizi nei confronti del diverso e degli “stranieri”. Il laboratorio “Chi ha paura del tubab” sarà condotto dal Mediatore culturale Mamadou Mbengue e dal collaboratore Kilap Gueye in modo da coinvolgere attivamente i 20 partecipanti. Si parlerà della paura dell'uomo bianco in Africa in genere ed in particolar modo in Senegal e nell'Africa dell'ovest. Con una dinamica relazionale si affronteranno le diverse modalità per scacciare la PAURA con alcuni riti: SIMB (contro animali feroci come i leoni), NDEP (contro gli spiriti maligni) ecc... L'accento sarà messo sul fatto che la figura dei momoti è universale. 30-31 maggio per le scuole; 7-8 giugno 2013 ore 15,00-20,00 E’necessaria l’iscrizione ai laboratori. Rif: Associazione Larus onlus M .Grazia Foddis 333.4357526