cara cristina…
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“CARA CRISTINA…” Consigli sull’orto ad una mia collega Mi ha scritto Cristina, una maestra come me, chiedendomi alcuni consigli per cominciare a coltivare un orto a scuola. Ho scritto una breve risposta, con alcuni semplici consigli. Forse questi consigli possono essere utili anche ad altri insegnanti che si avvicinano all’orto per la prima volta. Ecco la mia risposta. lo lasciato per terra: calpestato può trasformarsi in qualcosa di pericoloso! Ai bambini bisogna mostrare gli attrezzi e spiegare bene come si usano, il modo giusto e quello sbagliato di usarli e anche la loro potenziale pericolosità. I piccoli, con il loro attrezzo piccolo e il loro pezzetto di terra da coltivare, stanno tranquilli e di solito preferiscono mettersi accovacciati perché sono più comodi. I grandi invece, di solito, preferiscono attrezzi più simili a quelli usati dagli adulti. … vasi e zappetta Cara Cristina, io lavoro con le classi della Scuola Primaria e per quanto riguarda gli attrezzi, in particolare con le classi dei piccoli, uso preferibilmente zappette, rastrellini e palette corte, cioè quelle con il manico da 25-30 cm. Invece, quando lavoro con le quarte e le quinte, prendo gli attrezzi più grandi. Sono comunque più piccoli di quelli normali e hanno la parte metallica colorata di rosso o di blu. Pensando a gruppi di 22-25 alunni, di età variabile, cercherei di procurare una quindicina di attrezzi corti e una decina di attrezzi più grandi. Per i ragazzi delle medie consiglierei invece attrezzi normali: lo trovo più educativo, e a loro piace di più. n.4 aprile 2009 Come attrezzi piccoli vanno bene zappette, palette, rastrellini e anche i rastrelli a tre denti. Occhio al rastrello per terra… Per gli attrezzi più grandi procurati zappe, rastrelli e vanghe. Tengo anche le forbici da giardinaggio; ai piccoli le faccio usare in mia presenza. Tieni presente che gli attrezzi grandi ai bambini piacciono come idea, ma poi fanno fatica a usarli e bisogna stare attenti, quando sono in tanti, a che non si urtino fra di loro perchè magari si trovano un po’ troppo vicini mentre lavorano e, inavvertitamente, potrebbero urtarsi. Attenzione poi al classico rastrel- Procurati anche dei vasi di plastica (riciclando quelli delle piantine in vaso da 20-30 cm), serviranno ai bambini per metterci un po’ di tutto. Ai bambini piace avere la propria zappetta ( o paletta o rastrellino) e un vasetto dove mettere eventuali erbe, prodotti dell’orto, o piantine da trapiantare. I vasetti svolgono un po’ la funzione del cestino, e sono più facili da gestire se hai tanti bambini, anche per pulirli dopo le lezioni. Puoi utilizzare dei cestini se li hai, ma poi si pone il problema dello spazio dove riporli. Ai bambini bisogna insegnare che gli attrezzi si usano bene e poi si mettono a posto puliti. A San Martino (11 novembre), almeno qui al Nord, si mettono via definitivamente tutti gli attrezzi pulendoli con un panno e, se necessario, ungendoli un po’. Di solito in questa giornata si festeggia la fine della stagione, con una festicciola, il riordino di tutti gli attrezzi e lo scambio dei semi. Ti serviranno poi degli annaffiatoi. Prendili di plastica da 3-4 litri al massimo perché altri35 La parola ai bambini… … la penna alla maestra! menti diventano troppo pesanti per i bambini. Io penserei anche a dei grembiuli. Io li ho da anni a li ho un po’ rattoppati. L’importante è che i grembiuli dei bambini abbiano un tascone davanti per infilare le cose:ci si mette un po’ di tutto. … anche i guanti servono Tieni presente che anche i guanti sono molto utili. Puoi trovare guanti da giardinaggio per bambini facilmente, anche se hanno sempre un costo piuttosto elevato. Ho visto che i bambini preferiscono avere i loro guanti personali e di solito se li portano da casa. Nella bella stagione sarà utile un cappellino per il sole, ma anche quello i miei bambini lo portano da casa. A loro piace moltissimo vestirsi da ortolani:con il grembiule, i guanti e il berrettino. Lo so che ho scritto tanto, ma vorrei dirti ancora una cosa importante. L’esperienza dell’orto per i bambini è importante. E’ un’esperienza unica di sperimentazione diretta, sul campo. Fai in modo che la vivano con serenità e che sia un’esperienza prima di tutto affettiva. Se sbagliano o se arrivano troppo carichi di stress, dai un po’ di tempo in modo che le tensioni si decantino. L’orto dovrebbe essere innanzitutto un’esperienza serena e piacevole. Se tu sarai serena anche i bambini lo saranno e ricorderanno questa esperienza per sempre. Ti auguro buon lavoro. Siamo i bambini delle cassi 1A e 1B di Villazzano. Non sappiamo ancora scrivere e allora per noi scrive la maestra. Lo sapete che qui a scuola abbiamo un orto? È molto bello. Ci sono le erbe profumate e anche l’Erba Limoncina. Poi ci sono tante verdure: cavoli, insalata, ravanelli neri e bianchi, rucola, rape rosse, cavolfiori, zucchine, biete… e poi tanti fiori e rose. Abbiamo anche tre alberi: un fico, un caco e un albicocco. Abbiamo portato a casa le patate dell’orto e le abbiamo mangiate. Erano buone e prelibate. Elena con la sua mamma ha fatto il purè, mentre Francesca ha preparato le patate arrosto con il rosmarino, (il rosmarino della scuola). Noemi non ha mangiato tutte le patate, ma ne ha tenuta una e l’ha nascosta (a casa) perché vuole piantarla il prossimo anno. Noemi è molto previdente. Lo sapete che sull’albero del fico c’era un frutto grosso grosso e dopo è sparito e non c’era più? Deve essere stata la volpe. Ma la maestra ha detto che l’orto è chiuso dal cancelletto e la volpe non riesce ad entrare di sicuro. Poi la volpe non si arrampica sugli alberi. Allora forse è stato proprio un uccellino. E’ proprio birichino quell’uccellino, perché si era già mangiato anche i semi dei girasoli! E’ un golosone. La maestra è un po’ brava e un po’ no. E’ brava quando ci porta nell’orto e non è brava quando ci sgrida… Lo sapete che nell’orto c’era anche una lumacona grossa che si è mangiata un pezzo di zucchina? Noi abbiamo imparato i nomi di alcune piante. Però solo pochi. Un saluto da tutti i bambini di 1A e 1B di Villazzano. Villazzano, ottobre 2008 Per i bambini, la maestra Nadia Nadia Nicoletti 36 n.4 aprile 2009