Viaggiare è cercare la propria strada

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Viaggiare è cercare la propria strada
S...PIFFERO
- liceo
Medi
Periodico degli
studenti
del liceo scientifico e linguistico statale
“E.Maggio
Medi”2015
di Battipaglia
pag 1/b
La voce
degli studenti!
Piffero
Supplemento mensile del giornale LA NUOVA GRATICOLA - iscr. RegistroStampa Trib. di SA n 755 del 1989-A nno XV- Maggio 2015
Viaggio con la peranza
La letteratura di ogni civiltà ci ha raccontato in ogni epoca le avventure di tanti
viaggi. Si può dire che la letteratura occidentale sia nata proprio con il viaggio
più famoso al mondo: il ritorno di Ulisse
ad Itaca. Eppure mai nessuno, credo abbia considerato il viaggio affrontato ogni
giorno da “eroi”, forse non tanto interessanti, ma sicuramente quanto mai attuali
in questi giorni: i precari della scuola. Per
la mia personale esperienza di precaria
decennale, posso parlarne con cognizione, adducendovi elementi positivi e negativi, ma facendo riferimento solo al viaggio che noi insegnanti quotidianamente
dovevamo affrontare, senza implicare gli
altri elementi di disagio, che pure sono
legati al precariato.
Questo non è un viaggio di lavoro come
gli altri, sia perché viene perpetuato per
circa 250 giorni all’anno, sia perché contiene le speranze di un’umanità itinerante
dal “RUOLO” discutibile.
Si partiva all’alba, con condizioni
metereologi che imprevedibili, in una città
semideserta, con l’idea, a volte, di andare a fare una scampagnata, se la compagnia era piacevole e vi era la certezza di
ritrovare sempre le stesse persone.
Quando il car-pool era ben amalgamato,
c’era sempre il collega che con la sua allegria ti faceva dimenticare i problemi che
avevi lasciato, uscendo di casa, e con il
tempo ti accorgevi che quei volti non erano più conoscenti che ogni mattina saluti
distrattamente nei corridoi della scuola,
ma amici che condividevano con te buona parte della giornata, il viaggio,.
Il lavoro, e con cui ti sembrava naturale
stringere un legame più familiare d’amicizia. Credo che molti colleghi si sentiranno partecipi in questi ricordi, per tanti
ancora attuali. Ma oggi, guardando indietro a quei giorni, li considero un arricchimento alla mia vita, alla socializzazione
che il piccolo abitacolo dell’automobile,
ci costringeva a fare.
Quanti imprevisti si sono verificati durante quei viaggi! Quante ore di attesa
nel traffico, perche la terza corsia della
SA-RC, nel tratto campano, si può dire
che l’abbiamo vista nascere e crescere,
ma non completarsi.
A volte sembravano veri e propri “viaggi
della speranza”, se ne potrebbe scrivere
un libro, raccogliendo i ricordi di tutti i
precari della scuola che popolano le nostre strade e autostrade, consumando
tempo e benzina che nessuno risarcisce.
Poi, quando arrivavi a scuola, i colleghi,
gli alunni, a volte il paese intero, ti riservava una sorta di reverenza, perché venivi da lontano, viaggiavi, e solo per questo meritavi maggior considerazione. Ma
in tutti i posti in cui sono stata, sempre
vi ho lasciato un po’ del mio cuore.
Un ultimo saluto agli amici lasciati per
strada, quelli che non hanno potuto completare il loro viaggio, qualcuno che un
giorno è sceso dall’auto e non è più salito, lasciando quel vuoto che ancora non
ho imparato ad accettare.
Prof.ssa Penta Stefania
Viaggiare è cercare
la propria strada
L’affascinante tema del viaggio visto da vari punti
di vista e per le più svariate situazioni e persone...
Sembrerà forse un paradosso, eppure
la vita dell'uomo sembra iniziare con
un viaggio. Il neonato, involontariamente, si distacca dall'ambiente che fino ad
allora l'ha ospitato, per raggiungere un
luogo nuovo, forse migliore.
Riflettendo, arriveremo alla conclusione che il tema del viaggio è il fulcro della vita
di ogni
individ u o .
Molti
artisti,
scrittori o studiosi si
s o n o
interrogati sul
c o s a
può spingere una persona ad allontanarsi dalla propria patria. “Il mondo è
un libro, e quelli che non viaggiano ne
leggono solo una pagina” scrive il filosofo Agostino d'Ippona.
Viaggiare così sembra essere l'unica soluzione per arrivare a conoscere il mondo e se stessi. Però nel corso della storia possiamo riscontrare vari tipi di viaggiatori. I mercanti nel Medioevo viaggiavano per cercare nuove vie commerciali, Dante per conoscere la vita dopo
la morte, Paul Gauguin per trovare la
sua dimensione. Ma nel 2015 cosa è
cambiato? Perchè si viaggia oggi?
C'è una parte delle nuove generazioni
che viaggia per cercare un nuovo eden,
oppure per fuggire. Ma oggi è soprattutto la speranza a far muovere le persone, si intraprende un nuovo percorso con il desiderio di trovare qualcosa
di migliore.
Noi, nelle nostre strade vediamo moltre
persone che consideriamo straniere,
l'immigrazione viene vis t a
come
u
n
p r o blema.
Condanniamo
chi è
diverso ma contemporanemente non riconosciamo la nostra terra, i nostri ideali sentendoci noi degli stranieri.
Si, c'è un problema, ma alla base di questo non vi sono le persone che migrano
per avere un futuro migliore, ma noi.
Bisognerebbe intraprendere un nuovo
viaggio, forse quello più importante,
all'interno di noi stessi. Solo dopo che
abbiamo conosciuto la nostra storia, i
nostri ideali potremo parlare di immigrazione. Per adesso l'immigrazione
possiamo conosiderarla con un lungo
viaggio, e dobbiamo solo essere orgogliosi che come meta principale si scelga l'Italia.
Federica Pierro
Viaggio nella
letteratura
Il tema del viaggio è stato ed è
ancora molto trattato in campo
letterario, sia antico che moderno. Gli scrittori contemporanei
come ad esempio Alessandro
Baricco o Jack Kerouac hanno
trattato questo tema nei loro romanzi “Oceano Mare”, “Castelli
di rabbia” e “On the road”.
In “Oceano Mare” Baricco costruisce le vicende dei vari personaggi sul viaggio che li ha portati ad
incontrarsi e soprattutto sulla
necessità della ragazza, la più giovane tra i protagonisti, a muoversi verso il mare per curare la sua
m a l a t t i a .
In “Castelli di rabbia” lo stesso
autore porta il suo protagonista a
costruire una linea ferroviaria in
modo da poter arrivare da sua
moglie il prima possibile ovunque
egli
fosse.
Diversamente, nel romanzo di
Kerouac, il viaggio è visto come
l’unica cosa fondamentale per i
ragazzi della Beat Generation che
permette loro di essere protagonisti di nuove esperienze e di non
farsi sottomettere dalla routine
dell’università come la maggior
parte dei loro coetanei. Il viaggio
compiuto dai personaggi usciti
dalla penna degli scrittori moderni non ha, quindi, solo lo scopo
di soddisfare un bisogno fisico o
“affari d’amore”, ma soprattutto
quello di sentirsi liberi dagli schemi predisposti dalla società e trovare così la propria “strada”.Dove andiamo?-Non lo so, ma
dobbiamo andare. (On the road,
J. Kerouac)
Giulia Caruso
Viaggio attraverso leggi e riforme
La nostra scuola italiana è stata ed è protagonista di un lungo viaggio di leggi e riforme a
partire dal 1859 ,prima della nascita del Regno d’Italia, fino ai nostri giorni . Le leggi , emanate
durante le varie legislature, naturalmente, hanno coinvolto l’operare dei docenti finalizzato aperseguire obiettivi e metodologie scanditi nei tempi ministeriali e contingenti alla realtà
storica Ricordiamo alcune tappe significative : R.D.L. n° 3725/1859 o Legge Casati, di
ispirazione prussiana in vigore fino al 1923, che tendeva a debellare la piaga dell’analfabetismo diffuso negli eterogenei territori annessi prima e dopo l’Unità , 1861, ma soprattutto a
realizzare “ l’integrazione statale “ ossia “una omogeneità di comportamento e coscienza , o
meglio un’assimilazione da parte della popolazione dei valori e dei modelli di comportamento
delle élites dominanti “ ; R.D.L. n ° 1679/ 22 e R.D.L. n ° 1753 – n ° 1054 – n ° 2102 – n °
2185 del 1923 o Riforma Gentile che era all’insegna di una “ educazione “ gerarchicopiramidale , elitaria e severa ; Nuovi Programmi per le elementari di C. Washburne ,1945, che
iniziarono la defascistizzazione e la democratizzazione della scuola aprendo così nuove dimensioni operative con conseguenti modifiche e integrazioni nella legislazione scolastica di
ogni ordine e grado ; D.lgs. 279/1994 , Testo Unico, che consisteva nella“ partecipazione
della gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più
vasta comunità sociale e civile “ ; L.53/2003 , Riforma Moratti , L. 296/2006 ( finanziaria 2007 ) Fioroni , L.133
e 169/2008- D.P.R. 89/2009 - D.P.R. 87-88- 89/2010 , Riforma Gelmini che hanno tenuto conto delle esigenze del
territorio e degli indirizzi delle Raccomandazioni dell’Unione Europea sulle competenze/ chiave . Ultima riforma
della scuola quella del premier Matteo Renzi “ La Buona scuola” i cui versi del Leopardi “il brutto poter che
,ascoso, a comun danno impera” esprimono esattamente il malcontento del comparto scuola. La scuola, infatti, sta
vivendo un momento storico importante. Sta perdendo i sui obbiettivi primari ossia quello la formazione e
l’istruzione , la garanzia ai discenti dell’istruzione migliore possibile attraverso la professionalità e la libertà di
insegnamento in funzione della libertà di apprendimento ,ma soprattutto la tutela della dignità del docente ,importante figura morale di riferimento per l’allievo. Come spesso ribadisce il Dirigente Scolastico del “Medi”, dott.ssa
Silvana Rocco , “La scuola è per i ragazzi” ,noi docenti dobbiamo continuare ad impegnarci al meglio per dare loro
garanzie di competenza e serietà.
Prof.ssa Antonietta Toledo
S...PIFFERO - liceo Medi
Il viaggio nell’antica Grecia
Il viaggio è un tema universale, da sempre
affrontato da letterati di tutte le epoche. Universale
perché
inevitabilmente appartiene
alla natura
umana,
che attraverso la
conoscenza
del
mondo e
dell’altro rivela se stessa. Chi è il personaggio che associamo immediatamente al viaggio? Ulisse, ovviamente. Ulisse è il
celeberrimo re di Itaca, partito da Troia dopo
la guerra e arrivato a casa dopo 10 anni di
pellegrinaggi. Un po’ perché trattenuto dagli innumerevoli sconvenienti che incontra
per mare, un po’ invogliato dalla sua curiosità. C’è chi lo ha ammirato e ritenuto un
eroe, c’è anche chi lo ha anche criticato
(seppure riconoscendogli meriti) perché ha
osato sfidare le divinità, ha osato oltrepassare il conoscibile. “Considerate la vostra
semenza: fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza” scrive
Dante nel XXVI canto dell’Inferno dedicato ad Ulisse, che con queste parole ha spinto i suoi compagni a seguirlo in un viaggio
oltre il lecito. Sappiamo che il mito classico
ha una funzione educativa, i valori che vuole
trasmettere il poema omerico dell’Odissea
sono l’amore per la patria, per la famiglia, il
coraggio, l’astuzia che vince l’ira e la forza
(al contrario dell’Iliade), e il contributo che
l’esperienza del viaggio dà all’uomo. Il viaggio ci rende forti, più consapevoli di noi stessi e di come reagiremmo in alcune situazioni, ci dà la possibilità di forgiare il nostro
carattere.
Greta Sfratta
Il viaggio di Icaro
Dedalo fu ben felice d'essere rinchiuso col
figlio Icaro nel famoso labirinto. Passeggiava soddisfatto tra le mura altissime con lo
stesso sguardo disorientato dell'eroe Teseo quella volta che
Arianna aveva
perso il filo(che
cerca cerca, l'aveva messo in tasca). E Icaro a rimuginare sulla testardaggine del padre; perché no, di sabbia ce ne voleva poca per il
labirinto, “che altrimenti mi crolla”. Neppure sopportava la contentezza di Dedalo
che, in una situazione come la loro, gli pareva inspiegabile. Ma il vecchio inventore aveva i suoi motivi per essere giocondo. Dopo
tanti anni di duro lavoro e un omicidio* sulla coscienza(quello sì, la sabbia no), aveva
ora la fortuna di trascorrere la vecchiaia viaggiando; che detto così non è tanto chiaro, e
in effetti Dedalo aveva un'idea tutta sua di
come si viaggia. Diceva che uno, per viaggiare, deve perdersi. E allora Icaro pensava che
quella del padre era tutta invidia, perché la
bussola non l'aveva inventata lui, che lui ad
Arianna, per orientarsi, aveva dato un filo.
Ma per Dedalo perdersi significava
innanzitutto potersi ritrovare. Perché quando ti perdi la prima preoccupazione è quella
di cercare punti di riferimento. Poi ti ricordi
che esiste la bussola, però nessuno l'ha ancora inventata, quindi non funziona proprio
come dovrebbe e anziché dirti dove andare
ti dice solamente dove vuoi andare.
E se ti contenti di seguirla trovi la strada che
non sapevi di cercare, sai solo che è la tua
strada e che Icaro ti farà compagnia durante
il tragitto, almeno fino al punto di fusione
della cera. Dedalo amava il labirinto perché,
una volta dentro, era impossibile non
perdersi...e perché di sabbia ce n'era poca(le
ali di Icaro erano più pesanti del dovuto).
Messano Antonio
DOSSIER VIAGGIO
Maggio 2015
pag 2/b
La scala della vita
Oggi è un gradino della nostra vita, un passo del nostro più lungo viaggio.Ho sempre immaginato fosse
fatta di gradini, la vita di ognuno di noi: una lunga gradinata da salire fino in fondo, in alcuni punti luminosa
e sfolgorante di promesse, in altri un po’ più ripida e buia. Non conosciamo la meta né la durata del nostro
più grande viaggio, ma sappiamo che, inevitabilmente, esso sarà costellato di sogni che, come lanterne,
guideranno i nostri passi. Ma chissà se avremo il coraggio di mantenerli sempre accesi, i nostri sogni,
anche quando soffieranno i venti ed il cielo minaccerà tempesta. Di gradino in gradino conquisteremo una
consapevolezza sempre maggiore di noi stessi: si disegneranno sempre più nitidi ai nostri occhi i gradini
del futuro, ma non potremo tornare ai gradini passati, che scompariranno invece sotto i nostri passi, a
mano a mano che avanzeremo. Durante il nostro viaggio ameremo, incontreremo persone che cambieranno
il nostro modo di essere e di sentire, e che seguiranno sempre con amore i nostri passi, ma alcune di queste
giungeranno prima di noi in cima alla loro gradinata. Eppure non ci è concesso di voltarci indietro, rimanendo fermi sullo stesso
gradino, o di tornare a cercare qualcosa che all’improvviso ci è scivolata tra le dita e che abbiamo perduto. Ma chi ama non
dimentica, e ciascuno porta con sé, lungo il proprio percorso, sui propri vestiti e sulla propria pelle, la magica polvere dei
propri ricordi che neppure la bufera più impetuosa e l’inesorabile scorrere del tempo potranno mai cancellare. Non abbiamo
che un finito numero di gradini da salire, ma se avremo la forza di stringere in pugno i nostri sogni più sfuggenti, se troveremo
una persona da amare con tutte le nostre energie e con cui condividere il nostro viaggio allora, forse, un finito numero sarà
sufficiente.
Ludovica Barba
Viaggi dei “migranti”
SVIZZERA
AMERICA
Italiani in Svizzera
Quelli degli ultimi due secoli non possono considerarsi proprio viaggi di piacere! Molta fu, infatti, la popolazione
italiana costretta ad emigrare in cerca di
un lavoro e quindi di una stabilità economica. I primi flussi migratori si diffusero
dopo
l’Unit à
d’Italia e
undic i
milioni
d i
italiani, poiché nel nostro paese vi erano delle condizioni agricole molto arretrate, dovettero imbarcarsi per un viaggio spesso pericoloso. Coloro che decisero di lasciare l’Italia, si avventurarono
per lo più nell’America Latina, Brasile,
Argentina, paesi in cui vi era un’alta richiesta di manodopera nelle industrie e
che quindi permettevano anche al popolo italiano di ricevere un’occupazione o comunque di sfruttare i campi presenti in quel luogo per l’agricoltura e
l’allevamento. I primi flussi migratori
interessarono l’Italia settentrionale
(Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte) ove la popolazione era più numerosa rispetto al Meridione, il quale soltanto in seguito iniziò a sentire la necessità
di emigrare. Non appena si risvegliò anche al Sud il desiderio di una svolta, molti
meridionali furono pronti a lasciare
definitivamente le proprie case, a causa
delle condizioni di vita precarie, stabilendosi oltremare, per aiutare così anche l’economia italiana con le rimesse
inviate dall’estero. L’emigrazione continentale era volta a paesi come la Francia, l’Austria, La Germania e la Svizzera, che mantenne verso la fine dell’800 il
tasso di immigrazione italiana maggiore.
Fu in seguito alla Seconda guerra mondiale che la popolazione italiana decise
di scegliere la Svizzera come meta; in
quel periodo la Confederazione risultava essere uscita immune dalla guerra
violenta appena conclusasi, ma ciò che
attirava gli altri popoli era la propria
continua richiesta di manodopera. Dal
1963 fino agli anni ’70 a spostarsi furono soprattutto i meridionali, creando
flussi migratori che persisteranno negli
anni anche successivi al boom economico che vedrà coinvolta l’Italia, poiché
questo si concentrerà soprattutto nel
Nord Italia, non permettendo ai lavoratori del Sud di poterne giovare.
Le migrazioni verso la Svizzera furono
all’ordine del giorno per molti anni, soprattutto dopo la metà del 900, ma si
può dire che fu anche il governo italiano
ad invogliarle, poiché questo era l’unico
modo per sviare il popolo dalle tensioni
sociali interne.
Alessia Martino
Italiani in America
Tra il XIX e il XX secolo l’Italia è stata protagonista
del fenomeno dell’emigrazione che ha visto come meta
i territori delle Americhe. I dati sono impressionanti:
circa 10 milioni di italiani hanno lasciato il proprio
Paese per cercare condizioni di vita migliori; la data di
inizio di questo fenomeno si può individuare alla fine
del 1852 quando, a Genova,
fu fondata la
Compagnia
Transatlantica,
il cui obiettivo
primario erano
i viaggi verso le
Americhe. Il
periodo che
vide il maggior numero di viaggi fu quindi quello tra la
fine del XIX secolo e l’inizio del XX; si esaurirà durante gli anni del fascismo, anche se parte dei viaggi
continueranno fino alla seconda guerra mondiale. Le
mete più ‘ambite’ dei flussi migratori furono senza
dubbio il Brasile, gli Stati Uniti ed l’Argentina: attualmente, infatti, ci sono più di 64 milioni di discendenti
italiani in questi tre Paesi. Consistenti flussi migratori,
tuttavia, si registrarono anche in Uruguay, Venezuela e
Canada.
FRANCESCO DE VITA
La tratta degli schiavi
Sin dalla scoperta delle Americhe, le grandi potenze
europee hanno visto i nuovi territori come fonti di
guadagno a causa delle grandi quantità di metalli preziosi presenti nel sottosuolo. Per ovviare alla carenza
di manodopera, le nazioni detentrici di quei territori
hanno pensato di poter quindi sfruttare le popolazioni
del ‘terzo mondo’, strappando milioni di persone alle
loro famiglie e alla loro terra, schiavizzandole e trasferendole nelle Americhe a lavorare nelle miniere o nelle
piantagioni. Questa tratta di schiavi passerà alla storia
come ‘black holocaust’ o, in lingua swahili, come
‘maafa’. Condizioni di lavoro disumane, orari tra le 12
e le 18 ore al giorno, igiene quasi inesistente, e temperature elevatissime; oltre alle popolazioni indigene, (anch’esse sotto schiavitù), moriranno circa 10 milioni di
africani, e parte di questi (circa il 15%) non riuscirà a
superare neanche il lungo viaggio di andata dall’Africa
all’America. La pratica dello schiavismo sarà dichiarata illegale solo nel XVIII secolo, in Inghilterra, mentre
in altri paesi durerà ancora a lungo; in particolare, negli
U.S.A, lo schiavismo sarà abolito solo nel XIX secolo,
grazie all’operato di Abram Lincoln. Francesco De Vita
AFRICA
I profughi
Ci sono persone per cui
viaggiare significa fuggire dal posto in cui si è
nati, quando questo non
offre altro che distruzione e miseria, per mantenere viva la speranza di
un futuro migliore. Moltissimi africani, ad esempio, accettano di sottoporsi ai tanti rischi di un
viaggio clandestino verso un altro paese, in barconi stracolmi dove spesso i più deboli, donne e
bambini, perdono la vita
prima ancora di toccare
terra, per le disumane
condizioni in cui sono
trasportati. Si parla infatti di traffico di vite umane, poiché esistono persone che, senza scrupoli, speculano sul fenomeno delle migrazioni clandestine, approfittando
della sofferenza di questi popoli e del loro desiderio di fuggire, di trovare un rifugio più sicuro
in un altro paese, in cui
stabilirsi cominciare una
nuova vita. Così, mentre
coloro che organizzano le
traversate clandestine si
arricchiscono, aumenta
anche il numero di perdite di vite umane nel
Mediterraneo.“Intanto
l’ONU e altre organizzazioni internazionali,
sta lavorando per fornire
una soluzione completa
a questo problema così
complesso e delicato che
oggi si è tristemente imposto all’attenzione
generale.Ludovica Barba
Il viaggio come fuga
Il viaggio ha significati differenti a seconda dell’età.
Per un bambino è un percorso nuovo in cui tutto è
magico perché è diverso; per un adulto è un viaggio di
piacere; per un anziano può essere un’occasione di riscatto. Per un giovane italiano
il viaggio dovrebbe portare a nuove esperienze, divertimento, nuove amicizie, ma
soprattutto alla ricerca di indipendenza. Dovrebbe significare uscire da tutto ciò
che è ordinario. Oggi sembra che il viaggio stia perdendo la sua originaria valenza.
Spinti dalla necessità, un numero sempre più elevato di giovani italiani lascia il
proprio Paese per andare a cercare fortuna all’estero, fortuna che non vuol dire
soltanto ricchezza economica, ma soprattutto successo personale nella carriera
che si vuole intraprendere. Per questo tanti ragazzi studiano lingue straniere,
trascurando la propria lingua madre che, come ben si può notare, man mano sta
perdendo di importanza. Si inizia a studiare presto queste lingue perché troppo
spesso la carriera a cui si aspira non trova riscontro alcuno in Italia. E così il Paese
perde quelle che sarebbero potute diventare le eccellenze del domani. Si assiste alla
cosiddetta “fuga di cervelli”, senza che chi sta in alto muova un dito per evitarla.
Perché è proprio questo che il viaggio è diventato: fuga, dalla gabbia dorata verso
la libertà del “cielo” straniero.
ALESSANDRA SORIENTE
DOSSIER VIAGGIO
Maggio 2015 pag 3/b
viaggio della vita
I viaggi dei grandi
I viaggi della morte
S...PIFFERO - liceo Medi
La Beat Generation
“Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da
fare. Ma non importava, la strada è la vita”. Così scrisse Jack
Kerouac nel più celebre dei suoi
romanzi “On the road” manifesto della cosiddetta “beat
generation”. Infatti quando si
parla di viaggi, non si può omettere quello che è stato uno dei
movimenti artistici più importanti del secondo dopoguerra. I
beat erano dei giovani scrittori,
che desideravano condividere il
loro amore per il mondo, mentre l'unico sentimento che potevano condividere era l'incomprensione. De qui nasce il sogno comune di viaggiare fin
dove si può, non per scappare
dalle responsabilità, bensì per
decidere come vivere, nasce così
la Beat Generation. Il Beat è anche il battito, il ritmo, quello
presente tipicamente nella musica jazz. Beat è la scoperta di
se stessi e della coscienza umana. Così come figura nel
bestseller di questo movimento, appunto "On the road", il
viaggio risulta essere l'unico
mezzo per allontanarsi dalla
monotonia e per vivere davvero. In realtà questo libro dovrebbe essere considerato un
long seller, cioè un libro che ha
centinaia di traduzioni ormai in
tutto il mondo e che ogni nuova
generazione lo reincontra. Così
grazie a queste testimonianze,
grazie ai viaggi in autostop, allo
spingersi fino all'eccesso, possiamo considerare una nuova filosofia di pensiero: il viaggio
non solo per conoscere ed
esplorare, ma soprattutto per
vivere.
Federica Pierro
Lo stile del viaggiatore
Il viaggio a tempo indeterminato come stile di vita è un concetto che, soprattutto in Italia,
non è ancora percepito come
una possibile alternativa di vita.
Il viaggio così concepito si presenta come un’eterna vacanza,
ma diventa routine. Non avere
programmi, adattarsi costantemente e vivere alla giornata è il
sogno di molte persone, ma non
appena si cerca di realizzare i
propri desideri ci si accorge che
non tutto luccica. Sicuramente
tra i pro abbiamo la libertà di
scegliere quale orizzonte ammirare, l'apertura mentale che aiuta a percepire le varie sfumature di ogni cosa e lo spirito d'avventura. Tra i contro però possiamo riscontrare una mancanza di stabilità, una mancanza di
realazioni data dai continui
spostamenti e il Travel
Burnout.
Quest ultimo concetto,
intraducibile in italiano, indica
il momento in cui ci si accorge
che tutto ciò che prima entusiasmava, lascia indifferenti.
Così si finisce per odiare completamente quello che si sta facendo e chi si è scelto di diventare. Qualunque sia la scelta che
una persona compie è importante ricordare una frase di
Marcel Proust “L’unico vero
viaggio verso la scoperta non
consiste nella ricerca di nuovi
paesaggi, ma nell’avere nuovi
occhi.” Federica Pierro
Il
Molte coppie scelgono di donare o conservare a uso esclusivo del proprio bambino le cellule del cordone ombelicale, le cosiddette cell u l e
staminali,
immature e
potenzialmente capaci di dare
origine a
cellule differenziate
quali globuli rossi, bianchi e piastrine. Queste cellule vengono conservate a scopo di
trapianto invece del midollo osseo, importantissimo per patologie quali leucemie, anemie, linfomi, mielomi ecc. Le cellule sono immerse in azoto liquido, rimangono attive anche dopo 15-20 anni, se conservati in contenitori criogenici ad una temperatura inferiore ai 150 gradi sotto zero.
Molti genitori si dirigono in Svizzera, Germania, San Marino, Portogallo, dove ci
sono banche private, quindi le staminali
vengono conservate precisamente per un
bambino solo. Le famiglie hanno anche a
disposizione una rete di 19 banche pubbliche dove possono donare queste cellule e renderle disponibili anche ad altri, rendendole un bene pubblico. Cosa scegliere? Dobbiamo considerare che cellule non
al 100% uguali a quelle da curare sono
preferibili, perché nel caso fossero uguali
la procedura potrebbe non essere efficace: le staminali potrebbero non riconoscere le cellule malate ma considerarle come
sane.
Greta Sfratta
Il Pellegrinaggio
Oggi come oggi è diventato molto semplice e veloce viaggiare grazie alle innumerevoli tecnologie, ai pacchetti promozionali, ai tanti
mezzi di
trasporto
e
alle
numerosissime
m e t e .
Sono tanti
i motivi
per cui
ognuno di
noi decide
di fare un
viaggio, e
sono molte le persone che scelgono di fare
un viaggio religioso improntato sul pellegrinaggio, sulla preghiera e purificazione,
altrettanti i volontari che sono disposti ad
accompagnare le persone disabili in questi pellegrinaggi.
Tra le mete più ambite abbiamo Lourdes;
un piccolo paese della Francia dove si racconta che nel 1858 ad una pastorella di
nome Bernadette sia apparsa per ben tre
volte la Madonna. In seguito Lourdes e la
storia di Bernadette hanno fatto il giro del
mondo e sono diventate famose anche per
alcuni miracoli che si sono verificati. Ogni
anno aumenta il numero di pellegrini, molti
di questi sono persone direttamente legate alla figura della Madonna, altri fanno
volontariato e altri ancora fanno parte di
associazioni cattoliche che organizzano
questi pellegrinaggi alla portata di grandi e
bambini.
Numerose sono anche le persone che preferiscono ritirarsi per lunghi o brevi periodi in questi luoghi per purificarsi, per
concentrarsi particolarmente su Dio e sulla
preghiera. In seguito al notevole numero
di pellegrini e alla fama acquistata negli
anni a Lourdes sono sorte numerosissime
strutture alberghiere tanto da portare
Lourdes ad essere fra i primi paesi più
visitati e ricchi di alberghi di tutta la Francia.
Sara Di Matteo
Un malato terminale può consultare un computer e trovare innumerevoli centri esteri in cui viene attuata l’eutanasia. Parliamo di centri situati in Olanda, Belgio, Lussemburgo, gli stati americani di Washington, Vermont,
Oregon, o in India, in Ungheria. Tuttavia, l’unico paese
in cui è praticato il suicidio assistito è la Svizzera, dal
1942, che accetta stranieri nelle sue strutture. Il paziente fornisce delle cartelle cliniche che accertano il
suo stato di malato terminale, una commissione medica
si riunisce per valutare la scelta e cerca di dissuadere la
persona dalla sua decisione. Di solito, il 40% torna a
casa. Per chi invece decide di andare avanti, inizia la
procedura: il medico fornisce due pastiglie antiemetico
per evitare che vomiti, e poi discioglie in un bicchiere
d’acqua 15 grammi di pentobarbital di sodio, questo
porta al sonno entro due, tre minuti, quindi il paziente
entra in coma e poi la sostanza paralizza la respirazione, così la morte avviene in uno stato di incoscienza.
Ogni anno coloro che decidono di sostenere questa procedura sono 500 circa, e si stima che il 6% delle persone
siano italiane. Le normative sull’eutanasia in Italia sono
ancora le stesse, eppure il 64% della popolazione è
favorevole.
Greta Sfratta
esploratori
1200: Marco Polo
Viaggio dei missionari
Viaggiare è sempre una buona idea, e si può decidere di
fare le valigie per tanti diversi motivi.“C’è chi viaggia
per lavoro, per rincorrere i propri sogni o semplicemente per conoscere posti nuovi e culture diverse, per staccare con la quotidianità e concedersi un po’ di riposo.
Ma c’è anche chi viaggia per amore, per solidarietà, per
il desiderio di fare qualcosa di concreto, di tendere una
mano a coloro che non hanno mai ricevuto aiuto, prigionieri di realtà difficili, fatte di guerra, miseria e dolore.
Per diventare missionari basta esser motivati dal desiderio autentico di vivere un’esperienza di dono di sé,
del proprio tempo, dei propri talenti, ma anche di “ricevere” dalle persone incontrate, apprezzando con apertura la ricchezza che ogni popolo porta in sé. Ci sono
tante associazioni che propongono questo tipo di esperienza, anche di breve durata e circoscritta al periodo
estivo, per fare in modo che chiunque lo desideri possa
sperimentare un rapporto di solidarietà con il prossimo, partecipando ad un’attività concreta di servizio e
dedicando parte del proprio tempo e delle proprie energie per migliorare realtà difficili, che non sarebbero poi
così lontane dalla nostre quattro mura domestiche, se
solo avessimo il coraggio di guardarvi oltre.
Ludovica Barba
1400: Cristoforo Colombo
1500: Amerigo Vespucci
VIAGGIO RELIGIOSO
Negli ultimi anni le mete religiose più gettonate sono
Lourdes (Francia), Medugorje (Croazia), Fatima (Portogallo) e numerose mete italiane come San Giovanni
Rotondo (Puglia), Tindari (Sicilia) e lo Stato Vaticano.
Cosa spinge milioni di pellegrini all’anno a visitare queste città? La risposta istintiva è “la fede” accompagnata
dalla speranza e dalla credibilità nei miracoli.
Il religioso si mette in viaggio con lo scopo della
purificazione spirituale e dell’accrescimento della fede.
Egli, infatti, si trova completamente immerso in una
atmosfera rarefatta e distaccata dalla realtà quotidiana.
E cosa spinge, invece, un non credente a prendere parte
a questi viaggi? Probabilmente la curiosità di toccare
con mano ciò che tutti raccontano ed inevitabilmente
sono loro a ritrovarsi più emotivamente coinvolti di
quanto
si
aspettassero.
L’esperienza del viaggio religioso implica una forte spinta
alla riflessione individuale, perché si è costretti a convivere con lo sfruttamento di queste mete a scopo di
lucro.
Giulia Caruso
I viaggi nello spazio
1500: Ferdinando Magellano
1200: Roald Amundsen
1900:
Jurij
Gagarin
Il viaggio nello spazio, il visitare nuovi mondi e il conoscere nuove
realtà sono stati sogni che accumunano da sempre il genere umano.
Questo sogno è ormai divenuto realtà, sin dalla storica data del 20
Luglio 1969, ovvero il primo sbarco sulla Luna portato a termine dai
celebri astronauti Neil Armstrong e Edwin ‘Buzz’ Aldrin, aiutati da Michael Collins. Tuttavia, prima dello storico allunaggio, l’uomo aveva già portato avanti numerose missioni per
inviare sonde spaziali oltre l’atmosfera terrestre: la prima risale al 1957, grazie all’Unione
Sovietica lo Sputnik 1 è stato in grado di orbitare attorno alla Terra per raccogliere informazioni sullo spazio che ci circonda. Negli anni successivi furono svariate le missioni che contribuirono a inviare oggetti in orbita terrestre, ma anche per sondare superfici e orbite di pianeti
come Venere, Marte, Giove o Saturno; oggi gli Stati Uniti e la Russia stanno lavorando
incessantemente per un progetto ancora più ambizioso: portare l’uomo su Marte. Le due
nazioni stanno elaborando piani d’azione per portare avanti una colonizzazione di un altro
pianeta, per eventuali complicazioni o problemi che potrebbero interessare la Terra. A tale
proposito, conviene citare Konstantin Eduardovic Ciolkovskij, con la sua frase più famosa:
‘Terra - la culla dell'umanità, ma non si può vivere per sempre in questa culla.’
FRANCESCO DE VITA
S...PIFFERO - liceo Medi
L’Associazione LIBERA
Maggio 2015
pag 4/b
L’opera di “Libera”:INFORMATI x INFORMARE
“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25
marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle
mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base.
“Libera associazioni, numeri e nomi contro le mafie” è
da venti anni in prima linea nella lotta alle mafie e nella
promozione della legalità. Attraverso numerose attività
i tesserati del presidio battipaglise hanno riscosso consensi tra i cittadini. “Non siamo qui per commuovere,
bensì
per
muovere”
dice Valerio
Giampaola.
L’obiettivo di
Libera è quello di combattere l’indifferenza. “Informati per informare” è
questo uno
dei motti utilizzati. Ma
cosa bisogna
fare per informarsi correttamente, senza incorrere nelle notizie volutamente false
della rete? Riviste, spot televisivi, voci popolari, blog, i
mezzi di comunicazione sono così tanti che iniziare
risulta sempre più difficile informarsi. Nella generazione 2.0 è più facile non sapere che sapere. La tecnologia
dovrebbe supportare la facilità di informazione, ma in
realtà così non accade. Viviamo perennemente offuscati
da un “velo di maya” senza accorgergene. E’ proprio
qui che Libera decide di agire, non importa il modo in
cui si sceglie di informarsi, l’importante è crearsi delle
idee proprie e analizzare le informazioni con una
minuziosa
criticità. Non
bisogna credere che per vivere bene sia
giusto farsi i
fatti propri.
Bisogna intromettersi e cercare di risanare le fratture
della società.
E’ proprio tra
queste che la
mafia si intrinseca. Il messaggio è molto chiaro: tutti noi possiamo dire “Io non ci
sto” denunciare e contrastare le prepotenze e la corruzione. L’unico modo per essere liberi è agire quotidianamente anche attraverso piccoli gesti. Questo il vero obiettivo di Libera, combattere l’indifferenza che è sinonimo
di complicità. Vogliamo davvero allearci involontariamente alla mafia? Federica Pierro
Libera Informazione
Secondo la lingua italiana la parola “informazione” sta
ad indicare uno scambio di nozioni fra più persone.
Non sempre però questo scambio di nozioni risulta
facile come sembra, e nemmeno attendibile come crediamo. Spesso infatti le informazioni che pervengono a
noi tramite i giornali, la tv, internet…sono solamente
false verità frutto di numerosi processi di filtrazione e
rivisitazione a cui le nozioni vengono sottoposte prima
di essere pubblicate. Nella maggior parte dei casi, infatti, quelle che giungono a noi sono solo in minima parte
verità o peggio ancora molte informazioni e importanti
avvenimenti non vengono trasmesse al lettore ma sono
nascoste da altre futili notizie che hanno lo scopo di
catturare l’attenzione del lettore distogliendolo dal resto. Di fronte a questa triste situazione credo sia doveroso chiedersi perché? Come mai è possibile tutto ciò?
Come per ogni cosa bisogna dire che il campo dell’informazione è costituito da un’innumerevole rete di dati,
persone, organizzazioni che influiscono sull’attendibilità
e sulla credibilità delle nozioni finali che giungono a noi.
Purtroppo capita spesso che dietro una falsa verità ci
sia un’attività di stampo mafioso ovvero ci sia qualcuno che impone al giornalista o a chiunque faccia informazione l’argomento e come trattarlo, cioè sotto quale
forma far passare le informazioni ai lettori. Alte volte,
invece, succede che è il giornalista stesso a fare una
scelta strategica, nel proprio interesse, in merito alle
informazioni da trasmettere al lettore e ai vari filtri da
applicare a queste. Anche in questo caso l’associazione
Libera si occupa di sensibilizzare noi cittadini alla libera
informazione, aiutandoci ad aprire gli occhi attraverso
l’analisi di alcune informazioni che la maggior parte delle persone ignora credendo così lontane e impossibili
situazioni che invece sono la realtà. Libera inoltre si
impegna a promuovere la giusta informazione senza
ricatti, condizionamenti e soprattutto senza timore perché informare ed essere informati su tutto ciò che ci
circonda è un nostro diritto ed è importante per il
nostro bene e per quello della comunità informarsi e
conoscere sempre la verità senza accontentarci,
tantomeno fidarci di quello che vogliono farci credere gli
altri.
Sara Di Matteo
Don Peppe Diana e
la cattiva informazione
Don Peppe Diana, divenne parroco di Casal di Principe, suo paese nativo, nel 1989, in una cittadina ove la
camorra stava prendendo sempre più piede, indisturbata
e davanti agli occhi di tutti. Era proprio questo il compito che si era prefissato il sacerdote, nonché scrittore e
scout italiano, difendere la popolazione dalla camorra
casalese, aiutandola da vicino, cercando di debellare quel
cancro sociale che stava riuscendo nel suo intento, ovvero infiltrarsi nel tessuto economico locale per gestirlo
illegalmente.
L’operato di don Peppe iniziò così ad intimorire il gruppo camorristico che vide in lui un uomo pericoloso.
Quando la mafia pensa di avere un possibile intralcio,
risponde con la violenza, arma di chi teme che la verità
sul proprio operato venga allo scoperto.
Fu in questo clima che, precisamente il 19 marzo 1994,
nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari,il parroco, simbolo dell’antimafia, venne assassinato da un
camorrista che lo affrontò con la pistola.
Ed è qui che entrò in gioco la stampa, scrivendo una
delle pagine più ingloriose e meschine della sua storia.
Alcuni quotidiani locali dettero vita ad una campagna
per screditare la figura del parroco, descrivendolo in
prima pagina come un uomo che aveva rapporti con due
donne e definendolo addirittura camorrista.
L’obiettivo del clan camorristico era ora quello di diffamare il giusto operato di Don Peppe Diana e i mass
media non si preoccuparono di filtrare le informazioni.
L’episodio del parroco martire Don Peppe Diana risulta essere un esempio significativo di ciò che purtroppo
sta vivendo anche il nostro comune.
Siamo vittime nelle mani di un sistema di informazione
molto spesso corrotto, per effetto del quale molti ingenui cittadini credono ancora di vivere in un paese tranquillo, senza la minima traccia di illegalità.
Tutto questo accade perché, come ci insegna l’associazione “Libera”, “viviamo tutti senza pensieri”. Ma vi
siete mai chiesti perché preferiscono farci vivere così?
Magari tenerci all’oscuro di tutto, facilita spesso il loro
sporco operato, facendo sì che tutto ciò che è illegale
passi inosservato.
Alessia Martino
Convegno all’Istituto “ Ferrari” di Battipaglia su Associazionismo e Libera
Il 29 aprile si è svolta un’interessante manifestazione
presso l’Istituto E. Ferrari di Battipaglia dal titolo “Incontriamoci”, finalizzata alla promozione
dell’associazionismo. Quest’ultimo nasce dal piacere
di incontrarsi e di operare attivamente per il bene di
tutti. Durante la manifestazione un esponente di ogni
associazione si è espresso in merito a quale fosse il
proprio campo di interesse. Tra le altre sono intervenute: l’associazione F.I.D.A.P.A. (un movimento indipendente che dal 1919 promuove le
iniziative delle donne nel campo delle arti,
delle professioni e degli affari), rappresentata nella manifestazione da Meladina Bernardo
e Anna Seriello; Chair Gemellaggi che nasce
nel 45 rappresentata da Basile Nellina, presidente internazionale. Nel corso del dibattito Anna Serriello ha sollevato un importante
spunto di riflessione, sottolineando la tenacia con cui le associazioni, nonostante siano
prive di fondi ed entrate, svolgano un compito
insostituibile senza quasi alcun supporto dalle istituzioni della nazione. Luca Fresolana di Radio Bonzoo ha
sottolineato quanto sia importante la comunicazione e
l’accoglienza di tutti nelle associazioni; Angelo De
Martino, presidente di Idearte ha evidenziato l’importanza della formazione dei giovani nel campo artistico.
Due sono stati infine i giovani che si sono esibiti nella
L’Istituto E. Ferrari
serata recitando la poesia “If” di Kipling e un monologo
dal libro “Novecento” di Baricco. Angelo Mammone
ha, invece, presentato la propria associazione che è Libera, nata da poco a Battipaglia ma già impegnatissima
in particolare nel riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati. Ha concluso la carrellata Vitina Maioriello che è
presidente di “Mi girano le ruote!”, associazione di “fatti,
non parole!” per la tutela dei disabili. Oltre ai discorsi
tenuti da ciascuna personalità, hanno
partecipato alla serata Antonio
Farabella, alunno del Liceo Medi cantando sue canzoni, e gli “Sbandieratori
e tamburini” del centro di riabilitazione “Nuovo Elaion” di Eboli. Lo
scopo della serata è stato quello di
trasmettere l’importanza dell’associazione, dell’incontro, dell’impegno
personale per migliorare la qualità
della vita .
Greta Sfratta
S...PIFFERO - liceo Medi
CRONACA DAL MONDO
Viaggio e tecnologia
Esposizione universale del “cibo”
Molti si saranno chiiesti com’è avvenuta la nascita di ciò
che oggi vediamo come unica
vera evasione dal nostro territorio: una fuga dovuta a svariati motivi (ad esempio per
staccare la spina) o perché in
alcuni casi questo si rivela essere l’unica speranza per una
vita migliore? Il viaggio resta
comunque legato ai mezzi di
trasporto che al giorno d’oggi ci permettono di spostarci
da un luogo ad un altro con
facilità e che fanno sì che le
distanze tra diverse località
si restringano e ci facciano
sentire abitanti di un piccolo
grande mondo da visitare a
tutti i costi. Precedentemente però il viaggio risultava essere molto complicato da affrontare per coloro che, per
necessità o per svago, si
spostavano con i mezzi di
trasporto. A facilitare il dislocamento però è stata la
scoperta della forza del vapore e soprattutto delle possibili sue applicazioni. Fu in
questo clima che un ingegnere
inglese,
George
Stephenson, riuscì a sfruttare la forza del vapore per il
trasporto su terra; questa
scoperta diede origine alle
prime locomotive. A partire
dal 1823 iniziarono a diffondersi le ferrovie, ad esempio
importante fu la costruzione
della linea LiverpoolManchester. Da non dimenticare è la fabbricazione della
prima ferrovia con la linea
Napoli-Portici risalente al
1839. Tutto questo processo d’innovazione portò con
sé altri aspetti rilevanti, come
l’aumento demografico, la
possibilità di usufruire di
nuovi servizi che rendessero
la vita più agiata.
Dagli anni Trenta e Quaranta
dell’800, il viaggio vide la
propria nascita e diffusione,
le città furono quindi collegate da una rete ferroviaria,
scoperta che avrebbe permesso ogni giorno di spostarsi liberamente da un luogo ad
un altro.
Alessia Martino
Il cibo, oggi fulcro dell’Expo di Milano 2015, ha quasi sempre rivestito anche
una forte valenza simbolica nel corso della storia, tanto che è stato spesso
utilizzato come filo interpretativo per conoscere ed analizzare le abitudini di
varie civiltà antiche. Sin dagli albori dell’umanità la tradizione alimentare
comincia ad arricchirsi ed evolversi: l’uomo preistorico, avendo scoperto il
fuoco, l’agricoltura e l’allevamento, favorì anche lo sviluppo
dell’alimentazione.“Il banchetto, soprattutto quello funebre, aveva già presso gli antichi Egizi una forte valenza simbolica, così come fu poi per gli
antichi Greci, la cui alimentazione però era caratterizzata dalla frugalità. Ma
è soprattutto nella cultura alimentare etrusca che affonda le proprie radici
l’oggi celebre dieta mediterranea: gli antichi Romani stessi ricevettero inizialmente rifornimenti alimentari da parte degli Etruschi. Quando poi, soprattutto nel periodo augusteo, giunsero a Roma i prodotti orientali, l’antica
frugalità lasciò invece il posto ad un vero e proprio culto per il cibo, che
divenne così protagonista di sontuosissimi banchetti, cui era attribuita ovviamente una forte valenza simbolica: basti pensare alla famosa locuzione
latina “memento mori” che, sempre presente nelle sale dei banchetti romani,
invitava i convitati a godere dei piaceri del presente, in vista della caducità
dell’esistenza. Oltre che un’esigenza vitale dunque, il cibo è sempre stato un
piacere ed un’occasione per stare insieme, così come oggi, nell’ambito
dell’Expo, sarà motivo d’incontro di popoli, culture e tradizioni diverse.
Ludovica Barba
Maggio 2015
pag 5/b
ELECTION DAY
Il 31 maggio è la data fissata per le elezioni amministrative e
regionali. Si terranno in 76 comuni della regione. Il turno di
ballottaggio è previsto per il 14 giugno.
In Campania si voterà in ventidue comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei
15.000 abitanti e
per i quali viene
applicato il sistema
e l e t t o r a l e
maggioritario a
doppio turno.
In sintesi, i numeri
delle elezioni nella
regione sono i seguenti:
comuni al voto: 76 su 550 comuni campani (13,8%)
comuni >15.000 ab: 22 su 76 (28,9%)
comuni =15.000 ab: 54 su 76 (71,1%)
capoluoghi di provincia: 0
“Gomorra” a Battipaglia
In provincia di Salerno i Comuni interessati dal rinnovo degli
Roberto Saviano, autore, tra gli altri, di “Gomorra” (dal quale è stato tratto
organi amministrativi sono in tutto 21; fra essi ricordiamo i
l’omonimo film e l’omonima serie televisiva), “Zero zero zero” e “Vieni via
principali: Maiori (sindaco uscente Antonio della Pietra),
con me”, è un giornalista e scrittore napoletano che ha denunciato, sottolinePositano (uscente Michele De Lucia), Postiglione (uscente
ando nomi e fatti, le ingiustizie legate alla criminalità organizzata. Dal 2006
Pietro Pellegrino), Angri (uscente Pasquale Mauri), Cava dei
vive sotto scorta, perché minacciato più volte di morte. La figura di Roberto
Tirreni (uscente Marco Galdi). In alcuni comuni salernitani il
Saviano è stata troppo spesso infangata, resa poco credibile, soprattutto
Consiglio non è giunto alla scadenza naturale del mandato e
dopo il successo dei suoi lavori, con il fine di screditare lui e le sue parole. La
per vari motivi risultano commissariati; il 31 maggio si prerealtà di Saviano ci appare così lontana, una realtà che esiste ma non ci tocca
senta loro l'occasione per il rinnovo degli organi amministraminimamente, perché viviamo in una città tranquilla in cui tutti fanno il
tivi. Tra i prinproprio dovere (ricorda tanto il “migliore dei mondi possibili” del romanzo
cipali comuni
di Voltaire “Candido”). Ma non è così, è nostro dovere di cittadini conoscere
commissariati
le vicende del nostro comune, ed essere consapevoli che la nostra città presalernitani che
senta molti problemi legati alla criminalità organizzata: sono ad esempio
vanno al voto ritanti i beni confiscati alla mafia, e tanti i casi di collusione col potere malavitoso
cordiamo:
tra le nostre personalità politiche. Pensiamo che, per la stima economica
Eboli, Amalfi,
realizzata sui beni confiscati, ogni cittadino ha dato circa 500 euro alla crimiSicignano degli
nalità. È cosi che vogliamo che i nostri risparmi, i nostri sacrifici di cittadini
Alburni.
onesti siano impiegati? Riflettiamoci.
Greta Sfratta
Le regioni italiane che rinnover a n n o
Lecito
nell'election day
Come promesso dall’articolo di Antonio Messano, ecco la mia poesia, vincitrice
il loro Consiglio
del premio per il secondo classificato alla X Edizione del “Concorso artistico
sono Campania,
letterario internazionale” a cura di Anna Bruno dell’associazione Napoli
Veneto, Puglia,
Cultural Classic nella sezione Studenti.
Liguria, Toscana, Umbria e Marche.
O se è pur lecito l’amor che io provo,
Per trovare una data che consentisse lo svolgimento contemLascia che ti tocchi e ti porti a me…
poraneo di elezioni regionali e amministrative, tra festività
Abbandona la ragione, che è del dolor il ritrovo
civili e religiose, il Governo è ricorso all'emanazione del deE pensa che io avrò d’ora in poi soltanto te…
creto legge 17 marzo 2015 n. 27.“Modificando il comma 1 è
Questo mio corpo stanco duole sotto il dolore
stato allungato di sei giorni il periodo entro il quale avrebbero
E brucia, arde e gela… e si pente.
potuto svolgersi le elezioni regionali, e precisamente fino alla
Unisciti a me o dolce amore,
prima domenica successiva alla scadenza dei 60 giorni dalla
E’ nullo il dolor che poi si sente.
fine del mandato (27 maggio) di Presidenti e Consigli: il 31
Allieta con una carezza il mio viso sprezzante,
maggio 2015. Giorno compatibile anche con le elezioni amCondividi il mio dolor presente
ministrative, che per legge devono svolgersi in una domenica
E vedrai che in due la pena non è poi così stancante…
compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. La convocazione dei
Non finger più di esser assente,
comizi elettorali viene fatta con decreto del Prefetto per le
Ché nella menzogna il dolor si culla,
elezioni amministrative comunali e del Governatore della reE trae energia, e si rafforza,
gione per le regionali. Le elezioni rappresentano da sempre
E niente poi può far più nulla,
un importante momento di espressione della democrazia.
Se non cadere con una scusa smorza.
DE VITA VITTORIO
Grazie al voto tutti i cittadini, senza distinzione di sesso e
religione, in possesso dei dirirtti civili ed
iscritti nelle liste dell'elettorato attivo di ogni
CERCALAVORO - CERCALAVORO - di Antonietta Toledo
comune, possono dare il proprio contributo
alla lista che in campagna elettorale avrà preCONCORSI (con scadenza 8 giugno 2015)
* Selezione pubblica a una borsa di studio per laureati. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015) sentato un programma politico rispondente
* Selezione pubblica, per titoli, eventualmente integrata da colloquio, per il conferimento di una borsa di studio per alle aspettative personali e della comunità.
laureati, per ricerche inerenti l'area scientifica «Scienze Chimiche» da svolgersi presso la sede di Sesto Fiorenti- Non sono pochi i problemi che le nostre
comunità locali vivono negli ultimi anni di
no. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015)
rigore economico, fiscale e finanziario. Uno
dei principali problemi, purtroppo, è la re* CONCORSO (8 giugno 2015)
Concorso pubblico, per titoli e colloquio, ad un posto di ricercatore degli enti di ricerca - III livello, prima fascia - con cessione economica che ha inciso negativacontratto di lavoro a tempo pieno e determinato dal titolo «Studio delle proprieta' chimico-fisiche di atmosfere mente sul mondo del lavoro producendo alti
planetarie mediante osservazioni spettrali nel visibile e nel vicino infrarosso», nell'ambito del progetto PRIN INAF tassi di disoccupazione. Per questo è im2014 presso la sede di Roma (bando 2015-08-TD23). (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015) portante che, oggi più che mai, ogni cittadino si assuma tutta la responsabilità di analizzare attentamente le proposte politiche
* CONCORSO (7 luglio 2015)
Procedura di selezione per un posto di ricercatore a tempo determinato, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera dei vari schieramenti per individuare, tra le
a (Junior ) della legge 240/2010 - codice procedura: 1774/POS_DIG14. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami varie, quelle che realmente e seriamente andranno incontro alle aspettative di una gen.35 del 8-5-2015)
stione responsabile del territorio e di un miglioramento degli stili di vita delle comunità
* CONCORSO (7 luglio 2015)
Procedura di selezione per un posto di ricercatore a tempo determinato, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera A locali grazie all'impegno nella crescita del(junior) della legge 240/2010, presso il dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria settore concorsuale l'occupazione. Ed una volta per tutte dire
no a chi pensa di prendersi beffa dei cittadi09/F1 - Campi elettromagnetici. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015)
ni ancora una volta con promesse elettorali
Prof.ssa Antonietta Toledo
vuote.
LUCREZIA BOCCAGNA
S...PIFFERO - liceo Medi
CRONACHE dal MEDI
Il Liceo Scientifico e Linguistico “E.Medi”, grazie alle
sue rappresentanti, ha conquistato il secondo posto nella
fase finale del campionato di pallavolo. La partita della
categoria allieve dei giochi studenteschi si è svolta il 29 aprile
presso il Palacus di Baronissi.
Hanno partecipato alla competizione anche il liceo Scientifico di Cava dei Tirreni e il Liceo
Scientifico “A.Gatto” di
Agropoli. La prima partita è
stata vinta dalle allieve del Medi
con il risultato di 2-0. Il livello
tecnico espresso è stato molto
alto. La seconda competizione
ha visto la sconfitta delle allieve
di Battipaglia con un punteggio
di 15-13 e 15-12. Il Liceo
“E.Medi” come oramai accade
da vari anni, raggiunge ottimi risultati grazie all’impegno di studenti e docenti di queste
attività.
Federica Pierro
Secondo posto nelle Premio
di Poesia a Napoli...
L’associazione Napoli Cultural Classic nasce nel 2000
per diffondere l’arte e la cultura impegnandosi nella
promozione di artisti e di studiosi in fase di affermazione nei più svariati campi dell'arte. Il concorso letterario organizzato da quest'associazione è giunto quest'anno alla
sua decima edizione, con circa
500 partecipanti, suddivisi in diverse categorie di gara. La cerimonia di premiazione ha avuto
luogo in Nola l'8 maggio alle ore
18,00 nella sala dei Medaglioni
della Curia Vescovile alla presenza di autorità, stampa e personalità della cultura e dell’arte. Ha
preso parte alla premiazione anche uno studente del nostro liceo, Vittorio De Vita, che si è attestato secondo nella sezione
'poesia (studenti)' con la poesia
"Lecito", della quale offriamo un
commento scritto dall'autore stesso.
Messano Antonio
Quarto posto alle olimpiadi a squadre della matematica
Il 6 marzo il Liceo scientifico "Da Procida" ha ospitato le olimpiadi a squadre della matematica, per la selezione a
livello provinciale. Anche il nostro liceo ha partecipato, conseguendo dei buoni risultati. La squadra, composta da
sette valorosi (tra cui lo scrivente) è riuscita infine a conquistare la quarta posizione, a soli 31 punti dalla terza
classificata, grazie ad una perfetta sinergia. I nomi dei nostri atleti della matematica sono: Luca Guida, Carmen
Talamo, Antonio Messano, Luca Sagarese, D'Auria Cristian, Cappiello Raffaele, Cennamo Vincenzo. Due ore a
disposizione, 24 problemi da risolvere. Durante i primi 10 minuti di gara ogni squadra doveva scegliere il suo
problema "jolly". Ogni punteggio ottenuto dalla squadra su quel problema è stato moltiplicato per due. Essendo
questa la nostra prima esperienza come squadra alle olimpiadi abbiamo scelto come "jolly" un problema di media
difficoltà, destinato a fruttarci poco. Le prime due classificate hanno designato come jolly uno degli ultimi problemi,
i più difficili, e, sin dall'inizio si sono impegnati nella loro risoluzione diversi elementi del gruppo: questo sprezzo
del pericolo è la chiave, insieme alle capacità dimostrate, della loro vittoria. Amara è stata la sconfitta per la seconda
classificata che si è vista superata all'ultimo per soli due punti. L'unico vero rimpianto è per le 4-5 risposte fornite
a caso (non sempre il rischio paga) e che ci hanno penalizzato non poco ( 40-50 punti).Tuttavia questa quarta
posizione fa ben sperare; del resto questo è il primo anno che l'E.Medi partecipa alle olimpiadi a squadre. Creato il
precedente, rimane da costruire il futuro. Un grazie alla prof. Cupolo che ci ha accompagnato.
Messano Antonio
Conferenza sul sistema finanziario
Credito Formativo
Il 13 maggio 2015 alle ore 11.20, nell’Auditorium del
Liceo Scientifico e Linguistico “E. Medi” di Battipaglia,
si è tenuta una conferenza sul sistema bancario e finanziario. E’ stato analizzato con particolare attenzione il
ruolo delle autorità di vigilanza, in materia di trasparenza
e correttezza dei comportamenti, degli intermediari,
dell’antiriciclaggio e della lotta all’usura.
L’obiettivo della conferenza era quello di fornire agli studenti informazioni sul ruolo che svolgono gli intermediari
ed il mercato. L’iniziativa è stata curata dai funzionari
della Banca d’Italia di Salerno.
All’incontro hanno partecipato gli alunni delle classi III,
accompagnati dai docenti in orario di servizio.
Con i nuovi Esami di Stato, a partire dal 1999, viene
attribuito agli studenti di triennio un punteggio legato
alla media dei voti raggiunta: tale punteggio, sommato
fino a raggiungere un massimo di 25 ‘crediti’, costituisce una parte del voto di esame, formulato in centesimi. Oltre che alla media scolastica, contribuisce alla
sommatoria dei crediti anche un eventuale partecipazione ad attività scolastiche oppure extrascolastiche.
La certificazione di tali attività deve essere rilasciata da
un ente certificatore, come da norma, e deve essere
presentata entro il 15 maggio 2015, presso l’Ufficio
Didattico insieme al il modulo scaricabile sul sito dell’istituto. I documenti presentati devono essere accompagnati dagli allegati ed eventuali attestati per dimostrarne la validità. Federica Pierro
Federica Pierro
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Istudy
Pioggia di “alloro” sul liceo “Medi”
Secondo posto nelle finali
dei giochi studenteschi
Maggio 2015
Come in molte altre scuole italiane, il Liceo Scientifico
e Linguistico E. Medi offre la possibilità agli alunni di
studiare all'estero, grazie alle vacanze studio. In due
settimane gli alunni partecipanti a questo progetto potranno visitare la città nella quale studieranno e potranno avvicinarsi con esperienza diretta al folklore della
zona e le sue tradizioni. Le mete sono diverse: dall'Inghilterra all'isola di Malta, a Pechino,a Parigi,
Melbourne e Barcellona.
Il metodo d'insegnamento dato dalle scuole all'estero è
nettamente differente da quello italiano, infatti il primo
si basa su otto punti chiave che favoriscono un apprendimento graduale e continuo.
Il metodo tradizionale didattico viene abbandonato in
favore ad una metodologia che privilegi le abilità espressive e di comunicazione indispensabili per il
raggiungimento di una competenza comunicativa e
interculturale.
Le nozioni di grammatica sono ridotte al minimo, poiché queste possono essere apprese dallo studente anche in Italia. Durante un soggiorno studio si cerca di
trasmettere quello che gli studenti possono apprendere solo all'estero: modi di dire, espressioni idiomatiche,
intonazioni e altro ancora.
Si insisterà sulla pronuncia e sull'intonazione: due punti
fondamentali della lingua parlata che possono essere
perfezionati solo all'estero. Molta attenzione viene
data all'ascolto e alla comprensione orale attraverso
l'ausilio delle più moderne tecnologie informatiche.
Durante le lezioni verranno utilizzati file audio video,
oltre alla lettura di brani dal vivo per migliorare la capacità d'ascolto.
La lettura viene stimolata attraverso tematiche riguardanti la cultura del paese straniero favorendo gli
apprendimenti lessicali. Lo studente che in Italia può
avere qualche remora nel parlare, all'estero elimina qualsiasi resistenza, perché deve farsi comprendere per soddisfare i suoi bisogni di vita quotidiana.
All'interno della classe la conversazione e lo scambio di
opinioni vengono favoriti dall'insegnante che suggerisce, con tempi adatti, le soluzioni linguistiche migliori.
A conclusione del corso gli studenti sosterranno le relative certificazioni riconosciute a livello internazionale:
ESOL (Cambridge), IELTS (inglese), TOEFL (americano), Zertificat Deutsch (tedesco), DELE (spagnolo),
DELF (francese), DALF (francese).
Il momento più importante per l'apprendimento linguistico, iniziato in classe, è costituito dal tempo che si
trascorre al di fuori delle strutture scolastiche. Proprio
per questo, molta importanza viene data alla sistemazione. Sono disponibili sistemazioni per ogni tipo di
richiesta e valide soluzioni per chi preferisce vivere la
propria esperienza in compagnia, cioè in “famiglie
exectutive” ospitanti e confortevoli o avere maggiore
autonomia e privacy con l'alternativa in residence universitari o in appartamenti o in hotel.
Ai ragazzi in partenza ricordiamo di avere sempre a
portata di mano l'ESTA (Eletronic System Travel
Authorization) necessaria, per l'ingresso nei continenti
extraeuropei.
LUCREZIA BOCCAGNA
I viaggi di istruzione di quest’anno: Praga
Quest’anno la prima tra le destinazioni dei viaggi di istruzione al Liceo “E.Medi” è risultata Praga. Capitale della Repubblica
Ceca Praga si trova nel centro d'Europa centrale. E’ situata sul fiume Moldava in Boemia centrale e al centro della politica,
cultura, economica e di stato ceco per oltre 1100 anni. Praga appartiene alle città più visitate in Europa. La città è stata
influenzata e invasa da molti popoli per poi con il finire degli anni, passare rapidamente dalla dominazione Austro-Ungarica a
quella Cecoslovacca e infine diventare Repubblica Ceca. Lo sviluppo demografico avvenuto a distanza di un secolo è di un
milione di abitanti in più, ciò dimostra quanto sia apprezzata e perché è tra le città con maggiori turisti. Praga è orgogliosa della
sua storia di città promotrice di cultura. E’ una città caratterizzata da innovazione artistica e tolleranza e ha dato ospitalità a
musicisti come Mozart e scrittori come Franz
Kafka. Per essere una città di poco più di un
milione di abitanti, Praga ha tanti musei, gallerie d’arte e teatri. Il centro di Praga è composto di quattro aree, che abbracciano entrambe le rive del fiume Moldava. Su un lato:
la Città Vecchia con la Piazza della Città Vecchia, la Città Nuova con Piazza Venceslao e il
quartiere ebraico; d’altro lato: un piccolo quartiere (Mala Strana), che conduce fino al Castello di Praga, che è la prima attrazione turistica. Per l’alone di mistero che cela i suoi
vicoli, la presenza di campanili e guglie di
chiese sparse per i quartieri e la capacità di
incantare i suoi visitatori per la sua bellezza:
Praga “ Città delle cento torri, città delle leggende, città magica”. Andrea Langone
S...piffero
supplemento mensile de
La Nuova Graticola
a cura del:
liceo scientifico-linguistico
“ E. MEDI”
e dell’ I.I.S.
“Besta-Gloriosi”
di Battipaglia
Direttore:
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Professori Referenti:
D’Aiuto Massimiliano
Sica Anna Maria
Nino Repaci
De Napoli Annamaria
Segretario di Redazione:
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