Viaggiare è cercare la propria strada
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Viaggiare è cercare la propria strada
S...PIFFERO - liceo Medi Periodico degli studenti del liceo scientifico e linguistico statale “E.Maggio Medi”2015 di Battipaglia pag 1/b La voce degli studenti! Piffero Supplemento mensile del giornale LA NUOVA GRATICOLA - iscr. RegistroStampa Trib. di SA n 755 del 1989-A nno XV- Maggio 2015 Viaggio con la peranza La letteratura di ogni civiltà ci ha raccontato in ogni epoca le avventure di tanti viaggi. Si può dire che la letteratura occidentale sia nata proprio con il viaggio più famoso al mondo: il ritorno di Ulisse ad Itaca. Eppure mai nessuno, credo abbia considerato il viaggio affrontato ogni giorno da “eroi”, forse non tanto interessanti, ma sicuramente quanto mai attuali in questi giorni: i precari della scuola. Per la mia personale esperienza di precaria decennale, posso parlarne con cognizione, adducendovi elementi positivi e negativi, ma facendo riferimento solo al viaggio che noi insegnanti quotidianamente dovevamo affrontare, senza implicare gli altri elementi di disagio, che pure sono legati al precariato. Questo non è un viaggio di lavoro come gli altri, sia perché viene perpetuato per circa 250 giorni all’anno, sia perché contiene le speranze di un’umanità itinerante dal “RUOLO” discutibile. Si partiva all’alba, con condizioni metereologi che imprevedibili, in una città semideserta, con l’idea, a volte, di andare a fare una scampagnata, se la compagnia era piacevole e vi era la certezza di ritrovare sempre le stesse persone. Quando il car-pool era ben amalgamato, c’era sempre il collega che con la sua allegria ti faceva dimenticare i problemi che avevi lasciato, uscendo di casa, e con il tempo ti accorgevi che quei volti non erano più conoscenti che ogni mattina saluti distrattamente nei corridoi della scuola, ma amici che condividevano con te buona parte della giornata, il viaggio,. Il lavoro, e con cui ti sembrava naturale stringere un legame più familiare d’amicizia. Credo che molti colleghi si sentiranno partecipi in questi ricordi, per tanti ancora attuali. Ma oggi, guardando indietro a quei giorni, li considero un arricchimento alla mia vita, alla socializzazione che il piccolo abitacolo dell’automobile, ci costringeva a fare. Quanti imprevisti si sono verificati durante quei viaggi! Quante ore di attesa nel traffico, perche la terza corsia della SA-RC, nel tratto campano, si può dire che l’abbiamo vista nascere e crescere, ma non completarsi. A volte sembravano veri e propri “viaggi della speranza”, se ne potrebbe scrivere un libro, raccogliendo i ricordi di tutti i precari della scuola che popolano le nostre strade e autostrade, consumando tempo e benzina che nessuno risarcisce. Poi, quando arrivavi a scuola, i colleghi, gli alunni, a volte il paese intero, ti riservava una sorta di reverenza, perché venivi da lontano, viaggiavi, e solo per questo meritavi maggior considerazione. Ma in tutti i posti in cui sono stata, sempre vi ho lasciato un po’ del mio cuore. Un ultimo saluto agli amici lasciati per strada, quelli che non hanno potuto completare il loro viaggio, qualcuno che un giorno è sceso dall’auto e non è più salito, lasciando quel vuoto che ancora non ho imparato ad accettare. Prof.ssa Penta Stefania Viaggiare è cercare la propria strada L’affascinante tema del viaggio visto da vari punti di vista e per le più svariate situazioni e persone... Sembrerà forse un paradosso, eppure la vita dell'uomo sembra iniziare con un viaggio. Il neonato, involontariamente, si distacca dall'ambiente che fino ad allora l'ha ospitato, per raggiungere un luogo nuovo, forse migliore. Riflettendo, arriveremo alla conclusione che il tema del viaggio è il fulcro della vita di ogni individ u o . Molti artisti, scrittori o studiosi si s o n o interrogati sul c o s a può spingere una persona ad allontanarsi dalla propria patria. “Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina” scrive il filosofo Agostino d'Ippona. Viaggiare così sembra essere l'unica soluzione per arrivare a conoscere il mondo e se stessi. Però nel corso della storia possiamo riscontrare vari tipi di viaggiatori. I mercanti nel Medioevo viaggiavano per cercare nuove vie commerciali, Dante per conoscere la vita dopo la morte, Paul Gauguin per trovare la sua dimensione. Ma nel 2015 cosa è cambiato? Perchè si viaggia oggi? C'è una parte delle nuove generazioni che viaggia per cercare un nuovo eden, oppure per fuggire. Ma oggi è soprattutto la speranza a far muovere le persone, si intraprende un nuovo percorso con il desiderio di trovare qualcosa di migliore. Noi, nelle nostre strade vediamo moltre persone che consideriamo straniere, l'immigrazione viene vis t a come u n p r o blema. Condanniamo chi è diverso ma contemporanemente non riconosciamo la nostra terra, i nostri ideali sentendoci noi degli stranieri. Si, c'è un problema, ma alla base di questo non vi sono le persone che migrano per avere un futuro migliore, ma noi. Bisognerebbe intraprendere un nuovo viaggio, forse quello più importante, all'interno di noi stessi. Solo dopo che abbiamo conosciuto la nostra storia, i nostri ideali potremo parlare di immigrazione. Per adesso l'immigrazione possiamo conosiderarla con un lungo viaggio, e dobbiamo solo essere orgogliosi che come meta principale si scelga l'Italia. Federica Pierro Viaggio nella letteratura Il tema del viaggio è stato ed è ancora molto trattato in campo letterario, sia antico che moderno. Gli scrittori contemporanei come ad esempio Alessandro Baricco o Jack Kerouac hanno trattato questo tema nei loro romanzi “Oceano Mare”, “Castelli di rabbia” e “On the road”. In “Oceano Mare” Baricco costruisce le vicende dei vari personaggi sul viaggio che li ha portati ad incontrarsi e soprattutto sulla necessità della ragazza, la più giovane tra i protagonisti, a muoversi verso il mare per curare la sua m a l a t t i a . In “Castelli di rabbia” lo stesso autore porta il suo protagonista a costruire una linea ferroviaria in modo da poter arrivare da sua moglie il prima possibile ovunque egli fosse. Diversamente, nel romanzo di Kerouac, il viaggio è visto come l’unica cosa fondamentale per i ragazzi della Beat Generation che permette loro di essere protagonisti di nuove esperienze e di non farsi sottomettere dalla routine dell’università come la maggior parte dei loro coetanei. Il viaggio compiuto dai personaggi usciti dalla penna degli scrittori moderni non ha, quindi, solo lo scopo di soddisfare un bisogno fisico o “affari d’amore”, ma soprattutto quello di sentirsi liberi dagli schemi predisposti dalla società e trovare così la propria “strada”.Dove andiamo?-Non lo so, ma dobbiamo andare. (On the road, J. Kerouac) Giulia Caruso Viaggio attraverso leggi e riforme La nostra scuola italiana è stata ed è protagonista di un lungo viaggio di leggi e riforme a partire dal 1859 ,prima della nascita del Regno d’Italia, fino ai nostri giorni . Le leggi , emanate durante le varie legislature, naturalmente, hanno coinvolto l’operare dei docenti finalizzato aperseguire obiettivi e metodologie scanditi nei tempi ministeriali e contingenti alla realtà storica Ricordiamo alcune tappe significative : R.D.L. n° 3725/1859 o Legge Casati, di ispirazione prussiana in vigore fino al 1923, che tendeva a debellare la piaga dell’analfabetismo diffuso negli eterogenei territori annessi prima e dopo l’Unità , 1861, ma soprattutto a realizzare “ l’integrazione statale “ ossia “una omogeneità di comportamento e coscienza , o meglio un’assimilazione da parte della popolazione dei valori e dei modelli di comportamento delle élites dominanti “ ; R.D.L. n ° 1679/ 22 e R.D.L. n ° 1753 – n ° 1054 – n ° 2102 – n ° 2185 del 1923 o Riforma Gentile che era all’insegna di una “ educazione “ gerarchicopiramidale , elitaria e severa ; Nuovi Programmi per le elementari di C. Washburne ,1945, che iniziarono la defascistizzazione e la democratizzazione della scuola aprendo così nuove dimensioni operative con conseguenti modifiche e integrazioni nella legislazione scolastica di ogni ordine e grado ; D.lgs. 279/1994 , Testo Unico, che consisteva nella“ partecipazione della gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civile “ ; L.53/2003 , Riforma Moratti , L. 296/2006 ( finanziaria 2007 ) Fioroni , L.133 e 169/2008- D.P.R. 89/2009 - D.P.R. 87-88- 89/2010 , Riforma Gelmini che hanno tenuto conto delle esigenze del territorio e degli indirizzi delle Raccomandazioni dell’Unione Europea sulle competenze/ chiave . Ultima riforma della scuola quella del premier Matteo Renzi “ La Buona scuola” i cui versi del Leopardi “il brutto poter che ,ascoso, a comun danno impera” esprimono esattamente il malcontento del comparto scuola. La scuola, infatti, sta vivendo un momento storico importante. Sta perdendo i sui obbiettivi primari ossia quello la formazione e l’istruzione , la garanzia ai discenti dell’istruzione migliore possibile attraverso la professionalità e la libertà di insegnamento in funzione della libertà di apprendimento ,ma soprattutto la tutela della dignità del docente ,importante figura morale di riferimento per l’allievo. Come spesso ribadisce il Dirigente Scolastico del “Medi”, dott.ssa Silvana Rocco , “La scuola è per i ragazzi” ,noi docenti dobbiamo continuare ad impegnarci al meglio per dare loro garanzie di competenza e serietà. Prof.ssa Antonietta Toledo S...PIFFERO - liceo Medi Il viaggio nell’antica Grecia Il viaggio è un tema universale, da sempre affrontato da letterati di tutte le epoche. Universale perché inevitabilmente appartiene alla natura umana, che attraverso la conoscenza del mondo e dell’altro rivela se stessa. Chi è il personaggio che associamo immediatamente al viaggio? Ulisse, ovviamente. Ulisse è il celeberrimo re di Itaca, partito da Troia dopo la guerra e arrivato a casa dopo 10 anni di pellegrinaggi. Un po’ perché trattenuto dagli innumerevoli sconvenienti che incontra per mare, un po’ invogliato dalla sua curiosità. C’è chi lo ha ammirato e ritenuto un eroe, c’è anche chi lo ha anche criticato (seppure riconoscendogli meriti) perché ha osato sfidare le divinità, ha osato oltrepassare il conoscibile. “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza” scrive Dante nel XXVI canto dell’Inferno dedicato ad Ulisse, che con queste parole ha spinto i suoi compagni a seguirlo in un viaggio oltre il lecito. Sappiamo che il mito classico ha una funzione educativa, i valori che vuole trasmettere il poema omerico dell’Odissea sono l’amore per la patria, per la famiglia, il coraggio, l’astuzia che vince l’ira e la forza (al contrario dell’Iliade), e il contributo che l’esperienza del viaggio dà all’uomo. Il viaggio ci rende forti, più consapevoli di noi stessi e di come reagiremmo in alcune situazioni, ci dà la possibilità di forgiare il nostro carattere. Greta Sfratta Il viaggio di Icaro Dedalo fu ben felice d'essere rinchiuso col figlio Icaro nel famoso labirinto. Passeggiava soddisfatto tra le mura altissime con lo stesso sguardo disorientato dell'eroe Teseo quella volta che Arianna aveva perso il filo(che cerca cerca, l'aveva messo in tasca). E Icaro a rimuginare sulla testardaggine del padre; perché no, di sabbia ce ne voleva poca per il labirinto, “che altrimenti mi crolla”. Neppure sopportava la contentezza di Dedalo che, in una situazione come la loro, gli pareva inspiegabile. Ma il vecchio inventore aveva i suoi motivi per essere giocondo. Dopo tanti anni di duro lavoro e un omicidio* sulla coscienza(quello sì, la sabbia no), aveva ora la fortuna di trascorrere la vecchiaia viaggiando; che detto così non è tanto chiaro, e in effetti Dedalo aveva un'idea tutta sua di come si viaggia. Diceva che uno, per viaggiare, deve perdersi. E allora Icaro pensava che quella del padre era tutta invidia, perché la bussola non l'aveva inventata lui, che lui ad Arianna, per orientarsi, aveva dato un filo. Ma per Dedalo perdersi significava innanzitutto potersi ritrovare. Perché quando ti perdi la prima preoccupazione è quella di cercare punti di riferimento. Poi ti ricordi che esiste la bussola, però nessuno l'ha ancora inventata, quindi non funziona proprio come dovrebbe e anziché dirti dove andare ti dice solamente dove vuoi andare. E se ti contenti di seguirla trovi la strada che non sapevi di cercare, sai solo che è la tua strada e che Icaro ti farà compagnia durante il tragitto, almeno fino al punto di fusione della cera. Dedalo amava il labirinto perché, una volta dentro, era impossibile non perdersi...e perché di sabbia ce n'era poca(le ali di Icaro erano più pesanti del dovuto). Messano Antonio DOSSIER VIAGGIO Maggio 2015 pag 2/b La scala della vita Oggi è un gradino della nostra vita, un passo del nostro più lungo viaggio.Ho sempre immaginato fosse fatta di gradini, la vita di ognuno di noi: una lunga gradinata da salire fino in fondo, in alcuni punti luminosa e sfolgorante di promesse, in altri un po’ più ripida e buia. Non conosciamo la meta né la durata del nostro più grande viaggio, ma sappiamo che, inevitabilmente, esso sarà costellato di sogni che, come lanterne, guideranno i nostri passi. Ma chissà se avremo il coraggio di mantenerli sempre accesi, i nostri sogni, anche quando soffieranno i venti ed il cielo minaccerà tempesta. Di gradino in gradino conquisteremo una consapevolezza sempre maggiore di noi stessi: si disegneranno sempre più nitidi ai nostri occhi i gradini del futuro, ma non potremo tornare ai gradini passati, che scompariranno invece sotto i nostri passi, a mano a mano che avanzeremo. Durante il nostro viaggio ameremo, incontreremo persone che cambieranno il nostro modo di essere e di sentire, e che seguiranno sempre con amore i nostri passi, ma alcune di queste giungeranno prima di noi in cima alla loro gradinata. Eppure non ci è concesso di voltarci indietro, rimanendo fermi sullo stesso gradino, o di tornare a cercare qualcosa che all’improvviso ci è scivolata tra le dita e che abbiamo perduto. Ma chi ama non dimentica, e ciascuno porta con sé, lungo il proprio percorso, sui propri vestiti e sulla propria pelle, la magica polvere dei propri ricordi che neppure la bufera più impetuosa e l’inesorabile scorrere del tempo potranno mai cancellare. Non abbiamo che un finito numero di gradini da salire, ma se avremo la forza di stringere in pugno i nostri sogni più sfuggenti, se troveremo una persona da amare con tutte le nostre energie e con cui condividere il nostro viaggio allora, forse, un finito numero sarà sufficiente. Ludovica Barba Viaggi dei “migranti” SVIZZERA AMERICA Italiani in Svizzera Quelli degli ultimi due secoli non possono considerarsi proprio viaggi di piacere! Molta fu, infatti, la popolazione italiana costretta ad emigrare in cerca di un lavoro e quindi di una stabilità economica. I primi flussi migratori si diffusero dopo l’Unit à d’Italia e undic i milioni d i italiani, poiché nel nostro paese vi erano delle condizioni agricole molto arretrate, dovettero imbarcarsi per un viaggio spesso pericoloso. Coloro che decisero di lasciare l’Italia, si avventurarono per lo più nell’America Latina, Brasile, Argentina, paesi in cui vi era un’alta richiesta di manodopera nelle industrie e che quindi permettevano anche al popolo italiano di ricevere un’occupazione o comunque di sfruttare i campi presenti in quel luogo per l’agricoltura e l’allevamento. I primi flussi migratori interessarono l’Italia settentrionale (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte) ove la popolazione era più numerosa rispetto al Meridione, il quale soltanto in seguito iniziò a sentire la necessità di emigrare. Non appena si risvegliò anche al Sud il desiderio di una svolta, molti meridionali furono pronti a lasciare definitivamente le proprie case, a causa delle condizioni di vita precarie, stabilendosi oltremare, per aiutare così anche l’economia italiana con le rimesse inviate dall’estero. L’emigrazione continentale era volta a paesi come la Francia, l’Austria, La Germania e la Svizzera, che mantenne verso la fine dell’800 il tasso di immigrazione italiana maggiore. Fu in seguito alla Seconda guerra mondiale che la popolazione italiana decise di scegliere la Svizzera come meta; in quel periodo la Confederazione risultava essere uscita immune dalla guerra violenta appena conclusasi, ma ciò che attirava gli altri popoli era la propria continua richiesta di manodopera. Dal 1963 fino agli anni ’70 a spostarsi furono soprattutto i meridionali, creando flussi migratori che persisteranno negli anni anche successivi al boom economico che vedrà coinvolta l’Italia, poiché questo si concentrerà soprattutto nel Nord Italia, non permettendo ai lavoratori del Sud di poterne giovare. Le migrazioni verso la Svizzera furono all’ordine del giorno per molti anni, soprattutto dopo la metà del 900, ma si può dire che fu anche il governo italiano ad invogliarle, poiché questo era l’unico modo per sviare il popolo dalle tensioni sociali interne. Alessia Martino Italiani in America Tra il XIX e il XX secolo l’Italia è stata protagonista del fenomeno dell’emigrazione che ha visto come meta i territori delle Americhe. I dati sono impressionanti: circa 10 milioni di italiani hanno lasciato il proprio Paese per cercare condizioni di vita migliori; la data di inizio di questo fenomeno si può individuare alla fine del 1852 quando, a Genova, fu fondata la Compagnia Transatlantica, il cui obiettivo primario erano i viaggi verso le Americhe. Il periodo che vide il maggior numero di viaggi fu quindi quello tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX; si esaurirà durante gli anni del fascismo, anche se parte dei viaggi continueranno fino alla seconda guerra mondiale. Le mete più ‘ambite’ dei flussi migratori furono senza dubbio il Brasile, gli Stati Uniti ed l’Argentina: attualmente, infatti, ci sono più di 64 milioni di discendenti italiani in questi tre Paesi. Consistenti flussi migratori, tuttavia, si registrarono anche in Uruguay, Venezuela e Canada. FRANCESCO DE VITA La tratta degli schiavi Sin dalla scoperta delle Americhe, le grandi potenze europee hanno visto i nuovi territori come fonti di guadagno a causa delle grandi quantità di metalli preziosi presenti nel sottosuolo. Per ovviare alla carenza di manodopera, le nazioni detentrici di quei territori hanno pensato di poter quindi sfruttare le popolazioni del ‘terzo mondo’, strappando milioni di persone alle loro famiglie e alla loro terra, schiavizzandole e trasferendole nelle Americhe a lavorare nelle miniere o nelle piantagioni. Questa tratta di schiavi passerà alla storia come ‘black holocaust’ o, in lingua swahili, come ‘maafa’. Condizioni di lavoro disumane, orari tra le 12 e le 18 ore al giorno, igiene quasi inesistente, e temperature elevatissime; oltre alle popolazioni indigene, (anch’esse sotto schiavitù), moriranno circa 10 milioni di africani, e parte di questi (circa il 15%) non riuscirà a superare neanche il lungo viaggio di andata dall’Africa all’America. La pratica dello schiavismo sarà dichiarata illegale solo nel XVIII secolo, in Inghilterra, mentre in altri paesi durerà ancora a lungo; in particolare, negli U.S.A, lo schiavismo sarà abolito solo nel XIX secolo, grazie all’operato di Abram Lincoln. Francesco De Vita AFRICA I profughi Ci sono persone per cui viaggiare significa fuggire dal posto in cui si è nati, quando questo non offre altro che distruzione e miseria, per mantenere viva la speranza di un futuro migliore. Moltissimi africani, ad esempio, accettano di sottoporsi ai tanti rischi di un viaggio clandestino verso un altro paese, in barconi stracolmi dove spesso i più deboli, donne e bambini, perdono la vita prima ancora di toccare terra, per le disumane condizioni in cui sono trasportati. Si parla infatti di traffico di vite umane, poiché esistono persone che, senza scrupoli, speculano sul fenomeno delle migrazioni clandestine, approfittando della sofferenza di questi popoli e del loro desiderio di fuggire, di trovare un rifugio più sicuro in un altro paese, in cui stabilirsi cominciare una nuova vita. Così, mentre coloro che organizzano le traversate clandestine si arricchiscono, aumenta anche il numero di perdite di vite umane nel Mediterraneo.“Intanto l’ONU e altre organizzazioni internazionali, sta lavorando per fornire una soluzione completa a questo problema così complesso e delicato che oggi si è tristemente imposto all’attenzione generale.Ludovica Barba Il viaggio come fuga Il viaggio ha significati differenti a seconda dell’età. Per un bambino è un percorso nuovo in cui tutto è magico perché è diverso; per un adulto è un viaggio di piacere; per un anziano può essere un’occasione di riscatto. Per un giovane italiano il viaggio dovrebbe portare a nuove esperienze, divertimento, nuove amicizie, ma soprattutto alla ricerca di indipendenza. Dovrebbe significare uscire da tutto ciò che è ordinario. Oggi sembra che il viaggio stia perdendo la sua originaria valenza. Spinti dalla necessità, un numero sempre più elevato di giovani italiani lascia il proprio Paese per andare a cercare fortuna all’estero, fortuna che non vuol dire soltanto ricchezza economica, ma soprattutto successo personale nella carriera che si vuole intraprendere. Per questo tanti ragazzi studiano lingue straniere, trascurando la propria lingua madre che, come ben si può notare, man mano sta perdendo di importanza. Si inizia a studiare presto queste lingue perché troppo spesso la carriera a cui si aspira non trova riscontro alcuno in Italia. E così il Paese perde quelle che sarebbero potute diventare le eccellenze del domani. Si assiste alla cosiddetta “fuga di cervelli”, senza che chi sta in alto muova un dito per evitarla. Perché è proprio questo che il viaggio è diventato: fuga, dalla gabbia dorata verso la libertà del “cielo” straniero. ALESSANDRA SORIENTE DOSSIER VIAGGIO Maggio 2015 pag 3/b viaggio della vita I viaggi dei grandi I viaggi della morte S...PIFFERO - liceo Medi La Beat Generation “Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita”. Così scrisse Jack Kerouac nel più celebre dei suoi romanzi “On the road” manifesto della cosiddetta “beat generation”. Infatti quando si parla di viaggi, non si può omettere quello che è stato uno dei movimenti artistici più importanti del secondo dopoguerra. I beat erano dei giovani scrittori, che desideravano condividere il loro amore per il mondo, mentre l'unico sentimento che potevano condividere era l'incomprensione. De qui nasce il sogno comune di viaggiare fin dove si può, non per scappare dalle responsabilità, bensì per decidere come vivere, nasce così la Beat Generation. Il Beat è anche il battito, il ritmo, quello presente tipicamente nella musica jazz. Beat è la scoperta di se stessi e della coscienza umana. Così come figura nel bestseller di questo movimento, appunto "On the road", il viaggio risulta essere l'unico mezzo per allontanarsi dalla monotonia e per vivere davvero. In realtà questo libro dovrebbe essere considerato un long seller, cioè un libro che ha centinaia di traduzioni ormai in tutto il mondo e che ogni nuova generazione lo reincontra. Così grazie a queste testimonianze, grazie ai viaggi in autostop, allo spingersi fino all'eccesso, possiamo considerare una nuova filosofia di pensiero: il viaggio non solo per conoscere ed esplorare, ma soprattutto per vivere. Federica Pierro Lo stile del viaggiatore Il viaggio a tempo indeterminato come stile di vita è un concetto che, soprattutto in Italia, non è ancora percepito come una possibile alternativa di vita. Il viaggio così concepito si presenta come un’eterna vacanza, ma diventa routine. Non avere programmi, adattarsi costantemente e vivere alla giornata è il sogno di molte persone, ma non appena si cerca di realizzare i propri desideri ci si accorge che non tutto luccica. Sicuramente tra i pro abbiamo la libertà di scegliere quale orizzonte ammirare, l'apertura mentale che aiuta a percepire le varie sfumature di ogni cosa e lo spirito d'avventura. Tra i contro però possiamo riscontrare una mancanza di stabilità, una mancanza di realazioni data dai continui spostamenti e il Travel Burnout. Quest ultimo concetto, intraducibile in italiano, indica il momento in cui ci si accorge che tutto ciò che prima entusiasmava, lascia indifferenti. Così si finisce per odiare completamente quello che si sta facendo e chi si è scelto di diventare. Qualunque sia la scelta che una persona compie è importante ricordare una frase di Marcel Proust “L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi.” Federica Pierro Il Molte coppie scelgono di donare o conservare a uso esclusivo del proprio bambino le cellule del cordone ombelicale, le cosiddette cell u l e staminali, immature e potenzialmente capaci di dare origine a cellule differenziate quali globuli rossi, bianchi e piastrine. Queste cellule vengono conservate a scopo di trapianto invece del midollo osseo, importantissimo per patologie quali leucemie, anemie, linfomi, mielomi ecc. Le cellule sono immerse in azoto liquido, rimangono attive anche dopo 15-20 anni, se conservati in contenitori criogenici ad una temperatura inferiore ai 150 gradi sotto zero. Molti genitori si dirigono in Svizzera, Germania, San Marino, Portogallo, dove ci sono banche private, quindi le staminali vengono conservate precisamente per un bambino solo. Le famiglie hanno anche a disposizione una rete di 19 banche pubbliche dove possono donare queste cellule e renderle disponibili anche ad altri, rendendole un bene pubblico. Cosa scegliere? Dobbiamo considerare che cellule non al 100% uguali a quelle da curare sono preferibili, perché nel caso fossero uguali la procedura potrebbe non essere efficace: le staminali potrebbero non riconoscere le cellule malate ma considerarle come sane. Greta Sfratta Il Pellegrinaggio Oggi come oggi è diventato molto semplice e veloce viaggiare grazie alle innumerevoli tecnologie, ai pacchetti promozionali, ai tanti mezzi di trasporto e alle numerosissime m e t e . Sono tanti i motivi per cui ognuno di noi decide di fare un viaggio, e sono molte le persone che scelgono di fare un viaggio religioso improntato sul pellegrinaggio, sulla preghiera e purificazione, altrettanti i volontari che sono disposti ad accompagnare le persone disabili in questi pellegrinaggi. Tra le mete più ambite abbiamo Lourdes; un piccolo paese della Francia dove si racconta che nel 1858 ad una pastorella di nome Bernadette sia apparsa per ben tre volte la Madonna. In seguito Lourdes e la storia di Bernadette hanno fatto il giro del mondo e sono diventate famose anche per alcuni miracoli che si sono verificati. Ogni anno aumenta il numero di pellegrini, molti di questi sono persone direttamente legate alla figura della Madonna, altri fanno volontariato e altri ancora fanno parte di associazioni cattoliche che organizzano questi pellegrinaggi alla portata di grandi e bambini. Numerose sono anche le persone che preferiscono ritirarsi per lunghi o brevi periodi in questi luoghi per purificarsi, per concentrarsi particolarmente su Dio e sulla preghiera. In seguito al notevole numero di pellegrini e alla fama acquistata negli anni a Lourdes sono sorte numerosissime strutture alberghiere tanto da portare Lourdes ad essere fra i primi paesi più visitati e ricchi di alberghi di tutta la Francia. Sara Di Matteo Un malato terminale può consultare un computer e trovare innumerevoli centri esteri in cui viene attuata l’eutanasia. Parliamo di centri situati in Olanda, Belgio, Lussemburgo, gli stati americani di Washington, Vermont, Oregon, o in India, in Ungheria. Tuttavia, l’unico paese in cui è praticato il suicidio assistito è la Svizzera, dal 1942, che accetta stranieri nelle sue strutture. Il paziente fornisce delle cartelle cliniche che accertano il suo stato di malato terminale, una commissione medica si riunisce per valutare la scelta e cerca di dissuadere la persona dalla sua decisione. Di solito, il 40% torna a casa. Per chi invece decide di andare avanti, inizia la procedura: il medico fornisce due pastiglie antiemetico per evitare che vomiti, e poi discioglie in un bicchiere d’acqua 15 grammi di pentobarbital di sodio, questo porta al sonno entro due, tre minuti, quindi il paziente entra in coma e poi la sostanza paralizza la respirazione, così la morte avviene in uno stato di incoscienza. Ogni anno coloro che decidono di sostenere questa procedura sono 500 circa, e si stima che il 6% delle persone siano italiane. Le normative sull’eutanasia in Italia sono ancora le stesse, eppure il 64% della popolazione è favorevole. Greta Sfratta esploratori 1200: Marco Polo Viaggio dei missionari Viaggiare è sempre una buona idea, e si può decidere di fare le valigie per tanti diversi motivi.“C’è chi viaggia per lavoro, per rincorrere i propri sogni o semplicemente per conoscere posti nuovi e culture diverse, per staccare con la quotidianità e concedersi un po’ di riposo. Ma c’è anche chi viaggia per amore, per solidarietà, per il desiderio di fare qualcosa di concreto, di tendere una mano a coloro che non hanno mai ricevuto aiuto, prigionieri di realtà difficili, fatte di guerra, miseria e dolore. Per diventare missionari basta esser motivati dal desiderio autentico di vivere un’esperienza di dono di sé, del proprio tempo, dei propri talenti, ma anche di “ricevere” dalle persone incontrate, apprezzando con apertura la ricchezza che ogni popolo porta in sé. Ci sono tante associazioni che propongono questo tipo di esperienza, anche di breve durata e circoscritta al periodo estivo, per fare in modo che chiunque lo desideri possa sperimentare un rapporto di solidarietà con il prossimo, partecipando ad un’attività concreta di servizio e dedicando parte del proprio tempo e delle proprie energie per migliorare realtà difficili, che non sarebbero poi così lontane dalla nostre quattro mura domestiche, se solo avessimo il coraggio di guardarvi oltre. Ludovica Barba 1400: Cristoforo Colombo 1500: Amerigo Vespucci VIAGGIO RELIGIOSO Negli ultimi anni le mete religiose più gettonate sono Lourdes (Francia), Medugorje (Croazia), Fatima (Portogallo) e numerose mete italiane come San Giovanni Rotondo (Puglia), Tindari (Sicilia) e lo Stato Vaticano. Cosa spinge milioni di pellegrini all’anno a visitare queste città? La risposta istintiva è “la fede” accompagnata dalla speranza e dalla credibilità nei miracoli. Il religioso si mette in viaggio con lo scopo della purificazione spirituale e dell’accrescimento della fede. Egli, infatti, si trova completamente immerso in una atmosfera rarefatta e distaccata dalla realtà quotidiana. E cosa spinge, invece, un non credente a prendere parte a questi viaggi? Probabilmente la curiosità di toccare con mano ciò che tutti raccontano ed inevitabilmente sono loro a ritrovarsi più emotivamente coinvolti di quanto si aspettassero. L’esperienza del viaggio religioso implica una forte spinta alla riflessione individuale, perché si è costretti a convivere con lo sfruttamento di queste mete a scopo di lucro. Giulia Caruso I viaggi nello spazio 1500: Ferdinando Magellano 1200: Roald Amundsen 1900: Jurij Gagarin Il viaggio nello spazio, il visitare nuovi mondi e il conoscere nuove realtà sono stati sogni che accumunano da sempre il genere umano. Questo sogno è ormai divenuto realtà, sin dalla storica data del 20 Luglio 1969, ovvero il primo sbarco sulla Luna portato a termine dai celebri astronauti Neil Armstrong e Edwin ‘Buzz’ Aldrin, aiutati da Michael Collins. Tuttavia, prima dello storico allunaggio, l’uomo aveva già portato avanti numerose missioni per inviare sonde spaziali oltre l’atmosfera terrestre: la prima risale al 1957, grazie all’Unione Sovietica lo Sputnik 1 è stato in grado di orbitare attorno alla Terra per raccogliere informazioni sullo spazio che ci circonda. Negli anni successivi furono svariate le missioni che contribuirono a inviare oggetti in orbita terrestre, ma anche per sondare superfici e orbite di pianeti come Venere, Marte, Giove o Saturno; oggi gli Stati Uniti e la Russia stanno lavorando incessantemente per un progetto ancora più ambizioso: portare l’uomo su Marte. Le due nazioni stanno elaborando piani d’azione per portare avanti una colonizzazione di un altro pianeta, per eventuali complicazioni o problemi che potrebbero interessare la Terra. A tale proposito, conviene citare Konstantin Eduardovic Ciolkovskij, con la sua frase più famosa: ‘Terra - la culla dell'umanità, ma non si può vivere per sempre in questa culla.’ FRANCESCO DE VITA S...PIFFERO - liceo Medi L’Associazione LIBERA Maggio 2015 pag 4/b L’opera di “Libera”:INFORMATI x INFORMARE “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base. “Libera associazioni, numeri e nomi contro le mafie” è da venti anni in prima linea nella lotta alle mafie e nella promozione della legalità. Attraverso numerose attività i tesserati del presidio battipaglise hanno riscosso consensi tra i cittadini. “Non siamo qui per commuovere, bensì per muovere” dice Valerio Giampaola. L’obiettivo di Libera è quello di combattere l’indifferenza. “Informati per informare” è questo uno dei motti utilizzati. Ma cosa bisogna fare per informarsi correttamente, senza incorrere nelle notizie volutamente false della rete? Riviste, spot televisivi, voci popolari, blog, i mezzi di comunicazione sono così tanti che iniziare risulta sempre più difficile informarsi. Nella generazione 2.0 è più facile non sapere che sapere. La tecnologia dovrebbe supportare la facilità di informazione, ma in realtà così non accade. Viviamo perennemente offuscati da un “velo di maya” senza accorgergene. E’ proprio qui che Libera decide di agire, non importa il modo in cui si sceglie di informarsi, l’importante è crearsi delle idee proprie e analizzare le informazioni con una minuziosa criticità. Non bisogna credere che per vivere bene sia giusto farsi i fatti propri. Bisogna intromettersi e cercare di risanare le fratture della società. E’ proprio tra queste che la mafia si intrinseca. Il messaggio è molto chiaro: tutti noi possiamo dire “Io non ci sto” denunciare e contrastare le prepotenze e la corruzione. L’unico modo per essere liberi è agire quotidianamente anche attraverso piccoli gesti. Questo il vero obiettivo di Libera, combattere l’indifferenza che è sinonimo di complicità. Vogliamo davvero allearci involontariamente alla mafia? Federica Pierro Libera Informazione Secondo la lingua italiana la parola “informazione” sta ad indicare uno scambio di nozioni fra più persone. Non sempre però questo scambio di nozioni risulta facile come sembra, e nemmeno attendibile come crediamo. Spesso infatti le informazioni che pervengono a noi tramite i giornali, la tv, internet…sono solamente false verità frutto di numerosi processi di filtrazione e rivisitazione a cui le nozioni vengono sottoposte prima di essere pubblicate. Nella maggior parte dei casi, infatti, quelle che giungono a noi sono solo in minima parte verità o peggio ancora molte informazioni e importanti avvenimenti non vengono trasmesse al lettore ma sono nascoste da altre futili notizie che hanno lo scopo di catturare l’attenzione del lettore distogliendolo dal resto. Di fronte a questa triste situazione credo sia doveroso chiedersi perché? Come mai è possibile tutto ciò? Come per ogni cosa bisogna dire che il campo dell’informazione è costituito da un’innumerevole rete di dati, persone, organizzazioni che influiscono sull’attendibilità e sulla credibilità delle nozioni finali che giungono a noi. Purtroppo capita spesso che dietro una falsa verità ci sia un’attività di stampo mafioso ovvero ci sia qualcuno che impone al giornalista o a chiunque faccia informazione l’argomento e come trattarlo, cioè sotto quale forma far passare le informazioni ai lettori. Alte volte, invece, succede che è il giornalista stesso a fare una scelta strategica, nel proprio interesse, in merito alle informazioni da trasmettere al lettore e ai vari filtri da applicare a queste. Anche in questo caso l’associazione Libera si occupa di sensibilizzare noi cittadini alla libera informazione, aiutandoci ad aprire gli occhi attraverso l’analisi di alcune informazioni che la maggior parte delle persone ignora credendo così lontane e impossibili situazioni che invece sono la realtà. Libera inoltre si impegna a promuovere la giusta informazione senza ricatti, condizionamenti e soprattutto senza timore perché informare ed essere informati su tutto ciò che ci circonda è un nostro diritto ed è importante per il nostro bene e per quello della comunità informarsi e conoscere sempre la verità senza accontentarci, tantomeno fidarci di quello che vogliono farci credere gli altri. Sara Di Matteo Don Peppe Diana e la cattiva informazione Don Peppe Diana, divenne parroco di Casal di Principe, suo paese nativo, nel 1989, in una cittadina ove la camorra stava prendendo sempre più piede, indisturbata e davanti agli occhi di tutti. Era proprio questo il compito che si era prefissato il sacerdote, nonché scrittore e scout italiano, difendere la popolazione dalla camorra casalese, aiutandola da vicino, cercando di debellare quel cancro sociale che stava riuscendo nel suo intento, ovvero infiltrarsi nel tessuto economico locale per gestirlo illegalmente. L’operato di don Peppe iniziò così ad intimorire il gruppo camorristico che vide in lui un uomo pericoloso. Quando la mafia pensa di avere un possibile intralcio, risponde con la violenza, arma di chi teme che la verità sul proprio operato venga allo scoperto. Fu in questo clima che, precisamente il 19 marzo 1994, nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari,il parroco, simbolo dell’antimafia, venne assassinato da un camorrista che lo affrontò con la pistola. Ed è qui che entrò in gioco la stampa, scrivendo una delle pagine più ingloriose e meschine della sua storia. Alcuni quotidiani locali dettero vita ad una campagna per screditare la figura del parroco, descrivendolo in prima pagina come un uomo che aveva rapporti con due donne e definendolo addirittura camorrista. L’obiettivo del clan camorristico era ora quello di diffamare il giusto operato di Don Peppe Diana e i mass media non si preoccuparono di filtrare le informazioni. L’episodio del parroco martire Don Peppe Diana risulta essere un esempio significativo di ciò che purtroppo sta vivendo anche il nostro comune. Siamo vittime nelle mani di un sistema di informazione molto spesso corrotto, per effetto del quale molti ingenui cittadini credono ancora di vivere in un paese tranquillo, senza la minima traccia di illegalità. Tutto questo accade perché, come ci insegna l’associazione “Libera”, “viviamo tutti senza pensieri”. Ma vi siete mai chiesti perché preferiscono farci vivere così? Magari tenerci all’oscuro di tutto, facilita spesso il loro sporco operato, facendo sì che tutto ciò che è illegale passi inosservato. Alessia Martino Convegno all’Istituto “ Ferrari” di Battipaglia su Associazionismo e Libera Il 29 aprile si è svolta un’interessante manifestazione presso l’Istituto E. Ferrari di Battipaglia dal titolo “Incontriamoci”, finalizzata alla promozione dell’associazionismo. Quest’ultimo nasce dal piacere di incontrarsi e di operare attivamente per il bene di tutti. Durante la manifestazione un esponente di ogni associazione si è espresso in merito a quale fosse il proprio campo di interesse. Tra le altre sono intervenute: l’associazione F.I.D.A.P.A. (un movimento indipendente che dal 1919 promuove le iniziative delle donne nel campo delle arti, delle professioni e degli affari), rappresentata nella manifestazione da Meladina Bernardo e Anna Seriello; Chair Gemellaggi che nasce nel 45 rappresentata da Basile Nellina, presidente internazionale. Nel corso del dibattito Anna Serriello ha sollevato un importante spunto di riflessione, sottolineando la tenacia con cui le associazioni, nonostante siano prive di fondi ed entrate, svolgano un compito insostituibile senza quasi alcun supporto dalle istituzioni della nazione. Luca Fresolana di Radio Bonzoo ha sottolineato quanto sia importante la comunicazione e l’accoglienza di tutti nelle associazioni; Angelo De Martino, presidente di Idearte ha evidenziato l’importanza della formazione dei giovani nel campo artistico. Due sono stati infine i giovani che si sono esibiti nella L’Istituto E. Ferrari serata recitando la poesia “If” di Kipling e un monologo dal libro “Novecento” di Baricco. Angelo Mammone ha, invece, presentato la propria associazione che è Libera, nata da poco a Battipaglia ma già impegnatissima in particolare nel riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati. Ha concluso la carrellata Vitina Maioriello che è presidente di “Mi girano le ruote!”, associazione di “fatti, non parole!” per la tutela dei disabili. Oltre ai discorsi tenuti da ciascuna personalità, hanno partecipato alla serata Antonio Farabella, alunno del Liceo Medi cantando sue canzoni, e gli “Sbandieratori e tamburini” del centro di riabilitazione “Nuovo Elaion” di Eboli. Lo scopo della serata è stato quello di trasmettere l’importanza dell’associazione, dell’incontro, dell’impegno personale per migliorare la qualità della vita . Greta Sfratta S...PIFFERO - liceo Medi CRONACA DAL MONDO Viaggio e tecnologia Esposizione universale del “cibo” Molti si saranno chiiesti com’è avvenuta la nascita di ciò che oggi vediamo come unica vera evasione dal nostro territorio: una fuga dovuta a svariati motivi (ad esempio per staccare la spina) o perché in alcuni casi questo si rivela essere l’unica speranza per una vita migliore? Il viaggio resta comunque legato ai mezzi di trasporto che al giorno d’oggi ci permettono di spostarci da un luogo ad un altro con facilità e che fanno sì che le distanze tra diverse località si restringano e ci facciano sentire abitanti di un piccolo grande mondo da visitare a tutti i costi. Precedentemente però il viaggio risultava essere molto complicato da affrontare per coloro che, per necessità o per svago, si spostavano con i mezzi di trasporto. A facilitare il dislocamento però è stata la scoperta della forza del vapore e soprattutto delle possibili sue applicazioni. Fu in questo clima che un ingegnere inglese, George Stephenson, riuscì a sfruttare la forza del vapore per il trasporto su terra; questa scoperta diede origine alle prime locomotive. A partire dal 1823 iniziarono a diffondersi le ferrovie, ad esempio importante fu la costruzione della linea LiverpoolManchester. Da non dimenticare è la fabbricazione della prima ferrovia con la linea Napoli-Portici risalente al 1839. Tutto questo processo d’innovazione portò con sé altri aspetti rilevanti, come l’aumento demografico, la possibilità di usufruire di nuovi servizi che rendessero la vita più agiata. Dagli anni Trenta e Quaranta dell’800, il viaggio vide la propria nascita e diffusione, le città furono quindi collegate da una rete ferroviaria, scoperta che avrebbe permesso ogni giorno di spostarsi liberamente da un luogo ad un altro. Alessia Martino Il cibo, oggi fulcro dell’Expo di Milano 2015, ha quasi sempre rivestito anche una forte valenza simbolica nel corso della storia, tanto che è stato spesso utilizzato come filo interpretativo per conoscere ed analizzare le abitudini di varie civiltà antiche. Sin dagli albori dell’umanità la tradizione alimentare comincia ad arricchirsi ed evolversi: l’uomo preistorico, avendo scoperto il fuoco, l’agricoltura e l’allevamento, favorì anche lo sviluppo dell’alimentazione.“Il banchetto, soprattutto quello funebre, aveva già presso gli antichi Egizi una forte valenza simbolica, così come fu poi per gli antichi Greci, la cui alimentazione però era caratterizzata dalla frugalità. Ma è soprattutto nella cultura alimentare etrusca che affonda le proprie radici l’oggi celebre dieta mediterranea: gli antichi Romani stessi ricevettero inizialmente rifornimenti alimentari da parte degli Etruschi. Quando poi, soprattutto nel periodo augusteo, giunsero a Roma i prodotti orientali, l’antica frugalità lasciò invece il posto ad un vero e proprio culto per il cibo, che divenne così protagonista di sontuosissimi banchetti, cui era attribuita ovviamente una forte valenza simbolica: basti pensare alla famosa locuzione latina “memento mori” che, sempre presente nelle sale dei banchetti romani, invitava i convitati a godere dei piaceri del presente, in vista della caducità dell’esistenza. Oltre che un’esigenza vitale dunque, il cibo è sempre stato un piacere ed un’occasione per stare insieme, così come oggi, nell’ambito dell’Expo, sarà motivo d’incontro di popoli, culture e tradizioni diverse. Ludovica Barba Maggio 2015 pag 5/b ELECTION DAY Il 31 maggio è la data fissata per le elezioni amministrative e regionali. Si terranno in 76 comuni della regione. Il turno di ballottaggio è previsto per il 14 giugno. In Campania si voterà in ventidue comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei 15.000 abitanti e per i quali viene applicato il sistema e l e t t o r a l e maggioritario a doppio turno. In sintesi, i numeri delle elezioni nella regione sono i seguenti: comuni al voto: 76 su 550 comuni campani (13,8%) comuni >15.000 ab: 22 su 76 (28,9%) comuni =15.000 ab: 54 su 76 (71,1%) capoluoghi di provincia: 0 “Gomorra” a Battipaglia In provincia di Salerno i Comuni interessati dal rinnovo degli Roberto Saviano, autore, tra gli altri, di “Gomorra” (dal quale è stato tratto organi amministrativi sono in tutto 21; fra essi ricordiamo i l’omonimo film e l’omonima serie televisiva), “Zero zero zero” e “Vieni via principali: Maiori (sindaco uscente Antonio della Pietra), con me”, è un giornalista e scrittore napoletano che ha denunciato, sottolinePositano (uscente Michele De Lucia), Postiglione (uscente ando nomi e fatti, le ingiustizie legate alla criminalità organizzata. Dal 2006 Pietro Pellegrino), Angri (uscente Pasquale Mauri), Cava dei vive sotto scorta, perché minacciato più volte di morte. La figura di Roberto Tirreni (uscente Marco Galdi). In alcuni comuni salernitani il Saviano è stata troppo spesso infangata, resa poco credibile, soprattutto Consiglio non è giunto alla scadenza naturale del mandato e dopo il successo dei suoi lavori, con il fine di screditare lui e le sue parole. La per vari motivi risultano commissariati; il 31 maggio si prerealtà di Saviano ci appare così lontana, una realtà che esiste ma non ci tocca senta loro l'occasione per il rinnovo degli organi amministraminimamente, perché viviamo in una città tranquilla in cui tutti fanno il tivi. Tra i prinproprio dovere (ricorda tanto il “migliore dei mondi possibili” del romanzo cipali comuni di Voltaire “Candido”). Ma non è così, è nostro dovere di cittadini conoscere commissariati le vicende del nostro comune, ed essere consapevoli che la nostra città presalernitani che senta molti problemi legati alla criminalità organizzata: sono ad esempio vanno al voto ritanti i beni confiscati alla mafia, e tanti i casi di collusione col potere malavitoso cordiamo: tra le nostre personalità politiche. Pensiamo che, per la stima economica Eboli, Amalfi, realizzata sui beni confiscati, ogni cittadino ha dato circa 500 euro alla crimiSicignano degli nalità. È cosi che vogliamo che i nostri risparmi, i nostri sacrifici di cittadini Alburni. onesti siano impiegati? Riflettiamoci. Greta Sfratta Le regioni italiane che rinnover a n n o Lecito nell'election day Come promesso dall’articolo di Antonio Messano, ecco la mia poesia, vincitrice il loro Consiglio del premio per il secondo classificato alla X Edizione del “Concorso artistico sono Campania, letterario internazionale” a cura di Anna Bruno dell’associazione Napoli Veneto, Puglia, Cultural Classic nella sezione Studenti. Liguria, Toscana, Umbria e Marche. O se è pur lecito l’amor che io provo, Per trovare una data che consentisse lo svolgimento contemLascia che ti tocchi e ti porti a me… poraneo di elezioni regionali e amministrative, tra festività Abbandona la ragione, che è del dolor il ritrovo civili e religiose, il Governo è ricorso all'emanazione del deE pensa che io avrò d’ora in poi soltanto te… creto legge 17 marzo 2015 n. 27.“Modificando il comma 1 è Questo mio corpo stanco duole sotto il dolore stato allungato di sei giorni il periodo entro il quale avrebbero E brucia, arde e gela… e si pente. potuto svolgersi le elezioni regionali, e precisamente fino alla Unisciti a me o dolce amore, prima domenica successiva alla scadenza dei 60 giorni dalla E’ nullo il dolor che poi si sente. fine del mandato (27 maggio) di Presidenti e Consigli: il 31 Allieta con una carezza il mio viso sprezzante, maggio 2015. Giorno compatibile anche con le elezioni amCondividi il mio dolor presente ministrative, che per legge devono svolgersi in una domenica E vedrai che in due la pena non è poi così stancante… compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. La convocazione dei Non finger più di esser assente, comizi elettorali viene fatta con decreto del Prefetto per le Ché nella menzogna il dolor si culla, elezioni amministrative comunali e del Governatore della reE trae energia, e si rafforza, gione per le regionali. Le elezioni rappresentano da sempre E niente poi può far più nulla, un importante momento di espressione della democrazia. Se non cadere con una scusa smorza. DE VITA VITTORIO Grazie al voto tutti i cittadini, senza distinzione di sesso e religione, in possesso dei dirirtti civili ed iscritti nelle liste dell'elettorato attivo di ogni CERCALAVORO - CERCALAVORO - di Antonietta Toledo comune, possono dare il proprio contributo alla lista che in campagna elettorale avrà preCONCORSI (con scadenza 8 giugno 2015) * Selezione pubblica a una borsa di studio per laureati. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015) sentato un programma politico rispondente * Selezione pubblica, per titoli, eventualmente integrata da colloquio, per il conferimento di una borsa di studio per alle aspettative personali e della comunità. laureati, per ricerche inerenti l'area scientifica «Scienze Chimiche» da svolgersi presso la sede di Sesto Fiorenti- Non sono pochi i problemi che le nostre comunità locali vivono negli ultimi anni di no. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015) rigore economico, fiscale e finanziario. Uno dei principali problemi, purtroppo, è la re* CONCORSO (8 giugno 2015) Concorso pubblico, per titoli e colloquio, ad un posto di ricercatore degli enti di ricerca - III livello, prima fascia - con cessione economica che ha inciso negativacontratto di lavoro a tempo pieno e determinato dal titolo «Studio delle proprieta' chimico-fisiche di atmosfere mente sul mondo del lavoro producendo alti planetarie mediante osservazioni spettrali nel visibile e nel vicino infrarosso», nell'ambito del progetto PRIN INAF tassi di disoccupazione. Per questo è im2014 presso la sede di Roma (bando 2015-08-TD23). (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015) portante che, oggi più che mai, ogni cittadino si assuma tutta la responsabilità di analizzare attentamente le proposte politiche * CONCORSO (7 luglio 2015) Procedura di selezione per un posto di ricercatore a tempo determinato, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera dei vari schieramenti per individuare, tra le a (Junior ) della legge 240/2010 - codice procedura: 1774/POS_DIG14. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami varie, quelle che realmente e seriamente andranno incontro alle aspettative di una gen.35 del 8-5-2015) stione responsabile del territorio e di un miglioramento degli stili di vita delle comunità * CONCORSO (7 luglio 2015) Procedura di selezione per un posto di ricercatore a tempo determinato, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera A locali grazie all'impegno nella crescita del(junior) della legge 240/2010, presso il dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria settore concorsuale l'occupazione. Ed una volta per tutte dire no a chi pensa di prendersi beffa dei cittadi09/F1 - Campi elettromagnetici. (GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.35 del 8-5-2015) ni ancora una volta con promesse elettorali Prof.ssa Antonietta Toledo vuote. LUCREZIA BOCCAGNA S...PIFFERO - liceo Medi CRONACHE dal MEDI Il Liceo Scientifico e Linguistico “E.Medi”, grazie alle sue rappresentanti, ha conquistato il secondo posto nella fase finale del campionato di pallavolo. La partita della categoria allieve dei giochi studenteschi si è svolta il 29 aprile presso il Palacus di Baronissi. Hanno partecipato alla competizione anche il liceo Scientifico di Cava dei Tirreni e il Liceo Scientifico “A.Gatto” di Agropoli. La prima partita è stata vinta dalle allieve del Medi con il risultato di 2-0. Il livello tecnico espresso è stato molto alto. La seconda competizione ha visto la sconfitta delle allieve di Battipaglia con un punteggio di 15-13 e 15-12. Il Liceo “E.Medi” come oramai accade da vari anni, raggiunge ottimi risultati grazie all’impegno di studenti e docenti di queste attività. Federica Pierro Secondo posto nelle Premio di Poesia a Napoli... L’associazione Napoli Cultural Classic nasce nel 2000 per diffondere l’arte e la cultura impegnandosi nella promozione di artisti e di studiosi in fase di affermazione nei più svariati campi dell'arte. Il concorso letterario organizzato da quest'associazione è giunto quest'anno alla sua decima edizione, con circa 500 partecipanti, suddivisi in diverse categorie di gara. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo in Nola l'8 maggio alle ore 18,00 nella sala dei Medaglioni della Curia Vescovile alla presenza di autorità, stampa e personalità della cultura e dell’arte. Ha preso parte alla premiazione anche uno studente del nostro liceo, Vittorio De Vita, che si è attestato secondo nella sezione 'poesia (studenti)' con la poesia "Lecito", della quale offriamo un commento scritto dall'autore stesso. Messano Antonio Quarto posto alle olimpiadi a squadre della matematica Il 6 marzo il Liceo scientifico "Da Procida" ha ospitato le olimpiadi a squadre della matematica, per la selezione a livello provinciale. Anche il nostro liceo ha partecipato, conseguendo dei buoni risultati. La squadra, composta da sette valorosi (tra cui lo scrivente) è riuscita infine a conquistare la quarta posizione, a soli 31 punti dalla terza classificata, grazie ad una perfetta sinergia. I nomi dei nostri atleti della matematica sono: Luca Guida, Carmen Talamo, Antonio Messano, Luca Sagarese, D'Auria Cristian, Cappiello Raffaele, Cennamo Vincenzo. Due ore a disposizione, 24 problemi da risolvere. Durante i primi 10 minuti di gara ogni squadra doveva scegliere il suo problema "jolly". Ogni punteggio ottenuto dalla squadra su quel problema è stato moltiplicato per due. Essendo questa la nostra prima esperienza come squadra alle olimpiadi abbiamo scelto come "jolly" un problema di media difficoltà, destinato a fruttarci poco. Le prime due classificate hanno designato come jolly uno degli ultimi problemi, i più difficili, e, sin dall'inizio si sono impegnati nella loro risoluzione diversi elementi del gruppo: questo sprezzo del pericolo è la chiave, insieme alle capacità dimostrate, della loro vittoria. Amara è stata la sconfitta per la seconda classificata che si è vista superata all'ultimo per soli due punti. L'unico vero rimpianto è per le 4-5 risposte fornite a caso (non sempre il rischio paga) e che ci hanno penalizzato non poco ( 40-50 punti).Tuttavia questa quarta posizione fa ben sperare; del resto questo è il primo anno che l'E.Medi partecipa alle olimpiadi a squadre. Creato il precedente, rimane da costruire il futuro. Un grazie alla prof. Cupolo che ci ha accompagnato. Messano Antonio Conferenza sul sistema finanziario Credito Formativo Il 13 maggio 2015 alle ore 11.20, nell’Auditorium del Liceo Scientifico e Linguistico “E. Medi” di Battipaglia, si è tenuta una conferenza sul sistema bancario e finanziario. E’ stato analizzato con particolare attenzione il ruolo delle autorità di vigilanza, in materia di trasparenza e correttezza dei comportamenti, degli intermediari, dell’antiriciclaggio e della lotta all’usura. L’obiettivo della conferenza era quello di fornire agli studenti informazioni sul ruolo che svolgono gli intermediari ed il mercato. L’iniziativa è stata curata dai funzionari della Banca d’Italia di Salerno. All’incontro hanno partecipato gli alunni delle classi III, accompagnati dai docenti in orario di servizio. Con i nuovi Esami di Stato, a partire dal 1999, viene attribuito agli studenti di triennio un punteggio legato alla media dei voti raggiunta: tale punteggio, sommato fino a raggiungere un massimo di 25 ‘crediti’, costituisce una parte del voto di esame, formulato in centesimi. Oltre che alla media scolastica, contribuisce alla sommatoria dei crediti anche un eventuale partecipazione ad attività scolastiche oppure extrascolastiche. La certificazione di tali attività deve essere rilasciata da un ente certificatore, come da norma, e deve essere presentata entro il 15 maggio 2015, presso l’Ufficio Didattico insieme al il modulo scaricabile sul sito dell’istituto. I documenti presentati devono essere accompagnati dagli allegati ed eventuali attestati per dimostrarne la validità. Federica Pierro Federica Pierro pag 6/b Istudy Pioggia di “alloro” sul liceo “Medi” Secondo posto nelle finali dei giochi studenteschi Maggio 2015 Come in molte altre scuole italiane, il Liceo Scientifico e Linguistico E. Medi offre la possibilità agli alunni di studiare all'estero, grazie alle vacanze studio. In due settimane gli alunni partecipanti a questo progetto potranno visitare la città nella quale studieranno e potranno avvicinarsi con esperienza diretta al folklore della zona e le sue tradizioni. Le mete sono diverse: dall'Inghilterra all'isola di Malta, a Pechino,a Parigi, Melbourne e Barcellona. Il metodo d'insegnamento dato dalle scuole all'estero è nettamente differente da quello italiano, infatti il primo si basa su otto punti chiave che favoriscono un apprendimento graduale e continuo. Il metodo tradizionale didattico viene abbandonato in favore ad una metodologia che privilegi le abilità espressive e di comunicazione indispensabili per il raggiungimento di una competenza comunicativa e interculturale. Le nozioni di grammatica sono ridotte al minimo, poiché queste possono essere apprese dallo studente anche in Italia. Durante un soggiorno studio si cerca di trasmettere quello che gli studenti possono apprendere solo all'estero: modi di dire, espressioni idiomatiche, intonazioni e altro ancora. Si insisterà sulla pronuncia e sull'intonazione: due punti fondamentali della lingua parlata che possono essere perfezionati solo all'estero. Molta attenzione viene data all'ascolto e alla comprensione orale attraverso l'ausilio delle più moderne tecnologie informatiche. Durante le lezioni verranno utilizzati file audio video, oltre alla lettura di brani dal vivo per migliorare la capacità d'ascolto. La lettura viene stimolata attraverso tematiche riguardanti la cultura del paese straniero favorendo gli apprendimenti lessicali. Lo studente che in Italia può avere qualche remora nel parlare, all'estero elimina qualsiasi resistenza, perché deve farsi comprendere per soddisfare i suoi bisogni di vita quotidiana. All'interno della classe la conversazione e lo scambio di opinioni vengono favoriti dall'insegnante che suggerisce, con tempi adatti, le soluzioni linguistiche migliori. A conclusione del corso gli studenti sosterranno le relative certificazioni riconosciute a livello internazionale: ESOL (Cambridge), IELTS (inglese), TOEFL (americano), Zertificat Deutsch (tedesco), DELE (spagnolo), DELF (francese), DALF (francese). Il momento più importante per l'apprendimento linguistico, iniziato in classe, è costituito dal tempo che si trascorre al di fuori delle strutture scolastiche. Proprio per questo, molta importanza viene data alla sistemazione. Sono disponibili sistemazioni per ogni tipo di richiesta e valide soluzioni per chi preferisce vivere la propria esperienza in compagnia, cioè in “famiglie exectutive” ospitanti e confortevoli o avere maggiore autonomia e privacy con l'alternativa in residence universitari o in appartamenti o in hotel. Ai ragazzi in partenza ricordiamo di avere sempre a portata di mano l'ESTA (Eletronic System Travel Authorization) necessaria, per l'ingresso nei continenti extraeuropei. LUCREZIA BOCCAGNA I viaggi di istruzione di quest’anno: Praga Quest’anno la prima tra le destinazioni dei viaggi di istruzione al Liceo “E.Medi” è risultata Praga. Capitale della Repubblica Ceca Praga si trova nel centro d'Europa centrale. E’ situata sul fiume Moldava in Boemia centrale e al centro della politica, cultura, economica e di stato ceco per oltre 1100 anni. Praga appartiene alle città più visitate in Europa. La città è stata influenzata e invasa da molti popoli per poi con il finire degli anni, passare rapidamente dalla dominazione Austro-Ungarica a quella Cecoslovacca e infine diventare Repubblica Ceca. Lo sviluppo demografico avvenuto a distanza di un secolo è di un milione di abitanti in più, ciò dimostra quanto sia apprezzata e perché è tra le città con maggiori turisti. Praga è orgogliosa della sua storia di città promotrice di cultura. E’ una città caratterizzata da innovazione artistica e tolleranza e ha dato ospitalità a musicisti come Mozart e scrittori come Franz Kafka. Per essere una città di poco più di un milione di abitanti, Praga ha tanti musei, gallerie d’arte e teatri. Il centro di Praga è composto di quattro aree, che abbracciano entrambe le rive del fiume Moldava. Su un lato: la Città Vecchia con la Piazza della Città Vecchia, la Città Nuova con Piazza Venceslao e il quartiere ebraico; d’altro lato: un piccolo quartiere (Mala Strana), che conduce fino al Castello di Praga, che è la prima attrazione turistica. Per l’alone di mistero che cela i suoi vicoli, la presenza di campanili e guglie di chiese sparse per i quartieri e la capacità di incantare i suoi visitatori per la sua bellezza: Praga “ Città delle cento torri, città delle leggende, città magica”. Andrea Langone S...piffero supplemento mensile de La Nuova Graticola a cura del: liceo scientifico-linguistico “ E. MEDI” e dell’ I.I.S. “Besta-Gloriosi” di Battipaglia Direttore: Mirra Gerardo detto Dino Professori Referenti: D’Aiuto Massimiliano Sica Anna Maria Nino Repaci De Napoli Annamaria Segretario di Redazione: Cerrato Fulvio Stampato c/o GraficaLitos Battipaglia email: [email protected]