Le certificazioni di prodotto EAC per esportare nell`Unione doganale
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Le certificazioni di prodotto EAC per esportare nell`Unione doganale
Le certificazioni di prodotto EAC per esportare nell’Unione doganale euroasiatica. Focus sul settore Mobile e Arredo. Dott. Giacinto Tommasini With your business in the world Treviso, 2 marzo 2016 Italia • Bosnia-Erzegovina • Brasile • Bulgaria • Cina • Federazione Russa • Polonia • Romania • Serbia • Turchia • Ucraina • Ungheria • USA • Vietnam Contenuti ▪ Il concetto di rischio-Paese, ▪ Clausole di stabilizzazione, ▪ Clausole di tutela, ▪ Lo scenario delle sanzioni, ▪ Sunto sulle tipologie di sanzioni dell’Unione Europea, ▪ Le contro-sanzioni della Federazione Russa, ▪ Federazione Russa e merci dual-use, ▪ I contratti con controparti nella Federazione Russa, ▪ Cautele nella redazione dei contratti, ▪ I contratti di vendita e distribuzione (1 e 2), ▪ L’agenzia nella Federazione Russa, ▪ Previsioni contrattuali per l’agenzia, ▪ In merito all’arbitrato in Russia, ▪ In materia di dichiarazione di conformità dell'Unione doganale: il PoA, ▪ Criteri di etichettatura previsti dal Regolamento Tecnico ТР ТС 025/2012 sulla sicurezza dei mobili. ©IC&Partners riproduzione vietata 2 Il concetto di rischio-Paese ▪ Il concetto di rischio-Paese secondo alcuni autori (Duncan Meldrum, Country risk and foreign direct investment, 2000 declina in vari modi: ✓ Sovrano, ossia quel particolare rischio che riguarda la capacità, o la volontà, del debitore sovrano di onorare i propri impegni di pagamento; ✓ Politico, cioè tutta quella gamma di eventi non economici legati a fattori politici. In questo caso ci si riferisce a eventi di grande impatto come i conflitti, ma anche al cambio di direzione delle politiche economiche come nel caso di espropri e nazionalizzazioni legati a mutamenti istituzionali e atti unilaterali dei governi; ✓ Economico, ossia decisioni dei vari Paesi che influiscono sui tassi di crescita, sul grado di apertura dell’economia e quindi sugli scambi; ✓ Di trasferimento, ovvero quello connesso alle decisioni delle autorità di adottare restrizioni sui movimenti di capitali, sul rimpatrio di dividendi e dei profitti; ✓ Di cambio, legato a fluttuazioni inaspettate dei tassi di cambio e al passaggio da un regime a un altro (ad esempio, in seguito all’abbandono di un cambio fisso); ✓ Di posizione, concernente il contagio dovuto alla vicinanza a economie vicine o considerate simili (per esempio i Piigs, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) per le loro tipicità o vulnerabilità. ©IC&Partners riproduzione vietata 3 Clausole di stabilizzazione ▪ Consentono di bilanciare il contratto a fronte di mutate circostanze. Si attagliano principalmente ai seguenti rischi: o sovrano, o politico, o di posizione, o di trasferimento. Esse sono: ✓ Clausole di richiamo a legge terza rispetto a quella del Paese in esame; ✓ Clausole di disciplina per l’impossibilità sopravvenuta; ✓ Clausole di forza maggiore. ©IC&Partners riproduzione vietata 4 Clausole di tutela ▪ Consentono di risolvere il contratto o di recedere da esso, a particolari condizioni. Si attagliano principalmente ai seguenti rischi: o economico, o di cambio. Esse sono: ✓ Clausole di limite oltre il quale recedere dal contratto; ✓ Clausole di aggancio a una valuta straniera, diversa da quella del Paese di riferimento; ✓ Clausola di disciplina dell’eccessiva onerosità sopravvenuta. ©IC&Partners riproduzione vietata 5 Lo scenario delle sanzioni ▪ Da alcune analisi di valutazione del rischio paese emerge che la Russia, su una scala rischio che va da A1 (Rischio molto basso) a D (Rischio molto elevato), ha un rischio di tipo C (elevato). ▪ Questo è sicuramente un segnale di allarme dovuto alla alta volatilità del rublo, al rallentamento dell’economia e alla crisi ucraina. A questo si aggiunge un indebolimento degli investimenti frenati soprattutto dalla mancanza di fiducia e dalle sanzioni. Si stima che le sanzioni imposte dall'Ue alla Russia per la crisi ucraina siano costate ai ventotto Paesi Ue già 21 miliardi di euro di esportazioni. ▪ ▪ Due milioni di posti di lavoro e cento miliardi in valore aggiunto nell’export di beni e servizi. Nel peggiore dei casi sarebbe questo il costo economico e sociale che l’Europa pagherebbe in ragione delle sanzioni comminate alla Russia, che a sua volta ha eretto un muro commerciale nei confronti dell’agroalimentare europeo (Dati WIFO, Das Österreichische Institut für Wirtschaftsforschung, istituto austriaco per la ricerca economica, 2015). ©IC&Partners riproduzione vietata 6 Sunto sulle tipologie di sanzioni dell’UE ▪ Sanzioni soggettive: sono tali le misure concernenti determinati soggetti o enti, espressamente individuati in elenchi in allegato ai Regolamenti UE e periodicamente aggiornati. Nei confronti di tali soggetti le sanzioni sono indipendenti dalla tipologia di merce. ▪ Misure restrittive a carattere oggettivo: sono tali le misure concernenti determinate merci, espressamente elencate in allegato ai Regolamenti UE. In entrambi i seguenti casi, le misure sono indipendenti ed autonome rispetto ai soggetti coinvolti nell’operazione commerciale. Nei confronti di tali merci si possono avere: ✓ misure dirette (il divieto di importazione per le merci originarie della Crimea) oppure ✓ peculiari attività di controllo (assoggettamento ad autorizzazione preventiva all’operazione commerciale o a determinate operazioni di natura finanziaria connesse) delle Autorità nazionali preposte. ▪ Misure restrittive a carattere simultaneamente soggettivo ed oggettivo: sono considerate tali le misure concernenti determinati soggetti, espressamente elencati in allegato ai Regolamenti UE, nei confronti dei quali le misure riguardano soltanto talune tipologie di merci, anch’esse individuate nell’ambito dei Regolamenti. ©IC&Partners riproduzione vietata 7 Le contro-sanzioni della Federazione Russa ▪ La Federazione Russa ha reagito ✓ escludendo, nei bandi pubblici, la partecipazione di produttori stranieri per talune categorie merceologiche (Decreto governativo n. 791 dell’11 agosto 2014), ✓ imponendo il blocco dell'import dell'agroalimentare (Decreto governativo n. 560 del 6 agosto 2014, poi ridimensionato con Decreto n. 830 del 20 agosto 2014), ✓ Imponendo altresì un blocco all’export di pelli semilavorate verso Paesi stranieri (Decreto governativo n. 826 del 19 agosto 2014). ▪ Anche alla luce della Decisione 2015/959 del Consiglio dell’Unione Europea del 19 giugno 2015, che proroga al 23 giugno 2016 le misure restrittive previste dal 2014/386/PESC, mantenendo il divieto per l’importazione nell'Unione europea di merci originarie della Crimea o di Sebastopoli, appare necessario: ✓ Controllare costantemente l’andamento generale di tali sanzioni; tra i molti siti • http://europa.eu/newsroom/highlights/special-coverage/eu_sanctions/index_en.htm, • http://www.ambmosca.esteri.it/Ambasciata_Mosca, • http://www.mid.ru/bdomp/sitemap.nsf, ✓ Gestire i propri contratti facendo richiamo, per esteso e in via puntuale specifica dichiarandone l’immunità a ogni forma di censura. ©IC&Partners riproduzione vietata 8 Federazione Russa e merci dual-use ▪ Per ciò che riguarda i beni dual-use, ossia (i) quelli di cui alle intese di Wassenaar (settore alta tecnologia), (ii) quelli di cui al regime di non proliferazione nel settore missilistico (MTCR), (iii) quelli di cui al regime di non proliferazione nel settore nucleare (NSG), (iv) quelli di cui al gruppo Australia in merito alla convenzione sulle armi chimiche: ✓ È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni e le tecnologie a duplice uso, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, o per un uso in Russia, ✓ È necessaria autorizzazione preventiva per fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente tecnologie afferenti al settore petrolifero da utilizzare per la prospezione, perforazione, la produzione di petrolio in acque profonde, per la prospezione e la produzione di petrolio nell'Artico o per progetti relativi allo scisto bituminoso in Russia, ✓ È soggetta ad autorizzazione da parte dell'autorità competente interessata la fornitura di assistenza tecnica, servizi di intermediazione e finanziamenti (sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all'esportazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione) connessi alle tecnologie elencate sopra. ©IC&Partners riproduzione vietata 9 I contratti con controparti nella Federazione Russa ▪ Alla luce di quanto sinora evidenziato, i contratti che vedono una controparte russa devono prevedere, al di là delle consuete cautele giuridiche di redazione o di revisione, ✓ una fase preliminare di analisi OGGETTIVA circa la merce o i servizi oggetto del contratto: • individuazione della classificazione doganale dei Beni mediante consultazione TARIC, http://ec.europa.eu/taxation_customs/ index_en.htm, • controllo incrociato con le previsioni del Regolamento (CE) N. 428/2009 in materia di prodotti a duplice uso ✓ una fase preliminare di analisi SOGGETTIVA circa i soggetti destinatari della merce o dei servizi oggetto del contratto: • verifica e raccolta dei dettagli della struttura societaria e di controllo delle entità in questione, compresi i nominativi delle persone fisiche ultimate beneficial owners, ✓ un controllo adeguato della destinazione delle merci oggetto del contratto: • verifica e raccolta di dichiarazioni affinché le merci non vengano impiegate, quando a destinazione, per scopi o utilizzi vietati. ©IC&Partners riproduzione vietata 10 In caso di mancato rispetto dei divieti di esportazione ▪ Al di là delle conseguenze civili in merito alle sorti del contratto, vi sono sanzioni per gli amministratori di società che non rispettino i divieti di esportazione: ✓ Illecito amministrativo di ‘infrazione ai divieti di importazione e di esportazione’ (Regio decreto legge n. 1923/1926): sanzione amministrativa pecuniaria non inferiore a lire duecentomila (euro 103,29) e non superiore a lire cinque milioni (euro 2.582,28), oltre alla confisca della merce; ✓ Falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (articolo 483 codice penale): reclusione fino a 2 anni; ✓ Violazioni in materia di operazioni di esportazione di prodotti e tecnologie a duplice uso, assistenza tecnica riguardante taluni fini militari, internet (Art. 16 D.lgs. 9 aprile 2003, n. 96): reclusione fino a sei anni, multe fino a 250.000 euro e confisca dei beni oggetto delle operazioni. ©IC&Partners riproduzione vietata 11 Cautele nella redazione dei contratti ▪ Oltre alle cautele preliminari più sopra previste, nella redazione dei contratti è opportuno prevedere: ✓ Clausole che sanciscano il constante controllo circa gli elementi soggettivi, oggettivi e di destinazione delle merci viste prima; ✓ Clausole che prevedano la sospensione o la risoluzione del contratto in caso di modificazioni del regime di controllo, mancato rilascio di licenze o diniego di autorizzazioni previste o comunque modifichino, stabilmente o temporalmente, l’assetto dei divieti in materia di esportazioni; ✓ Clausole che prevedano il cosiddetto end-user-statement per la Russia di norma usato in materia di dual-use, secondo il relativo modello. ©IC&Partners riproduzione vietata 12 I contratti di vendita e distribuzione ▪ E’ necessario circoscrivere gli elementi essenziali e imprescindibili dell'accordo: ✓ Quale bene è venduto? Sono allegate al testo le specifiche tecniche? Quale è la valuta e il prezzo? ✓ Quando è previsto il passaggio della proprietà? E' stata inserita una clausola di riserva di proprietà? ✓ Qual è il termine di resa? E’ stata correttamente e coerentemente formulata la dicitura che richiama gli Incoterms? ✓ Sono stati indicati i documenti che il venditore deve procurare in base al termine di resa prescelto? ✓ Quali sono le modalità di pagamento? E' stata prevista l'applicazione di interessi in caso di ritardato pagamento? ✓ Quali sono le conseguenze ed eventualmente le penali in caso di mancato, ritardato, parziale adempimento? ✓ Quali altre obbligazioni, oltre alla consegna del bene, si assume il venditore con la sottoscrizione del contratto? ✓ Cosa è stato pattuito in merito all'installazione e allo start up dell'impianto? ✓ Sono previsti ispezioni e collaudi e ad opera di chi? ©IC&Partners riproduzione vietata 13 I contratti di vendita e distribuzione - segue ▪ E’ necessario circoscrivere gli elementi essenziali e imprescindibili dell'accordo: ✓ Quale durata ha la garanzia ed entro quale termine deve essere denunziata la difformità della merce? Con quali modalità deve essere effettuata tale denunzia? ✓ Cosa è tenuto a fare il venditore in caso di vizi della merce (riduzione del prezzo, sostituzione del prodotto, risoluzione del contratto)? ✓ Sono stati previsti casi di risoluzione del contratto per entrambe le parti? ✓ Cosa viene previsto nelle ipotesi di forza maggiore? ✓ Quale legge è applicabile al contratto? ✓ Quale foro/corte arbitrale è competente per la risoluzione delle controversie eventualmente derivanti dal contratto? ✓ E' stato previsto che, in caso di discrepanze tra il testo in lingua russa e quello in lingua inglese, prevarrà quest'ultimo? ©IC&Partners riproduzione vietata 14 L’agenzia nella Federazione Russa ▪ Il trattamento giuridico dei rapporti di agenzia nella Federazione Russa è scarsamente disciplinato dalla legge. La prassi suggerisce ✓ un rinvio ai principi UNIDROIT (“UNIDROIT Principles of International Commercial Contracts”), e ✓ un richiamo al codice commerciale russo che prevede un contratto di commissione ed un contratto di mandato. ▪ È fondamentale che il perimetro dei poteri di rappresentanza risulti da atto scritto ed è altresì importante che le eventuali limitazioni imposte all’agente nello svolgimento della propria attività vengano indicate nel contratto. In caso contrario, la preponente non potrà opporre le limitazioni imposte all’agente e sarà obbligata, nei confronti dei terzi, anche per gli impegni assunti dall’agente in eccesso dei compiti e dei poteri ad esso attribuiti. ©IC&Partners riproduzione vietata 15 Previsioni contrattuali per l’agenzia ▪ Il contratto va redatto in forma scritta, a pena di nullità; non è sottoposto ad obblighi di registrazione; ▪ L’agente di commercio è tenuto alla riservatezza nei confronti del preponente. Deve osservare le istruzioni o direttive del preponente ed adempiere personalmente ai propri obblighi. Risponde della validità, del contenuto e della forma dei contratti conclusi. ▪ La preponente è tenuta a consegnare all’agente una procura; deve pagare all’agente la provvigione pattuita ed il rimborso spese, necessarie ed adeguate: ✓ L’ammontare della provvigione può essere pattuito liberamente. In assenza di pattuizione esso si desume dall’ammontare usuale, secondo le prassi di mercato. ▪ Il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato: il termine di disdetta non può essere inferiore a 30 giorni: ✓ La legge prevede un diritto al risarcimento del danno che comprende anche il lucro cessante. ✓ Il diritto russo non conosce un diritto all’indennizzo dell’agente. ▪ Le parti possono decidere liberamente la competenza giudiziaria o arbitrale per le controversie nascenti dal contratto di agenzia e la legge ad esso applicabile. ©IC&Partners riproduzione vietata 16 In merito all’arbitrato in Russia ▪ In più occasioni nella presente trattazione si è menzionato il tema dell’arbitrato come possibile corte di soluzione delle controversie. ▪ Il sistema giudiziario russo ha istituzionalizzato l'arbitrato. Esiste una competenza delle corti arbitrali altresì per le controversie commerciali contro enti statali. ▪ Arbitrato statale: ✓ Nella Federazione Russa vi sono 82 corti arbitrali statali di primo grado, diffuse sul territorio a livello comunale, provinciale e statale, ✓ Le loro decisioni, se appellate alle corti d'appello, non sono definitive, ✓ Nelle corti statali vi è l'obbligo di adottare la lingua russa. ▪ Arbitrato internazionale: ✓ La scelta di forma arbitrale comporta la libertà per le parti di scegliere l'arbitro di fiducia e l’uso di una lingua diversa dal russo; il lodo è definitivo, ✓ L'esecuzione dei lodi arbitrali stranieri è assicurata dalla Convenzione di New York del 1958, ✓ Tra le Camere Arbitrali possibili: • Camera di Arbitrato Commerciale internazionale della Camera di Commercio e Industria della Russia, • Camera arbitrale di Vienna, • Camera arbitrale di Stoccolma. ©IC&Partners riproduzione vietata 17 In materia di dichiarazione di conformità dell'Unione doganale: il PoA ▪ La nuova normativa delle certificazioni nell'Unione Doganale per Russia, Bielorussia e Kazakistan prevede la figura del rappresentante del fabbricante relativamente alla conformità e alla marcatura del prodotto. ▪ Dovendo tale rappresentante essere un soggetto di diritto russo, l’imprenditore straniero dovrà quindi ✓ affidare questo compito al suo importatore ovvero ✓ nominare un Rappresentante Autorizzato. ▪ In entrambi i casi è indispensabile circoscrivere l’ambito d’azione del rappresentante con un accordo puntuale e ad hoc. ▪ Tale accordo non potrà mancare di regolare: ✓ Specifici obblighi del rappresentante, in tema di impegni assunti, tempi e modi per il loro assolvimento; responsabilità connesse all’eventuale inadempimento; ✓ Impedimento per il rappresentante ad agire in maniera concorrenziale o comunque sleale secondo le buone prassi del commercio internazionale; ✓ Proprietà intellettuale di marchi, brevetti (formali o informali), domini e ogni altra forma di titolarità dell’esportatore; ✓ Durata della procura e modalità per il venir meno al vincolo contrattuale; ✓ Eventuale remunerazione (o esplicita esclusione di essa) per le attività rese dal rappresentante. ©IC&Partners riproduzione vietata 18 Criteri di etichettatura previsti dal Regolamento Tecnico ТР ТС 025/2012 sulla sicurezza dei mobili ▪ Le informazioni per i consumatori devono essere fornite attraverso l’etichettatura, il manuale di istruzioni, le istruzioni per il montaggio nel caso in cui il mobile sia spedito smontato. ▪ Ogni mobile venduto nel territorio dell’Unione doganale deve recare il marchio EAC in lingua russa e, se richiesto dai regolamenti tecnici e dalla legislazione degli stati membri EAC, anche nella lingua locale. Il nome commerciale del prodotto spedito da paesi non EAC e anche il nome del produttore possono essere indicati in lettere latine. ▪ L’etichetta deve essere leggibile e deve contenere le seguenti informazioni: ▪ ▪ denominazione del mobile per utilizzo e funzionalità, identificazione del prodotto (codice numerico, nome proprio, modello), ▪ marchio di fabbrica (logo) del produttore (se disponibile), ▪ “made in”, ▪ ragione sociale e indirizzo del produttore, ▪ ▪ ragione sociale e sede legale/operativa del rappresentante del produttore straniero ai fini della certificazione e etichettatura o dell’importatore, data di produzione, ▪ termine di garanzia, ▪ vita del prodotto fissata dal produttore, ▪ logo EAC. Per i mobili spediti smontati l’etichetta deve essere inclusa nell’imballaggio insieme alle istruzioni per l’assemblaggio. ©IC&Partners riproduzione vietata 19 Contatti Avv. Giacinto Tommasini [email protected] ©IC&Partners riproduzione vietata 20 IC&Partners S.p.A. Via Roma, 43 int.8 33100 Udine Tel. 0039 0432 501591 Fax 0039 0432 228252 Via Mauro Macchi, 58 20124 Milano Tel. 0039 02 21118302 www.icpartners.it [email protected] ©IC&Partners riproduzione vietata With your business in the world