pm4 utilità della stima della riserva coronarica durante eco

Transcript

pm4 utilità della stima della riserva coronarica durante eco
PM4
UTILITÀ DELLA STIMA DELLA RISERVA CORONARICA DURANTE ECO-DIPIRIDAMOLO NELLA
VALUTAZIONE DI PAZIENTI SOTTOPOSTI A RIVASCOLARIZZAZIONE MECCANICA O CHIRURGICA
SU ARTERIA DISCENDENTE ANTERIORE: ESPERIENZA DI UN CENTRO DI TERZO LIVELLO
Daniella Bovelli1, Marco M. Patella1, Giulia Camilli1, Marcella De Paolis2, Arlind Demaj2,
Georgette Khoury1, Marcello Dominici1, Giuseppe Ambrosio2, Enrico Boschetti2
1
Azienda Ospedaliera S. Maria di Terni, Terni
2
Università degli Studi di Perugia, Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni, Terni
Obiettivo: Valutazione mediante eco-dipiridamolo (Eco dip) e stima della riserva di flusso coronarico
(CFR) con Doppler pulsato su IVA medio-distale di pazienti sottoposti ad angioplastica (PTCA) su
arteria discendente anteriore (IVA), primaria o in elezione, o a rivascolarizzazione chirurgica con
arteria mammaria interna sinistra (AMIS) o graft venoso su IVA.
Caratteristiche dei pazienti: Nel periodo compreso tra gennaio 2010 e dicembre 2013 sono stati
studiati con Eco dip + CFR 105 pz, di età media 62.3 anni, che presentavano una malattia dell’IVA
precedentemente trattata con PTCA o CABG. Le indicazioni all’esame comprendevano: la persistenza
di fattori di rischio cardiovascolare multipli, tra cui diabete mellito; sintomi o segni elettrocardiografici
sospetti per ischemia miocardica di nuova insorgenza; necessità di sottoporsi ad intervento di
chirurgia non cardiaca ad alto rischio di complicanze cardiovascolari.
Materiali e metodi: L’Eco-dip è stato eseguito mediante infusione di dipiridamolo 0.84 mg/kg per
6 min seguita da aminofillina 240 mg ev. ed è stato giudicato positivo in presenza di modificazioni
della cinesi segmentaria del Ventricolo sinistro (Vs) e/o di ridotta CFR (rapporto tra velocità di
flusso protodiastolica al picco/velocità in basale < 2). La negatività dell’esame è stata confermata
dall’assenza di eventi cardiaci maggiori (MACE) nei 12 mesi successivi di follow-up (FU) o dalla
documentazione angiografica di coronarie esenti da stenosi significative (> 50%) effettuata entro 6
mesi dall’esame.
Risultati: Il test è stato giudicato positivo in 15 pz su 105: 11 pz hanno mostrato solo CFR < 2, mentre
4 pz hanno mostrato anche modificazioni della cinesi del Vs. Dei 15 paz. con test positivo, 9 sono
stati sottoposti a coronarografia di controllo e di questi 2 sono stati trattati per restenosi intrastent,
1 per progressione di malattia su IVA nativa (da notare che i 3 pz avevano CFR < 2 in assenza di
modificazioni della cinesi all’Eco dip); in un caso si è riscontrata una AMIS pervia ma molto esile, in
un caso non è stato possibile trattare ulteriormente l’IVA, in 4 casi non è stata confermata stenosi
significativa dell’arteria epicardica o del graft; i rimanenti 6 pz non hanno avuto MACE nei 12 mesi
seguenti. I pz con CFR > 2 (90) non hanno avuto MACE entro 12 mesi né complicanze perioperatorie
per intervento di chirurgia non cardiaca, e coloro che hanno praticato coro di controllo entro 6 mesi
sono risultati esenti da progressione di malattia su IVA o restenosi intrastent.
Conclusioni: Nel nostro studio retrospettivo il valore predittivo negativo della CFR relativamente alla
presenza di restenosi intrastent su IVA o di progressione della malattia in pz portatori di CABG è
risultato ottimo (100%), a fronte di una minor specificità del dato nell’individuare i veri positivi; va
inoltre notato come la sensibilità della CFR sia risultata nettamente migliore rispetto al solo studio
della cinesi ventricolare durante infusione di dipiridamolo.