L`arte e la danza balinesi nella Collezione Wistari Diario di
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L`arte e la danza balinesi nella Collezione Wistari Diario di
Lugano, 25 febbraio 2015 Comunicato stampa L’arte e la danza balinesi nella Collezione Wistari Diario di una cosmopolita Museo delle Culture, 27 febbraio-10 maggio 2015 (inaugurazione giovedì 26 febbraio ore 18.30) L’EVENTO L’arte e la danza balinesi sono i protagonisti dell’esposizione temporanea proposta dal Museo delle Culture di Lugano (MCL) dal 27 febbraio al 10 maggio 2015. La mostra, intitolata «L’arte e la danza balinesi nella Collezione Wistari. Diario di una cosmopolita», è dedicata alle raffinate, vivaci e potenti espressioni artistiche destinate alle festività e cerimonie della tradizione balinese, in cui sono rappresentate la storia e la tradizione culturale del popolo che abita la più famosa isola dell’arcipelago indonesiano. CRISTINA WISTARI Cristina Wistari (Milano 1945-2008) è stata per oltre vent’anni una danzatrice di teatro classico balinese. Ha vissuto a Bali dal 1983, anno in cui ha cominciato a studiare le danze gambuh (danza di corte), topeng (danza mascherata) e calonarang (danza correlata a pratiche magiche) con I Made Djimat, uno dei più grandi danzatori balinesi viventi, al cui fianco ha danzato per oltre sedici anni. Dal 1985 è stata considerata una danzatrice «balinese» a tutti gli effetti, e oltre che nei teatri ha danzato nei templi in occasione delle cerimonie balinesi. Ha fatto spettacoli e tenuto seminari di topeng in tutto il mondo, in paesi quali Australia, Brasile, Olanda, Francia, Svizzera, Italia e Danimarca. Dal 1995 ha fatto parte dell’ensemble del Theatrum Mundi di Eugenio Barba – fondatore e direttore del prestigioso laboratorio teatrale danese Odin Teatret. Heleneum, Via Cortivo 24/28, 6976 Lugano, Svizzera Tel. +41.(0)58.866.6960; Fax +41.(0)58.866.6969 www.mcl.lugano.ch - E-mail [email protected] Pagina 1/5 LA COLLEZIONE E L’ARCHIVIO WISTARI UNITI AL MCL Nei 25 anni trascorsi a Bali, Cristina Wistari ha raccolto un’importante collezione di opere balinesi relative alla sua attività di danzatrice, tra cui maschere, costumi, copricapi, ventagli, pugnali e altri accessori necessari allo svolgimento delle sue performance. Si tratta di un’importante collezione costituita da 61 opere o gruppi di opere per un totale di circa 150 manufatti, che documentano in modo esaustivo la tradizione, i ruoli e le estetiche delle danze studiate e praticate dalla Wistari. Un particolare riferimento va fatto al principale nucleo costitutivo della collezione, composto da 35 maschere, molte delle quali prodotte da alcuni dei maggiori mascherai dell’isola, che per qualità costituiscono un paradigma dell’arte scultorea balinese. La Collezione Wistari è stata donata nel 2014 al MCL da Alberta ed Ettore Formaggia, fratelli ed eredi di Cristina Wistari. A Bali, oltre allo studio e alla pratica della danza, a partire dal 1993 Cristina Wistari si è adoperata nel difficile compito di conservazione di alcune forme di danze tradizionali, tra cui la più antica di tutte – denominata gambuh – cui ha dedicato un importante studio monografico di oltre 600 pagine edito da Lontar, a Giacarta, nel 2001. I materiali raccolti sul campo dalla Wistari, di carattere eterogeneo, formano un archivio costituito da documenti cartacei, fotografici e audiovisivi raccolti con cura e passione già a partire dagli anni settanta, all’epoca dei suoi primi viaggi in Oriente. Si tratta di documenti che fanno riferimento soprattutto a forme coreutiche di paesi in cui Cristina Wistari ha vissuto e dove, grazie al contatto diretto con i grandi maestri, ha potuto apprendere i segreti delle arti tradizionali. Quelli relativi alla danza gambuh costituiscono indubbiamente la maggioranza. Tra i numerosi materiali raccolti e documenti prodotti dalla Wistari, citiamo le circa 1000 immagini fotografiche che documentano le posizioni e i contesti delle danze topeng, gambuh e calonarang, di cui quasi 600 realizzate per il lavoro di conservazione del gambuh dal celebre fotografo indonesiano Rio Helmi. Anche l’Archivio è stato donato dagli eredi al MCL. I suoi contenuti hanno la peculiarità di testimoniare, sull’arco di più decenni, il percorso professionale di danzatrice e di studiosa di Cristina Wistari, e per questo motivo costituiscono un tutt’uno organico con la Collezione Wistari di opere d’arte e cultura materiale. Per lo studio della documentazione dell’Archivio il MCL ha stabilito un accordo di collaborazione con l’Odin Teatret di Holstebro (Danimarca), dove i materiali sono stati depositati dal 2009 al 2014. Heleneum, Via Cortivo 24/28, 6976 Lugano, Svizzera Tel. +41.(0)58.866.6960; Fax +41.(0)58.866.6969 www.mcl.lugano.ch - E-mail [email protected] Pagina 2/5 IL LAVORO DI VALORIZZAZIONE DEL MUSEO DELLE CULTURE L’esposizione temporanea è risultato di un progetto scientifico sviluppato dal MCL a partire dal 2012, con il sostegno della «Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone» di Zurigo e in collaborazione con l’Odin Teatret e con Festa Danzante, evento dalla portata nazionale, la cui decima edizione si svolgerà dall’8 al 10 maggio 2015, in concomitanza con l’ultimo fine settimana di apertura dell’esposizione temporanea. Inoltre, il progetto del MCL è realizzato con il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos. La Collezione e il Fondo Wistari sono stati il punto di partenza per lo studio e la ricerca sulle espressioni artistiche e sui significati e valori delle performance coreutiche tradizionali balinesi. Il lavoro di ricerca e valorizzazione del MCL si è indirizzato in tre diverse direzioni: lo studio storico-artistico e antropologico delle opere, che ne ha illustrato la storia, i materiali, le tecniche di produzione, le funzioni, i significati, il contesto e il particolare valore dell’artista e dei ruoli presentati nelle performance; l’incontro tra il teatro balinese e il pubblico europeo, avvenuto con le prime rappresentazioni di danza balinese svoltesi all’Esposizione Coloniale Internazionale di Parigi del 1931; la valorizzazione della figura di Cristina Wistari e del suo progetto di conservazione e valorizzazione delle danze balinesi, tra cui il gambuh, la più antica di tutte, fonte originaria dei generi drammatici a esso posteriori, che agli inizi degli anni novanta era a rischio di storicizzazione. Dal progetto è nata un’esposizione temporanea che presenta al pubblico una selezione di opere d’arte della Collezione Wistari impiegate in performance di carattere cerimoniale e ludico dalla celebre danzatrice italiana di danze balinesi Cristina Wistari. L’ESPOSIZIONE Curata da Cristina Galbiati e Paolo Maiullari, l’esposizione è allestita al pian terreno dell’Heleneum (sede del MCL). Il progetto e la realizzazione dell’allestimento sono a cura del Laboratorio di conservazione e museotecnica del MCL, che ha realizzato l’allestimento con costi estremamente bassi. Le 50 opere esposte sono presentate al pubblico secondo un percorso espositivo organizzato in tre sezioni che affrontano i seguenti nuclei tematici: la danza rituale mascherata (topeng); l’archetipo delle danze balinesi (gambuh); il teatro balinese e l’incontro con gli europei. L'allestimento ricrea un percorso tematico caratterizzato da un'atmosfera il più possibile vicina a quella dei contesti in cui si tengono le performance, evocandoli con colori vivaci, ma anche allusivi della dimensione cerimoniale, che ancora oggi ravvivano i luoghi del popolo balinese. L’esposizione è inoltre corredata da un’esclusiva intervista Heleneum, Via Cortivo 24/28, 6976 Lugano, Svizzera Tel. +41.(0)58.866.6960; Fax +41.(0)58.866.6969 www.mcl.lugano.ch - E-mail [email protected] Pagina 3/5 rilasciata da Cristina Wistari a Bali, a cura dell’Odin Teatret di Holstebro (Danimarca), presentata al pubblico per la prima volta in versione integrale. In mostra, il pubblico potrà ammirare una selezione di 32 maschere – raffiguranti divinità, demoni, personaggi della corte e del popolo –, 8 elaborati copricapi riccamente decorati, 2 costumi da danza e una selezione di accessori necessari allo svolgimento delle performance. Completano l’esposizione un grande dipinto, una selezione di 16 fotografie che documentano la più antica forma di danza balinese (gambuh) e l’originale del programma degli spettacoli di musica e danza balinesi presentati per la prima volta in Europa in occasione dell’Esposizione Coloniale Internazionale di Parigi del 1931. IL CATALOGO Il catalogo che accompagna l’esposizione presenta l’intera Collezione Wistari, e gli esiti scientifici del pluriennale lavoro di studio e ricerca dell’équipe del MCL. A cura di Cristina Galbiati (collaboratrice scientifica del MCL) e Paolo Maiullari (curatore del MCL), il volume contiene i contributi di: Cristina Galbiati; Alessio Berto, specialista delle danze balinesi; Ilaria Ghilotti, collaboratrice scientifica del MCL; Carsten Juhl, direttore di ricerca e di dipartimento dell’Istituto di Teoria dell’arte all’Accademia Reale Danese di Belle Arti, Copenaghen; Urs Ramseyer, studioso di cultura balinese, già conservatore al Museum der Kulturen di Basilea; Nicola Savarese, studioso di storia del teatro, membro dell’International School of Theatre Anthropology (ISTA). Figura inoltre un articolo della danzatrice e studiosa Cristina Wistari dedicato al gambuh, l’archetipo delle arti sceniche balinesi. Scheda del catalogo Galbiati Cristina & Maiullari Paolo (a cura di), L’arte e la danza balinesi nella Collezione Wistari. Diario di una cosmopolita, Silvana editoriale (Antropunti/7), Milano. Febbraio 2015. ISBN 978-88-3663-076-9. Pp. 176 con una carta geografica, 22 ill.ni b/n e 70 illustrazioni a colori n.t. Contiene la «Prefazione» di Paolo Gerini (pp. 8-9) e i contributi di Carsten Juhl («Riflessioni sul maggio ’68 e la sua vita postuma», pp. 11-15), Cristina Galbiati («La ricerca dell’invisibile. Biografia di una danzatrice», pp. 17-25), Urs Ramseyer («Maschere in movimento. Il carisma nell’arte balinese», pp. 27-31), Alessio Berto («Topeng. Il teatro balinese oltre la maschera», pp. 33-45), Nicola Savarese («I balinesi a Parigi stregano Artaud», pp. 47-55), Cristina Wistari («Il gambuh: un archetipo delle arti sceniche balinesi», pp. 57-63) e Ilaria Ghilotti («Il Fondo Wistari. Ricerca, raccolta e riflessioni di una vita per la danza», pp. 65-69). Schede delle opere a cura di Alessio Berto e Paolo Maiullari, con la collaborazione di Jean Greffioz, I Nyoman Sedana e I Yagus Wedesu (pp. 163-171). € 24.-. Heleneum, Via Cortivo 24/28, 6976 Lugano, Svizzera Tel. +41.(0)58.866.6960; Fax +41.(0)58.866.6969 www.mcl.lugano.ch - E-mail [email protected] Pagina 4/5 LA FONDAZIONE «ADA CESCHIN E ROSANNA PILONE» La Fondazione «Ada Ceschin e Rosanna Pilone» ha uno stretto rapporto con il Museo delle Culture di Lugano. Da anni infatti la Fondazione sostiene le attività del MCL, in particolare elargendo borse di studio a giovani ricercatori attivi nell’ambito dello studio delle arti e delle civiltà dell’Oriente. Tale rapporto è stato avvalorato anche per il progetto espositivo sull’arte e la danza balinesi della Collezione Wistari. Inoltre, la Fondazione nel 2013 ha donato al MCL l’importante Collezione Pilone di opere del teatro cinese, mentre nel 2012 ha depositato una prestigiosa raccolta di oltre 5.000 fotografie giapponesi all’albumina dipinte a mano, risalenti alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento, che costituiscono uno dei punti focali del programma di ricerca scientifica del Museo e che sono già state esposte a Lugano, Venezia, Napoli, Zurigo, Genova e Copenhagen. Ufficio stampa Dicastero Attività Culturali Riva Caccia 5 6900 Lugano Telefono +41 58 866 6812 E-mail [email protected] Museo delle Culture Heleneum via Cortivo 26 6976 Lugano Telefono +41 58 866 6960 E-mail [email protected] Heleneum, Via Cortivo 24/28, 6976 Lugano, Svizzera Tel. +41.(0)58.866.6960; Fax +41.(0)58.866.6969 www.mcl.lugano.ch - E-mail [email protected] Pagina 5/5
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