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Corriere della Sera - Tumori: se anche l’istruzione fa la differ... http://www.corriere.it/sportello-cancro/articoli/2008/09_Sett... In Corriere.it LOGIN Nel web con REGISTRATI Sportello Cancro Home Opinioni CorriereTV Salute Scienze Sport Motori Viaggi Informazione locale Cucina Casa Dizionari Libri Scommesse & Lotterie Giochi SPORTELLO CANCRO CUORE REUMATOLOGIA NUTRIZIONE DISABILITÀ DIZIONARIO DELLA SALUTE NEW TrovoLavoro Studio dell’Iss francese sulle cause di decesso negli anni dal 1968 al 1996 TrovoAuto Tumori: se anche l’istruzione fa la differenza TrovoCasa TrovoViaggi Annunci Gli uomini con un titolo di studio superiore (diploma o laurea) hanno molte meno probabilità di ammalarsi e morire per una neoplasia. Anche le differenze sociali e, in particolare, il livello di istruzione pesano sul rischio legato ad un tumore. Secondo uno studio appena pubblicato dal Bollettino epidemiologico settimanale dell'Istituto superiore di sanità francese, Politica infatti, le probabilità di essere sconfitti da una neoplasia sono molto più alte, Esteri addirittura quasi doppie, tra gli uomini non diplomati che tra quelli in possesso Economia di un titolo di studio. Spettacoli e cultura I ricercatori d’oltralpe, partendo dai dati sulle cause mediche di decesso del Cinema periodo 1968-1996, hanno rilevato che il tasso di mortalità per cancro fra gli Sport uomini tra 30 e 64 anni è circa doppio nella categoria socialmente più Scienze svantaggiata: quasi 40 per cento, contro 20 per cento circa tra i diplomati o ViviMilano laureati. La differenza è particolarmente accentuata nel caso di tumori delle vie Italian Life aereo-digestive superiori (cavo orale, laringe, faringe) e dell'esofago, probabilmente a causa di un consumo più diffuso di alcol e sigarette, principali OPINIONI fattori di rischio, tra i non diplomati. Editoriali e commenti E negli anni più recenti il divario è aumentato: se infatti nel periodo 1968-74 la Forum&Blog possibilità di morire di cancro per un uomo privo di titolo di studio era 1,52 Italians volte quella per un diplomato o laureato, nel 1975-81 era pari a 2,20 volte e Pubblico & Privato nel 1990-96 addirittura 2,29. NEWS Cronache STRUMENTI VERSIONE STAMPABILE I PIU' LETTI INVIA QUESTO ARTICOLO DALLA RETE Sito dell'Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori) Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute DA CORRIERE.IT Tumori, rischio più alto per chi è «fatalista» Diagnosi precoce «sconosciuta» per le donne del Sud Dizionario medico: linee guida per la prevenzione dei tumori Lettere al Corriere CORRIERE TV Videonews Online TG Video Meteo SALUTE Corriere Salute I video di Salute Dizionario medico Sportello Cancro Meno marcate invece le differenze sociali nei tassi di mortalità femminili, comunque osservabili nei casi di neoplasia all'utero, allo stomaco e al polmone. Un discorso a parte merita il tumore al seno, per cui alla fine degli anni '60 il rischio di morte era più basso tra le donne non diplomate, probabilmente grazie al fatto di avere figli in età più giovane e in numero maggiore, fattori protettivi per le neoplasie mammarie. La differenza si è però ristretta, fino ad azzerarsi negli anni '90, a causa della maggiore diffusione della diagnosi precoce e del migliore accesso alle cure per le donne diplomate o laureate. Newsletter «Ricerche simili a quella francese sono in corso anche in Italia, perché la relazione fra fattori socio-economici e il pericolo di ammalarsi e morire tumore è un dato ormai certo», spiega Marina Vercelli, responsabile della comunicazione dell'Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum) e dell’unità di Epidemiologia descrittiva all’Istituto tumori di Genova. Resta da appurare in maniera più chiara quali siano e quanto peso abbiano i legami fra il livello culturale di una persona e il suo rischio-tumore. «Diversi studi, ad esempio, hanno messo in evidenza come l’essere in possesso di una certa educazione predisponga a prestare la dovuta attenzione ai programmi di prevenzione, spesso disattesi nelle aree economicamente e culturalmente più deboli – continua Vercelli -. Allo stesso modo una buona istruzione aiuta a comprendere quali siano i fattori di rischio (alcol e fumo primi fra tutti) e quali gli stili di vita e alimentari più corretti. D’altro canto, alcune ricerche inglesi hanno sottolineato anche l’influenza del territorio circostante: i ceti meno abbienti solitamente risiedono e lavorano in zone degradate, con un qualità dell’aria e dell’ambiente peggiori». Meteo D. B. OK DIZIONARI Italiano Inglese Tedesco Francese Tutti Enciclopedia RUBRICHE Animali Giochi e pronostici Quiz SERVIZI Corriere Store Mappe Traffic News 03 settembre 2008 Trovocinema Noidue Pagine Bianche Pagine Gialle Cataloghi Rassegna stampa IL QUOTIDIANO Prima pagina E-dicola Archivio storico Edizioni locali Iniziative in edicola Abbonamenti / Ore7 Fondazione Premio Cutuli Via Solferino RCS Digital | Gazzetta | Corriere Mobile | El Mundo | Marca | Dada | RCS Mediagroup | Fondazione Corriere | Fondazione Cutuli Copyright 2010 © RCS Quotidiani Spa. 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