CRONOLOGIA DELLA SMALTATURA
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CRONOLOGIA DELLA SMALTATURA
CRONOLOGIA DELLA SMALTATURA Liberamente tratta dal libro “Il Design non Perde lo Smalto” (2011) Periodo Antico (Dalla preistoria all’Impero Romano) 5000 a.C Egitto: vetro e ceramica smaltati 3000 a.C. 1600 a.C. Cipro (Epoca d’oro, 1500-1200 a.C.): primi esempi di tecnica cloisonné (scettro ritrovato in una tomba presso Episkopi e sei anelli d’oro rinvenuti in una tomba a Kouklia, Museo di Cipro, Nicosia, Fig. 3) Europa: ingresso della tecnica della smaltatura (barbari nomadi, 700-200 a.C.). 600 a.C. 400 a.C. Rive del Reno: primi smalti tedeschi (6996 d.C.) Micene: primi smalti blu su oro (secondo Higgins) 800 a.C. 700 a.C. Gallia celtica: smalto monocromo rosso Micene: culla del metallo smaltato (smalto su oro, argento, electrum e in seguito su rame e bronzo, Fig.1). 1500 c.: un pugnale miceneo con decorazioni in smalto (Museo Archeologico Nazionale di Atene) Fig. 2 1500 a.C. 1425 a.C. Azerbaigian: smalto filigrana (rosette in un diadema, tesoro di Ziwiye) Mesopotamia: ceramica smaltata Etruria, Toscana e sud Italia: tracce di smalto champlevé. Smalto champlevé celtico (epoca La Tène) Fig. 4 69 d.C. 100 d.C. Nord Europa: Britanni e Celti praticano la smaltatura (100-300 d.C.) Creta Micene Figura 1 Creta e Micene, le due patrie dell’invenzione della smaltatura (1500 a.C.) Figura 2 (sopra) Pugnale in parte smaltato cloisonné, Micene. Circa 1500 a.C. Museo di Atene. Figura 3 (destra) A sinistra, pomolo dello Scettro di Kurion, A destra, anelli smaltati della Tomba Micenea 1300-1100 a.C. Museo di Nicosia, Cipro. Figura 4 Fibula Romana in Bronzo Champlevé. III secolo d.C., provenienza gallica (Vaison La Romaine). Museo delle Antichità Nazionali (Saint-Germain-en-Laye, Francia). Medioevo (Dall’Impero Romano alla Scoperta dell’America) 500 Giappone (Era Nara, 646-794): prime tracce di smaltatura Shippo Yaki (cloisonné) 646 700 Compositiones ad tingenda musiva (Manoscritto di Lucca, 787-816) Limoges (1150-1250): fioritura di atelier (oggetti liturgici smaltati con tecnica champlevé). 1230 1271 Ad facendum emallum: trattato latino contenente la più antica ricetta conosciuta riguardante la smaltatura Pala d’Oro in San Marco a Venezia (tecnica cloisonné; completata in fasi successive) Fig. 9 1123 1150 Siena: smalto traslucido su argento (tecnica basse taille) Fig. 10 Diffusione della smaltatura champlevé e cloisonné in Europa (cofanetti, reliquari, ecc.) Fig. 8 1100 1105 Diversarum Artium Schedula (Teofilo): manoscritto contenente informazioni sulla smaltatura cloisonné Arte e oreficeria carolingia: corona ferrea e paliotto dell’altare della Basilica di Sant’Ambrogio (Milano) Fig. 6-7 900 1000 Nascita delle scuole di smaltatura: Mosana (Liegi e Verdun), Renana (Colonia) e la prima scuola di Limoges (Francia centrale) De coloribus et artibus romanorum (Trattato noto come “Ricettario di Eraclio”) 787 800 Milano, Treviri e Limoges: il rame dorato sostituisce l’oro come substrato alla smaltatura champlevé Arte bizantina: cloisonné e tecnica mista (500-1204) Fig.5 Cina, Dinastia Yuan (1271-1368): comparsa della smaltatura cloisonné in estremo Oriente 1300 1337 Reliquario del Corporale di Bolsena (Ugolino di Vieri, Duomo di Orvieto): smalto traslucido su argento con tecnica basse taille Figura 6 (sopra) La Corona Ferrea (V-IX secolo) ha incoronato Teodolinda, Carlo Magno, Napoleone e molti altri sovrani. Museo del Duomo di Monza. Figura 5 Copertina di un Evangeliario smaltata, in stile bizantino. Figura 8 Smalti religiosi in champlevé, stile Limoges. Duomo di Milano (XII sec.) Figura 9 Reliquiario del Miracolo di Bolsena, realizzato dall’orafo italiano Ugolino da Vieri (13371339). Figura 10 Calice di Papa Niccolò IV (1288-1292), realizzato dall’orafo senese Guccio della Mannaia. È il primo esempio noto di “champlevé basse-taille” (Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco d’Assisi). Figura 7 (sotto) Pala d’Oro di San Marco a Venezia (XXV secolo). 1368 Giappone (1436-1490): uso dello smalto nella decorazione di monumenti ed edifici 1436 1450 Primo autoritratto in smalto dipinto (Jean Fouquet) Fig. 11 Cina, Dinastia Ming (1368-1644): epoca d’oro della smaltatura cloisonné Limoges, bottega dello Pseudo Monvaerni: nascita dello smalto dipinto senza l’aiuto di tramezzi o incisioni nel metallo (noto anche come émail paint). Venezia: produzione di manufatti (brocche, calici e piatti) in rame con decorazioni smaltate e dorate 1454 Età Moderna (Dalla Scoperta dell’America a oggi) 1500 Pubblicazione postuma del Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci, in cui l’artista e scienziato fiorentino elogia le proprietà dello smalto a fuoco. Fig. 12 1520 1536 Benvenuto Cellini: Saliera di Francesco I, re di Francia (smalto ronde-bosse su oro). I Trattati dell’oreficeria e della scultura (Benvenuto Cellini): pubblicazione comprendente l’uso della smaltatura in oreficeria. Fig. 16 1620 1632 Francia, Svizzera ed Inghilterra: diffusione delle miniature smaltate Attività degli artisti: Léonard Limosin (1505-1577) e Jean Laudin Fig 13-14-15 1543 1568 Giappone, scuola Hirata: realizzazione di spade d’argento smaltate Limoges, atelier di Nardon Pénicaud: smalto dipinto su rame (émail peint) Blois (Francia), bottega di Jean Toutin: primi esempi di miniature smaltate, realizzate soprattutto a Parigi e Ginevra 1700 1750 Inizia la smaltatura tecnica Battersea (Inghilterra): prima fabbrica per la produzione di oggetti smaltati (decorati con tecniche di transfer printing). Figura 11 Autoritratto smaltato dell’artista francese Jean Fouquet, primo esemplare noto di émail peint, oggi al Museo Louvre di Parigi. Figura 12 Copertina del Trattato della Pittura di Leonardo Da Vinci, in cui troviamo il primo autorevole elogio dello smalto come arte eterna. Figure 13-14 (sinistra) Due opere di Léonard Limosin. Sopra, ritratto del Conte Palatino. Sotto, Flagellazione di Gesù Figura 15 “La Follia”, opera in tecnica Grisaille dell’artista limosino Jean Laudin. Figura 16 (sotto) Saliera di Francesco I, realizzata da Benvenuto Cellini con tecnica ronde-bosse. 1753 J.G. Justi (Germania): smaltatura interna di recipienti in ghisa 1761 1764 S. Rinmann: smaltatura della lamiera di ferro. Prima documentazione di smaltatura al cobalto su lamiera Germania e Austria: diffusione della smaltatura nella realizzazione di pentolame in lamiera 1837 1839 Germania e Austria: primi esperimenti di smaltatura su lamiera di ferro Inghilterra, Henry Bone (17551834): riproduzione mediante tecniche perfezionate di smaltatura delle opere dei Grandi Maestri della pittura (Rubens, Raffaello, Tiziano ed altri) 1823 1835 Pubblicazione del libro sulla smaltatura Emaillierung di C. Erbe: prima descrizione dello smalto senza piombo Werk Lauchhammer Gusseiserne Gefäße produzione di casseruole e pentole rivestite in smalto grigio 1799 1800 Manufacture Nationale des Porcelaines de Sèvres: imitazione Limoges (stile rinascimentale) J.G. Justi (presso Hüttenwerk Koenigsbronn in Würtenberg): commercio di recipienti smaltati. Fig.17 1782 1785 S.S. Hickling: brevetto su ferro e altri metalli rivestiti con smalto S. Jansenn apre la prima fabbrica a York House, Battersea (Inghilterra): produzione di massa di smalti artistici 1840 1850 T.C. Clark: differenziazione tra lo smalto fondente e quello di copertura. Inghilterra e Boemia: inizio della smaltatura di stoviglieria in ghisa Giappone: riconoscimento ufficiale a Kaji Tsunekichi come produttore di smalti cloisonné Figura 17 Uno dei primi esempi di smaltatura industriale: una pentola smaltata realizzata da Justi verso la metà del XVIII secolo. 1851 Convertitore Bessemers: produzione di massa dell’acciaio 1855 1859 Revival degli smalti dipinti con la tecnica di Limoges Francia: prima targa pubblicitaria “Brodo Maggi” (F. Bouisset, Emaux de Suresnes, Parigi) 1896 1915 Europa: diffusione della smaltatura di pentole e oggetti casalinghi Prima documentazione dell’importanza degli ossidi di nichel e cobalto nell’adesione fra smalto e substrato metallico 1894 1895 Influenza dei movimenti artistici sulla smaltatura: Arts & Crafts, (Alexander Fisher, 1864-1936), stile Liberty, Art Déco e Art Nouveau Russia, Carl Fabergé (1846-1920): gioielli e uova di oreficeria con tecnica guilloché. Aziende a Mosta, Odessa, Kiev e Londra. Fig. 18 1883 1890 Inghilterra: prima targa stradale smaltata Manuale L'émail des peintres (Claudius Popelin) 1873 1880 J.M. Kohler: realizzazione della prima vasca da bagno smaltata Convertitore Siemens-Martin: produzione di lamiere smaltabili 1865 1866 Germania: nascita della smalteria Emaillierwerk Lauter seguita da molte altre Convertitore Siemens-Martin: produzione di lamiere smaltabili 1860 1863 Germania e Austria: smaltature interne di oggetti in lamiera di acciaio M. Vogelsang: primo manuale sulla smaltatura Prima guerra mondiale: l’esercito austriaco ha in dotazione borraccia e gavetta smaltate dentro in bianco e verde fuori (smalteria Austria Werke ed altre) 1920 1929 Figura 18 Uovo di Fabergé con smalti rosa e verdi in varie tonalità, applicati su metallo lavorato in guilloché. 1907, Walters Art Musem di Baltimora, nel Maryland. L. Stuckert: manuale Die Emailfabrikation (riedito 1941) 1932 A. Dietzel: studio ed analisi del meccanismo di aderenza dello smalto al substrato metallico. USA, Edward Winter (attivo tra il 1934 e il 1970): inizio della smaltatura artistica su pannelli di larga scala 1934 1935 W. Heimsoeth: sviluppo dello smalto bianco al TiO2 (Bayer Leverkusen) Diffusione della smaltatura del bianco diretto. 1966 1970 Trasformazione dell’Atelier Gabriele di Gertrud Rittmann-Fischer nell’associazione del C.K.I. (CreativKreis-International) A. Petzold: manuale tecnico Email 1960 1965 Germania, Gertrud Rittman-Fischer: nascita del Creativ Kreis International, associazione di artisti dello smalto USA e Inghilterra: sviluppo della smaltatura artistica con diverse tecniche, pubblicazione di manuali di istruzioni per scuole d’arte 1954 1955 Europa: introduzione del metodo Flexosmalt per la smaltatura diretta del bianco. USA: smaltatura col bianco diretto su lamiera decarburata. USA: smaltatura in bianco della ghisa grigia 1950 1951 P. Zybell (Osva, Italia): smalto di fondo e bianco di copertura vetrificati alla medesima temperatura. Smaltatura dell’alluminio senza piombo E. Andrews: manuale tecnico “Enamels” (riedito nel 1961) 1942 1948 Sviluppo di fritte colorate al TiO2 (Timails Bayer Leverkusen) K. Wendel: fondazione dell’omonima società, con produzione di smalti rigorosamente apiombici 1979 Figura 19 Logo del Creativ-Kreis-International, fondato nel 1979 da Gertrud Rittmann-Fischer come prima associazione internazionale dedicata allo smalto artistico. Applicazione dello smalto mediante polvere elettrostatica. Sviluppo degli smalti “tecnici”. Nuovi colori, texture, smalti luminescenti, easy to clean, catalitici, pirolitici, 2 mani e una cottura, monocottura diretta (liberty) Petzold-Poeschmann: manuale Email – Emailliertechnik (riedito nel 1992) XVIII Congresso Internazionale dello Smalto a Parigi, in Francia. 1981 1986 A. H. Dietzel: manuale Emaillierung 1997 Inaugurazione del Museo Vecchio Mulino (Alte Mühle) a Himmerod da parte di Gertrud Rittmann-Fischer (C.K.I.) 1998 1999 Delocalizzazione della produzione di massa nei paesi emergenti. Europa e USA: industria specializzata dello smalto, ricerca e sviluppo. 2000 2001 Trasferimento di Wendel Email Italia a Chignolo d’Isola (BG). XX Congresso Internazionale dello Smalto a Istanbul, in Turchia. Attilio Compagnoni (Wendel Italia) presenta con Romano Ferraro una relazione sugli smalti per alluminio a basso tenore di magnesio. XIX Congresso Internazionale dello Smalto a Venezia, in Italia. Attilio Compagnoni (Wendel Italia) presenta con Romano Ferrari una relazione sugli smalti speciali Ready&Easy. 2005 2008 Pubblicazione del libro “Il Design non perde lo smalto” di S. Rossi e A. Compagnoni. Esposizione del C.K.I. a Nova Milanese: A. Compagnoni nuovo presidente italiano. Fondazione di Wendel Email Italia srl, con sede a Dalmine (BG). Prima Esposizione Internazionale del C.K.I. XXI Congresso Internazionale dello Smalto a Shanghai, in Cina. Attilio Compagnoni (Wendel Italia) presenta una relazione sulla riduzione o eliminazione del vanadio negli smalti per alluminio. 2011 2012 XXII Congresso Internazionale dello Smalto a Colonia, in Germania. Attilio Compagnoni (Wendel Italia) presenta col professor S. Rossi dell’Università di Trento una relazione sul libro “Il Design non perde lo smalto”.