REPORTING FROM THE FRONT
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REPORTING FROM THE FRONT Myrtha Pools alla Biennale di Architettura 2016 REPORTING FROM THE FRONT Giovedì 26 maggio la folla ha riempito il padiglione Australia alla Biennale di Venezia, durante la sua inaugurazione. Il tema della mostra, che durerà fino a tutto novembre, è “mostrare cosa significa migliorare la qualità della vita mentre si lavora al limite, in circostanze difficili, affrontando sfide impellenti”. IAN THORPE Ian Thorpe, ex campione olimpico nel mondo del nuoto che aiuta da molto tempo le comunità aborigene australiane, è stato testimonial dell’evento. Parole di lode per Myrtha Pools che, oltre ad avere realizzato importanti impianti in un territorio così difficile da raggiungere, ha anche installato all’interno del padiglione una piscina Myrtha temporanea, “The Pool”, condividendo pienamente il tema della Biennale. THE POOL The Pool è un evidente richiamo all’acqua, elemento di vitale importanza per il paese australiano, desertico per oltre la metà del continente, che deve confrontarsi con l’oceano e rappresentare il primo sostenitore delle risorse idriche disponibili. La piscina diventa, in questi luoghi, un terreno intorno al quale la comunità si stringe, un prezioso spazio pubblico alla pari di librerie e scuole, portatore di benefici sia fisici che sociali. IL TEMA Il tema scelto da Alejandro Aravena, curatore della 15esima Mostra Internazionale di Architettura, è Reporting From The Front. Dalle battaglie militari siamo chiamati oggi ad affrontare quelle sociali utilizzando l’architettura come strumento per migliorare la qualità dell’ambiente edificato e, di conseguenza, la vita delle persone. MYRTHA POOLS IN AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA Con i progetti Myrtha realizzati in Australia e Nuova Zelanda, qualità e tecnologia non hanno limitato la creatività e il design, conquistando piccole importanti vittorie: piscine che raccolgono un bacino d’utenza prima impensabile, piscine che non deturpano l’ambiente che le circonda perché ad esso si ispirano e in esso si rispecchiano, piscine costruite in luoghi quasi dimenticati, difficili da raggiungere e che oltre all’acqua portano sorrisi. Tra gli oltre 100 progetti realizzati in quasi 20 anni in questi due paesi, quello che esprime al meglio la filosofia della Biennale 2016 è la realizzazione, prevista all’interno del piano governativo di salvaguardia dell’ambiente, di tre piscine per tre diverse comunità aborigene del nord-ovest dell’Australia: Burringurrah, Jigalong e Mugarinya. I destinatari di queste tre vasche sono stati i bambini e i ragazzi delle comunità che hanno potuto così trarre notevoli benefici sia fisici -come possibilità di refrigerio dal caldo torrido di queste zone o come aiuto per la cura di certe patologie della pelle, dell’udito e della vista-, che sociali, grazie all’utilizzo della piscina all’interno del progetto governativo “No school, no pool!”, a sostegno della scolarizzazione, dove solo ai bambini che frequentavano la scuola veniva consentito l’ingresso in piscina. Una sfida che, ancor prima che sociale, è stata soprattutto logistica e che Myrtha Pools ha vinto con successo. Dalle zone geograficamente difficili da raggiungere al trasporto gravoso dei materiali fino alle scarse possibilità di comunicazione, se non tramite telefoni satellitari, la tecnologia modulare Myrtha si è rivelata non solo l’unica soluzione applicabile, ma anche quella più semplice, economica ed ecosostenibile rispetto ad altri sistemi costruttivi. Per Myrtha Pools “raccontare dal fronte le proprie esperienze” significa aver trovato la strategia giusta fatta d’ingegno, coraggio, versatilità. “Beyond the border, an open challenge”: al di là dei confini, reali e mentali, la sfida è ancora aperta e ogni singola “vittoria” sottolinea la visione propositiva dell’architettura da parte di Myrtha Pools per una maggiore libertà espressiva e un benessere condiviso. TECHNOLOGY THAT INSPIRES Grazie ad una continua attività di ricerca sui materiali, sulle loro applicazioni e procedimenti costruttivi, Myrtha Pools ha ideato l’esclusiva Tecnologia Myrtha, un sistema brevettato che consente un altissimo livello di precisione costruttiva e un design raffinato. La sua struttura modulare permette una notevole velocità costruttiva e massima personalizzazione di forme, dimensioni e finiture senza rinunciare all’estetica. TECHNOLOGY THAT INSPIRES Oltre agli obiettivi progettuali la tecnologia Myrtha raggiunge anche quelli ambientali. Grazie agli studi commissionati all’australiana ACOR Consultant è stato possibile stabilire che l’impronta carbonica di Myrtha (ossia la quantità di CO2 emessa durante la produzione dei materiali utilizzati e il trasporto) è inferiore fino al 50% rispetto a una piscina tradizionale in calcestruzzo e piastrelle. Ciò significa che le piscine Myrtha non solo sono le vasche migliori per i nuotatori, ma anche le migliori per l’ambiente. TECHNOLOGY THAT INSPIRES Per le sue caratteristiche la linea Myrtha è la soluzione ideale per architetti e progettisti con i quali Myrtha Pools collabora al fine di individuare le necessità professionali e le soluzioni migliori per soddisfarle. Questa la chiave del successo di Myrtha che riveste il ruolo di partner tecnico di architetti, geometri, ingegneri e comitati tecnici delle più importanti Federazioni di Nuoto Internazionali, offrendo loro libertà progettuale e un supporto tecnico costante ed immediato. MYRTHA POOLS IN AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA Dal 1997, con la costruzione della piscina da competizione per le gare di pallanuoto all’interno del Challenge Stadium di Perth, successivamente rinnovato con altre due vasche, la storia di Myrtha Pools in Australia e Nuova Zelanda ha posto la propria firma a numerosi progetti d’eccellenza. Tra gli altri ricordiamo: • Leisure Center Marion, un impianto indoor per un’utenza da tutto il Sud dell’Australia e diventato tra le migliori strutture del suo genere a livello nazionale. • Wet’n’Wild Water World a Sidney, uno dei più grandi ed importanti parchi acquatici del mondo. Tutte le piscine, tra cui si distingue una spettacolare vasca onde a ventaglio di oltre 5,300 m2, e i rivers sono stati realizzati in meno di 4 mesi con tecnologia Myrtha, scelta proprio per la sua versatilità, la scarsa necessità di manutenzione e la lunga durata. • Queenstown Aquatic Centre nell’omonimo distretto in Nuova Zelanda. Un centro acquatico caratterizzato da un forte dialogo tra esterno e interno (il centro della piscina più grande ospita una montagna da cui discende una cascata) e al quale Myrtha ha conferito proprietà di durata, facile manutenzione, basso impatto ambientale e confort oltre ad uno stile innegabile.
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