CORTO CAFFE Lunedi 24 febbraio - 21.00

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CORTO CAFFE Lunedi 24 febbraio - 21.00
CORTO CAFFE Lunedi 24 febbraio - 21.00
Regia, Soggetto e sceneggiatura di Antonio Losito
fotografia Francesco Ciccone
musiche Claudio Recchia
aiuto regia Giorgia Filanti
cast Pietro De Silva, Patrizia Loreti, Alberto Patelli, Gianni
Cannavacciuolo, Roberto D’Alessandro, Fabrizio Catarci e Veronica
Liberale.
19 min
Una riflessione divertente e amara sui nostri tempi, dove l’arte italiana
di arrangiarsi con l’ingegno trova la sua massima espressione.
Trailer http://www.youtube.com/watch?v=B5aqRV0VC2o
Dead Blood
REGIA: Pietro Tamaro
SCENEGGIATURA: Luca Frigerio ; Pietro Tamaro ; Jacopo Santoro
MONTAGGIO: Francesca Spinozzi
FOTOGRAFIA: Gabrio Contino
SUONO: Sound Designer Michele Baldi - Field Recording Marco Antonelli
colonna sonora DEP from Karnel Panic
SCENOGRAFIA: Letizia Gini
COSTUMI: Valentina Domante
PRODUZIONE: Baburka & Dark Virgo production
ATTORI: Romina Di Lella, Carlotta Morelli, Jonathan Silvestri, Amin Nour, Amir Issaa
Executive Producers: Luca Frigerio, Pietro Tamaro, Jacopo Santoro, Giulia Giorgi, Luca Frigerio, Greta Paola
Gallone, Amin Nour
Camera: Michele Nassuato
First Assistant Director and Assistant Editor: Greta Paola Gallone
Camera Assistant: Valerio Coccoli
Gaffers: Matteo Rea, Alessandro Salzillo, Alessandro Salzillo, Emanuele Tassi
Art Director: Giulia Giorgi
Set Decorators: Letizia Gini, Massimo Iezzi
Costume Designers: Silvia Rodorigo, Valentina Domante
Makeup and Hair: Santo Scardino
Makeup Assistants: Petronella Bouchila, Lina Cannone
Makeup and Special Effects by: Studio Laboratorio 51
Special Effects Coordinators: Giulia Giorgi and Tiziano Morelli
Special Effects Assistants: Virginia Apicella, Giovanna Carchia, Veronica Falabella
Weapons by: Hicham Mouhim
Production Manager: Jacopo Santoro
Productions Assistants: Antonella Ficco,Amin Nour
Foley Artist: Alice Valentini
Additional Voice: Lars Myrvang
Colorist: Filippo Corrieri per Infinity Road Pictures
Titles and Visual Effects: Sara Paesani
Graphic Designer: Sara Paesani
Illustrations by: Fabio Guerrini
Stills Photographers: Lorenzo Vecchio, Cristiana Bezerra, Daniela Ranieri, Halima Tanjaoui
Behind the Scenes Camera: Lars Myrvang
Behind the Scenes Editor: Greta Paola Gallone
Post Productions Supervisors: Giulia Giorgi e Pietro Tamaro
10’49” - 2012
Una ragazza incinta e il suo compagno sono costretti a cercare riparo,
finendo in un misterioso sotterraneo. Si troveranno così in mezzo ad uno
scontro tra una famiglia di affascinanti vampiri e un’orda di terribili zombi. La
sorte della giovane e del bambino che porta in grembo, sarà determinata
dall’arrivo di due misteriosi personaggi.
BIO-FILMOGRAFIA DELL’AUTORE
Pietro Tamaro, giovane regista emergente ha diverse esperienze all’attivo come
sceneggiatore e aiuto regia. Alcuni dei suoi lavori precedenti lo vedono impegnato nella
Co-regia del corto “geNEWration”, assieme ad Amin Nour, incentrato sulle tematiche
dell’integrazione in Italia e come aiuto regia nella “Ballata dei Precari” di Silvia Lombardo e
nella nuova web-serie a tematica LGBT “3 Cousins” di Greta Paola Gallone. Firma Dead
Blood come suo primo progetto: oltre ad essere uno dei fondatori del collettivo Baburka,
produttore del corto, ne cura anche la sceneggiatura.
Presentato il 31 ottobre 2012 all’Interiora Horror fest di Roma, è stato selezionato al
ToHorror 2012, Valsusa Film Festival 2013, Preselezioni David di Donatello 2013, Fi Pi Li
Horror Festival 2013. Ha ricevuto molte recensioni positive tra cui un articolo dedicato sul
numero di Fangoria di aprile 2013, celeberrima rivista horror americana. Il progetto Dead
Blood vuole essereil teaser di un omonimo progetto di lungometraggio per cui la Baburka
è al momento alla ricerca di finanziamenti.
Regia Edoardo Monniello
con Francesco Fiumarella, Matteo Fauro, Marco Pace, Francesca De Leonardis
Edoardo Monniello.
18 min - 2013
Tre ragazzi, durante una cena di compleanno, avranno modo di confrontarsi
sui propri pensieri di vita lavorativa e sentimentale. Commedia agrodolce sui
tempi d'oggi.
MATRIOSKA
Regia, fotografia e montaggio video di Marcello Caroselli
Attori: Tri Ps
durata 7 min. colore.
In rassegna nella sezione monitor del festival di videoart "FestArte". Tema del festival "La violenza
invisibile"
Pelanda (museo Macro di testaccio), Ravello (per la medesima rassegna presentata nella Torre Maggiore di
Villa Rufolo). Ancona, (per la medesima rassegna al teatro delle Muse di Ancona) Milano (per la medesima
rassegna alla Triennale di Milano, sala Impuvium).
Horror Movie Festival (cineclub Alphaville, arena estiva, luglio 2011)
In rassegna nella " Trilogia del sogno" di M.C. presentata al cinema Azzurro Scipioni, Dicembre 2011.
Il processo di regressione psichica di una giovane donna, ci svela un agghiacciante fatto di abuso
sessuale, subito in tenera età.
Attraverso una reminiscenza, la donna rievoca la violenza, perpetrata dal preside della scuola.
La narrazione si sviluppa attraverso un ordine di associazioni mentali, relative ad azioni sceniche,
che scandiscono la meccanica del processo di regressione psichica.
La denuncia: è l'orrore della pedofilia e sulla traccia indelebile, che permane nell'animo umano
della vittima.
di Lucilla Mininno
Un uomo torna nella vecchia casa di famiglia per spargere le ceneri di sua
madre, ma, una volta varcata la soglia, trova qualcuno che lo aspetta…
L’AGNELLINO CON LE TRECCE
Regia MAURIZIO RIGATTI
Soggetto e sceneggiatura ALESSANDRA ARCIERI e MAURIZIO RIGATTI
Direttore della fotografia FRANCISCO GAETE VEGA
Montaggio IACOPO DI GIROLAMO
Musiche originali GAICOMO VOLTEKKER
Scenografia ILARIA NOMATO
Costumi DANIELA GUASTINI
Operatore alla macchina STEFANO PETTI
Fonico di presa diretta PIERPAOLO BRAMONTI
Segretaria d’edizione VALERIA ROGO
Organizzatore generale ALESSANDRO COSTANTINI
Aiuto regia ENRICO LUCIANI
Trucco e parrucco ALESSIA BASILI
Cast artistico (in ordine di apparizione):
RICCARDO ZINNA Michele
GIANLUCA GRECCHI Luca
MANUELA MORABITO Assistente sociale
ENRICO IANNIELLO Professore
E con la straordinaria partecipazione di NINO FRASSICA nel ruolo di se stesso
15’30’’
Luca (Gianluca Grecchi) ha 14 anni e la sclerosi tuberosa; vive in un piccolo centro con il papà
fornaio Michele (Riccardo Zinna), e ha appena iniziato il primo liceo. A scuola alcuni dei nuovi
compagni di classe non perdono occasione per farlo sentire "diverso". La sera il ragazzo si consola
con l'abbraccio del suo agnellino di peluche, un ricordo della mamma. Mentre l'assistente sociale
(Manuela Morabito) tenta invano di convincere il papà ad accettare l'aiuto dell'Associazione
Sclerosi Tuberosa, Luca trova il coraggio di regalare a Elena, la compagna di cui è teneramente
“innamorato”, il disegno di un agnellino con le trecce che ha fatto per lei. I compagni di classe,
indispettiti per l'avvicinamento alla ragazza ambita, gli spezzano tutte le matite, gli nascondono i
vestiti e lo lasciano tornare a casa in mutande sotto la pioggia. Per Michele è arrivato il momento di
fare qualcosa: rompere il suo silenzio salendo sul palco durante lo spettacolo di beneficenza dove
è ospite Nino Frassica, per denunciare il fatto e ricordare a tutti i concittadini quali sono i veri
problemi da combattere: l'ignoranza, l’indifferenza e il pregiudizio.
Note del regista:
La storia di Luca e di Michele è la storia di tanti padri, tante madri e tanti figli. Di tante famiglie con
una “perla rara” che ogni giorno combattono la sofferenza fisica e quella esistenziale, spesso nella
solitudine, tra l’ignoranza, la paura e l’indifferenza della gente.
E’ una storia di vita e di malattia. Di cose non dette, ma che vanno dette. Perché se la vita è un
forno dove si cuoce il pane, quel pane che non si nega a nessuno se si cuoce lento non si brucia e
viene più buono… e la temperatura del forno la decide il fornaio.
Nel mondo di Luca tra agnellini con le trecce e matite colorate, e in quello di Michele che ogni
giorno cuoce il pane per gli altri, c’è tanto cuore. Ci sono quella purezza e quella semplicità
disarmante che nessuna pietra riesce a scalfire.
E c’è un padre un po’ orso che trova la forza di salire sul palco del teatro cittadino durante uno
spettacolo di beneficenza, e il coraggio di affrontare quelle facce conosciute nascoste nella
penombra della sala che incredule, ora, ascoltano le sue sagge parole.
Nel silenzio spesso non si trovano risposte e non si trova aiuto. Michele, che finalmente ha rotto il
muro della non accettazione e dell’isolamento, adesso cerca nella gente e nell’associazione di
genitori quelle risposte e quell’aiuto di cui lui e Luca non possono più fare a meno. E l’amica di
scuola Elena e l’assistente sociale sono già al loro fianco.
Il film corto “L’agnellino con le trecce” rappresenta così una piccola lezione di vita in cui la malattia
è un pretesto per parlare di relazioni e sentimenti. Lo spunto per una riflessione. L’occasione per
porsi delle domande e per cercare le risposte. Per quelle persone che si sentono sole. Per chi può
fare qualcosa perché questo non avvenga, e invece non fa niente. E chi di noi pensa di non avere
un problema… alzi la mano.
MAURIZIO RIGATTI –
Inizia da giovanissimo le prime esperienze nello spettacolo come attore di teatro, ma abbandona la
recitazione non appena intuisce l’interesse per la regia e la scrittura. Studia “Storia del Teatro e
dello Spettacolo” all’Università di Firenze, Facoltà di Lettere Moderne.
Consegue, con il massimo dei voti, il “Diploma di Esperto in tecniche d’animazione e
conduzione di gruppi nell’ambito del teatro giovani e ragazzi” e il “Diploma di specializzazione
in Regia - La fabbrica dei registi”, rilasciati entrambi dalla Regione Toscana. Studia
sceneggiatura con importanti professionisti del cinema quali H.Schleef, F.Bruni, G.Arlorio,
G.Diana, G.Cecere. Nonostante la giovane età, vanta un nutrito e poliedrico percorso come
regista, sia in Italia che all’estero, realizzando importanti progetti che spaziano dal teatro al video,
dalla musica alla moda, dalla danza al circo; la sintesi di tale percorso costituisce l’identità del suo
stile creativo: originale ed emozionale, sempre attento ai nuovi linguaggi e alle nuove tendenze,
che si nutre di continue contaminazioni tra i generi e che sposa la tradizione ad una costante
ricerca di innovazione.
Da alcuni anni porta avanti come coach, percorsi formativi per attori che si concentrano sulla
ricerca di una (necessaria) “libera espressione creativa”.
Alcune tra le più significative esperienze professionali:
- realizza le riprese video del back stage del film LE FATE IGNORANTI di F.Ozpetek, utilizzate per
i titoli di coda e per i contributi extra nel DVD;
- autore e regista dello spot tv MAI PIU’ SOLO, testimonial Nino Frassica, patrocinato dalla
Fondazione Pubblicità Progresso e trasmesso dalle reti RAI nell’aprile 2010;
- autore e regista del film corto SANTALLEGRIA con Serena Grandi e la voce di Monica Scattini.
LA STAGIONE DELL’AMORE
Regia: Antonio Silvestre
Produzione: MAC Film con il sostegno di GAL Meridaunia, GAM, Wind Farm Rocchetta, Apulia Film
Commission e con il patrocinio del Comune di Biccari (Foggia)
Produttore esecutivo: Mario Tani
Direttore di produzione: Massimo Iacobis
Interpreti: Simone Corrente, Sarah Felberbaum, Serena Rossi, Niccolò Senni, Ivana Lotito, Anna Dalton,
Giovanni Vaccaro, Vincenzo De Michele, Giuseppe Pollicelli, Maddalena Zoppoli e Claudia Potenza
Soggetto e sceneggiatura: Antonio Silvestre
Direttore della fotografia: Nicola Saraval
Scenografia: Maurizio Kovacs
Costumi: Ginevra De Carolis
Musiche: Radiosa Romani
Suono: Tommaso Danisi
Montaggio: Giovanni Santonocito
Aiuto Regista: Serena Filippone, Edoardo Francesco Marini
Arredatrice: Fiorenza Amato
Trucco: Maria Solberg Lepre
Sistema di ripresa: Red One 4k – 16:9 Suono: Stereo
20 min – 2012
A due giorni dal matrimonio, in una alternanza di tradimenti, confessioni e riflessioni sull’utilità
della borsa delle donne, i protagonisti Alessandro e Sonia ci portano dentro il loro mondo fatto di
infedeltà, bugie e cene giapponesi. Si apre con le nozze una nuova pagina della loro vita: “la
stagione dell’amore”.
“Tutti tradiscono tutti” sembra essere il ritornello stonato di una commedia sentimentale che
racconta l’amore tormentato di due giovani, Alessandro e Sonia. Ma un amante è solo un ladro
che ruba attimi di felicità a qualcuno che non può dargli altro, oppure un amante è
semplicemente, nel senso stretto del termine, qualcuno che ama? E il traditore impenitente si
dovrà confrontare prima o poi con il vecchio adagio “chi la fa, l’aspetti”?.
DICHIARAZIONE DEL REGISTA
Nel film ho affrontato in maniera chiara l’enorme frattura tra l’universo maschile e quello
femminile, per arrivare ad una inaspettata e sorprendente conclusione: uomini e donne hanno
metodi ed atteggiamenti differenti, ma di certo, nella società attuale, le loro debolezze sono molto
simili. La forzatura, all’apparenza superficiale, con cui ho raccontato il matrimonio è una evidente
esasperazione del suo stesso concetto, per dimostrare come spesso uomini e donne lo vivano in
modo diametralmente opposto. Il mio interesse era proprio quello di porre l’accento sulle
decisioni prese dai protagonisti; evitare per quanto possibile di esprimere un giudizio sulle loro
posizioni, ma limitarsi ad osservare, con curiosità ed una certa inquietudine, la direzione fragile e
precaria che ha intrapreso la vita di coppia e le mille possibilità di evasione che uomini e donne si
concedono con una malcelata tolleranza: che sia forse proprio il tradimento necessario alla
fedeltà?
Antonio Silvestre
IL REGISTA
ANTONIO SILVESTRE (Roma, 1976). Regista e sceneggiatore, si laurea in Storia e Critica del
Cinema alla Sapienza di Roma con una tesi su Quentin Tarantino. Come aiuto regista lega il
suo nome a registi di successo come Giorgio Capitani con il quale realizza Papa Luciani
(2005), Puccini (2008), Il Restauratore (2010), Dove la trovi un’altra come me? (2010);
come Giacomo Campiotti, nel doppio ruolo di aiuto regista e attore al fianco di Gigi Proietti
nella miniserie tv Preferisco il paradiso (2009). Con Alessandro Aronadio realizza il film
Due vite per caso (2009) presentato alla 60° edizione del Festival di Berlino, e con
Massimo Spano collabora nelle serie I Figli strappati (2005), Caccia segreta (2006) e Una
madre (2008). Ha collaborato inoltre con Luciano Melchionna, Antonio Frazzi, Heather
Parisi, Pupi Avati, Alberto Sironi. Nel 2009 ha debuttato alla regia con uno spot pubblicitario
per la casa automobilistica DR, prodotto dalla A-movie e interpretato da Anna Falchi e Carlo
Buccirosso. Dopo il cortometraggio del 2010, I sogni son desideri, interamente girato a
Londra, ha diretto il film breve La Stagione dell’amore, riconosciuto di Interesse Culturale
Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il
Cinema (MiBAC). Attualmente è impegnato nella lavorazione del suo primo film di
lungometraggio, La Principessa e il Rospo.
IL PRODUTTORE
MARIO TANI (Bari, 1976). Regista e produttore, si laurea in Storia e Critica del Cinema alla
Sapienza di Roma con una tesi su Dario Argento. Come film-maker realizza corti, spot
pubblicitari, video musicali e documentari, e partecipa ad importanti festival di cinema sia italiani
che stranieri.
Nel 2002 è Gillo Pontecorvo a premiare il suo cortometraggio L’affaire a Cinecittà, mentre
numerosi sono i riconoscimenti ottenuti con i successivi cortometraggi L’ospite (2003) e Un
certain regard (2006). È tra i fondatori di MAC Film, società di produzione indipendente, attiva
da oltre dieci anni. È inoltre creatore e direttore artistico di ufosolar.com. Il suo ultimo
cortometraggio, Le dernier combat (2010), è stato riconosciuto di Interesse Culturale
Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il
Cinema (MiBAC). Fra gli altri suoi lavori: Dies Irae (1998), L’anello di Moebius (2000), The
Buzz (2001), Rumori di città (2001), Non voglio crepare (2004), Emigranti (2008), Ad ogni
danz (2010), Donne in emigrazione (2011). Attualmente è impegnato nella lavorazione di due
lungometraggi, due cortometraggi e due documentari, fra cui, in collaborazione con il giornalista
Giuseppe Pollicelli, si segnala Temporary Road, primo film documentario italiano sul musicista
Franco Battiato.
MAC Film è una società di produzione cinematografica indipendente, attiva dal 1995 con due
sedi a Bari e a Roma, che ha prodotto, nel corso degli anni, un elevato numero di cortometraggi,
videoclip e spot pubblicitari, oltre che mediometraggi e documentari.
MAC Film si pregia di aver partecipato, con le sue produzioni indipendenti, ad alcuni fra i
maggiori festival cinematografici in Italia e in Europa, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti,
portando il suo nome anche oltre oceano, fino negli USA e in Australia, e di essere stata ospitata
dalle più importanti televisioni e testate giornalistiche italiane.
MAC Film si occupa principalmente della produzione di cinema indipendente, sia esso
rappresentato da cortometraggi, videoclip e documentari, o da mediometraggi e lungometraggi.
MAC Film si occupa anche di distribuzione e, tramite il marchio UFO Solar e il suo portale
multimediale (ufosolar.com), commercializza le sue produzioni on-line e le trasmette sulla
esclusiva UFO Solar TV, garantendo ai suoi film una visibilità immediata e di portata
internazionale.
MAC Film, nella sua decennale esperienza, ha avuto modo di stringere rapporti con i maggiori
professionisti del settore, cosa questa che gli permette, ad oggi, di poter puntare alla realizzazione
di film di primissima qualità tecnica e di utilizzare le più innovative tecniche cinematografiche a
fronte di una riduzione dei costi di produzione, rispetto alle società cosiddette major.
MAC Film mira ad essere una valida alternativa nel mercato del cinema italiano, puntando su
giovani autori e storie innovative, ma anche su una ricerca estetica finalizzata a raffinare lo stile
narrativo con una capacità di universalizzarne i contenuti.
MAC Film mira a diventare un punto di riferimento non solo nel panorama produttivo italiano,
ma anche in quello europeo e mondiale, grazie alla preferenza per storie di genere e per quel tipo
di cinematografia che, nei decenni passati, ha portato il modello italiano alla gloria internazionale.
MAC Film non ha dimenticato l'aspetto distributivo, componente fondamentale per completare
al meglio la catena produttiva, occupandosi anche di pubblicare le proprie opere, e non solo, su
supporto DVD e ricercare formule di distribuzione poco sfruttate, come l’uscita nei cinema dei
corti abbinati ai film.
MAC Film è attualmente impegnata nella lavorazione di due lungometraggi, due cortometraggi e
due documentari, fra cui si segnala Temporary Road, primo film documentario italiano sul
musicista Franco Battiato.