Cittadinanza attiva in una Global Society
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Cittadinanza attiva in una Global Society
SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO “Cittadinanza attiva in una Global Society” – ADP Settore ed area di intervento del progetto: Educazione e promozione culturale – Educazione alla pace Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 Sede Città Indirizzo N° volontari ADP – PD Padova Via T. Minio, 13 4 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5 Descrizione contesto territoriale Al momento attuale, la città di Padova confronta la propria storica esperienza di convivenza con persone di culture diverse con la sfida della presenza sempre più diffusa di popolazione di cittadinanza straniera. Il comune ha raggiunto, nel corso dell’anno 2014, i 211.210 abitanti tra i quali vi erano 33.268 persone con cittadinanza straniera, pari al 15,75%, quasi il doppio della media nazionale (Dati dell’annuario statistico del Comune di Padova, 2014). Secondo i dati Istat più recenti, infatti, gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2014 sono 4.922.085, 534 mila in più rispetto all'anno precedente (+12,2%), pari al 8,1% della popolazione totale. La presenza straniera sul territorio italiano si concentra soprattutto al Nord, dove risiede il 60% della popolazione straniera complessiva. Nel Comune di Padova, i residenti con cittadinanza straniera ammontano a 33.268 di cui 15.567 maschi e 17.701 femmine (dati del Comune di Padova 2014). I gruppi più numerosi sono, in ordine di presenza numerica, i romeni, i moldavi, i nigeriani, i cinesi, i marocchini, i filippini, gli albanesi. Nell’arco di vent’anni si è passati da una percentuale di popolazione straniera del 1,55% del 1991 al 15,7% del 2012 (a fine 2014 si è arrivati al 15,75%), con variazioni interne al flusso migratorio rispetto al genere (dal 2007 le donne straniere immigrate hanno superato gli uomini). L’importanza della presenza di popolazione straniera si evidenzia anche in innovative politiche di accoglienza, attraverso l’iniziativa della precedente Amministrazione comunale dell’elezione della Commissione Stranieri, che parteciperà con diritto di parola ai Consigli Comunali. Nel novembre 2011 si sono tenute le elezioni della rappresentanza dei cittadini stranieri residenti in città nella Commissione: i candidati ammessi alle elezioni sono stati 46 (29 maschi e 17 femmine) con diversa cittadinanza: 5 Repubblica Moldova, 5 Filippine, 4 Ucraina, 1 Cina, 6 Nigeria, 4 Marocco, 2 Albania, 3 Bangladesh, 4 Sri Lanka, 1 Tunisia, 3 Camerun, 2 Repubblica Democratica del Congo, 1 Costa D'Avorio, 1 Perù, 1 Afghanistan, 1 Pakistan, 2 Senegal. La commissione è attualmente composta da 19 cittadini stranieri di diversa provenienza, in rappresentanza delle varie comunità esistenti sul territorio padovano. Si riunisce periodicamente per discutere di proposte riguardanti l’integrazione degli stranieri attraverso varie iniziative. Altra importante componente di presenze di cittadini stranieri è la presenza dell'Università. Padova accoglie il 50 % degli studenti universitari stranieri dell’intera Regione, infatti i dati più recenti forniti dall’Università degli Studi di Padova indicano che per l’anno accademico 2013/2014 l'Ateneo della città contava 2.224 studenti stranieri di 103 nazionalità diverse sul totale di 57.745 iscritti , dei quali solo 16.848 (il 29,2%) residenti a Padova. Il 70,8 % degli studenti universitari non sono residenti nel Comune, percentuale, questa, che fa triplicare la popolazione giovanile della città. Tra gli studenti universitari stranieri la nazionalità più rappresentata è quella Albanese (dato che rispecchia il trend regionale della presenza di studenti universitari stranieri) con 413 iscritti, seguiti da rumeni (338), moldavi (189), cinesi (157), camerunensi (118). Il Veneto conta 514.592 stranieri residenti (il 10,5% del totale nazionale), figurando così come la quarta regione italiana per presenza di cittadini stranieri (Dati Istat 2014). Su scala nazionale le percentuali di alunni nell’anno scolastico indicano che si verifica una sovra-rappresentazione degli alunni di cittadinanza straniera nelle scuole primarie (35,3% del totale degli stranieri) rispetto agli alunni italiani (31,7% del totale degli italiani); lo stesso fenomeno si verifica, seppur in misura più lieve, anche nelle scuole dell’infanzia e secondarie di primo grado. E’ invece registrata una sotto-rappresentazione degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di secondo grado con il 22,7% degli stranieri iscritti, contro il 30,6% degli Italiani (Rapporto Miur – Ismu 2013/14). Da ciò si deduce che l’abbandono scolastico che avviene tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado si verifica nella maggior parte dei casi da parte degli alunni con cittadinanza straniera. Un dato significativo riguarda i minori stranieri residenti in Veneto, che hanno raggiunto le 125.769 unità a fine 2013 (dati Istat 2014). Il Veneto appare come la seconda regione italiana per la presenza di alunni con cittadinanza straniera. Nel Comune di Padova vi sono 7.841 minori e giovani appartenenti alla classe d'età 0-19 anni, incidendo per il 23,6% sul totale dei residenti stranieri. Nelle scuole presenti all’interno del comune di Padova gli alunni stranieri, rispetto al totale degli iscritti, sono così distribuiti: 19,45% per asili nido, 22,86% per le scuole dell'infanzia, 20,90% per le scuole primarie, 17,35% per le scuole secondarie di I grado e 9,31% per le scuole secondarie di II grado (dati dell’Annuario Statistico 2014 del Comune di Padova). Amici dei Popoli ha sede all’interno del Quartiere n.2 Nord, che si trova nella zona nord del comune, a ridosso della ferrovia e della stazione ferroviaria; qui, come in molte realtà italiane, si vede un’alta concentrazione di attività commerciali gestite da stranieri o di servizio alla popolazione straniera. Al 31/12/2014 in questo quartiere è stata registrata la presenza di 10.243 stranieri residenti, pari al 26,1% del totale della popolazione del quartiere (39.178 cittadini): è infatti il quartiere con il maggior numero di stranieri nell'intero Comune. I minori stranieri qui residenti sono 2.358, pari al 23% degli stranieri residenti nella zona (dati tratti dall’Annuario Statistico del Comune 2014). Di conseguenza il numero di minori stranieri Descrizione del contesto settoriale Nel quartiere n. 2 Nord del Comune di Padova, zona in cui si concentra l'azione di Amici dei Popoli a favore dei minori stranieri o di origine straniera, l’ambito dei minori stranieri è seguito anche da altre realtà: - 3 centri di animazione territoriale, G.I.G. e Jump gestito dalla cooperativa sociale "La Bottega dei ragazzi" e Skooossa sostenuto dal Comune di Padova in collaborazione con la cooperativa sociale "La Bottega dei ragazzi" propongono spazi aggregativi pomeridiani per bambini/ragazzi di età tra i 6 e i 14 anni con un supporto nello svolgimento dei compiti e attività di socializzazione, giochi e laboratori. In questi tre centri vengono seguiti circa 130 ragazzi, di cui il 90% è straniero. - Le Parrocchie del quartiere S. Carlo, S. Gregorio, Arcella, Pontevigodarzere, S. Lorenzo effettuano un sostegno scolastico in particolare per i ragazzi stranieri seguendone, nell’anno scolastico 2014-2015 un buon numero (150 ragazzi circa) all’interno del coordinamento vicariale sui minori stranieri alle cui riunioni partecipa anche Amici dei Popoli. - Progetto Tavolo Arcella, promosso dal Settore Servizi Sociali del Comune di Padova, formato da rappresentanti di gruppi e istituzioni (associazioni, gruppi teatrali, i servizi sociali, rappresentanti istituzionali, il Consiglio di Quartiere 2 Nord, ULSS 16, parrocchie, scuole) promuove attività per le famiglie del quartiere, occasionalmente anche mirate ai minori stranieri. Amici dei Popoli partecipa alle riunioni ed alle attività mirate a tale target. Nel 2013 Amici dei Popoli è stato capofila del progetto Al-largo le Idee mirato alla rivitalizzazione di uno spazio verde del quartiere, coinvolgendo famiglie italiane e straniere. Sebbene le risorse nel territorio siamo molto numerose, le esigenze di affiancamento, sostegno scolastico e inserimento nella realtà padovana dei moltissimi minori stranieri presenti nel quartiere rimangono comunque nella maggior parte dei casi insoddisfatte e cominciano a manifestarsi fenomeni di disagio giovanile, come bullismo, crescente dispersione scolastica, microcriminalità. Il mutamento strutturale che la massiccia presenza di cittadini stranieri implica nella società mostra l’esigenza di adottare un modello di integrazione che sappia affrontare la diversità dei gruppi culturali eterogenei sempre più in aumento. Si evidenzia il bisogno di intervenire con azioni di informazione e sensibilizzazione anche nei confronti della popolazione italiana che inizia ad esternare sensazioni di disagio ed anche paura che rischiano di sfociare in fenomeni di intolleranza e razzismo. La scuola è una delle istituzioni maggiormente investite dalla questione migratoria, dal momento che rappresenta uno dei luoghi principali in cui si gioca la sfida dell’integrazione. L’elevata percentuale di minori stranieri emerge anche dai dati forniti dagli Istituti scolastici della scuola dell'obbligo del quartiere, per l’anno scolastico 2014-15. In particolare il III Istituto comprensivo Briosco, il IV Istituto comprensivo Rosmini e il V Istituto comprensivo Donatello vedono la presenza rispettivamente di: n. 362 alunni stranieri pari al 44% del 3° Istituto Briosco, n. 343 alunni stranieri pari al 42,5 % del totale degli alunni nel 4° Istituto Rosmini e n. 403 pari al 51,5% del 5° Istituto Donatello (dati forniti dagli Istituti Comprensivi). I dati dell’anno scolastico 2014-15 mostrano più nel dettaglio la situazione degli Istituti Scolastici del Quartiere 2 Nord della città di Padova, dove opera Amici dei Popoli con azioni di educazione interculturale, di facilitazione linguistica, sostegno extrascolastico ed affiancamento personale in stretta collaborazione con le scuole del quartiere (dati forniti dagli Istituti a.s. 2014-2015). III Istituto comprensivo Briosco - Alunni stranieri neo – arrivati IN ITALIA n.15 SCUOLA alunni stranieri totale alunni % alunni stranieri Infanzia 37 75 49,3% Primaria: LEOPARDI 135 332 40,7% Primaria: MURATORI 103 221 46,6% Secondaria I grado 87 194 44,8% 362 Totale assoluto 822 44% IV Istituto Rosmini - Alunni stranieri neo – arrivati IN ITALIA n. 27 scuola Zanella SCUOLA alunni stranieri totale alunni % alunni stranieri Infanzia 56 66 84,8% Primaria 175 345 50,7% Secondaria I grado 112 397 28,2% 343 Totale assoluto 808 42,5% V Istituto comprensivo Donatello - Alunni stranieri neo - arrivati n. 41 SCUOLA alunni stranieri totale alunni % alunni stranieri Infanzia: BORANGA 90 117 76,9% Primaria MANTEGNA 139 245 56,7% Primaria DELEDDA 61 155 39,3% Secondaria I grado 2 sedi 113 265 42,6% DONATELLO e COPERNICO 403 Totale assoluto 782 51,5% Provenienza geografica alunni stranieri scuola dell’obbligo anno scolastico 2014/2015. Nazionalità Romena e moldava Balcani Albanese America Latina Area Russa Africana Filippina Area Araba Cinese India Pakistan e Bangladesh Medioriente Kirghigistan Kazak Vietnam, Nepal Europa Altre aree Totale Scuola prim. III Istituto Scuola prim. IV Istituto Scuola prim. V Istituto Tot Scuola second. I grado III Istituto Scuola second. I grado IV Istituto Scuola second. I grado V Istituto Tot 96 57 72 225 34 45 59 138 4 5 7 4 48 9 10 38 9 2 2 2 47 14 0 23 9 3 1 1 50 6 24 9 22 10 10 7 145 29 34 70 2 4 0 0 14 7 11 9 4 3 1 2 11 6 2 29 5 3 1 0 11 5 10 10 11 10 2 2 36 18 23 48 10 18 23 51 6 8 7 21 2 0 1 3 0 0 0 0 0 4 1 238 0 1 0 175 0 0 1 200 0 5 2 613 0 0 0 87 0 1 0 112 1 1 0 113 1 2 0 312 Come si può notare dai numeri elevati di studenti stranieri o di origine straniera gli Istituti presentano alte percentuali anche rispetto alla situazione di Padova e provincia. Dal confronto con i precedenti anni scolastici, si può inoltre evidenziare che questi numeri hanno registrato un progressivo aumento: per l’Ist. Donatello si è passati da 27,6% di alunni stranieri nell’a.s. 2008-9, al’attuale al 51,5% come valore assoluto, per l’Ist. Briosco dal 21,8% di alunni stranieri nell’a.s. 2008-9, all’attuale 44,%. Analizzando le aree geografiche di provenienza degli alunni si può notare che nei tre Istituti, su un totale di alunni stranieri di 925 ragazzi, vi è la prevalenza di alunni dalla Romania e Moldavia per un totale di 363 alunni della scuola dell’obbligo, pari quindi al 39,2 % degli alunni stranieri totali. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado si trovano in un periodo delicato della crescita e i minori stranieri affrontano problematiche complesse che si sommano a quelle del normale periodo preadolescenziale (difficoltà linguistiche, diversità culturale e sradicamento, ambiti familiari spesso fragili); ciò rischia di compromettere l’equilibrio ed il benessere dei ragazzi, creando come conseguenza comportamenti di sfida, bullismo e aggressività con seri rischi di comportamenti violenti ed emarginazione. Per questi motivi Amici dei Popoli ha ritenuto prioritario concentrare le proprie azioni nel sostegno ai minori stranieri delle scuole secondarie di primo grado. Negli anni 2012-13 e 2013-14 ha seguito circa 35 minori stranieri o di origine straniera ogni anno. Durante l’anno scolastico 2014-2015 Amici dei Popoli ha seguito 23 ragazzi stranieri con l’attività di facilitazione linguistica, 3-4 della scuola Donatello, 13-14 della scuola Zanella, 4-5 della scuola Briosco. Gli operatori, tra volontari e tirocinanti, sono 21. Si mantiene il rapporto 1:1, con rari casi di piccoli gruppi, ma, nonostante questo, le liste presentate dagli istituti ad inizio anno (e periodicamente aggiornate) vedono ancora ragazzi bisognosi che non possono usufruire della facilitazione linguistica per via del numero di operatori, non sufficiente a coprire tutta la domanda. È importante sottolineare che laddove questa domanda non viene accolta si alza il rischio di abbandono scolastico e manifestazioni di disagio giovanile. Dal confronto effettuato con insegnanti funzione strumentale dei tre Istituti, al termine dell’a.s. è risultato che per 23 ragazzi seguiti, il monte ore di affiancamento garantito da Amici dei Popoli è stato di circa 1.250 ore da novembre a maggio ed ha consentito che il 72,3% dei ragazzi siano stati promossi. Il restante 27,7% dei ragazzi è stato bocciato a causa di insufficienti giorni di frequenza o per inadeguata conoscenza della lingua di comunicazione. Dalla verifica con gli insegnanti risulta che le attività di sostegno pomeridiano sono state positive e proficue ed è stata apprezzata la modalità del rapporto 1 ragazzo/1 volontario e tutte le scuole hanno chiesto che possa essere seguito un numero maggiore di ragazzi, poiché l’esperienza è stata positiva e la domanda è sempre più alta. Le azioni a favore di minori stranieri, promosse da enti cittadini, sono molteplici: supporto all’accoglienza, sostegno scolastico, socializzazione in spazi a forte valenza educativa. Gli Enti più attivi sono il Comune di Padova, che offre alla scuola l’intervento dei mediatori culturali, il Ministero Pubblica Istruzione, con i progetti Ministeriali di insegnamento della lingua italiana, altri Enti locali ed il terzo settore; purtroppo gli interventi non sono assolutamente sufficienti per i 7.281 minori stranieri presenti nel comune (dati dell’Annuario Statistico 2014 del Comune di Padova). Di seguito si riportano le ore a sostegno dei minori stranieri, offerte da diverse realtà, di cui hanno usufruito le diverse scuole del quartiere. III Istituto Briosco Le ore a sostegno dei minori stranieri dell’Istituto nell’arco dell’anno 2014-2015 sono state: - 387 h per la facilitazione linguistica con personale interno alla scuola e 60 h con personale esterno (di cui 124 h finanziate dal Comune di Padova per la facilitazione linguistica, 115 h finanziate con il fondo contro la dispersione scolastica del Comune di Padova e 208 h finanziate con fondi interni alla scuola) - circa 786 h di mediazione culturale assicurate dal comune di Padova per 42 minori stranieri neo arrivati - laboratorio di lingua dello studio L2 (175 ore) per 42 alunni stranieri della scuola secondaria di primo grado - corsi di preparazione all’esame di stato per tutte le terze (85 ore complessive) - sostegno pomeridiano per 33 ragazzi (circa) organizzato dai gruppi parrocchiali e altre attività associative della zona - sostegno realizzato da Amici dei Popoli per 5 minori da novembre a maggio pari a circa 270 ore IV Istituto Rosmini: Le ore a sostegno dei minori stranieri nell’A.S. 2014/15 nella scuola secondaria di primo grado Zanella sono state: - 85 h di azioni di facilitazione linguistica con personale interno alla scuola, - 528 h di mediazione culturale assicurate dal comune di Padova per 23 alunni stranieri neo arrivati - sostegno pomeridiano per i ragazzi organizzato dai gruppi parrocchiali e altre realtà associative della zona (G.I.G., Skooossa, S.Vincenzo) - sostegno realizzato da Amici dei Popoli per 14 minori da novembre a maggio pari a circa 760 ore V Istituto Donatello scuole secondarie di primo grado Donatello e Copernico: Le ore a sostegno dei minori stranieri nell’a.s. 2014/15 nelle scuole secondarie di primo grado Donatello e Copernico sono state: - 260 ore per la facilitazione linguistica con personale interno alla scuola e 70 ore con personale esterno - 514 h di mediazione culturale assicurate dal Comune di Padova per 26 alunni stranieri neo arrivati - sostegno realizzato da Amici dei Popoli per 4 minori da novembre a maggio pari a circa 220 ore Le difficoltà di inserimento affrontate dai minori stranieri nel territorio e soprattutto nella scuola possono essere anche imputabili ad una difficoltà della scuola stessa a fronteggiare le nuove problematiche, poiché la sua priorità rimane legata all’adempimento dei programmi annuali, prefissando così livelli e tempi di apprendimento uguali per tutti gli alunni. In questo modo assume un’impostazione fin troppo rigida, che nasce dal momento storico in cui è nato questo tipo di pianificazione, quando ancora le esigenze implicate nell’interculturalità non erano così incidenti. Attualmente, però, è necessaria una più adeguata flessibilità di fronte ad una realtà in crescente aumento caratterizzata da un incremento massiccio di figli di immigrati nella scuola italiana. Spesso manca, al momento dell’inserimento di alunni stranieri nella scuola, un’attiva mediazione tra la cultura di cui il minore straniero è portatore e la cultura rappresentata dalla scuola, ciò comporta inevitabili conflitti sia all'interno della comunità ospitante, sia nella famiglia e nel gruppo allegato a cui il minore appartiene. In questo contesto è il minore per primo a risentirne, poiché non viene favorito il riconoscimento delle sue reali potenzialità, sia come soggetto dotati di proprie caratteristiche peculiari, sia come individuo portatore di una "altra" cultura. La mancata comprensione e integrazione delle diversità può creare dei conflitti che possono portare i minori a non adempiere all'obbligo scolastico e ad intraprendere un percorso di marginalità sociale. I pochi investimenti e i tagli fatti all’istruzione comportano sempre maggiori difficoltà per gli insegnanti, che se da un lato non si sentono sostenuti dal punto di vista strumentale, dall’altro mancano di una formazione adeguata e aggiornata che funga da canale di accoglienza ed integrazione. In una scuola che non sa accogliere, accettare ed integrare lo straniero il pericolo più grande è l’esclusione sociale dei minori in prima istanza, ma anche delle loro famiglie come conseguenza. All’interno del percorso migratorio la famiglia è certamente importante nella fase della partenza così come nella successiva fase di stabilizzazione ma lo è soprattutto nel difficile processo di integrazione nella società di arrivo. Nel 2006 Amici dei Popoli ha effettuato una ricerca su un campione di 130 stranieri extracomunitari, dalla quale è risultato che il 60% degli intervistati risulta coniugato e con figli, quindi inserito in un contesto famiglia. Agli intervistati è stato chiesto di indicare i principali problemi (potevano esserne indicati tre) all’interno di una lista precostituita e ne sé risultato che al primo posto si colloca il problema della casa che interessa il 55,2% degli stranieri, al secondo posto, ma molto vicino per numero di stranieri che l’hanno indicato, il lavoro (52% ). Al terzo posto il problema della lingua italiana (24%) seguito da quello della cura dei bambini e dalla solitudine (20% ). Nell’intervista veniva loro chiesto di che servizi avessero usufruito per andare incontro alle problematiche sopra riportate. Ne è risultato che meno della metà degli intervistati (45,3% ) ha detto di essersi rivolto ad uffici e/ o associazioni che svolgono attività per gli immigrati. Chi l’ha fatto ha utilizzato questi strumenti soprattutto per richiedere informazioni (69% ) e per le pratiche relative al permesso di soggiorno (39,7% ). Ma tutte le motivazioni sono presenti con percentuali anche di un certo rilievo a partire da quelle legate ai problemi indicati come più rilevanti (ricerca casa 36,2%, ricerca lavoro 29,3% ), ai problemi di sussistenza (25,9% ), a quelli legati alla lingua e al sostegno scolastico dei figli (19%). Quel 54,7 di intervistati che non si è mai rivolto a uffici o associazioni per immigrati non l’ha fatto prevalentemente per motivi di scarsa conoscenza delle possibilità esistenti (37,9% ) o per la difficoltà di rivolgersi a organizzazioni di un Paese straniero (36,2% ). L’impegno di Enti e Associazioni, in una città come Padova che ha un’ampia componente giovanile, parte dall’ambiente scolastico. Dall’anno 1997 l’ONG Amici dei Popoli attua nelle scuole della città percorsi di educazione interculturale, alla pace e ai diritti umani e dal 2004 le azioni di facilitazione linguistica per minori stranieri. Da 8 anni il Comune di Padova attua il progetto “Diritti Umani dalle scuole alla città, dalla conoscenza all’azione” indirizzato alle scuole secondarie di secondo grado con l’esecuzione di percorsi educativi in collaborazione con 20 associazioni e ONG fra cui Amici dei Popoli. Negli ultimi 9 anni sono stati realizzati circa 1.550 incontri nelle scuole superiori sulle tematiche di intercultura, inclusione sociale, diritti umani e risoluzione dei conflitti. Amici dei Popoli ne ha realizzati n.275, con un buon feedback da parte degli insegnanti. Nell’anno scolastico 2014-2015 sono stati coinvolti 13 Istituti del Comune di Padova, per un totale di circa 500 studenti, un numero inferiore rispetto alla media degli anni precedenti e con i percorsi limitati alla tematica dell’azzardopatia. Altra azione mirata per la prevenzione di fenomeni di razzismo è l’educazione interculturale, in particolare con l’allestimento periodico della Mostra "GLI ALTRI SIAMO NOI: GIOCHI, STRUMENTI, IDEE PER UNA SOCIETA' INTERCULTURALE". È un’esposizione dinamica ed educativa, indirizzata principalmente a bambini fra i 9 e i 14 anni, frutto di un’ idea olandese e belga. Non è una mostra in senso tradizionale, ma un percorso di giochi educativi che stimolano i bambini a riflettere a proposito di pregiudizi, discriminazione e capro espiatorio. Negli ultimi 8 anni è stata allestita in più località del Nord Italia e visitata da circa 6.800 alunni. Nonostante nella città di Padova vi sia una coscienza diffusa delle problematiche fin qui esposte, manca però nel mondo studentesco e universitario. Proprio per tale motivo enti e Amministrazioni locali promuovono iniziative di impegno solidale e progetti di sensibilizzazione ed educazione alla pace e ai diritti umani. Da un’indagine su un campione di 200 alunni della scuola secondaria di secondo grado, nel 2006 solo il 6% degli studenti dichiara di conoscere i temi dei diritti umani, nel 2010 tale percentuale si alza all’8%. Un progetto rilevante di sensibilizzazione è WSA (World Social Agenda), promosso da Fondazione Fontana in rete con altri enti ed associazioni, fra cui Amici dei Popoli, e realizzato da ormai 8 anni con eventi, formazione degli insegnanti e percorsi nelle scuole della Provincia di Padova sugli obiettivi del millennio. Sono stati concretizzati, negli ultimi 8 anni, 800 percorsi circa, di cui 240 realizzati da Amici dei Popoli, con il coinvolgimento di un totale di 15.500 alunni. Grazie agli strumenti di valutazione utilizzati (circa 90 questionari raccolti ogni anno) è possibile dedurre che l’esperienza compiuta con le classi coinvolte nei progetti è stata più che positiva. L’obiettivo generale dei percorsi di educazione ai diritti umani è quello di stimolare una cittadinanza più attiva da parte dei ragazzi, favorendo un legame più profondo tra l’ambiente scolastico e il mondo dell’associazionismo e le sue attività. Nel sito del Comune di Padova sono indicate le 1.030 associazioni iscritte in diverse aree, di cui 94 iscritte al Registro Comunale nell’area pace, diritti umani e cooperazione internazionale. È inoltre percepibile l’attenzione ai giovani: ben 162 associazioni, enti, cooperative sono reperibili nel sito di Informagiovani del Comune di Padova in quanto disponibili ad accogliere volontari e tirocinanti. Nella città di Padova sono presenti 12 ONG con sedi principali o succursali e le proposte di sensibilizzazione e formazione sui temi inerenti la cooperazione internazionale concorrono a creare mentalità sensibili alla solidarietà, alla pace, al rispetto delle diversità, con uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e dell’uomo, capaci di scelte di volontariato. I coordinamenti e le iniziative promosse sono rivolti ai giovani ed ai cittadini con vari format: concerti, corsi di formazione, spettacoli, feste interculturali. Molti di questi si concretizzano come appuntamenti ormai noti a cui Amici dei Popoli partecipa: - “Festa dei Popoli”, organizzata dall’associazione omonima costituita dalla rappresentanza di 18 associazioni italiane e di migranti, - “Cena per Tutti”, promossa dal Coordinamento A braccia Aperte sostenuto da 29 associazioni, - Tavolo Cooperazione e Tavolo Integrazione appoggiati dal Comune di Padova, - Progetti di promozione di una cittadinanza attiva come: Biblioteche viventi sul volontariato, Bando ON AIR partecipazione in onda, - Festa del volontariato. - “Immaginafrica”, organizzato da Università di Padova ed 8 associazioni. - “Diritti+Umani”, che vede partecipare 20 associazioni, enti locali, Asl, Diocesi di Padova, comunità missionarie, Università di Padova. - Festival della cittadinanza. Da Amici dei Popoli vengono inoltre promosse ogni anno iniziative formative rivolte ai giovani (Corso di formazione alla mondialità, Corso per volontari di facilitazione linguistica). Programma inoltre eventi, come convegni e mostre interattive rivolte alla cittadinanza, percorsi di educazione alla cittadinanza europea ed interculturale in collaborazione con la Regione Veneto, il Comune di Padova e 25 associazioni e Istituti scolastici della Regione. In base ai dati del Rapporto giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo iI 91% dei giovani italiani tra i 19 e i 30 anni considera il volontariato un’esperienza formativa importante. L’80,4% dichiara inoltre di essere “molto” o “abbastanza” d’accordo sul fatto che per tutti i giovani sia utile fare un’esperienza di impegno civico a favore della propria comunità, anche senza compenso in denaro. Di fronte a questa ampia disponibilità ad essere coinvolti, solo una parte limitata di giovani lo è finora stata effettivamente: solo poco più di un intervistato su dieci (11,7%) è impegnato o ha svolto un’esperienza di servizio civile e circa la metà (50,2%) non ha mai svolto attività di nessun tipo in ambito sociale. In tale contesto i giovani italiani valutano molto favorevolmente il Servizio civile. Pur essendo attualmente poco conosciuto (il 10% lo conosce bene e il 36% ne ha sentito vagamente parlare), possiede caratteristiche che la grande maggioranza dei giovani considera utili e importanti: consente infatti allo stesso tempo di esprimere valori di solidarietà e arricchisce il proprio saper essere e fare con competenze spendibili anche nel mondo del lavoro. Nel periodo 2007-2011, quando la crisi avanzava e i posti di lavoro diminuivano, a fronte di quasi 156mila posti messi a bando, le domande presentate sono state ben 432mila, distribuite su tutte le Regioni italiane. Solo nel 2012, i giovani che hanno presentato domanda sono stati 87.635. Nell’ambito del Servizio Civile, Amici dei Popoli sede di Padova aderisce nel 2011 a CSEV, il Coordinamento Spontaneo Enti e Volontari di servizio civile del Veneto. L’intento è quello di creare una rete, la convinzione è quella che mettendo nella rete le risorse, le possibilità per ognuno si moltiplicano. CSEV è un gruppo aperto, composto da tutti gli Enti gestori di progetti di servizio civile che desiderano aderire. Nasce con lo scopo di compiere azioni e promuovere politiche utili alla valorizzazione dell’istituto del Servizio Civile. E’ rappresentativo delle realtà operanti nell’ambito del Servizio Civile in quanto vede il coinvolgimento di Enti sia pubblici che privati e appartenenti a classi di accreditamento diverse, oltre a rappresentare tutte le province del territorio del Veneto. E’ altresì rappresentativo dei giovani in Servizio Civile, che possono così portare il loro contributo attivo ed il punto di vista dei diretti interessati al servizio. Tale punto di vista è attualmente espresso mediante la partecipazione dei rappresentanti regionali. Nel corso di questi quattro anni la rete CSEV si è progressivamente allargata. Ad oggi mette in rete: 22 enti aderenti, 989 sedi accreditate, 271 sedi con progetti di servizio civile nazionale attivi nel 2014, 383 giovani in servizio civile nazionale attivi nel 2014, 60 sedi con progetti di servizio civile regionale attivi nel 2014, 89 giovani in servizio civile regionale attivi nel 2014. Destinatari e Beneficiari Destinatari diretti delle azioni progettuali saranno: Ø 800 studenti delle scuole secondarie (coinvolti in laboratori e mostre di sensibilizzazione) Ø 30 docenti delle scuole secondarie Ø 6.000 stranieri adulti residenti nel quartiere (da sensibilizzare sui servizi esistenti) Ø 45 minori stranieri con necessità di supporto nell’apprendimento della lingua italiana e con difficoltà di inserimento. Ø 250 giovani padovani Beneficiari indiretti delle azioni progettuali saranno: Ø I beneficiari indiretti del progetto sono costituiti da oltre 1000 famiglie degli studenti e dei giovani coinvolti, almeno 100 colleghi dei docenti e la società civile tutta. Obiettivi del progetto Gli obiettivi del presente progetti vengono elencato presentando specularmente situazione desiderata a completamento delle attività previste. SITUAZIONE DI PARTENZA la situazione di partenza e la OBIETTIVI SPECIFICI (Situazione di arrivo) Indicatori relativi alla capacità della Scuola di promuovere educazione all'interculturalità, alla pace, alla mondialità. - 11 su 11 docenti intervistati nelle scuole secondarie di secondo grado della città ritengono gravi le lacune dei libri di testo e dei programmi ministeriali, in materia di sicurezza e sovranità alimentare, di migrazioni internazionali e di economia globale e richiedono l’introduzione di strumenti e interventi che contribuiscono a colmarle. - Su un campione di 200 studenti solo l’8% degli studenti dichiara di conoscere i temi dei diritti umani. Indicatori relativi all’esclusione e disagio sociale tra la popolazione straniera. · Tra il 2010 e il 2014 in Italia è aumentato dal 20,7% al 25,7% il numero dei ragazzi che dichiarano di aver subito episodi di bullismo legato anche a discriminazione razziale. · Il 54,7% degli adulti stranieri su Padova non si rivolge a servizi, uffici o associazioni per immigrati, anche perché non ne è a conoscenza. Indicatori relativi al dispersione scolastica e di insuccesso scolastico dei minori stranieri del territorio - In Veneto oltre l’84,5% degli alunni stranieri frequentanti la scuola secondaria di I grado è a “rischio di abbandono scolastico” a causa delle difficoltà linguistiche e di integrazione nella società italiana. Indicatori relativi al volontariato e protagonismo giovanile Il 50,2% dei giovani italiani non ha svolto alcuna attività in ambito sociale. Solo il 10% dei giovani italiani dichiara di conoscere bene il Servizio Civile. Obiettivo 1: Promuovere all’interno della popolazione studentesca la conoscenza delle tematiche inerenti educazione all'interculturalità, alla pace, alla mondialità, sicurezza e sovranità alimentare, economia globale, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, conflitti, migrazioni, diritti umani: · Promuovere in almeno 2 Istituti di secondo grado lo studio dei grandi temi globali attraverso l'integrazione tra didattica curricolare e pratiche di cittadinanza attiva. · Garantire l’inserimento nel POF di almeno 1 Istituto la programmazione e lo svolgimento di Unità di Apprendimento (UdA) Educazione alla Cittadinanza Mondiale · Aumentare nell'1% della popolazione studentesca l’informazione rispetto le tematiche inerenti la sicurezza e sovranità alimentare, migrazioni internazionali, economia globale e sviluppo sostenibile. Obiettivo 2: Promuovere fra la cittadinanza e la popolazione studentesca le tematiche della tematiche intercultura, risoluzione non violenta dei conflitti, stereotipo, pregiudizio, discriminazione, bullismo e razzismo. - Riportare nelle classi le tematiche dei diritti umani, della diversità culturale, della relazione interculturale, accoglienza dei migranti e lotta all’esclusione sociale; - Portare a 100 i ragazzi coinvolti nei percorsi di sensibilizzazione in ambito Diritti Umani e Pace. - Aumentare le occasioni di incontro tra la popolazione di diverse provenienze culturali per favorire un maggior confronto per il 2 % della popolazione cittadina. - Aumentare del 10% il numero di adulti stranieri che si rivolgono a servizi, uffici o associazioni per immigrati, facilitandone l’integrazione nella comunità. Obiettivo 3: Contribuire all’integrazione sociale e scolastica degli alunni stranieri frequentanti gli Istituti del Quartiere 2. Portare a 45 il numero dei ragazzi seguiti dall’Associazione nelle attività pomeridiane di facilitazione linguistica, per prevenire fenomeni di esclusione sociale, comportamenti devianti e microcriminalità. Diminuire del 5% il tasso di abbandono scolastico, favorendo il miglioramento scolastico. Obiettivo 4: Promuovere fra i giovani (studenti e non) la conoscenza del mondo del volontariato, illustrando loro le possibilità di impegno in ambito sociale e nel servizio civile: · Informare almeno 200 giovani padovani informati sulle possibilità di impegno volontario in ambito sociale. · Far conoscere il Servizio Civile ed i suoi valori ad almeno 50 giovani residenti a Padova. Attività previste e ruolo ed attività previste per i volontari Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi. AZIONE 1: Informare la popolazione studentesca, universitaria e la cittadinanza su tematiche con valenza sovrannazionale (o planetaria): educazione all'interculturalità, alla pace, alla mondialità, sicurezza e sovranità alimentare, economia globale, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, conflitti, migrazioni, diritti umani. Attività: 1. Ricerca e studio materiali già esistenti, progettazione e realizzazione dei materiali di supporto per i percorsi educativi, tramite strumenti informativi, audio, video, materiali per laboratori, rispetto agli obiettivi e contenuti sulle tematiche sicurezza e sovranità alimentare, economia globale, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, conflitti, migrazioni, diritti umani. 2. Preparazione dei materiali, del report finale, archiviazione del materiale prodotto, cura dell'organizzazione logistica, ricerca di eventuali relatori. Realizzazione di materiali formativi relativi ai temi: sicurezza e sovranità alimentare, economia globale, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, conflitti, migrazioni, diritti umani 3. Organizzazione, divulgazione ed attuazione di n. 2 corsi di formazione per insegnanti con 2 laboratori interattivi differenziati a seconda del grado scolastico o per adulti su sicurezza e sovranità alimentare, migrazioni internazionali, economia globale, cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, revisione dei curricula scolastici e sperimentazione di unità didattiche con una visione interculturale 4. Individuazione degli Istituti Scolastici di diverso grado disposti a realizzare il laboratori interattivi nelle classi. 5. Realizzazione negli Istituti individuati di laboratori, ricorrendo alle expertise delle ONG sui temi sicurezza e sovranità alimentare, economia globale, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, conflitti, migrazioni, diritti umani. 6. divulgazione cartacea e online dei materiali informativi, formativi e didattici ideati in materia di sicurezza e sovranità alimentare, economia globale, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, conflitti, migrazioni, diritti umani. 7. valutazione del gradimento delle attività, anche realizzate in rete, proposte attraverso la somministrazione di questionari; confronto con i partner rispetto all’andamento dell’iniziativa e archiviazioni dei risultati e del materiali in una banca dati comune. AZIONE 2: Informare e sensibilizzare la cittadinanza e la popolazione studentesca sulle tematiche inerenti il concetto di diversità (culturale, di genere, di abilità), intercultura, risoluzione non violenta dei conflitti, stereotipo, pregiudizio, discriminazione, bullismo e razzismo. Attività: 1. Ricerca e studio materiali già esistenti, progettazione e realizzazione dei materiali di supporto per i percorsi educativi, tramite strumenti informativi, audio, video, materiali per laboratori, rispetto alle tematiche intercultura, risoluzione non violenta dei conflitti, stereotipo, pregiudizio, discriminazione, bullismo e razzismo. 2. Realizzazione di materiali formativi relativi ai temi: squilibri nord-sud, situazioni di conflitto in particolare relativi ai paesi in cui l’ONG opera, diversità culturale, della relazione interculturale, accoglienza dei migranti, bullismo e risoluzione non violenta dei conflitti e lotta all’esclusione sociale. 3. organizzazione dell'annuale Percorso di Formazione alla Mondialità per la formazione di adulti sui temi dell'intercultura, volontariato, cooperazione internazionale, preparazione di gruppi che svolgono un'esperienza di conoscenza di un mese in un paese del sud del mondo. 4. Laboratori nelle scuole sulle tematiche dell’intercultura, risoluzione non violenta dei conflitti,stereotipo, pregiudizio, discriminazione, bullismo e razzismo. 5. Divulgazione ed attuazione di allestimenti, per la cittadinanza della Mostra interattiva Gli Altri Siamo Noi: Giochi, strumenti, idee per una società interculturale e di altre Mostre o Eventi sulle tematiche suesposte. 6. valutazione del gradimento delle attività, anche realizzate in rete, proposte attraverso la somministrazione di questionari. 7. realizzazione di tre iniziative di integrazione e coinvolgimento delle famiglie immigrate del quartiere. AZIONE 3: Facilitare l’inserimento nella scuola e nel territorio padovano dei minori stranieri e di origine straniera, in particolar modo quelli di recente arrivo dai paesi di origine, con particolare attenzione a situazioni di disagio. Attività: 1. Raccolta e ideazione di materiali informativi, formativi e didattici sui seguenti temi: la complessità delle culture, casi di integrazione positiva, situazione dei paesi di origine dei minori nel territorio padovano, l’italiano come L2, la facilitazione linguistica e didattica ludica. 2. organizzazione di un corso di formazione per volontari nella facilitazione linguistica che affronti i temi dell’insegnamento dell’italiano L2, della didattica ludica, del mentoring, della figura del facilitatore. 3. individuazione degli alunni bisognosi di sostegno nelle attività scolastiche, in collaborazione con gli Istituti comprensivi della zona, con altri centri aggregativi del territorio e con il coordinamento dei doposcuola del quartiere, e organizzazione degli incontri di facilitazione durante l’arco dell’anno scolastico. 4. coinvolgimento di almeno 45 minori di origine straniera in interventi di facilitazione linguistica e costante rapporto con la scuola tramite gli insegnanti e le famiglie; collaborazione all’inserimento dei minori stranieri nel contesto padovano tramite il loro coinvolgimento in almeno 2 eventi del territorio. 5. stesura di relazioni di monitoraggio interni sui progressi dei minori nell'attività della facilitazione linguistica e socializzazione e sulle problematiche rilevate. 6. organizzazione di riunioni di valutazione in itinere con il gruppo di volontari che collabora alle azioni con i minori, analisi delle situazioni problematiche, punti di forza e punti di debolezza, stesura verbali e strutturazione proposte. 7. stesura delle relazioni e verifica finale dei risultati del percorso per ogni alunno stranie straniero. 8. confronto con gli insegnanti sui risultati ottenuti e valutazione delle attività. AZIONE 4: Informare la cittadinanza delle opportunità di volontariato e servizio civile nazionale, rendendola consapevole dei valori su cui si basano e promuovendo iniziative di cittadinanza attiva nell’attivazione di iniziative interculturali, accoglienza dei migranti, lotta all’esclusione sociale. Attività: 1. Partecipazione ai coordinamenti tematici (CSV, CSEV,..) e collaborazione alla realizzazione di iniziative sui temi di volontariato e Servizio Civile promosso da varie reti sul territorio. 2. Distribuzione di un questionario nelle scuole dove Amici dei Popoli propone attività e all’Università, per analizzare l’interesse verso il sociale, l’impegno volontario e la conoscenza del Servizio Civile dei giovani dai 15 ai 25 anni residenti nel territorio padovano. 3. Realizzazione di materiali informativi e formativi sui temi del volontariato, l’impegno sociale e il Servizio Civile. 4. Organizzazione di incontri nelle scuole e all’Università per giovani dai 15 ai 25 anni per sensibilizzarli e avvicinarli al mondo del volontariato e del Servizio Civile, durante l’incontro verranno utilizzati i materiali ricavati dall’attività 2. 5. Divulgazione dei risultati della distribuzione del questionario (attività 2) tramite piattaforme online. Ruolo ed attività previste per i volontari VOLONTARI N. 1 e 2 Ø Ideare e strutturare documenti, articoli, dossier, materiali da pubblicare sul sito Web e sulla rivista dell’Ong e del Centro di Documentazione oltre che schede informative sui temi toccati in occasione di seminari, rassegne ed eventi; Ø Aggiornare la banca dati dell’ONG in merito a Istituti scolastici, dirigenti, Uffici Scolastici Provinciali, Insegnanti funzione strumentale, facoltà universitarie e Centri di Documentazione e di Studio, Fondazioni ed altre realtà impegnate in ambito scolastico o educazione allo sviluppo/interculturale; Ø Collaborare all'attuazione dei percorsi educativi anche in ambito scolastico tramite organizzazione logistica e realizzazione di materiali formativi relativi, ricerca di eventuali testimoni, relatori ed esperti, allestimenti della Mostra interattiva Gli Altri Siamo Noi e di altre mostre. Ø Collaborare nella produzione di materiale di supporto per i percorsi educativi, studio e preparazione strumenti e materiali per laboratori, diversificando per target, per tema e per obiettivo tematico. Ø Collaborare alla compilazione e realizzazione di progetti di educazione allo sviluppo, in ambito interculturale, di migrazioni e dei percorsi educativi, anche con ideazione di strumenti ad essi inerenti, tramite strumenti informativi, audio, foto, video e relative rendicontazioni per Enti Pubblici e privati. Ø Partecipare ai percorsi nelle scuole di educazione allo sviluppo, di educazione interculturale, ai diritti umani e di educazione alla cittadinanza attiva; Ø Collaborare alla realizzazione delle riunioni dei gruppi di lavoro o coordinamento dei progetti realizzati in rete su cooperazione internazionale e all’educazione allo sviluppo, e alla redazione dei verbali; Ø Partecipare alle riunioni dei coordinamenti o delle reti in caso di organizzazione di eventi in collaborazione con altri attori della rete; Ø Collaborare alla realizzazione di corsi di formazione e laboratori con ideazione di strumenti ad essi inerenti, in rete con altre ONG o Federazioni o reti a livello nazionale ed internazionale, preparazione dei report finali di valutazione ed archiviazione del materiale prodotto durante il progetto. VOLONTARI N. 3 e 4 Ø Collaborare alla realizzazione delle iniziative di facilitazione linguistica con minori o adulti stranieri, ed ai percorsi di educazione alla cittadinanza attiva con migranti; Ø Partecipare ai coordinamenti tematici su volontariato e Servizio Civile (CSV, CSEV,..) e redazione dei verbali; Ø Studiare lo stile educativo dell’ONG tramite lettura ed analisi delle proposte educative e formative realizzate per individuare obiettivi formativi e contenuti delle singole proposte e obiettivi diversificati per età; Ø Studiare il materiale esistente e raccogliere materiale sulle tematiche inerenti al progetto e aggiornare il sito e la raccolta di materiali; Ø Collaborare nella realizzazione dei materiali informativi relativi alle azioni che si promuovono nei paesi in via di sviluppo e per la sensibilizzazione della cittadinanza in materia di migranti; Ø Divulgare le iniziative dei progetti sul territorio e di campagne di sensibilizzazione con strumenti informatici (mailing-list , web, mail, portali, blog, Facebook), volantinaggio, affissioni, relazioni con enti e uffici pubblici; Ø collaborare alla realizzazione degli eventi mirati alla sensibilizzazione: conferenze, testimonianze, concerti per raccolta fondi, stand informativi; Ø Partecipare all’organizzazione e divulgazione del percorso di formazione alla mondialità; Ø Collaborare nell’organizzazione delle attività e delle riunioni dei coordinamenti o gruppi di lavoro dei progetti in rete su scuola e minori stranieri o connessi all’educazione allo sviluppo sul territorio, in rete con associazioni, Congregazioni Missionarie ed Enti pubblici; Ø Collaborare alla progettazione, redazione e realizzazione di nuovi progetti per Enti Pubblici e privati Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Durante lo svolgimento del periodo di servizio civile ai giovani volontari, in occasione di determinate attività o fasi lavorative, sarà richiesto: - Flessibilità oraria; - Disponibilità a partecipazione ad eventi di educazione alla mondialità dell’Ong. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE IL SERVIZIO Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto, avranno l’opportunità sia di maturare ed acquisire specifiche competenze e di sviluppare particolari professionalità, a seconda della sede di attuazione del progetto e delle attività realizzate, sia di maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo. Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di competenze e professionalità: · Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva da livello locale a quello internazionale; · Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà; · Sviluppo di sensibilità per una efficace relazione interculturale; · Acquisizione di competenze relative alla progettualità; · Sviluppo di abilità di intervento sul territorio; · Sviluppo e\o rafforzamento delle abilità relative al dialogo sociale; · Sviluppo della capacità di analisi e di sintesi e di orientamento all’obiettivo; · Sviluppo della capacità di problem solving; · Sviluppo delle capacità di animazione e\o educazione; · Accrescimento della capacità di lavoro in equipe; · Comprensione delle dinamiche del lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa); · Rafforzamento delle competenze nel proprio settore tecnico di formazione. Si allega al presente progetto, la certificazione, del 01.07.2014 rilasciata dalla società La ELIDEA Studio di psicologi associati, P.I. 08978461005, che svolge la sua azione nel campo della Formazione Continua con la quale si riconosce e certifica l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto. Inoltre, si allega al presente progetto, la certificazione, del 02.07.2014, rilasciata dalla FONDITALIA, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione Continua nell’Industria e nelle Piccole e Medie Imprese, c.f. 97516290588, società che svolge la sua azione nel campo della Formazione, del Bilancio di Competenze e della Consulenza per Organizzazioni, con la quale si riconosce ed attesta l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto. Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle competenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI La formazione generale verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale. La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 50 e sarà erogata entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. Contenuti della formazione: Come esplicitato nel modello Formativo consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questi verificato, in coerenza con quanto espresso nella determina del 19 luglio 2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” la formazione generale del presente progetto ha come obiettivi: Ø trasmettere conoscenze che contribuiscano a rafforzare la consapevolezza del proprio ruolo in seno ad un progetto di impiego di servizio civile volontario; Ø trasmettere il senso del valore civico e sociale di un’esperienza di servizio civile, approfondendone gli aspetti motivazionali e valoriali; Ø offrire strumenti di riflessione sui nessi esistenti tra impegno civico e sociale a livello nazionale e impegno civico e sociale a livello internazionale; Ø approfondire alcuni particolari caratteristiche e abilità che deve possedere un operatore delle ONG (es. capacità negoziale, capacità di relazionarsi in contesti interculturali, gestione dell’affettività, adattabilità). Ø offrire un’esperienza di vita comunitaria e di confronto con altri giovani in Servizio Civile Volontario. Al fine di raggiungere gli obiettivi sopraelencati verranno sviluppati i seguenti contenuti: Ø l’identità del gruppo in formazione; Ø il servizio civile volontario: storia, valori e prospettive: dall’OdC al SCV evoluzione storica e differenze; Ø il dovere di difesa della Patria, la difesa civile non armata e nonviolenta, la costruzione della pace; Ø conoscenza dell’Ente, della sua identità e storia, della rete delle relazioni territoriali attivate; Ø lavorare per progetti; Ø il sistema servizio civile, la sua organizzazione, la relazione tra enti, giovani in servizio civile ed UNSC Ø le motivazioni del volontario in servizio civile; Ø diritti e doveri dei volontari in servizio civile, la normativa vigente e la carta di impegno etico. Ø la gestione dei conflitti interpersonali; la gestione dell’affettività e delle relazioni nelle esperienze di cooperazione internazionale; Ø cittadinanza attiva: le forme di cittadinanza Ø cittadini ed Istituzioni, Diritti e Doveri, la Carta Costituzionale; Ø cittadini locali e globali: l’appartenenza alla diverse comunità locali, nazionali, europee ed internazionali; Ø la rappresentanza dei volontari in servizio civile; Ø la protezione civile: tutele e prevenzione dell’ambiente, della legalità. Ø il territorio, lo sviluppo locale e il volontario in servizio civile; Ø educazione allo sviluppo, sensibilizzazione e lobbying; ruolo e responsabilità della comunicazione; Ø l’approccio interculturale; operare con una Ong in Italia e nei Paesi in via di Sviluppo; Ø presentazione dei progetti di servizio civile. FORMAZIONE SPECIFICA La formazione specifica verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale. La formazione specifica dei volontari in servizio civile avverrà sia nella sede di ADP Padova. La durata della formazione specifica nel totale sarà di 75 ore e sarà erogata entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto. Contenuti della formazione: In relazione agli obiettivi ed alle attività precedentemente descritti nella formazione specifica saranno approfonditi i seguenti contenuti: 1. Presentazione del progetto 6 ore 2. Approfondimenti tematici 20 ore 3. Tecniche di animazione in ambito educativo 20 ore 4. Approcci interculturali e di mediazione 15 ore 5. Strumenti e modalità di informazione e promozione 6. Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile TOTALE 10 ore 4 ore 75 ore Modulo 1 PRESENTAZIONE PROGETTO – 6 ore Metodologie: relazioni e testimonianze dirette, discussioni di gruppo, esposizione di video e montaggi p. point. Docente: Paola Mariani Contenuti: · informazioni di tipo logistico; · motivazioni, aspettative, obiettivi dei singoli volontari e di gruppo; · presentazione dell’ONG e della sede in cui i volontari saranno inseriti; · presentazione dettagliata del progetto di servizio civile; · approfondimento nel dettaglio delle attività in cui i volontari saranno impegnati; · presentazione delle dinamiche dei settori di intervento; · presentazione dell’equipe di lavoro; · predisposizione del piano di lavoro personale. Modulo2 APPROFONDIMENTI TEMATICI – 20 ore Metodologie: relazioni e testimonianze dirette, discussioni di gruppo, esposizione di video e montaggi p. point, brainstorming, analisi di testi, laboratori pratici e metodologie di cooperative learning. Prima Fase (5 Ore) – Docente: Paola Mariani Contenuti: · L’Educazione allo Sviluppo e i progetti EAS in Italia · Lobbying, advocacy e campagne di pressione · Il Divario Nord – Sud Del Mondo · La cooperazione decentrata · Cenni di progettazione Seconda fase (10 ore) - Docenti: Gianpaola Tiso Contenuti: · Educazione non formale ed educazione interculturale · Educazione alla Mondialità, alla pace ed alla non violenza · I diritti umani e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio · La sostenibilità ambientale · Cenni sull’organizzazione della Scuola Italiana e situazione della scuola padovana · Io e gli altri, diversità e diversità culturale, · Cittadinanza attiva e legalità, · Stili di vita e crisi economica, · Immigrazione oggi, limiti e opportunità del modello italiano in Veneto, · Motivazioni e stile del volontariato in Amici dei Popoli. Terza Fase (5 Ore) – Docente: Clara Chiuso Contenuti: · Metodologia di promozione degli eventi · Come organizzare una campagna di sensibilizzazione · Mezzi e strumenti a disposizione · Eventi del territorio Modulo3 TECNICHE DI ANIMAZIONE IN AMBITO EDUCATIVO – 20 ore Metodologie: relazioni e testimonianze dirette, discussioni di gruppo, esposizione di video e montaggi p. point, brainstorming, analisi di testi, laboratori pratici e metodologie di cooperative learning, giochi di ruolo e simulazioni. Docenti: Gianpaola Tiso Contenuti: · Il ruolo di Amici dei Popoli nelle sue sedi in Italia · Il gioco, il laboratori ludici e il gioco di simulazione come strumenti di educazione · Le attività di Amici dei Popoli sede di Padova nelle scuole e nell’educazione non formale · Laboratori didattici dentro e fuori la scuola · Metodologie cooperativo-partecipative · Mostra Gli Altri Siamo Noi Modulo4 APPROCCIO INTERCULTURALI E MEDIAZIONE – 15 ore Metodologie: relazioni e testimonianze dirette, discussioni di gruppo, esposizione di video e montaggi p. point, brainstorming, analisi di testi, laboratori pratici e metodologie di cooperative learning. Docente: Clara Chiuso Contenuti: · Identità, stereotipi e pregiudizi · La presenza degli stranieri a Padova · Le attività di Amici dei Popoli con i cittadini stranieri · L’attività di facilitazione linguistica per i minori stranieri · La mediazione culturale · La pratica del mentoring · Didattica ludica · l’insegnamento dell’Italiano L2 a stranieri Modulo 5 INFORMARE, COMUNICARE, DOCUMENTARE – 10 ore Metodologie: relazioni e testimonianze dirette, discussioni di gruppo, esposizione di video e montaggi p. point, brainstorming, analisi di testi e di siti, laboratori pratici e metodologie di cooperative learning. Docente: Paola Mariani Contenuti: · Modalità di comunicazione di AdP · Gestione sito web, galleria immagini, social network · Newsletter, notiziari e comunicati stampa · Aggiornamento banche dati · Redazione testi e grafica per brochure, locandine e manifesti · Modalità di gestione delle informazioni e delle affissioni nel Comune di Padova · Reti e coordinamenti locali, rete Padovanet. Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile – 4 ore Docente: Luciano Babetto · presentazione degli eventuali rischi connessi alle attività in cui i volontari saranno impegnati; · informazione sulle misure di sicurezza e le attività di protezione e prevenzione attuate nella sede di progetto. Requisiti richiesti ai canditati Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti: Requisiti generici: - Esperienza nel mondo del volontariato; - Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi; - Competenze informatiche di base e di Internet Requisiti specifici: VOLONTARI N. 1 e 2 - Preferibile formazione in campo nell’ambito umanistico, educativo, socio politico, relazioni internazionali, diritti umani, socio-pedagogico, scienze della formazione/educazione psicologia, scienze della comunicazione. - Preferibile esperienza in ambito formativo o di animazione, con particolare attenzione alla gestione dei gruppi di bambini e adolescenti. - Preferibile conoscenza lingua inglese e francese. - Preferibili competenze informatiche per la gestione di forum online, programmi per gestione di immagini e video e conoscenza di base per gestione siti web. VOLONTARI N. 3 e 4 - Preferibile formazione in campo nell’ambito educativo, antropologico, socio-politico, linguistico, sociopedagogico, socio-psicologico. - Preferibile esperienza in ambito interculturale, mediazione culturale, immigrazione. - Preferibile esperienza in ambito di animazione, con particolare attenzione alla gestione dei gruppi di bambini e adolescenti. - Preferibile conoscenza lingua inglese e francese e conoscenze di base di altre lingue straniere, anche orientali o dell’ Europa dell’est. - Preferibili competenze informatiche per la gestione di forum online, programmi per gestione di immagini e video e conoscenza di base per gestione siti web. Dove inviare la candidatura: Ø tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato. (Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande) ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO ADP Padova Via T. Minio, 13 interno 7 - 35134 049600313 www.amicideipopolipadova.it Ø tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a [email protected] e avendo cura di specificare nell'oggetto il titolo del progetto e l’ente (“Cittadinanza attiva in una Global Society” – ADP – PD ). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC · è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), · non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.