La logistica delle imprese commerciali
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La logistica delle imprese commerciali
Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma La logistica delle imprese commerciali Beatrice Luceri Chi rifornisce i punti vendita’? Dipartimento di Economia Commercio tradizionale Commercio moderno FORNITORI Concentrazione commercio moderno FORNITORI FABBRICA FORNITORI FABBRICA SCORTE MATERIE PRIME FABBRICA SCORTE MATERIE PRIME SCORTE MATERIE PRIME ELABORAZIONE ORDINI SCORTE CENTRALI PRODOTTI FINITI ELABORAZIONE ORDINI CONSEGNE PRESTATORE DI SERVIZI LOGISTICI SCORTE REGIONALI PARCO AUTOMEZZI CONDIZIONAMENTO SCORTE CENTRALI PRODOTTI FINITI ELABORAZIONE ORDINI CONSEGNE PRESTATORE DI SERVIZI LOGISTICI SCORTE REGIONALI PARCO AUTOMEZZI CONDIZIONAMENTO PREPARAZIONE ORDINI SCORTE CENTRALI PRODOTTI FINITI CONSEGNE SCORTE REGIONALI PARCO AUTOMEZZI CONDIZIONAMENTO PREPARAZIONE ORDINI PIATTAFORMA PREPARAZIONE ORDINI PIATTAFORMA PIATTAFORMA PUNTI VENDITA PUNTI VENDITA PUNTI VENDITA DISTRIBUTORI (INGROSSO / DETTAGLIO) DISTRIBUTORI (INGROSSO / DETTAGLIO) DISTRIBUTORI (INGROSSO / DETTAGLIO) Beatrice Luceri PRESTATORE DI SERVIZI LOGISTICI Dipartimento di Economia Perché le imprese commerciali fanno logistica? * Per realizzare economie di scala interne ed esterne í Riduzione del costo di acquisto delle merci m Sconti per approvvigionamenti per carico completo m Miglioramento della politica di gestione delle scorte m Gestione speculativa delle scorte í Economie di costo nella logistica di punto vendita m Consegna diretta: + 2% m Dimensione minima dell’ordine í Aumento della produttività dello spazio di vendita m Eliminazione della zona di riserva Beatrice Luceri Dipartimento di Economia Perché le imprese commerciali fanno logistica? í Aumento della produttività del personale di PdV m Rifornimento per carico completo misto m Miglioramento delle operazioni di scarico e messa a scaffale m Centralizzazione degli aspetti amministrativi correlati all’ordine í Controllo e gestione del livello di servizio alla rete m Riduzione dei punti di stoccaggio 1− numero dei nuovi depositi x100 numero dei depositi in essere m Riduzione del lead time e della scorta a scaffale m Flessibilità del sistema logistico í Minimizzazione dei costi di gestione delle scorte e massimizzazione dei proventi finanziari Beatrice Luceri Dipartimento di Economia Non esiste una soluzione logistica ottimale per tutte le imprese VINCOLI STRATEGICI VINCOLI DIMENSIONALI ED ORGANIZZATIVI * Prodotti í monocanale / multicanale * Mercati í sviluppo concentrato / capillare í bacini d’utenza più o meno ampi * Politica di vendita í costo / servizio Beatrice Luceri * Giro d’affari í volumi movimentati * Forma aziendale í controllo del business parziale / totale Dipartimento di Economia Qual è il trade off tra consegna diretta ed indiretta? Livello di centralizzazione delle scorte (%) INSEGNE SUPERAL T PAM UNES C3 DESPAR EUROMADIS COOP ITALIA DITEXAL CRAI SISA GAROSCI MQ STOCCAGGIO/ FATTURATO 59,03 52,18 43,7 37,75 34,74 33,52 26,5 23,47 22,96 18,44 13,33 100 95 90 95 90909090 90 90 80 80 75 75 70 70 70 66 60 60 60 50 50 40 30 30 25 20 20 20 20 10 10 0 Francia Molto deperibili Beatrice Luceri 97 95 Germania Deperibili Italia Drogheria Spagna Bevande UK Surgelati Dipartimento di Economia Qual è il trade off tra consegna diretta ed indiretta? * La scelta del canale di rifornimento dipende da: í i volumi movimentati per categorie logistiche omogenee í la frequenza di consegna a punto vendita * La consegna diretta è conveniente quando: í non ci sono le economie di scala per autoprodurre a costi inferiori í il produttore non riconosce uno sconto per la consegna a magazzino Beatrice Luceri Dipartimento di Economia Il profilo logistico medio delle imprese italiane Fatturato (miliardi) Superficie di stoccaggio (mq) Colli movimentati all’anno (milioni) Numero di codici di magazzino Numero di punti vendita serviti Quota di distribuito a punti vendita con superficie > 800 mq Indice di rotazione Numero di addetti Costo logistico in % del fatturato Superficie di stoccaggio grandi distributori europei (mq) Costo logistico grandi distributori europei Beatrice Luceri Minimo 53 8.550 2.475 3.505 35 9% 8 30 4.39% Medio Massimo 135 213 14.405 22.300 7.926 13.000 5.137 7.500 156 416 32% 71% 16 69 5.1% 20.000 2.8% 27 98 6.55% Dipartimento di Economia Magazzini o piattaforme? * Specializzazione per categorie logistiche e formati í Gerarchizzazione del flusso fisico delle merci í Standardizzazione dell’handling í Gestione selettiva delle scorte í Reti a livelli miste Beatrice Luceri Dipartimento di Economia Molti attribuiscono alla logistica costanza ed immutabilità nel tempo * Ipermercato della prima generazione di Carrefour í 2.500 mq di superficie, 3.500 referenze grocery, 20.000 non alimentari í Consegna diretta * Trading up della formula: 50.000 referenze í Centralizzazione delle scorte m 60% alimentari secchi m 95% deperibili m 100% prodotti ittici, ortofrutticoli, surgelati í 40 cedi/piattaforme terziarizzati m Magazzini: scatolame 14, liquidi 6, surgelati 5 m Piattaforme: deperibili 7, Pesce 4, ortofrutta 4 í Costo logistico: 2,3% del fatturato Beatrice Luceri Dipartimento di Economia Cosa è successo e cosa accadrà in Italia? * 1993: anno di svolta per la Gdo í Il sistema tollera l’inefficienza operativa quando il trend delle vendite è positivo * 2001: la partita della sopravvivenza si gioca sulla dimensione aziendale í Concentrazione e fusioni di aziende í Riorganizzazione logistica delle insegne m Economie di scala interne ed esterne sono interrelate * La DO ha uno svantaggio competitivo rispetto alla GD í GD: solo problemi tecnici e sindacali í DO: succursalismo associativo Beatrice Luceri Dipartimento di Economia L’esempio di Intermarchè * Centralizzazione della logistica = Fonte del vantaggio competitivo í Elevato livello di fedeltà degli associati (85%) í 30 cedi per rifornire 3.000 punti vendita circa Beatrice Luceri Dipartimento di Economia L’esempio di Intermarchè DEPERIBILI SCATOLAME CEDI MISTI NON FOOD IL SISTEMA LOGISTICO REALIZZATO DA INTERMARCHE CONSENTE DI OTTIMIZZARE IL TRASPORTO DELLE MERCI SU BASE NAZIONALE E DI RIAPPROVVIGIONARE I PUNTI VENDITA GIORNALMENTE. IL LEAD TIME DELLE DIVERSE CATEGORIE MERCEOLOGICHE E' IL SEGUENTE: - DEPERIBILE 1 h. e 30 - SCATOLAME circa 3 h. - NON FOOD circa 6 h. Beatrice Luceri Dipartimento di Economia L’esempio del CRAI CEDI PROVINCIA. AREA DI INFLUENZA SEI CEDI (*) SUPERFICIE. (mq) CODE’ TO 15.500 NEALCO RA 10.600 CONSORZIO LA CAPITALE RM 14.000 COAL AN 18.000 DEA MARKET AN 10.000 MULTIMARKETS SS 10.000 UNIONE COOPERATIVA PR 8.500 COMAC MN 6.000 RIVER C. S. VR 5.600 CRAI TOSCANA SI 6.000 CAPUTO ATTILIO AQ 7.600 M6O NA 5.000 UVAB BA 6.000 ISA CA 8.400 FRATELLI IBBA OR 6.020 PICCOLI CEDI TOTALE 92.950 230.170 (*) L’area di influenza dei cedi e stata indicata con la concentrazione territoriale della superficie dei supermercati e ipermercati. Beatrice Luceri 14 Dipartimento di Economia L’esempio di Esselunga AREA DI INFLUENZA DEI CEDI (*) CEDI LIMITO DI PIOLTELLO SESTO FIORENTINO PROVINCIA SUPERFICIE (mq) MI n.p. FI n.p. AREA DI INFLUENZA (*) L’area di influenza dei cedi è stata indicata con la concentrazione territoriale della superficie dei supermercati e ipermercati. Beatrice Luceri 15 Dipartimento di Economia L’esempio di Standa AREA DI INFLUENZA DEI CEDI (*) CEDI SUPERFICIE (mq) MILANO MI 46.000 VENEZIA VE 12.000 GENOVA GE 25.000 CAGLIARI CA 5.600 ROMA RM 46.000 BARI BA 22.500 CATANIA CT 13.000 TOTALE Beatrice Luceri PROVINCIA AREA DI INFLUENZA 170.100 16 Dipartimento di Economia Quali chiavi di successo per la logistica? * Posizionamento organizzativo e strutture adeguati all’obiettivo che si vuole raggiungere. * Eccellenti sistemi per gestire le informazioni í La logistica vive di informazioni * Diffusione di cultura logistica all’interno dell’azienda í Realizzazione del costo totale * Adeguatezza del livello professionale della/e persone * Coerenza tra la fase di sviluppo della logistica e la strategia aziendale Beatrice Luceri Dipartimento di Economia Le interrelazioni tra logistica del produttore e del distributore Produzione ⇓ Confezionamento ⇓ Imballaggio ⇓ Formazione pallet ⇓ Formazione carichi ⇓ Trasporto ⇓ Scarico ⇓ Ricondizionamento ⇓ Messa a magazzino ⇓ Picking ⇓ Formazione carichi ⇓ Trasporto ai PDV ⇓ PDV ⇓ Consumatori Beatrice Luceri Livello stock ⇑ Piani di consegna ⇑ Raccolta ordini ⇑ Emissione ordini Livello stock Ordini PDV 18 Dipartimento di Economia Gli imballaggi Altezza e qualità del pallet * Aumento dei costi delle operazioni di scarico dei distributori í Ricondizionamento dei pallet í Pallettizzazione collettame sfuso * La richiesta di mixed loads accompagnerà il processo di concentrazione in atto nella distribuzione í I distributori destoccano agendo sul lead time e sul ciclo di riordino í La durata del ciclo di produzione è solitamente superiore al lead time di consegna í La programmazione della produzione dipenderà sempre di più dalle previsioni di vendita (produzione per il magazzino) Beatrice Luceri 19 Dipartimento di Economia Gli imballaggi Dimensione e qualità degli imballi * Standardizzazione dei formati * Robustezza e codifica per consentire l’automazione í Le etichette intelligenti * Dimensionamento in funzione della rotazione dei prodotti * Rispetto della normativa Ronchi ed adozione di soluzioni ecologiche Beatrice Luceri 20 Dipartimento di Economia Le procedure amministrative * Richiesta di bolle di accompagnamento e di fatture compatibili con le specifiche del sistema informativo del distributore í Necessità di definire degli standard per evitare la moltiplicazione dei formati í Il caso Metro e infine… puntualità degli arrivi * Completezza quali-quantitativa dei carichi Beatrice Luceri 21