Enigmadi Stefano Massini regia Silvano Piccardi

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Enigmadi Stefano Massini regia Silvano Piccardi
Duse | dal 31 gennaio al 5 febbraio
Enigma
di Stefano Massini
regia Silvano Piccardi
Niente significa mai una cosa sola
Dalla penombra di un grigio
appartamento emergono le figure
di un uomo e una donna, inzuppati
dalla pioggia battente.
Sono i protagonisti di una storia
ambientata nella Berlino
post-unificazione, dove lo sgretolarsi
del muro non ha cancellato le tracce
di un opprimente passato.
Approfondimenti
ASCOLTARE
VEDERE
LEGGERE
Alexander Platz (1978) Franco Battiato
Good Bye, Lenin! (2003) Wolfgang Becker
Arrivederci a Belino Est (2015)
Roberto Molinterni
Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo
di Berlino (1981) Uli Edel
Non si può dividere il cielo (2009)
Gianluca Falanga
After Berlin (1982) Neil Young
Another Brick in the Wall (1979)
Pink Floyd
Concerto of Freedom Beethoven Sinfonia
n°9 (Natale 1982)
diretto da Leonard Bernstein
Il cielo sopra Berlino (1987) Il cielo diviso (1963)
Wim Wenders
Christa Wolf
Germania anno zero (1948)
Roberto Rossellini
Il testo
Enigma è un dialogo fra due soli personaggi, un uomo e una donna
di tarda età, colti in una serata autunnale di Berlino. C’è stato un incidente stradale, di cui la
donna è rimasta vittima. L’uomo l’ha soccorsa portandola nel proprio vicino appartamento. Qui
inizia fra i due la conversazione stentata che può crearsi fra due sconosciuti, ma lentamente
qualcosa di enigmatico inizia ad emergere dal passato che è dietro l’angolo. Il testo è diviso in
segmenti di durata diversa, da quelli di pochi secondi a quelli di cinque minuti. Ed è come un
puzzle di cui lo spettatore deve ricomporre continuamente i pezzi.
Lo spettacolo
La chiave di lettura di Enigma, scritto nel 2009
da Stefano Massini, sta nel sottotitolo: “Niente significa mai una cosa sola”. Una certezza però
il testo ce la fornisce: ci troviamo a Berlino circa vent’anni dopo quel fatidico 9 novembre 1989,
in cui il Governo della DDR decretò la soppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare
liberamente dall’altra parte del “muro” che fino ad allora aveva diviso in due la città. Ed ecco
che, caduto il muro, vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumano, si incontrano, si
mischiano... Un’altra certezza, sta nel luogo in cui si svolge l’azione scenica: un grande spazio
unico comprensivo di cucina, letto, divano, tavolo e quant’altro può definire un posto “casa”.
Qui hanno fine le certezze. Non perché quanto accade tra i due personaggi (Hilder, il padrone
di casa e Ingrid, la donna cui presta soccorso) abbia in sé alcunché di bizzarro, ma perché ogni
elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro a quello successivo si concretizza
in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere. Decifrare di volta in volta il senso della
vicenda, sia personale che collettiva, è il compito a cui l’autore chiama i personaggi stessi ma,
attraverso la suspense del gioco teatrale, anche e soprattutto il pubblico. La posta in gioco è
quella di penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa. «La messinscena –
annota Silvano Piccardi – si attiene a un principio di semplicità ed essenzialità che consenta
soprattutto l’emergere delle figure dei personaggi e di quanto rovesciano in palcoscenico del
proprio vissuto, con la mente, col cuore, con lo smarrimento che li accompagna. Diversi, opposti i loro destini, eppure accomunati dalla condivisione di un mondo che, come dice Massini nel
prologo, nel dissolvere le vite degli uomini nel “nuovo”, gli lascia sempre addosso “il cadavere
di chi erano prima”».
L’autore
Stefano Massini è una delle voci più riconosciute tra i nuovi autori
del teatro italiano. Dopo gli studi classici, si avvicina al teatro come assistente ospite di Luca
Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. È tuttavia nel 2005 che decolla la sua attività di drammaturgo, vincendo all’unanimità con L’odore assordante del bianco il Premio Pier Vittorio Tondelli,
massimo riconoscimento per la scrittura teatrale in Italia. Da lì è un susseguirsi di allestimenti
teatrali in tutta Italia per vari suoi testi. Suoi ultimi successi: 7 minuti e Lehman Trilogy.
produzione
Arca Azzurra Teatro
Ottavia Piccolo
interpreti
Ottavia Piccolo
Silvano Piccardi
scene
Pierluigi Piantanida
musiche originali
Mario Arcari
luci
Marco Messeri
SOCI ISTITUZIONALI
COMUNE DI GENOVA
si ringrazia
Liguria
REGIONE LIGURIA