Quel`negozio rovina i miei ragazzi
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Quel`negozio rovina i miei ragazzi
COMUNE DI COMO rassegna stampa 5 04 GIUNTA LI provinela J Edizione del 2 A N N O XXXII 6 GEff, z o ? ~ fusfoRIA1 «Quel'negozio rovina i miei ragazzi)) Una madre: <&?annoproblemi di droga, in via Dante sifanno del malex Il titolare:d'iarno in regohv - - . Dito puntato contro il negozio di via Dante che vende tutto il necessario per coltivare e, soprattutto, consumare iante esotiche, una sorta! r i coffee shop autorizzato, anche se privo di materia prima (cioè di droghe). Ecco cosa scrive a La Provincia la madre di due ragazzi di vent'anni, la cui identità resta riservata, per ovvi motivi: ((Sonola mamma di due ragazzi poco più che ventenni con problemi di utilizzo di "spinelli",per la nostra famiglia una tragedia costante che noi genitori stiamo combattendo ogni giorno con tutte le nostre forze (...) Le assicuro che è una vera tragedia che dura da almeno sei anni e che ci sta sfinendo. Qualche tempo fa ho trovato nelle loro stanze oggetti a me totalmente sconosciuti. Ho fatto indagini su internet e ne sono venuta a capo. Si tratta di "bong", pipe ad acqua che amplificano gli effetti delle sostanze provocando danni all'apparato respiratorio e al sistema nervoso, di gran lunga superiori alla "canna" classica, ed amenità tipo cartine, scatoletìe per triturare l'hascisc...)). ((Sabato scorso - prosegue la signora nella sua lettera - verso le 20.30 sono passata con mio marito a Como, in via Dante. Ci siamo ritrovati davanti a un negozio che ci ha incuriositi sia per il nome sia per il fatto che a quell'ora fosse ancora aperto. Siamo rimasti scioccati, perché in vetrina c'erano tutti gli oggetti che avevo trovato nella camera dei ragazzi, come mi era capitato di vedere soltanto ad Amsterdam: bong di tutti i tipi, scatolette, anche un prodotto fertilizzante che pare produca effetti "straordinari". Ora mi chiedo se sia giusto che a Corno, in via Dante, qualcuno possa vendere tutto quello che serve ai nostri figli per "perdersi". E mi chiedo anche cosa debba o possa fare un genitore di fronte a un figlio che lo invita a "non rompere che tanto queste cose le vendono vicino all'ospedale di Corno")). Per la cronaca, il negozio di via Dante (Inferno vudu giallo) è decisamente "suggestivo",nel senso che richiama molto da f -. vicino i "canapai"che nei primi anni Duemila aprirono a decine in Canton Ticino, forti di una legislazione che consentiva la vendita di droghe leggere. Ma oltre a essere suggestivo è anche perfettamente in regola con la legge. ((Abbiamoiniziato dieci anni fa a Milano - commenta il titolare del franchising Dario Leoni - e a questo tipo di contestazioni siamo abituati. Noi vendiamo oggettistica per fumatori, abbiamo una clientela eterogenea che va dallo studente al direttore di banca... Veniamo sottoposti a controlli regolari, che peraltro ci fanno anche piacere, visto che ne usciamo sempre piìì puliti che mai». St. E .