com migliorare la prestazione energetica della tua abitazione

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com migliorare la prestazione energetica della tua abitazione
COM MIGLIORARE
LA PRESTAZIONE ENERGETICA
DELLA TUA ABITAZIONE
SETTEMBRE 2016
Consigli
Il contenimento e la riduzione delle spese in energia, nella misura del 10 - 80 %, dipende dall'attuale efficienza della
vostra casa e dalla vostra volontà di migliorarla ancora. Risparmiare energia è una buona strategia per alleggerire il
vostro budget familiare e risparmiare soldi per spenderli in maniera migliore. Ci sono tantissime possibilità per rendere
una casa energeticamente più efficiente, da miglioramenti semplici e poco costosi fino ad interventi più onerosi che si
ripagano solo a lungo termine. Ciò che potete e volete fare per migliorare l'efficienza energetica della vostra casa
dipende da numerosi fattori: dal vostro stile di vita, dalla dimensione e dal taglio della casa, dall'efficienza già esistente,
dalla località e posizione in cui si trova, ecc., ecc. In ogni caso, lasciatevi guidare dal seguente principio: cominciare con
quegli interventi che costano poco e rendono di più. Spesso è la soluzione più economica e semplice che dà il più
grande taglio alle vostre bollette dell'energia. Poi, con i soldi risparmiati mese per mese, potrete affrontare progetti più
ambiziosi. ENEA, i fornitori di energia e gli uffici pubblici offrono informazioni utili sulle possibilità di risparmiare energia
in casa e sui programmi statali che agevolano il risparmio energetico e promuovono l'uso delle energie rinnovabili
(isolamento termico, collettori solari per produrre acqua calda, impianti fotovoltaici per produrre corrente elettrica).
Rivolgetevi ai vostri fornitori di energia e all'Agenzia per l'energia della vostra Regione o Provincia.
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Per iniziare, raccogliete le bollette del gas e dell'elettricità degli ultimi 12 mesi. Fate la somma e dividetela per i
metri quadrati della superficie della vostra casa, escludendo le superfici dei locali non riscaldati (box, scantinati,
ecc.). La spesa media ammonta a 10 - 25 Euro al metro quadrato e anno. Nel caso che la vostra spesa si trovi
in questo segmento o è maggiore, avrete molte possibilità di ridurre sensibilmente le vostre bollette.
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Misurate lo spessore dell'isolamento termico delle pareti e del tetto della vostra casa. Valutate l'età del vostro
impianto di riscaldamento e lo stato in cui si trova, valutate le vostre finestre e guardate se lo scaldabagno
possiede un sufficiente isolamento termico. Come vi sentite nella vostra casa? Nelle giornate ventose penetra
dell'aria? Vi sentite a vostro agio?
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Chiedete assistenza. Molte Agenzie regionali e provinciali per l'energia e anche le associazioni dei consumatori
forniscono gratuitamente degli opuscoli informativi, nonché indirizzi dei professionisti che possono aiutarci. In
alcuni paesi vi sono degli enti che offrono gratuitamente, o a prezzi scontati, cappotti isolanti per il boiler,
soffioni a risparmio idrico per la doccia, lampade fluorescenti a basso consumo energetico. Ci sono anche
incentivi finanziari per l'acquisto di collettori solari, caldaie ad alto rendimento, pompe di calore e impianti
fotovoltaici. Esistono anche servizi che eseguono un check-up energetico della vostra casa e vi consigliano gli
interventi che potete intraprendere. Alcuni professionisti del settore eseguono questo controllo a costi contenuti.
Un controllo professionale, che include anche un test della permeabilità al vento (blower door test) della vostra
casa, ha un costo tra 150 e 250 Euro. Se le vostre bollette sono alte, questo controllo conviene in ogni caso.
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Fate un programma d'azione. La seguente lista di possibili interventi è un utile strumento per iniziare. Le priorità
effettive possono essere naturalmente anche altre, per esempio quelle che risultano dal check-up della vostra
situazione.
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Al di là degli interventi da adottare è fondamentale mantenere un comportamento responsabile, visto che le
tecnologie ci aiutano a risparmiare, ma è il modo in cui le utilizziamo che poi ci permette di farlo veramente.
1. Interventi che non costano niente, ma che contribuiscono a risparmiare soldi
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Mettete il termostato del bollitore d'acqua calda su 35°C.
Spegnete la luce quando uscite da una stanza.
In inverno mettete i termostati dei radiatori su 20°C quando siete a casa e su 12°C quando andate a letto. I
cronotermostati fanno questo automaticamente.
Usate i programmi di risparmio della vostra lavatrice e della vostra lavastoviglie.
Pulite una volta almeno all'anno i radiatori del condensatore del vostro frigorifero.
Asciugate il vostro bucato all'aria e non nelle macchine asciugatrici.
Chiudete le aperture di ventilazione nei locali non frequentati.
Chiudete le persiane (e le finestre) in estate durante i giorni molto caldi e al tramonto in inverno.
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3. Cose semplici e poco costose con spese recuperabili in meno di un anno
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Installate nel sistema di riscaldamento un cronotermostato programmabile.
Chiudete, nel tetto e nello scantinato, tutte le aperture più grandi e sostituite i vetri rotti delle finestre.
Pulite i filtri del sistema che vi fornisce aria calda in inverno e del condizionatore d'aria in estate.
Montate dietro ai radiatori dei pannelli di sughero rivestiti con un foglio d'alluminio.
Isolate con una fascia termoisolante il primo metro dei tubi di acqua calda e fredda (in entrata).
Installate lampade a basso consumo, soprattutto negli ambienti più sfruttati.
4. Interventi fino ad un costo di 500 Euro che si recuperano entro 1-3 anni
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Fate eseguire un controllo completo della vostra casa, incluso un blower door test, per identificare le sorgenti
delle infiltrazioni d'aria.
Tappate e rendete impermeabili tutte le fessure identificate dal test.
Cominciate con il tetto e lo scantinato (in particolare laddove tubi e cavi entrano in casa e intorno ai
collegamenti con la fondazione), poi impermeabilizzate le finestre e le porte.
Sigillate ed isolate i canali del sistema di riscaldamento (e refrigerazione) ad aria.
Fate revisionare i vostri sistemi di riscaldamento (e di refrigerazione) ogni due anni.
Installate cronotermostati.
Sostituite le vostre vecchie lavatrici e lavastoviglie con nuove a basso consumo idrico ed energetico.
Fate montare schermature isolanti davanti alle finestre o nuove finestre con vetri termoisolanti o, in climi
meridionali, finestre con vetri IR (infrarossi) o fate applicare sui vetri pellicole che regolano gli apporti solari).
Isolate i tubi d'acqua calda nello scantinato non riscaldato e nei vespai sotto la casa.
5. Interventi che risparmiano molta energia e vengono recuperati entro 3 e 15 anni
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Isolate termicamente le fondazioni della casa fino alla profondità di gelo. Questo conviene nel caso in cui si
debba scavare intorno alla casa (canalizzazioni, ecc.).
Isolate il soffitto dello scantinato non riscaldato con pannelli termoisolanti. In uno scantinato riscaldato conviene
isolare termicamente le pareti perimetrali dall'interno. Questo isolamento termico non occorre in climi caldi.
Migliorate l'isolamento termico del vostro tetto. Questo conviene sia in climi freddi che in clima caldi, perché
previene il surriscaldamento della casa.
Migliorate l'isolamento termico delle pareti perimetrali. L'intervento è più oneroso, ma conviene se la casa
consuma molta energia per il riscaldamento.
Installate dappertutto lampade compatte a risparmio energetico, anche all'esterno.
Installate un timer che regoli l'accensione e lo spegnimento delle lampade all'esterno.
Installate un collettore solare (sul tetto o sulla terrazza) che produca acqua calda e, in molti casi, può servire
anche in inverno per il riscaldamento.
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Modernizzate la caldaia, il bruciatore, il boiler, il climatizzatore, sostituite il frigorifero con uno dei modelli più
recenti che sono più efficienti. La modernizzazione contribuisce spesso a risparmiare costi, e, se si deve
sostituire qualche impianto, conviene in ogni caso. Se avete ben coibentato e impermeabilizzato la vostra casa,
non c'è più bisogno di un sistema di riscaldamento e di climatizzazione così potente
Se dovete sostituire le finestre della vostra casa, sostituitele con quelle superisolanti o di bassa emissività se vi
vivete in una zona con clima freddo, o con quelle a bassa trasmittanza solare, se vi vivete in una zona con
clima caldo.
Montate schermature mobili davanti alle finestre che ombreggiando prevengono spiacevoli surriscaldamenti in
estate.
Piantate un albero per ombreggiare in estate la finestra più grande sul lato Ovest della vostra casa. Non
risparmiate immediatamente molti soldi, ma otterrete una qualità ecologica maggiore.
Isolamento termico: da esso dipende poi il dimensionamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento.
Si può intervenire sui muri, coperture e finestre. C’è una normativa nazionale che determina il
dimensionamento minimo, ovvero quanto isolamento termico utilizzare, stabilendo dei coefficienti variabili da
zona a zona. Sarebbe consigliabile isolare la vostra abitazione oltre questi limiti minimi di legge per ottenere un
maggior comfort abitativo ed un beneficio dal punto di vista del risparmio energetico e quindi economico,
inquinando meno. Aumentare l’isolamento termico oltre la quota stabilita dalla legge comporta una spesa
maggiore per il proprietario; per questo lo Stato concede un beneficio fiscale con detrazioni del 65%.
I materiali per l’isolamento termico: è bene scegliere quelli ecocompatibili. Si deve inoltre prestare attenzione al
modo di utilizzo del prodotto isolante, perché una sua scorretta applicazione potrebbe portare all’insorgere di
ulteriori problemi, come ad esempio le muffe. Il rimedio principale è il ricambio d’aria, aprendo per esempio le
finestre per pochi minuti e la realizzazione di murature che permettano il permeare dell’umidità. E’ importante
avvalersi di un professionista specialista del settore.
Lo spessore dell’isolamento termico dipende da diversi fattori: Non esiste uno spessore giusto o sbagliato, ogni
situazione va valutata sulla base dei risultati che si vogliono ottenere. Volendo ci si può anche spingere ben
oltre i termini di legge ed ottenere prestazioni più performanti.
Il solare termico per riscaldare la vostra abitazione: gli impianti solari termici sfruttano l’energia solare per
produrre acqua calda. Naturalmente producono molto di più in estate quando c’è più sole rispetto all’inverno e
per questo il loro utilizzo prevalente è per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS). E’ importante non fare
impianti più grandi del necessario considerando che un metro cubo di pannello solare permette di produrre
circa il 50% del fabbisogno annuo di ACS per una persona. In commercio esistono tanti tipi di pannelli e tutti
altamente performanti. Esistono altre soluzioni tra cui quella dell’utilizzo di pompe di calore che funzionano ad
energia elettrica o a gas metano, e trasferiscono l’energia termica contenuta nell’aria all’acqua sanitaria con
rendimenti molto elevati soprattutto in estate. Anche l’energia prodotta con le pompe di calore può essere
considerata rinnovabile. Sono molto interessanti le pompe di calore che in estate, mentre producono freddo,
producono contestualmente anche acqua calda sanitaria. Un’altra soluzione può essere l’utilizzo di caldaie a
biomassa (legno-pellet-cippato), tanti i modelli in commercio.
L’installazione di pannelli fotovoltaici: tanti i modelli in commercio per la produzione di energia elettrica e tante
le opportunità offerte dai diversi operatori. Anche per il fotovoltaico è possibile pensare a delle alternative come
ad esempio l’installazione di un cogeneratore ad olio vegetale, in grado di produrre energia elettrica.
Gli incentivi statali: si può accedere in caso di ristrutturazione edilizia alla detrazione fiscale del 65% per quanto
riguarda gli impianti termici, il solare termico, gli isolamenti e gli infissi, mentre per la produzione di energia
elettrica da fotovoltaico è previsto l’incentivo del Conto energia. Inoltre il Piano Casa permette ampliamenti di
volume in caso di profonda riqualificazione energetica (ristrutturazione, nuova costruzione, ristrutturazione
urbanistica) e previsti incentivi sul volume dell’abitazione, in quanto il maggior spessore per il maggior
isolamento non viene conteggiato. Inoltre molte regioni mettono a disposizione finanziamenti fino ad un
massimo del 20% dei costi sostenuti per privati e fino ad un massimo del 50% per il pubblico. Tale
finanziamento viene erogato in base al grado di sostenibilità dell’intervento.