u.a. i discorsi e le parole ann

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u.a. i discorsi e le parole ann
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE
Docente
PICCHI MARIA LETIZIA
Plesso
Scuola dell'infanzia Giuseppe Giusti
Classe …..
Sezione A e B (anni 5)
Disciplina/Macroarea/Campo
d’esperienza
I DISCORSI E LE PAROLE
Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente
a.s.
PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
INDICE DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UNITÀ DI
APPRENDIMENTO
TITOLO
U.A. n. 1
“ASCOLTIAMO UN PO'LE NOSTRE STORIE PICCINE PICCIO'”
U.A. n. 2
“DENTRO LE NOSTRE STORIE”
U.A. n.
1
Unità di apprendimento n. 1
Campo di esperienza : I DISCORSI E LE PAROLE
Titolo: “ASCOLTIAMO UN PO'LE NOSTRE STORIE PICCINE PICCIO'”( i genitori
raccontano)
Traguardi di competenza - cosa ci aspettiamo sia in grado di fare l’alunno:
• Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
• Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni, attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
• Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i significati.
• Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni; usa il
linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
• Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse; riconosce e sperimenta la pluralità
dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
• Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
Obiettivi di apprendimento - conoscenze e
Obiettivi trasversali relativi a
abilità necessari per il raggiungimento dei
“Cittadinanza e Costituzione”
traguardi di competenza
• Instaurare una relazione con l'adulto;
• Saper ascoltare semplici messaggi verbali.
• Riuscire a stare insieme agli altri bambini
• arricchisce il proprio lessico;
coetanei;
• formula domande e avanza piccole richieste; • Partecipare alle attività e ai giochi proposti;
• presta attenzione all’uso della voce;
• sviluppo dell'abilità di percepire, ascoltare,
• saper ascoltare piccole storie narrate dai comprendere.
• Saper ascoltare gli altri.
genitori presenti a scuola.
• porsi in relazione con i coetanei allo scopo di • Saper comunicare attraverso il linguaggio
dialogare;
verbale e non verbale.
• ascolta e comprende brevi narrazioni e la
Collaborare
• Saper accogliere proposte e indicazioni.
lettura di storie, filastrocche e canzoncine.
• Saper partecipare ad un lavoro comune
apportando il proprio contributo.
Gestire i conflitti
• Saper riconoscere le proprie e altrui
emozioni.
• Saper mediare nel gruppo.
Coinvolgimento motivazionale
• Mostrare interesse alle attività proposte,
essere curioso, porre domande.
•
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Metodologie:
• Circle time.
• Ricorso alla mediazione fantastica e all'animazione per motivare l'attività stessa;
• Ascolto attivo;
• Gioco libero, guidato e simbolico;
• Approccio percettivo ludico fantastico
• Coinvolgimento diretto e attivo degli alunni nelle attività proposte;
• Ricorso costante al linguaggio, nella sua valenza di acceleratore cognitivo: verbalizzazione
contemporanea all'osservazione all'azione e alla presentazione;
• Ricorso alla mediazione fantastica e all'animazione per motivare l'attività stessa;
• Approccio percettivo ludico fantastico.
• Ascolto attivo del genitore di........presente a scuola
• Intervista al genitore ( perchè questa storia? Quando la racconta al bambino? …..)
Attività:
• Ascoltiamo insieme la mamma o/e il papà di.......
• Giochiamo insieme: girotondi, percorsi, filastrocche, giochi motori.....
• rielaborazionegrafica della storia ascoltata
Tempi:
novembre (una settimana ) da organizzare a seconda delle necessità
gennaio (una settimana) da organizzare a seconda delle necessità
Modalità e strumenti per la verifica e valutazione dei risultati:
• Osservazione dei bambini durante le attività;
• Trascrizione delle verbalizzazioni;
• Lettura degli elaborati;
• Attività strutturate;
• Verbalizzazioni degli elaborati;
• Ascolto indiretto delle conversazioni nel circle-time;
• Osservazione della capacità di ogni singolo bambino di associare i simboli alle parole;
Unità di apprendimento n. 2
Campo di esperienza : I DISCORSI E LE PAROLE
Titolo: “DENTRO LE NOSTRE STORIE”
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Traguardi di competenza - cosa ci aspettiamo sia in grado di fare l’alunno:
• Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
• Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni, attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
• Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i significati.
• Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni; usa il
linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
• Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse; riconosce e sperimenta la pluralità
dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
• Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
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Obiettivi di apprendimento - conoscenze e abilità
necessari per il raggiungimento dei traguardi di
competenza
.
Ascoltare
• Saper ascoltare i messaggi verbali delle insegnanti e dei
compagni.
• Saper ascoltare una semplice storia narrata.
• arricchisce il proprio lessico;
• formula semplici domande e avanza piccole richieste;
• presta attenzione all’uso della voce;
• saper ascoltare piccole storie narrate dai genitori presenti
a scuola.
• porsi in relazione con i coetanei allo scopo di dialogare;
ascolta e comprende brevi narrazioni e la lettura di storie,
filastrocche e canzoncine.
Obiettivi trasversali relativi a
“Cittadinanza e Costituzione”
• Instaurare una relazione con
l'adulto;
• Riuscire a stare insieme agli altri
bambini coetanei;
• Partecipare alle attività e ai
giochi proposti;
• sviluppo dell'abilità di percepire,
ascoltare, comprendere.
• Saper ascoltare gli altri.
• Saper comunicare attraverso il
linguaggio verbale e non verbale.
Collaborare
• Saper accogliere proposte e
indicazioni.
Comprendere
• Saper partecipare ad un lavoro
• Conoscere il significato di frasi riferite ad un contesto di comune apportando il proprio
vita vissuta.
contributo.
• Saper
comprendere
richieste
verbali
di
diversa
Gestire i conflitti
complessità.
• Saper riconoscere le proprie e
• Saper eseguire le consegne relative alle richieste.
altrui emozioni.
• Saper comprendere la storia ascoltata (individuare i • Saper mediare nel gruppo.
personaggi, gli ambienti, le situazioni).
•
Coinvolgimento motivazionale
• Conoscere le regole di intervento nella conversazione.
• Mostrare interesse alle attività
Produrre
proposte, essere curioso, porre
• Saper pronunciare tutti i suoni.
domande.
• Saper pronunciare corretta-mente le parole.
•
• Saper formulare frasi complete di diversa lunghezza e
complessità (anche con l’aiuto di domande- stimolo).
• Saper riferire esperienze personali.
• Saper esprimere e comunicare proprie emozioni,
sentimenti, stati d’animo.
• Saper riferire le storie ascoltate con la guida di domandestimolo.
• Saper memorizzare canzoni, poesie, filastrocche.
• Saper partecipare ad una conversazione guidata nel
piccolo e nel grande gruppo (ascoltare gli altri; intervenire
in modo appropriato; con la guida dell’adulto rispettare i
turni di intervento).
• Saper utilizzare il linguaggio per progettare semplici
attività; definirne le fondamentali regole; descrivere
l’esperienza vissuta.
• Saper seguire percorsi oculo-manuali e sequenze
grafiche.
• Saper riprodurre sequenze grafiche.
• Saper riconoscere la scritta col proprio nome.
• Saper scrivere il proprio nome.
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Metodologie:
• Circle time.
• Ricorso alla mediazione fantastica e all'animazione per motivare l'attività stessa;
• Ascolto attivo;
• Gioco libero, guidato e simbolico;
• Approccio percettivo ludico fantastico
• Coinvolgimento diretto e attivo degli alunni nelle attività proposte;
• Ricorso costante al linguaggio, nella sua valenza di acceleratore cognitivo: verbalizzazione
contemporanea all'osservazione all'azione e alla presentazione;
• Ricorso alla mediazione fantastica e all'animazione per motivare l'attività stessa;
• Approccio percettivo ludico fantastico.
Attività:
per ogni storia portata a scuola dai genitori verrà scelto dall'insegnate un focus da rielaborare
nel gruppo attraverso varie attività:
• Conversazione nel cerchio dopo la rilettura di una storia da parte dell'insegnante
• Drammatizzazione della storia;
• Giochiamo, osserviamo le immagini della storia;
• Espressione grafico/pittorica sulla storia con l'aiuto di schede già pronte;
• Verbalizzazione individuale;
• Verbalizzazione e rappresentazione grafica dell'esperienza;
• Conversazione guidata per individuare elementi di criticità;
• Formulazione di ipotesi;
• Rielaborazione delle esperienze linguistiche attraverso: giochi motori, attività manipolative,
lettura di immagini.
• Analisi dei personaggi della storia
• Suddivisione di una storia in 5/6 sequenze.
Tempi:
novembre, dicembre,gennaio,febraio,marzo,aprile (dopo l'ascolto delle storie narrate dai
genitori)
Modalità e strumenti per la verifica e valutazione dei risultati:
• Osservazione dei bambini durante le attività;
• Trascrizione delle verbalizzazioni;
• Lettura degli elaborati;
• Attività strutturate;
• Verbalizzazioni degli elaborati;
• Ascolto indiretto delle conversazioni nel circle-time;
• Osservazione della capacità di ogni singolo bambino di associare i simboli alle parole;
• Verifica individuale sulla capacità del bambino di ricostruire una storia in 5/6 sequenze:
• Utilizzo delle prove strutturate di verifica finale per i bambini di cinque anni.
•
Firma del docente
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