Prova 35

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Prova 35
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Mille modi di dire viaggio
Il viaggio è come l’amore: molti ne parlano senza farlo. I motivi sono gli stessi: mancanza di
tempo, di occasioni, di preparazione, di compagnia, di stimoli (e di denaro! Aggiungerà
qualcuno).Esiste una competenza diffusa sul viaggio, non sempre collegata all’esperienza. Non
c’è scrittore, poeta, intellettuale o collega d’ufficio che, sul tema non abbia sparato sentenze.
Alcune sono geniali, altre banali, ce ne sono di utili e di splendidamente inutili.
“ Il mondo è un libro, e chi non viaggia legge solo una pagina”
Sant’Agostino non era tipo da villaggio-vacanze. Nato a Tagaste- oggi in Algeria, all’età di 29
anni s’imbarcò di nascosto per l’Italia (la madre non voleva mollarlo: tipico). Visitò Roma, poi
Milano, tornò in Africa, a Cartagine e Ippona:imparò, cambiò, spiegò, lottò. La frase che
abbiamo scelto dimostra come l’uomo, una delle menti più brillanti dell’antichità, avesse capito
una cosa: muoversi aiuta a capire. Il bagliore della comprensione, la sensazione di aver trovato i
collegamenti misteriosi della realtà, è una forma di felicità. Forse, tra tutte, quelle più a portata di
mano.
“ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”
John Steinbeck era un artigiano della frase: e questa gli è venuta proprio bene. A dire il vero
molte persone, i viaggi li fanno(altre invece , si lasciano trasportare).Ma non c’è dubbio che
l’esperienza sia formativa. Il viaggio offre stimoli e obbliga ai confronti. Quando ascolto
commenti razzisti, non mi metto a discutere. Dico: ” Fatti un giro fuori d’Italia. Quando torni
dirai meno cretinate”.
“Chi vuol viaggiare felice deve viaggiare leggero”
Il Piccolo Principe, citato da Saint Exupery, aveva le idee chiare: mai esagerare col bagaglio.
Abbiamo dimenticato qualcosa? Sono pochi i luoghi del mondo, dove non si possa acquistare (e
dove noi italiani rinunciamo a farlo). Per una settimana il bagaglio a mano è sufficiente.
Soprattutto se il trasferimento prevede un cambio d’aereo, e il rischio- smarrimento aumenta. Il
trollista1 ama il rumore delle rotelline sul pavimento dell’aeroporto: è il suo mantra da viaggio.
“Quand’ero a casa, ero in un posto migliore, ma i viaggiatori devono accontentarsi”
William Shakespeare forse intendeva dirci. Non lamentatevi; preparatevi invece. I viaggi vanno
studiati prima, per ridurre gli inconvenienti e godersi gli imprevisti. Evitate però di pianificare
tutto, riempiendo ogni momento della giornata. Siete viaggiatori, non uomini d’affari. Se non
lasciate spazio alle coincidenze e alle sorprese, queste si guarderanno bene dal farvi visita.
Importante è trovare quello che non si cerca. Questo potrebbe essere il vostro motto.
(di Beppe Severgnini da: ”Mille modi di dire viaggio”– Corriere della Sera –Magazine).
1. Riassumi il testo (max. 120 parole )
2. Colloquio in treno tra illustri passeggeri. Nel tuo scompartimento,durante un viaggio,
incontri Sant’Agostino, Saint Exupery e William Shekespeare che sostengono le loro
teorie. Intervieni nella discussione esprimendo il tuo parere su quello che dicono. (max.
180 parole)
3. Mille modi di dire viaggio. E la tua idea di viaggio qual è?Spiegalo in un testo di 150
parole.
1
trollista = viaggiatore munito di valigia con le rotelle