rassegna stampa cazz boh
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RASSEGNA STAMPA Nasodoble, "Cazz boh” è la rabbia dei sardi Per chi la guarda dal "continente", la Sardegna è terra di mari incontaminati ("Sardegna, performance quasi perfetta", titola il rapporto 2014 di Goletta Verde) e costruzioni millenarie, ma per i sardi il rapporto col continente non è sempre indolore. "Cazz boh" è il nuovo video dei sassaresi Nasodoble, "una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero", racconta Alessandro Carta, autore e cantante del brano. Al video prendono parte alcuni tra gli artisti più amati dell'isola: Ilaria Porceddu, pianista e interprete, già protagonista nella primissima edizione di X Factor e al Festival di Sanremo 2013, il rocker Joe Perrino, leader di Joe Perrino & the Mellowtones e dell'Elefante Bianco, Beppe Dettori, cantante dei Tazenda e Francesco Piu, chitarrista blues virtuoso. "Cazz boh" è un video ironico, divertente e inusuale anche nella tecnica con la quale è stato girato: un virato b/n con isolamento del colore su singoli oggetti: gli occhiali del cantante, le mutandone di un chitarrista dormiente, la camicia da notte della nonna o la bocca rossa e sensuale della cantante REPUBBLICA.IT 14.08.2014 IL FATTO QUOTIDIANO 27.08.2014 LA NUOVA SARDEGNA 26.08.2014 L’UNIONE SARDA 17.08.2014 Ilaria Porceddu per la Sardegna: “Cazz Boh” con i Nasodoble Su Facebook, alcuni giorni fa, ha scritto una cosa solo apparentemente scontata: “Abbiamo il dovere di stare vicini, uniti, di ridere e lottare.”. Con quel punto finale che sa di fermezza e decisione. Ilaria Porceddu è un’artista pura, vera, sincera. Perché ama mettersi in discussione, scavando – naturalmente – nel pozzo dell’originalità. Anche altrui. Di qui la nostra esigenza di raccontare “Cazz Boh”, nuovo video dei Nasodoble di Alessandro Carta (alias Nicola Di Banari), un brano abilmente giocato sul rapporto tra ironia e politica, tra mafia (nella sua accezione più estesa) e disagio sociale. Con lo sfondo di una Sardegna ‘anno zero’. Nella clip, oltre la Porceddu, ecco il rocker Joe Perrino, Beppe Dettori dei Tazenda e il chitarrista Francesco Piu. Per la Sardegna, per l’Italia Chi non dimentica le proprie origini, anzi, le assapora di continuo per trovarci un gusto diverso, è in grado davvero di fare dei passi avanti. “Cazz Boh” è anche questo, è l’universo sardo, è una storia italiana. Le parole di Ilaria Porceddu: “Ho conosciuto Alessandro Carta (Nicola Di Banari, ndr.) e i suoi Nasodoble, insieme a Simone Maulu e Beppe Dettori, un anno fa durante la presentazione di “In Equilibrio” a Sassari. (…) La prima volta che sentii ‘Cazz Boh’ saltai dalla sedia, chiamai Ale e Simo e dissi: ‘Cazz dobbiamo farla SubitoSubitoSubito! Ora!!!’. Un progetto che parla di noi, dei sardi, della nostra terra e alla fine di tutto della dignità che nessuno potrà mai toglierci“. Un tormentone impegnato No, non è un tormentone. Almeno non nel senso che s’intende oggi. E’ qualcosa di più, qualcosa di diverso: “Cazz Boh” mette insieme genio, ironia, garbo, denuncia, attualità. Sta dalla parte del ‘popolo’, ma non ha la puzza sotto il naso. Un videoclip che piace subito, anche perché girato con la tecnica del virato bianco/nero, con isolamento del colore sui singoli oggetti: emergono, ad esempio, gli occhiali del cantante o la bocca rossa della stessa Porceddu… Il cantante di “Cazz Boh”, l’ideatore di tutto il progetto, è Alessandro Carta (Nicola Di Banari, ndr.) che ci tiene a sottolineare: “Cazz Boh ha potuto crescere ed essere efficace grazie all’idea del collettivo di lavoro. Grazie all’adesione spontanea degli artisti-ospiti e alla collaborazione della squadra tecnica. E’ un progetto corale e la sua stessa coralità è stata colta (e fatta propria) dal pubblico in modo inequivocabile…“. VELVETMUSIC.IT 28.08.2014 “Cazz Boh”: ILARIA PORCEDDU con i NASODOBLE per cantare lo sdegno dei Sardi Quest’anno la Sardegna, meta vacanziera per eccellenza, ha un tormentone estivo tutto suo. Stiamo parlando di Cazz boh, brano nato dalla vena compositiva della Band sassarese Nasodoble. Cazz Boh, del classico tormentone estivo ha solo il facile ascolto ed il brio, in realtà è una canzone impegnata e di denuncia. Il testo, infatti, non racconta la Sardegna turistica, tutta mare azzurro e sabbia bianca, bensì parla del disastro politico, sociale, mafioso dell’isola e dell’inquinamento delle acque causato dalle multinazionali che gettano benzene nelle falde acquifere. E’ toccato proprio ad Ilaria Porceddu essere la portavoce canterina dell’avvelenamento del territorio sardo e del suo mare. Senza mezzi termini nei versi cantanti dalla pianista e cantautrice sarda (X Factor prima edizione, Sanremo 2013), viene tirata in ballo anche l’Eni. “Che male c’è se ti avvelenano la terra, in fondo il cibo è più sicuro se è prodotto in una serra e cosa fai se c’è il benzene nella falda, in fondo l’Eni dà lavoro e viene male processarla… cazz boh, cazz boh“. “Un progetto di cristallo fatto di realtà mischiata alla follia di questo genio che è Alessandro Carta. Che parla di noi, dei sardi, della nostra terra e alla fine di tutto della dignità che nessuno potrà mai toglierci“, queste le parole usate dalla Porceddu per descrivere il brano. Oltre ad Ilaria Porceddu, Cazz Boh ospita altri interpreti sardi, quali il rocker Joe Perrino, leader di Joe Perrino & the Mellowtones e dell’Elefante Bianco, Beppe Dettori, ex cantante dei Tazenda e Francesco Piu, affermato chitarrista blues. Girato dalla regista Laura Piras, anche il videoclip del brano che, come le musiche, risulta molto originale, quasi teatrale. Inusuale la tecnica di ripresa: un virato b/n con isolamento del colore su singoli particolari, come gli occhiali del cantante, le mutande del chitarrista sdraiato sul letto o la bocca rossa e sensuale di Ilaria. ALLMUSICITALIA.IT 22.08.2014
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