Gli attrezzi del restauratore
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Gli attrezzi del restauratore
Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Gli attrezzi: Si potrebbe dire che una buona attrezzatura di alta qualità e completa di ogni accessorio sia indispensabile al lavoro. Se da una parte ciò è vero, io penso che inizialmente, sia sufficiente avere anche attrezzi non eccelsi per qualità in quanto l'inesperienza all'uso di questi, porterebbe in breve a rovinarli dovendo affrontare poi spese esose per rimpiazzarli. Inoltre la completezza di una attrezzatura verrà portata a termine col tempo: gli attrezzi andranno acquistati quando il loro uso nel lavoro che stiamo facendo diventa necessario. Fonte: ha collaborato il restauratore Fabio del sito Il Restauro del Mobile *** Banco da lavoro Di costruzione robusta, e pesante, tale da non vibrare sotto gli urti prodotti mentre si lavora su di esso; formato da quattro gambe sostenenti un rosso piano. E’ munito di due morse, la sinistra, detta "a banco", e la destra detta "carrello", la quale è in sostanza un 1 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Il piano presenta dei fori equidistanti per l’alloggio degli arresti a molla detti anche "cani" o "granchi", ch Fattorino mobile o garzone 2 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Si tratta di un asta retta da un treppiede e munito di un tappo spostabile a piacere detto "ascialone" Viene utilizzato per reggere l’estremità delle tavole troppo lunghe per essere sorrette con la sola morsa a Strumenti per tracciare 3 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV -- 1 -- -riga in allungabile; acciaio, con spigolo smussato, lunga circa 1angoli per spessore di 5battente, mm; è utile per tra 2 ha di precisione, tracciare eparallele verificare gli retti; alcuni modelli consentono di trac 3 squadra falsa mobile; consente di rilevare e riportare qualsiasi tipo di angolo; 4 esterni 5 per spessori interni; 6 a punte dritte; serve per tracciare circonferenze archi dipuò cerchio; 7 compasso con sestante; indica l'angolo di Ilapertura; 8 metro 9 calibro dida precisione; consente misurare gi spessori esterni, interni e,da tramite l'astina scorrevo 10 coltello per tracciare leper linee che serviranno da guida al taglio; 11 graffietto; usato per tracciare linee ad un bordo; èeuno costituito un dotato di 12 per dotato di due spilli, di cui uno mobile, che si regolare sull'ampiezza 13 graffietto a lama; usato per tracciare controvena; lam., lama può essere rimossa per l'affilatura; 14 matita falegname *** Fonte: collaborato il omortase; restauratore Fabio del sito Restauro del Mobile Scalpelli e pialle Costituiti da una lama d’acciaio a sezione rettangolare, definiti scalpelli, o a sezione curva, definite sgorbie, terminano a un estremità con un codolo, al quale è fissato il manico, in legno o plastica, per l’impugnatura. 4 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Un La scanalature. dei La sua Un'altra L'estremità tipo far sommità leva caratteristica particolare ghiera per smussata deil’espulsione èmanici posta di èscalpello viene diin nel essere legno, punto delle chiamata è stretto, ilèschegge di "bedano", generalmente innesto "bisello", madal di del utilizzato foro sezione "ugnatura" manico. rinforzata che piuttosto per si sta fare ocon "scarpa". realizzando. fori una grossa, quadrangolari ghiera (5-8metallica, mm);ociò piccole che consente serve a conferir Infatti, corrisponde Poiché intendersi Le L’angolo dipende L’angolo 1. 2. 3. sgorbie, alla al all'aumentare ladall'uso; tipo di di molatura quello sezione natura rilievo generalmente taglio una di pressione accentuata medio. se del e deve dello darà quindi usato dell'acutezza legno essere una scalpello cui vengono l’angolo con da fragilità superficie èlavorarsi; ilin sottoposto mazzuolo, rapporto: odella di molate della della lavoro concava, punta, se sgorbia; stessa. l'attrezzo; con l'angolo l’essenza (somma ad unper una angolo sarà angolo con dell’angolo èmaggior tenera, sensibile, lominore; smusso di taglio, più facilità divariabile acuto, rilievo se più (20°spinto distretto penetrazione eviceversa tra dell’angolo 25°), a imano, se 10° deve spinto se e minimo. inel di è15°. dura; ataglio) legno, mano, più larg Nella 1 2 3 4 6 7 -e sgorbia scalpello bedano; 5 sgorbie figuratonda aaa ordinario "V"; tonda fianco, lama a sagoma a smussata; vediamo, profilo a sezione curvilinea. rettilineo; lerettangolare; varie tipologie di attrezzi e la loro rispettiva sezione, così contrassegn 5 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Ovviamente, Nella foto a fianco sono quelle fin qui visibili descritte, delle piccole servono sgorbie solo peraintrodurre "coda di pesce", il lettoreparticolarmente nella terminologia, utili per in quanto i lavorii d m Attrezzi per Tornire Gli attrezzi per tornire, meritano un discorso a parte, in quanto si differenziano dagli scalpelli e sgorbie già viste per avere: 1 - un angolo di taglio diverso; 2 - sono costruiti con un acciaio più spesso e resistente; 3 - il manico è più lungo, (dai 20 cm per le sgorbie da esterno ai 30 cm, per le sgorbie da interno e da sgrossatura) e dalla forma ergonomica, adatta a essere impugnata con sicurezza. 6 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Nella figura a fianco si distinguono in: sgorbie ; da sgrosso a scavare a profilare (a), con angolo di taglio tra i 40° i 50°; (b) (c), con angolo di taglio tra i 30° i 45°; raschi con angolo di taglio tra i 75° e gli 80°; rettangolari obliqui ovali (d); ; (f); Continuando con la figura sopra abbiamo: 7 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV scalpelli con due biselli, con angolo di taglio dai 20° ai 30°; rettangolari (fig. 3f); obliqui (g); ovali; bedani (h), con angolo di taglio di 45° (32° per i bedani Escoulen); troncatori (i), con due biselli di 30°circa; tori (j); anelli prigionieri (k). Gli angoli di taglio riportati, soprattutto per quanto riguarda gli attrezzi da tornitore, devono intendersi come orientativi, in quanto variano secondo le preferenze e le abitudini di lavoro degli artigiani. L' affilatura Per l'affilatura si utilizzerà l'apposita pietra, fatta di carburo di silicio o ossido di alluminio, lubrificata con olio da macchina. Ne esistono di gradazioni diverse, anche combinate, diverse sui due lati (ad esempio 1000 3000); Oltre alle pietre sintetiche, sopra citate, esistono anche in pietra naturale e quelle giapponesi ad acqua. 8 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Per le pietre ad olio, è necessario tenere pulita la superficie; dopo molte affilature, la pietra diviene grumosa e deve esser pulita con paraffina. Quella ad acqua deve esservi conservata e usata bagnata. Nell'utilizzo, è opportuno cercare di passare la lama, su tutta la superficie della pietra; tuttavia, è fatale che dopo un po' di tempo questa diventi concava, per cui è necessario procedere a rettificarla, passandola ripetutamente su una lastra di vetro, cosparsa di polvere di silicio; in subordine, si potrà passare passare la pietra su della carta vetrata, di gradazione crescente (da 80 a 180), preventivamente fissata su una superficie piana. Durante l'utilizzo, converrà alloggiare la pietra in una apposita basetta di legno, che consenta di tenerla ferma durante l'affilatura. Per l'affilatura della parte concava delle sgorbie semicircolari e con profilo "V", esistono apposite pietre cilindriche e triangolari. L'affilatura, richiede una certa perizia; il movimento potrà essere rotativo o a otto; l'importante è che poggi tutta la superficie smussata. Poi si dovrà passare sulla pietra, il retro della lama, poggiandola di piatto, in modo al eliminare il truciolo che si forma. Tale operazione va ripetuta più volte, alternando le passate sullo smusso a quelle sul retro della lama. Inoltre è opportuno iniziare con una pietra a gradazione più bassa e terminare con una più alta. 9 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Infine, per eliminare completamente la sbavatura, si può passare la lama su una striscia di cuoio, detta "coromella", trattata con sego o pasta abrasiva. Il cuoio va incollato su una tavola piana per rifinire gli scalpelli e gli esterni delle sgorbie e su una superficie sagomata, per rifinire gli interni delle stesse. Analoga funzione hanno le mole realizzate nello stesso materiale. Leggi la procedura dettagliata per affilare correttamente gli scalpelli Fonte: ha collaborato il restauratore Fabio del sito Il Restauro del Mobile *** Le pialle sono delle lame taglienti inserite in una guida, fatta di legno molto duro o metallo. Possiamo distinguere tra: 10 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV fig. 1 4. pialla a pulire o pialletto , avente lama con tagliente rettilineo, dotata i tagliente rettilineo e di un co fig. 2 pialla sgrossatrice, dotata di tagliente curvo, senza controferro; serve ad asportare rapidamente c 11 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV fig. 3 piallone , che differisce dalla precedente solo per la maggiore grandezza; serve per rett fig. 4 pialla a lama dentata , utile nella preparazione delle superfici da placcare e impiallacciare e per rettif 12 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV fig. 5 sponderuole, con i corpo e il ferro molto sottili; servono per realizzare scanalature e, avendo 13 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV fig. 6 incorsatoi, forniti di guida spostabile in modo che le scorniciature possano essere distanz fig. 7 pialle con corpo metallico; se di buona qualità, consentono di ottenere una superficie eccezionalmente le Regolazione del tagliente 14 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV La quantità di legno asportata sotto forma di trucioli, dipende da quanto sporge il filo della lama, rispetto alla suola. La regolazione del tagliente avviene in modo diverso per le pialle con corpo in legno e metalliche; nelle Per assicurare il perfetto parallelismo del filo rispetto alla suola, può essere necessario dare dei colpetti 15 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Per ridurre la profondità, è necessario dare dei colpi sulla parte posteriore del ceppo, (fig. a fianco). Quando il tagliente è stato regolato alla profondità desiderata, per bloccarlo nella giusta posizione si dar Poiché nel fare ciò è possibile che la lama si sposti un pochino, potrà essere necessario ripetere l'intera Invece, in quelle metalliche, la regolazione di profondità, può essere ottenuta con estrema precisione mediante la rotazione di un apposito pomello e il parallelismo agendo su di una apposita levetta di regolazione laterale. Manutenzione dell'utensile Per quanto riguarda l'affilatura della lama, si rimanda a quanto detto a proposito per gli scalpelli , precisando che l'angolo di rotatura deve essere compreso tra i 25° e i 30° (scalpelli). Poiché con l'uso, la suola in legno tende a consumarsi in modo non uniforme, di tanto in tanto si rende necessario rettificarla, utilizzando un'altro pialletto a mano o una una pialla elettrica. Le rasiere Consistono in pezzetti d'acciaio di circa 1-2 mm di spessore, delle dimensioni di cm 6 per cm 12. 16 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV 17 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Per affilarle è necessario passare sulla pietra i bordi stretti, finché divengano taglienti e squadrati e ripas Nella fig a fianco vediamo, ingrandito quale dovrebbe essere il risultato. Successivamente, si fissa l'attrezzo in morsa e tenendo uno scalpello con il retro verso l'alto, lo si passa Fonte: ha collaborato il restauratore Fabio del sito Il Restauro del Mobile 18 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Fig. 1 Fig. 2 Sega a telaio: la lama viene montata su un telaio di legno e tesa per mezzo di una fune attorci 19 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV a fendere, per tagli lungo la venatura; per rasamenti, per tagli trasversali rispetto la venatura; a "voltino" quando la lama non supera i 15 mm; serve per tagli sinuosi. Fig. 3 Seghe a dorso (fig.3): il rinforzo sul dorso riduce la flessione della lama e consente l'esecuzion sega da corniciaio; sega per code di rondine; sega per tenoni. 20 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Seghe ad arco: Fig. 4 archetto da traforo: con lama sottilissima utilizzata anche per la realizzazione degli intarsi; in gene Fig. 5 21 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV sega a copiare , consente tagli sinuosi su tavole di limitato spessore, ( Fig. 6 Segaccio o saracco, a lama robusta utilizzato per tagli ove la sega a telaio non può operare, (fig.6) Fig. 7 Gattuccio o foretto , a lama sottile e affilatissima, consente vati tipi di taglio e va tenuto perpendico La lama Le lame sono fatte di acciaio temperato, e su uno dei bordi è presente una serie di denti triangolari più o meno fitti e inclinati. 22 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Come tutti gli attrezzi, necessitano di una manutenzione. fig. 8 Fig. 9 Fissata la lama con una morsa, l'affilatura viene eseguita, rifilando i denti con una lima di sezione triangolare di dimensioni opportune, (fig.8). Inoltre, affinché durante l'utilizzo la sega non si incastri, è necessario che i denti abbiano un'inclinazione, rispetto al piano della lama, alternativamente a destra e sinistra, di modo che il taglio che si realizza sia leggermente più ampio dello spessore della lama. 23 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Tale operazione può essere agevolmente eseguita con un allicciatore; quello in fotografia, consente di regolare preventivamente, tramite apposita rotella dotata di tacche graduate, l'entità dell'inclinazione dei denti. Il suo utilizzo è abbastanza semplice, anche se richiede parecchio tempo; i singoli denti vengono piegati, da un pistoncino azionato dalla pressione esercitata stringendo i manici dell'allicciatore. Le tecniche di taglio Tracciate le linee guida del taglio da realizzare, per mezzo di righello, squadra, graffietto, matita e quant'altro necessario, (vedi strumenti per tracciare), si inizia a segare tenendo la lama dalla parte dello scarto. Si inizia tirando verso di se la sega, guidandola all'inizio con il pollice. Nel far ciò s'inclinerà la lama quel tanto da tenere contemporaneamente la giusta direzione, rispetto a due linee guida adiacenti; nel corso del taglio andranno considerate, di volta in volta, tutte le linee tracciate. 24 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Durante l'esecuzione del taglio il pezzo da lavorare, se possibile, dovrà essere saldamente fissato al ban I movimenti delle singole passate dovranno essere fluidi e abbastanza lunghi, esercitando una forza cos Il taglio a rasare tende a scheggiare il legno, pertanto occorre particolare attenzione alla fine del taglio e Il taglio fendente è meno faticoso, ma la lama tende a seguire la venatura del legno, spostandosi dalla li Per una più agevole esecuzione, oltre che mantenere l'attrezzatura efficiente, mediante una regolare manutenzione, come sopra descritta, può essere utile, al fine di ridurre l'attrito, passare della paraffina, una comune candela o del sapone secco, sulla lama, prima del taglio. Attrezzature elettriche Anche se generalmente si tende ad utilizzare strumenti manuali, non vanno comunque trascurata un'attrezzatura minima elettrica la quale aiuterà a sveltire il lavoro soprattutto quando si preparano parti nuove da sostituire . Pertanto potremmo fornire il laboratorio di: 25 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV una piccola sega a nastro da hobbista, aventi dimensioni e costo limitato, la quale si rivela particolarmente utile per eseguire tagli curvilinei. 1. un seghetto alternativo 2. una sega circolare/troncatrice 3. una levigatrice orbitale 4. una levigatrice a nastro, utilissima per portare al giusto spessore le verze di legno per la chiusura di fessure 5. un trapano fornito di varie punte 6. una microfresa accessoriata con utensili per tagliare levigare ecc. Laddove sia necessario, sgrossare la superficie del legno, prima della levigatura con carta vetrata, ovvero smussare parti arrotondate, concave o convesse, rifinire angoli scheggiati e sfilacciati, si può ricorrere alle raspe, costituite da una barretta in acciaio, terminante in un codolo, sul quale innestare il manico, in legno o plastica. 26 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Fig. 1 La superficie abrasiva viene realizzata intaccando il metallo col bulino, con il quale viene creata una seri Il profilo della sezione può essere rettangolare, (fig. 1a), mezzotonda, cioè di forma semicircolare (fig. 1 27 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Fig. 2 Ne esistono di svariate dimensioni e grana. Per una migliore rifinitura è possibile usare delle lime (fig. 2). La parte abrasiva viene realizzata mediante una serie di tagli incrociati, che producono una superficie sim Dalla quantità di punte, si determina la finezza delle lime, che pertanto vengono classificate come a tagli Esistono anche lime "dolcissime", che arrivano fino a seicento punte per centimetro quadrato. 28 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Fig. 3 29 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Fig. 4 Come per le raspe, ne esistono di varie dimensioni e con sezioni diverse: rettangolari, mezzotonde, tonde triangolari, a coltello e a mandorla Per lavori particolari esistono raspe e lime sagomate, adatte per piccole superfici, che vengono impugnate al centro, nella parte liscia. (fig. 3 e 4). Per rimuovere la segatura e la polvere di legno dagli interstizi, i denti vanno spazzolati con una spazzola metallica. I morsetti ( o sergenti ) di varie misure sono anch'essi necessari quando giunge il momento di dovere tenere uniti due pezzi di legno in attesa che la colla si asciughi. Esistono vari tipi di morsetti che si differenziano per dimensioni ( da pochi centimetri fino a oltre due metri) e per foggia. Particolari sono le cinghie utili quando devono essere messi in presa parti irregolari come le sedie . 30 / 31 Gli attrezzi del restauratore Scritto da AA.VV Possono sedie. per modanature Un pur tenere Durante pezzo altro i quali non da insieme Le esercita semplice iltornare serrare serraggio imolle morsetti tenendo due si anch'esso utili, un ma tagliano pezzi non dei legno conto utile come morsetti, troverebbero nelle dispositivo di in grande che mezzi scarto varie posizioni non bisogna dimisure pressione, al esercitano tenuta di punti fine fermo più ricordare edivalidi anche complicate. possono non diventa èuna ildi rovinare nastro lesempre appoggio, pressione molle essere in certi da ladi dicarrozziere superficie vecchie casi usate interporre elevata. o pezzi l'unico suimbottiture irregolari parti che utile tra mezzo stiamo le diper ganasce dimensioni come possibile certi dilavorando. divani usi e ilche ridotte per o se 31 / 31