Documento15 maggio 2014-2015 classe V Energia - IIS Silva
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Documento15 maggio 2014-2015 classe V Energia - IIS Silva
Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR Classe 5^ ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO ENERGIA Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio Esami di Stato conclusivi del corso di studi Anno scolastico 2014/2015 Documento del Consiglio di classe 5^EN Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta ESAME DI STATO A.S. 2014-2015 Coordinatore di classe: Prof. Nicola Tollin Composizione del Consiglio di classe: Docente BAZZANI CHIARA Materia MATEMATICA AVANZI MARIA MONICA LINGUA e LETTERE ITALIANE AVANZI MARIA MONICA STORIA BERTOLASO PAOLA LINGUA STRANIERA INGLESE TOLLIN NICOLA IMPIANTI ENERGETICI CORRADIN ORAZIO MECCANICA APPLICATA MANTOVANI ULISSE RELIGIONE MERIGHI RENATO Lab. IMPIANTI ENERGETICI MERIGHI RENATO Lab. MECCANICA APPLICATA DE BERTI GIOVANNA EDUCAZIONE FISICA PONSO FRANCESCO Lab SISTEMI AUTOMATICI BERGAMASCO CARLO SISTEMI AUTOMATICI CORRADIN ORAZIO TECNOLOGIA MECCANICA PONSO FRANCESCO Lab.TECNOLOGIA MEC. BARBARA PAPA INSEGNANTE DI SOSTEGNO Firma Composizione della commissione per l’Esame di Stato Commissari interni Avanzi Maria Monica Corradin Orazio Bergamasco Carlo Materia Lettere italiane e Storia Meccanica applicata Sistemi automatici e regolazioni degli impianti Materie assegnate ai Commissari esterni: Impianti Energetici Matematica Inglese Aree Disciplinari Area Linguistico storico letteraria Lettere/Storia Inglese Area scientifico tecnologica Impianti Meccanica Matematica Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Sistemi 1) CARATTERI GENERALI DELL' ISTITUTO 1.1 Caratteri generali dell’ Istituto connessi con la tipologia del territorio e dell’utenza. A Legnago, l’ IISS “Silva - Ricci” comprende l’ indirizzo Tecnico Tecnologico, con i suoi sette corsi di specializzazione (Biotecnologie sanitarie - Chimica e materiali - Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia - Informatica – Meccanica e Meccatronica - Progetto Sirio) in risposta alla vocazione del territorio legata in buona parte all’industria Termomeccanica e alle necessarie e innovative esigenze attuali dello sviluppo scientifico-tecnologico e l’ indirizzo Tecnico per Geometri “progetto cinque” con il corso serale “Sirio” per adulti. Con un corpo docente di 80 insegnanti, nel corrente A.S. hanno frequentato complessivamente all’incirca 750 allievi suddivisi in 30 classi e provenienti dall’area di una quarantina di comuni principalmente della Bassa Veronese e da alcuni comuni delle limitrofe province di Vicenza, Rovigo e Padova. L’Istituto nato nel 1964 come sede staccata dell’ITIS “Galileo Ferraris” di Verona, si è reso autonomo come “Giovanni Silva” nel 1972 con il corso quinquennale completo di Meccanica Industriale, cui si sono aggiunti successivamente gli indirizzi di Chimica Industriale nel 1976, di Termotecnica nel 1978, e di Informatica nel 1991. Trasferitosi nella nuova e funzionale sede attuale nel 1983, la Scuola ha attuato l’aggiornamento degli indirizzi con l’adozione dei progetti sperimentali “Ergon” per la Meccanica e la Termotecnica nel 1985 e “Deuterio” per la Chimica nel 1986, divenuti di ordinamento per Meccanica e Chimica rispettivamente nell’anno 1994-1995 e 1995-1996; Termotecnica permane tuttora progetto sperimentale assistito dal Ministero. Notevole è stato in questi anni l’impegno per l’aggiornamento e il potenziamento delle strutture e delle strumentazioni di scientifiche e professionali per meglio adattare la preparazione scolastica alla crescente complessità e innovazione tecnologica propri della realtà produttiva territoriale e in risposta alla puntuale domanda da parte del mercato del lavoro di tecnici qualificati e ben preparati. Nell’anno scolastico 2007/2008 nasce l’attuale Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Silva – Matteo Ricci” con l’accorpamento dell’ indirizzo Tecnico per Geometri e l’ assunzione del nome “M.Ricci” del precedente e contiguo I.T.P.A.G., che diviene un Istituto Professionale; si viene così costituire a Legnago un “Polo Tecnico-Professionale; l’intitolazione ufficiale dell’istituto è“ SILVA_RICCI”. Istituzionalmente, la nostra scuola prepara tecnici – il Geometra ed il Perito industriale – le cui professionalità, a livello intermedio, hanno sinora risposto in modo adeguato alle molteplici richieste dell’imprenditoria locale e della pubblica amministrazione. L’Istituto offre la possibilità di accedere a posizioni dirigenziali oltre che l’accesso ai corsi di laurea universitari, preferibilmente nelle facoltà tecnico scientifiche che completano gli studi secondari; inoltre un tirocinio della durata di 18 mesi presso studi professionali, con conseguente esame di Stato abilita all’esercizio della libera professione. Con il riordino dei tecnici gli indirizzi specialistici hanno assunto le seguenti denominazioni: Chimica e materiali, Costruzioni, ambiente e territorio, Energia, Meccanica e meccatronica, Informatica, Biotecnologie sanitarie Elettronica 2) PROFILO DELL’INDIRIZZO: IL PROFILO DEL DIDPLOMATO ISTRUZIONE TECNICA SETTORE TECNOLOGIA INDIRIZZO MECCANICA-MECCATRONICA ED ENERGIA Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta L’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. Il diplomato, nelle attività produttive d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi e interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi ed è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. Nello sviluppo curricolare è posta particolare attenzione all’agire responsabile nel rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso razionale dell’energia. Per favorire l’imprenditorialità dei giovani e far loro conoscere dall’interno il sistema produttivo dell’azienda viene introdotta e sviluppata la competenza “gestire ed innovare processi” correlati a funzioni aziendali, con gli opportuni collegamenti alle normative che presidiano la produzione e il lavoro. Nello sviluppo curricolare è posta particolare attenzione all’agire responsabile nel rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso razionale dell’energia. Nelle due articolazioni, che hanno analoghe discipline di insegnamento, anche se con diversi orari, le competenze comuni vengono esercitate in contesti tecnologici specializzati: nei processi produttivi ( macchine e controlli) e negli impianti di generazione, conversione e trasmissione dell’energia. Nelle classi quinte, a conclusione dei percorsi, potranno essere inoltre organizzate fasi certificate di approfondimento tecnologico, congruenti con la specializzazione effettiva dell’indirizzo, tali da costituire crediti riconosciuti anche ai fini dell’accesso al lavoro, alle professioni e al prosieguo degli studi a livello terziario o accademico. 3) STORIA DELLA CLASSE 3.1 Composizione del Consiglio di classe Variazione nella composizione del Consiglio di classe nel triennio DISCIPLINE CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CURRICOLO CLASSE QUINTA Religione Mantovani Ulisse Mantovani Ulisse Mantovani Ulisse Lettere Bonaventura Laura Bonaventura Laura Avanzi Maria Monica Storia Bonaventura Laura Bonaventura Laura Avanzi Maria Monica Inglese Bertolaso Paola Bertolaso Paola Bertolaso Paola Matematica Bazzani Chiara Bazzani Chiara Bazzani Chiara Tecnologia mecc.(lab) Impianti Energetici e Laboratorio Tollin Nicola Ponso Francesco Tollin Nicola Ponso Francesco Tollin Nicola Merighi Renato Tollin Nicola Merighi Renato Corradin Orazio Ponso Francesco Tollin Nicola Merighi Renato Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Mecc. appl. / Macc. Sistemi auto e lab. Educazione fisica Corradin Orazio Ponso Francesco Dal Barco Andrea Ponso Francesco Corradin Orazio Merighi Renato Zanarotto Alessandro Ponso Francesco Corradin Orazio Merighi Renato Bergamasco Carlo Ponso Francesco De Berti Giovanna De Berti Giovanna De Berti Giovanna Siani Anna Chiara Papa Barbara Sostegno / 3.2 Elenco alunni della classe VA EN ALDIGHIERI GIAMPIETRO BAGNI FRANCESCO BORASCA FRANCESCO BORIN MATTEO CANEVAROLO LUCA DONIN MATTEO FERRINI ANDREA FURINI TOMMASO ISOLANI MIRCO LONARDI MATTEO LORENZETTI GIACOMO MANCINI ALESSANDRO MURAROLI DEVIS OLIVO ALESSANDRO OSAGIE OSASU OSARO PAROLIN ALAIN PURGATO DAVIDE RODINI DANIELE SGANZERLA ANDREA TAGLIAFERRO ANDREA 4) PREESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE Storia del triennio della classe FLUSSO DI STUDENTI NEL TRIENNIO Classe Iscritti stessa classe Ripetenti Totale iscritti Non promossi Terza 20 20 2 Quarta 18 17 1 Quinta 17 3 20 b. situazione in ingresso della classe nell'anno scolastico in corso: risultati scrutini di classe quarta Promossi senza sospensione Promossi con 1 sospensione Promossi con 2 sospensioni Promossi con 3 sospensioni Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta N.10 N°5 N° / N°2 attività in itinere e/o corsi pomeridiani ** complessivo 5) RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE: La classe si è composta in terza e ha subito una lieve contrazione numerica dal terzo al quarto anno, riequilibratasi con l’innesto di alcuni studenti bocciati. Per quasi tutte le materie è stata garantita la continuità didattica con la sola esclusione di Sistemi, i cui docenti sono cambiati ogni anno, e di Lettere e Storia al quinto anno. La partecipazione della classe all’attività didattica non sempre è stata adeguata alle tematiche proposte, in questo è stata condizionata anche dal comportamento non sempre responsabile e a volte superficiale di alcuni studenti, con discontinuo impegno nello studio e nell’attenzione, penalizzando così anche gli studenti più impegnati e volenterosi. Alcuni alunni organizzati e determinati nello studio ha raggiunto un profitto globalmente soddisfacente che spazia dal più che sufficiente/discreto al più che buono; c’è poi un gruppo di ragazzi, che evidenzia alcune difficoltà di diversa entità ed il cui profitto è sufficiente/più che sufficiente. Permangono infine situazioni di studenti con carenze diffuse in particolare modo in alcune materie con risultati globalmente sufficienti. Il percorso compiuto rispetto ai livelli di partenza per la maggior parte degli allievi è lineare, tuttavia per alcuni è stato modesto. La classe pur dimostrando nell'ultimo periodo un atteggiamento più maturo e consapevole avrebbe potuto presentarsi all’appuntamento con gli esami di stato in una situazione di migliori competenze acquisite, raggiunte solo da una piccola parte. Per quanto riguarda l'alunno con disabilità si rimanda allo specifico punto “8” dello stesso documento. 6) PERCORSO FORMATIVO: PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E SUA REALIZZAZIONE 6.1 Obiettivi educativi e formativi 6.2 Obiettivi generali/trasversali 6.3 Obiettivi cognitivi: conoscenze, competenze, capacità 6.1.Obiettivi educativi e formativi Gli obiettivi educativi individuati e che lo studente è stato incoraggiato e sollecitato a raggiungere sono: obiettivi educativi: ∗ Acquisizione di un metodo di lavoro che favorisca le conoscenze essenziali di ciascuna disciplina; ∗ Apprendimento autonomo; ∗ Capacità d’analisi, sintesi ed approfondimento dei contenuti (tecnologici ed umanistici); ∗ Capacità di progettare attività che richiedono assunzione di responsabilità; ∗ Capacità di scoprire le proprie possibilità e di autovalutarsi; ∗ Buona preparazione per l’inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi. 6.2 Obiettivi formativi: Gli obiettivi formativi attengono all’acquisizione di atteggiamenti e di comportamenti mentali che sviluppano le capacità critiche e di elaborazione personale: ∗ Capacità critiche: capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi, di selezionare le formazione, di operare scelte autonome, di valutare con giudizi congrui le scelte operate; ∗ Capacità di osservazione finalizzata: essere in grado di esplorare la realtà con la quale si entra in relazione, rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi e per agire; ∗ Capacità di analisi: capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare i nodi concettuali, distinguendo le parti principali dalle altre, di approfondire in modo personale e significativo le conoscenze acquisite; ∗ Capacità di sintesi: capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi fondamentali; Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta ∗ Capacità di collegamento: capacità di collegare tra loro le conoscenze della stessa disciplina e tra discipline diverse. 6.3 Obiettivi trasversali concordati: Si sono concordate le seguenti linee guida comuni a tutte le discipline: ∗ Autonomia nel lavoro a casa e a scuola; ∗ Capacità di rielaborazione e contestualizzazione; ∗ Attitudine alla valutazione critica. 6.4. Obiettivi cognitivi: conoscenze, competenze, capacità CONOSCENZE specifiche del futuro Perito Meccatronico Energetico ∗ Conoscenza critica dei principi e dei concetti fondamentali costituenti il supporto scientifico della disciplina; ∗ Adeguata cultura generale sorretta da capacità linguistico – espressive e logico – interpretative; ∗ Conoscenza dei vari tipi di macchine a fluido e dei loro organi principali; ∗ Conoscenza delle fonti energetiche e dei criteri di utilizzazione delle stesse; ∗ Conoscenza dei vari tipi di impianti energetici (condizionamento, refrigerazione, riscaldamento, ventilazione, idrosanitari, antincendi e oleodinamici); ∗ Conoscenza dei principali sistemi di regolazione e controllo degli impianti termotecnici. COMPETENZE specifiche del futuro Perito Meccatronico Energetico ∗ Elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo studiati; ∗ Utilizzare metodi e strumenti al fine di progettare, eseguire e collaudare i vari impianti energetici in particolare termotecnici; ∗ Utilizzare i principi della termodinamica per il calcolo di potenze consumi e rendimenti; ∗ Dimensionare in linea di massima macchine a fluido con l’uso adeguato dei manuali tecnici e dei moderni strumenti di calcolo; ∗ Essere in grado di utilizzare le moderne tecniche per regolare e controllare gli impianti termotecnici. CAPACITA’ – SAPER ELABORARE – CRITICARE – AGGIORNARSI ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ Documentare adeguatamente il proprio lavoro; Comunicare efficacemente usando appropriati linguaggi; Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali (schemi); Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le informazioni opportune; Partecipare al lavoro organizzato, anche di gruppo, accettando ed esercitando il coordinamento; Affrontare i cambiamenti aggiornandosi sulle nuove tecniche per adeguare le proprie conoscenze; Possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti, bilanci energetici, consumi, ecc.; ∗ Essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del settore. Obiettivi raggiunti. Obiettivi educativi e formativi raggiunti. Obiettivi conseguiti Tutti Maggioranza Alcuni Pag. 8/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Acquisizione di un semplice metodo di lavoro che favorisca le conoscenze essenziali di ciascuna disciplina * Capacità di apprendimento autonomo * Capacità di lavoro in gruppo * Assumere responsabilità nell’espletamento del proprio dovere e ruolo Sufficiente preparazione per l’inserimento lavorativo * * 7) ATTIVITA' DI SIMULAZIONE Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi definiti nella programmazione didattica, ha proposto le seguenti prove simulate: Prima prova: 24 aprile Seconda prova: 31 aprile e 9 maggio Per la seconda prova oltre al manuale in uso è concesso l’utilizzo di un manualetto con tabelle e formule fornite durante l’anno dagli insegnati di indirizzo. Terza prova: 13 Marzo e 6 Maggio. Ogni volta è stata proposta la tipologia B, con 3 domande a risposta breve in ciascuna delle quattro materie e cioè rispettivamente: Storia, Macchine, Sistemi, Inglese (31 aprile). Matematica, Tecnologia, Inglese, Sistemi. Il tempo concesso per la simulazione della terza prova è stato di 180 minuti. I testi delle prove simulate sono allegate in fondo al documento. Simulazione del colloquio: gli studenti, nella prima settimana di Giugno verranno ascoltati solo nella parte inerente all’argomento pluridisciplinare da loro scelto. GRIGLIE SIMULAZIONE PROVE E COLLOQUIO I.I.S.- ITT SILVA/RICCI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA INDICATORI Adeguatezza DESCRITTORI PUNTI • Aderenza alla consegna • Pertinenza all'argomento proposto • Efficacia complessiva del testo 1 Tipologia A) e B): aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, ecc.) • Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argo1 mento, rielaborazione critica dei contenuti, in fun- 2 3 2 3 Pag. 9/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Caratteristiche del contenuto zione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Tipologia A): comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B): comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione. Tipologia C) e D): coerente esposizione delle cono-scenze in proprio possesso; capacità di contestualiz-zazione e di eventuale argomentazione. Per tutte tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. • Articolazione chiara e ordinata del testo • Equilibrio fra le parti Organizzazione 1 • Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) del testo • Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni. • Proprietà e ricchezza lessicale • Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, Lessico e stile 1 al destinatario, ecc. • Correttezza ortografica • Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali Correttezza ecc.) ortografica e 1 • Correttezza morfosintattica morfosintattica • Punteggiatura 2 3 2 3 2 3 Punteggio totale* * (somma dei punti barrati con una X nelle caselle) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO per OBIETTIVI MINIMI INDICATORI DESCRITTORI PUNTI in decimi • Aderenza alla consegna • Pertinenza all'argomento proposto 0.25-1 Adeguatezza Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta • Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Tipologia A: comprensione del testo proposto. 0.25-1 Caratteristiche Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo del contenuto Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso e capacità di contestualizzazione. 1.25-1.75 PUNTI in quindicesimi 2-2.5 1-4 1.25-1.75 2-2.5 1-4 Pag. 10/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta INDICATORI DESCRITTORI Per tutte tipologie: significatività degli elementi informativi e delle idee. • Articolazione chiara e ordinata del testo Organizzazione 0.25-1 • Coerenza (assenza di contraddizioni e del testo ripetizioni) Lessico e stile Correttezza ortografica e morfosintattica PUNTI in quindicesimi PUNTI in decimi • Proprietà e ricchezza lessicale • Correttezza ortografica • Coesione testuale (uso corretto dei connettivi 0.25-1 testuali, ecc.) • Correttezza morfosintattica • Punteggiatura 1.25-1.75 2-2.5 1.25-1.75 2-2.5 1-4 1-3 TOTALE PUNTI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Congruenza con la traccia Svolgimento non completo e/o ridotto Sostanzialmente completo Completo e approfondito 1 2 3 Conoscenza di regole e principi Sa individuare solo parzialmente regole e principi Sa individuare regole e principi Sa individuare regole e principi in maniera corretta e completa 1 2 3 . Correttezza di esecuzione Esecuzione incompleta Esecuzione sostanzialmente completa Esecuzione completa e corretta 1 2 3 Capacità di applicare le proprie conoscenze al caso specifico Le sa applicare parzialmente Le sa applicare in maniera sostanzialmente completa Le sa applicare in maniera completa e corretta 1 2 3 Conoscenza e utilizzo della terminologia e della simbologia specifica In modo incerto In modo parziale In modo adeguato e pertinente 1 2 3 Pag. 11/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Punteggio totale* insufficiente sufficiente discreto buono ottimo punteggi 1/6 7/9 10 11/12 13 14/15 DESCRITTORE ANALITICO indicatori Conoscenza degli argomenti, pertinenza e completezza delle risposte. punti DESCRITTORE SINTETICO gravemente insufficiente GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia B: risposta aperta ) le conoscenze sono molto lacunose le conoscenze sono parziali e talvolta superficiali le informazioni sono semplici e pertinenti l'argomento, svolto con pertinenza, tralascia qualche aspetto l’argomento è svolto con pertinenza e sostanziale completezza Capacità di analisi e di sintesi, coerenza dell' argomentazion e, capacità di rielaborazione. non individua alcun aspetto essenziale individua solo qualche aspetto essenziale; presenta difficoltà, lacune e/o errori individua gli aspetti essenziali in modo accettabile, pur con qualche errore/ lacuna individua gli aspetti essenziali ed alcuni marginali l'utilizzo delle conoscenze è corretto, ma non ampio. Uso di un linguaggio tecnico specifico, appropriato e corretto. l'espressione è compromessa da gravi errori il linguaggio non è ancora corretto l'espressione è semplice e non compromess a da gravi errori l'espressione è semplice ma corretta l'uso del linguaggio è adeguato l'argomento è svolto in modo ampio e articolato, le conoscenze sono sicure propone contenuti con efficacia ed incisività, dimostrando capacita di analisisintesi e/o approfondim ento usa il linguaggio specifico con proprietà e sicurezza Punteggio totale* * (somma dei punti inscritti nelle tre caselle/TRE) GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA (tipologia B: risposta aperta) per obiettivi minimi DESCRITTORE SINTETICO punteggi Indicatori Conoscenza degli argomenti, pertinenza e completezza insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 1/9 10/11 12 13/14 15 DESCRITTORE ANALITICO Le conoscenze sono molto lacunose Le conoscenze sono parziali e talvolta Le informazioni sono semplici e pertinenti L'argomento, svolto con pertinenza, tralascia qualche L’argoment o è svolto con pertinenza e punti Pag. 12/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta delle risposte. Capacità di analisi e di sintesi, coerenza dell' argomentazio ne, capacità di rielaborazion e. Uso di un linguaggio tecnico specifico, appropriato e corretto. superficiali Non individua alcun aspetto essenziale L'espressione è compromessa da gravi errori aspetto Individua solo qualche aspetto essenziale; presenta difficoltà, lacune e/o errori Individua gli aspetti essenziali in modo accettabile, pur con qualche errore/ lacuna Il linguaggio non è ancora corretto L'espression e è semplice e non compro messa da gravi errori sostanziale completezz a Individua gli aspetti essenziali ed alcuni marginali L'utilizzo delle conoscenze è corretto, ma non ampio. L'espressione L'uso del è semplice linguaggio è ma corretta adeguato. Punteggio totale* * (somma dei punti inscritti nelle tre caselle/TRE) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO INDIC DESCRITTORI punteggio punti • COMPETENZE • CONOSCENZE Pag. 13/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta • • • • • • • • • • • • CAPACITÀ/ABILITÀ • • • • • • • • Discuss • 1^P.S. • • Discuss • 2^P.S. • • Discus • 3^P.S. • Non conosce gli argomenti Conosce solo parzialmente gli argomenti Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche incertezza Conosce gli elementi fondamentali delle discipline Conosce gli argomenti in maniera abbastanza ampia Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita Non comprende i temi e i problemi proposti Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in grado di risolverli neppure se guidato Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le conoscenze minime, solo se opportunamente guidato Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando autonomamente le conoscenze, ma con imperfezioni Comprende, risolve e sa rielaborare i temi e i problemi proposti applicando autonomamente le conoscenze in modo corretto Risolve in maniera sicura temi e problemi anche complessi, applicando in modo autonomo e corretto le conoscenze Non sa analizzare e sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto Espone in maniera imprecisa, ha difficoltà ad analizzare e sintetizzare Espone in modo semplice, incerto il lessico tecnico. Sa effettuare semplici sintesi e analisi, se opportunamente guidato Espone in modo chiaro, corretto e consequenziale usando un lessico appropriato. Sa autonomamente effettuare semplici sintesi e analisi Espone con un certo rigore logico, sa fare rielaborazioni e collegamenti. Sa effettuare analisi appropriate ed opportune sintesi Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo e originale, avvalendosi di buone capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Corregge, ma non approfondisce Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Corregge, ma non approfondisce Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Corregge, ma non approfondisce Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire 1/3 4 5 6 7 8 1/3 4 5 6 7 8 1/3 4 5 6 7 8 0 1 2 0 1 2 0 1 2 Punteggio totale* * (somma dei punti inscritti nelle rispettive caselle) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO per obiettivi minimi INDIC DESCRITTORI punteggio punti Pag. 14/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Non conosce gli argomenti Conosce solo parzialmente gli argomenti Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche incertezza 4 6 • • Non comprende i temi e i problemi proposti Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in grado di risolverli neppure se guidato Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le conoscenze minime, solo se opportunamente guidato Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando autonomamente le conoscenze, ma con imperfezioni 4 Non sa analizzare e sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto Espone in maniera imprecisa, ha difficoltà ad analizzare e sintetizzare Espone in modo semplice, incerto il lessico tecnico. Sa effettuare semplici sintesi e analisi, se opportunamente guidato Espone in modo chiaro, corretto e consequenziale usando un lessico appropriato. Sa autonomamente effettuare semplici sintesi e analisi 4 6 • Discuss • 1^P.S. Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Corregge, ma non approfondisce 1 2 • Discuss • 2^P.S. Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Corregge, ma non approfondisce 1 2 • • Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Corregge, ma non approfondisce 1 2 • CAPACITÀ/ABIL ITÀ • COMPETENZE • CONOSC ENZE • • • Discus 3^P.S. • • • • • • 8 5 6 8 7 8 Punteggio totale* * (somma dei punti inscritti nelle rispettive caselle) 8) ALUNNI DISABILI Il ragazzo disabile si servirà di tutti gli sussidi concessi alla classe per lo svolgimento delle prove. Inoltre come da programmazione predisposta nel PEI e come da verbale n°3 del 14/12/2015, si ritiene necessario assegnargli prove d’esame di stato equipollenti, con modalità di contenuti e svolgimento simili a quelle delle simulazioni e quindi: -che per la prima prova l’allievo utilizzi o il tablet personale o il notebook della scuola, che il testo venga ridotto secondo le sue esigenze, che venga ridotto il numero dei quesiti e che per l’attribuzione del punteggio si adotti una griglia differente da quella del resto della classe, griglia per obiettivi minimi predisposta dal docente e allegata a questo documento nella programmazione di italiano; -che per la seconda prova i punti richiesti siano due su quattro ovvero la prima metà di quelli assegnati ed eventualmente prevedendo un tempo maggiore per la consegna. Il ragazzo può utilizzare il notebook della scuola e avvalersi dell'insegnante di sostegno per la lettura e il tracciamento delle fasi di trasformazione dell'aria sul diagramma psicometrico; è esonerato dal disegno del diagramma unifilare dell'impianto e dell'unità di trattamento aria-acqua. La griglia utilizzata per la seconda prova è la stessa del resto della classe. Pag. 15/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta -che per la terza prova l’allievo utilizzi il tablet personale o il notebook della scuola, per matematica l’allievo detterà all’insegnante di sostegno che scriverà al suo posto; i quesiti saranno ridotti sia nel contenuto per inglese e matematica che nel numero per tutte le materie se necessario. La griglia adottata per la terza prova è differente, griglia per obiettivi minimi predisposta allegata a questo documento. Si ritiene opportuno, per gli esami di stato, avvalersi di personale esperto ossia della stessa insegnante di sostegno che lo ha seguito durante l’anno per lo svolgimento di tutte le prove comprese le simulazioni d’esame. Anche durante il colloquio è opportuna la presenza del docente di sostegno sia per fare sentire il ragazzo a suo agio sia per aiutarlo e indirizzarlo nell’esposizione degli argomenti e sia per predisporre la presentazione del contenuto della lezione. Anche per il colloquio la griglia è differente, griglia predisposta per obiettivi minimi e allegata a questo documento. 9) CANDIDATO ESTERNO Nel corso del mese di maggio verranno eseguiti gli esami di idoneità/preliminari per uno studente privatista. Nel caso di ammissione agli esami lo studente sosterrà l'esame di stato con i commissari esterni ed interni designati per la classe a cui viene associato, come da comunicazione del D.S del 13 Febbraio 2015. 10) ATTIVITÀ INTEGRATIVE Le principali attività integrative svolte dagli studenti ruotano intorno alle materie di indirizzo e quindi all’area professionalizzante: 1. 2. 3. 4. 5. Viaggio Vienna-Budapest 17– 21 marzo 2015 Job orienta 20 novembre 2014 Visita azienda FEDE 5 dicembre 2014 Uscita sul fiume Brenta a Valstagna il 14 aprile 2015 per praticare rafting Uscita al teatro Salus il 24 novembre 2014 Il Dirigente Scolastico Prof. Antonio Marchiori Il Coordinatore di Classe Prof. Nicola Tollin 11) PROGETTO DIDATTICO INTERDISCIPLINARE All’inizio dell’anno scolastico, secondo quanto espresso ai sensi del punto n 4.1, nota MIUR n°4969 del 25/07/14, tra i docenti di lingua Inglese e di Sistemi ed Automazione, si è convenuto di svolgere in collaborazione l’argomento “Sensori e trasduttori”. Per quanto riguarda la lingua Inglese l’argomento è stato trattato in linea generale toccando i temi comuni ai vari tipi di dispositivi attualmente in uso in campo tecnologico. Per la materia Sistemi ed automazione si sono trattati, nel corso di un periodo prestabilito all’inizio del pentamestre, gli aspetti specifici riguardanti i principi di funzionamento e le applicazioni sul campo. In laboratorio, per una completa comprensione dell’argomento, si è proceduto alla realizzazione di un circuito con sensori fotoelettrici, avendo a disposizione il data-sheet in lingua Inglese del fornitore. Alla fine del lavoro è stata svolta una verifica sia in Inglese che in lingua italiana per valutare le competenze acquisite dagli studenti sia in campo linguistico che teorico- pratico. Pag. 16/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta 12) SCHEDA ANALITICA PER MATERIA RELIGIONE CATTOLICA Prof. Mantovani Don Ulisse Α) ANDAMENTO DELLA CLASSE: La classe formata da 21 studenti avvalentesi ha avuto nel corso dell’anno il seguente profilo: Comportamento: Alcuni alunni hanno maturato un atteggiamento di responsabilità in ordine al ruolo collaborativo sia con l’insegnante che tra di loro. Alcuni, pur mantenendosi nel rispetto, non sempre hanno saputo accogliere gli stimoli alla maturazione del dialogo. Interesse : Più che Buono per alcuni, discreto per la maggioranza. Partecipazione: La classe ha dimostrato una discreta capacità nell’intervenire, riflettere, esporre sugli argomenti proposti. Per alcuni alunni in modo più che buono. L’elaborazione della sintesi, da buona parte degli alunni, rimane sufficientemente positiva anche se non sempre motivata nell’analisi e nell’approfondimento. Impegno: Gli alunni hanno dimostrato impegno attivo e propositivo. Per alcuni si è limitato all’indispensabile. L’alunno segnalato ha sempre dimostrato interesse, impegno e capacità al dialogo educativo. Β) Competenze; Conoscenze; Abilità ( Intesa MIUR – CEI 28.06.2012 ) AREE DI SIGNIFICATO: ANTROPOLOGICO-ESISTENZIALE; STORICO-FENOMENOLOGICA; BIBLICO-TEOLOGICA. QUINTO ANNO COMPETENZE specifiche: • sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; • cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica; utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica. ABILITÀ CONOSCENZE - Motivare, in un contesto multiculturale, le - Ruolo della religione nella società proprie scelte di vita, confrontandole con la contemporanea: visione cristiana nel quadro di un dialogo - secolarizzazione pluralismo, nuovi aperto, libero e costruttivo; fermenti religiosi e globalizzazione, - individuare la visione cristiana della vita - identità del cristianesimo in umana e il suo flne ultimo, in un confronto riferimento ai suoi documenti aperto con quello di altre religioni e sistemi fondanti e all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù di pensiero; Cristo; - riconoscere al rilievo morale delle azioni - il Concilio Ecumenico Vaticano II come umane con particolare riferimento alle evento fondamentale per la vita della relazioni interpersonali, alla vita pubblica e • Pag. 17/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Chiesa nel mondo contemporaneo; - la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione; - il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica. allo sviluppo scientifico e tecnologico; - riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo; - usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica. C) METODOLOGIA Gli obiettivi didattici si sono perseguiti affrontando il nucleo tematico che attraverso la matrice progettuale andava a costituire l’unità didattica. Ogni unità didattica si è fatta partire dall’approccio antropologico e dalla lettura esperienziale dell’attualità dove confluiscono e interagiscono i diversi modelli culturali. Per questa prima parte si sono utilizzati i diversi mezzi mediatici: quotidiani, mensili tematici, TV, videocassetta, ricerca in internet. Gli alunni sono stati coinvolti sia a livello personale che in gruppo , sia per la ricerca che per l’analisi della parte tematica per raggiungere la sintesi, ponendo attenzione alla valenza interdisciplinare e all’apporto culturale dove è stato possibile; D) MATERIALE DIDATTICO Per l’attività didattica ogni alunno è stato chiamato a tenere un quaderno degli appunti regolarmente aggiornato con la sintesi del lavoro svolto o del lavoro richiesto di ricerca o di approfondimento. Le lezioni si sono svolte parte a livello frontale e parte con lavoro di gruppo. Si sono utilizzati: il testo adottato, il giornale, manifesti, locandine, video e la ricerca in internet. Testo adottato: Sergio Bocchini, Religione e Religioni, Triennio, EDB, Bologna Tipologia delle prove : Orali, Scritte, Laboratoriali E) VALUTAZIONE La valutazione è in itinere e sommativa secondo i criteri e i livelli seguenti: LIVELLO DI CONOSCENZA LIVELLO DI ABILITA’ E DI COMPETENZE L’allievo non ha alcuna conoscenza L’allievo non ha degli argomenti conseguito le abilità richieste L’allievo conosce frammentariamente L’allievo ha conseguito le i contenuti della disciplina abilità richieste in modo limitato, incerto e scorretto L’allievo conosce superficialmente e L’allievo ha conseguito con lievi lacune i contenuti della qualche abilità utilizzata disciplina con incertezza VOT O AGGETTIVO SIGL A SCARSO SC 4 INSUFFICIENT E INS 5 MEDIOCRE MED 1, 2, 3 Pag. 18/7 L’allievo conosce in maniera completa ma non approfondita i contenuti della disciplina L’allievo conosce e comprende quanto appreso L’allievo conosce, comprende, applica e padroneggia tutti gli argomenti senza errori L’allievo conosce, comprende, applica e padroneggia tutti gli argomenti senza errori e con sicurezza L’allievo conosce, comprende, applica e padroneggia tutti gli argomenti senza errori con sicurezza e con notevole capacità critico-dialogica ovvero con sintesi e con valutazioni autonome Legnago: 15.05.2014 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta L’allievo ha conseguito abilità nel risolvere problemi semplici L’allievo dimostra abilità nelle procedure con qualche imprecisione L’allievo organizza autonomamente le conoscenze in situazioni nuove L’allievo dimostra di saper cogliere il filo conduttore e i contenuti impliciti nel confronto L’allievo analizza e valuta criticamente contenuti e procedure. Usa la micro lingua in modo attento e corretto 6 SUFFICIENTE SUF 7 DISCRETO DISC 8 BUONO BUO 9 OTTIMO OTT 10 ECCELLENTE ECC Il Docente Don Ulisse Mantovani Pag. 19/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Disciplina: Lingua e Lettere Italiane / Storia Ore di lezione settimanali: 4 Lettere / 2 Storia Docente: Prof. ssa Maria Monica Avanzi PANORAMICA GENERALE DA SETTEMBRE AD OGGI. La classe V^ A Energia è ad oggi composta da 20 allievi nativi del 1996-’95 e ’94. Uno di essi è seguito dall’insegnante di sostegno, prof.ssa B. Papa, per un totale di 9 ore settimanali delle quali 2 nel corso delle ore di Lettere. Il percorso didattico realizzato durante l'A.S. nella classe V^ A Energia ha fatto riferimento alle linee e obiettivi stabiliti dal Dipartimento di Lettere di inizio A.S., al Consiglio di Classe del 2-10-2014 e al P. E. I. stilato in Consiglio di Classe. La docente sottoscritta è stata assegnata alla classe solo in questo ultimo A.S., mentre negli anni precedenti si sono alternate altre insegnanti. L’accoglienza da parte degli alunni è stata educata e rispettosa, come anche il comportamento e le modalità relazionali fra il gruppo dei pari. Tuttavia, ben presto nella situazione di partenza di entrambe la discipline sono state rilevate sorprendenti lacune sullo svolgimento del programma degli anni precedenti, soprattutto in relazione alla costruzione graduale delle competenze disciplinari ed al ritmo di studio autonomo per casa: i ragazzi non erano stati esercitati, per un insieme di motivi che sarebbe stato inconcludente indagare, ad un costante e serio lavoro di studio, approfondimento personale, elaborazione/espressione autonoma di concetti sia sul versante orale che nello scritto. Si è svolto quindi un lavoro a maglie larghe per seminare e recuperare concetti base atti a costruire o riqualificare le competenze necessarie ad un proficuo sviluppo delle abilità su più fronti. Dovendo riprendere prerequisiti base sia in Italiano orale, quali gli elementi di analisi di testi poetici e prosastici, sia nella scrittura, presentando le tecniche di avvio al saggio breve e al commento/interpretazione di testi di vario genere, sia in storia, focalizzando dinamiche di collegamento/relazione/confronto, non è stato possibile stilare dei programmi articolati e ricchi di agganci internazionali o di letteratura comparata, ma si è preferito implementare una piattaforma di conoscenze adeguata alla portata della classe e consolidarla. Sul versante della scrittura si è puntato sull’analisi del testo, saggio breve, tema di ordine generale e storico ma non sull’articolo giornalistico. Alla lettura del quotidiano in classe si è dedicato spazio nel primo trimestre, soprattutto in relazione ai fatti di terrorismo avvenuti a Parigi, al mutato scenario politico mediorientale , al disgelo delle relazioni USA-Cuba. Ad oggi, si può riferire con una certa sicurezza che la classe è composta da un cospicuo gruppo di allievi con profitto sufficiente, che predilige un approccio allo studio disimpegnato e non regolare, partecipando alle lezioni solo per richiedere delucidazioni ma non, purtroppo , per apportare contributi personali. Un gruppetto di ragazzi lascia intuire ottime capacità ed originali punti di vista, ma non lavorano per forgiare le loro potenzialità se non saltuariamente, con superficialità e talvolta in modo apatico. Alcuni ragazzi vorrebbero conseguire buoni risultati ma, nonostante l’impegno su più fronti, non dispongono delle capacità per cogliere la complessità delle trattazioni e dimostrano consistenti lacune. Tre sono gli alunni che dimostrano di studiare in modo regolare, svolgendo le esercitazioni assegnate per casa e conseguendo un soddisfacente profitto e anche brillanti risultati. L’alunno seguito dal sostegno ha espresso da subito il desiderio di seguire il programma comune, non ricorrendo a sintesi o mappe concettuali strutturate per lui in collaborazione con l’insegnante B.Papa, ma successivamente non sempre si è applicato, naturalmente secondo ritmi e tempi a lui congeniali, in un lavoro di lettura o studio o scrittura per casa: i progressi ed i nuovi apprendimenti non sono quindi rilevanti, ma ci si è limitati ad un percorso più semplice di quello ipotizzato ad inizio A.S.. Egli ha seguito lo stesso programma dei compagni, gli sono state somministrate le stesse verifiche anche nel corso della simulazione della Prima e Terza Prova dell’Esame di Stato, che ha affrontato con l’uso del PC come strumento compensativo e stampate con carattere più grande per facilitare la lettura; talvolta, le prove sono state abbreviate nel numero dei quesiti: la valutazione è avvenuta sulla scorta delle griglie per obiettivi minimi predisposte, di seguito riportate negli allegati. Il percorso scolastico effettuato dalla classe, pur cosparso di difficoltà e pause atte a colmare le lacune e ad estirpare tenaci errori sul fronte ortografico/sintattico, è stato costruttivo e soddisfacente, poiché Pag. 20/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta la maggior parte dei ragazzi ha ammesso in fase conclusiva di sentirsi più capace, competente e sicuro di quanto non lo fosse ad inizio A.S. Si rimanda alle Programmazioni di inizio A.S. ed al P. E. I. dell'alunno seguito dall'insegnante di sostegno per elementi ed informazioni di vario genere, utili alla comprensione del percorso didattico effettuato. FINALITA’ FORMATIVO- COMPORTAMENTALI. In armonia con le finalità comuni assunte dal Consiglio di Classe della V^ A energia, anche la Lingua Italiana ha contribuito a formare uno studente che: collabori attivamente alla vita scolastica; sia capace di relazionare in modo personale, equilibrato e rispettoso con coetanei ed insegnanti; sappia esporre le proprie opinioni in modo costruttivo e positivo; si dimostri disponibile all’ascolto; accetti le idee altrui, anche se diverse dalle proprie; si dimostri capace di modificare atteggiamenti e comportamenti, in relazione a scopi condivisi; sappia accettare e si adegui alle decisioni espresse dalla maggioranza; rispetti le regole dell’Istituto e della classe; mantenga un atteggiamento rispettoso dell’ordine e della pulizia degli spazi dell’Istituto, anche attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti; rispetti le consegne dei lavori assegnati e produce i propri materiali nei tempi dovuti si renda sempre più capace di operare forme personali di autovalutazione; discuta, se necessario, ma accetti le valutazioni espresse dall’insegnante; stabilisca relazioni tra le conoscenze acquisite e la propria realtà di uomo e di cittadino. FINALITA’ E ABILITA’ DISCIPLINARI. In conformità con quanto stabilito nel Dipartimento, si è operato in modo tale che il percorso quinquennale di Lingua e Letteratura italiana abbia concorso a far conseguire allo studente i seguenti risultati: padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana nei contesti sociali, culturali, scientifici, economici e tecnologici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, sapendosi orientare fra testi e autori fondamentali anche con riferimento a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti tra tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale. COMPETENZE DISCIPLINARI AL QUINTO ANNO DEGLI ISTITUTI TECNICI. I contributi relativi alle competenze apportati dalle varie discipline secondo le disposizioni del Consiglio di Classe sono stati i seguenti: individuazione e utilizzazione degli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; stesura di relazioni tecniche e documentazione delle attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; utilizzazione degli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi. In particolare, le competenze di riferimento dell’Italiano sono state: Area linguistica: Pag. 21/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Padroneggiare la lingua italiana, sapendosi esprimere in forma scritta e orale con chiarezza e proprietà, in relazione ai diversi contesti e scopi; possedere gli strumenti forniti sulle funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione del discorso; avere coscienza della storicità della lingua italiana e delle varietà d’uso dell’Italiano odierno; saper consultare fonti e sapersi documentare su argomenti complessi per produrre vari tipi di testi scritti. Area letteraria: Possedere un metodo di analisi dei testi, con gli strumenti indispensabili: l’analisi linguistica, stilistica e retorica; l’intertestualità e la relazione fra temi e generi letterari; l’incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo; possedere un’autonoma capacità di interpretare e commentare testi letterari in prosa e in versi; avere una chiara cognizione del percorso storico della Letteratura italiana; saper utilizzare la lettura e l’analisi dei testi letterari per il proprio arricchimento linguistico, in particolare per l’ampliamento del patrimonio lessicale e per l’efficacia stilistica. METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI UTILIZZATI. Pur basandosi su un approccio prevalentemente frontale, le lezioni sono state improntate ad una metodologia attiva e di coinvolgimento degli alunni, basata su feedback ed interazioni al fine di stimolare l’interesse ed il coinvolgimento, ma anche per effettuare gli adeguati agganci disciplinari ed interdisciplinari. L’uso di materiale cartaceo, visivo, mediatico di corredo ai testi in dotazione, fornito dalla docente, ha consentito di approfondire taluni argomenti, mentre mappe concettuali e sintesi, anche assegnate come lavoro autonomo a singoli alunni, hanno permesso di velocizzare l’apprendimento di altri temi. Il percorso didattico è stato arricchito da conferenze, eventi teatrali e culturali di vario genere, come riportato nei programmi analitici di Italiano e Storia. Le prove orali e scritte sono state in numero maggiore di quelle previste dal C.dei D., per seguire passo passo l’assimilazione degli argomenti affrontati: quelle scritte sono state debitamente anticipate mentre quelle orali a chiamata libera della docente. Si è valutato anche il lavoro domestico degli alunni , al fine di incentivarne l’esercizio e l’impegno. Per la valutazione delle prove ci si è attenuti alle griglie di valutazione decise in seno al Dipartimento di Lettere ed applicate durante tutto l’A.S.: si riportano pertanto gli allegati. Per l’alunno che usufruisce del sostegno, la valutazione è avvenuta sulla scorta delle griglie per obiettivi minimi, di seguito riportate negli allegati. Le prove a lui assegnate sono state quelle della classe, talvolta decurtate nei quesiti, che egli ha affrontato con l’uso del PC come strumento compensativo e stampate con carattere più grande per facilitarne la lettura. L’allievo, dato il quantitativo di materiale da discernere nell’ambito della simulazione, ha avuto la necessità della presenza dell’insegnante di sostegno, in sua vece della docente di lettere di classe, per essere coadiuvato a scegliere ed impostare la tipologia scelta: la prova è stata poi svolta in modo autonomo. La simulazione della Prima Prova dell’Esame di Stato, uguale sia per la classe che per l’alunno ad obiettivi minimi, è avvenuta in data 24-04-2015 sul testo della Prova dell’Esame di Stato dell’A.S. 2013’14, per la quale si sono utilizzate le griglie in allegato usate durante tutto l’A.S. ; la simulazione della Terza prova di Storia, uguale sia per la classe che per l’alunno ad obiettivi minimi, è avvenuta il 13-032015: di essa si riportano nell'allegato il testo e le griglie di valutazione concordate nel Consiglio di Classe del 16-04-2015. Pag. 22/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta GRIGLIE DI VALUTAZIONE ADOTTATE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO SCRITTA Secondo BIENNIO e Classe QUINTA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI • Aderenza alla consegna • Pertinenza all'argomento proposto • Efficacia complessiva del testo Adeguatezza Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, ecc.) • Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione. Caratteristiche del contenuto Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione. Per tutte tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. • Articolazione chiara e ordinata del testo Organizzazione • Equilibrio fra le parti • Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) del testo • Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni. • Proprietà e ricchezza lessicale • Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. Lessico e stile Correttezza • Correttezza ortografica • Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali, ortografica e ecc.) morfosintattica • Correttezza morfosintattica • Punteggiatura TOTALE PUNTI 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 Pag. 23/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO per OBIETTIVI MINIMI Secondo BIENNIO e Classe QUINTA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI • Aderenza alla consegna • Pertinenza all'argomento proposto Adeguatezza Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta • Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Tipologia A: comprensione del testo proposto. Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo Caratteristiche Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in del contenuto proprio possesso e capacità di contestualizzazione. Per tutte tipologie: significatività degli elementi informativi e delle idee. Organizzazione • Articolazione chiara e ordinata del testo • Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) del testo Lessico e stile Correttezza ortografica e morfosintattica • Proprietà e ricchezza lessicale • Correttezza ortografica • Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali, ecc.) • Correttezza morfosintattica • Punteggiatura TOTALE PUNTI 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 0.25-1 1.25-1.75 2-2.5 Pag. 24/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ORALE di ITALIANO E STORIA DEL TRIENNIO. COMPETENZE CONOSCENZE INDIC. DESCRITTORI voto • • • 1/3 4 • • • • • • • • • • • • CAPACITÀ/ABILITÀ • • • • • Non conosce gli argomenti Conosce solo parzialmente gli argomenti Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche incertezza Conosce gli elementi fondamentali della disciplina Conosce gli argomenti in maniera abbastanza ampia Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita Conosce gli argomenti in maniera ampia approfondita ed esaustiva Non comprende i temi e i problemi proposti Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in grado di risolverli neppure se guidato Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le conoscenze minime, solo se opportunamente guidato Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando autonomamente le conoscenze, ma con imperfezioni Comprende, risolve e sa rielaborare i temi e i problemi proposti applicando autonomamente le conoscenze in modo corretto Risolve in maniera sicura temi e problemi anche complessi, applicando in modo autonomo e corretto le conoscenze Risolve in maniera sicura e immediata temi e problemi complessi, applicando in modo autonomo e corretto le conoscenze Non sa analizzare e sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto Espone in maniera imprecisa, ha difficoltà ad analizzare e sintetizzare Espone in modo semplice, incerto il lessico. Sa effettuare semplici sintesi e analisi, se opportunamente guidato Espone in modo chiaro, corretto e consequenziale usando un lessico appropriato. Sa autonomamente effettuare semplici sintesi e analisi Espone con un certo rigore logico, sa fare rielaborazioni e collegamenti. Sa effettuare analisi appropriate ed opportune sintesi Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo e originale, avvalendosi di buone capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica Voto totale 5 6 7 8/9 10 1/3 4 5 6 7 8/9 10 1/3 4 5 6 7/8 9/10 Pag. 25/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ORALE DI ITALIANO E STORIA per OBIETTIVI MINIMI. DESCRITTORI CAPACITÀ/ABILITÀ COMPETENZE CONOSCENZE INDIC. ALLIEVO: voto • Non conosce gli argomenti. • Conosce solo parzialmente gli argomenti. • Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche incertezza. • Conosce gli elementi fondamentali della disciplina. • Conosce gli argomenti in maniera abbastanza ampia. • Non comprende i temi e i problemi proposti. • Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in grado di risolverli neppure se guidato. • Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le conoscenze minime, se opportunamente guidato. • Comprende i temi proposti applicando autonomamente le conoscenze, pur con imperfezioni. • Comprende e sa rielaborare i temi proposti, applicando autonomamente le conoscenze in modo corretto • Non sa sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto. • Espone in maniera imprecisa. • Espone in modo semplice. Sa effettuare sintesi chiare, in modo sia autonomo che opportunamente guidato. 1/3 4/5 6/7 8/9 10 1/3 4/5 6/7 8/9 10 1/3 4/5 • Espone in modo chiaro e consequenziale . • Sa autonomamente effettuare sintesi ed analisi, usando un lessico appropriato. Voto totale 6/7 8/9 10 Pag. 26/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Legnago, 15.05.2015 La docente Maria Monica Avanzi Disciplina: Inglese Ore di lezione: 3 Docente: prof.ssa Paola Bertolaso RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Con la classe ho intrattenuto fin dalla terza, rapporti buoni e improntati al colloquio. Devo però lamentare il tanto tempo perso nel primo trimestre ma anche nel primo periodo del pentamestre, per richiamare all’ordine quella parte della classe che si è distinta nella chiacchiera e nel disimpegno. Le potenzialità di alcuni alunni sono rimaste spesso inespresse perché lo studio superficiale e finalizzato al puro superamento delle verifiche non hanno dato loro il tempo di impadronirsi veramente degli argomenti. Questo atteggiamento, non seguito da tutti, anzi un gruppo di circa nove studenti ha continuato ad impegnarsi seriamente come negli anni precedenti, ha tuttavia rallentato e appesantito il lavoro in classe e reso, inevitabilmente, superficiale ed affannata la preparazione di alcuni alunni la cui esposizione scritta e orale risulta mnemonica e lacunosa. Per quanto riguarda gli studenti più organizzati nello studio la maggioranza ha ottenuto un profitto tra sufficiente e discreto, mentre solo pochi ( tre/quattro) un profitto buono. OBIETTIVI PREFISSATI Il corso ha avuto lo scopo di aumentare la familiarità degli studenti con la lingua inglese, prendendo in considerazione sia le sue strutture grammaticali e colloquiali sia alcuni aspetti della storia e della civiltà del Regno Unito sia, infine, concentrando l’attenzione sulla microlingua specifica del corso di studi nel campo dell’energia.. OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI ·Acquisire un metodo di studio organizzato e produttivo. ·Esercitare la capacità di analisi e sintesi, approfondimento e rielaborazione personale. ·Esercitarsi ad esposizioni chiare, essenziali, organiche. ·Compiere il proprio dovere con responsabilità e consapevolezza OBIETTIVI COGNITIVI ·Consolidamento e sviluppo della competenza comunicativa attraverso l’uso dei linguaggi specifici nelle diverse situazioni; ·Approfondimento degli aspetti morfo-sintattici e lessicali dei diversi registri linguistici; ·Produzione orale e scritta di messaggi e semplici composizioni che utilizzino il linguaggio e le strutture in modo corretto e funzionale; ·Comprensione di testi scritti e orali su argomenti di civiltà , attualità e microlingua; ·Sviluppo delle abilità di conversazione su argomenti specifici mediante l’utilizzo di un linguaggio efficace anche se strutturalmente non complesso; ·studio dei linguaggi specifici relativi al corso di studio e delle tecniche di lettura rapida (skimming – scanning ). Pag. 27/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta ·Esercizio di traduzione del testo tecnico. METODI E MEZZI Le lezioni si sono svolte prevalentemente in inglese alternando una parte di presentazione o di ripasso di un certo argomento con un’interazione immediata con la classe: questo per favorire il più possibile dialoghi continui in lingua e per stimolare la partecipazione di tutti. Sono state utilizzate le strategie di approccio ai testi (scritti, audio, video ) scoraggiando approcci traduttivi diretti dall’italiano all’inglese e cercando di affrontare l’analisi e la comprensione degli stessi tramite i main points, le key words, il riassunto by paragraph. Il lavoro sul lessico è stato realizzato tramite attività su sinonimi, rephrasing, vero/falso e domande sui testi. Per i testi si è privilegiato il riassunto e la rielaborazione dei contenuti. Questo lavoro ha costituito il filo conduttore del metodo didattico scelto per veicolare i contenuti. La costruzione e l’uso di personali schemi riassuntivi è stata incoraggiata durante il processo di apprendimento poiché abitua a un metodo di osservazione, registrazione, memorizzazione ed eventuale rielaborazione dei contenuti. Per avvicinare i ragazzi all’inglese parlato da madrelingua sono stati presentati vari video in lingua originale su argomenti di microlingua. Come previsto nelle Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici ( si fa riferimento alla nota MIUR n.25/7/2014, punto 4) è stato sviluppato un modulo didattico in sinergia con il docente di sistemi. E’ stato deciso di trattare insieme l’argomento relativo ai sensori e sono stati stabiliti i contenuti da presentare in lingua inglese. Cinque lezioni sono state dedicate all’acquisizione della terminologia specifica , a fornire esempi pratici relativi all’applicazione dei sensori e ad esaminare tre letture concordate con il collega di sistemi. Le lezioni in lingua inglese sono state propedeutiche alla trattazione del medesimo tema da parte del docente di sistemi. La valutazione è stata fatta prima dall’insegnante di inglese per valutare la competenza linguistica e successivamente dall’insegnante di sistemi che ha considerato le competenze tecniche acquisite. Per l’alunno con PEI si fa riferimento alla programmazione depositata in segreteria didattica. Per questo alunno le prove scritte hanno previsto tre domande aperte con limite di risposta in tre/ quattro righe e l’utilizzo del computer. MATERIALI DIDATTICI I due testi in uso, quello di civiltà e quello di microlingua, sono stati un valido supporto alle lezioni, ma si è ritenuto opportuno integrarli con fotocopie tratte da altri testi e dalla pubblicazione britannica “ Helping the Earth begins at Home”. Alcune lezioni sono state tenute in aula LIM per proporre video di contenuto tecnico in lingua originale. VERIFICA E VALUTAZIONE La preparazione degli alunni è stata accertata mediante verifiche orali e verifiche scritte secondo la tipologia prevista dal consiglio di classe per la terza prova ( tipologia B, quesiti a risposta singola basati su domande con limiti di risposta indicati) . I tests sono stati oggetto di attenta verifica e analisi in classe finalizzata anche ad avviare un attento lavoro di revisione e consolidamento delle strutture grammaticali. La misura della valutazione ha tenuto conto se si trattava di un’esposizione contenutisticamente aderente al testo, o semplicemente ripetitiva, oppure se tendeva a un’elaborazione personale dei contenuti. Per l’alunno con PEI nelle prove orali si è tenuto conto degli obiettivi minimi stabiliti dal dipartimento di lingue mentre per le prove scritte è stata utilizzata la griglia per la correzione della terza prova predisposta dal CdC coordinato dall’insegnante di sostegno. GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZA E COMPETENZA Pag. 28/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Dal punto di vista degli obiettivi di carattere puramente formativo, si ritiene che la classe, nel complesso, abbia appreso l’importanza della lingua inglese quale strumento di comunicazione sovranazionale e interculturale anche in relazione ad ambiti professionali. Tra gli obiettivi che riguardano le conoscenze, gli alunni hanno dato prova di comprensione, anche se a gradi diversi, di testi in lingua scritti su argomenti di civiltà, attualità e tecnici. Nel corso di queste attività di primaria importanza sono risultate sufficientemente acquisite le tecniche di lettura rapida (skimming e scanning) che hanno permesso agli alunni di leggere in lingua con maggiore velocità e comprensione. La competenza comunicativa attraverso l’uso di linguaggi specifici nelle varie situazioni è stata sviluppata ad un livello eterogeneo e mediamente più che sufficiente. SISTEMA DI VALUTAZIONE Indicatori - prova scritta 1. pertinenza della risposta al quesito proposto e conoscenza dei contenuti 2. capacità di sintesi , rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti 3. correttezza grammaticale, ortografica, lessicale Indicatori- prova orale 1.comprensione del quesito proposto 2.conoscenza dei contenuti 3.efficacia espressivo comunicativa ed utilizzo di un corretto linguaggio specifico 4.correttezza grammaticale COMPRENSIONE SCRITTA / ORALE 9-10 8 6,5-7 6 5 4 1-3 14-15 Comprende globalmente il testo/messaggio e sa analizzare con sicurezza i dettagli 13 Comprende globalmente il testo/messaggio e parecchi dettagli 11-12 Comprende globalmente il testo/messaggio ed alcuni dettagli 10 Comprende globalmente il testo-messaggio 7-9 Comprende globalmente il testo/messaggio solo in parte 4-6 Comprende con molte difficoltà 1-3 Non comprende globalmente il testo/messaggio PRODUZIONE SCRITTA / ORALE 9-10 14 15 Si esprime in modo corretto sul piano morfo-sintattico, preciso su quello ortografico, appropriato su quello lessicale ed il contenuto è ricco e pertinente 8 13 Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano grammaticale e ortografico, in modo appropriato su quello lessicale ed il contenuto è pertinente 6,5-7 11-12 Si esprime con qualche incertezza lessicale ed ortografica ed il contenuto è chiaro 6 10 Si esprime con incertezze lessicali, ortografiche e grammaticali che però non oscurano la comprensione del testo/ messaggio ed il contenuto è chiaro anche se non ricco. 5 7-9 Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto povero 4 4-6 Incontra grosse difficoltà a produrre semplici testi / messaggi e si Pag. 29/7 1-3 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta 1-3 esprime in modo spesso scorretto ed incomprensibile Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso del testo, delle domande o del lavoro assegnato CONOSCENZA DELLA MICROLINGUA E DELLA CIVILTA' 9-10 14 15 8 13 6,5-7 11-12 6 10 5 7-9 4 4-6 1-3 1-3 Dimostra di conoscere gli argomenti in modo approfondito e di saper operare collegamenti. Dimostra di conoscere adeguatamente gli argomenti trattati Conosce gli aspetti principali degli argomenti trattati Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali Conosce pochi aspetti degli argomenti trattati Dimostra poco interesse e non conosce gli aspetti più elementari degli argomenti trattati. Non conosce gli argomenti trattati. - soglia di sufficienza : ·comprensione della lingua orale e scritta: comprende il messaggio orale e scritto in modo globale cogliendo buona parte (almeno il 60%) delle informazioni; ·produzione della lingua orale: si esprime con una pronuncia accettabile, utilizzando buona parte del lessico noto; produce alcuni errori a livello morfosintattico e funzionale; ·produzione della lingua scritta: si esprime commettendo alcuni errori ortografici e morfosintattici utilizzando in buona parte il lessico noto; ·sa sostenere una conversazione semplice su argomenti specifici di micro lingua. Griglia di valutazione della terza prova conversione in decimi PUNTEGGI IN 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Legnago, 15.05.2014 VOTI 10 9 8 7 6½ 6 5½ 5 4/5 4½ 4 4 3 2 1 La docente Prof.ssa Paola Bertolaso Pag. 30/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Disciplina: Sistemi e Automazione Ore di lezione: 4 Docente: prof. Carlo Bergamasco Presentazione della classe La classe è composta da 20 alunni. La maggior parte provenienti dalla quarta di questo istituto, pochi da altri istituti e solo alcuni ripetenti l’anno scolastico. La composizione eterogenea della classe ha indotto il docente, non solo a ripassare, ma anche a rivedere argomenti inerenti all’anno precedente. Nella classe è inserito n.1 allievo certificato, per il quale sono già state predisposte le apposite documentazioni, depositate nel relativo fascicolo personale. La partecipazione al dialogo educativo è stata attiva per un esiguo gruppo di alunni, mentre il resto della classe ha mostrato interesse appena sufficiente, talora carente, con impegno discontinuo. Anche lo studio a casa è stato poco assiduo. Di conseguenza il rendimento è buono per pochi allievi, mentre per la maggioranza si attesta appena sulla sufficienza. Per garantire il diritto allo studio, all’educazione e all’integrazione dello studente con BES, ci si è cercato di far acquisire un metodo di studio efficace, di saper usare un linguaggio espositivo il più possibile chiaro e tecnicamente pertinente. Poiché l’alunno è in grado di seguire le lezioni proposte anche attraverso l’uso del personal computer e dell’IPAD, per scrivere e fotografare informazioni, schemi ed esercizi svolti alla lavagna, il programma svolto è il medesimo affrontato dal resto della classe, al quale si rimanda come riferimento. Finalità e obiettivi disciplinari La disciplina presenta alcuni degli aspetti più innovativi della tecnica nell’ambito del controllo dei macchinari e dei processi. Gli argomenti di base di elettronica ed elettrotecnica permettono la comprensione dei principi della materia e costituiscono gli aspetti propedeutici per lo studio dei controlli e l’automazione dei processi, sia in ambito civile che industriale. Ci si è proposti di fornire le competenze adeguate al futuro tecnico operante nel settore energetico in modo che sia in grado di comprendere, interpretare i processi e riesca ad interagire proficuamente con altre figure professionali, in un ambiente industriale dinamico in continua evoluzione. Pertanto sono stati forniti continui riferimenti ad altre discipline quali Meccanica, termotecnica, macchine a fluido. Finalità : - - Raggiungimento di una maturità tecnica e sviluppo di procedure per affrontare le varie problematiche relative al controllo dei processi continui. Esser in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari per la soluzione di problemi in ambito tecnologico Consolidare i concetti della materia trattati durante gli anni precedenti, con particolare attenzione alla finalità pratica della disciplina. Fornire capacità di cogliere le interazioni tra il campo elettrico-elettronico e quello meccanicoenergetico Consolidare la cultura informatica e l’approccio sistemico precedentemente acquisito Fornire la capacità ad operare con sistemi di produzione o di controllo di processo automatizzati, dalla macchina singola ai gruppi di macchine interagenti con tecnologia mista (pneumatica,oleodinamica, elettrica, elettronica). Sviluppare conoscenze di base sui Controllori a logica programmabile e CIM Pag. 31/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Obiettivi: -Applicare i principi su cui si basano i sistemi di regolazione e di controllo -Rappresentare un sistema di controllo mediante schema a blocchi. -Individuare nei cataloghi dei fornitori i componenti reali per agire nel controllo di grandezze fisiche diverse. -Applicare il tipo di controllo più adeguato ad un processo energetico -Studio e impostazione parametri su termoregolatori da cataloghi tecnici. -Identificare i criteri di regolazione più opportuni per ottimizzare processi di riscaldamento e refrigerazione -Analizzare e risolvere semplici problemi di automazione mediante programmazione del PLC -Utilizzare strumenti di programmazione per controllare un processo produttivo nel rispetto delle normative di settore Metodi e mezzi utilizzati Per raggiungere gli obiettivi prefissati l’insegnamento è stato organizzato coinvolgendo il più possibile i ragazzi, in modo che gli argomenti fossero esplorati attraverso una sequenza idonea di problematiche applicative e di analogie fra le diverse parti della materia, con continui riferimenti pratici, grazie al materiale in dotazione presso i laboratori, e ricerche di documentazione tecnica sul Web. Le informazioni sono state trasmesse prevalentemente mediante lezioni frontali, alla lavagna o con presentazioni al PC, cercando di coinvolgere il più possibile gli studenti, anche in riferimento alle altre discipline di indirizzo. E’ stato usato il videoterminale, il laboratorio tecnologico per le esercitazioni. Oltre al libro di testo in adozione, si ritenuto opportuno integrare le conoscenze, per alcuni argomenti, con altri testi. Sono state fornite fotocopie sviluppate dal docente, presentazioni in power-point su supporto informatico. Durante l’anno scolastico è stato invitato, per un corso di approfondimento sulle tematiche trattate, un esperto del settore operante in una nota azienda delle zone limitrofe. Grado di raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenza e competenza La maggior parte degli studenti ha raggiunto in modo sufficiente gli obiettivi previsti all’inizio dell’anno scolastico. Solo pochi sono riusciti a acquisire buone competenze, mentre un ristretto numero di allievi presenta ancora delle difficoltà ad affrontare in maniera autonoma le problematiche proposte, a causa di una applicazione allo studio discontinua e talora scarsa. Si è reso necessario, durante tutto l’anno scolastico, stimolare e incoraggiare continuamente gli studenti, generalmente poco inclini allo studio metodico ed organizzato. Si è notato che l’attenzione e l’impegno erano limitati solamente per le imminenti verifiche, senza la necessaria continuità e l’adeguato approfondimento. Pertanto il profitto, nella maggior parte dei casi, ha raggiunto livelli sufficienti e discreti, ma mai eccellenti. Materiali didattici Testi usati e supporto alla didattica -Appunti forniti dal docente per il programma del I trimestre -Presentazione di lezioni su supporto informatico -Testo consigliato :Sistemi ed automazione vol.3 –Hoepli editore -Impianti termotecnici –Golino Liparoti- Hoepli -Manuale del termotecnico -Software dedicati in uso presso il laboratorio Pag. 32/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Progetto didattico interdisciplinare svolto in lingua Inglese. All’inizio dell’anno scolastico, secondo quanto espresso ai sensi del punto n 4.1, nota MIUR n°4969 del 25/07/14, tra i docenti di lingua Inglese e di Sistemi ed Automazione, si è convenuto di svolgere in collaborazione l’argomento “Sensori e trasduttori”. Per quanto riguarda la lingua Inglese l’argomento è stato trattato in linea generale toccando i temi comuni ai vari tipi di dispositivi attualmente in uso in campo tecnologico. Per la materia Sistemi ed automazione si sono trattati, nel corso di un periodo prestabilito all’inizio del pentamestre, gli aspetti specifici riguardanti i principi di funzionamento e le applicazioni sul campo. In laboratorio, per una completa comprensione dell’argomento, si è proceduto alla realizzazione di un circuito con sensori fotoelettrici, avendo a disposizione il data-sheet in lingua Inglese del fornitore. Alla fine del lavoro è stata svolta una verifica sia in Inglese che in Italiano per valutare le competenze acquisite dagli studenti sia in campo linguistico che tecnico pratico. Tipologie e prove di verifica Di seguito si riportano le tipologie delle prove di verifica effettuate - Verifiche orali aventi come oggetto la discussione dei vari argomenti trattati. - Due simulazioni scritte della terza prova di maturità. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Di seguito si riporta la griglia utilizzata per la valutazione delle prove orali di verifica. SISTEMA DI VALUTAZIONE Indicatori - prova scritta 1. comprensione delle domande 2. pertinenza della risposta al quesito proposto e conoscenza dei contenuti 3. capacità di sintesi , rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti 4. correttezza dei dati tecnici, risultati e procedura di svolgimento Indicatori- prova orale 1. comprensione del quesito proposto 2. conoscenza dei contenuti 3. efficacia espressivo comunicativa ed utilizzo di un corretto linguaggio tecnico-specifico 4. correttezza della procedura di svolgimento della risposta / argomento Indicatori - prova tecnico/pratica 1. comprensione e abilità nell'esecuzione del lavoro assegnato 2. conoscenza dei contenuti 3. correttezza della procedura di svolgimento del lavoro assegnato COMPRENSIONE SCRITTA / ORALE 9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa analizzare con sicurezza i dettagli 8 13 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi dettagli 6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni dettagli Pag. 33/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta 6 10 Comprende globalmente la domanda /l’argomento tecnico 5 7-9 Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico solo in parte 4 4-6 Comprende con molte difficoltà 1-3 1-3 Non comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico PRODUZIONE SCRITTA / ORALE 9-10 14 - 15 Si esprime in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico, appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente 8 13 Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente 6,5-7 11-12 Si esprime con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro 6 10 Si esprime con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il contenuto è chiaro anche se non ricco. 5 7-9 Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto povero 4 4-6 Incontra grosse difficoltà a produrre semplici ragionamenti logici e si esprime in modo spesso scorretto ed incomprensibile 1-3 1-3 Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso della domanda / argomento tecnico o del lavoro assegnato COMPRENSIONE TECNICA 9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa riprodurre in modo appropriato il ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 8 13 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 6 10 Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 5 7-9 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo o individuale / l'esperienza di laboratorio solo in parte 4 4-6 Comprende con molte difficoltà 1-3 1-3 Non comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di lavoro / l'esperienza di laboratorio PRODUZIONE TECNICA 9-10 14 - 15 Riproduce in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico, appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente 8 13 Riproduce in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente 6,5-7 11-12 Riproduce con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro 6 10 Riproduce con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il contenuto è chiaro anche se non ricco. 5 7-9 Riproduce in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto povero 4 4-6 Incontra grosse difficoltà a riprodurre semplici elaborati tecnico - pratici 1-3 1-3 Riproduce in modo incomprensibile e travisa il senso della prova di Pag. 34/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta laboratorio o del lavoro assegnato CONOSCENZA DEI CONTENUTI DELLA MATERIA 9-10 14 - 15 Dimostra di conoscere gli argomenti in modo approfondito e di saper operare collegamenti / riproduce in modo approfondito le esperienze di laboratorio rielaborandone i risultati 8 13 Dimostra di conoscere adeguatamente gli argomenti trattati / riproduce in modo adeguato le esperienze di laboratorio rielaborandone i risultati 6,5-7 11-12 Conosce gli aspetti principali degli argomenti trattati / rielabora i risultati delle prove di laboratorio 6 10 Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali / rielabora in modo essenziale i risultati delle prove di laboratorio 5 7-9 Conosce pochi aspetti degli argomenti trattati / non sa riconoscere il significato dei risultati delle prove di laboratorio 4 4-6 Dimostra poco interesse e non conosce gli aspetti più elementari degli argomenti trattati / non è interessato alle prove di laboratorio 1-3 1-3 Non conosce gli argomenti trattati / non è per niente interessato alle prove di laboratorio - soglia di sufficienza: teoria: • Comprende globalmente la domanda • Si esprime con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il contenuto è chiaro anche se non ricco • Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali tecnico - pratica: • Comprende globalmente la domanda / agomento tecnico del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo / l'esperienza di laboratorio • Comprende globalmente la domanda / agomento tecnico del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo / l'esperienza di laboratorio • Rielabora in modo essenziale i risultati delle prove di laboratorio Legnago, 15.05.2014 I docenti Carlo Bergamasco Francesco Ponso Pag. 35/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Disciplina: Meccanica e macchine a fluido Docenti: Prof. Orazio Corradin Prof. Renato Merighi Indice B. Relazione sulla classe C. Continuità didattica D. Situazione iniziale E. Ore di lezione F. Obiettivi prefissati e raggiunti G. Metodologie utilizzate H. Materiale didattico utilizzato I. Criteri valutazione prove A) RELAZIONE SULLA CLASSE La partecipazione della classe all’attività didattica non sempre è stata adeguata alle tematiche proposte, per alcuni studenti è stata modesta, l’impegno mediamente è accettabile ma diversi allievi non hanno adempiuto con regolarità gli obblighi connessi all’attività didattica. La frequenza scolastica per alcuni studenti non è stata regolare. Il percorso compiuto rispetto ai livelli di partenza per la maggior parte degli allievi è lineare, tuttavia per alcuni studenti è stato con sviluppi modesti, per il limitato impegno nello studio ed in alcuni casi anche per carenze pregresse. Il profitto della classe mediamente è quasi sufficiente. B) CONTINUITÀ DIDATTICA Lo studio della disciplina è iniziato al terzo anno con lo studio della meccanica razionale e dell’idraulica, al quarto con lo studio della termodinamica e degli impianti a vapore e si completa al quinto anno con lo studio delle macchine termiche. Per la disciplina è stata garantita la continuità didattica. C) SITUAZIONE INIZIALE L’allievo, per affrontare lo studio delle macchine termiche, deve conoscere i principi fondamentali della termodinamica e della meccanica dei fluidi, in maniera corretta e completa. Non tutti gli studenti sono pervenuti alla classe quinta con i requisiti richiesti, questo ha condizionato in parte gli apprendimenti e quindi il profitto. D) ORE DI LEZIONE Il corso di studi prevede per il quinto anno cinque ore di lezione settimanali. E) OBIETTIVI PREFISSATI E RAGGIUNTI Con lo studio delle tematiche previste nel corso del quinto anno si sono posti come obiettivi in termini di conoscenza e competenza: • Conoscere le tipologie fondamentali dei componenti di un impianto a vapore • Conoscere il principio di funzionamento dei motori endotermici, le loro caratteristiche prestazioni ed i criteri di scelta. • Saper eseguire i bilanci energetici in ogni apparecchiatura e macchina ed interpretare correttamente i risultati di calcolo. • Conoscere i sistemi di controllo ai fini prestazionali e affidabilità • Conoscere il principio di funzionamento delle turbine a vapore e gas le caratteristiche prestazionali ed il loro impiego • Conoscere il principio di funzionamento delle macchine frigorifere, i componenti, essere in grado di dimensionare i componenti e determinare le prestazioni. Pag. 36/7 • Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Acquisire una metodologia per consultare in modo corretto i manuali tecnici, le schede informative dei componenti e delle macchine. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti solo parzialmente, circa tre-quarti degli allievi sono in grado di eseguire bilanci energetici di sistemi di macchine in modo autonomo; dei restanti poco più della metà sono in grado di eseguire i calcoli previsti per i bilanci energetici e prestazionali delle macchine se guidati, perché pur conoscendo i principi di funzionamento e le caratteristiche dei fluidi hanno difficoltà a collegare le singole conoscenze. I restanti allievi hanno difficoltà ad eseguire semplici calcoli, questo parte per carenze pregresse colmate parzialmente e per l’impegno nello studio non sempre adeguato. F) METODOLOGIE UTILIZZATE Lezioni frontali in classe e nei laboratori. Verifiche orali sia alla lavagna che scritte. Verifiche scritte. In laboratorio sono state eseguite verifiche funzionali di apparecchiature, componenti e macchine, per fornire agli allievi le metodologie da seguire nelle operazioni di verifica funzionale e per il collaudo. Relazioni sulle prove di laboratorio G) MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO Lo studio delle macchine è stato affrontato con l’utilizzo dei testi in adozione: ♦ Meccanica macchine ed energia Vol. 2-3 Ed. Signum Scuola Sono stati inoltre utilizzati manuali editi da costruttori di apparecchiature e macchine. H) CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE Per la valutazione delle prove si è fatto riferimento alle griglie di valutazione in uso per la correzione delle prove degli esami di stato. Legnago, 15.05.2015 I docenti Orazio Corradin Renato Merighi Disciplina: Tecnologia Meccanica Docenti: Prof. Orazio Corradin Prof. Francesco Ponso Indice A) Relazione sulla classe B) Continuità didattica C) Situazione iniziale D) Ore di lezione E) Obiettivi prefissati e raggiunti F) Metodologie utilizzate G) Materiale didattico utilizzato H) Criteri valutazione prove A) RELAZIONE SULLA CLASSE La partecipazione della classe all’attività didattica è sempre stata adeguata alle tematiche proposte, l’impegno mediamente discreto e gli allievi hanno adempiuto con regolarità gli obblighi connessi all’attività didattica. La frequenza scolastica per diversi studenti è stata regolare. Il percorso compiuto rispetto ai livelli di partenza è stato progressivo. Il profitto della classe mediamente è più che discreto. Pag. 37/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta B) CONTINUITÀ DIDATTICA La disciplina è oggetto di studio nell’intero corso di studi della specializzazione. Per la disciplina non è stata garantita la continuità didattica. C) SITUAZIONE INIZIALE Le tematiche affrontate sono assestanti rispetto agli argomenti sviluppati negli anni precedenti e l’apprendimento della disciplina è stato progressivo. D) ORE DI LEZIONE Il corso di studi prevede al quinto anno due ore di lezione, di cui una in compresenza. E) OBIETTIVI PREFISSATI E RAGGIUNTI Con lo studio delle tematiche previste nel corso del quinto anno si sono posti come obiettivi in termini di conoscenza e competenza: Sapere utilizzare strumenti e metodi di diagnostica per determinare la tipologia ed i livelli di corrosione. Sapere eseguire prove non distruttive sui materiali. Comprendere analizzare le principali funzioni delle macchine a CN. Sapere selezionare le attrezzature, gli utensili, i materiali ed i relativi trattamenti. Sapere valutare in modo logico i rischi connessi all’attività lavorativa nei luoghi di lavoro. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. F) METODOLOGIE UTILIZZATE Trattazione degli argomenti oggetto di studio in classe e laboratorio, coinvolgendo la classe e singoli studenti. Esercitazioni in laboratorio, condotte dagli studenti a gruppi e in modo autonomo. G) MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO Lo studio delle macchine è stato affrontato con l’utilizzo del testi in adozione: • Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto-Articolazione energia-Ed. Calderini Sono stati inoltre utilizzati manuali editi da costruttori di apparecchiature e macchine. H) CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE Per la valutazione delle prove si è fatto riferimento alle griglie di valutazione in uso per la correzione delle prove degli esami di stato. Legnago, 15.05.2015 Disciplina: Impianti Energetici, disegno e progettazione Docenti: Prof. Nicola Tollin Prof. Renato Merighi Indice A) Relazione sulla classe B) Continuità didattica C) Situazione iniziale D) Ore di lezione E) Obiettivi prefissati e raggiunti I docenti Orazio Corradin FrancescoPonso Pag. 38/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta F) Metodologie utilizzate G) Materiale didattico utilizzato H) Criteri valutazione prove A) RELAZIONE SULLA CLASSE La classe ha mantenuto un comportamento in genere corretto e diligente a parte qualche alunno che in qualche occasione si è dimostrato poco impegnato nel lavoro domestico, di gruppo in aula e in laboratorio. La classe ha manifestato una certa difficoltà ad affrontare alcuni argomenti fondamentali per un diplomato energetico e così si è reso necessario dedicare parecchio tempo, diversamente da quanto programmato inizialmente, allo studio della psicometria dell’aria e del dimensionamento di un possibile impianto. I ragazzi nonostante gli esiti non sempre positivi delle prove scritte sono riusciti a correggere le lacune dimostrando una buona capacità di analisi critica durante le verifiche orali che prendevano come spunto di partenza gli errori delle verfiche scritte. La classe arriva a fine percorso differenziata in tre gruppi: un gruppetto con buon profitto e in qualche caso eccellente, uno più che sufficiente/discreto e un altro mediamente soddisfacente. Per quanto riguarda l’alunno con disabilità certificata si è provveduto ad adottare le seguenti metodologie compensative: svolgimento della prova scritta con l’aiuto di un notebook per scrivere, l’esonero dal disegnare lo schema dell’impianto; riduzione dei punti da svolgere durante le prove di verifica: su tre punti allo studente veniva richiesto il primo punto ( quello fondamentale per il proseguo dell’esercizio); delega all’insegnante di sostegno per la lettura, la scrittura e il tracciamento nel diagramma psicometrico delle trasformazioni dell’aria. Durante la simulazione della seconda prova i punti richiesti sono stati due su quattro con un’ora in più per la consegna. La griglia utilizzata per lo studente è sempre la stessa per gli altri allievi. Per ogni altra informazione si faccia riferimento al P.E.I. B) CONTINUITÀ DIDATTICA Lo studio della disciplina inizia al quarto anno della specializzazione affrontando le tematiche degli impianti di riscaldamento e si completata al quinto con lo studio degli impianti di climatizzazione estiva e invernale. Per la disciplina è stata garantita la continuità didattica C) SITUAZIONE INIZIALE Le tematiche affrontate sono una continuazione e sviluppo più complesso degli argomenti trattati negli anni precedenti e l’apprendimento della disciplina è stato non sempre progressivo. L’allievo, per affrontare lo studio degli impianti, deve conoscere i principi fondamentali della termodinamica e della meccanica dei fluidi, in maniera corretta e completa, che sono oggetto di studio dal terzo anno della specializzazione. Non tutti gli studenti sono pervenuti alla classe quinta con i requisiti richiesti, ma con carenze, per alcuni importanti, soprattutto nello scritto e non ancora colmate nel corso dell’anno, queste hanno condizionato sia lo sviluppo del programma sia una parte del profitto. D) ORE DI LEZIONE Il corso di studi prevede al quinto anno sei ore di lezione, di cui quattro in compresenza. E) OBIETTIVI PREFISSATI E RAGGIUNTI E1) OBIETTIVI COGNITIVI (intesi come conoscenze e competenze) Conoscenze: ♦ Saper impostare la procedura risolutiva di semplici problemi di riscaldamento e raffrescamento in relazione al tipo di edificio ( civili o industriali). Pag. 39/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta ♦ Saper utilizzare il manuale per eseguire la stima dei carichi termici. ♦ Saper leggere e utilizzare il diagramma psicometrico. ♦ Riuscire a confrontare le diverse soluzioni progettuali sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico. Competenze: ♦ Saper descrivere il funzionamento di semplici impianti energetici. ♦ Saper eseguire il dimensionamento dei componenti di un impianto di trattamento dell’aria. ♦ Saper mettere a confronto soluzioni progettuali differenti sia sul piano tecnico sia dal punto di vista economico. ♦ Saper consultare manuali tecnici, cataloghi e tabelle a supporto della progettazione. ♦ Essere in grado di eseguire rilievi di impianti e centrali termiche e frigorifere; ♦ Produrre disegni di impianti con Autocad; Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti solo parzialmente, solo pochi allievi sono in grado di progettare impianti in modo autonomo e proporre soluzioni impiantistiche nel rispetto delle norme sul risparmio energetico; dei restanti poco più della metà hanno difficoltà a collegare le singole conoscenze, i restanti allievi sono in grado di progettare semplici impianti solo se guidati, questo dovuto in parte all’impegno nello studio non sempre adeguato e per carenze non colmate. E2) FINALITÁ EDUCATIVE E FORMATIVE SVILUPPATE ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ Maturare l’importanza dell’impegno scolastico. Maturare il senso di responsabilità. Acquisire un metodo di studio efficace e soprattutto non mnemonico. Acquisire un linguaggio espositivo chiaro e pertinente. Acquisire la capacità di analizzare i problemi sempre nella loro globalità per poi focalizzare l’attenzione sullo specifico. ♦ Acquisire la capacità di proporre soluzioni alternative ai problemi proposti. ♦ Valutare in modo critico i risultati ottenuti dalla soluzione di un problema. F) METODOLOGIE UTILIZZATE Lezione frontale. Svolgimento in classe di temi d’esame degli anni precedenti Verifiche scritte e orali. Progettazione di impianti in modo autonomo e con lavoro di gruppo; l'attività di gruppo era finalizzata all’analisi delle proposte d’impianto di ciascun allievo, individuazione della soluzione più vantaggiosa sotto il profilo energetico, la più semplice sotto l’aspetto esecutivo e la più economica sotto il profilo esecutivo. In laboratorio sono state eseguite verifiche funzionali di apparecchiature, componenti e macchine costituenti gli impianti, con utilizzo della strumentazione in dotazione, per fornire agli allievi le metodologie da seguire nelle operazioni di verifica funzionale degli impianti e per il collaudo. Relazioni sulle prove di laboratorio Utilizzo di programmi applicativi per il dimensionamento e il disegno esecutivo degli impianti e degli schemi funzionali. G) MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO Lo studio degli impianti è stato affrontato con l’utilizzo dei testi in adozione: ¨ Impianti termotecnici. - Autori: Giuseppe Golino e Gian Franco Liparoti Ed. Hoepli ¨ Manuale del Perito Termotecnico - Autore: Nicola Rossi Ed. Hoepli Per la parte relativa all’organizzazione industriale gli appunti personali. Sono stati inoltre utilizzati manuali editi da costruttori di apparecchiature e componenti di impianti. Nel laboratorio di disegno sono stati utilizzati i programmi di calcolo e progettazione dedicati, in dotazione, ” Autocad, MC4, ecc…”, per la ricerca di informazioni utili si è fatto uso del servizio internet. In laboratorio di impianti è stata utilizzata la strumentazione in dotazione. Pag. 40/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta H) CRITERI VALUTAZIONE PROVE Indicatori - prova scritta 5. comprensione delle domande 6. pertinenza della risposta al quesito proposto e conoscenza dei contenuti 7. capacità di sintesi , rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti 8. correttezza dei dati tecnici, risultati e procedura di svolgimento Indicatori- prova orale 5. comprensione del quesito proposto 6. conoscenza dei contenuti 7. efficacia espressivo comunicativa ed utilizzo di un corretto linguaggio tecnico-specifico 8. correttezza della procedura di svolgimento della risposta / argomento Indicatori - prova tecnico/pratica 4. comprensione e abilità nell'esecuzione del lavoro assegnato 5. conoscenza dei contenuti 6. correttezza della procedura di svolgimento del lavoro assegnato COMPRENSIONE SCRITTA / ORALE 9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa analizzare con sicurezza i dettagli 8 13 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi dettagli 6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni dettagli 6 10 Comprende globalmente la domanda /l’argomento tecnico 5 7-9 Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico solo in parte 4 4-6 Comprende con molte difficoltà 1-3 1-3 Non comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico PRODUZIONE SCRITTA / ORALE 9-10 14 - 15 Si esprime in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico, appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente 8 13 Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente 6,5-7 11-12 Si esprime con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro 6 10 Si esprime con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il contenuto è chiaro anche se non ricco. 5 7-9 Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto povero 4 4-6 Incontra grosse difficoltà a produrre semplici ragionamenti logici e si esprime in modo spesso scorretto ed incomprensibile 1-3 1-3 Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso della domanda / argomento tecnico o del lavoro assegnato COMPRENSIONE TECNICA 9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa riprodurre in modo appropriato il ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 8 13 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo Pag. 41/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 6 10 Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio 5 7-9 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo o individuale / l'esperienza di laboratorio solo in parte 4 4-6 Comprende con molte difficoltà 1-3 1-3 Non comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di lavoro / l'esperienza di laboratorio PRODUZIONE TECNICA 9-10 14 - 15 Riproduce in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico, appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente 8 13 Riproduce in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente 6,5-7 11-12 Riproduce con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro 6 10 Riproduce con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il contenuto è chiaro anche se non ricco. 5 7-9 Riproduce in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto povero 4 4-6 Incontra grosse difficoltà a riprodurre semplici elaborati tecnico - pratici 1-3 1-3 Riproduce in modo incomprensibile e travisa il senso della prova di laboratorio o del lavoro assegnato Legnago, 15.05.2015 I docenti Nicola Tollin Renato Merighi Disciplina: Matematica Ore di lezione:3 Docente: Prof.ssa Chiara Bazzani Indice A) Relazione sulla classe; B) Grado di raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenza e competenza; C) Metodologie utilizzate; D) Materiali didattici; E) Criteri e griglie di valutazione A) RELAZIONE SULLA CLASSE Classe modesta dal punto di vista della preparazione di base, dell’impegno e delle capacità nell’individuare e nell’applicare strategie risolutive. Nel trimestre la classe ha seguito le lezioni manifestando scarso interesse ma impegno e risultati accettabili anche se finalizzati alle verifiche. Solo un alunno ha presentato un giudizio insufficiente, recuperato. Nei primi mesi del pentamestre la sottoscritta e la supplente Segala Sandra si sono alternate per circa Pag. 42/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta 40 giorni alla guida della classe, perciò il programma ha subito dei rallentamenti e gli alunni hanno manifestato un po’ di disorientamento. Attualmente pochi alunni si impegnano con una certa costanza riportando risultati discreti, al contrario la maggior parte della classe , tra cui alcuni alunni con buone potenzialità, manifestano un impegno non accettabile e risultati incerti. Un elogio a quegli alunni che nei tre anni da me seguiti, sono sempre stati attenti alle lezioni e molto educati nel comportamento, anche se con risultati alterni. B) GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZA DI COMPETENZA Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti dalla maggior parte degli studenti che presentano, conoscenze e competenze mediamente sufficienti,tra essi spiccano alcuni alunni che hanno raggiunto discreti livelli. Per un gruppo di ragazzi il raggiungimento degli obiettivi, ad oggi, non è completo e presenta carenze , a volte gravi. C) METOLOGIE UTILIZZATE • • • • • Presentazione degli argomenti con lezione frontale; Attuazione immediata di particolari esercizi rivolti a chiarire i dubbi emersi; Correzione ,quasi personalizzata ,di esercizi; Esercitazioni individuali a casa ,individuali o di gruppo in classe utilizzando il libro di testo o altro materiale procurato mediante fotocopie dall’insegnante; Lettura e commento del libro di testo. D) MATERIALI DIDATTICI Utilizzo del libro di testo e di altro materiale fornito mediante fotocopie dall’insegnante. E) CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE La misurazione degli obiettivi raggiunti dagli alunni per quanto riguarda il giudizio alla fine del trimestre e del pentamestre ha tenuto e terrà conto della delibera del collegio docenti 4.10.2007. Per la valutazione delle verifiche sono state seguite le griglie adottate dal Dipartimento di Matematica. Legnago, 15.05.2015 La docente Chiara Bazzani Disciplina: Scienze motorie e sportive Ore di lezione:2 Docente: Prof.ssa Giovanni De Berti RELSZIONE SULLA CLASSE La classe, nel corso del triennio, ha sempre evidenziato l’esistenza di due gruppi distinti per atteggiamento e partecipazione durante le lezioni. In quest’ultimo anno scolastico, in particolare modo, se da un lato i due gruppi hanno interagito fra loro in modo proficuo, dall’altro lato alcuni alunni sono stati incostanti nell’interesse e nell’impegno partecipando, talvolta, o con scarsa motivazione o rimanendo addirittura assenti. Rilevando capacità psicofisiche mediamente buone, ottime per alcuni, dal punto di vista motorio, si sono distinti alcuni allievi portati per la materia, qualche alunno ha sopperito ad alcune difficoltà con una positiva applicazione. Dal punto di vista motorio, si sono distinti alcuni allievi portati per la materia, qualche alunno ha sopperito ad alcune difficoltà con una positiva Pag. 43/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta applicazione. Gli obiettivi specifici sono stati complessivamente raggiunti dalla classe, anche se non in uguale modo, migliorando abilità e competenze secondo capacità proprie di ciascun ragazzo. La valutazione ha tenuto conto dei contenuti uniti alla partecipazione, all’impegno dimostrati nell’attività scolastica e dei progressi che gli alunni hanno conseguito. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : -regolamento essenziale degli sport affrontati -tecnica di base dei fondamentali individuali e di squadra degli sport affrontati -esercizi per la mobilità articolare -tecnica di alcune specialità dell’atletica -esercizi per le diverse parti del corpo -ordinato sviluppo psicomotorio -corporeità come mezzo di espressione nell’unità della persona -cenni su apparato cardiocircolatorio -approccio alle tecniche di BLS CAPACITA’ : -comprensione globale e specifica delle informazioni riferite al regolamento, all’allenamento, alle varie tecniche delle attività sportive affrontate organizzazione e memorizzazione delle informazioni proposte esprimendo un buon grado di coordinazione generale e specifica -sviluppo/miglioramento delle capacità motorie : velocità, resistenza, forza, mobilità articolare, elasticità muscolare -accettazione positiva di sé anche come corporeità COMPETENZE : -è in grado di arbitrare una partita scolastica applicando le basi del regolamento -sa applicare in forma essenziale semplici schemi di attacco e di difesa -sa trasferire le proprie conoscenze motorie a seconda delle situazioni -sa graduare lo sforzo in base alla durata del lavoro -sa migliorare la risposta ad uno stimolo e la frequenza del gesto METODOLOGIA Parte Pratica Il metodo di lavoro è stato diverso in relazione alle attività: necessariamente ‘direttivo’ nelle proposte allenanti, è diventato ‘non direttivo’ nella ricerca di finalità propriamente psicomotorie. Nell’affrontare le varie attività, il più delle volte, si è partiti da una situazione globale per permettere all’allievo di familiarizzare con l’argomento; in un secondo tempo si è affrontato un momento più specifico di tipo analitico per la presa di coscienza degli aspetti più particolari dell’apprendimento. In particolari attività (esempio: verticale), invece, si è inizialmente privilegiato uno studio strettamente analitico dei singoli gesti tecnici per giungere poi alla globalità dell’esperienza motoria. Parte Teorica Spiegazione con lezione frontale. MATERIALI DIDATTICI Tutte le attrezzature presenti in palestra. Piccoli e grandi attrezzi. Spazi esterni alla scuola. Appunti. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione tiene conto dei livelli di partenza e quindi degli eventuali miglioramenti ottenuti. Importanza notevole viene data alla partecipazione attiva, all’impegno, all’interesse, al numero di giustificazioni e al modo di organizzare il lavoro proposto, tanto da modificare in eccesso o in difetto la valutazione complessiva dell’alunno. Pag. 44/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta I criteri utilizzati nella valutazione delle prove pratiche si sono basati su alcune variabili quali: il numero di penalità, lo stile del movimento, l’applicazione corretta del gesto, il grado di difficoltà, ecc. Gli strumenti di valutazione usati sono stati l’osservazione diretta dei movimenti . GRIGLIA DI VALUTAZIONE VOTO : 1 Rifiuta di applicarsi ad ogni proposta. VOTO : 2-3 Non conosce alcuna abilità e le norme basilari. VOTO : 4-5 Incontra molta difficoltà nell’eseguire le azioni richieste; non sa utilizzare le conoscenze acquisite; non conosce alcuna informazione. VOTO : 6 Esegue approssimativamente le azioni richieste; conosce in modo frammentario e/o superficiale; applica le conoscenze solo in parte. VOTO : 7 Esegue le azioni richieste in modo globale ma con qualche difficoltà; sa applicare le conoscenze con sufficiente correttezza; conosce in modo completo ma non approfondito. VOTO : 8 Esegue con buone capacità le azioni richieste; conosce in modo completo ed approfondito; applica correttamente e con completezza le conoscenze. VOTO: 9-10 Esegue con precisione, naturalezza e disinvoltura le azioni richieste; conosce in modo completo, approfondito ed articolato; sa cogliere le tecniche, i procedimenti, le regole più adatte. Legnago, 15.05.2015 La docente Giovanna De Berti Pag. 45/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta ALLEGATI PROGRAMMI SVOLTI SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO Pag. 46/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR Anno scolastico 2014-2015 Classe 5^EN PROGRAMMA SVOLTO DI IMPIANTI ENERGETICI DISEGNO E PROGETTO I Docenti: Nicola Tollin Renato Merighi Testi in uso: Impianti termotecnici. - Autori: Giuseppe Golino e Gian Franco Liparoti Ed. Hoepli Manuale del Perito Termotecnico - Autore: Nicola Rossi Ed. Hoepli Per la parte relativa all’organizzazione industriale appunti personali del docente. Trimestre: Il condizionamento degli ambienti: C) Termoregolazione del corpo umano. D) Criteri di valutazione del benessere. E) Condizioni termoigrometriche interne di progetto F) Importanza del rinnovo dell’aria. G) Misura dell’umidità. Trattamento dell’aria: H) Caratteristiche dell’aria umida. I) Psicometria e diagramma psicometrico. J) Miscelazione di due fluidi. K) Contenuto di calore nell’aria umida. L) Le trasformazioni dell’aria umida. Stima dei carichi termici: J. Carichi termici estivi. K. Carichi termici invernali. Pentamestre: Unità di trattamento aria (UTA): Componenti e criteri di dimensionamento: ∗ Batteria del caldo. ∗ Batteria del freddo. ∗ Filtri ( cenni). ∗ Umidificatori. ∗ Ventilatori. ∗ Recuperatore di calore. Tipologie di impianti: Classificazione degli impianti: 6. Impianti a sola aria. 7. Impianti ad aria-acqua. 8. Impianti a sola acqua. 9. Impianti a fluido refrigerante. Pag. 47/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Dimensionamento rete di canalizzazione: 5) Il moto dell’aria nei canali. 6) Criteri e valutazione delle perdite di carico. 7) Dimensionamento di massima di una rete di canali d’aria. Impianti frigoriferi ( sviluppati dal docente di Meccanica): Impianti a ciclo inverso: ♦ Descrizione e campo. ♦ Ciclo inverso. ♦ COP e EER- Potenzialità. ♦ Fluidi frigorigeni. ♦ Pompa di calore. Da svolgere dopo il 15 maggio: Prodotto, progettazione e fabbricazione: ∗ Innovazione e ciclo di vita di un prodotto. ∗ Progetto e scelta del sistema produttivo. ∗ Lotto economico di produzione ( cenni ). ∗ Lay-out degli impianti. ( cenni). La qualità: 2) Cenni sul concetto di qualità. Laboratorio Trimestre • Norme comportamentali e sicurezza in laboratorio. • Presentazione ed utilizzo di strumenti di misura: termometro ad infrarossi, termometro a fionda, termoanemometro direzionale a filo caldo, anemometro a ventola, tachimetro ad infrarossi ed a contatto, tubo di Pitot. • Analisi e rappresentazione di schema funzionale della centrale termica dell’edificio. • Rilievo di velocità e portata d’aria in condotte d’aria, secondo la normativa VDI/VDE 2640 • Determinazione sperimentale del “Fattore di by-pass” di una batteria aria-acqua • Trasformazioni dell’aria umida: rappresentazione schema funzionale del banco didattico di climatizzazione, rilievo al banco didattico delle grandezze caratteristiche e rappresentazione sul diagramma psicrometrico delle trasformazioni dell’aria umida Pentamestre • Ciclo frigorifero: rappresentazione schema funzionale del banco didattico dell’impianto frigorifero, rilievo delle grandezze caratteristiche e loro rappresentazione sul piano termodinamico p-H • Ventilatore centrifugo: analisi ed utilizzo dei vari manometri differenziali a colonna d’acqua, rilievo delle pressioni statica, dinamica e totale e loro andamento lungo una condotta; determinazione curve caratteristiche di un ventilatore Dopo il 15 Maggio • Determinazione al banco didattico dell’autorità di una valvola • Studio di un recuperatore di calore • Analisi di un impianto a pannelli solari DISEGNO Trimestre • Disegno di un’abitazione civile con relativa rete termica con il software Autocad in 2D. • Utilizzo del software MC4 in 3D: importazione e trasformazione da AutoCAD-2D in MC4-3D del disegno di un’abitazione civile Pentamestre • Utilizzo del software MC4 in 3D: calcolo dei carichi termici estivi e dispersioni invernali; disegno e dimensionamento rete termica Pag. 48/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Dopo il 15 maggio I) Utilizzo del software MC4 in 3D: disegno e dimensionamento rete aeraulica, disegno e dimensionamento impianto solare termico Legnago, 15 Maggio 2015 I Rappresentanti di classe I docenti PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA CLASSE 5° A Energia a.s. 2014/2015 Docente:prof.ssa Bazzani Chiara Testi adottati: c.e. Zanichelli “ Matematica verde 4s “Bergamini,Trifone,Barozzi 2 volumi c.e. Zanichelli “ Matematica verde 5s “Bergamini,Trifone,Barozzi • 1. Derivate delle funzioni a una variabile Ripasso formule e regole di derivazione di funzioni elementari e composte. • 2. Continuità e derivabilità Flessi a tangente verticale , cuspidi e punti angolosi; • 3. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale Teoremi di Lagrange, di Rolle e di De L’Hospital. • • • • • • • • • • • 4. Funzioni a due variabili Disequazioni in due incognite con rappresentazione grafica; Dominio di una funzione a due variabili con rappresentazione grafica; Derivate parziali prime e seconde; Ricerca dei punti di massimo e di minimo relativo , dei punti di sella con la funzione Hessiano. 5. Integrazione indefinita Funzione primitiva; Integrale indefinito; Proprietà; Integrali indefiniti immediati di funzioni elementari e composte; Integrazione per scomposizione; Integrazione per sostituzione; Integrazione per parti. 6. Integrazione definita Area del trapezoide; Definizione di integrale definito; Proprietà dell’integrale definito; Teorema della media e suo significato geometrico; Funzione integrale e suo significato geometrico; Teorema fondamentale del calcolo integrale (Torricelli-Barrow); Formula del calcolo dell’integrale definito ( Newton –Leibniz ) con dimostrazione; Pag. 49/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Integrali definiti; Applicazioni dell’integrale definito ( area di un dominio piano, volume di un solido di rotazione). • 7. Equazioni differenziali del primo ordine : a variabili separabili e lineari. Legnago 15/05/2015 Docente Rappresentanti di classe PROGRAMMA SVOLTO DI: Meccanica e Macchine a fluido Docenti: Prof. Ing. Orazio Corradin Prof. Renato Merighi PROGRAMMA SVOLTO • COMPONENTI DEGLI IMPIANTI A VAPORE Generatori di vapore: ·architettura; ·grandezze caratteristiche; ·rendimento e perdite di energia; ·alimentazione del combustibile e combustione; ·tipologia di combustibile; ·caratteristiche costruttive del focolare; ·tiraggio camino e temperatura gas di scarico; ·effetto camino e modalità di tiraggio; ·circolazione del fluido; ·generatori a tubi d’acqua; ·surriscaldatori e risurriscaldatori; ·economizzatore; ·preriscaldatore d’aria ; ·dimensionamento componenti generatore di vapore (preriscaldatore/surriscaldatore/economizzatore/condensatore). Turbine a vapore: • tipologie; • calcolo rendimenti. • MOTRICI ENDOTERMICI Cicli ideali di riferimento Otto e Diesel. Definizione del rendimento ideale, rendimento organico, volumetrico e utile. Parametri motoristici fondamentali e loro influenza sulle caratteristiche del motore: pressione media effettiva, velocità media stantuffo, rapporto corsa alesaggio. Caratteristiche costruttive dei motori ad accensione comandata e spontanea. Iniezione nei motori diesel. Problematiche legate alla combustione della carica e all’aspirazione dell’aria. Sovralimentazione con turbocompressore e compressore volumetrico. Curve di potenza e coppia. Bilancio termico dei motori MCI. • TURBINE Componenti della turbina a gas. Ciclo ideale e reale. Rendimenti e potenza. della turbina a gas. Rigenerazione. Scelta del rapporto di compressione ottimale di massimo rendimento e massimo lavoro specifico. Influenza della temperatura di ingresso turbina. Cicli combinati gas-vapore. • REFRIGERAZIONE Pag. 50/7 • • ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Impianti frigoriferi: ciclo di Carnot, ciclo reale Diagramma p-h e T-s Effetto frigorifero, potenza frigorifera, di compressione e COP-EER Cicli frigoriferi con surriscaldamento e sottoraffreddamento Caratteristiche dei fluidi frigorigeni Calcolo dei flussi termici al condensatore ed evaporatore Temperature di lavoro dei fluidi esterni. • POMPE DI CALORE • • • Caratteristiche e principio di funzionamento Campo di applicazione COP-EER • • • • • LABORATORIO DI MACCHINE Determinazione sperimentale delle prestazioni di un impianto a vapore Determinazione sperimentale delle prestazioni di un motore endotermico. Determinazione sperimentale delle prestazioni di un gruppo frigo. TESTI DI RIFERIMENTO: • Meccanica macchine ed energia Vol. 2-3 Ed. Signum Scuola • Manuale del Perito Termotecnico - Autore: Nicola Rossi Ed. Hoepli - Appunti dalle lezione effettuate. Legnago, 15.05.2015 I rappresentanti di classe I Docenti Prof. Ing. Orazio Corradin Prof. Renato Merighi PROGRAMMA SVOLTO DI: Tecnologia Meccanica Docenti: Prof. Ing. Orazio Corradin Prof. Francesco Ponso PROGRAMMA SVOLTO LA CORROSIONE 7. Introduzione 8. Che cos’è la corrosione e come si presenta • Meccanismi della corrosione • Corrosione puramente chimica • Corrosione elettrochimica • Principali processi di corrosione Corrosione sotto sforzo • Corrosione per fatica • Corrosione intergranulare • Corrosione per aerazione differenziale Pag. 51/7 • • • • • Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta • Corrosione per pitting • Corrosione per correnti vaganti Fattori che influenzano la corrosione - pH e corrosione - temperatura e corrosione - Sollecitazioni, tensioni interne e corrosione • Stato superficiale del metallo e corrosione Velocità di corrosione Misura della corrosione Resistenza dei materiali alla corrosione B) Acciai legati: acciai inossidabili ferritici, martensiti, austenitici, a basso contenuto di carbonio C) Rame: leghe del rame, alluminio e sue leghe, nichel e sue leghe Prevenzione della corrosione Ambiente Materiale :trattamenti chimici, rivestimenti Protezione catodica USURA Usura adesiva e abrasiva Variazione dell’usura nel tempo Misura dell’usura Fattori che influiscono sulla resistenza dell’usura PROGRAMMAZIONE DELLE MU –EN Introduzione Nomenclatiura degli assi - Assi linear, assi di rotazione, assi secondari - Sistemi di coordinate del pezzo - Coordinate cartesiane - Punti di origine e riferimento - Punto zero macchina - Punto zero pezzo - Punto di riferimento porta utensili - Presetting LE BASI DELLA PROGRAMMAZIONE EN • Introduzione • Studio del ciclo di lavorazione • Il linguaggio di programmazione 0 Codice EIA, Codice ISO • Sistemi di programmazione • La programmazione manuale • Il programma: struttura e significato 0 Blocco, programma, indirizzi nella programmazione ISO 6983 1 Funzioni preparatorie G 2 Funzioni ausiliarie M • Indirizzi comuni per la programmazione CN 0 Numerazione del programma 1 Numero di blocco “N” • Le informazioni tecnologiche 0 Funzioni di cambio utensile “T” 1 Velocità di rotazione del mandrino Pag. 52/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta • Informazione di processo 0 Programmazione quote pezzo 1 Programmazione assoluta o incrementale 2 Impostazione dei piani di lavoro 3 Impostazione origine pezzo 4 Programmazione dei comandi di movimento 5 Comandi d’interpolazione 6 Correzione del raggio utensile VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI LUOGHI DI LAVORO PROVE DI LABORATORIO 9. Esempi di corrosione 10. Sistema diagnosi per determinare la tipologia ed i livelli di corrosione 11. Programmazione macchina a controllo numerico Testi di riferimento: Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto Articolazione energia. Ed. Calderini Legnago, 15.05.2015 I rappresentanti di classe I Docenti Prof. Ing. Orazio Corradin Prof. Francesco Ponso PROGRAMMA SVOLTO 5 En MATERIA RELIGIONE Prof. Mantovani Don Ulisse In riferimento al programma ministeriale ( intesa MIUR-CEI 28.0.2012), in questo anno, riguardo le conoscenze per raggiungere le abilità, si sono sviluppati i seguenti contenuti: Ruolo della RC; identità del cristiano Fede come esperienza del Dio di Gesù Cristo. Risposta personale, dall’etica alla morale, e comunitaria, istituzione ecclesiale. Fondamentale e fondante l’evento risurrezione. Vita della Chiesa nel mondo contemporaneo Il Concilio Vat. II evento di rinnovamento e pastoralità. Ruolo della Chiesa nel dialogo tra i popoli. Papa Francesco e il dialogo USA CUBA. Bolla indizione anno giubilare straordinario sulla misericordia a 50 anni dal Conc. Vat. II. Lettura incidente diplomatico Vaticano-Turchia sul “genocidio degli Armeni” Promozione e impegno per i diritti umani ( uomo figlio di Dio); associazionismo e volontariato. Struttura della vita ecclesiale: Parola, Sacramenti, Carità. Annuncio, celebrazione, testimonianza. Istituto Sostentamento Clero: “questione romana”, patti lateranensi, Intesa 1984. Secolarizzazione, pluralismo… Considerazioni sul significato. Analisi del terrorismo islamico in oriente e in occidente ( Volere di Dio e volere dell’uomo). Importanza della conoscenza e del dialogo. Cristianesimo, islamismo e altre religioni.. Concezione cristiana cattolica della famiglia, della vocazione, della professione. Concetto di chiamata e missione. Famiglia e teoria del gender. Dottrina sociale della Chiesa: da Leone XIII a Giovanni Paolo II, il lavoro, dal sostentamento alla cooperazione. Pag. 53/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Proiezione, analisi e riflessione del film: ”Malcom x” rivendicazione dei diritti fondamentali per il popolo afroamericano. “Noah” il diluvio universale, rigenerazione, alleanza. Legnago: 15.05.2015 Gli alunni: Il docente: Programma svolto Materia: Inglese Docente: Paola Bertolaso Testi in uso per la microlingua: Gabriella Bernardini, Tullia Anna Maria Blundo,Thermal Exchange, casa editrice Hoepli Testo in uso per la civiltà: Flavia Bentini, Fiorenza Iori, Viewpoints,casa editrice Black Cat Materia: Inglese Docente: Paola Bertolaso Testi in uso per la microlingua: Gabriella Bernardini, Tullia Anna Maria Blundo,Thermal Exchange, casa editrice Hoepli Testo in uso per la civiltà: Flavia Bentini, Fiorenza Iori, Viewpoints,casa editrice Black Cat TRIMESTRE Microlingua The Kyoto Protocol ( materiale fornito dall’insegnante) European energy efficiency directive ( 20-20-20)- (materiale fornito dall'insegnante) How money flies out of you house ( The Sunday times) Da una pubblicazione britannica “ Helping the Earth Begins at Home” sono state proposte le seguenti letture inerenti la tipologia del corso di studio: How Energy is Used in the Home Environmetal Impact Improving Energy Efficiency in your Home Insulation Heating Appliances and Controls The Effect of Insulation and Heating Improvements Domestic appliances and lighting Pag. 54/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Energy Performance Certificate ( materiale fornito dall’insegnante) Hydroelectricity – The Vajont Dam disaster ( materiale fornito dall’insegnante) Solar energy pp. 37/38 Wind Energy p.40 più materiale fornito dall'insegnante Geothermal Energy p.40 più materiale fornito dall’insegnante Civiltà Samuel Beckett “ Waiting for Godot” ( Argomento trattato per preparare I ragazzi alla rappresentazione teatrale in lingua italiana ma non oggetto di verifica scritta o orale) PENTAMESTRE Microlingua Technical Assistance – Maintenance ( fotocopia) Car Maintenance ( fotocopia) A Short History of Refrigeration pp.89-90 The refrigeration cycle pp.93-94 Air conditioning, the many faces of cool p.75-76 Civiltà US: The melting pot for different cousines pp.86-87 Fast Food: an everyday part of American life p.106 The answer to the obesity crisis: healthy food p.107 OGM Food – ( fotocopia) Expo Milan 2015, “ Feeding The Planet, Energy for Life” ( fotocopia) Waste and pollution in the USA p68 US environmental policy- Celebrating Earth Day p.69 The American Car Industry: from the Golden Age to Current Challenges p.108 Legnago, 24 aprile 2015 I rappresentanti L’insegnante Prof.ssa Paola Bertolaso …………………….. …………………….. Pag. 55/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5EN ANNO SCOLASTICO 2014/2015 MATERIA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: GIOVANNA DE BERTI Potenziamento fisiologico e miglioramento delle capacità condizionali: resistenza, forza, velocità, destrezza, elasticità muscolare Mobilità articolare Miglioramento capacità coordinative Preatletici generali mirati al potenziamento neuromuscolare Grandi attrezzi: spalliera, scala orizzontale Piccoli attrezzi: palloni, funicelle, bastoni di legno e di ferro, Giochi sportivi: calcetto, pallavolo, pallacanestro, pallamano, pallapugno, pallatutto, Atletica leggera: propedeutica lancio del disco, lancio del giavellotto. Apparato cardiocircolatorio Approccio tecniche BLS I giochi olimpici: cenni Primo trimestre. Secondo pentamestre. Prima parte di ogni lezione. Primo trimestre. Secondo pentamestre. Prima parte di ogni lezione Primo trimestre. Secondo pentamestre. Primo trimestre. Secondo pentamestre Primo trimestre. Secondo pentamestre Primo trimestre. Secondo pentamestre Secondo pentamestre Primo trimestre Secondo pentamestre L’INSEGNANTE Giovanna De Berti I RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI PROGRAMMA ANALITICO DI LINGUA ITALIANA. Testo in dotazione: P. Di Sacco, Le basi della Letteratura, voll.3a-3b L’età contemporanea, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori. TRIMESTRE : vol.3a. Pag. 56/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta - Il ‘900 : panorama storico/socio/economico dopo la Prima Guerra Mondiale, pp.24-31. - L’approccio filosofico: Il Positivismo, l’Evoluzionismo, cenni al pensiero di S.Freud e F.Nietzsche, pp.34-39. - Il Naturalismo francese, pp.71-74: • G.Flaubert, pp.74-78, da “Germinale” brano “La miniera”; E.Zola, pp.79-83, da “Madame Bovary” brano “Il matrimonio fra noia ed illusione”. • - Dal Naturalismo al Verismo italiano, pp.86-88: • G.Verga: biografia, poetica del primo periodo, sperimentazione linguistica, pp.109-116; da “Nedda” brano “Nedda la ‘varannisa’”, pp.125-129; da “I Malavoglia” brani “Prefazione”, “La famiglia Toscano”, “L’addio alla casa del nespolo”, pp.150-175. - I simbolisti francesi, pp.254-261: • C.Baudelaire, da ”I fiori del male” poesia “Spleen”. - Le avanguardie: il Futurismo ed il suo Manifesto, pp.54-56. - Il Decadentismo, pp.48-59: • G. D’Annunzio: biografia, poetica, sperimentalismo ed Estetismo, stile: da “Alcyone” poesie “La sera fiesolana” e “Pioggia nel pineto”;da “Il piacere” brani “L’attesa di Elena”, “Ritratto dell’esteta”, pp. 298-339; • G. Pascoli:biografia, poetica del Fanciullino e mondo simbolico, stile, tecniche espressive: da “Myricae” liriche “Il lampo”, “Il tuono”, “X Agosto”, pp.357-367, 376-389. • L. Pirandello: biografia, poetica del relativismo e dell’ umorismo, le “forme”, il sentimento del contrario: da “L’umorismo” brano “Esempi di umorismo”; da “Il fu Mattia Pascal” brani “Adriano Meis” e “Io sono il fu Mattia Pascal”, pp.583-588, 620-631. PENTAMESTRE : vol. 3b. - L’età contemporanea: panorama storico/socio/economico dagli anni’ 20 ad oggi. - La panoramica filosofica : Neopositivismo, Neomarxismo, La Scuola di Francoforte, il Postmoderno, pp.25-50. - La poesia italiana fra linea sabiana, linea novecentista/Ermetismo, post-Ermetismo, pp.101-105: Χ) U.Saba : cenni biografici, la poesia “onesta”; da “Il Canzoniere” le liriche “A mia moglie”, “Ritratto della mia bambina”, pp. 137-151; ∆) G. Ungaretti: biografia, stile, poetica; da “L’allegria” liriche “I fiumi”, “Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”, “Natale”, pp.107-129; Ε) E.Montale: cenni biografici, stile, il correlativo oggettivo praticato da T.S.Eliot; da “Ossi di seppia” la lirica “Spesso il male di vivere ho incontrato”; da “Satura” la lirica “Ho sceso dandoti il braccio”; Φ) S.Quasimodo: cenni biografici; da “Erato ed Apòllion” la lirica “Ed è subito sera”; da “Giorno dopo giorno” la lirica “Alle fronde dei salici”; Γ) A.Zanzotto: cenni biografici; da “La beltà” la poesia “Al mondo”. - Filmografia della I° e II° Guerra Mondiale: ♦ “G. D’Annunzio: il poeta, il guerriero e l’amante”, RAI STORIA, documentario; ♦ “Una giornata particolare”, film, regia di E.Scola, con S.Loren e M.Mastroianni. Pag. 57/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta - La prosa nella seconda metà del ‘900: • U.Eco: esempio di Postmodernismo; da “In nome della rosa” brano “L’enigma di Brunello”, pp.459-463; • A. Solzenicyn: cenni biografici; da “Una giornata di Ivan Denisovic” il brano “Risveglio all’alba nella baracca”, pp.553-556. - Lettura integrale da parte di tutti gli alunni di uno dei seguenti romanzi: “Il fu Matia Pascal” di L.Pirandello, “Madame Bovary” di G.Flaubert, “Il piacere” di G.D’Annunzio, “Il sentiero dei nidi di ragno” di I.Calvino, “La coscienza di Zeno” di I.Svevo, “Stelle di cannella” di H Schneider, “Se questo è un uomo” di P.Levi, “Viaggio nell’ impero economico della camorra “ di R.Saviano. - Il teatro del ‘900 e contemporaneo. Visione di due opere al Teatro Salieri: • “ Aspettando Godot” di S.Beckett , pp.529-532; • “ Tutto quello che sto per dirvi è falso” primo spettacolo di teatro civile anticontraffazione interpretato da Tiziana Di Masi, regia di M.Cardillo , compagnia “La piccionaia”. Legnago, 15-05-2015. I rappresentanti La Docente Prof.ssa Maria Monica Avanzi PROGRAMMA ANALITICO DI STORIA. Testo in dotazione: “Storia”, corso di storia per il secondo biennio e il quinto anno, volumi 3a e 3b, di M.Palazzo, M.Bergese, A.Rossi, ed. La Scuola. In corso d’anno si è provveduto ad usare per la classe la griglia di valutazione per l’orale adottata dal Dipartimento di Lettere. TRIMESTRE : vol.3a. Unità 1 : La società di massa ( concetti base ) Unità 2: L’età giolittiana, pp.54- 70. Unità 3 : La prima guerra Mondiale, pp.78-99. Unità 4 : La Rivoluzione russa ( sintesi ) pp.148-149. Unità 6 : L’Italia tra le due guerre: il Fascismo , pp.178-206. PENTAMESTRE : vol. 3a e 3b. Unità 7 : La crisi del 1929 ( sintesi ) pp.250-251. Unità 8 : La Germania tra le due guerre: il Nazismo ( sintesi ) pp.291-293. Unità 10 : La Seconda Guerra Mondiale ( sintesi ) pp.370-373. Unità 1 e unità 3: Le origini della guerra fredda e distensione ( concetti base) Unità 2 : La distensione ( sintesi ) pp.104-105. Unità 4 : L’Italia repubblicana: dalla ricostruzione agli anni di piombo ( sintesi ) pp148-151. Unità 5 : L’economia mondiale dal dopoguerra alla globalizzazione ( concetti base ). Filmografia e conferenze: • “Dal disastro coloniale alla Prima Guerra Mondiale”, RAI STORIA, Istituto Luce del 6-11-2014; • “La Grande Guerra nel quotidiano veronese”, conferenza in Aula Magna del prof.or Tazzeri, 1311-2014; Pag. 58/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta • “Niente di nuovo sul fronte Occidentale”, regia di Delbert Man, 1979, nel corso dell’assemblea studentesca del 24 -11-2014; • “La Seconda Guerra Mondiale e la Shoah”, incontro in Aula Magna col prof.or Melotto, 28-012015; • “G. D’Annunzio: il poeta, il guerriero e l’amante”, RAI STORIA, documentario; • “Una giornata particolare”, film sul Fascismo e la propaganda, regia di E. Scola, con S. Loren e M. Mastroianni. Legnago, 15-05-2015. I rappresentanti La Docente Prof.ssa Maria Monica Avanzi PROGRAMMA SVOLTO DI SISTEMI E AUTOMAZIONE a.s.2014/ 2015 Docenti: Prof. Carlo Bergamasco Francesco Ponso TRIMESTRE -Concetti controllo automatico -Esempi pratici di controllo automatico: Unità di trattamento aria, riscaldamento, refrigerazione -Elementi di un sistema di controllo. Sistemi a catena aperta e chiusa. -Anello di regolazione -Principi e sistemi di regolazione pneumatica (attuatori) – schema elettrico centrale produzione aria compressa -Cenni su azionamenti idraulici-oleodinamici -Regolazione su sistemi a vapore -Regolazione ON-OFF, aspetti teorici, il differenziale, inerzia termica, esempi di termoregolatori, modalità DIRECT -REVERSE -Regolazione ON-OFF: zona neutra , zona morta, tempo statico di risposta -Regolazione flottante, a tre punti. -Regolazione PRORZIONALE,principi, banda, scostamento -Regolazione INTEGRALE, principi. -Regolazione PROPORZIONALE-INTEGRALE -Regolazione DERIVATIVA -Formule matematiche regolazione PID – tabella di confronto -Diagramma generale regolazione PID. PENTAMESTRE -Tecnica del freddo:ciclo teorico, diagrammi, componenti principali, dispositivi di regolazione e controllo: valvola di espansione termostatica con equalizzatore esterno - Compensazione invernale, cablaggio termoregolatore - Compensazione estiva: parametri, autorità di compensazione. - Compensazione in campo industriale. - Valvole ed attuatori: criteri di classificazione in base alla pressione nominale, diametro, corsa, coefficiente di efflusso, pressione massima - Curva caratteristica di regolazione valvole: lineare, rapida, equipercentuale. -Caratteristica circuito: valvola + batteria -Autorità delle valvole concetti generali e casi pratici, applicazione ai sistemi di condizionamento -Valvole 3-vie deviatrici- miscelatrici criteri di scelta -Valvola 3 vie miscelatrice -UTA selezione valvola 3-vie in base al Kv da scheda tecnica fornitore -Tecnologie e componenti dei controlli automatici; attuatori, sensori e trasduttori. Sensori:definizione Pag. 59/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Tipologie di sensori: sensori di prossimità (a due e tre fili); magnetici (ad effetto Hall, a contatti Reed); ad induzione; capacitivi; fotoelettrici (fotocellule a sbarramento, a riflessione, a tasteggio) ; cenni su sensori ad ultrasuoni Trasduttori :definizione Parametri principali: Range,Funzione di trasferimento, tempo di risposta,Sensibilità, Linearità, Precisione,Ripetitività, Isteresi, Risoluzione, Offset. Tipi di trasduttori:analogici, digitali- attivi, passivi Encoder Potenziometro, funzionamento a vuoto e sotto carico Trasduttori di temperatura (termocoppia, termoresistenza, termistore NTC-PTC) Trasduttori di pressione (estensimetrici, potenziometrici, capacitivi) Pressostati aria-acqua Trasduttori di livello ( a galleggiante,ad elettrodi conduttivi ad ultrasuoni ) Controllo di flusso e portata Trasduttori di umidità (psicrometro, umidostato, igrometro resistivo) -Struttura, funzioni, linguaggi di automazione di sistemi discreti mediante PLC - Sistemi di comando automatico - Logica cablata e Logica programmabile - Sistema di controllo con PLC - Struttura del PLC – componenti – schema a blocchi - Alimentatore - La CPU - Le Memorie – Indirizzamento di una memoria - Memorie ROM, RAM, EPROM - Funzionamento base del PLC – funzionamento sequenziale - Ciclo di scansione – tipi di scansione – tempo di scansione - Input e Output del PLC – schede digitali e analogiche - Convertitori A/D e D/A - Multiplexer e Demultiplexer - Moduli I/O analogici ,digitali - scansione del PLC - Il sistema dei Bus - Il Rack o telaio di montaggio - Classificazioni dei PLC - Logica CIM cenni , Computer Integrated Manufacturing Programmazione del PLC - Generalità e normativa - Linguaggi di programmazione: grafici e letterali. Dopo il 15.05 verranno trattati, compatibilmente con il tempo a disposizione i seguenti argomenti: PLC: - Ladder Diagram (KOP) - Lista delle Istruzioni (AWL) - Merker - memorie ausiliarie ad un bit - Simulazione di Relè bistabili - comando Set e Reset - Temporizzatori -Richiami sui motori elettrici: trasformatore, motore elettrico asincrono trifase, controllo. -Schemi elettrici di comando e di potenza su impianti industriali -Architettura, classificazione, tipologie di robot -Schemi di regolazione nell’impiantistica termotecnica per l’ambito ambito civile e industriale LABORATORIO - Sistemi di controllo : Applicazione sonde su impianti civili Pag. 60/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta - Pneumatica : rilievo e studio sistemi di controllo su centrale di produzione aria compressaregolazione ON/OFF -Rilievo parametri di funzionamento su ciclo frigorifero: la valvola termostatica con equalizzatore esterno -Studio unità di condizionamento ad espansione diretta -Esercitazione su sensori su banco prova -Costruzione di circuito con sensori fotoelettrici (progetto con lingua Inglese) -Sistemi di controllo UTA: esercitazione su strategie di assistenza tecnica, controllo anomalie e verifica guasti, come lavoro di gruppo -Casi di progettazione energetica edifici secondo normativa vigente: sistemi di controllo per il risparmio energetico :stesura relazione di progetto come lavoro di gruppo -Cablaggio di sensori fotoelettrici -Esercitazioni di cablaggio PLC -Esercitazioni di programmazione di PLC per il controllo di processi Legnago 15.05.15 I Rappresentanti di classe I Docenti Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera. Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Forse è un segno vero della vita: intorno a me fanciulli con leggeri moti del capo danzano in un gioco di cadenze e di voci lungo il prato della chiesa. Pietà della sera, ombre riaccese sopra l‟erba così verde, bellissime nel fuoco della luna! Memoria vi concede breve sonno; ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo per la prima marea. Questa è l‟ora: 11 12 13 14 15 16 17 18 19 non più mia, arsi, remoti simulacri. E tu vento del sud forte di zàgare, spingi la luna dove nudi dormono fanciulli, forza il puledro sui campi umidi d‟orme di cavalle, apri il mare, alza le nuvole dagli alberi: già l‟airone s‟avanza verso l‟acqua e fiuta lento il fango tra le spine, ride la gazza, nera sugli aranci. Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo Pag. 61/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini. Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita. 1. Comprensione del testo Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo Chiarisci il primo verso della poesia. Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5). Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)? Soffermati sul motivo della memoria (v. 8). Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11). In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni? Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell‟insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento. Pag. 62/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono. DOCUMENTI ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma Donazione di Costantino, 1248 Jacques-Louis DAVID Antioco e Stratonice, 1774 PARMIGIANINO Adorazione dei Magi, 1529 circa «La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012 «Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che Pag. 63/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica Pag. 64/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che Pag. 65/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare apparedunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato Pag. 66/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le nuove responsabilità. DOCUMENTI «Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007) «Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999) «L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008) «Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno devesentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni Pag. 67/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011) Pag. 68/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) Pag. 69/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio Pag. 70/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momentodi levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di ripararele cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una Pag. 71/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltàdei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitaneguidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014 Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, comesi usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento. Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l‟Europa e il resto del mondo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?» Pagina 72 di 86 Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014 Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al riguardo. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l‟uso del dizionario italiano. È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. Pagina 73 di 86 IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE DATA 31/03/2015 Per un edificio ad uso uffici ( open space ) situato a Verona, si deve progettare un impianto di condizionamento estivo misto aria-acqua. Si determini: 8) la portata di ventilazione in base alla norma UNI 10399 – 95; 9) i trattamenti a cui l'aria deve essere sottoposta; 10) la potenza termica da sottrarre all'aria con la batteria fredda; 11) la potenza termica da sottrarre con i terminali ambiente. Sono noti: L. il carico termico sensibile da estrarre pari a 40 kw; M. il carico termico latente da estrarre pari a 8 kw; N. il fattore di by-pass della batteria fredda pari a 0,2; O. la superficie complessiva dei locali pari a 500m2. Utilizzando il diagramma psicometrico allegato, si traccino le linee di trasformazione dell'aria nell'unità di trattamento. Si disegni, inoltre, lo schema dell'unità di trattamento aria e si descriva l'impianto di distribuzione dell'aria e dell'acqua. Il candidato assuma liberamente ogni altro dato necessario alla soluzione rendendo giustificazione delle scelte fatte. Durata massima della prova 5 ore E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili Pagina 74 di 86 IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE per l’alunno certificato DATA 31/03/2015 Per un edificio ad uso uffici ( open space ) situato a Verona, si deve progettare un impianto di condizionamento estivo misto aria-acqua. Si determini: 3) la portata di ventilazione in base alla norma UNI 10399 – 95; 4) i trattamenti a cui l'aria deve essere sottoposta; 5) la potenza termica da sottrarre all'aria con la batteria fredda; Sono noti: 10. il carico termico sensibile da estrarre pari a 40 kw; 11. il carico termico latente da estrarre pari a 8 kw; 12. il fattore di by-pass della batteria fredda pari a 0,2; 13. la superficie complessiva dei locali pari a 500m2. Utilizzando il diagramma psicometrico allegato, si traccino le linee di trasformazione dell'aria nell'unità di trattamento. Il candidato assuma liberamente ogni altro dato necessario alla soluzione rendendo giustificazione delle scelte fatte. Durata massima della prova 6 ore E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili Il candidato potrà servirsi di portatile per la stesura della verifica coadiuvato dall'insegnate di sostegno Pagina 75 di 86 IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE DATA 9/05/2015 Si voglia trattare l’aria di un’ambiente in cui, a causa della presenza di molte persone, si prevede di immettere il 40% di aria esterna ed il 50% di ricircolo. Le condizioni esterne, che indicheremo sul diagramma dell’aria umida con la lettere “A” sono: temperatura T=30°C ( bulbo secco ) e umidità pari a 80%. Il calore sensibile nell’ambiente è di 10000W, mentre il calore latente è di 8000W. Nel locale si voglia realizzare una temperatura ( bulbo secco) T=25°C con umidità relativa del 50% condizione che sul diagramma sarà individuato con la lettera “B”. Il candidato, scegliendo con motivati criteri ogni altro dato eventualmente mancante, calcoli la portata d’aria che assicura queste condizioni e la potenzialità della batteria di raffreddamento e di post-riscaldamento. Si scelga una batteria fredda che abbia un punto di condensazione ( che indicheremo con “D” ) a T=15°C ed umidità pari ad 80%. Il candidato rappresenti, con uno schema unifilare l’impianto. Nel caso in cui il punto “A“ abbia un’umidità del 100% cosa cambia? Durata massima della prova 5 ore E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili Pagina 76 di 86 IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE per l’alunno certificato Si voglia trattare l’aria di un’ambiente in cui, a causa della presenza di molte persone, si prevede di immettere il 40% di aria esterna ed il 50% di ricircolo. Le condizioni esterne, che indicheremo sul diagramma dell’aria umida con la lettere “A” sono: temperatura T=30°C ( bulbo secco ) e umidità pari a 80%. Il calore sensibile nell’ambiente è di 10000W, mentre il calore latente è di 8000W. Nel locale si voglia realizzare una temperatura ( bulbo secco) T=25°C con umidità relativa del 50% condizione che sul diagramma sarà individuato con la lettera “B”. Il candidato, scegliendo con motivati criteri ogni altro dato eventualmente mancante, calcoli la portata d’aria che assicura queste condizioni e la potenzialità della batteria di raffreddamento. Si scelga una batteria fredda che abbia un punto di condensazione ( che indicheremo con “D” ) a T=15°C ed umidità pari ad 80%. Durata massima della prova 5 ore E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili Il candidato potrà servirsi di portatile per la stesura della verifica coadiuvato dall'insegnate di sostegno Pagina 77 di 86 IIS “SILVA – RICCI”- SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO MATERIA:INGLESE TIPOLOGIA B NAME………………………………….. CLASS Venergia SURNAME …………………………… DATE 13th March 2015 Answer the following questions 1)Think about car maintenance and explain why it is important. Talk about the two types of maintenance and list the tasks that are normally carried out during an overhaul. ( Max. 8 lines) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………….............................................................................................................................. .................... 2) Write about air conditioners and explain the cooling cycle. ( Max. 7 lines) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………......................................................................................... .......................................................................................................................................................................... 3) Outline the history of refrigeration. ( Max.7 lines) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………................... ........................................................................................................................................................................... Pagina 78 di 86 IIS “SILVA – RICCI”- SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO MATERIA:INGLESE ( alunno certificato) TIPOLOGIA B NAME………………………………….. CLASS Venergia SURNAME …………………………… DATE 13th March 2015 Answer the following questions 1)Write what you Know about solar energy. ( Max. 5 lines) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………................ ........................................................................................................................................................................... 2) Explain the cooling cycle. ( Max. 6 lines) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………….. 3) Talk about the refrigerants used in refrigeration. ( Max. 4 lines) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… Pagina 79 di 86 1°SIMULAZIONE 3° PROVA esame di Maturità A.S.2014-15 13/03/2015 SISTEMI E AUTOMAZIONE 1) Valvola a tre vie miscelatrice per circuito idraulico ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ 2) Compensazione invernale: aspetti caratteristici ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ∗ Regolazione ON-OFF: modalità DIRECT - REVERSE ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ Pagina 80 di 86 2° SIMULAZIONE 3° PROVA esame di Maturità A.S.2014-15 06/05/2015 SISTEMI E AUTOMAZIONE 1) Definizione di trasduttore. Range di misura e range di funzionamento ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ 2) Sensori fotoelettrici ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ 1. Sistema di controllo ad anello chiuso (feed-back). Breve descrizione ed esempio ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________ IISS "SILVA - RICCI" Legnago (vr) ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali – Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia – Grafica e Comunicazione - Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME DI STATO: STORIA. Alunno: Classe: Docente: Prof.ssa Maria Monica Avanzi Valutazione: Pagina 81 di 86 Data : QUESITI A RISPOSTA SINGOLA. ·Descrivi gli avvenimenti che caratterizzano il biennio rosso, in particolare del Congresso di Livorno. ( seguono 7 righe ) ·Parla delle leggi “fascistissime” emanate in Italia dal 1925. ( seguono 7 righe ) ·Nel film visto in classe “Una giornata particolare” di E.Scola (1977) con M.Mastroianni e S.Loren, viene offerto uno spaccato storico caratteristico del ventennio fascista: esponi il quadro storico che emerge e le specifiche nuove modalità cui il regime ricorse. ( seguono 7 righe ) Pagina 82 di 86 I.I.S. “ SILVA – RICCI “ LEGNAGO SIMULAZIONE 3° PROVA SCRITTA a.s. 2014/2015 TIP. B MATERIA : MATEMATICA Data 06/05/2015 CLASSE 5Aen CANDIDATO ………………………………………………………………………………. 1. Scrivere la formula fondamentale del calcolo integrale e poi calcolare l’area della regione finita 2 di piano delimitata dalla parabola di equazione y = x − 6 x + 5 e dalla retta di equazione y = − x + 5 dopo averne data una rappresentazione grafica. 2. Determinare i punti stazionari della seguente funzione a due variabili f ( x, y ) = 2 x 3 + 6 xy + y 2 , specificando se essi siano massimi o minimi relativi o punti di sella,descrivendo in generale l’ Hessiano di una funzione. 83/44 documento del 15.05.2015 3. Definire il teorema di ROLLE e stabilire se è applicabile alle seguenti funzioni nell’intervallo indicato. In caso di risposta negativa spiegarne il motivo ; in caso di risposta affermativa calcolare le ascisse dei punti che verificano il teorema: [1,3] f ( x ) = x 2 − 4 x + 2 in f ( x) = x 3 + x in [0,1] ( proseguire sul retro del foglio) 84/44 documento del 15.05.2015 IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR Classe 5^AE ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio Specializzazione Energia Simulazione terza prova Esami di Stato A.S. 2014/15 Meccanica e Macchine a fluido del 13/03/2015 1) Descrivere i mezzi che possono venire utilizzati per aumentare il rendimento del ciclo Rankine. _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ 2) Nei motori a combustione interna per il calcolo della potenza meccanica utile si utilizza la pressione media effettiva, si spieghi cosa questa rappresenta. _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ 3) Si spieghi per una macchina frigorifera a compressione di vapore, funzionante in pompa di calore quale sia la grandezza che esprime le prestazioni della macchina ed il suo significato. _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ 85/44 documento del 15.05.2015 IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR Classe 5^AE ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio Specializzazione Energia Simulazione terza prova Esami di Stato A.S. 2014/15 Tecnologia Meccanica del 06/05/2015 ♦ Tra i sistemi di prevenzione della corrosione la zincatura è uno dei processi principali si elenchino i tipi e le modalità di esecuzione. ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ M) Nelle lavorazioni alle MU-CN per determinare la posizione di un punto da raggiungere con gli utensili è necessario disporre di un sistema di coordinate del pezzo, dire quante e quali sono e spiegare la loro differenza con esempi. ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 3) Una delle principali cause di deterioramento di un organo di macchina è l’usura, si spieghi in cosa consiste l’usura, si elenchino le cause, le sue conseguenze principali, dire se questa è eliminabile, se sì come. ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________ 86/44 documento del 15.05.2015