Documento15 maggio 2014-2015 classe V Energia - IIS Silva

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Documento15 maggio 2014-2015 classe V Energia - IIS Silva
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
IISS “G. SILVA-M. RICCI” –
Legnago VR
Classe 5^
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
ENERGIA
Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali
Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia
Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio
Esami di Stato conclusivi del corso di studi
Anno scolastico 2014/2015
Documento del
Consiglio di classe 5^EN
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
ESAME DI STATO A.S. 2014-2015
Coordinatore di classe: Prof. Nicola Tollin
Composizione del Consiglio di classe:
Docente
BAZZANI CHIARA
Materia
MATEMATICA
AVANZI MARIA MONICA
LINGUA e LETTERE ITALIANE
AVANZI MARIA MONICA
STORIA
BERTOLASO PAOLA
LINGUA STRANIERA INGLESE
TOLLIN NICOLA
IMPIANTI ENERGETICI
CORRADIN ORAZIO
MECCANICA APPLICATA
MANTOVANI ULISSE
RELIGIONE
MERIGHI RENATO
Lab. IMPIANTI ENERGETICI
MERIGHI RENATO
Lab. MECCANICA APPLICATA
DE BERTI GIOVANNA
EDUCAZIONE FISICA
PONSO FRANCESCO
Lab SISTEMI AUTOMATICI
BERGAMASCO CARLO
SISTEMI AUTOMATICI
CORRADIN ORAZIO
TECNOLOGIA MECCANICA
PONSO FRANCESCO
Lab.TECNOLOGIA MEC.
BARBARA PAPA
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
Firma
Composizione della commissione per l’Esame di Stato
Commissari interni
Avanzi Maria Monica
Corradin Orazio
Bergamasco Carlo
Materia
Lettere italiane e Storia
Meccanica applicata
Sistemi automatici e regolazioni degli impianti
Materie assegnate ai Commissari esterni:
Impianti Energetici
Matematica
Inglese
Aree Disciplinari
Area Linguistico storico letteraria
Lettere/Storia
Inglese
Area scientifico tecnologica
Impianti
Meccanica
Matematica
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Sistemi
1) CARATTERI GENERALI DELL' ISTITUTO
1.1 Caratteri generali dell’ Istituto connessi con la tipologia del territorio e dell’utenza.
A Legnago, l’ IISS “Silva - Ricci” comprende l’ indirizzo Tecnico Tecnologico, con i suoi sette corsi di
specializzazione (Biotecnologie sanitarie - Chimica e materiali - Costruzioni, Ambiente e Territorio –
Elettronica – Energia - Informatica – Meccanica e Meccatronica - Progetto Sirio) in risposta alla
vocazione del territorio legata in buona parte all’industria Termomeccanica e alle necessarie e
innovative esigenze attuali dello sviluppo scientifico-tecnologico e l’ indirizzo Tecnico per Geometri
“progetto cinque” con il corso serale “Sirio” per adulti. Con un corpo docente di 80 insegnanti, nel
corrente A.S. hanno frequentato complessivamente all’incirca 750 allievi suddivisi in 30 classi e
provenienti dall’area di una quarantina di comuni principalmente della Bassa Veronese e da alcuni
comuni delle limitrofe province di Vicenza, Rovigo e Padova.
L’Istituto nato nel 1964 come sede staccata dell’ITIS “Galileo Ferraris” di Verona, si è reso
autonomo come “Giovanni Silva” nel 1972 con il corso quinquennale completo di Meccanica
Industriale, cui si sono aggiunti successivamente gli indirizzi di Chimica Industriale nel 1976, di
Termotecnica nel 1978, e di Informatica nel 1991. Trasferitosi nella nuova e funzionale sede attuale nel
1983, la Scuola ha attuato l’aggiornamento degli indirizzi con l’adozione dei progetti sperimentali
“Ergon” per la Meccanica e la Termotecnica nel 1985 e “Deuterio” per la Chimica nel 1986, divenuti di
ordinamento per Meccanica e Chimica rispettivamente nell’anno 1994-1995 e 1995-1996;
Termotecnica permane tuttora progetto sperimentale assistito dal Ministero. Notevole è stato in questi
anni l’impegno per l’aggiornamento e il potenziamento delle strutture e delle strumentazioni di
scientifiche e professionali per meglio adattare la preparazione scolastica alla crescente complessità e
innovazione tecnologica propri della realtà produttiva territoriale e in risposta alla puntuale domanda
da parte del mercato del lavoro di tecnici qualificati e ben preparati.
Nell’anno scolastico 2007/2008 nasce l’attuale Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Silva –
Matteo Ricci” con l’accorpamento dell’ indirizzo Tecnico per Geometri e l’ assunzione del nome
“M.Ricci” del precedente e contiguo I.T.P.A.G., che diviene un Istituto Professionale; si viene così
costituire a Legnago un “Polo Tecnico-Professionale; l’intitolazione ufficiale dell’istituto è“
SILVA_RICCI”.
Istituzionalmente, la nostra scuola prepara tecnici – il Geometra ed il Perito industriale – le cui
professionalità, a livello intermedio, hanno sinora risposto in modo adeguato alle molteplici richieste
dell’imprenditoria locale e della pubblica amministrazione. L’Istituto offre la possibilità di accedere a
posizioni dirigenziali oltre che l’accesso ai corsi di laurea universitari, preferibilmente nelle facoltà
tecnico scientifiche che completano gli studi secondari; inoltre un tirocinio della durata di 18 mesi
presso studi professionali, con conseguente esame di Stato abilita all’esercizio della libera professione.
Con il riordino dei tecnici gli indirizzi specialistici hanno assunto le seguenti denominazioni:
Chimica e materiali,
Costruzioni, ambiente e territorio,
Energia,
Meccanica e meccatronica,
Informatica,
Biotecnologie sanitarie
Elettronica
2) PROFILO DELL’INDIRIZZO: IL PROFILO DEL DIDPLOMATO ISTRUZIONE TECNICA SETTORE
TECNOLOGIA INDIRIZZO MECCANICA-MECCATRONICA ED ENERGIA
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
L’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a
conclusione del percorso quinquennale, competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro
scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, competenze sulle macchine e sui dispositivi
utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti
economici.
Il diplomato, nelle attività produttive d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e
collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi e interviene
nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi ed
è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
Nello sviluppo curricolare è posta particolare attenzione all’agire responsabile nel rispetto delle
normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso razionale
dell’energia.
Per favorire l’imprenditorialità dei giovani e far loro conoscere dall’interno il sistema produttivo
dell’azienda viene introdotta e sviluppata la competenza “gestire ed innovare processi” correlati a
funzioni aziendali, con gli opportuni collegamenti alle normative che presidiano la produzione e il
lavoro.
Nello sviluppo curricolare è posta particolare attenzione all’agire responsabile nel rispetto delle
normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso razionale
dell’energia.
Nelle due articolazioni, che hanno analoghe discipline di insegnamento, anche se con diversi orari,
le competenze comuni vengono esercitate in contesti tecnologici specializzati: nei processi
produttivi ( macchine e controlli) e negli impianti di generazione, conversione e trasmissione
dell’energia.
Nelle classi quinte, a conclusione dei percorsi, potranno essere inoltre organizzate fasi certificate di
approfondimento tecnologico, congruenti con la specializzazione effettiva dell’indirizzo, tali da
costituire crediti riconosciuti anche ai fini dell’accesso al lavoro, alle professioni e al prosieguo
degli studi a livello terziario o accademico.
3) STORIA DELLA CLASSE
3.1 Composizione del Consiglio di classe
Variazione nella composizione del Consiglio di classe nel triennio
DISCIPLINE
CLASSE TERZA
CLASSE QUARTA
CURRICOLO
CLASSE QUINTA
Religione
Mantovani Ulisse
Mantovani Ulisse
Mantovani Ulisse
Lettere
Bonaventura Laura
Bonaventura Laura
Avanzi Maria Monica
Storia
Bonaventura Laura
Bonaventura Laura
Avanzi Maria Monica
Inglese
Bertolaso Paola
Bertolaso Paola
Bertolaso Paola
Matematica
Bazzani Chiara
Bazzani Chiara
Bazzani Chiara
Tecnologia
mecc.(lab)
Impianti Energetici e
Laboratorio
Tollin Nicola
Ponso Francesco
Tollin Nicola
Ponso Francesco
Tollin Nicola
Merighi Renato
Tollin Nicola
Merighi Renato
Corradin Orazio
Ponso Francesco
Tollin Nicola
Merighi Renato
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Prima prova scritta
Mecc. appl. / Macc.
Sistemi auto e lab.
Educazione fisica
Corradin Orazio
Ponso Francesco
Dal Barco Andrea
Ponso Francesco
Corradin Orazio
Merighi Renato
Zanarotto Alessandro
Ponso Francesco
Corradin Orazio
Merighi Renato
Bergamasco Carlo
Ponso Francesco
De Berti Giovanna
De Berti Giovanna
De Berti Giovanna
Siani Anna Chiara
Papa Barbara
Sostegno
/
3.2 Elenco alunni della classe VA EN
ALDIGHIERI GIAMPIETRO
BAGNI FRANCESCO
BORASCA FRANCESCO
BORIN MATTEO
CANEVAROLO LUCA
DONIN MATTEO
FERRINI ANDREA
FURINI TOMMASO
ISOLANI MIRCO
LONARDI MATTEO
LORENZETTI GIACOMO
MANCINI ALESSANDRO
MURAROLI DEVIS
OLIVO ALESSANDRO
OSAGIE OSASU OSARO
PAROLIN ALAIN
PURGATO DAVIDE
RODINI DANIELE
SGANZERLA ANDREA
TAGLIAFERRO ANDREA
4) PREESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
Storia del triennio della classe
FLUSSO DI STUDENTI NEL TRIENNIO
Classe Iscritti stessa classe Ripetenti Totale iscritti
Non promossi
Terza
20
20
2
Quarta
18
17
1
Quinta
17
3
20
b. situazione in ingresso della classe nell'anno scolastico in corso: risultati scrutini di classe quarta
Promossi senza
sospensione
Promossi con 1
sospensione
Promossi con 2
sospensioni
Promossi con 3
sospensioni
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Prima prova scritta
N.10
N°5
N° /
N°2
attività in itinere e/o corsi pomeridiani ** complessivo
5) RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE:
La classe si è composta in terza e ha subito una lieve contrazione numerica dal terzo al quarto anno,
riequilibratasi con l’innesto di alcuni studenti bocciati. Per quasi tutte le materie è stata garantita la
continuità didattica con la sola esclusione di Sistemi, i cui docenti sono cambiati ogni anno, e di Lettere
e Storia al quinto anno.
La partecipazione della classe all’attività didattica non sempre è stata adeguata alle tematiche
proposte, in questo è stata condizionata anche dal comportamento non sempre responsabile e a volte
superficiale di alcuni studenti, con discontinuo impegno nello studio e nell’attenzione, penalizzando
così anche gli studenti più impegnati e volenterosi. Alcuni alunni organizzati e determinati nello studio
ha raggiunto un profitto globalmente soddisfacente che spazia dal più che sufficiente/discreto al più
che buono; c’è poi un gruppo di ragazzi, che evidenzia alcune difficoltà di diversa entità ed il cui
profitto è sufficiente/più che sufficiente. Permangono infine situazioni di studenti con carenze diffuse
in particolare modo in alcune materie con risultati globalmente sufficienti.
Il percorso compiuto rispetto ai livelli di partenza per la maggior parte degli allievi è lineare, tuttavia
per alcuni è stato modesto. La classe pur dimostrando nell'ultimo periodo un atteggiamento più
maturo e consapevole avrebbe potuto presentarsi all’appuntamento con gli esami di stato in una
situazione di migliori competenze acquisite, raggiunte solo da una piccola parte.
Per quanto riguarda l'alunno con disabilità si rimanda allo specifico punto “8” dello stesso documento.
6) PERCORSO FORMATIVO: PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E SUA REALIZZAZIONE
6.1 Obiettivi educativi e formativi
6.2 Obiettivi generali/trasversali
6.3 Obiettivi cognitivi: conoscenze, competenze, capacità
6.1.Obiettivi educativi e formativi
Gli obiettivi educativi individuati e che lo studente è stato incoraggiato e sollecitato a raggiungere sono:
obiettivi educativi:
∗ Acquisizione di un metodo di lavoro che favorisca le conoscenze essenziali di ciascuna disciplina;
∗ Apprendimento autonomo;
∗ Capacità d’analisi, sintesi ed approfondimento dei contenuti (tecnologici ed umanistici);
∗ Capacità di progettare attività che richiedono assunzione di responsabilità;
∗ Capacità di scoprire le proprie possibilità e di autovalutarsi;
∗ Buona preparazione per l’inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi.
6.2 Obiettivi formativi:
Gli obiettivi formativi attengono all’acquisizione di atteggiamenti e di comportamenti mentali che
sviluppano le capacità critiche e di elaborazione personale:
∗ Capacità critiche: capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi, di selezionare le
formazione, di operare scelte autonome, di valutare con giudizi congrui le scelte operate;
∗ Capacità di osservazione finalizzata: essere in grado di esplorare la realtà con la quale si entra in
relazione, rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi e per agire;
∗ Capacità di analisi: capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare i nodi concettuali,
distinguendo le parti
principali dalle altre, di approfondire in modo personale e significativo le
conoscenze acquisite;
∗ Capacità di sintesi: capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi fondamentali;
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Prima prova scritta
∗ Capacità di collegamento: capacità di collegare tra loro le conoscenze della stessa disciplina e tra
discipline diverse.
6.3 Obiettivi trasversali concordati:
Si sono concordate le seguenti linee guida comuni a tutte le discipline:
∗ Autonomia nel lavoro a casa e a scuola;
∗ Capacità di rielaborazione e contestualizzazione;
∗ Attitudine alla valutazione critica.
6.4. Obiettivi cognitivi: conoscenze, competenze, capacità
CONOSCENZE specifiche del futuro Perito Meccatronico Energetico
∗ Conoscenza critica dei principi e dei concetti fondamentali costituenti il supporto scientifico della
disciplina;
∗ Adeguata cultura generale sorretta da capacità linguistico – espressive e logico – interpretative;
∗ Conoscenza dei vari tipi di macchine a fluido e dei loro organi principali;
∗ Conoscenza delle fonti energetiche e dei criteri di utilizzazione delle stesse;
∗ Conoscenza dei vari tipi di impianti energetici (condizionamento, refrigerazione, riscaldamento,
ventilazione, idrosanitari, antincendi e oleodinamici);
∗ Conoscenza dei principali sistemi di regolazione e controllo degli impianti termotecnici.
COMPETENZE specifiche del futuro Perito Meccatronico Energetico
∗ Elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo studiati;
∗ Utilizzare metodi e strumenti al fine di progettare, eseguire e collaudare i vari impianti energetici in
particolare termotecnici;
∗ Utilizzare i principi della termodinamica per il calcolo di potenze consumi e rendimenti;
∗ Dimensionare in linea di massima macchine a fluido con l’uso adeguato dei manuali tecnici e dei
moderni strumenti di calcolo;
∗ Essere in grado di utilizzare le moderne tecniche per regolare e controllare gli impianti
termotecnici.
CAPACITA’ – SAPER ELABORARE – CRITICARE – AGGIORNARSI
∗
∗
∗
∗
∗
∗
∗
Documentare adeguatamente il proprio lavoro;
Comunicare efficacemente usando appropriati linguaggi;
Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali (schemi);
Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le informazioni opportune;
Partecipare al lavoro organizzato, anche di gruppo, accettando ed esercitando il coordinamento;
Affrontare i cambiamenti aggiornandosi sulle nuove tecniche per adeguare le proprie conoscenze;
Possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti, bilanci energetici,
consumi, ecc.;
∗ Essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del
settore.
Obiettivi raggiunti.
Obiettivi educativi e formativi raggiunti.
Obiettivi conseguiti
Tutti
Maggioranza
Alcuni
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Prima prova scritta
Acquisizione di un semplice metodo di lavoro che
favorisca le conoscenze essenziali di ciascuna
disciplina
*
Capacità di apprendimento autonomo
*
Capacità di lavoro in gruppo
*
Assumere responsabilità nell’espletamento del
proprio dovere e ruolo
Sufficiente preparazione per l’inserimento
lavorativo
*
*
7) ATTIVITA' DI SIMULAZIONE
Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi definiti nella programmazione
didattica, ha proposto le seguenti prove simulate:
Prima prova: 24 aprile
Seconda prova: 31 aprile e 9 maggio
Per la seconda prova oltre al manuale in uso è concesso l’utilizzo di un manualetto con tabelle e
formule fornite durante l’anno dagli insegnati di indirizzo.
Terza prova: 13 Marzo e 6 Maggio. Ogni volta è stata proposta la tipologia B, con 3 domande a
risposta breve in ciascuna delle quattro materie e cioè rispettivamente:
Storia, Macchine, Sistemi, Inglese (31 aprile).
Matematica, Tecnologia, Inglese, Sistemi.
Il tempo concesso per la simulazione della terza prova è stato di 180 minuti. I testi delle prove simulate
sono allegate in fondo al documento.
Simulazione del colloquio: gli studenti, nella prima settimana di Giugno verranno ascoltati solo nella
parte inerente all’argomento pluridisciplinare da loro scelto.
GRIGLIE SIMULAZIONE PROVE E COLLOQUIO
I.I.S.- ITT SILVA/RICCI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
INDICATORI
Adeguatezza
DESCRITTORI
PUNTI
• Aderenza alla consegna
• Pertinenza all'argomento proposto
• Efficacia complessiva del testo
1
Tipologia A) e B): aderenza alle convenzioni della tipologia
scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione
editoriale, ecc.)
• Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argo1
mento, rielaborazione critica dei contenuti, in fun-
2
3
2
3
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Prima prova scritta
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Caratteristiche
del contenuto
zione anche delle diverse tipologie e dei materiali
forniti
Tipologia A): comprensione ed interpretazione del testo
proposto.
Tipologia B): comprensione dei materiali forniti e loro
utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione.
Tipologia C) e D): coerente esposizione delle cono-scenze
in proprio possesso; capacità di contestualiz-zazione e di
eventuale argomentazione.
Per tutte tipologie: significatività e originalità degli
elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.
• Articolazione chiara e ordinata del testo
• Equilibrio fra le parti
Organizzazione
1
• Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
del testo
• Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.
• Proprietà e ricchezza lessicale
• Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale,
Lessico e stile
1
al destinatario, ecc.
• Correttezza ortografica
• Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali
Correttezza
ecc.)
ortografica e
1
• Correttezza morfosintattica
morfosintattica
• Punteggiatura
2
3
2
3
2
3
Punteggio totale*
* (somma dei punti barrati con una X nelle caselle)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO per OBIETTIVI MINIMI
INDICATORI DESCRITTORI
PUNTI in decimi
• Aderenza alla consegna
• Pertinenza all'argomento proposto
0.25-1
Adeguatezza
Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della
tipologia scelta
• Ampiezza della trattazione, padronanza
dell'argomento,
rielaborazione critica dei
contenuti, in funzione anche delle diverse
tipologie e dei materiali forniti
Tipologia A: comprensione del testo proposto.
0.25-1
Caratteristiche Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e
loro utilizzo
del contenuto
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso e capacità di
contestualizzazione.
1.25-1.75
PUNTI in
quindicesimi
2-2.5
1-4
1.25-1.75
2-2.5
1-4
Pag.
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Prima prova scritta
INDICATORI DESCRITTORI
Per tutte tipologie: significatività degli elementi
informativi e delle idee.
•
Articolazione chiara e ordinata del testo
Organizzazione
0.25-1
• Coerenza (assenza di contraddizioni e
del testo
ripetizioni)
Lessico e stile
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
PUNTI in
quindicesimi
PUNTI in decimi
• Proprietà e ricchezza lessicale
• Correttezza ortografica
• Coesione testuale (uso corretto dei connettivi
0.25-1
testuali, ecc.)
• Correttezza morfosintattica
• Punteggiatura
1.25-1.75
2-2.5
1.25-1.75
2-2.5
1-4
1-3
TOTALE PUNTI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Congruenza
con la traccia
Svolgimento non completo e/o ridotto
Sostanzialmente completo
Completo e approfondito
1
2
3
Conoscenza di
regole e principi
Sa individuare solo parzialmente regole e principi
Sa individuare regole e principi
Sa individuare regole e principi in maniera
corretta e completa
1
2
3
. Correttezza di
esecuzione
Esecuzione incompleta
Esecuzione sostanzialmente completa
Esecuzione completa e corretta
1
2
3
Capacità di applicare
le proprie conoscenze
al caso specifico
Le sa applicare parzialmente
Le sa applicare in maniera sostanzialmente
completa
Le sa applicare in maniera completa e corretta
1
2
3
Conoscenza e
utilizzo della
terminologia e della
simbologia specifica
In modo incerto
In modo parziale
In modo adeguato e pertinente
1
2
3
Pag.
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Prima prova scritta
Punteggio totale*
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo
punteggi
1/6
7/9
10
11/12
13
14/15
DESCRITTORE ANALITICO
indicatori
Conoscenza
degli
argomenti,
pertinenza e
completezza
delle risposte.
punti
DESCRITTORE
SINTETICO
gravemente
insufficiente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia B: risposta aperta )
le conoscenze
sono molto
lacunose
le
conoscenze
sono
parziali e
talvolta
superficiali
le
informazioni
sono semplici
e pertinenti
l'argomento,
svolto con
pertinenza,
tralascia
qualche
aspetto
l’argomento
è svolto con
pertinenza e
sostanziale
completezza
Capacità di
analisi e di
sintesi,
coerenza dell'
argomentazion
e, capacità di
rielaborazione.
non individua
alcun aspetto
essenziale
individua
solo
qualche
aspetto
essenziale;
presenta
difficoltà,
lacune e/o
errori
individua gli
aspetti
essenziali in
modo
accettabile,
pur con
qualche
errore/
lacuna
individua gli
aspetti
essenziali ed
alcuni
marginali
l'utilizzo
delle
conoscenze
è corretto,
ma non
ampio.
Uso di un
linguaggio
tecnico
specifico,
appropriato e
corretto.
l'espressione
è
compromessa
da gravi
errori
il
linguaggio
non è
ancora
corretto
l'espressione
è semplice e
non
compromess
a da gravi
errori
l'espressione
è semplice
ma corretta
l'uso del
linguaggio è
adeguato
l'argomento
è svolto in
modo ampio
e articolato,
le
conoscenze
sono sicure
propone
contenuti
con efficacia
ed incisività,
dimostrando
capacita di
analisisintesi e/o
approfondim
ento
usa il
linguaggio
specifico con
proprietà e
sicurezza
Punteggio totale*
* (somma dei punti inscritti nelle tre caselle/TRE)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA (tipologia B: risposta aperta) per obiettivi minimi
DESCRITTORE
SINTETICO
punteggi
Indicatori
Conoscenza
degli
argomenti,
pertinenza e
completezza
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo
1/9
10/11
12
13/14
15
DESCRITTORE ANALITICO
Le
conoscenze
sono molto
lacunose
Le
conoscenze
sono
parziali e
talvolta
Le
informazioni
sono
semplici e
pertinenti
L'argomento,
svolto con
pertinenza,
tralascia
qualche
L’argoment
o è svolto
con
pertinenza
e
punti
Pag.
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Prima prova scritta
delle risposte.
Capacità di
analisi e di
sintesi,
coerenza dell'
argomentazio
ne, capacità
di
rielaborazion
e.
Uso di un
linguaggio
tecnico
specifico,
appropriato e
corretto.
superficiali
Non
individua
alcun aspetto
essenziale
L'espressione
è
compromessa
da gravi
errori
aspetto
Individua
solo
qualche
aspetto
essenziale;
presenta
difficoltà,
lacune e/o
errori
Individua gli
aspetti
essenziali in
modo
accettabile,
pur con
qualche
errore/
lacuna
Il
linguaggio
non è
ancora
corretto
L'espression
e è semplice
e non
compro
messa da
gravi errori
sostanziale
completezz
a
Individua gli
aspetti
essenziali ed
alcuni
marginali
L'utilizzo
delle
conoscenze
è corretto,
ma non
ampio.
L'espressione
L'uso del
è semplice
linguaggio è
ma corretta
adeguato.
Punteggio totale*
* (somma dei punti inscritti nelle tre caselle/TRE)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
INDIC
DESCRITTORI
punteggio punti
• COMPETENZE
• CONOSCENZE
Pag.
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Prima prova scritta
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
• CAPACITÀ/ABILITÀ
•
•
•
•
•
•
•
•
Discuss
•
1^P.S.
•
•
Discuss
•
2^P.S.
•
•
Discus
•
3^P.S.
•
Non conosce gli argomenti
Conosce solo parzialmente gli argomenti
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche
incertezza
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline
Conosce gli argomenti in maniera abbastanza ampia
Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita
Non comprende i temi e i problemi proposti
Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in
grado di risolverli neppure se guidato
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le
conoscenze minime, solo se opportunamente guidato
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando
autonomamente le conoscenze, ma con imperfezioni
Comprende, risolve e sa rielaborare i temi e i problemi proposti
applicando autonomamente le conoscenze in modo corretto
Risolve in maniera sicura temi e problemi anche complessi,
applicando in modo autonomo e corretto le conoscenze
Non sa analizzare e sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto
Espone in maniera imprecisa, ha difficoltà ad analizzare e
sintetizzare
Espone in modo semplice, incerto il lessico tecnico. Sa effettuare
semplici sintesi e analisi, se opportunamente guidato
Espone in modo chiaro, corretto e consequenziale usando un lessico
appropriato. Sa autonomamente effettuare semplici sintesi e analisi
Espone con un certo rigore logico, sa fare rielaborazioni e
collegamenti. Sa effettuare analisi appropriate ed opportune sintesi
Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo e originale,
avvalendosi di buone capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
critica
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni
Corregge, ma non approfondisce
Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni
Corregge, ma non approfondisce
Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni
Corregge, ma non approfondisce
Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire
1/3
4
5
6
7
8
1/3
4
5
6
7
8
1/3
4
5
6
7
8
0
1
2
0
1
2
0
1
2
Punteggio totale*
* (somma dei punti inscritti nelle rispettive caselle)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO per obiettivi minimi
INDIC
DESCRITTORI
punteggio punti
Pag.
14/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Non conosce gli argomenti
Conosce solo parzialmente gli argomenti
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche
incertezza
4
6
•
•
Non comprende i temi e i problemi proposti
Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in
grado di risolverli neppure se guidato
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le
conoscenze minime, solo se opportunamente guidato
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando
autonomamente le conoscenze, ma con imperfezioni
4
Non sa analizzare e sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto
Espone in maniera imprecisa, ha difficoltà ad analizzare e
sintetizzare
Espone in modo semplice, incerto il lessico tecnico. Sa effettuare
semplici sintesi e analisi, se opportunamente guidato
Espone in modo chiaro, corretto e consequenziale usando un lessico
appropriato. Sa autonomamente effettuare semplici sintesi e analisi
4
6
•
Discuss
•
1^P.S.
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni
Corregge, ma non approfondisce
1
2
•
Discuss
•
2^P.S.
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni
Corregge, ma non approfondisce
1
2
•
•
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni
Corregge, ma non approfondisce
1
2
• CAPACITÀ/ABIL
ITÀ
• COMPETENZE
• CONOSC
ENZE
•
•
•
Discus
3^P.S.
•
•
•
•
•
•
8
5
6
8
7
8
Punteggio totale*
* (somma dei punti inscritti nelle rispettive caselle)
8) ALUNNI DISABILI
Il ragazzo disabile si servirà di tutti gli sussidi concessi alla classe per lo svolgimento delle prove.
Inoltre come da programmazione predisposta nel PEI e come da verbale n°3 del 14/12/2015, si ritiene
necessario assegnargli prove d’esame di stato equipollenti, con modalità di contenuti e svolgimento
simili a quelle delle simulazioni e quindi:
-che per la prima prova l’allievo utilizzi o il tablet personale o il notebook della scuola, che il testo
venga ridotto secondo le sue esigenze, che venga ridotto il numero dei quesiti e che per l’attribuzione
del punteggio si adotti una griglia differente da quella del resto della classe, griglia per obiettivi minimi
predisposta dal docente e allegata a questo documento nella programmazione di italiano;
-che per la seconda prova i punti richiesti siano due su quattro ovvero la prima metà di quelli assegnati
ed eventualmente prevedendo un tempo maggiore per la consegna. Il ragazzo può utilizzare il
notebook della scuola e avvalersi dell'insegnante di sostegno per la lettura e il tracciamento delle fasi
di trasformazione dell'aria sul diagramma psicometrico; è esonerato dal disegno del diagramma
unifilare dell'impianto e dell'unità di trattamento aria-acqua.
La griglia utilizzata per la seconda prova è la stessa del resto della classe.
Pag.
15/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
-che per la terza prova l’allievo utilizzi il tablet personale o il notebook della scuola, per matematica
l’allievo detterà all’insegnante di sostegno che scriverà al suo posto; i quesiti saranno ridotti sia nel
contenuto per inglese e matematica che nel numero per tutte le materie se necessario.
La griglia adottata per la terza prova è differente, griglia per obiettivi minimi predisposta allegata a
questo documento.
Si ritiene opportuno, per gli esami di stato, avvalersi di personale esperto ossia della stessa insegnante
di sostegno che lo ha seguito durante l’anno per lo svolgimento di tutte le prove comprese le
simulazioni d’esame.
Anche durante il colloquio è opportuna la presenza del docente di sostegno sia per fare sentire il
ragazzo a suo agio sia per aiutarlo e indirizzarlo nell’esposizione degli argomenti e sia per predisporre
la presentazione del contenuto della lezione.
Anche per il colloquio la griglia è differente, griglia predisposta per obiettivi minimi e allegata a questo
documento.
9) CANDIDATO ESTERNO
Nel corso del mese di maggio verranno eseguiti gli esami di idoneità/preliminari per uno studente
privatista. Nel caso di ammissione agli esami lo studente sosterrà l'esame di stato con i commissari
esterni ed interni designati per la classe a cui viene associato, come da comunicazione del D.S del 13
Febbraio 2015.
10) ATTIVITÀ INTEGRATIVE
Le principali attività integrative svolte dagli studenti ruotano intorno alle materie di indirizzo e quindi all’area
professionalizzante:
1.
2.
3.
4.
5.
Viaggio Vienna-Budapest 17– 21 marzo 2015
Job orienta 20 novembre 2014
Visita azienda FEDE 5 dicembre 2014
Uscita sul fiume Brenta a Valstagna il 14 aprile 2015 per praticare rafting
Uscita al teatro Salus il 24 novembre 2014
Il Dirigente Scolastico
Prof. Antonio Marchiori
Il Coordinatore di Classe
Prof. Nicola Tollin
11) PROGETTO DIDATTICO INTERDISCIPLINARE
All’inizio dell’anno scolastico, secondo quanto espresso ai sensi del punto n 4.1, nota MIUR n°4969 del
25/07/14, tra i docenti di lingua Inglese e di Sistemi ed Automazione, si è convenuto di svolgere in
collaborazione l’argomento “Sensori e trasduttori”.
Per quanto riguarda la lingua Inglese l’argomento è stato trattato in linea generale toccando i temi
comuni ai vari tipi di dispositivi attualmente in uso in campo tecnologico.
Per la materia Sistemi ed automazione si sono trattati, nel corso di un periodo prestabilito all’inizio del
pentamestre, gli aspetti specifici riguardanti i principi di funzionamento e le applicazioni sul campo.
In laboratorio, per una completa comprensione dell’argomento, si è proceduto alla realizzazione di un
circuito con sensori fotoelettrici, avendo a disposizione il data-sheet in lingua Inglese del fornitore.
Alla fine del lavoro è stata svolta una verifica sia in Inglese che in lingua italiana per valutare le
competenze acquisite dagli studenti sia in campo linguistico che teorico- pratico.
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16/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
12) SCHEDA ANALITICA PER MATERIA
RELIGIONE CATTOLICA
Prof. Mantovani Don Ulisse
Α)
ANDAMENTO DELLA CLASSE:
La classe formata da 21 studenti avvalentesi ha avuto nel corso dell’anno il seguente profilo:
Comportamento: Alcuni alunni hanno maturato un atteggiamento di responsabilità in ordine al ruolo
collaborativo sia con l’insegnante che tra di loro. Alcuni, pur mantenendosi nel rispetto, non sempre
hanno saputo accogliere gli stimoli alla maturazione del dialogo.
Interesse : Più che Buono per alcuni, discreto per la maggioranza.
Partecipazione: La classe ha dimostrato una discreta capacità nell’intervenire, riflettere, esporre sugli
argomenti proposti. Per alcuni alunni in modo più che buono. L’elaborazione della sintesi, da buona
parte degli alunni, rimane sufficientemente positiva anche se non sempre motivata nell’analisi e
nell’approfondimento.
Impegno: Gli alunni hanno dimostrato impegno attivo e propositivo. Per alcuni si è limitato
all’indispensabile.
L’alunno segnalato ha sempre dimostrato interesse, impegno e capacità al dialogo educativo.
Β)
Competenze; Conoscenze; Abilità ( Intesa MIUR – CEI 28.06.2012 )
AREE DI SIGNIFICATO:
ANTROPOLOGICO-ESISTENZIALE; STORICO-FENOMENOLOGICA; BIBLICO-TEOLOGICA.
QUINTO ANNO
COMPETENZE specifiche:
• sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo
sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto
all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
•
cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche
prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;
utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo,
interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai
contributi della cultura scientifico-tecnologica.
ABILITÀ
CONOSCENZE
- Motivare, in un contesto multiculturale, le
- Ruolo della religione nella società
proprie scelte di vita, confrontandole con la
contemporanea:
visione cristiana nel quadro di un dialogo
- secolarizzazione pluralismo, nuovi
aperto, libero e costruttivo;
fermenti
religiosi e globalizzazione,
- individuare la visione cristiana della vita
- identità del cristianesimo in
umana e il suo flne ultimo, in un confronto
riferimento ai suoi documenti
aperto con quello di altre religioni e sistemi
fondanti e all'evento centrale della
nascita, morte e risurrezione di Gesù di pensiero;
Cristo;
- riconoscere al rilievo morale delle azioni
- il Concilio Ecumenico Vaticano II
come
umane con particolare riferimento alle
evento fondamentale per la vita della relazioni interpersonali, alla vita pubblica e
•
Pag.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Chiesa nel mondo contemporaneo;
- la concezione cristiano-cattolica del
matrimonio e della famiglia; scelte di
vita,
vocazione, professione;
- il magistero della Chiesa su aspetti
peculiari
della realtà sociale, economica,
tecnologica.
allo sviluppo scientifico e tecnologico;
- riconoscere il valore delle relazioni
interpersonali e dell'affettività e la lettura che
ne dà il cristianesimo;
- usare e interpretare correttamente e
criticamente le fonti autentiche della
tradizione cristiano-cattolica.
C) METODOLOGIA
Gli obiettivi didattici si sono perseguiti affrontando il nucleo tematico che attraverso la matrice
progettuale andava a costituire l’unità didattica. Ogni unità didattica si è fatta partire dall’approccio
antropologico e dalla lettura esperienziale dell’attualità dove confluiscono e interagiscono i diversi
modelli culturali. Per questa prima parte si sono utilizzati i diversi mezzi mediatici: quotidiani, mensili
tematici, TV, videocassetta, ricerca in internet.
Gli alunni sono stati coinvolti sia a livello personale che in gruppo , sia per la ricerca che per l’analisi
della parte tematica per raggiungere la sintesi, ponendo attenzione alla valenza interdisciplinare e
all’apporto culturale dove è stato possibile;
D) MATERIALE DIDATTICO
Per l’attività didattica ogni alunno è stato chiamato a tenere un quaderno degli appunti regolarmente
aggiornato con la sintesi del lavoro svolto o del lavoro richiesto di ricerca o di approfondimento. Le
lezioni si sono svolte parte a livello frontale e parte con lavoro di gruppo. Si sono utilizzati: il testo
adottato, il giornale, manifesti, locandine, video e la ricerca in internet.
Testo adottato: Sergio Bocchini, Religione e Religioni, Triennio, EDB, Bologna
Tipologia delle prove : Orali, Scritte, Laboratoriali
E) VALUTAZIONE
La valutazione è in itinere e sommativa secondo i criteri e i livelli seguenti:
LIVELLO DI CONOSCENZA
LIVELLO DI ABILITA’ E
DI COMPETENZE
L’allievo non ha alcuna conoscenza L’allievo
non
ha
degli argomenti
conseguito
le
abilità
richieste
L’allievo conosce frammentariamente L’allievo ha conseguito le
i contenuti della disciplina
abilità richieste in modo
limitato,
incerto
e
scorretto
L’allievo conosce superficialmente e L’allievo ha conseguito
con lievi lacune i contenuti della qualche abilità utilizzata
disciplina
con incertezza
VOT
O
AGGETTIVO
SIGL
A
SCARSO
SC
4
INSUFFICIENT
E
INS
5
MEDIOCRE
MED
1, 2,
3
Pag.
18/7
L’allievo conosce in maniera completa
ma non approfondita i contenuti della
disciplina
L’allievo conosce e comprende quanto
appreso
L’allievo conosce, comprende, applica
e padroneggia tutti gli argomenti
senza errori
L’allievo conosce, comprende, applica
e padroneggia tutti gli argomenti
senza errori e con sicurezza
L’allievo conosce, comprende, applica
e padroneggia tutti gli argomenti
senza errori con sicurezza e con
notevole capacità critico-dialogica
ovvero con sintesi e con valutazioni
autonome
Legnago: 15.05.2014
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
L’allievo ha conseguito
abilità
nel
risolvere
problemi semplici
L’allievo dimostra abilità
nelle
procedure
con
qualche imprecisione
L’allievo
organizza
autonomamente
le
conoscenze in situazioni
nuove
L’allievo dimostra di saper
cogliere il filo conduttore e
i contenuti impliciti nel
confronto
L’allievo analizza e valuta
criticamente contenuti e
procedure. Usa la micro
lingua in modo attento e
corretto
6
SUFFICIENTE
SUF
7
DISCRETO
DISC
8
BUONO
BUO
9
OTTIMO
OTT
10
ECCELLENTE
ECC
Il Docente
Don Ulisse Mantovani
Pag.
19/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Disciplina: Lingua e Lettere Italiane / Storia
Ore di lezione settimanali: 4 Lettere / 2 Storia
Docente: Prof. ssa Maria Monica Avanzi
PANORAMICA GENERALE DA SETTEMBRE AD OGGI.
La classe V^ A Energia è ad oggi composta da 20 allievi nativi del 1996-’95 e ’94. Uno di essi è seguito
dall’insegnante di sostegno, prof.ssa B. Papa, per un totale di 9 ore settimanali delle quali 2 nel corso
delle ore di Lettere. Il percorso didattico realizzato durante l'A.S. nella classe V^ A Energia ha fatto
riferimento alle linee e obiettivi stabiliti dal Dipartimento di Lettere di inizio A.S., al Consiglio di Classe
del 2-10-2014 e al P. E. I. stilato in Consiglio di Classe.
La docente sottoscritta è stata assegnata alla classe solo in questo ultimo A.S., mentre negli anni
precedenti si sono alternate altre insegnanti. L’accoglienza da parte degli alunni è stata educata e
rispettosa, come anche il comportamento e le modalità relazionali fra il gruppo dei pari.
Tuttavia, ben presto nella situazione di partenza di entrambe la discipline sono state rilevate
sorprendenti lacune sullo svolgimento del programma degli anni precedenti, soprattutto in relazione
alla costruzione graduale delle competenze disciplinari ed al ritmo di studio autonomo per casa: i
ragazzi non erano stati esercitati, per un insieme di motivi che sarebbe stato inconcludente indagare,
ad un costante e serio lavoro di studio, approfondimento personale, elaborazione/espressione
autonoma di concetti sia sul versante orale che nello scritto.
Si è svolto quindi un lavoro a maglie larghe per seminare e recuperare concetti base atti a costruire o
riqualificare le competenze necessarie ad un proficuo sviluppo delle abilità su più fronti.
Dovendo riprendere prerequisiti base sia in Italiano orale, quali gli elementi di analisi di testi poetici e
prosastici, sia nella scrittura, presentando le tecniche di avvio al saggio breve e al
commento/interpretazione di testi di vario genere, sia in storia, focalizzando dinamiche di
collegamento/relazione/confronto, non è stato possibile stilare dei programmi articolati e ricchi di
agganci internazionali o di letteratura comparata, ma si è preferito implementare una piattaforma di
conoscenze adeguata alla portata della classe e consolidarla.
Sul versante della scrittura si è puntato sull’analisi del testo, saggio breve, tema di ordine generale e
storico ma non sull’articolo giornalistico. Alla lettura del quotidiano in classe si è dedicato spazio nel
primo trimestre, soprattutto in relazione ai fatti di terrorismo avvenuti a Parigi, al mutato scenario
politico mediorientale , al disgelo delle relazioni USA-Cuba.
Ad oggi, si può riferire con una certa sicurezza che la classe è composta da un cospicuo gruppo di allievi
con profitto sufficiente, che predilige un approccio allo studio disimpegnato e non regolare,
partecipando alle lezioni solo per richiedere delucidazioni ma non, purtroppo , per apportare
contributi personali. Un gruppetto di ragazzi lascia intuire ottime capacità ed originali punti di vista,
ma non lavorano per forgiare le loro potenzialità se non saltuariamente, con superficialità e talvolta in
modo apatico. Alcuni ragazzi vorrebbero conseguire buoni risultati ma, nonostante l’impegno su più
fronti, non dispongono delle capacità per cogliere la complessità delle trattazioni e dimostrano
consistenti lacune. Tre sono gli alunni che dimostrano di studiare in modo regolare, svolgendo le
esercitazioni assegnate per casa e conseguendo un soddisfacente profitto e anche brillanti risultati.
L’alunno seguito dal sostegno ha espresso da subito il desiderio di seguire il programma comune, non
ricorrendo a sintesi o mappe concettuali strutturate per lui in collaborazione con l’insegnante B.Papa,
ma successivamente non sempre si è applicato, naturalmente secondo ritmi e tempi a lui congeniali, in
un lavoro di lettura o studio o scrittura per casa: i progressi ed i nuovi apprendimenti non sono quindi
rilevanti, ma ci si è limitati ad un percorso più semplice di quello ipotizzato ad inizio A.S.. Egli ha
seguito lo stesso programma dei compagni, gli sono state somministrate le stesse verifiche anche nel
corso della simulazione della Prima e Terza Prova dell’Esame di Stato, che ha affrontato con l’uso del
PC come strumento compensativo e stampate con carattere più grande per facilitare la lettura; talvolta,
le prove sono state abbreviate nel numero dei quesiti: la valutazione è avvenuta sulla scorta delle
griglie per obiettivi minimi predisposte, di seguito riportate negli allegati.
Il percorso scolastico effettuato dalla classe, pur cosparso di difficoltà e pause atte a colmare le lacune
e ad estirpare tenaci errori sul fronte ortografico/sintattico, è stato costruttivo e soddisfacente, poiché
Pag.
20/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
la maggior parte dei ragazzi ha ammesso in fase conclusiva di sentirsi più capace, competente e sicuro
di quanto non lo fosse ad inizio A.S.
Si rimanda alle Programmazioni di inizio A.S. ed al P. E. I. dell'alunno seguito dall'insegnante di
sostegno per elementi ed informazioni di vario genere, utili alla comprensione del percorso didattico
effettuato.
FINALITA’ FORMATIVO- COMPORTAMENTALI.
In armonia con le finalità comuni assunte dal Consiglio di Classe della V^ A energia, anche la Lingua
Italiana ha contribuito a formare uno studente che:
collabori attivamente alla vita scolastica;
sia capace di relazionare in modo personale, equilibrato e rispettoso con coetanei ed insegnanti;
sappia esporre le proprie opinioni in modo costruttivo e positivo;
si dimostri disponibile all’ascolto;
accetti le idee altrui, anche se diverse dalle proprie;
si dimostri capace di modificare atteggiamenti e comportamenti, in relazione a scopi condivisi;
sappia accettare e si adegui alle decisioni espresse dalla maggioranza;
rispetti le regole dell’Istituto e della classe;
mantenga un atteggiamento rispettoso dell’ordine e della pulizia degli spazi dell’Istituto, anche
attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti;
rispetti le consegne dei lavori assegnati e produce i propri materiali nei tempi dovuti
si renda sempre più capace di operare forme personali di autovalutazione; discuta, se necessario, ma
accetti le valutazioni espresse dall’insegnante;
stabilisca relazioni tra le conoscenze acquisite e la propria realtà di uomo e di cittadino.
FINALITA’ E ABILITA’ DISCIPLINARI.
In conformità con quanto stabilito nel Dipartimento, si è operato in modo tale che il percorso
quinquennale di Lingua e Letteratura italiana abbia concorso a far conseguire allo studente i seguenti
risultati:
padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana nei contesti sociali, culturali,
scientifici, economici e tecnologici;
riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, sapendosi
orientare fra testi e autori fondamentali anche con riferimento a tematiche di tipo scientifico,
tecnologico ed economico;
stabilire collegamenti tra tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali;
riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;
individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale.
COMPETENZE DISCIPLINARI AL QUINTO ANNO DEGLI ISTITUTI TECNICI.
I contributi relativi alle competenze apportati dalle varie discipline secondo le disposizioni del
Consiglio di Classe sono stati i seguenti:
individuazione e utilizzazione degli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei
contesti organizzativi e professionali di riferimento;
stesura di relazioni tecniche e documentazione delle attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali;
utilizzazione degli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi.
In particolare, le competenze di riferimento dell’Italiano sono state:
Area linguistica:
Pag.
21/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Padroneggiare la lingua italiana, sapendosi esprimere in forma scritta e orale con chiarezza e
proprietà, in relazione ai diversi contesti e scopi;
possedere gli strumenti forniti sulle funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo,
morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione del discorso;
avere coscienza della storicità della lingua italiana e delle varietà d’uso dell’Italiano odierno;
saper consultare fonti e sapersi documentare su argomenti complessi per produrre vari tipi di
testi scritti.
Area letteraria:
Possedere un metodo di analisi dei testi, con gli strumenti indispensabili: l’analisi
linguistica, stilistica e retorica; l’intertestualità e la relazione fra temi e generi letterari;
l’incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo;
possedere un’autonoma capacità di interpretare e commentare testi letterari in prosa e in versi;
avere una chiara cognizione del percorso storico della Letteratura italiana;
saper utilizzare la lettura e l’analisi dei testi letterari per il proprio arricchimento linguistico, in
particolare per l’ampliamento del patrimonio lessicale e per l’efficacia stilistica.
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI UTILIZZATI.
Pur basandosi su un approccio prevalentemente frontale, le lezioni sono state improntate ad una
metodologia attiva e di coinvolgimento degli alunni, basata su feedback ed interazioni al fine di
stimolare l’interesse ed il coinvolgimento, ma anche per effettuare gli adeguati agganci disciplinari ed
interdisciplinari.
L’uso di materiale cartaceo, visivo, mediatico di corredo ai testi in dotazione, fornito dalla
docente, ha consentito di approfondire taluni argomenti, mentre mappe concettuali e sintesi, anche
assegnate come lavoro autonomo a singoli alunni, hanno permesso di velocizzare l’apprendimento di
altri temi.
Il percorso didattico è stato arricchito da conferenze, eventi teatrali e culturali di vario genere,
come riportato nei programmi analitici di Italiano e Storia.
Le prove orali e scritte sono state in numero maggiore di quelle previste dal C.dei D., per seguire
passo passo l’assimilazione degli argomenti affrontati: quelle scritte sono state debitamente anticipate
mentre quelle orali a chiamata libera della docente. Si è valutato anche il lavoro domestico degli alunni
, al fine di incentivarne l’esercizio e l’impegno. Per la valutazione delle prove ci si è attenuti alle griglie
di valutazione decise in seno al Dipartimento di Lettere ed applicate durante tutto l’A.S.: si riportano
pertanto gli allegati.
Per l’alunno che usufruisce del sostegno, la valutazione è avvenuta sulla scorta delle griglie per
obiettivi minimi, di seguito riportate negli allegati. Le prove a lui assegnate sono state quelle della
classe, talvolta decurtate nei quesiti, che egli ha affrontato con l’uso del PC come strumento
compensativo e stampate con carattere più grande per facilitarne la lettura. L’allievo, dato il
quantitativo di materiale da discernere nell’ambito della simulazione, ha avuto la necessità della
presenza dell’insegnante di sostegno, in sua vece della docente di lettere di classe, per essere
coadiuvato a scegliere ed impostare la tipologia scelta: la prova è stata poi svolta in modo autonomo.
La simulazione della Prima Prova dell’Esame di Stato, uguale sia per la classe che per l’alunno ad
obiettivi minimi, è avvenuta in data 24-04-2015 sul testo della Prova dell’Esame di Stato dell’A.S. 2013’14, per la quale si sono utilizzate le griglie in allegato usate durante tutto l’A.S. ; la simulazione della
Terza prova di Storia, uguale sia per la classe che per l’alunno ad obiettivi minimi, è avvenuta il 13-032015: di essa si riportano nell'allegato il testo e le griglie di valutazione concordate nel Consiglio di
Classe del 16-04-2015.
Pag.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
GRIGLIE DI VALUTAZIONE ADOTTATE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO SCRITTA
Secondo BIENNIO e Classe QUINTA
INDICATORI DESCRITTORI
PUNTI
• Aderenza alla consegna
• Pertinenza all'argomento proposto
• Efficacia complessiva del testo
Adeguatezza
Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia
scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione
editoriale, ecc.)
• Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie e dei materiali forniti
Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo
proposto.
Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo
coerente ed efficace; capacità di argomentazione.
Caratteristiche
del contenuto Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in
proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di
eventuale argomentazione.
Per tutte tipologie: significatività e originalità degli elementi
informativi, delle idee e delle interpretazioni.
• Articolazione chiara e ordinata del testo
Organizzazione • Equilibrio fra le parti
• Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
del testo
• Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.
• Proprietà e ricchezza lessicale
• Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc.
Lessico e stile
Correttezza
• Correttezza ortografica
• Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali,
ortografica e
ecc.)
morfosintattica
• Correttezza morfosintattica
• Punteggiatura
TOTALE PUNTI
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
Pag.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO per OBIETTIVI MINIMI
Secondo BIENNIO e Classe QUINTA
INDICATORI DESCRITTORI
PUNTI
• Aderenza alla consegna
• Pertinenza all'argomento proposto
Adeguatezza
Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia
scelta
• Ampiezza della trattazione, padronanza dell'argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie e dei materiali forniti
Tipologia A: comprensione del testo proposto.
Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo
Caratteristiche
Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in
del contenuto
proprio possesso e capacità di contestualizzazione.
Per tutte tipologie: significatività degli elementi informativi e
delle idee.
Organizzazione • Articolazione chiara e ordinata del testo
• Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
del testo
Lessico e stile
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
• Proprietà e ricchezza lessicale
• Correttezza ortografica
• Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali,
ecc.)
• Correttezza morfosintattica
• Punteggiatura
TOTALE PUNTI
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
0.25-1 1.25-1.75 2-2.5
Pag.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ORALE di ITALIANO E STORIA DEL TRIENNIO.
COMPETENZE
CONOSCENZE
INDIC.
DESCRITTORI
voto
•
•
•
1/3
4
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
CAPACITÀ/ABILITÀ
•
•
•
•
•
Non conosce gli argomenti
Conosce solo parzialmente gli argomenti
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con qualche
incertezza
Conosce gli elementi fondamentali della disciplina
Conosce gli argomenti in maniera abbastanza ampia
Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita
Conosce gli argomenti in maniera ampia approfondita ed esaustiva
Non comprende i temi e i problemi proposti
Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non è in
grado di risolverli neppure se guidato
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando le
conoscenze minime, solo se opportunamente guidato
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando
autonomamente le conoscenze, ma con imperfezioni
Comprende, risolve e sa rielaborare i temi e i problemi proposti
applicando autonomamente le conoscenze in modo corretto
Risolve in maniera sicura temi e problemi anche complessi,
applicando in modo autonomo e corretto le conoscenze
Risolve in maniera sicura e immediata temi e problemi complessi,
applicando in modo autonomo e corretto le conoscenze
Non sa analizzare e sintetizzare, espone in modo stentato e
scorretto
Espone in maniera imprecisa, ha difficoltà ad analizzare e
sintetizzare
Espone in modo semplice, incerto il lessico. Sa effettuare semplici
sintesi e analisi, se opportunamente guidato
Espone in modo chiaro, corretto e consequenziale usando un
lessico appropriato. Sa autonomamente effettuare semplici sintesi
e analisi
Espone con un certo rigore logico, sa fare rielaborazioni e
collegamenti. Sa effettuare analisi appropriate ed opportune
sintesi
Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo e originale,
avvalendosi di buone capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
critica
Voto totale
5
6
7
8/9
10
1/3
4
5
6
7
8/9
10
1/3
4
5
6
7/8
9/10
Pag.
25/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ORALE DI ITALIANO E STORIA per OBIETTIVI MINIMI.
DESCRITTORI
CAPACITÀ/ABILITÀ
COMPETENZE
CONOSCENZE
INDIC.
ALLIEVO:
voto
•
Non conosce gli argomenti.
•
Conosce solo parzialmente gli argomenti.
•
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline pur con
qualche incertezza.
•
Conosce gli elementi fondamentali della disciplina.
•
Conosce gli argomenti in maniera abbastanza ampia.
•
Non comprende i temi e i problemi proposti.
•
Comprende con difficoltà i temi e i problemi proposti , ma non
è in grado di risolverli neppure se guidato.
•
Comprende i temi e i problemi proposti e li risolve applicando
le conoscenze minime, se opportunamente guidato.
•
Comprende i temi proposti applicando autonomamente le
conoscenze, pur con imperfezioni.
•
Comprende e sa rielaborare i temi proposti, applicando
autonomamente le conoscenze in modo corretto
•
Non sa sintetizzare, espone in modo stentato e scorretto.
•
Espone in maniera imprecisa.
•
Espone in modo semplice. Sa effettuare sintesi chiare, in modo
sia autonomo che opportunamente guidato.
1/3
4/5
6/7
8/9
10
1/3
4/5
6/7
8/9
10
1/3
4/5
•
Espone in modo chiaro e consequenziale .
•
Sa autonomamente effettuare sintesi ed analisi, usando un
lessico appropriato.
Voto totale
6/7
8/9
10
Pag.
26/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Legnago, 15.05.2015
La docente
Maria Monica Avanzi
Disciplina: Inglese
Ore di lezione: 3
Docente: prof.ssa Paola Bertolaso
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE
Con la classe ho intrattenuto fin dalla terza, rapporti buoni e improntati al colloquio. Devo però
lamentare il tanto tempo perso nel primo trimestre ma anche nel primo periodo del pentamestre, per
richiamare all’ordine quella parte della classe che si è distinta nella chiacchiera e nel disimpegno.
Le potenzialità di alcuni alunni sono rimaste spesso inespresse perché lo studio superficiale e
finalizzato al puro superamento delle verifiche non hanno dato loro il tempo di impadronirsi
veramente degli argomenti. Questo atteggiamento, non seguito da tutti, anzi un gruppo di circa nove
studenti ha continuato ad impegnarsi seriamente come negli anni precedenti, ha tuttavia rallentato e
appesantito il lavoro in classe e reso, inevitabilmente, superficiale ed affannata la preparazione di
alcuni alunni la cui esposizione scritta e orale risulta mnemonica e lacunosa. Per quanto riguarda gli
studenti più organizzati nello studio la maggioranza ha ottenuto un profitto tra sufficiente e discreto,
mentre solo pochi ( tre/quattro) un profitto buono.
OBIETTIVI PREFISSATI
Il corso ha avuto lo scopo di aumentare la familiarità degli studenti con la lingua inglese, prendendo in
considerazione sia le sue strutture grammaticali e colloquiali sia alcuni aspetti della storia e della
civiltà del Regno Unito sia, infine, concentrando l’attenzione sulla microlingua specifica del corso di
studi nel campo dell’energia..
OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI
·Acquisire un metodo di studio organizzato e produttivo.
·Esercitare la capacità di analisi e sintesi, approfondimento e rielaborazione personale.
·Esercitarsi ad esposizioni chiare, essenziali, organiche.
·Compiere il proprio dovere con responsabilità e consapevolezza
OBIETTIVI COGNITIVI
·Consolidamento e sviluppo della competenza comunicativa attraverso l’uso dei linguaggi specifici
nelle diverse situazioni;
·Approfondimento degli aspetti morfo-sintattici e lessicali dei diversi registri linguistici;
·Produzione orale e scritta di messaggi e semplici composizioni che utilizzino il linguaggio e le
strutture in modo corretto e funzionale;
·Comprensione di testi scritti e orali su argomenti di civiltà , attualità e microlingua;
·Sviluppo delle abilità di conversazione su argomenti specifici mediante l’utilizzo di un linguaggio
efficace anche se strutturalmente non complesso;
·studio dei linguaggi specifici relativi al corso di studio e delle tecniche di lettura rapida (skimming
– scanning ).
Pag.
27/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
·Esercizio di traduzione del testo tecnico.
METODI E MEZZI
Le lezioni si sono svolte prevalentemente in inglese alternando una parte di presentazione o di ripasso
di un certo argomento con un’interazione immediata con la classe: questo per favorire il più possibile
dialoghi continui in lingua e per stimolare la partecipazione di tutti.
Sono state utilizzate le strategie di approccio ai testi (scritti, audio, video ) scoraggiando approcci
traduttivi diretti dall’italiano all’inglese e cercando di affrontare l’analisi e la comprensione degli stessi
tramite i main points, le key words, il riassunto by paragraph. Il lavoro sul lessico è stato realizzato
tramite attività su sinonimi, rephrasing, vero/falso e domande sui testi.
Per i testi si è privilegiato il riassunto e la rielaborazione dei contenuti. Questo lavoro ha costituito il
filo conduttore del metodo didattico scelto per veicolare i contenuti. La costruzione e l’uso di personali
schemi riassuntivi è stata incoraggiata durante il processo di apprendimento poiché abitua a un
metodo di osservazione, registrazione, memorizzazione ed eventuale rielaborazione dei contenuti.
Per avvicinare i ragazzi all’inglese parlato da madrelingua sono stati presentati vari video in lingua
originale su argomenti di microlingua.
Come previsto nelle Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici ( si fa
riferimento alla nota MIUR n.25/7/2014, punto 4) è stato sviluppato un modulo didattico in sinergia
con il docente di sistemi. E’ stato deciso di trattare insieme l’argomento relativo ai sensori e sono stati
stabiliti i contenuti da presentare in lingua inglese. Cinque lezioni sono state dedicate all’acquisizione
della terminologia specifica , a fornire esempi pratici relativi all’applicazione dei sensori e ad
esaminare tre letture concordate con il collega di sistemi. Le lezioni in lingua inglese sono state
propedeutiche alla trattazione del medesimo tema da parte del docente di sistemi. La valutazione è
stata fatta prima dall’insegnante di inglese per valutare la competenza linguistica e successivamente
dall’insegnante di sistemi che ha considerato le competenze tecniche acquisite.
Per l’alunno con PEI si fa riferimento alla programmazione depositata in segreteria didattica. Per
questo alunno le prove scritte hanno previsto tre domande aperte con limite di risposta in tre/ quattro
righe e l’utilizzo del computer.
MATERIALI DIDATTICI
I due testi in uso, quello di civiltà e quello di microlingua, sono stati un valido supporto alle lezioni, ma
si è ritenuto opportuno integrarli con fotocopie tratte da altri testi e dalla pubblicazione britannica “
Helping the Earth begins at Home”. Alcune lezioni sono state tenute in aula LIM per proporre video di
contenuto tecnico in lingua originale.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La preparazione degli alunni è stata accertata mediante verifiche orali e verifiche scritte secondo la
tipologia prevista dal consiglio di classe per la terza prova ( tipologia B, quesiti a risposta singola basati
su domande con limiti di risposta indicati) . I tests sono stati oggetto di attenta verifica e analisi in
classe finalizzata anche ad avviare un attento lavoro di revisione e consolidamento delle strutture
grammaticali.
La misura della valutazione ha tenuto conto se si trattava di un’esposizione contenutisticamente
aderente al testo, o semplicemente ripetitiva, oppure se tendeva a un’elaborazione personale dei
contenuti.
Per l’alunno con PEI nelle prove orali si è tenuto conto degli obiettivi minimi stabiliti dal dipartimento
di lingue mentre per le prove scritte è stata utilizzata la griglia per la correzione della terza prova
predisposta dal CdC coordinato dall’insegnante di sostegno.
GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZA E
COMPETENZA
Pag.
28/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Dal punto di vista degli obiettivi di carattere puramente formativo, si ritiene che la classe, nel
complesso, abbia appreso l’importanza della lingua inglese quale strumento di comunicazione
sovranazionale e interculturale anche in relazione ad ambiti professionali. Tra gli obiettivi che
riguardano le conoscenze, gli alunni hanno dato prova di comprensione, anche se a gradi diversi, di
testi in lingua scritti su argomenti di civiltà, attualità e tecnici. Nel corso di queste attività di primaria
importanza sono risultate sufficientemente acquisite le tecniche di lettura rapida (skimming e
scanning) che hanno permesso agli alunni di leggere in lingua con maggiore velocità e comprensione.
La competenza comunicativa attraverso l’uso di linguaggi specifici nelle varie situazioni è stata
sviluppata ad un livello eterogeneo e mediamente più che sufficiente.
SISTEMA DI VALUTAZIONE
Indicatori - prova scritta
1. pertinenza della risposta al quesito proposto e conoscenza dei contenuti
2. capacità di sintesi , rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti
3. correttezza grammaticale, ortografica, lessicale
Indicatori- prova orale
1.comprensione del quesito proposto
2.conoscenza dei contenuti
3.efficacia espressivo comunicativa ed utilizzo di un corretto linguaggio specifico
4.correttezza grammaticale
COMPRENSIONE SCRITTA / ORALE
9-10
8
6,5-7
6
5
4
1-3
14-15 Comprende globalmente il testo/messaggio e sa analizzare con sicurezza
i dettagli
13
Comprende globalmente il testo/messaggio e parecchi dettagli
11-12 Comprende globalmente il testo/messaggio ed alcuni dettagli
10
Comprende globalmente il testo-messaggio
7-9
Comprende globalmente il testo/messaggio solo in parte
4-6
Comprende con molte difficoltà
1-3
Non comprende globalmente il testo/messaggio
PRODUZIONE SCRITTA / ORALE
9-10
14 15
Si esprime in modo corretto sul piano morfo-sintattico, preciso su quello
ortografico, appropriato su quello lessicale ed il contenuto è ricco e
pertinente
8
13
Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano grammaticale e
ortografico, in modo appropriato su quello lessicale ed il contenuto è
pertinente
6,5-7 11-12 Si esprime con qualche incertezza lessicale ed ortografica ed il contenuto
è chiaro
6
10
Si esprime con incertezze lessicali, ortografiche e grammaticali che però
non oscurano la comprensione del testo/ messaggio ed il contenuto è
chiaro anche se non ricco.
5
7-9
Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è
piuttosto povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a produrre semplici testi / messaggi e si
Pag.
29/7
1-3
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
1-3
esprime in modo spesso scorretto ed incomprensibile
Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso del testo, delle
domande o del lavoro assegnato
CONOSCENZA DELLA MICROLINGUA E DELLA CIVILTA'
9-10
14 15
8
13
6,5-7 11-12
6
10
5
7-9
4
4-6
1-3
1-3
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo approfondito e di saper
operare collegamenti.
Dimostra di conoscere adeguatamente gli argomenti trattati
Conosce gli aspetti principali degli argomenti trattati
Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali
Conosce pochi aspetti degli argomenti trattati
Dimostra poco interesse e non conosce gli aspetti più elementari degli
argomenti trattati.
Non conosce gli argomenti trattati.
- soglia di sufficienza :
·comprensione della lingua orale e scritta: comprende il messaggio orale e scritto in modo
globale cogliendo buona parte (almeno il 60%) delle informazioni;
·produzione della lingua orale: si esprime con una pronuncia accettabile, utilizzando buona parte del
lessico noto; produce alcuni errori a livello morfosintattico e funzionale;
·produzione della lingua scritta: si esprime commettendo alcuni errori ortografici e morfosintattici
utilizzando in buona parte il lessico noto;
·sa sostenere una conversazione semplice su argomenti specifici di micro lingua.
Griglia di valutazione della terza prova conversione in decimi
PUNTEGGI IN
15mi
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Legnago, 15.05.2014
VOTI
10
9
8
7
6½
6
5½
5
4/5
4½
4
4
3
2
1
La docente
Prof.ssa Paola Bertolaso
Pag.
30/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Disciplina: Sistemi e Automazione
Ore di lezione: 4
Docente: prof. Carlo Bergamasco
Presentazione della classe
La classe è composta da 20 alunni.
La maggior parte provenienti dalla quarta di questo istituto, pochi da altri istituti e solo alcuni ripetenti
l’anno scolastico.
La composizione eterogenea della classe ha indotto il docente, non solo a ripassare, ma anche a
rivedere argomenti inerenti all’anno precedente.
Nella classe è inserito n.1 allievo certificato, per il quale sono già state predisposte le apposite
documentazioni, depositate nel relativo fascicolo personale.
La partecipazione al dialogo educativo è stata attiva per un esiguo gruppo di alunni, mentre il resto
della classe ha mostrato interesse appena sufficiente, talora carente, con impegno discontinuo. Anche
lo studio a casa è stato poco assiduo. Di conseguenza il rendimento è buono per pochi allievi, mentre
per la maggioranza si attesta appena sulla sufficienza.
Per garantire il diritto allo studio, all’educazione e all’integrazione dello studente con BES, ci si è
cercato di far acquisire un metodo di studio efficace, di saper usare un linguaggio espositivo il più
possibile chiaro e tecnicamente pertinente.
Poiché l’alunno è in grado di seguire le lezioni proposte anche attraverso l’uso del personal computer e
dell’IPAD, per scrivere e fotografare informazioni, schemi ed esercizi svolti alla lavagna, il programma
svolto è il medesimo affrontato dal resto della classe, al quale si rimanda come riferimento.
Finalità e obiettivi disciplinari
La disciplina presenta alcuni degli aspetti più innovativi della tecnica nell’ambito del controllo dei
macchinari e dei processi.
Gli argomenti di base di elettronica ed elettrotecnica permettono la comprensione dei principi della
materia e costituiscono gli aspetti propedeutici per lo studio dei controlli e l’automazione dei processi,
sia in ambito civile che industriale.
Ci si è proposti di fornire le competenze adeguate al futuro tecnico operante nel settore energetico in
modo che sia in grado di comprendere, interpretare i processi e riesca ad interagire proficuamente con
altre figure professionali, in un ambiente industriale dinamico in continua evoluzione. Pertanto sono
stati forniti continui riferimenti ad altre discipline quali Meccanica, termotecnica, macchine a fluido.
Finalità :
-
-
Raggiungimento di una maturità tecnica e sviluppo di procedure per affrontare le varie
problematiche relative al controllo dei processi continui.
Esser in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari per la soluzione di problemi in ambito
tecnologico
Consolidare i concetti della materia trattati durante gli anni precedenti, con particolare attenzione
alla finalità pratica della disciplina.
Fornire capacità di cogliere le interazioni tra il campo elettrico-elettronico e quello meccanicoenergetico
Consolidare la cultura informatica e l’approccio sistemico precedentemente acquisito
Fornire la capacità ad operare con sistemi di produzione o di controllo di processo automatizzati,
dalla macchina singola ai gruppi di macchine interagenti con tecnologia mista
(pneumatica,oleodinamica, elettrica, elettronica).
Sviluppare conoscenze di base sui Controllori a logica programmabile e CIM
Pag.
31/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Obiettivi:
-Applicare i principi su cui si basano i sistemi di regolazione e di controllo
-Rappresentare un sistema di controllo mediante schema a blocchi.
-Individuare nei cataloghi dei fornitori i componenti reali per agire nel
controllo di grandezze fisiche diverse.
-Applicare il tipo di controllo più adeguato ad un processo energetico
-Studio e impostazione parametri su termoregolatori da cataloghi tecnici.
-Identificare i criteri di regolazione più opportuni per ottimizzare processi di riscaldamento e
refrigerazione
-Analizzare e risolvere semplici problemi di automazione mediante programmazione del PLC
-Utilizzare strumenti di programmazione per controllare un processo produttivo nel rispetto delle
normative di settore
Metodi e mezzi utilizzati
Per raggiungere gli obiettivi prefissati l’insegnamento è stato organizzato coinvolgendo il più possibile
i ragazzi, in modo che gli argomenti fossero esplorati attraverso una sequenza idonea di problematiche
applicative e di analogie fra le diverse parti della materia, con continui riferimenti pratici, grazie al
materiale in dotazione presso i laboratori, e ricerche di documentazione tecnica sul Web.
Le informazioni sono state trasmesse prevalentemente mediante lezioni frontali, alla lavagna o con
presentazioni al PC, cercando di coinvolgere il più possibile gli studenti, anche in riferimento alle altre
discipline di indirizzo.
E’ stato usato il videoterminale, il laboratorio tecnologico per le esercitazioni.
Oltre al libro di testo in adozione, si ritenuto opportuno integrare le conoscenze, per alcuni argomenti,
con altri testi.
Sono state fornite fotocopie sviluppate dal docente, presentazioni in power-point su supporto
informatico.
Durante l’anno scolastico è stato invitato, per un corso di approfondimento sulle tematiche trattate, un
esperto del settore operante in una nota azienda delle zone limitrofe.
Grado di raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenza e competenza
La maggior parte degli studenti ha raggiunto in modo sufficiente gli obiettivi previsti all’inizio dell’anno
scolastico. Solo pochi sono riusciti a acquisire buone competenze, mentre un ristretto numero di allievi
presenta ancora delle difficoltà ad affrontare in maniera autonoma le problematiche proposte, a causa
di una applicazione allo studio discontinua e talora scarsa.
Si è reso necessario, durante tutto l’anno scolastico, stimolare e incoraggiare continuamente gli
studenti, generalmente poco inclini allo studio metodico ed organizzato.
Si è notato che l’attenzione e l’impegno erano limitati solamente per le imminenti verifiche, senza la
necessaria continuità e l’adeguato approfondimento. Pertanto il profitto, nella maggior parte dei casi,
ha raggiunto livelli sufficienti e discreti, ma mai eccellenti.
Materiali didattici
Testi usati e supporto alla didattica
-Appunti forniti dal docente per il programma del I trimestre
-Presentazione di lezioni su supporto informatico
-Testo consigliato :Sistemi ed automazione vol.3 –Hoepli editore
-Impianti termotecnici –Golino Liparoti- Hoepli
-Manuale del termotecnico
-Software dedicati in uso presso il laboratorio
Pag.
32/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Progetto didattico interdisciplinare svolto in lingua Inglese.
All’inizio dell’anno scolastico, secondo quanto espresso ai sensi del punto n 4.1, nota MIUR n°4969 del
25/07/14, tra i docenti di lingua Inglese e di Sistemi ed Automazione, si è convenuto di svolgere in
collaborazione l’argomento “Sensori e trasduttori”.
Per quanto riguarda la lingua Inglese l’argomento è stato trattato in linea generale toccando i temi
comuni ai vari tipi di dispositivi attualmente in uso in campo tecnologico.
Per la materia Sistemi ed automazione si sono trattati, nel corso di un periodo prestabilito all’inizio del
pentamestre, gli aspetti specifici riguardanti i principi di funzionamento e le applicazioni sul campo.
In laboratorio, per una completa comprensione dell’argomento, si è proceduto alla realizzazione di un
circuito con sensori fotoelettrici, avendo a disposizione il data-sheet in lingua Inglese del fornitore.
Alla fine del lavoro è stata svolta una verifica sia in Inglese che in Italiano per valutare le competenze
acquisite dagli studenti sia in campo linguistico che tecnico pratico.
Tipologie e prove di verifica
Di seguito si riportano le tipologie delle prove di verifica effettuate
- Verifiche orali aventi come oggetto la discussione dei vari argomenti trattati.
- Due simulazioni scritte della terza prova di maturità.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Di seguito si riporta la griglia utilizzata per la valutazione delle prove orali di verifica.
SISTEMA DI VALUTAZIONE
Indicatori - prova scritta
1. comprensione delle domande
2. pertinenza della risposta al quesito proposto e conoscenza dei contenuti
3. capacità di sintesi , rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti
4. correttezza dei dati tecnici, risultati e procedura di svolgimento
Indicatori- prova orale
1. comprensione del quesito proposto
2. conoscenza dei contenuti
3. efficacia espressivo comunicativa ed utilizzo di un corretto linguaggio tecnico-specifico
4. correttezza della procedura di svolgimento della risposta / argomento
Indicatori - prova tecnico/pratica
1. comprensione e abilità nell'esecuzione del lavoro assegnato
2. conoscenza dei contenuti
3. correttezza della procedura di svolgimento del lavoro assegnato
COMPRENSIONE SCRITTA / ORALE
9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa analizzare
con sicurezza i dettagli
8
13
Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi
dettagli
6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni
dettagli
Pag.
33/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
6
10
Comprende globalmente la domanda /l’argomento tecnico
5
7-9
Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico solo in parte
4
4-6
Comprende con molte difficoltà
1-3
1-3
Non comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico
PRODUZIONE SCRITTA / ORALE
9-10 14 - 15 Si esprime in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico,
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente
8
13
Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente
6,5-7 11-12 Si esprime con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro
6
10
Si esprime con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non
oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il
contenuto è chiaro anche se non ricco.
5
7-9
Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto
povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a produrre semplici ragionamenti logici e si
esprime in modo spesso scorretto ed incomprensibile
1-3
1-3
Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso della domanda /
argomento tecnico o del lavoro assegnato
COMPRENSIONE TECNICA
9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa riprodurre
in modo appropriato il ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo
dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio
8
13
Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi
dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo
dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio
6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni
dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo
dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio
6
10
Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico del ciclo di
lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella
individuale / l'esperienza di laboratorio
5
7-9
Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di
lavoro / la prova eseguita in modo collettivo o individuale / l'esperienza di
laboratorio solo in parte
4
4-6
Comprende con molte difficoltà
1-3
1-3
Non comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di
lavoro / l'esperienza di laboratorio
PRODUZIONE TECNICA
9-10 14 - 15 Riproduce in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico,
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente
8
13
Riproduce in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente
6,5-7 11-12 Riproduce con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro
6
10
Riproduce con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non
oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il
contenuto è chiaro anche se non ricco.
5
7-9
Riproduce in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto
povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a riprodurre semplici elaborati tecnico - pratici
1-3
1-3
Riproduce in modo incomprensibile e travisa il senso della prova di
Pag.
34/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
laboratorio o del lavoro assegnato
CONOSCENZA DEI CONTENUTI DELLA MATERIA
9-10 14 - 15 Dimostra di conoscere gli argomenti in modo approfondito e di saper
operare collegamenti / riproduce in modo approfondito le esperienze di
laboratorio rielaborandone i risultati
8
13
Dimostra di conoscere adeguatamente gli argomenti trattati / riproduce in
modo adeguato le esperienze di laboratorio rielaborandone i risultati
6,5-7 11-12 Conosce gli aspetti principali degli argomenti trattati / rielabora i risultati
delle prove di laboratorio
6
10
Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali /
rielabora in modo essenziale i risultati delle prove di laboratorio
5
7-9
Conosce pochi aspetti degli argomenti trattati / non sa riconoscere il
significato dei risultati delle prove di laboratorio
4
4-6
Dimostra poco interesse e non conosce gli aspetti più elementari degli
argomenti trattati / non è interessato alle prove di laboratorio
1-3
1-3
Non conosce gli argomenti trattati / non è per niente interessato alle
prove di laboratorio
- soglia di sufficienza:
teoria:
•
Comprende globalmente la domanda
•
Si esprime con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non oscurano la comprensione
della domanda / argomento tecnico ed il contenuto è chiaro anche se non ricco
•
Conosce gli aspetti degli argomenti trattati nelle loro linee essenziali
tecnico - pratica:
•
Comprende globalmente la domanda / agomento tecnico del ciclo di lavoro / la prova eseguita in
modo collettivo / l'esperienza di laboratorio
•
Comprende globalmente la domanda / agomento tecnico del ciclo di lavoro / la prova eseguita in
modo collettivo / l'esperienza di laboratorio
•
Rielabora in modo essenziale i risultati delle prove di laboratorio
Legnago, 15.05.2014
I docenti
Carlo Bergamasco
Francesco Ponso
Pag.
35/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Disciplina: Meccanica e macchine a fluido
Docenti: Prof. Orazio Corradin
Prof. Renato Merighi
Indice
B. Relazione sulla classe
C. Continuità didattica
D. Situazione iniziale
E. Ore di lezione
F. Obiettivi prefissati e raggiunti
G. Metodologie utilizzate
H. Materiale didattico utilizzato
I.
Criteri valutazione prove
A) RELAZIONE SULLA CLASSE
La partecipazione della classe all’attività didattica non sempre è stata adeguata alle tematiche
proposte, per alcuni studenti è stata modesta, l’impegno mediamente è accettabile ma diversi allievi
non hanno adempiuto con regolarità gli obblighi connessi all’attività didattica. La frequenza scolastica
per alcuni studenti non è stata regolare. Il percorso compiuto rispetto ai livelli di partenza per la
maggior parte degli allievi è lineare, tuttavia per alcuni studenti è stato con sviluppi modesti, per il
limitato impegno nello studio ed in alcuni casi anche per carenze pregresse. Il profitto della classe
mediamente è quasi sufficiente.
B) CONTINUITÀ DIDATTICA
Lo studio della disciplina è iniziato al terzo anno con lo studio della meccanica razionale e
dell’idraulica, al quarto con lo studio della termodinamica e degli impianti a vapore e si completa al
quinto anno con lo studio delle macchine termiche. Per la disciplina è stata garantita la continuità
didattica.
C) SITUAZIONE INIZIALE
L’allievo, per affrontare lo studio delle macchine termiche, deve conoscere i principi fondamentali della
termodinamica e della meccanica dei fluidi, in maniera corretta e completa. Non tutti gli studenti sono
pervenuti alla classe quinta con i requisiti richiesti, questo ha condizionato in parte gli apprendimenti
e quindi il profitto.
D) ORE DI LEZIONE
Il corso di studi prevede per il quinto anno cinque ore di lezione settimanali.
E) OBIETTIVI PREFISSATI E RAGGIUNTI
Con lo studio delle tematiche previste nel corso del quinto anno si sono posti come obiettivi in termini
di conoscenza e competenza:
• Conoscere le tipologie fondamentali dei componenti di un impianto a vapore
• Conoscere il principio di funzionamento dei motori endotermici, le loro caratteristiche
prestazioni ed i criteri di scelta.
• Saper eseguire i bilanci energetici in ogni apparecchiatura e macchina ed interpretare
correttamente i risultati di calcolo.
• Conoscere i sistemi di controllo ai fini prestazionali e affidabilità
• Conoscere il principio di funzionamento delle turbine a vapore e gas le caratteristiche
prestazionali ed il loro impiego
• Conoscere il principio di funzionamento delle macchine frigorifere, i componenti, essere in
grado di dimensionare i componenti e determinare le prestazioni.
Pag.
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•
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Acquisire una metodologia per consultare in modo corretto i manuali tecnici, le schede
informative dei componenti e delle macchine.
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti solo parzialmente, circa tre-quarti degli allievi sono in grado
di eseguire bilanci energetici di sistemi di macchine in modo autonomo; dei restanti poco più della
metà sono in grado di eseguire i calcoli previsti per i bilanci energetici e prestazionali delle macchine
se guidati, perché pur conoscendo i principi di funzionamento e le caratteristiche dei fluidi hanno
difficoltà a collegare le singole conoscenze. I restanti allievi hanno difficoltà ad eseguire semplici
calcoli, questo parte per carenze pregresse colmate parzialmente e per l’impegno nello studio non
sempre adeguato.
F) METODOLOGIE UTILIZZATE
Lezioni frontali in classe e nei laboratori. Verifiche orali sia alla lavagna che scritte. Verifiche scritte.
In laboratorio sono state eseguite verifiche funzionali di apparecchiature, componenti e macchine, per
fornire agli allievi le metodologie da seguire nelle operazioni di verifica funzionale e per il collaudo.
Relazioni sulle prove di laboratorio
G) MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO
Lo studio delle macchine è stato affrontato con l’utilizzo dei testi in adozione:
♦ Meccanica macchine ed energia Vol. 2-3 Ed. Signum Scuola
Sono stati inoltre utilizzati manuali editi da costruttori di apparecchiature e macchine.
H) CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE
Per la valutazione delle prove si è fatto riferimento alle griglie di valutazione in uso per la
correzione delle prove degli esami di stato.
Legnago, 15.05.2015
I docenti
Orazio Corradin
Renato Merighi
Disciplina: Tecnologia Meccanica
Docenti: Prof. Orazio Corradin
Prof. Francesco Ponso
Indice
A) Relazione sulla classe
B) Continuità didattica
C) Situazione iniziale
D) Ore di lezione
E) Obiettivi prefissati e raggiunti
F) Metodologie utilizzate
G) Materiale didattico utilizzato
H) Criteri valutazione prove
A) RELAZIONE SULLA CLASSE
La partecipazione della classe all’attività didattica è sempre stata adeguata alle tematiche proposte,
l’impegno mediamente discreto e gli allievi hanno adempiuto con regolarità gli obblighi connessi
all’attività didattica. La frequenza scolastica per diversi studenti è stata regolare. Il percorso compiuto
rispetto ai livelli di partenza è stato progressivo. Il profitto della classe mediamente è più che discreto.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
B) CONTINUITÀ DIDATTICA
La disciplina è oggetto di studio nell’intero corso di studi della specializzazione. Per la disciplina non è
stata garantita la continuità didattica.
C) SITUAZIONE INIZIALE
Le tematiche affrontate sono assestanti rispetto agli argomenti sviluppati negli anni precedenti e
l’apprendimento della disciplina è stato progressivo.
D) ORE DI LEZIONE
Il corso di studi prevede al quinto anno due ore di lezione, di cui una in compresenza.
E) OBIETTIVI PREFISSATI E RAGGIUNTI
Con lo studio delle tematiche previste nel corso del quinto anno si sono posti come obiettivi in termini
di conoscenza e competenza:
Sapere utilizzare strumenti e metodi di diagnostica per determinare la tipologia ed i livelli di
corrosione.
Sapere eseguire prove non distruttive sui materiali.
Comprendere analizzare le principali funzioni delle macchine a CN.
Sapere selezionare le attrezzature, gli utensili, i materiali ed i relativi trattamenti.
Sapere valutare in modo logico i rischi connessi all’attività lavorativa nei luoghi di lavoro.
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
F) METODOLOGIE UTILIZZATE
Trattazione degli argomenti oggetto di studio in classe e laboratorio, coinvolgendo la classe e singoli
studenti. Esercitazioni in laboratorio, condotte dagli studenti a gruppi e in modo autonomo.
G) MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO
Lo studio delle macchine è stato affrontato con l’utilizzo del testi in adozione:
• Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto-Articolazione energia-Ed. Calderini
Sono stati inoltre utilizzati manuali editi da costruttori di apparecchiature e macchine.
H) CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE
Per la valutazione delle prove si è fatto riferimento alle griglie di valutazione in uso per la
correzione delle prove degli esami di stato.
Legnago, 15.05.2015
Disciplina: Impianti Energetici, disegno e progettazione
Docenti: Prof. Nicola Tollin
Prof. Renato Merighi
Indice
A) Relazione sulla classe
B) Continuità didattica
C) Situazione iniziale
D) Ore di lezione
E) Obiettivi prefissati e raggiunti
I docenti
Orazio Corradin
FrancescoPonso
Pag.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
F) Metodologie utilizzate
G) Materiale didattico utilizzato
H) Criteri valutazione prove
A) RELAZIONE SULLA CLASSE
La classe ha mantenuto un comportamento in genere corretto e diligente a parte qualche alunno che in
qualche occasione si è dimostrato poco impegnato nel lavoro domestico, di gruppo in aula e in
laboratorio. La classe ha manifestato una certa difficoltà ad affrontare alcuni argomenti fondamentali
per un diplomato energetico e così si è reso necessario dedicare parecchio tempo, diversamente da
quanto programmato inizialmente, allo studio della psicometria dell’aria e del dimensionamento di un
possibile impianto. I ragazzi nonostante gli esiti non sempre positivi delle prove scritte sono riusciti a
correggere le lacune dimostrando una buona capacità di analisi critica durante le verifiche orali che
prendevano come spunto di partenza gli errori delle verfiche scritte. La classe arriva a fine percorso
differenziata in tre gruppi: un gruppetto con buon profitto e in qualche caso eccellente, uno più che
sufficiente/discreto e un altro mediamente soddisfacente.
Per quanto riguarda l’alunno con disabilità certificata si è provveduto ad adottare le seguenti
metodologie compensative: svolgimento della prova scritta con l’aiuto di un notebook per scrivere,
l’esonero dal disegnare lo schema dell’impianto; riduzione dei punti da svolgere durante le prove di
verifica: su tre punti allo studente veniva richiesto il primo punto ( quello fondamentale per il
proseguo dell’esercizio); delega all’insegnante di sostegno per la lettura, la scrittura e il tracciamento
nel diagramma psicometrico delle trasformazioni dell’aria.
Durante la simulazione della seconda prova i punti richiesti sono stati due su quattro con un’ora in più
per la consegna.
La griglia utilizzata per lo studente è sempre la stessa per gli altri allievi.
Per ogni altra informazione si faccia riferimento al P.E.I.
B) CONTINUITÀ DIDATTICA
Lo studio della disciplina inizia al quarto anno della specializzazione affrontando le tematiche degli
impianti di riscaldamento e si completata al quinto con lo studio degli impianti di climatizzazione
estiva e invernale. Per la disciplina è stata garantita la continuità didattica
C) SITUAZIONE INIZIALE
Le tematiche affrontate sono una continuazione e sviluppo più complesso degli argomenti trattati negli
anni precedenti e l’apprendimento della disciplina è stato non sempre progressivo.
L’allievo, per affrontare lo studio degli impianti, deve conoscere i principi fondamentali della
termodinamica e della meccanica dei fluidi, in maniera corretta e completa, che sono oggetto di studio
dal terzo anno della specializzazione. Non tutti gli studenti sono pervenuti alla classe quinta con i
requisiti richiesti, ma con carenze, per alcuni importanti, soprattutto nello scritto e non ancora colmate
nel corso dell’anno, queste hanno condizionato sia lo sviluppo del programma sia una parte del
profitto.
D) ORE DI LEZIONE
Il corso di studi prevede al quinto anno sei ore di lezione, di cui quattro in compresenza.
E) OBIETTIVI PREFISSATI E RAGGIUNTI
E1) OBIETTIVI COGNITIVI (intesi come conoscenze e competenze)
Conoscenze:
♦ Saper impostare la procedura risolutiva di semplici problemi di riscaldamento e raffrescamento
in relazione al tipo di edificio ( civili o industriali).
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
♦ Saper utilizzare il manuale per eseguire la stima dei carichi termici.
♦ Saper leggere e utilizzare il diagramma psicometrico.
♦ Riuscire a confrontare le diverse soluzioni progettuali sia dal punto di vista tecnico sia dal punto
di vista economico.
Competenze:
♦ Saper descrivere il funzionamento di semplici impianti energetici.
♦ Saper eseguire il dimensionamento dei componenti di un impianto di trattamento dell’aria.
♦ Saper mettere a confronto soluzioni progettuali differenti sia sul piano tecnico sia dal punto di
vista economico.
♦ Saper consultare manuali tecnici, cataloghi e tabelle a supporto della progettazione.
♦ Essere in grado di eseguire rilievi di impianti e centrali termiche e frigorifere;
♦ Produrre disegni di impianti con Autocad;
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti solo parzialmente, solo pochi allievi sono in grado di
progettare impianti in modo autonomo e proporre soluzioni impiantistiche nel rispetto delle norme sul
risparmio energetico; dei restanti poco più della metà hanno difficoltà a collegare le singole
conoscenze, i restanti allievi sono in grado di progettare semplici impianti solo se guidati, questo
dovuto in parte all’impegno nello studio non sempre adeguato e per carenze non colmate.
E2) FINALITÁ EDUCATIVE E FORMATIVE SVILUPPATE
♦
♦
♦
♦
♦
Maturare l’importanza dell’impegno scolastico.
Maturare il senso di responsabilità.
Acquisire un metodo di studio efficace e soprattutto non mnemonico.
Acquisire un linguaggio espositivo chiaro e pertinente.
Acquisire la capacità di analizzare i problemi sempre nella loro globalità per poi focalizzare
l’attenzione sullo specifico.
♦ Acquisire la capacità di proporre soluzioni alternative ai problemi proposti.
♦ Valutare in modo critico i risultati ottenuti dalla soluzione di un problema.
F) METODOLOGIE UTILIZZATE
Lezione frontale. Svolgimento in classe di temi d’esame degli anni precedenti Verifiche scritte e orali.
Progettazione di impianti in modo autonomo e con lavoro di gruppo; l'attività di gruppo era finalizzata
all’analisi delle proposte d’impianto di ciascun allievo, individuazione della soluzione più vantaggiosa
sotto il profilo energetico, la più semplice sotto l’aspetto esecutivo e la più economica sotto il profilo
esecutivo.
In laboratorio sono state eseguite verifiche funzionali di apparecchiature, componenti e macchine
costituenti gli impianti, con utilizzo della strumentazione in dotazione, per fornire agli allievi le
metodologie da seguire nelle operazioni di verifica funzionale degli impianti e per il collaudo.
Relazioni sulle prove di laboratorio
Utilizzo di programmi applicativi per il dimensionamento e il disegno esecutivo degli impianti e degli
schemi funzionali.
G) MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO
Lo studio degli impianti è stato affrontato con l’utilizzo dei testi in adozione:
¨ Impianti termotecnici. - Autori: Giuseppe Golino e Gian Franco Liparoti Ed. Hoepli
¨ Manuale del Perito Termotecnico - Autore: Nicola Rossi Ed. Hoepli
Per la parte relativa all’organizzazione industriale gli appunti personali.
Sono stati inoltre utilizzati manuali editi da costruttori di apparecchiature e componenti di impianti.
Nel laboratorio di disegno sono stati utilizzati i programmi di calcolo e progettazione dedicati, in
dotazione, ” Autocad, MC4, ecc…”, per la ricerca di informazioni utili si è fatto uso del servizio internet.
In laboratorio di impianti è stata utilizzata la strumentazione in dotazione.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
H) CRITERI VALUTAZIONE PROVE
Indicatori - prova scritta
5. comprensione delle domande
6. pertinenza della risposta al quesito proposto e conoscenza dei contenuti
7. capacità di sintesi , rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti
8. correttezza dei dati tecnici, risultati e procedura di svolgimento
Indicatori- prova orale
5. comprensione del quesito proposto
6. conoscenza dei contenuti
7. efficacia espressivo comunicativa ed utilizzo di un corretto linguaggio tecnico-specifico
8. correttezza della procedura di svolgimento della risposta / argomento
Indicatori - prova tecnico/pratica
4. comprensione e abilità nell'esecuzione del lavoro assegnato
5. conoscenza dei contenuti
6. correttezza della procedura di svolgimento del lavoro assegnato
COMPRENSIONE SCRITTA / ORALE
9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa analizzare
con sicurezza i dettagli
8
13
Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi
dettagli
6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni
dettagli
6
10
Comprende globalmente la domanda /l’argomento tecnico
5
7-9
Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico solo in parte
4
4-6
Comprende con molte difficoltà
1-3
1-3
Non comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico
PRODUZIONE SCRITTA / ORALE
9-10 14 - 15 Si esprime in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico,
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente
8
13
Si esprime in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente
6,5-7 11-12 Si esprime con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro
6
10
Si esprime con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non
oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il
contenuto è chiaro anche se non ricco.
5
7-9
Si esprime in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto
povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a produrre semplici ragionamenti logici e si
esprime in modo spesso scorretto ed incomprensibile
1-3
1-3
Si esprime in modo incomprensibile e travisa il senso della domanda /
argomento tecnico o del lavoro assegnato
COMPRENSIONE TECNICA
9-10 14 - 15 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e sa riprodurre
in modo appropriato il ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo
dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio
8
13
Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico e parecchi
dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio
6,5-7 11-12 Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico ed alcuni
dettagli del ciclo di lavoro / la prova eseguita in modo collettivo
dall’insegnante o quella individuale / l'esperienza di laboratorio
6
10
Comprende globalmente la domanda / l’argomento tecnico del ciclo di
lavoro / la prova eseguita in modo collettivo dall’insegnante o quella
individuale / l'esperienza di laboratorio
5
7-9
Comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di
lavoro / la prova eseguita in modo collettivo o individuale / l'esperienza di
laboratorio solo in parte
4
4-6
Comprende con molte difficoltà
1-3
1-3
Non comprende globalmente la domanda / l'argomento tecnico / il ciclo di
lavoro / l'esperienza di laboratorio
PRODUZIONE TECNICA
9-10 14 - 15 Riproduce in modo corretto sul piano tecnico, preciso su quello logico,
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è ricco e pertinente
8
13
Riproduce in modo abbastanza corretto sul piano tecnico e logico, in modo
appropriato su quello rielaborativo ed il contenuto è pertinente
6,5-7 11-12 Riproduce con qualche incertezza tecnica e logica ed il contenuto è chiaro
6
10
Riproduce con incertezze tecniche, logiche e di contenuto che però non
oscurano la comprensione della domanda / argomento tecnico ed il
contenuto è chiaro anche se non ricco.
5
7-9
Riproduce in modo poco chiaro e poco corretto ed il contenuto è piuttosto
povero
4
4-6
Incontra grosse difficoltà a riprodurre semplici elaborati tecnico - pratici
1-3
1-3
Riproduce in modo incomprensibile e travisa il senso della prova di
laboratorio o del lavoro assegnato
Legnago, 15.05.2015
I docenti
Nicola Tollin
Renato Merighi
Disciplina: Matematica
Ore di lezione:3
Docente: Prof.ssa Chiara Bazzani
Indice
A) Relazione sulla classe;
B) Grado di raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenza e competenza;
C) Metodologie utilizzate;
D) Materiali didattici;
E) Criteri e griglie di valutazione
A) RELAZIONE SULLA CLASSE
Classe modesta dal punto di vista della preparazione di base, dell’impegno e delle capacità
nell’individuare e nell’applicare strategie risolutive. Nel trimestre la classe ha seguito le
lezioni manifestando scarso interesse ma impegno e risultati accettabili anche se finalizzati
alle verifiche. Solo un alunno ha presentato un giudizio insufficiente, recuperato. Nei primi
mesi del pentamestre la sottoscritta e la supplente Segala Sandra si sono alternate per circa
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42/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
40 giorni alla guida della classe, perciò il programma ha subito dei rallentamenti e gli alunni
hanno manifestato un po’ di disorientamento. Attualmente pochi alunni si impegnano con
una certa costanza riportando risultati discreti, al contrario la maggior parte della classe , tra
cui alcuni alunni con buone potenzialità, manifestano un impegno non accettabile e risultati
incerti. Un elogio a quegli alunni che nei tre anni da me seguiti, sono sempre stati attenti alle
lezioni e molto educati nel comportamento, anche se con risultati alterni.
B) GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZA
DI COMPETENZA
Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti dalla maggior parte degli studenti che
presentano, conoscenze e competenze mediamente sufficienti,tra essi spiccano alcuni
alunni che hanno raggiunto discreti livelli. Per un gruppo di ragazzi il raggiungimento
degli obiettivi, ad oggi, non è completo e presenta carenze , a volte gravi.
C) METOLOGIE UTILIZZATE
•
•
•
•
•
Presentazione degli argomenti con lezione frontale;
Attuazione immediata di particolari esercizi rivolti a chiarire i dubbi emersi;
Correzione ,quasi personalizzata ,di esercizi;
Esercitazioni individuali a casa ,individuali o di gruppo in classe utilizzando il libro di testo o altro
materiale procurato mediante fotocopie dall’insegnante;
Lettura e commento del libro di testo.
D) MATERIALI DIDATTICI
Utilizzo del libro di testo e di altro materiale fornito mediante fotocopie dall’insegnante.
E) CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
La misurazione degli obiettivi raggiunti dagli alunni per quanto riguarda il giudizio alla fine del
trimestre e del pentamestre ha tenuto e terrà conto della delibera del collegio docenti 4.10.2007.
Per la valutazione delle verifiche sono state seguite le griglie adottate dal Dipartimento di Matematica.
Legnago, 15.05.2015
La docente
Chiara Bazzani
Disciplina: Scienze motorie e sportive
Ore di lezione:2
Docente: Prof.ssa Giovanni De Berti
RELSZIONE SULLA CLASSE
La classe, nel corso del triennio, ha sempre evidenziato l’esistenza di due gruppi distinti per
atteggiamento e partecipazione durante le lezioni. In quest’ultimo anno scolastico, in particolare modo,
se da un lato i due gruppi hanno interagito fra loro in modo proficuo, dall’altro lato alcuni alunni sono
stati incostanti nell’interesse e nell’impegno partecipando, talvolta, o con scarsa motivazione o
rimanendo addirittura assenti. Rilevando capacità psicofisiche mediamente buone, ottime per alcuni,
dal punto di vista motorio, si sono distinti alcuni allievi portati per la materia, qualche alunno ha
sopperito ad alcune difficoltà con una positiva applicazione. Dal punto di vista motorio, si sono distinti
alcuni allievi portati per la materia, qualche alunno ha sopperito ad alcune difficoltà con una positiva
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
applicazione. Gli obiettivi specifici sono stati complessivamente raggiunti dalla classe, anche se non in
uguale modo, migliorando abilità e competenze secondo capacità proprie di ciascun ragazzo. La
valutazione ha tenuto conto dei contenuti uniti alla partecipazione, all’impegno dimostrati nell’attività
scolastica e dei progressi che gli alunni hanno conseguito. In relazione alla programmazione
curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE :
-regolamento essenziale degli sport affrontati
-tecnica di base dei fondamentali individuali e di squadra degli sport affrontati
-esercizi per la mobilità articolare
-tecnica di alcune specialità dell’atletica
-esercizi per le diverse parti del corpo
-ordinato sviluppo psicomotorio
-corporeità come mezzo di espressione nell’unità della persona
-cenni su apparato cardiocircolatorio
-approccio alle tecniche di BLS
CAPACITA’ :
-comprensione globale e specifica delle informazioni riferite al regolamento, all’allenamento, alle varie
tecniche delle attività sportive affrontate
organizzazione e memorizzazione delle informazioni proposte esprimendo un buon grado di
coordinazione generale e specifica
-sviluppo/miglioramento delle capacità motorie : velocità, resistenza, forza, mobilità articolare,
elasticità muscolare
-accettazione positiva di sé anche come corporeità
COMPETENZE :
-è in grado di arbitrare una partita scolastica applicando le basi del regolamento
-sa applicare in forma essenziale semplici schemi di attacco e di difesa
-sa trasferire le proprie conoscenze motorie a seconda delle situazioni
-sa graduare lo sforzo in base alla durata del lavoro
-sa migliorare la risposta ad uno stimolo e la frequenza del gesto
METODOLOGIA
Parte Pratica
Il metodo di lavoro è stato diverso in relazione alle attività: necessariamente ‘direttivo’ nelle proposte
allenanti, è diventato ‘non direttivo’ nella ricerca di finalità propriamente psicomotorie. Nell’affrontare
le varie attività, il più delle volte, si è partiti da una situazione globale per permettere all’allievo di
familiarizzare con l’argomento; in un secondo tempo si è affrontato un momento più specifico di tipo
analitico per la presa di coscienza degli aspetti più particolari dell’apprendimento. In particolari
attività (esempio: verticale), invece, si è inizialmente privilegiato uno studio strettamente analitico dei
singoli gesti tecnici per giungere poi alla globalità dell’esperienza motoria.
Parte Teorica
Spiegazione con lezione frontale.
MATERIALI DIDATTICI
Tutte le attrezzature presenti in palestra. Piccoli e grandi attrezzi. Spazi esterni alla scuola. Appunti.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione tiene conto dei livelli di partenza e quindi degli eventuali miglioramenti ottenuti.
Importanza notevole viene data alla partecipazione attiva, all’impegno, all’interesse, al numero di
giustificazioni e al modo di organizzare il lavoro proposto, tanto da modificare in eccesso o in difetto la
valutazione complessiva dell’alunno.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
I criteri utilizzati nella valutazione delle prove pratiche si sono basati su alcune variabili quali: il
numero di penalità, lo stile del movimento, l’applicazione corretta del gesto, il grado di difficoltà, ecc.
Gli strumenti di valutazione usati sono stati l’osservazione diretta dei movimenti .
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
VOTO : 1 Rifiuta di applicarsi ad ogni proposta.
VOTO : 2-3 Non conosce alcuna abilità e le norme basilari.
VOTO : 4-5
Incontra molta difficoltà nell’eseguire le azioni richieste; non sa utilizzare le
conoscenze acquisite; non conosce alcuna informazione.
VOTO : 6 Esegue approssimativamente le azioni richieste; conosce in modo frammentario e/o
superficiale; applica le conoscenze solo in parte.
VOTO : 7 Esegue le azioni richieste in modo globale ma con qualche difficoltà; sa applicare le
conoscenze con sufficiente correttezza; conosce in modo completo ma non approfondito.
VOTO : 8 Esegue con buone capacità le azioni richieste; conosce in modo completo ed approfondito;
applica correttamente e con completezza le conoscenze.
VOTO: 9-10 Esegue con precisione, naturalezza e disinvoltura le azioni richieste; conosce in modo
completo, approfondito ed articolato; sa cogliere le tecniche, i procedimenti, le regole più adatte.
Legnago, 15.05.2015
La docente
Giovanna De Berti
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
ALLEGATI
PROGRAMMI SVOLTI
SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR
Anno scolastico 2014-2015
Classe 5^EN
PROGRAMMA SVOLTO DI IMPIANTI ENERGETICI DISEGNO E PROGETTO
I Docenti:
Nicola Tollin
Renato Merighi
Testi in uso:
Impianti termotecnici. - Autori: Giuseppe Golino e Gian Franco Liparoti Ed. Hoepli
Manuale del Perito Termotecnico - Autore: Nicola Rossi Ed. Hoepli
Per la parte relativa all’organizzazione industriale appunti personali del docente.
Trimestre:
Il condizionamento degli ambienti:
C) Termoregolazione del corpo umano.
D) Criteri di valutazione del benessere.
E) Condizioni termoigrometriche interne di progetto
F) Importanza del rinnovo dell’aria.
G) Misura dell’umidità.
Trattamento dell’aria:
H) Caratteristiche dell’aria umida.
I) Psicometria e diagramma psicometrico.
J) Miscelazione di due fluidi.
K) Contenuto di calore nell’aria umida.
L) Le trasformazioni dell’aria umida.
Stima dei carichi termici:
J. Carichi termici estivi.
K. Carichi termici invernali.
Pentamestre:
Unità di trattamento aria (UTA):
Componenti e criteri di dimensionamento:
∗ Batteria del caldo.
∗ Batteria del freddo.
∗ Filtri ( cenni).
∗ Umidificatori.
∗ Ventilatori.
∗ Recuperatore di calore.
Tipologie di impianti:
Classificazione degli impianti:
6. Impianti a sola aria.
7. Impianti ad aria-acqua.
8. Impianti a sola acqua.
9. Impianti a fluido refrigerante.
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Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Dimensionamento rete di canalizzazione:
5) Il moto dell’aria nei canali.
6) Criteri e valutazione delle perdite di carico.
7) Dimensionamento di massima di una rete di canali d’aria.
Impianti frigoriferi ( sviluppati dal docente di Meccanica):
Impianti a ciclo inverso:
♦ Descrizione e campo.
♦ Ciclo inverso.
♦ COP e EER- Potenzialità.
♦ Fluidi frigorigeni.
♦ Pompa di calore.
Da svolgere dopo il 15 maggio:
Prodotto, progettazione e fabbricazione:
∗ Innovazione e ciclo di vita di un prodotto.
∗ Progetto e scelta del sistema produttivo.
∗ Lotto economico di produzione ( cenni ).
∗ Lay-out degli impianti. ( cenni).
La qualità:
2) Cenni sul concetto di qualità.
Laboratorio
Trimestre
• Norme comportamentali e sicurezza in laboratorio.
• Presentazione ed utilizzo di strumenti di misura: termometro ad infrarossi, termometro a
fionda, termoanemometro direzionale a filo caldo, anemometro a ventola, tachimetro ad
infrarossi ed a contatto, tubo di Pitot.
• Analisi e rappresentazione di schema funzionale della centrale termica dell’edificio.
• Rilievo di velocità e portata d’aria in condotte d’aria, secondo la normativa VDI/VDE 2640
• Determinazione sperimentale del “Fattore di by-pass” di una batteria aria-acqua
• Trasformazioni dell’aria umida: rappresentazione schema funzionale del banco didattico di
climatizzazione, rilievo al banco didattico delle grandezze caratteristiche e rappresentazione sul
diagramma psicrometrico delle trasformazioni dell’aria umida
Pentamestre
• Ciclo frigorifero: rappresentazione schema funzionale del banco didattico dell’impianto
frigorifero, rilievo delle grandezze caratteristiche e loro rappresentazione sul piano
termodinamico p-H
• Ventilatore centrifugo: analisi ed utilizzo dei vari manometri differenziali a colonna d’acqua,
rilievo delle pressioni statica, dinamica e totale e loro andamento lungo una condotta;
determinazione curve caratteristiche di un ventilatore
Dopo il 15 Maggio
• Determinazione al banco didattico dell’autorità di una valvola
• Studio di un recuperatore di calore
• Analisi di un impianto a pannelli solari
DISEGNO
Trimestre
• Disegno di un’abitazione civile con relativa rete termica con il software Autocad in 2D.
• Utilizzo del software MC4 in 3D: importazione e trasformazione da AutoCAD-2D in MC4-3D del
disegno di un’abitazione civile
Pentamestre
• Utilizzo del software MC4 in 3D: calcolo dei carichi termici estivi e dispersioni invernali; disegno
e dimensionamento rete termica
Pag.
48/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Dopo il 15 maggio
I) Utilizzo del software MC4 in 3D: disegno e dimensionamento rete aeraulica, disegno e
dimensionamento impianto solare termico
Legnago, 15 Maggio 2015
I Rappresentanti di classe
I docenti
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA
CLASSE 5° A Energia
a.s. 2014/2015
Docente:prof.ssa Bazzani Chiara
Testi adottati:
c.e. Zanichelli “ Matematica verde 4s “Bergamini,Trifone,Barozzi 2 volumi
c.e. Zanichelli “ Matematica verde 5s “Bergamini,Trifone,Barozzi
•
1. Derivate delle funzioni a una variabile
Ripasso formule e regole di derivazione di funzioni elementari e composte.
•
2. Continuità e derivabilità
Flessi a tangente verticale , cuspidi e punti angolosi;
•
3. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale
Teoremi di Lagrange, di Rolle e di De L’Hospital.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
4. Funzioni a due variabili
Disequazioni in due incognite con rappresentazione grafica;
Dominio di una funzione a due variabili con rappresentazione grafica;
Derivate parziali prime e seconde;
Ricerca dei punti di massimo e di minimo relativo , dei punti di sella con la funzione
Hessiano.
5. Integrazione indefinita
Funzione primitiva;
Integrale indefinito;
Proprietà;
Integrali indefiniti immediati di funzioni elementari e composte;
Integrazione per scomposizione;
Integrazione per sostituzione;
Integrazione per parti.
6. Integrazione definita
Area del trapezoide;
Definizione di integrale definito;
Proprietà dell’integrale definito;
Teorema della media e suo significato geometrico;
Funzione integrale e suo significato geometrico;
Teorema fondamentale del calcolo integrale (Torricelli-Barrow);
Formula del calcolo dell’integrale definito ( Newton –Leibniz ) con dimostrazione;
Pag.
49/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Integrali definiti;
Applicazioni dell’integrale definito ( area di un dominio piano, volume di un solido di
rotazione).
•
7. Equazioni differenziali del primo ordine :
a variabili separabili e lineari.
Legnago
15/05/2015
Docente
Rappresentanti di classe
PROGRAMMA SVOLTO DI: Meccanica e Macchine a fluido
Docenti: Prof. Ing. Orazio Corradin
Prof. Renato Merighi
PROGRAMMA SVOLTO
• COMPONENTI DEGLI IMPIANTI A VAPORE
Generatori di vapore:
·architettura;
·grandezze caratteristiche;
·rendimento e perdite di energia;
·alimentazione del combustibile e combustione;
·tipologia di combustibile;
·caratteristiche costruttive del focolare;
·tiraggio camino e temperatura gas di scarico;
·effetto camino e modalità di tiraggio;
·circolazione del fluido;
·generatori a tubi d’acqua;
·surriscaldatori e risurriscaldatori;
·economizzatore;
·preriscaldatore d’aria ;
·dimensionamento componenti generatore di vapore
(preriscaldatore/surriscaldatore/economizzatore/condensatore).
Turbine a vapore:
• tipologie;
• calcolo rendimenti.
•
MOTRICI ENDOTERMICI
Cicli ideali di riferimento Otto e Diesel. Definizione del rendimento ideale, rendimento organico,
volumetrico e utile. Parametri motoristici fondamentali e loro influenza sulle caratteristiche del
motore: pressione media effettiva, velocità media stantuffo, rapporto corsa alesaggio. Caratteristiche
costruttive dei motori ad accensione comandata e spontanea. Iniezione nei motori diesel.
Problematiche legate alla combustione della carica e all’aspirazione dell’aria. Sovralimentazione con
turbocompressore e compressore volumetrico.
Curve di potenza e coppia. Bilancio termico dei motori MCI.
•
TURBINE
Componenti della turbina a gas. Ciclo ideale e reale. Rendimenti e potenza. della turbina a gas.
Rigenerazione. Scelta del rapporto di compressione ottimale di massimo rendimento e massimo lavoro
specifico. Influenza della temperatura di ingresso turbina. Cicli combinati gas-vapore.
•
REFRIGERAZIONE
Pag.
50/7
•
•
♦
♦
♦
♦
♦
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Impianti frigoriferi: ciclo di Carnot, ciclo reale
Diagramma p-h e T-s
Effetto frigorifero, potenza frigorifera, di compressione e COP-EER
Cicli frigoriferi con surriscaldamento e sottoraffreddamento
Caratteristiche dei fluidi frigorigeni
Calcolo dei flussi termici al condensatore ed evaporatore
Temperature di lavoro dei fluidi esterni.
•
POMPE DI CALORE
•
•
•
Caratteristiche e principio di funzionamento
Campo di applicazione
COP-EER
•
•
•
•
•
LABORATORIO DI MACCHINE
Determinazione sperimentale delle prestazioni di un impianto a vapore
Determinazione sperimentale delle prestazioni di un motore endotermico.
Determinazione sperimentale delle prestazioni di un gruppo frigo.
TESTI DI RIFERIMENTO:
• Meccanica macchine ed energia Vol. 2-3 Ed. Signum Scuola
• Manuale del Perito Termotecnico - Autore: Nicola Rossi Ed. Hoepli
- Appunti dalle lezione effettuate.
Legnago, 15.05.2015
I rappresentanti di classe
I Docenti
Prof. Ing. Orazio Corradin
Prof. Renato Merighi
PROGRAMMA SVOLTO DI: Tecnologia Meccanica
Docenti: Prof. Ing. Orazio Corradin
Prof. Francesco Ponso
PROGRAMMA SVOLTO
LA CORROSIONE
7. Introduzione
8. Che cos’è la corrosione e come si presenta
• Meccanismi della corrosione
•
Corrosione puramente chimica
•
Corrosione elettrochimica
•
Principali processi di corrosione
Corrosione sotto sforzo
• Corrosione per fatica
• Corrosione intergranulare
• Corrosione per aerazione differenziale
Pag.
51/7
•
•
•
•
•
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
• Corrosione per pitting
• Corrosione per correnti vaganti
Fattori che influenzano la corrosione
- pH e corrosione
- temperatura e corrosione
- Sollecitazioni, tensioni interne e corrosione
• Stato superficiale del metallo e corrosione
Velocità di corrosione
Misura della corrosione
Resistenza dei materiali alla corrosione
B) Acciai legati: acciai inossidabili ferritici, martensiti, austenitici, a basso contenuto di carbonio
C) Rame: leghe del rame, alluminio e sue leghe, nichel e sue leghe
Prevenzione della corrosione
Ambiente
Materiale :trattamenti chimici, rivestimenti
Protezione catodica
USURA
Usura adesiva e abrasiva
Variazione dell’usura nel tempo
Misura dell’usura
Fattori che influiscono sulla resistenza dell’usura
PROGRAMMAZIONE DELLE MU –EN
Introduzione
Nomenclatiura degli assi
- Assi linear, assi di rotazione, assi secondari
- Sistemi di coordinate del pezzo
- Coordinate cartesiane
- Punti di origine e riferimento
- Punto zero macchina
- Punto zero pezzo
- Punto di riferimento porta utensili
- Presetting
LE BASI DELLA PROGRAMMAZIONE EN
• Introduzione
• Studio del ciclo di lavorazione
• Il linguaggio di programmazione
0 Codice EIA, Codice ISO
• Sistemi di programmazione
• La programmazione manuale
• Il programma: struttura e significato
0 Blocco, programma, indirizzi nella programmazione ISO 6983
1 Funzioni preparatorie G
2 Funzioni ausiliarie M
• Indirizzi comuni per la programmazione CN
0 Numerazione del programma
1 Numero di blocco “N”
• Le informazioni tecnologiche
0 Funzioni di cambio utensile “T”
1 Velocità di rotazione del mandrino
Pag.
52/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
• Informazione di processo
0 Programmazione quote pezzo
1 Programmazione assoluta o incrementale
2 Impostazione dei piani di lavoro
3 Impostazione origine pezzo
4 Programmazione dei comandi di movimento
5 Comandi d’interpolazione
6 Correzione del raggio utensile
VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI LUOGHI DI LAVORO
PROVE DI LABORATORIO
9. Esempi di corrosione
10. Sistema diagnosi per determinare la tipologia ed i livelli di corrosione
11. Programmazione macchina a controllo numerico
Testi di riferimento:
Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto
Articolazione energia.
Ed. Calderini
Legnago, 15.05.2015
I rappresentanti di classe
I Docenti
Prof. Ing. Orazio Corradin
Prof. Francesco Ponso
PROGRAMMA SVOLTO
5 En
MATERIA
RELIGIONE
Prof. Mantovani Don Ulisse
In riferimento al programma ministeriale ( intesa MIUR-CEI 28.0.2012), in questo anno, riguardo le
conoscenze per raggiungere le abilità, si sono sviluppati i seguenti contenuti:
Ruolo della RC; identità del cristiano
Fede come esperienza del Dio di Gesù Cristo. Risposta personale, dall’etica alla morale, e comunitaria,
istituzione ecclesiale. Fondamentale e fondante l’evento risurrezione.
Vita della Chiesa nel mondo contemporaneo
Il Concilio Vat. II evento di rinnovamento e pastoralità. Ruolo della Chiesa nel dialogo tra i popoli. Papa
Francesco e il dialogo USA CUBA. Bolla indizione anno giubilare straordinario sulla misericordia a 50
anni dal Conc. Vat. II.
Lettura incidente diplomatico Vaticano-Turchia sul “genocidio degli Armeni”
Promozione e impegno per i diritti umani ( uomo figlio di Dio); associazionismo e volontariato.
Struttura della vita ecclesiale: Parola, Sacramenti, Carità. Annuncio, celebrazione, testimonianza.
Istituto Sostentamento Clero: “questione romana”, patti lateranensi, Intesa 1984.
Secolarizzazione, pluralismo…
Considerazioni sul significato. Analisi del terrorismo islamico in oriente e in occidente ( Volere di Dio e
volere dell’uomo). Importanza della conoscenza e del dialogo. Cristianesimo, islamismo e altre
religioni..
Concezione cristiana cattolica della famiglia, della vocazione, della professione.
Concetto di chiamata e missione. Famiglia e teoria del gender. Dottrina sociale della Chiesa: da Leone
XIII
a Giovanni Paolo II, il lavoro, dal sostentamento alla cooperazione.
Pag.
53/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Proiezione, analisi e riflessione del film: ”Malcom x” rivendicazione dei diritti fondamentali per il
popolo afroamericano. “Noah” il diluvio universale, rigenerazione, alleanza.
Legnago: 15.05.2015
Gli alunni:
Il docente:
Programma svolto
Materia: Inglese
Docente: Paola Bertolaso
Testi in uso per la microlingua: Gabriella Bernardini, Tullia Anna Maria Blundo,Thermal
Exchange, casa editrice Hoepli
Testo in uso per la civiltà: Flavia Bentini, Fiorenza Iori, Viewpoints,casa editrice Black Cat
Materia: Inglese
Docente: Paola Bertolaso
Testi in uso per la microlingua: Gabriella Bernardini, Tullia Anna Maria Blundo,Thermal
Exchange, casa editrice Hoepli
Testo in uso per la civiltà: Flavia Bentini, Fiorenza Iori, Viewpoints,casa editrice Black Cat
TRIMESTRE
Microlingua
The Kyoto Protocol ( materiale fornito dall’insegnante)
European energy efficiency directive ( 20-20-20)- (materiale fornito dall'insegnante)
How money flies out of you house ( The Sunday times)
Da una pubblicazione britannica “ Helping the Earth Begins at Home” sono state proposte le seguenti
letture inerenti la tipologia del corso di studio:
How Energy is Used in the Home
Environmetal Impact
Improving Energy Efficiency in your Home
Insulation
Heating Appliances and Controls
The Effect of Insulation and Heating Improvements
Domestic appliances and lighting
Pag.
54/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Energy Performance Certificate ( materiale fornito dall’insegnante)
Hydroelectricity – The Vajont Dam disaster ( materiale fornito dall’insegnante)
Solar energy pp. 37/38
Wind Energy p.40 più materiale fornito dall'insegnante
Geothermal Energy p.40 più materiale fornito dall’insegnante
Civiltà
Samuel Beckett “ Waiting for Godot” ( Argomento trattato per preparare I ragazzi alla
rappresentazione teatrale in lingua italiana ma non oggetto di verifica scritta o orale)
PENTAMESTRE
Microlingua
Technical Assistance – Maintenance ( fotocopia)
Car Maintenance ( fotocopia)
A Short History of Refrigeration pp.89-90
The refrigeration cycle pp.93-94
Air conditioning, the many faces of cool p.75-76
Civiltà
US: The melting pot for different cousines pp.86-87
Fast Food: an everyday part of American life p.106
The answer to the obesity crisis: healthy food p.107
OGM Food – ( fotocopia)
Expo Milan 2015, “ Feeding The Planet, Energy for Life” ( fotocopia)
Waste and pollution in the USA p68
US environmental policy- Celebrating Earth Day p.69
The American Car Industry: from the Golden Age to Current Challenges p.108
Legnago, 24 aprile 2015
I rappresentanti
L’insegnante
Prof.ssa Paola Bertolaso
……………………..
……………………..
Pag.
55/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
PROGRAMMA SVOLTO
CLASSE 5EN
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: GIOVANNA DE BERTI
Potenziamento fisiologico e miglioramento
delle capacità condizionali: resistenza, forza,
velocità, destrezza, elasticità muscolare
Mobilità articolare
Miglioramento capacità coordinative
Preatletici generali mirati al potenziamento
neuromuscolare
Grandi attrezzi: spalliera, scala orizzontale
Piccoli attrezzi: palloni, funicelle, bastoni di
legno e di ferro,
Giochi sportivi: calcetto, pallavolo,
pallacanestro, pallamano, pallapugno,
pallatutto,
Atletica leggera: propedeutica lancio del
disco, lancio del giavellotto.
Apparato cardiocircolatorio
Approccio tecniche BLS
I giochi olimpici: cenni
Primo trimestre. Secondo pentamestre.
Prima parte di ogni lezione.
Primo trimestre. Secondo pentamestre.
Prima parte di ogni lezione
Primo trimestre.
Secondo pentamestre.
Primo trimestre.
Secondo pentamestre
Primo trimestre.
Secondo pentamestre
Primo trimestre.
Secondo pentamestre
Secondo pentamestre
Primo trimestre
Secondo pentamestre
L’INSEGNANTE
Giovanna De Berti
I RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI
PROGRAMMA ANALITICO DI LINGUA ITALIANA.
Testo in dotazione: P. Di Sacco, Le basi della Letteratura, voll.3a-3b L’età contemporanea, Edizioni
Scolastiche Bruno Mondadori.
TRIMESTRE : vol.3a.
Pag.
56/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
- Il ‘900 : panorama storico/socio/economico dopo la Prima Guerra Mondiale, pp.24-31.
- L’approccio filosofico: Il Positivismo, l’Evoluzionismo, cenni al pensiero di S.Freud e F.Nietzsche,
pp.34-39.
- Il Naturalismo francese, pp.71-74:
• G.Flaubert, pp.74-78, da “Germinale” brano “La miniera”;
E.Zola, pp.79-83, da “Madame Bovary” brano “Il matrimonio fra noia ed illusione”.
•
- Dal Naturalismo al Verismo italiano, pp.86-88:
• G.Verga: biografia, poetica del primo periodo, sperimentazione linguistica, pp.109-116; da
“Nedda” brano “Nedda la ‘varannisa’”, pp.125-129; da “I Malavoglia” brani “Prefazione”, “La
famiglia Toscano”, “L’addio alla casa del nespolo”, pp.150-175.
- I simbolisti francesi, pp.254-261:
• C.Baudelaire, da ”I fiori del male” poesia “Spleen”.
- Le avanguardie: il Futurismo ed il suo Manifesto, pp.54-56.
- Il Decadentismo, pp.48-59:
• G. D’Annunzio: biografia, poetica, sperimentalismo ed Estetismo, stile: da “Alcyone” poesie
“La sera fiesolana” e “Pioggia nel pineto”;da “Il piacere” brani “L’attesa di Elena”, “Ritratto
dell’esteta”, pp. 298-339;
•
G. Pascoli:biografia, poetica del Fanciullino e mondo simbolico, stile, tecniche espressive: da
“Myricae” liriche “Il lampo”, “Il tuono”, “X Agosto”, pp.357-367, 376-389.
•
L. Pirandello: biografia, poetica del relativismo e dell’ umorismo, le “forme”, il sentimento
del contrario: da “L’umorismo” brano “Esempi di umorismo”; da “Il fu Mattia Pascal” brani
“Adriano Meis” e “Io sono il fu Mattia Pascal”, pp.583-588, 620-631.
PENTAMESTRE : vol. 3b.
- L’età contemporanea: panorama storico/socio/economico dagli anni’ 20 ad oggi.
- La panoramica filosofica : Neopositivismo, Neomarxismo, La Scuola di Francoforte, il Postmoderno,
pp.25-50.
- La poesia italiana fra linea sabiana, linea novecentista/Ermetismo, post-Ermetismo, pp.101-105:
Χ) U.Saba : cenni biografici, la poesia “onesta”; da “Il Canzoniere” le liriche “A mia moglie”,
“Ritratto della mia bambina”, pp. 137-151;
∆) G. Ungaretti: biografia, stile, poetica; da “L’allegria” liriche “I fiumi”, “Veglia”, “Fratelli”,
“Soldati”, “Natale”, pp.107-129;
Ε) E.Montale: cenni biografici, stile, il correlativo oggettivo praticato da T.S.Eliot; da “Ossi di
seppia” la lirica “Spesso il male di vivere ho incontrato”; da “Satura” la lirica “Ho sceso
dandoti il braccio”;
Φ) S.Quasimodo: cenni biografici; da “Erato ed Apòllion” la lirica “Ed è subito sera”; da
“Giorno dopo
giorno” la lirica “Alle fronde dei salici”;
Γ) A.Zanzotto: cenni biografici; da “La beltà” la poesia “Al mondo”.
- Filmografia della I° e II° Guerra Mondiale:
♦ “G. D’Annunzio: il poeta, il guerriero e l’amante”, RAI STORIA, documentario;
♦ “Una giornata particolare”, film, regia di E.Scola, con S.Loren e M.Mastroianni.
Pag.
57/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
- La prosa nella seconda metà del ‘900:
•
U.Eco: esempio di Postmodernismo; da “In nome della rosa” brano “L’enigma di
Brunello”, pp.459-463;
•
A. Solzenicyn: cenni biografici; da “Una giornata di Ivan Denisovic” il brano “Risveglio
all’alba nella baracca”, pp.553-556.
- Lettura integrale da parte di tutti gli alunni di uno dei seguenti romanzi: “Il fu Matia Pascal” di
L.Pirandello, “Madame Bovary” di G.Flaubert, “Il piacere” di G.D’Annunzio, “Il sentiero dei nidi di ragno”
di I.Calvino, “La coscienza di Zeno” di I.Svevo, “Stelle di cannella” di H Schneider, “Se questo è un uomo”
di P.Levi, “Viaggio nell’ impero economico della camorra “ di R.Saviano.
- Il teatro del ‘900 e contemporaneo. Visione di due opere al Teatro Salieri:
• “ Aspettando Godot” di S.Beckett , pp.529-532;
•
“ Tutto quello che sto per dirvi è falso” primo spettacolo di teatro civile anticontraffazione
interpretato da Tiziana Di Masi, regia di M.Cardillo , compagnia “La piccionaia”.
Legnago, 15-05-2015.
I rappresentanti
La Docente
Prof.ssa Maria Monica Avanzi
PROGRAMMA ANALITICO DI STORIA.
Testo in dotazione: “Storia”, corso di storia per il secondo biennio e il quinto anno, volumi 3a e 3b, di
M.Palazzo, M.Bergese, A.Rossi, ed. La Scuola.
In corso d’anno si è provveduto ad usare per la classe la griglia di valutazione per l’orale adottata dal
Dipartimento di Lettere.
TRIMESTRE : vol.3a.
Unità 1 : La società di massa ( concetti base )
Unità 2: L’età giolittiana, pp.54- 70.
Unità 3 : La prima guerra Mondiale, pp.78-99.
Unità 4 : La Rivoluzione russa ( sintesi ) pp.148-149.
Unità 6 : L’Italia tra le due guerre: il Fascismo , pp.178-206.
PENTAMESTRE : vol. 3a e 3b.
Unità 7 : La crisi del 1929 ( sintesi ) pp.250-251.
Unità 8 : La Germania tra le due guerre: il Nazismo ( sintesi ) pp.291-293.
Unità 10 : La Seconda Guerra Mondiale ( sintesi ) pp.370-373.
Unità 1 e unità 3: Le origini della guerra fredda e distensione ( concetti base)
Unità 2 : La distensione ( sintesi ) pp.104-105.
Unità 4 : L’Italia repubblicana: dalla ricostruzione agli anni di piombo ( sintesi ) pp148-151.
Unità 5 : L’economia mondiale dal dopoguerra alla globalizzazione ( concetti base ).
Filmografia e conferenze:
• “Dal disastro coloniale alla Prima Guerra Mondiale”, RAI STORIA, Istituto Luce del 6-11-2014;
•
“La Grande Guerra nel quotidiano veronese”, conferenza in Aula Magna del prof.or Tazzeri, 1311-2014;
Pag.
58/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
•
“Niente di nuovo sul fronte Occidentale”, regia di Delbert Man, 1979, nel corso dell’assemblea
studentesca del 24 -11-2014;
•
“La Seconda Guerra Mondiale e la Shoah”, incontro in Aula Magna col prof.or Melotto, 28-012015;
•
“G. D’Annunzio: il poeta, il guerriero e l’amante”, RAI STORIA, documentario;
•
“Una giornata particolare”, film sul Fascismo e la propaganda, regia di E. Scola, con S. Loren e M.
Mastroianni.
Legnago, 15-05-2015.
I rappresentanti
La Docente
Prof.ssa Maria Monica Avanzi
PROGRAMMA SVOLTO DI SISTEMI E AUTOMAZIONE
a.s.2014/ 2015
Docenti:
Prof. Carlo Bergamasco
Francesco Ponso
TRIMESTRE
-Concetti controllo automatico
-Esempi pratici di controllo automatico: Unità di trattamento aria, riscaldamento, refrigerazione
-Elementi di un sistema di controllo. Sistemi a catena aperta e chiusa.
-Anello di regolazione
-Principi e sistemi di regolazione pneumatica (attuatori) – schema elettrico centrale produzione aria
compressa
-Cenni su azionamenti idraulici-oleodinamici
-Regolazione su sistemi a vapore
-Regolazione ON-OFF, aspetti teorici, il differenziale, inerzia termica, esempi di termoregolatori,
modalità DIRECT -REVERSE
-Regolazione ON-OFF: zona neutra , zona morta, tempo statico di risposta
-Regolazione flottante, a tre punti.
-Regolazione PRORZIONALE,principi, banda, scostamento
-Regolazione INTEGRALE, principi.
-Regolazione PROPORZIONALE-INTEGRALE
-Regolazione DERIVATIVA
-Formule matematiche regolazione PID – tabella di confronto
-Diagramma generale regolazione PID.
PENTAMESTRE
-Tecnica del freddo:ciclo teorico, diagrammi, componenti principali, dispositivi di regolazione e
controllo: valvola di espansione termostatica con equalizzatore esterno
- Compensazione invernale, cablaggio termoregolatore
- Compensazione estiva: parametri, autorità di compensazione.
- Compensazione in campo industriale.
- Valvole ed attuatori: criteri di classificazione in base alla pressione nominale, diametro, corsa,
coefficiente di efflusso, pressione massima
- Curva caratteristica di regolazione valvole: lineare, rapida, equipercentuale.
-Caratteristica circuito: valvola + batteria
-Autorità delle valvole concetti generali e casi pratici, applicazione ai sistemi di condizionamento
-Valvole 3-vie deviatrici- miscelatrici criteri di scelta
-Valvola 3 vie miscelatrice
-UTA selezione valvola 3-vie in base al Kv da scheda tecnica fornitore
-Tecnologie e componenti dei controlli automatici; attuatori, sensori e trasduttori.
Sensori:definizione
Pag.
59/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Tipologie di sensori: sensori di prossimità (a due e tre fili); magnetici (ad effetto Hall, a contatti Reed);
ad induzione; capacitivi; fotoelettrici (fotocellule a sbarramento, a riflessione, a tasteggio) ; cenni su
sensori ad ultrasuoni
Trasduttori :definizione
Parametri principali: Range,Funzione di trasferimento, tempo di risposta,Sensibilità, Linearità,
Precisione,Ripetitività, Isteresi, Risoluzione, Offset.
Tipi di trasduttori:analogici, digitali- attivi, passivi
Encoder
Potenziometro, funzionamento a vuoto e sotto carico
Trasduttori di temperatura (termocoppia, termoresistenza, termistore NTC-PTC)
Trasduttori di pressione (estensimetrici, potenziometrici, capacitivi)
Pressostati aria-acqua
Trasduttori di livello ( a galleggiante,ad elettrodi conduttivi ad ultrasuoni )
Controllo di flusso e portata
Trasduttori di umidità (psicrometro, umidostato, igrometro resistivo)
-Struttura, funzioni, linguaggi di automazione di sistemi discreti mediante PLC
- Sistemi di comando automatico
- Logica cablata e Logica programmabile
- Sistema di controllo con PLC
- Struttura del PLC – componenti – schema a blocchi
- Alimentatore
- La CPU
- Le Memorie – Indirizzamento di una memoria
- Memorie ROM, RAM, EPROM
- Funzionamento base del PLC – funzionamento sequenziale
- Ciclo di scansione – tipi di scansione – tempo di scansione
- Input e Output del PLC – schede digitali e analogiche
- Convertitori A/D e D/A
- Multiplexer e Demultiplexer
- Moduli I/O analogici ,digitali
- scansione del PLC
- Il sistema dei Bus
- Il Rack o telaio di montaggio
- Classificazioni dei PLC
- Logica CIM cenni , Computer Integrated Manufacturing
Programmazione del PLC
- Generalità e normativa
- Linguaggi di programmazione: grafici e letterali.
Dopo il 15.05 verranno trattati, compatibilmente con il tempo a disposizione i seguenti
argomenti:
PLC:
- Ladder Diagram (KOP)
- Lista delle Istruzioni (AWL)
- Merker - memorie ausiliarie ad un bit
- Simulazione di Relè bistabili - comando Set e Reset
- Temporizzatori
-Richiami sui motori elettrici: trasformatore, motore elettrico asincrono trifase, controllo.
-Schemi elettrici di comando e di potenza su impianti industriali
-Architettura, classificazione, tipologie di robot
-Schemi di regolazione nell’impiantistica termotecnica per l’ambito ambito civile e industriale
LABORATORIO
- Sistemi di controllo : Applicazione sonde su impianti civili
Pag.
60/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
- Pneumatica : rilievo e studio sistemi di controllo su centrale di produzione aria compressaregolazione ON/OFF
-Rilievo parametri di funzionamento su ciclo frigorifero: la valvola termostatica con equalizzatore
esterno
-Studio unità di condizionamento ad espansione diretta
-Esercitazione su sensori su banco prova
-Costruzione di circuito con sensori fotoelettrici (progetto con lingua Inglese)
-Sistemi di controllo UTA: esercitazione su strategie di assistenza tecnica, controllo anomalie e verifica
guasti, come lavoro di gruppo
-Casi di progettazione energetica edifici secondo normativa vigente: sistemi di controllo per il
risparmio energetico :stesura relazione di progetto come lavoro di gruppo
-Cablaggio di sensori fotoelettrici
-Esercitazioni di cablaggio PLC
-Esercitazioni di programmazione di PLC per il controllo di processi
Legnago 15.05.15
I Rappresentanti di classe
I Docenti
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della
Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.
Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996
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Forse è un segno vero della vita:
intorno a me fanciulli con leggeri
moti del capo danzano in un gioco
di cadenze e di voci lungo il prato
della chiesa. Pietà della sera, ombre
riaccese sopra l‟erba così verde,
bellissime nel fuoco della luna!
Memoria vi concede breve sonno;
ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo
per la prima marea. Questa è l‟ora:
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non più mia, arsi, remoti simulacri.
E tu vento del sud forte di zàgare,
spingi la luna dove nudi dormono
fanciulli, forza il puledro sui campi
umidi d‟orme di cavalle, apri
il mare, alza le nuvole dagli alberi:
già l‟airone s‟avanza verso l‟acqua
e fiuta lento il fango tra le spine,
ride la gazza, nera sugli aranci.
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura
nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un
discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo
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giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e
avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia
e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.
1.
Comprensione del testo
Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2.
Analisi del testo
Chiarisci il primo verso della poesia.
Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5).
Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?
Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni?
Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
3.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono
nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta
nell‟insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi
l‟interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o
a testi di altri autori del Novecento.
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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
DOCUMENTI
ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma
Donazione di Costantino, 1248
Jacques-Louis DAVID
Antioco e Stratonice, 1774
PARMIGIANINO
Adorazione dei Magi, 1529 circa
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E,
secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino
cotto dove galleggiavano fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo
mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della
tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre
luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo
misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola
torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in
avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di
creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò
ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo
spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la
cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva
allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre,
dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì
la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata
davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel
bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò
Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa,
quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il
dono che Gesù ci ha fatto questa notte.»
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del
principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che
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un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata,
che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso
umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso
la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il
dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio
bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica
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valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della
felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro
come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei
casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si
esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa
regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti:
fondi di magazzino fin dal primo giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi).
Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di
dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole
nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e
si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro
piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non
sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando
si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche
della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli
individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […]
Quando un dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente
interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità
diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio
mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima
paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il
primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela
Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena
continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones,
che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma
solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il
mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e
disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può
addirittura praticare l‟atto del dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si
può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è
la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo
si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come
soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del
dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell‟indifferenza distratta;
il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione
che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di
pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà
dell‟altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia
potuto e possa essere presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che
incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è
sempre stata difficile: l‟essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che
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questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di
dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell‟altro. Donare significa per definizione
consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per
distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c‟è un
soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro,
indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi
un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di
gratitudine. Donare apparedunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato
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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del
1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della
natura e dell‟ambiente ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una
vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di
sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In
particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti,
come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra
non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il
boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il
fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i
suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno
premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione
mondiale. Non si può dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la
popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata
al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il
sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel
decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo
all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un‟espansione
molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo
spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia,
che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo
chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno
importante è un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)
«L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci
inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio
all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il
più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile,
e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che
abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere
«a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché
l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro
genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione
concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità un luogo di coesistenza
culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo
colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”.
Ciascuno devesentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese
d‟origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni
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essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre
specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni
future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere
creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve
disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.»
Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
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3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al
conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi
degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della
politica, un‟accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo
status elevato dell‟istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si
trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra
stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare
gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini
e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna
nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni
dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo
all‟altro dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata
nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio
di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto
sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto
temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo
l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero
garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui
spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di
azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come
violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di
sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale
illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno
animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua
creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai
«produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso,
gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per
nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di
intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il
bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in
questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche
nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività
sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto
sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita,
sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita
sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la
produttività della società nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx,
credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
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«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è
fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della
nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non
conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più
alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza
consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta
l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo
individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio
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onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E
così non propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non
violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire
ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi
politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò
colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò
per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la
libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America
l‟urgenza appassionata dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si
raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le
promesse della democrazia; questo è il momentodi levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al
sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili
dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per
tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno
concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della
nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo
dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo
nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non
soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre
condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra
protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi
risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e
gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive
il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di
fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da
risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i
capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di
sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi
grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la
tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il
trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado
di ripararele cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un
po‟ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in
fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per
svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata,
non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti
più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una
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ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti
di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltàdei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che
sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo
dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e
giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di
pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitaneguidate da un computer (è
così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei
grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della
Ricerca
«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si
portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da
domande sempre più dettagliate «Quanto costano, comesi usano, quali app…». Intanto i docenti
hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza
riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi
tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli
studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in
internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri
elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12
gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato
dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e
dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età
dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice
avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato
futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi
nell‟ordine del proprio potenziamento. Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria
crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si
congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le
mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli,
Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali
degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di
alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l‟Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il
paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e
denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si
concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C‟è bisogno di una
gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del
futuro, non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità
e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il
termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande
scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»
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Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26
gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue
considerazioni e convinzioni al riguardo.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l‟uso del dizionario italiano.
È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua
non italiana. Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO:
IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE
DATA 31/03/2015
Per un edificio ad uso uffici ( open space ) situato a Verona, si deve progettare un impianto di
condizionamento estivo misto aria-acqua. Si determini:
8) la portata di ventilazione in base alla norma UNI 10399 – 95;
9) i trattamenti a cui l'aria deve essere sottoposta;
10)
la potenza termica da sottrarre all'aria con la batteria fredda;
11)
la potenza termica da sottrarre con i terminali ambiente.
Sono noti:
L. il carico termico sensibile da estrarre pari a 40 kw;
M. il carico termico latente da estrarre pari a 8 kw;
N. il fattore di by-pass della batteria fredda pari a 0,2;
O. la superficie complessiva dei locali pari a 500m2.
Utilizzando il diagramma psicometrico allegato, si traccino le linee di trasformazione dell'aria
nell'unità di trattamento. Si disegni, inoltre, lo schema dell'unità di trattamento aria e si
descriva l'impianto di distribuzione dell'aria e dell'acqua.
Il candidato assuma liberamente ogni altro dato necessario alla soluzione rendendo
giustificazione delle scelte fatte.
Durata massima della prova 5 ore
E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili
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IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO:
IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE
per l’alunno certificato
DATA 31/03/2015
Per un edificio ad uso uffici ( open space ) situato a Verona, si deve progettare un impianto di
condizionamento estivo misto aria-acqua. Si determini:
3) la portata di ventilazione in base alla norma UNI 10399 – 95;
4) i trattamenti a cui l'aria deve essere sottoposta;
5) la potenza termica da sottrarre all'aria con la batteria fredda;
Sono noti:
10. il carico termico sensibile da estrarre pari a 40 kw;
11. il carico termico latente da estrarre pari a 8 kw;
12. il fattore di by-pass della batteria fredda pari a 0,2;
13. la superficie complessiva dei locali pari a 500m2.
Utilizzando il diagramma psicometrico allegato, si traccino le linee di trasformazione dell'aria
nell'unità di trattamento.
Il candidato assuma liberamente ogni altro dato necessario alla soluzione rendendo
giustificazione delle scelte fatte.
Durata massima della prova 6 ore
E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili
Il candidato potrà servirsi di portatile per la stesura della verifica coadiuvato
dall'insegnate di sostegno
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IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO:
IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE
DATA 9/05/2015
Si voglia trattare l’aria di un’ambiente in cui, a causa della presenza di molte persone, si
prevede di immettere il 40% di aria esterna ed il 50% di ricircolo.
Le condizioni esterne, che indicheremo sul diagramma dell’aria umida con la lettere “A” sono:
temperatura T=30°C ( bulbo secco ) e umidità pari a 80%.
Il calore sensibile nell’ambiente è di 10000W, mentre il calore latente è di 8000W.
Nel locale si voglia realizzare una temperatura ( bulbo secco) T=25°C con umidità relativa del
50% condizione che sul diagramma sarà individuato con la lettera “B”.
Il candidato, scegliendo con motivati criteri ogni altro dato eventualmente mancante, calcoli la
portata d’aria che assicura queste condizioni e la potenzialità della batteria di raffreddamento
e di post-riscaldamento.
Si scelga una batteria fredda che abbia un punto di condensazione ( che indicheremo con “D” )
a T=15°C ed umidità pari ad 80%.
Il candidato rappresenti, con uno schema unifilare l’impianto.
Nel caso in cui il punto “A“ abbia un’umidità del 100% cosa cambia?
Durata massima della prova 5 ore
E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili
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IIS “G. SILVA – M. RICCI” A.S. 2014/2015
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO:
IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE
per l’alunno certificato
Si voglia trattare l’aria di un’ambiente in cui, a causa della presenza di molte persone, si
prevede di immettere il 40% di aria esterna ed il 50% di ricircolo.
Le condizioni esterne, che indicheremo sul diagramma dell’aria umida con la lettere “A” sono:
temperatura T=30°C ( bulbo secco ) e umidità pari a 80%.
Il calore sensibile nell’ambiente è di 10000W, mentre il calore latente è di 8000W.
Nel locale si voglia realizzare una temperatura ( bulbo secco) T=25°C con umidità relativa del
50% condizione che sul diagramma sarà individuato con la lettera “B”.
Il candidato, scegliendo con motivati criteri ogni altro dato eventualmente mancante, calcoli la
portata d’aria che assicura queste condizioni e la potenzialità della batteria di raffreddamento.
Si scelga una batteria fredda che abbia un punto di condensazione ( che indicheremo con “D” )
a T=15°C ed umidità pari ad 80%.
Durata massima della prova 5 ore
E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili
Il candidato potrà servirsi di portatile per la stesura della verifica coadiuvato
dall'insegnate di sostegno
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IIS “SILVA – RICCI”- SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
MATERIA:INGLESE
TIPOLOGIA B
NAME…………………………………..
CLASS Venergia
SURNAME ……………………………
DATE 13th March 2015
Answer the following questions
1)Think about car maintenance and explain why it is important. Talk about the two
types of maintenance and list the tasks that are normally carried out during an
overhaul. ( Max. 8 lines)
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………………………………………………………………………………………………………………………………………
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2) Write about air conditioners and explain the cooling cycle. ( Max. 7 lines)
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3) Outline the history of refrigeration. ( Max.7 lines)
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IIS “SILVA – RICCI”- SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
MATERIA:INGLESE ( alunno certificato)
TIPOLOGIA B
NAME…………………………………..
CLASS Venergia
SURNAME ……………………………
DATE 13th March 2015
Answer the following questions
1)Write what you Know about solar energy. ( Max. 5 lines)
………………………………………………………………………………………………………………………………………
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2) Explain the cooling cycle. ( Max. 6 lines)
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3) Talk about the refrigerants used in refrigeration. ( Max. 4 lines)
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1°SIMULAZIONE 3° PROVA esame di Maturità A.S.2014-15
13/03/2015
SISTEMI E AUTOMAZIONE
1) Valvola a tre vie miscelatrice per circuito idraulico
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2) Compensazione invernale: aspetti caratteristici
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∗ Regolazione ON-OFF: modalità DIRECT - REVERSE
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2° SIMULAZIONE 3° PROVA esame di Maturità A.S.2014-15
06/05/2015
SISTEMI E AUTOMAZIONE
1) Definizione di trasduttore. Range di misura e range di funzionamento
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2) Sensori fotoelettrici
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1.
Sistema di controllo ad anello chiuso (feed-back). Breve descrizione ed esempio
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IISS "SILVA - RICCI" Legnago (vr)
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali – Costruzioni, Ambiente e Territorio –
Elettronica – Energia – Grafica e Comunicazione - Informatica – Meccanica e
Meccatronica – Progetto Sirio
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME DI STATO:
STORIA.
Alunno:
Classe:
Docente: Prof.ssa Maria Monica Avanzi
Valutazione:
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Data :
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA.
·Descrivi gli avvenimenti che caratterizzano il biennio rosso, in particolare del Congresso di Livorno.
( seguono 7 righe )
·Parla delle leggi “fascistissime” emanate in Italia dal 1925.
( seguono 7 righe )
·Nel film visto in classe “Una giornata particolare” di E.Scola (1977) con M.Mastroianni e S.Loren,
viene offerto uno spaccato storico caratteristico del ventennio fascista: esponi il quadro storico che
emerge e le specifiche nuove modalità cui il regime ricorse.
( seguono 7 righe )
Pagina 82 di 86
I.I.S. “ SILVA – RICCI “
LEGNAGO
SIMULAZIONE 3° PROVA SCRITTA
a.s. 2014/2015
TIP. B
MATERIA : MATEMATICA
Data 06/05/2015
CLASSE
5Aen
CANDIDATO ……………………………………………………………………………….
1. Scrivere la formula fondamentale del calcolo integrale e poi calcolare l’area della regione finita
2
di piano delimitata dalla parabola di equazione y = x − 6 x + 5 e dalla retta di equazione
y = − x + 5 dopo averne data una rappresentazione grafica.
2. Determinare i punti stazionari della seguente funzione a due variabili
f ( x, y ) = 2 x 3 + 6 xy + y 2 , specificando se essi siano massimi o minimi relativi o punti di
sella,descrivendo in generale l’ Hessiano di una funzione.
83/44
documento del 15.05.2015
3. Definire il teorema di ROLLE e stabilire se è applicabile alle seguenti funzioni nell’intervallo
indicato. In caso di risposta negativa spiegarne il motivo ; in caso di risposta affermativa calcolare
le ascisse dei punti che verificano il teorema:
[1,3]
f ( x ) = x 2 − 4 x + 2 in
f ( x) = x 3 + x
in
[0,1]
( proseguire sul retro del foglio)
84/44
documento del 15.05.2015
IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR
Classe 5^AE
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali
Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia
Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio
Specializzazione Energia
Simulazione terza prova Esami di Stato A.S. 2014/15
Meccanica e Macchine a fluido
del 13/03/2015
1) Descrivere i mezzi che possono venire utilizzati per aumentare il rendimento del ciclo
Rankine.
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2) Nei motori a combustione interna per il calcolo della potenza meccanica utile si utilizza la
pressione media effettiva, si spieghi cosa questa rappresenta.
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3) Si spieghi per una macchina frigorifera a compressione di vapore, funzionante in pompa di
calore quale sia la grandezza che esprime le prestazioni della macchina ed il suo significato.
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documento del 15.05.2015
IISS “G. SILVA-M. RICCI” – Legnago VR
Classe 5^AE
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
Biotecnologie sanitarie – Chimica e materiali
Costruzioni, Ambiente e Territorio – Elettronica – Energia
Informatica – Meccanica e Meccatronica – Progetto Sirio
Specializzazione Energia
Simulazione terza prova Esami di Stato A.S. 2014/15
Tecnologia Meccanica
del 06/05/2015
♦ Tra i sistemi di prevenzione della corrosione la zincatura è uno dei processi principali si elenchino
i tipi e le modalità di esecuzione.
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M) Nelle lavorazioni alle MU-CN per determinare la posizione di un punto da raggiungere con gli utensili è
necessario disporre di un sistema di coordinate del pezzo, dire quante e quali sono e spiegare la loro
differenza con esempi.
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3) Una delle principali cause di deterioramento di un organo di macchina è l’usura, si spieghi in cosa
consiste l’usura, si elenchino le cause, le sue conseguenze principali, dire se questa è eliminabile, se sì
come.
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documento del 15.05.2015