piano di emergenza interno - Opere Pie Riunite Lavagna
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piano di emergenza interno - Opere Pie Riunite Lavagna
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Opere Pie Riunite Devoto Marini Sivori” Corso Genova, 70 16033 Lavagna (GE) PIANO DI EMERGENZA INTERNO (P.E.I.) Redatto ai sensi dell’art. 5 comma 1 del D.M. 10/3/98 e ss.mm.ii. Redatto da Luca Bruschi e Sandro Morchio Approvato da Sandro Morchio - RSPP Revisione N° 7 Data: 09/07/2014 1 PIANO DI EMERGENZA INTERNO (P.E.I.) INDICE: 1) SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA 2) DESCRIZIONE LUOGO E DELLA ATTIVITA’ 3) PERSONALE EMERGENZA 4) PRESIDIO DEGLI AMBIENTI 5) NORME OPERATIVE PER IL PERSONALE OPERANTE NELL’EDIFICIO IN CASO DI PROBABILE FOCOLAIO CIRCOSCRITTO 6) NORME OPERATIVE IN CASO DI CONSISTENTE – EVACUAZIONE DEI LOCALI INCENDIO 7) MODALITA’ DI EVACUAZIONE 8) COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NEI CONFRONTI DEGLI UTENTI (ANZIANI) PRESENTI IN STRUTTURA 9) SEGNALAZIONE EMERGENZA 10) POSSIBILI CAUSE DI EMERGENZA - CONSIGLI E NORME COMPORTAMENTALI 11) EMERGENZA IDRO - GEOLOGICA 2 1) SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA Definizioni: Con il termine emergenza si definisce un fatto, una situazione, una circostanza diversa da tutti gli avvenimenti che normalmente si presentano nella quotidianità, le azioni conseguenti ad una situazione di emergenza sono quindi di carattere straordinario, in quanto radicalmente differenti dalla consuetudine lavorativa. Stabilito tale concetto, il Piano di Emergenza Interno (PEI), redatto per l’attività della Azienda A.S.P. Opere Pie Riunite Devoto Marini Sivori, Corso Genova 70, Lavagna (GE), è definibile come l’insieme coordinato delle misure e delle azioni che devono essere messe in atto all’interno dell’attività dal momento in cui si verifica un incidente, ovvero un evento pericoloso di una certa rilevanza, o che comunque esuli dalle normali prassi lavorative del tipo: principio di incendio, scoppio, fuga di gas, alluvione, evento naturale in genere. Lo scopo del PEI è di fornire a tutto il personale ed alle persone presenti (anziani, degenti, visitatori, ecc.) nel luogo considerato, indicazioni sui comportamenti da tenere per attuare lo scopo primario della salvaguardia delle persone e delle cose. Copia del presente PEI viene distribuita a tutto il personale dipendente, copie vengono affisse nei locali di maggior frequentazione da parte del personale e copie ulteriori sono distribuite agli operatori delle Ditte esterne che frequentano i locali dell’attività per espletare le loro funzioni (manutenzioni, interventi di vario tipo). 2) DESCRIZIONE DEL LUOGO E DELL’ATTIVITA’ L’attività della Azienda è quella tipica delle RSA - Residenze protette per anziani non autosufficienti (cura, assistenza, ecc.) e si svolge all’interno di un edificio civile composto di 5 piani fuori terra, ad essa totalmente dedicato, sito in Corso Genova, 70 nel Comune di Lavagna (GE). Tale edificio si trova al centro del Comune ed è circondato da un giardino di proprietà da tutti i lati; esso non comunica direttamente con altre attività ed i servizi complementari ed ausiliari (centrali termica ed elettrica) sono ubicati a sufficiente distanza dall’edificio principale. L’area è accessibile sia da nord sia da sud e l’edificio risulta scostato dalla pubblica via; i due cancelli di ingresso ed i viali di accesso consentono un passaggio agevole per i mezzi di soccorso. I cinque piani fuori terra così ripartiti: Piano terra nuova ala - Sala da pranzo A - Sala da pranzo B con annesso bagno per disabili - Spogliatoi con annessi servizi - Camera ardente - Due servizi igienici per disabili Piano 1° nuova ala - 7 camere a 2 posti letto - 3 camere a 3 posti letto - Bagno attrezzato - Locale soggiorno per animazione - Locali di sgombero - Magazzino farmaci Piano terra vecchia ala - Atrio - Due saloni ad uso soggiorno di cui uno con bagno per disabili - Cappella - Due servizi igienici per disabili - Cucina, 3 dispense e un servizio igienico - Locale lavastoviglie - Locale sottoscala adiacente alla cucina Piano 1° vecchia ala - Infermeria - Studio medico - Deposito farmaci - 3 camere a 1 posto letto - 1 camera a 2 posti letto - 3 camere a 3 posti letto - 1 camera a 4 posti letto - Locale lavapadelle - Locali di sgombro 3 Piano 2° nuova ala - 7 camere a 2 posti letto - 3 camere a 3 posti letto - Bagno attrezzato - Locale soggiorno - Locali di sgombero Piano 2° vecchia ala - 6 camere a 3 posti letto - 1 camera a 4 posti letto - 1 infermeria - Locali di sgombero - Locale lavapadelle Piano 3° nuova ala - 11 camere a 2 posti letto - Bagno attrezzato - Locale soggiorno - Locali di sgombero Piano 3° vecchia ala - 4 camere a 3 posti letto - 1 camera a 4 posti letto - Infermeria - Palestra di riabilitazione - Locali di sgombero - Locale lavapadelle Piano 4° vecchia ala - Sala Consiglio - Stireria / sala cucito - Lavanderia - Locali biancheria sporco/pulito - Servizio igienico - Ripostiglio - Locali sottotetto Piano 4° nuova ala - Uffici - Locale archivio - Servizio igienico - Locali sottotetto Attualmente sono a disposizione degli utenti 124 posti letto. L’accesso ai piani superiori si ha, oltre che tramite scala interna, mediante: - Ala vecchia 1 montalettighe con accesso finale al IV piano e 1 ascensore con accesso finale al III piano - Ala nuova 1 montalettighe e 1 ascensore ambedue con accesso finale al IV piano E’ inoltre presente una scala esterna in cemento armato posta sul lato nord. Nell’attività, che si svolge su tre turni, sono impiegate attualmente circa cento persone tra personale dipendente e non. Quotidianamente sono presenti, distribuiti nell’arco delle 24ore, circa 60 persone. Dal punto di vista della suddivisione per mansioni si è riscontrato l’organigramma di seguito descritto: • 4 medici • 3 amministrativi • 2 terapisti di riabilitazione • 17 infermieri • 43 operatori socio sanitari - socio assistenziali E’ inoltre presente: - personale dipendente dalla società che ha in appalto i servizi alberghieri e di pulizia per circa 13 presenze nell’arco della giornata - personale dipendente dalla società che ha in appalto il servizio di cucina per circa 4 presenze nell’arco della giornata - personale dipendente dalla società che ha in appalto il servizio di animazione per circa 2 presenza nell’arco della giornata - personale dipendente dalla società che ha in appalto il servizio di fatturazione passiva archiviazione per una presenza nell’arco della giornata. 3) PERSONALE EMERGENZA 4 In caso di segnalazione e di attivazione di una emergenza si rendono disponibili le seguenti funzioni: DIREZIONE EMERGENZA: La direzione emergenza fa capo al Direttore Amm.vo dell’Ente; in caso non fosse presente deve essere avvisato tempestivamente (CELL. 393.24.89.068). Organizza, dirige e coordina l’attuazione del Piano Emergenza Interno e la gestione della situazione di emergenza, dispone per l’evacuazione dallo stabile, tiene i contatti con i soccorritori. In caso di assenza sul luogo di lavoro e fino al suo arrivo le incombenze ricadono sugli addetti antincendio presenti. ADDETTI EMERGENZA: Intervengono sul luogo dell’emergenza, operano ed agiscono secondo le indicazioni della Direzione Emergenza ed in sua assenza secondo le linee del presente documento; essi si assicurano inoltre che tutte le persone siano state evacuate dallo stabile. Sono all’uopo nominati i Signori: NOMINATIVO 1. Morchio Sandro 2. Aresu Liana 3. Bellomi Maria 4. Bellotti Fernanda 5. Boitano Angelo 6. Bolleri Serena 7. Cicu Maria Beatrice 8. Costella Caterina 9. Dal Corso Manuela 10. Dellepiane Maura C. 11. Domenici Giuliana 12. Ghilino Barbara 13. Gibelli Maria A. 14. Giudice Enza 15. Massussi Cristina 16. Moggia Elena 17. Murgia Maria L. 18. Napoli Graziella 19. Onde Irene 20. Podestà Antonella 21. Rossi Sara 22. Silvagno Elisa 23. Vaio Rita 24. Viale Angela FUNZIONE Direzione emergenza - Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Addetto Antincendio Tali Addetti Antincendio sono stati debitamente formati ed informati dal Datore di Lavoro ed hanno frequentato specifici corsi di formazione in materia di antincendio e di gestione delle emergenze conformi al D.M. 10/3/98 e ss.mm.ii. per quanto attiene alle attività a rischio elevato. Inoltre periodicamente, con cadenza normalmente semestrale, vengono rinnovati gli interventi formativi per tali Addetti mediante esercitazioni pratiche e simulazioni di emergenza. Si fa inoltre presente che all’interno dell’edificio opera una Cooperativa di servizi; anche tale Azienda ha provveduto alla nomina ed alla formazione degli addetti, che risultano: 5 NOMINATIVO FUNZIONE Amalia Sanguineti Addetto Antincendio ADDETTI PRONTO SOCCORSO: Intervengono sul luogo dell’emergenza; operano ed agiscono con il fine di salvaguardare la salute dei presenti nella struttura e coadiuvano nelle operazioni di soccorso medico e sanitario; essi si assicurano inoltre che tutte le persone siano state evacuate dallo stabile. Stante la tipologia dell’attività svolta all’interno della struttura (Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani non autosufficienti), é sempre presente (24/24) un adeguato numero di infermieri professionali che, proprio per la specifica formazione e per i corsi di studio seguiti, hanno piena capacità d’intervento. A tali professionalità individuali si affianca l’attività di formazione ed informazione specifica attuata dal datore di lavoro mirante a rendere organizzativamente efficiente ed efficace l’intervento degli operatori in caso di emergenza. Sono, comunque, all’uopo nominati e formati Addetti al Primo Soccorso i Signori: 1. Bolleri Serena 2. Cicu Maria Beatrice 3. Ferrari Riccardo 4. Lagutti Maria Lena 5. Luciani Anna 6. Moggia Elena 7. Pagliari Marco 8. Pischedda Antonio 9. Silvagno Elena 10. Silvagno Elisa 11. Vaio Rita 4) PRESIDIO DEGLI AMBIENTI L’attività lavorativa all’interno della Azienda si svolge a turni e pertanto il luogo si può ritenere presidiato secondo quanto disposto dalla normativa tecnica, ventiquattro ore su ventiquattro. Inoltre sono presenti impianti di rilevazione ed allarme incendio a funzionamento automatico, governati da specifica centralina di segnalazione posta al 1° piano dell’edificio nel locale di accesso al magazzino farmaci. 5) NORME OPERATIVE PER IL PERSONALE OPERANTE NELL’EDIFICIO IN CASO DI PROBABILE FOCOLAIO CIRCOSCRITTO Quanto segue vale nell’eventualità di una situazione di modeste dimensioni e circoscritta (in generale un tale evento è configurabile se si riesce a domare l’incendio in meno di due minuti dall’intervento). Chiunque tra il personale noti o rilevi segnali premonitori di una possibile situazione di emergenza (odore di bruciato, presenza di fumo in un locale, surriscaldamento di una linea elettrica o di un apparecchio utilizzatore, ecc., in qualsiasi locale dove si trovi ad operare in quel momento è tenuto a: Allertare un collega affinché avvisi immediatamente la Direzione Emergenza o un Addetto antincendio. 6 Accertarsi, senza mettere a repentaglio la propria incolumità, di quanto sta accadendo mantenendo la sorveglianza visiva del punto critico Dalla verifica della situazione, se ci si sente pronti ad intervenire si deve: - In caso di focolaio derivante da apparecchiature elettriche staccare immediatamente il cavo di alimentazione o, se non presente, l’interruttore generale dal quadro di piano ed intervenire con il più vicino estintore senza riporre l’estintore, in caso focolai occulti abbiano a riattizzarsi. Ricordare che l’estintore va utilizzato solo se si é sicuri delle proprie azioni. - In caso di focolaio derivante da materiale infiammabile (carta, stoffa, plastica, ecc.) intervenire con il più vicino estintore senza riporre l’estintore, in caso focolai occulti abbiano a riattizzarsi. Ricordare che l’estintore va utilizzato solo se si é sicuri delle proprie azioni. Nota Bene: - Non operare mai per estinguere un principio di incendio con acqua su apparecchiature elettriche (macchinari, computers, utensili, ecc.) - Non usare gli ascensori e i montalettighe Nel caso chi presente non si senta pronto ad affrontare la situazione deve: 1) premere immediatamente il più vicino PULSANTE DI ALLARME 2) staccare l’interruttore generale dal quadro di piano che si trova: Piano terra ala vecchia Piano terra ala nuova 1° piano ala vecchia 1° piano ala nuova 2° piano ala vecchia 2° piano ala nuova 3° piano ala vecchia 3° Piano ala nuova 4° piano ala vecchia 4° piano ala nuova 1 a sinistra entrando nell’atrio a fianco delle scale 1 nel locale lavastoviglie (uso lavastoviglie) 1 tra le due porte di accesso alla cucina (uso cucina) a destra del montalettighe nel corridoio nell’angolo entrando a destra dal vano scale all’inizio del corridoio a destra nel corridoio nell’angolo entrando a destra dal vano scale nel primo ripostiglio a destra nel corridoio nell’angolo entrando a destra dal vano scale nel primo ripostiglio a destra 1 entrando nel locale lavatrici a destra (uso lavatrici) 1 a sinistra dell’ingresso al locale lavatrici 1 a fianco dell’ascensore piccolo (centralino telefonico) 1 entrando negli uffici subito a sinistra (impianto uffici) 1 sul terrazzo esterno dell’ufficio (impianto condizionamento) 3) chiudere tutte le porte dei locali attigui 4) attendere l’arrivo di un addetto mantenendo un controllo visivo sulla situazione Se il principio di incendio interessa un locale definito e se non vi è al momento un collega presente, se si è certi che nel locale interessato non vi sono persone all’interno, chiudere la porta del locale e dare l’allarme, senza cercare di intervenire da soli. Attendere l’arrivo degli Addetti antincendio e della Direzione Emergenza, per relazionare sull’accaduto. La Direzione Emergenza, lanciato l’allarme e fatto intervenire sul posto un Addetto munito di estintore (se non già presente ed operante) deve incaricare altri addetti che facciano 7 allontanare i presenti e gli utenti dal punto interessato, facendoli avviare o in zona calma (ovvero in zona protetta con porta tagliafuoco) o verso l’uscita. Attendere l’arrivo degli eventuali rinforzi, controllando il punto dove si è intervenuto senza riporre l’estintore, in caso focolai occulti abbiano da riattizzarsi. Avvertenza: se il locale interessato dall’evento é situato nella zona Uffici (4° Piano) e questi sono chiusi, rammentarsi che la chiave di accesso agli Uffici é custodita in una scatola nell’ultimo cassetto in basso della scrivania dell’infermeria al 1° piano. N.B. In caso di evento nelle ore notturne avvisare comunque i Vigili del Fuoco che effettueranno un sopralluogo per accertare la cessata emergenza. 6) NORME OPERATIVE IN CASO DI CONSISTENTE – EVACUAZIONE DEI LOCALI INCENDIO Nel caso che l’evento assuma dimensioni più consistenti o se malauguratamente l’azione di contrasto non pare abbia sortito gli effetti attesi, occorre disporre l’evacuazione dell’edificio (o della parte interessata), seguendo le modalità indicate nel seguito. Modalità di intervento nelle ore diurne La Direzione Emergenza giunta rapidamente sul luogo con il personale Addetto all’emergenza valuta la situazione e dispone: 1) Almeno due Addetti all’azione immediata di contrasto. 2) Fa giungere sul luogo altri mezzi di estinzione facendoli prelevare da altri piani o da altri locali. 3) Ordina vocalmente l’evacuazione dei locali, provvedendo direttamente od incaricando un addetto affinché avverta tutte le persone presenti nell’edificio - o nella parte interessata (addetti ed anziani) - affinché siano avviati all’uscita o verso zone sicure (Vedi punto 7 Modalità di evacuazione). 4) Chiama, se non già fatto, i Vigili del Fuoco con il messaggio riportato in appendice al presente documento. 5) Chiama, se non già fatto, i soccorsi di tipo sanitario con il messaggio riportato in appendice al presente documento. 6) Invia un addetto ad effettuare il distacco dell’energia elettrica, agendo sul pulsante generale di sgancio che si trova nel giardino su Corso Genova – lato asilo – all’interno della cabina in cemento le cui chiavi con dicitura CHIAVE CABINA ENEL sono nella scatola custodita a piano terra nel mobile reception, contenente anche le planimetrie dell’Istituto da consegnare ai Vigili del Fuoco e contrassegnata dalla scritta “Piantine e chiavi VIGILI DEL FUOCO”. Non azionare mai i naspi o l’idrante se non si è certi dell’avvenuto distacco dell’energia elettrica. 7) Al medesimo addetto che provvede allo sgancio dell’energia elettrica ordina l’apertura del cancello carrabile lato Corso Genova per l’accesso ai mezzi ed al personale di soccorso, verificando al contempo che la strada di accesso all’edificio sia accessibile ai Vigili del Fuoco. L’incaricato dell’apertura del cancello comunica ai soccorritori le notizie circa il luogo dell’emergenza e l’entità della stessa e conferma di aver staccato l’interruttore generale dell’energia elettrica. Ai soccorritori dovrà consegnare la busta che troverà nella scatola custodita a piano terra nel mobile reception contenente le planimetrie dell’edificio che evidenziano: 8 - la posizione dei naspi e degli idranti esistenti le vie di fuga i locali macchine ascensori la centrale termica il deposito delle bombole di ossigeno L’incaricato comunica ai soccorritori la posizione delle prese d’acqua per gli idranti che sono poste sul lato ovest dell’edificio davanti alla porta di accesso esterno alla cucina. L’incaricato resta a piantonare l’accesso fino al termine dell’emergenza per verificare che gli ospiti non si disperdano nella strada. 8) Invia un addetto ad effettuare il distacco del gas che alimenta la centrale termica, agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova a fianco della porta di ingresso della centrale stessa sul lato dell’edificio confinante con l’asilo nido e il distacco del gas che alimenta la cucina agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova lungo il muro esterno sotto la finestra della cucina stessa (davanti alla porta a vetri vicino alla macchina del caffè a piano terra). 9) Al medesimo addetto che provvede al distacco del gas ordina l’apertura dei cancelli carrabili lato Corso Buenos Aires (utilizzando la chiavetta nera in plastica in dotazione alla portineria che permette l’apertura contemporanea dei due cancelli elettrici) per l’accesso ai mezzi ed al personale di soccorso, verificando al contempo che la strada di accesso all’edificio sia accessibile ai Vigili del Fuoco. L’incaricato dell’apertura del cancello comunica ai soccorritori le notizie circa il luogo dell’emergenza e l’entità della stessa e conferma di aver chiuso l’alimentazione del gas. L’incaricato comunica ai soccorritori la posizione delle prese d’acqua per gli idranti che sono poste sul lato ovest dell’edificio davanti alla porta di accesso esterno alla cucina lungo il muro perimetrale. L’incaricato resta a piantonare l’accesso fino al termine dell’emergenza per verificare che gli ospiti non si disperdano nella strada. 10) La Direzione Emergenza attende sul luogo, con gli Addetti all’emergenza l’arrivo dei soccorsi, relazionando gli stessi sull’accaduto e sull’evolversi dell’evento. Il luogo, anche se il principio di incendio appare domato, deve rimanere presidiato fino all’arrivo dei soccorsi al fine di poter reprimere prontamente l’eventuale riattizzarsi delle fiamme a causa di focolai occulti. Tutti coloro che sono stati fatti evacuare dai locali si recano con ordine e senza correre al luogo sicuro più vicino (tale luogo è identificabile nel giardino antistante l’edificio o nel cortile situato dietro l’edificio) e lì sostano in attesa di disposizioni della Direzione Emergenza che provvederà ad effettuare un appello o comunque una verifica dei presenti al fine di essere certi della effettiva e totale evacuazione dallo stabile. E’ importante che tutti improntino le proprie azioni ad un senso di responsabilità e di civismo, porgendo aiuto a persone eventualmente in difficoltà senza intralciare l’operato dei soccorritori. Avvertenza: se il locale interessato dall’evento é situato nella zona Uffici (4° Piano) e questi sono chiusi, rammentarsi che la chiave di accesso agli Uffici é custodita in una scatola nell’ultimo cassetto in basso della scrivania dell’infermeria al 1° piano. Nota Bene: - Non operare mai per estinguere un principio di incendio con acqua su apparecchiature elettriche (macchinari, computers, utensili, ecc.) - Non usare gli ascensori e i montalettighe 9 Modalità di intervento nelle ore notturne Considerato che il personale presente é fortemente ridotto si dovrà attuare il seguente comportamento: 1) Premere immediatamente il più vicino PULSANTE DI ALLARME NON disattivandolo per almeno due minuti in quanto ciò lancerà in automatico l’allarme antincendio al Servizio di Vigilanza che provvederà all’invio di una pattuglia. 2) Evacuare il locale interessato CHIUDENDONE LA PORTA E TUTTE LE PORTE DEL PIANO 3) L’Addetto che decide di sentirsi pronto ad affrontare la situazione resta sul posto e mantiene il controllo visivo dell’evento. 4) Un operatore effettua la chiamata ai Vigili del Fuoco e al 118 con i messaggi riportati in appendice al presente documento. Avvisa telefonicamente la Direzione Emergenza. Appena diramato l’allarme torna immediatamente sul luogo dell’evento in appoggio all’addetto che vi é rimasto. Insieme attendono l’arrivo dei soccorritori per coadiuvarli nelle operazioni di evacuazione. 5) Un addetto effettua il distacco dell’energia elettrica, agendo sul pulsante generale di sgancio che si trova nel giardino su Corso Genova – lato asilo – all’interno della cabina in cemento le cui chiavi sono nella scatola custodita a piano terra nel mobile reception, contenente anche le planimetrie dell’Istituto da consegnare ai Vigili del Fuoco e contrassegnata dalla scritta “Piantine e chiavi VIGILI DEL FUOCO” dopo di che provvede all’apertura del cancello carrabile lato Corso Genova per l’accesso ai mezzi ed al personale di soccorso. L’incaricato dell’apertura del cancello comunica ai soccorritori le notizie circa il luogo dell’emergenza e l’entità della stessa e conferma di aver staccato l’interruttore generale dell’energia elettrica. L’incaricato comunica ai soccorritori la posizione delle prese d’acqua per gli idranti che sono poste sul lato ovest dell’edificio davanti alla porta di accesso esterno alla cucina. L’incaricato resta a piantonare l’accesso fino al termine dell’emergenza per verificare che gli ospiti non si disperdano nella strada. 6) Un addetto effettua il distacco del gas che alimenta la centrale termica, agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova a fianco della porta di ingresso della centrale stessa sul lato dell’edificio confinante con l’asilo nido e il distacco del gas che alimenta la cucina agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova lungo il muro esterno sotto la finestra della cucina stessa (davanti alla porta a vetri vicino alla macchina del caffè a piano terra). Dopo di che provvede all’apertura dei cancelli carrabili lato Corso Buenos Aires (utilizzando la chiavetta in dotazione alla portineria che permette l’apertura contemporanea dei due cancelli elettrici) per l’accesso ai mezzi ed al personale di soccorso, verificando al contempo che la strada di accesso all’edificio sia accessibile ai Vigili del Fuoco. L’incaricato dell’apertura del cancello comunica ai soccorritori le notizie circa il luogo dell’emergenza e l’entità della stessa e conferma di aver chiuso l’alimentazione del gas. L’incaricato comunica ai soccorritori la posizione delle prese d’acqua per gli idranti che sono poste sul lato ovest dell’edificio davanti alla porta di accesso esterno alla cucina lungo il muro perimetrale. L’incaricato resta a piantonare l’accesso fino al termine dell’emergenza per verificare che gli ospiti non si disperdano nella strada. 10 Avvertenza: se il locale interessato dall’evento é situato nella zona Uffici (4° Piano) e questi sono chiusi, rammentarsi che la chiave di accesso agli Uffici é custodita in una scatola nell’ultimo cassetto in basso della scrivania dell’infermeria al 1° piano. Nota Bene: - Non operare mai per estinguere un principio di incendio con acqua su apparecchiature elettriche (macchinari, computers, utensili, ecc.) - Non usare gli ascensori e i montalettighe 7) MODALITA’ DI EVACUAZIONE La gestione dell’evacuazione deve essere articolata e strutturata in modo da garantire il più possibile la salvaguardia dell’incolumità delle persone. Deve essere improntata, per quanto lo consente la situazione, alla rapidità ed alla determinazione. Mentre la Direzione Emergenza con alcuni Addetti attua quanto descritto ai punti precedenti (contrasto), altri Addetti incaricati provvedono, in ordine e razionalmente ad avviare e guidare le persone prossime al luogo dell’evento fino a condurle in stanze più lontane che risultino compartimentate od al vano scale fino all’esterno, dove i soccorsi giunti nel frattempo avranno modo di occuparsi di loro. In tale caso gli addetti dovranno procedere stanza per stanza, partendo da quelle più prossime all’evento. Per qualunque tipologia di evento, si dovranno attuare le prassi di evacuazione descritte, dando priorità al piano interessato; le persone ai piani superiori – avvertite telefonicamente e/o vocalmente da un Addetto, non ritenendo lo sviluppo dell’evento rapido in senso verticale, potranno essere evacuate successivamente (a partire dal piano soprastante il piano interessato) ed in un secondo tempo si potrà procedere all’evacuazione dei piani sottostanti. N.B. Durante l’evacuazione GLI ASCENSORI NON DEVONO ESSERE UTILIZZATI (comunque non sarebbero funzionati a causa del distacco dell’energia elettrica). Inoltre il personale presente ai piani dovrà verificare che il o gli ascensori presenti al proprio piano siano vuoti e bloccati con qualsiasi mezzo idoneo. Nel caso un ascensore resti bloccato dalla mancanza di energia elettrica fra due piani se ne dovrà dare immediata notizia ai Vigili del Fuoco che verificheranno la presenza di persone all’interno attuando le eventuali azioni di recupero. Ad evacuazione avvenuta e condotte le persone ad un luogo sicuro statico esterno, individuato nel piazzale di pertinenza, un incaricato effettua la conta dei presenti per valutare se l’evacuazione è stata totale. Tutti gli Addetti disponibili coadiuvano la Direzione Emergenza, per le azioni di contrasto, gli Addetti non incaricati devono collaborare all’opera di evacuazione ed al conforto delle persone evacuate, in generale tutte le azioni devono essere improntate ad un senso civico e di responsabilità. 8) COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NEI CONFRONTI DEGLI UTENTI (ANZIANI) PRESENTI IN STRUTTURA Poiché nell’edificio sono presenti utenti con problematiche particolari, tutte le emergenze andranno fronteggiate con particolare cautela. In particolare si sottolinea quanto segue: in caso di emergenza, occorrerà prestare particolare attenzione per non creare allarmismi, ed utilizzare tutte le modalità per l’evacuazione dei locali l’evacuazione degli anziani dovrà essere prioritaria rispetto a qualunque altra persona presente in caso di evacuazione di anziani con problemi psichici, gli addetti all’emergenza sono tenuti, se del caso, a fare uso di metodi coattivi 11 in caso di evacuazione l’infermiere in servizio nel reparto interessato all’emergenza dovrà comunicare ai Vigili del Fuoco in quale camere si trovano le eventuali bombole di ossigeno in uso ai pazienti e al 118 i pazienti che necessitano di ossigeno o di altre terapie che non possono subire interruzioni (In ogni caso rammentarsi che a seguito del distacco dell’energia elettrica – anche in caso di eventi risolvibili che non richiedono l’evacuazione totale dei pazienti - non funzioneranno le apparecchiature medicali in uso, come ad esempio i concentratori di ossigeno) tutte le porte delle stanze di degenza, dei corridoi e degli ascensori sono tagliafuoco con una resistenza al calore e ai fumi di 120 minuti; pertanto in caso di incendio il chiudere la porta della stanza direttamente interessata (ed ancor più la chiusura di tutte le porte) consente di poter agire con un ragionevole margine di tempo la camera interessata deve essere evacuata con ogni mezzo ed il più celermente possibile (barella, carrozzina, lenzuola sorrette sui lembi, ecc.) IN CASO DI INCENDIO EVACUARE PRIMA L’ALA DELL’EDIFICIO INTERESSATA E PORTARE GLI OSPITI NELL’ALTRA ALA (DALL’ALA NUOVA ALLA VECCHIA O VICEVERSA) 9) SEGNALAZIONE EMERGENZA Metodologia di chiamata per i Vigili del Fuoco Comporre al telefono il numero 115 attendere la risposta e ripetere la frase: “Qui Istituto Devoto, la casa di riposo di Corso Genova 70 a Lavagna , chiediamo il vostro intervento per:..……………….. (indicare succintamente il motivo: incendio, scoppio, allagamento, ecc.)" NON RIAGGANCIARE ma attendere il messaggio di ricevuto da parte dell’operatore all’altro capo. Metodologia di chiamata Pronto Soccorso Comporre al telefono il numero 118 attendere la risposta e ripetere la frase: “Qui Istituto Devoto, la casa di riposo di Corso Genova 70 a Lavagna, chiediamo il vostro intervento per il soccorso di:..……….. (indicare il numero di infortunati) gli stessi presentano: .……….. (descrivere brevemente: ustioni, asfissia, fratture, altro) gli infortunati sono: .………….(dire se sono coscienti od incoscienti)" NON RIAGGANCIARE ma attendere il messaggio di ricevuto da parte dell’operatore all’altro capo, il quale può porre domande necessarie per inviare gli esatti mezzi di soccorso ed il personale idoneo. TABELLA NUMERI TELEFONICI UTILI IN CASO DI EMERGENZA: VIGILI DEL FUOCO 115 PRONTO SOCCORSO 118 PUBBLICA SICUREZZA 113 CARABINIERI 112 Responsabile dell’emergenza: Direttore dell’Azienda 393.24.89.068 ENEL segnalazione guasti 800 900 800 Gas segnalazione guasti 800 900 777 12 10) POSSIBILI CAUSE DI EMERGENZA NORME COMPORTAMENTALI CONSIGLI E 1) INCENDIO: Quanto descritto ai punti precedenti può ritenersi ragionevolmente sufficiente nel caso si profili tale tipo di emergenza; a titolo di consiglio si aggiungono le seguenti annotazioni. Nelle vie di esodo, percorrendo le stesse, per giungere alle predisposte uscite di sicurezza, camminare chini, proteggere il naso e la bocca con un fazzoletto od un indumento (se vi è notevole presenza di fumo). Ricordare che la direzione di esodo deve essere univoca, tutti salgono o tutti scendono, non correre e non urlare. L’uso di acqua per intervenire è vincolato e subordinato al certo distacco dell’energia elettrica. Se l’incendio ha coinvolto una persona e la stessa ha gli abiti incendiati è opportuno impedirgli, se necessario con la forza, di correre, si deve obbligarla a distendersi e poi soffocare le fiamme con coperta antincendio, coperte, cappotti e simili. Non dirigere mai per nessun motivo il getto di un estintore sia a polvere che ad anidride carbonica contro le persone (Pericolo di intossicazione e di ustione). Eventualmente bagnarla con acqua e successivamente tenerla coperta. Raggiunte le aree esterne coloro che non hanno specifiche mansioni previste dal PEI devono sostare ordinatamente senza creare intralcio alle operazioni di soccorso ed alla movimentazione dei mezzi di soccorso, in attesa di appello e di ordini della Direzione. I dipendenti non sono autorizzati a rilasciare dichiarazioni di alcun tipo sulla dinamica dei fatti e/o le conseguenze agli stessi, se non al responsabile dell’intervento esterno ed al solo scopo di favorire lo svolgimento dell’intervento stesso. Inoltre: - coloro che indossano abiti in tessuti sintetici od acrilici (nylon, poliestere, ecc.) devono, se la zona é invasa da calore e/o fiamme, spogliarsi da tali indumenti in quanto tali materiali hanno tendenza a fondere e/o incendiarsi; - in caso ci si trovi in locali e all’esterno vi sia un incendio in atto, chiudere accuratamente la porta, otturare eventuali fessure sotto la stessa con stracci, indumenti o altri similari per impedire l’ingresso al fumo, segnalare la propria presenza ed attendere l’arrivo dei soccorsi; - in caso di evacuazione ognuno uscendo dal proprio locale od ufficio deve avere cura di chiudere alle proprie spalle la porta; - circoscrivere per quanto possibile l’incendio allontanando, se possibile, eventuali materiali infiammabili o combustibili dalla zona; - ad incendio domato non abbandonare la zona, controllare che non sussistano focolai occulti e non smobilitare fino a che non siano sopraggiunti i soccorsi o si abbia la certezza dell’impossibilità di ripresa dell’incendio; non operare mai da soli ma rimanere in zona sempre almeno in coppia; - non agire con fiamme libere in luoghi dove sussista la possibilità o il pericolo di incendio per presenza di materiali, infiammabili o combustibili; - non gettare mozziconi di sigarette in luoghi ed ambienti dove possa sussistere il pericolo di causare incendi o siano depositati materiali combustibili; - in caso di versamenti accidentali di prodotti infiammabili (carburante, olii combustibili), asciugare lo sversato, assorbire con stracci depositando gli stessi in secchi in contenitori con materiali assorbenti se disponibili quali sabbia o segatura o acqua prima di provvedere allo smaltimento. 13 2) FUGA DI GAS: A – All’interno della struttura - in caso si ravvisi una fuga di gas evitare tassativamente di azionare apparecchiature elettriche, compresa l’illuminazione (sia per accenderle che per spegnerle) - allontanarsi dai locali, avvertire la Direzione ed intervenire sulla valvola generale di alimentazione del gas agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova a fianco della porta di ingresso della centrale termica sul lato dell’edificio confinante con l’asilo nido e su quella della cucina agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova lungo il muro esterno sotto la finestra della cucina stessa (davanti alla porta a vetri vicino alla macchina del caffè a piano terra). - successivamente aerare il locale, aprendo le finestre ed allontanarsi dal luogo richiudendo la porta; B – All’esterno della struttura - in caso si ravvisi una probabile fuga di gas all’esterno della struttura chiudere immediatamente le finestre e le porte esterne cominciando da quelle poste sul lato dell’edificio dove la presenza di odore é più forte - evitare tassativamente di azionare apparecchiature elettriche (sia per accenderle che per spegnerle) nei locali - avvertire la Direzione ed intervenire comunque sulla valvola generale di alimentazione del gas agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova a fianco della porta di ingresso della centrale termica sul lato dell’edificio confinante con l’asilo nido e su quella della cucina agendo sulla maniglia di intercettazione che si trova lungo il muro esterno sotto la finestra della cucina stessa (davanti alla porta a vetri vicino alla macchina del caffè a piano terra). 3) ALLAGAMENTO In caso si verifichi un allagamento dovuto a rottura di tubazioni e che comporti un flusso d’acqua consistente, intervenire immediatamente sulla valvola posta sul lato ovest dell’edificio davanti alla porta di accesso esterno alla cucina per chiudere l’afflusso dell’acqua. Avvisare la Direzione emergenza affinché predisponga gli interventi del caso che consistono comunque: - verificare che l’allagamento non interessi linee elettriche, nel qual caso bisognerà togliere corrente ai locali interessati e a quelli corrispondenti nei piani inferiori, agendo sui quadri elettrici già descritti a pagina 7. - verificare che l’allagamento non interessi locali con sviluppo verticale (cavedi, colonne degli ascensori, tromba delle scale, ecc.) che potrebbero rendere impossibile o quanto meno difficoltoso l’eventuale evacuazione dei locali; al verificarsi di tale condizione é necessario segnalare il fatto a tutti gli addetti affinché possano predisporre soluzioni alternative - provvedere, se del caso, ad avvisare i mezzi di soccorso (Vigili del Fuoco) 4) ALLUVIONE: In caso di evento alluvionale che interessi il territorio sul quale si trova il sito: - dopo aver bloccato gli ascensori a piano terra, effettuare il distacco dell’energia elettrica agendo sul pulsante generale di sgancio che si trova nel giardino su Corso Genova – lato asilo – all’interno della cabina in cemento le cui chiavi con dicitura CHIAVE CABINA ENEL sono nella scatola custodita a piano terra nel mobile reception contrassegnata dalla scritta “Piantine e chiavi VIGILI DEL FUOCO”; - accompagnare gli utenti presenti a piano terra ai piani superiori; - non cercare di attraversare ambienti invasi dall’acqua, non allontanarsi dallo stabile se la zona circostante è invasa dalle acque, rimanere in zone sopraelevate ed attendere l’arrivo dei soccorsi, segnalando la propria presenza. 14 5) TERREMOTO - SCOPPIO: In caso di avvenimento di tale evento portarsi nelle porzioni di locali allineate con finestre o porte, non sostare sotto oggetti od attrezzature sospese (altoparlanti, lampadari, ecc.), concentrare le persone in zone più sicure quali ad esempio quelle tra pareti delimitate da due finestre o sulla parete opposta a quella esterna, attendere le istruzioni dei soccorritori. In caso di evento sismico rilevante, portarsi, se possibile, all’esterno dello stabile e sostare in zone aperte lontane dall’edificio e da altri edifici circostanti, porre attenzione a non sostare sotto linee aeree elettriche. Se l’evento interessa le strutture in modo tale da non consentire l’uso delle vie di fuga, non sostare al centro degli ambienti ma portarsi lungo le pareti perimetrali o in aree d’angolo. In generale attendere l’arrivo dei soccorsi senza dare luogo a sollecitazioni che potrebbero generare altri crolli. 6) TROMBA D’ARIA O SIMILE EVENTO NATURALE: Alle prime manifestazioni di tali fenomeni, cercare di evitare di sostare in zone aperte entrando nella struttura e chiudendo porte e finestre. All’interno allontanarsi da finestre, vetrate o porte ed in ogni caso da dove sia possibile la caduta di vetri e/o arredi od oggetti. Prima di uscire dallo stabile, accertarsi che l’ambiente esterno e le vie di esodo siano prive di oggetti pericolanti, sospesi od in procinto di cadere. 11) EMERGENZA IDRO-GEOLOGICA SCENARI IDROLOGICI E LIVELLI DI ALLERTA Gli scenari idrologici di evento riferiti nel presente capitolo sono quelli definiti dalla Regione Liguria – Servizio Protezione Civile ed Emergenze – nella “Procedura Operativa relativa ad eventi meteo-idrologici estremi – aggiornamento 2004”, approvata dalla Giunta Regionale col Provvedimento Deliberativo n. 877 del 6 agosto 2004 e trasmessa ai Comuni liguri con nota dell’Assessore alla Protezione Civile n. 112381/5367 del 2 settembre 2004. Gli scenari idrologici di evento alluvionale sul territorio regionale risultano dunque essere essenzialmente di tre tipi di seguito riportati. SCENARIO IDROLOGICO 0 (ZERO) Eventi meteoidrologici localizzati ed intensi configurabili generalmente come Temporali in grado di generare Allagamenti Localizzati ad opera di piccoli canali, rii e/o fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane con coinvolgimento delle aree urbane più depresse. Si possono verificare allagamenti e danni ai locali interrati, provvisoria interruzione della viabilità, specie nelle zone più depresse, scorrimento superficiale nelle sedi stradali urbane ed extraurbane ed eventuale innesco di locali smottamenti superficiali dei versanti; Occasionale Pericolosità per l'incolumità delle persone e beni. A tale previsione di scenario non segue solitamente alcuna Allerta, data la ridotta estensione areale del fenomeno e la difficile localizzazione, pertanto rientra nella Comunicazione Meteoidrologica. ALLO SCENARIO 0 (zero) CORRISPONDE UN QUADRO DI ORDINARIA CRITICITÀ SCENARIO IDROLOGICO 1 Eventi meteoidrologici in grado di generare, oltre a quanto possibile con lo Scenario 0, Allagamenti Diffusi dovuti a ristagno delle acque e/o incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria, Scorrimento Superficiale nelle sedi stradali urbane ed extraurbane ed Innalzamento dei Livelli Idrici nei corsi d'acqua che possono provocare inondazioni localizzate nelle aree contigue 15 all'alveo e possibilità di innesco di Frane e Smottamenti localizzati dei versanti; Moderata Pericolosità per l'incolumità delle persone e beni. Questo avviene normalmente in presenza di piogge anche di moderata intensità e persistenza con associati temporali, oppure in occasione di temporali particolarmente intensi. ALLO SCENARIO 1 CORRISPONDE UN QUADRO DI MODERATA CRITICITÀ DI TIPO DIFFUSO O LOCALIZZATO. SCENARIO IDROLOGICO 2 Eventi meteoidrologici in grado di generare innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei e tali da provocare Fuoriuscita delle Acque, Erosioni Spondali, Rottura degli Argini, Sormonto di Passerelle e Ponti, Inondazione delle Aree Circostanti e dei Centri Abitati e probabile innesco di Frane e Smottamenti dei versanti in maniera Diffusa ed Estesa; Elevata Pericolosità per l'incolumità delle persone e beni. Questo avviene normalmente in associazione con fenomeni meteorologici particolarmente intensi e persistenti. Questo avviene normalmente in associazione con fenomeni meteorologici particolarmente intensi e persistenti. ALLO SCENARIO 2 CORRISPONDE UN QUADRO DI ELEVATA CRITICITÀ GENERALMENTE DI TIPO DIFFUSO. LIVELLI DI ALLERTA Agli Scenari Idrologici di evento sopra descritti corrispondono distinti Livelli di Allerta a cui sono correlate specifiche Azioni di Protezione Civile: • Allo Scenario Idrologico 0 non è associato alcun tipo di Livello di Allerta e le azioni da intraprendere da parte delle Amministrazioni Comunali devono far riferimento esclusivamente ad eventuali provvedimenti da assumere in sede locale. • Allo Scenario Idrologico 1 è associato il Livello di Allerta 1. • Allo Scenario Idrologico 2 è associato il Livello di Allerta 2. In particolare: ALLERTA DI TIPO 1 L'evento meteorologico previsto determina uno scenario idrologico che configura Allagamenti Diffusi in ambito urbano ed extraurbano; configura inoltre un innalzamento dei livelli negli alvei dei torrenti che possono provocare Inondazioni Localizzate nelle aree contigue all'alveo e possibile innesco di Frane e Smottamenti Localizzati dei versanti; Moderata Pericolosità per l'incolumità delle persone e beni. ALLERTA DI TIPO 2 L'evento meteorologico previsto determina uno scenario idrologico che configura innalzamento dei livelli negli alvei dei torrenti in grado di provocare Fuoriuscita delle Acque, Rottura degli Argini, Sormonto di Ponti e Passerelle ed Inondazione delle Aree Circostanti e dei Centri 16 Abitati e probabile innesco di Frane e Smottamenti dei versanti in maniera Diffusa ed Estesa; Elevata Pericolosità per l'incolumità delle persone e beni. NORME COMPORTAMENTALI PER SCENARIO IDROLOGICO Ai Livelli di Allerta 1 e 2 corrispondono misure, comportamenti e procedure prestabilite che il Sindaco, in qualità di autorità comunale di Protezione Civile, dovrà svolgere come attività prioritarie (cfr. Piano di Emergenza Comunale di Chiavari –Schema Operativo per la Gestione delle Emergenze Meteo-Idrologiche). Sempre facendo riferimento al Piano di Emergenza Comunale di Chiavari, vengono di seguito elencate le Norme Comportamentali che la Popolazione deve seguire sia alla Dichiarazione dello Stato di Allerta che nel Corso dell’Evento. LA POPOLAZIONE, INFORMATA DELLA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI ALLERTA, DEVE: A) Per i residenti in aree riconosciute a rischio di inondazione, evitare di soggiornare e/o dormire a livelli inondabili; B) Predisporre paratie a protezione dei locali situati al piano strada, chiudere/bloccare le porte di cantine e seminterrati e salvaguardare i beni mobili collocati in locali allagabili: C) Porre al sicuro la propria autovettura in zone non raggiungibili dall'allagamento: D) Prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità, dalla radio o dalla TV; E) Verificare gli aggiornamenti dei pannelli luminosi ove siano disposti; F) Consultare il sito regionale del Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Liguria (www.meteoliguria.it -> previsioni -> avvisi) dove è illustrato il livello di Allerta Comune per Comune e la situazione meteo (www.meteoliguria.it/datimeteo.html) in tempo reale. QUALORA L’EVENTO SIA IN CORSO, LA POPOLAZIONE DEVE: A) Non soggiornare e/o dormire a livelli inondabili. B) Non sostare su passerelle e ponti e/o nei pressi di argini di fiumi e torrenti. C) Rinunciare a mettere in salvo qualunque bene o materiale e trasferirsi subito in ambiente sicuro. D) Staccare l'interruttore della corrente e chiudere la valvola del gas. E) Non tentare di raggiungere la propria destinazione, ma cercare riparo presso lo stabile più vicino e sicuro. F) Prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle Autorità, dalla radio o dalla TV. G) Verificare gli aggiornamenti dei pannelli luminosi ove siano disposti. H) Prima di abbandonare la zona di sicurezza accertarsi che sia dichiarato ufficialmente il CESSATO ALLERTA. Inoltre, per superare le criticità indotte dall’evento alluvionale viene di seguito proposto un ulteriore Schema Comportamentale: SE SI E’ NELLA STRUTTURA E CI SI ACCORGE IN TEMPO DELL'INONDAZIONE: A) Mantenere la calma. B) Chiudere l’interruttore generale del gas e dell'impianto elettrico. C) Evitare comunque di venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati. 17 D) Interrompere se possibile l'erogazione dell'impianto di riscaldamento a Gasolio, se presente, per impedire la fuoriuscita del combustibile; fare la stessa cosa se ci sono sostanze inquinanti presenti nella zona dove ci si trova. E) Raccogliere l’acqua potabile in contenitori non inquinati. F) Allontanarsi in fretta verso luoghi sicuri: se si è vicini a colline/montagne e la via è libera dall'acqua, raggiungerle il più velocemente possibile, senza correre grossi rischi. SE SI E’ STATI SORPRESI DALL’ALLUVIONE ALL'INTERNO DELL’EDIFICIO E NON SI PUO’ PIÙ USCIRE: A) Salire ai piani superiori o addirittura sulla terrazza in prossimità del tetto. B) Non tentare di arginare le piccole falle: masse d'acqua maggiori potrebbero sopraggiungere all'improvviso e con grande forza. Allegati: Planimetrie con evidenza attrezzature antincendio Cartellonistica e metodi minimi di intervento in caso di incendio. Nozioni minime di pronto soccorso. Manuale d’uso centrale anticendio 18