Il tornado-Cichello abbatte Asham

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Il tornado-Cichello abbatte Asham
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VARIE PISA
LA NAZIONE MERCOLEDÌ 1 APRILE 2009
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Il tornado-Cichello abbatte Asham
Boxe Il campione pisano si impone alla decima ripresa: straordinaria rimonta, Palazzetto in tripudio
di Francesco Paletti
C’È VOLUTO il miglior Cichello per piegare il francese
Asham, salito sul ring con
tutt’altra intenzione che fare
da sparring partner all’aspirante campione europeo. E’
boxe vera al Palasport, dalla
prima all’ultima ripresa: il
campione di casa vince ai
punti alla fine di un match
più difficile del previsto. Vittoria doveva essere, comunque, anche per tornare ad imporsi davanti ai suoi tifosi. E
così è stato: missione compiuta e adesso il campione pisano può dedicarsi anima e
corpo alla sfida per la corona
dell’Unione Europea. Ad accoglierlo non c’è il Palazzetto traboccante della sfida europea contro Brancalion del
dicembre scorso e non potrebbe essere altrimenti data
la differente posta in palio
fra i due incontri. Ma il colpo d’occhio è ugualmente di
tutto rispetto, considerato
anche la serata lavorativa e
decisamente piovosa: “bordo-ring” pieno in ogni ordine di posti e tribune decisamente affollate. In tutto circa mille spettatori, caldi e appassionati. Il boato
che accoglie sul
ring Dario Cichello è moneta
sonante per il sindaco Filippeschi
e l’assessore allo
sport Eligi seduti
a bordo ring. Come gli applausi e
gli incitamenti
che accompagnano ogni colpo
messo a segno
dall’idolo di casa: a loro il compito non semplice di farli valere
nelle stanze che
to all’allenatore Pellegrini,
tocca le corde giuste perché
la musica cambia. Cichello
comincia a muoversi sul
ring secondo le indicazioni
che gli arrivano dall’angolo
e il francese, visibilmente appesantito, inizia ad andare a
vuoto: l’idolo di casa punge
con il destro e scappa e per il
transalpino, che quando va a
bersaglio fa male, cominciano ad essere dolori.
contano e portare a Pisa anche la sfida contro il fortissimo polacco Dawid Kostezky, quella che, nell’estate
prossima, assegnerà la corona dell’Unione Europa lasciata vacante proprio da
Brancalion. Il match è più
duro del previsto ma alla lunga il divario fra il campione
di casa, aspirante alla cintura
dell’Unione Europea dei medio-massimi, e il pur coriaceo francese Benaid Asham,
emerge chiaramente. Anche
se quello si presenta sul ring
subito dopo il doveroso minuto di silenzio tutto dedicato al campione olimpico Giovanni Parisi, morto nel terribile incidente stradale sembra essere un Cichello leggermente distratto o, forse, sorpreso: l’idolo di casa, infatti,
accusa subito i colpi di
Asham, pugile non proprio
aggraziato come Mohamed
Alì, ma che, quando colpisce, si fa sentire visto che già
alla prima ripresa fa scivolare al tappeto l’idolo di casa.
La “cura Kalambay” comincia funzionare dalla terza ripresa: l’ex campione del
mondo, per la prima volta
all’angolo di Cichello accan-
IL TRIONFO L’attacco di Dario e, accanto, l’abbraccio
finale. Cichello ha vinto alla decima ripresa (Foto M. Corsini)
COPPA ITALIA
DALLA SETTIMA ripresa in
poi non c’è più storia:
Asham è stanco e Cichello,
più tecnico e preciso, non
sbaglia più un colpo. Gustoso anche l’antipasto, animato dal romano Emiliano Marsili che mette ko alla seconda ripresa il francese Ali Cherif nella prima delle due sfide franco-italiane e, fra i dilettanti, dai giovani talenti
della Pugilistica “Galilei”:
in evidenza soprattutto Ciacio (91 kg) che, alla seconda
ripresa, costringe alla resa
Tzouos per ferita. Bene Ricalli e Balestri (categoria
64kg) che vincono nettamente, rispettivamente, contro
Ribecco, e Pastarini. Positiva anche la prova Carlucci
nella categoria di peso superiore (75 kg) che s’impone ai
punti contro il bravo Fortin.
Fra i pugili pisani pollice verso da parte dei giudici di gara solo nei confronti di Cara
(69 kg), battuto da Andrian,
mentre Piazza (91kg) impatta contro un rissoso Bezzon
che, contrariato dal giudizio
arbitrale, sfascia una sedia a
bordoring..Per chi non fosse
potuto essere presente ieri al
Palasport, la “replica” della
bella serata pugilistica di ieri
, condita dall’importante vittoria di Cichello, va in onda
questa sera (alle 20.30) su 50
canale (telecronaca di Antonello Colombu).su 50 canale
(telecronaca di Antonello Colombu).
Dario Cichello
e Benaid Asham
prima dell’incontro
UN COLPO
MICIDIALE
Uno degli attacchi
sferrati dal campione
nelle ultime riprese
AVVERSARIO
IN DIFESA
Benaid Asham
cerca di parare
la scarica di Dario
Gli uomini di Micheli sono attesi a Montevarchi per la sfida dell’anno. La regola federale
prevede che la vincitrice possa essere ammessa ai playoff come se arrivasse seconda
Urbino Taccola tricolore:
oggi la finalissima a Lèvane
GIUNGE al culmine domani questa stagione da ‘Dottor Jakckill e Mister Hyde’
di cui l’Urbino Taccola si è
reso protagonista: coerentemente con i due volti esibiti finora, la squadra di Micheli, mentre da una parte
in campionato sarà costretta a disputare i playout per
evitare la retrocessione in
Prima Categoria, dall’altro,
in Coppa Italia di Promozione, arriva nientemeno
che a giocarsi la conquista
della coccarda tricolore. La
PRONTI
SUL RING
Match in due atti
Mercoledì 15 aprile
a Uliveto è prevista
la sfida di ritorno
sfida è contro il Lèvane
(nei pressi di Montevarchi)
e si articola in due atti, andata e ritorno: il primo appunto domani pomeriggio,
sul campo dei biancoverdi
aretini (fischio d’inizio alle
16); il secondo fra due settimane, mercoledì 15 aprile,
a Uliveto. In ballo, peraltro
non c’è solo il prestigio: al
di là del fatto che per i rossocrociati si tratta della ‘prima volta’ in tutta la loro storia come finalisti del trofeo,
il ‘cachet’ della manifestazione consiste anche e soprattutto di non irrilevanti
‘bonus’ da spendere proprio sull’altro fronte, quello
dolente del campionato. La
regola prevede infatti che la
formazione vincitrice della
Coppa – con la sola condizione di non essere stata re-
La squadra di Micheli
giocherà la finale di
ritorno in casa
mercoledì 15 aprile
trocessa – possa essere ammessa
addirittura
ai
playoff, dunque a concorrere per la promozione, con
lo stesso rango di una seconda in classifica. Inoltre, sep-
pure si tratta di una norma
non scritta, in genere la federazione, verso le finaliste
di Coppa usa un occhio di
riguardo anche nella prospettiva di eventuali ripe-
scaggi (qualora servissero,
auspicando chiaramente
che così non sia). Insomma, ‘di polpa’ nel piatto ce
n’è in abbondanza; e comunque sia, per il Taccola
si tratta dell’atto conclusivo
di una bella avventura, il
cui bilancio, fra l’altro, dimostra come in campionato una salvezza tranquilla
fosse alla portata: e come, a
mancare, spesso sia stato
soltanto un pizzico di buona sorte.
Simone Cantoni