Ferrovieri uccisi dall`amianto
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Ferrovieri uccisi dall`amianto
4 CRONACA Mar t e dì 12 Febbra io 2008 IL MONFERRATO IL CASO Il figlio di una delle vittime: «In stazione arrivano treni carichi di fibra» SANITÀ Stasera alle 20 incontro al Lions Ferrovieri uccisi dall’amianto La nuova sede ASL? Le FS: «No al risarcimento, a Casale è colpa dell’Eternit» a Lavoravano a Casale, e se sono morti di mesotelioma è a causa dell’Eternit. È la tesi difensiva, discutibile ma – amaramente - non troppo sorprendente, con la quale i legali di FS intendono difendere l’azienda nelle vertenza intentata dagli eredi di due ferrovieri scomparsi a causa dell’amianto nell’ultimo decennio, Natale Girino e Luigi Degiovanni. Gli eredi sono difesi dall’avvocato Sergio Bonetto di Torino, legale a cui si appoggia anche il Comitato Vertenza Amianto nella vertenza contro lo svizzero Schmidheiny e contro il barone belga Cartier De La Marchienne, per le morti bianche. Una causa con la quale si tenta di dimostrare - appunto - che a Casale esisteva un inquinamento ambientale diffuso causato dagli stabilimenti e che proprio per questo la fibra killer ha colpito non solo chi lavorava all’Eternit ma anche i cittadini. «Le ferrovie si difendono perciò dicendo che siccome a Casale tutti sono esposti al rischio amianto non si può dare loro la responsabilità», spiega Bonetto. Ma secondo il legale la questione vera è che l’utilizzo dell’amianto nel settore ferroviario è comprovato non solo per la coibentazione delle carrozze, ma - proprio a Casale - per i trasporti che le ferrovie facevano per conto di Eternit. E quindi il nocciolo dela questione è – dice Bonetto – se le ferrovie hanno assunto o meno misure di sicurezza per il trasporto di questo materiale, notoriamente pericoloso. In sostanza si tratterà di decidere se in presenza di una causa di esposizione puntuale e dimostrabile, la responsabilità siano o no del datore di lavoro – le Ferrovie appunto – o vadano rintracciate in una generica esposizione ambientale. Dunque paradossalmente – in tale causa - le Ferrovie assumerebbero la stessa posizione del Comitato Vertenza Amianto nel tentativo di dimostrare che la responsabilità è dell’Eternit. Che però in quanto tale è fallita e non potrebbe rispondere in solido. Emanuele Girino, di Caresana, figlio di uno dei due ferrovieri uccisi dall’amianto racconta «ai tempi dell’Eternit la stazione di Casale era invasa da treni carichi di amianto e mio padre, purtroppo, si trovava proprio a dover smistare questi arrivi. Per non parlare del materiale con il quale erano coibentate le carrozze e di quello con il quale erano costruite le pinze frenanti dei treni... Amianto, forse? «Personalmente – aggiunge Girino - penso che non si voglia creare un precedente». Il sindaco di Alessandria chiede di rinviare la decisione dopo le elezioni, l’assessore regionale: «Facciamo presto» Quale precedente? Finora – spiega l’avvocato Bonetto - i risarcimenti erano relativi agli addetti alla manutenzione. Probabilmente le ferrovie vogliono evitare che lo stesso tipo di responsabilità venga loro attributo per il personale viaggiante, allargando la platea di coloro che avrebbero così diritto al risarcimento. L’esposizione finanziaria delle Ferrovie rischia di essere significativa se si considera che il risarcimento per la morte dovrebbe aggirarsi almeno attorno al milione di euro in un caso e in una cifra più consistente nell’altro. UDIENZA A TORINO 19 FEBBRAIO IL Il caso di Girino, di cui si discuterà il prossimo 19 febbraio al tribunale di Torino, Sezione Lavoro, è stato riconosciuto dall’INAIL come malattia professionale per una quota pari al 20%, mentre il restante 80% viene negato, appunto, dalle Ferrovie. «L’INAIL copre parzialmente il danno biologico, ma non il danno morale della persona né il danno morale agli eredi». In una prima udienza, gli avvocati delle Ferrovie hanno rifiutato qualunque conciliazione sostenendo appunto la tesi dell’inquinamento ambientale. Tra l’altro una associazione ambientalista aveva evidenziato alcuni anni fa che le massicciate ferroviarie erano in parte realizzate con roccia amiantifera, cosa confermata anche dai sopralluoghi e dalle perizie dell’ASL, e paradossalmente proprio le Ferrovie potrebbero essere a loro volta corresponsabili dell’inquinamento ambientale che attribuiscono in toto all’Eternit e a cui ascrivono l’origine del male che ha stroncato i due ferrovieri. E la stessa Inail - tra l’altro - potrebbe rivalersi, qualora vi fosse invece una comprovata responsabilità del datore di lavoro. Per l’altro ferroviere ucciso dall’amianto, Luigi Degiovanni, la prima udienza per tentare la conciliazione si svolgerà, sempre a Torino, il prossimo 11 marzo, e la cifra sarebbe anche più elevata in quanto la morte era sopravvenuta prima che l’Inail riconoscesse il mesotelioma come malattia professionale e il risarcimento prevede quindi anche la pensione a cui avrebbe avuto diritto, ma che non è stata erogata e che verrebbe capitalizzata con un calcolo che tenga presente la data del decesso e l’aspettativa media di vita. Massimiliano Francia Presto la decisione In alto l’avvocato Sergio Bonetto che gli eredi dei ferrovieri uccisi dall’amianto. Accanto binari ferroviari. Anni fa su diverse tratte era stata rilevata la presenza di rocce amiantifere. Sotto un’immagine dell’area Eternit, oggi bonificata COMMEMORAZIONI L’ex sindacalista e sindaco di Casale a 20 anni dalla scomparsa a Rinviare la decisione relativa alla collocazione della sede dell’ASL-AL a dopo le elezioni, per evitare strumentalizzazioni politiche. È la posizione espressa nei giorni scorsi dal sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio: «è una battaglia di principio che non mi entusiasma – aveva detto il primo cittadino del capoluogo di provincia - ma chiederò ai sindaci di decidere dopo le elezioni, per evitare posizioni indotte dalla campagna elettorale: non si farebbe un buon servizio a nessuno». A Fabbio ha risposto a stretto giro di mail l’assessore regionale alla Sanità Eleonora Artesio: «Concordo pienamente con il parere del sindaco, laddove afferma che la battaglia per la sede legale dell’Asl è in realtà solo una ‘’questione di principio’’, mentre le cose che contano davvero sono la gestione strategica e gli indirizzi da dare alla sanità della provincia. Per questo, ritengo importante che il prossimo appuntamento elettorale non influisca in nessun modo sul calendario di scadenze che ci siamo dati in accordo con gli enti locali e con la direzione generale, per arrivare al più presto alla definizione di tutte le questioni organizzative ancora aperte e per dare quindi piena operatività alla nuova azienda. Ulteriori slittamenti non farebbero che rallentare l’attuazione dei progetti di miglioramento dei servizi ai cittadini che sono in can- Il direttore generale dell’ASL provinciale Zanetta e il sindaco di Alessandria Fabbio tiere e che per essere realizzati hanno bisogno che l’Asl disponga di tutti gli istituti giuridici previsti dalla legge per il suo funzionamento». E un comunicato diffuso dalla Provincia evidenzia come «alcune affermazioni del primo cittadino dal capoluogo sono state accolte con favore anche dal presidente e dal vicepresidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi e Maria Grazia Morando che hanno evidenziato che “si tratta di un positivo segnale che evidenzia come anche la Città di Alessandria abbia fatto proprie le tesi sempre sostenute dal Presidente delle Regione Piemonte, Mercedes Bresso, in merito al fatto che la collocazione della Direzione Generale dell’ASL provinciale è una questione secondaria rispetto alla qualità ed alla capillarità dei servizi sanitari territoriali destinati ai cittadini della nostra Provincia. Si tratta di un concreto passo in avanti che contribuisce a rasserenare il clima politico in vista della prima Conferenza dei Sindaci dell’ASLAL che si svolgerà il 25 febbraio». E proprio la nuova sede dell’Asl provinciale potrebbe essere uno degli argomenti sollevati nel corso dell’incontro che avrà luogo questa sera, martedì, alle 20, all’Accademia Filarmonica a Casale e che vedrà relatore il direttore generale dell’ASL provinciale Giampaolo Zanetta, ospite del Lions Club Casale Monferrato Host. Il tema sarà infatti «Il nuovo ruolo dell’ASL provinciale. Prospettive per il nostro territorio». È prevista la presenza di molti medici e di molte autorità, tra le quali il prefetto, il questore, il presidente della Provincia, il capo di gabinetto della Regione Piemonte, il consigliere regionale Marco Botta, il sindaco e il vicesindaco di Casale. CELEBRAZIONI Le vittime delle foibe PER LE SCUOLE Un concorso sul computer: Violante: «Mario Scajola fu in un certo senso un riformista» rischi e vantaggi Una corona di alloro per non dimenticare a L’onorevole Luciano Violante ospite del Partito Democratico di Casale per ricordare la storica figura di Mario Scajola, sindacalista e sindaco della città, a vent’anni dalla sua scomparsa. Sede dell’incontro di sabato pomeriggio, il salone A.N.F.FA.S, gremito di pubblico, attratto dall’entusiasmo e dalla curiosità per la nascita del nuovo partito di centrosinistra, oltre che dalla volontà di onorare la memoria di un personaggio importante per la politica casalese, come è stato - appunto - Scajola. L’incontro, voluto dal coordinamento casalese per il Partito Democratico e presentato dal vicesindaco Gianni Crisafulli, ha offerto agli ospiti l’opportunità di conoscere meglio ed entrare in contatto con la nuova realtà rappresentata dal PD, grazie agli interventi di numerose personalità di spicco a livello locale, regionale e nazionale. «La nostra intenzione è di candidarci per governare al meglio la città» è stato l’intento dichiarato da Davide Sandalo, mentre il sottosegretario regionale del PD Corrado Calvo, ha previsto un impatto positivo del partito a livello locale. «Noi adottiamo uno spirito di apertura - ha spiegato Calvo - ovvero offriamo a tutti i membri la possibilità di partecipare, creando così un cli- a Anche quest’anno Alleanza Nazionale, in occasione della giornata nazionale del ricordo, ha voluto onorare la memoria delle vittime delle foibe con una cerimonia solenne e dal forte valore simbolico. Il presidente provinciale e consigliere regionale Marco Botta, il consigliere circoscrizionale Federico Riboldi, il presidente del Circolo AN “Giovanni Gentile” Paolo Cardettini e i giovani militanti del partito, si sono riuniti domenica mattina in via Vittime delle Foibe per ricordare degnamente una pagina dolorosa del secondo dopoguerra, quando i partigiani comunisti del maresciallo Tito diedero vita a un vero e proprio sterminio. A Trieste molti uomini vennero uccisi e infoibati per la sola “colpa” di essere italiani, mentre a Fiume, in Istria e Dalmazia, 350 mila persone furono costrette a abbandonare le proprie case per sfuggire alla feroce repressione. «L’evento di oggi - ha affermato Marco Botta nel discorso commemorativo - è ormai diventato una consue- ‘Politica, ponte fra generazioni’ ma entusiastico». Anche il senatore Angelo Muzio, pur non potendo essere presente, ha espresso la sua approvazione nei confronti della neonata formazione con una lettera letta dal sindaco di Frassineto. «C’è bisogno - recita la missiva - che il PD venga percepito dai cittadini come uno strumento reale per cambiare marcia al Paese». Innumerevoli le parole di stima e gratitudine, poi, per commemorare Mario Scajola: dall’assessore Daniele Borioli all’onorevole Diego Novelli, tutti gli autorevoli personaggi intervenuti hanno raccontato con commozione le opere e le battaglie di Scajola. «Ha sempre avuto a cuore la salute dei lavoratori» ha affermato Bruno Pesce memore delle lotte sindacali per il riconoscimento delle malattie sul lavoro. Rocco Muliere, capogruppo del PD, ha invece auspicato che l’esempio di Scajola venga perennemente seguito. Dello stesso parere Violante: «Non si comincia sempre daccapo, la nostra esperienza deriva da chi ci ha preceduto, la politica è un ponte tra generazioni. Scajola è stato in un certo senso un riformista, perché ha intuito la necessità di un dialogo tra le parti. Il PD trae origine dal desiderio di unire tutti quelli che credono nella corrente riformista». Sostenendo poi il dovere di dare spazio alle nuove leve, ha annunciato che lascerà il Parlamento e non si ricandiderà per la prossima legislatura. Il Presidente della Commissione Affari Costituzionali si è inoltre pronunciato sul quadro globale della politica in Italia in cui «ci sono troppi partiti, per questo sono inevitabili frammentazioni e contese all’interno degli schieramenti. In questo momento il centro-destra si trova in difficoltà nel tentativo di formare una coalizione, mentre nel centro-sinistra la situazione è più chiara». Un mazzo di rose donato da Violante e tanti applausi per vedova e figlia hanno suggellato il ricordo di Scajola. Fabrizio Gambolati L’on. Luciano Violante sabato a Casale per commemorare Mario Scajola. Sotto il pubblico ONORANZE E TRASPORTI FUNEBRI Costanzo Casse funebri - Vestizione Salme - Cremazioni Disbrigo di tutte le pratiche Casale Monf. Via Mameli, 18 - Tel. 0142.7.68.68 Cellulare 0335-5623553 ABITAZIONE - NOTTURNO - FESTIVO - Tel. 0142.78.22.22 MONF120204.indd 1 a Venerdì 8 febbraio 2008 all’Auditorium S.Filippo ha avuto luogo la tavola rotonda «Computer: nostro servo o nostro padrone?», tema scelto dalle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli di Casale per promuovere l’annuale Borsa di Studio di 900 euro destinata agli studenti delle Scuole Superiori. Il Preside dell’Istituto Superiore Balbo Gianni Abbate ha presentato gli specialisti intervenuti a trattare l’argomento sotto vari aspetti e coordinato i lavori per un folto gruppo di studenti presenti in rappresentanza delle scuole superiori Balbo, Leardi e Sobrero. Dopo il benvenuto della presidente delle Conferenze Angela Fazio, l’avvocato Tiziana Rota ha aperto la riflessione sul legame tra rete telematica, etica e diritto. Antonella Pintus, docente di scienze sociali, ha poi presentato il punto di vista delle ricerche sociologiche sul rapporto tra le nuove tecnologie e la percezione della realtà, in particolare nell’età dell’adolescenza. I rapporti complessi tra computer, genitori e figli sono stati evidenziati da Adele Magazzini Provera, alla luce dell’esperienza quotidiana in famiglia. Il dottor Giuseppe Guazzo ha invece presentato ai giovani i rischi sanitari che può comportare l’uso del computer, mentre il saggista Vincenzo Moretti ha invitato gli studenti all’uso creativo delle nuove tecnologie. Non è mancata la voce delle nuove generazioni, espressa dagli alunni Devis Cognasso e Davide Fracchia della classe seconda A del liceo classico, attraverso la presentazione multimediale di un’indagine svolta su un campione di coetanei, con risultati ottimistici circa la capacità di utilizzare le nuove tecnologie come mezzi che favoriscono la socialità. Come ha sottolineato il preside Abbate nel trarre le conclusioni dell’interessante carrellata di interventi spetta a ciascuno di noi essere consapevoli protagonisti di rapporti umani fondati sull’ascolto reciproco più che sulla tecnologia. I giovani studenti delle scuole superiori casalese si esprimeranno sull’argomento in questione cimentandosi nel concorso che si svolgerà il prossimo 28 marzo. ONORANZE FUNEBRI TIRONE CASALE, Via f.lli Bagna 25 di Milcare e Massimiliano Volpi s.n.c. NUOVA SEDE Via Vittime delle Foibe, 8A (dietro ex Samber 100 mt. Camera Mortuaria) Casse funebri - Vestizione salme - Cremazioni - Esumazioni Disbrigo di tutte le pratiche inerenti CASALE - Tel. 0142.454984 - 335.6092129 • VALMACCA fronte chiesa 24 ore su 24 al Tel. 0142.452063 MORANO PO - Via Bavoso, 9 - Tel. 0142.85364 CASALE POPOLO - Cantone Chiesa, 85 - Tel. 0142.563562 Casse funebri - Vestizione salme - Cremazione - Trasporti e pratiche tudine ed è un rito che nasce dall’identità di noi uomini di destra. Porteremo sempre con noi i nostri valori ovunque andremo a fare politica, indipendentemente dalla sigla sotto cui saremo. Parlare di questo dramma serve a non dimenticare gli orrori delle foibe, i sacrifici di chi ha difeso il confine orientale e il massacro degli italiani. Dobbiamo ricordare per fare in modo che tutto questo non accada più. Perpetrando iniziative di questo tipo - ha continuato - i nostri figli non correranno il rischio di dimenticare. Ciò rappresenta una grande vittoria della storia e della libertà». Il breve ma significativo ritrovo si è concluso con la deposizione di una corona d’alloro, posizionata sul cartello della via, ben visibile, in modo che tutti possano ricordare, per non ripetere le nefandezze del passato. Il gruppo di AN si è poi diretto ad Alessandria per partecipare ad un’altra manifestazione in memoria delle foibe. f.g. Le necrologie si ricevono presso la GAROPPO EUGENIO srl PUBBLITALIA AGENZIA TRASPORTI E ONORANZE FUNEBRI Via Corte d’Appello, 4 CASALE MONFERRATO Orario ufficio: Feriali: 8,45 12,15 e 14,45 - 19,00 dal 1918 il servizio funebre Servizio notturno e festivo Disbrigo pratiche e vestizione salme Pratiche inerenti nazionali e internazionali SERVIZIO PULLMAN GRATUITO CASALE MONFERRATO Corso Valentino, 2-4 • Telefono 0142.70542 MOMBELLO MONFERRATO Cascine Garoppi, 13 Telefono e fax 0142.944128 PONTESTURA Corso Italia, 9 Telefono 0142.466380 11-02-2008 22:47:45