la voce di mergo - L`Eco de la Rossa

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la voce di mergo - L`Eco de la Rossa
SANTUARIO
CUORE
IMMACOLATO
DI MARIA
L’ECO DE LA ROSSA
Anno LVII - 2010 - N. 5 bim. - 9/12/2010
Sped. in abbonamento postale - art. 2 comma 20/C legge 662/96 filiale di Ancona
PERIODICO BIMESTRALE
D’INFORMAZIONE E CULTURA
Contributi per sostenere
il periodico
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intestato Parroco
Santuario Cuore Immacolato
di Maria
60049 Serra San Quirico Staz.
(Ancona)
Tel. (0731) 86030
Via A. Moro, 4
w w w. e c o d e l l a r o s s a . i t
Conferenza Episcopale Italiana
Testimoni del nostro tempo
Educare alla vita buona
del Vangelo
"Resurrexi, et adhuc tecum
sum. Alleluia! - Sono risorto, sono
sempre con te. Alleluia!". Cari fratelli e sorelle, Gesù crocifisso e
risorto ci ripete ogg1. Nel corso
dei secoli Dio ha educato il suo
popolo, trasformando l’avvicendarsi delle stagioni dell’uomo in
una storia di salvezza. “Come
un’aquila che veglia la sua
nidiata, che vola sopra i suoi
nati, egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali. Il
Signore, lui solo lo ha guidato,
non c’era con lui alcun dio straniero” (Dt 32,10-12). Di questa
storia noi ci sentiamo partecipi.
La guida di Dio, in tutta la sua
forza e tenerezza, si è fatta pienamente e definitivamente visibile in Gesù di Nazaret.
Clemente Alessandrino, un
autore del II secolo, gli attribuì il
titolo di “pedagogo”: è Lui il
maestro e il redentore dell’umanità, il pastore le cui orme guidano al cielo. Clemente individua nella Chiesa, sposa e
madre del maestro, la “scuola”
dove Gesù insegna…
2. Da sempre la Chiesa
riserva peculiare attenzione
all’educazione. La nostra scelta
intende, in particolare, riproporre e approfondire l’insegnamento del Concilio Vaticano II:
"La santa madre Chiesa, nell’adempimento del mandato ricevuto dal suo divin Fondatore,
che è quello di annunziare il
mistero della salvezza a tutti gli
uomini e di edificare tutto in
Cristo, ha il dovere di occuparsi dell’intera vita dell’uomo,
anche di quella terrena, in
quanto connessa con la vocazione soprannaturale; essa
perciò ha un suo compito specifico in ordine al progresso e allo
sviluppo dell’educazione"…
3. In tal modo si è fatta strada la consapevolezza che è
proprio l’educazione la sfida
che ci attende nei prossimi
anni: "ci è chiesto un investimento educativo capace di rinnovare gli itinerari formativi, per
renderli più adatti al tempo presente e significativi per la vita
delle persone, con una nuova
attenzione per gli adulti". Il
Santo Padre ci incoraggia in
questa direzione, mettendo in
evidenza l’urgenza di dedicarsi
alla formazione delle nuove
generazioni. Egli riconosce che
l’educare, se mai è stato facile,
oggi assume caratteristiche più
ardue; siamo di fronte a "una
grande ‘emergenza educativa’,
confermata dagli insuccessi a
cui troppo spesso vanno incontro i nostri sforzi per formare
persone solide, capaci di collaborare con gli altri e di dare un
senso alla propria vita".
4. Queste ragioni ci inducono a impegnarci nel decennio
pastorale 2010-2020 in un’approfondita verifica dell’azione
educativa della Chiesa in Italia,
così da promuovere con rinnovato slancio questo servizio al
bene della società. In piena
docilità allo Spirito, vogliamo
operare con disponibilità all’ascolto e al dialogo, mettendo a
disposizione di tutti la buona
notizia dell’amore paterno di
Dio per ogni uomo. In qualità
di pastori, posti a servizio delle
comunità che ci sono affidate,
proponiamo le nostre riflessioni sull’educazione a partire dall’incontro con Gesù Cristo e il
suo Vangelo, del quale quotidianamente sperimentiamo la
forza sanante e liberante. A noi
sta a cuore la proposta esplicita e integrale della fede, posta
al centro della missione che la
Chiesa ha ricevuto dal Signore.
Questa fede vogliamo annunciare, senza alcuna imposizione, testimoniando con gioia la
bellezza del dono ricevuto, consapevoli che porta frutto solo
quando è
accolto nella
libertà…
5. Non ignoriamo, certo, le
difficoltà che l’educazione si
trova oggi a fronteggiare. Fra
queste, spicca lo scetticismo
riguardo la sua stessa possibilità, sicché i progetti educativi
diventano programmi a breve
termine, mentre una corrente
fredda scuote gli spazi classici
della famiglia e della scuola.
Noi stessi ne siamo turbati e
sentiamo l’esigenza impellente
di ribadire il valore dell’educazione proprio a partire da questi
suoi luoghi fondamentali. Come
pastori della Chiesa il nostro
pensiero va pure a tutte le altre
resistenze, provocate dal peccato che distoglie e indebolisce
la volontà dell’uomo e lo induce
ad azioni malvagie.
Cogliamo in tutta la loro gravità le parole del Papa, quando
avverte che oggi la nostra speranza è insidiata da molte parti
e rischiamo di ridiventare
anche noi, come gli antichi
pagani, uomini “senza speranSegue a pag. 8
Don Pino Puglisi:
martire di mafia
Ci sono luoghi, nel nostro
bel paese, in cui una stessa
parola può assumere significati e valori opposti quasi
che, per uno strano gioco, si
diverta a presentare realtà
differenti: quel luogo è la
Sicilia e quella parola è
“padrino”. Da una parte indica un capo mafia, uomo di
potere e di illegalità, dall’altra
un prete, uomo di Dio e non
sempre coraggioso come il
suo Signore. Don Pino
Puglisi era un “padrino”sui
generis, prete scomodo, non
“funzionario” del sacro, ma
voce di coscienze assopite,
sacerdote che dava parola
alla giustizia e per questo
ucciso: un martire dei nostri
giorni, martire di mafia!
Parlare di lui è tornare indietro di alcuni anni, in una delle
stagioni più tristi e difficili per
l’Italia: siamo dopo le grandi
stragi di mafia. Borsellino e
Falcone hanno pagato il
prezzo per tutti, Roma e
Milano risuonano del fragore
delle autobomba, “cosa
nostra” sembra essere non
solo siciliana, ma maledettamente cosa italiana! In un
quartiere difficile di Palermo
opera un sacerdote conosciuto e stimato in città, un
sacerdote che aveva speso
quasi tutta la sua vita nella
formazione e nell’accompagnamento dei giovani, un
“padrino” che amava e conosceva la povertà della sua
terra. Era un uomo buono,
girava “armato” solo di
Cristo, la sua unica “pistola”
l’amore. Lo hanno seguito, lo
minore e responsabile regionale delle vocazioni, sarà
capace di trasmettere ai giovani la gioia di seguire il
Signore anche quando una
scelta così grande chiede
tutto, forse anche la vita.
Così si rivolgeva loro:
“Nessun uomo è lontano dal
Signore. Il Signore ama la
libertà non impone il suo
amore. Non forza il cuore di
nessuno di noi. Ogni cuore
ha i suoi tempi, che neppure
noi riusciamo a comprendere. Lui bussa e sta alla porta.
Quando il cuore è pronto si
aprirà. I suoi giovani lo chiamavano 3P, padre Pino
Pugliesi, e lui li spingeva a
fare di più, a sperare in un
domani che li vedesse protagonisti di una rinascita: “Le
nostre iniziative e quelle dei
volontari devono essere un
segno. Non è qualcosa che
può trasformare Brancaccio.
Questa è un’ illusione che
non possiamo permetterci.
E’ soltanto un segno per fornire altri modelli, soprattutto
ai giovani. Lo facciamo per
poter dire: dato che non c’è
niente, noi vogliamo rimboccarci le maniche e costruire
qualche cosa. E se ognuno
fa qualche cosa, allora si può
fare molto”. E fece molto in
quei piccoli e grandi tre anni
che
fu
parroco
di
Brancaccio: subito capì che
doveva scardinare quella
cortina d’odio e d’indifferenza che paralizzava e dominava la vita di quelle persone, entrò nelle loro case,
bussò alle loro porte, orga-
hanno spiato, lo hanno odiato perché non aveva paura,
perché aveva il coraggio di
chiamare “animali” quelli che
facevano della violenza la
loro religione, perché, in un
paese dominato da uno
“strano rispetto” insegnava a
girare a testa alta.
Era il 15 settembre 1993,
giorno del suo 56° compleanno, quando quattro giovani disgraziati, pedine di un
sistema che non risparmia
nessuno, lo uccisero con un
colpo alla nuca davanti alla
sua
chiesa
in
quella
Brancaccio che aveva ricominciato a sperare. Padre
Pino disse loro “me lo aspettavo”, sorrise e poi morì.
Questa è la fine della sua
vita, forse quella che tutti
conoscono, ma c’è molto di
più…. Don Pino nasce proprio a Brancaccio il 15 settembre nel 1937, diventa
prete nel 1960, si appassiona e diffonde lo spirito di
novità del Concilio, da giovane sacerdote è animato da
grandi passioni, come pastore si spende per ricucire le
ferite dell’odio: a Godrano un
piccolo paese in provincia di
Palermo, dove sarà parroco
dal 1970 al 1978, segnato da
una faida sanguinosa, riuscirà a riconciliare le famiglie
dilaniate dalla violenza con
la forza del perdono. Sarà
pro-rettore del seminario
nizzò quello che neppure il
municipio aveva avuto il
coraggio di fare: parlò, non fu
ascoltato, fu picchiato, spesso pianse amaramente. Si
trovò davanti mille e più ostacoli, altri per molto meno
avrebbero mollato, ma non
Padre Pino, troppo innamorato degli ultimi, troppo fedele a quella chiamata che lo
spingeva a combattere l’unica battaglia della sua vita:
quella per la giustizia.
Inaugura il centro “Padre
Nostro”, che diventerà il
punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere, non si arrende mai anche
quando tanti gli chiedono di
tirarsi indietro perché ormai
la posta è divenuta troppo
grande. Padre Pino sa quello
che lo aspetta, conosce l’operare e i progetti di questi
altri “ padrini”, ma non tradirà
mai quella voce che “ è il
segno dello Spirito Santo in
noi. Solo ascoltare questa
voce può dare senso alla
nostra vita”. Padre Pino
Pugliesi diede un senso
grande alla sua, un segno di
speranza che ancora oggi
brilla e indica una via possibile. E’ vissuto a testa alta è
morto a testa alta perché era
un uomo libero!
Marco Gentilucci
(dall’Appennino Camerte
n. 6/10)
Gesù Bambino:
modello di ogni virtù
Nel celebrare la ricorrenza
annuale dell’Incarnazione del
Verbo Divino, giova ricordare
che Gesù è nato per tutti,
anche per coloro che non lo
conoscono, come pure per
coloro che, pur conoscendolo,
lo trascurano e lo ripudiano.
E’ nato per tutti, perché tutti
vengono generati nel peccato
e hanno, perciò, bisogno di
redenzione, per togliere il
marchio di infamia ereditato
dai
protogenitori:”Tutti
hanno peccato e sono privi
della gloria di Dio, ma sono
giustificati gratuitamente per
la sua grazia, in virtù della
redenzione realizzata da
Cristo Gesù” (Rom 3, 23-24).
Se ci siamo accomunati nella
miseria del peccato, ci siamo
resi ancora più simili in quanto co-beneficiari dei frutti
della redenzione, la quale
genera gioia, serenità pace.
L’opera della redenzione di
Gesù è stata portata a termine principalmente con la sua
Passione,
Morte
e
Risurrezione. Esiste, tuttavia,
un altro aspetto della redenzione operata a nostro favore,
evidenziato più che mai e in
modo particolare nelle circostanze della nascita del
Salvatore, il quale, con il suo
esempio di virtù ha smascherato e ripudiato i vizi che
sono stati, e continuano ad
essere, all’origine della rovina
degli uomini. Con la prevaricazione dei progenitori e la
concomitante perdita dei doni
soprannaturali, preternaturali e dei doni dello Spirito
Santo, tutto il genere umano è
rimasto in preda a tre passioni funeste, da cui derivano
tutte le altre: l’ orgoglio, l’avarizia e la sensualità. Gesù,
particolarmente nella sua
nascita a Betlemme, ci dà un
esempio ammirevole delle
virtù che si contrappongono a
tali
tendenze
sregolate.
L’orgoglio in virtù del quale
non vogliamo dipendere da
nessuno, obbedire ad alcuno,
nulla temendo se non di essere umiliati agli occhi del prossimo, mentre nel contempo
cerchiamo affannosamente
tutto ciò che possa farci comparire ed emergere e crescere
nella stima degli uomini. In
stridente contrasto con tale
fatua vanagloria, Gesù si sottometteva non solo alla
volontà del Padre che dettava
la dura ed austera modalità
della redenzione umana, ma
anche al decreto dell’imperatore Augusto, che per vanità e
arroganza aveva ingiunto il
censimento. Subisce altresì il
rifiuto del mondo sin dalla
sua nascita, adeguandosi a
venire alla luce in una grotta
riservata agli animali :
“Venne fra la sua gente, ma i
suoi non l’hanno accolto”
(Giov. l, 11). Ce ne rendiamo
conto? Il Creatore e Padrone
dell’universo, venuto per
sacrificare la propria vita per
la salvezza eterna degli uomi-
ni, proprio da questi viene
disprezzato ed emarginato!
L’avarizia, ossia lo smodato
attaccamento ai beni temporali e particolarmente al
denaro, viene implicitamente,
ma non meno efficacemente,
condannato, dalle circostanze
precarie, disagiate e miserevoli in cui Gesù sceglie di
nascere, dall’umiltà dei suoi
genitori e dall’oscurità e
ristrettezze in cui visse i primi
trenta anni della sua permanenza sulla terra. Un ripudio,
infatti, più eloquente del fasto
e dell’agiatezza non si potrebbe immaginare! La sensualità,
ossia la ricerca prioritaria, e
talvolta esclusiva, dei piaceri
sensuali ( che si manifesta,
per esempio, negli eccessi del
mangiare e bere, nella ricercatezza vanitosa e dispendiosa nell’ abbigliamento, nello
sfarzo,
nell’ostentazione,
nella cupidigia, nella concupiscenza, nell’idolatrare il
corpo umano in tutte le funzioni e prestazioni) viene
deprecata e condannata dalla
nascita di Gesù, che nella
grotta di Betlemme ci dà un
esempio singolarissimo di
austerità, di distacco e di
serena fiducia nella Divina
Provvidenza. Salutato da
semplici pastori, Gesù non
pretende gli ossequi dei
potenti o delle persone
influenti. Si lascia invece
avvolgere in umili panni e
adagiare su un po’ di paglia,
contentandosi, quale difesa
contro il freddo dell’ambiente, del tepore generato dalla
presenza di qualche animale
domestico. Infine, mentre
continuiamo ad essere assidui
nell’applicare alla nostra
anima i frutti della redenzione ricevendo l’Eucaristia e gli
altri Sacramenti; mentre continuiamo a consolidare la
nostra personale conoscenza
della dottrina e degli insegnamenti di Gesù attraverso la
lettura meditativa della Sacra
Scrittura e dei documenti del
Magistero della Chiesa, non
trascuriamo l’imitazione di
Gesù nelle virtù da Lui manifestate nella sua vita terrestre, specialmente nella sua
nascita
a
Betlemme.
Sottovalutando l’avvincente
esempio
impartito
dal
Bambino Gesù desideroso di
istruirci senza proferire neppure una parola, rimarremo
scarsi d’ umiltà, portati sempre di più ad essere attaccati
ai beni temporali e schiavi dei
piaceri che lusingano la
nostra labile e fragile natura
umana.
Se accoglieremo, al contrario, il silenzioso invito di Gesù
Bambino che ci vuole umili,
sobri e morigerati, godremo
di una pace interiore imperturbabile e duratura, quella
cioè che dovrebbe caratterizzare ogni e qualsiasi celebrazione delle feste natalizie.
I parroci
L’ECO DE LA ROSSA
2
5/10
VITA DEL SANTUARIO
“E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI ...”
Battesimi e ... matrimoni
SABATO 1 GENNAIO 2011
Festa di S. Maria Madre di Dio e Giornata Mondiale della Pace
SS. Messe ore 10.30 – 17.30
ore 16.30 Adorazione di inizio anno
DOMENICA 2 GENNAIO 2011
S. Messe orario festivo: ore 10.30 – 17.30
** MARTEDI 4 GENNAIO GITA con VISITA AI PRESEPI (a…Napoli?)
GIOVEDI 6 GENNAIO - Festa dell’ EPIFANIA
Giornata dell’Infanzia Missionaria Mondiale
S. Messa ore 10.30 con i bambini e i ragazzi e le loro famiglie.
Nel pomeriggio S. Messa ore 17.30
• FESTA DELLA BEFANA Teatro parrocchiale nell’ ambito dell’oratorio
ore 17.00: spettacolo, per TUTTI i bambini e ragazzi della zona
SABATO 18 DICEMBRE ore 16.30 nel Teatro spettacolo natalizio
per le famiglie del catechismo e dell’oratorio: NATALE AL SETTIMO
CIELO
DOMENICA 19 DICEMBRE IV di Avvento
Nella S. Messa delle ore 10.30 benedizione dei bambinelli per i presepi di famiglia
DOMENICA 9 GENNAIO (Battesimo del Signore)
termina il periodo natalizio.
MARTEDI’ 21 DICEMBRE
Ore 17.30 Celebrazione penitenziale
DOMENICA 16 GENNAIO – Festa di S. Antonio Abate
Pane benedetto e benedizione degli alimenti nelle SS. Messe delle ore
10.30 – 17.30
ore 12.30 pranzo comunitario al teatro parrocchiale
VENERDI 24 DICEMBRE VIGILIA DI NATALE
Tutto il pomeriggio il parroco a disposizione per le confessioni
Ore 24.00 – MESSA DI MEZZANOTTE
Come tradizione, durante questa messa, LE OFFERTE raccolte sono
per finalità caritative
DOMENICA 30 GENNAIO: ore 16.30 al Centro CRUCIANI di Serra
Paese:
incontro con gli amici di altre nazioni, segue merenda “ multietnica”per tutti.
SABATO 25 DICEMBRE - NATALE DEL SIGNORE
S.S. MESSE ore 8.30 – 10.30 – 17.30
MARTEDI 2 FEBBRAIO Candelora – S. Messa ore 17.30
DOMENICA 26 DICEMBRE Festa della Famiglia
S. Messe orario festivo ore 10.30 – 17.30
Ricordo degli anniversari di matrimonio celebrati nel 2010
(1°-10°-20°-25°-30°-40°-50°-60°…)
Ore 17.30 nella chiesa S. Lucia: MUSICA E POESIA
(Concerto d’organo e Poesie di Natale nella letteratura italiana)
MARTEDI 28 DICEMBRE
ore 17.30 Conferenza sul Natale nella Biblioteca Comunale con mons.
Decio CIPOLLONI sul tema “Quale Natale per l’uomo d’oggi?”
VENERDI 31 DICEMBRE
ore 17.30 – S. Messa e “Te Deum” di ringraziamento
ore 20.30 – CENA DI FINE ANNO NEL TEATRO PARROCCHIALE
Marco tra noi
Con queste poche righe
voglio presentarmi a tutti voi, vi
racconterò un po’ della mia storia e sono certo che il tempo che
vivrò a Serra San Quirico con
don Michele e voi mi aiuterà nel
passo decisivo verso il sacerdozio. Intanto mi chiamo Marco
Gentilucci, ho 30 anni e sono
originario di Camerino, sto terminando il mio quinto anno nel
seminario regionale marchigiano (6 se si considera l’anno propedeutico, per capirci l’anno
della prova). Sono entrato in
seminario a 25 anni dopo aver
vissuto un anno di discernimento vocazionale, accompagnato
da una monaca clarissa, sr.
Chiara Laura, che più che essere la mia guida spirituale mi è
stata madre. Prima di fare questo passo così importante stavo
terminando gli studi di giurisprudenza all’università di
Camerino e avevo frequentato il
liceo classico sempre nella mia
città. Mi mancavano pochi
esami per laurearmi e tanti mi
spingevano a tardare il mio
ingresso in seminario, ma sentivo che non potevo tardare,
avevo bisogno di capire che
cosa il Signore mi chiedesse.
Nella mia storia di cristiano c’è
poi una grande avventura: lo
scoutismo. E’ in questa associazione che sono maturato e ho
iniziato ad assumermi piccole e
grandi responsabilità che mi
hanno spinto a restituire ciò che
di grande e bello mi era stato
donato. Tra gli scout ho trovato
amici che mi hanno fatto essere
un uomo migliore, un cristiano
credibile, che mi hanno saputo
guidare negli anni turbolenti
della giovinezza. Ho imparato,
in quegli anni, a servire, come
durante il terremoto del 1997
che ha colpito la nostra terra: in
quei giorni difficili nelle tante
persone incontrate, nella sofferenza ascoltata ho, per la prima
volta, intravisto quel Cristo che
percorre le vie del mondo
accanto ai suoi fratelli, ho sentito che dovevo fare di più, che
solo amando sarei stato me stesso. Credo davvero che la mia
vocazione si sia manifestata
così: accanto ai bambini e ai
ragazzi ho incontrato il Signore.
Prendere coscienza di ciò mi ha
spinto a intraprendere il cammino verso il sacerdozio, non è
una strada facile e non ve lo
nascondo, in questi anni ho
dovuto vivere momenti difficili,
di prova e di dubbio, ma la certezza che il Signore mi chiamava per servirlo e per servire il
suo popolo non è mai venuta
meno. Posso dirvi che Dio non
mi ha tolto nulla, ma mi ha
donato tutto oltre i miei meriti e
ha reso la mia vita bella, come
mai avrei immaginato. Prima di
essere mandato a svolgere il
mio servizio pastorale con voi
ho passato due anni nella parrocchia di Caldarola dove ho
lasciato tanti amici, compagni
preziosi di cammino. Ora sono
con voi e ne sono veramente
felice, credo proprio che i due
anni che sarò a Serra saranno
decisivi, non solo perché saranno quelli dell’ordinazione, ma
perché mi diranno che prete
sarò. Oggi posso dirvi che leggo
la mia vocazione come un compromettersi con l’altro, un giocarsi in prima persona per il
bene. Credo che tutte queste
esperienze renderanno il mio
essere sacerdote, se Dio vorrà,
un continuo servizio a Cristo
che mi ha chiamato e ai fratelli
che mi sono stati affidati.
Marco Gentilucci
PACIAROTTI ENEA - 19-9-2010
SABATO 8 GENNAIO ore 17.00 nel Teatro Parrocchiale
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO Universita’ degli Adulti
(U.D.A.) - Intervengono i cori parrocchiali con canti natalizi e risorgimentali
MOREA ANNALISA - 19-9-2010
Caldo abbraccio natalizio dal Perù
Carissimi
Sono ritornato dai nostri e
vostri amici, i nostri e vostri Gesú
che si accontentano di un sorriso,
un abbraccio, un bacio ed una
carezza.
Ho portato con me il ricordo
del nostro breve incontro, spero vi
sia piaciuto e vi ricordiate delle
promesse che abbiamo fatto a
Lui.
Abbiamo promesso di essere
sempre pronti ad un sorriso,
segno di amicizia, disponibilitá,
voglia di condividere con chi ha
bisogno di noi.
Abbiamo
promesso
di
amare, ma prima di tutto di essere amati da Lui.
Abbiamo promesso di camminare dietro a Lui, di seguirlo
dove Lui ci vuol portare, di affrontare le difficoltá, di accettare il suo
aiuto e di essere rialzati da Lui
dopo le nostre frequenti cadute.
Vi ricordate le scarpe dietro la
Croce, erano le nostre scarpe, le
scarpe di ciascuno di noi segno
della nostra disponibilitá a camminare anche con sacrificio, anche
a piedi nudi.
Ci stiamo avvicinando al santo
Natale, ricordo della nascita di
Gesú, nato per amarci, nato come
gli ultimi, i dimenticati, i bisognosi,
in una magiatoia, assitito solo da
sua Madre e da suo padre e da
alcuni sconosciuti pastori.
Possiamo cominciare cosí il
nostro camino dietro Lui fin da
adesso: Lui Bambino come voi,
con voglia di giocare, voglia di
allegria ma fin da ora con voglia di
voler bene.
Matrimonio di MARZIONI MARCO e CANTIANI FRANCA e battesuni di MARZIONI ALESSANDRO - 10-10-2010
Seguiremo Gesú che crescerá
fino ad arrivare alla Croce, ma
che non smetterá mai di amarci.
Abbiamo cominciato anche il
tempo dell´Avvento, tempo di
attesa ma ache di riflessione
tempo che ci porterá alla grande
festa di Dio fatto uomo.
Sará un momento per essere
felici e la felicitá non si puó
nascondere dentro di noi, la vera
felicitá uscirá dai nostri cuori e
renderá felici chi ha bisogno di
noi.
Carissimi i vostri fratelli di
Canto Grande, (quartiere della
periferia di Lima - Perú) vi augurano un Natale pieno di gioia, di
allegria, di pace e di sorrisi.
Ricordatevi di loro nelle vostre
preghiere.
Anch´io sarò unito a voi nel
santo Natale, e chissá se un giorno potremo rivederci.
BUON CAMMINO !
Claudio
In onore di S. Barbara
Solenne celebrazione nella nuova galleria della “Cava Gola
della Rossa”
Nella Pasqua eterna
LAMETTI FULVIO
n. 20-10-1956 † 3-10-2010
BRUTTI ITALIA
n. 2-11-1917 † 14-10-2010
Matrimonio di VITALETTI ALBERTO e GALDELLI PAMELA - 29-8-2010
60° matrimonio di BROCANELLI “NINO” e DUCA EMMA - 2-12-2010
I “giovani di ieri”
Domenica 4 luglio al teatro
parrocchiale di Serra Stazione si
è tenuto il tradizionale “pranzo
degli anziani”, cioè dei “giovani di
ieri”. Quest’anno l’iniziativa è
stata un po’ dilazionata, per evitare la sovrapposizione con altri
eventi. Per il futuro manterremo
l’appuntamento nel periodo consueto del mese di maggio. Dopo
la celebrazione della santa
Messa, si è voluto arricchire l’incontro con una interessante relazione dei due medici del paese il
Dott. Martorelli e la consorte Dott.
Ripanti, che gentilmente si sono
resi disponibili a trattare tematiche sulla salute di chi è arrivato
ad un’ età non più giovanissima. I
dottori hanno sottolineato due
aspetti importanti :
“Penso che l’età anziana sia
l’età più fragile poiché essa è
parallela alla perdita di autonomia
in molti casi. Un grande svantaggio è rappresentato dal non poter
guidare la macchina quando i problemi di salute diventano importanti ed invalidanti. Un’emergenza
sociale è rappresentata dagli
anziani non sufficienti e allettati,
bisognosi di assistenza continuativa. Ma la parola d’ordine degli
anni 2000 è invecchiare con successo, aiutati dalla modernità e
da tutto ciò che essa comporta
per trascorrere la vita nel migliore
dei modi . Non rimpiangiamo il
passato, coltiviamo i rapporti
umani e le amicizie per combattere l’invecchiamento cerebrale ed
emotivo. Se lo specchio riflette un
volto attempato il cuore è quello di
ragazza e di ragazzo, con tutte le
emozioni e le aspettative per una
vita felice”. (Dott. Ripanti)
“Prevenire le malattie e la
morte non è possibile, ma combattere i fattori di rischio si può e
si deve fare. Fumo, alcool, eccesso di cibo, vita sedentaria ci fanno
inevitabilmente
ammalare.
Conserviamo quotidianamente il
nostro capitale di salute con una
vita sana nell’alimentazione
accompagnata da esercizio fisico,
senza sigarette e senza alcolici”.
(Dott. Martorelli)
Rinnovando la nostra gratitudine al Dott. Massimo e alla Dott.
Edwige per il loro apprezzato
intervento ci riproponiamo di
adottare anche in futuro questa
formula, da tutti valutata positivamente perché utile e gradita.
L’ECO DE LA ROSSA
5/10
3
ATTIVITA’ PASTORALI
S. Battista Camilla:
c’eravamo anche noi
Domenica 17 ottobre: di buon
ora, anzi ancor prima dello spuntar
del sole, il torpedone dei pellegrini
si è avviato verso Roma; abbiamo
attraversato la nostra valle tra gallerie e viadotti poi, giunti in terra
umbra, l’alba ha carezzato il
nostro risveglio e quindi, a metà
mattinata,
siamo
arrivati
nell’Urbe.
Tra controlli vari e metal-detector siamo entrati in Piazza San
Pietro attraverso il colonnato del
Bernini: un imponente e maestosa
architettura che abbraccia la
comunità cristiana prima che si
accosti al soglio di San Pietro.
La Piazza si presentava gremita
da una moltitudine di persone arrivate da diversi paesi del mondo; il
Santo Padre ha officiato la celebrazione e con rito solenne: ha canonizzato sei importanti figure del
cristianesimo. Noi eravamo lì per
la nostra Santa Battista Camilla
Varano da Camerino. E’ stata
un’esperienza nuova ed emozionante; non sono mancati stupore e
meraviglia di fronte a quell’immensa manifestazione di fede, di
come tanta gente di ogni lingua,
tradizione, cultura e razza condividesse quel momento con gioia e
partecipazione.
Dopo la solenne concelebrazione e la consumazione di un veloce
pasto, nel pomeriggio, abbiamo
visitato Roma a bordo di due
open–bus. Siamo giunti al
Campidoglio e da lì abbiamo proseguito a piedi per la programmata
visita al Carcere Mamertino. Il
luogo è considerato il più antico
carcere di Roma si trova nel Foro
Romano e consiste in due piani
sovrapposti di grotte scavate alle
pendici del Campidoglio; la grotta
più profonda risale all'età arcaica
ed è scavata nella cinta muraria di
età regia (mura serviane) la seconda, sovrapposta, è stata realizzata
successivamente in età repubblicana. In questo luogo, nella cella più
bassa, furono imprigionati, secondo la tradizione, i SS. Apostoli
Pietro e Paolo. Rinchiusi nel carcere, assieme ad altri seguaci, i
due apostoli fecero scaturire miracolosamente una polla d'acqua e
riuscirono a convertire e battezzare i custodi delle carceri, Processo
e Martiniano, martiri a loro volta.
Tornando a Santa Battista, di
lei si è detto molto nella nostra
Diocesi, in preparazione alla canonizzazione avvenuta appunto in
Roma lo scorso 17 ottobre. Non ci
dilunghiamo dunque a raccontare
di nuovo la sua vita. È bene invece
proporre alcune riflessioni, forse
non ancora da tutti colte nel loro
grande valore morale, spirituale e
mistico.
Camilla apre il suo cuore al
Signore, sente dirompente dentro
di lei l’esigenza di una conversione al pari di altri grandi santi e
padri della Chiesa, da S. Paolo, a
Sant’Agostino, a San Francesco...
Lei, cresciuta nello sfarzo di corte
perché figlia del “magnifico signore di Camerino, Cesare da
Varano”, si converte e cambia la
sua vita orientandola totalmente
verso il Signore.
Nella teologia cristiana conver-
sione significa volgersi verso la
verità intesa come sapienza divina,
convergere verso la luce e fuggire
dalle tenebre, vuol dire in sostanza
prendere coscienza che si sta percorrendo una strada sbagliata e
decidere di incamminarsi in una
direzione diversa, cioè quella indicata dal Vangelo. La conversione
porta ad una trasformazione, ad un
cambiamento dell’anima e del
modo di pensare e di agire.
Un’altra grande riflessione la
dobbiamo fare sul modo in cui
Camilla pensava e viveva dentro di
sé le sofferenze di Cristo; "I dolori mentali di Gesù nella sua
Passione" è l’opera più nota della
Santa e ancora oggi non possono
non stupire e impressionare le sue
meditazioni sui dolori interiori del
Signore. Lei aveva deciso di
"entrare nel sacratissimo Cuore di
Gesù e di annegare nell’oceano
delle sue acerbissime sofferenze",
come pure che "tutti i giorni dell’anno fossero per lei come un
Venerdì Santo".
Vi è in questa esperienza una
grande attualità: quanti di noi si
commuovono, giustamente, delle
sofferenze fisiche ma non si soffermano anche sullo stato d’animo
magari provato e angosciato da
mille pensieri. Quanti spesso soffrono nell’animo per tanti dispiaceri, storture, ingiustizie che ogni
giorno la vita procura! Quanto
avrà sofferto la Vergine Maria
sotto la Croce e ancor prima
dovendo fuggire con un bimbo
appena nato e poi quando, a soli
dodici anni, Gesù gli svela che era
venuto al mondo per un altro compito. Come non riflettere sull’esaltazione del dolore della Vergine
testimoniato nell’iconografia cristiana da una moltitudine di opere
di elevato valore artistico. Una per
tutte: la Pietà di Michelangelo.
Come non ricordare che ad ogni
processione del “Cristo morto” nel
venerdì santo l‘immagine della
“Madonna addolorata” segue sempre il Signore già come fece in
quel tempo fino al calvario! C’e
quindi un dolore interiore, mentale
che come Gesù molti sono costretti a provare e Camilla ha voluto
riflettere e fare di questo argomento la sua meditazione mistica e spirituale.
Nella solitudine dell’uomo, in
mezzo a tanto clamore e confusione, quanta sofferenza esiste, eppure sembra che non si veda; non
siamo più abituati a scorgere lo
sconforto nelle persone che ci
stanno vicino; tutti sembrano
apparire belli e lucenti come su
una copertina patinata anche se nel
loro cuore c’è tristezza e dolore:
stress e depressione sono ormai
patrimonio dell’umanità. Le sofferenze mentali, i pensieri, le preoccupazioni degli altri non saranno
mai i nostri; del resto ognuno si
porta addosso i suoi guai mica può
rattristarsi con quelli degli altri. La
fede senza le opere non basta, anzi
non esiste: dobbiamo dare speranza e conforto a chi è afflitto e vive
una vita triste nella solitudine e nel
pieno della propria sofferenza spirituale.
Domenico Z.
Settimana interparrocchiale
Signore accresci
la nostra fede
Nel 2000 stata realizzata
nella nostra vicaria una “missione giovani”, dalla quale è
nata l’iniziativa di incontri pressoché mensili per i giovani di
questa zona. E’ un cammino
che nella sua semplicità vede
riuniti ragazzi di età diverse di
fronte a vari temi attuali della
società e ad avvenimenti
importanti raccontati da autentici testimoni. Così dopo dieci
anni che hanno visto alternarsi
tanti giovani, si è pensato di
riproporre un momento formativo più forte in una settimana.
Come nella precedente missione ci hanno aiutato i Padri
Passionisti divisi nelle varie
parrocchie: Padre Luigi a
Mergo,
Padre
Marco
a
Castellaro e Sasso e Padre
Francesco, promotore dell’iniziativa della Tendopoli di San
Gabriele, per le due parrocchie
di Serra Paese e Serra
Stazione. Così sabato 23 ottobre con un momento unitario è
cominciata questa settimana,
con un programma di fondo
simile, ma che ogni parrocchia
è più totalmente appassionante: serve l’ opportunità di toccare con mano le realtà difficili
della nostra società. Ci sono
molte miserie umane che ci circondano: ma i giovani le conoscono? O ne hanno solo sentito parlare? Forse la direzione
dei prossimi incontri sarà quella di portarli a vedere quello
che accade a due passi da
casa nostra, proprio per far
loro capire che chi segue la
Parola di Dio, non percorrerà
mai i sentieri oscuri della
droga, della violenza, dell’apatia. Al venerdì ci siamo ritrovati
all’ Abbazia di Sant’ Elena per
la celebrazione penitenziale
guidata da riflessioni e gesti
che hanno aiutato tutti a meglio
comprendere l’importanza del
perdono del Padre: un perdono
che è come una dolce carezza
che Dio ci dona, un abbraccio
che racchiude ogni angolo
della nostra anima e la farà
risplendere di luce nuova. A
conclusione di questa settimana interparrocchiale, sabato 30
ottobre, abbiamo vissuto, nel
ha adattato alle sue esigenze.
In tutte le comunità sono stati
realizzati incontri con bambini e
ragazzi del catechismo, così
anche nelle nostre parrocchie
di Serra San Quirico abbiamo
convocato i piccoli nel pomeriggio per un momento di riflessione e, come sa fare bene padre
Francesco con la sua allegria
spumeggiante, hanno imparato
tre canzoni per la messa finale
del sabato conclusivo. Per i
ragazzi sono stati momenti di
vera festa e la partecipazione,
nonostante le varie attività
sportive che occupano i loro
pomeriggi è stata davvero
numerosa. Durante il giorno i
religiosi si sono dedicati insieme ai parroci alla visita di
ammalati e alle case di riposo,
riscontrando quanto sia triste
Santuario di Serra Stazione, un
momento partecipato e festoso, intitolato “Festa della
Famiglia”, che ha visto coinvolte appunto le famiglie delle
varie parrocchie con particolare attenzione alle coppie che
quest’anno hanno celebrato un
anniversario particolare: un
inno speciale alla famiglia,
cuore vivo della fede e custode
delle nuove generazioni. Dopo
la solenne concelebrazione, un
folto numero di bambini e
ragazzi ci ha fatto ascoltare le
belle canzoni imparate con
tanta gioia e passione durante
la settimana ed i giovani hanno
presentato un piccolo spettacolo traendo spunto dalla storia
del
gabbiano
Jonathan
Livingston. La conviviale e
abbondante cena ha chiuso
vedere tanti anziani che non
ricevono mai la vista di nessuno. Ai giovani, tanto impegnati
nella scuola, è stata riservata la
sera con incontri nelle singole
parrocchie e uno tutti insieme a
Mergo dove si è preparato
anche un piccolo spettacolo,
sempre per il sabato finale
della missione. La risposta dei
giovani è stata buona, ma forse
la formula del solo ascolto non
questa settimana insieme ai
padri Passionisti che si sono
messi davvero a nostra completa disposizione per “seminare” con abbondanza la Parola
di Dio: il Signore farà la sua
parte per far crescere in noi la
fede, come abbiamo voluto
indicare nello slogan della settimana “Signore, accresci la
nostra fede”.
Donata Cattaneo
Perle preziose in Oratorio
All’oratorio, dove il gioco in
allegria con gli amici ci fa stare
tanto bene, è importante non
dimenticare il cammino nella
crescita della nostra fede, proprio per questo abbiamo invitato
a passare un pomeriggio in oratorio il nostro caro amico
Claudio Ratti, papà di Cantù che
vive con la sua famiglia in Perù.
Molti dei ragazzi, specialmente
i cresimati degli ultimi due anni,
lo conoscevano già, perché con i
bambini di Lima che lui sostiene, abbiamo fatto un piccolo
gemellaggio. Ma per molti di
loro, è il primo missionario che
incontrano ed è stata una bella
esperienza quella che abbiamo
vissuto, davvero intensamente.
Un primo giro di presentazioni
ha introdotto la nostra riflessione sull’amore di Gesù per noi,
sempre incondizionato e soprattutto sul servizio ai nostri fratelli, non solo a quelli lontani, ma
anche a chi vicino a noi a volte
soffre in silenzio. Come fare per
ricambiare questo amore infinito se non seguire Gesù nel percorso di vita indicatoci dalla sua
Parola. Trovate tre piccole croci,
tutti ci siamo tolti le scarpe e le
abbiamo messe in fila rivolte
alla croce. Ecco fatto il nostro
simbolico cammino verso Gesù:
poi abbiamo disegnato su di un
foglio l’orma del nostro piede e
importanti, si preoccupa della
loro salute e dona loro tutte le
attenzioni che ogni bambino nel
mondo desidera.
L’altra perla, forse un po’
meno preziosa, ma egualmente
divertente è stata domenica 14
novembre:
l’ORATORIO
DAY, cioè tutta la giornata vissuta in oratorio a partire dal
mattino, per la preparazione
della Messa, fino al pomeriggio
inoltrato. E’ la prima volta che
ci siamo addentrati in un avventura così lunga, ma la gioia di
stare insieme ai ragazzi ci ha
dato la forza per provarci. La
presenza di Marco, studente di
teologia della nostra Diocesi, ci
ha confortato e subito ci siamo
messi al lavoro prima della
Messa per preparare una mini
caccia al tesoro, pensando che
prima di pranzo avevano del
tempo da spendere e, vista la
giornata magnifica, valeva la
pena muoverci un po’ divertendoci. La presenza di tanti bambini ha riempito di allegria la
celebrazione al Santuario di
Serra Stazione: da qualche
tempo vediamo vicino all’altare
molti “aspiranti ministranti” e
questo è senz’altro un segno che
ci fa ben sperare per il futuro.
Dopo la celebrazione, ecco tutti
fuori per la caccia al tesoro, con
indizi vari che hanno portato ad
all’interno, un piccolo proposito che ci aiuti davvero a seguire
Gesù. Abbiamo camminato pregando in semplicità come sanno
fare bene i bambini e poi chi
voleva ha letto la sua riflessione
e l’ha messa sotto la croce. Le
frasi scritte e il silenzio ci hanno
aiutato a guardare dentro di noi
e interrogarci se davvero sappiamo seguire Gesù. Le intenzioni
semplici, ma anche profonde dei
ragazzi ci hanno rivelato ancora
una volta quanto i loro cuori, se
stimolati, sanno trovare la via
giusta del bene e sanno soprattutto riconoscere le mancanze
quotidiane nella famiglia, a
scuola e con gli amici. Claudio
ci ha detto poco di quello che fa
in Perù, ma alla fine abbiamo
guardato insieme un video con
la storia della nascita delle
sue”Casite” cioè piccoli asili,
nati, in una zona disagiata alla
periferia di Lima, con le offerte
dei tanti amici italiani che lo
conoscono e stimano il suo
lavoro. I ragazzi sono stati silenziosi e molto attenti a quei visi,
provati da una situazione difficile, ma sempre sorridenti. Una
piccola esperienza che è stata
una perla per il nostro oratorio,
dove davvero cerchiamo di crescere nell’amore e nella fede e
impariamo, volando con la fantasia a migliaia di chilometri, a
conoscere i nostri fratelli, spesso dimenticati, ma che come noi
incontrano persone che li amano
davvero. Claudio è il loro angelo, la sua vita è spesa interamente per loro: per il tempo che
rimangono con lui li fa sentire
una frase del Vangelo del giorno. Ma prima di arrivare alla
conclusione, varie sono state le
prove da superare, sotto l’occhio vigile di Marco. Insomma
un percorso abbastanza impegnativo che ha fatto divertire
anche noi educatori e poi un
pranzo abbondante e succulento
per riprendere le forze per
affrontare il pomeriggio. Non
poteva mancare la partita di calcio, capitanata sempre dal
nostro Marco gagliardo organizzatore e frizzante atleta, insieme
a tutte le varie attività che si
svolgono normalmente nel
nostro oratorio: i laboratori artigianali, le prove di canto e il
ballo in vista dello spettacolo di
Natale. Insomma con tanto
tempo a disposizione ci siamo
davvero scatenati senza la
preoccupazione di guardare l’orologio. Che gran divertimento
sfidarci a ping-pong, giocare
con la palla …! I primi genitori
sono arrivati, ma i ragazzi proprio non volevano tornare a casa
e così anche con loro abbiamo
diviso i dolci della merenda e
siamo stati in buona compagnia.
Una giornata stupenda, volata
via sempre in perfetta armonia
tra ragazzi e educatori, ma “che
meraviglia l’oratorio e come si
sta bene!” Un’esperienza da
ripetersi certamente: siamo tornati tutti a casa con un pizzico di
felicità in più e senza aver fatto
nulla di straordinario se non
quello di fare tante cose belle
insieme, in unione con gli altri
come veri fratelli.
Le animatrici dell’oratorio
L’ECO DE LA ROSSA
4
5/10
LA VOCE DI SAN QUIRICO
“TU SCENDI DALLE STELLE O RE DEL CIELO ...”
BATTESIMI
MARTEDI 28 DICEMBRE ore 17,30 Conferenza sul
Natale nella Biblioteca Comunale con mons. Decio CIPOLLONI sul tema “Quale Natale per l’uomo d’oggi?”
VENERDI 31 DICEMBRE S. Messa ore 17.00 con “Te
Deum” di ringraziamento
SABATO 1 GENNAIO 2011
Festa di S. Maria Madre di Dio – Giornata Mondiale della
Pace
Orario festivo ore 9.00 – 11.30 - ore 9.30 nella Casa di
Riposo
FERRETTI FEDERICO - 3-10-2010
DOMENICA 2 GENNAIO: SS.Messe ore 9-11.30
Dopo la festa di s. Lucia fino a Pasqua tutte le Messe verranno celebrate nella chiesa parrocchiale di San Quirico
SABATO 18 DICEMBRE ore 16.30 nel Teatro parrocchiale di Serra Stazione spettacolo natalizio per le famiglie
del catechismo e dell’oratorio.
DOMENICA 19 DICEMBRE “Benedizione dei bambinelli“ dei presepi in famiglia S. Messe ore 9.00 – 11.30
MERCOLEDI’ 22 DICEMBRE
Ore 16.00 S. Messa e festa di Natale per la comunità della
Casa di riposo. A S. Quirico non si celebra
VENERDI 24 DICEMBRE
Ore 24.00 MESSA DI MEZZANOTTE
Apertura del “Paese Presepio” e “Mostra dei Cento Presepi”,
nelle Chiese di San Francesco e di San Filippo.
SABATO 25 DICEMBRE - NATALE DEL SIGNORE
SS. Messe ore 9.00 - 11.30 ore 9.30 alla Casa di riposo
Avvento di Fraternità: durante il tempo di Natale si raccolgono le offerte per l’aiuto ai poveri
DOMENICA 26 DICEMBRE Festa della Santa Famiglia
SS. Messe con orario festivo ore 9.00 – 11.30: durante questa
seconda celebrazione si ricordano gli ANNIVERSARI DI
MATRIMONIO (1°-10°-20°-25°-30°-40°-50°-60°…)
Ore 9.30 Casa di riposo
Ore 17.30 chiesa S. Lucia: MUSICA E POESIA
(CONCERTO d’organo e POESIE DI NATALE nella letteratura italiana)
I L PA E S E P R E S E P I O
Chiesa S. Francesco
Chiesa S. Filippo - Piazza della Libertà
MOSTRA DEI 100 PRESEPI
(artigianato locale e internazionale)
XXIII Edizione
N ATALE 2010
GIOVEDI 6 GENNAIO - EPIFANIA
Giornata dell’Infanzia Missionaria Mondiale
SS. Messe ore 9.00 – 11.30 questa seconda Messa con i
bambini, i ragazzi e le loro famiglie.
• FESTA DELLA BEFANA nel Teatro parrocchiale di
SERRA STAZIONE nell’ ambito dell’oratorio
ore 17.00: spettacolo, per TUTTI i bambini e ragazzi
SABATO 8 GENNAIO ore 17.00 Nel Teatro parrocchiale
di Stazione
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO Universita’
degli Adulti (U.D.A.) - Intervengono i cori parrocchiali con
canti natalizi e risorgimentali
I miei primi 90 anni
porgere un sentito ringraziamento ai partecipanti, iniziando
dal nostro caro Sindaco, all’assessore Cocilova, a don
Michele, al Dr. Martorelli, ai
miei fratelli e nipoti ed ai tanti
amici presenti. Un grazie particolare lo voglio rivolgere all’amica Lilli, ideatrice e promotrice dell’iniziativa, per il notevole impegno profuso, nonché alle
collaboratrici Rosella, Elena,
Silvana e Luigina.
Per una volta tanto la presenza, insieme, del dottore, del
sacerdote e di “Maretto” era
dettata solo da una giornata di
festa e non dall’espletamento
delle loro mansioni professionali….
Con tanto affetto
Margherita Borri
PAPALINI FRANCESCO - 3-10-2010
NOZZE D’ARGENTO
SABATO 15 GENNAIO S. Messa ore 17.00 Casa di Riposo
ore 19.00 a Madonna delle Grazie di Forchiusa nella memoria
di S.Antonio ab.
DOMENICA 16 GENNAIO – SS. Messe ore 9.00 – 11.30
Festa tradizionale di S. Antonio abate
Distribuzione del pane benedetto e benedizione degli alimenti
DOMENICA 30 GENNAIO: ore 16.30 AL CRUCIANI
incontro con gli amici di altre nazioni, segue merenda
“multietnica”per tutti.
PIETRINI ORLANDO e MIMOTTI MARISA - 20-6-2010
MERCOLEDI 2 FEBBRAIO Festa della Candelora
ore 17.00 S. Messa a S. Quirico - ore 18.30 a Forchiusa
Il negozietto
Fino a Betlemme
Andiamo fino a Betlemme,
come i pastori. L’importante è
muoversi. Per Gesù Cristo vale
la pena di lasciare tutto: ve lo
assicuro. E, se invece di un Dio
glorioso, ci imbattiamo nella
fragilità di un bambino, con
tutte le connotazioni della miseria, non ci venga il dubbio di
aver sbagliato percorso. Perché
da quella notte, le fasce della
debolezza e la mangiatoia della
povertà, sono divenuti i simboli
nuovi dell’onnipotenza di Dio.
Il Natale ci faccia trovare
Gesù, e con lui, il bandolo della
nostra esistenza redenta, la festa
di vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici,
la fontana della pace, la gioia
del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno storico.
(don Tonino Bello)
All’angolo della piazza, luminoso, invitante ricco di oggetti artigianali. Il ricavato interamente a scopo benefico.
Cara Margherita
dal 25 dicembre al 9 gennaio 2011
APERTURA:
Festivi/Feriali ore 15,00 - 19,00
Info: 0731 86004 - 86100
Che il giorno 8 agosto 2010,
data del mio 90° compleanno,
doveva essere particolarmente
significativo, ne ero consapevole, ma mai avrei immaginato
che mi sarei trovata al centro di
una grande, calorosa, quanto
inaspettata festa. Dico grande
perché ho avuto l’immenso piacere di vedermi attorniata da
tanti parenti ed amici, che
hanno voluto presenziare alla
circostanza con calore ed affetto. Dico inaspettata perché oltre
ad una giornata allegra e serena
con i parenti più stretti non
sospettavo minimamente che,
invece, a mia insaputa, si stava
“tramando” l’organizzazione di
una serata in mio onore, senza
peraltro, avvertirne la minima
percezione. Tant’è che quando,
con una scusa mi hanno accompagnato in giardino, accolta
dalle dolci note di “Margherita”
di Cocciante, ho temuto di
avere un mancamento, nel
vedere tutte quelle persone
radunate per festeggiarmi. Poi
però la presenza rassicurante
del Dott. Martorelli e di tutti
quei volti a me cari, mi hanno
tranquillizzata e tutto è proceduto per il meglio con i tanti
auguri, i graditi regali, la buona
merenda fino alla conclusione
con il brindisi e le foto accanto
alla bella e gustosa torta. Per
tutto questo, dal profondo del
cuore, mi sento in dovere di
** MARTEDI 4 GENNAIO Gita con visita ai presepi
(a…Napoli?)
Si dice in gergo che “la
paura fa novanta”, ma il traguardo dei novanta non fa
certo paura a Margherita.
Figuriamoci se una persona
come lei, che ha sempre
saputo risollevarsi dalle non
poche avversità incontrate, si
lascia abbattere ed intimorire
dall’età che avanza. Sa bene
come affrontarla: finora ci ha
pensato il Buon Dio, mantenendo integra e vigile la sua
mente e stabilizzando le sue
condizioni di salute. Sappiamo
bene chi è Margherita: persona saggia, accogliente e premurosa, di grande levatura
morale, altruista e profondamente religiosa, ma al tempo
stesso risoluta e combattiva,
costantemente impegnata nel
portare avanti le sue molteplici
attività, dotata di un dono non
comune, la creatività. Se nel
corso di questi ultimi anni,
alcuni, chiamiamoli “incidenti
di percorso”, le hanno condizionato l’attività motoria, lei
non si è certo pianta addosso,
tanto meno ha appeso le
cosiddette scarpette al chiodo,
ma con la pazienza, l’umiltà e
la tenacia che l’ha contraddistinta, pur sopportando dolori
continui e debilitanti, ha realizzato una produzione enorme
di lavori manuali di pregevole
fattura. Si, perché il marchio
che caratterizza l’operato di
Margherita è “perfezione”: se
non la si raggiunge, si guasta
tutto e si ricomincia da capo,
altrimenti “l’oggetto” non esce
dal
suo
“laboratorio”.
Sicuramente molti di noi
hanno avuto il piacere di
apprezzare, e molte volte ricevere in dono, i famosi lavori di
Margherita: angioletti, palle di
Natale, Cappuccetto Rosso,
ricami, lavori con la pasta di
sale, uncinetto, perline, fiori di
carta e di tessuto, decoupage
ecc.., ma riteniamo che i suoi
capolavori siano le pregevoli
creazioni di presepi realizzate
nel corso degli anni con materiali a tema e sempre differenti. La loro esposizione, in chiesa, nell’ambito dell’apposita
mostra, ha consentito ai tanti
visitatori di ammirarli e
apprezzarli per la loro ricercatezza ed originalità, dando
lustro all’iniziativa ed a tutto il
Paese: per questo va un grazie di cuore a Margherita.
Come un grazie le va detto per
tutte le volte che si è resa
disponibile ad insegnarci e trasmettere qualcosa della sua
preziosa arte, ma, mentre per
alcune l’intento è riuscito, per
la sottoscritta è risultato tempo
infruttuoso: massimo dell’apprendimento, qualche coroncina natalizia sbilenca. Ed ora a
livello personale ti voglio formulare un mondo di auguri,
dicendoti grazie per la bella
pagina di amicizia che hai
regalato a me ed alla mia
famiglia; cercherò e mi
imporrò di essere più presente
per non sentirmi rimproverare,
“ non facciamo più quelle belle
chiacchierate di una volta”,
rassicurandoti comunque, che
con il pensiero o con il telefono ti sono affettuosamente
vicina.
Avendoti annoiato abbastanza, concludo ringraziandoti ancora per la bella persona che sei, autentica e leale,
meritando tutto il nostro fragoroso applauso, accompagnato
dagli auguri più fervidi e sinceri di tutti . Ah dimenticavo:
appuntamento a tutti all’
08/08/2020 per quota 100 !
Lilli
Alla casa del Padre
E’ mio padre
E' mio padre... e proprio per questo
potrei scrivere pagine e pagine su di lui
pagine colme di amore e di grande
rispetto.
Sì, rispetto per un uomo che ha saputo
dare veramente tanto nella sua vita; ha
sempre donato tutto se stesso alla sua
famiglia e agli altri. Allegro e sorridente,
quel sorriso sempre presente sulle sue
labbra fino all'ultimo dei sui giorni,
nonostante le sue sofferenze.
Ha sempre affrontato le difficoltà della
vita con grande forza e coraggio, ma
anche con tanta onestà e umiltà.
A noi figli ha saputo insegnare i valori
della vita, ci ha insegnato ad amare e
rispettare, a sorridere, sopportare e perdonare, ad essere
onesti con gli altri
e con noi stessi.
Ci ha insegnato a
vivere! Ed ora lui
rivive in noi, nei
nostri cuori e
nelle nostre azioni
BABBO
TI VOGLIO
BENE
CHIORRI BERTI TERESA
n. 29-5-1921 † 22-10-2010
PIERSIMONI OSCAR
n. 30-11-1929 † 22-10-2010
SERVADIO GENIALE
n. 15-3-1926 † 24-10-2010
BRUSCHI OLINDO
n. 29-2-1932 † 26-10-2010
L’ECO DE LA ROSSA
5/10
5
L A VO C E D I AVAC E L L I
Dott. Remo Bucari
racconta ...
(Riportiamo un articolo apparso
sul giornale “Missionari Saveriani”novembre 2010 – Remo Bucari,
nativo di Avacelli di Arcevia ora è
nella casa madre dei Saveriani di
Parma, dopo 50 anni di vita attiva in
Bangladesh)
“Ho avuto la fortuna di vivere
nella bella regione delle Marche.
Eravamo una decina di famiglie
relativamente piccole, che spesso
amavamo lavorare insieme, specie
quando c’erano dei lavori in cui
occorrevano parecchi operai. Ciò
accadeva per esempio durante la
falciatura del fieno, la mietitura del
grano, lo scartocciare le pannocchie del granturco. Eravamo quasi
tutti poveri, per cui non c’erano, vicino a noi, persone o famiglie troppo
sviluppate. Se uno aveva bisogno di
un favore, era quasi sicuro di essere accontentato da un vicino. Ci
conoscevamo con un cognome dialettale
come
famiglia:
“Pollo,Vincenzetto, Battente, Santò,
Lepre ; Celletto e così via”. La mia
famiglia era nota come “El
Bughero”… Nella zona, il lavoro dei
campi era faticoso per tutti.
Eravamo negli anni ’30-40, al tempo
della battaglia del grano di
Mussolini. Neanche a me la situazione piaceva tanto. Abitavamo in
una casa senza gabinetto e
senz’acqua potabile. Privi di luce
elettrica, si usava il carburo, di sera.
Le strade erano ghiaiose o piene di
fango o di neve nel lungo inverno.
C’erano troppe lacune, diremmo
oggi. E il parroco-padrone era pove-
ro anche lui: almeno così diceva! Mi
son sentito più libero quando ho iniziato a frequentare la scuola elementare al mio sesto anno di età.
Le lezioni si tenevano in una palazzina nuova vicino casa. La maestra
“fascista” veniva ogni giorno, in
macchina, dal paese vicino a parlarci di tutto, specie delle conquiste
africane di Mussolini. Era il tempo di
“faccetta nera”.”Speriamo che siano
contente anche loro -mi suggeriva
un anziano amico che veniva spesso a trovarci in casa, per un bicchier
di vino, che veniva offerto a parecchi passanti, poveri o ricchi, noti o
sconosciuti. La ginnastica era la
prima materia della scuola e ci piaceva immensamente, più delle altre
lezioni. Spesso si organizzavano
gare di ginnastica, per tutte le famiglie vicine. In qualche festa particolare si invitava tutto il vicinato. Tre
anni così passarono in fretta. Ma
dove andare per la scuola del IV e V
anno?. Mia madre aveva trovato dei
parenti lontani a Serra S:Quirico (15
chilometri da casa), che mi accolsero con entusiasmo, anche perché
non avevano figli. Alla fine del IV
anno, viene aperta la scuola elementare (superiore) a Castiglioni ,a
soli due chilometri di distanza dalla
casa dei genitori. Con un compagno
mi recavo a scuola ogni mattina;
d’inverno c’era la neve alta un
metro, in qualche punto. Anche
quell ’anno passò in fretta, con
molte esperienze e avventure, vissute ogni giorno nel viaggio di due
chilometri, a piedi naturalmente. Si
tiene intanto un altro consiglio fami-
Notizie di famiglia
• Per la comunità cristiana di
Avacelli, il tempo dell’avvento e del
Natale è tempo della solidarietà.
Tutte le offerte che verranno raccolte, saranno devolute a favore dei
cinque ragazzi della comunità
Missionaria di Soddo in Etiopia, fondata e gestita dai Cappuccini con
sede centrale a Loreto, che noi abbiamo adottato a distanza. C’è sempre,
per chi vuole, la possibilità di andare,
previo accordo con gruppi organizzati dai Frati cappuccini, a visitarli in
Etiopia: basta mettersi in contato con
Ceppi Nazzareno di Moie.
• Anche il ricavato del mercatino
equosolidale, aperto dai primi di
dicembre all’8 gennaio, sarà devoluto
all’adozione a distanza dei 5 bambini
dell’Etiopia
• Si è messo in programma di fare
una festa in famiglia la sera del 31
dicembre prossimo presso la sala
parrocchiale. Si attenderà insieme il
nuovo anno.
Il 3 gennaio 2011 alle ore 17.30,
presso la chiesa parrocchiale, siamo
invitati tutti ad una serata di musica
e di lettura: la serata verrà allietata
con esecuzione di canti natalizi ,
Blues e Gospels da parte del Gruppo
Detego di Rosora, e con la lettura di
testi e poesie sul Natale. Intento
avvertiamo che se alcuni dei presenti hanno testi personali, attinenti al
tema, e li vogliono presentare, sarà
dato loro la possibilità di farlo in persona.
• Serata di racconti attorno al
fuoco;gioco:asta degli orrori (per info
339 1584479 Francesca)
• Comitato locale: elezione di
nuovi candidati alla rappresentanza
del paese (14 dicembre spoglio,
prima metà di gennaio risultati definitivi e nomina cariche).
gliare per farmi continuare gli studi.
Naturalmente senza spendere troppo. Il miglior luogo risultò l’Istituto
Saveriano di Poggio S. Marcello, al
costo di due lire al giorno, che però
era lontano una ventina di chilometri dal paese. Questo per il ginnasio
inferiore di tre anni. Ma prima di terminare il racconto scolastico,vorrei
far conoscere le feste notturne che
noi tutti del paese facevamo insieme in occasione della “sconocchiatura”; in pratica quando si toglievano
e pulivano le pannocchie del granturco. Eravamo tutti seduti attorno
all’aia: uomini e donne, ragazze e
ragazzi, con canti e racconti vivaci
dei contadini, di notte, in allegria.
Finito il lavoro iniziava la vera festa.
C’era sempre qualcuno che suonava la fisarmonica (musica comune:
il saltarello!), con canti e danze fino
alle due o alle tre del mattino. Tutti
allegri e rilassati. Una baldoria
incredibile, da godere prima di
andare a letto. Tutto poteva accadere durante o dopo quelle notti: promesse di matrimonio incluse. La
vita di un contadino delle Marche
non era tutta e solo sacrifici ...
Informazioni flash
calendario,
sono
anche
disponibile nella nostra sede
nel Distretto Sanitario di
Serra San Quirico.
* Con l’inizio del nuovo
anno si apre il tesseramento
per l’anno 2011. Tutte le persone interessate possono
ottenere la nuova tessera
inoltrando richiesta presso la
segreteria dell’Associazione.
Tesserarsi non significa la
necessità di svolgere servizi
sanitari per l’Associazione –
si può diventare socio contributivo, che ha due vantaggi
molto importanti per noi. C’è
il modesto contributo economico, ma più importante è la
dimostrazione concreta della
solidarietà con noi come
parte integrale della comunità
locale.
LA CROCE VERDE
AUGURA
A TUTTI
I CITTADINI
UN BUON NATALE
E UN FELICE
ANNO NUOVO
Esordio della Croce Verde a “S. Martì dell’Angeli”
amo, perché è lì che mi raggiungerete.” Allora celebrare,
vivere il Natale vuol dire rimettere al centro dei pensieri,
delle scelte umane, politiche,
sociali la persona umana e il
suo bene; ristabilire il primato
dell’uomo sulle cose, sulle
leggi di mercato; ribaltare quel
sistema politico economico
che vuole che la persona che
lavora sia una variabile dipendente, sottoposto agli “umori”
del mercato e delle banche;
educare ragazzi e giovani che
il nonno bisognoso di attenzione vale più del vestito, del cellulare o delle vacanze alle
Maldive. Si sa che questo
comporta scelte radicali: ma il
Natale ci parla di questo. E
sarebbe sempre l’ora di liberarci di quella patina di
romanticume falso e noioso
che avvolge e nasconde il
mistero del Dio quotidiano, per
restituire a noi stessi il senso
vero ed “eversivo” (per il
tempo mediocre che oggi
viviamo) dell’evento natalizio.E sarebbe una vera festa.
Auguri.
C.M.
Nozze d’oro
Dono di Natale ... l’amore
CESARETTI NAZZARENO e BROCANELLI VINCENZA - 19-9-2010
CROCE VERDE
* Ho avuto recentemente
l’onore di venire eletto
Presidente della Croce Verde.
Poiché sono sconosciuto a
molti (specie nelle frazioni),
coglierò l’opportunità di presentarmi brevemente.
Mi
chiamo Derek Barnes, sono
inglese, 61 anni, e mi sono
traslocato con Claire, mia
moglie inglese, al centro storico di Serra San Quirico sei
anni fa, dopo una carriera
lunga come consulente informatico.
Siamo stati ben
accolti dal popolo di Serra
San Quirico, e abbiamo voluto ripagare in parte questa
bell’accoglienza. Sono stato
coinvolto con la Croce Verde
come volontario da marzo
2007.
* Nonostante certe difficoltà di carattere organizzative, stiamo ancora una volta
distribuendo sul territorio i
calendari per l’anno 2011.
Cogliamo l’occasione per ringraziare indistintamente tutti i
cittadini che, con le loro offerte, dimostrano sensibilità e
attaccamento alla nostra
Associazione.
Visto le soprannominate
difficoltà, se ci sia qualcuno
che non ha avuto l’opportunità di prendere un nostro
Natale ... oggi
E anche quest’anno arriva il
Natale. Anzi i negozi, con le
loro luminarie già accese e
decorazioni, fanno di tutto per
anticipare il Natale. Perché
loro sono devoti! E sempre si
corre il rischio di seppellire,
sotto una fratta di abeti e carte
colorate, il senso vero dell’evento che ha segnato il corso
della storia. Natale è prima di
tutto una lieta notizia che si
avvera: il Dio che nessuno
vede, ma appassionato per la
sorte dell’uomo, si fa vicino a
noi, si infila dentro la nostra
pelle e diventa il nostro samaritano. Dio, il sommo bene, si
mette definitivamente dalla
parte dell’uomo, che diventa
così il luogo per incontrare Lui.
Dal giorno della sua nascita
umana, il cammino verso Dio
passa necessariamente attraverso l’incontro con l ’uomo. E
non ci sono strade alternative
o scorciatoie. E’ come se Lui,
col suo farsi carne come noi,
ci dicesse: “ non state a perder
tempo a cercarmi nei cieli; non
vi preoccupate neanche tanto
di me: preoccupatevi invece
dell’uomo, di ogni uomo che io
Lettera a Geniale Servadio
Ci troviamo oggi, purtroppo,
qui riuniti, nella casa del Signore,
per commemorarti e salutarti.
Tutti i volontari dell’Associazione Croce Verde e il Direttivo in
toto ti ricorderanno, sempre, con
affetto e stima. Sei stato una preziosa testimonianza per la crescita
della nostra Associazione; per tanti
ti sei prodigato, instancabilmente,
ad effettuare numerosi servizi
rivolti al soccorso e trasporto di
feriti, ammalati, anziani e disabili.
Geniale, quando venivi chiamato
eri sempre disponibile, in sede la
tua presenza era quotidiana, spesso
venivi accompagnato dalla tua
generosa e comprensiva consorte
Rina, alla quale porgiamo le nostre
più vive espressioni di condoglianze.
Tutti sappiamo che la morte non
ci porta via completamente la persona amata; in noi rimarrà sempre
il ricordo della tua opera e del tuo
esempio.
Ti salutiamo, caramente, con le
parole significative di un grande
poeta.
“ Ho ricevuto il mio congedo,
ditemi addio, fratelli miei!
Per molto tempo fummo vicini e
solidali, ed ho ricevuto più di quello che potevo dare.
Ora si fa giorno e la lampada
che rischiarava la mia vita si è
spenta.
E’ giunto un richiamo e sono
pronto al mio viaggio.”
Formuliamo a tutti i tuoi cari le
nostre più sentite condoglianze.
L’ arrivo del Natale ogni
anno è preannunciato da un’atmosfera particolare: frenesia,
vivacità, gioia. Forse si è perso
un po’ il concetto religioso.
Prevale l’usanza dell’acquisto
e scambio dei doni. Ma sono
sicura che dietro a questa frenesia collettiva ci siano anche
motivi spirituali:credenze e
tradizioni che sono sedimentate nella nostra cultura…esiste
il bisogno di credere che c’è
qualcos’altro oltre la sfera
materiale dell’esistenza. Anche
presepe ed albero sembrano
alludere ad un desiderio di vita
migliore: pace e amore reciproci; che il Natale serva quindi a farci sentire più vicini a
chi ha motivi d’infelicità e
continuare ad aiutarli quotidianamente. Sarebbe bello trovare
sotto l’albero un pacco regalo
che racchiude il sorriso delle
persone, stare tutti insieme
davanti al fuoco e “coglierne”
una fiamma da custodire nel
cuore per scaldarsi sempre con
il dono di cui tutti abbiamo
bisogno: l’amore. Auguri a
tutti per un Natale ricco di
serenità con se stessi e gli altri,
un Natale in cui i sentimenti
prendono forma di parole tenere e abbracci dolci. Una festa
che regali a tutti la speranza di
continuare ad esprimere desideri tenendo per mano il proprio vicino. Credo che l’attuale
crisi economica diminuirà il
numero dei regali e personalmente non mi importa molto:
la felicità di ognuno di noi sta
(fortunatamente) altrove.
F.P.
Compagnia teatrale “Totòro”
La Croce Verde
L’ANGOLO DELLA POESIA
Domenica 7 novembre: “Nozze di sangue” di Garcia Lorca
Natale di una volta
Senza
ali
Natale la festa dell’amore è di nuovo alle porte.
Angeli scendono giù e addobbano l’albero.
Gesù benedice anche la stanza più povera.
I regali sono diventati più piccoli,
mele, noci, arance e un paio di calzini fatti con i ferri.
Il tempo è tornato indietro…è il Natale di una volta,
dal cielo una grande stella sorrideva al mondo
illuminato da milioni di candele,
una silenziosa magia ricopriva tutta la povertà.
In questo silente Natal tutti uguali siam,
poveri e ricchi.
Su in alto nel ciel si sente una lieve canzon,
echeggia “Astro del Ciel…Stille Nacht, heiliege Nacht”
Le parole di un pastore ancor oggi catturano il cuore del mondo.
E’ il giorno creato da Dio dove un bimbo nella sua culla…
in silenzio sorrideva.
Keller Christine
Un mondo nuovo diverso vorrei
bambini felici vederli giocare
senza macchine motorini,
difenderli dai lupi cattivi.
L’aria pura da respirare
prati sempre verdi
per giocare, acqua pura da bere.
Un mondo senza confini
né guerre crudeli
dove imparano a uccidere, rubare
rendendoli piccoli schiavi,
per le strade a mendicare.
Un mondo di piccoli Angeli
senza ali per volare.
Non c’è chi asciughi le loro lacrime,
né una mamma, né un papà
per poterli difendere da questa egoista
amara società sempre più indifferente
scaltra e crudele con poca umanità.
Mirella
L’ECO DE LA ROSSA
6
5/10
LA VOCE DI MERGO
S. Cresima
PARROCCHIA
DI S. LORENZO
Tel.
0731/814866
cell. parroco 333 7206497
SERVIZI RELIGIOSI:
- Messe festive
ore 10,00
- ore 11,15
- Messa prefestiva
ore 17,30
Dio è venuto come Luce che
sorge ad illuminare l’uomo che
vive in questo mondo.
Proprio in questi giorni, sembrano appropriate le parole del
profeta: “…nebbia fitta avvolge le
nazioni! (Is 60,2)e così il Natale è
per tutti una sorgente di speranza.
L’uomo è provato in ogni modo
dalle calamità, dalle guerre, ingiustizie e violenze, persino nelle
case dove uno dovrebbe sentirsi al
sicuro. Il peccato e la morte sembrano un diluvio che tenta di sommergere tutto nel suo vortice di
morte.
Su questo dolore splende la
Luce che viene dalla più piccola
città di Giuda, Betlemme, casa di
pane, terra di re e condottieri.
L’abisso dell’umiltà di Dio
giunge a condurlo alla mangiatoia
di Betlemme; essa diviene cattedra
del Figlio, Maestro e Fratello, che
insegna la vita di Dio passando per
la croce e il sepolcro per giungere
a spalancare il cielo ad ogni uomo
che accetti di essere salvato così.
L’uomo ha bisogno di essere
salvato. “Nessuno è buono se non
Dio solo”, disse Gesù (cf Mc
10,18). Dio è venuto sulla terra per
strappare via da noi il peccato e
risanare, fin dalla radice, l’umanità
ferita, destinata alla morte per
sempre. Il suo amore lo conduce a
scendere, a cercare l’uomo sua
creatura infinitamente amata e Dio
si fa filo d’erba, carne fragile per
essere solidale con l’uomo per
essere l’Uomo nuovo . Obbediente
Figlio, in favore e con tutti i fratelli suoi.
L’uomo da solo non può salvarsi. Anzi, direbbe San Paolo, egli
può vedere il bene, approvarlo e
poi sperimentare di non essere
capace di operarlo; solo la potenza
salvifica di Dio, che strappa via il
peccato perdonando senza misura,
rialza l’uomo e lo rende capace di
pace con Dio, con se stesso e gli
altri uomini e con la creazione.
Dio, in Gesù, nato da Maria a
Betlemme, dice all’uomo: “Sono
rimessi i tuoi peccati!” (cf Gv
5,13); essi non esistono più, nessuna angoscia ha più senso: anche la
morte è vinta.
Basta un “sì”, detto e ripetuto,
all’azione salvifica di Gesù,
Signore e Maestro. Tale potenza ci
raggiunge nell’atto liturgico, nell’oggi che si fa salvezza qui e ora.
Quando diremo: “oggi è
Natale!” è una verità perché, infatti, tutta la grazia salvifica della
nascita del Salvatore ci tocca e ci
salva, “oggi” nel giorno di Natale,
25 dicembre 2010. Il perché sta
nel fatto che questo giorno è legato strettamente alla Pasqua: egli è
nato per morire e risorgere il terzo
giorno e così salvarci.
(Da “La vita in Cristo e nella
Chiesa” N:10/2010)
Auguro a tutti, un Buon Natale
e un felice anno del Signore 2011.
Nella nostra chiesa di
Angeli il 10/10/10, 6 ragazzi
hanno ricevuto il sacramento della Confermazione:
Cristina, Gabriela, Gaia,
Gianluca, Michela e Noemi
si sono preparati con un
percorso catechistico conclusosi con il ritiro spirituale
presso
il
Santuario
“Madonna delle Macchie”
nel comune di Gagliole.
Qui i ragazzi hanno trascorso una bella giornata
con dialoghi vivaci e formativi insieme a Suor Gina, il
parroco e le catechiste.
Suor Gina ha guidato i cresimandi nella preparazione
al
sacramento
della
Penitenza con riflessioni
che li ha aiutati a comprendere e gustare il perdono
misericordioso di Dio per
mezzo del Figlio suo che ci
ha rivelato la tenerezza del
Padre nell’abbracciare i
Figli che tornano a Lui.
I ragazzi ormai pronti a
ricevere il” Sigillo dello
Spirito Santo” che porta a
compimento quanto ricevuto con il Battesimo, hanno
rinnovato la scelta cosciente e responsabile di seguire
Gesù con una vita sempre
più coerente al Vangelo.
La comunità parrocchiale
ha accolto il nostro Vescovo
Francesco Giovanni con un
fragoroso applauso e il
canto d’ingresso eseguito
dal coro che ha animato la
celebrazione.
Don Giovanni ha presentato i nostri emozionati cresimandi a S. Eccellenza poi
al
momento
della
Crismazione “Ricevi il
Sigillo dello Spirito Santo
che ti è dato in dono” l’emozione ha contagiato anche i
padrini che hanno sentito
ancora di più l’importanza
dell’impegno preso.
Ora non rimane che
augurare ai nostri cresimati
di percorrere la strada della
vita con Gesù che li aiuterà
a scegliere sempre il bene
e così realizzare pienamente i loro giusti desideri.
Il Parroco
Festività natalizie 2010-2011
DOMENICA 19 Dicembre 2010:
Quarta domenica di Avvento – Benedizione delle
statuine di Gesù Bambino nelle Messe di orario.
Ore 10,00 S. Messa Chiesa Angeli
Ore 11,15 S. Messa Chiesa Parrocchiale
Ore 15,15 S. Messa Casa di Riposo-Salone con
scambio di auguri
ORATORIO
Sentendo la parola ORATORIO spesso ci viene in mente
una parrocchia di città, una
stanza che tiene lontani dalla
strada e dai pericoli, un ambiente sano dove ci si educa a vicenda…si! L’oratorio nasce proprio da questa esigenza.
Mergo non è una grande città
ma ha comunque bisogno di un
luogo dove ospitare tutti coloro
che vogliono colorare di amicizia la propria vita.
Nasce così l’oratorio “La farfalla” della Parrocchia di
Mergo; qualche mamma, un’animatrice, tanti bambini e
ragazzi che colorano, giocano,
ritagliano e pregano insieme in
armonia, diciamo (con un pizzico di presunzione) un “angolo
di Paradiso”!
Il donarsi è una grazia che
accomuna tutti noi Cristiani, il
saper regalare alla comunità un
pezzettino della propria vita è
un gesto che ci conduce alla
strada Maestra…la strada di
Gesù.
Tutti i lunedì (escluse le
festività) dalle 16,30 alle 18,30
vi aspettiamo a braccia aperte
per preparare una piccola rappresentazione natalizia e tanti
altri laboratori.
San Giovanni Bosco amava
dire: “I giovani non devono solo
essere amati, ma conoscere di
essere amati”.
Speriamo e soprattutto preghiamo affinché anche il nostro
piccolo oratorio possa contribuire a far conoscere sempre di
più l’Amore di Gesù.
Tornato
alla Casa del Padre
MERCOLEDI’ 22 Dicembre 2010:
Liturgia Penitenziale ore 21,00 Chiesa Angeli
GIOVEDI’ 23 Dicembre 2010:
Confessioni ore 16,30-18,00 Casa di Riposo
VENERDI’ 24 Dicembre 2010: VIGILIA DI NATALE
Ore 17,00 S. Messa Casa di Riposo
Ore24,00 S. Messa di MEZZANOTTE – CHIESA
PARROCCHIALE
Sposi
DUILIO CAVALIERI
n. 8-1-1925 - † 21-9-2010
SABATO 25 Dicembre 2010: NATALE DEL
SIGNORE
Ore 10,00 S. Messa Chiesa Angeli
Ore 11,15 S. Messa Chiesa Parrocchiale
DOMENICA 26 Dicembre 2010: Santa Famiglia di
Gesù Maria e Giuseppe (Anniversari di 25° e 50°
di Matrimonio)
Ore 10,00 S. Messa Chiesa Angeli
Ore 11,15 S. Messa Chiesa Parrocchiale
Resti mortali
LUNEDI’ 27 – GIOVEDI’ 30 Dicembre 2010
Ore 17,30 S. Messa Casa di Riposo
Ore 18,30 S. Messa Chiesa Angeli
VENERDI’ 31 Dicembre 2010: Ringraziamento di
FINE ANNO
Ore 17,30 S. Messa e Te Deum Casa di Riposo
SABATO 1 Gennaio 2011: MARIA SANTISSIMA
MADRE DI DIO GIORNATA DELLA PACE
Ore 10,00 S. Messa Chiesa Angeli
Ore 11,15 S. Messa Chiesa Parrocchiale
LEONARDO e NICOLETTA - 30 maggio 2010
Nata alla grazia
DOMENICA 2 Gennaio 2011
Ore 8,30 S. Messa Casa di Riposo
Ore 10,00 S. Messa Chiesa Angeli
Ore 11,15 S. Messa Chiesa Parrocchiale
MERCOLEDI’ 5 Gennaio 2011: Prefestiva
dell’Epifania
Ore 17,30 S. Messa Casa di Riposo
GIOVEDI’ 6 Gennaio 2011: EPIFANIA DEL
SIGNORE
Ore 10,00 S. Messa Chiesa Angeli
Ore 11,15 S. Messa Chiesa Parrocchiale
ORE 15,30 Omaggio a Gesù Bambino e premiazione “Concorso Presepi” CHIESA PARROCCHIALE
DOMENICA 16 Gennaio 2011: Festa di S.
Antonio Abate - Orario festivo
BEATRICE ALESSANDRINI - 24 ottobre 2010
Quest’anno il ricordo dei Caduti
di tutte le guerre e la festa della Forze
Armate, a Mergo, ha acquistato un
significato ancora più importante e
commovente per la presenza dei resti
mortale del nostro concittadino
Raffaele Rango, rimpatriati dalla
Germania.
Chi era il soldato Raffaele
Rango?
Raffaele Rango nasce ad Apiro il
14.01.1909.
Si trasferisce successivamente a
Mergo con la famiglia.
Allo scoppio della seconda guerra
mondiale aveva già svolto il servizio
di leva ed era stato posto in congedo.
Nel 1942 è stato richiamato alle
armi,essendosi offerto volontario per
esonerare i fratello minore dal servizio militare, dopo che il terzo fratello
era già caduto in guerra.
La famiglia non sa quasi nulla
delle sue vicissitudini di soldato, perché riceveva da Raffaele posta rigorosamente censurata.
Fatto prigioniero dai tedeschi
all’indomani dell’armistizio dell’8
settembre 1943, è stato deportato in
un lager a Treuenbretzien.
E’ stato fucilato il 23 aprile 1945,
vittima con altri 126 compagni di una
rappresaglia nazista.
L’ECO DE LA ROSSA
5/10
7
NOTIZIARIO DI CRONACA
Appuntamento
con il medico
a cura della Dottoressa EDWIGE RIPANTI
La patologia prostatica nei
paesi occidentali costituisce
un’affezione molto comune
negli individui di sesso maschile, sfiorando oltre la metà degli
ultraottantenni. La ghiandola
prostatica, che produce una
parte del liquido seminale, è
strettamente correlata all’apparato urinario avvolgendo parte
dell’uretra, il condotto che veicola all’esterno l’urina prodotta
dal rene. Anatomicamente essa
è composta da quattro regioni
che provengono da tessuti
embrionali diversi: la regione
anteriore, fibromuscolare, rappresenta l’area più vasta, un
terzo circa dell’intero organo.
La componente ghiandolare
occupa la porzione posteriore e
laterale, mentre la zona di transizione interessa il 5-10%.
L’importanza della suddivisione
in zone deriva dal fatto che differenti patologie originano da
queste aree; quella di transizione è sede di iperplasia, mentre
la parte periferica e centrale
sono più frequentemente colpite
da patologia tumorale. Non
dimentichiamo le infiammazioni acute e croniche, riscontrabili a qualsiasi età. Le forme acute
colpiscono soggetti adulti e
sono causate solitamente dagli
stessi microrganismi responsabili delle infezioni urinarie,
anche se la contaminazione può
avvenire attraverso i vasi linfatici e sanguigni di origine rettale.
Le croniche spesso sono l’evoluzione di infezioni acute,
responsabili a loro volta di esito
ascessuale in pazienti immunodepressi come i diabetici, i
pazienti con insufficienza renale cronica o nella sindrome da
immunodeficienza acquisita
(AIDS). La patologia benigna è
molto comune nell’anziano e
contraddistinta dai cosiddetti
sintomi disurici, incostanti e
variabili nel tempo: svuotamento vescicale incompleto, riduzione del getto urinario, necessità di alzarsi più volte durante
la notte (nicturia) o di urinare
più spesso (pollachiuria).
Riferire tali disturbi al medico
curante è di estrema importanza, in primis per stabilire indagini diagnostiche atte alla comprensione reale, all’esclusione
di forme neoplastiche, all’attuazione di terapie idonee e
migliorative della qualità di
vita. Quindi esami di laboratorio con valutazione del PSA
(Antigene Prostatico Specifico)
sierico, esame urine, ecografia
transrettale e dell’apparato urinario, esame del flusso urinario.
Imprescindibile la visita clinica
da parte dello specialista urologo. I farmaci a disposizione
offrono buoni risultati, sebbene
non scevri da effetti collaterali;
riducono il volume della ghiandola e migliorano i sintomi
dopo diverse settimane dall’inizio dell’assunzione, che deve
essere mantenuta senza interru-
zioni. Dal punto di vista tumorale, il carcinoma prostatico è la
più frequente neoplasia del
sesso maschile per incidenza
davanti al polmone, secondo
l’American Cancer Society. In
Italia si stimano circa 20.000
nuovi casi l’anno. I fattori causali sono ancora sconosciuti.
Varie le teorie: predisposizione
genetica, influenza ormonale,
sostanze cancerogene, malattie
veneree. Avrebbero un ruolo
anche i tossici ambientali. La
vitamina D e l’esposizione ai
raggi solari svolgerebbero invece un’azione protettiva. La
parte colpita è dunque la zona
ghiandolare, con aspetto nodulare della neoplasia, che occorre
aggredire prima che interessi le
strutture vicine ed i linfonodi
(veicoli di metastasi). Per impostare una corretta terapia è
necessario un perfetto inquadramento istologico delle cellule
maligne e della loro biologia,
come è indispensabile valutare
lo stato della capsula che avvolge la ghiandola. In alcuni casi si
procede all’asportazione chirurgica con successiva radioterapia, in altri ci si avvale della
terapia ormonale, altamente
efficace. Il ruolo della chirurgia
ultimamente è stato molto rivalutato in relazione a tecniche
più accurate e quasi prive di
complicanze. È innegabile che
la risposta terapeutica sia correlata al tipo di tumore, alle condizioni generali del paziente ed
al suo corredo immunitario. La
chemioterapia risulta inefficace
ed estremamente tossica. Detto
questo non ci dobbiamo comunque spaventare. Dopo i 40 anni
occorre annualmente eseguire i
controlli di prevenzione, cioè
valutazione del PSA (a breve
sostituito da un marcatore urinario più specifico ed attendibile), visita urologica, ecografia
transrettale, poiché la sintomatologia, soprattutto inizialmente, può essere sfumata, blanda,
con modesti disturbi urinari,
sottovalutati spesso dallo stesso
paziente. La diagnosi precoce
preserva le vite umane! Come
preservano la salute l’abbandono del fumo di sigaretta, di sigaro, di pipa, del consumo di
alcool e di sostanze stupefacenti.
Sessantenni serrani
L’importanza dello Snow Park
Allenarsi, divertirsi in sicurezza in uno snowpark è fondamentale come l’esistenza dello
stesso. Qualsiasi stazione sciistica può avere uno snowpark,
ma se non è progettato, realizzato, gestito e soprattutto sicuro, è inutile la sua esistenza.
Hot Ice Snowboard con il patrocinio della FSI - Federazione
Snowboard Italia e il comune di
Serra San Quirico (AN), ha
organizzato il convegno: “Lo
snowpark nel Centro Italia: progettare, realizzare, gestire nel
rispetto della legge e della sicurezza dell’utente”. Domenica 28
novembre 2010 nella sala consiliare del Comune di Serra San
Quirico addetti ai lavori della
montagna intesa come sport
invernali, hanno assistito al
convegno che aveva come
tema fondamentale l’importanza di uno snowpark sicuro e
progettato con criterio all’interno di una stazione sciistica. Il
convegno ha spaziato su vari
temi:
• Legislazione e sicurezza
dello snowpark; relatore Marco
Del Zotto (avvocato e Maestro
di Sci)
convegno; sono intervenuti moltissimi addetti ai lavori e alcune
stazioni sciistiche (non tutte,
purtroppo) e tutti hanno dimostrato estremo interesse e sensibilità sull’argomento, intervenendo con molte domande ai
relatori durante e dopo il convegno per comprendere il più possibile come operare al meglio
per realizzare uno snowpark
sicuro ed in linea con le loro
esigenze. Questo dimostra che,
finalmente, la mentalità sta un
po’ cambiando e, anche se c’è
ancora molto da lavorare, qualcosa si muove. Ci sono piccole
stazioni che hanno capito che
nella nostra zona, con il nostro
clima, è logico e naturale puntare sullo “snowpark per tutti” (nel
senso di facile, sicuro e divertente per tutti), perché è l’unico
modo per far vivere i piccoli
comprensori, perché sono tanti
i possibili utenti locali che sempre più spesso optano per fare
le vacanze altrove anziché
godere delle strutture, dei
panorami
e
del
cibo
dell’Appennino e portarvi, quindi, lavoro e ricchezza.
Un ringraziamento grandissi-
• Realizzazione dello snowpark, corsi di formazione per
shaper;
relatore
Marco
Sanpaoli (vice Presidente WSF
– World Snowboard Federation
e
Consigliere
FSI
–
Federazione Snowboard Italia)
• Apprendimento, come
migliorare le proprie capacità
grazie allo snowpark; relatore
Michele Lorenzi (istruttore
Nazionale Snowboard)
• Esperienza di gestione e
realizzazione di uno snowpark
nel Centro Italia; relatore Fabio
Onorini (Maestro di snowboard
e gestore snowpark Ovindoli)
• Situazione della terza figura e della Regione Marche;
relatore
Sauro
Grimaldi
(Presidente Collegio Maestri
Sci Regione Marche)
Moltissima affluenza di pubblico ha raggiunto la sala del
mo da parte dello staff Hot Ice
Snowboard va a tutti coloro,
appassionati e addetti ai lavori,
che hanno partecipato con
molto interesse al convegno; un
grazie ai relatori che sono intervenuti gratuitamente per esporre i loro argomenti; un grazie al
Comune di Serra San Quirico
che ha messo a disposizione la
sala Consiliare; un grazie alla
FSI – Federazione Snowboard
Italia- per aver patrocinato l’evento; un grazie ai nostri media
partner: snowpark.it, scimarche.it, snowbox.it, On Board
Magazine; un grazie a chi tutto
l’anno supporta Hot Ice
Snowboard: Nitro Distribution
Italia, Snowy Summits Shop,
Big Air Shop, One Off Shop,
Blumouse, Timenza.
Foto: Maurizio Morici
www.hoticesnowboard.it
Auguri dottoresse
E’ con grande gioia che noi
genitori, parenti ed amici comunichiamo che il 16/11/2010
presso la Facoltà di Medicina e
Chirurgia
dell’Università
Politecnica delle Marche, NAZZARENA MAZZONI, la
nostra piccola grande Neni, si
è laureata in Educatore
Professionale conseguendo la
votazione di 110/110 e lode e
discutendo la tesi: “Lotta allo
Stigma. Influenza dello stigma
sociale nel percorso riabilitativo
della persona con disagio psichico”. (Relatore: Dott.ssa D.
Saltari, Controrelatore: Dott.ssa
A. Gardini).
Alla neo dottoressa i nostri
migliori auguri per una piena
soddisfazione professionale e
lavorativa in un ambito in cui la
professionalità è strettamente
legata ad una crescita personale
ed umana.
A te, cara Neni, l’augurio di
realizzare tutti i tuoi desideri.
Babbo e mamma
CICILIANI SIMONA
si é laureta in Scienze
Biologiche all’Università
Politecnica delle Marche
con 110/110 con lode.
Domenica 28 novembre i sessantenni nativi o residenti a Serra
S. Quirico si sono felicemente
ritrovati insieme per festeggiare
la loro”giovanile” età, essendo
ovviamente nati nel vicino 1950.
Un analogo incontro era stato
realizzato nel 2000 e nel 2005,
per ricordare quando si era più
…giovani. I più …devoti hanno
partecipato alla celebrazione
domenicale, in S. Lucia, dove il
celebrante (don Michele) era
della stessa classe. Poi tutti presenti, con devozione ancora maggiore, in un ristorante locale,
dove lì il gestore era pure della
stessa classe: un gruppo davvero
fortunato che ha chi gli cura lo
spirito e il corpo!
DOMENICA 19 DICEMBRE
... IL NATALE DEI PICCOLI ... II edizione
ore 14,15 - Arena del teatro
ore 16,00 - Festa alla palestra comunale
Serrana in alta quota
Giunta ormai ai primi di
dicembre, a poco più di due
mesi dall’inizio del campionato, è sicuramente doveroso fare il punto della situazione in casa Serrana. La compagine di mister Brocanelli,
durante questa prima parte
di campionato è apparsa
grintosa, brillante, sbarazzina, ha affrontato tutte le partite con massima disinvoltura
e spregiudicatezza esprimendo un gioco molto piacevole a tratti spettacolare.
Proseguendo la politica
intrapresa da due anni a
questa parte, da quando
cioè, si è ricostituita la
Serrana 1933 con presidente Pacchioni, che comporta
nel costruire una squadra
con il maggior numero di giocatori di Serra San Quirico,
la società è riuscita a portare
a far indossare la casacca
rossoverde ai vari giovani “
serrani” Marsigli e Quattrini,
che avevano svolto il settore
giovanile nel Vallesina,
Spugni alla Jesina, Brega
Tommaso a Le Torri. In
aggiunta tra tutti questi giovanotti, sono stati acquistati
in versione chiocce gli esper-
ti fratelli Tassi, Federico e
Filippo. Con i nuovi innesti la
squadra ha trovato in breve
tempo compattezza, solidità,
organizzazione di gioco che
oggi la stanno facendo volare nelle zone alte della classifica. L’obbiettivo primario
che la società si è prefissata
è quello di raggiungere
prima possibile la soglia dei
40 punti, che vorrebbero
significare matematica salvezza, ma la classifica oggi
vede la Serrana ad alta
quota, in seconda posizione
a soli 4 punti dalla capolista
Staffolo, quindi anche se
Mister Brocanelli predica
calma, Montesi Gabriele e
compagni sperano nell’impresa. La squadra si poggia
sui gol di Petraccini, sulla
caparbietà
dei
Bini,
Giordano e Pietro, sulla fantasia di Cocilova, sull’estrema qualità calcistica di
Marsigli, sull’intelligenza tattica di Manci e Montesi
Gabriele, sull’esperienza dei
Tassi e sulla tanta voglia di
vincere e far bene di tutti.
Buon prosieguo di campionato!
Alessandro Astolfi
CASTELBELLINO – SERRANA 1-2
SERRANA – POGGIO SAN MARCELLO 1-1
SERRANA – MONSANO 2-0
CERRETO – SERRANA 2-0
SERRANA – CHIARAVALLE 2-0
LABOR – SERRANA 0-1
SERRANA – SASSO.GENGA 0- 3
BORGOMINONNA – SERRANA 1-1
SERRANA – AESINA 1-0
COLLEMARINO – SERRANA 2-1
SERRANA – STAFFOLO 2-1
SAMPAOLESE – SERRANA 2- 0
SERRANA – LE TORRI 4-1
Marcatori: 5 Petraccini, 4 Cocilova, 2 Bini P.,
Marsigli, Montesi G. Brega T.
Lg2 Vallesina Twirling
La Lg2 vallesina twirling,
che conta più di 60 iscritte, lo
scorso anno ha organizzato un
corso di twirling anche nel
Comune di Serra san Quirico,
con scarsi risultati, ma lo ha
concluso con il saggio di fine
anno. Nonostante tutto quest'
anno, visto le richieste di molte
mamme, che si lamentavano
che nel suddetto comune non ci
fossero attività ginniche per le
bambine, la Lg2 ha riproposto il
corso di twirling. Per un mese
l'attività si è svolta prima nella
palestra comunale e poi presso
la sala della chiesa parrocchiale
di Serra stazione. Ma dopo un
mese le iscrizioni non sono
aumentate ma anzi azzerate. Il
dispiacere rimane perchè la
società ha voluto venire incontro anche con molti sacrifici da
parte dei tecnici , alle esigenze
delle famiglie, ma purtroppo ha
dovuto constatare che poi le
famiglie di Serra San Quirico
non rispondono nemmeno a
tutte le proposte fatte e quindi ,
ha dovuto rinunciare e chiudere il corso. A Serra non si riesce
a organizzare nulla per le bambine, perchè le famiglie non lo
ritengono utile. Invece la ginnastica propedeutica e agonistica,
aiuta molto nell'organizzazione
anche dello studio oltre che a
imparare al rispetto, alla disciplina e al sacrificio. E' con grande dispiacere che abbiamo deciso di chiudere il corso di twirling , ma se le famiglie lo vorranno, per il bene delle loro
figlie siamo sempre pronti a
riprovarci a gennaio.
Nella speranza che qualcuno
si muova , auguriamo a tutti
Buone feste e invitiamo tutti a
venire al nostro spettacolo del
19-12 presso il palazzetto di
Moie alle ore 21, con il saggio
di Natale.
Il tecnico Guerro Loredana
L’ECO DE LA ROSSA
8
5/10
L A VO C E D I C A S T E L L A R O
Lavori nella casa parrocchiale
L’indagine geologica, condotta
qualche anno fa sulla casa parrocchiale, aveva evidenziato l’urgenza di un intervento di consolidamento della casa stessa, costruita
su terreno di riporto, ricco di
acque sotterranee. La struttura
risultava anche indebolita dall’escavazione, realizzata negli anni
80, del seminterrato che ha costituito per vario tempo il locale cappella, in sostituzione della chiesa
parrocchiale dichiarata inagibile.
Con il consenso del consiglio
affari economici, sono stati autorizzati i lavori di consolidamento,
iniziati nel mese di novembre e
affidati alla ditta “ISPA di
Giuliodori” di Osimo, la quale sta
eseguendo con la dovuta compe-
tenza l’opera, che verrà portata a
termine presumibilmente entro il
mese di gennaio prossimo.
L’impegno economico dell’intervento è notevole. Per far fronte alla
spesa, abbiamo ricevuto un prestito, agevolato (di 30 mila euro) dall’ufficio Beni culturali della Curia
di Camerino: a ciò dovremo
aggiungere quasi tutto il piccolo
risparmio accumulato dal parrocchia. Cifre più precise saremo in
grado di comunicarle al termine
dei lavori. Comunque è chiaro che
siamo in un momento di doveroso
taglio degli sprechi e di una sempre più convinta partecipazione
alle spese della comunità parrocchiale.
(m.g.)
Rimpatriata invernale
Sabato 27 novembre ci siamo
ritrovati ancora con i ragazzi del
campeggio, compresi i miei tre
nipoti, per rivisitare le felici giornate estive lunghe , calde e azzurre di
Carpegna, per rivedere le foto
proiettate con le odierne macchine
elettroniche sofisticate, il tutto
sotto la guida di Marco, prossimo
futuro Don, Don Michele, alcune
nonne e mamme volonterosi. In
sostanza abbiamo mangiato abbondantemente, abbiamo fatto festa, i
ragazzi come sempre ci hanno
tenuti allegri con i loro comportamenti gioviali, scherzosi e burloni.
Soprattutto perché anche loro
angeli custodi hanno quel bel carattere e così la festa è proceduta sotto
il buon segno di chi ci guarda dall’alto, mentre le foto e le rimembranze passavano veloci sullo
schermo. Piuttosto si è parlato del
futuro , perché i giovani ne hanno
in serbo una gran quantità, mentre
noi anziani partecipanti andiamo
molto bene per lavorare e fare le
faccende comuni. Ciascuno dei
ragazzi serba nel cuore un caro
Dio è entrato
nella vicenda umana
Venti secoli fa accadde un
fatto che è il più importante
della storia, tanto da segnarla
per sempre e dominarla. In una
notte di venti secoli fa- nella
trama delle generazioni, sempre ripetitiva nell’aggrovigliarsi
di atrocità e di sofferenze, di
prepotenze e di avvilimenti, di
illusioni e di delusioni- finalmente avvenne qualcosa di nuovo:
Dio è entrato nella vicenda
umana, e vi è entrato per non
uscirne più. Dopo ciò che si è
realizzato nella notte di
Betlemme, sarà sempre vero
che Dio si è fatto uno di noi;
sarà sempre vero che uno di noi
partecipa della trascendente
natura divina; sarà sempre vero
che uno di noi, conservando la
nostra stessa realtà, siede alla
destra del Padre. Per quanto l’umanità possa sconfinare nella
infedeltà e nella corruzione, il
dono che il Padre ci ha dato nel
Figlio suo che nasce a
Betlemme è irrevocabile e
senza pentimenti. Il Creatore
qualunque cosa possa capitare,
non si separerà più dalla sua
creatura, né potrà mai distogliere da lei il suo sguardo e il suo
amore. Non ci meraviglia allora
che una notte come questa che
ci ripropone e ci fa rivivere l’evento più sorprendente e felice
di tutti i secoli, eserciti un fascino così coinvolgente.
(card. Giacomo Biffi)
DOMENICA 26 DICEMBRE
Ore 11.00 FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA
Si ricordano gli anniversari di matrimonio del 2010
MARTEDI 28 DICEMBRE ore 17,30 Conferenza sul Natale
nella Biblioteca Comunale con mons. Decio CIPOLLONI sul
tema “Quale Natale per l’uomo d’oggi?”
* MARTEDI 4 GENNAIO GITA con VISITA AI PRESEPI
(a…Napoli?)
MERCOLEDI 5 GENNAIO
ore 17.00 S. Messa
ore 18.00 “Venite bambini arriva la befana”
Premio al nostro poeta
nazionale Dott. Danilo Elia, alla
presenza di varie autorità della
Federazione.
Al caro Tarcisio, che abbiamo
talvolta ospitato in questo periodico, i più vivi rallegramenti ed a
noi la soddisfazione di leggerlo
ancora con qualche ispirata e
simpatica composizione, sempre
carica di umanità e di genuini
valori.
GIOVEDI 6 GENNAIO GIORNATA DELL’INFANZIA MISSIONARIA MONDIALE
ore 11.00 S. Messa con premiazione della mostra dei presepi
ore 17.00 spettacolo della Befana per tutti i bambini del territorio
al teatro parrocchiale di Serra Stazione
SABATO 8 GENNAIO ore 17.00 Nel Teatro Parrocchiale di
Serra Stazione
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO Universita’ degli
Adulti (U.D.A.)- Intervengono i cori parrocchiali con canti natalizi e risorgimentali
DOMENICA 16 GENNAIO - FESTA DI S. ANTONIO ABATE
S. Messa ore 11.00 Distribuzione del pane benedetto e benedizione degli alimenti
LUNEDI 2 FEBBRAIO
Candelora
ore
17.00 – Celebrazione della
OFFERTE
fino al 5 dicembre
Una sinfonia lunga 25 anni
za e senza Dio in questo
mondo”, come scriveva l’apostolo Paolo ai cristiani di Efeso
(Ef 2,12). Proprio da qui nasce
la difficoltà forse più profonda
per una vera opera educativa:
alla radice della crisi dell’educazione c’è infatti una crisi di
fiducia nella vita. Anima dell’educazione, come dell’intera
vita, può essere solo una speranza affidabile. La sua sorgente è Cristo risuscitato da
morte. Dalla fede in lui nasce
SABATO 25 DICEMBRE - NATALE DEL SIGNORE
Ore 11.00 Solenne Santa Messa
DOMENICA 2 GENNAIO 2011 S. Messa festiva ore 11.00
ricordo dell’estate vissuta insieme
e via via la racconta ai genitori, agli
amici, ai nonni, ma il desiderio predominante è quello di preparare un
altro campeggio con don Michele,
il futuro don Marco, Donata, Vita e
Giacomo e la mia consorte Serena
che non hanno mai fatto mancare
dei ricchi piatti di pasta e bevande
fresche per il ritorno, stanchi dalle
belle escursioni.
Nonno Fulvio
una grande speranza per l’uomo, per la sua vita, per la sua
capacità di amare. In questo
noi individuiamo il contributo
specifico che dalla visione cristiana giunge all’educazione,
perché "dall’essere ‘di’ Gesù
deriva il profilo di un cristiano
capace di offrire speranza, teso
a dare un di più di umanità alla
storia e pronto a mettere con
umiltà se stesso e i propri progetti sotto il giudizio di una
verità e di una promessa che
supera ogni attesa umana".
Mentre, dunque, avvertiamo
le difficoltà nel processo di trasmissione dei valori alle giovani
generazioni e di formazione
permanente degli adulti, conserviamo la speranza, sapendo
di essere chiamati a sostenere
un compito arduo ed entusiasmante: riconoscere nei
segni dei tempi le tracce dell’azione dello Spirito, che
apre orizzonti impensati, suggerisce e mette a disposizione
strumenti nuovi per rilanciare
con coraggio il servizio educativo.
VENERDI 24 DICEMBRE VIGILIA DI NATALE
Ore 23.30 - SANTA MESSA DELLA NATIVITA’
(Avvento di fraternità: le offerte di questa messa saranno destinate alla carità dei poveri)
SABATO 1 GENNAIO 2011 FESTA DELLA SANTA MADRE
DI DIO – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
S. Messa ore 11.00
Il nostro affezionato lettore
Tarcisio Paglioni è stato premiato
con la medaglia d’argento nel X
Concorso nazionale di poesia,
organizzato
dalla
“Confederazione nazionale coldiretti- Federpensionati”. Ha partecipato al concorso con le poesie
“Verdicchio” e “Natale” ed è
stato premiato in Ancona il 15
luglio scorso, dal segretario
Educare alla vita del Vangelo
LUNEDI 20 DICEMBRE ore 17.00 – Celebrazione penitenziale
VENERDI 31 DICEMBRE
ore 17.00 S. Messa prefestiva e di Ringraziamento di fine anno
S. Elena
Segue da pag. 1
E’ NATALE
DOMENICA 19 DICEMBRE
Ore 11.00 - S. Messa e Benedizione dei Bambinelli per i Presepi
nelle famiglie
Domenica 5 dicembre
all’Abbazia di S. Elena , si
svolto la prima delle tre giornate ( le altre domenica 12
dicembre
e
Messa
di
Mezzanotte) dedicate ai
Canti Natalizi che quest’anno
ha raggiunto i 25 anni di attività. Nel corso di questo lungo
periodo di melodie, si sono
alternati nella bella abbazia,
che da poco ha compiuto
Tornata alla
Casa del Padre
1000 anni, circa 180 cori provenienti da tutta Italia e qualche
presenza
straniera.
L’infaticabile
organizzatore
Don Lucio Carpiceci annuncia
che questa è l’ultima edizione
di questa rassegna, ma a partire dall’anno prossimo promette una sorpresa. Tutti lo
ringraziamo di cuore per averci fatto gustare tante sublimi
melodie natalizie.
Agostinelli Cinzia, Paese;
Albanesi Egildo, Castelferretti;
Angeloni
Ennio,Mergo;
Archetti Giovanni, Roma;
Badiali Laura, Falconara;
Baglioni Alessandro, Serra S:
Quirico; Bocci Filiberto, Serra
Paese; Bocci Ugo, Milano;
Bonanni Rolando, Serra
Paese; Bonci Margherita,
Ancona; Borri Margherita,
Serra Paese; Brega Antonio,
Serra Staz; Brega Mauro e
Laura, Serra Paese; Brega
Massimo, Serra Staz; Brega
Vincenzina, Poggio S. Vicino;
Brocanelli Armida, Serra Staz;
Brocanelli Giuliano, Mergo;
Brunori Giuseppe, Domo;
Calcatelli Maria, Serra S.
Quirico; Cavalieri Luigi, Roma;
Cerioni
Cesare,
Paese;
Chiaraluce Marino, Serra
Paese; Chiappa Gino, Mergo;
Clementi Quinto, Castellaro;
Cola Antonio, Mergo; Cola
Simone,
Mergo;
Conti
Armando,
Serra
Staz;
Cristofanelli Luigi, Serra S.
Qurico; Curzi Cesarina, Serra
San Quirico; Fais Rino,
Castellaro; Faloppa Matilde,
Serra Paese; Fiorani Anna,
Avacelli; Fiorentini Giulio,
Serra Staz; Fiumi Augusto,
Foligno; Gallucci Giuseppina,
Perugina; Gyuiducci Dina,
Mergo; Guarnieri Moreno,
Torrette; Impiglia Maria Eliana,
Serra San Quirico; Lavinio
Paolo, Chiaravalle; Lucarelli
Ugolino, Angeli di Rosora;
Mantovani Federico, Ara Nova
Fiumicino;
Mantovani
Gustavo, Roma; Marsigli
Mario e Renato, Serra S:
Quirico; Mattiacci Mara,
Castelplanio; Montesi Iginio,
Angeli di Rosora; Moronci
Francesco, Sasso; N.N. Angeli
di Mergo; N.N., Castellaro;
Paglioni Tarcisio, Angeli di
Rosora, Palmieri Orlando,
Serra
Paese,
Papalini
Francesco, Serra S. Quirico;
Paparelli
Maila,
Moie,
Pasquini
Oscar,
Moie;
Piersimoni
Armanda;
Martinsicuro;
Piersimoni
Giorgio, Lecco; Pietrini Giulio,
Serra
Paese;
Pompili
Domenico, Mergo; Ponzetti
Emiliano, Serra s. Quirico;
Rossi Wilma, Serra S. Quirico;
Sacchi Massimo, Mergo;
Santini Argea, Serra Staz;
Scortichini Ivo, Serra Staz;
Serini
Augusto,
Mergo;
Servadio Geniale, Serra
Paese; Schiavoni Giuseppe,
Serra Staz; Stafforte Franca,
Serra
Staz;
Stannardi
Giovanni, Castellaro; Uncini
MariaNovella,Mergo; Valerio
Fernanda, Roma; Zamparini
Catia, Esanatoglia; Zampetti
Onesta, Serra S. Quirico;
Zampetti Pietro, Treviso.
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