Educatori Educatore - Campi estivi oratorio per ragazzi Oratori

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Educatori Educatore - Campi estivi oratorio per ragazzi Oratori
Baciami ancora
Obiettivo della giornata: Gestualità/sentimento
Osservare quali e quanti gesti utilizziamo per comunicare con gli altri. Dare un significato vero e maggiormente
ricco ad ogni gesto. Riconoscere i diversi significati dei gesti in base al tipo di relazione vissuta.
la Strega Buona
“… - ti darò un bacio, e nessuno oserà far del male a chi è stato baciato dalla Strega del Nord -.
Si avvicinò a Doroty e la baciò delicatamente sulla fronte”
È il primo personaggio che Doroty incontra, una volta atterrata nel fantastico mondo di Oz. Si presenta come una
vecchia signora, una fata buona, ma non così potente come la strega cattiva uccisa dalla casa trasportata dal tornado.
A lei Doroty chiede consiglio su come fare a tornare a casa dagli zii, nel Kansas. La Strega Buona non può
risolvere il problema della bambina, può però darle gli strumenti che le permetteranno di intraprendere il
viaggio alla ricerca del grande mago.
Le indicherà la strada da percorrere: il sentiero di mattoni gialli; le consegnerà le scarpette fatate della strega
cattiva, senza però svelarle quali siano i veri poteri, dovrà scoprirlo da sola; infine le darà il BACIO che la
proteggerà da ogni pericolo, per poi lasciarla partire.
Questo gesto fa pensare ad un figura quasi materna. Quanti baci abbiamo ricevuto dalle nostre mamme, fin da
piccoli? E che potere magico avevano… facevano passare qualsiasi male, assicuravano la buona notte
scacciando ogni timore…
Ecco a cosa fa pensare il bacio della strega. Ad un gesto carico di tutto l'affetto di una mamma che ha cullato e
accompagnato il suo bambino fino al momento in cui è diventato grande e ora ha davanti una strada tutta sua, da
percorre con le proprie forze. Le risorse di cui dispone non le conosce ancora fino in fondo: non sa ancora quali
poteri magici posseggano davvero le scarpette d'argento. Ma può star certo che quel bacio lo proteggerà! Gli
affetti, la sua storia, ciò che ha alle spalle è ciò che l'ha portato al campo e che lo accompagnerà in questo
viaggio; il bagaglio al quale attingere, la ricchezza che si porta dentro e che lo ha costruito come persona.
ATTIVITÀ - “C'è bacio e bacio”
OBIETTIVI: I mille significati dei gesti: la nostra vita è segnata da molteplici relazioni e quindi da diversi affetti.
Lewis, l'autore delle Cronache di Narnia, in un suo librettino intitolato "I 4 amori" distingue così le diverse forme:
affetto, amicizia, eros, carità.
Il bacio è uno dei gesti che accompagna i diversi affetti, certamente assume significati diversi a seconda della
relazione.
Attraverso questa attività gli adolescenti sono invitati a rendersi conto delle diverse forme di amore che popolano
le nostre relazioni e i gesti legati a queste. Si scoprirà che lo stesso gesto (bacio) ha significati diversi a seconda
delle situazioni.
MATERIALE: foglio con le diversi situazioni di “bacio” a cui abbinare il significato, biro, cioccolatini da
scartare e rincartare, bigliettini
MODALITÀ: In un primo momento gli adolescenti dovranno ripensare a tutte le volte in cui nella loro vita hanno
ricevuto o dato un bacio, per poi allargare la ricerca a quelle volte in cui immaginano il bacio come gesto
plausibile. Nell'attività dovranno abbinare la situazione "bacio" al significato.
Al termine si possono preparare dei cioccolatini (tipo i baci perugina) mettendo un bigliettino in ogni
cioccolatino, ogni ragazzo scriverà un messaggio pensando ad un momento tra i tanti individuati; verranno poi
distribuiti, aperti e mangiati in un momento della giornata.
Domande
sQuali sono per te le relazioni affettive?
sIn questo momento della tua vita quali sono le relazioni più importanti?
sCome esprimi il tuo affetto nei diversi tipi di relazione?
sProvi disagio nell'esprimere la tua affettività in certe situazioni? Quali?
sE' importante per te ricevere gesti d'affetto? Da chi li attendi?
Di seguito riportiamo una varietà di proposte e materiali diversi che possono tornare utili come semplice
strumento di provocazione o di lancio del tema. A voi educatori la scelta di ciò che può essere adatto e il tipo di
utilizzo.
• Diversi tipi di bacio e significati diversi dal mondo (da wikipedia : http://it.wikipedia.org/wiki/Bacio)
• 14 baci d'autore (http://www.dailybest.it/2012/02/11/13-baci-famosi-per-san-valentino/)
• Baci famosi (http://album.alfemminile.com/album/see_167470_8/Baci-Famosi.html#p17)
• Luciana Littizzetto descrive i vari tipi di bacio. (http://www.youtube.com/watch?v=S9wSTmbHeIU dal
minuto 9.50)
• I baci nell'arte. Proponiamo opere d'arte famose raffiguranti il BACIO. Potete ricercare le immagini in Google…
Che pensieri o emozioni suscitano negli adolescenti?
- Gioacchino e Anna alla porta aurea - Giotto - 1306 (Padova, Cappella degli Scrovegni - particolare)
- Bacio di Giuda, Giotto, 1303-1305 circa (Cappella degli Scrovegni a Padova)
- Il bacio, Francesco Hayez, 1859 (Pinacoteca dell'Accademia di Brera)
- Il Bacio, di G.Klimt, 1907-08 (Österreichische Galerie Belvedere di Vienna)
- Il bacio davanti all'Hotel de ville, Robert Doisneu,1950
- Il Bacio della vittoria, il marinaio e l'infermiera, Alfred Eisenstaedt, New York, 14 agosto 1945.
• Si possono ricercare immagini, racconti o spezzoni di video di baci, o gesti affettuosi in diverse categorie. Ad
esempio: nei cartoni animati, nella storia, nei film, nelle foto celebri, nelle canzoni, nella bibbia, in famiglia
(diversi tra mamma e figlio, tra mamma e papà, tra fratelli); nei modi di dire (“ Bacio di bocca spesso cuor non
tocca”: alla passione non sempre corrispondono i sentimenti; una cosa fatta al bacio)
•Storia del bacio dalla preistoria ai nostri posteri di Achille della Ragione
(Http://www.guidecampania.com/dellaragione/articolo65/articolo.htm)
Bimba torna in vita dopo il bacio della mamma
(http://bambinizerotre.it/bimba-torna-in-vita-dopo-il-bacio-della-mamma/)
Splendida storia oggi che arriva direttamente dalla Gran Bretagna ove l'amore di una mamma ha fatto avvenire
un vero e proprio miracolo: una bimba in coma riprende a respirare!
Ebbene sì, in GB è avvenuto un miracolo, Alicia una bambina ridotta ormai in fin di vita dalla meningite, ossia
una malattia infiammatoria cerebrale, che va a colpire le membrane che rivestono il cervello (l'aracnoide ed in
casi più rari il liquido cerebro-spinale), era stata ormai destinata ad essere staccata dal respiratore ma il bacio
della mamma, l'ha riportata alla vita!
Dopo due lunghi anni di continua agonia infatti, nei quali la mamma ed il papà Jennifer Lawson e Phil Lloyd,
avevano visto la loro piccola Alicia sempre peggiorare e patire sofferenze e dolori tali, dovuti alla malattia,
tanto da portarla addirittura con il tempo in coma profondo: un coma di fronte al quale, i medici ormai
rassegnati avevano optato per la decisione finale … staccare Alicia dal respiratore.
Una decisione estrema indubbiamente, quella di staccare la piccola Alicia dal respiratore ma ormai le sue
condizioni erano davvero gravissime e non sembrava esserci proprio più nulla da fare, se non l'ultimo gesto di
liberarla dalle sue sofferenze, che ebbero ancora nel 2010 … sicché dopo una lunga riunione, l'equipe di
medici, erano giunti alla soluzione finale!
Una soluzione in un certo senso subita e di sicuro patita al contempo dalla madre di Alicia, la quale come
ultimo gesto di amore, ha deciso di abbracciare la sua bambina, la sua piccola Alicia e di darle un bacio per
salutarla e dirle “arrivederci” … un “arrivederci” che si è trasformato in un “ciao”, perché la piccola Alicia,
miracolosamente grazie al bacio della sua mamma, ha ricominciato a respirare … e a vivere!
Un miracolo nel vero senso della parola, come hanno gridato con immensa gioia sia i famigliari, che i medici
che hanno seguito la piccola Alicia: un miracolo che solo l'immenso amore di una mamma ha saputo
compiere!
Il Bacio nell'arte: un brano che può essere letto mentre si chiede agli adolescenti di osservare un'opera d'arte di
quelle proposte in precedenza.
“Due che si baciano. Cosa fanno due che si baciano? In fondo, due che si baciano, parlano. Meglio: si danno la
parola. Si danno la parola l'un l'altro riguardo a qualcosa che sta a cuore ad entrambi. Cosa sta a cuore ad entrambi?
L 'altro. A lui sta a cuore lei. A lei sta a cuore lui. Sta a cuore: sta nel cuore. Due che si baciano si danno la parola l'un
l'altro sul fatto che si stanno a cuore a vicenda: si stanno reciprocamente nel cuore. Si danno la parola come? Così:
nel bacio un significato prende corpo. Non resta un'intenzione, ma è un fatto. Un fatto che parla. Un bacio è un
fatto che parla e che dice: ci stiamo a cuore, ci stiamo nel cuore. Il significato che prende corpo è una cosa che due
scoprono improvvisamente: ci siamo legati. Ci siamo legati così tanto! Così tanto che ci siamo nel cuore. Come sia
avvenuto spesso è incomprensibile: è accaduto senza pensarci, senza programmi, è accaduto perché è accaduto: è
accaduto per grazia. L'amato prima di essere cercato è visto, scoperto, incontrato quasi per caso. Un giorno si
scopre di essere innamorati. E di fronte all'amato per la prima volta lo si riconosce come l'altro-per-me. Prima era
semplicemente un altro. Quando due si baciano si dicono, dunque, più o meno così: anche se tu sei un altro, sei per
me. Poi lentamente si capisce anche: proprio perché tu sei un altro, sei per me. Solo se tu non sei come me puoi
essere per me. Questo essere-per-me dell'uno per l'altra si scrive nella carne con un bacio. Ma dietro al bacio certo
c'è tutta una storia bellissima. O meglio: dietro ad un bacio ci sono due vite che legandosi scrivono la loro storia.
La mia storia non la scrivo se non con l'altro. La mia storia è sempre la nostra storia: o non c'è storia. Solo noia. Il
bacio è il segno della fusione dei due corpi. Nel viso delicato in piena luce della donna leggiamo la dolcezza
dell'abbandono. Il viso dell'uomo si intravede appena perduto nel dono del bacio, di una parte di sé. I due corpi,
sensibilmente diversi nella loro materialità, esprimono l'unicità dell'essere umano: divisi perché maschio e
femmina, ma creati a immagine del Dio unico e nell'amore ricongiunti. È una cosa straordinaria, eppure così
ordinaria che non ne siamo consapevoli: la prima e radicale differenza sulla quale vive il mondo intero è quella tra
l'uomo e la donna. Mai come di fronte alla donna l'uomo incontra il fascino e la diversità. Per l'uomo l'altro è la
donna. E viceversa. L'uno è differente dall'altra: lui conduce lei verso di sé; lei conduce lui verso di sé. Entrambi si
chiamano fuori da se stessi verso l'altro: non solo anche verso altro. Verso cosa d'altro? Verso un legame. Chiedere
la mano significa anche: voglio legarmi a te, sempre. Il senso della differenza è il legame. Solo se si è differenti ci
si può amare: il bacio scrive tutte queste cose nella carne di due amanti. Per baciarsi bisogna essere in due. E Dio
vide che questa era cosa molto buona.”
(Il bacio nell'arte, tratto da Seekers 2, progetto per un percorso educativo degli adolescenti, Diocesi di Bergamo,
http://www.adnotes.it/schedaogg.php?ofrom=0&from=0&id=263)
Lc 7, 36 -39.44- 50
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco,
una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo;
stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li
baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un
profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato
l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai
dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio
capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché
ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla
donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
Gesù si lascia toccare da una peccatrice suscitando lo sdegno del fariseo Simone. Questa donna, con coraggio ma
con tanta umiltà, si mette ai piedi di Gesù per dichiarargli, con i suoi baci e le sue carezze, tutto il suo amore. La
peccatrice ha riconosciuto che Gesù è l'amore e non ha esitato ad esprimergli la sua fiducia con gesti audaci e
inconsueti in una situazione pubblica. Gesù non si ritrae e lascia che la donna si esprima nel silenzio: nei suoi
baci e nei suoi gesti coglie il suo amore profondo e, nelle sue lacrime, il pentimento per una vita sbagliata. Gesù
non attende richieste, non ha bisogno di sentire parole, legge i desideri espressi da quei gesti e offre alla donna il
perdono e la pace, perché inizi una vita nuova. Come Gesù si è lasciato toccare dalla peccatrice, anche noi
lasciamo che Gesù tocchi il nostro cuore e ci rinnovi col suo Amore.
Sacrosantum Concilium n.7
Cristo è presente nella liturgia
Per realizzare un'opera così grande, Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni
liturgiche. È presente nel sacrificio della messa, sia nella persona del ministro, essendo egli stesso che, «offertosi
una volta sulla croce, offre ancora se stesso tramite il ministero dei sacerdoti», sia soprattutto sotto le specie
eucaristiche. È presente con la sua virtù nei sacramenti, al punto che quando uno battezza è Cristo stesso che
battezza. È presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. È
presente infine quando la Chiesa prega e loda, lui che ha promesso: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, là
sono io, in mezzo a loro» (Mt 18,20).
Effettivamente per il compimento di quest'opera così grande, con la quale viene resa a Dio una gloria perfetta e gli
uomini vengono santificati, Cristo associa sempre a sé la Chiesa, sua sposa amatissima, la quale l'invoca come suo
Signore e per mezzo di lui rende il culto all'eterno Padre. Giustamente perciò la liturgia è considerata come
l'esercizio della funzione sacerdotale di Gesù Cristo. In essa, la santificazione dell'uomo è significata per mezzo di
segni sensibili e realizzata in modo proprio a ciascuno di essi; in essa il culto pubblico integrale è esercitato dal
corpo mistico di Gesù Cristo, cioè dal capo e dalle sue membra. Perciò ogni celebrazione liturgica, in quanto opera
di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun'altra azione della
Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado.
Attraverso la Liturgia, azione di Dio e azione dell'uomo si incontrano. La Chiesa utilizza dei segni sensibili per
comunicare la grazia di Cristo. Attraverso segni tangibili (acqua, pane, vino, olio) e parole si realizzano i
Sacramenti della Chiesa. La Chiesa stessa è sacramento, è segno sensibile, corpo, attraverso cui lo Sposo, Gesù,
si rende presente e comunica la sua salvezza. Anche la Chiesa, dunque, corpo di Cristo, come ogni corpo utilizza
gesti per esprimersi e per comunicare a tutti la presenza di Cristo. La Liturgia è l'azione concreta nella quale si
rende presente Gesù.
Riusciamo a descrivere quali gesti realizzano i sacramenti? Quali segni sono usati nel linguaggio liturgico?