informativa inerente il versamento del

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informativa inerente il versamento del
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
“G. MALAFARINA” SOVERATO (CZ)
N° Prot.: 0001269 /2016 6.2.g
del 08/02/2016
Uscita
Anno scolastico 2015/16
Circolare n. 107
Ai genitori e agli studenti
Al Sito Web
Oggetto: informativa inerente il versamento delle tasse scolastiche obbligatorie e del
contributo volontario di Istituto.
Nella certezza che un dialogo trasparente, costruttivo e costante con le famiglie contribuisca
al buon funzionamento della nostro Istituto, rendo note le modalità di versamento delle tasse
scolastiche erariali obbligatorie (v. Allegato n. 2).
L’iscrizione alla scuola secondaria di II grado comporta il pagamento di una tassa statale
obbligatoria (acquisita interamente dallo Stato e per nulla dalle singole istituzioni scolastiche): tale
tassa va versata per la classe IV (studenti attualmente frequentanti la classe III, per euro 21,17) e per
la classe V (studenti attualmente frequentanti la classe IV, per euro 15,13).
Per tali tasse statali obbligatorie è possibile chiedere l’esonero sia per reddito sia per
merito (rivolgersi in Segreteria per informazioni).
Inoltre, l’autonomia scolastica e la normativa vigente (L. 40/2007) consentono che ogni
scuola, con delibera del Consiglio di Istituto, possa chiedere alle famiglie un contributo volontario
per la scuola.
Riguardo al contributo di Istituto, erogato su base volontaria, il Consiglio di Istituto nella
seduta del 17.09.2015 con delibera n. 193/2015 per l’a.s. 2016-17 ha fissato l’importo del
contributo volontario in € 100,00 (cento//00)
La delibera del C.d.I. prevede altresì che, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, sarà
rimborsato, nella misura del 50% il contributo annuo (€ 50,00) agli alunni che conseguono una
votazione a partire da 8/10 e nella misura del 100% (€. 100,00) agli alunni che conseguono una
votazione a partire da 9/10 per le classi prime, seconde, terze e quarte; mentre agli alunni che
conseguono una votazione agli esami di maturità da 90/100 a 95/100 sarà rimborsato, nella misura
del 50% il contributo annuo (€ 50,00) e nella misura del 100% (€. 100,00) agli alunni che
conseguono una votazione da 96/100 a 100/100 con lode.
Inoltre il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti semiesoneri e/o esoneri dal
versamento del contributo in base all’ISEE 2015:
1. casi di esonero dal contributo scolastico:
a. appartenenza a speciali categorie di beneficiari: orfani di guerra, per causa di servizio
e di lavoro; figli di mutilati o di invalidi di guerra, per causa di servizio e di lavoro;
ciechi civili;
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b. qualora il reddito del nucleo familiare (modello ISEE), prodottosi nell’anno solare
precedente a quello in cui viene richiesto l’esonero sia pari a zero euro.
2. casi di semiesonero dal contributo scolastico:
a. per motivi economici: secondo una progressione lineare sotto i 10.000,00, ogni €
1.000,00 è prevista una riduzione di €. 10,00;
b. sul secondo figlio, iscritto nello stesso istituto, si prevede una riduzione del 50 per
cento, sul terzo è previsto l’esonero totale.
Le finalità che intendiamo perseguire con il contributo delle famiglie sono essenzialmente
quelle di garantire stabilità e sviluppo alle attività didattiche curricolari ed extracurricolari ed
essenzialmente garantire servizi aggiuntivi che rendono la scuola più “fruibile” e più sicura.
Contribuire, ancor più che un obbligo giuridico, è un dovere solidale, ove le condizioni
economiche personali e familiari lo consentano.
Negli ultimi anni il Ministero dell’Istruzione (MIUR) ha, infatti, assegnato, per il
funzionamento didattico e amministrativo del nostro Istituto, fondi notevolmente ridotti rispetto al
nostro fabbisogno. E’ evidente che non sarebbe possibile realizzare il Piano dell’Offerta Formativa
e garantire i servizi aggiunti che attualmente garantiamo, così come fino ad oggi è avvenuto, con le
sole risorse che il MIUR assegna alla scuola. Ne è prova il fatto che i contributi delle famiglie
nell’E.F. 2015 sono stati utilizzati per varie voci di spesa come evidenziato nell’Allegato n. 1.
Il totale dei contributi versati è inserito nel Programma annuale ed ogni anno, a consuntivo,
viene rendicontato dettagliatamente ed approvato dai Revisori dei Conti del MIUR e del MEF. Il
Programma annuale e il Conto consuntivo comunque sono consultabili sul sito internet dell’Istituto.
L’importo del contributo annuo, deliberato dal Consiglio di Istituto, va versato sul bilancio
dell’Istituto con c/c postale n. 14639884 intestato a ITT
“G. Malafarina” di Soverato oppure con
bonifico sull’ IBAN IT 89 O 01030 42770 000001352411 (Banca Montepaschi Soverato).
Specificando nella causale che il contributo è “contributo per l’innovazione tecnologica e
l’ampliamento dell’offerta formativa” o “erogazione liberale a favore di scuola secondaria di
II grado”.”, è anche possibile detrarlo nella misura del 19% nella dichiarazione dei redditi (Legge
Bersani n. 40/07, art 13, cc 3 – 8 - cosiddette erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici).
Pur nella consapevolezza che debba essere lo Stato a sostenere la Scuola pubblica, appare
evidente che, per mantenere qualificata l’offerta formativa rivolta ai Vostri figli, è necessaria, al
momento, la Vostra collaborazione, con la certezza che ciò avrà una sicura ricaduta di tipo culturale
e sociale.
In queste settimane mi è capitato spesso di dover rispondere alle richieste di molti genitori
che hanno manifestato l’intenzione di non versare tale contributo, i quali adducevano varie
motivazioni, tra le quali le più frequenti sono state:
 siccome la scuola non è autorizzata a imporre tale contributo, io non devo pagarlo;
 siccome è "volontario", io non voglio pagarlo;
 siccome ho problemi economici, io non posso pagarlo;
 siccome è eccessivo, perché non lo riducete per chi ha più figli, per chi è a reddito basso o
nullo, per i D.A?
Qualcun altro, invece, ha chiesto come utilizzassimo i soldi del contributo, sospettando usi
illegali o comunque impropri, ed ognuno si è presentato con il suo bel fascio di leggi, circolari e
rassegne stampa sotto braccio, a conferma del fatto che la scuola stesse compiendo un abuso.
Senza alcuna pretesa di risolvere la questione, provo a rispondere a ciascuna di queste garbate
"contestazioni", premettendo una parziale autocritica: viviamo in tempi di ristrettezza economica
(tutti, compresa la scuola...) e in tempi di totale sfiducia nelle istituzioni, per cui è diventato
necessario spiegare ciò che era "normale" fino a qualche tempo fa e, magari, spiegarlo all'inizio di
ogni anno scolastico; personalmente l'ho già fatto negli anni passati pubblicando un’informativa
rivolta alle famiglie sul sito della scuola e lo rifaccio volentieri oggi, in previsione del futuro e di
chi non ha ancora completato gli adempimenti per l'iscrizione.
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La scuola non è autorizzata?
Non è vero. Gli Organi Collegiali della scuola sono pienamente autorizzati a deliberare la richiesta
di tale contributo; il Consiglio d'Istituto delibera il Regolamento, l'orario di servizio, una parte del
calendario scolastico, il Programma annuale e, in tal modo, "regola" la vita della scuola, per cui chi
"appartiene" a questa scuola, o chiede di "appartenere" a questa scuola, è chiamato a rispettarne le
regole che, democraticamente e legittimamente, questa stessa scuola si è date; fate molta
attenzione: il contributo non è una tassa scolastica, (le tasse scolastiche sono obbligatorie solo
per il 4° e 5° anno con possibilità di esonero per merito e per motivi fiscali).
Sull'argomento sono di recente intervenuti sia il MIUR, sia vari programmi televisivi, sia infine
alcune Associazioni di genitori e consumatori, con l'intenzione di informare e chiarire, ma in realtà
hanno confuso ulteriormente le idee e, soprattutto, hanno indotto l'opinione pubblica a sospettare
chissà quali imbrogli le scuole stessero perpetrando ai danni dei poveri cittadini (genitori e studenti).
Purtroppo anche in questo campo saranno forse avvenuti abusi, procedure sbagliate, cattivo uso del
contributo familiare (per cui ben vengano la trasparenza, il "chiarimento" ministeriale, l'indagine dei
giornalisti free lance, i pareri delle Associazioni), ma ciò non giustifica né l'informazione
approssimativa, né atteggiamenti pirateschi, che non aiutano la scuola e che, soprattutto, non
aiutano gli studenti.
La Costituzione afferma che lo studio è un diritto e che lo Stato e gli Enti Locali devono provvedere
alle scuole, questo significa che devono provvedere:
 ai locali (gli edifici, le aule, i banchi, le suppellettili, ecc) e alla loro manutenzione;
 al personale (assunzioni e stipendi);
 alle utenze (acqua, luce, telefono, internet solo per uso ufficio, ecc).
Facendo un po' di conti, un istituto come il Malafarina costa allo Stato e agli Enti circa 25.000,00/
30.000,00 euro al giorno (lo dico anche agli studenti, pensateci quando vi assentate ...); poco o
molto che sia (non c'è mai un limite assoluto di adeguatezza e si potrebbero fare confronti con altre
istituzioni, per es. il Parlamento, o un ospedale, ecc), per legge, questi sono gli oneri costituzionali,
ai quali devono essere aggiunte alcune facilitazioni per i libri, le borse di studio, ecc.
Il contributo serve invece a tutto il resto, a tutto ciò che arricchisce i servizi scolastici o
l'offerta formativa specifica del,’Istituto Tecnico Tecnologico "Malafarina", a tutto ciò quindi
che la singola scuola programma di offrire in più ai suoi studenti iscritti , a tutto ciò che il
“Parlamentino scolastico” (il Consiglio d'istituto, composto da studenti, genitori e personale)
ritiene utile e, per certi aspetti, doveroso prevedere per assicurare un migliore funzionamento, per
garantire a tutti una maggiore vigilanza, per far acquisire crediti scolastici agli studenti, spendibili
poi anche nel mercato del lavoro e con positivi riflessi sia sul rendimento scolastico che sul voto di
esame finale.
E' il sacrosanto principio dell'Autonomia: il "Malafarina" può offrire servizi migliori (anche)
grazie al contributo che ciascun genitore versa alla scuola frequentata dal figlio e se un genitore
decide di iscrivere il proprio figlio al "Malafarina" significa che ne ha apprezzato i servizi e ha
scelto di iscriverlo proprio a questo istituto, impegnandosi a sostenere con il proprio contributo tale
qualità; peraltro, gli Istituti Tecnici in particolare, (scuole dotate da sempre di personalità giuridica)
potevano chiedere un contributo ai genitori per le spese di laboratorio (oggi ricomprese tra quelle
dell'innovazione tecnologica e dell'ampliamento dell'offerta), anche prima dell'autonomia.
Non vuoi pagarlo perché è volontario?
Nessuno obbliga né vuole obbligare i genitori, ma dopo le osservazioni del punto
precedente bisognerebbe rifletterci un po' prima di scegliere di non pagare.
Infatti, con questo atteggiamento si mette in grossa difficoltà la scuola frequentata dal
proprio figlio, non tanto per la somma non versata (che pure moltiplicata per 10, 100, 600 studenti
comincia ad essere importante), ma soprattutto perché, secondo logica e giustizia, lo studente
dovrebbe essere escluso dai servizi aggiuntivi, dalle attività finanziate (anche) con il contributo,
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dall'uso delle LIM, dagli SMS che inviamo a casa per informare delle assenze, dei ritardi, delle
riunioni, ecc…, dalla copertura assicurativa, dalla connessione Internet per uso didattico, dai
contributi per le uscite didattiche e per i viaggi di istruzione, dalle fotocopie, ecc…, dalla
manutenzione dei laboratori (14 laboratori); insomma da tutto ciò che arricchisce e migliora l'offerta
standard di questa scuola. Con il contributo volontario abbiamo assicurato i servizi aggiuntivi a
tutti, ma allora tutti dovrebbero avvertire il dovere di contribuire.
Siccome ho problemi economici, io non posso pagarlo
In tempi di crisi ogni centesimo diventa "pesante", per tutti, costringendo le persone a
scegliere con maggiore oculatezza quel poco che hanno, stabilendo delle priorità.
E' ciò che chiediamo anche a chi ci governa: "Mettete la scuola ai primi posti del vostro
programma", ma se chiediamo a chi ci governa di mettere la scuola ai primi posti, dobbiamo farlo
anche noi.
Il contributo che chiede la scuola pesa molto meno di qualsiasi altra spesa non indispensabile
che pure si fa con disinvoltura; infatti, il contributo pesa € 0,27 centesimi al giorno (€ 100,00 : gg.
365 = € 0,27) ma, per esempio:
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2 sigarette costano di più (in media, € 0,50)
le inutili telefonate da cellulare costano molto di più;
una bottiglietta d’acqua costa di più (€ 0,30);
una bustina di patatine il doppio (€ 0,50);
1 solo caffè costa quasi il triplo ! (in media, € 0,90)
Sono spese non indispensabili ma, senza accorgercene, le facciamo con disinvoltura, forse
perché dilazionate giorno per giorno; e allora, proviamo a fare una scelta, a stabilire una priorità e
un metodo: ” io genitore, con te figlio, scelgo di migliorare il tuo studio rinunciando a 2 sigarette
al giorno o fare qualche telefonata in meno o a inviare 6 SMS o a rinunciare a mezzo caffè e,
giorno dopo giorno, a partire da domani, risparmio i pochi centesimi necessari alla scuola e,
soprattutto, necessari a che tu e gli altri allievi la frequentiate nelle migliori condizioni possibili.”
Non dovrebbe essere difficile e, se comunque lo fosse, è possibile chiedere alla scuola una
rateizzazione, in modo da avvertire meno il peso del contributo.
Se approfondiamo il calcolo usando lo schema che trovate alla fine di questo intervento, vi
accorgerete che la cifra richiesta è ancora più giustificata e irrisoria: se prendiamo per esempio il
contributo per l'assicurazione, vi è facile calcolare che gli studenti sono assicurati per infortuni e
danni più gravi, durante la permanenza a scuola e durante tutte le attività aggiuntive svolte, per soli
€ 0,03 centesimi al giorno! Oppure per quanto è si spende per le uscite didattiche (trasporto bus o
altro) che costano € 0,20 centesimi. Se consideriamo una "voce" più rilevante, comunque ci
rendiamo conto che il suo costo è altrettanto irrilevante: il materiale per la didattica (fotocopie,
carta, libri in comodato, ecc…) € 0,15 centesimi; anche le LIM e i notebook o PC utilizzati nei
laboratori e le aule dai docenti e dagli studenti costano poco più di € 0,10 centesimi al giorno per
alunno.
Il contributo è eccessivo. Perché lo riducete per chi ha più figli, per chi è a reddito basso o
nullo, per i D.A.?
Se il contributo volontario lo consideriamo (erroneamente) una tassa, è chiaro che siamo
indotti a ritenerlo “ingiusto” ed “ingiustificato”.
In realtà, come ho cercato di spiegare, non si tratta di una tassa, ma appunto di una somma
che contribuisce a migliorare i servizi offerti agli studenti, per cui vengono meno i motivi
fiscali di cui sopra.
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Ciò nonostante, il Consiglio di istituto ha deliberato facilitazioni e riduzioni e/o, in alcuni
casi, esonero totale per le famiglie con più figli che frequentano questo Istituto, per le famiglie a
basso reddito e per le famiglie con un alunno diversamente abile.
E' opportuno, altresì, precisare che neanche un centesimo del contributo versato è stato
mai utilizzato per corrispondere compensi a docenti, assistenti, collaboratori e, tanto meno, al
Direttore Amministrativo ed al Dirigente scolastico, proprio perché alle spese di personale deve
provvedere e provvede lo Stato.
Ritengo utile, infine, riportare il prospetto riepilogativo dell’utilizzo per macro voci del
contributo versato dalle famiglie degli allievi per l'a.s. 2014/15 pari ad €.39.800,00:
Finalizzazione della spesa
Importo Spese
Note
€ 3.756,50 tratto dal contributo il 100% della spesa totale
1 Assicurazione R.C. & Infortuni
€ 4.300,00 tratto dal contributo il 20 % della spesa totale
2 Innovazione tecnologica
Manutenzione laboratori, toner,
€ 9.000,00 tratto dal contributo il 65 % della spesa totale
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antivirus, assistenza
€ 5.500,00 tratto dal contributo il 100% della spesa totale
4 Libretti, SMS e registro elettronico
€ 6.000,00 tratto dal contributo il 35% della spesa totale
5 Contributo visite guidate/uscite
didattiche materiale didattico
€ 5.000,00 tratto dal contributo il 35% della spesa totale
6 Contributo
€ 2.543,50 tratto dal contributo il 60% della spesa totale
7 Libri in comodato d’uso
Sportello d’aiuto, sportello
3.700,00tratto dal contributo il 35% della spesa totale
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didattico
Totale
€ 39.800,00
Tutto ciò illustrato, credo di poter affermare serenamente che il contributo, ancorché
"volontario", possa considerarsi un obbligo etico da parte dei genitori verso i figli e, nel caso dei
maggiorenni, un obbligo personale, da rispettare per entrambi anche al costo di piccole rinunce, in
nome della migliore qualità del servizio scolastico e, quindi, anche in nome del personale interesse
di ciascuno studente.
All. 1- CONTRIBUTO SCOLATICO VOLONTARIO:
“Contributo Scolastico volontario a supporto della realizzazione delle attività d’istruzione
integrative ed organizzative del POF. – funzionamento didattico laboratori – materiali ed
eventuali implementazioni attrezzature di laboratorio”.
Nell’ambito delle competenze derivanti dall’attribuzione dell’Autonomia le Scuole hanno
assunto personalità giuridica e il Consiglio di Istituto ha la facoltà di determinare annualmente
contributi, il cui versamento é richiesto agli alunni a titolo di concorso per la copertura di numerose
spese, dettagliatamente specificate nelle relazioni accompagnatorie del Programma annuale e del
Consuntivo, approvate dal Consiglio di Istituto, dai Revisori dei conti ed affisse all’albo dell’Istituto
e sul sito internet.
Il Contributo all’ITT Malafarina è un’erogazione liberale che le famiglie fanno per
supportare la realizzazione del POF per quanto concerne le attività didattiche integrative degli
insegnamenti, attività progettuali e per l’arricchimento delle attrezzature tecnico - applicative dei
Laboratori per le materie d’indirizzo dell’Istituto e nello sforzo di curare l’ammodernamento dei
Laboratori per la didattica.
Detto contributo viene versato dalla prima all’ultima classe, anche per garantire la copertura
assicurativa RC che l’Istituto stipula ogni anno a garanzia di tutte le attività scolastiche collegate
alla progettazione del POF.
Il contributo, ai sensi del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), prevede la
detraibilità dell’imposta lorda nella misura del 19% (quadro E del modello 730 al rigo E17). La
detrazione spetta a condizione che il versamento sia eseguito tramite banca o Ufficio postale e deve
venire vincolato nella causale alla dicitura “contributo per l’innovazione tecnologica e
l’ampliamento dell’offerta formativa” o “erogazione liberale a favore di scuola secondaria di
II grado”.
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Il Contributo viene acquisito al Bilancio dell’Istituto e il suo impiego viene fatto oggetto di
Delibere ufficiali di Bilancio che, emesse dal Consiglio d’Istituto, sono documentabili e per la
nuova Legge della Trasparenza degli Enti Pubblici saranno oggetto di Pubblicazione con il Bilancio
all’Albo d’Istituto e sul Sito dell’Istituto.
Viene, comunque, fatta salva la salvaguardia di situazioni familiari reddituali specifiche.
Richiesta di rimborso (per merito o per trasferimento studente): può essere presentata
compilando apposito modulo, allegando l’originale (o fotocopia autenticata) del bollettino di
versamento. Il personale incaricato di segreteria procederà alla trasmissione delle domande ai
competenti uffici.
L’eventuale restituzione del contributo avverrà solo nei confronti di alunni che si ritirino o
cambino scuola entro il mese di Dicembre del nuovo anno scolastico, per i trasferimenti o i ritiri
successivi non ci sarà restituzione.
Ripartizione in bilancio in euro
Quota pro
capite
100,00 €
Copertura assicurativa RC
obbligatoria per tutte le
attività del POF e Libretto
scuola famiglia
6,00 €
Contributo per
integrazione materiali
laboratori didattici e
Spese d’investimento
63,00 €
Contributo per attività
Integrative e progetti
POF
30,00 €
E’ prevista una riduzione del 50 % per il 2 figlio frequentante questa Istituzione Scolastica, una
riduzione totale per il terzo figlio frequentante questa Istituzione Scolastica.
Prospetto Spese Funzionamento Didattico 2015*
SPESE
Telefono, fax e Internet
SMS per alunni e genitori
Innovazione tecnologica
Software didattici, antivirus, formazione e assistenza tecnica, Prog. Wi Fi,
Reg. di classe, Registri corsi recupero e progetti
Materiale di facile consumo (carta, toner, ecc…)
Materiale sportivo
Materiale per Esami di Stato
Acquisti Laboratorio Elettrotecnica
Acquisti Laboratorio di chimica
Acquisti Laboratori informatica – Lingue 1- Lingue 2
Materiali ed accessori per laboratori, aule e uffici, manutenzione PC
Progetti curricolari ed extracurricolari
Servizio di Sportello psicologico di ascolto
Contributo alunni per viaggi istruzione ed uscite didattiche
Orientamento, materiali DSA, Eccellenze , concorsi e certificazioni
RSPP (resp. Sicurezza) + formazione
Assicurazione integrativa
Spese amministrative e rimborsi agli alunni
TOTALE
4.452,10
1.500,00
21.500,00
7.080,00
12.285,70
1.250,00
2.570,00
2.956,63
229,43
1.964,00
11.908,54
16,750,00
1.588,00
16.096,00
6.772,00
1.400,00
3.756,50
12.425,25
126.584,15
un prospetto analitico più dettagliato e completo sarà possibile solo dopo l’elaborazione del Conto
consuntivo 2015 previsto, come da D.I. n. 44/2001, nel mese di aprile 2016.
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Anche alla luce di quanto indicato nella nota MIUR del 20/03/2012 prot. 312, qualora non venga
versato il contributo, la famiglia, se vuole fruire di alcuni servizi, ha comunque l’obbligo di
rimborsare alla scuola i costi corrispettivi per tali servizi individuali che la scuola offre alle
famiglie interessate a fruirne: assicurazione individuale infortuni ed RC (a meno che la famiglia
non provveda con assicurazione propria) indispensabile anche per partecipare a uscite, visite e
viaggi; libretto individuale assenze; fotocopie studenti; accesso piattaforma web con password
personale (per controllo andamento didattico individuale dello studente).
All. 2 - TASSE SCOLASTICHE OBBLIGATORIE
Tasse scolastiche erariali (obbligatorie) su c/c postale n.1016
a. tassa d’iscrizione * : € 6,04
b. tassa di frequenza**: € 15,13
c. tassa per Esami d’idoneità, integrativi, di Stato: € 12,09
d. tassa di ritiro del diploma: € 15,13
* si paga una volta sola nel corso del terzo anno quando si effettua l’iscrizione al quarto anno
** non va effettuato nei primi tre anni dei corsi di studio delle scuole secondarie superiori nel
quadro della graduale estensione del diritto/dovere all’istruzione
Esonero dalle tasse scolastiche (art. 200 del T.U. n. 297/1994):
1. per appartenenza a speciali categorie di beneficiari: orfani di guerra, per causa di servizio e
di lavoro; figli di mutilati o di invalidi di guerra, per causa di servizio e di lavoro; ciechi
civili; studenti stranieri, in condizioni di reciprocità
2. per motivi economici: è conseguibile qualora il reddito del nucleo familiare, prodottosi
nell’anno solare precedente a quello in cui viene richiesto l’esonero, non sia superiore ai
limiti di reddito di cui alla C.M. emessa ogni anno
3. per merito; è concesso agli alunni che, indipendentemente dalle loro condizioni economiche,
abbiano conseguito una votazione non inferiore agli 8/10 di media negli scrutini finali delle
classi di secondo grado. Nella media non deve computarsi il voto di educazione fisica
mentre si computa il voto di condotta che non deve essere inferiore a 8/10.
Le domande dirette ad ottenere l’esonero dalle tasse vanno presentate in carta semplice, al
Dirigente scolastico, compilando l’apposito modulo corredato da idoneo giustificativo. Dal
momento che la richiesta di esonero potrebbe contenere dati sensibili, si richiede, in calce, il
consenso al trattamento dei dati che saranno custoditi secondo quanto disposto dalla normativa in
materia e nel DPS interno d’Istituto.
L’esonero non spetta, in ogni caso, agli alunni ripetenti tranne i casi di comprovata infermità,
né a chi ha voto in condotta inferiore ad otto decimi, o a chi incorra in una sospensione disciplinare
superiore a 5 giorni;
Richiesta di rimborso: può essere presentata compilando apposito modulo, allegando l’originale
(o fotocopia autenticata) del bollettino di versamento.
Il personale incaricato di segreteria procederà alla trasmissione delle domande ai competenti
uffici.
Il Dirigente scolastico
prof. Domenico A. Servello
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art.3, c.2 D.Lgs n.39/93.
P.S. Fino ad oggi, di fatto, solo grazie a questi contributi delle famiglie (seppure volontari), la
scuola è riuscita a mantenere un ottimo livello di offerta formativa complessiva.
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