RISPOSTA DI LAKE A QUATTRO DOMANDE SULLA GUARIGIONE

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RISPOSTA DI LAKE A QUATTRO DOMANDE SULLA GUARIGIONE
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Risposta di Lake a Quattro Domande sulla Guarigione
RISPOSTA DI LAKE A QUATTRO
DOMANDE SULLA GUARIGIONE
di John G. Lake
L’Associazione degli Evangelisti del Sud, i quali si sono incontrati recentemente a Hot
Springs, Arkansas, in un convegno, scrisse come segue:
Rev. John G. Lake,
Spokane, Wash.
Egregio Signore,
Stiamo sottoponendo le seguenti domande a circa 25 eminenti professori, predicatori ed
evangelisti per avere una risposta, e riconoscendo la sua estesa esperienza nel ministero di
guarigione, confidando che lei ci favorirà una sollecita risposta.
Le domande sono secondo quanto segue:
PRIMO: DIO È CAPACE DI GUARIRE?
SECONDO: DIO GUARISCE MAI QUALCUNO?
TERZO: DIO GUARISCE SEMPRE?
QUARTO: DIO USA DEI MEZZI PER GUARIRE?
LA MIA RISPOSTA
Domanda I. Dio È Capace di Guarire?
Giungendo come un’indagine da parte della Chiesa di Cristo nei suoi vari rami rappresentati
dalla vostra associazione che include ministri ed evangelisti di quasi ogni setta conosciuta, questa è
una confessione di quanto la Chiesa Moderna si sia allontanata nella sua fede dalla Chiesa Primitiva
dei primi quattro secoli.
Che questa apostasia sia vera si può prontamente vedere da uno studio del Nuovo
Testamento insieme agli scritti dei padri cristiani dei primi secoli. Che Gesù stesso guarisse Tutti
quelli che andavano a Lui; che gli apostoli dopo la Sua risurrezione e dopo l’effusione dello Spirito
sulla Chiesa nel giorno della Pentecoste continuassero a fare la stessa cosa, è un fatto reale del
Nuovo Testamento. È ben risaputo che i padri della Chiesa testimoniarono in larga misura della
potenza operante miracoli di Cristo attraverso i Suoi seguaci fino al giorno di Costantino.
Con la costituzione del Cristianesimo come religione di stato sotto Costantino,
un’inondazione di paganesimo si riversò nella Chiesa, e scomparve la vitalità della fede in Cristo
come Salvatore e Guaritore. Orde di non credenti entrarono nella Chiesa con una conoscenza di
Cristo molto superficiale, portando con sé molti costumi e pratiche pagani, alcuni dei quali
prevalsero rapidamente nella Chiesa. Tra questi risultavano la fiducia nell’UOMO piuttosto che in
Cristo, come guaritore del corpo.
Che sporadici santi di Dio e gruppi di cristiani abbiano confidato in Dio esclusivamente e Lo
abbiano sperimentato come il Guaritore, si riscontra nell’esperienza della Chiesa in ogni secolo. Fra
essi, nei tempi moderni, figuravano gli Ugonotti della Francia, che eccelsero nella loro fede in Dio.
Molti di loro venivano consapevolmente battezzati nello Spirito Santo, e la storia riporta che molti
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di loro parlavano in lingue attraverso la potenza dello Spirito Santo. I malati venivano guariti
attraverso la fede in Gesù Cristo e l’imposizione delle mani. Molti profetizzavano nello Spirito.
L’Arrivo della Riforma
Con l’arrivo del Protestantesimo e la fondazione delle grandi chiese di oggi, ci fu poca
conoscenza di Cristo come il Guaritore. Il Protestantesimo fu fondato su un grande principio, che
era la rivelazione di Martin Lutero, il suo motto e slogan: «Il giusto vivrà per fede». Non per opere
di penitenza, ma attraverso la fede nel vivente, risorto, glorificato Figlio di Dio.
Casi isolati di guarigione furono registrati da Lutero, Giovanni Knox, Calvino, Zwingli e
altri fra i riformatori. Con la nascita del Metodismo, sotto John Wesley, fu dato un fresco impulso
all’insegnamento della guarigione attraverso la fede in Gesù. Wesley riportò nel suo giornale molti
casi di meravigliose guarigioni dei malati, di liberazioni da demoni e di straordinarie risposte alla
preghiera.
La Guarigione in Tempi Moderni
L’insegnamento moderno sulla guarigione ricevette un nuovo impulso attraverso Dorothy
Trudell, un’operaia di fabbrica in una delle province tedesche. Sotto il suo ministero molti vennero
guariti, cosicché alla fine il governo tedesco fu costretto a riconoscere e ad autorizzare la sua
istituzione di guarigione a Mennendorf. Durante il secolo attuale un gran numero di uomini hanno
insegnato in modo preciso ed esercitato il ministero di Guarigione Divina. Tra gli scrittori sul
soggetto di guarigione molto noti alla Chiesa Cristiana figurano A. J. Gordon, il Dott. A. B.
Simpson e il Rev. Andrew Murray del Sud Africa.
L’Esperienza di Andrew Murray
L’esperienza del Rev. Andrew Murray nella guarigione fu secondo quanto segue: egli fu
dichiarato inguaribile da una malattia alla gola, conosciuta da molti specialisti di Londra come la
«Gola del Predicatore». Nella disperazione visitò la Missione di Guarigione Divina di Bethsan a
Londra, condotta dal Dott. Bagster. Si inginocchiò all’altare, gli anziani pregarono per lui, e fu
guarito. Ritornò in Sud Africa, scrisse e pubblicò un libro sulla Guarigione Divina che fu
ampiamente diffuso nella Chiesa Riformata Olandese del Sud Africa, di cui egli era il pastore
preminente riconosciuto. Il risultato del libro fu quello di richiamare l’attenzione della gente al fatto
che Gesù è ancora il Guaritore. Grandi celebrazioni ebbero luogo nelle varie chiese del Sud Africa
quando Andrew Murray ritornò come un esempio vivente della potenza e della propensione di
Cristo a guarire.
In breve tempo le persone che leggevano del suo ministero di guarigione facevano richiesta
che i pastori pregassero perché potessero essere guariti. In alcuni casi i pastori confessavano di non
avere fede e di non potere onestamente pregare con loro per la guarigione. Altri trovavano una
scusa o un’altra. Alla fine la gente iniziò a chiedere quale fosse il problema con i loro pastori.
Andrew Murray, il pastore principale, era stato guarito. Aveva scritto un libro sulla guarigione.
Membri della Chiesa dappertutto nel paese pregavano Dio da una parte all’altra e Lo scoprivano
ancora come il loro Guaritore. Ma i predicatori in generale confessavano una mancanza di fede.
Così la diffusione del libro divenne per loro un imbarazzo. Invece di confessare umilmente i loro
bisogni a Dio e di invocarLo per quella misura della presenza e della potenza dello Spirito che
avrebbe reso efficace la preghiera per i malati, essi decisero di richiedere il ritiro del libro di
Andrew Murray dalla circolazione nella Chiesa, e fu fatto questo. Sebbene la verità
dell’insegnamento sulla Guarigione Divina e l’esperienza personale nella guarigione di Andrew
Murray e di centinaia di altri attraverso il suo ministero e il ministero di diversi credenti nella
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Chiesa rimasero incontestati, fu richiesto al Rev. Andrew Murray di non praticare l’insegnamento
della Guarigione Divina nella Chiesa Riformata Olandese del Sud Africa.
Questa esperienza illustra con chiarezza le difficoltà che circondano l’introduzione di una
fede più vitale nel Dio vivente nella Chiesa Moderna. Ogni Chiesa ha avuto, in una misura
maggiore o minore, un’esperienza alquanto simile. L’usanza abituale nella Chiesa Moderna è che
quando un predicatore esplode in una fede vivente e inizia a ottenere risposte straordinarie alla
preghiera, viene ammonito dalla saggezza terrena e, se persistente, alla fine gli si fa sentire di essere
considerato come strano. Se persiste ancora, viene ostracizzato e realmente destituito da parte di
alcune chiese e riunioni.
Esperienze come la suddetta sono interamente dovute all’incapacità della Chiesa Moderna di
riconoscere i vari ministri dello Spirito messi in evidenza nel Nuovo Testamento. La Parola nel 12°
dei Corinzi dice riguardo all’ordine dei ministri nella Chiesa: «E Dio ha posto nella chiesa in primo
luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni
di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue»*. Così viene provveduto un ministero
per ogni uomo chiamato da Dio. Senza che alcuno sia in conflitto con l’altro. Tutti riconosciuti
come ugualmente necessari al ben tornito corpo di Cristo.
La Chiesa Moderna deve giungere a un riconoscimento di altri ministeri nella Chiesa oltre
alla predicazione. Nella Chiesa Moderna il predicatore è l’anima, il centro e la circonferenza della
sua chiesa. La Chiesa Primitiva era una struttura di fede composta da uomini e donne, ciascuno
abilitato al suo particolare ministero. Uno ministrava nella guarigione dei malati, un altro era un
operatore di miracoli, un altro un insegnante delle vie e della volontà di Dio, un altro un evangelista,
un altro un pastore, un altro un sovrintendente.
Dovrebbe essere una cosa facile per qualunque Chiesa moderna adattarsi ai doni dello
Spirito e rimuovere così per sempre la difficoltà che capitò alla Chiesa Riformata Olandese nel Sud
Africa, e che è capitata alla nostre chiese. Invece di scoraggiare un ministero dello Spirito che opera
attraverso l’esercizio di diversi doni nella Chiesa, questi ministeri e potenze possono essere
conservati e utilizzati per l’edificazione del regno.
La Chiesa a Spokane
Poco più di cinque anni fa, fondammo a Spokane le Stanze di Guarigione Divina con un
personale di ministri competenti. Essi credevano nel Signore come l’attuale, perfetto Guaritore, e
ministravano lo Spirito di Dio ai malati attraverso la preghiera e l’imposizione delle mani. I
documenti mostrano che ministrammo fino a 200 persone al giorno, e che 176 di queste non erano
membri di chiesa. La conoscenza di Gesù Cristo e la fede in Lui come il Guaritore, ha colpito il
mondo fuori delle attuali comunità ecclesiastiche, e i numeri di quelli che credono sta aumentando
con una tale rapidità che in breve tempo essi potranno diventare una maggioranza in molte
collettività.
Domanda II. Dio Guarisce Mai Qualcuno?
Il Nuovo Testamento registra quarantuno casi di guarigione da parte di Gesù stesso. In nove
di questi casi non erano guariti solo gli individui, ma intere folle, e in tre casi viene espressamente
detto «grandi folle».
Con la crescita dell’opera della Sua vita, fu imperativa l’esigenza di un’estensione, e in Luca
9 leggiamo: Gesù, «chiamati insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere ed autorità sopra tutti
i demoni e di guarire le malattie. E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire i malati»
(Versione Nuova Diodati).
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* Tutti i versi biblici, salvo quando è specificato diversamente, sono tratti dalla Sacra Bibbia, Versione Nuova Riveduta.
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Quando a loro volta furono sommersi dal lavoro, leggiamo in Luca 10 che Gesù ne designò
ancora altri Settanta, e li mandò nelle città lì intorno dicendo: «Guarite i malati che ci saranno e dite
loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi”».
Se ci fosse un fondamento qualunque per la sciocca convinzione che solo Gesù e gli apostoli
guarissero, la designazione di questi Settanta dovrebbe risolvere la questione. Quando i Settanta
tornarono dal loro primo giro evangelistico, si rallegrarono dicendo: «Signore, anche i demòni ci
sono sottoposti nel tuo nome».
Oltre ai Settanta, leggiamo che i discepoli reclamarono presso Gesù dicendo: «Maestro, noi
abbiamo visto un tale che scacciava i demòni nel tuo nome, e glielo abbiamo vietato perché non ti
segue con noi». Ma Gesù rispose: «Non glielo vietate, perché non c’è nessuno che faccia qualche
opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi, è per
noi».
Ciò fornisce dunque una testimonianza neotestamentaria di ottantaquattro persone che
guarivano durante la vita di Gesù: Gesù, i dodici apostoli, settanti altri, e l’uomo che «non ti segue
con noi». Paolo e Barnaba non erano apostoli durante la vita di Gesù, ma leggiamo negli Atti come
guarivano molte persone. Paolo stesso fu guarito attraverso il ministero di Anania, un anziano
discepolo che fu mandato a lui per mezzo di una visione da parte del Signore.
Filippo era uno degli evangelisti che predicarono a Samaria, e sotto il suo ministero ci
furono segni e prodigi notevoli.
Sotto il ministero dell’Apostolo Paolo, i malati erano non soltanto guariti – e i morti
risuscitati – ma venivano portati fazzoletti all’apostolo, affinché potessero venire a contatto con la
sua persona. Una volta messi sui malati, le malattie scomparivano e i «demoni» uscivano.
Il libro di Giacomo fornisce istruzioni finali e positive su ciò che bisogna fare in caso di
malattia, comandando che se uno è malato dovrà chiamare gli anziani della Chiesa. Riguardo alla
loro preghiera della fede la Parola dice: «La preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo
ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati».
Il gran numero di miracoli medievali, meritano una rispettosa trattazione, e l’evidenza
cumulativa di così tante testimonianze concomitanti di uomini distinti e integri rende impossibile
pensare che tutti loro si fossero illusi o sbagliati.
Ministero del Dott. John Alexander Dowie
Durante la vita di John Alexander Dowie, e prima che le sue capacità mentali venissero
intaccate per eccesso di lavoro, egli aveva fondato una città nello stato dell’Illinois, quaranta miglia
[n.d.t.: circa 64 km] a nord di Chicago, sulla riva del lago, nota come Zion City. Questa città fu
fondata nel 1901. In dodici mesi ebbe una popolazione di 4000 abitanti. In tre anni la popolazione
fu stimata a diecimila persone. Il consiglio comunale varò delle leggi locali che bandivano farmaci,
medicine e l’uso della carne di maiale. Nessuna di queste cose vengono usate dai suoi seguaci se
desiderano rimanere in una buona reputazione. Le loro statistiche demografiche rivelano che il loro
tasso di morte è inferiore a quello di altre città della stessa popolazione. Le compagnie di
assicurazione temevano di assicurare la gente di Zion a causa del fatto ben risaputo che loro non
usavano valersi di medici o di medicine. Ma attualmente le compagnie di assicurazione vanno in
cerca dei loro affari. Essi sono riconosciuti fra la gente più in salute degli Stati Uniti.
In un’occasione, al Chicago Auditorium, furono invitate persone da tutte le parti del mondo
che erano state guarite sotto il suo ministero a spedire testimonianze su un bigliettino di 2 ½ x 4 ½
pollici [n.d.t.: circa 6,5 x 11,4 cm]. Ciò richiese cinque ceste da un bushel [n.d.t.: un bushel
equivale a 35,24 litri] per contenere questi bigliettini. Ammontavano a sessantamila. Diecimila
persone tra il pubblico si alzarono in piedi in testimonianza della loro guarigione personale
attraverso la potenza di Dio, dando così un totale complessivo di settantamila testimonianze.
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In Sud Africa la Guarigione Divina detiene un potere tale, sia tra i bianchi che tra i neri, che
gli ufficiali dell’esercito stimarono, nella guerra recente, che venti persone su cento rifiutavano
presidi medici e confidavano in Dio soltanto. Ciò rese necessaria nell’esercito la costituzione di un
Ente di Guarigione Divina che ministrasse guarigione per mezzo dello Spirito di Dio.
Secondo le stime più prudenti la Chiesa di Spokane riporta 100.000 guarigioni negli ultimi
cinque anni. Spokane è divenuta celebre come il più grande centro di Guarigione Divina del mondo.
Tra i medici di primo piano che non soltanto sono stati guariti da Dio ma hanno anche
adottato il ministero di guarigione attraverso la fede nel Signore Gesù Cristo risultano: Phineas D.
Yoakum di Los Angeles, capo della Pisgah Institution, il cui benedetto ministero di guarigione è
riconosciuto dai cristiani di ogni luogo. Il Dott. William T. Gentry di Chicago, che si distingueva
non soltanto nella sua professione da medico, ma anche come l’autore della Materia Medica edita in
venti volumi, che si può trovare in ogni biblioteca medica di prima classe. La sua casa editrice
vendette oltre 100.000 copie della sua opera.
A questo aggiungo la mia testimonianza personale, dopo venticinque anni nel ministero di
guarigione, che centinaia di migliaia di malati sono stati guariti dal Signore durante questo periodo,
attraverso chiese e società missionarie fondate sul modello della Chiesa Primitiva, scoprendo
l’equipaggiamento divino di potenza dall’alto.
Con questo carico di testimonianze davanti a noi, sembra infantile continuare a discutere la
capacità o la propensione di Dio a guarire i malati. Piuttosto riceviamo con menti e cuore aperti il
Signore Gesù Cristo come Salvatore e Guaritore, e confidiamo in Lui con i nostri corpi così come
confidiamo in Lui con le nostre anime.
Domanda III. Dio Guarisce Sempre?
Considerando il soggetto della Guarigione Divina e la sua applicabilità ai bisogni di oggi, la
domanda «Dio Guarisce Sempre?» è la più importante. La Chiesa in generale ha insegnato che la
guarigione dipende dall’esercizio della Volontà di Dio, e che il giusto atteggiamento che il cristiano
deve assumere è: «Se è nella Tua volontà». Continuamente udiamo uomini dire: «Indubbiamente
Dio può guarire; Egli ha la potenza, e può guarire se vuole».
Noi crediamo che questo atteggiamento della mente e questo modo di ragionare siano dovuti
all’ignoranza della chiara Parola e Volontà di Dio, come è rivelata attraverso Gesù Cristo. Noi
sosteniamo che Dio è sempre il Guaritore. Sosteniamo inoltre che non è necessario che Dio voglia
la guarigione o l’assenza di guarigione di alcun individuo. Nel Suo desiderio di benedire l’umanità,
Egli ha voluto una volta per tutte e per sempre che l’uomo fosse benedetto e guarito. Egli ha dato
Gesù Cristo come Dono al mondo affinché questa benedizione potesse essere dimostrata e la Sua
propensione e il Suo desiderio di guarire potessero essere resi chiari per sempre.
I cristiani ammettono prontamente che Gesù è l’intera espressione della Legge e della Vita e
della Volontà di Dio. Come tale, Egli dimostrò per sempre attraverso le Sue parole e le Sue azioni
qual è l’intenzione di Dio nei confronti del mondo. Egli guariva tutti quelli che andavano a Lui,
senza mai rifiutare un singolo individuo, ma concedendo sempre la benedizione desiderata.
Guarendo tutti e rifiutando mai nessuno, dimostrò per sempre la propensione di Dio a guarire tutti.
Egli guariva perché era la natura di Dio a guarire, non perché fosse un capriccio della mente di Dio,
o perché la mente di Dio venisse cambiata nei confronti dell’individuo attraverso qualche supplica
speciale. Chiunque fosse pronto e volenteroso di ricevere guarigione, la riceveva dal Signore. La
Sua afflizione in un solo esempio è espressa nella narrazione evangelica, quando «non vi poté (a
Nazaret) fare alcuna opera potente (a causa della loro incredulità), ad eccezione di pochi malati a
cui impose le mani e li guarì».
Gli uomini hanno supposto che sia necessario persuadere Dio a guarirli. Questo lo neghiamo
con ogni enfasi. Dio ha manifestato attraverso Cristo il Suo desiderio di benedire l’umanità. Il Suo
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metodo di salvezza del mondo, e ciò che costituisce la Sua salvezza, viene mostrato in Matteo 4:23:
«Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe (rivelando la Volontà di
Dio) e predicando il vangelo del regno, guarendo ogni malattia e ogni infermità tra il popolo».
L’Analogia con la Dinamo
Il metodo attraverso cui gli uomini ricevono la potenza guaritrice è analogo al metodo
attraverso cui illuminiamo le nostre case per mezzo dell’uso dell’elettricità. Viene installata una
dinamo. Attraverso il suo moto, attira a sé quella qualità nota come elettricità. Avendo attirato
elettricità, viene poi distribuita attraverso i fili dovunque l’uomo voglia, e così le nostre case
vengono illuminate. La dinamo non ha prodotto l’elettricità. Essa già esisteva da tempi
immemorabili. Fu la scoperta della capacità di controllare l’elettricità che fece dell’illuminazione
delle nostre case una possibilità. Senza essa noi vivremmo ancora con la luce di una candela di sego
o di una lampada a cherosene.
Nel mondo spirituale lo spirito dell’uomo è la dinamo. È messa in moto mediante la
preghiera, il desiderio del cuore. La preghiera è una vera e propria dinamo controllante lo Spirito
Santo, attirando a sé lo Spirito di Dio. Lo Spirito di Dio, essendo ricevuto nello spirito dell’uomo
attraverso la preghiera, viene distribuito dall’azione della volontà dovunque sia desiderato. Lo
Spirito di Dio scorreva attraverso le mani di Gesù verso quelli che erano malati, e li guariva.
Scorreva dalla Sua anima, senza fili, verso i sofferenti e guariva anche loro.
Lo Spirito Santo viene così mostrato come la presenza universale di Dio, Dio onnipresente.
Lo Spirito di Dio è dato all’uomo per la sua benedizione, e deve essere utilizzato da lui per
adempiere la Volontà di Dio.
La Volontà di Dio per salvare un uomo è indiscussa dai cristiani intelligenti. La Volontà di
Dio per guarire ogni uomo è ugualmente l’intenzione di Dio. Dio non ha soltanto provveduto
affinché attraverso lo Spirito di Dio ricevuto nelle nostre vite, le nostre anime possano essere
benedette e i nostri corpi guariti, ma oltre a questo, Gesù si aspetta da noi e ci comanda di
distribuire la potenza dello Spirito agli altri, affinché similmente possano essere guariti e benedetti.
Lo Spirito di Dio è nostro da afferrare. È nostro da applicare al bisogno dell’anima o del
corpo. Attraverso la crocifissione di Cristo e attraverso la Sua vittoria sulla morte, Gesù ha
assicurato da parte del Padre il privilegio di spargere lo Spirito Santo dappertutto nel mondo.
Questo fu il culmine supremo della potenza redentiva di Dio ministrata attraverso Gesù Cristo al
mondo. E da quel giorno a oggi ogni anima ha il diritto di afferrare a sé questo benedetto Spirito di
Dio che Gesù ha stimato così prezioso per l’umanità, così necessario per la loro salute e salvezza
che Egli diede la Sua vita per conseguire tutto ciò.
Di conseguenza non è una questione del tipo «Dio guarisce?» Sarebbe infantile. È piuttosto
una questione del tipo «Siamo volenterosi di afferrare la Sua guarigione?» Se sì, spetta a noi
riceverla. E più che questo, spetta a tutto il mondo riceverla, a ogni uomo che metterà la sua natura
a contatto con Dio attraverso l’apertura del suo cuore al Signore. Gesù, conoscendo il bisogno di
guarigione del mondo, provvide certamente dei medici (discepoli, ministri, anziani, quelli con i
Doni di Guarigione) che avrebbero somministrato, non pillole e pozioni, ma la potenza di Dio. I
Doni di Guarigione sono uno dei nove Doni dello Spirito provveduti per la Chiesa e perpetuati per
sempre in essa. 1 Corinzi 12:8-11. La Parola dice: «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno».
Di conseguenza c’è guarigione da ogni malattia, per ogni uomo che in fede afferrerà lo Spirito di
Dio promesso dal Padre e ministrato attraverso Gesù Cristo alle anime e ai corpi di tutti quelli che
desiderano la benedizione.
Pietro, nella sua esposizione di questo fatto, dice: «Mediante le sue lividure siete stati
guariti». L’uso del verbo «siete stati» in questo testo indica che la guarigione fu realizzata nella
mente di Dio quando Gesù Cristo diede Sé stesso come eterno sacrificio, e non si è mai dovuta
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rifare ancora per la guarigione di alcun individuo. Egli l’ha voluta una sola volta; è fatta per sempre.
È vostra da avere, vostra da godere, vostra da impartire agli altri.
Domanda IV. Dio Usa dei Mezzi per Guarire?
Col termine «mezzi» si comprendono i vari rimedi, medicine e pozioni utilizzati
comunemente dal mondo in generale e prescritti per i malati: in breve, la Materia Medica. Questo
dovrebbe essere un problema estremamente facile da risolvere per chiunque. Il mondo ha sempre
avuto i suoi sistemi di guarigione. Ci sono stati mille e uno sistemi di guarigione evoluti attraverso
tutti i secoli. Erano un tentativo umano per alleviare la sofferenza. Esistevano ai giorni di Gesù,
proprio come esistono oggi. Gli antichi Egizi li utilizzavano, ed erano così competenti nella pratica
come i nostri medici moderni. Certamente la loro conoscenza della chimica, per certi aspetti,
sembra aver superato la nostra, poiché riuscivano a produrre una sostanza imbalsamante che
preservava il corpo umano e lo difendeva dalla decomposizione.
Il pubblico crede comunemente che la medicina sia una grande scienza, e che la sua pratica
sia interamente scientifica. E invece grandi uomini come il Professore Douglas McGlaggen, che
occupava la cattedra di Giurisprudenza Medica all’Università di Edimburgo, in Scozia, dichiarò:
«La scienza della medicina non esiste. Dai giorni di Ippocrate e Galeno fino a oggi non abbiamo
fatto altro che inciampare nel buio, da diagnosi a diagnosi, da cura a cura».
Il Dott. John B. Murphy, il più grande chirurgo che il nostro paese abbia mai prodotto, parlò
senza peli sulla lingua riguardo alla chirurgia in questi termini: «La chirurgia è una confessione
dell’impotenza. Essendo incapaci di aiutare l’organo malato, noi lo rimoviamo. Se dovessi rivivere
la mia vita, cercherei di scoprire la medicina preventiva, nella speranza di salvare l’organo invece di
distruggerlo».
Appena prima la sua morte, egli scrisse un articolo intitolato «La Macellazione degli
Innocenti», condannando la rimozione delle tonsille e delle adenoidi, dimostrando che la presenza
di infiammazione e pus e il conseguente ingrossamento erano dovuti a una secrezione nell’apparato
che trovava accumulo nelle tonsille, e che la rimozione delle tonsille non poneva alcun rimedio alla
difficoltà, poiché il veleno veniva generato nell’apparato. Egli si propose di trasmettere la sua
conoscenza al pubblico per proteggerlo da inutili operazioni che egli considerava criminose.
L’Opposizione di Dio alla Via Umana
Cosa, dunque, aveva in mente Gesù di meglio del sistema di guarigione del mondo, che Egli
non usò né appoggiò mai? Il rimedio di Dio è una Persona e non una cosa. Il rimedio che Gesù
ministrò ai malati era spirituale. Era lo Spirito Santo di Dio. La tangibile, vivente qualità e natura
del Dio vivente, ministrata attraverso l’Anima e le Mani di Gesù Cristo al malato.
La donna che fu guarita dal flusso di sangue era così consapevole che aveva ricevuto il
rimedio, e dell’effetto e potenza di esso in lei attraverso il solo tocco del lembo della Sua veste, che
lei «sentì nel suo corpo di essere guarita da quella malattia». Gesù, similmente, fu consapevole della
trasmissione della potenza di guarigione, poiché Egli disse: «Qualcuno m’ha toccato, perché ho
sentito che una virtù [n.d.t.: nell’originale greco questa parola «virtù» traduce il termine «δυναμις»
(che si legge «dǜnamis»), cioè «potenza», «capacità»] è uscita da me» (Versione Riveduta). Quella
stessa virtù fu ministrata attraverso le mani degli apostoli e dei Settanta. Fu anche ministrata dai
primi cristiani quando ricevettero da Dio, attraverso lo Spirito Santo, la capacità di ministrare lo
Spirito di Dio agli altri. Dei dodici apostoli è detto: «Diede loro potere ed autorità sopra tutti i
demoni e di guarire le malattie. E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire i malati» (Luca
9:1-2, Versione Nuova Diodati).
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Dei Settanta è scritto: «Li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dov’egli
stesso stava per andare. E diceva loro: “…Guarite i malati che ci saranno e dite loro: Il regno di Dio
si è avvicinato a voi”».
Così essenziale era lo Spirito di Dio e la sua virtù guaritrice nelle vite dei primi cristiani che
viene ricordato di Paolo che portavano a lui fazzoletti e grembiuli affinché potessero toccare il suo
corpo e, quando questi venivano messi sopra i malati, essi venivano guariti e i demoni uscivano da
loro (Atti 19). In questo caso perfino oggetti inanimati, fazzoletti e grembiuli, erano contenitori per
lo Spirito di Dio, impartito a loro dalla persona dell’Apostolo Paolo.
Questa non fu un’esperienza per i primi cristiani soltanto, ma è l’esperienza comune di
uomini e donne in ogni luogo che hanno avuto il coraggio di non credere alla bugia del diavolo,
promossa e proclamata così accuratamente dalla chiesa in generale, secondo cui i giorni dei
miracoli sarebbero passati.
Ogni cristiano progredito che è andato fuori per agire in Dio, e che ha sentito il fremito del
Suo Spirito, e che ha osato credere che il Figlio di Dio vive oggi per mezzo del Suo Spirito nella sua
vita, proprio come Egli viveva nelle vite dei primi cristiani, ha trovato la stessa prolifica potenza di
Dio in sé stesso. Imponendo le sue mani in fede sugli altri che sono malati, ha visto con i suoi occhi
la guarigione aver luogo, e si è reso conto della trasmissione della Virtù Divina. Oggi milioni di
uomini e donne confidano in Dio soltanto per la guarigione dei loro corpi da ogni tipo e forma di
malattia.
Qual è, dunque, il mezzo di guarigione che Gesù diede come dono divino alla Cristianità per
sempre? È il vivente Spirito Santo di Dio ministrato da Gesù Cristo all’anima cristiana e trasmesso
dal cristiano grazie alla sua fede nella Parola di Gesù, attraverso la sua anima e le sue mani, a colui
che è ammalato. Questo rivela la legge del contatto che Gesù aveva in mente quando diede il
comandamento: «Imporranno le mani agli ammalati ed essi GUARIRANNO» (Marco 16:18).
Con lode a Dio testimoniamo a gloria Sua che durante venticinque anni in questo ministero
abbiamo visto centinaia di migliaia di persone in molte parti del mondo guarite dalla potenza di
Dio. In tutti questi venticinque anni, in diversi paesi, abbiamo fondato chiese e comunità composte
da uomini e donne cristiani che non conoscono altro rimedio fuorché l’unico Divino Rimedio, il
Signore Gesù Cristo. Essi hanno fede nella Sua redenzione e nella presenza e potenza dello Spirito
di Cristo per distruggere il peccato e la malattia nelle vite degli uomini per sempre.
Nella nostra città, per cinque anni, non è passato un giorno in cui non abbiamo visto la
guarigione di molti. Per cinque anni abbiamo ministrato, con i nostri pastori associati, nella Chiesa
di Spokane soltanto, a una media che andava da centocinquanta a duecento malati al giorno, che
venivano da tutti i quartieri del paese, e perfino da paesi stranieri, per ricevere la potenza guaritrice
di Dio. Queste guarigioni hanno incluso pressoché ogni forma di malattia nota.
La maggior parte di queste guarigioni sono state di persone dichiarate inguaribili dai loro
medici. Molte di loro avevano speso tutto ciò che avevano, alcune di loro decine di migliaia di
dollari, per dottori, medicine e operazioni. Hanno trovato il Signore Gesù Cristo e il ministero di
guarigione attraverso la potenza di Dio, proprio così efficace oggi come non mai, dimostrando così
la verità della Parola di Dio.
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