note storiche - Cra-Cma

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note storiche - Cra-Cma
 Osservatorio Meteorologico di San Michele all’Adige La serie conservata presso il CRA‐CMA ha inizio nel 1954 e termina nel 1982. La serie conservata presso la FEM ha inizio nel 1875 e termina nel 1983. Le informazioni sotto riportate si riferiscono alla serie conservata presso la Fondazione Edmund Mach Manca l’anno 1898, dal 1900 al 1904, il 1910, 1912,dal 1914 al 1918, dal 1921 al 1929 e dal 1946 al 1947. La serie meteorologica di san Michele all’Adige inizia con le osservazioni del marzo 1875, raccolte, insieme alle osservazioni della stazione di Faedo (azienda agricola in collina, inizio serie a giugno del 1875), nel grande registro “Meteorologisches Tagebuch in LandwLandes Anstalt (Registro delle osservazioni meteorologiche dell’Istituto Agrario). Il “Librone” raccoglie dati meteorologici e note sulle colture scritte in lingua tedesca. Fino al 1911 i registri hanno intestazioni in tedesco e sono compilati con note in lingua tedesca. La prima pagina del registro elenca le maggiori piene dell’Adige registrate dall’idrometro di San Michele tra il 1866 e il 1875. Seguono alcune informazioni circa l’altezza degli strumenti nelle due stazioni di rilevamento. Dati rilevati Temperatura massima e minima, precipitazioni, pressione barometrica, direzione e forza del vento, nuvolosità, tensione del vapore e umidità. L’eliofania viene rilevata dal 1953 al 1983, la radiazione dal 1954 al 1982 e l’evaporazione nel 1948, 1949 e dal 1966 al 1980. Orario di osservazione Ore 7‐14‐21 dal 1875 al 1915 Ore 9‐15‐21 dal 1919 al 1920 Ore 8‐14‐19 dal 1930 al 1983 Direttori: Silvio Bonetti dal 1954 al 1961 Luigi Dalla Rosa dal 1962 al 1983 Osservatori: Onorio Ferretti osservatore dal 1954 al 1983 Strumenti utilizzati Dal 1948 al 1983, sul frontespizio dei registri appartenenti alla Fem, vengono segnati gli strumenti utilizzati durante l’anno per le osservazioni, tranne che per gli anni dal 1949 al 1954, 1958, 1960 e 1983. Negli anni ‘50 molti strumenti si rompono frequentemente dagli anni 60 è raro.
Informazioni e note curiose 1905 All’interno del registro si trova una comunicazione a stampa del K.K.Zentral‐Anstalt für Meteorologie und Geodynamik (Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica dell’Impero Austriaco) cui è allegata una nota sulle modalità di esecuzione delle osservazioni geodinamiche, scritta in lingua tedesca. 1911 Le ultime pagine del tagebuch del 1911 contengono annotazioni in lingua italiana sulla prassi di esecuzione delle osservazioni e disegni esplicativi su funzionamento e modalità di lettura dei termometri e del pluviometro. 1934 Gennaio: in corrispondenza del giorno 20, l’osservatore trasforma il numero in un disegnino e , nella colonna dedicata alla registrazione dell’acqua [pioggia] ha disegnato una croce inclinata ad x, intorno alla quale ha scritto “Memento”. Nella colonna, al di sopra della croce, ha scritto una filastrocca:”quando il sole la neve indora el fiocca ancora ancora ancora”. Sotto la croce: “Giorno fatale /Non più ritornare” 1944 Prima decade di agosto: Le note speciali dal 1948 al 1970 non mancano quasi mai; successivamente l’osservatore di turno scriverà poco o niente. 1950 A partire dal mese di marzo l’osservatore annota lo stato di accrescimento delle colture e i lavori di campagna e utilizza il termine vegetazione in movimento per indicare accrescimento vegetazione. 1951 L’osservatore annota regolarmente i lavori agricoli. 1 decade di maggio: “Scacchiatura delle viti semina patate e granturco” risponde chi legge la scheda: “ e a me?” 1952 Nella seconda decade di aprile la misura della pressione viene effettuata tramite barografo, come si evince dalla mancanza di valori decimali e della temperatura del termometro attaccato. Dal 1954 e fino al 1983 sui registri del fondo FEM e/o sulle schede del fondo CRA‐CMA è apposta la firma del direttore dell’osservatorio (Bonelli) o dell’ osservatore e compilatore (Onorio Ferretti ) scrupoloso nelle osservazioni e nelle descrizioni; egli divide sempre le note relative ai lavori agricoli da quelle relative agli eventi atmosferici; frequenti sono i modi di dire dialettali. 1954 Le note sono del tutto assenti. 1966 Anno particolare, interessato da parecchie catastrofi: siccità, alluvioni, uragani, straripamento Adige. Si verifica una forte siccità tra terza decade di maggio e la seconda di giugno: quando termina, Ferretti, l’osservatore, sottolinea il “sollievo materiale alle campagne e morale ai contadini”. La città di Trento il 4 Novembre fu colpita dallo straripamento dell’Adige. Fu un evento eccezionale, che si ricollega all’ondata di intenso maltempo che provocò alluvioni e allagamenti: Firenze fu la città più danneggiata, a Venezia si registrò la più alta marea, a ricordo d’uomo. Ma ancora danni e inondazioni si ebbero a Grosseto invasa da una marea di fango, a Udine, a Brescia, a Padova dove, migliaia di ettari di campagna vennero allagati dalle acque del Brenta.
Ferretti è molto scrupoloso nella descrizione dell’alluvione della prima decade di novembre. 1976 San Michele è colpito da alcune scosse sismiche; La prima il 6 maggio alle 21 e 02 avviene in tre tempi, la seconda è la maggiore, di 50 secondi circa, tutti gli apparecchi meteo hanno risentito degli scossoni ondulatori e sussultori, classificati con il grado 5.6 della scala Mercalli. Vi è stata in questa occasione anche qualche lieve lesione alle cose (riapertura di crepe persistenti). Un’altra scossa viene rilevata l’11 settembre e una terza il 13 dicembre. Il terremoto a cui si riferisce l’osservatore è il sisma che ha colpito il Friuli e i territori circostanti, alle ore 21:00:12 del 6 maggio1976, con ulteriori scosse l'11 e 15 settembre.. La zona più colpita fu quella a nord di Udine, con epicentro situato tra i comuni di Gemona e Artegna nelle vicinanze della località Lessi e forza pari a 6,4 della magnitudo, e intensità pari al decimo grado della scala Mercalli. 1978: Dal mese di settembre,nel registro compare, disegnato a mano, un nuovo schema che indica i valori di confronto “recinto di rilevamento”; i valori sono contrassegnati con asterisco.” I Valori Temperatura, umidità,radiazione ed evaporazione, rilevati in doppio servono da confronto tra i valori del nuovo e del vecchio recinto di rilevamento. 1980: l’osservatore segnala con molto scrupolo lo stadio fenologico della frutta, in particolare mele Golden 1981: da questo anno l’evaporazione oltre che con l’evaporimetro Wild viene misurata anche con la vasca Classe A Pan. Scheda storica Prime osservazioni 1875 Eventuale data dismissione funzionante 1954‐1970;1977‐1982 (presso FEM dal 1897 con lacune) Direttori: ………. Silvio Bonetti dal 1954 al 1961 Luigi Dalla Rosa dal 1962 al 1983 Osservatori, direttori e notizie relative Osservatori: …….. Onorio Ferretti: dal 1954 al 1983 Pioggia (millimetri) Dal 1875 Temperatura aria (gradi Celsius) Min Dal 1875 Temperatura aria (gradi Celsius) Max Dal 1875 Umidità aria (percentuale) Dal 1875 Dati disponibili FEM Direzione vento media Dal 1875 Velocità vento media Dal 1875 Pressione atmosferica Dal 1875 Radiazione solare /eliofania Dal 1954 Evaporazione 1966‐1980 
1874 ‐ Prima guerra mondiale: probabilmente già prima della fondazione (1874) pensilina meteo presso la finestra a nord nella torre dell’ex Convento Agostiniano, con dati fino al 1913 Periodi in archivio CRA‐CMA 
1939 ca. – 1953: stazione meteo su collinetta di fronte l’entrata della cantina vinicola (oggi parcheggio auto). Secondo la relazione tecnica, i vari strumenti sono dislocati in diversi punti, anche “a notevole distanza” gli uni dagli altri Spostamenti registrati 
1953 – 1992: stazione meteo presso il tiglio all’entrata dell’edificio staccato detto “casa nuova”, attuale sede del Centro Ricerca Innovazione. Il progetto, in realtà, prevedeva di collocare parte della strumentazione sul tetto di quest’edificio e parte in una stanza al 2° piano. 
13.01.1983‐21.02.2000: apertura del Centro Agrometeorologico: con strumentazione elettronica (rete “SPARTAC”); posizione: presso le vecchie serre – piscicoltura; coordinate: 46.191904, 11.133976. 
1992‐1996: stazione meccanica RAC assieme alla stazione elettronica; la stazione meccanica viene quindi dismessa. 
21.02.2000‐26.05.2008: posizione più meridionale, in frutteto, a metà strada tra piscicoltura e sede azienda agricola. Coordinate: 46.189346,
11.134443 (dal 02.05.2008 al 26.05.2008 spostata leggermente a nord, ai piedi
dell'attuale campo sportivo, in attesa del trasferimento definitivo in loc. Giaroni;
coordinate: 46.190037, 11.134705. 
Dal 26.05.2008: fuori dall’area urbanizzata in loc. Giaroni, a sud di S. Michele (terreno di proprietà FEM); coordinate: 46.183567, 11.120372; il
06.03.2012 spostamento di pochi metri alla posizione attuale;
46.183517, 11.120525. coordinate:
La stazione meteorologica di San Michele all’Adige compare tra le prime otto Relazioni della rete meteorica tridentina completate dalla SAT e che comunicavano coll'Istituto Meteorologico di Vienna e l'Associazione Meteorologica Italiana. I registri più antichi (1875‐1896) raccolgono interessanti osservazioni (Note speciali) circa eventi eccezionali, che a volte esulavano da quelle strettamente meteorologiche (es. eventi astronomici, attività agricole, terremoti). La serie 1925‐2005 presso PAT fa riferimento a una stazione diversa da quella Note gestita dall’Istituto Agrario, gli archivi cartacei presso IASMA e/o CRA‐CMA sono della stazione dell’Istituto. La stazione PAT è stata DISMESSA il 29/03/2005