Il gioco euristico
Transcript
Il gioco euristico
Scuola d’infanzia statale – G. RossaDocumentazione fotografica di un’esperienza realizzata nel salone della scuola il 26 settembre 2015 Il gioco euristico La parola “Euristico” deriva dal greco “heurisko”, che significa “serve a scoprire o a raggiungere la comprensione. Il Gioco Euristico o gioco di scoperta, è un'attività di esplorazione e di ricerca, in cui i bambini possono sperimentare o scoprire il "senso" e il significato degli oggetti e dei materiali (naturali e non) messi a loro disposizione dagli adulti, in modo autonomo e libero da traguardi di riferimento. Ai bambini vengono proposti diversi materiali anche di recupero: catenelle, tubi di cartone, tappi, mollette per panni, bigodini, mestoli, cerchietti di legno, ecc... E un’attività che facilita la maturazione dell'identità e dell'autonomia aumentando i tempi di concentrazione e la capacità di "stare" dentro un'occasione di gioco. L'educatrice osserva i percorsi esplorativi messi in atto dai bambini e svolge un ruolo di sostegno della motivazione al gioco stesso, creando gli stimoli alla continua composizione/scomposizione/ri-composizione delle conoscenze che, attraverso le varie attività materiali, vengono veicolate. L’importanza educativa del gioco euristico non si risolve nella semplice esperienza sensoriale. Infatti attraverso il gioco euristico i bambini hanno l'opportunità di determinare le proprie azioni e le cause delle stesse e fare delle scelte autonome (ad esempio: sperimentando combinazioni tra oggetti). capacità dei bambini di prestare attenzione, mantenere la concentrazione ed essere coinvolti, e il gioco euristico può facilitare ciò. Nel gioco euristico non c’è quindi un modo giusto o sbagliato di utilizzo del materiale: i bambini sperimentano il “fallimento” di un’azione solo quando cercano di far fare all’oggetto qualche cosa che la natura stessa dell’oggetto impedisce. Più che un gioco a sé stante , come potrebbe essere un’attività come la costruzione con i blocchi, il gioco euristico è una caratteristica di una fase dello sviluppo del bambino, in quanto emerge in maniera dipendente dalla maturazione del bambino e il bambino lo esercita in modo autonomo in situazioni diverse tra loro . Nel gioco euristico, i bambini compiono una serie di azioni con gli oggetti: - spostare oggetti nello spazio - riempire e svuotare i contenitori - fare pile e sovrapporre oggetti - infilare - far rotolare - mettere in equilibrio - selezionare e categorizzare - discriminare e scegliere - paragonare - mettere in serie Osservando le ultime azioni qui indicate, è evidente come la fase di gioco euristico sia fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini, in particolare per la concentrazione. Il gioco euristico non è quindi esclusivamente un’ esplorazione sensoriale. Queste azioni avvengono indipendentemente dal fatto che un adulto proponga un oggetto, ma si applicano a tutto quello con cui il bambino può interagire. Esperienze di Gioco Euristico Dal punto di vista educativo, le esperienze di gioco euristico promuovono le capacità di concentrazione, esplorazione e risoluzione dei problemi. I bambini operano con uno scopo e sono concentrati , anche per periodi molto più lunghi di quanto ci si aspetterebbe. Inoltre, grazie alle abilità fisiche e manipolative sempre maggiori, traggono anche piacere e soddisfazione fisica dall’attività che svolgono. A questo proposito si può notare che i bambini, con la conquista dell’autonomia motoria, tendono a passare da una cosa all’altra senza soffermarsi. Se le esperienze vengono riproposte con regolarità i bambini imparano a “fermarsi” e concentrarsi su qualcosa per più tempo diminuendo l’esigenza di usare lo spostamento per continue esplorazioni. Le caratteristiche principali di un’esperienza di gioco euristico comprende: 1) scelta dei materiali messi a disposizione 2) scelta delle quantità dei materiali in base ai livelli di socializzazione dei bambini partecipanti 3) scelta dell’ambiente o setting 4. scelta del momento e tempi dell’attività 5. definizione di regole funzionali 6) autonomia dei bambini e limitazione dell’intervento dell’educatrice Al termine di una sessione di gioco euristico, i bambini collaborano al riordino dei materiali ; questa azione è parte stessa del gioco euristico. Il riordino può divenire una nuova attività che sfrutta gli stessi principi del gioco euristico per allungare l’esperienza e nel contempo riordinare il setting. Inoltre, se adeguatamente stimolati al lavoro comune, il riordino può contribuire al senso di appartenenza ad un gruppo da parte dei bambini , che collaborano a metter via le stesse cose, mentre durante l’attività di gioco erano sostanzialmente indipendenti nelle azioni. Le azioni di raccolta e riponimento contribuiscono a costruire l’idea di comunità e degli oggetti comuni e abituano i bambini a pendersi cura di ciò che usano. Le verbalizzazioni alla fine delle esperienze promuovono sia aspetti collegati al linguaggio sia aspetti cognitivi. E’ possibile completare l’esperienza con un disegno individuale o di gruppo per consentire la rielaborazione e la costruzione della memoria individuale o del gruppo. Il gioco euristico è stato formalizzato da Elinor Goldschmied (vedi Goldschmied & Jackson, 1996).
Documenti analoghi
Il gioco euristico
Il gioco euristico consiste nell’offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i quali possono
giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto. Questa attività è stata ideata per...