Le Infrastrutture Idriche nelle Regioni dell`Obiettivo 1
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Le Infrastrutture Idriche nelle Regioni dell`Obiettivo 1
1 Meeting Internazionale “Lavorando per l’acqua” Le Infrastrutture Idriche nelle Regioni dell’Obiettivo 1: riflessioni sulle criticità e sulle opportunità del settore Milano, 5 marzo 2004 Renato Scognamiglio 1 1 Sogesid: chi siamo La Società – interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – rappresenta uno degli strumenti di supporto tecnico, a favore delle Regioni e degli Enti locali del Mezzogiorno, per le politiche di industrializzazione nel settore idrico, contribuendo all’attuazione delle grandi riforme introdotte con la legge n. 36/94 e con il Decreto legislativo n. 152/99. Per quanto riguarda l’attuazione della legge “Galli”, si segnala quanto riportato nel documento di accompagnamento alla Relazione al Parlamento del Comitato per la Vigilanza sull’uso delle risorse idriche del luglio 2003: “… da segnalare l’impressionante avanzamento al Sud per effetto (…) del supporto tecnico per la redazione delle ricognizioni e dei piani d’ambito offerto dalla società del Tesoro Sogesid e soprattutto l’incentivo derivante dall’accesso ai finanziamenti dell’Unione Europea previsti dai Quadri Comunitari di Sostegno, accesso che era condizionato al procedere della riforma. E’ un importante episodio su cui meditare: con un efficace sistema di premi e penalità e con un adeguato supporto tecnico” si possono rispettare le scadenze. 2 2 Sogesid: chi siamo Da sottolineare anche il contributo fornito da Sogesid per la predisposizione di importanti documenti di pianificazione, coerenti con il percorso attuativo della Direttiva 2000/60: - Piano di tutela delle acque (attività in corso per Puglia e Calabria; in fase di avvio in Campania; in via di definizione il programma operativo per la Sicilia); - Revisione e aggiornamento del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti (in fase di avvio in Campania,Sicilia e Abruzzo); - Piano Stralcio di Bacino Regionale per le risorse idriche (Sardegna). 3 3 Andamento degli investimenti nel 1985-2000 Negli ultimi quindici anni si è registrata una forte contrazione degli investimenti. Investimenti complessivi nell'industria dei servizi idrici nel periodo 1985 - 2000 1.200 Opere pubbliche per fognature 1.000 Opere pubbliche per adduzione e distribuzione Opere pubbliche per impianti di depurazione 600 400 200 20 00 19 99 19 98 19 97 19 96 19 95 19 94 19 93 19 92 19 91 19 90 19 89 19 88 19 87 19 86 0 19 85 Imprti in Mln euro 800 Fonte : Comitato di Vigilanza Relazione annuale al Parlamento – Luglio 2003 4 4 Carenza del parco progetti per qualità /quantità Il livello attuale della progettazione risulta, in molti casi, modesto. Servono progetti di qualità, corretti tecnicamente, che non presentino criticità o inadeguatezze quali ad esempio: • Conoscenze parziali o non approfondite delle risorse idriche disponibili sia in termini quantitativi che qualitativi; • Sovradimensionamento delle opere conseguenti, in particolare, ad eccessive dotazioni pro-capite; • “Sorprese” geologiche particolarmente importanti sui tracciati degli acquedotti; • Insufficiente conoscenza della topografia del territorio; • Scarsa attenzione agli aspetti ambientali; • Capitolati tecnico - amministrativi insufficienti; • Qualità di materiali selezionati incoerente con le caratteristiche del progetto; • Progettazione focalizzata solo sui costi di costruzione e non sui costi totali (che comprendono anche i costi di gestione). Alle carenze nella progettazione si aggiungono, in diversi casi, interruzioni nella realizzazione delle infrastrutture per contenziosi (tentativo di recupero ribassi in sede di gara con presentazione riserve), per carenze fondi o per difficoltà delle imprese. 5 5 Deficienze Infrastrutturali Carenza nella funzionalità delle reti e degli impianti e del sistema di misurazione e bollettazione dei consumi (bisognosi di un'efficace azione di riefficientamento se non di ripristino e adeguamento per ridurre il fenomeno della dispersione e delle perdite amministrative) Regioni Abruzzo Basilicata Calabria Campania Puglia Sardegna Sicilia Media[2] Stima ” perdite”[1] (%) 60 52 54 45 55 43 60 50 Fonte: Sogesid [1 Le perdite in rete sono valutate quale differenza tra il volume immesso in rete ed il volume erogato (o fatturato) . In tal modo il dato ottenuto risulta comprensivo sia delle perdite reali, dovute a rotture od a sfiori, come pure di quelle cosiddette apparenti, cioè riferentesi ai volumi d’acqua non contabilizzati anche se effettivamente erogati. 2] Media pesata rispetto alle dotazione idriche annue degli abitanti 6 6 Inadeguatezza dei livelli di servizio Forte discontinuità nell'erogazione dell'acqua distribuita nel Mezzogiorno (tali aspetti sono aggravati da frequenti periodi siccitosi). Famiglie che denunciano irregolarità nell'erogazione dell'acqua (%) Macro aggregazioni geografiche 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Italia 12,0 12,5 14,0 14,8 15,0 16,3 13,5 Centro-Nord 8,1 8,6 9,3 9,8 8,3 8,7 6,6 Mezzogiorno 19,8 20,5 23,6 25,1 28,6 32,0 27,7 Obiettivo 1 20,3 21,0 23,9 25,7 29,9 33,0 28,7 Fonte: Istat, Indagine Multiscopo Indicatore di efficacia degli interventi finanziati con i fondi strutturali, misura la continuità nell'erogazione del servizio all'utenza, e si esprime con la percentuale di famiglie che percepiscono irregolarità nella fornitura di acqua. Pur in presenza di un forte divario del Sud rispetto al resto del Paese, si segnala un’apparente inversione di tendenza nel 2002 nelle Regioni dell’Obiettivo 1. 7 7 Inadeguatezza dei livelli di servizio Fonte: Istat, Indagine Multiscopo In particolare si segnalano nel 2002 i progressi di Calabria e Sardegna. Il Qcs prevede per il quadriennio 2003-2006 un notevole impulso alla realizzazione degli interventi inseriti nei Piani d’Ambito per aumentare l’efficienza di acquedotti, fognature e depuratori, in un’ottica di tutela della risorsa idrica e di economicità di gestione. Si cerca inoltre di favorire un più ampio ingresso di imprese e capitali nel settore e un più esteso ruolo dei meccanismi di mercato. L’obiettivo del QCS è di riportare entro il 2008 l’incidenza della discontinuità di fornitura ad un livello pari al 13,5 %. 8 8 Carenza di interventi nel settore fognario e depurativo Necessità di adeguamento alle normative comunitarie in tema di copertura del servizio e qualità del trattamento dei reflui. Regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Puglia Sardegna Sicilia Media 1 Copertura servizio (% abitanti residenti serviti) Acquedotto Fognatura Depurazione 98 89 73 99 89 75 95 88 71 97 84 68 96 94 79 n.d. 75 68 97 79 53 96 85 61 Fonte: Sogesid 9 9 Piani d’Ambito del Mezzogiorno: Programmi di investimento SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Totale investimenti programmati nel Mezzogiorno(1): 22 Miliardi € 19% 54% 27% Acquedotto Fognatura Depurazione Fonte: Sogesid L’orizzonte temporale dei Piani d’Ambito è mediamente di 26 anni (1) Dati relativi a 27 ATO (escluso il Molise) 10 10 Piani d’Ambito del Mezzogiorno: Programmi di investimento Distribuzione negli anni degli investimenti programmati nel Mezzogiorno 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 Mil. € 800 600 400 200 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 anni di piano Investimenti a tariffa Investimenti totali previsti Fonte: Sogesid 11 11 Piani d’Ambito del Mezzogiorno: Programmi di investimento Investimenti programmati per Regione e per segmento (Miliardi €) 0% 20% 40% 60% 80% 100% Abruzzo 54% 28% 18% 1,6 miliardi di € Basilicata 54% 27% 19% 1,1 miliardi di € Calabria 52% 35% 13% 2,1 miliardi di € Campania 53% 35% 12% 4,9 miliardi di € 62% Puglia Sardegna 47% Sicilia 48% Acquedotto 16% 8% 22% 45% 32% Fognatura Depurazione 4,7 miliardi di € 1,6 miliardi di € 20% 5,8 miliardi di € Fonte: Sogesid 12 12 Piani d’Ambito del Mezzogiorno: Programmi di investimento Finanziamento degli investimenti nei primi 5 anni 7,5 Miliardi € Contributi pubblici 49% Tariffa 51% Fonte: Sogesid Gli investimenti programmati sono concentrati nei primi 5 anni di piano (pari al 34 % del totale) e sono coperti per circa la metà da contributi pubblici. 13 13 Piani d’Ambito del Mezzogiorno : priorità a breve Al fine di dare pronto avvio alla realizzazione delle opere prioritarie dei Piani d’Ambito ed evitare la perdita di finanziamenti pubblici, nelle more dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato, sono stati predisposti i Programmi Operativi Triennali (POT) da parte degli Enti d’Ambito in Sicilia e Calabria. Criteri generali di selezione investimenti da inserire nel POT • Interventi del POT devono essere ricompresi nel Piano d’Ambito ed essere coerenti con criteri del POR e del Complemento di programmazione • Vincolo sull’ ammontare degli investimenti previsti nel primo periodo del Piano d’Ambito Piano Operativo Triennale ( POT) • Interventi con profili di spesa anticipati 14 14 Piano d’Ambito del Mezzogiorno : priorità a breve Criteri specifici selezione investimenti Acquedotto Fognatura e depurazione • Interventi di completamento grado copertura servizio • Interventi di tutela delle fonti di approvvigionamento • Sostituzione condotte cemento amianto • Interventi urgenti rifacimento e riefficientamento reti • Installazione/sostituzione dei contatori • Interventi su agglomerati prioritariamente con popolazione superiore a 15.000 abitanti equivalenti • Interventi per la riduzione del carico inquinante scaricato nel corpo idrico • Interventi di completamento dei collegamenti delle reti fognarie con gli impianti di depurazione • Realizzazione o interventi di adeguamento impianti depurazione a quanto previsto dal Dlvo 152/99 Piano Operativo Triennale (POT) 15 15 Fondi comunitari: sistema sanzioni e premi L’introduzione di meccanismi sanzionatori e premiali rappresenta una delle principali novità della politica adottata, specie nel Sud. Accelerazione spesa QCS 2000 - 2006 Taglio finanziamenti Disimpegno automatico per la mancata spesa nell’anno “n+2” degli impegni per gli interventi assunti nell’anno “n” (Regolamento comunitario 1260/99) Meccanismi di incentivazione Risorse Aggiuntive Premialità per accelerazione dei processi di pianificazione e gestione del ciclo integrato delle acque 16 16 Quota di partecipazione dei fondi comunitari al finanziamento degli investimenti L’art. 29 del regolamento 1260/99 richiede che, per gli investimenti in infrastrutture generatori di entrate, il tasso di partecipazione dei fondi strutturali sia determinato tenendo conto del margine lordo di autofinanziamento normalmente atteso. Margine lordo di autofinanziamento = Entrate nette attualizzate_____ Costo totale investimento attualizzato <25% >=25% ENTRATE NETTE NON SOSTANZIALI ENTRATE NETTE SOSTANZIALI TASSO COFINANZIAMENTO MAX 75% SI APPLICA A: TASSO COFINANZIAMENTO MAX 50% COSTO TOTALE INVESTIMENTO ATTUALIZZATO Meno ENTRATE NETTE ENTRATE NETTE ATTUALIZZATE 17 17 Quota di partecipazione dei fondi comunitari al finanziamento degli investimenti IPOTESI A: Entrate nette non sostanziali (inferiori al 25% del costo dell’investimento) Verifica della quota di finanziamento UE Costo Entrate nette Costo totale investimento totale Importo Finanziamento UE a tasso max (art. 29, par 3) nazionali attualizzato % Risorse in % Importo al netto delle entrate nette attualizzate A B C = B/A D=A–B E F=ExD G 100 24 24% 76 75% 57 19 Piano di finanziamento dell'operazione Costo Fondi comunitari Risorse nazionali Quota a carico totale Importo % del beneficiario delle entrate A B C = B/A D E 100 57 57% 19 24 18 18 Quota di partecipazione dei fondi comunitari al finanziamento degli investimenti IPOTESI B: Entrate nette sostanziali (uguali o superiori al 25% del costo dell’investimento) Verifica della quota di finanziamento UE Costo Entrate nette Costo totale Finanziamento UE investimento totale Importo attualizzato al % Risorse a tasso max (art. 29, par 3) nazionali in % Importo netto delle entrate nette attualizzate A B C = B/A D=A–B E F=ExD G 100 30 30% 70 50% 35 35 Piano di finanziamento dell'operazione Costo Fondi comunitari Risorse nazionali Quota a carico totale Importo % del beneficiario delle entrate A B C = B/A D E 100 35 35% 35 30 19 19 Fondi nazionali (aree sottoutilizzate): sistema sanzioni e premi Al fine di accelerare la spesa, sono state introdotte scadenze stringenti per l’utilizzo dei fondi pubblici nazionali. In particolare: 1. Decurtazione 5% mensile a partire dal 1 Aprile 2004 nel caso di: Accelerazione spesa Taglio finanziamenti Cipe aree sottoutilizzate (Delibera Cipe 17/2003) ! mancata programmazione risorse entro il 31/12/2003 delle ! mancata individuazione dei progetti da finanziare con le risorse attribuite, con la stima del relativo profilo di spesa annua e con la previsione della data di sottoscrizione APQ. Le risorse programmate devono essere impegnate entro il 31/12/05. 2. Le risorse programmate e non impegnate entro il 31/12/05, attraverso obligazioni giuridicamente vincolanti, saranno riprogrammate dal CIPE. 20 20 Fondi nazionali (aree sottoutilizzate): sistema sanzioni e premi Risorse aggiuntive in caso di: Meccanismi di incentivazione Premialità (Delibera Cipe 17/2003) ! spesa effettuata nel 2003 - 2005 pari ad almeno il 70% di quella programmata ! concertazione e rispetto della data di stipula degli APQ per almeno l’80% delle risorse assegnate. ! rispetto dei cronopragrammi di spesa entro il 31/12/2005 21 21 Disposizioni della Legge Finanziaria 2004 con riflessi sul settore idrico La legge Finanziaria 2004 ha introdotto per gli interventi della “Legge Obiettivo” nuove disposizioni volte essenzialmente all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse pubbliche . Tipologie interventi Infrastrutture che presentano un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione, ad eccezione di quelle incluse nei piani finanziari delle concessionarie Adempimento Richiesta assegnazione risorse deve essere accompagnata da una analisi costi benefici e da un piano economicofinanziario Finalità Definizione contributo pubblico; destinazione prioritaria proventi derivanti dall’opera a rimborso dei finanziamenti In linea generale, con un maggiore utilizzo dell’analisi economica, si potrebbe pervenire ad una migliore allocazione tra diversi utilizzi, con priorità definite secondo il principio di sussidiarietà. Nella Finanziaria 2004, al fine di garantire il necessario coordinamento e la definizione delle priorità, è altresì prevista la predisposizione del “Programma nazionale degli interventi nel settore idrico” da presentare al Cipe entro il 30 luglio 2004. 22 22 Grado di recupero dei costi 200% 150% Autonomia finanziaria 100% 50% 0% Telecomunicazioni Gas Energia Acqua Fonte: Banca mondiale World Water Forum – Kyoto, marzo 2003 23 23 Confronto degli investimenti privati per settore e aree geografiche Total (international) private investment in infrastructure in 1990-2002 by sector and region, US$ billion 200 East Asia and Pacific Europe and Central Asia 150 Latin America and the Caribbean Middle East and North Africa 100 South Asia Sub-Saharan Africa 50 0 Energy Telecom Transport Water & Sewerage 24 Fonte: World Bank 24 Prime indicazioni sul recupero costi in Francia C O S T R E C O V E R Y = 99 % RECEIPTS " Pricing 9,880 Municip. Serv. # Water supply 1,700 # Sewerage 2,000 # Works 900 Pub. Priv. Partnership # Water supply & sewers 4,120 # Works 1,160 " Subsidies Receipts 470 10,350 EXPENDITURES " Operating and financial cost Municip. Serv. 2,250 Private 4,700 6,950 " Infrastructure Renewall Charges & Upgrading Works (availability) 3,400 Expenditures 10,350 25 Lille 06/02/2004 Fonte: Ministère de l’Ècologie et du Développement Durable 25 Politiche tariffarie Bacino Artois -Picardie Evoluzione del prezzo medio (€/m3): Fonte: Agence de l’Eau Artois – Picardie 26 26 Politiche tariffarie: Bacino Artois - Picardie Componenti del prezzo medio BACINO ARTOIS - PICARDIE Distribuzione acqua potabile Fognatura e depurazione Canone dell’Agenzia dell’Acqua Canone FNDAE e tassa VNF IVA Totale € 1,15 1,30 0,53 0,03 0,16 3,17 % 36 41 17 1 5 100 Evoluzione della distribuzione della popolazione per fasce di prezzo medio da 1 a 1,5 € da 1,5 a 2 € da 2 a 2,5 € da 2,5 a 3 € da 3 a 3,5 € da 3,5 a 4 € più di 4 € 1994 6% 26% 30% 35% 2% 1% 0% 2003 0% 1% 10% 43% 13% 28% 5% Fonte: Agence de l’Eau Artois – Picardie = 89% 27 27 Politiche tariffarie: confronto internazionale Il differenziale delle tariffe relative alla sola erogazione dell'acqua tra alcuni paesi OCSE vede l'Italia al livello più basso (all’estremo opposto la Francia). Si segnalano peraltro significative varianze nell’ambito dello stesso Paese. TARIFFE IDRICHE IN ALCUNI PAESI OCSE Città Milano Roma Torino Toronto Ottawa Miami New York Manchester Bristol Napoli Los Angeles Bologna Indice (1) 100 215 215 238 262 277 369 423 438 438 446 469 Città Londra Osaka Coimbra Winnipeg Madrid Tokyo Lisbona Porto Sapporo Bordeaux Lione Parigi(perif.) Indice (1) 477 523 554 562 623 708 746 785 869 892 1.115 1.123 (1) Si assume come indice pari a 100 il valore rilevato a Milano, pari a 0,13 $/mc, I.V.A. esclusa (1998) Fonte:Rapporto sulle performance ambientali (OCSE, 2002) 28 28 Redditività Piano d’Ambito nel Mezzogiorno I tassi Interni di Rendimento (T.I.R.) previsti nei Piani d'Ambito nel Mezzogiorno risultano concentrati essenzialmente intorno al 3 - 4 % . T.I.R. 0-3% 3-4% 4-5% Numero ATO 4 12 5 Fonte: Sogesid La redditività prevista deve essere valutata alla luce della forte riduzione del costo del denaro (livello minimo nel corso degli ultimi 50 anni). I tassi di interesse particolarmente contenuti (vedi da ultimo la riduzione del tasso di riferimento dal 2,5% al 2%, decisa dalla BCE il 5 giugno 2003) rappresentano infatti un’opportunità per la realizzazione di investimenti infrastrutturali. 29 29 La visione del “mercato” dell’affidamento Emerge l’esigenza di migliorare l’attrattività del settore idrico, soprattutto in relazione alle procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato. In particolare, vengono richiesti: • Quadro normativo e tariffario certo • Qualità della documentazione di gara • Ente d’Ambito operativo e con elevate competenze tecniche • Possibilità per il potenziale gestore di proporre offerta migliorativa che consenta di perseguire gli obiettivi di servizio attraverso l’ottimizzazione del programma degli investimenti • Revisione del sistema di garanzie finanziarie richieste (attenuazione vincolo dell’esibizione di apposito contratto di finanziamento all’atto della stipula della convenzione) 30 30 Verso un sistema di valori condivisi Criticità situazione attuale Gestione sostenibile Percezione del valore Costi Prezzi Costi Prezzi Percezione del valore E’ necessaria un’azione di sensibilizzazione sul valore del bene pubblico acqua - dal punto di vista culturale, sociale, ambientale ed economico - ed una migliore comprensione della necessità di innalzare il livello di servizio al consumatore congiuntamente all’applicazione di tariffe sostenibili. Fonte: World Water Forum Kyoto, Marzo 2003 31 31 Prime ipotesi di lavoro verso una politica di tariffe sostenibili Si condivide la posizione comunitaria circa l’importante ruolo della tariffazione nel promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche. Con riguardo al Mezzogiorno andrebbe avviata l’analisi del grado di recupero dei costi tenendo conto di alcune peculiarità di seguito indicate in termini qualitativi. Settori di impiego Famiglie Agricoltura Industria/servizi Tariffe /Ricavi Livello inferiore rispetto al contesto internazionale Livello inferiore in molti casi, rispetto al contesto nazionale Livello inferiore Costi “ normalizzati” Vanno inclusi - deficit gestionali ripianati da Enti locali - Crediti inesigibili Vanno inclusi - deficit gestionali ripianati da Enti locali - Quota di ammortamenti e/o costi operativi non considerati perché coperti da contributo pubblico - Crediti inesigibili Non valutabile 32 32 Prime ipotesi di lavoro verso una politica di tariffe sostenibili L’analisi suddetta non include i costi per danni ambientali e i costi opportunità. Si ravvisa la necessità di un dialogo tra i soggetti a vario titolo interessati per valutare in trasparenza l’attuale effettiva struttura dei costi. Sulla base delle conoscenze aggiornate si potrebbe avviare l’esame delle iniziative necessarie per adottare anche in Italia il principio del c.d. “Subtainable cost recovery” tenendo conto delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche. L’approccio volto al conseguimento di migliori livelli di servizio si inquadra, in termini più generali, nelle azioni tese alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione nel Mezzogiorno. 33 33 Grazie dell’attenzione 34 34