il senso della fede
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+LIL SENSO DELLA FEDE: TEATRO, CINEMA, CULTURAI Circolo di Cultura “G. TONIOLO” Reggio E. - Parrocchia Sant’Ambrogio di Rivalta (RE) - ANSPI Reggio Emilia - ANTEAS-Reggio Emilia in collaborazione con Azione Cattolica Diocesana - A.Ge. (Associazione Genitori) - A.I.M.C.- U.C.I.I.M. - C.I.F. Cinema -Teatro Corso di Rivalta (RE) secondo cineforum per l’Anno della Fede Giovedì 16 maggio 2013 - ore 20,30 la Fede come fiducia La guerra è dichiarata di Valérie Donzelli (2012) presenta Flavia Rossi, docente e esperta di linguaggio cinematografico Sceneggiatura: Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm / Fotografia: Sébastien Bauchmann / Scenografie: Gaëlle Usandivaras / Costumi: Elisabeth Mehu Montaggio: Pauline Gaillard / Consulente musiche: Jérémie Elkaïm / Interpreti principali: Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, César Desseix, Gabriel Elkaïm, Brigitte Sy, Elina Lowensohon / Produzione: Canal+, Wild Bunch, Cine, Région Ile-de-France, Rectangle Productions, Cofinova 7, Uni Étoile 8 , Ar / Distribuzione:Sacher / Durata:96' LA VICENDA Juliette e Romeo si conoscono ad una festa ed è il colpo di fulmine. Decidono di andare a vivere insieme. Nasce Adam, sul quale si concentrano le loro aspettative e sogni… Immaginano che “sarà bellissimo” crescere il bambino ma la realtà si manifesta molto diversa: il bambino piange, vomita, non dorme, ha e dà molti problemi. La diagnosi non tarda a venire: tumore al cervello! Da questo momento viene dichiarata “guerra” alla malattia e alla rassegnazione. Dall’esperienza personale della regista, del padre di suo figlio e del figlio medesimo, il film travalica la citazione autobiografica per consegnarci il senso profondo di un’esperienza dolorosa e faticosa, che segna sia le relazioni personali che quelle sociali, dalla quale però trae ragione di speranza e fiducia nel futuro, anche grazie alle straordinarie conquiste della scienza medica e della ricerca. “Perché tutto questo è capitato proprio a noi? “ chiede Romeo. “Perché noi ce la possiamo fare” risponde Juliette. La forza trascinante e motivante dell’amore per il bambino non viene mai meno: è questo sentimento che muove tutto e tutti a raccolta (genitori, nonni, amici, medici, infermieri), ma è Juliette la vera madre coraggio di questa via crucis. Il film ha i toni della commedia, anziché della tragedia, come ci si aspetterebbe, grazie all’uso di un linguaggio cinematografico originale, che si serve anche della colonna sonora musicale per mescolare registri e invenzioni. Alla fine si deve ammettere che anche questa guerra, come tutte le guerre, lascia dietro di sé feriti e perdite, e non si salva tutto, ma ciò che è più importante, la fiducia per un possibile futuro di Adam, è la conquista più bella. 1- Nel film la storia narrata è un fatto privato raccontato per riferire o testimoniare, per commuovere o incoraggiare? 2- Nel film si alternano tre diverse voci narranti (donna, uomo, donna): qual è il significato di questa scelta? 3- L’ultima sequenza del film ha un significato profondamente simbolico. Quale? 4- Qual è il rapporto fra la vicenda narrata e la “scienza medica”? con il contributo di con l’appoggio di
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