SPECIFICA TECNICA - Provincia di Lodi
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SPECIFICA TECNICA - Provincia di Lodi
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Gelato artigianale Emissione 01 –31/03/2011 Copia n° 01 Assegnata a: Dipartimento agricoltura e ambiente rurale provincia Lodi Firma Dirigente …………………………………. PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE INDICE 1. Premessa ............................................................................................................................................... 3 2. Introduzione............................................................................................................................................ 3 2.1. Composizione della filiera ............................................................................................................... 3 2.2. Adesione al Marchio........................................................................................................................ 3 2.3. Schema di controllo......................................................................................................................... 3 3. Definizioni ............................................................................................................................................... 4 4. Descrizione del prodotto finito ................................................................................................................ 5 4.1. Prodotto........................................................................................................................................... 5 4.2. Specifiche tecniche ......................................................................................................................... 5 4.3. Specifiche commerciali ................................................................................................................... 5 5. Descrizione del processo di produzione ................................................................................................ 6 5.1. Griglia dei requisiti riferiti al processo produttivo ............................................................................ 7 6. Prove e controlli.................................................................................................................................... 10 6.1. Piano dei controlli e delle prove .................................................................................................... 10 6.2. Sistema di autocontrollo................................................................................................................ 10 6.3. Gestione verifiche ispettive ........................................................................................................... 10 6.4. Gestione delle non conformità ...................................................................................................... 11 7. Rintracciabilità ...................................................................................................................................... 11 7.1. Identificazione e rintracciabilità ..................................................................................................... 11 8. Principali documenti di riferimento ....................................................................................................... 13 9. Allegati e modelli .................................................................................................................................. 14 Pagina 2 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE 1. Premessa La Provincia di Lodi, nell’ambito della sua Politica Territoriale finalizzata alla valorizzazione delle attività, processi, lavorazioni e prodotti del territorio della Provincia, ha istituito il Marchio collettivo denominato “Lodigiano Terra Buona” (d’ora in poi, semplicemente, Marchio). Questo Disciplinare di produzione ed il Regolamento del marchio collettivo “Lodigiano Terra Buona” – RG-01 costituiscono, nell’insieme, il sistema di requisiti alla base del Marchio. In particolare, sono oggetto del regolamento le modalità di richiesta d’uso, di concessione, di mantenimento e d’impiego del Marchio, mentre sono esplicitati nel presente disciplinare l’elenco dei requisiti più prettamente tecnico-organizzativi. Le prescrizioni in essi contenute devono essere soddisfatte tutte e contemporaneamente, affinché l’organizzazione interessata possa accedere e mantenere il Marchio. 2. Introduzione 2.1. Composizione della filiera Di seguito si riportano alcune caratteristiche degli operatori che intervengono nella filiera del gelato artigianale “Lodigiano Terra Buona”. Fornitori: soggetti conferenti le materie prime e gli altri ingredienti utilizzati nel processo di produzione. Produttori: aziende in possesso del riconoscimento comunitario che producono e vendono gelato artigianale. Rivenditori: soggetti che acquistano gelato artigianale “Lodigiano Terra Buona” dai produttori ai fini della somministrazione al dettaglio. 2.2. Adesione al Marchio I produttori che intendono produrre e vendere gelato artigianale usufruendo del marchio “Lodigiano Terra Buona” dovranno compilare una richiesta (“Domanda di adesione Lodigiano Terra Buona” (MD-01)) da consegnare alla Provincia di Lodi Ufficio Marchio (d’ora in poi Ufficio Marchio) nel quale si impegnano ad applicare i requisiti definiti nel presente Disciplinare di produzione (vedi per ulteriori dettagli il – Regolamento Generale del Marchio “Lodigiano Terra Buona” – RG-01). 2.3. Schema di controllo L’uso del marchio “Lodigiano Terra Buona” è subordinato al soddisfacimento dei requisiti riportati nei paragrafi successivi del presente Disciplinare, per il cui riscontro l’Ufficio Marchio svolge specifiche verifiche (che possono essere di tipo analitico e/o ispettivo). Le verifiche saranno programmate solo dopo invio della richiesta (MD-01) e adeguamento del Produttore al presente Disciplinare di Produzione. A domanda accettata e a seguito dei controlli di conformità, l’Ufficio Marchio attribuisce un codice univoco di identificazione al Produttore: “Codice Marchio”. Tale codice autorizza il Produttore a produrre e vendere gelato artigianale con il Marchio “Lodigiano Terra Buona”. Pagina 3 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE I dati identificativi di ciascun Produttore aderente al marchio sono registrati e mantenuti aggiornati dagli incaricati dell’Ufficio Marchio in apposito elenco (vedi sito internet “http://agricoltura.provinciadilodi.it/”): la validità dell’inserimento è subordinata al mantenimento da parte del Produttore delle caratteristiche di idoneità. Per il mantenimento della qualifica sono periodicamente programmate dall’Ufficio Marchio delle verifiche di sorveglianza. Per ulteriori dettagli si rimanda al Regolamento del Marchio “Lodigiano Terra Buona” – RG-01. 3. Definizioni Gelato: preparazione alimentare portata allo stato pastoso o solido mediante congelamento seguente all’impiego di materie prime utilizzate per la sua fabbricazione e destinate alla vendita e al consumo in tale stato. Codice Marchio: Codice univoco di identificazione rilasciato al Produttore richiedente dall’Ufficio Marchio a seguito dei controlli di conformità. Commercializzazione la detenzione, il deposito e l’esposizione di gelato artigianale ai fini della vendita al minuto nonché la vendita all’ingrosso. Non Conformità Non soddisfacimento dei requisiti stabiliti nel presente Disciplinare di Produzione e nella documentazione ad esso collegata. Richiedente: Produttore che richiede all’Ufficio Marchio l’uso del marchio “Lodigiano Terra Buona”. Pagina 4 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE 4. Descrizione del prodotto finito 4.1. Prodotto Gelato artigianale alle creme (a base latte) e alla frutta. 4.2. Specifiche tecniche Il gelato artigianale Lodigiano Terra Buona dovrà avere le seguenti caratteristiche microbiologiche riscontrabili su unità campionarie del peso di almeno 200g: - Listeria monocytogenes: assente in 25 g di prodotto; - Salmonella: assente in 25 g di prodotto; - Enterobatteriacee: < 10 UFC./g di prodotto (unità campionaria singola)*; - Escherichia Coli : < 100 UFC./g di prodotto (unità campionaria singola)**; - Germi aerobi mesofili: < 100.000 UFC/g; - Stafilococchi C+: < 100 UFC/g; * se l’analisi viene effettuata su 5 unità campionarie sarà considerato accettabile un esito con tutte le unità < a 100 UFC/g delle quali almeno 3 dovranno risultare < 10 UFC/g; ** se l’analisi viene effettuata su 5 unità campionarie sarà considerato accettabile un esito con tutte le unità < a 1000 UFC/g delle quali almeno 3 dovranno risultare < 100 UFC/g; 4.3. Specifiche commerciali Il prodotto può essere destinato al consumo diretto in forma sfusa o confezionato e commercializzato attraverso altri canali di distribuzione. A seconda delle situazioni il prodotto dovrà essere identificato nella maniera seguente: 1. Nel caso di commercializzazione del prodotto confezionato, oltre alle indicazioni di legge dovranno essere apposti il logo Lodigiano Terra Buona ed il codice marchio assegnato all’azienda. 2. Nella somministrazione del prodotto sfuso da parte del produttore il logo Lodigiano Terra Buona potrà, a discrezione del produttore stesso, essere posto all’interno del laboratorio/rivendita (es: sulla vetrina o sulla porta d’ingresso), sui cartellini segnagusto o in entrambe le posizioni. 3. Nella somministrazione del prodotto sfuso da parte del rivenditore l’identificazione del prodotto a marchio Lodigiano Terra Buona potrà essere effettuata solo tramite i cartellini segnagusto forniti dal rivenditore, salvo casi di esclusiva per i quali il produttore, previo accordo con l’Ufficio Marchio, potrà fornire ulteriori elementi di identificazione (es. adesivi, cartelli ecc.). Pagina 5 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE 5. Descrizione del processo di produzione Le fasi di produzione del gelato artigianale sono schematicamente rappresentate nel diagramma di flusso riportato nella Figura 01 * fasi obbligatorie solo per le preparazioni a base latte Fig. 01- Diagramma di flusso del processo di produzione Pagina 6 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE 5.1. Griglia dei requisiti riferiti al processo produttivo Il prodotto commercializzato è il gelato artigianale, distribuito sfuso o confezionato in vaschette monouso. A garanzia delle caratteristiche sopra espresse, di seguito sono riportati i requisiti che il produttore deve rispettare nelle varie fasi di processo. Questo in aggiunta e fatto salvo tutto quanto previsto dalla normativa vigente in materia. FASE REQUISITO OGGETTO DESCRIZIONE È consentito l’impiego di latte in polvere fino ad un max del 3 % in peso sul totale delle materie prime impiegate. Origine e caratteristiche del latte Se previsto il latte come ingrediente nella preparazione, è obbligatorio l’utilizzo di latte conforme allo specifico disciplinare “Latte crudo e latte fresco pastorizzato di alta qualità” Lodigiano Terra Buona. La frutta impiegata dovrà avere la buccia integra e non dovrà Caratteristiche delle materie prime presentare porzioni ammuffite o deteriorate. Origine e caratteristiche della frutta e dei semi Riguardo la frutta a guscio ed i semi ne è consentito l’utilizzo solo al naturale o, eventualmente, in pasta. La pasta di frutta o di semi utilizzata dovrà essere pura al 100%. È obbligatorio l’utilizzo di panna fresca pastorizzata Origine e caratteristiche della panna proveniente da stabilimento autorizzato presente sul territorio. È vietato l’impiego di uova in polvere (disidratate). Origine e caratteristiche delle uova È ammesso l’impiego esclusivo di uova pastorizzate. - Per la preparazione delle miscele a base latte la percentuale minima di latte intero e dei suoi derivati nella Impiego di latte e suoi derivati base bianca non dovrà essere inferiore al 75% in peso; - Nelle stesse miscele il contenuto del solo latte intero dovrà costituire una frazione minima del 60% in peso. - Nelle miscele destinate ai gusti alla frutta la frazione di Preparazione Impiego della frutta frutta non dovrà essere inferiore al 35% in peso. della miscela - È consentito esclusivamente l’utilizzo di additivi alimentari compresi nella categoria degli “addensanti, stabilizzanti, emulsionanti” (E400-E499) nel limite max del 2% in peso Impiego di additivi alimentari della miscela; - Nell’ambito della categoria summenzionata è vietato l’impiego di Fosfati (E450-E451-E452); - È vietato l’impiego di grassi vegetali idrogenati. Pagina 7 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE REQUISITO FASE OGGETTO DESCRIZIONE La temperatura di pastorizzazione deve essere compresa tra gli 82 e gli 86 °C e protratta per un tempo sufficiente Pastorizzazione Tempi e temperatura (obbligatoria solo per le preparazioni a base latte) all’inattivazione della maggior parte delle cellule batteriche presenti. La fase di raffreddamento deve essere effettuata in modo da Raffreddamento consentire alla miscela di raggiungere una temperatura inferiore ai 5 °C. Maturazione (obbligatoria solo per le preparazioni a base latte) La miscela deve obbligatoriamente rimanere in maturazione Tempi di maturazione della miscela per un tempo compreso tra le 12 e le 72 ore. La temperatura della miscela di maturazione deve essere Temperatura di maturazione mantenuta nell’intervallo tra i 2 ed i 5 °C. È ammessa l’aggiunta di prodotti alimentari finiti quali per Tipologia di ingredienti ammessi es: vini, liquori, infusi, biscotti, torrone , canditi, confetture, derivati del cacao, miele, sale ecc. Aggiunta di ingredienti - È espressamente vietata l’aggiunta in questa fase di qualificanti preparati contenenti grassi e/o proteine atti a supplire difetti verificatisi durante la preparazione della miscela; Ingredienti vietati - È altresì vietata l’aggiunta in questa fase di qualunque tipo di additivo alimentare tal quale. Trasferimento della miscela nel Durante il travaso la miscela deve essere mantenuta ad una mantecatore temperatura compresa tra 2 e 5 °C. Mantecazione Al termine della fase di mantecazione il prodotto dovrà e abbattimento Temperature e tempi di obbligatoriamente effettuare un passaggio in un abbattitore congelamento al fine di permettere il raggiungimento di una temperatura al cuore di -18 °C nel minor tempo possibile. - Il gelato può essere conservato in freezer alla temperatura massima di –18°C. Conservazione Modalità di conservazione - Per evitare rischi di contaminazione durante la conservazione in freezer il gelato deve essere riposto in contenitori coperti. Pagina 8 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE REQUISITO FASE OGGETTO DESCRIZIONE - Il gelato deve essere esposto in banchi refrigerati mantenuti alla temperatura di –14°C (±2). - Nel caso in cui nella vetrina espositiva siano presenti contemporaneamente prodotto “Lodigiano Terra Buona” Esposizione in banco refrigerato e prodotto non certificato, il primo dovrà essere adeguatamente identificato apponendo il logo sui cartellini segnagusto. Forme di identificazione alternativa dovranno essere espressamente autorizzate dall’Ufficio Marchio. Somministrazione in forma sfusa La preparazione di coni e coppette dovrà obbligatoriamente avvenire utilizzando palette diverse per ogni gusto. La vendita del prodotto confezionato dovrà essere effettuata Vendita Modalità di vendita del prodotto utilizzando sempre idonei contenitori in plastica monouso, confezionato chiusi e riportanti il logo Lodigiano Terra Buona ed il codice marchio del produttore. Nel caso in cui il destinatario sia un rivenditore, la corretta applicazione delle prescrizioni riguardanti la conservazione, l’esposizione e la somministrazione devono comunque essere rispettate. Il produttore dovrà farsi carico del rispetto di dette prescrizioni da parte del rivenditore attraverso: Vendita ai rivenditori - l’acquisizione di apposita dichiarazione debitamente sottoscritta da parte del rivenditore (MD-08); - la conduzione di controlli ispettivi di parte seconda a cadenza almeno trimestrale il cui esito dovrà essere registrato (MD-09) e conservato in azienda. La funzionalità degli impianti deve essere monitorata utilizzando un termometro provvisto di idoneo certificato di Pulizia e monitoraggio Monitoraggio della funzionalità degli degli impianti impianti taratura emesso da ditta qualificata (es. ditta costruttrice). Il certificato di taratura, che dovrà essere conservato in azienda, avrà validità di 1 anno dalla data di emissione (se non diversamente specificato nel certificato dalla ditta stessa). Condizioni tecniche di La temperatura di tutti gli impianti di refrigerazione deve raffreddamento essere controllata ed annotata giornalmente su apposito modello MD-03 e MD-04. Pagina 9 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE E fatto obbligo per l’azienda effettuare il controllo della funzionalità di tutti gli impianti di refrigerazione con cadenza Controllo funzionalità degli impianti almeno trimestrale utilizzando un termometro provvisto di di refrigerazione rapporto di taratura valido. L’esito di tale controllo dovrà essere registrato su apposito modello (MD-03 o MD-04) ed archiviato. Condizioni tecniche di pastorizzazione La temperatura di pastorizzazione deve essere monitorata a cadenza settimanale e la registrazione della rilevazione deve essere annotata su apposito modello MD-03. E fatto obbligo per l’azienda effettuare il controllo della Controllo funzionalità degli impianti di pastorizzazione funzionalità degli impianti di pastorizzazione con cadenza almeno mensile utilizzando un termometro provvisto di rapporto di taratura valido. L’esito di tale controllo dovrà essere registrato su apposito modello MD-03 ed archiviato. A fine lavorazione tutti gli impianti devono essere Sanitizzazione degli impianti accuratamente lavati con idonea soluzione sanitizzante preparata utilizzando esclusivamente Presidi MedicoChirurgici registrati dal Ministero della Salute. 6. Prove e controlli 6.1. Piano dei controlli e delle prove La garanzia di qualità per il gelato oggetto del presente documento si basa sul controllo dell’intero ciclo di produzione. A tal fine il Produttore deve effettuare dei controlli di processo e delle prove analitiche che conducano, sulla base di criteri oggettivi e verificabili, alla valutazione della conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza e salubrità. Nell’allegato 01 viene riportato il “Piano dei controlli e delle prove”. 6.2. Sistema di autocontrollo Il produttore deve avere in atto un sistema di prevenzione dei rischi e controllo dei punti critici secondo il metodo HACCP nel rispetto della normativa vigente, istruzioni operative e procedure aziendali per garantire un sistema di lavoro costante basato sulla profilassi. L’applicazione del sistema HACCP deve essere svolta nelle fasi di produzione, conservazione, somministrazione e vendita del gelato artigianale, ma anche nelle fasi a monte. Dovranno, quindi, essere controllate le condizioni delle materie prime e degli altri ingredienti in ingresso. 6.3. Gestione verifiche ispettive I Produttori hanno il compito di svolgere almeno una volta l’anno specifica verifica ispettiva utilizzando la “Lista di riscontro gelato artigianale a marchio Lodigiano Terra Buona” (MD-06). I risultati delle verifiche ispettive sono Pagina 10 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE registrati nell’apposito spazio presente nella lista di riscontro utilizzata. L’Ufficio Marchio si riserva di chiedere copia del MD-06 per gli eventuali controlli. 6.4. Gestione delle non conformità Qualora fossero rilevate non conformità sul prodotto è cura del Produttore, dopo aver segregato e identificato il prodotto per evitarne la commercializzazione, provvedere al loro trattamento. In funzione della gravità e della tipologia di non conformità, il Produttore individua l’azione da attuare. L’azione, il responsabile della sua attuazione e la tempistica vengono registrate sulla scheda “Rapporto non conformità” (MD 05). Il Produttore ha il compito di verificare l’attuazione e l’efficacia dell’Azione correttiva intrapresa. 7. a Rintracciabilità 7.1. Identificazione e rintracciabilità Nella tabella sottostante sono riepilogati gli elementi di tracciabilità (identificazione e registrazione) da adottare in ogni fase del ciclo produttivo. FASE PRODOTTO DA ELEMENTI PER LA TRACCIABILITÀ RINTRACCIARE Acquisto materie Latte, frutta, uova, prime panna, additivi, ecc. - Nome materia prima Codice identificativo unico materia prima (lotto o n° d.d.t. o data acquisto) Preparazione Miscela di base miscela di base - Pastorizzazione Omogeneizzazione Maturazione Miscela pastorizzata Miscela omogeneizzata Miscela in maturazione TRAZIONI - D.d.t./fatture MD 02 Registro aziendale Quantità Data di acquisto Nome materia prima Codice identificativo unico materia prima (lotto o n° d.d.t. o data acquisto) - DOCUMENTI/REGIS - D.d.t./fatture MD 02 Registro aziendale Quantità impiegata di ogni materia prima Data produzione Lotto produzione Codice identificativo pastorizzatore Quantità miscela pastorizzata - MD 02 Registro aziendale Data di pastorizzazione Codice identificativo omogeneizzatore Quantità miscela omogeneizzata - MD 02 Registro aziendale Data di omogeneizzazione Codice identificativo tino di maturazione Quantità miscela in maturazione - MD 02 Registro aziendale Data e ora inizio maturazione Data e ora fine maturazione Pagina 11 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE Mantecazione Ingredienti qualificanti, gusti di gelato. - Codice identificativo mantecatore Quantità e lotto miscela di base Codice identificativo unico ingrediente qualificante (lotto o - D.d.t./fatture - MD 07 MD 02 Registro aziendale n° d.d.t. o data acquisto) Conservazione Vendita Gelato Gelato confezionato - Quantità impiegata di ogni ingrediente Nome del gusto di gelato Quantità prodotta per ogni gusto Codice identificativo freezer Data immissione di ogni gusto Registro aziendale Quantità di ogni immissione Lotto miscela di base di provenienza Data prelievo di ogni gusto Quantità di ogni prelievo Dati identificativi cliente (Venditore) Quantità prodotto confezionato venduto - D.d.t./fatture Registrazioni aziendali Data di consegna Codice di identificazione freezer Pagina 12 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE 8. Principali documenti di riferimento Regolamento del Marchio “Lodigiano Terra Buona” – RG-01 Regolamento (CE) N. 1441/2007 DELLA COMMISSIONE del 5 dicembre 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari Regolamento (CE) n. 852/2004 del parlamento europeo e del consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari Regolamento (CE) N. 853/2004 del parlamento europeo e del consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale Regolamento CE n.178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 Gazzetta ufficiale n. L 031 del 01/02/2002 pag. 0001 – 0024 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare DM 24/7/2003: scadenza latti freschi pastorizzati E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 179 del 4.8.2003 il Decreto 24 luglio 2003 recante i nuovi termini di scadenza per il latte fresco pastorizzato, il latte fresco pastorizzato di alta qualità ed il latte microfiltrato fresco pastorizzato. D.L.vo 26 maggio 1997, n° 155 “Attuazione delle direttive 93/43 CEE e 96/3 CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari.” D.P.R. 14 gennaio 1997, n° 54 “Regolamento recante attuazione Dir 92/46 e 92/47 CEE in materia di produzione e immissione sul mercato di prodotti derivati del latte”; D.P.R. 28 luglio 1997, n°311 “Regolamento recante norme di attuazione delle direttive 94/54/CE e 96/21/CE recanti modifiche della direttiva 79/112/CEE concernente l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari destinati al consumatore. D.M. del 27 febbraio 1996, n°209 “Regolamento concernente la disciplina degli additivi alimentari consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze alimentari. Regolamento Locale di Igiene, Regione Lombardia 15 maggio 1993, supplemento n.19 Bollettino Ufficiale Regione Lombardia. D.P.R. 26 marzo 1980, n°327 “Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile 1962, n° 283 e successive modificazioni. Ordinanza Ministeriale 11 ottobre 1978 “Limiti di cariche microbiche tollerabili in determinate sostanze alimentari e bevande”. Legge 30 aprile 1962, n° 283 “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”. Circolare Ministeriale 1 dicembre 1997, n° 16 “Chiarimenti in materia di applicazione del D.P.R. 14 gennaio 1997, n° 54 in materia di immissione sul mercato di prodotti a base di latte.” • D.P.R. 327/80 , art.28. • D.Lgs.31/01 • Reg.1829/2003 • Reg.1830/2003 • Direttiva 2003/89/CE • Direttiva 2000/13/CE • D.L.193/07 Pagina 13 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 PROVINCIA DI LODI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE GELATO ARTIGIANALE 9. Allegati e modelli Al presente Disciplinare sono collegati i seguenti documenti: ALLEGATI Allegato n. 01 Piano dei controlli e delle prove analitiche MODELLI MD-01 Domanda di adesione MD-02 Registro di produzione MD-03 Registro Temperature di produzione MD-04 Registro Temperature di conservazione MD-05 Rapporto di non conformità MD-06 Lista di riscontro autocontrollo MD-07 Registro di stoccaggio MD-08 Dichiarazione Venditore MD-09 Lista controllo Venditore I modelli sopra elencati sono documenti suggeriti e non obbligatori: a tal proposito ogni Produttore può utilizzare altri modelli con l’obbligo di verificare che il loro contenuto sia conforme a quanto previsto nei modelli suggeriti. I documenti suddetti devono essere conservati almeno per tre anni e possono essere redatti sia su supporto cartaceo che informatico. Pagina 14 di 14 DT-”gelato” - Emissione - 01 del 31.03.2011 Provincia di Lodi Fase processo/ prodotto Criticità PIANO DEI CONTROLLI E DELLE PROVE ANALITICHE Tipo di controllo Matrice Frequenza campionamento Inquinamento microbiologico del gelato Germi aerobi mesofili Campione di gelato ottenuto al termine del processo di Stafilococchi C+ produzione 4 volte all’anno a cadenza trimestrale Inquinamento microbiologico del gelato Enterobatteriacee Campione di gelato a base latte e/o uova ottenuto al termine del processo di produzione 4 volte all’anno a cadenza trimestrale Riferimenti Trattamento accettabilità Non Conformità <100.000 UFC/g Sospensione della produzione destinata al marchio fino al <100 UFC/g ripristino del rispetto dei limiti di accettabilità. <10 UFC/g (in 1 unità campionaria) se compreso tra 10100 UFC/g : rifare l’analisi su 5 unità campionarie delle quali almeno 3 dovranno risultare < 10 UFC/g e comunque tutte < a 100 UFC/g ; DT-gelato Em. 01 del 31.03.11 Responsabilità Registrazione (ed esecutore) Laboratorio autorizzato dal Ministero della Sanità Certificato di analisi Laboratorio autorizzato dal Ministero della Sanità Certificato di analisi Laboratorio autorizzato dal Ministero della Sanità Certificato di analisi se > di 100 sospensione della produzione destinata al marchio fino al ripristino del rispetto dei limiti di accettabilità Produzione Inquinamento microbiologico del gelato E. Coli Campione di gelato a base frutta ottenuto al termine del processo di produzione 4 volte all’anno a cadenza trimestrale <100 UFC/g (in 1 unità campionaria) se compreso tra 1001000 UFC/g : rifare l’analisi su 5 unità campionarie delle quali almeno 3 dovranno risultare < 100 UFC/g e comunque tutte < a 1000 UFC/g; se > di 1000 sospensione della produzione destinata al marchio fino al ripristino del rispetto dei limiti di accettabilità Pagina 1 di 3 Allegato 01 Provincia di Lodi Fase processo/ prodotto Criticità Non corretta pastorizzazi one Pastorizzazione Non corretta funzionalità pastorizzato re Non corretta maturazione Maturazione Non corretta funzionalità tino di maturazione Non corretta maturazione Mantecazione / Non corretta abbattimento funzionalità mantecator e Pagina 2 di 3 PIANO DEI CONTROLLI E DELLE PROVE ANALITICHE Tipo di controllo Matrice Frequenza campionamento Riferimenti Trattamento accettabilità Non Conformità Allegato 01 DT-gelato Em. 01 del 31.03.11 Responsabilità Registrazione (ed esecutore) Temperatura di Rilevazione pastorizzazione temperatura display settimanale 82-86 °C Ripetizione della pastorizzazione azienda MD-03 Rilevazione Temperatura di temperatura con pastorizzazione termometro tarato* mensile +/- 2% Ripristino funzionalità pastorizzatore azienda MD-03 Temperatura di Rilevazione temperatura maturazione display giornaliera 2-5°C Ripristino delle corrette condizioni di temperatura azienda MD-03 +/- 2% Ripristino funzionalità tino di maturazione azienda MD-03 giornaliera -18°C Ripristino delle corrette condizioni di temperatura azienda MD-03 mensile +/- 2% Ripristino funzionalità mantecatore azienda MD-03 Temperatura miscela in maturazione Rilevazione temperatura della miscela con mensile termometro tarato* Temperatura di Rilevazione mantecazione temperatura display Temperatura prodotto in mantecazione Rilevazione temperatura prodotto con termometro tarato* Provincia di Lodi Fase processo/ prodotto Criticità Presenza di patogeni Conservazione Non corretta /esposizione conservazio ne Non corretta funzionalità impianto refrigerante PIANO DEI CONTROLLI E DELLE PROVE ANALITICHE Tipo di controllo Matrice Frequenza campionamento Campione di Listeria monocytogenes gelato stoccato in cella Salmonella frigorifera 4 volte all’anno a cadenza trimestrale Riferimenti Trattamento accettabilità Non Conformità 100 UFC/g assente in 25 gr di prodotto Freezer: < -18°C Temperatura di Rilevazione conservazione temperatura display giornaliera Rilevazione Temperatura di temperatura con conservazione termometro tarato* 4 volte all’anno a cadenza trimestrale Banco refrigerato: -14 °C (+/-2) +/- 2% Allegato 01 DT-gelato Em. 01 del 31.03.11 Responsabilità Registrazione (ed esecutore) Sospensione della produzione destinata al marchio fino al ripristino del rispetto dei limiti di accettabilità. Laboratorio autorizzato dal Ministero della Sanità Certificato di analisi Ripristino delle corrette condizioni di temperatura azienda MD-04 Ripristino funzionalità freezer/banco refrigerato azienda MD-04 * il termometro utilizzato dovrà essere provvisto di idoneo certificato di taratura valido emesso da ditta qualificata (es. ditta costruttrice). Pagina 3 di 3