Agorà - Consorzio Connecting People

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Agorà - Consorzio Connecting People
 Spett.le RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA
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Catania, 16 aprile 2015
Oggetto: servizio “Gli aiutanti aiutati” andato in onda il 10 aprile 2015 nella trasmissione “Agorà”
Nel tentativo di chiarire le numerose inesattezze del servizio, riportiamo di seguito alcune
indispensabili precisazioni:
1. L’importo del contratto da Voi riportato, pari a 16 milioni di euro, rappresentava solo la cifra,
astrattamente riconoscibile, in ipotesi di capienza massima dei due centri pari a 386 posti (248
posti il C.I.E. e 138 posti il C.A.R.A.) per l’intero periodo contrattuale. Non si tratta, quindi,
della somma che è stata, né che sarà, effettivamente pagata dalla Prefettura, come invece pare
far intendere il Vostro servizio. Sul punto è opportuno un ulteriore chiarimento: il contratto di
appalto prevede, sia nelle premesse che all’articolo 9, l’esecuzione (con procedura di gara
separata) di lavori impiantistici ed edili di ripristino e completamento e messa in sicurezza del
C.I.E. che dovevano concludersi entro il 26 agosto 2013. Ciò importava la riduzione, fino a
quella data, della capienza del C.I.E. ad appena 70 posti (sul totale previsto di 248), con
consequenziale sensibile diminuzione dei corrispettivi da erogare al Consorzio
(l’Amministrazione, difatti, commisura i compensi in funzione del numero degli ospiti
concretamente presenti, moltiplicato per ogni giorno di effettiva permanenza). Nel contratto si
stabilisce, altresì, che “le parti procederanno, in ossequio alle direttive già fornite dal
Ministero dell’Interno, a stipulare e a sottoporre ai normali controlli amministrativo contabili
previsti dalla normativa vigente apposito e conferente atto aggiuntivo nel caso in cui, a causa
del perdurare dei lavori di messa in sicurezza del C.I.E., non venga ripristinata la capienza
teorica del medesimo entro il mese di agosto 2013 (da 70 a 248 posti)”. Si tratta, quindi, di una
“clausola di salvaguardia” per il fatto che la gara e la conseguente offerta tecnica-economica
era stata parametrata sulla base di 386 posti, che solo temporaneamente sarebbero stati
ridimensionati. Alla data del 26 agosto 2013, tuttavia, non solo i lavori non sono stati
completati, ma nel novembre 2013 il Centro di espulsione è stato addirittura chiuso sine die.
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Il Consorzio Connecting People, con sede legale in Trapani, via Conte Agostino Pepoli n. 68,
P.IVA 02194760811, in relazione al servizio “Gli aiutanti aiutati” andato in onda il 10 aprile 2015
nella trasmissione “Agorà”, rappresenta quanto segue:
Malgrado tali sensibilissime variazioni, però, non è seguita alcuna una rimodulazione del
prezzo convenuto (così come sarebbe previsto dal Contratto), con la conseguenza che il
Consorzio ha comunque dovuto sostenere i costi non assorbibili dovuti alla parametrazione
dell’offerta tecnico-economica su tutte e due le strutture e non solo sul C.A.R.A., circostanza
che ha comportato una gravissima acclarata perdita per il Consorzio, che ha superato, all’aprile
del 2014, il milione di euro.
Com’è d’immediata comprensione, per le ragioni sopra esposte a fronte dei 202 posti
disponibili (252 dal dicembre 2014), posti sempre occupati alla massima capienza, dal
novembre 2013 al dicembre 2014 la Prefettura ha provveduto a pagare al Consorzio
Connecting People solo 138 posti. Viceversa il Consorzio Connecting People, per l’esecuzione
del servizio, ha dovuto sostenere i costi per garantire l’accoglienza di tutti i 202 migranti, in
termini di personale, pasti, erogazione del pocket money e altri costi. È di tutta evidenza che
tale perdurante circostanza ha generato, nel tempo, una sofferenza cronica nella copertura di
tutti i costi sostenuti nei mesi di competenza, con un grave scompenso con i pagamenti ricevuti
superiore al 30% e dal dicembre 2014 addirittura superiori al 50%.
Risulta, quindi, evidente, che l’importo ad oggi incassato dal Consorzio non solo è di gran
lunga inferiore alla cifra di 16 milioni di euro, ma è persino insufficiente a coprire i costi di
gestione.
Per tali ragioni, vista la mancata rimodulazione a cui si è lavorato per mesi ma che non si è
riusciti a definire, è in essere la procedura di risoluzione consensuale del Contratto.
Per ultimo si evidenzia che tali superiori circostanze sono da ritenersi la maggiore causa dello
stato di crisi finanziario del Consorzio, che in data 08 febbraio 2014, ha presentato una
domanda di concordato preventivo.
2. Sul ritardo nei pagamenti degli stipendi, si aggiunge esclusivamente che il Consorzio ha sempre
tempestivamente predisposto i pagamenti nei confronti di dipendenti e fornitori non appena
ricevute le risorse da parte della Prefettura di Gorizia. Anche in occasione della ricezione del
pagamento della fattura relativa ai servizi resi nel bimestre gennaio e febbraio 2015 (sempre
riferita ai 138 posti teorici), il Consorzio ha immediatamente predisposto tutti i pagamenti,
comprese le retribuzioni relative ai mesi di novembre e dicembre 2014, seppur il superiore
pagamento da parte della Prefettura non coprisse neanche il 50% dei costi sostenuti;
3. Sulla vicenda che ci vede, nostro malgrado, imputati dalla Procura di Gorizia, è necessario
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A ciò si aggiunga che nell’agosto 2013 il Centro di Gorizia ha assunto anche la denominazione
di Centro di Accoglienza (CdA) per relativi 50 posti e la capienza del C.A.R.A. è stata
aumentata da 138 a 152. Per ultimo, come visibile dal Vostro servizio, da dicembre del 2014 è
stata riaperta un’ala del C.I.E. per l’accoglienza di altri 50 richiedenti protezioni internazionale.
Ma anche tali nuove situazioni non sono state contrattualmente normate.
precisare che la stessa Prefettura di Gorizia e il Ministero dell’Interno, hanno depositato una
memoria durante l’udienza preliminare che evidenzia che: “dai riscontri eseguiti con
riferimento ad entrambe le strutture governative in argomento non si evidenziano irregolarità
contabili e comunque non risultano effettuati pagamenti a favore del Consorzio Connecting
People maggiori al numero di presenze ospiti accertate attraverso le verifiche eseguite”.
Tale verifica è avvalorata anche dalla scelta della Prefettura di Gorizia e del Ministero di non
costituirsi parte civile nel giudizio in corso.
È evidente che le superiori gravi inesattezze, potevano essere puntualmente chiarite attraverso
un giusto contradditorio, invocato anche dalla nostra email del 17 febbraio u.s. trasmessa in occasione
di una Vostra presenza a Gorizia e certamente non saremmo stati gravemente apostrofati dal
conduttore del programma, Dott. Gerardo Greco, al rientro in studio.
Consorzio Connecting People
L’Ufficio Stampa
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Vi chiediamo, pertanto, ai sensi dell’art. 10 della L. 223/1990, che le superiori precisazioni
siano mandate in onda nel corso della prossima edizione.