Filantropia locale: Italia al terzo posto nel mondo, dietro i colossi

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Filantropia locale: Italia al terzo posto nel mondo, dietro i colossi
Filantropia locale: Italia al terzo posto nel mondo,
dietro i colossi USA e Canada
Al WINGS Forum di Como, al via il 18 novembre, presentate in anteprima mondiale due
ricerche. Con la figlia di Rockfeller, una nuova fotografia della solidarietà italiana che oggi
ha superato quella Inglese. Come a dire che mentre i grandi filantropi son costretti a
ritoccare i budget, i piccoli filantropi, le persone normali, non mancano di dare il loro
apporto al bene comune. Chiamiamolo federalismo filantropico. Che nasce silenzioso un
po’ ovunque…
COMO, 17 novembre 2010. Si chiamano fondazioni di comunità. E sono un fenomeno in espansione. Sul
modello americano, sono organizzazioni filantropiche che raccolgono fondi dalle comunità locali, dai
privati, dalle aziende, dalle persone comuni e sostengono iniziative in diversi settori: dalla solidarietà,
all’arte alla cultura passando per l’ambiente, il tutto con un unico obiettivo: il bene comune di un
territorio circoscritto (una provincia, un paese, una città). Sono nate come una risposta ai bisogni locali e
stanno dimostrando che il modello funziona, basandosi su una sorta di federalismo filantropico.
Costituiscono un patrimonio che la comunità locale contribuisce con donazioni a incrementare perché sa
che quel gesto verrà trasformato in azioni concrete finanziando progetti di organizzazioni non profit.
Le fondazioni di comunità si stanno dimostrando il settore in forte sviluppo sul fronte della filantropia
mondiale. E’ quanto emerge da uno studio presentato in occasione della conferenza del WINGSForum
2010 che si terrà nel capoluogo lariano dal 18 al 20 novembre.
“Siamo particolarmente fieri di ospitare a Como e di aver contribuito ad organizzare questo importante
evento. – afferma Giacomo Castiglioni, Presidente della Fondazione Comasca – Il fatto che WINGS
abbia deciso di realizzare il proprio Forum nella nostra città è sicuramente un riconoscimento non solo
della bellezza della nostra città, ma anche del ruolo svolto dalla nostra fondazione nello sviluppo della
filantropia di comunità nel nostro Paese”.
A fine 2009 esistevano nel mondo 1680 fondazioni di comunità di cui circa la metà costituita dopo il
2000, con una crescita particolarmente forte in Europa. Da questa speciale classifica risulta che l’Italia è
la terza al mondo, avendo negli ultimi due anni scavalcato il Regno Unito.
In Italia oggi esistono quasi 30 Fondazioni di comunità locali che insieme hanno costituito un patrimonio
di 225 milioni euro e fanno erogazioni per 25 milioni di euro. E proprio per questo motivo sono salite sul
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podio. A testimonianza concreta che la cultura del dono in Italia è viva, che i piccoli filantropi fanno la
loro parte, anche in periodi di crisi.
“Anzi forse proprio in questi momenti scatta la molla della solidarietà – commenta Giuseppe Guzzetti,
Presidente di Fondazione Cariplo che è stata la prima, più di dieci anni fa a far germogliare in Italia, il
modello delle Fondazioni di Comunità – Il nostro territorio non ha dimenticato questo valore: ci sono
persone che donano agli altri quello che possono, costituiscono piccoli fondi che messi a reddito servono
a finanziare progetti, senza intaccare il capitale. Chiariamo che le Fondazioni di comunità sono organismi
autonomi da Fondazione Cariplo che dispongono già di un loro patrimonio. A ciascuna di queste
fondazioni abbiamo dato una “dote” di partenza: dieci milioni di euro per costituire il patrimonio
iniziale. Sviluppano un concetto di una moderna filantropia che investe ciascuno di nuove responsabilità:
le fondazioni di comunità fatte nascere dalla Cariplo, nel 2009, hanno raccolto quasi quattromila
donazioni per quasi nove milioni di euro. Oggi possono rappresentare anche un modello efficace per
generare una nuova welfare society a livello locale”.
Ovviamente, davanti a tutti stanno le Fondazioni comunitarie degli Stati Uniti; negli USA ve ne sono 709
e hanno un patrimonio di 48 miliardi di dollari con un’erogazione annuale di 4 miliardi e mezzo di dollari.
Il Canada è al secondo posto con 171 Fondazioni che contano su un patrimonio complessivo di circa 2,8
miliardi di dollari euro e fanno erogazioni per 137 milioni di dollari. In questo ultimi due anni il nostro
Paese ha superato il Regno Unito che fino al 2007 era saldamente al terzo posto. Questi emergono dal
rapporto globale sulla filantropia di comunità disponibile sul sito: http://www.wings-communityfoundation-report.com
Questo risultato è stato ottenuto in massima parte grazie al progetto promosso dalla Fondazione
Cariplo. Nel corso del 2009 il patrimonio delle 15 fondazioni, fatte nascere da Fondazione Cariplo, ha
superato la soglia dei 200 milioni di euro, registrando un incremento di circa 12 milioni di euro pari ad
un tasso di crescita dell’7%.
Il caso dimostra che c’è una diffusa filantropia fatta non da nomi altisonanti, da donatori famosi, ma da
tanti piccoli “Bill Gates”. “Ed è questa la forza di queste fondazioni – spiega Felice Scalvini, presidente di
Assifero, l’organizzazione che in Italia riunisce 25 fondazioni di comunità sulle 29 attualmente esistenti –
Hanno saputo trasformare un concetto spesso che nell’immaginario collettivo riguarda i ricchi se non i
ricchissimi in qualcosa che è alla portata di tutti: la filantropia di comunità, infatti è fatta da tante
persone che, unendo le proprie risorse, ma mantenendo, se lo desiderano, il controllo sulle erogazioni,
possono gestire al meglio le risorse che vogliono destinare per finalità d’utilità sociale. L’idea si sta
sviluppando anche al Sud, soprattutto in Campania, dove i problemi sociali spesso corrono il rischio di
esplodere, ma dove più che altrove si sente la necessità di superare l’assistenzialismo. Questi sviluppi
dimostrano come il modello della filantropia a portata di tutti possa funzionare in tutto il territorio
nazionale.”
A livello mondiale, stiamo assistendo ad una sua sempre maggiore crescita ed articolazione dell’attività
dei filantropi. Accanto alla classica fondazione d’erogazione si stanno sviluppando le fondazioni di
comunità, le fondazioni d’impresa e quelle promosse dalle pubbliche amministrazioni.
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Di tutto ciò si parlerà dal 18 al 20 novembre a Como al WINGSForum 2010. È la prima volta che il più
importante incontro mondiale fra coloro che sostengono lo sviluppo della filantropia nel mondo si
svolge in Europa. WINGS (l’iniziativa mondiale per il sostegno agli enti d’erogazione) è infatti l’unico
network mondiale fra le realtà che hanno come fine istituzionale quello di promuovere la filantropia. Si
tratta di oltre 140 organizzazioni che operano in 54 Paesi.
“La Filantropia e l’investimento sociale stanno cambiando profondamente nel mondo. Alcuni delle entità
più vecchie stanno cambiano la loro strategia, mentre nuove, importanti realtà stanno nascendo nel
Nord come nel Sud – afferma Fernando Rossetti, chairman di WINGS e segretario generale del Gruppo
Istituti, Fondazioni, Imprese di San Paolo in Brasile – e l’Italia è una di queste nuove realtà. La crescita
delle sue fondazioni di comunità e l’attività delle fondazioni d’origine bancaria stanno infatti attirando
l’attenzione di tutta la filantropia mondiale.”
Il WINGSForum di Como affronterà nello specifico al tema “dell’ innovazione, dell’impatto e del ruolo
delle associazioni fra gli enti d’erogazione in un mondo che cambia”; sarà strutturato in 6 plenarie e in
16 sessione parallele, queste ultime organizzate in 4 temi fondamentali:
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Come migliorare la cornice legale e fiscale in cui opera la filantropia;
Come promuovere collaborazioni filantropiche più efficaci;
Come coinvolgere in modo strategico i politici;
Come sviluppare l’innovazione e le capacità operative degli enti d’erogazione.
Le sessioni plenarie saranno animate dagli interventi di 9 relatori fra cui spiccano Peggy Dulany, la figlia
di David Rockefeller e Stefano Zamagni, Presidente dell’Agenzia delle Onlus. A questi si affiancheranno
54 esperti del mondo della filantropia istituzionale provenienti da tutti i continenti in qualità di
moderatori e relatori delle sessioni parallele.
In occasione del WIINGSForum verranno presentati in anteprima il frutto di due importanti ricerche:
• Il Rapporto mondiale sullo stato della filantropia di comunità;
• Il Primo rapporto preliminare sullo stato delle filantropia istituzionale nel mondo.
Il programma della tre giorni è in allegato.
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IL CASO CONCRETO
LE FONDAZIONI DI COMUNITA’ DI FONDAZIONE CARIPLO:
LE PERSONE CHE DONANO SONO SEMPRE DI PIU’, RACCOLTI 9 MILIONI DI EURO
FONDAZIONE CARIPLO HA CONTRIBUITO ALLO START UP DI 15 FONDAZIONI
DI COMUNITÀ IMPEGNANDOSI A RADDOPPIARE CON UNA COSIDDETTA “EROGAZIONE SFIDA”
(FINO A 10 MILIONI DI EURO) IL PATRIMONIO RACCOLTO DA CIASCUNA FONDAZIONE
ATTRAVERSO LE DONAZIONI
La prima nata è stata la Fondazione della Provincia di Lecco onlus a cui si sono aggiunte la
Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus, la Fondazione della Comunità della
Provincia di Mantova onlus, la Fondazione della Comunità del Novarese onlus, la Fondazione
della Comunità Bergamasca onlus, la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus, la
Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona onlus, la Fondazione Comunitaria del
Varesotto onlus, la Fondazione della Comunità Bresciana onlus, la Fondazione Comunitaria
della Provincia di Pavia onlus, la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi onlus, la
Fondazione ProValtellina, la Fondazione Comunitaria del Ticino Olona Fondazione
Comunitaria, la del Verbano-Cusio-Ossola, la Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Nonostante la situazione economica non particolarmente favorevole, nel 2009 le fondazioni di
comunità di Fondazione Cariplo, infatti, hanno ricevuto 3.845 donazioni per un valore
complessivo di 9 milioni di euro. Trend in crescita: rispetto al 2008 è stato raccolto un
maggior numero di donazioni (+2%).
Nel 2009 le erogazioni di queste fondazioni sono state pari a 21 milioni di euro e hanno
sostenuto più di 1.700 progetti d’utilità sociale, soprattutto nel settore socio assistenziale
che ha attirato il 43% degli stanziamenti; seguono la tutela e la valorizzazione del
patrimonio storico e artistico con il 22% e le attività culturali con il 19 %.
Dietro queste donazioni ci sono storie di persone “eccezionali” ma comuni: come quel
commendatore di Brescia che ha recentemente lasciato 500.000 euro; o ancora come la
signora Maria Prati che ha lasciato tutto il suo patrimonio del valore di oltre 2 milioni e mezzo
alla fondazione novarese o la signora Coccini che ha donato la nuda proprietà della sua casa
del valore di oltre un milione di euro alla fondazione comasca.
Di storie di grandi e piccoli donatori, filantropi silenziosi, con le fondazioni locali sono
davvero sempre più numerose.
Per maggior informazioni:
Bernardino Casadei, Segretario Generale Assifero
Tel. 334 6825737 Email: [email protected]
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