Ophelia bicornis
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Ophelia bicornis
Biol. Mar. Medit. (2003), 10 (2): 58-66 G. Vargiu, M. Marras, M. Casu, F. Maltagliati*, A. Castelli* Dipartimento di Zoologia ed Antropologia Biologica, Università di Sassari, Corso Margherita di Savoia, 15 - 07100 Sassari, Italia. *Dip. Sci. Uomo e Amb., Univ. di Pisa, Pisa, Italia. ELEVATI LIVELLI DI DIVERGENZA TRA POPOLAZIONI DEL POLICHETE OPHELIA BICORNIS. ISOLAMENTO O CONFUSIONE TASSONOMICA? UNEXPECTEDLY HIGH LEVELS OF DIVERGENCE AMONG POPULATIONS OF THE POLYCHAETE OPHELIA BICORNIS. ISOLATION OR TAXONOMIC CONFUSION? Abstract Morphological and genetic investigations have been carried out over samples of the marine polychaete Ophelia bicornis Savigny (Opheliidae) collected from eight beaches located along the coasts of Sardinia (Italy) and Corsica (France). Results showed high levels of morphological and genetic variation at both within- and between-population level. A strong connection between the No. of nephridiopores and genetic differentiation led to the characterization of two valid species (Ophelia bicornis and O. barquii), in some cases occurring in sympatry, with possible cases of hybridisation. In addition, genetic data revealed a degree of isolation between Sardinian and Corsican populations due to the current regime of the Strait of Bonifacio constituting a barrier to gene flow. Key-words: morphology, genetic variation, allozymes, taxonomy, Ophelia. Introduzione Ophelia bicornis Savigny 1818 (Polychaeta, Opheliidae) è un organismo fossorio che occupa generalmente la porzione superficiale del piano mesolitorale costituito da sabbie fini ad alto regime idrodinamico di tutto il Mediterraneo e dell’Atlantico orientale (Harris, 1991). O. bicornis possiede una fase larvale pelagica che può durare diverse settimane (Wilson, 1948) e perciò si può ipotizzare che essa abbia un alto potenziale di dispersione. Le specie appartenenti al genere Ophelia Savigny hanno da sempre presentato problemi di classificazione in relazione alla difficoltà di individuare caratteri diagnostici validi per una loro sicura definizione. Le diverse specie presenti all’interno del genere sono state in un primo tempo classificate considerando il numero e la disposizione dei filamenti branchiali e il numero totale di segmenti. In particolare, Fauvel (1927) distingue O. bicornis, con 15 paia di branchie, da O. radiata, con 14 paia di branchie, e introduce il taxon O. radiata var. barquii per esemplari dotati di 13-12 paia di branchie. Bellan (1961), ritenendo il numero di branchie un carattere non significativo, propone di considerare O. bicornis, O. radiata e O. radiata var. barquii appartenenti ad una singola specie polimorfica (O. bicornis sensu stricto). L’importanza dei vari caratteri distintivi proposti è stata ampiamente discussa da vari Autori che sono giunti a diverse conclusioni sullo status degli individui appartenenti al genere Ophelia (Giordani-Soika e Sandrini, 1958; Cabioch et al., 1968). Più recentemente, per saggiare il valore sistematico da attribuire al numero di branchie, Cantone e Costa (1975) prendono parallelamente in esame il numero di papille rettali e perianali; non riscontrando alcuna Elevati livelli di divergenza tra popolazioni del polichete Ophelia bicornis. Isolamento o confusione tassonomica? 59 correlazione tra questi caratteri essi attribuiscono gli esemplari esaminati ad un’unica specie (O. bicornis) con un alto grado di polimorfismo. Pilato et al. (1978) mettono in risalto l’importanza di un altro carattere, il numero di nefridiopori, che permette di raggruppare O. bicornis e O. radiata, caratterizzate da sei paia di nefridiopori, in una singola specie (O. bicornis sensu stricto), e di elevare O. radiata var. barquii, caratterizzata da cinque paia di nefridiopori, al rango di specie (O. barquii). Fassari (1998) nel censimento dei policheti dei mari italiani, sostiene quest’ultima ipotesi. In un recente studio su individui del genere Ophelia provenienti da diverse aree del Mediterraneo occidentale era emersa una notevole eterogeneità genetica tra i campioni analizzati (Fresu et al., 2000). Tuttavia non era stato possibile stabilire con chiarezza la posizione tassonomica degli individui, in quanto non era stato parallelamente approfondito l’aspetto morfologico. Lo scopo del presente lavoro è stato dunque quello di applicare analisi morfologiche e genetiche a campioni raccolti lungo le coste della Sardegna e della Corsica per 1) verificare la posizione sistematica degli individui analizzati e 2) studiare la struttura genetica e le sue eventuali relazioni con i dati morfologici. Materiali e metodi Campionamenti Sono stati analizzati campioni di individui appartenenti al genere Ophelia provenienti da quattro località della Sardegna: Platamona, (PLA, 40° 53’N, 8° 38’E; data di campionamento 2/5/2001), Pineta Mugoni (MUG, 40°37’N, 8° 11’E; 25/5/2001), Costa Rei (REI, 39° 12’N, 9° 34’E; 15/10/2001), San Giovanni di Posada (SGP, 40° 37’N, 9° 44’E; 16/9/2001) e da altrettante località della Corsica: Pinarello (PIN, 41° 38’N, 9°E, 18’E; 26/9/2001), Riccantu (RIC, 41° 55’N, 8° 47’E; 2/10/2001), Sagone (SAG, 40° 07’N, 8° 41’E; 2/10/2001) (Fig. 1). Il campionamento è stato effettuato secondo la tecnica descritta da Bellan (1961). Gli esemplari raccolti (60 individui per ciascun sito di campionamento) sono stati portati in laboratorio, sottoposti all’analisi morfologica ancora vivi e conservati a –80°C fino al momento delle analisi genetiche. Fig. 1 – O. bicornis. Stazioni di campionamento: Moriani (MOR); Pianeta Mugoni (MUG); Pinarello (PIN); Platamona (PLA); Costa Rei (REI); Riccantu (RIC); Sagone (SAG); San Giovanni di Posada (SGP). O. bicornis. Location of sampling sites: Moriani (MOR); Pineta Mugoni (MUG); Pinarello (PIN); Platamona (PLA); costa Rei (REI); Riccantu (RIC); Sagone (SAG); San Giovanni di Posada (SGP). 60 G. Vargiu, M. Marras, M. Casu, F. Maltagliati, A. Castelli Indagine morfologica L’indagine morfologica è stata condotta attraverso uno stereomicroscopio da dissezione, considerando i seguenti caratteri: numero filamenti branchiali su ciascun lato dell’animale; numero papille perianali; numero nefridiopori su ciascun lato. Gli individui sono stati anestetizzati con una soluzione di cloruro di magnesio (0.4 M) per agevolare l’osservazione dei caratteri. Elettroforesi degli alloenzimi Gli esemplari sono stati omogeneizzati in quantità di soluzione tampone estraente (Tris 0.05 M, EDTA 0.01 M, Mercaptoetanolo 0.2%, Triton X 100 0.1%, corretto a pH 8 con HCl) comprese tra 60 e 100 µl a seconda delle loro dimensioni e centrifugati per 10 min a 6000 rpm. È stata applicata l’elettroforesi su acetato di cellulosa per saggiare otto sistemi enzimatici usando la soluzione tampone di migrazione TEM (Tris 0.1 M, EDTA 0.01 M, MgCl2 0.001 M, corretto a pH 7.8 con acido maleico) e seguendo le procedure di colorazione di Pasteur et al. (1987) leggermente modificate. La calibrazione degli alleli è stata effettuata facendo migrare sullo stesso foglio di acetato individui di diverse località. Analisi dei dati La dissimilarità morfologica tra gli 8 campioni è stata calcolata considerando i caratteri morfologici come caratteri multistato mediante la seguente formula: D = 1 - S, S = (a+d) / (a+2b+2c+d), (Rogers e Tanimoto, 1960), dove a è il numero di caratteri in comune, d è il numero di elementi assenti in entrambi e b e c il numero di caratteri presenti nell’uno o nell’altro individuo. Sono state calcolate le eterozigosità osservata (Ho) e attesa (He) di ciascuna popolazione. Per valutare le deviazioni delle frequenze genotipiche rispetto alle proporzioni di Hardy-Weinberg è stato utilizzato un test esatto basato su procedure di permutazione (Guo e Thompson, 1992). I livelli di strutturazione delle popolazioni e la divergenza genetica sono stati quantificati attraverso il coefficiente di inincrocio FIS e la varianza standardizzata delle frequenze alleliche FST secondo Weir e Cockerham (1984). La significatività di questi due parametri è stata valutata con test di permutazione (Goudet, 2001). I campioni sono stati ordinati attraverso il multidimensional scaling (MDS) (Guiller et al., 1998) utilizzando la matrice di dissimilarità di Rogers e Tanimoto (1960) per i dati morfologici e quella di distanza genetica di Nei (1978) per i dati genetici. L’elaborazione dei dati è stata effettuata utilizzando i programmi FSTAT (Goudet, 2001), GENEPOP (Raymond e Rousset, 1995) e STATISTICA (STATSOFT, 1995). Risultati Analisi morfologica Bellan (1961) e Cantone e Costa (1975) tendono ad escludere la valenza sistematica del numero e disposizione dei filamenti branchiali e del numero di papille perianali. Anche nel presente lavoro la notevole variabilità del numero di filamenti branchiali e di papille perianali (Tab. 1A e 1B) ha indirizzato l’attenzione sul numero dei nefridiopori come possibile carattere discriminante (vedi anche Pilato et al., 1978). Inoltre, per questo carattere, a differenza di quanto osservato da Pilato et al. (1978), è stata riscontrata asimmetria, seppur poco frequente (Tab. 1C). Tabella 1. O. bicornis. Dati morfologici. Il numero degli individui è ripartito secondo le classi ind Elevati livelli di sito divergenza tra popolazioni polichete bicornis. Isolamento o confusione tassonomica? 61 di secondo di provenienza. numero diOphelia branchie su ciascun lato dell’animale; B: numero papille peri Tabella A: 1.del O. bicornis. Dati morfologici. Il numero degli individui è ripartito le c nefridiopori ciascun lato morfologici. dell’animale. la Fig. perciascun le abbreviazioni delle popolazioni. sito di provenienza. A: numero di branchie dell’animale; numero di pa Tabella 1. O.su bicornis. Dati Il Vedi numero degli1 su individui è lato ripartito secondo leB:classi individu nefridiopori su ciascun lato dell’animale. la Fig. 1 per leB:abbreviazioni delle popolazio sito di provenienza. A: numero di branchie su ciascun Vedi lato dell’animale; numero di papille perianali Tab. 1 – O. bicornis. morfologici. Il numero degli individui è ripartito secondo is le sorted classi indiviTable 1. Dati O. bicornis. Morphological data. The number individuals according to morph susito ciascun lato dell’animale. Vedi ladiFig. 1 perofle popolazioni. duatenefridiopori e in base al di provenienza. A: numero branchie suabbreviazioni ciascun lato delle dell’animale; Table 1. O. bicornis. Morphological data. The number of individuals sorted according sampling localities. A: No. of gills on each side of the animal. B: No. of perianal papillae; C: No. ot B: numero di papille perianali; C: numero di nefridiopori su ciascun lato dell’animale.isVedi sampling localities. A: No. of The gillsnumber on each side of theabbreviations. animal. B: according No. of perianal papillae; Table 1. O. bicornis. Morphological data. individuals is sorted to morphologi each side the animal. See Fig. 1 for explanation of of population la Fig. 1 per leofabbreviazioni delle stazioni. each side of the animal. 1 for explanation population abbreviations. sampling localities. A:data. No. of gills onSee each side of the B:ofNo. of perianal papillae; C: No. of nep O. bicornis. Morphological The number ofFig. individuals isanimal. sorted according to morphological each side of the animal. SeeA:Fig. for gills explanation population abbreviations. classes and sampling localities. No.1 of on eachofside of the animal. B: No. of perianal papillae; C: No. of nephridiopores on each side of the animal. See Fig. 1 for explanation of popuA abbreviations. lation A A PIN SAG PIN RIC SAG MOR RIC PLA MOR MUG PLA REI MUG SGP REI NUMERO BRANCHIE NUMERO BRANCHIE 14/13 13/12 12/12 15/14 13/11 15/15 12/11 11/11 NUMERO 13/13 14/14 14/13 BRANCHIE 13/12 12/12 15/14 13/11 15/15 12/11 11/11 33 7 10 8 2 13/13 14/14 13/12 12/12 13/11 15/15 12/11 11/11 PIN 14/13 33 7 10 15/14 8 2 9 35 16 33 7 10 8 2 -----SAG 9 35 16 2 47 3 7 1 - - - 9 35 16 -3 ---7 RIC 2 47 1 41 8 5 4 2 2 47 3 -8 -5 74 -2 1- -- - -- - MOR 41 20 41 828 512 42 -- -- -- -- - -- - PLA 20 28 12 28 MUG 20 2812 --17 -5 6 - -6 2 -- -2 1 -- 1 1 285 17 1 42 7 8 2 1 28 5 17 68 -2 2-11 - 1- - REI 42 7 13/13 14/14 22 42 SGP Tot 22 197 726 SGP 26 158 Tot Tot 197 158 811 22 11 70 197 70 21 26 1 32 158 - 11 -7010 32 10 -1 -32 7 7 1- - 3 10 -- -1 1 1 - - 1 1 NUMERO PAPILLE PERIANALI NUMERO PAPILLE PERIANALI NUMERO PAPILLE PERIANALI 8 9 10 11 12 13 11 12 13 14 15 16 1417 1518 1619 1720 18 2119 11- 12- 131 14- 152 16 13 178 1812 1910 207 214 1 20 3 -- -7 1 1 -- -3 1 1 B B B 5 8 5 8 PIN - - SAG - - RIC - - MOR - - PLA - - 1 2 PIN SAG RIC MOR PLA MUG MUG REI REI SGP SGP Tot Tot - - - - - - - - - - 1 2 -- -- -- -- 11 22 9 9 PIN SAG RIC MOR PLA MUG 1 1 REI -SGP -Tot 11 5 10 101 1----1 11 11- --1 12 12 - 2 -- 13 8 12 10 7 4 1 -- - -- - 4 11 -2 41 11 11 12 17 9 12- 17- 9 11 - -- -- - 11 1 1 2 1 12 13 2929 4848 13 21 14 6 3 1 - 6/6 6/6 PIN PIN SAG SAG 30 30 57 57 RIC RIC 60 MOR MOR 53 PLA 53 57 MUG 2 PLA MUG REI REI 60 57 2 57 57 SGP 57 Tot 373 SGP Tot 57 373 NUMERO NEFRIDIOPORI NUMERO NEFRIDIOPORI NUMERO 6/6 NEFRIDIOPORI 5/5 6/5 5/4 7/6 3/3 6/4 5/5 6/5 5/4 7/6 3/3 6/4 5/3 5/5 PIN 6/530 5/421 7/6 6 3/33 6/4- 5/321 6 3 21 SAG 6 57 3 - - 2 - - - 1 - -2 1 RIC 2 60 - - 1 - - - - - - - 53 - 6 - - - 1 - - - MOR 6 1 PLA 6 - 57 1 - - 1 - - - 2 - 1 2 MUG 2 1 2 - 45 2 2 - 5 - - - 3 45 2 5 3 2 1 REI 2 57 5 - - 3 3 - 2 - 1 45 3 SGP 3 57 - - - 3 - - - - - 3 2 -Tot 3373 - 72 - 17 - 9 - 3 - 3 72 17 9 3 3 2 1 72 17 9 3 - 21 12 14 17 69 37 1 - - - - - - 7 71 - - - - - 1 - 9 -13 -14 - 7 1 -1 919 1311314314 7 9 71015104 5 41 9 3 3 9 9 15 15 5 5 9 9 3 3 3 31 13 29 48 75 88 80 52 36 7575 8888 80 8052 5236 3617 1713 133 C C C 2 2- 13- 8 - 12- 10- 7 6 412 114 211 10 3 6 12 14 11 10 3 3 1 - - - - 6 - 123 147 1113 1013 312 3 7 1 4 3 7 13 13 12 7 4 1 - 3- 7 - 13- 132 127 716 419 -10 1 5 - 1 2 7 16 19 10 5 1 2 - 7 - 16- 194 1011 521 114 - 6 - 3 - 1 - -- 3 2 1 5/3 1 1 - 1 1 3 - 21 2 3 1 1 - - - - - - - 10 4 1 3 3 1 17 13 3 G. Vargiu, M. Marras, M. Casu, F. Maltagliati, A. Castelli 62 Inoltre è emerso che la quasi totalità degli individui nei campioni di SAG, RIC, PLA, REI e SGP è composta da individui con 6 paia di nefridiopori (in seguito denominati morfotipo A) mentre i campioni di MUG, PIN e MOR possiedono individui con 5 paia di nefridiopori (morfotipo B), trovati in condizioni di simpatria con l’altro morfotipo. In queste località, le proporzioni relative ai due morfotipi sono risultate differenti: MUG è composto quasi totalmente dal morfotipo B, in PIN le frequenze dei due morfotipi si equivalgono, in MOR il morfotipo A è nettamente preponderante. La rappresentazione grafica MDS, basata sulle dissimilarità di Rogers e Tanimoto (1960) ed elaborata considerando tutti i caratteri morfologici rilevati, conferma una netta separazione delle popolazioni di PIN e MUG rispetto alle altre (Fig. 2). Sembra evidente quindi che la separazione di MUG e PIN rispetto agli altri campioni sia dovuta alla presenza al loro interno dell’elevata frazione di individui appartenenti al morfotipo B. Alla luce dei risultati ottenuti con l’analisi morfologica, i dati genetici sono stati trattati considerando nell’ambito dei campioni il numero di nefridiopori come carattere discriminante, cioè i campioni in cui sono stati rilevati entrambi i morfotipi sono stati separati in due subcampioni. Tutti gli individui non riconducibili a questi due morfotipi (un’esigua frazione) sono stati esclusi dalle analisi. Le popolazioni ottenute sono state così nuovamente denominate: PIN-A, MOR-A, SAG-A, RIC-A, PLA-A, REI-A, SGP-A composte da individui con morfotipo A, PIN-B, MOR-B, MUG-B, composte da individui con morfotipo B. stress < 0.001 PIN SGP REI MOR SAG RIC PLA MUG Fig. 2 – O. bicornis. Ordinamento effettuato con il multidimensional scaling basato sulle distanze di Rogers e Tanimoto (1960) calcolate su base morfologica. Vedi la Fig. 1 per le abbreviazioni delle stazioni. O. bicornis. Multidimensional scaling plot based on the matrix of Rogers and Tanimoto's (1960) distance (calculated on the basis of morphological data). See Fig. 1 for explanation of population abbreviations. Analisi genetica Le analisi elettroforetiche hanno permesso l’individuazione di 10 loci polimorfici (Apk, Gapdh, Gpi-1, Gpi-2, Idh-1, Idh-2, Ldh, Mdh, Pgdh, Pgm). I valori medi delle eterozigosità osservata e attesa, riportati in Tab. 2, risultano lievemente maggiori rispetto a quelli ottenuti da Fresu et al. (2000). Ciò è probabilmente dovuto al differente set di enzimi usati nei due lavori. Per il morfotipo A, su 48 test esatti effettuati per la valutazione dell’equilibrio di Hardy-Weinberg sono stati riscontrati 16 deviazioni signi- Elevati livelli di divergenza tra popolazioni del polichete Ophelia bicornis. Isolamento o confusione tassonomica? 63 ficative, mentre per il morfotipo B ne sono state riscontrate 5 su 15. In entrambi i casi le deviazioni sono dovute a deficit di individui eterozigoti. Ciò è confermato dai valori positivi e significativi del coefficiente di inincrocio (rispettivamente FIS = 0.239 ± 0.035, P < 0.001 e FIS = 0.383 ± 0.035, P < 0.001). Tabella 2. O. bicornis. Eterozigosità osservata e attesa (rispettivamente Ho and He) nelle sette popolazion A e nelle trebicornis. del morfotipo B. Vedi la Fig.e 1attesa per le(rispettivamente abbreviazioniHdelle Tab. 2 – O. Eterozigosità osservata and popolazioni. H ) nelle sette popolao e zione 2. delO. morfotipo e nelle tre delosservata morfotipoe B. Vedi(rispettivamente la Fig. 1 per le abbreviazioni dellesette popolazio Tabella bicornis.AEterozigosità attesa Ho and He) nelle and H , respectively) of seven populatio Table A 2. popolazioni. O. bicornis. Observed and expected heterozygosity (H o e e nelle tre del morfotipo B. Vedi la Fig. 1 per le abbreviazioni delle popolazioni. O. bicornis. Observed and expected and Fig. He, respectively) of seven populations morphotype A and three populations of heterozygosity morphotype (H B.o See 1 for explanation of population abbrevia of morphotype A and three populations of morphotype B. See Fig. 1 for explanation of population and H , respectively) of seven populat Table 2. O. bicornis. Observed and expected heterozygosity (H o e abbreviations. morphotype A and three populations of morphotype B. See Fig. 1 for explanation of population abbrev PIN-A Ho PIN-B MOR-A MOR-B MUG-B SAG-A RIC-A PLA-A REI-A SGP-A 0.182 0.149 0.136 0.090 0.095 0.103 0.121 0.191 0.130 0.154 MOR-A MOR-B MUG-B SAG-A RIC-A(0.062) PLA-A(0.053) REI-A (0.043) SGP-A (0.049) PIN-A (0.023)PIN-B (0.044) (0.042) (0.046) (0.036) (0.043) Ho 0.182 0.149 0.136 0.090 0.095 0.103 0.121 0.191 0.130 0.154 0.249 (0.049) 0.239 (0.023) 0.197(0.044) 0.128(0.042) 0.153(0.046)0.136 (0.036)0.152 (0.043)0.220 (0.062) 0.182 (0.053) 0.203 (0.043) (0.071) (0.041) (0.063) (0.062) (0.071) (0.052) (0.055) (0.070) (0.055) (0.064) He 0.249 0.239 0.197 0.128 0.153 0.136 0.152 0.220 0.182 0.203 (0.071) (0.041) (0.063) (0.062) (0.071) (0.052) (0.055) (0.070) (0.055) (0.064) He Il significativo valore medio della varianza standardizzata delle frequenze alleliche calcolato su tutti i campioni (FST = 0.362 ± 0.086, P < 0.001) mostra gli elevati livelli di eterogeneità genetica. Anche i valori di FST calcolati considerando singolarmente la forma A e la B sono altamente significativi (FST(A) = 0.136 ± 0.091, P < 0.001 e FST(B) = 0.083 ± 0.023, P < 0.001), suggerendo la presenza di una marcata divergenza genetica anche tra le popolazioni nell’ambito di ciascun morfotipo. Le distanze genetiche più elevate sono state rilevate tra le popolazioni del morfotipo A e quelle del morfotipo B (Tab. 3) con valori che superano abbondantemente D = 0.22, definito da Thorpe e Solè-Cava (1994) come valore al di sopra del quale le popolazioni Tabella 3. O. bicornis. Matrice delle distanze genetiche di Nei (1978). I valori in grassetto corrispondo possono essere considerate appartenenti a specie distinte. tra popolazioni Vedidistanze la Fig. genetiche 1 per le abbreviazioni popolazioni. Tabella 3.diO.morfotipi bicornis. differenti. Matrice delle di Nei (1978).delle I valori in grassetto corrispon tra popolazioni di morfotipi differenti. Vedi la Fig. 1 per le abbreviazioni delle popolazioni. Tab. 3 – O. bicornis. Matrice delle distanze genetiche di Nei (1978). I valori in grassetto corrisponTable 3. dono O. bicornis. Matrix of pairwisediNei's (1978) geneticVedi distances. in bold are comparisons ai confronti tra popolazioni morfotipi differenti. la Fig. 1Values per le abbreviazioni populations of two different morphotypes. See Fig. 1 for explanation of population Table 3. O. bicornis. Matrix of pairwise Nei's (1978) genetic distances. Values inabbreviations. bold are comparisons delle stazioni. populations two of different See distances. Fig. 1 forValues explanation ofcomparisons populationbetween abbreviations. O. bicornis. of Matrix pairwisemorphotypes. Nei’s (1978) genetic in bold are populations of two different morphotypes. See Fig. 1 for explanation of population abbreviations. PIN-A PIN-B MOR-A MOR-B MUG-B SAG-A RIC-A PLA-A REI-A 0.259 PIN-A PIN-B MOR-A MOR-B MUG-B SAG-A RIC-A PLA-A REI-A MOR-A PIN-B 0.002 0.259 0.302 MOR-A 0.002 0.302 MOR-B 0.010 0.332 0.396 MOR-B 0.010 0.332 0.396 MUG-B 0.020 0.038 0.442 0.483 MUG-B 0.020 0.038 0.442 0.483 SAG-A 0.016 0.015 0.416 0.513 0.628 SAG-A 0.016 0.015 0.416 0.513 0.628 RIC-A 0.014 0.014 0.000 0.405 0.494 0.615 RIC-A 0.014 0.014 0.000 0.405 0.494 0.615 PLA-A 0.044 0.041 0.086 0.079 0.312 0.388 0.483 PLA-A 0.044 0.041 0.086 0.079 0.312 0.388 0.483 REI-A 0.035 0.032 0.080 0.072 0.008 0.287 0.350 0.456 REI-A 0.035 0.032 0.080 0.072 0.008 0.287 0.350 0.456 SGP-A SGP-A 0.015 0.015 0.012 0.012 0.009 0.004 0.299 0.299 0.377 0.3770.4730.4730.0460.046 0.041 0.041 0.009 0.004 PIN-B G. Vargiu, M. Marras, M. Casu, F. Maltagliati, A. Castelli 64 Nel grafico MDS basato sulle distanze genetiche l’asse orizzontale corrisponde alla separazione tassonomica delle due forme. Inoltre le popolazioni del morfotipo A appaiono ulteriormente separate in due chiari raggruppamenti secondo l’asse verticale (Fig. 3). Il raggruppamento in alto a sinistra corrisponde all’insieme delle popolazioni sarde, mentre quello in basso a sinistra è il gruppo di quelle corse. Nell’ambito del morfotipo B, l’MDS non evidenzia apprezzabili separazioni. Per valutare ulteriormente l’isolamento geografico tra popolazioni sarde e corse è stato calcolato FST considerando singolarmente i due gruppi di popolazioni sarde e corse. I valori così ottenuti risultano notevolmente inferiori (FST(Sardegna) = 0.024 ±0.009 e FST(Corsica) = 0.043, ± 0.026), sebbene i valori risultino ancora significativamente diversi da zero (P < 0.001 per entrambi i casi). PLA-A stress = 0.003 REI-A MOR-B SGP-A MOR-A RIC-A PIN-A PIN-B MUG-B SAG-A Fig. 3 – O bicornis. Ordinamento effettuato con il multidimensional scaling basato sulle distanze genetiche di Nei (1978). Popolazioni appartenenti al morfotipo A: MOR-A, PIN-A, PLA-A, REI-A, RIC-A, SAG-A, SGP-A. Popolazioni appartenenti al morfotipo B: MOR-B, MUGB, PIN-B. Vedi la Fig. 1 per le abbreviazioni delle popolazioni (i suffissi -A e -B. indicano i due morfotipi). O. bicornis. Multidimensional scaling plot of Nei's (1978) genetic distances. Populations of morphotype A: MOR-A, PIN-A, PLA-A, REI-A, RIC-A, SAG-A, SGP-A. Populations of morphotype B: MOR-B, MUG-B, PIN-B. See Fig. 1 for explanation of population abbreviations (suffixes -A and -B indicate the two morphotypes. Conclusioni Uno dei risultati che emerge dal presente lavoro è che il numero di filamenti branchiali e quello di papille perianali non possono essere considerati caratteri tassonomici validi per la determinazione di specie appartenenti al genere Ophelia, a causa della loro estrema variabilità. La sistematica del genere Ophelia dovrebbe essere quindi basata sul numero di nefridiopori, confermando quanto affermato da Pilato et al. (1978). Questi Autori hanno assegnato gli individui con sei paia di nefridiopori alla specie O. bicornis ed elevato al rango di specie la varietà barquii di O. radiata (da nominarsi quindi Ophelia barquii), caratterizzata da individui con cinque paia di nefridiopori. Le differenze morfologiche riscontrate per tale carattere possiedono infatti una solida base genetica. Ricerche future mireranno a chiarire la presenza degli individui asimmetrici non ascrivibili ai due morfotipi. Essi potrebbero essere infatti il prodotto di fenomeni ibridazione tra le due specie e/o derivare da plasticità fenotipica legata alle condizioni ambientali locali. Elevati livelli di divergenza tra popolazioni del polichete Ophelia bicornis. Isolamento o confusione tassonomica? 65 Considerando le popolazioni di O. bicornis, il grado di isolamento rilevato, che si fa più accentuato fra le popolazioni sarde e quelle corse, suggerisce che il potenziale di dispersione delle larve non riesca a fornire flusso genico sufficiente per garantire omogeneità tra le popolazioni del complesso sardo-corso. La divergenza tra popolazioni corse e sarde potrebbe essere dovuta alle condizioni idrografiche dello Stretto di Bonifacio, che, a causa delle note correnti, potrebbe agire da barriera alla dispersione in direzione nord-sud. La divergenza più lieve rilevata tra le popolazioni nell’ambito di ciascuna isola potrebbe essere invece dovuta a diversi fattori, non esclusivi tra loro, quali la selezione naturale a livello di reclutamento, la presenza di barriere al flusso genico non evidenti, o fenomeni di filopatria larvale. Un possibile scenario vede quindi nell’area di studio considerata la presenza di due specie: O. bicornis sensu stricto, più generalista, caratterizzata da individui con 6 paia di nefridiopori e O. barquii, più specialista, caratterizzata da individui con 5 paia di nefridiopori. La prima specie è stata da noi rilevata in tutti i siti analizzati. Si ritiene che la seconda, essendo stata rilevata solamente a MUG, PIN e MOR, abbia esigenze ambientali particolari. Questi siti potrebbero essere caratterizzati da peculiari condizioni ambientali (il cui studio non rientrava tra gli obiettivi del presente lavoro) favorevoli alla presenza di O. barquii. Un’altra possibilità per spiegare la diversa frequenza di rilevamento di individui appartenenti alle due specie potrebbe essere legata a ciclicità stagionale delle densità delle popolazioni. I risultati del presente lavoro aprono interessanti prospettive per proseguire gli studi sull’ecologia delle popolazioni di queste specie che si rendono necessari per verificare le ipotesi formulate. Summary An investigation on morphological and genetic variability has been carried out on individuals of genus Ophelia (Poychaeta, Opheliidae). In Summer 2001 sixty individuals from each sample were collected in the intertidal belt of sandy beaches of Sardinian and Corsican coasts from eight different localities. The morphological characters considered in the present study were the number of gills and nephridiopores on both sides of the animal and the number of perianal papillae. Gills were 11 to 15; nephridiopores were 5 and 6 (although some cases of asymmetry were observed, along with few individuals bearing 3, 4 or 7 nephridiopores); perianal papillae were 10 to 21 (exceptionally, were observed 5, 8 or 9 papillae). The number of gills and the number of perianal papillae were not considered further due to their great variability. Two different morphotypes were characterised on the basis of the number of nephridiopores: morphotype A (individuals bearing 6 pairs) and morphotype B (5 pairs). Thus, mixed samples were divided into subsamples according to these morphotypes. Genetic diversity analyses were carried out by means of allozyme electrophoresis at 10 loci. Observed and expected heterozygosity values ranged from: Ho = 0.103 ± 0.036 to 0.191 ± 0.062 and He = 0.136 ± 0.052 to 0.249 ± 0.071, respectively (morphotype A); Ho = 0.090 ± 0.042 to 0.149 ± 0.023 and He = 0.128 ± 0.062 to 0.239 ± 0.041, respectively (morphotype B). Permutation tests and the positive average value of the inbreeding coefficient showed significant departures from Hardy-Weinberg equilibrium, due to a deficit of heterozygote individuals. Coancestry coefficient (FST = 0.136 ± 0.091, P < 0.001 by a permutation test, for morphotype A; FST = 0.083 ± 0.023, P < 0.001 by a permutation test, for morphotype B) showed high levels of genetic divergence among populations. Genetic distance showed very high values when calculated on pairs of populations belonging to different morphotypes. The multidimensional scaling based on genetic distances showed such a high separation, and also highlighted a degree of isolation between Sardinian and Corsican populations within the morphotype A. In conclusion, morphological and genetic data showed a high degree of both within- and between-sample variability. The degree of differentiation detected has been interpreted on the basis of the presence of different species in sympatry (Ophelia bicornis and O. barquii), with the possible occurrence of hybrids. Each species is also characterised by unexpectedly high levels of population differentiation, despite its high potential for dispersal. The effects of selection related to local features of habitats may account for this. The current regime of the Strait of Bonifacio may constitute a barrier to gene flow producing further isolation between Sardinian and Corsican populations. 66 G. Vargiu, M. Marras, M. Casu, F. Maltagliati, A. Castelli Ringraziamenti Un ringraziamento speciale va a J. Canas, N. Canas, L. Cubeddu e G. Sanna per la loro ospitalità, il loro aiuto e consiglio durante la campagna di campionamento; desideriamo ringraziare inoltre G. Calvisi, G. Dalu, G. Delitala, G. Foddai, A. Pinna, D. Pinna, A. Spada e L. Vargiu per il loro aiuto nel reperimento dei campioni. Bibliografia BELLAN G. (1961) - Contribution a l’ètude de l’Annèlide Polychète Ophelia bicornis Savigny 1820. Rapp. et P.V. XVI. C.I.E.S.M.M., 2: 533-550. CABIOCH L., L’HARDY J.P., RULLIER F. (1968) - Inventaire de la faune marine de Roscoff. Annelides.Trav.Stat. Biol. Roscoff, Nov. Ser., 17: 3-95. CANTONE G., COSTA G. 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