TUTTI I COLORI DEL MONDO
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TUTTI I COLORI DEL MONDO
NATALE: tutti i colori del mondo Canto: A NATALE PUOI (spot Bauli) A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai: riprendere a giocare, riprendere a sognare, riprendere quel tempo che rincorrevi tanto. È Natale e a Natale si può fare di più, è Natale e a Natale si può amare di più, è Natale e a Natale si può fare di più per noi: a Natale puoi. A Natale puoi dire ciò che non riesci a dire mai: che bello è stare insieme, che sembra di volare, che hai voglia di gridare quanto ti voglio bene. È Natale e a Natale si può fare di più, è Natale e a Natale si può amare di più, è Natale e a Natale si può fare di più per noi: a Natale puoi. È Natale e a Natale si può amare di più, è Natale e a Natale si può fare di più per noi: a Natale puoi. Luce blu, c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più: è la voglia che è l’amore, che non c’è solo a Natale, che ogni giorno crescerà, se lo vuoi. A Natale puoi. È Natale e a Natale si può fare di più, è Natale e a Natale si può amare di più, è Natale e a Natale si può fare di più, è Natale e da Natale puoi fidarti di più. A Natale puoi , puoi fidarti di più. A Natale puoi. 1 PRESENTAZIONE MATTIA. : Il Natale è senza dubbio la festa più attesa dell’anno non solo da noi ragazzi, ma da tutti perché è la festa dell’amore e della bontà. Il canto che abbiamo scelto per iniziare il nostro spettacolo dice “A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai”….ed è proprio così. Spesso ci ricordiamo degli altri solo a Natale… la frenesia della quotidianità, il desiderio di avere sempre di più, l’egoismo di pensare solo alle cose nostre, ci fa chiudere gli occhi su quello che vicino a noi sta succedendo. A Natale però improvvisamente ci sentiamo tutti più buoni e ci ricordiamo di chi è meno fortunato di noi e magari perché no, ci adoperiamo con piccoli gesti di solidarietà. SVEVA: Noi ragazzi attraverso un viaggio nei continenti abbiamo scelto di esplorare l’universo delle diversità umane perchè vogliamo che il nostro augurio non rimanga chiuso su noi stessi, sui nostri problemi e le nostre situazioni. Il messaggio che vogliamo trasmettervi è un messaggio di pace e d’amore unanime, dipinto dai colori del mondo. Oggi più che mai, la nostra società ci parla di multiculturalità; è necessario essere convinti che ogni cultura possiede una grande ricchezza di valori e di risorse che emerge solo se abbiamo la volontà di cercarle. Buon ascolto! APRIMI FRATELLO GIULIA A.: Ho bussato alla tua porta, ho bussato al tuo cuore per avere un letto per avere un fuoco perché mi respingi? Aprimi, fratello! SIMONE: Perché mi domandi Se vengo dall’America Se vengo dall’Africa, se vengo dall’Asia, se vengo dall’Europa? Aprimi, fratello! ANDREA G.: Perché mi domandi La lunghezza del mio naso, lo spessore delle mie labbra il colore della mia pelle ed il nome dei miei dei? Aprimi fratello! 2 LORENZO F.: Non sono un nero, non sono un pellirossa, non sono un giallo, non sono un bianco, sono soltanto un uomo. Aprimi, fratello! PIER PAOLO: Aprimi la porta del tuo cuore Perché io sono un uomo, l’uomo di tutti i tempi, l’uomo di tutti i cieli. L’uomo: uno come te. (Renè Philombe) EUROPA = COLORE BIANCO LORENZO D. :CONOSCO UN CONTINENTE vecchio come un albero secolare che ha sparso i suoi frutti in tutto il mondo e continua ad alimentare i tesori del mondo, un continente di grandi navigatori e missionari che hanno portato il Vangelo di Gesù a tutte le genti, un continente di santi, artisti e scienziati. GIULIA A: Noi ragazzi d’Europa Salutiamo con gioia Tute le persone che vivono nel vasto mondo A tutti diciamo di porgerci la mano Per formare insieme un cerchio completo Che abbracci il mondo intero SVEVA: sia che viviamo in terre vicine Oppure in terre lontane Una sola è la nostra famiglia La voce dell’amicizia che ora facciamo sentire Attraversa i continenti Congiunge tutti i mari E unisce tutte le genti. 3 CANTO: AMICI D’EUROPA RIT: AMICI D’EUROPA BUON GIORNO, CIAO, CIAO INSIEME FAREMO LA COMUNITA’ GOOD MORNING BON JOUR BUENA DIAS GUTENTACH IL NOSTRO PROGETTO E’ SOLIDARIETA’ TU NON SARAI PIU’ STRANIERO IN CASA MIA IO NON SARO’ PIU’ STRANIERO IN CASA TUA INSIEME COUSTRUIREMO L’EUROPA DI DOMANI CON LE NOSTRE MANI DI SOLIDARIETA’ RIT: AMICI D’EUROPA BUON GIORNO, CIAO, CIAO INSIEME FAREMO LA COMUNITA’ GOOD MORNING BON JOUR BUENA DIAS GUTENTACH IL NOSTRO PROGETTO E’ SOLIDARIETA’ QUANDO CI SARANNO PROBLEMI DA AFFRONTARE NOI CI ACCORDEREMO IN PACE E CON AMORE INSIEME NOI FAREMO MIGLIORE IL CONTINENTE PERCHE’ LA NOSTRA GENTE FARA’ COMUNITA’ RIT: AMICI D’EUROPA BUON GIORNO, CIAO, CIAO INSIEME FAREMO LA COMUNITA’ GOOD MORNING BON JOUR BUENA DIAS GUTENTACH IL NOSTRO PROGETTO E’ SOLIDARIETA’ Canta il sogno del mondo Ama RIDA Saluta la gente Dona Perdona Ama ancora e saluta Dai la mano Aiuta LUIGI Comprendi Dimentica E ricorda Solo il bene. E del bene degli altri godi e fai 4 Godere. ALESSIA T. Godi del nulla che hai Del poco che basta Giorno dopo giorno: e pure quel poco - se necessario – Dividi: AZEDDINE E vai, vai leggero Dietro il vento E il sole canta. Vai di Paese in Paese E saluta BEATRICE Saluta tutti Il nero, l’olivastro E perfino il bianco. Canta il sogno del mondo: che tutti i paesi si contendano d’averti generato. Davide Maria Turoldo MARTINA C.: Chi di voi non ha mai visto un arcobaleno? In esso sono raffigurati il giallo, il verde, il violetto, il rosso, l’arancione, così nella tavolozza del pittore ci sono tonalità ben distinti che nel loro insieme colorano il nostro cuore in un unico colore, quello dell’amore. 5 CANTO: IL MIO COLORE IL TUO COLORE SONO DIVERSI FRA LORO…I COLORI DELL’ARCOBALENO EPPURE CANTANO IN CORO….NEL CIELO TORNATO SERENO DI TANTI COLORI E PEZZETTI E’ IL VESTITO DI ARLECCHINO E NON SI FANNO I DISPETTI…CUCITI INSIEME, VICINO LE TINTE SON PIU’ DI 21 NEL PIATTO DEL BRAVO PITTORE SI DANNO LA MANO E NESSUNO, DELL’ALTRO SI CREDE MIGLIORE RIT: ABBIAMO TUTTI UN SOL CUORE CHE UNITO A UN BEL SORRISO NON GUARDA MAIO IL COLORE CHE C’E’ SUL NOSTRO VISO IL MIO COLORE, IL TUO COLORE! NEL NOSTRO CUORE… UN SOLO COLORE SARA’!!! SON COME TANTE SORELLE, LE RAZZE DELL’UMANITA’ DIVERSE SONO DI PELLE ….MA UGUALI PER LA DIGNITA’ IL BIANCO, IL GIALLO ED IL NERO, IL ROSSO, IL BRUNO ED IL MORO, NE’ L’UNO NE’ L’ALTRO E’ MISTERO… SONO FRATELLI TRA LORO!! UOMO, BAMBINO, RAGAZZA VECCHIO FRATELLO MIO, DIVERSO SOLO DI RAZZA MA UGUALE AGLI OCCHI DI DIO!!! RIT: ABBIAMO TUTTI UN SOL CUORE CHE UNITO A UN BEL SORRISO NON GUARDA MAIO IL COLORE CHE C’E’ SUL NOSTRO VISO IL MIO COLORE, IL TUO COLORE! NEL NOSTRO CUORE… UN SOLO COLORE SARA’!!! MATTEO ALI’: CONOSCO UN CONTINENTE dove i bambini sono ricchi e soli, dove si fabbricano armi micidiali, dove i cibi sono contaminati, dove le banche racchiudono immense ricchezze riservate a pochi, dove il progresso sembra impazzito. LUCIA: RICORDATI DELL’EUROPA: per tutte le persone che aiutano i bambini del mondo. Per tanti missionari europei sparsi per il mondo. Perché la fede della gente non si spenga mai. 6 Viene accesa la candela bianca AMERICA = ROSSO ALESSANDRO R.: CONOSCO UN CONTINENTE dove i grattacieli dicono l’ingegno dell’uomo, dove la libertà troneggia sulle rive dell’oceano, dove la tecnologia è più avanzata, dove si incontrano e scontrano tutte le razze umane, dove sfilano i carnevali più pazzi. NICOLETTA: Martin Luter King, e’ stato un grande uomo costruttore di pace nel mondo. lui aveva un grande sogno I have a dream io ho un sogno sogno un luogo in cui i bambini e le bambine neri e bianchi potranno tenersi per mano e camminare insieme GIUSEPPE V.: I have a dream io ho un sogno sogno un mondo dove riusciremo a lavorare insieme a pregare insieme ad andare in prigione insieme sapendo che un giorno saremo liberi CHIARA S. : I have a dream io ho un sogno che un giorno riusciremo ad estrarre dalla montagna della disperazione una pietra di speranza… sogno che sulle rosse colline della georgia i figli degli antichi schiavi e i figli degli antichi padroni possano sedere insieme sul tavolo della fratellanza I have a dream io ho un sogno CANTO I HAVE A DREAM Ho un sogno I have a dream Sento gli accordi di nuove armonie Ho un sogno I have a dream Immagino le luci su di me I have a dream Coro: I have a dream I have a dream I have a dream 7 I have a dream I have a dream I have a dream Se ti svegli con un sogno Che non muore nella notte Ma ti resta dentro il cuore Mette luce nei tuoi occhi Se il tuo sogno è così grande Tu lo lanci a tutto il mondo Lo fai sollevare in alto Ti trascinerà con sé Non lasciarlo andare mai Fallo crescere tienilo con te Coro: I have a dream I have a dream È il sogno che nasce che vive con te Coro: I have a dream I have a dream È il sogno più grande più grande che c’è Coro: è cantare I have a dream I have a dream Coro: è volare I have a dream I have a dream Non importa se il tuo sogno Si potrà mai realizzare Ogni uomo può sognare Ciò che non può immaginare Se ti dedichi a una vita Con fiducia e con amore Ad un sogno un ideale Per poterlo realizzare Non lasciarlo andare mai Fallo crescere tienilo con te 8 Coro: I have a dream I have a dream È il sogno che nasce che vive con te Coro: I have a dream I have a dream È il sogno più grande più grande che c’è Coro: è cantare I have a dream I have a dream Coro: è volare I have a dream I have a dream Se lo segui con passione Senso alla tua vita darà Non finirà Coro: I have a dream I have a dream È il sogno che nasce che vive con te Coro: I have a dream I have a dream È il sogno più grande più grande che c’è Coro: è cantare I have a dream I have a dream Coro: è volare I have a dream I have a dream SALVO: Durante il XVII e XVIII secolo, quando i Neri dal continente africano furono portati in schiavitù al di là dell'Atlantico, a lavorare nelle piantagioni di cotone degli Stati Uniti meridionali, la loro musica li accompagnava spesso durante il giorno e, per alleviare la fatica, nacquero le plantation songs ( i canti delle piantagioni) da cui derivarono i work songs e i calls, canti che servivano anche a comunicare tra loro. Quando, in seguito, i predicatori venuti dall' Europa li convertirono al Cristianesimo 9 essi cominciarono a cantare canti religiosi, chiamati Spirituals, derivati, appunto, dagli inni inglesi ai quali essi aggiunsero i ritmi e i colori africani. Amazing Grace fu uno degli inni più amati dai neri, nonostante fosse stato composto proprio da un ex mercante di schiavi ed ancora oggi è il canto più amato e più cantato nelle assemblee liturgiche delle chiese afro-americane Canto: Amazing grace! COREOGRAFIA VINCENZO: CONOSCO UN CONTINENTE dove i bambini vivono e dormono sulla strada, dove gli scolari portano in cartella la pistola, dove la sedia elettrica uccide le persone, dove l’uomo lavora come uno schiavo nelle piantagioni, dove nel fango delle favelas prolifera la disperazione del mondo. EMANUELA: RICORDATI DELL’AMERICA: perché il paese delle grandi contraddizioni cammini nella fraternità. Perché i diritti che si proclamano siano davvero rispettati. Perché i bambini non siano costretti dalla povertà a scegliere la strada. Viene accesa la candela rossa AFRICA = VERDE ANDREA D.:CONOSCO UN CONTINENTE dove la vita esplode in tutte le sue meraviglie: alberi di ogni grandezza e colore, animali di rara bellezza, cielo azzurro e montagne nevose. Noi saremo fratelli Le stelle a profusione, pure come gli occhi dei saggi, risplenderanno sul destino degli uomini. Quando saremo uniti, non ci sarà la paura negli occhi; quando saremo fratelli, le torve occhiate d'odio spariranno. ALFREDO E la luce del cielo rischiarerà il nostro sonno. Noi ci uniremo,fratelli, GIORGIA 10 e le lucide stelle, a profusione, pure come occhi di saggi, risplenderanno sul nostro destino. B.Dadié POESIA ALESSIA J. C’è una piccola radura dove atterra un aeroplano dove esplode la natura tra foreste di baobab. E mentre cantano i tamburi che risuonano lontano bimbi chiari e bimbi scuri che si prendono per mano. CANTO: DA FRATELLO A FRATELLO Il coccodrillo che una volta era un Dio da venerare tu lo vendi su una maglia solamente a poche lire Trenta in una camerata anche se non sei soldato quel tetto sulla testa non è il cielo che hai sognato Tu vu' cumpra' e tenti l'italiano che tu sai sei fermo li due stelle bianche come il latte gli occhi tuoi... che cosa c'è nel fondo degli sguardi che tu fai la libertà ma brucia più del sole che hai lasciato la L'Africa non è lontana, l'anima non ha un colore... grida ancora la savana nel tuo orgoglio da leone, ma fa paura questa città. Da fratello a fratello, dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa, non facciamo l'errore... di non darci una mano, e lasciare che accada di guardarci con odio, di evitarci per strada... Bianco e nero è più bello... Da fratello a fratello. Na na na na na... 11 Di sentirsi differenti, non esiste la ragione ora che tu vivi in città. Da fratello a fratello... non facciamo l'errore non lasciamo che accada di guardarci con odio di evitarci per strada bianco e nero è più bello da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali... Bianco e nero è più bello... Da fratello a fratello. L'Africa non è lontana, l'anima non ha un colore... grida ancora la savana nel tuo orgoglio da leone ora che tu vivi in città. Radici soffocate dalla civiltà. da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali... da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali... da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore... da fratello a fratello... SARA: CONOSCO UN CONTINENTE dove si compiono gli attentati più orribili: guerre fra tribù che insanguinano la terra, la distruzione della natura che produce la fame, povertà che uccide vite umane, eserciti che arruolano bambini per la guerra, malattie e aids che spopolano i villaggi. 12 ALESSIO: RICORDATI DELL’AFRICA: perché i bambini africani abbiano cibo, medicine e scuola. Perché agli adulti non manchi il lavoro e la speranza. Perché finisca il commercio delle armi e l’arruolamento dei bambini. Viene accesa la candela verde ASIA = GIALLO OLIVIA: CONOSCO UN CONTINENTE dove nasce l’alba del mondo. I grandi fiumi lo irrigano e lo fecondano. I templi innalzano i loro campanili verso il cielo e testimoniamo la nostalgia di un vero Dio. ANTONINO: All’ inizio del 21° secolo, credere nell’uomo, o meglio in “tutti gli uomini”, metterlo al centro della società sembra ancora un sogno. “Prima di tutto l'uomo”. Sono le parole che il poeta turco Nazim Hikmet nella drammaticità della morte scrive al figlio, parole che oggi vogliono far riflettere tutti noi. Se è vero infatti che affascinante è la natura, stupenda la cultura, ben più alta è l'esperienza dell'umanità. Purtroppo non di rado accade che ci si commuova di più per un animale ferito che non per un uomo ucciso in guerra. Ascoltate. Prima di tutto l'uomo Ragazzo mio, io non ho paura di morire. Tuttavia, ogni tanto mentre lavoro nella solitudine della notte, ho un sussulto nel cuore; saziarsi della vita, figlio mio, é impossibile. Non vivere su questa terra come un inquilino, o come un villeggiante stagionale. Ricorda: in questo mondo devi vivere saldo, vivere come nella casa paterna. Credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tuttoall'uomo. CHIARA C: ALICE 13 Ama la nuvola, il libro, la macchina, ma prima di tuttol'uomo. DAVIDE Senti in fondo al cuore il dolore del ramo che secca, della stella che si spegne, della bestia ferita, ma prima di tuttoil dolore dell'uomo. Godi di tutti i beni terrestri, del sole, della pioggia, della neve, dell'inverno e dell'estate, del buio e della luce, ma prima di tuttogodi dell'uomo. Nazim Hikmet Una poesia per la pace MATILDE Non importa che tu sia uomo o donna Vecchio o fanciullo Operaio o contadino Soldato o studente o commerciante Non importa quale sia Il tuo credo politico O quello religioso; se ti chiedono qual è la cosa più importante per l’umanità rispondi prima dopo sempre la pace Li Tien Min CHIARA C.: La poesia che abbiamo ascoltato ci ha fatto riflettere su un'altra tipologia di diversità . Quante diversità di religioni ci sono nel mondo e ognuno di noi pensa che la sua sia quella vera. A me però hanno insegnato che anche se noi lo 14 chiamiamo Gesù, Buddha, Allah… Dio è sempre uno, lo stesso per tutti, il padre di tutti. EDOARDO: Allora la preghiera di un buddista sarebbe: Possiamo cantare sempre il tuo santo nome. Il nostro cuore sia colmo d’amore. La preghiera di un musulmano sarebbe: Nel nome di Dio poniamo la nostra fiducia nel Signore degli uomini. Quella di un indù: O mio Signore aiutami a sopportare serenamente gioia e dolori… aiutami a fare sempre la tua volontà. E noi cristiani preghiamo Dio con il Padre nostro CANTO PADRE NOSTRO Quando sei venuto giù Questo mondo no capì ti coprirono di spine In un lontano venerdì Molti risero di te E di chi ti accompagnò Ma il potere di ogni Re La tua parola cancellò Tra l’amore e la pietà Questa certa verità È rimasta dentro l’anima con noi Ora guardaci se puoi E ricordati di noi Dove sei stanotte tu Se la gente adesso va In un mare non più blu Per elemosine in città Dove sei adesso tu Se nel buio di una via C’è chi vende e c’è chi compra Il niente che ti porta via 15 Devi dirci dove sei Perché vivere vorrei Quanto male si è fermato adesso qui Dove sei finito? Mentre qui combattono Mentre tutti scappano Mentre qui calpestano La dignità degli uomini Tu dicci come vivere Dove sei stanotte che queste lunghe malattie han lasciato cicatrici grandi come quelle tue dove sei ritorna qui perché il debole non sia una vittima lasciata sola al freddo per la via devi dirci dove sei perché dirtelo vorrei che la vita non è facile per noi come siamo soli Mentre qui combattono Mentre tutti scappano Mentre qui calpestano La dignità degli uomini Tu dicci cosa scegliere Dove sei stanotte io ti cercherò (dove sei) dove sei se non ci sei io non ci sto dove sei adesso tu dove sei stanotte tu dove sei che questa luce adesso non ritorna più devi dirci dove sei perché vivere vorrei e la vita non è facile per noi siamo tutti soli mentre qui combattono mentre tutti scappano mentre qui calpestano la dignità degli uomini dove sei adesso tu dove sei stanotte tu dove sei che questa luce deve accendere e non spegnere mai più dove sei adesso tu (dove sei) 16 GIULIA G.: CONOSCO UN CONTINENTE dove i terremoti e le inondazioni devastano interi paesi, milioni di bambini non hanno una casa che li accoglie, i moribondi agonizzano sul marciapiede, la donna non conta proprio niente e l’accattonaggio è il mestiere più diffuso. PATRIZIA: RICORDATI DELL’ASIA: perché i bambini rimasti orfani dei tanti terremoti abbiano una famiglia. Perché i profughi di tutte le guerre trovino accoglienza. Perché i bambini siano liberati dalla schiavitù e dallo sfruttamento. Viene accesa la candela gialla OCEANIA= AZZURRO LUDOVICA: CONOSCO UN CONTINENTE dove migliaia di isole luminose di sabbia e di palme galleggiano sull’oceano azzurrissimo, dove ogni isola custodisce i propri tesori di sapienza, dove i bambini sono vestiti di sole e di tatuaggi fantasiosi. LUDOVICA: Gli aborigeni, abitanti originari dell’Oceania, abitavano le regioni del continente e possedevano oltre alle loro terre, una vita spirituale molto ricca e legata alle tradizioni. Ma a un certo punto l’ arrivo l’uomo bianco ha avuto effetti devastanti: l’accampamento delle terre, lo sfruttamento turistico dei luoghi sacri, l’indifferenza nei confronti della cultura e delle esigenze locali. I bianchi hanno sempre agito come se gli aborigeni non esistessero, privandoli dei lori spazi vitali e portandoli in tal modo verso l’estinzione. MATTIA: L’uomo bianco non sarebbe capace di orientarsi da solo in questi spazi. Si perderebbe. Non sarebbe capace di trovare da mangiare, da bere. Da solo morirebbe. A me il vento dice dov’è la selvaggina, dove sono le pozze d’acqua. A voi non dice niente. Io mi chino al suolo e dalle vibrazioni capisco a quale distanza sono i canguri. Voi non riuscite neppure a coglierle, quelle vibrazioni. Io mi oriento come le stelle, e a voi le stelle non parlano. Per voi questi sono orizzonti muti, muto il cielo, muta la terra”. AMBRA: CONOSCO UN CONTINENTE dove i bambini non conoscono Dio, dove la gente è isolata dal resto del mondo, dove si combattono guerre di religione, dove venti e tempeste cancellano intere città. MARTINO: RICORDATI DELL’OCEANIA: perché il paese delle isole galleggianti nonostante la diversità di lingue e di costumi, trovi segni di unità. Viene accesa la candela azzurra ALFREDO: abbiamo voluto dedicare questa recita a tutte le nazioni del mondo affinche’ ogni uomo diventi ambasciatore di pace. A volte per costruire la pace bastano anche le cose semplici come il messaggio di una canzone 17 CANTO SE BASTASSE Se bastasse una bella canzone a far piovere amore si potrebbe cantarla un milione un milione di volte bastasse già bastasse già non ci vorrebbe poi tanto a imparare ad amare di più se bastasse una vera canzone per convincere gli altri si potrebbe cantarla più forte visto che sono in tanti fosse così fosse così non si dovrebbe lottare per farsi sentire di più se bastasse una buona canzone a far dare una mano si potrebbe trovarla nel cuore senza andare lontano bastasse già bastasse già non ci sarebbe bisogno di chiedere la carità dedicato a tutti quelli che sono allo sbando dedicato a tutti quelli che non hanno avuto ancora niente e sono ai margini da sempre dedicato a tutti quelli che stanno aspettando dedicato a tutti quelli che rimangono dei sognatori per questo sempre più da soli se bastasse una grande canzone per parlare di pace si potrebbe chiamarla per nome aggiungendo una voce e un'altra poi e un'altra poi finche diventa di un solo colore più vivo che mai dedicato a tutti quelli che sono allo sbando dedicato a tutti quelli che hanno provato ad inventare una canzone per cambiare dedicato a tutti quelli che stanno aspettando dedicato a tutti quelli che venuti su con troppo vento quel tempo gli è rimasto dentro 18 in ogni senso hanno creduto cercato e voluto che fosse così Natale, un giorno Perché MARTINA C. dappertutto ci sono tanti recinti? In fondo tutto il mondo è un grande recinto. Perché la gente parla lingue diverse? In fondo tutti diciamo le stesse cose. Perché PIER PAOLO il colore della pelle non è indifferente? In fondo siamo tutti diversi. Perché gli adulti fanno la guerra? Dio certamente non lo vuole. Perché avvelenano la terra? Abbiamo solo quella. A Natale - un giorno - gli uomini andranno d’accordo LUDOVICA in tutto il mondo. Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele. Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta. Allora tutti si diranno”Buon Natale!” a Natale, un giorno. Hirokazu Ogura 19 CANTO NATALE ARRIVA Notte magica sarà Bianca neve scenderà E brillano lassù, le stelle in cielo Canta il vento tra le fronde E bacia gli alberi Voglio abbracciarti amico mio Rit: natale arriva Ci regalerà Gioia nel cuore A tutti un buon natale Notte magica sarà Una forza ci unirà Le stelle siamo noi Saremo il cielo Ognuno ha qualcosa da donare La trova dentro di sé Questa di natale è la magia! Rit: natale arriva Ci regalerà Gioia nel cuore A tutti un buon natale Buon Natale!! 20