“HALLOWEEN”??? - Castelluccio di Norcia.eu

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“HALLOWEEN”??? - Castelluccio di Norcia.eu
LA CARITA’ PE LI MORTI– UNA RICORENZA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA
(“HALLOWEEN”???)
A cura di Giuseppe IACOROSSI
338-2035149
In questi ultimi tempi, ho avuto modo di conoscere, grazie alla televisione ed ai
giornali, varie ricorrenze ed usanze di altri paesi. Ogni anno in questo periodo i vari
media ci informano della ricorrenza nordamericana di Halloween.
Ho avuto modo di ammirare la vetrina di un noto negozio di alimentari sulla via
Mormorata, a Roma, allestito per ricordare appunto la notte di Halloween.
Guardando la vetrina il mio pensiero e tornato alla mia infanzia trascorsa a
Castelluccio di Norcia e a un usanza( durata sino alla metà degli anni sessanta) da
cui halloween sembra aver preso lo spunto. La sera del 1° Novembre, appena
faceva buio, noi bambini con dei sacchi di tela a tracolla si iniziava a fare il giro delle
case del paese chiedendo un offerta per le anime dei morti. Le offerte che si
ricevevano consistevano in fette di pane raffermo, noci, castagne, fette di
faratu,(specie di salame fatto con un impasto di sangue di maiale e pezzi di lardo
bollito e poi affumicato) fette di farecchiata fredda, (una specie di polenta fatta con il
seme tritato della rovejia) fette di polenta riscaldata, qualche caramella ed altre cose
commestibili.
Finito il giro delle case, si faceva la cernita delle cose ricevute, si mettevano in tasca
le noci le castagne e le caramelle. Le fette di pane, le fette di faratu, le fette di
farecchiata fredda e le altre cose che a noi bambini non piacevano si lasciavano nel
sacco e dovevano essere portate sopra le tombe dei morti al cimitero prima della
mezzanotte. Tutti insieme per farsi coraggio, dato che era buio e che ai bambini i
cimiteri hanno sempre fatto paura specialmente di notte, ci si incamminava verso il
camposanto camminando vicini gli uni agli altri e pronti a scappare via di corsa al
primo manifestarsi di qualche spirito di un morto ( generalmente al primo rumore).
Le nostre nonne ci raccontavano che passata la mezza notte, alla fine del giorno di
Ognissanti tutti gli spiriti dei morti sorgevano dalle loro tombe e si sedevano sopra di
esse ad aspettare la visita dei loro parenti. Nell’ attimo che questi spiriti tornavano
nel mondo dei vivi bisognava fargli trovare qualcosa da mangiare altrimenti questi
sarebbero andati in giro a cercarlo e quando i parenti andavano li la mattina del due
novembre ( ricorrenza di tutti i morti) a fargli visita non li avrebbero trovati.
Mi sono chiesto perché un usanza che era in uso da centinaia e centinaia di anni è
durata fino alla metà degli anni sessanta ora non viene più praticata.
A suo posto viene festeggiata una cosa quasi simile con un nome straniero e
proveniente dagli USA con un impatto consumistico, non religioso è non dedicata al
ricordo di quelle persone care che ci hanno preceduto in questo mondo.
Mia figlia mi ha chiesto il permesso di rientrare più tardi la notte di Halloween in
quanto con gli altri amici di università si riuniranno per festeggiare. Ne ho parlato
molto con lei e mi sono fatto spiegare la sua notte di Halloween ed io le ho
raccontato la vecchia usanza del nostro paese. Mi ha ascoltato con interesse.
Altre volte ho raccontato alle mie figlie le varie usanze del paese ma ascoltavano
sempre disinteressate. Ora che hanno trovato un similitudine con una festa che
viene da un altro paese,(USA) il racconto è interessato loro.
Perché le nostre tradizioni hanno perso interesse e quelle di altri paesi hanno alti
consensi? Anche qui c’entra la massificazione e la globalizzazione?