R.9 Disciplinare prestazionale materiali
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R.9 Disciplinare prestazionale materiali
Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO INDICE 1. PREMESSA ______________________________________________________ 2 2. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER LA BONIFICA _________________ 4 3. 2.1. MATERASSINO BENTONITICO ____________________________________________ 4 2.2. GEOGRIGLIA PER DRENAGGI ____________________________________________ 5 2.3. GEOSTUOIA TRIDIMENSIONALE DI RINFORZO ________________________________ 5 2.4. MATERASSINO RENO__________________________________________________ 7 2.5. GABBIONATE METALLICHE______________________________________________ 8 2.6. SFIATI PER IL BIOGAS _________________________________________________ 9 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER LA SISTEMAZIONE FINALE DEL SITO _______________________________________________________ 11 3.1. MATERIALI PER SISTEMAZIONE A VERDE __________________________________ 11 3.2. VIABILITÀ DI ACCESSO ED INTERNA AL PARCO ______________________________ 12 3.3. RECINZIONE DELL’AREA A PARCO _______________________________________ 12 3.4. ARREDI DELL’AREA A PARCO ___________________________________________ 13 DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 1/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO 1. PREMESSA Oggetto del presente disciplinare (elaborato previsto dal D.L.163/2006 e smi) è la descrizione dei principali elementi tecnico-prestazionali che saranno impiegati per la realizzazione dell’intervento di bonifica con misure di messa in sicurezza permanente e contestuale ripristino e riqualificazione ambientale del sito osptitante l’ex discarica comunale di località “Resicata” ubicata in agro di Torremaggiore. Nel presente elaborato si fornirà una descrizione dei materiali da utilizzarsi per la realizzazione del “capping” necessario per giungere alla messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale, per la sistemazione della viabilità di accesso e la realizzazione di parco “Trisorio – Cipolluzzi” Il presente documento fungerà da linea guida e indicazione, al fine di indicare un livello minimo prestazionale di qualità, per la fornitura degli impianti mobili di trattamento e i materiali che saranno impiegati per la realizzazione dei lavori previsti nel presente progetto definitivo; gli elementi tecnici descritti saranno quindi suscettibili di variazioni in funzione delle evoluzioni tecnologiche, del mercato e degli approfondimenti tecnici che potranno essere eseguiti anche in corso d’opera. Utilizzo di materiali recuperati o riciclati In attuazione del decreto del ministero dell’ambiente (D.M.A.) 8 maggio 2003, n. 203, della Legge Regionale n. 23 del 01.08.2006 e dei relativi provvedimenti attuativi di natura non regolamentare, la realizzazione di manufatti e la fornitura di beni di cui al comma 3 del citato D.M.A., purché compatibili con i parametri, le composizioni e le caratteristiche prestazionali stabiliti con i predetti provvedimenti attuativi, deve avvenire mediante l’utilizzo di materiale riciclato utilizzando rifiuti derivanti dal post-consumo, nei limiti in peso imposti dalle tecnologie impiegate per la produzione del materiale medesimo. I manufatti e i beni di cui sopra sono i seguenti: a) corpo dei rilevati di opere in terra di ingegneria civile; b) sottofondi stradali, ferroviari, aeroportuali e di piazzali civili e industriali; c) strati di fondazione delle infrastrutture di trasporto e di piazzali civili e industriali; d) recuperi ambientali, riempimenti e colmate; e) strati accessori (aventi funzione anticapillare, antigelo, drenante, etc.); f) calcestruzzi con classe di resistenza Rck \leq 15 Mpa, secondo le indicazioni della norma UNI 8520-2, mediante aggregato riciclato conforme alla norma armonizzata UNI EN 12620:2004. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 2/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO L’aggiudicatario è obbligato a richiedere le debite iscrizioni al Repertorio del Riciclaggio per i materiali riciclati e i manufatti e beni ottenuti con materiale riciclato, con le relative indicazioni, codici CER, quantità, perizia giurata e ogni altra informazione richiesta dalle vigenti disposizioni. L’aggiudicatario deve comunque rispettare le disposizioni in materia di materiale di risulta e rifiuti, di cui agli articoli da 181 a 198 e agli articoli 214, 215 e 216 del Decreto Legislativo n. 152 del 2006. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 3/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO 2. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER LA BONIFICA I principali materiali previsti nel presente progetto definitivo per la realizzazione dell’intervento sono illustrati nel seguito della relazione. 2.1. MATERASSINO BENTONITICO Per la impermeabilizzazione del fondo e delle pareti della discarica da ri-allestire si utilizzerà un geocomposito in fogli delle dimensioni pari a 30 x 4,25 m.. Prima della posa in opera, la superficie deve essere omogeneizzata, attraverso accurata livellazione e compattazione (da computarsi a parte). Qualora il geocomposito bentonitico debba essere posato su un terreno naturale o di riporto, è necessario che la superficie del terreno stesso sia esente da protuberanze (vegetazione, radici, pietre etc.) e da buche (da computarsi a parte). La guaina impermeabilizzante dovrà avere le seguenti caratteristiche: 9 Essere a base di bentonite sodica naturale (minimo 500 gr./mq.) 9 Essere contenuta in due geotessili, dei quali il superiore costituito da un tessuto in polipropilene legato meccanicamente ad un non tessuto in nylon con grammatura >= 150 gr./mq. e l’inferiore da un non tessuto in poliestere al 100% di grammatura >= 40 gr./mq. 9 Il collegamento tra gli strati dovrà essere costituito da idrocolla completamente solubile e non tossica. 9 La bentonite interposta dovrà avere un peso specifico di 2,6 gr./cmc., Granulometria con miscela speciale da 6 a 30 mesh e un contenuto di montmorillonite >= 95%. 9 Il coefficiente di permeabilità normale al piano per una pressione verticale pari a 50 Kpa dovrà essere < = a 3 x 10 – 11, per una pressione verticale pari a 100 Kpa dovrà essere < = a 1 x 10 – 11, per una pressione verticale pari a 200 Kpa dovrà essere < = a 8 x 10 – 12 (DIN 18130 – GRI GCL – 2). 9 La resistenza a trazione misurata secondo norme EN ISO 10319, nella direzione longitudinale dovrà essere >= 10 kN/m, con deformazione a carico massimo <=22%, nella direzione trasversale dovrà essere >= 10 kN/m, con deformazione a carico massimo <= 25%. 9 Il punzonamento statico, misurato con il metodo CNR secondo la norma EN ISO 12236, dovrà essere per entrambi gli strati >= 1,4 kN/m. La saldatura dovrà avvenire con sovrapposizione autosigillante con un sormonto minimo di 15 cm. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 4/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO 2.2. GEOGRIGLIA PER DRENAGGI L’armatura del capping di copertura sarà effettuata utilizzando una struttura filtro-drenoprotettiva detta “geocompositi” con elemento filtrante su entrambi i lati. Tali manufatti saranno costituiti da una struttura centrale tridimensionale composta da 3 ordini di fili paralleli, sovrapposti ed incrociati, ottenuta per estrusione di polietilene ad alta densità (HDPE) senza l’impiego di additivi espandenti, sulla quale verranno termosaldati due nontessuti in polipropilene (PP) da 120 g/m² e 140 g/m². Il Geocomposito così ottenuto consentirà una perfetta filtrazione assicurando un’elevata trasmissività. I geocompositi saranno resi in cantiere in rotoli da 2,00 m x 30,00 m ed avranno le seguenti caratteristiche: HDPE e PP Polimero costituente il manufatto 1010 g/m² (di cui 120 +140 g/m² di geotessile) Peso unitario (ISO 9864) Spessore (ISO 9863) - a 20 kPa di pressione - a 200 kPa di pressione Resistenza massima a Trazione (ISO 10319) MD 6.0 mm 5.5 mm 20.0 kN/m Allungamento al picco (ISO 10319) MD 50% MD 1.10 l/m/s Portata idraulica (ISO 12958) i=1 v= 100 kPa Porometria del geotessile contessuto (ISO 12956) 0.07 mm Dovranno inoltre possedere: inerzia chimica totale, imputrescibilità, inattaccabilità da parte di roditori e microrganismi, insensibilità agli agenti atmosferici e all’acqua salmastra, stabilità ai raggi ultravioletti ottenuta mediante adatti quantitativi di nerofumo. I geocompositi devono avere la marcatura CE, in conformità alle norme EN. Il Sistema Qualità del Produttore deve essere certificato a fronte delle norme UNI EN ISO 9001:2000. 2.3. GEOSTUOIA TRIDIMENSIONALE DI RINFORZO La stabilità della scarpata della discarica in fase di post gestione sarà garantita tramite la posa di una geostuoia tridimensionale in monofilamenti di poliammide termosaldati tra loro nei punti di contatto, accoppiata ad un tessuto di rinforzo in poliestere ad elevato modulo o in polipropilene. La particolare struttura della geostuoia dovrà essere tale da preservare i semi ed i germogli dal dilavamento superficiale ed agisce come armatura permanente dell'apparato radicale, conferendo una protezione della scarpata duratura nel tempo. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 5/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO In base alle tabelle di seguito riportate dalle quali è possibile effettuare la scelta del geocomposito più adatto, adottando un Fg pari a 3 e osservato che la pendenza del versante è circa 1:1,5, il geocomposito da porre in opera dovrà avere spessore pari a circa 18 mm.. Piovosità media attesa Fattore di germinazione Sufficiente ⇒ 2 Insufficiente o T < 10° ⇒ 3 Dato non disponibile ⇒ 3 Pendenza del versante Fattore per la pendenza (Fp) 1 : 3 o minore 1 1 : 2.5 2 1:2 3 1 : 1.5 4 1:1 5 Fg + Fp ≤5 >5 (Fg) Tipologia geocomposito spessore di circa 8 mm spessore di circa 18 mm Il geotessuto deve essere realizzato in fibre al 100% di polipropilene non rigenerate, assemblate mediante agugliatura, esente da collanti, appretti, impregnature; non deve avere subito alcun trattamento di termosaldature o termocalandrature. Deve avere massa areica non inferiore a 250 g/m2 e resistenza a trazione non inferiore a 2,5 kN/m. Il materiale fornito dovrà essere corredato da idonea certificazione che riporti le caratteristiche meccaniche ed idrauliche dello stesso ed in particolare lo spessore sotto diverse condizioni di carico, la resistenza al punzonamento, la resistenza e l’allungamento a rottura. Ogni rotolo di geotessile fornito deve essere contrassegnato da una etichetta riportante il tipo di prodotto, le numerazioni del lotto e del rotolo. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 6/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO Il materiale dovrà essere inattaccabile da microorganismi, insetti e roditori ed essere resistente all’invecchiamento ed imputrescibile. 2.4. MATERASSINO RENO In base ai risultati ottenuti in seguito alle simulazioni effettuate con il software Hec-Ras e descritte nello studio di compatibilità idraulica allegato al progetto operativo, il transito della portata straordinaria con tempo di ritorno pari a 200 anni nel tratto di Lama San Giorgio che costeggia la scarpata occidentale della discarica, genera un deflusso regolare senza fenomeni di esondazione dato che le sezioni della Lama risultano alquanto ampie. Tuttavia il transito della suddetta portata, genera nelle sezioni di interesse un livello idrico superiore alla quota del piede della scarpata variabile tra un minimo di 1,00 m fino a un massimo di circa 4,00 m, per cui risulta necessario prevedere delle opere di sistemazione della sezione in particolare del piede della scarpata. Le opere di protezione idraulica previste comprendono il posizionamento di doppio strato di gabbionate in pietrame collegate ad una fascia di materassini Reno plasticati con filo diametro 2,20/3,20 mm maglia tipo 6x8 e altezza minima H=0,15 m posizionati sulla parte inferiore della scarpata stessa, come indicato negli allegati grafici del progetto definitivo. Il materasso Reno è una struttura realizzata con rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale con caratteristiche meccaniche superiori a quanto previsto dalle UNI-EN 10223-3. I materassi Reno saranno riempiti in cantiere con pietre per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica per i rivestimenti spondali. Il filo utilizzato nella produzione del materasso è in acciaio dolce a forte zincatura. Al fine di irrobustire la struttura, tutti i bordi sono rinforzati con un filo avente un diametro maggiore. I DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 7/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO materassi Reno sono divisi in celle uniformi mediante diaframmature interne posizionate ad interasse di 1m. Le operazioni di legatura possono essere effettuate utilizzando pinze, pinze con tenaglie, tenaglie, pistola spenax o strumento manuale. I punti metallici rivestiti in Galfan aventi le seguenti caratteristiche possono essere utilizzati invece del filo di legatura:diametro: 3,00 mm, carico di rottura: 170 kg/mm2. Lo spazio fra i punti non deve eccedere i 200 mm. Prima della messa in opera e per ogni partita ricevuta in cantiere l’appaltatore dovrà consegnare alla D.L. il certificato di collaudo e garanzia rilasciato in originale nel quale vengono specificati il tipo e nome commerciale del prodotto, la Ditta produttrice, la Ditta a cui viene consegnato il prodotto, la località del cantiere e le quantità fornite. Il prodotto dovrà essere certificato secondo Linee guida per la redazione dei capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione della Presidenza del Consiglio Superiore LLPP – Servizio Tecnico Centrale - Maggio 2006. 2.5. GABBIONATE METALLICHE In base ai risultati ottenuti in seguito alle simulazioni effettuate con il software Hec-Ras e descritte nello studio di compatibilità idraulica allegato al progetto operativo, il transito della portata straordinaria con tempo di ritorno pari a 200 anni nel tratto di Lama San Giorgio che costeggia la scarpata occidentale della discarica, genera un deflusso regolare senza fenomeni di esondazione dato che le sezioni della Lama risultano alquanto ampie. Tuttavia il transito della suddetta portata, genera nelle sezioni di interesse un livello idrico superiore alla quota del piede della scarpata variabile tra un minimo di 1,00 m fino a un massimo di circa 4,00 m, per cui risulta necessario prevedere delle opere di sistemazione della sezione in particolare del piede della scarpata. Le opere di protezione idraulica previste comprendono il posizionamento di doppio strato di gabbionate in pietrame collegate ad una fascia di materassini Reno posizionati sulla parte inferiore della scarpata stessa, come indicato negli allegati grafici del progetto definitivo. Ciascuna gabbionata sarà costituita da tre moduli costituiti da gabbioni a scatola delle dimensioni di 1,5x1x1 m. Queste sono strutture realizzate in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 (UNI EN 10223-3). I gabbioni sono riempiti con pietrame per creare una struttura flessibile, permeabile e monolitica. Il filo utilizzato nella produzione del gabbione a scatola è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega eutettica di Zinco-Alluminio (5%) – cerio-lantanio. A tutte le estremità, la rete sarà rinforzata da fili aventi diametro maggiore di quello usato per la fabbricazione della rete, per irrobustire la struttura e facilitare le operazioni di messa in opera. Prima del riempimento, la gabbionata, inizialmente aperta, verrà cucita lungo gli spigoli e verranno fissati eventuali diaframmi alle pareti laterali in modo da ottenere la sagoma prevista. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 8/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO Le cuciture saranno eseguite in modo continuo, passando il filo entro ogni maglia e con un giro doppio ogni due maglie, a meno di diversa disposizione del Direttore dei Lavori. Successivamente, si riuniranno più gabbionate vuote in numero confacente alle possibilità di esecuzione dei lavori e saranno poste in opera e cucite saldamente a quelle adiacenti lungo tutti gli spigoli di contatto, sia in direzione orizzontale che verticale. Durante il riempimento, sarà consigliabile disporre, all’interno delle gabbionate, un certo numero di tiranti per rendere solidali fra di loro le pareti opposte, soprattutto se le gabbionate sono senza diaframmi. I tiranti consentono, tra l’altro, di evitare lo spanciamento dei gabbioni durante il riempimento. Il filo adottato per i tiranti, come quello per le legature, presenterà le stesse caratteristiche di quello utilizzato per le gabbionate, ma con diametro non inferiore a 2,2 mm. Il materiale di riempimento (pietrame o ciottoli di cava) dovrà avere dimensioni leggermente superiori a quelle della maglia, ed essere riconosciuto idoneo dal Direttore dei Lavori; saranno, comunque, da escludere i materiali friabili, gelivi e aventi basso peso specifico. Inoltre, tale materiale sarà sistemato a mano e le facce in vista saranno lavorate analogamente alla muratura a secco, con analogo onere di paramento. I piani inferiori e superiori del gabbione dovranno essere perfettamente spianati. A gabbione riempito, il coperchio verrà abbassato e legato lungo tutti i bordi del perimetro e lungo i bordi interni degli eventuali diaframmi, utilizzando apposito attrezzo. La cucitura verrà eseguita facendo passare il filo entro ogni maglia, con un giro doppio ogni due maglie, salvo diverse disposizioni del Direttore dei Lavori. Nell’allestimento, l’unione e la chiusura degli elementi è vietata ogni attorcigliatura dei filoni di bordatura. 2.6. SFIATI PER IL BIOGAS La dispersione libera di biogas in atmosfera sarà ottenuta tramite la realizzazione di appositi camini costituiti da pozzi di intercettazione da ottenersi mediante trivellazione di profondità pari a circa 2 m nel corpo rifiuti. Il materiale di risulta proveniente dagli scavi per la realizzazione dei suddetti camini dovrà essere posizionato nella zona più depressa del sito e dovrà essere coperto da uno strato di materiale inerte di spessore 20 cm in modo da evitare di mettere detti materiali in contatto diretto con l’atmosfera ed evitare la dispersione di cattivi odori. Il pozzo trivellato dovrà essere di diametro tale da consentire la posa in opera di una tubazione DN 400 mm in PEAD finestrato del tipo a quattro fessure all’interno della quale installare un’altra tubazione DN 90 mm, sempre in PEAD a quattro fessure, da immobilizzarsi mediante l’apporto di ghiaia di pezzatura compresa fra 2 cm e 3 cm all’interno dell’intercapedine che si verrà a formare fra le predette tubazioni. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 9/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO Il pozzo dovrà essere elevato procedendo di pari passo con la realizzazione dei diversi strati costituenti il “capping” e quindi procedendo all’innesto, sul tubo in PEAD più esterno, di una tubazione di pari diametro, del tipo non finestrato, nonché di una tubazione di DN 90mm, del tipo finestrato, in modo da consentire il prolungamento della tubazione interna fino ad una altezza tale da sollevare la quota del pozzo di 0,5 m rispetto al piano dello strato di drenaggio per le acque meteoriche. Il camino sarà completato con un pezzo speciale a “T” che sarà innestato sulla tubazione emergente DN 90mm in modo da evitare l’ingresso di corpi estranei al suo interno. Il tratto terminale del camino sarà contenuto all’interno di un pozzetto in cls prefabbricato di forma quadrata di lato 1,2 m che sarà poggiato su una soletta in cls precedentemente gettata in opera dello spessore 0,15 m. Il predetto pozzetto si eleverà rispetto all’estradosso del terreno di copertura di 0,3 m. Il pozzetto sarà tompagnato utilizzando una soletta prefabbricata in cls avente funzione di telaio di sostegno per il posizionamento di una griglia metallica tipo orsogrill di lato 0,9 m che impedirà l’accesso diretto al bocca pozzo a soggetti non autorizzati, animali randagi, ecc.. Inoltre, considerato che gli sfiati saranno collegati tra di loro tramite una rete di tubazioni in PEAD posizionata nello strato di terreno vegetale, i pozzetti saranno adeguatamente predisposti fori passatubo attraverso i quali la suddetta rete potrà essere direttamente collegata ai camini. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 10/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO 3. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER LA SISTEMAZIONE FINALE DEL SITO 3.1. MATERIALI PER SISTEMAZIONE A VERDE Il terreno agrario da utilizzare per la sistemazione a verde dovrà possedere una struttura glomerulare, con scheletro in quantità non superiore al 5% e con pH 6-6,5 contenente sostanza organica non inferiore al 2%. La terra vegetale, da apportare quale substrato alla crescita della vegetazione, dovrà essere chimicamente neutra, contenere nella giusta proporzione e sotto forma di sali solubili tutti gli elementi minerali indispensabili alla vita delle piante ed una sufficiente quantità di microrganismi e di sostanza organica (humus minimo 1%), esente da Sali nocivi e da sostanze inquinanti e dovrà rientrare per composizione granulometrica media nella categoria della “terra fine” in quanto miscuglio ben bilanciato e sciolto di argilla, limo, sabbia (terreno di medio impasto). La presenza di pietre è tollerata nella misura del 5% in peso con elementi con pezzatura inferiore ai 5 cm. Le caratteristiche della vegetazione di nuovo impianto dovrà rispondenere alle seguenti caratteristiche: 9 messa a dimora di piante di altezza non inferiore a 2,50m delle specie indicate negli elaborati di progetto; 9 siepi ornamentali del tipo ligustrum ovalifolium, 5 - 6 piante per metro, disposte a fila doppia, previo scavo, messa a dimora e reinterro (altezza cm. 80-100) lungo la viabilità interna; 9 siepi ornamentali del tipo ligustrum ovalifolium, 10 - 11 piante per metro, disposte a fila doppia, previo scavo, messa a dimora e reinterro (altezza cm. 80-100); Tutte le piante da fornire dovranno essere etichettate per gruppi omogenei mediante cartellini di materiale resistente alle intemperie, sui quali sia riportato in modo leggibile ed indelebile il nome botanico del gruppo cui si riferiscono. Per quanto riguarda il trasporto del materiale in questione, l’impresa dovrà assumere ogni precauzione necessaria affinché le piante arrivino sul luogo di piantumazione nelle migliori condizioni possibili, effettuandone il trasferimento con autocarri o vagoni coperti da teloni, dislocandole in modo tale che rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi. Il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora dovrà essere il più breve possibile. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 11/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO Le essenze arbustive saranno piante legnose a partire dal colletto o poco sopra, tali da non evidenziare un tronco spoglio; non dovranno avere un portamento filato, dovranno possedere un minimo di tre ramificazioni e presentarsi dell’altezza prescritta nei documenti di appalto. Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari; potranno essere eventualmente fornite a radice nuda soltanto le specie a foglia caduca nel periodo di riposo vegetativo. 3.2. VIABILITÀ DI ACCESSO ED INTERNA AL PARCO Il progetto prevede il ripristino della viabilità di accesso esistente in MacAdam, prevedendo la ricarica e cilindratura della stessa e la realizzazione di fondazione stradale in misto granulare stabilizzato con legante naturale, compresa l'eventuale fornitura dei materiali di apporto o la vagliatura per raggiungere la idonea granulometria, acqua, prove di laboratorio, lavorazione e costipamento dello strato con idonee macchine, compresa ogni fornitura, lavorazione ed onere per dare il lavoro compiuto secondo le modalità prescritte nelle Norme Tecniche, misurata in opera dopo costipamento. Analogamente il progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi pedonali che si sviluppano nell’area interna del parco di ampiezza 1,00/1,50 m comprendente la realizzazione di fondazione in misto granulometrico stabilizzato secondo quanto sopra descritto. 3.3. RECINZIONE DELL’AREA A PARCO L’area adibita a discarica sarà delimitata da un muro perimetrale in muratura e da una recinzione costituita da cordolo in calcestruzzo armato e pannelli grigliati. Il muro perimetrale sarà caratterizzato da: - Sottofondazione in calcestruzzo per strutture non armate classe di resistenza a compressione minima C12/15; - Fondazione e struttura principale in calcestruzzo a prestazione garantita - classe di resistenza a compressione minima C28/35 in classe di esposizione ambientale XA1 armato con acciaio per calcestruzzo armato ordinario, classe tecnica B450C; - Rivestimento in lastre di pietra delle cave locali o travertino spessore cm 3, grezze sul piano e nelle coste in vista, con spigolo leggermente smussato, applicato con malta bastarda, compresa la suggellatura dei giunti con malta di cemento, gli eventuali fori e grappe. Le medesime tipologie di calcestruzzo ed acciaio dovranno essere utilizzate per la sottofondazione, il cordolo della recinzione lato nord e la rampa di accesso, secondo quanto previsto dagli elaborati di progetto. DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 12/13 Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi” PROGETTO OPERATIVO Il cancello d’ingresso al sito dovrà essere del tipo carrabile realizzato in acciaio Fe B 360 zincato a caldo. 3.4. ARREDI DELL’AREA A PARCO La sistemazione finale del sito prevede la realizzazione di un’area a parco attrezzata tramite l’installazione dei seguenti arredi da esterno: 9 Tavolo pic-nic interamente in legno trattato in autoclave con panche fissate lateralmente posizionato su pavimentazione o su tappeto erboso; 9 Panchine metalliche complete di schienale e fianchi, trattate con materiale antiruggine, posizionate su pavimentazione o su tappeto erboso; 9 Cestini portarifiuti tondi in lamiera zincata punzonata e calandrata posizionati su pavimentazione o su tappeto erboso; 9 Vaso-posacenere decorativo da esterni. La suddetta area sarà recintata come segue: 9 Tavolo pic-nic interamente in legno trattato in autoclave con panche fissate lateralmente DISCIPLINARE DESCRITTIVO – PRESTAZIONALE DEGLI IMPIANTI E DEI MATERIALI 13/13